Publio Rutilio Lupo: differenze tra le versioni

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Vari personaggi della [[storia romana]] della [[gens]] ''Lupa'', cui appartenevano le famiglie senatoriali dei [[Rutilii Lupi]] e dei [[Virii Lupi]], ebbero nome '''Publio Rutilio Lupo''' (Latino: Publius Rutilius Lupus).
* '''[[Publio Rutilio Lupo (console 90 a.C.)|Publio Rutilio Lupo]]''' – [[Console (storia romana)|console]] nel 90 a.C.
*'''Publio Rutilio Lupo''' (? - [[11 giugno]] [[90 a.C.]]) fu [[Console (storia romana)|console]] e morì combattendo durante l'esercizio del suo consolato nel 90 a.C., in una battaglia contro gli [[Italici]]. La leggenda successiva vuole che dal console Publio Rutilio Lupo sia discesa la ''Luporum Stirpe'', la Stirpe dei Lupi, che diede origine ad almeno due casate storiche italiane, i [[Lupi]] e i [[Serlupi]].
* '''[[Publio Rutilio Lupo (pretore 49 a.C.)|Publio Rutilio Lupo]]''' – [[pretore (storia romana)|pretore]] di [[Terracina]] nel 49 a.C., [[tribuno della plebe]] nel 56 a.C.
 
* '''[[Publio Rutilio Lupo (scrittore)|Publio Rutilio Lupo]]''' fu un altro esponente della famiglia romana dei Rutilii Lupi, ritenuto nipotefiglio del precedente. Fu [[pretore (storia romana)|pretore]] di [[Terracina]] nel [[49 a.C.]], [[tribunofu dellascrittore plebe]]e nelstorico [[56e a.C.]],fiorì oltresotto cheil strenuoregno sostenitore didell'imperatore [[PompeoTiberio]].
 
* '''Publio Rutilio Lupo''', ([[Firenze]], [[20|20 d.C.]] - ?) altro esponente della famiglia, ritenuto figlio del precedente, fu scrittore e storico e fiorì sotto il regno dell'imperatore [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]. È stato identificato come il Lupus citato nel ''Catalogo dei Poeti'' di [[Ovidio]]. Scrisse il trattato di grammatica e retorica latine ''De figuris sententiarum et elocutionis'' e lo ''Schemata dianoeas el lexeos''. Il trattato ''De figuris...'' venne ancora citato come riferimento linguistico dal celebre grammatico del Cinquecento, [[Pierfrancesco Giambullari]], (1495-1555), nel suo ''Regole della lingua fiorentina''.<ref> Scheda bibliografica: ''Antiqui rhetores latini : Rutilius Lupus, Aquila Romanus, Iulius Rufinianus De figuris sententiarum & elocutionis ... / omnia ex codd. manusc. emendatiora vel auctiora ex bibliotheca Francisci Pithoei IC ; index in omnes superiore authores''. – Parisiis : apud Ambrosium Drouart ..., 1599. – [4], 382, [16] p. ; 4°; Segn.: p2, A–Z4, Aa–Zz4, Aaa4, Bbb2, Ccc–Ddd4. Esemplare: Legato Tassinari. Legatura in pergamena semifloscia di 23,5x17,5x4 cm. Tracce di lacci sui piatti. Tagli di colore rosso. Sul dorso nota ms: "Antiqui / Rhetores / Latini / 1599". Sul front. nota ms: "Coll.i Florent.i cat.o riscrip.". Legato con: "Petri Sainct Fleur Monspeliensis Intitutionum rhetoricarum libellus ad Aristotelis ...". Impronta : n-i- t?in m.t. PAdi (3) 1599 (R); Biblioteca Comunale "Renato Fucini" di Empoli, Collocazione: 2-M-5-6439 </ref>
 
Alla stessa famiglia appartenne anche Marco Rutilio Lupo (Latino: Marcus Rutilius Lupus), che fu Governatore e [[Prefetto]] dell'[[Egitto]] dal marzo del [[114]] al [[5 gennaio]] [[117|117 d.C.]], quando gli ebrei giunsero ad [[Alessandria d'Egitto]]. Davanti a lui si tenne, nel [[115|115 d.C.]], uno storico processo riguardante i rapporti tra [[patrono]] e [[liberto]], nel tentativo di definire una controversa questione giuridica. Nel [[116|116 d.C.]] represse con la forza una rivolta degli ebrei di [[Cirene (città)|Cirene]], che si erano sollevati contro i [[Greci]] e i [[Romani]].
 
==La battaglia==
La [[guerra sociale|guerra]] per la quale il [[Console (storia romana)|console]] Publio Rutilio Lupo sarebbe caduto valorosamente in battaglia, era iniziata nel [[91 a.C.]], un anno prima della sua morte, lo stesso anno della sollevazione di [[Ascoli]]. I primi momenti della guerra furono contrassegnati, per i romani, da numerosi insuccessi. Gli [[italici]] attaccarono le fortezze, con frequenti e vincenti azione di guerriglia, poi iniziarono le battaglie campali.
 
Data la vastità del teatro di guerra, la [[repubblica romana|repubblica]] decise di dividere in due parti il territorio degli insorti. Al console Publio Rutilio Lupo diede il compito di ridurre all'obbedienza i [[Piceni]], i [[Vestini]], i [[Sabini]], i [[Peligni]] e i [[Marsi]], a Nord, mentre a [[Lucio Giulio Cesare]] affidò l'incarico di combattere i [[Sanniti]], i [[Campani]] e gli altri popoli dell'Italia meridionale. Per fronteggiare il primo schieramento venne scelto dai ribelli, il marso [[Pompedio Silone]], contro il secondo schieramento, comandato da Publio Rutilio Lupo, il sannita [[Papio Mutilio]]. [[Lucio Giulio Cesare]] aveva tra i suoi legati [[Silla]]), mentre al Nord Publio Rutilio Lupo poteva contare su [[Gaio Mario]], rientrato dall'Oriente.
 
La battaglia dove trovò la morte il console venne combattuta l'11 giugno del [[90 a.C.]], contro l'altro comandante marso, [[Vezio Scatone]] ed avvenne, secondo alcuni storici, sulle rive del [[Toleno]], mentre secondo altri su quelle del [[Liri]]. Gli storici che ci hanno tramandato lo scontro sanguinoso, che fu disastroso per le armi romane, sono infatti di parere diverso. [[Ovidio]], in un verso dei [[Fasti (Ovidio)|Fasti]], afferma che si trattò del fiume [[Toleno]], e della stessa opinione del grande poeta [[peligno]] è anche lo storico [[Orosio]], dove si legge che le acque del Toleno trasportarono i cadaveri dei soldati romani, uccisi nella battaglia. [[Appiano di Alessandria|Appiano]] invece, che nella sua storia fornisce maggiori particolari della [[Guerra Sociale]], individua il luogo dello scontro sulle rive del Liri.
 
Il console morì insieme a 8.000 dei suoi soldati, e solo grazie a [[Gaio Mario|Mario]] i romani riuscirono ad impedire la completa catastrofe continuando la resistenza sul quel fronte.
 
Il trattatista [[Giulio Ossequiente]], nel suo ''[[Libro dei Prodigi]]'' (''de Prodigiis''), attribuisce la sconfitta e la sventura del console Lupo al non aver rispettato gli avvertimenti degli oracoli, nel seguente passo:
 
{{quote
|I Romani furono barbaramente trucidati dai Piceni. Il disastro imperversò ovunque nel Lazio. Rutilio Lupo, disprezzati i segni religiosi, non avendo trovato la parte superiore del fegato nelle viscere, perso l'esercito, morì in battaglia.
|
|A Picentibus Romani barbaro more excruciati. Ubique in Latio clades accepta. Rutilius Lupus spretis religionibus cum in extis caput non invenisset iocineris, amisso exercitu in proelio occisus.
|lingua=la}}
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia==
 
[[Immagine:Front863.jpg|thumb|Frontespizio dell'edizione del '500 della raccolta degli ''Antiqui Rhetores Latini'', presso la Biblioteca Comunale "Renato Fucini" di Empoli]]
 
* Publius Rutilius Lupus, in ''Encicopedia Britannica''
* Publius Rutilius Lupus. ''De figuris sententiarum et elocutionis'', contenuto nella raccolta cinquecentesca ''Antiqui Rhetores Latini'', Parigi, 1599
* Publio Rutilio Lupo, ''Schemata Dianoeas et Lexeos'', saggio introduttivo, testo e traduzione a cura di Giuseppina Barabino, Università di Genova - Facoltà di Lettere, Istituto di Filologia classica e medievale, Genova, 1967
* Edward Brooks, '' P. Rutilli Lupi De figuris sententiarum et elocutionis. An editio minor with prolegomena and commentary'', 1968
* Friedrich Haase, '' Disputatio de fragmentis Rutilio Lupo a Scholpfero suppositis'', Typis Universitatis, Vratislaviae, 1856
* Gustav Dzialas, '' Quaestiones Rutilianae'', Vratislaviae, Typis Grassii, Barthii (W. Friedrich), 1860
* Hans Draheim, '' Schedae Rutilianae '', Berolini : Typis expressit G. Lange (P. Lange), 1874
* Thilo Krieq, '' Quaestiones Rutilianae'', Lipsiae : Typis B.G. Teubneri, 1896
* Pierfrancesco Giambullari, ''Regole della lingua fiorentina'', edizione moderna a cura di Ilaria Bonomi, Firenze, 1986
* Giulio Ossequiente, ''Libro dei Prodigi (De prodigiis)'', Venezia, Aldo Manunzio, 1508
* William D. Gray, ''New Light from Egypt on the Early Reign of Hadrian'', sta in ''American Journal of Semitic Languages and Literatures'', Vol. 40, No. 1 (Oct., 1923), pp. 14-29
* J. Bodel, ''Speaking signa and the brickstamps of M. Rutilius Lupus'', sta in Bruun, C., ed.: ''Interpretare i bolli laterizi di Roma e della valle del Tevere: produzione, storia economica e topografia''. Atti del convegno 31 marzo e 1 aprile 2000
* Cazzaniga,I, ''Una Dedica del Prefetto M. Rutilio Lupo?'', sta in '' Aegyptus'', 1967, pagg. 47,3-4, 213-216.
 
==Collegamenti esterni==
[http://www.thelatinlibrary.com/rutiliuslupus.html testo del ''De figuris sententiarum et elocutionis'']
{{portale|Antica Roma}}
[[Categoria:Consoli repubblicani romani|Lupo, Rutilio, Publio]]
[[Categoria:Scrittori latini]]
 
[[de:Publius Rutilius Lupus]]
[[en:Publius Rutilius Lupus]]
[[fr:Publius Rutilius Lupus (grammairien)]]
[[hu:Publius Rutilius Lupus]]
[[ru:Рутилий Луп]]
[[sk:Publius Rutilius Lupus]]