Enrique Angelelli: differenze tra le versioni
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{{F|cattolicesimo|giugno 2018}}
{{Vescovo
|chiesa=cattolica
|nome=Enrique Angelelli
|immagine=Enrique Angelelli (cropped).jpg
|larghezza=250px
|didascalia=Mons. Angelelli durante una celebrazione liturgica
|stemma=Template-Bishop.svg
|motto=Para que todos sean uno
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*[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Listra|Listra]] <small>(1960-1968)</small>
*[[Vescovo ausiliare]] di [[Arcidiocesi di Córdoba|Córdoba]] <small>(1960-1968)</small>
*[[Vescovo]] di [[Diocesi di La Rioja|La Rioja]] <small>(1968-1976)</small>
|nato=17 giugno [[1923]] a [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]]
|ordinato=9 ottobre [[1949]]
|nomvescovo=12 dicembre [[1960]] da [[papa Giovanni XXIII]]
|consacrato=12 marzo [[1961]] dall'[[arcivescovo]] [[Ramón José Castellano]]
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{{Santo
|nome= Beato Enrique Angelelli Carletti
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|note=Vescovo e martire
|nato= 17 giugno [[1923]] a [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]]
|morto= {{Calcola età3|1976|8|4|1923|6|17}} a [[Sañogasta]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|beatificazione= 27 aprile [[2019]] da [[papa Francesco]]
}}
{{Bio
|Nome = Enrique Ángel
|Cognome = Angelelli Carletti
|ForzaOrdinamento = Angelelli, Enrique
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|
|GiornoMeseNascita = 17 giugno
|AnnoNascita = 1923
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 4 agosto
|AnnoMorte = 1976
|Epoca = 1900
|Attività = vescovo cattolico
|Nazionalità = argentino
|PostNazionalità = , assassinato durante il cosiddetto [[
}}
È stato [[beatificazione|beatificato]] da [[papa Francesco]] il 27 aprile [[2019]].
== Biografia ==
Angelelli, figlio di immigrati [[italia]]ni, entrambi originari delle [[Marche]], nasce a [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]] in Argentina. Entra nel [[seminario]] di Nostra Signora di Loreto a soli 15 anni di età. Compie i suoi studi a [[Roma]], dove viene ordinato sacerdote il 9 ottobre [[1949]], poi torna a Córdoba.
=== Ministero a Córdoba ===
Comincia a lavorare in una parrocchia di Córdoba, dove fonda un movimento giovanile e dove si dedicherà alla visita dei più poveri delle ''[[villas]]'', le baraccopoli argentine.
Incentra il suo lavoro pastorale sulla condizioni di vita disumane a cui sono costretti i poveri. [[Papa Giovanni XXIII]] lo nomina [[vescovo ausiliare]] dell'[[arcidiocesi di Córdoba]] e [[Vescovo titolare|titolare]] di [[Diocesi di Listra|Listra]] il 12 dicembre [[1960]].
In quegli anni lavora insieme agli altri sacerdoti della diocesi per riconquistare uno spazio di intervento sociale e per il rinnovamento della chiesa. Questo causa forti resistenze all'interno degli ambienti ecclesiastici più conservatori. E nel [[1964]] viene rimosso temporaneamente dal suo incarico. Negli stessi anni partecipa a Roma al [[Concilio Vaticano II]].
=== Vescovo di La Rioja ===
Il 3 luglio [[1968]] [[papa Paolo VI]] lo nomina vescovo della [[diocesi di La Rioja]].
A La Rioja, Angelelli incoraggia la creazione del sindacato dei minatori, dei lavoratori rurali e domestici, nonché la formazione delle cooperative dei lavoratori per la produzione di maglieria, di mattoni, di orologi e di pane e per la rivendicazione delle terre inutilizzate. Una di queste cooperative sollecita l'espropriazione di un latifondo che era cresciuto grazie all'appropriazione di piccoli appezzamenti di terra sottratti ai piccoli proprietari che non erano riusciti a pagare i propri debiti. Il governatore [[Carlos Menem]] promette di trasferire queste terre alla cooperativa.
Il 13 giugno [[1973]] Angelelli si trova ad [[Anillaco]], la città natale di Menem per presiedere ai festeggiamenti patronali. È ricevuto da una folla di commercianti e proprietari terrieri, e con loro da Amado Menem, fratello del governatore, e dai figli Cesare e Manuel. La folla entra con la forza nella chiesa, e quando Angelelli sospende la celebrazione la folla comincia a lanciare pietre al vescovo. Il governatore Menem ritira il suo sostegno alle cooperative a causa dei “disordini sociali”. Angelelli denuncia i gruppi conservatori, dicendolo durante le celebrazioni religiose, e dichiarando [[interdetto|interdetti]] i Menem e i loro sostenitori.
Il superiore generale dei gesuiti, [[Pedro Arrupe]], e l'arcivescovo di [[Santa Fe (Argentina)|Santa Fe]], [[Vicente Zazpe Faustino]] (inviato dalla [[Santa Sede]] come soprintendente) visitano La Rioja e sostengono Angelelli, che nel frattempo aveva presentano le sue dimissioni al Papa. Quasi tutti i sacerdoti della diocesi sostengono il loro vescovo ed esprimono la loro solidarietà: "il potere ha manipolato la fede per preservare una situazione di ingiustizia e di oppressione".
=== La guerra sporca ===
La breve presidenza di [[Isabel Martínez de Perón]] (iniziata nel [[1974]]) resta contraddistinta per l'inizio della cosiddetta "[[guerra sporca]]" una campagna di attentati, rapimenti, torture e omicidi volta alla persecuzione della sinistra e, in generale, dei possibili oppositori del costituendo regime.
Il 12 febbraio [[1976]], il vicario della diocesi di La Rioja e due membri attivisti del movimento sociale vengono arrestati dai militari. Il 24 marzo, un colpo di Stato esautora Isabel Perón e dà inizio al [[processo di riorganizzazione nazionale]]. Angelelli si reca a Córdoba per chiedere al comandante della Terza Arma, [[Luciano Benjamín Menéndez]], che fine abbiano fatto i due rapiti. Menéndez, rivolgendosi al vescovo, minaccia Angelelli dicendogli di stare attento.
=== L'assassinio ===
Angelelli sapeva di essere stato preso di mira dai militari e che il prossimo a morire sarebbe stato lui. Il 4 agosto 1976, mentre Angelelli si trovava alla guida, insieme a padre Arturo Pinto, di ritorno da una messa celebrata a [[El Chamical]], viene circondato da un veicolo con a bordo tre militari e la [[Fiat 125]] sulla quale viaggiava viene fatta ribaltare. Le versioni ufficiali diranno che si è trattato di un incidente.
== Posizione della Chiesa ==
Dopo la morte di Angelelli, la [[Chiesa cattolica]] accettò la versione dell'incidente automobilistico, anche se ufficiosamente alcuni dei suoi membri hanno contestato questa versione. ''[[L'Osservatore Romano]]'' parlò di uno strano incidente. Il cardinale [[Juan Carlos Aramburu]] negò che si trattasse di un crimine.
L'8 giugno [[2018]] [[papa Francesco]] ha riconosciuto come [[Martirio (cristianesimo)|martirio]] la morte di Angelelli e ha aperto, in questo modo, la strada per la [[beatificazione]]<ref>{{cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2018/06/09/0426/00925.htm|titolo=Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi|data=9 giugno 2018}}</ref>, proclamata il 27 aprile [[2019]].
== Omaggi ad Angelelli ==
Il 2 agosto [[2006]], due giorni prima dell'anniversario della morte di Angelelli, il presidente argentino [[Néstor Kirchner]] firmò un decreto dove dichiarava il 4 agosto giorno di [[lutto nazionale]].
== Genealogia episcopale ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
* [[Papa Benedetto XIII]]
* [[Papa Benedetto XIV]]
* [[Papa Clemente XIII]]
* Cardinale [[Bernardino Giraud]]
* Cardinale [[Alessandro Mattei]]
* Cardinale [[Pietro Francesco Galleffi]]
* Cardinale [[Giacomo Filippo Fransoni]]
* Cardinale [[Carlo Sacconi]]
* Cardinale [[Edward Henry Howard]]
* Cardinale [[Mariano Rampolla del Tindaro]]
* Cardinale [[Antonio Vico]]
* Arcivescovo [[Filippo Cortesi]]
* Arcivescovo [[Fermín Emilio Lafitte]]
* Arcivescovo [[Ramón José Castellano]]
* Vescovo Enrique Angelelli
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://italy2.peacelink.org/latina/articles/art_18442.html|Articolo su mons. Angelelli a 30 anni dalla morte}}
* {{cita web |1=http://www.casaangelelli.org.ar/ |2=''Centro Tiempo Latinoamericano'' Galleria foto-audio-video, biografia, bibliografia |accesso=18 ottobre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060404055947/http://www.casaangelelli.org.ar/ |dataarchivio=4 aprile 2006 |urlmorto=sì }}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Listra|Vescovo titolare di Listra]]
|periodo=12 dicembre [[1960]] - 3 luglio [[1968]]
|precedente=[[Pietro Villa]], [[Missionari comboniani del Cuore di Gesù|M.C.C.I.]]
|successivo=sede vacante
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di La Rioja|Vescovo di La Rioja]]
|periodo=3 luglio [[1968]] - 5 agosto [[1976]]
|precedente=[[Horacio Arturo Gómez Dávila]]
|successivo=[[Bernardo Enrique Witte]], [[Missionari oblati di Maria Immacolata|O.M.I.]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
[[Categoria:Italo-argentini]]
[[Categoria:Martiri cattolici]]
[[
[[Categoria:Attivisti per i diritti umani]]
[[Categoria:Vittime di dittature]]
[[Categoria:Beati proclamati da Francesco]]
[[Categoria:Padri del Concilio Vaticano II]]
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