Venetico: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|la lingua degli antichi Veneti|Lingua venetica}}
{{W|geografia|aprile 2008}}
{{Divisione amministrativa
{{nota disambigua|la lingua degli antichi Veneti|[[Lingua venetica]]}}
|Nome = Venetico
{{Comune
|nomeComunePanorama = Venetico Superiore da sud.jpg
|Didascalia = Una veduta da sud di Venetico Superiore con il castello medievale
|linkStemma = Venetico-Stemma.png
|siglaRegioneBandiera = SIC
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = ME
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 38
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 12
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|longitudineGradi = 15
|Divisione amm grado 2 = Messina
|longitudineMinuti = 23
|Amministratore locale = Francesco Rizzo <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|longitudineSecondi = 0
|Partito = [[lista civica]] Lavoro stabilità
|mappaX = 215
|Data elezione = 11-6-2017
|mappaY = 292
|Data istituzione =
|altitudine = da 0 a 310
|superficieAltitudine = 46
|abitantiSuperficie = 34.69152
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Dati Istat 2011|accesso=22 maggio 2014}}
|anno = <!-- solo valore numerico dell'anno di riferimento -->
|Sottodivisioni = Venetico Marina, Venetico Superiore
|densita = 923
|Divisioni confinanti = [[Roccavaldina]], [[Spadafora]], [[Valdina]]
|frazioni = Venetico Superiore <!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->
|Zona sismica = 2
|comuniLimitrofi = [[Roccavaldina]], [[Spadafora]], [[Valdina]]
|Gradi giorno = 831
|cap = 98040
|Nome abitanti = Venetichesi
|prefisso = [[090]]
|Patrono = [[San Nicola di Bari]] - [[Madonna del Carmelo]]
|istat = 083104
|Festivo = 6 dicembre - 6 agosto - 16 luglio
|fiscale = L735
|PIL =
|nomeAbitanti = venetichesi
|PIL procapite =
|patrono = [[San Nicola di Bari]] - [[Madonna del Carmelo]]
|Mappa = Map of comune of Venetico (province of Messina, region Sicily, Italy).svg
|festivo = 6 dicembre - 6 agosto - 16 luglio
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Venetico nella città metropolitana di Messina
|sito = http://www.comunevenetico.me.it
}}
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Venetico''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/veˈnetiko/}}, ''Venèticu''<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1990 | UTET | Torino |p= 692 }}</ref>, [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/veˈnetɨku/}} secondo la pronuncia [[Dialetto messinese#Fonetica|messinese]], in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Messina]] in [[Sicilia]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale è compreso fra le pendici settentrionali dei [[Monti Peloritani]] e la costa [[Mar Tirreno|tirrenica]]. È costituito da una cresta collinare che digrada verso il mare, compresa fra le [[Valle|valli]] fluviali dei [[Torrente|torrenti]] Senia, a ovest, e Cocuzzaro, a est.
Tali corsi d'acqua costituiscono anche il confine con i comuni limitrofi di [[Valdina]] e [[Spadafora]].
Geologicamente il territorio si presenta nella zona costiera, quella grossomodo compresa tra la vecchia linea ferroviaria ed il mare, di origine alluvionale. Man mano che si procede verso monte, invece, si riscontrano ampie estensioni di terreno [[Argilla|argilloso]] (cosa che ha dato notevole impulso all'industria dei laterizi), [[Arenaria|arenarie]] e terreni [[Marna (roccia)|marnosi]], mentre la cresta su cui sorge la frazione di Venetico Superiore è costituita da [[Calcare|calcari]] [[Evaporite|evaporitici]].
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta)<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perComune.pdf|titolo=Classificazione sismica dei comuni italiani (per comune)|anno=2006|formato=pdf|pagina=146|accesso=19 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090418213620/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perComune.pdf|dataarchivio=18 aprile 2009}}</ref>. Possono verificarsi terremoti abbastanza forti.
 
=== Clima ===
==Amministrazione comunale==
Venetico gode di un tipico [[clima temperato]] caldo. Particolarmente mite e confortevole nei periodi primaverile ed autunnale, presenta invece estati calde e inverni moderatamente miti. La [[temperatura]] media annua si attesta intorno ai 18-19&nbsp;°C, oscillando tra i 10&nbsp;°C del mese di gennaio e i 40&nbsp;°C del mese di agosto<ref>[http://www.sias.regione.sicilia.it/frameset_elaborazioni.htm SIAS – Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano]</ref>.
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
Le precipitazioni piovose annuali si attestano sull'ordine degli 800&nbsp;mm di pioggia, concentrandosi prevalentemente nel periodo settembre–aprile.
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
Secondo la [[classificazione climatica]] dei comuni italiani, Venetico è così classificata<ref>{{Cita web |url=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm |titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani |accesso=23 marzo 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100127140928/http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm |dataarchivio=27 gennaio 2010 |urlmorto=sì }}</ref>:
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
* [[Zona climatica]] B;
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
* [[Gradi giorno]] 831.
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Carlo Lamberti <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 28/11/2006 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[lista civica]]
|TelefonoComune= 090 9941975 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
 
== Storia ==
|EmailComune= info@comune.venetico.me.it <!--E-MAIL del comune-->
=== Antichità e medioevo ===
}}
Quasi nulle sono le notizie su Venetico in età antica. Alcuni ipotizzano che l'origine del nome sia legato ad una passata presenza di [[Venetici]], visti i ritrovamenti di vicini campi d'urne. Si narra che nel 36 a.C., nelle acque antistanti Venetico Marina, fu combattuta la [[Battaglia di Nauloco|battaglia navale di Naulochus]], terminata con la distruzione della flotta di [[Sesto Pompeo]] per opera delle navi di [[Augusto|Ottaviano]] (il futuro imperatore Augusto), comandate dall'ammiraglio [[Marco Vipsanio Agrippa]].
[[File:Venetico Superiore da nord.jpg|thumb|left|Panorama di Venetico Superiore]]
 
In epoca medievale il centro abitato era costituito da una taverna e quattro famiglie di villani, Curatini, Cassinesi, Milleroni e Remerceni, che curavano la coltivazione della terra. Nel [[XIII secolo]] esso venne concesso ai fratelli Simone e Rainero de Venetico, che diedero nome al feudo<ref name="Dizgeo">{{cita libro|cognome=Di Vita|nome=Giuseppe|titolo=Dizionario geografico dei comuni della Sicilia e delle frazioni comunali: con notizie storiche|url=https://www.archive.org/stream/dizionariogeogr00vitagoog#page/n412/mode/1up |anno=1906|editore=F. Pravatà |città=Palermo|pagine=412|accesso=19 settembre 2009}}</ref>.
==Evoluzione demografica==
Le informazioni sulla famiglia Venetico sono poche: sappiamo infatti che al primo proprietario successe il figlio Rainero, alla cui morte il feudo pervenne al di lui figlio Simone, che sposò una certa Razzuna. Essendo la coppia senza figli, il feudo venne dato al giudice Arduino, cittadino messinese, donazione confermata dal re [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] nel 1259<ref>{{Cita web|url=http://www.comunevenetico.me.it/comune/storia/svevi.htm|sito=Sito istituzionale del Comune di Venetico, sezione Storia|titolo=Gli Svevi|accesso=19 settembre 2009}}</ref>. Nel 1296 Aldoino de Arduino morì e si persero le notizie fino al 1408, anno in cui possessore risulta Filippo Arduino. Nel 1416 la proprietà passò al nipote del giudice Arduino, Giacomo de Arduino, alla cui morte successe il figlio Arduino de Arduino. Morto questi senza figli, vi successe il fratello Federico, ma anche questi morì senza lasciare eredi; il suo testamento fu, agli atti di un certo notar Francesco Pape di Messina, a favore del fratello Gerardo che, non avendo figli, nominò erede Pietro Porco da Messina.
{{Demografia/Venetico}}
Il re [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso d'Aragona]] non riconobbe questo passaggio e i beni furono devoluti alla Real Corte.<ref name="feudo">{{Cita web|url=http://www.comunevenetico.me.it/comune/storia/feudo.htm|sito=Sito istituzionale del Comune di Venetico, sezione Storia|titolo=Il Feudo di Venetico|accesso=19 settembre 2009}}</ref> Nel 1447 il re vendette il feudo di Venetico, con la gabella delle terre di Truppa e Cavalleria, a Corrado [[Spadafora (famiglia)|Spadafora]] e ai suoi eredi in perpetuo<ref name="Dizgeo" />.
[[Immagine:Venetico.svg|thumb|left|250px|Il comune di Venetico nella provincia di Messina]]
 
In quell'epoca a Venetico non vi era ancora nessuna popolazione consistente, e fu certamente per impulso di Corrado Spadafora che divenne in seguito un centro abitato. Quando infatti egli comprò il feudo chiese di ottenere il titolo di [[barone]] e di avere giurisdizione civile. Quest'ultima necessitava di una popolazione su cui essere esercitata, per cui è lecito ritenere che i primi abitatori non furono originari del luogo bensì immigrati da altre zone, fatti giungere lì dal feudatario per colonizzare i nuovi possedimenti<ref name="feudo" />. In seguito, verso la metà del [[XV secolo]], fu costruito un castello.
 
Lo storico [[Tommaso Fazello]] documenta il centro ad un miglio da [[Roccavaldina|Rocca]], quattro miglia distante da [[Gualtieri Sicaminò]], quest'ultima dista sei miglia dal [[castello di Milazzo]], leggermente ad est rispetto alla cittadina di [[Santa Lucia del Mela]]. Nel breve raggio di un paio di miglia le cittadine di [[Condrò]], [[Monforte San Giorgio]], [[Valdina|Maurojanni]] e [[Rometta]].<ref name="books.google.it">Pagina 565, Capitolo VIII [[Tommaso Fazello]], ''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano…'', Volume 6. [https://books.google.it/books?id=hM2XPuLTSDgC]</ref>
== Informazioni Generali ==
 
=== Dall'età moderna a oggi ===
'''Venetico''' ('''''Venèticu''''' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un comune di 3.691 abitanti della [[provincia di Messina]] a circa 30 Km dal capoluogo, sorge in una zona litorale collinare. Venetico Superiore sorge sul versante tirrenico dei monti Peloritani a 310 metri sul livello del mare con circa 400 abitanti a 4 km dalla Strada Statale 113, lungo la Provinciale Venetico Marina - [[Rometta]] Superiore. Venetico Marina, invece, è la parte litorale del comune con circa 4000 abitanti.
Verso il 1604, quando le terre di Venetico erano ormai ben abitate, il barone nominò un capitano e altri ufficiali, e comprò dalla Real Corte il ''mero e misto Imperio'' (la facoltà di giudicare e punire anche con pena di morte), ottenendo così anche la giurisdizione criminale ed erigendo quindi delle forche sulla spianata che ancora oggi ne porta il nome<ref name="feudo" />.
'''Venetico Superiore''' Circondata da distese campagne, si presenta con le sue vie strette e tortuose, fiancheggiate da case moderne, con i suoi vicoli scoscesi, dove affiorano lontane immagini della Venetico dei secoli passati.
Con questa istituzione Venetico raggiunse l'apogeo del suo sviluppo civile, che mantenne per parecchio tempo, almeno finché fu in efficienza il regime feudale.
Verso Nord-Ovest, è di scena [[Milazzo]] di cui Venetico fu già territorio, col suo imponente Castello, col suo mare smeraldo e con lo sfondo lontano delle [[Isole Eolie]].
'''Venetico Marina''' Un tempo frazione, oggi è divenuta centro industriale in continua espansione urbanistica. Qui hanno sede numerose fabbriche di laterizi e industrie D'estate la spiaggia con il suo lungomare è meta di numerosi bagnanti provenienti, oltre che dal luogo, dal Capoluogo e da altri centri confinanti dei Peloritani. Si narra che nel 36 a.C. nelle acque antistanti Venetico Marina avvenne la battaglia navale tra Sesto Pompeo e [[Ottaviano]].
 
Nel giugno&nbsp;-&nbsp;luglio del 1743 Venetico fu gravemente colpita da un'epidemia di [[peste bubbonica]] che imperversava già nella città di Messina<ref>{{cita libro|cognome=Frari|nome=Angelo Antonio|titolo=Della peste e della pubblica amministrazione sanitaria, Volume 1|url=http://books.google.it/books?id=kAYPAQAAIAAJ&dq=Venetico&lr=&as_drrb_is=q&as_minm_is=0&as_miny_is=&as_maxm_is=0&as_maxy_is=&as_brr=1&source=gbs_navlinks_s |anno=1811|editore=Francesco Andreola|città=Venezia|pagine=637|citazione=Delle ville del Distretto parecchie restarono illese, altre più terribile soffriron la strage, specialmente Monforte, Venetico, e Fiumedinisi.|accesso=17 settembre 2009}}</ref>.
[[Immagine:Venetico2.jpg]] [[Immagine:Venetico.jpg]] [[Immagine:lungomare1.jpg]]
 
Il 28 dicembre 1908 il paese fu gravemente danneggiato [[Terremoto di Messina del 1908|da uno dei più rovinosi terremoti della storia d'Italia]], quello che distrusse pressoché completamente Messina e [[Reggio Calabria]], provocando in totale circa 100.000 morti. Tale catastrofe distrusse a Venetico molte chiese e campanili, danneggiò gravemente il castello medievale e fece registrare anche qualche vittima. Nel 1929 Venetico e i vicini comuni di Spadafora San Martino e [[Valdina]] furono fusi nel nuovo comune di [[Spadafora]]. Tuttavia già nel 1940 il comune di Venetico fu ricostituito nei suoi vecchi confini.
== Notizie Storiche ==
 
=== Simboli ===
Le prime notizie riguardanti Venetico risalgono ad epoca Normanna, periodo in cui il territorio appartenente a Simone Venetico da cui probabilmente trasse il nome, come di rileva dal Dizionario Geografico dei Comuni di Giuseppe De Vita.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 27 luglio 1987.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4894|titolo=Venetico|accesso=2024-05-23|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
Nel 1061 infatti, Ruggero D’Altavilla, figlio di un feudatario normanno, espugnò Messina, dando inizio alla conquista della Sicilia dominata dagli Arabi. La dinastia Normanna nella sua linea maschile si estese verso il 1200 e attraverso il matrimonio di Costanza d’Altavilla con Enrico VI di Svezia, il regno Normanno passò per eredità alla casa Sveva nella persona di [[Federico II]] imperatore di Germania e Re di Sicilia.
{{Citazione|Interzato in palo: nel PRIMO, troncato: a) d'oro, a cinque gigli d'azzurro, posti 1,2,2; b) d'oro, alla banda d'azzurro, con la bordatura di rosso, caricata di otto torri d'oro; nel SECONDO, troncato: a) partito: nel primo, troncato di rosso e d'argento, nel secondo, inquartato in decusse, in I e IV d'oro, a quattro pali di rosso; in II e II, d'argento; b) d'azzurro, ai cinque gigli d'oro, posti 2,1,2, accompagnati in capo dallo scudetto di azzurro ai tre gigli d'oro, 2,1, con la bordatura di rosso; nel TERZO, d'oro, a sei palle poste 1,2,2,1, la prima, più grande, di azzurro, caricata dai tre gigli d'oro, le altre di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Le informazioni sulla famiglia Venetico sono poche: sappiamo infatti che al primo proprietario successe il figlio Raineiro, alla cui morte il feudo pervenne al di lui figlio Simone che sposò una certa Ragguna. Essendo senza figli il feudo venne dato al Giudice Aldoino cittadino messinese. Nel 1296 Aldoino de Aldoino morì e si persero le notizie fino al 1408 anno in cui possessore risulta Filippo Aldoino. Nel 1416 la proprietà passa al nipote del Giudice Aldoino, Giacomo de Aldoino il quale alla sua morte gli successe il figlio Aldoino de Aldoino. Morto questi senza figli, successe Federico suo fratello, ma anche questi morto senza figli e il suo testamento è agli atti di un certo notar Francesco Pape di Messina a favore del fratello Gerardo il quale, non avendo figli, lasciò come erede Pietro Porco da Messina. Ma re Alfonso d’Aragona non riconobbe questo passaggio e i beni furono devoluti alla Real Corte. Tali beni erano costituiti dai feudi di Venetico, Mazzarrà, Langarino e diritti del Tono di Milazzo. In seguito però re Alfonso, vendette a Pietro Porco due dei suddetti feudi e cioè Langarino e diritti del Tono di Milazzo, mentre i feudi di Venetico e di Mazzarrà, con la gabella delle terre di Truppa e Cavalleria, furono concessi nel 1447 a Corrado Spadafora e ai suoi eredi in perpetuo, in forma larga, contro pagamento di onze 300(L.3825) e con l’obbligo di un cavallo armato per ogni 20 onze di reddito.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Dopo l'acquisto da parte degli Spadafora ( 1447 ) in Venetico non vi era nessuna abitazione.
Fu certamente per impulso del primo possessore di casa Spadafora, Corrado, che Venetico, oltre ad essere un fondo dei feudi, fu anche un luogo abitato e fortificato dalla costruzione di un formdabile castello, con torrioni agli angoli e spaziosa terrazza merlta. Il Castello fu edificato verso la metà del 1400 dagli Spadafora, e divenne, in seguito, vera e propiria fortezza ad opera dell'architetto Camillo Camilliani.
Quando Corrado Spadafora comprò il feudo chiese di ottenere il titolo di barone e usare giurisdizione Civile.
La giurisdizione civile necessita di una anche piccola popolazione su cui debba essere esercitata, bisogna quindi rilevare che i primi abitatori non furono indigeni bensì immigrati da altri luoghi per la ferrea voglia Colonizzatrice del feudatario.
In un secondo tempo circa 1604 il Barone di Venetico nominò un capitano e altri ufficiali, perché le terre Di Venetico erano ormai ben abitate di gente ricca ed onorata. E comprò dalla Real Corte il <mero e misto Imperio> ( la facoltà di giudicare e punire anche con pena di morte) salendo dal civile al criminale.
Quindi a distanza di un secolo e mezzo un altro Spadafora ottenne lo stesso diritto salendo dal civile al Criminale e nominò il capitano di giustizia e degli ufficiali e mise su le forche sulla spianata che ancora oggi ne porta il nome.
Con questa istituzione Venetico raggiunse l'apogeo del suo sviluppo civile, nel quale si mantenne per parecchio tempo, forse finché fu in efficenza un regime feudale.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
==Collegamenti esterni==
[[File:Chiesa San Nicolò e fontana Venetico Superiore.jpg|thumb|Chiesa di San Nicolò e fontana monumentale]]
*[http://www.comunevenetico.me.it/ Comune di Venetico]
*[http://www.parrocchiavenetico.it/ Parrocchia di Venetico Superiore]
*[http://www.prolocovenetico.it/ Pro Loco Venetico]
*[http://www.youtube.com/watch?v=5mgeRfuXZYg/ Il Volto Santo]
 
=== LeFontana Chiesemonumentale ===
Risalente al [[XVI secolo]], sorge nella piazza antistante la chiesa di San Nicola. È sormontata da una piccola statua raffigurante una sirena, mentre sia sul lato anteriore che su quello posteriore è raffigurato lo stemma della famiglia Spadafora. La vasca è collocata su un rialzo formato da tre gradini.
 
=== Architetture religiose ===
'''La Chiesa Madre''' di Venetico Superiore, dedicata [[San Nicola di Bari]], risale ai primi anni del secolo XVI, quando, attorno al castello fondato dagli Spadafora, il paese ebbe un forte incremento di popolazione, immigrata per colonizzare il feudo circostante; nei secoli successivi si arricchì di arredi e di opere d’arte; avendo poi raggiunto una sufficiente dote patrimoniale, fu eretta a Parrocchia autonoma, per divisione dalla Parrocchia di Rometta, con decreto del 20 settembre 1895.
* Chiesa madre, o chiesa di San Nicolò, a Venetico Superiore, dedicata a [[san Nicola di Bari]], risale ai primi anni del XVI secolo e si è arricchita di arredi e di opere d'arte in epoche successive. L'altare centrale è del 1792 ed espone un quadro risalente al 1625, detto ''Volto Santo'', che secondo la tradizione è una copia fedele (ed autorizzata dalla Chiesa) di un fazzoletto posto come sudario sul volto di [[Gesù]] dopo la sua morte<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiavenetico.it/Volto_santo.htm|titolo=Venetico… Il Volto Santo|sito=Sito della Parrocchia di San Nicolò a Venetico Superiore|accesso=19 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060507165704/http://www.parrocchiavenetico.it/Volto_santo.htm}}</ref>. Sopra l'altare vi è un crocifisso ligneo dipinto del [[XVIII secolo]]<ref name="parrocchiaArte">{{cita web|url=http://www.parrocchiavenetico.it/venetico%20arte.htm|titolo=Venetico… Storia e Arte|sito= Parrocchia di San Nicolò a Venetico Superiore|accesso=19 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110212145746/http://www.parrocchiavenetico.it/venetico%20arte.htm}}</ref>.
Il tempio, sottoposto negli anni recenti a lavori di ristrutturazione e restauro molteplici e accurati, presenta una facciata di linee sobrie. Il campanile è stato ricostruito sul modello di quello crollato nel terremoto del 1908.
Il campanile è stato ricostruito nel XX secolo, sul modello di quello originale crollato nel terremoto del 1908. La chiesa invece sopravvisse al sisma perché il parroco di allora, ordinando dei lavori di consolidamento, aveva fatto provvidenzialmente applicare, poco tempo prima, delle fasce di ferro come rinforzi strutturali che le permisero di resistere alle sollecitazioni.
Sull’altare centrale, del 1792, è esposto il SS. Volto di Cristo.
La navata centrale è ornata da stucchi, il soffitto è a cassettoni, mentre sulla cantoria è presente un organo del XVIII secolo recentemente restaurato. Compare anche un pulpito di legno simile quello del [[duomo di Messina]]<ref name="parrocchiaArte" />.
Sovrasta l’altare un Crocifisso dipinto su legno del secolo XVIII. La luminosa navata centrale è ornata da stucchi; il soffitto è a cassettoni; la cantoria reca un organo del ‘700 ripristinato nel 1986; il Pergano, di legno richiama nella forma, quello del Duomo di Messina. Nella navata di destra sono da notare la Madonna dell’arco (1602); la statua di S. Caterina d’Alessandria, della fine del ‘500; dipinti su tela del secolo XVII. Nel transetto è la Adorazione dei Magi, firmata e datata da Francesco Bonajuto, 1532, con ricca cornice. A S. Nicola sono dedicate una statua lignea settecentesca, restaurata, e la bella tela d’altare. L’Immacolata di legno stuccato e dipinto, è datata 1700. A sinistra, nella cappella del SS.mo Sacramento, si trovano la Madonna del Rosario, firmata e datata Gaspare Camarda 1605, il monumento funerario di Don Giuseppe Spadafora Moncada e della moglie, del 1637; il monumento funerario di Don Federico Moncada e consorte del 1615, in marmo policromo. Di scuola caravagesca messinese è il Cristo alla Colonna, nel transetto.
[[File:Chiesa Sant'Anna Venetico.jpg|thumb|Chiesa di Sant'Anna]]
'''Sant'Anna (1662)'''(Venetico Superiore) sorge nel quartiere omonimo, fu edificata nella seconda metà del '600 (probabilmente su preesistente chiesa tardo-medioevale), in stile barocco, distrutta dal terremoto del 1908, fu recentemente ricostruita per opera del Sac. Antonino Merlino e riaperta al culto dopo 98 anni con una cerimonia presieduta dall'Arcivescovo di Messina Mons. Giovanni Marra.
Nella navata destra sono esposti il quadro della ''Madonna dell'Arco'' (1602), la statua di Santa Caterina d'Alessandria, datata alla fine del XVI secolo, e alcuni dipinti su tela del XVI, [[XVII secolo|XVII]] e XVIII secolo. Nel transetto si trova l{{'}}''Adorazione dei Magi'', opera di Francesco Bonajuto (1532) con una notevole cornice. A san Nicola sono dedicate una statua lignea e una tela, entrambe del XVI secolo<ref name="comuneStoria">{{Cita web|url=http://www.comunevenetico.me.it/comune/storia/chiese.htm|sito=Sito istituzionale del Comune di Venetico, sezione Storia|titolo=Le chiese|accesso=19 settembre 2009}}</ref>. Vi è infine una statua in legno stuccato dell'Immacolata, risalente al Settecento<ref name="parrocchiaArte" />.
A navata unica le mura perimetrali abbelliti di archi e di stucchi. L'altare custodisce tuttora una ricca cornice di stucchi con puttini e volute settecenteschi, ai lati 2 grandi e pesanti cariatidi, aventi sul capo corone di alloro e abbigliate con tonache corte sopra il ginocchio, poggiano su basi variamente ornate.
Nella navata sinistra, nella cappella detta "del Santissimo Sacramento", si trovano il quadro della Madonna del Rosario ([[Gaspare Camarda]], 1605), diverse tele, del XVII e XVIII secolo, e due monumenti funerari in marmo policromo dei principi di Spadafora e delle consorti, datati 1615 e 1637. Nel transetto si trova il ''Cristo alla colonna e flagellazione'' (XVI secolo)<ref name="comuneStoria" />.
'''Immacolata (1618)''' (ex SS. Trinità) (Venetico Superiore) Sorge nella piazza omonima e dovrebbe essere una delle più antiche. Nel XVI sec. Tempio della SS. Trinità, fornito di un ampio pronao e di una torre contigua ad un ragguardevole convento dei PP. Zoccolanti osservatori della regola di [[San Francesco d'Assisi]], sotto il titolo della SS. Trinità della terra di Venetico. Tale convento nel 1618 ebbe annessa la fondazione di una Chiesa (oggi Chiesa dell'Immacolata).
'''Anime del Purgatorio''' (Venetico Superiore) La chiesa venne distrutta e abbandonata dopo il sisma del 1908. Riaperta al culto e riportata al suo antico splendore dal Sac. Antonino Merlino.
'''Santa Caterina d'Alessandria ('700)''' (Venetico Superiore) A pianta rettangolare di contenute dimensioni, unica navata ed unica abside, presenta notevoli analogie con le chiesette-martyrium di epoca bizantina di Santa Caterina e Santa Maria del Boschetto a Milazzo, della Santissima Annunziata a San Marco d'Annunzio e della Madonna del Tindari a Gesso (ME). In posizione dominante sull'abitato, divenne con ogni probabilità chiesa del castello, quando questo fu edificato verso la metà del '400 dagli Spadafora, Principi di Maleto. All'esterno si trova una croce luminosa visibile a diveri km di distanta per la sua imponente mole.
Nel 1982, viene collocato un orologio automatico con carillon per la diffusione del suono delle campane in tutto il paese. È stata restaurata nel 1987.
'''San Sebastiano''' (Venetico Superiore) Chiesa ormai scomparsa.
'''Annunziata''' (Venetico Superiore) Chiesa ormai scomparsa.
'''Gesù e Maria'''(Venetico Superiore) In rovina, esistono solo le mura perimetrali.
'''Oratorio San Luigi (1912)''' (ex Chiesa del Calvario) (Venetico Superiore) Costruito sui resti dell'antica Chiesa distrutta dal terremoto del 1908, oggi è un salone, con ampia terrazza adibito ad oratorio parrocchiale e ad attività ricreative.
'''Seminario per Chierici''' (Venetico Superiore) Divenuta abitazione privata.
'''Santa Maria del Carmelo''' (Venetico Marina).
'''Madonna delle Grazie''' (Venetico Marina).
 
* ''Sant'Anna'', a Venetico Superiore, è una chiesa in stile barocco risalente al 1662, distrutta dal terremoto del 1908<ref name="comuneStoria" />. Nel 2006 dopo un lavoro di restauro, è stata riaperta al culto<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiavenetico.it/Chiesa_%20SANNA.htm|titolo=Chiesa S. Anna|sito=Sito della Parrocchia di San Nicolò a Venetico Superiore|accesso=19 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070831112846/http://www.parrocchiavenetico.it/Chiesa_%20SANNA.htm}}</ref>.
==Monumenti==
[[File:Chiesa dell'Immacolata - Venetico Superiore.jpg|thumb|Chiesa dell'Immacolata]]
*'''Fontana Monumentale''' Sorge nella piazza antistante la Chiesa di San Nicola. E' sormontata da una piccola statua raffigurante una sirena; sia sul lato anteriore che su quello posteriore è raffigurato lo stemma della casa Spadafora, la vasca è collocata su un rialzo formato da tre gradini. La sua costruzione risale al '600. L'ignoto artigiano costruisce uno schema semplice e lineare nell'alto basamento, mentre nella piramide superiore con gli stemmi gentilizi riprende il cinquecentesco modello montorsoliano delle fontane di Messina con stemmi imperiali; anche nella maschera, dalla cui bocca fuoriesce l'acqua, riecheggiano i motivi del [[Montorsoli]] e di [[Andrea Calamech]].
* ''Immacolata'', a Venetico Superiore, edificata nel 1618, sorge nella piazza omonima. Costruita su una preesistente chiesa (''Santissima Trinità'') del XVI secolo. Fino al 1862 convento dei Padri Zoccolanti dell'[[Ordine francescano]]<ref name="comuneStoria" />.
* ''Anime del Purgatorio'' (Venetico Superiore) Distrutta e abbandonata dopo il terremoto del 1908, dopo un lungo restauro è stata di recente riaperta al culto<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiavenetico.com/chiesa-anime-purganti.html|titolo=Chiesa Anime Purganti|sito=Sito della Parrocchia di San Nicolò a Venetico Superiore|accesso=19 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190413041237/http://www.parrocchiavenetico.com/chiesa-anime-purganti.html}}</ref>.
* ''Santa Caterina d'Alessandria'', a Venetico Superiore, costruita nel XVIII secolo e restaurata nel 1987. Di piccole dimensioni e a pianta quadrangolare, a navata unica, è simile alle piccole costruzioni religiose di epoca bizantina dette ''[[martyrion]]'' ([[Grecia]]:&nbsp;μαρτύριον). Probabilmente fu usata come chiesa del castello, accanto al quale sorge. All'esterno si trova una croce luminosa visibile a diversi chilometri di distanza<ref name="comuneStoria" />.
* ''San Sebastiano'', a Venetico Superiore, ormai scomparsa<ref name="comuneStoria" />.
* ''Annunziata'', a Venetico Superiore, anch'essa ormai scomparsa<ref name="comuneStoria" />.
[[File:Chiesa Gesù e Maria Venetico.JPG|thumb|Chiesa di Gesù e Maria]]
* ''Gesù e Maria'', a Venetico Superiore. Ne rimangono solo le mura esterne<ref name="comuneStoria" />.
* ''Oratorio San Luigi'', a Venetico Superiore. Già ''Chiesa del Calvario'', sui quali resti fu costruito dopo il terremoto del 1908, oggi è un salone parrocchiale<ref name="comuneStoria" />.
* ''Seminario per Chierici'', a Venetico Superiore, è ora un'abitazione privata<ref>{{cita web|url=http://photoarte.ilcannocchiale.it/post/2022327.html|cognome=Abbate|nome=Antonio|titolo=Venetico Superiore (Me)|accesso=19 settembre 2009|sito=Photoarte|data=12 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304072909/http://photoarte.ilcannocchiale.it/post/2022327.html|urlmorto=sì}}</ref>.
* ''Madonna del Carmelo'' (1883), a Venetico Marina.
* ''Madonna delle Grazie'' ([[XX secolo]]), a Venetico Marina.
 
==Oasi= diIl Preghieracastello ===
{{vedi anche|Castello di Venetico}}
*'''Oasi Nostre Dame De Lourdes''' Sorge su una bianca collina a 250 mt. sul livello del mare, a 4 Km dalla SS 113, Nella contrada denominata Torriola, appartenente al territorio di Venetico Superiore.
{{...|centri abitati d'Italia}}
*'''Oasi Santa Caterina''' Sorge nello spiazzale antistante la chiesa Santa Caterina. Sotto lo sguardo della grande statua del sacro cuore di Gesù.
*'''Oasi di Quartiere''' Nel luglio 1982 sono state realizzate 5 statue della Madonna, e collocate nei quartieri principali del paese dove i fedeli si riuniscono a dire il S. Rosario.
*'''Oasi Fondo Croce''' A 3 Km da Venetico S. sulla strada provinciale 56, in mezzo a una distesa di ulivi si trova l'oasi di preghiera dedicata alla Madonna. La fine di maggio si celebra la messa per la conclusione del mese dedicato alla Madonna.
[[Immagine:Oasi_Notre_Dame_De_Lourdes.jpg]]
 
== Arte Fede e CulturaSocietà ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Venetico}}
 
===Museo Tradizioni e folclore ===
[[File:San Nicolò - Statua - Venetico.jpg|thumb|San Nicolò, patrono di Venetico Superiore, statua lignea del XVI secolo]]
Innaugurato nel 1989 dal Sac. Antonino Merlino, grazie aiu lavori per il prolungamento della Sacrestia. Il piccolo museo espone arredi sacri e oggetti in argento serviti in passato per le funzioni eucaristiche.
* ''Via Crucis Vivente'': fu ideata da Monsignor Casella nel 1933, allora parroco di Venetico. È la rappresentazione nel giorno del Venerdì Santo. In essa vengono riproposti gli ultimi momenti della vita di Gesù da [[Ponzio Pilato]] al [[Calvario]]. I personaggi sono circa cinquanta.
* ''Presepe Vivente'': rappresentata il 6 gennaio per la chiusura del periodo natalizio.
* ''Festa del Volto Santo'': il 6 agosto a Venetico Superiore si porta in processione il quadro del Volto di Cristo, e giunti in piazza Immacolata si benedicono gli abitanti di Venetico e di Valdina.
* ''Festa di San Nicolò Vescovo'': patrono di Venetico Superiore, si festeggia il 6 dicembre.
* ''Festa della Madonna del Monte Carmelo'': patrona di Venetico Marina, si festeggia il 16 luglio.
 
== Geografia antropica ==
===Bibliotecha===
Vi sono due centri abitati principali<ref>{{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m60G0c0I0&a2=m0a02048f8&n=1UH90009OG0&v=1UH07B07TL50000|titolo=Popolazione residente - Messina (dettaglio loc. abitate) - Censimento 2001|accesso=7 settembre 2014|dataarchivio=27 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927095012/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m60G0c0I0&a2=m0a02048f8&n=1UH90009OG0&v=1UH07B07TL50000|urlmorto=sì}}</ref>:
Innaugurata nel 1985 dal Sac. Antonino Merlino, la biblioteca parrocchiale ha nel suo archivio oltre 3000 volumi, aperta alla pubblica consultazione.
* '''Venetico Superiore''', [[Frazione (geografia)|frazione]] di circa 300 abitanti, sorge a circa 220 {{m s.l.m.}} lungo la [[Strada Provinciale|SP]] 56 Venetico-[[Rometta]], a circa 4&nbsp;km dalla [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|SS 113]]. Rappresenta l'originario nucleo medievale del centro abitato, con stradine strette e tortuose.
* '''Venetico (o Venetico Marina)''', capoluogo, sorge sulla costa, sviluppandosi principalmente attorno alla SS 113. Nato come frazione, negli ultimi decenni ha acquistato importanza a scapito del centro collinare, fino al punto da vedervisi trasferita, all'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]], la sede municipale dalla sua originaria ubicazione a Venetico Superiore. Oggi è in continua espansione urbanistica. Possiede un'ampia spiaggia con annesso lungomare, meta del flusso turistico nei mesi estivi.
 
== Economia ==
===Celebrazioni tradizionali===
{{F|centri abitati della Sicilia|arg2=città metropolitana di Messina|settembre 2014}}
[[File:Lungomare di Venetico Marina.jpg|thumb|Lungomare di Venetico Marina]]
L'economia venetichese è basata soprattutto sul turismo estivo, ma anche sulla lavorazione di laterizi e relativi annessi, sulla pesca e sull'agricoltura.
 
A Venetico Marina hanno sede numerose fabbriche di laterizi e manifatture di vario genere (produzione di infissi, prodotti per laterizi, lavorazione del ferro battuto, ecc.). In estate la spiaggia è meta di numerosi bagnanti provenienti anche dai centri vicini e da Messina. Negli ultimi anni inoltre si è iniziata a registrare la presenza di turisti provenienti da altre regioni d'Italia. Per tali motivi, soprattutto nel primo decennio del [[XXI secolo]] sono sorte numerose infrastrutture (lidi, ristoranti, pensioni) volte a sfruttare questa nuova fonte di introiti. Altro incentivo è stato dato dalla costruzione del nuovo lungomare, divenuto luogo di ritrovo principale dei villeggianti, anche dei paesi limitrofi, nelle serate estive.
*'''Via Crucis Vivente''' Fu ideata da Mons. Casella nel 1933, allora parroco di Venetico. È la rappresentazione nel giorno del Venerdì Santo. In essa vengono riproposti gli ultimi momenti della vita di Gesù da Pilato al Calvario. I personaggi sono circa 50 ed è seguita da diverse migliaia di persone.
*'''Presepe Vivente''' Rappresentata il 6 gennaio per la chiusura del periodo natalizio.
*'''Festa del Volto Santo''' Festa molto sentita dagli abitanti di Venetico. Il 6 agosto si porta in processione il quadro del Volto di Cristo, che giunto in piazza Immacolata benedice gli abitanti di Venetico e di Valdina uniti da una lontana Corrispondenza che lega i due paesi.
*'''Festa di San Nicolò Vescovo''' Patrono di Venetico Superiore si festeggia il 6 dicembre.
 
Altra fonte di reddito risulta essere la piccola pesca locale: a Venetico Marina troviamo una discreta flotta peschereccia, dedita soprattutto alla pesca costiera ravvicinata. Il derivato di tale pesca, oltre che a soddisfare appieno le esigenze del territorio, viene anche commercializzato nei paesi limitrofi.
[[Immagine:San Nicola.jpg]] [[Immagine:Volto Santo.jpg]]
 
Venetico Superiore invece incentra la sua economia principalmente sull'agricoltura (i suoi prodotti, coltivati nelle campagne intorno al paese, sono [[Oliva (frutto)|olive]], [[uva]] e [[agrumi]]), e sul turismo estivo, con le stradine caratteristiche di epoca medievale, il castello, ed il panorama sul Golfo di Milazzo come attrazioni principali.
===Celebrazioni culturali===
*'''Rassegna della zampogna'''
*'''Mostra del Presepe''' (24 dicembre/6 gennaio) Con più di cento presepi esposti provenienti da tutto il mondo
*'''Mostra espositiva''' Filatelica e artigianato
*'''Concerti musicali'''
*'''Folklore internazionale'''
*'''Festival delle meraviglie''' Con il mago Sales (Don Silvio Mantelli)
 
== Infrastrutture e trasporti ==
== Economia ==
Venetico era munita di una [[stazione ferroviaria]] delle [[Ferrovie dello Stato]] a Venetico Marina, sulla linea [[Ferrovia Palermo-Messina|Palermo-Messina]]. Dal 9 agosto 2009 la stazione è stata chiusa per lo spostamento della linea ferrata più a monte, in seguito ad un ammodernamento e all'aggiunta di un secondo binario. A seguito di ciò, per diversi mesi lo scalo ferroviario più vicino è stato quello di [[Rometta|Rometta Messinese]], fino all'apertura, il 23 novembre dello stesso anno<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=2ee62e5be3d05210VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=Linea Messina - Palermo, operative da lunedì le nuove stazioni di Spadafora e Torregrotta|pubblicazione=fsnews.it|giorno=19|mese=11|anno=2009|accesso=19 novembre 2009}}</ref>, delle nuove fermate [[Stazione di Torregrotta|Torregrotta]] e Spadafora.
L'economia Venetichese e basata soprattutto dal turismo estivo e da numerose fabbriche presenti sul territorio. A Venetico Marina difatti hanno sede numerose fabbriche di laterizi e industrie: produzione di infissi, vetrine, porte interne, persiane, prodotti per laterizi, produzione di rivestimenti plastici murali, lavorazione del ferro battuto. D'estate la spiaggia con il suo lungomare è meta di numerosi bagnanti provenienti, oltre che dal luogo, dal Capoluogo e da altri centri confinanti dei Peloritani. Venetico Superiore invece trova la sua economia nel settore primario, nelle campagne coltivate tutte intorno al paese, e un turismo estivo che trasforma Venetico da paese tranquillo a centro di attrazione con le sue vie caratteristiche, il castello, la veduta su Milazzo che di notte assumono un fascino particolare visti da una prospettiva privilegiata quale Venetico Superiore.
 
Venetico Marina è inoltre attraversata dalla [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|SS 113]], mentre per entrambi i centri passa la [[Strada provinciale|SP]] 56, che li collega con [[Rometta]] Superiore.
== SS. Volto di Cristo ==
 
Varie linee di [[autobus]] extraurbani collegano il paese a varie località vicine, oltre che al [[Messina|capoluogo di provincia]] e a [[Milazzo]].
A Venetico Superiore nella Chiesa Parrocchiale si conserva il quadro del Volto di Cristo. Era il 1625 quando Don Giuseppe Spadafora Moncada, principe di Maletto e barone di Venetico successore di Federico, ottenne da [[Papa Urbano VIII]], per questa chiesa, una copia fedele del SS. Volto di Cristo (un grande fazzoletto bianco, che secondo il costume ebraico, fu posto sul volto di Gesù nel momento della sua sepoltura) custodito nella basilica di San Pietro in Vaticano. Sul SS. Sudario, come sulla Sacra Sindone che si conserva a Torino, e sul velo con cui la Veronica asciugò l’insanguinato volto di Cristo mentre saliva al Calvario, rimase nettamente impressa l’effigie Santa, cosicché ancor oggi è possibile contemplare quelle divine fattezze, deturpate dagli strumenti della Passione, dalle ferite, dal dolore e dalla morte. Il suddetto barone Giuseppe Spadafora dopo aver ottenuto, chiedendola insistentemente, dal Sommo Pontefice, la copia del Volto Santo, la portò a Venetico. Tale copia è stata ritratta da una mano espertissima e perita, cosicché , oltre ad essere un cimelio di grande pietà, è in sé stessa un’opera d’arte. È dipinta su lastra di rame ed è contenuta in una artistica e massiccia cornice d’argento, chiusa da tergo da una lastra pure d’argento, finemente cesellata all’interno, nel cui mezzo è riprodotta a sbalzo la figura della Veronica. Accanto a questa figura è incisa la seguente memoria: “Vera Imago SS. Sudari, ex ea, quae Roma in D. Petri magna religione colitur, desumpta, Eam Ill. Joseph Spatafodai, S. Martini Marchio, Venetici, Naro ect. a S.S. D.N. Urbano P. VIII summis precibus impetravit, ea tamen lege ne aliis sub poena excommunicationis illius expingendae lus fasque sit Anno Jubilei MDCXXV” e cioè “ Vera immagine del SS. Sudario ritratta da quella che si venera a Roma nella Basilica di S. Pietro. L’Ill.mo D. Giuseppe Spadafora, Marchese di S. Martino, Barone di Venetico, ecc.. l’impetrò con insistenti preghiere dal Sommo Pontefice Urbano VIII. A condizione però che a nessuno altro fosse permetto di riprodurla, sotto pena di scomunica. L’Anno del Giubileo 1625.
Si riconosce il vero motivo del divieto di riproduzione, forse il Sommo Pontefice, aderendo al pio desiderio dello Spadafora, ha voluto che solo Venetico conservasse il singolare privilegio di possedere, oltre Roma, il vero ritratto del SS. Volto di Gesù. Un cimelio di altissimo valore religioso e artistico. Venetico ha sempre avuto un’alta venerazione per questa divina Effigie, che conserva e custodisce gelosamente. Infatti, fin dai tempi della concessione, fu fondata nella Chiesa Parrocchiale una cappella dedicata al SS. Volto di Cristo, ove 375 anni fa venne intronizzata la sacra Effigie.
Di fatto agli inizi del '600 furono realizzate molte copie su supporto cartaceo, tessile, ligneo o su lamina di rame, rigorosamente autenticate, ponendole a contatto con l'originale. La consuetudine assunse livelli tali da sfuggire ai rigori del culto cattolico e Paolo V, Gregorio XV e Urbano VIII intervennero con l'imposizione del divieto di riprodurre il Nell'iconografia popolare, più di recente la "Veronica" di Venetico si distingue per la presenza di un foglio devozionale di autore anonimo datata nel primop deccennio del '900. La litografia raffigura il "Mandilion" con il Volto Santo incluso in un riquadro floreale. In basso, iscritti in una cornicetta ovale entro la parte figurata, sono leggibili il titolo e la dedica dell'immagine sacra che si diversifica dall'originale per la peculiarità di raffigurare le palpebre socchiuse. Il particolare culto per l'effige del Volto Santo di Venetico è avvertita anche nelle contrade antigue come documenta la tradizione della processione del 6 agosto, ricorrenza della trasfigurazione di Cristo, durante la quale si svolge la cosiddetta "Corrispondenza", la partecipazione devozionale dell'intero territorio al culto del Volto Santo, culminante nel festososcampanio nei due centri collinari a mezzogiorno e ai vespri della vigilia e, durante il percorso processionale, allorché l'effige del Volto Santo giunge in vista di Valdina.
 
== Il CastelloAmministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Il castello fu edificato verso la 2a metà del 1400 dagli Spadafora, già Principi di Maletto.
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nunzio Anastasi |Inizio = 23 giugno 1989 |Fine = 8 novembre 1991 |Partito = [[Partito Liberale Italiano]] |Note = <ref name=interno>{{cita web|url= http://amministratori.interno.it/|titolo= Anagrafe degli amministratori locali e regionali }}</ref>}}
Trattasi di una costruzione trapezoidale con quattro torrioni cilindrici con basamenti a scarpa agli angoli. Il fronte d'ingresso è protetto da bocche di fuoco mentre gli spalti corrono lungo le pareti Est - Ovest.
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Basile |Inizio = 8 novembre 1991 |Fine = 22 novembre 1993 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
È importante sottolineare l'influenza sveva su questo tipo di architettura.
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nunzio Anastasi |Inizio = 7 dicembre 1993 |Fine = 1º dicembre 1997 |Partito = [[Partito Liberale Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
Si dice divenne vera e propria fortezza ad opera dell' architetto [[Camillo Camilliani]], ma oltre a non esserci nessun documento da una analisi stilistica non si ritrova alcun elemento che giustifichi un suo intervento.
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Rizzo |Inizio = 1º dicembre 1997 |Fine = 28 maggio 2002 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
G. Samonà " L'architettura in Sicilia dal XIII sec. a tutto il Rinascimento " - 1950
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Rizzo |Inizio = 28 maggio 2002 |Fine = 15 maggio 2007 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
< Nell' arte dei castelli svevi in Sicilia lo spazio non è articolato, …ma è raccolto in forme assolute di un rigore geometrico dei limiti, dai quali ogni senso di occasionalità è bandito, che possa quasi indicare un deviamento della maschia potentissima forza impressa con la decisa fermezza del loro disporsi in precise simmetrie. Questi castelli non si adattano variamente al terreno, non si pongono in modo che urbanisticamente l'edilizia civile vi si insinui attorno, quasi plasmandosi alla loro forma, come avviene in molti dei caratteristici centri siciliani.
{{ComuniAmminPrec |Nome = Carlo Lamberti |Inizio = 15 maggio 2007 |Fine = 9 maggio 2012 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
Gli esempi caratteristici sono quattro : Castello Ursino, Castel Maniace , Castello di Augusta, Torre di Enna. Questi quattro castelli si inseriscono con forza autonoma nel paesaggio,vi si impongono e lo dominano, dominando l'edilizia intorno con un segno di distinzione che è distanza, cesura incolmabile, arresto di ogni reciproco rapporto di spazio>
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Rizzo |Inizio = 9 maggio 2012 |Fine = ''in carica'' |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
Il castello ripropone la struttura di Castel Maniace ma è anche l'edificio che esemplifica, il passaggio dalla fortificazione al palazzo residenziale: anche a Venetico il MedioEvo stava finendo e, la gioia di vivere, aveva necessità di appropriati luoghi cortigiani per danzare e divertirsi.
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
[[Immagine:Venetico1.jpg]] [[Immagine:Venetico3.jpg]]
Il comune di Venetico fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n. 9 (Colline litoranee di Milazzo).<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=22 maggio 2014}}</ref>
 
== Sport ==
=== Calcio ===
In passato la formazione locale SSC Venetico ha militato in 1ª, 2ª, 3ª categoria regionale. Successivamente ha effettuato una fusione con il Ghibellina, squadra del Messinese, dando origine alla SSC Ghibellina Venetico, che ha militato in Promozione fino al trasferimento definitivo della società a Messina. Fino a qualche anno fa era presente l'A.S.D. Venetico, che ha militato in 1ª categoria.
 
=== Gli SpadaforaCiclismo ===
Venetico è stata per due volte attraversata dal [[Giro d'Italia]]:
* 17 maggio [[Giro d'Italia 1999|1999]], 3ª tappa ([[Catania]]-Messina), da ovest a est;
* 12 maggio [[Giro d'Italia 2008|2008]], 3ª tappa (Catania-[[Milazzo]]), da est a ovest.
 
=== Impianti sportivi ===
L’origine degli [[Spadafora (famiglia)]] è incerta, tuttavia sappiamo che costituiscono una famiglia della più pura nobiltà siciliana, che di generazione in generazione, hanno dato alla loro patri capitani, giuristi, uomini di santa vita e donne esemplari.
Il comune di Venetico è dotato:
Le origini della famiglia Spadafora affondano addirittura all' epoca dell' imperatore Costantino, dove Basilio, pronipote dell' imperatore d'Oriente, Basilio II, ricopriva la carica di Capitano delle guardie di Palazzo.
* Un campo di calcio regolamentare, (Venetico Marina, usato in passato dall'[[Associazione Calcio Rinascita Messina|ACR Messina]] come campo di allenamento).
Il barone Palazzolo-Gravina nel suo dizionario storico araldico, riporta che secondo [[Filadelfo Mugnos]], questa nobile e remota famiglia greca, prende origine da un Basilio Spadafora, capitano della guardia dell'imperatore Isauro Comneno.
* Un campo di calcetto (Venetico Superiore).
Dalla consuetudine e privilegio di tenere la spada sguainata durante le grandi cerimonie, scaturisce l'etimologia del nome Spadafora e l'attuale araldica di famiglia.
* Due campi regolamentari di tennis.
Lo stemma è descritto come segue : < Arma : di rosso, col braccio destro armato movente dal fianco sinistro dello scudo, impugnante una spada d'argento alta in isbarra. Elmo e corona di Principe>.
Lo scudo ha,come sostegni, due liocorni ritti ed affrontati , ed in divisa, il motto < Prodes in bello >, in riferimento al valore ed al coraggio dimostrato in guerra.
Essi arrivarono in Italia intorno al 1058, al seguito del sopracitato Capitano Basilio, e si stabilirono in città come Venezia, Napoli e Messina, punto strategico nonché porto con obbligo di passaggio, dal periodo Normanno in poi , delle armate cristiane che si recavano in Oriente.
A Corrado Spadafora , straticoto di Messina, il 10 giugno 1447, per privilegio di re Alfonso d' Aragona, dato a Tivoli , viene venduto il feudo di Venetico, poi elevato in baronia.
Figura religiosa degna di essere ricordata è quel Domenico Spadafora, dei Padri Predicatori di S.Domenico, nato circa nel 1450, dottore in teologia, che ravvivò l' opera dei Domenicani nel Ducato di Urbino, facendo erigere una chiesa e un convento.
Per le sue opere sante, nel 1921, Papa Benedetto XV eleva il Beato Domenico agli onori dell'altare.
Nel 1459, il figlio di Corrado, Federico, a quella di Venetico aggiunge la baronia di S.Martino.
Gli Spadafora ebbero rapporti di parentela con le famiglie più nobili (Colonna, Gotho, Ruffo, Sanseverino, Santapau, Moncada, Gutierez, Branciforte, Ventimiglia ) aumentando così la somma dei loro possedimenti che soprattutto oggi si trova traccia nei territori di Venetico, [[Spadafora]], S.Martino, Maletto.
Pare probabile che Francesco Spadafora e Moncada, Ruffo e Santapau, sia stato il primo Principe di Venetico, per privilegio di re Filippo IV, dato il 10 novembre 1629 ed esecutoriato il 6 luglio 1630.
 
== Note ==
== Personalità legate a Venetico ==
<references />
===Politici===
*[[Gaetano Martino]], [[1900]]-[[1967]] politico
 
===Sportivi= Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Di Vita|nome=Giuseppe |titolo=Dizionario geografico dei comuni della Sicilia e delle frazioni comunali: con notizie storiche |url=https://www.archive.org/stream/dizionariogeogr00vitagoog|accesso=17 settembre 2009 |anno=1906|editore=F. Pravatà|città=Palermo|pagine=379}}
*'''[[Vincenzo Nibali]]''', ciclista della Nazionale Italiana
* {{cita libro|cognome=Amico|nome=Vito|traduttore=Gioacchino Di Marzo|titolo=Dizionario topografico della Sicilia| url=http://books.google.it/books?id=y2MPAAAAYAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q=&f=false|accesso=17 settembre 2009 |ed=2|anno=1859|editore=Salvatore Di Marzo |città=Palermo|pagine=652}}
* F. Lentini, S. Catalano, S. Carbone, ''Carta geologica della provincia di Messina'', Provincia Regionale di Messina, S.E.L.C.A., Firenze, 2000
 
== Voci correlate ==
===Santi e Beati===
* [[Spadafora (famiglia)|Famiglia Spadafora]]
*Beato [[Domenico Spadafora]] Randazzo 1450 - Monte Cerignone (Urbino) 21 Dicembre 1521
 
== GemellaggiAltri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== SportCollegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.prolocovenetico.it/ | 2 = Pro Loco Venetico | accesso = 5 maggio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080501080342/http://www.prolocovenetico.it/ | dataarchivio = 1º maggio 2008 | urlmorto = sì }}
===Ciclismo===
Venetico è stata più volte passaggio del [[Giro d'Italia]]:
 
{{Comuni della città metropolitana di Messina}}
{| {{tablabonita}} <!-- width="100%" -->
| bgcolor="#CCCCCC" align="center" |'''Data'''
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|-
| [[Giro d'Italia 1999|1999]] ([[17 maggio]])|| align="center" |3ª || [[Catania]]|| align="center" |[[Messina]] || align="center" |221 || align="center" | [[Jeroen Blijlevens]]|| {{NED}} || align="center" | da Ovest a Est
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| [[Giro d'Italia 2008|2008]] ([[12 maggio]])|| align="center" |3ª || [[Catania]]|| align="center" |[[Milazzo]] || align="center" |221 || align="center" | [[Daniele Bennati]]|| {{ITA}} || align="center" | da Est a Ovest
|-
|}
 
== Curiosità ==
*Nel 36 a.C. nelle acque antistanti Venetico Marina avvenne la battaglia navale tra Sesto Pompeo e [[Ottaviano]].
 
{{Provincia di Messina}}
{{Portale|Sicilia}}
 
[[Categoria:ComuniVenetico| della provincia di Messina]]
[[Categoria:Comuni della Sicilia]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[de:Venetico]]
[[en:Venetico]]
[[eo:Venetico]]
[[fr:Venetico]]
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[[nap:Venetico]]
[[nl:Venetico]]
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[[scn:Venèticu (ME)]]
[[vi:Venetico]]
[[vo:Venetico]]