Altopascio: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Toscana|ottobre 2024}}
{{WIP open|Serendip }}
{{Divisione amministrativa
{{S comuni|Toscana}}
|Nome = Altopascio
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Panorama = Altopascio panorama e porta.JPG
{{Comune
|Voce bandiera =
|nomeComune = Altopascio
|Voce stemma =
|panorama = Altopascio panorama e porta.JPG
|Stato = ITA
|linkStemma = Altopascio-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|siglaRegione = TOS
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|siglaProvincia = LU
|Divisione amm grado 2 = Lucca
|latitudineGradi = 43
|Amministratore locale = Sara D'Ambrosio
|latitudineMinuti = 49
|Partito = [[centro-sinistra]]
|latitudineSecondi = 0
|Data elezione = 21-6-2016
|longitudineGradi = 10
|Data rielezione = 4-10-2021
|longitudineMinuti = 40
|Data istituzione =
|longitudineSecondi = 29
|Sottodivisioni = [[Badia Pozzeveri]], [[Marginone]], [[Spianate]]<ref name="Statuto">[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/altopascio.pdf Statuto comunale di Altopascio, Art. 3].</ref>
|mappaX = 102
|Divisioni confinanti = [[Bientina]] (PI), [[Capannori]], [[Castelfranco di Sotto]] (PI), [[Chiesina Uzzanese]] (PT), [[Fucecchio]] (FI), [[Montecarlo (Italia)|Montecarlo]], [[Porcari]]
|mappaY = 110
|altitudineZona sismica = 193
|Gradi giorno = 1648
|superficie = 28,70
|Nome abitanti = 13.845altopascesi
|Patrono = [[San Jacopo Maggiore|san Jacopo]]
|anno = 2008
|Festivo = 25 luglio
|densita = 482,4
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|frazioni = [[Badia Pozzeveri]], Marginone, Spianate
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|comuniLimitrofi = [[Bientina]] (PI), [[Capannori]], [[Castelfranco di Sotto]] (PI), [[Chiesina Uzzanese]] (PT), [[Fucecchio]] (FI), [[Montecarlo (LU)|Montecarlo]], [[Porcari]]
|Mappa = Map of comune of Altopascio (province of Lucca, region Tuscany, Italy).svg
|cap = 55011
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Altopascio all'interno della provincia di Lucca
|prefisso = [[0583]]
}}
|istat = 046001
|fiscale = A241
|nomeAbitanti = altopascesi
|patrono = [[San Jacopo]]
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|sito = http://www.comune.altopascio.lu.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Altopascio''' è un comune di 13.845 abitanti della [[provincia di Lucca]].
 
'''Altopascio''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Lucca]] in [[Toscana]].
==Storia==
 
== Geografia fisica ==
{{...|centri abitati}}
 
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
 
== Origini del nome ==
{{...|centri abitati}}
 
== Storia ==
{{C|vedi discussione|argomento=storia|mese=novembre 2009|arg2=Toscana}}
{{dx|[[File:Piazza Degli Ospitalieri Altopascio.JPG|thumb|Piazza Ospitalieri]]}}
Già abitata in epoca romana, Altopascio sorge lungo la [[via Francigena]], qui chiamata via Francesca Romea, una delle più importanti vie di [[pellegrinaggio]] medievali, che da [[Roma]] conduceva in [[Francia]] e proseguiva poi fino in [[Inghilterra]].
 
[[Immagine:Altopascio Piazza Ospitalieri.JPG|thumb|left|200px|Piazza Ospitalieri]]
In questo luogo sorse lo ''Spedale di Altopascio'' con lo scopo di fornire assistenza ai pellegrini e di provvedere alla manutenzione della via stessa.
La prima notizia dello Spedale "''edificatus in locus et finibus ubi dicitur Teupascio''" è del 1084, ma la fondazione è certamente precedente. Lo spedale fu fondato, secondo la tradizione, da dodici cittadini lucchesi o probiviri, (probabilmente "''lo coro duodenale''" citato nella regola volgare), in corrispondenza di un passaggio obbligato tra il padule di Fucecchio e il lago di Sesto (ora bonificati) in prossimità del bosco delle Cerbaie; la scelta non era casuale, perchèperché le necessità di assistenza e cura erano particolarmente sentite in quei luoghi pericolosi e malsani.
Probabilmente ebbe origine da una comunità di [[canonico|canonici]], così come la preesistente vicina [[abbazia]] di [[Badia Pozzeveri]], all'interno del movimento di rinnovamento spirituale che attraversava la Chiesa nell'[[XI secolo]].
 
=== I cavalieri del Tau ===
[[ImmagineFile:Altopascio pozzo e mantello TAU.JPG|thumb|left|200px|Piazza Ospitalieri: il pozzo con il mantello dei Cavalieri del Tau]]
In breve lo Spedale divenne così importante che, per adempiere le funzioni cui era preposto, vennero fondati i [[Cavalieri del Tau]], [[ordine religioso]] [[cavalleria|cavalleresco]] che da Altopascio si diffuse in tutta [[Europa]] ([[Italia]], Francia, [[Inghilterra]], [[Baviera]], e pare anche [[Spagna]] e [[Portogallo]]). Il nome deriva dal lungo [[mantello (indumento)|mantello]] nero che i frati indossavano, sul quale era la [[croce taumata]], a forma di punteruolo, simile alla lettera [[tau (lettera)|lettera tau]] τ [[Grecia|greca]]. Questa croce, di origini remote, secondo alcuni si riteneva rappresentasse la lettera iniziale della parola ''[[Cristo]]'', ma era già da tempo oggetto di venerazione da parte dei francescani, come simbolo della croce e col significato di perfezione, in quanto lettera finale - conclusiva - dell'alfabeto ebraico. Va inoltre ricordato che il tau compare anche in altri luoghi di pellegrinaggio, come [[Santiago di Compostela]], quale simbolo dei [[taumaturgia|taumaturghi]] e che nel Libro di Ezechiele (9,4) il [[tau (lettera)|tau]] viene contraddistinto come simbolo di salvezza. Nel caso dei frati di Altopascio, oltre alla simbologia religiosa, costituiva anche un riferimento agli strumenti di lavoro da loro usati, come martello e punteruolo, o alla stampella che implicava il sostegno offerto ai pellegrini.
[[File:Campanile della chiesa dei Santi Jacopo, Cristoforo ed Eligio (Altopascio) Tau.jpg|thumb|left|Il Tau scolpito alla base del campanile, forse simbolo della croce, forse simbolo dei picchetti usati dai manutentori dei ponti, forse stampella ospitaliera]]
[[Immagine:Altopascio stendardo col TAU.JPG|thumb|left|200px|Stendardo col Tau, lettera assunta a simbolo della Croce]]
 
I cavalieri del Tau sono probabilmente il più antico ordine religioso cavalleresco d'Europa. Oltre all'assistenza dei [[pellegrinaggio|pellegrini]], i frati si occupavano anche della manutenzione delle strade e dei navigli da trasporto; inoltre curavano anche la costruzione e la manutenzione di ponti, cosa che attesta l'alto livello tecnico ed organizzativo raggiunto.
La loro abilità è documentata dalla costruzione di ponti per l'attraversamento di diversi fiumi lungo la [[via Francigena]], come l'[[Arno]], l'[[Elsa (fiume)|Elsa]], l'[[Usciana]], il [[Taro (fiume)|Taro]] e l'[[Arda (fiume Italia)|Arda]].
 
La ''Domus Hospitalis Sancti Iacobi de Altopassu''<ref>{{cita web|url=http://www.compagniacavalierideltau.it/cavalieri-del-tau/storia|titolo=Storia|accesso=28 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160202142802/http://www.compagniacavalierideltau.it/cavalieri-del-tau/storia|dataarchivio=2 febbraio 2016|urlmorto=sì}}</ref> vide le sue fortune economiche strettamente collegate alle vicende della via Francigena. La fioritura economica era notevole già alla fine del [[XII secolo]], quando i beni della Magione di Altopascio si estendevano su buona parte delle [[diocesi di Lucca]], del [[Valdarno]] inferiore e della [[Valdinievole]], fino a lambire le città di [[Pistoia]] e [[Prato (Italia)|Prato]] (come testimoniano le [[bolla papale|bolle]] di [[Anastasio IV]] del [[1154]], di [[Papa Alessandro III|Alessandro III]] del [[1169]], di [[Innocenzo III]] del [[1198]]). In seguito si espanse fuori dalla [[Toscana]], in [[Sicilia]], in [[Sardegna]] e nel territorio di [[Napoli]], con le ''obedientie'' (case ospitaliere); nel [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]], grazie al re [[Filippo il BelloAugusto]], i Cavalieri del Tau approdarono in Francia, e quindi in Spagna, [[Germania]] e Inghilterra. UnaNel 1180 una casa ospitaliera, conservata fino a noi come chiesa di "''[[Église Saint-Jacques-du-Haut-Pas|Saint Jacques du Hautpas]]''" venne fondata a [[Parigi]], dove rimase attiva fino al [[1567]]; sullo stesso luogo ancora oggi vi è la [[chiesa di Saint-Jacques-du-Haut-Pas]].
 
Le fortune dei Cavaliericavalieri prosperarono grazie all'appoggio di Papipapi e Imperatoriimperatori per la loro attività filantropica che, con il passar del tempo, trascese quella iniziale, legata all'assistenza ai pellegrini e alla manutenzione della [[via Romea]], per dedicarsi più in generale all'assistenza ai malati.
 
I frati di Altopascio, o del Tau, seguirono all'inizio la [[regola di Sant'Agostino]]; nel 1239 vennero assimilati alla regola di [[Cavalieri Ospitalieriospitalieri|San Giovanni di Gerusalemme]], con [[Bolla pontificia|bolla]] di [[Papapapa Gregorio IX]], che li nomina "''ordine sub regola equestri''" degli Ospedalieriospedalieri di Gerusalemme. Il papa divenne depositario del ''"beneficio''", cioè i beni dell'istituzione, e del diritto di investitura del gran maestro; ai frati restava il ''"giuspatronato'' ", cioè il diritto di presentazione del ''"commendatario''" o patrono.
 
Una recente teoria, che fa anche riferimento al celebre affresco denominato la [[Cacciata del Duca d'Atene]] attribuito all'[[Orcagna]] e conservato a [[Firenze]] nella cosiddetta Salotta di [[Palazzo Vecchio]] (Collezione Loeser) e narrata in un recente lavoro di Vittorio L. Perrera, vedrebbe i cavalieri del Tau coinvolti nella vicenda che portò alla cacciata di [[Gualtieri VI di Brienne|Gualtieri di Brienne]] dalla città il 23 luglio 1343.
Nel [[1459]] [[Pio II]] sciolse l'Ordine dei Cavalieri del Tau e ordinò la confisca dei beni, per accorparli a quelli della ''Congregazione di [[Betlemme]]'', di sua istituzione. Tuttavia, grazie alla resistenza del [[Gran Maestro]] Giovanni [[Capponi]], che si rifiutò di obbedire, sopravvisse fino al [[1588]], quando confluì nell'Ordine dei [[Cavalieri di Santo Stefano]] per opera di [[Cosimo I]] de' Medici, che aveva i beni ''[[abate commendatario|in commendam]]''.
Tuttavia dei frati non si trova più notizia dopo il 1456 e nel 1472 la famiglia Capponi (la stessa di Giovanni), ottenne il giuspatronato da [[Sisto IV]] in cambio della promessa di investire 3000 fiorini in migliorie edilizie e agricole; il ruolo che era stato del [[capitolo]] dei frati di Altopascio passò allora, di fatto, ai Capponi.
[[Immagine:Altopascio affresco S. Jacopo.JPG|thumb|left|200px|Affresco nella chiesa di San Jacopo]]
 
Nel [[1459]] [[Pio II]] sciolse l'Ordine dei cavalieri del Tau e ordinò la confisca dei beni, per accorparli a quelli della ''Congregazione di [[Betlemme]]'', di sua istituzione. Tuttavia, grazie alla resistenza del [[Gran Maestro]] Giovanni [[Capponi (famiglia)|Capponi]], che si rifiutò di obbedire, sopravvisse fino al [[1588]], quando confluì nell'Ordine dei [[Cavalieri di Santo Stefano]] per opera di [[Cosimo I]] de' Medici, che aveva i beni ''[[abate commendatario|in commendam]]''.
===Lo Spedale di Altopascio===
Tuttavia dei frati non si trova più notizia dopo il 1456 e nel 1472 la famiglia Capponi (la stessa di Giovanni), ottenne il giuspatronato da [[Sisto IV]] in cambio della promessa di investire 3000 fiorini in migliorie edilizie e agricole; il ruolo che era stato del [[capitolo (cristianesimo)|capitolo]] dei frati di Altopascio passò allora, di fatto, ai Capponi.
[[File:Altopascio affresco S. Jacopo.JPG|thumb|left|Affresco nella chiesa di San Jacopo]]
 
=== L'ospedale di Altopascio ===
Altopascio sorgeva sulle rive del [[lago di Bientina]],ora bonificato. A testimonianza di quel periodo resta ancora la "Trattoria del porto" e un affresco, nella chiesa di [[San Jacopo Maggiore]], che ritrae San Jacopo, patrono dei pellegrini, mentre arriva ad Altopascio sulla prua di una barca con il simbolo del Tau.
Altopascio sorgeva sulle rive del [[lago di Bientina]], ora bonificato. A testimonianza di quel periodo resta ancora la Piazza del Porto e un affresco, nella chiesa di [[San Jacopo Maggiore]], che ritrae San Jacopo, patrono dei pellegrini, mentre arriva ad Altopascio sulla prua di una barca con il simbolo del Tau.
 
Intorno all'anno Mille lungo le principali vie di pellegrinaggio in Europa sorsero strutture per l'assistenza ai pellegrini; lo Spedale di Altopascio, tuttavia, assunse una un'importanza particolare, tanto che nel [[1191]] il re di Francia [[Filippo II di Francia|Filippo Augusto]] lo cita semplicemente come ''Le Hopital'', l'ospedale per antonomasia.
 
Una delle prime testimonianze dello Spedale è quella di ''Nikulas di Munkthvera'', un [[abate]] [[Islanda|islandese]] che nel [[1154]] compì un pellegrinaggio a Roma e lasciò un diario di viaggio in cui Altopascio è citato come ''Ospizio di [[Matilde di Canossa|Matilde]]'' (''Mathildarspitali''), in quanto la fondazione ne viene attribuita alla famosa contessa.<ref>{{Cita libro|titolo=L'ospizio e il paese di Altopascio
Lorenzi, Temistocle Prato : Nutini, 1904}}</ref>
L'alta torre dell'Ospizio, con il fuoco sempre acceso sul terrazzo, e la sua campana, ''la Smarrita'', rappresentavano un importante punto di riferimento nelle zone paludose che la circondavano. Nell' ospedale i pellegrini potevano sempre trovare ricovero, cure e cibo. L'ospitalità dei frati era così rinomata che venne citata anche da [[Giovanni Boccaccio]], che nella decima novella della sesta giornata del ''[[Decamerone]]'' fa dire a ''fra' Cipolla'' che ''Guccio Porco'', il suo servo, aveva un "''cappuccio sovra il quale era tanto untume che avrebbe condito il calderon d'Altopascio''". La tradizione si è tramandata fino ai giorni nostri, e durante i festeggiamenti per la festa di [[San Giacomo]], a fine luglio, (che prevedono anche un corteo storico, il tiro con la [[balestra (arma)|balestra]] e la ricostruzione delle attività di un [[borgo]] medievale) viene distribuito del cibo (pasta, fagioli, ecc) da un grande calderone allestito in piazza. [[Elémire Zolla]], filosofo e studioso di [[mistica]], ritiene che questa rievocazione "è tra le pochissime a conservare intatte le caratteristiche rituali di una operazione [[alchimia|alchemica]]".
L'alta torre dell'Ospizio, con il fuoco sempre acceso sul terrazzo, e la sua campana, ''la Smarrita'', rappresentavano un importante punto di riferimento nelle zone paludose che la circondavano. Nell'ospedale i pellegrini potevano sempre trovare ricovero, cure e cibo. L'ospitalità dei frati era così rinomata che venne citata anche da [[Giovanni Boccaccio]], che nella decima novella della sesta giornata del ''[[Decameron]]'' fa dire a ''fra' Cipolla'' che ''Guccio Porco'', il suo servo, aveva un "''cappuccio sovra il quale era tanto untume che avrebbe condito il calderon d'Altopascio''". La tradizione si è tramandata fino ai giorni nostri, e durante i festeggiamenti per la festa di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]], a fine luglio, (che prevedono anche un corteo storico, il tiro con la [[balestra (arma)|balestra]] e la ricostruzione delle attività di un [[borgo (geografia)|borgo]] medievale) viene distribuito del cibo (pasta, fagioli, ecc.) da un grande calderone allestito in piazza. [[Elémire Zolla]], filosofo e studioso di [[mistica]], ritiene che questa rievocazione "è tra le pochissime a conservare intatte le caratteristiche rituali di una operazione [[alchimia|alchemica]]".
 
Anche [[Franco Sacchetti]] nelle ''Trecentonovelle'' (novella CCXVI) riporta una nota da cui si evince la diffusione dei frati del tau: "''Avvenne per caso che un altopascino, come sempre ne sono per le terre..''"
L'Ospedaleospedale di Altopascio divenne il più grande e attrezzato nel suo genere in tutta Europa, tanto che i pellegrini la denominavano semplicemente "''l'Ospedale''ospedale "
Raggiunse anche un alto grado di specializzazione nella cura degli ammalati; secondo [[Piero Bargellini]] il termine "''[[pappino]]''", che veniva dato agli infermieri toscani, potrebbe derivare non dalle "pappe" somministrate agli ammalati, ma dall'attributo di "''altopascini''", poi semplicemente "''pascini''", con cui erano chiamati i migliori assistenti ospedalieri.
 
{{NotaApprofondimento|allineamento = destra|larghezza = 300px|titolo = Il cavaliere di Kampehl |contenuto = Fra le leggende sorte intorno ai Cavalieri del Tau, da sempre ammantati di fascino misterioso, vi è quella di [[Christian Jacopo Kalbutz]].
Questi era un Cavalierecavaliere del Tau, accusato da una fanciulla dell'assassinio del suo innamorato. Christian avrebbe allora pronunciato la frase: "In nome del Tau di cui sono leale cavaliere io chiedo, per prova della mia innocenza, che dopo morto il mio corpo non abbia a decomporsi." A quel punto la campana cominciò a suonare da sola, e dopo tre giorni il Cavalierecavaliere fu condannato a suicidarsi con l'[[arsenico]]. Tuttavia, come egli aveva predetto, il suo corpo non si decompose, e questo venne considerato prova della sua innocenza (secondo altri invece è la punizione per la sua colpevolezza).
Attualmente la sua salma, perfettamente conservata, si trova a [[Kampehl]], presso [[Neustadt (Dosse)|Neustadt]], nella marca di [[Brandeburgo]] ([[Germania]]). Alto m 1,70, può essere osservato nella sua bara con il coperchio di cristallo. Il motivo della sua [[mummificazione]] è ancora misterioso. }}
 
[[ImmagineFile:Altopascio_complesso_ospitalieriAltopascio complesso ospitalieri.JPG|thumb|left|200px|Mappa del complesso degli Ospitalieri]]
Il [[borgo murato]], fondato nella seconda metà dell'XI secolo, subì nel tempo diversi rimaneggiamenti, ampliandosi e modificandosi.
Il complesso comprendeva, oltre all'Ospedale, la [[torre campanaria]] e la chiesa di San Jacopo.
Circondato da una robusta cinta da mura, aveva l'aspetto di un fortilizio; vi si accedeva dalla turrita ''Portaporta degli Ospedalieri'', tuttora esistente, dopo aver attraversato un ponte sul ''rio [[Teupascio]]'' (o "''Theupascio''"), ora scomparso.
La [[Magione (architettura)|Magione]] di Altopascio era all'inizio un complesso articolato intorno a due ampi cortili,intorno attorno ai quali erano disposti i locali dedicati ai frati e all'accoglienza dei pellegrini. Nel XII secolo, accanto alla chiesa, venne aggiunta la torre campanaria.
Di quell'epoca sono rimaste parecchie testimonianze nell' Altopascio attuale, soprattutto in piazza Ospitalieri e nella Chiesachiesa di San Jacopo Maggiore.
Tra il XV e il XVI secolo lo Spedale divenne prima fortezza, poi fattoria, amministrata dalla famiglia Capponi e successivamente dai [[Medici]].
 
=== La battaglia di Altopascio ===
Nel [[XIV secolo]] un nobile [[ghibellino]] [[Lucca|lucchese]], [[Castruccio Castracani degli Antelminelli]], si rese protagonista di un'epica battaglia svoltasi ad Altopascio contro le forze [[guelfe]] fiorentine guidate dallo spagnolo Ramon (o Raimondo) di [[Cardona (Spagna)|Cardona]], [[capitano]] della [[guardia pontificia]] sotto [[Giovanni XXII]].
 
Nel [[XIV secolo]] un nobile [[ghibellino]] [[lucchese]], [[Castruccio Castracani degli Antelminelli]], si rese protagonista di un'epica battaglia svoltasi ad Altopascio contro le forze [[guelfe]] fiorentine guidate dallo spagnolo Ramon (o Raimondo) di [[Cardona]], [[capitano]] della [[guardia pontificia]] sotto [[Giovanni XXII]].
 
Dopo aver sottomesso altri centri ghibellini, Castruccio aveva conquistato [[Pistoia]] e minacciava la stessa [[Firenze]].
Le truppe fiorentine si mossero in forze per attaccare Castruccio ad Altopascio, ma questi, non ritenendosi ancora pronto a dar battaglia e attendendo rinforzi dai [[Bonacolsi]], dai [[Visconti]] e da [[Cangrande della Scala]], scelse una tattica dilatoria e si acquartierò presso l'attuale [[Montecarlo (LUItalia)|Montecarlo]].
Assediata dal [[Cardona]], la piccola guarnigione di Altopascio, formata da 500 uomini, dovette arrendersi alle preponderanti forze nemiche, costituite da 15.000 [[fanteria|fanti]] e 2.500 [[Cavalleria medievale|cavalieri]]. Queste erano formate in gran parte da [[mercenari]], tra cui [[francesi]], [[tedeschi]] e [[borgognoni]]; nonostante l'evidente disparità di forze gli altopascesi riuscirono a resistere 26 giorni, dal [[3 agosto|3]] al [[29 agosto]] [[1325]]. I vincitori, stanziatisi ad Altopascio, subirono notevoli perdite per l'ambiente malsano (il centro era allora circondato da zone paludose, in particolare il [[padule di Bientina]]) e per le risse e la corruzione che serpeggiavano tra i soldati. Per questo, il [[9 settembre]] spostò il campo alla [[Badia Pozzeveri]], ma si rese presto conto di aver commesso un errore, in quanto era ancora meno salubre e difendibile.
Nel frattempo Castruccio rinforzò le posizioni di Vivinaia, del Cerruglio (ora Montecarlo) e di [[Porcari]].
Il [[21 settembre]] un manipolo di soldati e braccianti mandati dal Cardona a preparare un nuovo accampamento, nel tentativo di spostarsi verso la più salubre collina di Montecarlo, venne attaccato e distrutto nella zona tra [[Porcari]] e Montechiari.
Il condottiero guelfo, temendo una caduta di prestigio, si preparò alla reazione schierando le sue truppe nella piana di Altopascio, che gli offriva maggiori vie di fuga.
 
I soccorsi milanesi tardavano ad arrivare perché [[Azzo Visconti]], nipote di [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo]], che era giunto a Lucca, prima di muoversi pretendeva tutta la somma pattuita (riceverà dai lucchesi 25.000 [[fiorino|fiorini]] d'oro per il suo intervento). A detta del ''Villani'', citato da [[Augusto Mancini]] nella ''Storia di Lucca'', a convincerlo vennero mandate le più belle donne di Lucca, compresa la stessa moglie di Castruccio, Pina dei [[signori di Corvaia]].
{{Nota|allineamento = sinistra|larghezza = 300px|titolo =La Smarrita |contenuto = [[Immagine:Altopascio Torre.JPG|thumb|left|200px|La torre campanaria]] Altopascio era circondata da zone palustri molto estese, come i grandi laghi di Bientina e di Fucecchio, di cui sono rimasti alcuni resti nel laghetto della [[Sibolla]]. Ciò che non era invaso dall'acqua era coperto dai boschi, come quello delle Cerbaie, infestati da briganti. Queste lande potevano diventare molto pericolose per il viandante che si fosse perduto, specie se la notte era "''tetra e procellosa''".
Narra una leggenda che una fanciulla che si era avventurata da sola nelle zone paludose si perdette e non fece più ritorno a casa.
Da allora tutte le sere, al tramonto, la campana di Altopascio suonava per richiamare la ragazza scomparsa, e per questo la campana venne chiamata "''la Smarrita''".
In effetti la Smarrita ha continuato a risuonare per secoli per un'ora ogni sera nella bella torre romanica per orientare i pellegrini, e il suo richiamo giungeva a chilometri di distanza. Questo, insieme al fuoco acceso sulla terrazza, costituiva un riferimento importante per chi si era perso e per chi cercava di raggiungere lo ''Spedale''.
La Smarrita, fusa nel 1325 dal maestro [[Lazzaro Saggina]], è rimasta nel campanile della chiesa di san Jacopo fino a tempi recenti.}}
 
Il 23 settembre [[1325]] Castruccio, con l'aiuto anche dei [[Milano|milanesi]] di Azzo Visconti, dovette accettare battaglia e affrontò i guelfi in campo aperto. Al primo attacco primeggiarono i fiorentini, ma alla seconda [[carica di cavalleria]] non ressero il contrattacco e furono ridotti allo sbaraglio; i fanti fiorentini vennero travolti dai propri cavalieri in ritirata a rotta di collo (lo stesso Cardona fuggì), mentre la cavalleria lucchese tagliava tutte le vie di fuga.
I soccorsi milanesi tardavano ad arrivare perchè [[Azzo Visconti]], nipote di [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo]], che era giunto a Lucca, prima di muoversi pretendeva tutta la somma pattuita (riceverà dai lucchesi 25.000 [[fiorino|fiorini]] d'oro per il suo intervento). A detta del ''Villani'', citato da [[Augusto Mancini]] nella ''Storia di Lucca'', a convincerlo vennero mandate le più belle donne di Lucca, compresa la stessa moglie di Castruccio, Pina dei [[signori di Corvaia]].
 
Il [[23 settembre]] [[1325]] Castruccio, con l'aiuto anche dei [[Milano|milanesi]] di Azzo Visconti, dovette accettare battaglia e affrontò i guelfi in campo aperto. Al primo attacco primeggiarono i fiorentini, ma alla seconda [[carica di cavalleria]] non ressero il contrattacco e furono ridotti allo sbaraglio; i fanti fiorentini vennero travolti dai propri cavalieri in ritirata a rotta di collo (lo stesso Cardona fuggì), mentre la cavalleria lucchese tagliava tutte le vie di fuga.
 
Per Castruccio fu una vittoria strepitosa: i ghibellini riconquistarono Altopascio e diversi altri borghi e tutti i guelfi, compreso il Cardona, vennero fatti prigionieri.
 
Il [[29 settembre]] anche [[Signa]] cadde e il [[2 ottobre]] Castruccio si spinse a [[Peretola]].
Venne fatto [[duca di Toscana]] dallL'[[imperatore]] [[Ludovico il Bavaro|Lodovico il Bavaro]], e l'[[11 novembre]] (giorno di [[san Martino di Tours|san Martino]]) la città di Lucca gli dedicò un [[trionfo]] in stile [[romaniStoria romana|romano]], in cui venne mostrato anche il ''[[Carroccio]]'' conquistato ai fiorentini, con la campana senza [[battacchio]] e lo [[Bandiera|stendardo]] fiorentino capovolto.
Alle porte di Firenze Castruccio fece correre, per scherno, tre [[palio|palii]], uno di cavalieri, il secondo di persone a piedi e il terzo di prostitute. Inoltre, per celebrare la vittoria, coniò una moneta che fu chiamata ''castruccino''.
 
===''' Altopascio medicea''' ===
Dopo il periodo di maggior gloria, dal XIII al XV secolo, nel [[XVI secolo]] lo Spedale di Altopascio, come altre istituzioni religiose, attraversò una profonda crisi politica ed economica, cadendo quasi totalmente nelle mani dei Medici attraverso il meccanismo delle commende.
Contemporaneamente il [[Concilio di Trento]] tentava di riportare la Chiesa al rigore originario, contrastandone la mondanizzazione. In questo clima di contrasti, Altopascio si trovò coinvolto nella lotta tra potere politico e religioso.
 
Dopo le due successive soppressioni di Pio II ([[1459]]) e di Sisto IV ([[1587]]) lo Spedale di Altopascio subì un progressivo declino e vide diminuire la sua importanza, anche se continuò la sua attività di assistenza ai viandanti bisognosi come "ricetto" fino a che il granduca [[Pietro Leopoldo di Lorena]] nel [[1773]] lo soppresse definitivamente in favore dell'ospedale di [[Pescia]].
Dopo il periodo di maggior gloria , dal XIII al XV secolo, nel [[XVI secolo]] lo Spedale di Altopascio, come altre istituzioni religiose, attraversò una profonda crisi politica ed economica, cadendo quasi totalmente nelle mani dei Medici attraverso il meccanismo delle commende.
Contemporaneamente il [[Concilio di Trento]] tentava di riportare la Chiesa al rigore originario, contrastandone la mondanizzazione. In questo clima di contrasti, Altopascio si trovò coinvolto nella alla lotta tra potere politico e religioso.
 
Dopo le due successive soppressioni di Pio II (1459) e di Sisto IV (1587)lo Spedale di Altopascio subì un progressivo declino e vide diminuire la sua importanza, anche se continuò la sua attività di assistenza ai viandanti bisognosi come "ricetto" fino a che il granduca [[Pietro Leopoldo di Lorena]] nel 1773 lo soppresse definitivamente in favore dell'ospedale di [[Pescia]].
In Toscana le campagne si spopolavano, aumentavano i poveri, e per le vie divenute più insicure i rari pellegrini non bastavano più a garantire la prosecuzione della ricettività dell'Altopascio.
 
Ma mentre andava in crisi l'attività ospedaliera, la sopravvivenza economica era assicurata dalle rendite dell'agricoltura, che, proprio perchèperché frammentate in un territorio molto vasto, risentirono meno della crisi che aveva colpito la Toscana.
L'Altopascio continuerà a sopravvivere, sostenuto dalle molteplici attività legate alla terra che gli derivano dai possedimenti sparsi in tutta Europa, e dalla rete viaria e di trasporti di cui era al centro.
Nell'arco di un secolo subirà però radicali trasformazioni, sia urbanistiche che funzionali, passando da Ospedaleospedale per l'assistenza dei pellegrini a castello-fortezza e successivamente a fattoria.
Parallelamente attorno all'originario complesso si svilupperà un nucleo urbano che assumerà rilevanza sempre maggiore, entrando in un rapporto che si svilupperà armonicamente tra la magione di Altopascio, il paese e la campagna circostante.
 
Gli interessi del tempo non rappresentavano più le istanze religiose e assistenziali che avevano animato le antiche istituzioni.
Altopascio, con le sue rendite e la sua posizione, al confine tra i territori di Lucca e di Firenze, era ancora molto interessante economicamamenteeconomicamente e strategicamente, e sarà al centro delle lotte tra il potere civile, rappresentato dai Medici, e il potere religioso, che aveva il suo centro a Lucca.
 
==Luoghi= diSimboli interesse===
Lo stemma del comune di Altopascio è stato concesso con regio decreto del 26 gennaio 1866.<ref name="ACS">{{cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5961|titolo=Altopascio|sito=Archivio Centrale dello Stato|accesso=8 luglio 2022}}</ref>
*[[Badia di San Pietro]]
{{citazione|D'azzurro, alla [[Crux commissa|croce a tau]] d'argento, sormontata da un [[lambello]] di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
*[[Chiesa dei Santi Jacopo, Cristoforo ed Eligio]] (localmente chiamata chiesa di San Jacopo Maggiore)
Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 26 settembre 1973<ref name="ACS"/>, è costituito da un drappo di bianco.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
==Personalità legate ad Altopascio==
Il centro storico altopascese vanta un impianto medievale fortificato ancora perfettamente visibile, con un intero lato delle antiche mura castellane in ottimo stato di conservazione. Tra le piazze del centro storico, quella che più fedelmente conserva la struttura medievale è piazza Ospitalieri, l'antico chiostro annesso all'Ospitale di Altopascio, uno dei più noti ricoveri lungo la [[Via Francigena]], con l'unica eccezione del pozzo collocato al centro, opera risalente al Ventennio fascista.
{{Vedi anche|Nati ad Altopascio}}
 
=== Architetture religiose ===
== Gemellaggi ==
* [[Badia di San Pietro (Altopascio)|Badia di San Pietro]]: abbazia camaldolese di cui si hanno notizie a partire dall'XI secolo e sede di una comunità monastica, l'edificio, che ospitava anche uno [[Xenodochio]], fu occupato in occasione della [[Battaglia di Altopascio]] nel 1325. Dal XV secolo, con l'abbandono da parte della comunità monastica che vi risiedeva, perse progressivamente di importanza, pur rappresentando, ancora oggi, la porta di accesso della Francigena ad Altopascio.
Altopascio è gemellata con:
* Chiesa di San Pietro Apostolo a Badia Pozzeveri: edificata nella seconda metà del XX secolo in sostituzione della omonima abbazia, sita ai margini dell'abitato della frazione, è la chiesa parrocchiale della frazione, appartenente, unica tra le quattro parrocchie del comune, alla [[Arcidiocesi di Lucca]].
* [[Immagine:Flag of Spain.svg|border|20px]] [[El Perelló]], [[Spagna]]
*[[Chiesa dei Santi Jacopo, Cristoforo ed Eligio]] (localmente chiamata chiesa di San Jacopo Maggiore): è la chiesa principale del comune di Altopascio, sede della omonima parrocchia. Costruita in stile romanico pisano in periodo bassomedievale, ha subito una profonda trasformazione nel XVIII secolo, dopo la chiusura dell'Ospedale decisa dal granduca [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena]], quando la vecchia chiesa, orientata lungo l'asse ovest-est, divenne il transetto di una chiesa più ampia, a tre navate, disposta lungo l'asse nord-sud.<ref>{{Cita web|url=https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/la-chiesa-di-san-jacopo-ad-altopascio/|titolo=Chiesa di San Jacopo ad Altopascio {{!}} Visit Tuscany|sito=www.visittuscany.com|lingua=it|accesso=2024-10-09}}</ref>
* [[Immagine:Flag of France.svg|border|20px]] [[Saint-Gilles (Gard)|Saint-Gilles]], [[Francia]]
* Chiesa di San Michele Arcangelo a Spianate: costruita nel 1494 e danneggiata da un incendio nel 1874, è stata interamente ricostruita nei due anni successivi in stile neoromanico, con interno a tre navate.<ref>{{Cita web|url=https://www.qualcosadafare.it/28882|titolo=Chiesa di San Michele Arcangelo - Spianate (LU)|sito=Qualcosadafare.it|data=2021-01-21|lingua=it|accesso=2024-10-09}}</ref>
* Chiesa di Santa Maria ad Martyres a Marginone: edificata sul luogo in cui si trovava un'antica 'margine' della Madonna con Bambino venerata dai fedeli, fu costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. All'interno sono conservati un dipinto della Madonna con Bambino di scuola giottesca e una scultura lignea rappresentante il profeta Giobbe.<ref>{{Cita web|url=https://www.qualcosadafare.it/28883|titolo=Chiesa di Santa Maria ad Martyres - Marginone (LU)|sito=Qualcosadafare.it|data=2021-01-21|lingua=it|accesso=2024-10-09}}</ref>
* [[Chiesa di San Rocco (Altopascio)|Chiesa di San Rocco]]: edificata nel 1645 in onore del Santo che avrebbe protetto il borgo di Altopascio dalla peste, ha interni barocchi. Di proprietà privata e chiusa al pubblico, versa in cattivo stato di conservazione.
 
 
=== Architetture civili ===
* Loggiato Mediceo: sito in piazza Garibaldi e prospiciente alla torre campanaria, fu edificato al tempo della dominazione medicea di Altopascio. Di proprietà comunale, ospita la Raccolta dell'Antica Esposizione Archeologica.<ref>{{Cita web|url=https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/raccolta-storica-della-vita-materiale-di-altopascio/|titolo=Raccolta Storica della vita materiale dell’Antico Altopascio|accesso=2025-04-26}}</ref>
 
=== Aree naturali ===
 
* [[Riserva Naturale Regionale del Lago di Sibolla]]: estesa su un'area di 60 ettari a 3&nbsp;km di distanza dal capoluogo, è un'oasi che rappresenta uno dei più importanti biotopi palustri della Toscana dal punto di vista ambientale e floristico. Sulle rive si possono ammirare varie specie di uccelli acquatici: oche, anatre, aironi e garzette, che qui vengono a svernare e nidificare nei mesi invernali. All'interno dell'oasi, un percorso di 3 chilometri e la possibilità di praticare l'[[osservazione degli uccelli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.turismo.lucca.it/pianadilucca-riserva-naturale-lago-di-sibolla|titolo=Riserva naturale lago di Sibolla {{!}} Turismo Lucca|sito=www.turismo.lucca.it|accesso=2025-02-19}}</ref>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Il Comune è il secondo per abitanti della [[Piana di Lucca]] dopo [[Capannori]] (escludendo il capoluogo provinciale). Dal [[Miracolo economico italiano]] a oggi, il numero di abitanti è costantemente aumentato su base quinquennale, in particolare a cavallo tra gli [[Anni Novanta]] e l'inizio del [[XXI secolo]], quando Altopascio ha vissuto un incremento demografico tale da portarlo, in 20 anni, da un numero di abitanti inferiore a 10.000 a oltre i 15.000. Nell'ottobre [[2024]], per la prima volta nella sua storia, il Comune ha superato i 16.000 abitanti<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?a=2024&i=D7B|titolo=Bilancio demografico mensile|sito=demo.istat.it|accesso=2025-01-08}}</ref>.{{Demografia/Altopascio}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre [[2023]] la popolazione straniera residente era di 2234 persone (1092 maschi e 1142 femmine), corrispondente al 14% della popolazione residente<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|sito=demo.istat.it|accesso=2025-01-08}}</ref>.Questi dati rendono Altopascio il Comune della provincia di Lucca con la maggior percentuale di popolazione costituita da residenti stranieri<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/toscana/provincia-di-lucca/statistiche/cittadini-stranieri-2023/|titolo=Cittadini Stranieri 2023 - provincia di Lucca (LU)|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-01-08}}</ref>. Tra i Comuni limitrofi (ma di altre province), [[Fucecchio]] e [[Castelfranco di Sotto]] registrano percentuali ancora più elevate.
 
Le comunità nazionali più numerose erano:
 
* [[Albania]]: 838
* [[Romania]]: 485
* [[Marocco]]: 246
* [[Tunisia]]: 124
* [[Cina]]: 96
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
Sono presenti nel territorio comunale quattro scuole dell'infanzia, quattro scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado, situata nel capoluogo.
 
=== Biblioteche ===
 
Ad Altopascio è presente la [[Biblioteca comunale Aldo Carrara]], situata nel centro storico. Dispone di aule per la lettura e lo studio e di un intero piano dedicato alle letture per bambini e ragazzi, nonché di una sezione audiovisiva con otto computer. Ha un patrimonio librario di circa 50.000 volumi. Per frequentazione e numero di prestiti, è la seconda biblioteca dell'intera provincia.
 
La Biblioteca, così come le due foresterie comunali di Badia Pozzeveri e di piazza Ricasoli, è un punto in cui coloro che svolgono il [[Pellegrinaggio]] lungo la [[Via Francigena]] possono ritirare le proprie credenziali.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://selfguided-toscana.it/poi/punto-timbro-credenziale-altopascio/|titolo=Punto timbro credenziale Altopascio|sito=SELF GUIDED TOSCANA|accesso=2025-01-08}}</ref>
 
=== Teatri ===
Ad Altopascio è presente il [[Teatro Comunale Puccini (Altopascio)|Teatro Giacomo Puccini]]. Il teatro nasce nel 1906 grazie alla felice intuizione di Andrea Orsucci, commerciante, che intraprende questa attività. Il teatro divenne ben presto il centro di una serie di iniziative culturali e soprattutto di divertimento; poi si aprì quasi subito al cinema muto, con la particolarità che l’accompagnamento musicale dei film era eseguito dallo stesso Orsucci. Il cinema teatro è giunto così fino al 1961, quando la famiglia Orsucci decise di modernizzarlo; nel 1962 venne aperto il nuovo cinema, ristrutturato, che aveva però perso la connotazione di teatro. Nel 1984 il cinema Puccini chiuse i battenti, investito dalla crisi e dalle difficoltà di una gestione sempre più complessa. Negli anni successivi, fu il Comune ad acquistarne la proprietà. Riaperto al pubblico nel 2011, il teatro ha una capienza di 300 posti a sedere, così divisi: 188 posti in platea (di cui due per persone con disabilità); 112 posti in galleria. Ospita rassegne teatrali di prosa, in collaborazione con [[Fondazione Toscana Spettacolo onlus]], con artisti di fama nazionale, mantenendo al contempo la funzione di cinema.
 
=== Letteratura ===
Il calderone dell'ospedale è citato (per esteso sopra, alla voce "L'ospedale di Altopascio") da [[Giovanni Boccaccio]], nel ''[[Decameron]]'', nella decima novella della sesta giornata, avente a protagonista [[frate Cipolla]].
 
Altopascio viene menzionata, sempre in contesto alimentare, all'interno del racconto ''[[La nuvola di smog]]'' di [[Italo Calvino]], in cui il protagonista frequenta
 
{{Citazione|certi ristorantini a prezzo fisso, che in questa città sono tutti gestiti da famiglie toscane, parenti tra loro, e le cameriere sono tutte ragazze d'un paese che si chiama Altopascio, e vivono qui la loro giovinezza, ma sempre col pensiero ad Altopascio, e non si mescolano al resto della città [...]|}}
 
=== Musica ===
Altopascio ospita le attività del Corpo Musicale Giuliano Zei.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://bandazei.altervista.org/?doing_wp_cron=1739961969.1614449024200439453125|titolo=Corpo Musicale "G. Zei" - Altopascio (LU)|sito=Corpo Musicale "G. Zei" - Altopascio (LU)|data=2024-12-20|accesso=2025-02-19}}</ref> Fondato a fine Ottocento e capace di esibirsi una volta a settimana, in Piazza Ricasoli, negli anni Trenta, il complesso bandistico consta oggi di più di cinquanta elementi. Per il prestigio e il seguito di cui dispone, è stato chiamato a suonare anche fuori dai confini regionali.
 
Il Comune del Tau è altresì sede dell'Accademia della Musica Francesco Geminiani.<ref>{{Cita web|url=http://www.accademiadellamusicafg.it/scuola_di_musica.htm|titolo=Accademia della Musica F. Geminiani Altopascio (Lucca) Scuola di Musica|sito=www.accademiadellamusicafg.it|accesso=2025-02-19}}</ref> Fondata nel 2002 e diretta dal Maestro Marco Lardieri, organizza corsi di canto e di strumento per giovani e adulti. Nel periodo estivo, a cadenza annuale, organizza il Francigena International Arts Festival, una kermesse di musica classica di rilevanza internazionale.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Valerio Antonetti|url=https://www.francigenafestival.it/|titolo=Francigena International Arts Festival - FIAF|sito=Francigena International Arts Festival|accesso=2025-02-19}}</ref>
 
=== Premi ===
Annualmente, all'interno del panorama delle celebrazioni patronali del Luglio Altopascese, viene conferito il Tau d'Oro a cittadini altopascesi che si siano distinti in positivo nel campo della musica, dell'arte, del volontariato, del lavoro, dello sport.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.luccaindiretta.it/capannori-e-piana/2024/07/25/altopascio-il-tau-doro-a-roberto-donati-dellus-marginone-toscogas/419634/|titolo=Altopascio, il Tau d'Oro a Roberto Donati dell'Us Marginone Toscogas|sito=LuccaInDiretta|data=2024-07-25|accesso=2025-02-19}}</ref>
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Secondo lo statuto comunale, Altopascio possiede ufficialmente tre frazioni.<ref name="Statuto"/>
 
* [[Badia Pozzeveri]] ({{M|20|u=m slm}}, {{formatnum:2500}} abitanti)[https://banchedati.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/cciv4_edit_info.edit_parret?id_p=2500001&cod_reg=&cod_dioc=]
* [[Marginone]] ({{M|33|u=m slm}}, 1 695 abitanti)[https://banchedati.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/cciv4_edit_info.edit_parret?id_p=2650003&cod_reg=E06&cod_dioc=265]
* [[Spianate]] ({{M|27|u=m slm}}, 3 356 abitanti)[https://banchedati.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/cciv4_edit_info.edit_parret?id_p=2650004&cod_reg=E06&cod_dioc=265]
 
=== Altre località del territorio ===
Altre località notevoli del territorio sono quelle di Biagioni, Bozzo alla Rena, Chimenti, Fabbri, Gennarino, Michi, Ponte ai Pini, Ponte alla Ciliegia, Seghetti-Chiappini, Montanelli.
 
== Economia ==
=== Artigianato ===
Per quanto riguarda l'[[artigianato]], sono ancore attive, diffuse e rinomate l'[[ceramica|arte della ceramica]], che spazia dalla produzione di terrecotte alle terraglie, la lavorazione del [[ferro]], l'[[Intreccio (tecnica costruttiva)|intreccio]] del [[vimini]] e della [[paglia]], l'[[impagliatura delle sedie|impagliatura]] eseguita con erbe palustri e l'antica [[mobile (arredamento)|arte del mobile]] grazie alla quale vengono realizzati oggetti spazianti dallo stile rinascimentale fino a quello moderno.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=8}}</ref>
 
=== Industria ===
Altopascio ha una spiccata vocazione industriale, con la presenza di due zone industriali. Le realtà più grandi operano nel settore del cartario e nella componentistica per serramenti, oltre all'alimentare, con particolare enfasi sul senza glutine.
 
=== Turismo ===
Altopascio si trova lungo l'itinerario della [[Via Francigena]], di cui costituisce una sede di tappa. Il suo territorio è visitato quindi da pellegrini in ogni stagione dell'anno. Per la loro accoglienza, sono state predisposte due [[Foresteria|foresterie]] comunali: una nei locali della canonica prospiciente l'abbazia camaldolese di San Pietro, nella frazione di Badia Pozzeveri; l'altra, nella centrale piazza Ricasoli, nel cuore del borgo medievale.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Strade ===
Il comune è attraversato dalla [[Autostrada A11 (Italia)|autostrada A11]] ed è servito da uno svincolo autostradale a breve distanza dal centro cittadino.
 
=== Ferrovie ===
{{Per approfondire|Stazione di Altopascio}}
È presente una stazione ferroviaria, situata a pochi passi dal centro cittadino, e posta sulla linea [[Ferrovia Maria Antonia|Viareggio-Firenze]].
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=Maurizio Marchetti
|DataElezione=30/05/2006
|partito=[[lista civica]]
|TelefonoComune=0583 216455
|EmailComune=informa@comune.altopascio.lu.it
}}
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 3''' (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona D''', 1648 GR/G
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
==Evoluzione demografica==
{{ComuniAmminPrec |Nome = Agostino Pagni |Inizio = 19 maggio 1989 |Fine = 29 giugno 1989 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno />}}
{{Demografia/Altopascio}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Alberto Carmignani |Inizio = 29 giugno 1989 |Fine = 7 giugno 1993 |Partito = [[Partito Comunista Italiano]], [[Partito Democratico della Sinistra]] |Note = <ref name=interno>https://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maurizio Marchetti |Inizio = 7 giugno 1993 |Fine = 28 aprile 1997 |Partito = ex [[Partito Socialista Italiano]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maurizio Marchetti |Inizio = 28 aprile 1997 |Fine = 14 maggio 2001 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giorgio Ricciarelli |Inizio = 14 maggio 2001 |Fine = 30 maggio 2006 |Partito = [[centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maurizio Marchetti |Inizio = 30 maggio 2006 |Fine = 17 maggio 2011 |Partito = [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maurizio Marchetti |Inizio = 17 maggio 2011 |Fine = 21 giugno 2016 |Partito = [[lista civica]] di centro-destra: insieme per Altopascio |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Sara D'Ambrosio |Inizio = 21 giugno 2016 |Fine = 4 ottobre 2021 |Partito = lista civica di centro-sinistra: "Viviamo Altopascio" |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Sara D'Ambrosio |Inizio = 4 ottobre 2021 |Fine = ''in carica'' |Partito = centro-sinistra |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Raccolta differenziata ===
Il Comune di Altopascio, in collaborazione con l'azienda ASCIT Servizi Ambientali SpA, ha istituito un sistema di [[raccolta differenziata porta a porta]] su tutto il territorio comunale. Nel [[2024]] la [[raccolta differenziata]] ha riguardato una percentuale di rifiuti attorno all'80%, in sensibile incremento rispetto al 66% dell'anno precedente. L'incremento è da attribuirsi al nuovo calcolo della tariffa su base puntuale, con la misurazione del conferimento della frazione non differenziata.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://comune.altopascio.lu.it/it/news/rifiuti-altopascio-dal-1-gennaio-entra-in-funzione-il-nuovo-tributo-puntuale-tarip|titolo=Rifiuti Altopascio: dal 1° gennaio entra in funzione il nuovo tributo puntuale TARIP|sito=comune.altopascio.lu.it|accesso=2025-01-08}}</ref>
 
=== Gemellaggi ===
Altopascio è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Spagna|El Perelló}}{{Cn}}
* {{Gemellaggio|Francia|Saint-Gilles (Gard){{!}}Saint-Gilles}}{{Cn}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Tau Calcio Altopascio, che nel 2025/2026 milita nel campionato di Serie D. Disputa i propri incontri allo Stadio Comunale, che ha una singola tribuna coperta dalla capienza di circa 300 posti e spesso ospita gli incontri del [[Torneo di Viareggio]]. Il colore sociale è l'amaranto. Il completo di casa è integralmente amaranto.
 
Le frazioni di Spianate e di Marginone sono rappresentate nei campionati dilettantistici. Nella stagione 2024-2025, l'ASD Spianate Calcio milita in Terza Categoria Toscana, mentre a Marginone sono attive il Marginone 2000, che milita nella stagione 2025-2026 in Prima Categoria Toscana, e l'Atletico Marginone 1990, compagine di Terza Categoria Toscana.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Toscana/Promozione/GironeA/Squadra/Marginone2000/71442/Scheda|titolo=Scheda Marginone 2000 - Promozione Girone A Toscana - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2024-10-09}}</ref>
 
Sia nel capoluogo sia a Marginone sono presenti squadre di calcio femminile: la sezione femminile del Tau partecipa ai campionati giovanili, mentre il Marginone 2000 milita in Eccellenza Toscana.
 
=== Basket ===
La locale società di basket è il Nuovo Basket Altopascio, fondata nel 1990; la prima squadra è nella stagione 2022/2023 iscritta al campionato di serie C Gold. A seguito della retrocessione della primavera 2024, il NBA Altopascio disputa nella stagione 2024-2025 il campionato di Divisione Regionale 3. A seguito della vittoria del campionato, viene promossa per la stagione 2025-2026 in Divisione Regionale 2. Disputa i propri incontri al PalaMarconi di Altopascio.
 
=== Pattinaggio ===
La società di pattinaggio su rotelle altopascese è l'ASD L'Acquario.
 
=== Ginnastica artistica ===
La società di ginnastica artistica di Altopascio è l'OlympiaGym Altopascio.<ref>{{Cita web|url=https://www.olympiagymaltopascio.it/come-andato-il-nostro-primo-anno/|titolo=Com'è andato il nostro primo anno?|autore=GianMarco Cellini|sito=OlympiaGym Altopascio|data=2023-08-14|lingua=it|accesso=2024-10-09}}</ref>
 
=== Tennis ===
Altopascio dispone di un circolo di tennis, il TC Il Valico, con sede nella omonima zona ai margini del territorio del capoluogo. Il circolo dispone di tre campi in terra rossa.<ref>{{Cita web|url=https://www.circolitennis.com/circolo/scheda/Lucca-Altopascio/Tennis-Club-il-Valico-Ads/2661|titolo=Tennis Club|sito=circolitennis.com|accesso=2025-01-08}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Augusto Mancini. Storia di Lucca. Sansoni. Firenze, 1950
* Giuseppe Dal Canto. Altopascio medicea. Maria Pacini Fazzi Editore. Lucca, 1974
* Giorgio Batini. Per chi suona la Toscana. Firenze, 2007
* Giovanni Caselli. La via Romea "Cammino di Dio". Giunti, 1990
* Renato Stopani. Guida alla via Francigena- Storia e itinerari. Le Lettere. Firenze, 2008
* Paolo Fantozzi. Storie e leggende delle colline lucchesi. Le lettere. Firenze, 2003
* Anna Rinonapoli. Cavalieri del Tau. Marino Solfanelli. Chieti, 1986
* Mario Seghieri. Pozzeveri- Una badia. Comune di Altopascio. Altopascio, 2006
* Luigi Pruneti. La Toscana dei misteri. Le lettere. Firenze, 2005
* Elio Rosati, Anna Maria Carassiti. Dizionario delle battaglie. Gulliver, 1996
* A.A.V.V. Italia - Guida artistica. Electa. Milano, 1992
* Francesca Allegri. Storie, misteri e leggende lungo la via Francigena. Le lettere. Firenze, 2008
* Vittorio L. Perrera. Il custode delle reliquie. Torino, 2010
* Luciano Gianfranceschi, Gabriele La Porta. Itinerari magici d'Italia. Ed. Mediterranee, 1989
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione nazionale città del pane]]
 
== GalleriaAltri fotograficaprogetti ==
{{interprogetto}}
{{Cassetto|Galleria fotografica di Altopascio|
 
<gallery>
== Collegamenti esterni ==
Immagine:Altopascio Ex cinta muraria.JPG|Case lungo la vecchia cinta muraria
* {{Collegamenti esterni}}
Immagine:Altopascio Porta San Jacopo.JPG|Porta San Jacopo
Immagine:Altopascio abside.JPG|Abside della chiesa di San Jacopo
Immagine:Altopascio via della dispensa.JPG|Via della dispensa
Immagine:Altopascio Festa del pane.JPG|Festa del pane
Immagine:Altopascio Facciata della Chiesa.JPG|Facciata della chiesa di San Jacopo
Immagine:Altopascio Torre.JPG|Torre campanaria
Immagine:Badia pozzeveri1.JPG|[[Badia Pozzeveri]], abbazia di San Pietro (facciata)
Immagine:badia10.JPG|Badia Pozzeveri, abbazia di San Pietro
Immagine:badia8.JPG|Badia Pozzeveri, torre
</gallery>
}}
 
{{Via Francigena}}
{{ProvinciaComuni della provincia di Lucca}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni della provincia di Lucca]]
[[Categoria:Comuni della Toscana]]
{{Portale|Toscana}}
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[coCategoria:Altopascio| ]]
[[cs:Altopascio]]
[[de:Altopascio]]
[[en:Altopascio]]
[[eo:Altopascio]]
[[fr:Altopascio]]
[[ja:アルトパーショ]]
[[la:Altus Passus]]
[[nap:Altopascio]]
[[nl:Altopascio]]
[[no:Altopascio]]
[[pl:Altopascio]]
[[pms:Altopascio]]
[[pt:Altopascio]]
[[vec:Altopascio]]
[[vo:Altopascio]]