Targhe d'immatricolazione dell'Italia: differenze tra le versioni

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{{Torna a|Targhe d'immatricolazione nell'Unione europea|Targa d'immatricolazione}}
[[Immagine:Italy BZ 99 rear.jpg|thumb|right|300px|Targa attuale italiana]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1999 EM•502LA Firenze posteriore.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore della [[città metropolitana di Firenze]] (formato in vigore dal 1999)]]
Le '''[[Targa automobilistica|targhe automobilistiche]] in [[Italia]]''' hanno una storia piuttosto antica e interessante alle loro spalle.
Le '''targhe d'immatricolazione dell'Italia''' hanno una storia risalente alla fine del XIX secolo. Vengono prodotte nella cartiera dell'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]], il cui stabilimento ha sede a Foggia. Il sistema di distribuzione non è centralizzato, in quanto i singoli lotti vengono inviati alle agenzie di zona in numero prestabilito.
== Tabelle targhe attuali==
Dal gennaio 1994 le targhe italiane sono emesse nel formato AB 123 AB, utilizzando le cifre da 0 a 9 e 22 delle 26 lettere dell'alfabeto latino, ad eccezione delle lettere "I", "O", "U" e "Q" per evitare confusione con le cifre "1" e "0". <br>Le targhe comprese tra EE 000 AA e EE 999 ZZ non sono state emesse per evitare confusione con le targhe [[Escursionisti Esteri]].
 
===Targhe rettangolari===
==1900==
{| class=wikitable style="text-align: center;"
All'inizio del [[XIX secolo|1900]] esiste l'obbligo di apporre la targa solo per le vetture di pubblico servizio.
! Targa !! Data di emissione !!Note
|-
! {{tutto attaccato|AA 000 AA}}
| 25 maggio 1994
|000 Non emessa
|-
! BA 000 AA
| 2 dicembre 1998
|
|-
! BB 000 HH
| 25 gennaio 1999
| Prima targa di tipo europeo con bande blu laterali
|-
! CA 000 AA
| 22 marzo 2002
|
|-
! DA 000 AA
| 2 febbraio 2006
|
|-
! YA 000 AA
| 19 gennaio 2009
| Nuova targa per la polizia locale
|-
! EA 000 AA
| 4 maggio 2010
|
|-
! XA 000 AA
| 20 febbraio 2013
| Nuova targa per rimorchi
|-
! FA 000 AA
| 24 giugno 2015
|
|-
! {{tutto attaccato|GA 000 AA}}
| 6 dicembre 2019
|
|-
! HA 000 AA
| 22 maggio 2025
|
|-
|'''XB 000 AA'''
|15 ottobre 2025
|Nuova targa per rimorchi
|}
 
===Targhe quadrate===
==1903-1905==
{| class=wikitable style="text-align: center;"
Nel 1903 viene promulgato il primo "''Regolamento per la circolazione degli automobili''", il cui art. 91 dispone l'obbligatorietà di dotare tutte le vetture circolanti di apposita targa fissa. La targa, da realizzarsi a cura e spese del proprietario, doveva essere in metallo e riportare, per esteso e in caratteri ben visibili, il nome della provincia ed il numero di licenza rilasciata dalla Prefettura.
! Targa !! Data di emissione !! Note
|-
! ZA 000 AA
| maggio 1994
|
|-
! ZA 400 LV
| gennaio 1999
| Prima targa quadrata di tipo europeo con bande blu laterali
|-
! ZB 000 AA
| agosto 2010
|
|}
 
==1905-1927 Storia ==
=== 1897–1901 ===
All'epoca ovviamente non si immaginava che le automobili avrebbero avuto un tale ''boom'', e per questo ben presto si eliminò il nome completo della città per far posto a targhe composte da un numero, di solito in rosso, che indicava la provincia di provenienza (vedi la [http://www.targheitaliane.it/italy/table/sigle2_i.html lista completa]), e accanto ad esso il numero di immatricolazione. Le targhe venivano realizzate in base al numero assegnato dalla prefettura, ma il compito della realizzazione della targa spettava al proprietario del veicolo (c'era anche la possibilità di farla fare dal [[Touring Club Italiano]]) e, per questo motivo, erano spesso molto diverse tra di loro.
Le prime targhe veicolari italiane furono previste con il {{normattiva|tipo=RD|giorno= 16|mese=12|anno=1897|numero=540}} che introduceva l'obbligo di dotare i [[velocipedi]] di una targa comunale.
 
Per [[Analogia (diritto)|analogia]] verso tale disposizione, nel [[1898]] il [[Milano|Comune di Milano]] promulgò il ''Regolamento per la circolazione delle vetture automobili'', il cui articolo 17 imponeva la fissa apposizione di una targa, riportante il nome del proprietario e il numero di licenza comunale, sulla fiancata sinistra delle [[automobili]], come venivano chiamate in quel tempo le [[autovetture]].
==1927-1994==
Nel [[1927]] [[Benito Mussolini|Mussolini]] con una serie di leggi riforma la legislazione provinciale, e tra le cose, cambia anche l'impostazione delle targhe: esse ora si configuravano con una sigla di due lettere rappresentanti la provincia: la prima corrispondeva alla prima lettera del capoluogo, la seconda una delle lettere seguenti, (ad eccezione di [[Roma]] che conteneva il nome completo) e a seguire un numero progressivo da 1 a 999.999 (si passerà poi all'introduzione di lettere, superato il milione).
 
===Modifiche 1901–1905 ===
[[File:Targa italiana epoca 1901-1905.jpg|miniatura|240px|L'esemplare di targa "GENOVA 83" conservato nel Museo dell'automobile di Torino]]
Questa è la lista delle principali fasi di modifica alle targhe durante questo lungo periodo:
Con il {{normattiva|tipo=RD|giorno=28 |mese=08|anno= 1901|numero= 416|nolink=si}} viene promulgato il primo "Regolamento per la circolazione delle vetture automobili sulle strade ordinarie", il cui articolo 91 dispone l'obbligatorietà di dotare tutte le vetture circolanti di un'apposita targa fissa, su concessione della locale [[prefettura (Italia)|prefettura]]. La targa, da realizzarsi a cura e spese del proprietario, doveva essere in metallo e riportare, per esteso e in caratteri ben visibili, il nome della provincia e il numero di licenza rilasciata dalla prefettura. <br/>Di questo periodo esistono tuttora sei esemplari: un "GENOVA 83" e un "TORINO 427", entrambi al [[Museo dell'automobile di Torino]] (di cui il primo venne applicato su una ''[[FIAT 3 ½ HP]]'', il secondo su nessun veicolo), un "PADOVA 2", conservato al [[Museo della Scienza e della Tecnica]] di [[Milano]] e fissato sul triciclo ''[[Miari, Giusti & C. Triciclo Bernardi|Bernardi]]''<ref>Carlo Bellini, Marcello Gallina, Marcello Taverna, ''Un secolo di targhe'', De Ferrari Editore, 2000, ISBN 88-7172-303-1, pp. 8-9.</ref> attualmente esposto presso il [[Museo di macchine Enrico Bernardi]] dell'[[Università degli Studi di Padova]], un "ANCONA 8"<ref>{{Cita web|url=https://francoplaque.fr/eur/i/HISTOR/7499-1901_PASS|titolo=FRANCOPLAQUE|cognome=Chevry|nome=Jean-Emmanuel|lingua=en}}</ref>, un "BELLUNO 1" acquistato nel [[1919]] dal soldato Carlo Venturin<ref>AA. VV., ''Europlate'', Newsletter No. 206 (August 2023), Editor A. Barragán, p. 7.</ref> e un "BRESCIA 27", montato su una ''[[Georges Richard]] two-seater'' di proprietà di un collezionista del bresciano, il quale la impiega ancor oggi in vari eventi d'auto d'epoca in tutto il mondo. Questa vettura e la ''Bernardi'' sono le uniche due ad aver mantenuto la loro targa originaria.
*Dal [[1927]] al [[1932]] sono in metallo, con sfondo nero e caratteri bianchi su una sola linea; il numero era sulla sinistra e la sigla della provincia sulla destra; dal [[1928]] sulle targhe posteriori appare anche il [[fascio littorio]], mentre quelle anteriori erano a discrezione del proprietario e quindi variavano molto le une dalle altre.
 
*Dal [[1932]] al [[1976]] sono sempre in metallo (o plastica dal 1963), con sfondo nero e caratteri bianchi su due linee; la sigla di individuazione della provincia è posta sulla prima riga assieme ai primi due numeri, mentre quelli successivi si trovano nella seconda riga; dal [[1934]] le targhe anteriori vengono prodotte dal [[CONI]] e riproducono i colori di quelle posteriori, ma sono molto più piccole.
Le automobili circolanti in [[Italia]] erano 111 nel [[1899]], 326 nel [[1900]] e 937 nel [[1901]]; le targhe venivano costruite dai proprietari dei veicoli tranne nel caso fossero iscritti al [[Touring Club Italiano]], che forniva targhe con lo stemma dell'associazione a tutti i soci che lo richiedevano<ref name="a1923">{{cita web|url=http://www.targheitaliane.it/monografie/targhe_automobilistiche_del_primo_periodo.pdf|titolo=Targhe automobilistiche del primo periodo|accesso=4 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924113248/http://www.targheitaliane.it/monografie/targhe_automobilistiche_del_primo_periodo.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
**Dal [[1943]] al [[1945]] le targhe assegnate furono pochissime vista anche la difficile situazione italiana; inoltre una legge specifica impediva l'acquisto di automobili da parte di privati.
**Dal [[1945]] al [[1948]] con la caduta del [[fascismo]], il fascio viene rimpiazzato dal simbolo dell'Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra (una corona di spine con tre baionette all'interno)
**Dal [[1948]] al [[1976]] nelle targhe sia anteriori che posteriori compare il simbolo della [[Repubblica Italiana]] (e cioè una stella a 5 punte all'interno di una ghirlanda e con al centro le lettere RI); la [[provincia di Aosta]] al posto dello stemma della Repubblica Italiana, userà lo stemma della Regione [[Val d'Aosta]] fino al 1993. Dal [[1963]] si inizia a utilizzare la [[plastica]] per le targhe.
[[Immagine:Italy Old Plate.jpg|thumb| right|250 px|Targa del periodo 1976-1985]]
*Dal [[1976]] al [[1985]] sono in plastica, con sfondo nero, sigla della provincia di colore arancione e caratteri alfanumerici in bianco. Le targhe della provincia di [[Roma]], al posto della sigla provinciale riportano la scritta '''Roma''' per esteso. Le targhe posteriori sono composte da due parti, la prima con la sigla della provincia di appartenenza e la seconda con il numero progressivo e la ripetizione in piccolo della provincia prima del numero. La parte con la provincia viene fornita in due versioni, la prima con la sigla centrata e la seconda con la sigla spostata verso sinistra. La ragione è dovuta al fatto che in questo modo si può comporre la targa in modo da adattarsi alla forma del vano o dello spazio destinato alla targa. Sulle macchine più vecchie solitamente la forma è quella delle targhe precedenti, cioè "quadrata", in questo caso si pone la sigla della provincia sopra la parte con il numero, mentre nelle macchine più moderne il vano è rettangolare allungato; in questo caso la parte con la sigla della provincia si monta a sinistra della parte numerica.
{|
|+'''RappresentazioneRappresentazioni schematichaschematiche:'''
|-
|
{| border=1
|-
|-bgcolor=#000000
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:orange">'''MIPADOVA'''</span>&nbsp;<span style="color:white">'''1234562'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
|targaTarga della [[provincia di MilanoPadova]]
|-
|
{| border=1
|-
|-bgcolor=#000000
|&nbsp;&nbsp;'''TORINO'''&nbsp;'''427'''&nbsp;&nbsp;
|<span style="color:orange">'''R<small>oma</small>'''</span><span style="color:white">'''123456'''</span>&nbsp;
|}
|targaTarga della [[provincia di RomaTorino]]
|}
 
=== 1905–1927 ===
*Dal [[1985]] al [[1993]] si ritorna al metallo, poiché la plastica era meno resistente alle intemperie e facilmente deformabile, con caratteri neri su sfondo bianco riflettente; la targa anteriore, che dal [[1934]] era rimasta molto piccola, viene decisamente ingrandita e portata alle stesse dimensioni dei due pezzi della targa posteriore. Anche con queste targhe è possibile comporre la targa in modo da adattarsi al vano presente sul veicolo come per la serie precedente.
[[File:Isotta Fraschini Tipo TM.jpg|miniatura|240px|Targa anteriore, con il numero rosso indicante la provincia d'immatricolazione (2 = [[provincia di Ancona|Ancona]]), apposta sul radiatore di un{{'}}''[[Isotta Fraschini]] TM'' (1912-14)]]
All'epoca ovviamente non si immaginava che le automobili avrebbero avuto un tale successo; per questo, nel [[1905]], si eliminò il nome completo della città per far posto a targhe composte da un [[Sigle automobilistiche italiane#Sigle di provincia dal 1905 al 1927|numero]], di solito rosso, che indicava la [[province italiane|provincia]] di provenienza, accanto al quale erano scritti in nero un trattino e il numero d'immatricolazione. Le targhe venivano prodotte in base al numero assegnato dalla prefettura, ma come nel periodo precedente il compito della loro realizzazione spettava al proprietario del veicolo con la possibilità di farle predisporre dal Touring Club Italiano; per questo motivo le targhe dell'epoca erano spesso molto diverse tra di loro<ref>{{Cita web|url=https://www.targheitaliane.com/visualizza_1905.php|titolo=Tabelle per targhe italiane|accesso=2 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200102165055/https://www.targheitaliane.com/visualizza_1905.php|urlmorto=sì}}</ref>.
 
{|.
|'''Targa automobilistica della provincia di Milano'''
|+'''Rappresentazione schematicha:'''
|-
|
{| border=1
|- bgcolor="#ffffff"
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:red">'''38'''</span>&nbsp;<span style="color:black">'''-&nbsp;256'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
|}
 
{|.
|'''Targa automobilistica della provincia di Roma'''
|-
|
|&nbsp;&nbsp;'''MI'''&nbsp;'''123456'''&nbsp;&nbsp;
{| border=1
|- bgcolor="#ffffff"
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:red">'''55'''</span>&nbsp;<span style="color:black">'''-&nbsp;101'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
 
|targa della provincia di Milano
{|.
|'''Targa automobilistica della provincia di Napoli'''
|-
|
{| border=1
|- bgcolor="#ffffff"
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:red">'''40'''</span>&nbsp;<span style="color:black">'''-&nbsp;325'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
|}
 
{|.
|'''Targa automobilistica della provincia di Torino'''
|-
|
|'''R<small>oma</small>123456'''&nbsp;
{| border=1
|- bgcolor="#ffffff"
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:red">'''63'''</span>&nbsp;<span style="color:black">'''-&nbsp;037'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
|targa della provincia di Roma
|}
 
Come si può notare nell'elenco riportato in [[Sigle automobilistiche italiane]], le targhe sono tutte in ordine alfabetico dal numero 1 al 69, corrispondente alla situazione delle province esistenti fino alla [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]. Le successive sei furono aggiunte in blocco nel [[1923]], dopo che il governo riordinò amministrativamente i nuovi territori annessi e aggiunse due capoluoghi marinari. L'ultimo numero, il 76, fu integrato nell'elenco nel [[1924]] dopo l'ultima annessione, quella di [[Fiume (Croazia)|Fiume]]. Nelle nuove province del confine nordorientale queste targhe andarono a sostituire quelle vecchie, che erano state mantenute sul modello delle [[targhe d'immatricolazione austriache|targhe austriache]] anche dopo l'annessione di diritto internazionale<ref group="N">In ossequio alla politica generale dei governi liberali verso i territori conquistati con la guerra, anche per le targhe si procedette a una pura italianizzazione del lessico, lasciando inalterata la sostanza. A quel tempo l'Austria utilizzava un sistema di numerazione su base provinciale e l'Italia, subentrando nella sovranità in quelle zone, nelle targhe dei veicoli di nuova immatricolazione fece solo cambiare la E, che identificava il [[Tirolo]], con una T per indicare il [[Trentino]] e la K, che identificava il [[Kustenland]], con una VG per indicare la [[Venezia Giulia]], continuando peraltro la numerazione in atto: se ad esempio l'ultima targa austriaca fosse stata ''E 945'', la prima italiana sarebbe stata ''T 946''. Fu il fascismo a giudicare questo meccanismo antipatriottico e a voler applicare anche alle nuove province il sistema italiano d'immatricolazione.</ref>.
===Sistema di numerazione===
|}
* La numerazione della prima serie andava da 0 fino a 999999, senza lettere né zeri davanti; nelle nuove province introdotte negli [[anni 1960|anni '60]] così la targa poteva avere meno di 6 cifre, anche se proprio con le province di [[Provincia di Pordenone|Pordenone]] ([[1967]]) e [[Provincia di Isernia|Isernia]] ([[1970]]) vennero introdotti per la prima volta gli zeri all'inizio, che furono introdotti in seguito anche in tutte le altre province per evitare facili contraffazioni. Le targhe di Pordenone e Isernia sono iniziate con 0001; [[Provincia di Oristano|Oristano]] e le province successivamente create negli [[anni 1990|anni '90]] hanno iniziato con il numero 000001; curiosamente le prime 99 targhe avevano 6 cifre (compresi gli zeri) mentre le successive ne avevano solo 5.
* In alcune province più popolose questa numerazione non fu più sufficiente ([[Provincia di Milano|Milano]], [[Provincia di Roma|Roma]], [[Provincia di Torino|Torino]], [[Provincia di Genova|Genova]], [[Provincia di Bergamo|Bergamo]], [[Provincia di Brescia|Brescia]], [[Provincia di Como|Como]], [[Provincia di Varese|Varese]], [[Provincia di Padova|Padova]], [[Provincia di Verona|Verona]], [[Provincia di Vicenza|Vicenza]], [[Provincia di Treviso|Treviso]], [[Provincia di Bologna|Bologna]], [[Provincia di Modena|Modena]], [[Provincia di Firenze|Firenze]], [[Provincia di Napoli|Napoli]], [[Provincia di Bari|Bari]], [[Provincia di Palermo|Palermo]], [[Provincia di Catania|Catania]]) e si dovette ricorrere a una lettera in prima posizione (Esempio: A11111). Vennero saltate da questa serie le lettere C, I, J, O e Q; le altre sono nel giusto ordine alfabetico se si eccettua la fine dell'alfabeto, dove l'ordine delle ultime lettere è stato V, Z, X, Y, W.
* Terminata anche questa serie ([[Provincia di Milano|Milano]], [[Provincia di Roma|Roma]], [[Provincia di Torino|Torino]]), si passò a porre la lettera in ultima posizione (esempio: 11111A), saltando oltre alle lettere precedenti anche B, K e U e usando l'ordine alfabetico corretto.
* Nelle province più grandi ([[Provincia di Roma|Roma]] e [[Provincia di Milano|Milano]]) si è dovuto successivamente ricorrere a spostare la lettera in seconda posizione (Esempio: 1A1111). Da questa serie, oltre alle lettere saltate nella prima serie alfanumerica, viene esclusa anche la B.
* [[Provincia di Milano|Milano]] è stata l'unica provincia ad esaurire anche la serie con la lettera in seconda posizione, passando quindi a mettere la lettera in terza posizione (Esempio: 11A111). In questa serie sono solo state usate le lettere A e D.
 
==1994-1999= 1927–1948 ===
[[File:Old license plate ofItaly 1927-1932.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore su un'unica riga di una ''[[Fiat 501]] S'' del 1928]]
In questo periodo l'aspetto esteriore rimane pressoché invariato (in metallo, caratteri neri su sfondo bianco), ma la targa posteriore torna ad essere costituita da un'unica placca e viene rivoluzionato il sistema di numerazione: scompare la sigla della provincia e la targa si compone di una combinazione di due lettere, tre cifre e altre due lettere (Esempio: ''AR 192 ZE''). Sia le lettere che le cifre seguono un ordine seriale, per cui si incrementa il numero di tre cifre da 000 a 999 e, raggiunto questo numero, viene avanzata di un'entità la combinazione di quattro lettere che si legge sulla targa ignorando le cifre; ad ogni cambiamento di una lettera le cifre ritornano a 000. L'ordine è quindi del tipo ''BRAY'', ''BRAZ'', ''BRBA'', ''BRBB''…
[[File:Old Italian license plate 1932-1945.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore di una ''[[Fiat 500 "Topolino"|Fiat 500 A "Topolino"]]'' con caratteri [[Garamond (carattere)|Garamond]] e bollo del fascio littorio usati da giugno 1932 a marzo 1945]]
Vengono utilizzate in totale 22 lettere (quelle dell'alfabeto inglese ad esclusione di ''I'', ''O'', ''Q'' e ''U'') che formano un totale di 234.256.000 possibili combinazioni.
[[File:CONI Old front license plate of Italy.jpg|thumb|240px|Il logo del CONI nella targa anteriore di una Fiat 501 S del 1921]]
Con questo sistema di numerazione sono state distribuite mediamente 3 milioni di targhe all'anno (stime al [[2008]]).
Nel [[1927]] con una serie di leggi, il Governo riformò la legislazione provinciale e, tra i vari mutamenti, cambiò anche l'impostazione delle targhe: esse ora si configuravano con una [[Sigle automobilistiche italiane|sigla]] di due lettere rappresentanti la provincia<ref>Dal quotidiano {{cita testo|url=http://webaleph.bpi.claudiaugusta.it/gallery2/main.php?g2_view=core.ShowItem&g2_itemId=500691&g2_imageViewsIndex=1|titolo="La Provincia di Bolzano"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210423060409/http://webaleph.bpi.claudiaugusta.it/gallery2/main.php?g2_view=core.ShowItem&g2_itemId=500691&g2_imageViewsIndex=1 }} di sabato 23 aprile 1927 p. 2 prima colonna in alto a sinistra, che riporta l'elenco delle nuove targhe.</ref>: la prima corrispondeva alla prima lettera del capoluogo, la seconda a una delle lettere seguenti (ad eccezione di [[Roma]] che conteneva il nome completo) e a seguire un numero progressivo da 1 a {{formatnum:999999}} (si passerà poi all'introduzione di lettere, superato il milione). Con le nuove targhe, inoltre, venne definitivamente abolito l'obbligo di ancorare la targa al telaio del veicolo tramite fil di ferro piombato dalla [[Prefettura (Italia)|Prefettura]] competente per provincia<ref>''Le nuove disposizioni per le targhe'', [[R.A.C.I.]], n.1 del 1927, p. 5.</ref>.
Se dovesse mantenersi inalterata l'attuale media la numerazione sarebbe sufficiente per 77 anni, cioè fino all'anno [[2071]].
Dopo l'approvazione del nuovo [[Codice della Strada]] ([[1928]]) le targhe non furono subito sostituite. A tutti coloro in possesso di un'automobile fu inviato un ''Foglio di via provvisorio'' che li autorizzava a circolare con le vecchie targhe fino all'effettiva sostituzione della numerazione cessata.
 
* Dal 28 febbraio 1927 le targhe furono in [[metallo]], con sfondo nero e caratteri bianchi su una sola linea; il numero era sulla sinistra e la sigla della provincia sulla destra; dal 1º gennaio 1928 sulle targhe posteriori apparve anche il bollo del [[fascio littorio]], esattamente si tratta di un fascio inscritto in un volante, mentre quelle anteriori erano a discrezione del proprietario e quindi variavano molto le une dalle altre.<br/>Le targhe della [[provincia di Roma]], al posto della sigla provinciale, riportavano la scritta "Roma" per esteso. Nelle targhe posteriori la lettera "R" aveva le stesse dimensioni delle cifre, le altre lettere, per motivi di spazio, erano invece impresse in minuscolo<ref group="N">Nel formato emesso da maggio 1951 e in quelli successivi, queste lettere verranno scritte in [[maiuscoletto]].</ref>; il nome della provincia era sottolineato, con il simbolo del fascio posto al centro della sottolineatura.
'''Rappresentazione schematica:'''
* Nel giugno 1932 venne adottata una misura fissa, 320 × 220&nbsp;mm su due righe: la sigla di individuazione della provincia era posta sulla prima riga, i numeri (fino a quattro cifre) sulla seconda. Per i numeri dal 10000 in poi, le prime cifre trovavano posto a fianco della sigla della provincia. Le targhe emesse nel formato precedente vennero ristampate obbligatoriamente nel nuovo stile, mantenendo però il numero originario. Con l'occasione alcune province cambiarono la loro sigla: ad esempio, [[provincia di Cuneo|Cuneo]] passò da CU a CN, forse in seguito alle proteste dei cuneesi,{{cn}} in quanto in [[lingua piemontese]] "cu" ha un ben preciso significato: quello di "fondoschiena". Sempre nello stesso anno, la produzione delle targhe anteriori fu affidata al [[CONI]] (il cui simbolo era posizionato in un rombo a sinistra della sigla provinciale). Anche in questo caso Le targhe emesse prima del [[1932]] vennero ristampate nel nuovo formato, che ora aveva dimensioni fisse: 262 × 57&nbsp;mm.<br />Dal settembre 1943 al marzo 1945 le targhe assegnate furono pochissime, vista anche la difficile situazione italiana; inoltre una legge specifica impediva l'acquisto di automobili da parte di privati.<br />Dal marzo 1945 al 31 dicembre 1947, con la caduta del [[fascismo]], lo stemma del fascio venne rimpiazzato dal simbolo dell'[[Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra]] (una corona di spine con tre baionette all'interno).
 
L'ultima autovettura con targa automobilistica italiana a [[Zara]] fu immatricolata il 31 luglio 1943, con numerazione <code>ZA&nbsp;674</code><ref name="a1923" />.
 
L'ultima autovettura con targa italiana a [[Fiume (Croazia)|Fiume]] venne immatricolata nella primavera del [[1944]], con codice <code>FM&nbsp;4059</code><ref name="a1923" />.
 
L'ultima autovettura con targa italiana a [[Pola]] fu immatricolata il 28 agosto 1947, con numerazione <code>PL&nbsp;3271</code><ref name="a1923" />.
 
Tutte e tre le province vennero annesse alla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] il 15 settembre 1947.
 
==== Targhe delle colonie italiane ====
{{Doppia immagine verticale|destra|ER Italian registration plate - front.jpg|ER Italian registration plate - rear.jpg|240|Targa anteriore e posteriore di un furgone dell'[[Istituto Luce|Istituto Nazionale LUCE]] immatricolato nel [[Governatorato dell'Eritrea]] (1936−dicembre 1941) ed esposto al [[Museo dell'automobile di Torino]]}}
Nel [[1927]] l'Italia possedeva le [[Divisione amministrativa delle colonie italiane|colonie]] della [[Libia]], dell'[[Eritrea]], della [[Somalia]] e del [[Dodecaneso italiano|Dodecaneso]], cui si aggiunsero l'[[Etiopia]] nel [[1937]], l'[[Albania]] nel [[1939]] e la [[Governatorato della Dalmazia|Dalmazia]] nel [[1941]], comprendente la [[provincia di Spalato]] e quella di [[provincia di Cattaro|Cattaro]]. Tali regioni, non facendo parte del territorio metropolitano dello Stato, erano soggette a normative e regolamenti particolari adottati ''in loco''.
 
Mentre in [[Africa]] le targhe generalmente riportarono i nomi per esteso dei governatorati fino alla metà degli anni trenta e poi furono introdotte le sigle, la denominazione della città era sempre scritta senza abbreviazioni nelle targhe della [[provincia di Cattaro]] e in quelle emesse nei quattro centri d'immatricolazione conosciuti dell'Albania (v. tabella in [[Sigle automobilistiche italiane]] – "Sigle delle colonie italiane").
 
In Eritrea i primi veicoli avevano targhe con [[lingua amarica|caratteri amarici]] in bianco su nero. Con il Decreto dell'Alto Commissario dell'Africa Orientale del 27 agosto 1937, nr. 7298, pubblicato nel ''Bollettino Ufficiale della Colonia Eritrea'', comparvero le targhe [[Africa Orientale Italiana]] (A.O.I.), le quali cessarono alla fine del [[1941]]. La targa d'immatricolazione posteriore, in stile [[1932]], ha caratteri bianchi non ornati su sfondo nero<ref group="N">Eccettuate le targhe del [[Regio Corpo Truppe Coloniali]], del [[Regio Corpo Truppe Coloniali della Libia]] e quelle di cartone (con la dicitura '''COLLAUDO''' sulla riga superiore) apposte sui veicoli in prova, che presentavano tutte caratteri neri su fondo bianco. Le targhe per le immatricolazioni provvisorie, anch'esse di cartone, si contraddistinguevano invece per i caratteri rossi e le lettere '''T.P.''' (che stanno, appunto, per "targa provvisoria") in alto a sinistra.</ref> e recavano in alto la sigla seguita dal bollo del [[fascio littorio]] e in basso la numerazione progressiva da 0001. Le lettere erano di altezza leggermente ridotta rispetto alle cifre; dopo il numero 9999 la prima cifra figurava in alto a destra. <br>Lungo il lato sinistro era impresso il [[tricolore italiano]], disposto verticalmente, e nei relativi tre spazi erano posizionate, dall'alto in basso, le lettere nere A (su verde), O (su bianco) e I (su rosso). Anche nella targa anteriore, pure in bianco su nero, la sigla precedeva il numero; il tricolore, disposto orizzontalmente, era riportato in piccolo sopra la targa stessa e centrato rispetto a quest'ultima.
 
=== 1948–1951 ===
[[File:VGPF in Trieste.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore di un'auto con formato emesso nella zona A del Territorio Libero di Trieste dalla fine del 1947 al 1954 in una foto d'epoca]]
Dal [[1948]] al [[1951]], dopo l'entrata in vigore della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], nelle targhe sia anteriori sia posteriori comparve l'[[emblema della Repubblica Italiana]], ossia una stella a cinque punte all'interno di una ghirlanda e con al centro le lettere "RI", sostituendo lo stemma dei mutilati, utilizzando però gli stessi colori e formato delle targhe precedenti (sfondo nero e caratteri bianchi, dimensioni di 320 × 220&nbsp;mm).
 
Un caso particolare fu quello della [[provincia di Aosta]] che, divenuta [[Valle d'Aosta|regione autonoma]], al posto dello stemma della Repubblica utilizzò quello della regione; in concomitanza con questo cambiamento, le targhe aostane del vecchio tipo vennero ritirate e la numerazione ricominciò da 1.
 
Da metà dicembre del [[1947]] al [[1954]], nella zona A del [[Territorio Libero di Trieste]], conteso tra Italia e [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]], furono usate delle targhe specifiche di formato italiano, ma con caratteri neri su fondo bianco, dimensioni di 320 × 220&nbsp;mm e lo [[stemma di Trieste]] colorato (a destra nelle targhe anteriori, in alto a destra dopo la prima cifra nelle targhe posteriori) al posto di quello della Repubblica. La numerazione era differente per autovetture, motoveicoli, autocarri e rimorchi (vd. [[Targhe d'immatricolazione del Territorio Libero di Trieste]]).
 
=== 1951–1976 ===
[[File:Targa automobilistica Italia 1932 LI•16 0116 Livorno posteriore.jpg|miniatura|upright=0.65|Targa posteriore in uso nella provincia di Livorno dal 1951 al 1976]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1932 102897•CA Cagliari anteriore Flickr - woody1778a.jpg|miniatura|240px|Targa anteriore (formato 1963–1985) di un veicolo immatricolato nella provincia di Cagliari]]
Dal [[1951]] al 20 giugno 1976 cambiarono i caratteri utilizzati (diventarono più lineari) e le dimensioni delle targhe posteriori: 275 × 200&nbsp;mm anziché 320 × 220&nbsp;mm. Non erano previste targhe posteriori su un'unica riga.
 
Per quanto riguarda la [[provincia di Trieste]], tornata all'[[Italia]] nel [[1954]], terminò l'emissione delle targhe del Territorio Libero e la numerazione ripartì da "TS 25481"; entro il novembre 1956 tutte le targhe a sfondo bianco vennero sostituite con targhe italiane standard, in genere mantenendo il vecchio numero.
 
Fino al [[1963]] i caratteri delle targhe anteriori furono uguali a quelle delle targhe posteriori.
 
Dal 1963 le targhe diventarono di plastica, mantenendo le dimensioni delle targhe del 1951 e vennero revisionati i caratteri delle targhe anteriori.
 
A partire dagli [[Anni 1960|anni Sessanta]], le targhe aventi numerazioni inferiori a 9999 furono realizzate anteponendovi degli zeri sino al raggiungimento del numero 10000.
{|
|+'''Rappresentazione schematica:'''
|-
|
{| border="1"
|- bgcolor="#000000"
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:white">'''MIU6'''</span><br />&nbsp;&nbsp;<span style="color:white">'''9582'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
|Targa posteriore della provincia di Milano
|}
 
=== 1976–1985 ===
[[File:Targhe automobilistiche Italia 1976 Roma•X74306.jpg|miniatura|240px|Targa anteriore e posteriore del periodo 1976–1985 (provincia di Roma)]]
Dal 21 giugno 1976 al 16 giugno 1985 (l'effettiva data di introduzione varia, a seconda della provincia, tra dicembre [[1975]] e febbraio [[1977]]), mentre la targa anteriore rimane invariata, viene modificata quella posteriore: lo sfondo resta nero con caratteri bianchi, mentre la sigla della provincia assume un colore arancione.
Questo cambiamento divide la targa in due parti: la prima con la sigla della provincia di appartenenza (arancione) e la seconda con il numero progressivo e la ripetizione in piccolo della provincia prima del numero, sopra lo stemma RI.
 
La parte con la provincia viene fornita in due versioni in base al vano targa sul quale va montata: una più lunga e con la provincia centrata, l'altra più corta e la provincia posizionata a sinistra.
 
Sulle automobili progettate per le targhe precedenti oppure americane, cioè quadrate, la sigla della provincia occupa lo spazio superiore, sopra la parte con la numerazione progressiva; il pezzo più corto con la sigla a sinistra è usato invece negli autoveicoli con il vano targa rettangolare, impressa sulla sinistra prima del numero.
 
Questo nuovo tipo di targhe introdusse anche in Italia il formato rettangolare con numeri e lettere su un'unica riga (all'epoca l'Italia era l'unico Paese europeo a non prevederlo), risolvendo i problemi di posizionamento della targa sulle auto di produzione straniera; in breve tale formato verrà preferito al vecchio anche dai costruttori italiani, sia per i nuovi modelli (come la [[Fiat Ritmo]]) sia per i restyling di quelli già esistenti (come la [[Fiat 127]] o l'[[Alfa Romeo Alfasud]]).
{|
|+'''Rappresentazione schematica:'''
|-
|
{| border=1
|- bgcolor="#000000"
| &nbsp;'''AB 123 CD'''&nbsp;
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:white">'''24354A MI'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
|Targa anteriore della provincia di Milano
|-
|
{| border="1"
|- bgcolor="#000000"
|{{spazi|2}}<span style="color:orange">'''{{maiuscoletto|Roma}}'''</span>&nbsp;<span style="color:white">'''X74306'''</span>{{spazi|2}}
|}
|Targa posteriore della provincia di Roma
|-
|
{| border="1"
|- bgcolor="#000000"
|{{spazi|2}}<span style="color:orange">'''{{maiuscoletto|Roma}}'''</span><br />&nbsp;<span style="color:white">'''X74036'''</span>{{spazi|2}}
|}
|Targa posteriore della provincia di Roma in versione quadrata
|}
 
=== 1985–1994 ===
Le targhe vengono assegnate alle province a lotti, seguendo indicativamente la frequenza di immatricolazioni. L'introduzione del sistema di numerazione avvenne quindi gradualmente, via via che le singole province esaurivano le targhe obsolete: la prima immatricolazione avvenne nella [[provincia di Asti]] nel marzo del 1994 e recava la combinazione ''AB 000 MD'', il lotto inaugurale con la combinazione ''AA 000 AA'' fu invece attribuito alla [[provincia di Terni]].
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 VR•A58322 Verona.jpg|miniatura|240px|Targa d'immatricolazione posteriore della provincia di Verona, del tipo prodotto dal 1985 al 27/02/1994]]
Fino al [[1998]] fu concesso alle province istituite nel [[1992]] e [[1993]] ([[provincia di Biella|Biella]], [[provincia del Verbano Cusio Ossola|Verbano Cusio Ossola]], [[provincia di Lecco|Lecco]], [[provincia di Lodi|Lodi]], [[provincia di Rimini|Rimini]], [[provincia di Prato|Prato]], [[provincia di Crotone|Crotone]], [[provincia di Vibo Valentia|Vibo Valentia]]) di continuare a distribuire targhe appartenenti al precedente sistema di numerazione: erano i proprietari dei veicoli da immatricolare che potevano scegliere il tipo di targa.
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 MI•0R0331 Milano anteriore.jpg|miniatura|240px|Targa anteriore (formato 1985–1994) della provincia di Milano]]
In questo modo anche le nuove province poterono vantare la targa con la sigla automobilistica "provinciale" per alcune migliaia di veicoli (fino a un massimo di 20.000 per ogni nuova provincia).
Tra il 17 giugno 1985 e il 27 febbraio 1994 si ritorna al metallo, poiché la plastica era meno resistente alle intemperie e facilmente deformabile, con caratteri neri su sfondo bianco riflettente (scritta PGS-B1 o PGS-A1); la targa anteriore, che dal [[1934]] era rimasta molto piccola (262 × 57&nbsp;mm), viene decisamente ingrandita (340 × 115&nbsp;mm), anche se non portata alle stesse dimensioni dei due pezzi della targa posteriore, come invece accadeva nella maggior parte degli stati europei, e la sigla della provincia, che nelle vecchie targhe anteriori seguiva il numero, ora lo precede come in quelle posteriori.
 
Le dimensioni delle targhe posteriori restano invariate: 486 × 109&nbsp;mm o, per quelle su doppia linea, 336 × 202&nbsp;mm. Come nel formato precedente, viene ripetuta in piccolo la sigla prima della serie (alfa)numerica e sopra lo stemma RI.
 
Anche in tale circostanza la data di introduzione delle nuove targhe è puramente indicativa perché la data reale variava da provincia a provincia: Ragusa fu la prima, a fine marzo; Roma adottò il nuovo formato a maggio con la targa Roma-50001H (mai emessa, ma tuttora conservata a scopo espositivo); Genova ritardò qualche mese (fino a ottobre) il passaggio per raggiungere la "cifra tonda" GE-A00000 (ultima targa emessa con il vecchio formato), ma l'ultima provincia a emettere targhe nere fu Aosta, nel mese di dicembre 1985. Con queste targhe si è esteso l'obbligo di anteporre degli zeri anche nelle province con numerazione composta da cinque cifre.
In virtù della distribuzione a lotti delle targhe anche questo sistema di numerazione consente di risalire alla provincia di prima immatricolazione, sempre che non vi siano stati "prestiti" fra le province per sopperire a ritardi nelle consegne o a consumi anomali. Utilizzano comunque gli stessi lotti di targhe le province di [[Provincia di Firenze|Firenze]] e [[Provincia di Prato|Prato]] in quanto condividono l'ufficio della Motorizzazione Civile.
 
{|
Vengono fornite a richiesta anche delle targhe posteriori (dette "quadrotte") con proporzione base/altezza vicina ad 1 (altezza leggermente inferiore alla base).
|+'''Rappresentazione schematica:'''
<!-- sarebbe interessante avere sia qui che più sopra le dimensioni -->
|-
In questo caso la targa posteriore è costituita da due righe. Per queste targhe, la numerazione inizia da ZA 000 AA, utilizzando sempre il sistema descritto in precedenza. In ogni consegna di un nuovo lotto l'1,3% circa delle targhe è di questo tipo.
|
{| border="1"
|-
|&nbsp;&nbsp;'''MI'''&nbsp;'''3Z2520'''&nbsp;&nbsp;
|}
|Targa della provincia di Milano
|-
|
{| border="1"
|-
|{{spazi|2}}'''{{maiuscoletto|Roma}}&nbsp;3H4234'''{{spazi|2}}
|}
|Targa della provincia di Roma
|}
 
=== 1994–1999 ===
Statistiche alla mano, a giugno 2008 era in via di saturazione il macro-lotto con le prime due lettere che cominciano con ''DR'' per le targhe rettangolari; nel corso del [[2008]] si dovrebbe terminare anche il primo macro-lotto delle targhe ''ZA'' pseudo quadrate. Si ottiene quindi un rapporto fra targhe quadrate e targhe piatte di 484 mila su poco meno di 38 milioni che danno la percentuale sopracitata. Il periodo di osservazione risulta essere circa 14 anni (1994-2008).
[[File:Targa automobilistica Italia 1994 AX•700 ZZ.jpg|miniatura|240px|Un esempio del formato emesso dal 28/02/1994 al 07/02/1999]]
Dal 28 febbraio 1994 al 7 febbraio 1999 l'aspetto esteriore rimane pressoché invariato (in metallo, caratteri neri su sfondo bianco), ma la targa posteriore torna a essere costituita da un unico pezzo e viene rivoluzionato il sistema di numerazione: scompare la sigla della provincia e la targa si compone di una combinazione di sette caratteri alfanumerici costituiti da lettere nelle prime due e nelle ultime due posizioni e cifre nelle tre posizioni centrali. L'ordine è seriale per le tre cifre e poi per le quattro lettere, cosicché da ottenere ad esempio la sequenza ''AA 998 AA'', ''AA 999 AA'', ''AA 000 AB''.
 
Si utilizzano complessivamente 22 lettere (quelle dell'alfabeto inglese a esclusione di ''I'', ''O'', ''Q'' per evitare ambiguità con i numeri e ''U'') che formerebbero un totale di {{formatnum:234256000}} possibili disposizioni. In realtà sussiste il rischio che altre categorie di targhe automobilistiche replichino alcune combinazioni alfanumeriche delle targhe ordinarie, per cui alcuni abbinamenti di lettere sono stati esclusi. Le combinazioni ambigue già esaurite sono quelle che cominciano con CC (possono replicare le targhe dei veicoli del [[Agente consolare|Corpo consolare]]), con CD (possono replicare le targhe dei veicoli di [[Corpo diplomatico|Corpi diplomatici]]) e le targhe che sarebbero iniziate con la combinazione EE e che avrebbero replicato le targhe d'immatricolazione dei veicoli degli [[Targhe d'immatricolazione italiane#Targhe provvisorie|Escursionisti Esteri]]. La serie EE non è stata utilizzata da automezzi civili per motivi di ambiguità, soprattutto per non creare problemi con i sistemi di rilevamento automatici.
==Dal 1999 in poi==
La mancanza della [[sigle automobilistiche italiane|sigla della provincia]] non era gradita a molti italiani, per cui nel [[1999]] avvenne una ulteriore revisione, che lasciò invariato il sistema di numerazione, cambiando invece l'estetica della targa. Le nuove targhe hanno due fasce blu ai lati: su quella sinistra sono presenti in colore giallo le [[Simboli europei|12 stelle]] dell'[[Europa|Unione Europea]] e in colore bianco la lettera I dell'[[Italia]]: ciò elimina l'obbligo di attaccare l'[[Sigla automobilistica internazionale|ovale con la sigla nazionale]], che spesso provocava confusione.
Sulla banda destra invece, in alto è presente in colore giallo l'anno di immatricolazione, in basso è possibile applicare in colore bianco [[Sigle automobilistiche italiane|la sigla della provincia]] di residenza dell'intestatario.
Anno e sigla di provincia sono adesivi e vengono generalmente applicati al momento della immatricolazione, spesso la sigla di provincia non viene apposta se il proprietario del veicolo non la richiede o se il veicolo non è stato immatricolato nella provincia di residenza.
Per le provincie autonome a [[Statuto speciale]] di [[Trento]], [[Bolzano]] e [[Aosta]] sono presenti gli stemmi provinciali o regionali a fianco delle lettere.
Per effetto delle nuove bande laterali, queste targhe sono di 3 cm più larghe delle precedenti, mentre i caratteri sono più massicci; queste le dimensioni esatte:
 
Alcune combinazioni sono riservate a usi specifici: sin dall'origine ([[1994]]) le combinazioni inizianti con "Z" (a partire da ''ZA 000 AA'') sono assegnate alle targhe posteriori quadrate. Dal [[2009]] le targhe delle [[autovetture]], dei [[motocicli]] e dei [[ciclomotori]] della [[Polizia locale (Italia)|Polizia locale]] riportano le combinazioni che incominciano con "Y". Dal 20 febbraio 2013, in base al DPR n. 198/2012, la lettera iniziale della serie alfanumerica nei [[rimorchio|rimorchi]] è "X" (vd. ''[[#Le targhe degli altri veicoli|infra]]'').
* Anteriore: 360 × 110 mm
* Posteriore su una riga: 520 × 110 mm
* Posteriore su due righe: 297 × 214 mm
 
'''Rappresentazione schematica di una targa standard:'''
Le targhe con le due fasce blu ai lati sono state introdotte a partire da ''BB 000 HH'', assegnato a Varese, per quanto riguarda quelle su una sola riga e da ''ZA 400 LV'' per quelle su due righe.
{| border="1"
Si segnala infine che, per via di questa modifica estetica, lo spazio fra le tre cifre centrali e le due lettere a destra è stato eliminato, creando una leggera dissimetria rispetto alla medesima serializzazione emessa dal 1994 al 1999.
| &nbsp;'''AN · 745 NL'''&nbsp;
|}
 
Le targhe vennero assegnate alle province a lotti, seguendo indicativamente la frequenza delle immatricolazioni. Il nuovo sistema di numerazione fu introdotto quindi gradualmente, via via che le singole province esaurivano le targhe obsolete: le prime immatricolazioni avvennero nelle province di [[provincia di Ancona|Ancona]], [[provincia di Asti|Asti]] e [[Provincia di Bergamo|Bergamo]] il 2 marzo del 1994 e recavano le combinazioni ''AA&nbsp;000&nbsp;DA, AB&nbsp;000&nbsp;MD e AA&nbsp;000&nbsp;DK''; il lotto inaugurale con la combinazione ''AA&nbsp;000&nbsp;AA'' fu invece assegnato alla [[provincia di Terni]].
'''Rappresentazione schematica della targa attuale:'''</br>
 
{| border=1
Fino al [[1999]] fu concesso alle province istituite nel [[1992]] ([[provincia di Biella|Biella]], [[provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]], [[provincia di Lecco|Lecco]], [[provincia di Lodi|Lodi]], [[provincia di Rimini|Rimini]], [[provincia di Prato|Prato]], [[provincia di Crotone|Crotone]], [[provincia di Vibo Valentia|Vibo Valentia]]) e ad altre province con cospicue rimanenze di targhe di vecchio tipo (come Viterbo, Isernia e Benevento) di continuare a distribuire targhe appartenenti al precedente sistema di numerazione: erano i proprietari dei veicoli da immatricolare che potevano scegliere il tipo di targa. In questo modo anche le nuove province poterono vantare la targa con la sigla automobilistica "provinciale" per alcune migliaia di veicoli, fino a un massimo di {{formatnum:12000}} per ogni nuova provincia.
 
In virtù della distribuzione a lotti delle targhe, anche questo sistema di numerazione consente di risalire alla provincia di prima immatricolazione, sempre che non vi siano stati "prestiti" fra le province per sopperire a ritardi nelle consegne o a consumi anomali. Utilizzano comunque gli stessi lotti di targhe alcune province, come [[Provincia di Firenze|Firenze]] e [[Provincia di Prato|Prato]] o [[Città metropolitana di Milano|Milano]] e [[Provincia di Monza e della Brianza|Monza]], in quanto condividono l'ufficio della [[Motorizzazione Civile]] (nel caso di Milano e Monza solo a livello amministrativo perché Monza ha fisicamente una sua sede distaccata della motorizzazione di Milano).
 
A richiesta vengono fornite delle targhe posteriori (occasionalmente anche anteriori) in formato su due righe (dette in gergo "quadrotte"), destinate ai veicoli (fuoristrada, autocarri, auto d'epoca o di importazione) che non hanno il vano targa sufficientemente largo per ospitare targhe standard.
 
'''Rappresentazione schematica di una targa quadrata:'''
{| border="1"
|
{|
|-
| width=10px"9" align="center" style="background:blue; color:white;"|<sub>'''I'''</sub>
| align="center" style="background:white; color:black;" | '''CD 123 EFZA'''
| width=10px"9" align="center" style="background:blue; color:white;"|<sub><small>'''PV'''</small></sub>
|-
| colspan="3" align="center" style="background:white; color:black;" | '''000·AA'''
|}
|}
 
Il numero di autoveicoli immatricolati ha fatto sì che la prima lettera avanzasse di un'unità all'incirca ogni 5 anni. Dal 1994 a oggi sono state emesse intorno a 65 milioni di combinazioni numeriche. Se dovesse mantenersi inalterata l'attuale media, la numerazione sarebbe sufficiente per vari decenni ancora, arrivando almeno fino al 2075.
===Ulteriori sviluppi===
A partire dal [[1º gennaio]] [[2003]], è stata introdotta la possibilità di ottenere targhe personalizzate; tuttavia esse devono rimanere all'interno dell'attuale sistema di numerazione ed è previsto un costo aggiuntivo rispetto alle targhe normali.
Al gennaio [[2008]] non è ancora stato emanato il regolamento di esecuzione, pertanto tali targhe non sono ancora state emesse.
È stata invece liberalizzata la stampa delle targhe di prova, con combinazioni alfanumeriche scelte dal possessore.
 
=== Dal 1999 a oggi ===
Dal 2003 viene inoltre modificata la [[filigrana]] delle targhe, precedentemente P.G.S. A/B 1/2, (ovvero Provveditorato Generale dello Stato, A o B son due diversi tipi di patina, 1 e 2 se la patina è bianca o gialla), ora M.E.F. A/B/C 1/2 ovvero Ministero dell'economia e delle Finanze.
{{Immagine multipla
| allinea = right
| per riga = 2
| larghezza totale = 250
| immagine1 = Italia-BZ.png
| immagine2 = Targa_automobilistica_Italia_1999_BG•122_SN_Reggio_nell'Emilia_posteriore.jpg
| immagine3 = Italian_license_plate_current_series.jpg
| sotto = Targa posteriore standard con bande blu ai lati in uso dall'8 febbraio 1999, nelle sue varianti con o senza gli adesivi opzionali dell'anno di immatricolazione e della sigla provinciale apposti sulla banda blu a destra
}}
[[File:Targa automobilistica Italia 1999 ER•929NG anteriore.jpg|miniatura|240px|Targa anteriore sprovvista degli adesivi opzionali nella banda blu a destra]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1999 ZA 198•SG.png|miniatura|upright=0.55|Formato quadrato con serie iniziante per "Z"]]
La mancanza della [[sigle automobilistiche italiane|sigla della provincia]] non era gradita a molti italiani, tanto che fu commercializzata e adottata da molti automobilisti una banda di colore blu con l'indicazione della provincia in bianco, solitamente adesiva, da aggiungere lateralmente alla targa posteriore. Per soddisfare questa preferenza e per permettere l'identificazione immediata della provincia di prima immatricolazione, dall'8 febbraio [[1999]] avvenne un'ulteriore revisione che lasciò invariato il sistema di numerazione, cambiando invece l'estetica della targa.
 
Le nuove targhe sono basate sul [[Targhe d'immatricolazione nell'Unione europea|formato comune]] introdotto dal [[regolamento dell'Unione europea]] (CE) n. 2411/98 del Consiglio del 3 novembre 1998: hanno due fasce blu ai lati, su quella a sinistra sono presenti in colore giallo le [[Simboli europei|dodici stelle]], rappresentate in cerchio, dell'[[Unione europea]] e in colore bianco la lettera "I" dell'[[Italia]]; ciò ha eliminato l'obbligo di incollare l'ovale con la [[Sigla automobilistica internazionale|sigla nazionale]], che spesso provocava confusione. Sulla banda a destra sono facoltativamente posizionate in alto, dentro un cerchio con contorno giallo, due cifre gialle che indicano l'anno della prima immatricolazione (es.: 05 = 2005), mentre in basso si può applicare, sempre su richiesta del proprietario del veicolo, la [[Sigle automobilistiche italiane|sigla della provincia o città metropolitana]] di residenza dell'intestatario, in colore bianco o, meno frequentemente, grigio. Anno e sigla sono adesivi e vengono generalmente incollati al momento dell'immatricolazione oppure, se non applicati, consegnati al proprietario assieme al libretto di circolazione del veicolo.
==Le targhe degli altri veicoli==
===Motociclette===
[[Immagine:Italy_Euro_Plate_Bike.jpg|thumb|right|150px|Targa di motocicletta]]
Per quanto riguarda i [[motocicletta|motocicli]] di [[cilindrata]] superiore ai 50 [[centimetro cubo|cc]] la targa è, secondo l'ultima revisione ([[1999]]), di forma rettangolare, disposta su due righe, con caratteri neri su fondo bianco riflettente. Sulla prima riga, oltre a due lettere, sui lati vi sono bande blu recanti le 12 stelle dell'[[Unione Europea]] e la lettera I dell'Italia sul lato sinistro e sulla banda destra invece sono presenti l'anno di immatricolazione e la sigla della provincia di immatricolazione, mentre sulla seconda riga vengono riportate 5 cifre.
 
Per le province autonome a [[statuto speciale]] di [[Provincia autonoma di Trento|Trento]] e [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]], e per la [[Valle d'Aosta]] sono presenti rispettivamente gli stemmi provinciali o regionali sopra la seconda lettera, che viene per questo riportata in dimensioni ridotte.
'''Rappresentazione schematica:'''
 
{| border=1
Per effetto delle bande laterali, le nuove targhe sono di 3&nbsp;[[centimetro|cm]] più larghe delle precedenti, mentre i caratteri sono più marcati, inoltre non c'è più lo spazio tra le cifre e le due lettere a destra.
 
Queste le dimensioni esatte:
 
* anteriore: 360 × 110&nbsp;mm;
* posteriore su una riga: 520&nbsp;mm × 110&nbsp;mm ("formato A");
* posteriore su due righe: 297&nbsp;mm × 214&nbsp;mm ("formato B").
 
Le targhe con le due fasce blu ai lati sono state introdotte a partire da ''BB 000 HH'', assegnato a Varese per quanto riguarda quelle su una sola riga, e da ''ZA 400 LV'' per quelle su due righe. Dal [[2003]] viene inoltre modificata la [[filigrana (carta)|filigrana]] delle targhe, precedentemente P.G.S. A/B 1/2, cioè [[Provveditorato generale dello Stato]] (A e B sono due diversi tipi di patina: 1 o 2 se la patina è rispettivamente bianca o gialla), ora M.E.F. A/B/C 1/2, ovvero [[Ministero dell'economia e delle finanze]].
 
Nel [[2011]] è stata saltata l'intera serie avente come combinazione iniziale le lettere EE, per evitare di confondere le targhe con quelle degli [[#Targhe provvisorie|Escursionisti Esteri]]; alla numerazione ''ED 999 ZZ'' è quindi seguita ''EF 000 AA''.
 
'''Rappresentazione schematica di una targa posteriore standard attuale:
{| border="1"
|-
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" | '''HB·055GH'''
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
 
'''Rappresentazione schematica di una targa quadrata attuale:
{| border="1"
|
{|
|-
|width=9px align="center" style="background:blue;| color[[File:white;"EU-section-with-I.svg|<sub>'''I'''</sub>12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" | '''XXZB'''
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|width=9px align="center" style="background:blue; color:white;"|<sub><small>'''PI'''</small></sub>
|-
| colspan="3" align="center" style="background:white; color:black;" | '''12345250·BG'''
|}
|}
 
== Vecchio sistema di numerazione ==
In passato le targhe motociclistiche hanno avuto anch'esse una numerazione legata alle [http://www.targheitaliane.it/italy/table/sigle2_i.html sigle provinciali]. In tutte le sue edizioni la targa della motocicletta ha conservato la disposizione dei caratteri e delle cifre su due righe.
[[File:Giuseppe Luraghi (3).jpg|miniatura|240px|Il primo esemplare di automobile immatricolato in Italia avente una targa costituita anche da lettere. Fu installata il 7 aprile 1965 su un'''[[Alfa Romeo Giulia]] TI'', destinata come auto di servizio al direttore del ''[[Corriere della Sera]]''<ref>{{cita web|url=https://patrimonioalfaromeo.blogspot.com/2011/12/ar-giulia-ti-mi-a00000.html|titolo=Alfa Romeo Giulia TI MI A00000|accesso=30 settembre 2018}}</ref>. Sulla destra si può vedere [[Giuseppe Luraghi]], all'epoca presidente dell'[[Alfa Romeo]].]]
 
* La numerazione della prima serie andava da 1 fino a 999999 senza lettere né zeri prima delle cifre significative. Questi ultimi furono introdotti con la distribuzione delle prime targhe nelle nuove province di Pordenone (istituita nel 1968) e Isernia (istituita nel 1970), la cui numerazione iniziò dal numero 0001. Nella provincia di Oristano, istituita nel 1974, la prima targa fu 000001 (6 cifre) ma dopo il numero 009999 si passò a 10000 (5 cifre). Nessuna spiegazione fu data per tale cambio di numero di cifre totali. Le targhe a sfondo riflettente furono stampate solo in formato a 6 cifre.
Nelle prime 99 targhe di ogni provincia (salvo alcune eccezioni per le Province di più recente istituzione) compariva prima il numero e poi la sigla di provincia. Per i numeri successivi la targa era in grado di ospitare fino a sei cifre di immatricolazione: le ultime 4 venivano disposte sulla riga inferiore, la prima e la seconda quando presenti (con eventuali zeri di riempimento) erano disposte dalla prima riga alla destra dei due caratteri della sigla di provincia. La disposizione era quindi analoga a quella utilizzata per gli autoveicoli tra il [[1927]] e il [[1976]], lo sfondo della targa è sempre stato bianco.
* Per ovviare al raggiungimento del milione d'immatricolazioni nelle province più popolose, ''in primis'' quelle di Milano (prima a tagliare tale traguardo) e Roma (a seguire) si dovette ricorrere a una lettera in prima posizione che significasse un numero di 2 cifre da 10 in avanti. La prima lettera usata fu la A che significava "10", onde la targa A00000 simboleggiava la milionesima immatricolazione nella provincia. A seguire le successive lettere fino a Z furono le 21 dell'[[alfabeto italiano]] meno la C, I, O e Q ma inclusa la K (tra la H e la L, quindi identificante le vetture immatricolate da {{formatnum:1700000}} a {{formatnum:1799999}}); dopo la lettera Z furono usate le altre tre lettere dell'alfabeto latino X, Y e W, in quest'ordine (a differenza dell'ordine alfabetico W, X e Y). Per tutti gli [[anni 1960|anni sessanta]] Milano (dal 7 aprile 1965), Roma (dal 14 novembre 1966) e Torino (dal 5 aprile 1968<ref>{{Cita news | pubblicazione = [[Stampa Sera]] | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,1533_02_1968_0082_0002_21626556/ | titolo = Siamo al milione | accesso = 20 gennaio 2018 |p=2 | data = 6 aprile 1968 }}</ref>) furono le uniche province a vantare più di un milione di veicoli immatricolati; la quarta provincia fu Napoli (dal 22 agosto 1975), che assegnò la targa NA A00000 a un autobus [[Fiat 418]] carrozzato [[Sofer (azienda)|Sofer]] dell'[[Azienda Napoletana Mobilità|ATAN]], numero di vettura 3650. Nel corso degli anni, a superare la milionesima immatricolazione furono anche le province di Genova, Bergamo, Brescia, Como, Varese, Padova, Verona, Treviso, Bologna, Modena, Firenze, Bari, Palermo e Catania.
* Le prime province a esaurire la serie alfabetica in testa, a fine [[Anni 1970|anni settanta]], furono quelle di Milano e, a seguire, ancora Roma e Torino. Fu deciso quindi che in questi casi la lettera avrebbe dovuto essere spostata in fondo alla sequenza alfanumerica. Alla targa W99999 (ovvero l'immatricolazione {{formatnum:3099999}}) fece quindi seguito la targa 00000A (la A in fondo significava il numero 31 in cima all'immatricolazione); rispetto alle 21 lettere della serie precedente furono tolte ulteriori 3 lettere (B, K e U) riducendo la serie a 18; fu tuttavia ripristinato l'ordine alfabetico corretto, per cui le lettere W, X e Y furono collocate dopo la V e prima della Z a rappresentare quindi i numeri iniziali 45, 46 e 47 dell'immatricolazione. L'ultima targa con la lettera in fondo fu 99999Z (ovvero l'immatricolazione numero {{formatnum:4899999}}).
* Nelle province più grandi ([[Provincia di Roma|Roma]] e [[Provincia di Milano|Milano]]) si è dovuto successivamente ricorrere a spostare la lettera in seconda posizione (esempio: 9A9999). Da questa serie, oltre alle lettere saltate nella prima serie alfanumerica, è esclusa anche la B, vengono invece reintrodotte la U e la K.
* [[Provincia di Milano|Milano]] fu l'unica provincia italiana a esaurire anche le lettere in seconda posizione, passando a mettere la lettera A e D in terza posizione (esempio: 99A999) alla fine del 1993.
* A [[Roma]] la prima targa (1-Roma) e la milionesima (Roma A00000) furono assegnate, rispettivamente nel 1927 e nel 1966, a due autovetture [[FIAT]], una [[Fiat 503|503]] e una [[Fiat 124|124]], entrambe appartenenti allo stesso abitante della capitale, Giorgio Vertunni, che venne a ritirare la sua nuova "124 berlina" a bordo della "503"<ref>''Roma 1 milione'', [[L'Automobile]] n. 48 (1966).</ref>. Nel 1982, nella stessa famiglia, venne acquistata una [[Fiat 131]] Mirafiori CL 1300 berlina, a cui venne assegnata la targa Roma 00000A, ossia la numero 3.100.000.
 
== Le targhe degli altri veicoli ==
Durante l'uso della numerazione legata alle sigle provinciali nessuna provincia ha immatricolato sino a 1.000.000 di motocicli, dunque non è stato necessario ricorrere a combinazioni alfanumeriche per gestire le immatricolazioni delle province più popolose.
[[Autocarro|Autocarri]], [[autobus]] e veicoli assimilabili utilizzano le stesse targhe destinate alle automobili. Altre categorie di veicoli ([[Motocicletta|motocicli]], [[Ciclomotore|ciclomotori]], [[Rimorchio|rimorchi]], [[Macchina agricola|macchine agricole]], [[Macchina operatrice|macchine operatrici]] e [[filobus]]) hanno invece targhe specifiche. In passato anche le targhe per questi particolari veicoli, come quelle per le automobili, erano emesse su base provinciale; a partire dal [[1994]] è stato introdotto per ogni tipo di targa (tranne che per i filobus) un sistema di numerazione unico per tutta Italia, tuttavia, a causa del basso numero di veicoli speciali immatricolati, molte province hanno continuato per molti anni a distribuire targhe di vecchio tipo per smaltire le scorte.
 
=== Motoveicoli ===
A partire dal [[1994]] il sistema di numerazione si è adeguato ai criteri descritti nel primo paragrafo, i due caratteri non rappresentano più la provincia ma una combinazione alfabetica che varia in maniera analoga a quella delle targhe automobilistiche, ovviamente per evitare duplicazioni non vengono utilizzate le combinazioni alfabetiche che sono identiche alle sigle provinciali in vigore nel 1993. Anche per i motocicli, dal [[1994]] al [[1999]] non era più riportata la sigla di provincia e la disposizione dei caratteri era: sulla prima riga 2 lettere e una cifra, sulla seconda riga le restanti 4 cifre.
[[File:Italy Euro Plate Bike.jpg|miniatura|upright=0.55|Targa di un motociclo immatricolato nel 2000]]
[[File:Italian historical bike plate.jpg|miniatura|upright=0.55|Formato introdotto nel giugno 1932, con numerazione sopra il bollo del fascio littorio e la sigla della provincia, in una ''[[Benelli (casa motociclistica)|Benelli]] 175 Sport'' d'epoca]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1932 MI•20 3427 Milano motocicletta.jpg|miniatura|upright=0.65|Targa di uno scooter con caratteri [[Garamond (carattere)|Garamond]] in uso da giugno 1932 al 1951]]
[[File:Targa automobilistica Italia MI 496291 Milano motocicletta.jpg|miniatura|upright=0.65|Targa di uno scooter con caratteri in uso dal 1951 al 1985]]
La targa dei [[motoveicoli]] di [[cilindrata]] superiore ai {{M|50|ul=cm3}}, secondo l'ultima revisione ([[1999]]), è di dimensioni un po' più grandi di quelle del formato emesso fino al 31 dicembre 1998 (177 × 177&nbsp;mm anziché 165 × 165&nbsp;mm), disposta su due linee, con caratteri neri su fondo bianco riflettente. Sui lati della prima riga, oltre a due lettere che avanzano progressivamente in ordine alfabetico, vi sono delle bande blu recanti a sinistra le [[Simboli europei|dodici stelle dell'Unione Europea]] e la [[sigla automobilistica internazionale|sigla internazionale]] '''I''' dell'[[Italia]], a destra l'anno d'immatricolazione e la sigla della provincia (opzionali), mentre la seconda riga è occupata da cinque cifre.
{|
|'''Rappresentazione schematica della targa di un motoveicolo della provincia di Milano dal 1905 al 1927:'''
|-
|}
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:red;">'''&nbsp;38'''</span><br />&nbsp;'''132'''&nbsp;
|}
'''Targa per moto con formato usato dal 1927 a giugno 1932:'''
{| border="1"
|- bgcolor="#000000"
|&nbsp;&nbsp;<span style="color:white">'''3164'''</span><br />&nbsp;&nbsp;<span style="color:white">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;'''MI'''</span>&nbsp;&nbsp;
|}
 
'''Formato utilizzato da giugno 1932 al 1985:'''
===Ciclomotori===
{| border="1"
I [[motocicletta|motocicli]] di [[cilindrata]] inferiore ai 50 [[centimetro cubo|cc]] e non omologati per il trasporto di un passeggero hanno una targa propria (o contrassegno di circolazione) legata al proprietario del veicolo e non al mezzo; ciò permette di poter utilizzare la stessa targa su mezzi diversi. Queste targhe sono caratterizzate da forma esagonale e sfondo bianco, con una combinazione di cinque caratteri neri (lettere e numeri) disposti sue due righe, due sulla prima e tre sulla seconda. Sono state introdotte a partire dal [[1º ottobre]] [[1993]] e l'immatricolazione riguarda, da quel momento, sia i veicoli nuovi che quelli antecedenti a tale data; la prima targa di questo sistema è stata 00 001.
|&nbsp;<span style="color:royalblue;">'''&nbsp;MI·61'''&nbsp;</span><br />&nbsp;<span style="color:royalblue;">'''&nbsp;9344'''&nbsp;&nbsp;</span>
|}
 
'''Grafica in uso dal 1985 al 1994:'''
Il [[14 luglio]] [[2006]] è stato introdotto un nuovo tipo di targhe specifico per i ciclomotori omologati per il trasporto di un passeggero, caratterizzate da forma quadrata e sfondo bianco, con una combinazione di sei caratteri neri (lettere e numeri) disposti su due righe da tre caratteri ciascuna; i caratteri 0, 1, A, E, oltre ai soliti già non utilizzati per le automobili, non vengono utilizzati. La prima targa del nuovo sistema è stata X22 222.
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:black;">'''&nbsp;MI·99'''&nbsp;</span><br />&nbsp;<span style="color:black;">'''&nbsp;7027'''&nbsp;&nbsp;</span>
|}
 
'''Design in uso dal 1994 al 1999:'''
==Targhe militari==
{| border="1"
[[Immagine:marinamilitare.jpg|thumbnail|Targa attuale della Marina Militare]]
|
Le targhe militari a partire dal [[1997]] hanno adottato un sistema di numerazione del tipo 000 AA, dove, per la Marina Militare, le lettere riportavano la sigla del Comando Marina al quale era assegnato il mezzo; successivamente la numerazione è stata modificata in AA 000.
{|
Davanti a questi cinque caratteri ci sono due o tre lettere in rosso che indicano le varie forze armate secondo il seguente schema:
|-
|style="background:white; color:black;" | &nbsp;'''AB·0'''&nbsp;
|-
|style="background:white; color:black; | &nbsp;'''1234'''&nbsp;
|}
|}
 
'''Rappresentazione schematica di una targa attuale:'''
{| border="1"
|
{| style="border-collapse:collapse;"
|- style="border-bottom:solid 2px black;"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white;border-bottom:inherit;" | '''FT·'''
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|- style="border-top:solid 3px black;"
| colspan="3" align="center" style="background:white; color:black;" | '''07800'''
|}
|}
 
In passato anche le targhe motociclistiche hanno avuto una numerazione legata alle sigle provinciali<ref>{{cita testo|url=http://www.targheitaliane.it/italy/table/sigle2_i.html|titolo=Sigle di provenienza tra il 1905 e il 1927<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>. In tutte le sue edizioni è stata mantenuta la distribuzione delle lettere e delle cifre su due righe.
 
Nelle prime 9999 targhe di ogni provincia (salvo alcune eccezioni per quelle di più recente istituzione) compariva prima il numero e poi la sigla della provincia. Per i numeri successivi la targa era in grado di ospitare fino a sei cifre: le ultime quattro venivano posizionate sulla riga inferiore, la prima e la seconda quando presenti (con eventuali zeri di riempimento) erano impresse sulla prima riga, alla destra dei due caratteri della sigla della provincia. La disposizione era quindi analoga a quella utilizzata per gli autoveicoli. Dal [[1927]] fino a giugno del 1932 avevano caratteri bianchi su sfondo nero; in quell'anno le targhe precedentemente emesse vennero sostituite con altre di nuovo tipo con sfondo bianco e caratteri blu. In effetti, osservando le visure dei vari "nuovi numeri 1", si notano iscrizioni al P.R.A. a partire da ottobre 1933. Da ottobre 1933 i motoveicoli nuovi partirono con la nuova numerazione e vennero anche targate tutte le moto 175 che fino ad allora circolavano senza targa. Queste ultime dovettero affrettarsi a munirsi di targa perché altrimenti non avrebbero potuto più circolare, per questo motivo presero spesso i primi numeri, mentre ai proprietari delle moto ante '33 già targate in precedenza fu dato circa un anno di tempo per ritirare la nuova targa, per questo motivo presero poi numeri più alti. Fino al [[1934]] circolarono coppie di motocicli con la stessa numerazione, emesse con la vecchia serie (1927-1933) e la nuova (dal [[1933]]). Alle nuove bianco/blu furono apportate solo piccole modifiche: negli [[Anni 1940|anni quaranta]] venne introdotto lo stemma dell'Associazione Mutilati Invalidi, dal '49 l'[[emblema della Repubblica Italiana]], negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] vennero revisionati i caratteri, negli [[Anni 1960|anni sessanta]] si passò dal metallo alla plastica. Nel [[1985]], cioè con la corrispondente revisione dell'aspetto e della foggia delle targhe automobilistiche, le targhe per motocicli adottarono i caratteri neri e lo sfondo riflettente.
 
Durante l'uso della numerazione legata alle sigle provinciali nessuna provincia ha immatricolato {{formatnum:1000000}} o più motocicli, dunque non è stato necessario ricorrere a combinazioni alfanumeriche per gestire le immatricolazioni delle province più popolose.
 
A partire da marzo del [[1994]] i due caratteri non rappresentano più la provincia ma una combinazione alfanumerica che varia in maniera analoga a quella delle targhe automobilistiche. Per evitare duplicazioni non vengono utilizzate le sequenze identiche a quelle delle sigle provinciali. Anche per i motocicli dal 1994 al [[1999]] non era più riportata la sigla di provincia e la disposizione dei caratteri era la seguente: sulla prima riga due lettere e una cifra, sulla seconda riga le restanti quattro cifre.
 
Così come già accaduto per le targhe delle autovetture, anche per quelle dei motocicli la serie "EE" è stata saltata per non creare confusione con le targhe riservate agli [[#Targhe Escursionisti Esteri|Escursionisti Esteri]]. Pertanto alla numerazione ''ED 99999'' è seguita ''EF 00000''.
 
Le targhe per [[motocicli]] si applicano anche ai veicoli a essi assimilati, ovvero ai [[motocarro|motocarri]] e [[mototrattore|mototrattori]] di cilindrata superiore a 50&nbsp;cm³, nonché ai [[quadriciclo|quadricicli]].
 
=== Ciclomotori ===
[[File:Targa automobilistica Italia 1984 6B AVG ciclomotore.jpg|miniatura|upright=0.45|La targa per ciclomotori utilizzata dal 1993 al 2006 ("targhino")]]
[[File:Targa automobilistica Italia 2006 X5F JPD ciclomotore.jpg|miniatura|upright=0.55|La targa dei ciclomotori in uso dal 14 luglio 2006]]
Fino al 30 settembre 1993 i [[ciclomotori]] erano privi di targa. I [[motocicletta|motocicli]] di [[cilindrata]] inferiore ai {{M|50|ul=cm3}} e non omologati per il trasporto di un passeggero avevano una targa propria (o contrassegno di circolazione) legata al proprietario del veicolo e non al mezzo; ciò permetteva di poter utilizzarla su mezzi diversi. Queste targhe erano caratterizzate da forma esagonale (gli angoli superiori erano tagliati) e sfondo bianco, con una combinazione di cinque caratteri neri distribuiti su due righe, due sulla prima e tre sulla seconda. Erano state introdotte a partire dal 1º ottobre [[1993]] e l'immatricolazione da allora avrebbe riguardato sia i veicoli nuovi sia quelli antecedenti a tale data. La prima targa di questo sistema, le cui dimensioni erano di 97 × 115 [[millimetro|mm]], è stata 00/001; si procedeva nell'ordine secondo cui prima venivano i numeri dallo zero al nove e poi le lettere dalla A alla Z: ad esempio dopo la targa 45/678, è venuta la 45/679 e dopo ancora la 45/67A. Una volta arrivati alla 45/67Z, si è passati alla 45/680, fino a 9Z/ZZZ. Questo sistema, che ripartì da A0/001 ad aprile [[2002]], arrivò fino alla stampa della combinazione AF080, dopodiché si passò a un nuovo sistema.
 
Il 14 luglio [[2006]] è stato introdotto un nuovo tipo di targhe. Le targhe attuali hanno forma quadrata (142 × 122&nbsp;mm) e sfondo bianco, con una combinazione di sei caratteri neri (20 lettere e 8 numeri) disposti su due righe da tre caratteri ciascuna; i caratteri 0, 1, A, E, I, O, Q, U, non vengono utilizzati. La prima targa del nuovo sistema è stata quindi X22222 assegnata alla [[provincia di Palermo]]. Il criterio di numerazione è di 6 caratteri in base 28 (8 numeri e 20 lettere), che formano un totale di {{formatnum:481890304}} possibili combinazioni, mentre il sistema precedente era di 5 caratteri in base 32 (10 numeri e 22 lettere). La lettera '''X''' in testa alla sequenza serve solo da discrimine alfanumerico tra targhini e nuove targhe. Entro il 13 febbraio [[2012]] tutte le targhe ciclomotori del primo tipo, ovvero i "targhini" a 5 caratteri, avrebbero dovuto essere rimpiazzate dalle nuove targhe a 6 caratteri.
 
Le targhe per ciclomotori si applicano anche ai veicoli a essi assimilati, ovvero a [[motocarro|motocarri]] e [[mototrattore|mototrattori]] di cilindrata inferiore a 50&nbsp;cm³, e ai [[quadriciclo|quadricicli leggeri]].
 
=== Rimorchi ===
[[File:Formatoper rimorchi 1932-1959.jpg|thumb|upright=0.65|Formato per rimorchi utilizzato dal 1932 al 1959]]
Dal [[1927]] al 1932 i [[rimorchio|rimorchi]] e i [[semirimorchio|semirimorchi]] avevano targhe simili a quelle automobilistiche, erano però contraddistinte dalla scritta '''RIMORCHIO''' sopra i numeri e la provincia. Fino a tutto il [[1992]] erano apposte sul lato destro, a partire dal [[1993]] sul retro del rimorchio stesso.
 
Dal [[1932]] al 1959 le targhe di questi veicoli non si differenziavano da quelle delle autovetture tranne che per la dicitura "rimorchio" scritta in minuscolo sulla riga inferiore. Dal [[1959]] al 19 febbraio 2013 recavano la scritta "RIMORCHIO" in maiuscolo sopra il numero; avevano lo sfondo nero e caratteri bianchi, con le cifre che precedevano la provincia, subendo negli anni solo lievi modifiche fino al [[1963]], quando le targhe diventarono di plastica.
 
Con l'avvento delle targhe riflettenti, nel [[1985]] lo sfondo divenne bianco e i caratteri neri; il numero seguiva la provincia come nelle automobili e la scritta "RIMORCHIO" assunse la colorazione rossa.
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 AE 55446 rimorchio.jpg|miniatura|240px|Targa per rimorchi con grafica emessa dal 28 febbraio 1994 al 19 febbraio 2013]]
 
Le targhe emesse a partire dal [[1994]] erano composte, come quelle dei motocicli, da due lettere e cinque cifre. Misuravano 340 × 109&nbsp;[[Millimetro|mm]] e si presentavano bianche con caratteri neri, su un'unica linea, mentre sulla riga superiore c'era scritto in rosso "RIMORCHIO". Le coppie di lettere corrispondenti alla sigla di una provincia non venivano saltate, contrariamente alle targhe delle motociclette, causando a volte confusioni con le precedenti targhe d'immatricolazione a base provinciale.
[[File:Targa automobilistica Italia 1999 EV 802 LA rimorchio posteriore.jpg|miniatura|240px|Targa ripetitrice con formato in uso dal 28 febbraio 1994 da applicare sui rimorchi sprovvisti di targa propria, ovvero immatricolati prima del 20 febbraio 2013]]
Dal [[1959]] al [[2013]] i rimorchi dovevano sempre esporre, accanto alla targa propria, quella ripetitrice del veicolo trainante, contrassegnata da una '''R'''. La targa ripetitrice fino al 1994 seguiva la sigla della provincia e anteriormente al 1985 non si diversificava dalle targhe delle automobili (fondo nero e caratteri bianchi); era contraddistinta da una "R" sopra la sigla provinciale nei modelli 1976–1985, mentre nei modelli 1959–1976 la lettera si trovava sopra lo stemma della Repubblica. Nel [[1985]] diventarono gialle con caratteri neri composti da adesivi da applicare sul fondo seguendo la numerazione della motrice; la lettera "R" divenne di colore rosso.
[[File:Italian trailer plate.jpg|miniatura|240px|Formato per rimorchi, roulotte e carrelli appendice introdotto il 20 febbraio 2013]]
Dal 20 febbraio [[2013]] i rimorchi (fatta eccezione per quelli agricoli) e i semirimorchi di nuova immatricolazione sono muniti soltanto di una targa simile a quella posteriore degli autoveicoli, senza più targa ripetitrice. Lo prevede il D.P.R. 28 settembre [[2012]], n. 198<ref>{{Cita legge italiana|tipo = DPR|anno = 2012|mese = 09|giorno = 28|numero = 198|titolo = Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992 n. 495, in materia di variazione dell'intestatario della carta di circolazione, intestazione temporanea di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi e di targhe dei rimorchi|articolo = }}</ref> che, fra l'altro, modifica gli artt. 258, 259 e 260 del regolamento di esecuzione e attuazione del [[codice della strada]], il cui art. 100, comma 4, prevedeva che tutti i rimorchi, quando erano agganciati a una motrice, dovessero essere muniti posteriormente di una targa ripetitrice con i dati d'immatricolazione del veicolo trainante.
 
L'art. 11, comma 2, lettera b, della legge 29 luglio 2010, n. 120, ha eliminato tale obbligo per i rimorchi, le [[roulotte]] e i [[carrello appendice|carrelli appendice]]. Restano esclusi dalle nuova normativa anche i rimorchi immessi in circolazione in data antecedente al 1º ottobre 1993. Infatti l'articolo 235, comma 7, del codice della strada contiene una norma transitoria che di fatto consente ai rimorchi immatricolati fino al 30 settembre 1993 di sottostare alla disciplina previgente a quella del D.Lgs. n. 285/1992, con il posizionamento della targa d'immatricolazione sul lato destro del veicolo e della targa ripetitrice sul lato posteriore.
 
Il lotto inaugurale con la combinazione "XA 000AA", pubblicata il 27 febbraio 2013, è stato assegnato alla [[provincia di Agrigento]]. La serie è partita da <code>XA&nbsp;000AA</code>, dove la lettera "X" è fissa mentre gli altri caratteri sono progressivi.
 
'''Rappresentazione schematica di una targa attuale:'''
{| {{prettytable}}
{| border="1"
!AM
|[[Aeronautica Militare]]
|-
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
!CC
| align="center" style="background:white; color:black;" | '''XA·664ZW'''
|[[Arma dei Carabinieri]] (Lettere CC in colore rosso)
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
 
'''Schema di targa per rimorchio dal 1994 al 2013:'''
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:red;"><sub>'''RIMORCHIO'''</sub></span>&nbsp;<br />&nbsp;'''AA 19871'''&nbsp;
|}
 
'''Schema di targa per rimorchio dal 1985 al 1994:'''
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:red;"><sub>'''RIMORCHIO'''</sub></span>&nbsp;<br />&nbsp;'''MI 113535'''&nbsp;
|}
 
'''Schema di targa per rimorchio dal 1959 al 1985:'''
{| border="1"
|- bgcolor="#000000"
|&nbsp;<span style="color:white"><sub>&nbsp;'''RIMORCHIO'''</sub></span><br />&nbsp;&nbsp;<span style="color:white">'''8&nbsp;0&nbsp;1&nbsp;3&nbsp;4 &nbsp;&nbsp;MI'''</span>&nbsp;
|}
 
'''Schema di targa per rimorchio dal 1932 al 1959:'''
{| border=1
|- bgcolor="#000000"
|&nbsp;<span style="color:white">'''MI''' <br/>&nbsp;'''5752'''</span>&nbsp;<br />&nbsp;<span style="color:white"><small>'''rimorchio'''</small></span>
|}
{| border="1"
|- bgcolor="#000000"
|&nbsp;<span style="color:white">'''MI ·1'''<br/>&nbsp;'''1385'''</span>&nbsp;<br />&nbsp;<span style="color:white"><small>'''rimorchio'''</small></span>
|}
 
=== Macchine agricole ===
[[File:Targa italiana di un trattore.jpg|miniatura|upright=0.65|Formato in uso dal 1985]]
<div class="tright" style="clear:none">
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 VI•1 9471 agricoltura.jpg|miniatura|upright=0.6|Targa di una macchina agricola con grafica emessa dal 1959 al 1985]]</div>
[[File:Geom es20200515 10463421.jpg|miniatura|240px|Targa UMA apposta su un trattore della provincia di Brescia]]
Le [[macchine agricole]] sono munite di una targa propria solo posteriore: la serie corrente, entrata in vigore nel [[1994]], ha una forma quadrata (165 × 165&nbsp;mm) e uno sfondo giallo con caratteri di colore nero; la numerazione è del tipo <code>AB&nbsp;1/2&nbsp;3&nbsp;C</code>.
 
Tra il [[1985]] e il 1994 l'aspetto di queste targhe era identico, con scritte nere su sfondo giallo, ma la numerazione era a cinque cifre (una in alto, le restanti in basso). Dal [[1959]] al 1985 lo sfondo era verde scuro e i caratteri bianchi; le cifre erano generalmente quattro o cinque, anche se non mancano esempi documentati di numerazione a tre cifre<ref>{{Cita web|url=https://www.targheitaliane.it/index_i.html|titolo=Targhe a Roma|accesso=4 dicembre 2022}}</ref>.
 
Dal [[1927]] al 1959 l'unica targa di cui erano provvisti tali veicoli era anteriore, triangolare, rossa con le scritte argento e su quattro linee. In alto, sotto lo stemma di una croce all'interno di un quadrato, erano posizionate le lettere '''U.M.A''', che sormontavano le parole '''MOTORE''' sulla seconda riga e '''AGRICOLO''' sulla terza; sulla linea inferiore erano impressi la sigla provinciale e, dopo una spaziatura, un numero composto da un massimo di cinque cifre. Queste targhe, più piccole e molto più leggere di quelle ordinarie, non appartenevano al veicolo vero e proprio, ma, come dice il nome stesso, al motore, sebbene fossero fissate sulla carrozzeria come targhe normali. Venivano rilasciate agli [[Agricoltore|agricoltori]] destinatari dell'assegnazione di carburante a prezzo agevolato, privo di [[Accisa|accise]] (vd. [[Utenti motori agricoli]]). Il formato originario presentava in alto lo stemma della [[Confederazione Fascista degli Agricoltori]] (C.F.A.), rappresentato da un rombo contornato da una fune con al suo interno un [[Gladio (arma)|gladio]] formato da una spiga (nella lama), da un fascio (nell'elsa) e da un pane (nella guardia). Le lettere UMA sono le iniziali di "'''U'''tenti '''M'''otori '''A'''gricoli". Al termine della [[seconda guerra mondiale]] fu modificato lo stemma e, in un secondo momento, fu cambiato anche il colore, che divenne più scuro. Intorno agli [[Anni 1970|anni '70]] queste targhe subirono un'ulteriore modifica, con la rimozione della sigla "UMA" e l'inserimento dell'[[emblema della Repubblica Italiana]]<ref>{{Cita web|url=https://www.targheetarghe.it/it-it/p/18/motore-agricolo|titolo=motore agricolo|autore=Tecnoprogress.net|sito=Targhe e Targhe|lingua=it|accesso=22 novembre 2021}}</ref>.
 
==== Rimorchi agricoli ====
[[File:Targa di un rimorchio agricolo italiano con targa ripetitrice.jpg|miniatura|240px|Un rimorchio agricolo con targa della serie in uso dal 1994 e, a sinistra, la targa ripetitrice del veicolo trainante]]
Esiste anche una targa specifica per i rimorchi agricoli (se di [[massa (fisica)|massa]] complessiva di almeno {{M|1,5|ul=t}}), che ha la stessa numerazione delle macchine agricole ma la forma rettangolare (come le normali targhe per rimorchi) e riporta in alto la scritta '''RIM. AGR.''' con lettere e punti rossi, in basso la numerazione del tipo <code>AB&nbsp;123&nbsp;C</code> a caratteri neri. Dal [[1985]] al [[1994]] la serie era costituita dalla sigla della provincia e un numero progressivo di quattro o cinque cifre.
 
È sempre affiancata dalla "targa ripetitrice", ossia un duplicato di quella del mezzo trainante, con numeri adesivi da attaccare su una base con la '''R''' rossa di dimensioni ridotte sulla riga superiore e senza lo [[Emblema della Repubblica Italiana|stemma della Repubblica Italiana]].
 
Inizialmente anche le targhe "RIM. AGR." avevano caratteri bianchi su fondo verde scuro. Erano montate sul lato destro del rimorchio fino al [[1993]], anno in cui venne reso obbligatorio il fissaggio sul retro del veicolo.
 
=== Macchine operatrici ===
[[File:Targa macchina operatrice italiana dal 1994.jpg|miniatura|240px|Targa di una macchina operatrice con formato utilizzato dal 1994]]
<div class="tright" style="clear:none">[[File:Targa automobilistica Italia 1992 LI•A A581 macchina operatrice.jpg|miniatura|upright=0.65|Formato 1992–1994]]</div>
Nel [[Codice della strada (Italia)|Codice della strada italiano]], le [[Macchina operatrice|macchine operatrici]] sono definite come macchine semoventi o trainate, a ruote o a cingoli, destinate a operare su strada o nei cantieri, equipaggiate, eventualmente, con speciali attrezzature; vi rientrano i veicoli elettrici per la pulizia e la manutenzione delle strade. Esse dispongono di una targa posteriore quadrata (165 × 165&nbsp;mm) a caratteri rossi su fondo giallo che dal [[1994]] segue la numerazione su doppia linea del tipo <code>AB&nbsp;C/1&nbsp;2&nbsp;3</code>; anche l'[[Emblema della Repubblica Italiana|emblema della Repubblica]], dopo le prime due lettere in alto, è rosso.
 
Per le macchine operatrici trainate da altri mezzi, esiste una targa d'immatricolazione specifica simile a quella dei rimorchi agricoli, ma che segue una numerazione propria che riporta in alto la scritta '''MACC. OP.''' centrata e nera o rosso scuro, mentre in basso ripete su un'unica riga la sequenza alfanumerica <code>AB&nbsp;C&nbsp;123</code>, di colore rosso. Come nei rimorchi agricoli, a sinistra viene fissata la targa ripetitrice del veicolo trainante, con caratteri rossi adesivi e contrassegnata da una piccola '''R''', anch'essa rossa.
 
Tra il [[1992]] e il 1994 queste targhe avevano lo stesso formato e gli stessi colori delle targhe attuali, ma la numerazione a tre cifre era preceduta dalla sigla della [[Province d'Italia|provincia]] (del tipo <code>PR&nbsp;A/A000</code>). Prima del 1992 le macchine operatrici erano sprovviste di targa o immatricolate in altre categorie di veicoli.
 
=== Filobus ===
[[File:Targa italiana di un filobus.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore di un filobus in servizio a Bologna]]
Il Decreto del [[Ministero dei trasporti]] del 3 dicembre [[1984]] introdusse l’obbligo di targatura posteriore e anteriore per i [[filobus]], ma solo nel [[1987]] vennero determinate le caratteristiche delle targhe apposite. Questi veicoli utilizzano una targa propria, rettangolare (320 × 115&nbsp;mm), con fondo blu e testo bianco retroriflettente su una sola riga. La numerazione è costituita dall'attuale sigla automobilistica della provincia, dal logo dell'azienda esercente e da un'indicazione del numero di matricola aziendale del mezzo; se la matricola è a tre cifre viene riportata integralmente, se le cifre sono quattro (come a Roma, a Genova e su alcuni mezzi di Bologna e La Spezia) la prima viene omessa, mentre se la matricola è a due cifre la prima cifra della targa è 0. Se nella stessa provincia ci sono più aziende con veicoli filoviari aventi la stessa matricola la loro targa differisce solo nel logo, mentre le cifre sono uguali in entrambe (al momento è avvenuto solo a Napoli).
 
A tutt'oggi sono presenti [[linee filoviarie italiane|filovie]] nelle seguenti città: [[Ancona]], [[Bologna]], [[Cagliari]], [[Chieti]], [[Genova]], [[La Spezia]], [[Lecce]], [[Milano]], [[Modena]], [[Napoli]], [[Parma]], [[Pescara]], [[Rimini]], [[Roma]] (sigla RM), [[Sanremo]] (sigla IM) e, dal 3 aprile 2023, anche [[Avellino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/napoli/avellino-il-3-aprile-la-prima-corsa-della-metro-leggera-il-bus-che-attraversa-la-citta/|titolo=Avellino, il 3 aprile la prima corsa della “metro leggera”: il bus che attraversa la città|sito=Napoli Fanpage|data=28 marzo 2023|lingua=it|accesso=28 dicembre 2023}}</ref>.
 
=== Monopattini ===
Il Decreto del Capo Dipartimento del [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti]] del 27 giugno [[2025]] ha introdotto l’obbligo di targatura posteriore per i [[monopattino elettrico|monopattini elettrici]]. Questi veicoli utilizzeranno una targa propria assegnata dalla [[Motorizzazione civile]], rettangolare (50 × 60&nbsp;mm), con fondo bianco e caratteri alfanumerici neri stampati su supporto plastificato adesivo con i dati anagrafici del proprietario del mezzo. La numerazione, su doppia linea, sarà composta da tre caratteri alfabetici (lettere da B a Z) e tre numerici (cifre da 2 a 9)<ref>{{Cita web|url=https://www.mit.gov.it/normativa/decreto-capo-dipartimento-n-210-del-27062025|titolo=Decreto Capo Dipartimento n. 210 del 27/06/2025|sito=Ministero delle infrastrutture e dei trasporti|data=1 luglio 2025|lingua=it|accesso=4 luglio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Viabilità|url=https://www.quattroruote.it/news/viabilita/2025/07/02/decreto_ministeriale_targa_monopattini_.html|titolo=Monopattini - Finalmente arriva il targhino|sito=Quattroruote.it|data=2025-07-02|accesso=2025-08-27}}</ref>.
 
'''Rappresentazione schematica:'''
{| border="1"
|
{|
|-
|style="background:white; color:black;" | &nbsp;'''001 ·'''&nbsp;
![[#Corpo Forestale dello Stato|CFS]]
|[[Corpo Forestale dello Stato]]
|-
|style="background:white; color:black; | &nbsp;'''TOP'''&nbsp;
![[#Corpo Forestale dello Stato|CF]]
|}
|Corpo Forestale (dal 2000, solo regioni a statuto speciale)
|}
 
== Targhe dei Corpi militari ==
Nel [[1905]] una ''Istruzione sul servizio automobilistico'' prescriveva per i veicoli appartenenti alle [[Forze Armate]] una targa metallica bianca riportante la sigla in rosso '''S.<span style="text-decoration:underline">zio</span> M.<span style="text-decoration:underline">re</span>''' (abbreviazione di "Servizio Militare") seguita da un numero di tre cifre in nero. Nel [[1909]] tale disposizione venne però contraddetta dall'articolo 23 del R.D. 29 luglio 1909, che prevedeva anche per i veicoli militari l'immatricolazione con normale targa civile. L'anno successivo, il R.D. n. 612 del 31 agosto [[1910]] concedeva ai veicoli militari l'esenzione dalla tassa di circolazione, notificando però l'obbligo di affiancare alla targa civile una targa riportante la scritta "SERVIZIO MILITARE". Il R.D. n. 811 del 2 luglio [[1914]] pose fine a questa situazione contraddittoria disponendo che le Forze Armate immatricolassero i propri veicoli. Successivamente l'articolo 26 del R.D. n. 1814 del 29 luglio [[1927]], attuativo del [[Pubblico registro automobilistico]], escluse dall'iscrizione al PRA i veicoli "in uso ai corpi armati dello Stato", inclusi quelli dei [[Vigili del fuoco]], della [[Croce Rossa Italiana]] e del [[Sovrano militare ordine di Malta]].
 
Ogni Corpo adottò inizialmente una sigla identificativa e un sistema proprio di numerazione. A partire dal biennio [[1996]]-[[1997]] le targhe emesse dai Corpi militari (tranne quelle con il codice cessato "CFS" e con le sigle "CP" e "VF" che hanno tuttora una serie esclusivamente numerica) adottarono un sistema di numerazione del tipo EI&nbsp;AA&nbsp;000 in sostituzione di quello precedente del tipo EI&nbsp;000 AA, probabilmente per non creare confusione con il sistema delle targhe civili (AA&nbsp;000 AA) introdotto nel [[1994]].
 
=== Aeronautica Militare ===
[[File:Italian Air Force license plate.jpg|miniatura|240px|Targa di un veicolo dell'Aeronautica Militare con formato in uso dal 1997]]
Fino al 31 ottobre 1982 le targhe dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] presentavano le lettere '''AM''' in rosso seguite da un numero variabile di cifre (da una a cinque) che veniva assegnato in gruppi ai vari tipi di veicoli, come si può capire dalla tabella sotto riportata. I [[rimorchio|rimorchi]] e i [[Trattore stradale|trattori]] avevano al termine della numerazione rispettivamente una "r" e una "t" minuscola rossa.
{| class="wikitable"
!Numero
!Tipo di veicolo
|-
|1 - 99
!CP
|Veicoli speciali<ref group="N">I codici '''E e''', '''E m''' e '''L''' dopo la numerazione stavano rispettivamente per [[carrello elevatore]] elettrico, carrello elevatore a motore e [[locomotiva]].</ref>
|[[Capitaneria di Porto]] e [[Guardia Costiera]]
|-
|100 - 2999
![[#Croce Rossa Italiana|CRI]]
|Autovetture
|[[Croce Rossa Italiana]]
|-
|3001 - 4999
!EI
|Autovetture da ricognizione
|[[Esercito italiano]]
|-
|5001 - 6999
!GdiF
|Autobus
|[[Guardia di Finanza]]
|-
|7001 - 8499
!MM
|Motocicli
|[[Marina Militare]]
|-
|8501 - 9999
!SMOM
|Motocarri e piccoli semoventi
|[[Sovrano Militare Ordine di Malta|Servizio Militare Ordine di Malta]]
|-
|10001 - 13999
!VF
|Autocarri leggeri e medi
|[[Vigili del Fuoco]]
|-
|14001 - 16999
|Autocarri pesanti
|-
|17001 - 19999
|Furgoni e minibus
|-
|20001 - 29999
|Macchine operatrici (es.: cisterne, carri attrezzi) e ambulanze
|-
|30001<span style="color:red">r</span> - 32999<span style="color:red">r</span>
|Rimorchi pianali
|-
|33001<span style="color:red">r</span> - 35999<span style="color:red">r</span>
|Rimorchi speciali
|-
|36001<span style="color:red">t</span> - 36999<span style="color:red">t</span>
|Trattori a cingoli per traino di aeromobili
|-
|37001<span style="color:red">t</span> - 37999<span style="color:red">t</span>
|Trattori a ruote per traino di aeromobili
|}
A novembre del [[1982]] è cambiata la grafica della targa, con l'introduzione della stellina verde a destra della sigla "AM" e la disposizione su un'unica riga, ma non la numerazione.
Prima del 1977 si adottavano sistemi diversi a seconda dei vari corpi militari.
 
Questa è stata modificata solo nel [[1997]], partendo da <code>AM&nbsp;AH&nbsp;500</code> per gli autoveicoli e da <code>AM&nbsp;A/6000</code> per i [[motocicli]].
 
Con l'introduzione del nuovo formato, nel 1997 sono cambiate anche le targhe per i veicoli speciali. La numerazione delle [[macchine operatrici]] non si differenzia da quella degli altri veicoli tranne che per lo sfondo giallo e la scritta "MACC. OP." centrata e in rosso sulla riga superiore.
 
La medesima sigla e serie alfanumerica sono assegnate ai mezzi dei [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] in servizio presso le basi dell'Aeronautica Militare.
 
=== Capitanerie di Porto – Guardia Costiera ===
[[File:Targa anteriore di un veicolo della Capitaneria di Porto di Venezia.jpg|miniatura|240px|Targa anteriore di un veicolo in dotazione alla Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Venezia]]
Il formato utilizzato dalle targhe delle [[Capitaneria di porto|Capitanerie di porto]] non ha subìto modifiche sostanziali nel tempo. Le lettere '''CP''' occupavano la riga superiore e le cifre quella inferiore fino al [[1982]], anno in cui per i soli [[autoveicoli]] si è passati al tipo di targa su un'unica linea.
 
Dal [[1992]] tra la sigla "CP" e la serie numerica è impressa una stellina verde, come quella usata dall'[[Esercito Italiano|Esercito italiano]].
 
A partire dal [[2000]] sulla parte inferiore della targa è presente un adesivo con la scritta "GUARDIA COSTIERA", di colore nero e di dimensioni ridotte. Le lettere non sono mai state utilizzate nella numerazione per via del bassissimo numero di veicoli a disposizione del Corpo; i numeri vengono assegnati ai vari tipi di veicoli secondo la seguente tabella:
 
{| class="wikitable"
!Numerazione
!Categoria di veicolo
|-
|1000 - 1999
|Autovetture di rappresentanza
|-
|2000 - 2999
|Mezzi pesanti, autobus e autoveicoli
|-
|3000 - 3999
|Motocicli
|-
|4000 - 4999
|Mezzi pesanti, autobus e autoveicoli
|-
|<span style="color:red">R</span>0001 - <span style="color:red">R</span>0999
|Rimorchi
|}
I [[rimorchio|rimorchi]] sono stati introdotti solo negli [[anni Novanta]], per cui le loro targhe sono sempre state su una sola riga, con una "R" rossa anteposta alla numerazione.
 
=== Corpo forestale dello Stato ===
[[File:Targa CFS.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore di un{{'}}''[[Alfa Romeo 159]]'' del Corpo forestale dello Stato con sigla "CFS" cessata nel 2017]]
Fino alla data dell'assorbimento nell'[[Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari|Arma dei Carabinieri]] (1º gennaio [[2017]]), il [[Corpo forestale dello Stato]] adottava targhe con sigla '''CFS''' in rosso seguita dalla combinazione alfanumerica del tipo 000 AA. <br/>I rimorchi, al posto delle due lettere seriali, avevano invariabilmente la lettera '''R''' di colore rosso.
 
'''Rappresentazione schematica della targa di un rimorchio:'''
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:red;">'''CFS&nbsp;'''</span>'''012·'''&nbsp;<span style="color:red;">'''R'''&nbsp;
|}
 
=== Corpo forestale nelle regioni a statuto speciale ===
Dal [[1998]] nelle [[regione a statuto speciale|regioni a statuto speciale]], dove il Corpo forestale dello Stato non è presente, per i Corpi regionali si adotta generalmente una targa del tipo <code>CF&nbsp;000&nbsp;XX</code>, dove la doppia X rappresenta le lettere identificative della provincia di appartenenza, di colore rosso (nero solo in [[Trentino]]). L'unica eccezione è rappresentata dal [[Friuli-Venezia Giulia]], le cui targhe recano lo stemma del Corpo regionale posposto alla numerazione. Sui veicoli delle regioni [[Sicilia]] e [[Sardegna]], le lettere impresse a destra della serie numerica o alfanumerica sono le sigle provinciali dei rispettivi capoluoghi. <br>Nel [[2008]] sono state aggiunte le bande blu laterali.
 
Sono documentate targhe d'immatricolazione montate anche sul retro di alcune [[Macchina agricola|macchine agricole]], con fondo giallo e codice '''CF''' sulla linea superiore, serie (alfa)numerica e sigla della provincia su quella inferiore<ref>{{Cita web|url=http://www.plate-planet.com/images/plates/Fotobatch-161142-gr.gif|titolo=PLATE-PLANET|cognome=Stedehouder|nome=Hans|lingua=en}}</ref>.
 
Nella [[provincia autonoma di Bolzano]] la prima serie, iniziata nel [[2001]], era costituita da sole cifre; esaurite tutte le combinazioni possibili, è stata introdotta una seconda serie la cui sequenza è composta indifferentemente da numeri e lettere (00A segue 009 e via dicendo). La sigla del Corpo precede sempre le lettere rosse '''FD''', iniziali di '' '''F'''orst'''d'''ienst'' ("Servizio Forestale" in [[lingua tedesca|tedesco]], lingua coufficiale nella Provincia autonoma di Bolzano).<br>
Tale precisazione non si è resa necessaria per il [[Corpo forestale della Valle d'Aosta]], in quanto in [[lingua francese|francese]], lingua coufficiale della regione, le iniziali sono le stesse che in italiano ('''''C'''orps''' f'''orestier'').
 
In entrambe le province autonome di Trento e di Bolzano, i [[rimorchio|rimorchi]] hanno un formato con la dicitura centrata "RIMORCHIO" in alto, in rosso e a caratteri ridotti.
 
'''Rappresentazioni schematiche targhe posteriori con sigla CF delle province autonome e regioni a statuto speciale:'''
 
[[Provincia autonoma di Bolzano]] - prima e seconda serie:
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF FD'''</span>&nbsp;'''012'''&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF FD'''</span>&nbsp;'''0A1'''&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
[[Provincia autonoma di Trento]]:
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF'''</span>&nbsp;'''A01TN'''&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
[[Sardegna]]<ref group="N">Le lettere rosse '''VA''', di dimensioni molto ridotte dopo il codice CF, stanno per "[[Corpo forestale e di vigilanza ambientale|Vigilanza Ambientale]]" e sono state introdotte nel 2001.</ref>:
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF{{maiuscoletto|<small>VA</small>}}'''</span>&nbsp;'''A01'''&nbsp;<span style="color:red;">'''CA'''</span>&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
[[Sicilia]]:
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF'''</span>&nbsp;'''012'''&nbsp;<span style="color:red;">'''PA'''</span>&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
[[Valle d'Aosta]]:
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF'''</span>&nbsp;'''012'''&nbsp;<span style="color:red;">'''AO'''</span>&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
[[Friuli-Venezia Giulia]] - prima e seconda serie:
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF'''</span>&nbsp;'''012'''&nbsp;{{simbolo|Logo CF fvg.png|14}}&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''CF'''</span>&nbsp;'''A01'''&nbsp;{{simbolo|Logo CF fvg.png|14}}&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
 
=== Croce Rossa Italiana ===
{{vedi anche|Targhe d'immatricolazione della Croce Rossa Italiana}}
{{Doppia immagine verticale|destra|Targa automobilistica Italia 2007-... CRI+597 AH Croce Rossa Italiana anteriore.jpg|Targa automobilistica Italia 2007-... CRI+597 AH Croce Rossa Italiana posteriore.jpg|240|Targa di una vettura della Croce Rossa Italiana, formato anteriore e posteriore introdotti nel 2008|}}
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 CRI+A118C Croce Rossa Italiana.jpg|miniatura|240px|Formato utilizzato dal 2003 al 2008]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 CRI+15962 Croce Rossa Italiana.jpg|miniatura|240px|Targa "CRI" del tipo emesso dal 1983 al 2003 per le sole ambulanze]]
I veicoli della [[Croce Rossa Italiana]] circolano con [[Targa automobilistica|targa]] militare<ref name="mm97">Mario Mariani, ''La Croce Rossa Italiana - L'epopea di una grande istituzione'', Milano, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-55124-0, cap. VI, p. 97, cap. VII, p. 109.</ref>, come disposto dall'articolo 26 del [[Regio decreto-legge|regio decreto]] del 29 luglio [[1927]] nº 1814<ref name=RD1814>R.D. 29 luglio 1927, n° 1814 pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|G.U.]] n° 230 del 05/10/1927.</ref>, che esenta detti mezzi dall'iscrizione al [[Pubblico registro automobilistico]] equiparandoli a quelli "dei Corpi armati dello Stato". Di fatto però tale targa fu applicata sin dal 21 agosto [[1911]]<ref group="N">La prima targa documentata ''CRI 1'' fu apposta quel giorno su un veicolo immatricolato a [[Bergamo]], cfr. http://www.targheitaliane.it.</ref>, sebbene in contrasto con la norma allora in vigore<ref>R.D. 29 luglio 1909, n° 710.</ref>, che prevedeva un unico tipo di targa per vetture militari e civili, senza eccezioni. La situazione venne ufficializzata nel [[1913]].
 
L'utilizzo di targa propria per i veicoli della Croce Rossa Italiana è stato riconfermato nel [[1992]] dall'art.138 del ''Nuovo Codice della Strada'', D.L. 30 aprile 1992 nº 285 pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|GU]] nº 114, che definisce le modalità per l'immatricolazione militare dei veicoli e il rilascio delle [[Patente di guida|patenti]], estendendo tali disposizioni ai mezzi della Croce Rossa Italiana ([[Comma (legge)|comma]] 11).
 
La sigla '''CRI''', in rosso, è seguita dal simbolo della [[Croce Rossa]], anch'esso rosso, e dalle cifre in nero.
 
A partire dai primi anni settanta, con il raggiungimento del numero progressivo 8000, si ebbe uno sdoppiamento della serie: le [[ambulanze]] ottennero una numerazione indipendente che partiva dal progressivo 10000; tutti gli altri veicoli di servizio proseguirono invece con la normale numerazione dal numero 8001 fino al 9999, poi da A000 ad A999, infine da A0000 in poi.
 
Il formato posteriore quadrato e i punti dopo le lettere terminarono nel [[1983]].
 
Nel [[1996]] venne introdotto un formato di 340 × 115 [[millimetro|mm]], con targa anteriore e posteriore identiche e stemma più piccolo.
 
Nel [[2003]] è subentrata la numerazione di tipo A000A, con il blocco divenuto alfanumerico per tutti gli automezzi.
 
Dal [[2005]] le dimensioni sono diventate uguali a quelle delle targhe civili: l'anteriore misura 340 × 110&nbsp;mm e la posteriore 489 × 110&nbsp;mm.
 
Nel [[2008]] la sequenza è stata nuovamente modificata con l'introduzione della serie <code>CRI&nbsp;000&nbsp;AA</code>. Diversamente dalle targhe civili immatricolate dal [[1999]] a oggi, sulle targhe della Croce Rossa Italiana compare anche il carattere "I". Nelle targhe su due righe (330 × 202&nbsp;mm) la prima lettera è una "Z".
 
Esistono anche targhe prova per i veicoli da sottoporre a collaudi su strada, contraddistinte dalla dicitura '''PROVA''', a caratteri ridotti e di colore verde, posizionata al centro, sopra il codice "CRI" e la serie alfanumerica.
 
==== Rimorchi ====
[[File:Italian CRI trailer license plate.jpg|thumb|240px|Formato 2003−2008 per rimorchi della CRI]]
Sopra è posizionata al centro la scritta in rosso "RIMORCHIO". Dal [[2003]] al [[2008]] la serie alfanumerica assegnata a questi veicoli iniziava con la lettera '''X'''.
 
==== Motocicli ====
Le targhe per i [[motocicli]] sono su due righe: sulla prima è scritta la sigla '''CRI''' in rosso seguita dal simbolo della [[Croce Rossa]] e sulla seconda è posizionato il numero d'immatricolazione di quattro cifre. <br/>'''Rappresentazione schematica:'''
 
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:red;">'''CRI'''{{simbolo|Flag of the Red Cross.svg|15}}</span><br />&nbsp;'''1569'''&nbsp;
|}
 
=== Esercito Italiano ===
{{Doppia immagine verticale|destra|Targa automobilistica Italia 2023 EI*EA•637 Esercito Italiano anteriore.jpg|Targa automobilistica Italia 2023 EI*EA•637 Esercito Italiano posteriore.jpg|240|Targa anteriore (in alto) e posteriore (in basso) di un veicolo dell'Esercito Italiano con la coda alfanumerica usata dal 1996}}
[[File:Italian Army Oldtimer license plate.jpg|thumb|upright=0.65|Esempio di formato introdotto nel 2004 per veicoli storici sprovvisti di targa originale]]
Le targhe d'immatricolazione per i veicoli dell'[[Esercito Italiano]], caratterizzate dalla sigla '''EI''' in rosso e dal fondo bianco con una stella verde, sono state introdotte nel [[1947]].
 
Come nelle altre targhe militari, dopo le cifre vengono utilizzate anche le lettere "I" e "U", che non sono usate nelle serie alfanumeriche delle targhe ordinarie.
 
Dal 1947 fino al 1979 queste targhe avevano un formato simile a quelli civili (quadrato), con la sigla EI seguita da sei cifre (<code>EI&nbsp;000000</code>). Alcuni blocchi di numerazioni erano riservati a diverse categorie di veicoli: ad esempio le combinazioni da EI 900000 a 999999 erano riservate ai [[rimorchio|rimorchi]], contraddistinti da una "R" sopra la stella, mentre le combinazioni da EI 400000 a EI 450000 erano riservate ai veicoli da [[ricognizione]].
===Corpo Forestale dello Stato===
Dal [[2000]] il [[Corpo Forestale]] adotta nelle [[regione|regioni]] a statuto speciale una targa del tipo CF 000 XX, dove XX è la sigla della Provincia di appartenenza in rosso. Dal [[2001]] a Bolzano e in Sardegna si adottano rispettivamente le numerazioni CF FD 000 e CF VA 000, con la parte alfabetica in rosso e i numeri in nero. FD sta per "Forst Dienst" (tedesco per servizio forestale) e VA per Vigilanza Ambientale.
 
Dal [[1979]] al 1996 le targhe EI hanno seguito un sistema di numerazione alfanumerico <code>EI&nbsp;000&nbsp;AA</code>, ad eccezione dei [[carri armati]], [[Mezzo corazzato|veicoli blindati]] e [[motocicli]]. I rimorchi avevano il sistema <code>EI&nbsp;R00&nbsp;AA</code>. <br/>'''Schema esemplificativo:'''
===Croce Rossa Italiana===
I mezzi della [[Croce Rossa Italiana]], essendo considerati mezzi militari (al contrario di quelli delle altre pubbliche assistenze) sono dotati di targa ministeriale. La numerazione numerica (ad esempio CRI 15319) è attualmente sostituita dalla numerazione alfanumerica del tipo "'''A 000 A'''" (ad esempio CRI A739C). La sigla '''CRI''' è in rosso seguita dal simbolo della Croce Rossa, sempre in rosso, e la numerazione in nero.
 
'''Rappresentazione schematicha:'''
{| border=1
|-
|&nbsp;<span style="color:red;">'''CRI'''</span>&nbsp;'''A 350 C'''&nbsp;
|&nbsp;&nbsp;'''{{color|red|EI}}'''&nbsp;'''{{color|red|R}}00·AA'''&nbsp;&nbsp;
|}
Esistono targhe CRI anche nel formato per motociclette e targhe CRI per rimorchi.
 
La serie attualmente in uso, del tipo <code>EI&nbsp;AA&nbsp;000</code>, è stata introdotta nel [[1996]]. I rimorchi hanno la combinazione <code>EI&nbsp;AA&nbsp;000</code> con sopra la scritta in rosso e centrata "RIMORCHIO". <br/>'''Rappresentazione schematica:'''
===Targhe militari non più in uso===
 
{| border="1"
{| {{prettytable}}
!RA
|[[Regia Aeronautica]] (prima della seconda guerra mondiale)
|-
|&nbsp;'''{{color|red|<sub>RIMORCHIO</sub>}}'''
!'''R<sup>O</sup>E<sup>TO</sup>'''
&nbsp;&nbsp;'''{{color|red|EI}}'''&nbsp;'''CE 882'''&nbsp;&nbsp;
|[[Regio Esercito]] (fino al 1948)
|-
!'''S.M.'''
|Servizio Militare (fino al 1930)
|}
 
I motocicli adottano il sistema <code>EI&nbsp;A0000</code> dal 1996, prima di allora era solo numerico del tipo <code>EI&nbsp;000000</code>.
==Targhe Ministeriali==
 
Dal [[1985]] a tutto il [[2000]] le targhe prova erano rettangolari con il testo distribuito su tre righe: in alto si trovavano le lettere EI in rosso, al centro tre cifre progressive nere e in basso la dicitura '''PROVA''' in rosso. Dal [[2001]] queste targhe sono su un'unica linea e si contraddistinguono per una '''P''' verde posizionata sotto la stella dello stesso colore.
===Polizia===
Ai sensi dell'articolo 93 comma 11 del decreto legislativo 30 aprile [[1992]] n°285, le targhe destinate ai veicoli di polizia stradale vengono rilasciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su richiesta del corpo che utilizza il veicolo da immatricolare.
La [[Polizia di Stato]] e la [[Polizia Penitenziaria]] usano targhe in cui è riportato per esteso, in colore rosso, al di sopra della numerazione, rispettivamente '''POLIZIA''' e '''POLIZIA PENITENZIARIA'''.
 
I [[mezzo corazzato|mezzi corazzati]] utilizzano ancora il sistema esclusivamente numerico usato nelle altre categorie di veicoli fino al 1979.
===Polizia locale===
Le targhe per i veicoli utilizzati dai corpi di polizia locale (provinciale e municipale) sono state adottate con regolamento del 27 aprile 2006 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Queste targhe hanno dimensioni e foggia analoghe a quelle civili, riportano la scritta per esteso "POLIZIA LOCALE" in colore blu, sopra alla numerazione progressiva. Quest'ultima per le autovetture è del tipo "'''YA 000 AA'''" dove la lettera "Y" è fissa mentre i restanti caratteri sono progressivi.
====Motocicli====
Le targhe per i motocicli di polizia locale sono di forma quadrata, con numerazione progressiva del tipo "'''YA 00000'''" disposta su due righe, dove la lettera "Y" è fissa. Riportano la scritta per esteso "POLIZIA LOCALE" in colore blu, tra le due righe della numerazione.
====Ciclomotori====
Le targhe per i ciclomotori di polizia locale hanno numerazione del tipo "'''Y00 000'''" su due righe, riportano la sigla "PL" in blu in alto a sinistra.
 
A partire dal [[2004]] sono state emesse le targhe riservate ai veicoli storici dell'Esercito Italiano che non dispongono più della targa originale. Le prime due lettere progressive della numerazione sono sostituite dalla sigla '''VS''' (che sta per "veicolo storico") in verde.
===Dipartimento della Protezione Civile===
Le targhe '''DPC''' sono riservate ai veicolo appartenenti al [[Dipartimento della Protezione Civile]] del Ministero Dell'Interno, con sede a [[Roma]]. I mezzi appartenenti alle varie componenti della Protezione civile in Italia hanno invece normale targa civile.
Le targhe DPC sono state previste per la prima volta dall’articolo 138 comma 11 del [[Codice della strada|Nuovo Codice della Strada]]; recano la sigla DPC in rosso e numerazione del tipo "A 0000", su una sola riga in campo bianco rifrangente. Per dimensioni sono identiche alle targhe civili, la targa posteriore può però essere di dimensioni pari a quella anteriore.
 
=== Arma dei Carabinieri ===
'''Rappresentazione schematica:'''</br>
{{Doppia immagine verticale|destra|Targa automobilistica Italia 1985 CC*DY•189 Carabinieri anteriore.jpg|Targa automobilistica Italia 1985 CC*DY•189 Carabinieri posteriore.jpg|240|Targa anteriore e posteriore di una vettura dell'Arma dei Carabinieri}}
Fino al [[2000]] la serie di targhe con codice "EI" identificava anche i veicoli appartenenti all'[[Arma dei Carabinieri]], che a seguito dello scorporo dall'Esercito Italiano è divenuta forza armata autonoma adottando per i propri veicoli le targhe con sigla '''CC''' rossa. Le serie per gli autoveicoli e per i motocicli sono le stesse utilizzate dall'Esercito Italiano. <br>Dal [[2017]] tale sigla viene assegnata anche ai mezzi in dotazione al [[Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari|Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare]], che sono presenti sia in livrea verde (ex veicoli del Corpo forestale dello Stato, ai quali è stata applicata la scritta Carabinieri) che in livrea blu scuro (veicoli nuovi, che presentano la classica livrea dei carabinieri ma riportano il numero di telefono 1515 sulle fiancate, al posto del canonico 112).<br/>Le targhe prova antepongono alla numerazione progressiva di quattro cifre, che parte da 0001, una '''P''' nera.
 
=== Guardia di Finanza ===
{{Doppia immagine verticale|destra|Targa automobilistica Italia 2023 GdiF*343•BQ Guardia di Finanza anteriore.jpg|Targa automobilistica Italia 2023 GdiF*343•BQ Guardia di Finanza posteriore.jpg|240|Targa anteriore e posteriore di una vettura della Guardia di Finanza con coda alfanumerica utilizzata da marzo 1981}}
A partire dal [[1946]] le targhe della [[Guardia di Finanza]] hanno avuto la sigla '''G.diF.''' in rosso sulla prima riga e un numero nero di quattro cifre sulla seconda.
 
I motocicli avevano targhe uguali, ma con cinque cifre, a partire da 10000: per questo motivo quando le targhe delle automobili raggiunsero il numero 9999 si passò direttamente al numero 12000, lasciando uno spazio vuoto per altre eventuali immatricolazioni di motociclette. I [[rimorchio|rimorchi]] avevano una targa molto simile, ma con sole tre cifre (a partire da 001) seguite da una "R" rossa.
 
La numerazione è cambiata a marzo del [[1981]], quando il formato è diventato rettangolare anche per le targhe posteriori, del tipo <code>GdiF&nbsp;000&nbsp;AA</code>. Sono stati tolti i punti dopo le lettere maiuscole; inoltre è stata introdotta una stellina verde, uguale a quella già in uso per i veicoli dell'[[Esercito italiano]], tra la sigla a sinistra e le cifre. La serie dei rimorchi e il formato per i motocicli non hanno subito modifiche.
 
=== Marina Militare ===
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 MM*BK•374 Marina Militare.jpg|miniatura|240px|Targa "MM" del tipo in uso dal 1997]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 MM*567 RM Marina Militare anteriore.jpg|miniatura|240px|Formato emesso dal 1987 al 1997]]
Fino a tutto il [[1986]], nelle targhe dei veicoli della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] il codice '''MM''', di colore rosso, precedeva un blocco numerico di cinque cifre assegnato in base a una ripartizione territoriale dei comandi militari marittimi. [[Roma]] aveva come cifra iniziale "1", [[La Spezia]] "2", [[Taranto]] "3", [[Napoli]] "4", [[Ancona]] "5", [[Venezia]] "6", [[La Maddalena]] "7", [[Brindisi]] "8" e [[Messina]] "9".
 
Dal [[1987]] la serie consisteva in tre cifre seguite da due lettere. Inoltre, come nelle targhe dell'[[Esercito italiano|Esercito]], era stata introdotta una stellina verde dopo la sigla MM, sotto la quale un punzone ripeteva le lettere "MM". I numeri andavano da 001 a 899 per gli [[autoveicoli]] e da 900 a 999 per i [[motoveicoli]] (per questi il formato era su doppia linea come in quello precedente, con il primo 9 sulla prima riga); la sola Stazione Navale di Taranto utilizzava anche una sequenza alfanumerica del tipo A00 dopo aver terminato tutte le combinazioni numeriche. Le lettere a destra delle cifre, invece, indicavano la provenienza secondo il seguente schema:
{{Colonne}}
* '''AN''' - [[Ancona]]
* '''LM''' - [[La Maddalena]]
* '''ME''' - [[Messina]]
* '''NA''' - [[Napoli]]
{{Colonne spezza}}
* '''RM''' - [[Roma]]
* '''SP''' - [[La Spezia]]
* '''TA''' - [[Taranto]]
{{Colonne fine}}
 
I comandi di Venezia e Brindisi non rilasciavano più targhe, ma utilizzavano rispettivamente quelle di Ancona e di Taranto.
 
Una modifica è stata apportata nel [[1997]], quando la Marina ha adottato la numerazione unica, con un formato costituito da due lettere seguite da tre cifre, senza più alcuna possibilità di risalire alla provenienza. Tra le lettere e i numeri c'è un cerchietto verde. Le targhe precedenti continuano a essere utilizzate e, a differenza di quanto accadeva in passato, non vengono cambiate nel caso in cui un veicolo passi da una [[base militare|base]] a un'altra.
 
==== Rimorchi ====
Prima del 1997 i [[rimorchio|rimorchi]] hanno utilizzato targhe in alcuni casi senza alcun segno distintivo, mentre in altri, comunque non molto frequenti, era impressa una piccola "R" rossa in varie posizioni. A partire dal 1997, con l'introduzione del nuovo formato, è stata realizzata anche una targa speciale per i rimorchi, con la dicitura "RIMORCHIO" in rosso e in alto, di dimensioni ridotte.
==== Targhe prova ====
Dal [[1980]] al 1984 le targhe di prova anteponevano alla numerazione le lettere rosse MM seguite dalla parola '''PROVA''' dello stesso colore. Dal [[1984]] una piccola "P" è impressa tra il codice MM rosso e il numero seriale progressivo.
 
=== Sovrano militare ordine di Malta ===
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 SMOM+60 Sovrano militare ordine di Malta.jpg|miniatura|240px|Targa "SMOM" su un veicolo dell{{'}}''ACISMOM'']]
L'Italia è l'unico Paese al mondo a riservare la targa speciale '''SMOM''' (acronimo di [[Sovrano Militare Ordine di Malta]]), emesse dal [[Ministero della difesa]], ai veicoli dell'[[Associazione dei cavalieri italiani del sovrano militare ordine di Malta]] (ACISMOM)<ref group="N">Non mancano però casi di veicoli immatricolati con targa italiana.</ref>. Le autovetture dei vertici del Sovrano militare ordine di Malta circolano invece con targa diplomatica italiana, essendo lo SMOM un soggetto di [[diritto internazionale]].<ref>{{Cita web|url=https://matriculasdelmundo.com/italia.html|titolo=|accesso=30 giugno 2024|sito=Matriculasdelmundo|lingua=es}}</ref>
 
La sigla "SMOM" in rosso è seguita da un piccolo [[bandiera del Sovrano militare ordine di Malta|stemma del Corpo]] e da una numero composto da un massimo di tre cifre di colore nero.
 
Nel [[2019]] è stato introdotto un formato quadrato per [[motocicli]]. La numerazione, che parte da 000 ed è sempre a tre cifre, è posizionata sulla riga inferiore, preceduta dalla lettera fissa '''M'''; la bandiera, di dimensioni molto ridotte, si trova al centro della targa.
 
'''Rappresentazione schematica targa SMOM per moto''':
{| border="1"
|<span style="color:red;">'''SMOM'''</span><br />&nbsp;'''M012'''&nbsp;
|}
 
=== Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ===
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 VF 25646 Vigili del Fuoco anteriore.jpg|miniatura|240px|Targa, del tipo utilizzato dal 2002, di un mezzo dei Vigili del Fuoco]]
Per i mezzi del [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco|Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco]] viene emessa una targa propria a partire dal 1º agosto [[1938]]; precedentemente si utilizzavano targhe civili. Da allora hanno subito leggere modifiche, ma sostanzialmente sono sempre state caratterizzate dalla sigla '''VF''' in rosso e dalla numerazione in nero. La targa attuale, introdotta nel [[2002]], è bianca riflettente e composta dalla sigla "VF" in rosso seguita dalla numerazione progressiva a cinque cifre con caratteri neri. Le due parti sono separate da uno spazio in cui compare in alto un piccolo [[emblema della Repubblica Italiana|stemma della Repubblica Italiana]].
 
==== Rimorchi ====
I [[rimorchio|rimorchi]] hanno una targa simile a quella dei veicoli, ma con numerazione a quattro cifre e una lettera '''R''' (che sta per "rimorchio") di colore rosso, più piccola degli altri caratteri, tra la sigla "VF" e la numerazione progressiva.<ref>https://www.lapiualtaditalia.it/category/targhe-speciali/vigili-del-fuoco/rimorchi-vvf/</ref>
{| border=1
|&nbsp;<span style="color:red;">'''DPCVF''' <small>R</small></span>&nbsp;'''X 123404752'''&nbsp;
|}
 
==== Targhe per rimorchi adibiti a ricovero diprova emergenza====
Le targhe prova sono simili alle targhe prova civili; una '''P''' di colore rosso, più piccola degli altri caratteri, è posizionata tra la sigla "VF" e la prima cifra della numerazione progressiva.
Esistono targhe speciali riservate alle [[roulotte]] del Dipartimento di Protezione Civile adibite a ricovero di emergenza per gli sfollati a seguito di una catastrofe. La targa è rettangolare con scritte nere su fondo bianco e reca la dicitura, per esteso su tre righe: "DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE RICOVERO DI EMERGENZA". La numerazione occupa la quarta riga ed è del tipo '''XX 0000''' dove le prime due lettere sono la sigla automobilistica della provincia in cui si trova il deposito (detto C.A.P.I. ovvero ''Centro Assistenziale di Pronto Intervento'') a cui è assegnato il veicolo, mentre le quattro cifre successive costituiscono la numerazione progressiva.
{| border="1"
|-
|&nbsp;<span style="color:red;">'''VF''' <small>P</small></span>&nbsp;&nbsp;'''0'''
 
&nbsp;'''1&nbsp;2&nbsp;3&nbsp;4'''&nbsp;
'''Rappresentazione schematica:'''
|}
 
==== Province autonome di Trento e Bolzano ====
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 VF•7A0 TN Trento Vigili del Fuoco posteriore.jpg|miniatura|240px|Targa pre-2002 di un automezzo dei Vigili del Fuoco della provincia autonoma di Trento]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 VF•009 BZ Bolzano-Alto Adige Vigili del Fuoco posteriore.jpg|miniatura|240px|Formato cessato nel 2001 (prima serie) per i veicoli dei Vigili del Fuoco della provincia autonoma di Bolzano]]
[[File:VFFW Bolzano Bozen license plate.jpg|thumb|240px|Formato con bande blu e lettere fisse "FW" utilizzato dal 2001]]
Dal [[1995]] gli automezzi del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco della [[provincia autonoma di Trento]] adottano una targa simile a quella nazionale, in cui la serie progressiva è alfanumerica, costituita da tre caratteri seguiti dalla sigla fissa "TN". La numerazione era inizialmente composta da una lettera e due cifre (da A00 a Z99); una volta arrivati a Z99, si è spostata la lettera in seconda posizione iniziando da 0A0. Oltre allo stemma della Repubblica, tra la sigla '''VF''' e la numerazione progressiva compare lo stemma della provincia autonoma di Trento. La serie alfanumerica è rimasta invariata nel [[2002]], anno in cui sono state aggiunte le bande blu laterali.
 
Anche le targhe della [[provincia autonoma di Bolzano]] dal 1995 espongono lo stemma provinciale sotto quello nazionale; le lettere VF precedono la numerazione e la sigla fissa "BZ". La prima serie era formata da tre cifre, da 000 a 999; esaurite tutte le combinazioni possibili, è stata introdotta una seconda serie la cui sequenza è costituita indifferentemente da numeri e lettere (00A segue 009 e via dicendo). <br>Dal [[2001]] è stato emesso un nuovo formato, con le bande blu laterali e le lettere fisse '''FW''' (che stanno per '' '''F'''euer'''w'''ehr'', in [[Lingua tedesca|tedesco]] "Vigili del Fuoco") di colore rosso come la sigla "VF" che le precede. A destra è posizionata la serie alfanumerica, composta da una cifra e due lettere o due cifre e una lettera nere.
 
In entrambe le province i [[rimorchio|rimorchi]] hanno un formato con la dicitura centrata "RIMORCHIO" in alto, in rosso e di dimensioni ridotte.
 
==== Regione autonoma Valle d'Aosta ====
Il formato in uso emesso nella [[Valle d'Aosta]] è stato introdotto nel [[2008]], quando sono state aggiunte le bande blu ai lati delle targhe anteriori e posteriori. Sulla banda blu a destra è impresso in basso lo stemma della regione. Le lettere VF rosse sono anteposte a una serie alfanumerica costituita da una lettera e due cifre nere e alla sigla fissa "AO" di colore rosso.
 
'''Schema esemplificativo di una targa posteriore:'''
{| border="1"
| align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
| align="center" style="background:white; color:black;" |&nbsp;<span style="color:red;">'''VF'''</span>&nbsp;'''A01'''&nbsp;<span style="color:red;">'''AO'''</span>&nbsp;
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
 
== Targhe ministeriali ==
=== Polizia di Stato e Polizia penitenziaria ===
[[File:Targa automobilistica Italia 1983-2018 N5385 Polizia Nazionale anteriore.jpg|thumb|240px|Formato utilizzato per le targhe posteriori e anteriori della Polizia di Stato dal 1983 ad aprile 2018]]
<div class="tright" style="clear:none">[[File:Italian national Police mc license plate.jpg|upright=0.65|thumb|Formato in uso da aprile 2018 per motocicli]]</div>
[[File:Targa automobilistica Italia 2023 M7318 Polizia Nazionale posteriore.jpg|thumb|Targa posteriore di una vettura della Polizia di Stato del tipo emesso da aprile 2018]]
<div class="tright" style="clear:none">[[File:Targa automobilistica Italia 2023 M7318 Polizia Nazionale anteriore.jpg|thumb|240px|Targa anteriore]]</div>
[[File:Targa automobilistica Italia Polizia Penitenziaria 655•AG posteriore.jpg|thumb|Targa posteriore di un veicolo della Polizia penitenziaria]]
<div class="tright" style="clear:none">[[File:Targa automobilistica Italia Polizia Penitenziaria 655•AG anteriore.jpg|thumb|240px|Targa anteriore]]</div>
Ai sensi dell'articolo 93 comma 11 del Decreto Legislativo 30 aprile [[1992]] n. 285, le targhe destinate ai veicoli della [[Polizia stradale]] vengono rilasciate dal [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti]] su richiesta del corpo che utilizza il veicolo da immatricolare.
 
La [[Polizia di Stato]] e la [[Corpo di polizia penitenziaria|Polizia penitenziaria]] usano targhe in cui sono riportate per esteso, in colore rosso e al di sopra della numerazione, rispettivamente le diciture "POLIZIA" e "POLIZIA PENITENZIARIA"<ref group="N">Dal [[1992]] al [[2003]] i veicoli in dotazione alla Polizia Penitenziaria avevano la dicitura "POLIZIA PEN." con la seconda parola abbreviata.</ref>. Una lettera da A a Z è anteposta a quattro cifre progressive nei mezzi della Polizia; negli [[Autoveicolo|autoveicoli]] della Polizia penitenziaria un numero a tre cifre precede due lettere da AA a ZZ, non presenti nelle targhe dei [[Motociclo|motocicli]], con il testo distribuito su tre righe e il numero posizionato in basso.
 
Fino a tutto il [[1982]] il formato delle targhe della Polizia di Stato era simile a quello delle targhe civili: in quelle posteriori la sigla "POLIZIA" nella riga superiore era seguita da cinque cifre nella riga inferiore.
 
Nel [[1983]] era stata introdotta una lettera sequenziale al posto della prima cifra, inoltre le targhe posteriori erano diventate rettangolari come quelle anteriori.
 
Da metà aprile del [[2018]] la scritta "POLIZIA" e il nuovo stemma araldico vengono preposti su un'unica linea ai rimanenti caratteri che, posteriormente, sono delle stesse dimensioni di quelli delle targhe civili. La dicitura "POLIZIA" è di un colore rosso più chiaro di quello del formato terminato.
 
==== Rimorchi ====
I [[rimorchio|rimorchi]] hanno la scritta "RIMORCHIO", a volte in nero ma più spesso in rosso, per esteso. <br/>In origine la targa era costituita da tre righe: la dicitura "POLIZIA" sulla prima, le cifre sulla seconda e "RIMORCHIO" sulla terza oppure "RIMORCHIO" sulla prima, "POLIZIA" sulla seconda e le cifre sulla terza. <br/>In seguito (non è noto l'anno del cambiamento) si è tornati a due sole righe, con la scritta "POLIZIA" anteposta alla numerazione da 20000 a 21999 sulla linea superiore e "RIMORCHIO" su quella inferiore.
 
==== Targhe prova ====
Le targhe prova sono su doppia linea: la scritta "POLIZIA" in rosso sormonta una piccola '''P''' di colore verde che precede un numero composto da tre cifre nere.
 
=== Polizia locale ===
{{Doppia immagine verticale|destra|Polizialocale.JPG|Targa automobilistica Italia 1999 YA•140 AM polizia locale anteriore.jpg|240|Una targa posteriore (in alto) e una anteriore (in basso) apposte su due autovetture in dotazione ai Corpi di Polizia locale}}
Le targhe per i veicoli utilizzati dai Corpi di [[Polizia locale (Italia)|Polizia locale]] (provinciale e municipale) sono state adottate dal 26 giugno [[2006]] con regolamento del 27 aprile 2006 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti<ref>{{cita testo|url=http://gazzette.comune.jesi.an.it/2006/134/1.htm|titolo=Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2006<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>. Queste targhe hanno dimensioni e foggia analoghe a quelle civili, sebbene i caratteri alfanumerici abbiano dimensioni più piccole delle targhe normali, inoltre portano la scritta per esteso "POLIZIA LOCALE" di colore blu, sopra la numerazione progressiva. Quest'ultima per le autovetture è del tipo <code>YA&nbsp;000&nbsp;AA</code>, dove la lettera "Y" è fissa mentre i restanti caratteri sono progressivi. Il lotto inaugurale con la combinazione YA&nbsp;000 AA è stato assegnato alla [[provincia di Ancona]] in data 19 gennaio [[2009]].
 
È documentata una ''[[Ferrari 458]]'' in dotazione dal [[2017]] alla [[Polizia locale di Milano]], dopo essere stata sequestrata alla criminalità organizzata nel [[2015]], la cui combinazione è <code>EY&nbsp;897&nbsp;ZX</code> sotto la dicitura "POLIZIA LOCALE"<ref>{{Cita web|url=https://www.autoappassionati.it/lo-sapevate-che-a-milano-gira-una-ferrari-della-polizia-locale/|titolo=Lo sapevate che a Milano gira (poco) una Ferrari della Polizia Locale?|autore=Angelo Petrucci|sito=Autoappassionati.it|data=8 marzo 2023|lingua=it|accesso=24 aprile 2023}}</ref>.
 
==== Motocicli ====
[[File:Targa automobilistica Italia 1999 YA 01054 polizia locale Genova motocicletta.jpg|miniatura|upright=0.55|Targa di una moto della Polizia locale di Genova]]
Le targhe per i motocicli della [[Polizia locale (Italia)|Polizia locale]] sono di forma quadrata, con numerazione progressiva del tipo <code>YA&nbsp;00000</code> disposta su due righe, dove la lettera "Y" è fissa. Riportano la scritta per esteso "POLIZIA LOCALE" in colore blu, tra le due righe della numerazione.
 
==== Ciclomotori ====
Le targhe per i ciclomotori della Polizia locale hanno una numerazione del tipo <code>Y00&nbsp;0LL</code> su due righe (0 = cifra, L = lettera) e riportano la sigla '''PL''', azzurra e di dimensioni ridotte, in alto a sinistra.
 
=== Protezione civile ===
[[File:Targa italiana DPC.jpg|miniatura|240px|Targa di una vettura della Direzione del dipartimento della protezione civile]]
Le targhe "DPC", emesse a partire dal [[1995]], sono riservate ai veicoli appartenenti alla Direzione del [[dipartimento della protezione civile]] (facente capo alla [[Presidenza del Consiglio dei ministri]]), con sede a [[Roma]]. I mezzi appartenenti alle varie componenti della Protezione civile in Italia hanno invece normale targa civile.
Sono state previste per la prima volta dall'articolo 138 comma 11 del [[Codice della strada|Nuovo Codice della strada]]; recano la sigla '''DPC''' in rosso e una numerazione del tipo <code>A&nbsp;0000</code>, su una sola riga su fondo bianco rifrangente. Per dimensioni sono identiche alle targhe civili, la targa posteriore però può essere di dimensioni pari a quella anteriore.
 
==== Targhe per rimorchi adibiti a ricovero di emergenza ====
Esistono targhe speciali riservate alle [[roulotte]] del dipartimento della protezione civile adibite a ricovero di emergenza per gli sfollati a seguito di una catastrofe. La targa è rettangolare (300 × 210&nbsp;mm) con scritte nere su fondo bianco e la dicitura, per esteso su tre righe: "PROTEZIONE / CIVILE / RICOVERO DI EMERGENZA". La numerazione occupa la quarta riga ed è del tipo <code>XX&nbsp;–&nbsp;0000</code>, dove le due X rappresentano la sigla automobilistica della provincia in cui si trova il deposito (detto C.A.P.I., ovvero ''[[Centro assistenziale di pronto intervento]]'') a cui è assegnato il veicolo, mentre i quattro zeri successivi stanno per le cifre che costituiscono la numerazione progressiva. I mezzi immatricolati nella [[città metropolitana di Roma Capitale]] non presentano la scritta "ROMA" per esteso come nelle targhe normali, bensì la sigla '''RM'''.
 
'''Schema esemplificativo:'''
{| border=1
|<div align="center"><small>'''DIPARTIMENTOPROTEZIONE'''</br/> '''PROTEZIONE CIVILE'''</br />'''RICOVERO DI EMERGENZA'''</small></br/>'''RM &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;–&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;0123'''</div>
|}
 
=== Protezione Civilecivile provinciale Provinciale===
Nel [[2001]] sono state introdotte targhe speciali per i veicoli degli enti di [[Servizio nazionale della protezione civile|protezione civile]] delle province autonome di [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]] e [[Provincia autonoma di Trento|Trento]] nonché delle regioni autonome [[Valle d'Aosta]] e [[Friuli-Venezia Giulia]].
 
==== Protezione civile di Bolzano ====
Nel 2001 sono state introdotte targhe speciali per i veicoli degli organismi di protezione civile delle provincie autonome di [[Bolzano]] e [[Trento]]:
[[File:Protezione Civile Bolzano.jpg|miniatura|240px|Targa di un veicolo della protezione civile provinciale di Bolzano]]
 
Sono di formato analogo alle attuali [[#Dal 1999 a oggi|targhe per gli autoveicoli privati]], con le bande blu agli estremi. La numerazione reca le sigle fisse, in rosso, '''PC''' ("Protezione Civile") e '''ZS''' ('''''Z'''ivil'''s'''chutz'', ovvero "Protezione Civile" in [[lingua tedesca|tedesco]]) separate dallo [[emblema della Repubblica Italiana|stemma della Repubblica Italiana]], seguite da una sequenza costituita indifferentemente da cifre e lettere (i caratteri sono in ogni caso tre). La banda blu a destra riporta in basso la sigla provinciale '''Bz''' sormontata dallo stemma della provincia. Tali targhe sono adottate anche dai mezzi di soccorso (ambulanze, automediche) dell'associazione Croce Bianca.
====Protezione civile di Bolzano====
Sono di formato analogo alle attuali [[#Dal 1999 in poi |targhe per gli autoveicoli privati]], con le fasce blu agli estremi. La numerazione reca le sigle fisse, in rosso, '''PC''' ("Protezione Civile") e '''ZS''' (ZivilSchutz, ovvero "Protezione Civile" in [[lingua tedesca|tedesco]]) separate dallo stemma della Repubblica Italiana, seguite dal numero progressivo costituito da due cifre ed una lettera. La fascia blu di destra, riporta in basso la sigla provinciale '''Bz''' sormontato dallo stemma della provincia.
 
==== Protezione civile di Trento ====
[[File:Trento (Italy) civil protection license plate.jpg|miniatura|240px|Targa di un'autovettura della protezione civile provinciale di Trento]]
Sono di formato analogo alle attuali [[#Dal 1999 in poi |targhe per gli autoveicoli privati]], con le fasce blu agli estremi. La numerazione reca le sigle fisse, in rosso, '''PC''' ("Protezione Civile") seguita dal numero progressivo costituito da tre cifre ed una lettera e dalle due lettere (fisse) '''TN''' della sigla automobilistica. La fascia blu di destra riporta, in basso, lo stemma della protezione civile nazionale.
Sono assegnate ai veicoli dell'ente di protezione civile della [[Provincia di Trento|provincia autonoma di Trento]]. Sono di formato analogo alle attuali [[#Dal 1999 a oggi|targhe per gli autoveicoli privati]], con le bande blu agli estremi. La numerazione reca le lettere fisse, in rosso, '''PC''' ("Protezione Civile") seguite da un blocco progressivo costituito da una lettera, due cifre e la sigla automobilistica '''TN''' fissa. La banda blu a destra riporta in alto le ultime due cifre dell'anno d'immatricolazione (come per le targhe civili) e in basso il logo triangolare della Protezione Civile della provincia autonoma di Trento. Tra le lettere "PC" e la numerazione si trovano due piccoli stemmi: quello della [[Italia|Repubblica Italiana]] e quello della provincia di Trento. L'approvazione di questo tipo di targa è avvenuta ai sensi dell'articolo 138 del [[Codice della strada (Italia)|Codice della Strada]].
 
==== Protezione civile della Valle d’Aosta ====
==Targhe per le Forze Alleate in Italia (AFI)==
Dal [[2016]] la sigla "PC" (adatta anche alla dicitura ufficiale in [[lingua francese|francese]], '''''P'''rotection '''C'''ivile'') rossa è seguita da una serie numerica o alfanumerica e dal logo internazionale della protezione civile, che consiste in un triangolo blu inscritto in un cerchio arancione; mancano le lettere, presenti invece nelle targhe emesse dallo stesso ente nelle province di Bolzano e Trento.
Le targhe '''AFI''' e '''AFI OFFICIAL''' (AFI è l'acronimo di ''Allied Forces Italy'') sono utilizzate per i mezzi delle Forze [[NATO]] in Italia e per quelli privati del personale dei Paesi della NATO che vi presta servizio. Sono inoltre assegnate anche ai Comandi di Forze - e relativo personale - appartenenti a Paesi NATO ma schierate in Italia grazie ad accordi bilaterali.
 
'''Rappresentazione schematica di targa per veicoli della protezione civile della regione Valle d'Aosta:'''
La gestione delle targhe AFI è affidata per tutto il territorio nazionale al Comando delle Forze Alleate del Sud Europa (AFSOUTH, Napoli), che demoltiplica poi tale gestione attraverso il Comando subordinato della Marina (Napoli) e, dopo lo scioglimento degli altri Alti Comandi NATO in Italia, tramite i diretti Comandi delle Forze dell'Esercito e dell'Aeronautica.
{|border="1"
|-
|align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
|align="center"|<span style="color:red;">&nbsp;'''PC'''</span>&nbsp;<span style="color:black;">'''012&nbsp;{{simbolo|Logo Internazionale Protezione Civile.png|14}}'''&nbsp;</span>
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
 
==== Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia ====
Le targhe riportano una lettera che indica l'ubicazione del Comando o Reparto di appartenenza del mezzo di servizio o del titolare del mezzo privato (ad esempio: '''N''' per il Comando delle Forze alleate del Sud Europa ubicato a Napoli) seguita da una serie numerica e sono per dimensioni, sistema d'aggancio, forma e foggia generale simili alle targhe in uso negli Stati Uniti.
Dal 2016 la sigla "PC" rossa è seguita da una serie numerica o alfanumerica e dal logo regionale della Protezione Civile FVG, che consiste in un triangolo blu inscritto in due quadrati: l'arancione dentro il blu. Nella banda blu a destra, al posto della sigla provinciale di rilascio della targa in ambito civile, è impresso su un rettangolo bianco il simbolo schematico della Regione Friuli-Venezia Giulia, costituito sul lato sinistro da un’aquila a volo spiegato, di profilo, reggente tra gli artigli una corona turrita, e sul lato destro dalla sigla “FVG”.
 
'''Rappresentazione schematica di targa per veicoli della protezione civile della regione Friuli-Venezia Giulia:'''
A partire dal 2003, ed a seguito della [[seconda guerra del Golfo]], i Comandi delle forze USA in Italia hanno avviato un'ampia campagna perché il proprio personale immatricoli i mezzi privati con targhe simili a quelle civili italiane (sarebbero prive dello stemma della Repubblica Italiana), al fine di rendere i mezzi del proprio personale meno riconoscibili e dunque meno soggetti agli atti vandalici che subiscono con crescente frequenza o a possibili, per quanto improbabili, attentati terroristici. Accordi fra i Comandi USA e le Autorità italiane hanno consentito l'accelerazione della relativa procedura e l'esenzione fiscale dalla APIET o ARIET ma non dal rimborso del costo della targa; i Comandi USA dell'Esercito e dell'Aeronautica sostengono queste spese<ref>[http://www.e-publishing.af.mil/pubfiles/avianoab/31/avianoabi31-204/avianoabi31-204.pdf Disposizioni del Comando del 31º Stormo da caccia USAF (Aviano)] sulle targhe simili a quelle civili italiane (paragrafo 3.1)</ref>, non altrettanto sembra faranno i Comandi della Marina e dei Marines.
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|-
|align="center" | [[File:EU-section-with-I.svg|12px]]
|align="center"|<span style="color:red;">&nbsp;'''PC'''</span>&nbsp;<span style="color:black;">'''A01&nbsp;{{simbolo|Logo PC fvg.png|14}}'''&nbsp;</span>
| align="center" | [[File:Right band italian plate 1999.svg|12px]]
|}
 
== Forze Alleate in Italia (AFI) ==
==Targhe speciali==
[[File:Targa automobilistica Italia 1968 N-53867 Allied Forces Italy Napoli.jpg|miniatura|upright=0.7|Targa AFI standard utilizzata nella base di Napoli fino al 2004]]
Le targhe speciali seguono un sistema di numerazione specifico a seconda dell'appartenenza. Lo schema è il seguente: sigla identificativa seguita da numerazione.<br/>
[[File:Targa automobilistica Italia 1968 2N-9847 Allied Forces Italy piastra nera per secondo veicolo Flickr - woody1778a.jpg|miniatura|upright=0.7|Targa AFI per secondi veicoli in uso nella base di Napoli fino al 2004]]
Le sigle identificative delle targhe speciali sono riportate nella tabella seguente.
Le targhe ''AFI'' e ''AFI OFFICIAL'' (acronimo di '''''A'''llied '''F'''orces '''I'''taly'') erano utilizzate per i mezzi delle Forze [[NATO]] in Italia e per quelli privati del personale dei Paesi della NATO che vi presta servizio. Venivano inoltre assegnate anche ai comandi di forze (e relativo personale) appartenenti a Stati della NATO ma schierate in Italia grazie ad [[Accordo bilaterale|accordi bilaterali]]. La gestione delle targhe "AFI" era affidata per tutto il territorio nazionale all{{'}}''[[Allied Joint Force Command Naples]]'' di [[Napoli]] tramite i diretti comandi delle forze dell'esercito e dell'aeronautica.
{| {{prettytable}}
 
! CC
Dal 1º ottobre [[1968]] queste targhe riportavano una lettera che indicava l'ubicazione del comando o reparto di appartenenza del mezzo di servizio o del titolare del mezzo privato (ad esempio: "N" stava per il Comando della Forza congiunta alleata di Napoli), seguita da un trattino e una serie numerica; per dimensioni, sistema d'aggancio e formato generale erano simili alle targhe in uso negli [[Targhe d'immatricolazione negli Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. I secondi veicoli intestati a un proprietario avevano i colori invertiti, ovvero i caratteri erano bianchi su fondo nero, e un '''2''' in prima posizione sulla riga inferiore. I [[motocicli]] avevano targhe di formato analogo a quelle degli autoveicoli, ma con la lettera "M" in ultima posizione.
| Corpo Consolare
 
Le lettere e le rispettive [[base militare|basi]] di provenienza corrispondenti erano le seguenti:
{{Colonne}}
* '''B''' - [[Brindisi]]
* '''C''' - [[Catania]]
* '''H''' - [[Cagliari]]
* '''L''' - [[Livorno]]
* '''N''' - [[Napoli]]
* '''S''' - [[La Spezia]]
{{Colonne spezza}}
* '''U''' - [[Udine]]
* '''V''' - [[Venezia]], in seguito [[Vicenza]]
* '''W''' - [[Verona]]
* '''X''' - [[La Maddalena]]
* '''Y''' - [[Comiso]]
{{Colonne fine}}
 
A partire dal [[2003]], in seguito alla [[Guerra in Iraq|Seconda guerra del Golfo]], i Comandi delle Forze [[Stati Uniti d'America|USA]] in Italia avviarono un'ampia campagna perché il proprio personale immatricolasse i mezzi privati del proprio personale con targhe civili italiane, al fine di renderli meno riconoscibili e dunque meno soggetti agli atti vandalici che subivano con crescente frequenza o a possibili attentati terroristici. Accordi fra i comandi USA e le autorità italiane consentirono l'accelerazione della relativa procedura e l'esenzione fiscale dall'A.P.I.E.T. (Addizionale Provinciale all'Imposta Erariale di Trascrizione) ma non dal rimborso del costo della targa; i comandi USA dell'esercito e dell'aeronautica sostennero queste spese sin dall'inizio dell'innovazione, mentre i comandi della Navy seguirono con qualche ritardo<ref>{{cita testo|url=http://www.e-publishing.af.mil/pubfiles/avianoab/31/avianoabi31-204/avianoabi31-204.pdf|titolo=''Disposizioni del Comando del 31º Stormo da caccia USAF (Aviano) sulle targhe simili a quelle civili italiane'' (paragrafo 3.1).|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20041101183618/http://www.e-publishing.af.mil/pubfiles/avianoab/31/avianoabi31-204/avianoabi31-204.pdf }}</ref>.
 
L'adozione delle targhe di copertura suddette doveva essere completata entro il 1º giugno [[2004]]. Un'eccezione per le autovetture meno adatte alle dimensioni delle targhe italiane era costituita dal parco mezzi della [[base aerea di Aviano]] (lettera '''U''' anche se è in [[provincia di Pordenone]]), che ebbe una proroga fino al 1º giugno [[2007]]<ref>{{cita testo|url=https://www.stripes.com/news/aviano-says-italian-plates-for-all-by-june-1-1.64115|titolo=Kent Harris, ''Aviano says Italian plates for all by June 1'', Stars and Stripes 17 maggio 2007.}}</ref>.
 
Dopo questa data le uniche targhe AFI che si incontrano sporadicamente sono quelle dei veicoli tattici NATO e quelle temporanee per veicoli nelle seguenti fasi di trasferimento: rimpatrio negli Stati Uniti, assegnazione a un'altra base NATO in Europa e, in casi eccezionali, passaggio a una targa italiana vera e propria.
 
== Targhe diplomatiche ==
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 CD 063 GE Corpo Diplomatico Taiwan.jpg|miniatura|240px|Targa di un veicolo di un Corpo diplomatico con grafica utilizzata dal 1985 al 1995]]
[[File:Targa automobilistica Italia 1985 CD•0213•XG Corpo Diplomatico Città del Vaticano.jpg|miniatura|240px|Il formato con punti e numerazione a quattro cifre emesso dal 1995 a febbraio 2024]]
[[File:United Nations license plate UNP•147•AA Italy.jpg|miniatura|240px|Targa di un veicolo privato del personale delle Nazioni Unite]]
 
Le targhe diplomatiche hanno sempre seguito un sistema di numerazione distinto da quelle ordinarie.
 
A partire dal [[1936]] erano di metallo; presentavano la scritta '''Roma''' e uno '''0''' davanti a un numero progressivo di 1-3 cifre per distinguerle dalle targhe civili.
 
Dal [[1944]] le targhe diplomatiche avevano i caratteri di colore grigio argento o bianco su fondo nero e le lettere "CD" seguite da un numero crescente, con numerazione unica per tutte le nazionalità.
 
Nel [[1951]] venne introdotto un sistema per poter distinguere la provenienza: il formato era <code>CD&nbsp;12345</code>. La prima cifra era "1" per le vetture di un'[[ambasciata]] presso lo Stato italiano e "2" per quelle di un'ambasciata presso il [[Vaticano]]. La seconda e la terza cifra indicavano il Paese, mentre le ultime due erano assegnate serialmente da ciascuna ambasciata. Per alcuni Paesi che si erano aggiunti in un secondo momento e per quelli che necessitavano di ulteriori blocchi numerici a loro riservati, presumibilmente dal [[1957]] in prima posizione fu utilizzato il "5"; in alcune circostanze, per le [[organizzazioni internazionali]] venne usato il "3" e per altri funzionari con status diplomatico il "4". Le targhe d'immatricolazione posteriori erano distribuite su due righe (278 × 205&nbsp;mm), mentre le anteriori su una soltanto (390 × 86&nbsp;mm).
 
Dal [[1976]] queste targhe divennero di plastica, con caratteri bianchi e le lettere "CD" sovrapposte anziché affiancate; le prime due cifre (tre solo nei numeri 533, 581 e in quelli compresi fra 500 e 516) identificavano il Paese della rappresentanza ed erano seguite da un numero progressivo come nel sistema precedente. Le dimensioni delle targhe posteriori diventarono di 340 × 115&nbsp;mm.
 
Nel [[1985]] fu emesso un nuovo formato per i veicoli dei [[Corpo diplomatico|Corpi diplomatici]]: non vi era più la distinzione tra le targhe delle ambasciate presso lo Stato italiano e quelle presso il Vaticano e il sistema di numerazione avanzava da <code>000&nbsp;AA</code> fino a tutto il [[1994]] e da <code>0000&nbsp;AA</code> a partire dal [[1995]], anno in cui sono stati introdotti i punti tra lettere e cifre. I caratteri iniziali "CD" e le due lettere a destra della numerazione erano di colore azzurro, mentre le cifre erano nere. In alto si trovavano a sinistra l'[[emblema della Repubblica Italiana|emblema ufficiale della Repubblica Italiana]] e a destra un piccolo ovale su cui era stampata la [[Sigle automobilistiche internazionali|sigla internazionale]] '''I''' dell'Italia sopra le due lettere finali della serie, indicanti il Paese della rappresentanza o l'organizzazione internazionale<ref>Cfr. la tabella in https://www.targheitaliane.com/sigle-e-codici/codici-in-uso-sulle-targhe-diplomatiche-e-consolari/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181219044149/https://www.targheitaliane.com/visualizza_diplomatiche.php |data=19 dicembre 2018 }}</ref>.
 
Sempre nel [[1995]] era incominciata l'emissione delle targhe per i [[Corpo consolare|Corpi consolari]], del tutto identiche a quelle dei Corpi diplomatici tranne che per la sigla "CC" anziché "CD", e per le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]], la cui serie era iniziata da&nbsp;000 AA (le due lettere dopo le tre cifre erano progressive fino a ZZ e non identificavano nessuno Stato).
 
Nel [[2002]] alcune targhe diplomatiche con sigla "CD" vennero immatricolate con identiche lettere e cifre, anche se con diverso formato, il che comportò problemi per l'identificazione dei veicoli, ad esempio in seguito a un'infrazione del [[Codice della Strada]].
 
A differenza di quanto avviene in altri Stati, in Italia non sono mai esistite targhe diplomatiche per [[Motocicletta|motocicli]].
 
Da febbraio [[2024]] il codice azzurro indicante lo status diplomatico è seguito solo da cinque cifre dello stesso colore che avanzano progressivamente; non sono più presenti i punti né (per ragioni di sicurezza) le combinazioni di due lettere identificative dei Paesi o delle organizzazioni internazionali cui è intestato il veicolo. L'emblema della Repubblica Italiana e, all'interno di un'ellisse, la sigla internazionale "I" sono di colore nero come nelle serie precedenti.
Prima di diventare operativa, la modifica era già stata pubblicata nella [[Gazzetta ufficiale|GU]] n. 277 del 27 novembre 2023<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-27&atto.codiceRedazionale=23A06460&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario|titolo=*** ATTO COMPLETO ***|accesso=3 agosto 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://gdc.ancidigitale.it/nuova-disciplina-dei-tipi-e-delle-caratteristiche-delle-speciali-targhe-di-riconoscimento-delle-autovetture-e-degli-autoveicoli-di-agenti-diplomatici-esteri/|titolo=Il Giornale dei Comuni|lingua=|accesso=3 agosto 2024}}</ref>. Entro luglio 2024 le targhe dei formati precedenti avrebbero dovuto essere consegnate alla [[motorizzazione civile]], sostituite con quelle nuove e radiate tramite rottamazione.
 
'''Schema esemplificativo di targa apposta sulla vettura di un Corpo diplomatico con formato introdotto nel 2024:'''
{| border="1"
|&nbsp;<span style="color:royalblue;">'''CD'''</span>&nbsp;''':'''&nbsp;<span style="color:royalblue;">'''01234'''</span>&nbsp;
|}
 
=== Codici indicanti lo status diplomatico o il tipo di veicolo ONU ===
{{Colonne}}
* '''CC''' - Corpo consolare
* '''CD''' - Corpo diplomatico
* '''PTA''' (dal 2024) - Personale tecnico-amministrativo di [[missione diplomatica|missioni]] o [[rappresentanze diplomatiche d'Italia|rappresentanze diplomatiche]], impiegati consolari
{{Colonne spezza}}
* '''UN''' - Veicoli di servizio delle Nazioni Unite
* '''UNP''' - Veicoli privati del personale delle Nazioni Unite
* '''UNT''' - Veicoli delle Nazioni Unite in transito per l'Italia
{{Colonne fine}}
 
=== Paesi od organizzazioni internazionali e codici corrispondenti fino a febbraio 2024 ===
I codici composti da due lettere (escluse la I e la O) posizionati a destra della numerazione e il Paese o l'organizzazione internazionale corrispondente nella serie cessata sono elencati in ordine alfabetico nella tabella seguente.
 
Legenda. Un codice scritto in '''{{color|#888888|grigio}}''' significa che era terminato prima di febbraio 2024, in '''grassetto''' che è stato emesso fino a febbraio 2024, mentre sono riportate in '''''grassetto e corsivo''''' le sigle che fino alla data sopra specificata sono state viste principalmente nelle targhe delle autovetture dei Corpi consolari<ref>{{Cita web|titolo=CD and CC registration plates|url=http://www.easydiplomacy.com/en/info-directory/guides-newly-arrived-diplomat-in-italy/car/cd-and-cc-registration-plates/|accesso=24 aprile 2016}}</ref>.
{| class=wikitable style="width:100%; font-size:90%"
!Sigla !!Stato / organizz. internaz.
!Sigla !!Stato / organizz. internaz.
!Sigla !!Stato / organizz. internaz.
!Sigla !!Stato / organizz. internaz.
!Sigla !!Stato / organizz. internaz.
|-
| '''AA''' || {{ALB}}
| '''AC''' || {{AUT}}
| '''AE''' || {{BEL}}
| '''AG''' || {{BGR}}
| '''AK''' || {{CZE}}
|-
| '''AM''' || {{CYP}}
| '''AN''' || {{DNK}}
| '''AP''' || {{FIN}}
| '''AQ''' || {{FRA}}
| '''''AR''''' || {{FRA}}
|-
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| '''''AV''''' || {{DEU}} <small>(prima del 3 ottobre 1990 {{FRG}})</small>
| '''{{color|#888888|BA}}''' || {{DDR}}
| '''''BB''''' || {{HRV}}
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|-
| '''BF''' || {{SVN}}
| '''BG''' || {{GRC}}
| '''BM''' || {{IRL}}
| '''BN''' || {{ITA}} <ref>Il codice veniva assegnato alle autovetture dell'ambasciata italiana presso la [[Santa Sede]].</ref>
| '''BP''' || {{SRB}}
|-
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|-
| '''BX''' || {{NLD}}
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|-
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|-
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| '''DC''' || {{UKR}}
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| '''DE''' || {{VAT}} ([[Nunziatura apostolica]])
|-
| '''DF''' || {{EST}}
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|-
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|-
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| '''GE''' || {{TWN}}<ref name=":1">Il codice identificava i veicoli dell'ambasciata di questa repubblica presso la Santa Sede.</ref>
| '''GF''' || {{CHN}}
| '''''GK''''' || {{PHL}}
|-
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|-
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| '''UH''' || {{CHL}}
| '''UL''' || {{COL}}
| '''UN''' || {{PRY}}
|-
| '''UP''' || {{PER}}
! CD
| '''US''' || {{URY}}
| Corpo Diplomatico
| '''UT''' || {{VEN}}
| '''''VA''''' || {{ARG}}
| '''''VE''''' || {{BOL}}
|-
| '''''VF''''' || {{BRA}}
! UN
| '''''VH''''' || {{CHL}}
| Nazioni Unite (veicoli permanenti)
| '''''VL''''' || {{COL}}
| '''''VN''''' || {{PRY}}
| '''''VP''''' || {{PER}}
|-
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| '''''VT''''' || {{VEN}}
| Nazioni Unite (veicoli per il personale addetto)
| '''XA''' || {{SMOM}},<br/> {{Bandiera|Lega Araba}} [[Lega araba]], {{PSE}}
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| '''XG''' || {{VAT}} (cardinali residenti in Italia), [[File:LogoMaeci.jpg|30px]] [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministero degli affari esteri]]
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| '''ZA''' || {{AUS}}
! UNT
| '''ZC''' || {{NZL}}
| Nazioni Unite (veicoli in transito per l'Italia)
|}
 
== Immatricolazioni provvisorie ==
Per gli Escursionisti Esteri (targa doganale a validità limitata), la numerazione è del tipo 000 AA. Tutte le scritte sono in nero. Vicino al bordo superiore, da sinistra a destra, si incontrano lo stemma della repubblica italiana, due adesivi in bianco/rosso con il mese e l'anno di scadenza della targa e la "I" dell'Italia nell'ovale. Questo tipo di targa è stato introdotto nel [[1985]]. Le due lettere finali vengono assegnate a lotti a livello provinciale, per cui da esse è possibile risalire alla provincia di emissione.
=== Targhe Escursionisti Esteri ===
{{Vedi anche|Escursionisti Esteri}}[[File:Targa automobilistica Italia 1932 41649•EE Escursionisti Esteri anteriore Flickr - woody1778a.jpg|miniatura|verticale|240px|Targa anteriore Escursionisti Esteri (formato 1951–1985)]]
[[File:Targa Escursionisti Esteri Italia in uso.jpg|miniatura|240px|Formato di targa "EE" introdotto nel 1985]]
Nel [[1929]], con la circolare ministeriale 23 febbraio 1929, venne istituita la targa doganale a validità limitata per veicoli importati temporaneamente o acquistati nuovi in Italia da turisti stranieri o [[italiani residenti all'estero]] per successiva esportazione, contraddistinta dalla sigla fissa '''EE''' ('''E'''scursionisti '''E'''steri). Era rilasciata dalle [[Prefettura (Italia)|prefetture]] con numeri assegnati a blocchi di cento. Gli esemplari conosciuti seguivano l'evoluzione di stile delle targhe normali.
 
A partire dal [[1935]] le lettere "EE" precedevano le cifre nelle targhe posteriori.
Per le Nazioni Unite, la numerazione è del tipo 000 AA con la sigla e le parti alfabetiche di colore azzurro e i numeri in nero. Un ovale contiene la sigla internazionale dell'Italia "I" in nero sul lato superiore destro della targa.
 
Dal [[1975]] queste diventarono su una riga, di dimensioni 336 × 109&nbsp;mm, con le lettere "EE" allineate verticalmente a sinistra dello stemma nazionale ufficiale e del numero. Sotto l'emblema era previsto uno spazio rettangolare per un adesivo con la data di scadenza. La targa anteriore restava invece inalterata<ref>Bellini C. - Gallina M. - Taverna M., pp. 95-96.</ref>.
[[Immagine:Italy Diplo Plate.jpg|thumb|right|250 px|Targa del Corpo Diplomatico]]
Le targhe del Corpo Diplomatico fino al 1974 erano uguali a quelle provinciali, con la sigla CD al posto della sigla della Provincia. Sigla e numeri erano in color argento anziché in color bianco.
Dal 1974 al 1984 sono state utilizzate targhe con le lettere CD sovrapposte anziché affiancate.
 
Dal [[1985]] la numerazione è del tipo <code>EE·000·AA</code>; tutte le scritte sono in nero. Vicino al bordo superiore, da sinistra a destra, sono impressi lo stemma della [[Repubblica Italiana]], due adesivi rossi (non sempre presenti) con due numeri a due cifre bianchi corrispondenti al mese e all'anno di scadenza della targa (es.: 01 = gennaio, 19 = 2019) e la [[sigla automobilistica internazionale]] '''I''' dell'Italia nell'ovale. Le due lettere finali vengono assegnate a lotti a livello provinciale, per cui da esse è possibile risalire alla provincia di emissione.
Nel 1984 sono state introdotte nuove targhe per il Corpo Diplomatico, con sistema di numerazione del tipo 000 AA. I caratteri iniziali CD e le due lettere finali sono di colore azzurro, mentre le cifre sono in nero. Inoltre vi è un piccolo ovale con la targa internazionale dell'Italia "I" posizionato al di sopra delle due lettere finali. Queste due lettere indicano la nazione cui appartiene il veicolo.<ref>[http://www.targheitaliane.it/italy/table/cd1_i.html Tabella sul sito Targhe a Roma] con le associazioni tra lettere finali e stati per le targhe diplomatiche e consolari</ref>
 
I [[motocicli]] hanno sulla riga superiore la sigla, lo stemma e i due adesivi, su quella inferiore una serie alfanumerica del tipo A000.
Nel [[1995]] infine le cifre delle targhe CD sono state portate a quattro e sono state introdotte le targhe per il Corpo Consolare - prima inesistenti - del tutto identiche a quelle del Corpo Diplomatico fuorché per la sigla CC anziché CD.
 
=== Targhe prova ===
Dal 2002 alcune targhe del Corpo Diplomatico hanno identiche lettere e cifre (ma diverso formato) di alcune targhe automobilistiche con sigla CD, il che comporta problemi per l'identificazione dei veicoli (ad esempio in seguito ad un'infrazione del Codice della Strada).
[[File:Ferrari Dino 268 SP.jpg|miniatura|240px|Targa prova del tipo 1951–1975 apposta su una ''[[Ferrari 268 SP]]'']]
[[File:Italian test plate 1985-1994.jpg|miniatura|240px|Formato con lettera "P" verde e sigla della provincia utilizzato dal 1985 al 28 febbraio 1994]]
[[File:Targa prova italiana per motoveicoli 1976-2004.jpg|thumb|upright=0.5|Targa prova del tipo in uso da marzo 1994 al 2004 per veicoli a due ruote, macchine agricole e operatrici]]
[[File:Italian test plate.jpg|miniatura|240px|Formato standard su doppia linea prodotto dal 2004]]
[[File:Italian one-line test plate with Euroband.jpg|miniatura|240px|Formato su un'unica linea con bande blu]]
Dal [[1928]] fino al 1945 le targhe prova erano uguali a quelle del periodo 1951–1976, pur usando caratteri diversi e lo stemma del [[fascio littorio]] al posto di quello della Repubblica; dal [[1945]] al 1948 il fascio venne rimpiazzato dallo stemma dell'[[Mutilato di guerra|Associazione Invalidi e Mutilati di Guerra]], mentre dal [[1948]] al 1951 comparve l'[[emblema della Repubblica Italiana]].
 
Dal [[1951]] al 1975 le targhe prova misuravano 275 × 200&nbsp;mm; stile e caratteri non si differenziavano da quelli delle targhe normali con fondo nero. Sulla riga superiore la dicitura '''PROVA''' era scritta in rosso, su quella inferiore si trovavano la sigla, lo stemma nazionale e non più di quattro cifre di colore bianco. Le targhe più vecchie avevano il numero sopra la sigla, le più recenti viceversa. Non è noto l'anno del cambiamento.
==Targhe temporanee==
 
Esisteva anche un formato a fondo bianco e caratteri azzurri di 165 × 165&nbsp;mm per [[motocicli]], con la scritta "PROVA" rossa in alto, la sigla e il bollo ufficiale sulla riga centrale e un numero fino a quattro cifre in basso.
===Targhe CITES===
Queste targhe, la cui sigla significa '''Circolazione TEmporanea Enti Stranieri''', erano rilasciate come targhe temporanee ad enti stranieri che operavano sul territorio italiano per la ricostruzione dopo la [[seconda guerra mondiale]]. Avevano caratteri neri su due righe e fondo arancio, sigla "CITES" sulla riga superiore e numerazione a quattro cifre sulla riga superiore. Attualmente questo tipo di targhe non è più usato.
 
Le targhe prova dei mezzi agricoli fino al [[1985]] erano uguali a quelle delle auto, ma avevano lo sfondo verde e caratteri bianchi sotto la parola "PROVA" di colore rosso.
===Targhe Escursionisti Esteri===
Si tratta di targhe doganali a validità limitata, utilizzate per veicoli destinati all'esportazione o utilizzate per breve tempo sul territorio Italiano, sono contraddistinte dalla sigla fissa "EE". La numerazione è del tipo 000 AA, tutte le scritte sono in nero. Vicino al bordo superiore, da sinistra a destra, si incontrano lo stemma della repubblica italiana, due adesivi in bianco/rosso con il mese e l'anno di scadenza della targa e la "I" dell'Italia nell'ovale. Questo tipo di targa è stato introdotto nel [[1985]]. Le due lettere finali vengono assegnate a lotti a livello provinciale, per cui da esse è possibile risalire alla provincia di emissione.
 
Dal [[1975]] al 1985 le dimensioni erano 336 × 109&nbsp;mm; il fondo era nero con la sigla a caratteri bianchi, seguita dalla dicitura '''PROVA''' in rosso ruotata di 90° in senso antiorario e da una numerazione di non più di quattro cifre, anch'esse bianche. Il materiale era plastica stampata in rilievo.
== Voci correlate ==
*[[Sigle automobilistiche italiane]]
*[[Sigla automobilistica internazionale]]
 
Dal [[1985]] al 2004 le targhe prova per autoveicoli e rimorchi, sempre su un'unica linea, avevano il fondo bianco riflettente; erano composte da due lettere nere (dalla sigla della provincia fino al 28 febbraio 1994) in ordine seriale partendo da "AA", anteposte alla lettera '''P''', generalmente verde<ref>Nei primi anni di emissione di questa serie la "P" era rossa, non si conosce l'anno del cambiamento.</ref>, di dimensioni 28 × 38&nbsp;mm e sormontata dall'[[emblema della Repubblica Italiana]], e a un numero nero di quattro cifre. Le dimensioni complessive erano 340 × 115&nbsp;mm.
==Note e riferimenti==
 
Le targhe su due linee per motocicli, ciclomotori, [[macchine agricole]] e [[macchina operatrice|macchine operatrici]] misuravano 165 × 165&nbsp;mm; le lettere e la "P" occupavano la riga superiore, un numero di tre cifre quella inferiore. Le targhe prova per le macchine agricole si differenziavano per le lettere '''MA''' verdi (dal [[1982]] al [[1994]] erano nere) su fondo bianco e allineate verticalmente sotto la "P", mentre quelle per le macchine operatrici dal [[1984]] si contraddistinguevano per le lettere '''MO''', anch'esse verdi e allineate in verticale sotto la "P" ma su fondo giallo.
 
Dal 15 marzo 2004 è stata liberalizzata la stampa delle targhe di prova, che è consentita anche agli studi di consulenza automobilistica abilitati, con combinazioni alfanumeriche scelte dal possessore.
Sempre dal [[2004]] la targa prova, la cui durata massima è di un anno, è identica per ogni categoria di veicolo e trasferibile con la relativa autorizzazione.
<br>La serie non personalizzata è composta da una lettera seguita da sei cifre che avanzano in progressione da <code>000001</code>; la prima e la seconda cifra nelle targhe quadrate (che sono le più diffuse) sono impresse sulla riga superiore rispettivamente a sinistra e a destra di una '''P''' (iniziale di "prova") di dimensioni più piccole, mentre le quattro restanti sono posizionate sulla linea inferiore. Il colore delle lettere e delle cifre è nero. La prima lettera è di solito una '''X''', ma è possibile richiedere combinazioni a piacere, ad esempio con lettere che formano il nome della concessionaria o autofficina.
 
La realizzazione dei caratteri alfanumerici (inclusa la lettera "P") avviene mediante azione meccanica di [[imbutitura]] di un supporto metallico piano in lamiera di alluminio, dello spessore di {{m|1,00 | 0,1|u=mm}}, ricoperto di pellicola retroriflettente autoadesiva<ref>{{Cita web|url=http://dati.asaps.it/notizie/utili_per_guida/0013.html|titolo=LA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI CON TARGA PROVA|sito=dati.asaps.it|accesso=2 gennaio 2020}}</ref>.
 
Le targhe attuali su doppia linea sono quadrate, misurano infatti 165 × 165&nbsp;mm, mentre il formato su una riga (meno diffuso) ha bande blu e dimensioni uguali alle targhe d'immatricolazione ordinarie, sia posteriori che anteriori.
 
La produzione e la circolazione delle targhe di prova avvengono a cura del [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti]] e, senza oneri per lo Stato, possono essere affidate a soggetti che ne facciano richiesta, purché le targhe suddette siano coperte da assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
 
L'obbligo di munire della carta di circolazione i veicoli che circolano su strada per esigenze connesse con prove tecniche, sperimentali e costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento, non sussiste per i seguenti soggetti:
* fabbriche costruttrici di veicoli a motore e di rimorchi, i loro rappresentanti, concessionari, commissionari e agenti di vendita;
* istituti universitari, enti pubblici e privati di ricerca che conducono sperimentazioni sui veicoli;
* fabbriche costruttrici di carrozzerie e pneumatici, fabbriche di sistemi o dispositivi di equipaggiamento di veicoli a motore e di rimorchi;
* esercenti di officine di riparazione e trasformazione, anche per proprio conto.
 
Secondo la Circolare del [[Ministero dell'interno|Ministero dell'Interno]], diramata il 30 maggio 2018 e con oggetto "utilizzo della targa prova su veicoli immatricolati", essa poteva essere impiegata solo su veicoli non ancora targati oppure in attesa di revisione della [[carta di circolazione]]; non poteva invece essere apposta su automezzi già immatricolati ma privi di assicurazione e/o revisione. La nuova sentenza della [[Corte di cassazione]], III Sezione Civile, nr. 17665 del 25 agosto 2020, ha tuttavia ribadito che non si procederà ad attività sanzionatorie nei confronti di chi utilizza questo tipo di targa sui veicoli immatricolati<ref>{{Cita web|url=https://www.newsauto.it/notizie/circolare-del-ministero-interno-sulla-targa-prova-2018-155821/|titolo=Circolare del Ministero dell'Interno sulla targa prova|editore=Newsauto|dataarchivio=30 maggio 2018}}</ref>.
 
=== Targhe di transito con sigla alfanumerica della provincia ===
[[File:Italian transit plate 2.jpg|miniatura|240px|Targa di transito standard, con durata massima di 60 giorni, fissata su una ''[[Maserati]]-[[OSCA]] 1600 GT'' del 1963 in esposizione al [[Museo dell'automobile di Torino]]]]
[[File:Overland truck provisional front plate.jpg|miniatura|240px|Targa di transito in stile francese montata su un camion ''[[Iveco]]'' della spedizione ''[[Overland]]'' da Parigi a Pechino (A6 = [[città metropolitana di Torino]])]]
Secondo l'art. 99 del [[Codice della strada (Italia)|Codice della strada]], gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi che circolano per le operazioni di accertamento e di controllo della idoneità tecnica, per recarsi ai transiti di confine per l'esportazione, per partecipare a riviste prescritte dall'autorità militare, a mostre o fiere autorizzate di veicoli nuovi e usati, devono essere muniti di foglio di via e di una targa provvisoria rilasciati da un ufficio competente del [[Dipartimento per i trasporti terrestri]]. Il foglio deve indicare il percorso, la durata e le eventuali prescrizioni tecniche. La durata non può eccedere i sessanta giorni. Tuttavia, per particolari esigenze di sperimentazione di veicoli nuovi non ancora immatricolati, l'ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri può rilasciare alla fabbrica costruttrice uno speciale foglio di via, senza limitazioni di percorso, della durata massima di centottanta giorni<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziagallia.com/pratiche-auto/targa-provvisoria-di-cartone/|titolo=Targa provvisoria di cartone|autore=Studio di consulenza automobilistica ''Agenzia Gallia''|sito=Agenzia Gallia Roma|accesso=2 gennaio 2020}}</ref>.
 
Le targhe temporanee di questo tipo sono sempre state di cartone, a fondo bianco e caratteri neri; misuravano 200 × 200 [[millimetro|mm]] fin da quando vennero istituite con il [[Regio Decreto|regio decreto]] 2 luglio [[1914]].
 
Con la riforma del [[1927]] vennero contraddistinte da un numero progressivo seguito da una sigla che identificava il Circolo Ferroviario di Ispezione (ente che a quell'epoca provvedeva ai collaudi). Le sigle erano costituite dalla lettera '''I''' e un'altra lettera maiuscola, in base alla lista notificata dal regio decreto 2 dicembre [[1928]], n. 3179.
 
La legge 1740 del [[1933]] confermò le funzioni dei Circoli Ferroviari di Ispezione, mantenne le targhe provvisorie per gli usi sopra specificati, ma cambiò completamente le sigle.
 
Con l'avvento della [[Repubblica]] (2 giugno [[1946]]), le funzioni dei Circoli Ferroviari di Ispezione vennero assunte dagli ispettorati compartimentali della [[Motorizzazione Civile]]. Il formato della targa rimase invariato, ma la lista delle sigle venne nuovamente aggiornata.
 
A partire dal [[1959]] le targhe posteriori misurano 275 × 200&nbsp;mm, recano un numero di cinque cifre (a partire da 00001) sulla riga superiore e su quella inferiore l'[[emblema della Repubblica Italiana|emblema della Repubblica]] anteposto a un codice alfanumerico consistente in una lettera che precede una o due cifre di dimensioni ridotte. Non vengono usate le lettere "I", "J", "K", "Q" e "Y", mentre la "Z" non seguita dalla cifra era riservata alla provincia di [[Trieste]] fino al [[1994]].
 
Dagli [[Anni 2010|anni Dieci]] sono prodotte anche targhe di transito con il design attuale, su un'unica riga (anche se posteriori), con bande blu alle estremità e la sigla alfanumerica (costituita da una lettera e una cifra talvolta di dimensioni ridotte) sempre anteposta alla numerazione.
 
La lettera identifica la [[Regione (Italia)|regione italiana]] partendo da Nord-Ovest (A1 = [[Alessandria]]) e terminando con le isole (X4 = [[Oristano]]), mentre la cifra, di dimensioni ridotte rispetto agli altri caratteri, corrisponde alle province di una regione in ordine alfabetico, anche se le province istituite dal [[1992]] in poi sono state aggiunte in coda (per esempio [[Lecco]] e [[Lodi]] sono rispettivamente B10 e B11). La [[Valle d'Aosta]] è incorporata al [[Piemonte]], il [[Molise]] all'[[Abruzzo]], la [[Basilicata]] alla [[Campania]].
 
In zone vicine al confine con la [[Francia]] alcune targhe sono realizzate in stile francese: generalmente gialle se posteriori, bianche se anteriori e con lo stesso [[font]] in uso nel Paese transalpino fino al 15 aprile 2009; il codice della provincia può seguire o precedere il numero di cinque cifre.
 
L'elenco con le sigle e le province corrispondenti è in [[Sigle automobilistiche italiane]].
 
=== Targhe ''CITES'' ===
[[File:Italy CITES plate.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore ''CITES'' (giugno 1947–primi anni '50)]]
Le targhe d'immatricolazione '''CITES''', sigla che sta per '''''Ci'''rcolazione '''T'''emporanea '''E'''nti '''S'''tranieri'', erano rilasciate come temporanee a veicoli di enti stranieri che operavano sul territorio italiano per realizzare programmi di ricostruzione dopo la [[seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]]. Il formato posteriore, le cui dimensioni erano di 320 × 220&nbsp;mm, aveva caratteri neri e fondo arancione, la sigla '''CITES''' seguita dallo stemma dell'[[Mutilato di guerra|Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra]] sulla riga superiore e una numerazione progressiva, in caratteri [[Garamond (carattere)|Garamond]], di non più di quattro cifre (a partire da "1") su quella inferiore. Questo tipo di targhe venne prodotto e utilizzato solo dal giugno [[1947]] ai primi [[Anni 1950|anni cinquanta]].
 
== Veicoli storici ritargati ==
[[File:Targa posteriore quadrata antichizzata auto storica Italia.jpg|miniatura|240px|Targa posteriore antichizzata (serie "ZA") apposta su una ''[[Lancia Flaminia]]'' dei primi anni Sessanta]]
[[File:Antiqued front plate of Alfa Romeo Giulietta SZ 1962.jpg|miniatura|240px|Targa d'immatricolazione anteriore, con formato antichizzato e sistema attualmente in uso, di un{{'}}''[[Alfa Romeo Giulietta SZ]]'' "Coda Tronca" del 1962]]
A differenza di altri Paesi europei, in Italia è raro vedere [[veicolo d'epoca|vetture storiche]] dotate di targhe moderne, sia perché il loro valore inevitabilmente si riduce, sia perché la pratica per il rilascio è complessa e richiede tempi non brevi.
 
Nel [[2010]], in attuazione della [[direttiva europea]] 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, è stato emanato il [[decreto]] con le nuove norme che regolano la circolazione delle auto storiche, tra le quali la possibilità di ritargarle anche se radiate o non abbiano più i documenti<ref>{{Cita web|url=https://www.autoyes.info/targhe-storiche.htm|titolo=Targhe storiche: possono essere usate per la re-immatricolazione?|sito=Auto Yes|accesso=2 gennaio 2020}}</ref>.
La targa storica può essere rilasciata:
* ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 [[Codice della strada|c.d.s.]];
* a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.;
* agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006;
* ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, ad esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione;
* ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica;
* ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia.
 
Già dal [[2004]] è consentita la reimmatricolazione agli automezzi d'epoca in dotazione all'[[Esercito Italiano]] privi di targa originale, che si contraddistinguono per le lettere '''VS''' (iniziali di "veicolo storico") di colore verde dopo la sigla "EI" rossa e prima della serie numerica (vd. ''[[#Esercito Italiano|supra]]'').
 
Per circolare con un veicolo storico occorre prima iscriverlo al registro [[Automotoclub Storico Italiano]] (ASI), sottoporlo a una verifica sulla funzionalità e autenticità delle parti meccaniche e del [[Telaio (meccanica)|telaio]], farsi rilasciare una dichiarazione e autocertificare la corretta conservazione della vettura. Con questa documentazione si fa revisionare il veicolo inoltrandone la domanda al Centro Prova Autoveicoli (CPA) per le vetture costruite prima del 1º gennaio [[1960]], all'Ufficio della [[Motorizzazione civile|Motorizzazione Civile]] (UMC) per quelle costruite in data successiva. <br/>Se il [[collaudo]] è superato, la Motorizzazione rilascia al proprietario la [[carta di circolazione]] e le targhe nuove, nel caso in cui i documenti e le targhe originali non siano più presenti.
 
Il design generalmente corrisponde a quello attuale introdotto nel [[1999]]. Tuttavia molti proprietari fanno realizzare da aziende private una targa in formato "antichizzato", privo di bande blu e con caratteri bianchi su fondo nero, a imitazione di quello usato dal [[1963]] a giugno del [[1976]] per le targhe posteriori e dal 1963 al [[1985]] per quelle anteriori. Si tratta di una pratica diffusa, ma non prevista dal Codice della Strada, e quindi passibile di sanzioni.
 
Nel caso di radiazione, oltre alla dichiarazione di avvenuto "restauro e collaudo", nell'autocertificazione sulla buona conservazione del veicolo occorre indicare gli anni trascorsi dalla data di cancellazione dal [[Pubblico registro automobilistico|Pubblico Registro Automobilistico]].
 
Se la vettura, invece, è stata custodita in un'area privata, ritirata dalla circolazione o portata in demolizione, si deve presentare l'estratto cronologico del PRA o il certificato di cancellazione; per i veicoli radiati dal 30 giugno [[2008]] è necessario indicare il "centro di raccolta o demolitore" al quale erano stati consegnati.
 
Qualora infine l'auto o moto storica sia stata importata, affinché si possa procedere alla nazionalizzazione del veicolo, bisognerà avere i documenti esteri originali e informare lo Stato di provenienza dell'avvenuta immatricolazione in Italia.
 
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="N"/>
 
=== Bibliografiche ===
<references />
 
== Voci correlate ==
==Collegamenti esterni==
* [[Sigle automobilistiche italiane]]
*[http://www.museoauto.it/mambo/index.php?option=content&task=view&id=142&Itemid=64 Articolo "''TARGHE AUTOMOBILISTICHE''" di Paola Masetta, storiografa dell'automobile] per il [[Museo dell'automobile Carlo Biscaretti|Museo Carlo Biscaretti]]
* [[Targa d'immatricolazione]]
*[http://www.targheitaliane.it/index_i.html Targhe a Roma] Un sito completissimo, al quale anche questa voce deve molto; qui trovate ulteriori curiosità e targhe speciali di tutti i tipi.
* [[Targhe d'immatricolazione del Territorio Libero di Trieste]]
* [http://www.targheitaliane.com/ Targhe a Roma per le tabelle di corrispondenza lettere-provincia].
* [http://www.estripes.com/article.asp?section=104&article=15021&archive=true Commento di Stars And Stripes] sulla decisione della Marina USA di non pagare i costi di immatricolazione.
 
== Altri progetti ==
{{Portale|trasporti}}
{{interprogetto}}
{{targhe automobilistiche europee}}
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Targhe automobilistiche|Italia]]
* {{cita testo|url=http://www.museoauto.it/mambo/index.php?option=content&task=view&id=142&Itemid=64|titolo=Articolo ''TARGHE AUTOMOBILISTICHE'' di Paola Masetta, storiografa dell'automobile|accesso=13 aprile 2018|dataarchivio=19 agosto 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070819113554/http://www.museoauto.it/mambo/index.php?option=content&task=view&id=142&Itemid=64|urlmorto=sì}} per il [[Museo dell'automobile Carlo Biscaretti|Museo Carlo Biscaretti]].
[[Categoria:Trasporti in Italia]]
* {{cita testo|url=http://www.targheitaliane.com/|titolo=Targhe a Roma per le tabelle di corrispondenza lettere-provincia}}.
 
{{targhe d'immatricolazione europee}}
[[de:Kfz-Kennzeichen (Italien)]]
{{portale|Italia|trasporti}}
[[en:Italian car number plates]]
 
[[fr:Plaque d'immatriculation italienne]]
[[Categoria:Trasporti in Italia]]
[[hr:Popis registracijskih oznaka za cestovna vozila u Italiji]]
[[Categoria:Targhe d'immatricolazione nell'Unione europea|Italia]]
[[ja:イタリア共和国の県名略記号]]