Luni: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome=Luni
|
|Didascalia=Panorama di Ortonovo, frazione di Luni
|Bandiera=Luni-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Liguria
|Divisione amm grado 2=La Spezia
|Amministratore locale=Alessandro Silvestri
|Partito=[[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Uniti con Silvestri sindaco
|Data elezione=12-6-2017
|
|
|Data istituzione=1861
|Sottodivisioni= Annunziata, Caffaggiola, Casano (sede comunale), Dogana, Isola, [[Luna (colonia romana)|Luni Scavi]], Luni Mare, Luni Stazione, [[Nicola (Luni)|Nicola]], Ortonovo, Serravalle
|Divisioni confinanti=[[Carrara]] (MS), [[Castelnuovo Magra]], [[Fosdinovo]] (MS), [[Sarzana]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=lunensi
|Patrono=[[Santuario di Nostra Signora del Mirteto|Madonna del Mirteto]]
|Festivo=8 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa= Map of comune of Ortonovo (province of La Spezia, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa= Posizione del comune di Luni nella provincia della Spezia
}}
'''Luni''' (''Luni'' in [[Lingua ligure|ligure]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia della Spezia]] in [[Liguria]]. La sede comunale è situata nella frazione di Casano. Fino al 20 aprile 2017 il comune era denominato ''Ortonovo'' (''Ortoneuvo'' in [[Lingua ligure|ligure]], ''Ortnò'' nel [[dialetto della Lunigiana]]<ref>I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>). Ha il [[titolo di città]].
Confinante con la [[provincia di Massa-Carrara]] (comune di [[Carrara]]), in [[Toscana]], è il comune ligure più orientale.
== Geografia fisica ==
Il territorio comunale è posto ai piedi delle [[Alpi Apuane]], nell'estrema propaggine della [[Riviera di Levante]], in prossimità del confine con la regione [[Toscana]].
Il centro storico di Ortonovo sorge su una delle colline che diradano verso la piana del fiume [[Magra]], e gran parte del territorio lunense, disabitata se si escludono i borghi di [[Nicola (Luni)|Nicola]] e Annunziata, si sviluppa nelle zone collinari. A sud-ovest si trova una valle che si insinua tra le colline, in cui si trova la località di Casano (sede comunale). La sommità della collina a sud-est di questa piccola valle ospita il borgo-frazione di Nicola, mentre sull'altro lato si trova la zona collinare detta Monticelli, quasi disabitata ma coltivata.
Tutto il resto del comune, che costituisce ormai un unico centro abitato di quasi settemila abitanti che raggruppa le frazioni di Casano, Dogana e Isola, si sviluppa nella zona pianeggiante, che si apre a sud-ovest della valle di Casano e fa parte della [[val di Magra]]. Il comune non ha sbocco sul mare in quanto, a sud, insiste la località di [[Marinella di Sarzana|Marinella]], frazione di [[Sarzana]].
L’insediamento è situato lungo il tratto del cosiddetto Sentiero dei Ducati che collega la Liguria con la [[pianura Padana]] attraverso l'[[Appennino tosco-emiliano]] e il [[passo del Lagastrello]]. L'antico sentiero ripercorre un itinerario, la [[Via Francigena]], percorso da mercanti e da pellegrini alcuni dei quali lo descrissero nei loro diari quali l'itinerario [[itinerario di Sigerico|dell'inglese arcivescovo di Canterbury]] (X secolo) e la relazione del monaco benedettino [[Leiðarvísir|islandese Nikulás Bergsson]] da [[Munkaþverá]] (XII secolo).
La località di Luni Scavi, detta anche Luni Antica, ospita le rovine dell'antica colonia di [[Luna (colonia romana)|Luna]] e il [[Museo archeologico nazionale di Luni|Museo archeologico nazionale]].
== Origini del nome ==
Il nome della città deriverebbe dalla sua consacrazione alla dea romana [[Luna (divinità)|Luna]]<ref>Sull'origine del nome di Luna vd. ROSSIGNANI M. P. 1995; DURANTE, GERVASINI 2000.</ref>, forse da parte di [[Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.)|Marco Emilio Lepido]], che partecipò alla fondazione della colonia nel 177 a. C. L'appellativo è probabilmente dovuto a un epiteto di [[Diana Lucifera]], e sarebbe da ricollegare anche alla forma a [[falce (attrezzo)|falce]] dell'allora [[porto]] cittadino. Il legame con Luna, tuttavia, non sarebbe da ricondurre solo all’assimilazione della dea all'astro notturno. Al contrario, l’epiteto potrebbe essere dovuto anche al carattere particolare e "selvaggio" di [[Artemide]]-[[Diana]], divinità dei luoghi incolti come le paludi. In effetti, l'etimo celto-ligure Lun o Luk potrebbe riferirsi al termine "palude". Il fatto che sia la colonia di Luna, sia quella di [[Lucca]] erano originariamente circondate da ampie zone paludose che via via i Romani riuscirono a bonificare nel corso di secoli comproverebbe questa ipotesi.
Dal nome della colonia deriva quello di [[Lunigiana]], comprensorio racchiuso fra le province [[Provincia della Spezia|della Spezia]] e di [[Provincia di Massa-Carrara|Massa-Carrara]] e attraversato dal fiume [[Magra]] e dalla [[strada statale 62 della Cisa]], potenziata da [[Napoleone Bonaparte]]<ref>La realizzazione del tracciato durante il periodo di annessione di parte della Lunigiana alla Francia, è attestato anche dalla lapide in marmo scritta in francese esistente nel municipio di Pontremoli.</ref>, sul vecchio tracciato della [[via Francigena]].
== Storia ==
{{vedi anche|Luna (colonia romana)}}
{{Vedi anche|Lunigiana}}
[[File:Luna Amphitheater Bogen.jpg|thumb|left|Scorcio dell'[[anfiteatro romano di Luni]]]]
La storia del territorio lunense è legata indubbiamente alla celebre città di [[Luna (colonia romana)|Luna]], [[colonia romana]] fondata nel 177 a.C.<ref name="Comunestoria">{{cita web|url=http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/688|titolo=Fonte dal sito del Comune di Luni-Storia|accesso=9 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120917024113/http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/688|dataarchivio=17 settembre 2012}}</ref> dopo la conquista di [[Repubblica romana|Roma]] sui [[Liguri]] (Apuani, riva sinistra del Magra, Sengauni, riva destra), e importante porto-scalo commerciale sul [[mar Ligure]]. Tuttavia, l'odierno territorio di Luni, comprensivo dei ''castrum'' di [[Nicola (Luni)|Nicola]], Volpiglione e Ortonovo<ref name="Comunestoria"/>, venne citato per la prima volta nel 963 come "Iliolo" in un diploma imperiale di [[Ottone I di Sassonia]]<ref name="Comunestoria"/>.
Francesco Maria Fiorentini riporta che Luni nel 1016 viene saccheggiata dai Saraceni.<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Maria Fiorentini|titolo=Memorie di Matilda la Gren Contessa|url=https://archive.org/details/bub_gb_g8Tqjz4fUVYC/page/n29/mode/2up|anno=1642|p=16|volume=1°}}</ref>
Al diminuire dell'importanza di Luni, devastata da battaglie, epidemie e un nuovo impaludamento della zona nel I secolo, si riscontrò, per contro, un maggior peso "politico" dei due principali borghi di Ortonovo e Nicola<ref name="Comunestoria" />. Il primo, il cui toponimo risalirebbe da ''Hortus Novus'' ("Orto Nuovo") e riferito con probabilità alla lavorazione e alla coltivazione delle nuove terre collinari sopra Luni, venne fondato tra l'XI e il XII secolo<ref name="Comunestoria" />; Nicola, disposto più a sud rispetto al borgo ortonovese, fu edificato in un periodo paragonabile<ref name="Comunestoria" />.
Entrambi, dopo la divisione in due rispettivi territori, furono assoggettati al potere vescovile della [[Diocesi di Luni|diocesi lunense]]<ref name="Comunestoria"/> (quest'ultima già tenutaria della zona, come testimonia un diploma dell'imperatore [[Federico Barbarossa|Barbarossa]], in favore del vescovo lunense [[Pietro (vescovo di Luni)|Pietro]]) e regolamentati da autonomi statuti dal 1237<ref name="Comunestoria"/>; il 24 agosto 1300<ref name="Comunestoria"/>, con verbale redatto dal vescovo [[Antonio Nuvolone da Camilla]], furono definiti i confini geografici-giurisdizionali tra i borghi di Ortonovo, Nicola e [[Castelnuovo Magra]].
A partire dal XIV secolo, Ortonovo passò nelle mani di diversi signori: nel 1333 giurò fedeltà al [[Sarzana|Comune di Sarzana]], nel 1373 [[Bernabò Visconti]] prese possesso delle terre circostanti e del borgo e, nel 1397, passò a [[Malaspina|Gian Galeazzo Malaspina]]. Nel 1404 fu comprato dal signore di [[Lucca]], [[Paolo Guinigi]], insieme ai possedimenti di [[Carrara]], [[Avenza]] e [[Moneta]], mentre nel 1467, il borgo si sottopose alla signoria fiorentina dei [[Medici]]<ref name="Comunestoria"/>.
[[File:Ortonovo Nicola.JPG|thumb|left|Luni Mare e sullo sfondo Ortonovo e [[Nicola (Luni)|Nicola]]]]
Così come altri borghi vicini anche Ortonovo fu alle dipendenze, dal 1495, del [[Banco di San Giorgio]]<ref name="Comunestoria"/> e poi direttamente sotto la [[Repubblica di Genova]]<ref name="Comunestoria"/>, sottoponendo il territorio alla giurisdizione del capitaneato di Sarzana, fino alla dominazione napoleonica di fine XVIII secolo<ref name="Comunestoria"/>.
Con la caduta della Repubblica di Genova (1796), sull'onda della [[rivoluzione francese]] e a seguito della [[Campagna d'Italia (1796-1797)|prima campagna d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte]], il territorio ortonovese rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo [[La Spezia]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel I cantone, capoluogo Sarzana, della Giurisdizione di Lunigiana e dal 1803 centro principale del I cantone della Lunigiana nella Giurisdizione del Golfo di Venere.
Annesso al [[Primo Impero francese]] dal 13 giugno 1805 al 1814, venne inserito nel [[Dipartimento degli Appennini]]. Nel 1806 alla municipalità di Ortonovo fu formalmente annessa la municipalità di Nicola, da sempre distinta e autonoma rispetto al borgo ortonovese, diventandone, di fatto, una sua frazione<ref name="Comunestoria"/>.
Nel 1815 fu inglobato nella [[provincia di Levante]] del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento di Sarzana del [[circondario di Levante]] facente parte della [[provincia di Genova]] prima e, con l'istituzione nel 1923, della [[provincia della Spezia]] poi.
Tra gli eventi luttuosi legati alla [[seconda guerra mondiale]] è memorabile il rastrellamento compiuto nel territorio tra Castelnuovo Magra e Ortonovo dalla forze tedesche il 29 novembre del 1944; tale avvenimento costò la vita a diversi civili e [[Partigiano|partigiani]]<ref name="Comunestoria"/>.
Il 9 febbraio 2014<ref name="Referendum fusione">{{cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2014/02/10/AQ45MlkB-castelnuovo_bocciata_fusione.shtml|titolo=Luni resta un sogno Castelnuovo dice no. Bocciata la fusione tra Comuni|editore=[[Il Secolo XIX]]|data=10 febbraio 2014|accesso=10 febbraio 2014|dataarchivio=22 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222042609/http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2014/02/10/AQ45MlkB-castelnuovo_bocciata_fusione.shtml|urlmorto=sì}}</ref> si è svolto nei due comuni di Ortonovo e [[Castelnuovo Magra]] un [[Referendum|referendum consultivo]] tra la popolazione su un'ipotetica fusione tra i due enti e la conseguente nascita di un unico comune che avrebbe assunto la denominazione di Luni. A Ortonovo il quorum degli aventi diritto al voto ha raggiunto il 43% ({{formatnum:3106}} su {{formatnum:7173}}) con un 93,14% degli abitanti che si è espresso favorevole alla nascita del nuovo ente. A Castelnuovo Magra il quorum ha raggiunto il 55,81% ({{formatnum:3955}} su {{formatnum:7087}}), ma il 67,93% dei votanti si è dichiarato invece contrario alla costituzione del comune di Luni. Raggiunto pertanto il prefissato quorum del 30% degli aventi diritto al voto in ognuno dei due comuni per la validazione del referendum - come richiesto dalla legge regionale della Liguria - la proposta di unificazione dei due comuni è stata però respinta dalla popolazione castelnovese.
Il 5 febbraio 2017<ref name="Referendum Luni">{{cita web|url=http://www.cittadellaspezia.com/Val-di-Magra/Sarzana-Val-di-Magra/Ortonovo-diventa-Luni-vince-il-si-con-226729.aspx|titolo=Ortonovo diventa Luni, vince il sì con il 93 per cento|accesso=6 febbraio 2017}}</ref> in un secondo referendum regionale consultivo la popolazione ortonovese si è espressa favorevolmente (con il 93,20% dei consensi e un quorum pari al 31,67%) al cambio di denominazione dell'ente comunale da Ortonovo a Luni.
Con la legge regionale 30 marzo 2017 n.5 "Mutamento di denominazione del Comune di Ortonovo in Provincia della Spezia", pubblicata sul [[Bollettino Ufficiale Regionale|Bollettino Ufficiale]] della Regione Liguria del 5 marzo 2017<ref>{{cita web|url=http://www.burl.it/ArchivioFile/P_201704051053369531636680957_1.PDF|titolo=Bollettino Ufficiale Regione Liguria del 5 marzo 2017}}</ref>, il cambio di denominazione diviene ufficiale con decorrenza dal 20 aprile 2017.
=== Simboli ===
[[File:Luni-Stemma.svg|left|border|150px]]
[[File:Luni-Gonfalone.png|right|border|100px]]
[[File:Luni-Gonfalone2.png|right|border|100px]]
;Stemma
{{Citazione|D'azzurro, alla croce scorciata rossa, all'altezza del punto d'onore, accompagnata da due [[Spiga di grano|spighe di grano]] alla stessa altezza, dorate e poste in [[Decusse|croce di Sant'Andrea]]. Sotto alla croce, una [[Crescente (araldica)|mezzaluna]] [[Attributi araldici di posizione#Montante|crescente]] d'argento.<ref name="Araldica">{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/luni/|titolo=Luni|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
;Gonfalone
{{Citazione|Drappo di rosso…<ref name="Araldica"/>}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il [[decreto del presidente della Repubblica]] del 3 marzo 1998<ref name="Statuto">{{cita web|url=http://incomune.interno.it/statuti/statuti/ortonovo.pdf|titolo=Fonte dallo statuto comunale di Ortonovo|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>. A seguito dell'esito referendario, che ha visto il cambio di denominazione dell'Ente da Ortonovo a Luni, il gonfalone è stato modificato solamente nella dicitura mantenendone invece inalterate forme e colori.
Nel 2022 il consiglio comunale di Luni ha approvato la proposta di aggiungere nello stemma un grappolo d'uva come simbolo della storica tradizione vitivinicola del paese.<ref>{{cita news |titolo= Stemma di Luni, sarà aggiunto il grappolo |autore= Massimo Merluzzi |data= 22 ottobre 2022 |rivista= La Nazione |accesso= 19 giugno 2023 |url= https://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/stemma-di-luni-sara-aggiunto-il-grappolo-1.8206663 |dataarchivio= 10 giugno 2023 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230610222446/https://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/stemma-di-luni-sara-aggiunto-il-grappolo-1.8206663 |urlmorto= sì }}</ref> La modifica dovrà ottenere il nulla osta dal Ministero dell'interno e dalla Prefettura.<ref>{{cita news|titolo= Un grappolo d'uva color dell'oro accanto a luna, spiga e croce nello stemma della città di Luni |url= https://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/un-grappolo-duva-color-delloro-accanto-a-luna-spiga-e-croce-nello-stemma-della-citta-di-luni-1.7633931 |data= 4 maggio 2022 |rivista= La Nazione |accesso= 10 giugno 2023 }}</ref>{{clear|left}}
===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Decreto del presidente della Repubblica
|data = 18 marzo 2021<ref name="Araldica"/>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Ortonovo-chiesa san lorenzo (2014)-1.jpg|thumb|La [[Chiesa di San Lorenzo (Luni)|chiesa parrocchiale di San Lorenzo]] nel centro storico di Ortonovo; sulla sinistra la torre di Guinigi.]]
[[File:Ortonovo-santuario del Mirteto (2014)-1.jpg|thumb|Il [[santuario di Nostra Signora del Mirteto]]]]
Il comune è noto per la presenza sul suo territorio dei resti dell'antica [[Luna (colonia romana)|Luna]], porto pre-romano, poi fiorentissimo centro commerciale da cui prende il nome il comprensorio storico della [[Lunigiana]].
=== Architetture religiose ===
*[[Chiesa di San Lorenzo (Luni)|Chiesa parrocchiale di San Lorenzo]] nel centro storico di Ortonovo. Risalente al XVII secolo, fu consacrata nel 1651. La torre campanaria è ciò che rimane della torre dell'antico castello di Ortonovo.
* Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata, nella frazione dell'Annunziata. Edificata nel 1698<ref name="Sarzana">{{cita web|url=http://www.sarzana.org/citta/turismo/itinerari/Bassa_Val_di_Magra/Ortonovo/Default.htm|titolo=Fonte dal sito del Comune di Sarzana-Guida di Ortonovo|accesso=14 gennaio 2012|dataarchivio=16 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080616055711/http://www.sarzana.org/citta/turismo/itinerari/bassa_val_di_magra/ortonovo/default.htm|urlmorto=sì}}</ref>, la struttura è a unica navata e consta, oltre l'altare maggiore, di due altari laterali<ref name="ComuneAnnunziata">{{cita web|url=http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/679|titolo=Fonte dal sito del Comune di Luni-Chiesa dell'Annunziata|accesso=14 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120917024047/http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/679|dataarchivio=17 settembre 2012}}</ref>. Tra le opere una ''Deposizione'' in ardesia e un ''Cristo deposto'' in gesso<ref name="Sarzana"/>.
* Chiesa di San Martino, nella frazione di Casano, antico luogo di culto medievale situato nella zona del cimitero<ref name="ComuneSanMartino">{{cita web|url=http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/678|titolo=Fonte dal sito del Comune di Luni-Chiesa di San Martino|accesso=12 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120917024012/http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/678|dataarchivio=17 settembre 2012}}</ref>. L'impianto, in stile [[Architettura romanica|romanico]], secondo alcune supposizioni, potrebbe essere identificato come la storica "chiesa di Iliolo", quest'ultima citata in un diploma imperiale di [[Ottone I di Sassonia]] datato al 963<ref name="Comunestoria"/>.
* [[Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Luni)|Chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo]] nella frazione di [[Nicola (Luni)|Nicola]], il cui impianto attuale risale al rifacimento del XV secolo sui resti di una preesistente cappella.
* [[Santuario di Nostra Signora del Mirteto]], del XVI secolo<ref name="Lunigianasantuario">{{cita web|url=http://www.terredilunigiana.com/chiese/ortomirteto.php|titolo=Fonte dal sito Terre di Lunigiana.com-Santuario del Mirteto|accesso=14 gennaio 2012}}</ref>, ubicato presso il monte Boscaccio a sud del borgo di Ortonovo.
* Chiesa di San Pietro, nella frazione di Luni Mare. La struttura, incompleta, è in stile moderno.
* Antica [[cattedrale di Luni]]. La chiesa, intitolata a santa Maria Assunta, sorgeva nella città romana di [[Luna (colonia romana)|Luna]] nei pressi del porto e dell'antico foro. Non più esistente dal [[XIII secolo]] circa, è stata individuata da campagne di scavo ancora in corso come edificata su una ''[[domus]]'' romana della fine dell'epoca repubblicana tra la fine del IV e l'inizio del V secolo, cioè nel periodo in cui si ritiene venisse fondata la [[diocesi di Luni]]. Citata per la prima volta in un documento dell'879 di [[Carlomanno di Baviera|Carlomanno]] (re d'Italia), fino al XII secolo subì vari restauri e rifacimenti prima di essere abbandonata assieme alla città all'inizio del Duecento.
=== Architetture civili ===
* [[Anfiteatro romano di Luni]].
* Casa familiare dove visse, a Ortonovo, il poeta [[Ceccardo Roccatagliata Ceccardi]].
* Palazzo municipale, del XIX secolo, nella frazione di Casano. Il progetto per lo spostamento della [[Municipio (edificio)|sede comunale]], ampiamente discusso dalla comunità e alla fine accettato<ref name="Comunemunicipio">{{cita web|url=http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/665|titolo=Fonte dal sito del Comune di Luni-Palazzo del Comune|accesso=16 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108231613/http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/665|dataarchivio=8 gennaio 2014}}</ref>, dal borgo di Ortonovo alla frazione di fondovalle fu presentato nel 1857<ref name="Comunemunicipio"/>; la sede provvisoria fu ospitata nell'abitazione dell'allora sindaco Stefano Beisso<ref name="Comunemunicipio"/>. Il terreno per la costruzione del nuovo palazzo municipale fu acquistato per {{formatnum:1000}} lire<ref name="Comunemunicipio"/> nella località detta "al Castagno", proprietà della marchesa Enrichetta Picedi, moglie del marchese Giacomo Gropallo. L'opera di edificazione interessò l'area tra il 1877 e il 1878, anno del trasferimento ufficiale della sede comunale<ref name="Comunemunicipio"/>.
* [[Canale Lunense]], opera irrigua gestita dall'omonimo consorzio di bonifica.
=== Architetture militari ===
[[File:Ortonovo-campanile1.jpg|thumb|La torre di Guinigi nella frazione di Ortonovo]]
* Torre di Guinigi. La "torre rotonda", svettante sul borgo storico ortonovese e attigua alla [[Chiesa di San Lorenzo (Luni)|chiesa di San Lorenzo]], venne edificata nel corso del XV secolo<ref name="Sarzana"/>; nello stesso periodo il signore di Lucca [[Paolo Guinigi]] acquistò il territorio di Ortonovo dalla dominante [[Visconti|signoria viscontea]]<ref name="Sarzana"/><ref name="Comunetorre">{{cita web|url=http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/672|titolo=Fonte dal sito del Comune di Luni-Torre di Guinigi|accesso=14 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120917023942/http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/672|dataarchivio=17 settembre 2012}}</ref>. Una leggenda popolare narra che proprio il Guinigi si recasse in cima alla torre, assieme ai figli e alla giovane moglie [[Ilaria del Carretto]], per godere dell'ampio panorama<ref name="Sarzana"/><ref name="Comunetorre"/>. Probabilmente la torre faceva parte di un preesistente castello o fortilizio<ref name="Sarzana"/><ref name="Comunetorre"/>, luogo dove oggi trova spazio la parrocchiale del paese e che la torre, di fatto, ne è il campanile<ref name="Sarzana"/>.
* Castello di Volpiglione. Edificato tra le località di [[Castelpoggio]] ([[Carrara]]) e Ortonovo, il fortilizio è risalente al periodo medievale (XI-XII secolo) e fu voluto dai signori di Boggiano<ref name="LunigianaVolpiglione">{{cita web|url=http://www.terredilunigiana.com/castelli/castellovolpiglione.php|titolo=Fonte dal sito Terre di Lunigiana.com-Castello di Volpiglione|accesso=14 gennaio 2012}}</ref>. A differenza di coevi edifici difensivi attorno al castello non sorse un proprio borgo fortificato, e probabilmente il sito, isolato, fu destinato prevalentemente alla lavorazione del legname. Dell'edificio restano alcuni ruderi del pozzo, delle fondamenta della torre e altri accumuli.
* Castello di [[Nicola (Luni)|Nicola]], edificato al di fuori del centro storico del borgo. Secondo le fonti storiche la postazione difensiva fu edificata in un periodo tra il XIII secolo e il XV secolo<ref name="Lunigianacastello">{{cita web|url=http://www.terredilunigiana.com/castelli/castellonicola.php|titolo=Fonte dal sito Terre di Lunigiana.com-Castello di Nicola|accesso=18 gennaio 2012}}</ref> a controllo del territorio nicolese e della bassa [[val di Magra]]. Del castello, e della vicina torre, rimangono visibili alcuni ruderi e uno stemma fiorentino, quest'ultimo a ricordo della dominazione quattrocentesca della signoria dei [[Medici]]<ref name="Lunigianacastello"/>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Luni sono {{formatnum:469}}<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2019/index.html|titolo=Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019|accesso=26 settembre 2021}}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità</ref>:
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:234}}
# [[Marocco]], {{formatnum:54}}
# [[Repubblica Dominicana]], {{formatnum:24}}
{{div col end}}
{{citazione|Se tu riguardi Luni e Urbisaglia<br />come sono ite,...|[[Dante Alighieri]], Divina Commedia, Paradiso XVI, 73-78}}
Quella di Luni è la più alta citazione lunigianese nella scala ascendente della ''[[Divina Commedia]]''.
=== Istruzione ===
==== Musei ====
* [[Museo archeologico nazionale di Luni|Museo nazionale e area archeologica Luni]].
* Ecomuseo etnografico. Il sito è ubicato presso un ottocentesco frantoio, il "frantoio della Colombara", a sua volta edificato su un preesistente edificio del XVI secolo, nella frazione di Casano. L'apertura dell'[[ecomuseo]], dove sono esposti e raccolti materiali e documenti sulla civiltà contadina, è avvenuta nel 1990 dopo un accurato restauro del manifatturiero edificio<ref name="Ecomuseo">{{cita web|url=http://www.metortonovo.it/|titolo=Fonte dal sito dell'Ecomuseo etnografico di Ortonovo|accesso=18 gennaio 2012}}</ref>.
== Geografia antropica ==
[[File:Nicola (Ortonovo)-panorama 2014-2.jpg|thumb|La frazione di [[Nicola (Luni)|Nicola]]]]
Il comune di Luni è un comune sparso costituito, oltre che dalla frazione capoluogo di Casano (sede comunale), dalle frazioni di Annunziata, Caffaggiola, Dogana, Isola, [[Luna (colonia romana)|Luni Scavi]] (detta anche Luni Antica), Luni Stazione, Luni Mare, [[Nicola (Luni)|Nicola]], Ortonovo e Serravalle e copre una superficie di {{M|13.86|u=km2}}<ref name="Comuneterritorio">{{cita web|url=http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/524|titolo=Fonte dal sito del Comune di Luni|accesso=8 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120917023912/http://www.comune.ortonovo.sp.it/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/524|dataarchivio=17 settembre 2012}}</ref>.
== Economia ==
L'economia lunense è centrata sull'[[artigianato]], sull'[[agricoltura]] (una secolare produzione vitivinicola<ref>{{cita web|url=http://www.saperesapori.it/Tradizioniestagioni/Archivio/tabid/287/articleType/ArticleView/articleId/1899/language/it-IT/NICCOLO-V-RISERVA-COLLI-DI-LUNI-ROSSO-DOC-vino-selezionato-per-UnItalia.aspx|titolo=Niccolò V, Bosoni e la Riserva dei Colli di Luni|accesso=28 Maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180528215445/http://www.saperesapori.it/Tradizioniestagioni/Archivio/tabid/287/articleType/ArticleView/articleId/1899/language/it-IT/NICCOLO-V-RISERVA-COLLI-DI-LUNI-ROSSO-DOC-vino-selezionato-per-UnItalia.aspx|dataarchivio=28 maggio 2018|urlmorto=sì}}</ref>, unitamente alla coltivazione dell'[[Olea europaea|olivo]]), e sulla produzione [[vino|vinicola]] e [[olio di oliva|olearia]].
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio comunale è attraversato principalmente dalla [[strada statale 1 Via Aurelia]] in direzione nordovest-sudest, nelle frazioni di Dogana e Luni Stazione. Da essa si dirama verso nordest la strada provinciale 24 che attraversa Casano e il centro storico e poi prosegue con la strada provinciale 54, nel comune di [[Carrara]], collegandolo con [[Fontia]], frazione di quest'ultimo.
=== Ferrovie ===
Il comune di Luni è attraversato dalla [[Ferrovia Genova-Pisa]], quasi parallelamente alla strada statale 1, in direzione nordovest-sudest, nelle frazioni di Dogana e Luni Stazione. Nel comune è presente la piccola [[stazione di Luni]].
=== Mobilità urbana ===
Dai comuni di [[Ameglia]] e [[Sarzana]] un servizio di [[trasporto pubblico locale]] gestito dall'[[ATC (La Spezia)|ATC]] garantisce quotidiani collegamenti bus con Luni e per le altre località del territorio comunale.
== Amministrazione ==
[[File:Ortonovo-municipio.jpg|thumb|Il municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|28 ottobre 1985|1º agosto 1990|Adriano Antognetti|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|6 agosto 1990|26 aprile 1993|Ugo Cervia|[[Partito Comunista Italiano]]<br/>[[Partito Democratico della Sinistra]]|Sindaco|<ref>Dopo le dimissioni di dieci consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale.</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 1993|22 novembre 1993|Giuseppe Larosa||[[Commissario straordinario|Comm. straord.]]|<ref>[http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1993/08/11/093A4478/sg;jsessionid=d338-SLfF4z7KGV3Y17xQw__.ntc-as4-guri2b Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 29 luglio 1993 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 dell'11 agosto 1993]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|22 novembre 1993|17 novembre 1997|Tarcisio Luigi Andreani|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|17 novembre 1997|28 maggio 2002|Fortunato Giovannini|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2002|28 maggio 2007|Fortunato Giovannini|lista civica di centro-sinistra|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2007|7 maggio 2012|Francesco Pietrini|[[Democratici di Sinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|7 maggio 2012|14 giugno 2017|Francesco Pietrini|Uniti per Ortonovo<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2017|13 giugno 2022|Alessandro Silvestri|Uniti per un impegno comune<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno 2022|''in carica''|Alessandro Silvestri|Uniti con Silvestri sindaco<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
* A.S.D. Luni Calcio, militante nel campionato di [[Seconda Categoria]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro| Claudio |Palandrani| titolo=Dante, i Malaspina e la Lunigiana| editore=| anno=2005
== Voci correlate ==
* [[Lunigiana]]
* [[
*[[Giornale storico della Lunigiana e del Territorio Lucense]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia della Spezia}}
{{Val di Magra}}
{{Via Francigena}}
{{
{{Portale|Liguria|Provincia della Spezia
[[
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