Orsomarso: differenze tra le versioni
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{{Nd|il politico italiano|Fausto Orsomarso}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Orsomarso
|Panorama=Panorama orsomarso.jpg
|Didascalia=
|Bandiera=Orsomarso-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Orsomarso-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Calabria
|Divisione amm grado 2=Cosenza
|Amministratore locale= Alberto Bottone
|Partito=[[lista civica]] Realizziamo Orsomarso
|Data elezione= 22-9-2020
|Data istituzione=
|Sottodivisioni=Bonicose, Buonangelo, Castiglione, Marina di Orsomarso, Molina, Scorpari, Vallementa
|Divisioni confinanti=[[Lungro]], [[Mormanno]], [[Papasidero]], [[San Donato di Ninea]], [[Santa Domenica Talao]], [[Santa Maria del Cedro]], [[Saracena]], [[Scalea]], [[Verbicaro]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=orsomarsesi
|Patrono= [[san Sebastiano]]
|
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Orsomarso (province of Cosenza, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Orsomarso all'interno della provincia di Cosenza
}}
'''Orsomarso''' (''Ursumàrzu'' in [[dialetto calabrese|calabrese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=458 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/458 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Cosenza]] in [[Calabria]], facente parte del [[parco nazionale del Pollino]].
== Geografia fisica ==
Tale comune dà il nome alla [[Catena montuosa]] dell'Orsomarso, che costituisce l'espansione sud-occidentale del parco nazionale del Pollino, contribuendo a farne uno dei [[parchi nazionali]] più estesi d'[[Europa]].
[[File:Orsomarso Santa Maria di Mercure.jpg|thumb|left|Vista dall'alto della torre dell'orologio sovrastante il castello baronale e la chiesa di San Giovanni Battista]]
Questo complesso montuoso che con la sua cima più elevata, il ''Cozzo del Pellegrino'' con [[m]] 1987 [[s.l.m.]]), è stato accostato al [[Massiccio del Pollino]] per alcune analogie che ne attestano l'unicità rispetto ad altre montagne vicine. Tra queste la più evidente è costituita dalla esistenza, soprattutto lungo le impervie pendici della ''Montea'' (m 1825 s.l.m.) del [[Pino Loricato]] che caratterizza con la sua esclusiva presenza, in [[Italia]], il parco nazionale di cui fa parte, testimoniando dell'antico collegamento tra l'[[Italia meridionale]] ed i [[Penisola balcanica|Balcani]], attraverso il [[Mare Adriatico]], quando i suoi fondali, durante le [[glaciazioni|ere glaciali]], non erano completamente sommersi e costituivano un corridoio preferenziale di scambio di flora e fauna tra i due versanti.
Altre caratteristiche comuni si ritrovano nelle specie faunistiche ([[lupo]], [[lontra]], [[aquila reale]]), nella purezza delle acque dei suoi torrenti, in ispecie l'[[Argentino]], nella difficoltà di collegamenti viari tra versanti contigui, data la ripidità e la asprezza di molti versanti, spesso inaccessibili se non si è provetti scalatori, tutti fattori che esaltano la naturalità dei luoghi preservando gli antichi [[ecosistemi]] da rischi di alterazioni profonde.
== Storia ==
Di probabile [[epoca romana|origine romana]] sorta non come nucleo abitativo, bensì come fortezza a difesa degli avamposti romanici sviluppati lungo la pianura del fiume Lao. Non è improbabile però che la zona sia stata abitata da gruppi sparsi di uomini [[preistoria|preistorici]]. Nel 389 in località ''Piano dei Morti'' si svolse una dura battaglia con la sconfitta dei Turini ad opera dei Sibaritici. Notizie certe circa l'esistenza dell'abitato si hanno solo verso l'[[anno 1000]] diventando prima centro romanico con interessanti scambi commerciali e poi centro importante per il monachesimo basiliano. Questa zona è stata visitata da [[santo|santi]] importanti quali San Nilo, San Leone Luca, San Saba, San Primo, San Fantino Il Giovane e San Macario, durante le incursioni [[saraceni|saracene]] nell'interno, precisamente alla confluenza dei fiumi "Argentino" e "Porta La Terra", durante le lotte fra [[Goti]] e [[Bizantini]] per la difesa delle abbazie di Monaci Basiliani, sorse una fortezza: uno dei suoi comandanti fu ''Ursus Martius'' (Orso Marso) da cui derivò il nome del borgo che sorse intorno alla stessa fortezza.
[[File:Orsomarso it.jpg|thumb|left|Il borgo di Orsomarso]]
L'abitato si è sviluppato non in modo graduale, ma a piccoli nuclei intorno a [[monastero|monasteri]] o palazzi. Nel [[Medioevo]] e nei secoli successivi, in seguito al recupero culturale del Monachesimo Greco-Bizantino, la terra di Orsomarso ebbe alterne vicende. Sequestrata a [[Barnaba Sanseverino]], conte di Lauria, nel 1498, fu venduta da [[Federico II del Palatinato|Federico II]] a [[Perrotto Bisach]] che lo donò in dote alla figlia Barbara. Nel 1538 Barbara porta in dono il feudo al conte Silvestro Tomacello Ferrante di Alarçon. Nel 1640 fu degli [[Ametrano]]. Nel 1668 il feudo va in proprietà ad Andrea I Brancati di Napoli. Il castello baronale, posto sotto l'orologio e le mura perimetrali, furono anche l'abitazione residenziale della famiglia Brancati. Il [[feudo]] dei Brancati venne dato in fitto al duca di Giovene e da questo a don [[Nicola Cavalcanti]], [[marchese]] di Verbicaro. Con la fine del [[feudalesimo]], Orsomarso prese parte attiva alle battaglie e lotte [[risorgimento|risorgimentali]], dopo aver subito atroci rappresaglie da parte del comandante [[borboni]]co Necco.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Orsomarso Piazza Chiesa S.Giovanni Battista.jpg|thumb|left|La chiesa di San Giovanni Battista e la piazza]]
* [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] di [[Santa Maria di Mércuri]], del [[X secolo]]. La chiesetta è l'unica testimonianza dello scomparso abitato di ''Mercourion'', di origine altomedievale, e degli cenobi ed eremi che lo circondavano in [[epoca medioevale]]. Formata da un'unica navata e con un'abside semicilindrica. Lungo le pareti ci sono sedili in muratura che utilizzavano gli antichi monaci greci (basiliani). Vi si trova una statuetta della Madonna, plasticata in manta di gesso, in cui si fondono gli attributi della madonna Odigitria e della madonna Coronata.
* Chiesa parrocchiale di [[San Giovanni Battista]], nella piazza centrale del paese, costruita nel [[XVII secolo]] sui resti di una cappella medievale. All'interno due tele con due Sante incoronate da angeli di Francesco Antonio Collimodio, pittore locale del XVII secolo, e numerose altre tele dell'arte del XVII e XVIII secolo meridionale. La chiesa contiene otto altari in marmi policromi del XVIII secolo, un organo dipinto ed un coro ligneo.
* Cappella di San Cosimo di origine [[bizantini|bizantina]].
* [[Convento]] francescano edificato su resti del cenobio basiliano del X secolo circa, fondato nel 1610, venne chiuso dopo il [[terremoto]] del 1783.
* Chiesa di San Leonardo e resti di cenobio basiliano del X secolo, già intitolata a Santa Sofia.
===
* Ruderi del castello di Mercurion, di cui si hanno notizie fin dagli inizi del [[XIV secolo]].
=== Architetture civili ===
* Frammento del [[Portale (architettura)|portale]] lapideo scolpito, [[XII secolo]].
* Colonna mozza, quale basamento sacrificale, di epoca [[Architettura romanica|romanica]].
* [[Mulino ad acqua]], nei pressi della chiesetta di San Leonardo.
* Torre dell'orologio con punto panoramico.
=== Altro ===
* Grotta di [[San Michele]] o dell'Angelo ed [[eremo]] di San Nilo, località Timpone Simara.
=== Aree naturali ===
Questo comune è sede della [[riserva naturale Valle del Fiume Argentino]], pertanto costituisce il punto di partenza ideale per molti itinerari escursionistici che si possono svolgere in questa porzione del Parco nazionale di cui fa parte. Tra questi si possono evidenziare il [[trekking]] lungo le gole del torrente Argentino o l'emozione delle discese in [[canoa]] o del "[[rafting]]" lungo le [[rapide]] del vicino [[fiume Lao]]. La valle offre aree naturali adatte al picnic. Inoltre è presente una [[falesia]] tra le più conosciute della regione<ref>[http://www.falesia.it/Falesie/sop=viewarticle/artid=205/falesia=Orsomarso.html La falesia di Orsomarso]</ref>.
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=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Orsomarso}}
== Infrastrutture e trasporti ==
Orsomarso è raggiungibile da [[Scalea]] percorrendo la strada provinciale (SP 9-10) sulla sponda destra del [[Lao (fiume)|fiume Lao]]. La stazione ferroviaria di [[Stazione di Marcellina-Verbicaro-Orsomarso|Marcellina-Verbicaro-Orsomarso]] è posta sulla linea tirrenica.
== Note ==
<references/>
==
* [[Stazione di Marcellina-Verbicaro-Orsomarso]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Pollino}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Calabria|Italia}}
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