Adolfo Wolff: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Adolfo Luigi
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink = Augusta (Germania)
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = post [[1871]]
|Attività = militare ▼
|Attività2 = agente segreto▼
|Epoca = 1800
|Nazionalità = tedesco▼
|Attività2 = militare
|PostNazionalità = , al servizio di [[Napoleone III di Francia]]▼
▲|PostNazionalità = di origine [[Germania|tedesca]], al servizio di [[Napoleone III di Francia]]
|Immagine = Adolfo Luigi Wolff 1861.jpg
|Didascalia = [[Litografia]] del colonnello A. Wolff del 1861
}}
==Biografia==
Adolfo
Militò sotto diverse bandiere: prima del [[1849]] entrò nei ranghi dell'[[esercito pontificio]], poi combatté con la legione anglo-italiana
Partecipò alla campagna nell'[[Italia meridionale]] del 1860 e il [[1
Il 28-[[29 marzo]] [[1861]] prese parte al viaggio a [[Caprera]] organizzato dallo scrittore Franco Mistrali allo scopo di invitare [[Giuseppe Garibaldi]] a riprendere la lotta per l'Unità d'Italia. Fra i trenta partecipanti vi erano Carlo Comaschi, Luigi Cingia, Antonio Frigerio, Faustino Tanara e [[Cesare Bernieri]]. Sempre in prima linea nei moti insurrezionali, nel novembre del 1864 seguì [[Ergisto Bezzi]] nella fallita spedizione in Trentino che si concluse con l'arresto dei centocinquanta volontari sul monte [[Maniva]] il [[16 novembre]] da parte dei [[carabinieri]]. [[Ergisto Bezzi]] posteriormente attribuì al tradimento del Wolff il fallimento del piano. Per questa azione Wolff nel 1865 fu incarcerato nel forte di [[Alessandria]]. L'anno seguente, nel 1866, allo scoppio della terza guerra di indipendenza si arruolò nel [[Corpo Volontari Italiani]] di Garibaldi comandando la compagnia dei disertori svizzeri e bavaresi dell'esercito borbonico.
Di lui
Capitano presso il Quartier Generale di Garibaldi nella [[
Il [[20 marzo]] [[1871]] scriveva a [[Menotti Garibaldi]] illustrandogli la situazione politica a [[Parigi]], ma poi quando, nello stesso periodo, furono rinvenute tra le carte degli archivi segreti della polizia imperiale a
▲Il [[20 marzo]] [[1871]] scriveva a [[Menotti Garibaldi]] illustrandogli la situazione politica a [[Parigi]], ma poi quando, nello stesso periodo, furono rinvenute tra le carte degli archivi segreti della polizia imperiale a [[Parigi]] le prove della sua attività di spia al servizio di [[Napoleone III di Francia]], il Wolf, smascherato, scomparve e di lui non si seppe più nulla.
==Note==
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==Bibliografia==
* ''Archivio storico italiano di Deputazione toscana di storia patria'', pubblicato da Leo S. Olschki, 1932
* Giuseppe Locatelli Milesi, ''Ergisto Bezzi'', Milano, 1916, pp. 153
* Ottone. Brentari, ''Il secondo battaglione Bersaglieri Volontari di Garibaldi nella campagna del 1866'', Milano * R. e L. Pelizzari, ''I Garibaldi a Ponte Caffaro'',
* G. Poletti e G. Zontini, ''Caribalda. La campagna garibaldina del 1866 nei diari popolari di Francesco Cortella di Storo e Giovanni Rinaldi di Darzo'', Gruppo Il Chiese, Storo 1982, p.
* Ugo Zaniboni Ferino, ''Bezzecca 1866. La campagna garibaldina
* ''Corpo dei Volontari Italiani (Garibaldi), Fatti
* Giulio Adamoli, ''Da San Martino a Mentana'', 1867
* Franco Mistrali, ''Il pellegrinaggio degli operai italiani a Caprera'', F. Sanvito, Milano 1861. fu pubblicato anche in edizione anastatica
* Carlo Di Somma Del Colle, ''Album della fine di un regno'', 2006
==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Persone legate alla Legione straniera francese]] [[Categoria:
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