Termini Imerese: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Sicilia|giugno 2019|La voce presenta solo quattro note puntuali, delle quali nessuna inerente agli ampi capitoli di storia e architettura che compongono il grosso della voce e risultano quindi del tutto privi di verifica.}}
{{W|geografia|agosto 2007}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Termini Imerese
|Panorama = Termini Imerese pan.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Termini Imerese-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Termini Imerese-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|Amministratore locale = Maria Terranova
|Data elezione = 5-10-2020
|Partito = [[Movimento 5 Stelle|M5S]]|Data istituzione
|Sottodivisioni = [[Buonfornello]], Contrada Calcasacco, Contrada Caracoli, Contrada Chianche, Contrada Chiarera, Contrada San Girolamo Alto, Contrada San Girolamo Basso, Danigarci, Villaggio Tedeschi, Villaurea
|Divisioni confinanti = [[Caccamo]], [[Campofelice di Roccella]], [[Cerda]], [[Collesano]], [[Sciara]], [[Trabia]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 864
|Nome abitanti = termitani, tirminisi (siciliano)
|Patrono = [[Agostino Novello|Beato Agostino Novello]]
|Festivo = 19 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Termini Imerese (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Termini Imerese nella città metropolitana di Palermo
}}
'''Termini Imerese''' (''Tèrmini'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
 
È uno tra i più importanti comuni della città metropolitana di Palermo, da cui dista {{m|33|ul=km}}.<ref>{{Cita web|url=http://www.italiadistanza.com/distance/21156746-21003989|titolo=La distanza tra Termini Imerese, Sicilia e Palermo, Sicilia|accesso=11 giugno 2017}}</ref> Sede di distretto giudiziario, è un importante snodo ferroviario e marittimo grazie alla presenza di una stazione ferroviaria ben collegata con il territorio e di un ampio porto mercantile.
 
Culturalmente interessante per via delle vicine rovine di [[Himera]] e dell{{'}}''[[antiquarium]]'' ad esse connesso, per la presenza di numerose e interessanti chiese, di ruderi di periodo romano e di reperti preistorici, nonché per l'annuale festività del [[Carnevale termitano]], uno dei più antichi d’Italia, ed erede diretto dell'antico Carnevale di Palermo. Nella parte bassa della città, nel cuore del centro storico termitano, si trova lo stabilimento termale del Grand Hotel delle Terme, dove sgorgano pregiate acque di derivazione vulcanica note sin dall’antichità.
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
{{Comune
|nomeComune = Termini Imerese
|linkStemma = Termini Imerese-Stemma.png
|siglaRegione = SIC
|siglaProvincia = PA
|latitudineGradi = 37
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|abitanti = 27.435
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|frazioni = <!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->
|comuniLimitrofi = [[Caccamo]], [[Campofelice di Roccella]], [[Cerda]], [[Collesano]], [[Sciara]], [[Trabia]]
|cap = 90018
|prefisso = [[091]]
|istat = 082070
|fiscale = L112
|nomeAbitanti = termitani
|patrono = [[Beato Agostino Novello]]
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|sito = http://www.comune.termini-imerese.pa.it
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Termini Imerese''' è un comune di della [[provincia di Palermo]]. Il Comune si estende su una superficie di 7.758 ettari e conta 27.435 abitanti.
 
Nel suo territorio, e in quello dei vicini centri di Sciara e Caccamo, è accolta la [[Riserva naturale orientata Monte San Calogero]], un'area naturale costituita dal sistema montuoso del San Calogero, che si erge tra la costa del [[Golfo di Termini Imerese]] e il fertile e pianeggiante territorio circostante<ref>{{Cita web|url=http://www.cittametropolitana.pa.it/pls/provpa/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=17256|titolo=Riserva Naturale Orientata Monte S. Calogero}}</ref>. Nella zona est del territorio imerese è presente un'importante zona industriale, conosciuta per l'[[Stabilimento Fiat di Termini Imerese|ex stabilimento Fiat]], in cui sorge la centrale [[Enel]] "[[Ettore Majorana]]".
==Storia==
Il sito naturalmente fortificato dove sorge il nucleo più antico della città, fu abitato sin dalla preistoria grazie anche alla presenza di grotte e di ripari sotto roccia (Contino, 2007). Una stazione preistorica dell'Epigravettiano è documentata nel cosiddetto riparo del castello di Termini.
Dopo la distruzione di [[Imera (colonia greca)|Imera]] da parte dei [[Cartaginesi]], nel [[409 a.C.]], l’insediamento fu ricostruito due anni dopo (407 a.C.) a 12 km ad ovest del precedente, nel luogo dove oggi sorge Termini Imerese. Il nome che esso allora assunse '''''Thermai Himeraìai''''' (in latino '''''Thermae Himeraeae''''') è dovuto all’esistenza nei pressi di sorgenti d’acque calde, ancor oggi utilizzate: le Terme moderne, nella città bassa, occupano lo stesso luogo di quelle romane, delle quali conservano ancora alcuni resti. Note già molto prima della distruzione di Iimera, queste acque sono, infatti, ricordate da [[Pindaro]] nella XII olimpica, in onore di Ergoteles di Imera. Secondo una leggenda, esse sarebbero sgorgate ad opere delle Ninfe, che volevano compiacere Atena: in esse si sarebbe bagnato per la prima volta [[Ercole]], dopo la lotta contro [[Erice]] ([[Diodoro]], V 3, 4). Le monete di Termini, che sul dritto hanno la testa di Ercole e sul rovescio tre Ninfe, s’ispirano a questo mito.
 
== Geografia fisica ==
Secondo Diodoro Siculo, la città sarebbe stata fondata dai Cartaginesi, con l’apporto di coloni libici (XIII 79, 8), ma [[Cicerone]] afferma che si trattava in realtà di superstiti di Imera (''Verrine'', II 2, 86): è probabile del resto che le due informazioni non siano contraddittorie, e che nella colonia punica siano successivamente confluiti gli esuli d’Himera. Ciò sembra confermato dal fatto che, quando Dionigi attaccò l’eparchia cartaginese, nel 397 a.C., egli ottenne l’appoggio dei Termitani (Diodoro, XIV 47, 6). Nel 361 a.C., quando la città era sotto il dominio cartaginese, vi nacque Agatocle, il futuro tiranno di [[Siracusa]], figlio di un esule di Reggio (Diodoro, XIX 2, 2 sgg.). Questi farà di Terme una delle sue basi nella lotta contro i Cartaginesi (Diodoro, XX 56, 3).
== Clima ==
{{ClimaAnnuale
| nome = Termini Imerese<ref name="it.climate-data.org">{{Cita web|url=https://it.climate-data.org/europa/italia/sicily/termini-imerese-13891/|titolo=Clima Termini Imerese: temperatura, medie climatiche, pioggia Termini Imerese. Temperatura dell'acqua Termini Imerese - Climate-Data.org|sito=it.climate-data.org|accesso=2022-02-28}}</ref>
| tempmax01 = 14.2
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}}
 
== Storia ==
Nel 260 a.C., nel corso della prima guerra punica, i Romani subirono presso la città una durissima sconfitta ad opera di Amilcare, ma successivamente riuscirono a conquistarla, nel 253. Da allora rimase fedele a [[Roma]], e fu tra quelle soggette a tributo (''civitas decumana'': Cicerone, ''Verrine'' II 2, 90). Dopo la conquista di [[Cartagine]], nel 146 a.C., Scipione Emiliano restituì a Terme le opere d’arte sottratte dai Cartaginesi ad Imera: tra queste era una statua di [[Stesicoro]], che vi aveva soggiornato (''Verrine'' II 2, 86; 4, 73). C’è pervenuta la base di una di queste statue, con parte dell’iscrizione (''IG'' XIV 315). Nel corso delle guerre civili la città parteggiò per Mario (forse in essa vivevano molti di quei commercianti italici che costituivano una parte importante del partito mariano): Pompeo, nell’81 a.C., s’apprestava a punire duramente Terme, quando ne fu distolto dall’intervento del più influente cittadino, Stenio, che, da partigiano di Mario, divenne allora sostenitore ed amico di Pompeo ([[Plutarco]], ''Vita di Pompeo'', 10-11): il che non impedì a Verre di spogliare la casa di Stenio delle sue opere d’arte e d’intentargli un processo (''Verrine'', II 2, 83-112).
Il sito, fortificato naturalmente, dove sorge il nucleo più antico della città, fu abitato sin dalla [[preistoria]], grazie anche alla presenza di grotte e di ripari sotto roccia. Una stazione preistorica dell'Epigravettiano è documentata nel cosiddetto riparo del castello di Termini.
Dopo la distruzione di [[Imera (colonia greca)|Imera]] da parte dei [[Cartaginesi]], nel [[409 a.C.]], l'insediamento fu ricostruito due anni dopo (407 a.C.) a 12&nbsp;km ad ovest del precedente, nel luogo dove oggi sorge Termini Imerese. Il nome che esso allora assunse ''Thermai Himeraìai'' (in latino ''Thermae Himerae'') è dovuto all'esistenza nei pressi di sorgenti di acque calde, ancor oggi utilizzate: le Terme moderne, nella città bassa, occupano lo stesso luogo di quelle romane, delle quali conservano ancora alcuni resti. Note già molto prima della distruzione di [[Imera (colonia greca)|Imera]], queste acque sono, infatti, ricordate da [[Pindaro]] nella XII olimpica, in onore di Ergoteles di Imera. Secondo il mito, esse sarebbero sgorgate ad opere delle Ninfe, che volevano compiacere Atena: in esse si sarebbe bagnato per la prima volta [[Ercole]], dopo la lotta contro [[Erice]]. Le monete di Termini, che sul dritto hanno la testa di Ercole e sul rovescio tre Ninfe, s'ispirano a questo mito.
 
Secondo [[Diodoro Siculo]], la città sarebbe stata fondata dai [[Cartaginesi]], con l'apporto di coloni libici, ma [[Cicerone]] afferma che si trattava in realtà di superstiti di Imera: è probabile del resto che le due informazioni non siano contraddittorie, e che nella colonia punica siano successivamente confluiti gli esuli d'Imera. Ciò sembra confermato dal fatto che, quando Dionigi attaccò l'eparchia cartaginese, nel [[397 a.C.]], egli ottenne l'appoggio dei Termitani. Nel [[361 a.C.]], quando la città era sotto il dominio cartaginese, vi nacque [[Agatocle di Siracusa|Agatocle]], il futuro tiranno di [[Siracusa]], figlio di un esule di Reggio. Questi farà di Terme una delle sue basi nella lotta contro i Cartaginesi.
Dopo la guerra con Sesto Pompeo Augusto vi dedusse una colonia: è probabile che questo fatto costituisse una punizione per la città, che, per legami clientelari, aveva abbracciato probabilmente il partito pompeiano. La radicalità dell’operazione risulta dalle numerose iscrizioni latine che ci sono pervenute, e soprattutto dalla presenza massiccia in esse di nomi romani ed italici: il vecchio fondo della popolazione sembra praticamente scomparire all’inizio dell’età imperiale.
 
Nel [[260 a.C.]], nel corso della [[prima guerra punica]], i [[Roma]]ni subirono presso la città una durissima sconfitta ad opera di [[Amilcare Barca|Amilcare]], ma successivamente riuscirono a conquistarla, nel [[253 a.C.]] . Da allora rimase fedele a [[Roma]], e fu tra quelle soggette a tributo. Dopo la conquista di [[Cartagine]], nel [[146 a.C.]], [[Scipione Emiliano]] restituì a Terme le opere d'arte sottratte dai Cartaginesi ad Imera: tra queste era una statua di [[Stesicoro]], che vi aveva soggiornato. C'è pervenuta la base di una di queste statue, con parte dell'iscrizione. Nel corso delle guerre civili la città parteggiò contro [[Gneo Pompeo Magno]] (forse in essa vivevano molti di quei commercianti italici che costituivano una parte importante del partito mariano): Pompeo, nell'[[81 a.C.]], s'apprestava a punire duramente Terme, quando ne fu distolto dall'intervento del più influente cittadino, Stenio, che, da partigiano di [[Gaio Mario]], divenne allora sostenitore ed amico di Pompeo ([[Plutarco]]); il che non impedì a Verre di spogliare la casa di Stenio delle sue opere d'arte e d'intentargli un processo.
La continuità di vita attraverso il [[Medioevo]] ha probabilmente permesso la conservazione delle linee fondamentali dell’impianto primitivo. Il Foro corrispondeva probabilmente alla zona dell’attuale piazzale del Duomo (a nord della piazza Vittorio Emanuele), il ''cardo'' a via del Belvedere e il ''decumanus'' alle vie che conducono dal Duomo a San Giovanni. In un’iscrizione greca, conservata al Museo Civico, si ricorda l’opera di un ginnasiarca, che aveva fatto costruire alcuni edifici (tra i quali forse lo stesso ginnasio) e pavimentare una strada a partire da una porta in direzione del mare (''IG'', XIV 317).
 
Dopo la guerra con Sesto Pompeo Augusto, vi dedusse una colonia: è probabile che questo fatto costituisse una punizione per la città, che, per legami clientelari, aveva abbracciato probabilmente il partito pompeiano. La radicalità dell'operazione risulta dalle numerose iscrizioni latine che ci sono pervenute, e soprattutto dalla presenza massiccia in esse di nomi romani ed italici: il vecchio fondo della popolazione sembra praticamente scomparire all'inizio dell'età imperiale.
Resti di edifici furono visti in passato preso il Duomo, e identificati senza motivo con la casa di Stenio: si trattava probabilmente di costruzioni pubbliche annesse al Foro. A quest’ultimo appartiene verosimilmente un grande '''portico''' scoperto nel secolo scorso lungo il fianco sinistro del Duomo e la via del Belvedere: trattasi di un edificio allungato (m 130 x 18,40), preceduto da una gradinata con un colonnato ad est ed una serie d’ambienti ad ovest, pavimentati in signino, databile tra il II e il I secolo a.C.
 
La continuità di vita attraverso il [[Medioevo]] ha probabilmente permesso la conservazione delle linee fondamentali dell'impianto primitivo. Il Foro corrispondeva probabilmente alla zona dell'attuale piazzale del Duomo (a nord della piazza Vittorio Emanuele), il ''cardo'' a via del Belvedere e il ''decumanus'' alle vie che conducono dal Duomo a San Giovanni.
Un altro monumento superstite della città si trova nella Villa Palmeri (o Municipale), subito dopo l’ingresso da porta [[Palermo]], a sinistra. Si tratta di resti di un edificio in opera cementizia, con paramento a blocchetti; falsamente identificato con la ''curia'' (ricordata da Cicerone: ''Verrine'', II, 112). Non lontano è l'[[anfiteatro di Termini Imerese|anfiteatro]], uno dei tre conosciuti in [[Sicilia]] (oltre a quelli di [[Siracusa]] e di [[Catania]]): esso occupa la zona compresa tra via Garibaldi e via San Marco, dove un gruppo di case ne ha conservato la pianta. È in gran parte realizzato con paramento a blocchetti in opera cementizia, e presenta un doppio ambulacro, fatto notevole per un edificio così piccolo (m 98 x 75 circa). La ''cavea'' era in parte scavata e in parte costruita: resta una parte dell’ordine inferiore delle arcate, visibile sul alto occidentale (in via Anfiteatro). Non sappiamo se esistessero ordini superiori. L’anfiteatro, come gli altri simili della Sicilia, fu probabilmente realizzato in età augustea, in relazione con la deduzione della colonia.
 
Con la caduta dell'[[Impero Romano d'Occidente]] iniziò un periodo di decadenza della cittadina. Termini fu sede vescovile sino al XII secolo, anche se la serie dei vescovi presenta diverse lacune ed incertezze. Nel XIII secolo, durante la Dinastia [[Altavilla]] del [[Regno di Sicilia]], divenne città regia e successivamente entrò a far parte delle città demaniali. La signoria di Termini, al termine delle [[Guerre del Vespro]], è assegnata da Re [[Federico IV di Sicilia]] a [[Vinciguerra d'Aragona]].
Negli stessi anni, e nella medesima occasione, dovette essere costruito l’'''acquedotto''', il più importante e meglio conservato dell’isola. Le sorgenti si trovano 5 km ad est della città, alle falde del Monte Calogero. Qui, in località Brucato, si possono ancora vedere i resti delle due vasche di decantazione. Il passaggio del torrente Barratina avveniva in località Fontana Superiore.
 
Soprattutto dal medioevo e sino agli inizi del XIX secolo fu uno dei maggiori centri di raccolta ed imbarco del grano e di altre derrate che venivano stoccate e sottoposte a dazio in appositi magazzini (Regio Caricatore). La presenza del caricatore fece la fortuna della cittadina che divenne uno dei maggiori porti siciliani ed ebbe intensi rapporti commerciali con le repubbliche marinare di Genova, Pisa e Venezia e con i maggiori porti mediterranei (Marsiglia, Barcellona etc.) e nel XVI secolo anche atlantici. Alla fine del Settecento fu sede della sezione Ereina Imerese dell'Accademia Ereina di Palermo e poco dopo dell'Accademia Euracea. Nel XIX secolo la chiusura del Caricatore del Grano fu l'inizio di una profonda crisi economica che si attenuò solo alla fine del secolo quando si svilupparono attività artigianali e protoindustriali. Il calo demografico, legato soprattutto all'emigrazione verso le [[America|Americhe]], fu compensato agli inizi del XX secolo da un'immigrazione dall'[[Agrigento|Agrigentino]], dal [[Messina|Messinese]] e dal [[Ragusa]]no.
In un primo tempo dovette essere realizzato con un sifone lungo circa 600 m, del quale resta il '''castello di compressione''' a pianta esagonale, ben conservato, alto m 15,60 e poggiante su uno zoccolo quadrato di m 6 di lato. Su cinque dei lati si aprono finestre, e dal lato E partiva il condotto. Su questa torre era un tempo una grand’iscrizione, ora scomparsa: ''aquae Cornealiae ductus p. XX''. L’ultima indicazione (“venti piedi”) corrisponde forse all’area di rispetto ai lati del manufatto.
 
===Simboli===
Più tardi sembra che l’acquedotto passasse più a valle: in contrada Figurella è ancora visibile un '''ponte''' a doppio ordine d’arcate (in origine nove nell’inferiore, quindici nel superiore: due archi per ogni ordine sono crollati), alto 14 m. La struttura, in opera cementizia con paramento in blocchetti, è la stessa dell’anfiteatro e della ''curia'', e mostra d’appartenere allo stesso progetto edilizio, nel quale non si può identificare quello della colonia augustea.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 novembre 1993.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6562 |titolo= Termini Imerese |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 28 marzo 2024 }}</ref>
; Stemma
{{Citazione|Di azzurro, alla montagna di verde, fondata in punta e uscente dai fianchi dello scudo, sostenente la figura di San Calogero, in maestà, benedicente, aureolato d'oro, con il viso e la mano di carnagione, vestito di nero e di argento, la montagna attraversata a destra dalla fanciulla vestita d'oro, il viso, il braccio destro, la gamba destra, di carnagione, capelluta d'oro, la chioma ornata di spighe d'oro, tenente con la mano destra la [[Cornucopia (araldica)|cornucopia]] d'oro, colma di frutti e spighe al naturale, essa montagna caricata in punta dalla capretta riposante, di argento, con la testa rivoltata, e, a sinistra, dalla figura di Stesicoro, vestito con la tunica di nero, curvo, il viso e le mani di carnagione, capelluto e barbuto di argento, tenente con la mano destra il bastone di nero, terminante a forcella, posto in banda alzata, e con la mano sinistra il libro di rosso. Ornamenti esteriori da Città.}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo trinciato di rosso e di giallo, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della città. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.}}
 
===Onorificenze===
Nel '''Museo Civico''', installato nell’ex-ospedale dei Fatebenefratelli (in via del Museo Civico, di fronte al Duomo), sono esposti numerosi ed importanti reperti provenienti dalla città e dal suo territorio. Tra questi, otto teste leonine della sima del Tempio della Vittoria a Himera.; due leoni in tufo del Foro; un mosaico con pesci; ritratti imperiali (ritratto giulio-claudio; di Agrippina maggiore; di Domiziano; di una dama traianea; statue togate). Inoltre, la ricchissima collezione epigrafica.
Il 30 luglio 1953 a Termini Imerese è stato concesso il [[Titolo di città in Italia|titolo di città]].<ref name="ACS"/>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Ad est di Termini, presso la foce del fiume Torto, è un rilievo roccioso (ultima propaggine del Monte Castellaccio) noto col nome di Mura Pregne, che raggiunge i 370 metri d’altezza. Ivi sono visibili cospicui resti di fortificazioni in opera poligonale appartenenti ad un centro antico. Resti d’occupazione a partire dall’età del Ferro (emersi in seguito ad alcuni saggi di scavo) dimostrano che si tratta di un centro indigeno, successivamente ellenizzato al momento della colonizzazione greca d’Himera, che è stato variamente identificato (Hippana, Kronion).
=== Architetture religiose ===
A Termini Imerese vi sono numerose chiese:
* [[Duomo di San Nicola di Bari (Termini Imerese)|Duomo di San Nicola di Bari]]<ref>Pagina 510, [[Tommaso Fazello]], "''Della Storia di Sicilia - Deche Due''", Volume uno, Palermo, Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana, 1817.</ref><ref>{{Cita libro|nome=Tommaso|cognome=Fazello|titolo=Della storia di Sicilia deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano tradotte in lingua toscana dal p.m. Remigio fiorentino. Volume primo 3-terzo]|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=hM2XPuLTSDgC|accesso=2022-02-28|data=1817|editore=dalla tipografia di Giuseppe Assenzio|lingua=it}}</ref>
* Chiesa di Maria SS. Annunziata
* Chiesa di Sant'Orsola
* [[Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (Termini Imerese)|Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Termini Imerese)|Chiesa di Santa Maria di Gesù]]
* Chiesa della Santa Croce al Monte (Chiesa del Monte)
* Chiesa di San Girolamo (Cappuccini)
* Chiesa di San Carlo Borromeo
* Chiesa della Madonna del Carmelo e convento dell'[[Ordine carmelitano]]
* Chiesa di Maria SS. della Provvidenza (S. Filippo Neri)
* Chiesa Parrocchiale Maria SS. della Consolazione
* Chiesa di Maria SS. dell'Odigitria (Itria)
* Chiesa della Madonna della Catena
* Chiesa di S. Giacomo (antica Chiesa Madre)
* Chiesa di S. Caterina
* Chiesa del SS. Salvatore
* Chiesa di Sant'Anna
* Chiesa di San Giuseppe
* Chiesa di Sant'Antonio
* Chiesa di Sant'Antoninello
* Chiesa di San Francesco Saverio
* Chiesa del Crocifisso dei Pirreri
* Chiesa di San Bartolomeo
* Chiesa di Santa Marina
* Chiesa di San Calogero
* Chiesa di San Lorenzo
* Chiesa di San Pietro
* Chiesa di Santa Lucia
* Chiesa di San Francesco di Paola (Santo Padre)
* Chiesa di San Marco
* Chiesa di San Giovanni Battista (ne resta solo il campanile restaurato nella Villa Palmeri)
<gallery>
File:Chiesa di Santa Caterina.jpg|Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
File:Fresco in Termini Imerese.jpg|Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
File:Relief - Santa Caterina d'Alessandria (Termini Imerese).jpg|Bassorilievo in Santa Caterina d'Alessandria
</gallery>
 
=== Architetture civili ===
Con la caduta dell'impero romano iniziò un periodo di decadenza della cittadina. Termini fu sede vescovile sino al XII secolo, anche se la serie dei vescovi presenta diverse lacune ed incertezze. Durante il dominio normanno divenne città regia e successivamente entrò a far parte delle città demaniali. Soprattutto dal medio evo e sino agli inizi del XIX secolo fu uno dei maggiori centri di raccolta ed imbarco del grano e di altre derrate che venivano stoccate e sottoposte a dazio in appositi magazzini (Regio Caricatore). La presenza del caricatore fece la fortuna della cittadina che divenne uno dei maggiori porti siciliani ed ebbe intensi rapporti commerciali con le repubbliche marinare (Contino & Mantia, 1997,1998, 2001 a,b; 2002a,b; 2003, 2004, 2005a,b,c) di Genova, Pisa e Venezia e con i maggiori porti mediterranei (Marsiglia,Barcellona etc.) e nel XVI secolo anche atlantici. Alla fine del Settecento fu sede della sezione Ereina Imerese dell'Accademia Ereina di Palermo e poco dopo dell'Accademia Euracea (per la storia di questo consesso si veda la voce [[Accademia Mediterranea Euracea]]). Nel XIX secolo la chiusura del Caricatore del Grano fu l'inizio di una profonda crisi economica che si attenuò solo alla fine del secolo quando si svilupparono attività artigianali e protoindustriali. Il calo demografico, legato soprattutto all'emigrazione verso le Americhe, fu compensato agli inizi del XX secolo da una immigrazione dall Agrigentino, dal Messinese e dal Ragusano.
Resti di edifici romani furono visti in passato presso il Duomo, e identificati senza motivo con la casa di Stenio: si trattava probabilmente di costruzioni pubbliche annesse al [[Forum (luogo)|Foro]]. A quest'ultimo appartiene verosimilmente un grande portico scoperto nel secolo scorso lungo il fianco sinistro del Duomo e la via del Belvedere: trattasi di un edificio allungato (m 130 x 18,40), preceduto da una gradinata con un colonnato a est e una serie d'ambienti ad ovest, pavimentati in [[signino]], databile tra il II e il I secolo a.C.
 
Un altro monumento superstite della città si trova nella Villa Palmeri (o Municipale). Si tratta di resti di un edificio in [[opera cementizia]], con paramento a blocchetti; falsamente identificato con la ''curia''. Non lontano è l'[[anfiteatro di Termini Imerese|anfiteatro]], uno dei tre conosciuti in [[Sicilia]] (oltre a quelli di [[Siracusa]] e di [[Catania]]): esso occupa la zona compresa tra via Garibaldi e via San Marco, dove un gruppo di case ne ha conservato la pianta. È in gran parte realizzato con paramento a blocchetti in [[opera cementizia]], e presenta un doppio ambulacro, fatto notevole per un edificio così piccolo (m 98 x 75 circa). La ''cavea'' era in parte scavata e in parte costruita: resta una parte dell'ordine inferiore delle arcate, visibile sul lato occidentale (in via Anfiteatro). Non sappiamo se esistessero ordini superiori. L'[[anfiteatro]], come gli altri simili della Sicilia, fu probabilmente realizzato in età augustea, in relazione con la deduzione della colonia.
==Evoluzione demografica==
 
Negli stessi anni, e nella medesima occasione, dovette essere costruito l'[[acquedotto]], il più importante e meglio conservato dell'isola. Le sorgenti si trovano 5&nbsp;km ad est della città, alle falde del [[Monte Eurako|Monte San Calogero]]. Qui, in località Brucato, si possono ancora vedere i resti delle due vasche di decantazione. Il passaggio del torrente Barratina avveniva in località Fontana Superiore.
 
In un primo tempo dovette essere realizzato con un [[Sifone (elemento idraulico)|sifone]] lungo circa 600 m, del quale resta il castello di compressione a pianta esagonale, ben conservato, alto m 15,60 e poggiante su uno zoccolo quadrato di m 6 di lato. Su cinque dei lati si aprono finestre, e dal lato E partiva il condotto. Su questa torre era un tempo una grande iscrizione, ora scomparsa: ''aquae Cornealiae ductus p.&nbsp;XX''. L'ultima indicazione ("venti piedi") corrisponde forse all'area di rispetto ai lati del manufatto.
 
Più tardi sembra che l'acquedotto passasse più a valle: in contrada Figurella è ancora visibile un ponte a doppio ordine di arcate (in origine nove nell'inferiore, quindici nel superiore: due archi per ogni ordine sono crollati), alto 14 m. La struttura, in opera cementizia con paramento in blocchetti, è la stessa dell'anfiteatro e della curia, e mostra d'appartenere allo stesso progetto edilizio, nel quale non si può identificare quello della colonia augustea.
 
Nei pressi della città, presso il fiume San Leonardo, sorge il ponte omonimo, fu ricostruito per la settima volta dal 1721 al 1723 sotto il regno di Carlo VI d’Asburgo dall'architetto Agatino Daidone. All'ingresso del ponte sorge un'iscrizione in latino che ne attesta la sestupla ricostruzione<ref>{{Cita web|url=https://beniambientalieculturaliimeresi.wordpress.com/2016/09/19/il-ponte-sul-fiume-san-leonardo/|titolo=Il ponte sul fiume San Leonardo|autore=Redazione|sito=Beni ambientali e culturali imeresi|data=2016-09-19|lingua=it-IT|accesso=2022-02-28}}</ref>
 
Di notevole interesse nell’ambito dell’[[archeologia industriale]] gli edifici ottocenteschi nei pressi del porto che erano la sede dell’impresa di [[Pasquale Mormino]], una delle principali realtà economiche della città all’epoca.
 
<gallery>
File:Ponte sul Fiume San Leonardo 01.jpg|Ponte sul Fiume San Leonardo
File:Ponte sul Fiume San Leonardo 02.jpg|Ponte sul Fiume San Leonardo
File:Termini Imerese aquaduct.jpg|Termini Imerese Acquedotto romano
File:Aqueduct2.jpg|Termini Imerese Acquedotto romano
File:Aqueduct3.jpg|Termini Imerese Acquedotto romano
</gallery>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Termini Imerese}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2024 i residenti stranieri erano 474, pari all'1,90% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=
Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 31 dicembre 2024|sito=demo.istat.it|accesso=1 agosto 2025}}</ref>La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 23,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Repubblica Popolare Cinese e dal Bangladesh.<ref>[https://www.tuttitalia.it/sicilia/29-termini-imerese/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ cittadini-stranieri] tuttitalia.it</ref>
 
== Cultura ==
==Amministrazione comunale==
=== Istruzione ===
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
==== Biblioteca Liciniana ====
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
{{Vedi anche|Biblioteca Liciniana}}
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
La Biblioteca Liciniana è la biblioteca comunale di Termini Imerese; istituita il 17 maggio del [[1800]], su iniziativa dal sacerdote Giuseppe Ciprì e, successivamente, chiamata “Liciniana”, dallo pseudonimo di Mopso Licinio che egli stesso aveva scelto entrando nell'[[Accademia mediterranea euracea|Accademia euracea]]. La biblioteca nel 2009 possiede un patrimonio di 102.000 [[Libro|volumi]] e un archivio di atti risalente al [[XVI secolo]].
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Enzo Giunta
|DataElezione= 14/06/2004 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[centrosinistra]]
|TelefonoComune= 091 8128111 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= urp@comune.termini-imerese.pa.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
===Musei===
==Città gemellate==
==== Museo Civico ====
* [[Immagine:Flag of the United States.svg|20px]] [[Elk Grove Village]] ([[Illinois]]), ([[Stati Uniti d'America|USA]]), dal [[26 settembre]] [[2002]].
Nel Museo Civico, installato nell'ex-ospedale dei Fatebenefratelli (in via del Museo Civico, di fronte al Duomo), sono esposti numerosi ed importanti reperti provenienti dalla città e dal suo territorio. Tra questi, otto teste leonine della sima del Tempio della Vittoria a Himera; due leoni in tufo del Foro; un mosaico con pesci; ritratti imperiali (ritratto giulio-claudio; di [[Agrippina maggiore]]; di [[Domiziano]]; di una dama traianea; statue togate). Inoltre, la ricchissima collezione epigrafica. Tra i dipinti il trittico del 1453 raffigurante la ''Madonna che allatta il Bambino'' ritratta tra [[San Giovanni Battista]] e [[San Michele Arcangelo]],<ref>Pagina 124, Gioacchino Di Marzo, "''Delle Belle arti in Sicilia: dal sorgere del secolo XV alla fine del XVI''" , Volume III, Palermo, Salvatore di Marzo editore, Francesco Lao tipografo, 1862.</ref><ref>{{Cita libro|nome=Gioacchino Di|cognome=Marzo|titolo=Delle belle arti in Sicilia|url=https://books.google.it/books?id=mphZAAAAYAAJ|accesso=2022-02-28|data=1862|editore=Salvatore di Marzo|lingua=it}}</ref> dipinto proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Misericordia, opera attribuita a [[Gaspare da Pesaro]].
 
==Bibliografia= Media ===
Ha sede nel comune radio Panorama
* Salvatore Pedone, ''Termini Imerese: la citta delle terme'', Milano 1929.
* Oscar Belvedere, ''Termini Imerese: ricerche di topografia e di archeologia urbana'', Palermo 1993
* Antonio Contino (1995) – Gli Schimmenti di Castelbuono e la contrada dei Mulinelli a Termini nel secolo XVI – “Le Madonie” , LXXV, 3, 15 febbraio 1995, p.3.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia, (a cura di),1997 - ''Baldassarre Romano. Notizie Storiche intorno alla Città di Termini''. Termini Imerese, ed. GASM, pp. 110.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(1998) – Vincenzo La Barbera architetto e pittore termitano . Presentazione di Maria Concetta Di Natale. Termini Imerese, ed. GASM, 150 p., 14 figg.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(2001a) – La chiesa di S. Orsola e le Rocchecelle in Termini Imerese.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(2001b) – Architetti e pittori a Termini imerese tra il XVI ed il XVII secolo.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(2002a) – I Curlo, una famiglia ligure a Termini Imerese (Palermo) nei secoli XVI e XVII. In: Barbara Bernabò (a cura di), Tigullio Antico. Alla riscoperta del culto di Santa Rosalia. Arte, storia, tradizioni, pp.51-53. Zonta International Club, Portofino Tigullio, Distretto 30 area 3. Genova, Litoprint.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia (2002b) – Schede. In: M. C. Di Natale (a cura di), Splendori di Sicilia. Arti Decorative in Sicilia dal Rinascimento al Barocco. Università degli Studi di Palermo Facoltà di Lettere e Filosofia, regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, edizioni Charta. pp. 742-791: Schede I.1; I. 319; II. 100; II. 101; II. 102; II. 118; II. 119; II. 120; II. 121; II. 122; II. 124; III. 7; III. 9; V. 24.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia (2003) – I Tenaglia, una famiglia di Quiliano (Savona) a Termini Imerese (Palermo) nei secoli XVI e XVII. La Casana, periodico trimestrale della Banca Carige (Cassa di risparmio di Genova ed Imperia) s. p. a., n. 4 ottobre-dicembre 2003, pp. 64-67.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(2004) – Vincenzo La Barbera Thermitanus Himereus Architeptor. “Gli Apoti”, Anno I n. 1, Termini Imerese, ed. GASM, pp. 85-89.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(2005a) - L’importazione della Pietra di Lavagna a Termini Imerese (Palermo) nei secoli XV-XVIII. Atti della Società Economica di Chiavari, anni 2003-2004, 111-116, Chiavari Tip. Colombo, novembre 2005.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia (2005b) – La prostituzione a Termini imerese dal XV al XVIII secolo. “Gli Apoti”, Anno I n. 3, giugno- Settembre 2005, Termini Imerese, ed. GASM, pp. 140-144.
* Antonio Contino & Salvatore Mantia(2005c) – Eventi siccitosi nell’area di Termini Imerese (Palermo) dal XVII al XVIII secolo. “Gli Apoti”, Anno I n. 4, ottobre-Dicembre 2005, Termini Imerese, ed. GASM, 204-210.
* Antonio Contino (2007) – Le Grotte della Rocca del Castello in Termini Imerese (Palermo). 2° Seminario Internazionale di studi sul Carsismo negli Iblei e nell’area sud-mediterranea, 28-30 maggio 2004, Castello di Donnafugata (RG).Suppl. a “Speleologia Iblea” n. 12, 255-264.
*Antonio Contino & Salvatore Mantia (2007) - "Dallo ''Studium'' medievale al Liceo Classico Gregorio Ugdulena. 700 anni di storia delle istituzioni scolastiche a Termini Imerese". Celebrazioni per il centenario della nascita del Liceo Classico G. Ugdulena. Istituto di Istruzione Superiore "G. Ugdulena", Accademia Mediterranea Euracea di Scienze, Lettere e Arti, Termini Imerese, 184 pp.
 
=== Voci correlateEventi ===
* [[Carnevale di Termini Imerese]]
*[[Imera (colonia greca)]]
*[[Vincenzo La Barbera]]
*[[Antonino Spatafora]]
*[[Salvatore Contino]]
*[[Francesco Mulè]]
*[[Giuseppe Mulè]]
*[[Golfo di Termini Imerese]]
*[[Filippo Sgarlata]]
*[[Accademia Mediterranea Euracea]]
*[[Peter Mole]]
*[[Antonino Burrafato]]
*[Giucas Casella]]
*[[Aurelio Grimaldi]]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Panorama dal Belvedere "Principe di Piemonte".jpg|thumb|upright=1.3|Panorama del [[Porto di Termini Imerese|porto]], della parte bassa della città e del [[Monte San Calogero|monte Eurako]]]]
=== Strade ===
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:
 
* [[Autostrada A19 (Italia)|A19 Palermo&nbsp;– Catania]]: uscite ''Termini Imerese'', ''agglomerato industriale'' e ''Buonfornello'' (la frazione è il punto d'incontro tra l'[[autostrada A19 (Italia)|autostrada A19]] Palermo-[[Catania]] e l'[[autostrada A20 (Italia)|autostrada A20]] (di cui Buonfornello è il termine per Messina).
==Altri progetti==
* [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula]] attraversa Termini Imerese e collega il centro con il porto e la zona industriale, con la [[Strada statale 120 dell'Etna e delle Madonie|SS 120]] presso il bivio di [[Cerda]] ed i centri [[Campofelice di Roccella]] a est e [[Trabia]] a ovest
{{Interprogetto|commons=Termini Imerese}}
* Strada statale 285 di Caccamo collega il centro con Caccamo e Roccapalumba.
* Strada provinciale 121
 
=== Ferrovie ===
I collegamenti ferroviari sono assicurati dalla [[stazione di Termini Imerese]], che si trova lungo la direttrice ferroviaria [[Ferrovia Palermo-Messina|Palermo-Messina]], [[Ferrovia Palermo-Agrigento-Porto Empedocle|Palermo-Agrigento]] e [[Ferrovia Palermo-Catania|Palermo-Catania]]. Nel comune esistono anche la [[stazione di Fiumetorto]], [[stazione di Buonfornello]] e la [[stazione di Cerda]].
 
=== Porti ===
* [[Porto di Termini Imerese]]
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Aglieri Rinella|Inizio=5 ottobre 1988|Fine=12 giugno 1990|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Aglieri Rinella|Inizio=12 giugno 1990|Fine=6 luglio 1992|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Aurelio Pravatà|Inizio=6 luglio 1992|Fine=8 febbraio 1993|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Isabella Giannola|Inizio=11 marzo 1993|Fine=29 maggio 1995|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Serafina Buarnè|Inizio=11 marzo 1993|Fine=14 dicembre 1994|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Fratantonio|Inizio=11 marzo 1993|Fine=18 luglio 1994|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Riccardo Cirillo|Inizio=18 luglio 1994|Fine=29 maggio 1995|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maurizio Di Pasquale|Inizio=14 dicembre 1994|Fine=29 maggio 1995|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Enzo Giunta|Inizio=30 maggio 1995|Fine=28 giugno 1999|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Luigi Purpi|Inizio=28 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Enzo Giunta|Inizio=14 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Burrafato|Inizio=10 giugno 2009|Fine=10 giugno 2014|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Burrafato|Inizio=10 giugno 2014|Fine=12 luglio 2016|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Girolamo Di Fazio|Inizio=10 agosto 2016|Fine=25 giugno 2017|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco Giunta|Inizio=26 giugno 2017|Fine=15 maggio 2019|Partito=[[Forza Italia (2013)|FI]] - [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|FdI-AN]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Lo Presti|Inizio=4 gennaio 2020|Fine=4 ottobre 2020|Carica=[[Commissario straordinario|Comm. straordinario]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maria Terranova|Inizio=5 ottobre 2020|Fine=''in carica''|Partito=[[M5S]] - [[Partito Democratico (Italia)|PD]]|Note=<ref name=interno />}}
 
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Stati Uniti|Elk Grove Village|2002}}
* {{Gemellaggio|Malta|La Valletta|2014}}
* {{Gemellaggio|MEX|Zihuatanejo|2014}} [[Ixtapa]]
* {{Gemellaggio|LTU|Vilnius|2014}}
* {{Gemellaggio|ITA|Maranello|2016}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Fabrizio Nicoletti, Sebastiano Tusa, ''[https://www.academia.edu/5906227/Nuove_acquisizioni_scientifiche_sul_Riparo_del_Castello_di_Termini_Imerese_PA_nel_quadro_della_preistoria_siciliana_tra_la_fine_del_Pleistocene_e_gli_inizi_dellOlocene Nuove acquisizioni scientifiche sul Riparo del Castello di Termini Imerese (PA) nel quadro della preistoria siciliana tra la fine del Pleistocene e gli inizi dell'Olocene]'', Atti della XLI riunione scientifica, dai Ciclopi agli Ecisti. Società e territorio nella Sicilia preistorica e protostorica, San Cipirello, 16-19 novembre 2006, Firenze 2012
* Salvatore Pedone, ''Termini Imerese: la città delle terme'', Milano 1929.
* Oscar Belvedere, ''Termini Imerese: ricerche di topografia e di archeologia urbana'', Palermo 1993
* Antonio Contino, ''Gli Schimmenti di Castelbuono e la contrada dei Mulinelli a Termini nel secolo XVI'', “Le Madonie”, LXXV, 3, 15 febbraio 1995, p.&nbsp;3.
* Antonio Contino, Salvatore Mantia, (a cura di), ''Baldassarre Romano. Notizie Storiche intorno alla Città di Termini'', Termini Imerese, ed. GASM 1997, pp.&nbsp;110.
* Ignazio Bisesi, ''Termini Nostra. Ricostruzione critica e sistematica della storia di Termini Imerese'', Ed. Faso e Trumbadore
* Giovanni Mannino, ''Termini Imerese nella preistoria'', GASM, Castelbuono, 2002
* Giovanni Mannino, Guida alla preistoria del palermitano, Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici, Palermo 2007.
* Patrizia Bova & Antonio Contino, ''L’importazione e l’uso del Nero e giallo di Portovenere o Portoro nella Sicilia settentrionale (XVII sec.).'' In: Marino G. & Termotto R. (a cura di), ''Arte e Storia delle Madonie Studi per Nico Marino'', Atti della quarta e quinta edizione, Cefalù (Palermo) e Castelbuono (Palermo), 18-19 ottobre 2014; Gibilmanna (Cefalù), 17 ottobre 2015, Associazione Culturale “Nico Marino” Cefalù, Ottobre 2016, pp.&nbsp;391–418.
* Patrizia Bova, Antonio Contino & Giuseppe Esposito, ''L'estrazione e l'uso delle “brecce calcaree a rudiste” (Cretaceo sommitale) in Termini Imerese (Palermo) nei sec. XVII-XX.'' In: Marino G. & Termotto R. (a cura di), ''Arte e Storia delle Madonie Studi per Nico Marino'', VIIa-VIIIa edizione, Cefalù (Palermo), Sala delle Capriate, Palazzo del Comune, Piazza Duomo, Sabato 4 novembre 2017 e Lunedì 3 dicembre 2018, Associazione Culturale “Nico Marino”, Cefalù, Dicembre 2019, pp.&nbsp;119–141.
 
== Voci correlate ==
* [[Stabilimento Fiat di Termini Imerese]]
* [[Golfo di Termini Imerese]]
* [[Stazione di Termini Imerese]]
* [[Carnevale di Termini Imerese]]
* [[Diocesi di Termini Imerese]]
* [[Porto di Termini Imerese]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.cittamotori.eu/citta.asp?comune=Termini%20Imerese&scheda=1|titolo=Scheda di Termini Imerese su Città dei Motori|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140903105704/http://www.cittamotori.eu/citta.asp?comune=Termini%20Imerese&scheda=1|dataarchivio=3 settembre 2014}}
 
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Palermo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
 
[[Categoria:Località termali]]
[[Categoria:Comuni della provincia di Palermo]]
[[Categoria:Comuni della Sicilia]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
[[Categoria:Termini Imerese| ]]
[[Categoria:Località termali della città metropolitana di Palermo]]
 
[[ca:Termini Imerese]]
[[co:Termini]]
[[de:Termini Imerese]]
[[en:Termini Imerese]]
[[eo:Termini Imerese]]
[[fr:Termini Imerese]]
[[ja:テルミニ・イメレーゼ]]
[[la:Thermae Himerarae]]
[[nap:Termini Imerese]]
[[nl:Termini Imerese]]
[[pl:Termini Imerese]]
[[pt:Termini Imerese]]
[[scn:Tèrmini (PA)]]
[[vo:Termini Imerese]]