Persecuzione dei cristiani: differenze tra le versioni
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{{citazione|Che questa persecuzione contro i cristiani, che il mondo cerca di nascondere, finisca e ci sia la pace.|[[Papa Francesco]], ''Angelus'', 15 marzo 2015<ref>[http://w2.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2015/documents/papa-francesco_angelus_20150315.html ''Angelus'', 15 marzo 2015]</ref>}}[[File:Siemiradzki Christian Dirce.jpg|thumb|upright=1.7|''[[Una Dirce cristiana]]'', dipinto di [[Henryk Siemiradzki]]: una donna cristiana viene martirizzata sotto [[Nerone]] in questa rievocazione del mito di [[Dirce]] (1897, [[Museo nazionale di Varsavia]]).]]
Le '''persecuzioni dei cristiani''' sono un fenomeno oppressivo contro [[comunità]] e persone di fede [[Cristianesimo|cristiana]], avvenute in diversi periodi storici e tutt’oggi registrate in varie circostanze e luoghi. Secondo un rapporto del "World Watch List 2024" sono circa 365 milioni i cristiani perseguitati in vario modo nel mondo, specie in Africa e in Asia<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-10-2024-002245_IT.html#|titolo=Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002245/2024
alla Commissione|accesso=24 maggio 2025}}</ref>.
Nel corso della storia i cristiani morti per la loro fede sono stimati in circa settanta milioni, di cui quarantacinque milioni solo nel [[XX secolo]]<ref>{{Cita|Barrett, Johnson}}.</ref><ref name="cinqueminuti">{{cita web|cognome=Introvigne|nome=Massimo|wkautore=Massimo Introvigne|url=http://www.cesnur.org/2011/mi-cri.html|titolo=Cristiani uccisi nel mondo: uno ogni cinque minuti|accesso=17 luglio 2011|editore=[[CESNUR]]|data=8 giugno 2011}}</ref>.
== Storia delle persecuzioni ==
[[File:Caravaggio-Crucifixion of Peter.jpg|thumb|''[[Crocifissione di san Pietro (Caravaggio)|Crocifissione di San Pietro]]'', [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] (1600-1601), [[Basilica di Santa Maria del Popolo]], [[Roma]].]]
=== Prime persecuzioni ===
Le prime comunità cristiane incontrarono presto l'ostilità del mondo esterno<ref>Secondo {{cita libro |autore=C.G. Starr |citazione=Le Chiese erano ancora piccole ed erano osteggiate ugualmente dagli ebrei e dai pagani |titolo=Storia del mondo antico |editore=Editori Riuniti |anno=1977}}</ref>. Le notizie che ci sono giunte sui primissimi anni del cristianesimo provengono principalmente dal [[Nuovo Testamento]]. Secondo quanto riportato dagli [[Atti degli Apostoli]], in particolare, le autorità ebraiche di [[Gerusalemme]] avversarono fin dall'inizio i primi cristiani e tentarono con vari mezzi di impedirne la predicazione. Tra le vittime di queste prime persecuzioni vi furono [[Santo Stefano (martire)|Stefano]], lapidato per blasfemia per aver affermato la divinità di Cristo (Atti {{passo biblico|At|6,8-7,60|libro=no}})<ref>{{cita libro|autore=Colin Duriez|titolo=Anno Domini 33|editore=Ancora|città=Milano|anno=2008|pp=179-188|isbn=978-88-514-0522-9}}</ref>, e l'apostolo [[San Giacomo il Maggiore|Giacomo il Maggiore]], fatto giustiziare dal re [[Erode Agrippa]] (Atti {{passo biblico|At|12,1-2|libro=no}}), mentre [[Pietro apostolo|Pietro]] si salvò fuggendo da Gerusalemme. Anche in altre città, dentro e fuori dalla [[Palestina]], le comunità ebraiche preesistenti si opposero alla diffusione del cristianesimo e [[Paolo di Tarso|Paolo]] in particolare ne fu spesso il bersaglio: nelle sue lettere racconta di essere stato più volte frustato, bastonato e una volta lapidato<ref>Seconda lettera ai Corinzi, cap. 11 v. 24.</ref>. Quest'ultimo prima di diventare Cristiano era un membro della setta dei Farisei, come egli stesso amava definirsi, ed era un accanito persecutore della Chiesa nascente. Un giorno, recatosi a Damasco portando con sé le lettere che lo autorizzavano a imprigionare tutti i Cristiani della città e portarli legati a Gerusalemme egli ebbe una visione di Gesù Cristo che disse «Saulo, perché mi perseguiti?». Dopo questo evento divenne un Cristiano e cominciò il suo ministero che lo porterà ad essere definito come "l'Apostolo delle genti"<ref>{{cita libro|autore=Antonino Taverna|coautore=Giuseppe Guarino|titolo=Paolo apostolo. Tre giorni a Damasco|pp=15-68|anno=2025|editore=About Books|città=|isbn=9791223914250}}</ref>.
Le persecuzioni ebraiche nei confronti dei primi cristiani sono confermate dallo storico [[Flavio Giuseppe]], il quale narra che il sommo sacerdote Anano, approfittando della morte del procuratore [[Porcio Festo]], fece lapidare [[Giacomo il Giusto]]. La decisione provocò l'ira del nuovo procuratore Lucceio Albino e di re [[Erode Agrippa II]], il quale destituì Anano e nominò al suo posto Giosuè (Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche'', XX, 200).
=== Nell'Impero romano ===
{{Vedi anche|Persecuzione dei cristiani nell'impero romano}}
La persecuzione di [[Nerone]], riportata anche da [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], scoppiò nel [[64]] quando i cristiani furono accusati di avere appiccato il Grande incendio di Roma che distrusse gran parte della città. In questa persecuzione furono uccisi gli apostoli [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]].
Nei successivi due secoli e mezzo il cristianesimo rimase sempre formalmente una religione illecita punibile con le [[Summa supplicia|massime pene]]: i suoi fedeli venivano accusati, in particolare, di empietà in quanto si rifiutavano di compiere i sacrifici, obbligatori per legge, agli dei della [[religione romana]] ufficiale<ref>Cfr. la testimonianza di Policarpo di Smirne in C.G. Starr, ''Storia del mondo antico'', Editori Riuniti, 1977.</ref>. Rispetto a questa il cristianesimo appariva una forma di "ateismo", in quanto rinnegava ogni divinità tradizionale; si trattava quindi di una minaccia alla ''[[pax deorum]]'' ed alla stessa autorità dell'[[Imperatore romano|imperatore]] che doveva garantirla. Altri vi vedevano una ''superstitio'', cioè una devozione irrazionale venata di magia, come altre che erano parimenti perseguitate o lo erano state. La volontà di liquidare il Cristianesimo<ref>Colin M. Wells, ''L'impero romano'', Il Mulino, 1984.</ref>, considerato una "deleteria superstizione"<ref>Plinio il Giovane, cit. in Colin M. Wells, ''L'impero romano'', Il Mulino, 1984.</ref>, emerge comunque dalla testimonianza di [[Plinio il Giovane]] che, in relazione alle persone accusate di essere cristiani e interrogate sotto tortura, scrive: «se perseveravano, ordinavano che fossero messi a morte».
[[File:John William Waterhouse - Saint Eulalia - 1885.jpg|thumb|''Santa [[Eulalia di Mérida|Eulalia Diyoh]]'', [[John William Waterhouse|J. W. Waterhouse]] (1885), [[Tate Britain]], [[Londra]].]]
Tuttavia fino al [[250]] non furono ricercati attivamente: questo consentì la diffusione del cristianesimo, ma in comunità semiclandestine che, anche per le particolari norme morali e familiari, erano oggetto di una accesa [[Intolleranza religiosa|intolleranza]] popolare. Le persecuzioni consistevano per lo più in attacchi violenti, più o meno assecondati dalle autorità locali, verso i cristiani fatti capri espiatori di qualcosa<ref>Lepelley cit.</ref><ref>W. Liebeschütz ''La religione romana'' in AA.VV. ''Storia di Roma'' - vol. 2 ''L'impero mediterraneo'', tomo III ''La cultura e l'impero'', 1992, Torino, Einaudi</ref><ref>W.A. Meeks ''Il cristianesimo'' in AA.VV. ''Storia di Roma'' - vol. 2 ''L'impero mediterraneo'', tomo III ''La cultura e l'impero'', 1992, Torino, Einaudi</ref>.
Salito al trono in un periodo di grave crisi per l'impero, [[Decio]] nel 250 volle invece costringere ogni cittadino dell'impero, pena la morte, a professare devozione agli dèi pagani ed implicitamente all'imperatore, ''in primis'' i cristiani che erano ormai molto numerosi, soprattutto nelle regioni orientali dell'impero. Molti furono i [[Martirio cristiano|martiri]], ma molti di più furono i ''[[lapsi]]'' che cedettero alla forza. Anche la persecuzione di [[Valeriano]] si concluse in tempi brevi, ma si caratterizzò per l'attacco mirato ai leader delle comunità ed ai loro beni, segno della floridità economica acquisita. Partita nel [[303]] sulla stessa linea, la "[[Persecuzione di Diocleziano|grande persecuzione]]" voluta da [[Diocleziano]] diventò violenta nel [[304]], ma non in tutto l'impero. Fu proseguita principalmente da [[Galerio]] fino al [[311]]. Lo stesso Galerio, con l'Editto di tolleranza, e [[Costantino I]] con l'[[editto di Milano]] del [[313]] ordinarono la cessazione delle persecuzioni, che tuttavia ebbero ancora strascichi con [[Licinio]]<ref>W.H.C. Frend ''Persecutions: genesis and legacy'' in AA.VV., ''The Cambridge History of Christianity'' - Vol. 1: ''Origins to Constantine'', 2006, New York, Cambridge University Press</ref><ref>L. Pietri '' Le resistenze: dalla polemica pagana alla persecuzione di Diocleziano'' in AA.VV., ''Storia del Cristianesimo'' – Vol. 2 ''La nascita di una cristianità (250 – 430)''</ref><ref>G. Filoramo ''Alla ricerca di un'identità cristiana'' in AA.VV., a cura di G. Filoramo e D. Menozzi ''Storia del Cristianesimo – L'antichità'', 1997, Editori Laterza, Bari</ref><ref>A. Chastagnol ''L'accentrarsi del sistema: la tetrarchia e Costantino'' in AA.VV. ''Storia di Roma'' - vol. 3 ''L'età tardoantica'', tomo I ''Crisi e trasformazioni'', 1993 Einaudi, Torino,</ref><ref>A. Marcone ''La politica religiosa'' in AA.VV. ''Storia di Roma'' - vol. 3 ''L'età tardoantica'', tomo I ''Crisi e trasformazioni'', 1993 Einaudi, Torino</ref>.
Le stime sul numero complessivo di cristiani uccisi si basano principalmente su fonti agiografiche del tempo e sono quindi materia di dibattito tra gli studiosi: si ritiene comunque che le vittime siano state migliaia<ref>La stima del numero totale di vittime è estremamente difficile: C. Lepelley (''I cristiani e l'Impero romano'' in AA.VV., ''Storia del Cristianesimo'' – Vol. 1 a cura di L. Pietri ''Il nuovo popolo: dalle origini al 250'', 2003, Borla / Città Nuova, Roma, p. 248) sostiene che fino a prima della persecuzione di Decio i martiri sarebbero stati “diverse migliaia”. Le cifre non dovettero variare molto in seguito: secondo W.H.C. Frend (''Martyrdom and Persecution in the Early Church'', 1965, Basil Blackwell, Oxford, p. 413) furono probabilmente centinaia sotto Decio; per la "grande persecuzione", A. Marcone (''La politica religiosa'' in AA.VV. ''Storia di Roma'' - vol. 3 ''L'età tardoantica'', tomo I ''Crisi e trasformazioni'', 1993 Einaudi, Torino, p. 239) ritiene abbastanza attendibile la cifra di 91 vittime fornita da Eusebio per la sola provincia di Siria Palestina. Solidoro Maruotti riporta una stima complessiva di 18.000 martiri o meno (in Laura Solidoro Maruotti, Sul fondamento giuridico della persecuzione dei cristiani, Lezione tenuta presso la Sede napoletana dell'AST il 17 febbraio 2009).</ref>.
=== Altre persecuzioni antiche ===
Nel [[338]] un intensificarsi nelle ostilità in corso tra la Persia [[Sasanidi|sasanide]] e l'Impero romano sfociò in persecuzioni nei confronti dei cristiani da parte dei persiani<ref>A. Corbin, ''Storia del cristianesimo'', 2007, pag. 123.</ref>. I cristiani furono percepiti come potenziali traditori perché amici di una Roma ormai cristianizzata dopo [[Costantino I|Costantino]] e nei decenni successivi migliaia di loro, denominati oggi [[martiri persiani]], persero la vita.
Nel III e IV secolo i missionari cristiani, e più di tutti [[Ulfila]], convertirono i [[Goti]] alla cristianità [[arianesimo|ariana]] che i Goti vedevano come un attacco alla loro religione e cultura. Il re visigoto [[Atanarico]] avviò tra il [[369]] e il [[372]] una persecuzione dei cristiani<ref>A. Corbin, ''Storia del cristianesimo'', 2007, pag. 129.</ref>, molti dei quali vennero uccisi.
Nel [[429]] i [[Vandali]], anch'essi ariani, conquistarono l'Africa Romana, perseguitando i cristiani non ariani. Durante il regno di [[Unnerico]], re dei Vandali dal 477 al 484, una terribile persecuzione causò la morte di 4.966 martiri, tra i quali i vescovi [[Felice, Cipriano e compagni martiri|Felice e Cipriano]].
In seguito all'espansione del domino arabo e della religione islamica, i cristiani vennero sottoposti nelle terre conquistate allo status di "dhimmi" a cui venne concesso il permesso di praticare la propria fede individualmente, ma al prezzo di diverse discriminazioni sociali e giuridiche. Non mancarono nel corso dei secoli numerosi episodi di martirio e persecuzione<ref>{{Cita libro|titolo=Camille Eid, A morte in nome di Allah. I martiri dalle origini dell'islam a oggi, Piemme 2004}}</ref>.
=== Persecuzioni tra cristiani ===
I primi scontri tra cristiani avvennero nel [[IV secolo]], quando si diffusero posizioni dottrinali, poi rifiutate come [[eresia|eretiche]] dalla Chiesa cattolica, come l'[[Arianesimo]]: molto spesso il potere politico si schierò a favore di una posizione, reprimendo chi sosteneva le posizioni contrarie.
Durante il [[Medioevo]] avvennero diversi episodi più o meno circoscritti di repressione di movimenti eretici: si possono citare i casi dei [[Valdesi]], degli [[Hussiti]], e quello di [[fra Dolcino]], nominato anche da [[Dante Alighieri|Dante]]. Per il più noto e importante movimento ereticale medievale, quello dei [[Catari]] fu indetta una vera e propria crociata. {{Senza fonte|Strettamente parlando non si può parlare di persecuzione dei cristiani, in quanto la dottrina catara era così distante da quella cristiana da configurarsi come una religione a sé stante}}.
Successivamente alla [[Riforma protestante]] quando, con la [[Pace di Augusta]], nel 1555 cessarono le guerre di religione e si affermò il principio "Cuius regio, eius religio", avvennero in alcune parti d'Europa numerosi episodi di persecuzione in tutte le direzioni: vi furono protestanti perseguitati dai cattolici, cattolici perseguitati dai protestanti, e anche diverse confessioni protestanti che si perseguitavano fra loro. Come esempi di questi tre casi si possono citare la [[strage di san Bartolomeo]], avvenuta in [[Francia]] durante la guerra civile tra cattolici e [[ugonotti]] Nella notte di San Bartolomeo furono uccisi circa 30.000 ugonotti in Francia di cui 6000 solo a Parigi; la persecuzione dei cattolici in [[Inghilterra]] e [[Irlanda]] nel [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]], tra le cui vittime vi furono [[san Tommaso Moro|Thomas Moore]] e numerosi [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]]; e la repressione dei [[puritani]] da parte della [[Chiesa anglicana]], sempre in Inghilterra, che portò i [[Padri Pellegrini]] ad emigrare in [[America settentrionale|America]], dove fondarono il primo nucleo delle colonie che divennero gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
=== Nell'età moderna ===
In epoca moderna, i cristiani sono stati perseguitati in diverse nazioni. Spesso, soprattutto al di fuori dell'Europa, essi venivano repressi anche perché considerati portatori di un'"influenza straniera" che si vedeva come una minaccia al potere costituito o alla struttura tradizionale della società. Questo è il caso, ad esempio, del [[Giappone]] nel [[XVII secolo]], dove cristiani vennero crocifissi in pubblico: la persecuzione terminò nel [[1637]] con la ribellione di [[Shimabara]], dove furono uccise {{formatnum:40000}} persone<ref name=autogenerato1>L. E. Sullivan, P. Villani, ''Grandi religioni e culture nell'estremo oriente: Giappone'', 2006, pag. 79</ref>. Da allora solo un piccolo numero di cristiani continuò a praticare in segreto in Giappone<ref name=autogenerato1 />. Da considerare è certamente il genocidio armeno e il [[genocidio assiro]], che fu uno sterminio di cristiani fatto da seguaci di Maometto.
=== Rivoluzione francese ===
[[File:Champ des martyrs.jpg|thumb|left|[[Avrillé]], due suore condotte all'esecuzione nel [[1794]].]]
Il primo caso fu quello della [[Rivoluzione francese]]: qui la persecuzione del cristianesimo si inquadrò in un più generale tentativo di sradicare completamente tutte le tradizioni dell{{'}}''[[Ancien Régime]]'', con aspetti singolari come il culto della "dea Ragione" o la sostituzione dei nomi dei mesi del [[Calendario rivoluzionario francese|calendario]].
L'assoggettamento della Chiesa cattolica da parte dello Stato francese si ebbe con [[Costituzione civile del clero]], una legge che imponeva ai sacerdoti di giurare fedeltà alla Repubblica e rinnegare la Chiesa di Roma, per costituire una Chiesa nazionale alle dipendenze del potere politico. I "preti refrattari", cioè coloro che rifiutarono il giuramento (la grande maggioranza), potevano essere passibili anche di pena di morte ed infatti alcuni furono [[ghigliottina]]ti. I conventi vennero chiusi e i religiosi dispersi.
La difesa del cristianesimo costituì una delle motivazioni dell'insurrezione armata della [[Guerre di Vandea|Vandea]] ([[1793]]), che dopo alcuni anni di scontri fu repressa con estrema violenza dall'esercito rivoluzionario. Questa repressione, le cui vittime furono circa 117.000<ref>''"[...] anche se spesso viene raccontato come una guerra civile, di fatto venne condotto un genocidio su larga scala in Vandea, in cui furono assassinati indiscriminatamente circa {{formatnum:117000}} abitanti"'', in [[Rudolph Joseph Rummel]], ''Stati assassini. La violenza omicida dei governi'', Rubbettino, 2005.</ref>, viene considerata da alcuni studiosi uno dei primi [[genocidio|genocidi]] della storia moderna<ref>[[Reynald Secher]], ''Il genocidio vandeano'', Effedieffe, 1989.</ref>. Solo di recente la repressione della Vandea ha cominciato a essere concettualizzata come genocidio, definizione questa oggetto in Francia di un acceso dibattito in ambito accademico<ref>Adma Jones, ''Genocide: A Comprehensive Introduction'', 2010.</ref><ref>[[François Lebrun]], "La guerra della Vandea: massacro o genocidio? "La Storia", Parigi, n° 78, luglio 1985, pag. 93-99. Nel n° 331 di "La Storia", pubblicato nel maggio 2008, ha dichiarato che l'uso del termine genocidio "per le violenze commesse dalle truppe repubblicane sulla Vandea durante la guerra civile è storicamente ingiustificata. "</ref>.
=== Il caso messicano ===
{{vedi anche|Cristeros}}
[[File:Miguel Pro's execution (1927).jpg|thumb|L'esecuzione di [[Miguel Agustín Pro]], nel 1927.]]
In [[Messico]] a partire dalla metà del [[XIX secolo]] si affermò una classe politica [[anticlericalismo|anticlericale]] e [[massoneria|massonica]], che aveva tra i suoi obiettivi quello di distruggere la forte tradizione cattolica del paese. Dopo numerosi episodi di violenza e il varo di leggi che limitavano severamente la libertà religiosa, nel [[1926]] nella popolazione cattolica prese avvio una rivolta armata, la cosiddetta ''[[Cristiada]]'': gli insorti riuscirono ad organizzare un vero e proprio esercito che giunse a contare anche 50.000 uomini. La ''Cristiada'' durò fino al [[1929]]; seguì un periodo di dura repressione, nel quale i sacerdoti fedeli a Roma venivano ricercati e fucilati.<ref>{{Cita libro|autore=Mario Arturo Iannaccone|titolo=Cristiada. L'epopea dei Cristeros in Messico|data=2013|editore=Lindau}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tempi.it/cristiada-libro-epopea-cristeros-messico-iannaccone/|titolo=“Cristiada”. La vera storia della resistenza cattolica alla crociata dei massoni per scristianizzare il Messico|accesso=16-08-2025}}</ref>
=== Nazismo e fascismo ===
====Nazismo====
{{vedi anche|Religioni nella Germania nazista}}
Il Nazionalsocialismo attuò una politica ambivalente; fece accordi e patti con la [[chiesa Luterana|religione luterana]] (prevalente in Germania) e a seguito di essi costituì pastori di "fede nazista". A questo si oppose una parte minoritaria evangelica che viene dagli storici definita "[[Chiesa confessante]]". Questa, in gran parte clandestina, subì fortissime persecuzioni ed ebbe i suoi martiri, tra i quali il più noto è [[Dietrich Bonhoeffer]]. Lo scontro tra la Chiesa cattolica e Nazismo, assopito dal concordato tra Santa Sede e Terzo Reich del 20 luglio 1933, diventò sempre più aperto e frontale. [[Papa Pio XI|Pio XI]] nell'enciclica [[Mit brennender Sorge]] (con bruciante preoccupazione), del 1937 aveva dichiarato l'inconciliabilità della fede cristiana con la divinizzazione della razza germanica, del popolo tedesco e del Führer. E così, se la "soluzione finale" nei confronti degli Ebrei ebbe per i Nazisti una priorità rispetto al trattamento da riservare alla Chiesa cristiana, l'eliminazione di questa era "l'ultimo grande compito" che Hitler si riservava per il dopoguerra (come sappiamo dalle registrazioni di Bormann<ref>[https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/bormann.html Martin Bormann] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161229010218/http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/bormann.html |data=29 dicembre 2016 }}. Jewish Virtual Library</ref> e dalle confidenze fatte ai gerarchi più vicini)<ref>{{Cita libro|titolo=«Il Führer è inesorabilmente determinato ad annientare le Chiese Cristiane dopo la vittoria» annotava Joseph Goebbels nel suo diario il 24 maggio 1942. Citato in Pier Luigi Guiducci, Il Terzo Reich contro Pio XII, Torino 2013, pagina 110.}}</ref>. Nel 1941, in una circolare indirizzata ai gauleiter (ed allegata agli atti d'accusa a Norimberga), Martin Bormann espresse con chiarezza l'assoluta incompatibilità tra cristianesimo e nazionalsocialismo.
Già nel giugno 1934 in Germania era cominciata l'eliminazione fisica di membri della Chiesa distintisi per la loro opposizione al nazismo come Erich Klausener, Adalbert Probst, Fritz Beck e [[Fritz Michael Gerlich|Fritz Gerlich]]. Le persecuzioni, gli arresti, le condanne a morte, le deportazioni in campo di concentramento dei cristiani continuarono con violenza distruttrice fino alla fine del regime nel maggio 1945. Giovanni Paolo II, citando [[Jakob Gapp]], concordava con lui nel vedere in questa contrapposizione tra Cristianesimo e Nazismo un'espressione visibile della lotta apocalittica tra Dio e Satana. Padre Jakob Gapp, religioso austriaco, fu ghigliottinato dai nazisti il 13 agosto [[1943]].
Col dilagare della [[Seconda guerra mondiale]] e le occupazioni naziste morì per mano dei tedeschi anche un grande numero di preti, suore e religiosi. Diversi sacerdoti sono stati deportati e uccisi nei [[campi di concentramento]]: il più famoso di questi è [[Massimiliano Kolbe]]. A Buchenwald il sacerdote austriaco [[Otto Neururer]], per aver battezzato un prigioniero, venne sospeso a testa in giù a una trave finché, dopo due giorni di agonia, morì (30 maggio 1940). A Mauthausen padre [[Edmund Kalas]], polacco, aveva allontanato una guardia tedesca da un prigioniero che stava uccidendo a calci; la reazione fu feroce: il sacerdote venne fatto lapidare dagli stessi prigionieri (7 giugno 1943). Durante l'occupazione nazista di [[Roma]] ([[1943]]-[[1944]]), lo stesso [[papa Pio XII]] rischiò di essere deportato in Germania: il piano tedesco prevedeva di relegarlo in un monastero del [[Wartburg]] oppure nel [[Liechtenstein]]<ref>[[Antonio Spinosa]], ''Pio XII. Un Papa nelle tenebre'', 2004.</ref>.
È innegabile, dunque, che durante i dodici anni di vita del Terzo Reich, la Chiesa dovette subire restrizioni e vessazioni perché giudicata ostile dal governo nazista. Durante il processo di Norimberga uno dei capi d'accusa imputati ai gerarchi nazisti era la persecuzione religiosa. L'accusa dichiarò infatti: <em>«Essi ( I cospiratori nazisti) hanno dichiarato il loro obiettivo di eliminare le chiese cristiane in Germania e hanno perciò cercato di sostituirle con le istituzioni e le credenze naziste; in ordine di ciò hanno perseguito un programma di persecuzione di sacerdoti, chierici e membri di ordini monastici che essi ritenevano opporsi ai loro intenti, ed hanno confiscato le proprietà della chiesa»</em><ref>Robert A. Graham, ''Pio XII e il regime nazista. Note dagli archivi tedeschi''</ref>.I nazisti, come documentato a Norimberga, erano intenzionati a distruggere l'influenza della chiesa nella società e si adoperarono a far chiudere scuole, giornali e associazioni cattoliche, a licenziare i religiosi dalle scuole pubbliche, a togliere i crocifissi dagli edifici, a limitare i pellegrinaggi, a confiscare monasteri e a proibire la pubblicazione di articoli a carattere religioso<ref>A. Riccardi, ''Il secolo del martirio'', Milano 2000 pp. 63-83</ref>. «Più di un terzo del clero secolare e un quinto circa del clero regolare, ossia più di 8000 sacerdoti furono sottoposti a misure coercitive (arresti illegali, prigione, campi rieducativi...), 110 morirono nei campi di concentramento, 59 furono giustiziati, assassinati o perirono''' '''in seguito ai maltrattamenti ricevuti»<ref>G. Miccoli, ''I dilemmi e i silenzi di Pio XII'' (nota 54), p. 444</ref>. Dal conteggio sono ovviamente esclusi i laici vicini alla Chiesa e si riferiscono alla sola Germania e non a tutti i territori occupati, dove la persecuzione contro la chiesa fu ancora più tragica (in particolare, nella regione del Warthegau, in Polonia, dove la politica contro la Chiesa attuata dal ''Gauletier'' locale, Arthur Greiser, rappresentò una sorta di "laboratorio sperimentale", nella futura politica dei nazisti riguardante la religione)<ref>{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/2018/09/06/warthegau-campo-nazista-persecuzione-cattolici|titolo=Warthegau, il “campo” nazista destinato ai cattolici}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=0Qg5AQAAMAAJ&lpg=PA530-IA4&dq=R.A.%20Graham%2C%20Il%20piano%20straordinario%20di%20Hitler%20per%20distruggere%20la%20Chiesa%2C%20La%20Civilt%C3%A0%20Cattolica%201995&hl=it&pg=PA544#v=onepage&q&f=false|titolo=Il piano straordinario di Hitler per distruggere la Chiesa}}</ref>.
Tutte le confessioni cristiane furono oggetto di persecuzione, arresto e deportazione; tra queste, quella dei [[testimoni di Geova]] [[Storia dei testimoni di Geova nella Germania nazista e durante l'Olocausto|venne duramente perseguitata dai nazisti]]. Circa 4200 credenti furono internati nei campi di concentramento: le vittime furono circa 1600, delle quali 370 uccise per esecuzione, mentre le altre morirono di stenti.<ref>
[https://www.ansa.it/canale_legalita_scuola/notizie/associazioni_familiari_vittime_terrorismo/2022/01/19/giornata-memoria-anche-testimoni-geova-tra-vittime-del-nazismo_27a45d5d-9eb5-4653-83d3-6cd7734fdcf6.html Testimoni di Geova vittime del nazismo]</ref>
===
In Italia, dopo il 1929 e i [[Patti Lateranensi]], il [[fascismo]] attuò sempre più forti politiche e disposizioni persecutorie contro alcune denominazioni e chiese non cattoliche cristiane, tra cui i [[Pentecostali]] che, a causa della credenza del battesimo nello Spirito Santo e il parlare in altre lingue, vennero classificati come malati di mente in seguito a una "perizia" del professor Osvaldo Zacchi commissionata dal regime<ref>{{cita|ascesa|pp. 82-86}}</ref>. Il regime emanò nel 1935 anche una circolare del ministro fascista [[Guido Buffarini Guidi]]<ref>La Circolare n. 600/158 (Archivio di Stato, serie PS GI, busta 26, fascicolo 299), a firma Buffarini Guidi: vietava il culto pentecostale in tutto il Regno in quanto "esso si estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all'ordine sociale e nocive all'integrità fisica e psichica della razza.</ref>, che prevedeva la chiusura di ogni attività di culto per i credenti pentecostali in tutta l'Italia<ref>{{cita|ascesa|pp. 99-112}}</ref>; le attività repressive si fecero sempre più intense; molti furono incarcerati o costretti a spostarsi al paese di origine con foglio di via, altri furono condannati ai campi di lavoro forzati, come Ivo Nardi che vi trovò la morte<ref>{{cita|ascesa|p. 99}}</ref>; molti pastori e anziani di chiesa furono perfino condannati al confino. Fidardo De Simone fu ucciso alle [[fosse ardeatine]] e Antonio Brunetti morì a [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], nelle camere a gas naziste<ref>{{cita|ascesa|pp. 117-118}}</ref>. Anche gli [[Chiesa cristiana avventista del settimo giorno|Avventisti]] e i [[Testimoni di Geova]] furono colpiti dal Fascismo: fin dal 1928 fu vietata la diffusione della rivista "Torre di Guardia", e decine di "testimoni" lo furono anche duramente; molti furono inviati al carcere o al confino per il loro rifiuto alla guerra e perché consideravano il Duce e il Fascismo come "emanazione del Demonio".<ref>{{Cita libro|autore=Mario Avigliano|autore2=Marco Palmieri|titolo=Il dissenso al fascismo. Gli italiani che si ribellarono a Mussolini. 1925-1943|anno=2023|editore=Il Mulino|città=Bologna|p=341}}</ref>
===Comunismo===
====Stati comunisti====
[[File:Christ saviour explosion.jpg|thumb|La distruzione della [[Cattedrale di Cristo Salvatore (Mosca)|Cattedrale di Cristo Salvatore]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]], nel [[1931]].]]
La persecuzione dei cristiani è stata una costante negli [[Stato comunista|Stati comunisti]], iniziando dalla [[Russia]] nel [[1918]] per proseguire, dopo la [[Seconda guerra mondiale]], in molti paesi dietro la [[cortina di ferro]]. Ai cristiani di quei paesi, costretti alla clandestinità, si usava riferirsi con l'espressione [[Chiesa del silenzio]].
[[Nikolaj Bucharin]] (1888 - 1938) nella sua opera ''L'ABC del comunismo'' ([[1919]]) dichiarò che "la religione e il Comunismo sono incompatibili sia in teoria che in pratica"<ref>[https://www.marxists.org/italiano/bucharin/1919/abc/abc11.htm MIA - Bucharin: L'A.B.C. del Comunismo (1919)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[1931]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]] la [[Cattedrale di Cristo Salvatore (Mosca)|Cattedrale di Cristo Salvatore]], la più grande chiesa ortodossa mai costruita, venne deliberatamente distrutta. Nella Russia sovietica, l'aperta persecuzione contro i cristiani proseguì per buona parte degli anni trenta e si tradusse in numerose uccisioni, torture e deportazioni. Oltre a confiscare i beni ecclesiastici e a chiudere le chiese per convertirle in musei antireligiosi, le autorità tentarono inoltre di guidare un movimento modernista denominato "chiesa vivente", che non trovò però seguito presso la popolazione<ref name="Riasanowsky">Nicholas V. Riasanowsky, ''Storia della Russia'', 2004.</ref>.
Già nei primi anni con [[Lev Trockij]], commissario del popolo alla Guerra e membro del [[Politburo del Comitato centrale del PCUS|Politburo]] furono assassinati 28 vescovi e 1 200 sacerdoti<ref>[http://countrystudies.us/russia/38.htm]</ref>. Nel 1921 [[Lenin]], a capo dello [[Unione Sovietica|Stato sovietico]], approfittando di una terribile [[Carestia russa del 1921-1923|carestia]] che colpì il paese, incrementò la persecuzione contro la Chiesa russa ordinando la confisca di tutti i suoi beni. Ottomila religiosi furono uccisi, migliaia tra vescovi e sacerdoti furono imprigionati ed esiliati senza contare il numero dei fedeli morti mentre difendevano gli oggetti consacrati. Il governo sovietico pose il [[Patriarchi e metropoliti di Russia|patriarca di Mosca]], [[Tichon di Mosca|Belavin Tichon]], agli arresti domiciliari e venne dichiarato decaduto il patriarcato. La persecuzione contro la chiesa con [[Iosif Stalin|Stalin]], successore di Lenin, si fece ancora più accanita<ref>E. Gentile, ''Contro Cesare. Cristianesimo e totalitarismo nell'epoca dei fascismi'', Feltrinelli 2010 pp. 49-80</ref>: durante gli anni del Grande Terrore venne eliminato il 90% del clero ortodosso.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/stalin-e-lolocausto-delle-tonache_201103021225058570000|titolo=Stalin e l'Olocausto delle tonache}}</ref>
Nel pieno delle persecuzioni, [[Papa Pio XI|Pio XI]] nell'enciclica ''[[Divini Redemptoris]]'' del [[1937]] definì il comunismo come un "flagello satanico" che "mira a capovolgere l'ordinamento sociale e a scalzare gli stessi fondamenti della civiltà cristiana" facendo precipitare le nazioni in una barbarie "peggiore di quella in cui ancora giaceva la maggior parte del mondo all'apparire del Redentore". Fu anche emanata la [[scomunica ai comunisti]].
Con il tempo, soprattutto dopo il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], la dirigenza sovietica prese però atto della persistenza della religione, comunque considerata un nemico dichiarato, e scese a compromessi, concedendo ai fedeli un proprio spazio di libertà, sia pure molto ristretto e soggetto a pressioni<ref name="Riasanowsky"/>.
Tirando le somme si può affermare che la [[repressione della Chiesa ortodossa in Unione Sovietica]] nonché persecuzione contro i cristiani tutti è stata violentissima, considerando lo [[Ateismo di Stato|stato ateo]] dal 1917 al 1992. Secondo alcune fonti<ref>''History of the Orthodox Church in the History of Russian Dimitry Pospielovsky'', 1998, St Vladimir's Press, ISBN 0-88141-179-5, p. 291</ref><ref>Dimitry Pospielovsky, ''A History of Marxist-Leninist Atheism and Soviet Antireligious Policies'', Palgrave Macmillan (December, 1987) ISBN 0-312-38132-8</ref> 50 000 religiosi sono stati uccisi, molti dei quali torturati in modo brutale e mandati nei ''[[gulag]]'' durante i governi di [[Lenin]] e [[Stalin]]. Quasi tutti i seminari vennero chiusi, fu vietata ogni pubblicazione religiosa, abolito l'insegnamento religioso nelle scuole, e nel 1922 vennero proibiti i canti e le celebrazioni religiose perfino all'interno delle abitazioni private.
La persecuzione nei confronti dei cristiani e delle altre religioni venne portata avanti con metodi più o meno brutali ma in modo sistematico anche in tutti gli altri paesi governati dai regimi comunisti che proclamavano l'[[ateismo di stato]]<ref>[http://acs-italia.org/ Aiuto alla Chiesa che Soffre Fondazione di Diritto Pontificio- Osservatorio sulla libertà religiosa]</ref>. I comunisti iugoslavi massacrarono in massa molti preti: tra questi i [[Martiri di Široki Brijeg]] e altri cinquanta nei [[massacri delle foibe]], compreso [[Francesco Giovanni Bonifacio]];<ref>{{Cita news|titolo=Cinquanta sacerdoti tra le vittime delle foibe|url=http://www.zenit.org/article-4051?l=italian|giorno=12|mese=2|anno=2006|pubblicazione=Agenzia Zenit|accesso=25 agosto 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090209074831/http://www.zenit.org/article-4051?l=italian|dataarchivio=9 febbraio 2009}}</ref>
secondo il cardinale [[Alojzije Viktor Stepinac]], perseguitato e imprigionato, furono trucidati tra i 260 e 270 sacerdoti, inoltre furono chiuse le scuole cattoliche, espropriate le proprietà della Chiesa, requisite le tipografie e violata la libertà di stampa, aggrediti i vescovi ed eliminata la religione dall'insegnamento ufficiale delle scuole.<ref>{{Cita web |url=http://www.hic.hr/books/stepinac/italiano/index.htm |titolo=libro |accesso=5 ottobre 2020 |dataarchivio=4 settembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190904115127/http://www.hic.hr/books/stepinac/italiano/index.htm |urlmorto=sì }}</ref> La [[persecuzione antireligiosa nella Romania comunista]] colpì tutte le confessioni cristiane<ref>{{cita libro|autore=Richard Wurmbrand|titolo=Torturato per Cristo|editore=Uomini Nuovi|anno=2008|città=Varese|Isbn=978-8880770985}}</ref>
compresa la ortodossa e la cattolica, oltre quella ebraica. In Polonia [[Jerzy Popiełuszko]] fu assassinato nel 1984 e la notizia del suo assassinio scatenò un tumulto popolare; in Ungheria il cardinale [[József Mindszenty]] fu arrestato due volte: nel 1919 e nel 1948 quando fu pure torturato. Ancora oggi, nei paesi che si proclamano comunisti e dove vige l'ateismo, i cristiani subiscono discriminazioni e violenze a causa del loro credo<ref>[http://www.avvenire.it/Dossier/Cristianofobia/CronacheeStorie/Pagine/aiuto-alla-chiesa-che-soffre-rapporto-cristiani-perseguitati.aspx Avvenire Dossier: Cristiani, la mappa delle persecuzioni Paolo M. Alfieri ,13 ottobre 2015] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160201055710/http://www.avvenire.it/Dossier/Cristianofobia/CronacheeStorie/Pagine/aiuto-alla-chiesa-che-soffre-rapporto-cristiani-perseguitati.aspx |data=1º febbraio 2016 }}</ref>.
Nella [[Repubblica popolare cinese]] i cristiani sono sempre perseguitati da quando tale Stato comunista fu istituito: tutte le confessioni sono viste come una minaccia pericolosa al mantenimento del potere da parte del regime, che tollera solo autorità clericali controllate e sottomesse alle leggi vessatorie dello Stato. Cattolici, protestanti, ortodossi, testimoni di Geova e altri non possono manifestare liberamente il loro credo religioso.<ref>
[https://it.bitterwinter.org/tag/chiesa-cattolica/ Chiesa cattolica perseguitata in Cina]</ref><ref>
[https://it.bitterwinter.org/testimoni-di-geova-perseguitati-ed-espulsi/ testimoni di Geova perseguitati in Cina]</ref>
Nella [[Repubblica Popolare Democratica di Corea]] non sono ammesse religioni sebbene le [[religioni in Corea del Nord]] abbiano avuto un ruolo storicamente importante nel paese.<ref>
[https://acs-italia.org/acs-notizie-dal-mondo/corea-del-nord-dove-per-recitare-il-rosario-si-devono-contare-i-fagioli#.UbG14vZOrt4 Corea del Nord]</ref>
I cristiani tentano di svolgere un'attività clandestina, ma il rischio di essere individuati, arrestati, torturati e giustiziati è altissimo poiché la persecuzione è strutturata su un controllo capillare dei cittadini tramite polizia e forze militari. Coloro che possiedono una [[Bibbia]] sono giustiziati, spesso con esecuzioni pubbliche a prescindere dal fatto che siano cristiani oppure no, infatti accurate ricerche e studi statistici dimostrano che questo Stato comunista perseguita i cristiani più di tutti gli altri Stati del mondo, considerando i primi tre lustri di questo secolo.<ref>[https://www.tempi.it/corea-nord-persecuzione-cristiani-aumento-attivita-religiose-clandestine-bibbia/#.Upie1WTX9hx Corea Nord: persecuzione dei cristiani, aumento attività religiose clandestine]</ref><ref>
[https://www.tempi.it/oltre-6-mila-cristiani-rinchiusi-nei-gulag-della-corea-del-nord-e-il-paese-che-li-perseguita-di-piu-al-mondo/#.UegMoGTORRc oltre 6 mila cristiani rinchiusi nei gulag della Corea Nord: è il Paese che li perseguita di più al mondo]</ref>
====Comunisti stalinisti in Spagna====
In [[Spagna]], durante la [[guerra civile spagnola]], anarchici, socialisti rivoluzionari e comunisti trucidarono migliaia di preti, suore e semplici credenti, che sono ricordati e commemorati come [[Martiri della guerra civile spagnola]]: tra questi figurano dodici vescovi.<ref>Justo Fernández Alonzo, ''Martiri della Guerra di Spagna'', voce da ''[[Bibliotheca sanctorum]]'', Città Nuova</ref> La Chiesa cattolica poi, di tali Martiri, rese 2056 [[beatificazione|Beati]] e 11 [[Santi]] tra il 1987 e il 2022.<ref>L'11 marzo [[2001]] [[papa Giovanni Paolo II]] ha beatificato Josè Aparicio Sanz e i 232 compagni [[Martire|martiri]] di Valencia, appartenenti a 37 diverse [[diocesi]] della Spagna. Tra di loro figurano sia religiosi che laici, impegnati in diverse attività apostoliche, uomini e donne di tutte le età e appartenenti a diverse professioni e ceti sociali. A tutti loro è stato riconosciuto il martirio ''[[in odium fidei]]'', cioè l'uccisione per il solo fatto di professare la fede. Tutti morirono perdonando i propri carnefici e mantenendo fede al loro credo</ref>
====Comunisti stalinisti in Italia====
In Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale, negli anni quaranta del secolo scorso vi fu la [[strage dei preti]] perpetrata da comunisti stalinisti: il sacerdote e storico imolese [[Mino Martelli]] calcolò in 110 il numero complessivo di delitti<ref>Mino Martelli, ''Una guerra e due resistenze, 1940-1946'', Bari, Edizioni Paoline, 1976.</ref>. Il parroco [[Umberto Pessina]] venne ucciso nella sua parrocchia in San Martino di [[Correggio (Italia)]] nel [[18 giugno]] [[1946]]; il vescovo di [[Reggio Emilia]] [[Beniamino Socche]] scrisse nel suo diario:
{{Citazione|... la salma di don Pessina era ancora per terra; la baciai, mi inginocchiai e domandai aiuto per partire con tutta la forza che la Santa Chiesa dà nelle mani di un Vescovo... Parlai al funerale di don Pessina: naturalmente, la gente era sotto l'incubo del terrore: ma io presi la Sacra Scrittura e lessi le maledizioni di Dio per coloro che toccano i consacrati del Signore. Il giorno dopo era la festa del Corpus Domini; alla processione in città partecipò una moltitudine e tenni il mio discorso, quello che fece cessare tutti gli assassinii. "Io - dissi - farò noto a tutti i Vescovi del mondo il regime di terrore che il [[comunismo]] ha creato in Italia|Dal diario di Monsignor Beniamino Socche<ref>{{cita web |url=http://www.rolandorivi.com/Storia/La%20persecuzione%20comunista.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=18 febbraio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090324070558/http://www.rolandorivi.com/Storia/La%20persecuzione%20comunista.htm |dataarchivio=24 marzo 2009}} Rolando Rivi - riporta scritto del vescovo Beniamino Socche - visto 18 febbraio 2009</ref>}}
== Persecuzioni oggi ==
[[File:Girl sufferedwithburnwounds.jpg|thumb|Una giovane con il volto bruciato dopo che una bomba è stata lanciata nella sua casa, durante le violenze anticristiane nello stato dell'[[Orissa]], in [[India]], nel [[2008]].]]
[[File:Mogadischu Cathedral.jpg|thumb|Un'immagine d'archivio della [[cattedrale di Mogadiscio]], distrutta dai [[Fondamentalismo islamico|fondamentalisti]] di [[al-Shabaab]] nel [[2008]].]]
Secondo il quotidiano cattolico ''[[Avvenire]]'', dal [[2011]] i cristiani sono vittime del 75% delle violenze anti-religiose e in [[Medio Oriente]] rischiano l'estinzione<ref>{{Cita news|autore=Franco Serra|url=http://www.avvenire.it/Mondo/Medio+Oriente+cristiani+a+rischio+di+estinzione_201101280856053800000.htm|titolo=Medio Oriente, cristiani a rischio di estinzione|pubblicazione=[[Avvenire]]|giorno=28|mese=gennaio|anno=2011|accesso=29 gennaio 2011|urlmorto=sì}}</ref>.[[Todd M. Johnson]] e [[David B. Barrett]] del [[Center for the Study of Global Christianity]] hanno stimato il numero di [[Martirio cristiano|martiri cristiani]] in 109.000 all'anno in media nel corso del decennio 2000-2010, considerando la [[seconda guerra del Congo]], che vide cristiani in conflitto contro altri cristiani, come la più grande "situazione di martirio" del decennio (responsabile da sola del 75% delle vittime)<ref>{{cita web|url=http://www.gordonconwell.edu/ockenga/research/documents/1martyrdomsituations.pdf|titolo=Martyrdom Situations, 2000-2010|pubblicazione=World Christian Database|autore=Todd M. Johnson|accesso=27 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160405034113/http://www.gordonconwell.edu/ockenga/research/documents/1martyrdomsituations.pdf|dataarchivio=5 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.internationalbulletin.org/issues/2011-01/2011-01-028-johnson.html|titolo=Christianity 2011: Martyrs and the Resurgence of Religion|pubblicazione=International Bulletin of Missionary Research|data=gennaio 2011}}</ref><ref name="BBC">{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/magazine-24864587|titolo=Are there really 100,000 new Christian martyrs every year?|pubblicazione=BBC News|data=12 novembre 2013}}</ref>. Secondo [[Thomas Schirrmacher]] dell'[[International Society for Human Rights]], escludendo casi controversi come la guerra in Congo, i martiri cristiani possono essere approssimativamente stimati in 7-8.000 all'anno<ref name="BBC" /><ref>{{cita web|url=http://www.thomasschirrmacher.net/blog/a-response-to-the-high-counts-of-christian-martyrs-per-year/|titolo=A response to the high counts of Christian martyrs per year|data=22 agosto 2011|urlmorto=sì}}</ref>. Nel 2011 il [[Parlamento europeo]], rilevando come la maggior parte degli atti di violenza religiosa nel mondo siano perpetrati contro cristiani, ha condannato tali attacchi e ha chiesto lo sviluppo di una strategia comune per tutelare la libertà religiosa<ref name="ParlamentoEuropeo">[https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2011-0021+0+DOC+XML+V0//IT Risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2011 sulla situazione dei cristiani nel contesto della libertà religiosa]</ref>.
Secondo la ''World Watch List'' dell'[[Associazione Porte Aperte]], nel [[2015]] i primi tre Paesi per persecuzione dei cristiani nel mondo sono stati [[Corea del Nord]], [[Iraq]] ed [[Eritrea]], e oltre 7.100 cristiani sono stati uccisi nel mondo a causa della loro fede (4.344 nel 2014)<ref>{{cita web|url=https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/_wwlist/|titolo=World Watch List 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818012537/https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/_wwlist/|dataarchivio=18 agosto 2016}}</ref>.
Attualmente persecuzioni contro i cristiani sono in atto in diversi paesi del mondo, sia ad opera di regimi [[islamismo|islamisti]] o [[Comunismo|comunisti]], sia di organizzazioni fondamentaliste [[islam]]iche o [[Induismo|indù]], con restrizioni governative che impediscono la pratica religiosa, o con attacchi a membri del clero e a singoli fedeli<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_07/nigeria-scontri_000dede2-29fe-11df-8fa3-00144f02aabe.shtml|titolo=Nigeria, 500 cristiani uccisi a colpi di machete. Centinaia in fuga|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=7|mese=marzo|anno=2010|accesso=18 dicembre 2010}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Stefano Vecchia|url=http://www.avvenire.it/Mondo/pakistan+cristiano+arso+vivo_201003230735302300000.htm|titolo=Pakistan, cristiano arso vivo. Non voleva convertirsi|pubblicazione=[[Avvenire]]|giorno=23|mese=marzo|anno=2010|accesso=18 dicembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100329001257/http://www.avvenire.it/Mondo/pakistan+cristiano+arso+vivo_201003230735302300000.htm|dataarchivio=29 marzo 2010}}</ref> e attentati in luoghi di culto<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-01/egitto-autobomba-chiesa-cristiana-095656.shtml?uuid=AY6HiHwC ''Il Sole 24 Ore'', "Strage di cristiani in Egitto, kamikaze uccide 21 persone", 1º gennaio 2011], consultato l'11 febbraio 2011.</ref>. Anche in paesi a maggioranza buddista sono state registrate violenze e discriminazioni contro i cristiani.<ref>{{Cita web|url=https://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7058.html|titolo=Cristiani perseguitati in Asia. Anche i buddisti stanno col nemico}}</ref>
I due continenti nei quali le persecuzioni contro i cristiani sono maggiormente presenti sono l'[[Africa]] e l'[[Asia]]. In generale nei paesi arabi i cristiani, nonostante in tutto il Vicino Oriente ed in [[Nordafrica]] incluso il [[Sudan]] costituissero la popolazione originaria, sono oggetto, da parte della popolazione musulmana, di forme di discriminazione più o meno gravi, che negli ultimi decenni hanno portato molti di loro a emigrare o forzati a convertirsi all'Islam. La popolazione cristiana è in calo più o meno pronunciato in tutti i paesi del [[Vicino Oriente]], ed in via di sparizione dall'Iraq. La conversione di musulmani al Cristianesimo è poi vista come un crimine ([[apostasia]]) la cui pena è la morte e, anche nei paesi in cui la legge non la vieta apertamente, i convertiti sono spesso oggetto di minacce, vendette, ricatti, linciaggi da parte della popolazione. Alcune organizzazioni monitorano tale fenomeno e redigono da anni un elenco dei 50 paesi nei quali è più pericoloso essere cristiani<ref>L'elenco "persecution countries WWlist" è sempre più citato a livello internazionale. L'organizzazione che la redige è di ispirazione cristiana evangelica, ma si distingue per la sua neutralità e per un'opera non missionaria, ma di sostegno e aiuto nelle situazioni di maggior bisogno.{{cita web|url=https://www.opendoors.org/en-US/persecution/countries/|titolo=Una mappa è disponibile a questo indirizzo|accesso=25maggio 2025}}.</ref>. Nel dicembre 2018 il Presidente degli Stati Uniti [[Donald Trump]] ha firmato una legge di iniziativa congressuale in cui la persecuzione dei cristiani in Siria e Iraq ad opera dell'Isis e di gruppi terroristi affini è definita come un "genocidio"<ref>[https://www.congress.gov/bill/115th-congress/house-bill/390 Iraq and Syria Genocide Relief and Accountability Act of 2018], Congresso degli Stati Uniti d'America</ref>.
=== Africa ===
* {{bandiera|Algeria}} '''[[Algeria]]''': nel giugno [[2011]] nella [[Provincia di Béjaïa]] è stata ordinata la chiusura di sette luoghi di culto evangelici<ref>[http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Algeria-chiuse-sette-chiese-protestanti/24-05-2011/1-A_000210476.shtml "Algeria, chiuse sette chiese protestanti", Corriere della Sera, 24 maggio 2011], url consultato il 24 maggio 2011</ref>. Dal 2017 inizia una violenta campagna di persecuzione contro i cristiani culminata ora nel 2023 con la chiusura di 42 chiese sulle 46 autorizzate.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsussidiario.net/news/algeria-chiuse-42-chiese-cristiane-opendoors-peggior-caso-di-persecuzione-registrato-nel-2023/2648473/|titolo=Algeria: chiuse 42 chiese cristiane/ OpenDoors: “Peggior caso di persecuzione registrato nel 2023”|accesso=15-08-2025}}</ref>
* '''{{bandiera|COD}}[[Repubblica Democratica del Congo|Repubblica democratica del Congo]]:''' tra il 12-15 Febbraio 2025 sono stati decapitati 70 cristiani in una chiesa protestante di Maiba, vicino a Lubero, nel Nord [[Kivu]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale/orrore-congo-70-cristiani-decapitati-chiesa-dagli-islamici-2442837.html|titolo=Orrore in Congo: 70 cristiani decapitati in chiesa dagli islamici|accesso=12-08-2025}}</ref> il 27 luglio 2025 a Komanda, nel nord-est del Paese, una quarantina di persone sono state uccise in una chiesa da miliziani delle Forze Democratiche Alleate (ADF), un gruppo armato attivo nella regione.<ref>{{Cita web|url=https://www.famigliacristiana.it/articolo/il-congo-insanguinato-e-dimenticato.aspx|titolo=La fede sotto attacco nel Congo insanguinato e dimenticato|accesso=15-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/mondo/congo_massacro_cristiani_attacco_isis_oltre_40_morti-8981491.html|titolo=Congo, il massacro dei cristiani: attacco dell’Isis, oltre 40 morti|accesso=15-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Egitto}} '''[[Egitto]]''': nel [[2011]] un attentato nella chiesa dei Santi, ad [[Alessandria d'Egitto]], ha provocato 21 morti<ref>{{Cita web|titolo= ''Massacro di cristiani in Egitto''|data= 1º gennaio 2011|url=https://www.lastampa.it/blogs/2011/01/01/news/massacro_di_cristiani_in_egitto-2610705/}}</ref>. L'episodio si inserisce nel contesto di numerosi attacchi alla chiesa [[Chiesa copta ortodossa|cristiano-copta]]: nel [[2010]] un agguato all'uscita della messa di Natale ha provocato otto vittime<ref>{{Cita web|url=http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2968 |titolo=Egitto: agguato mortale a cristiani copti |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111203184006/http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2968 |accesso=13 febbraio 2011 }}</ref>. La situazione è degenerata ulteriormente il 9 ottobre 2011, quando migliaia di cristiani copti si riuniscono a [[Il Cairo]] per manifestare contro l'ennesimo attacco a una chiesa: l'intervento dell'esercito provoca una strage, con più di 20 morti e 200 feriti<ref>Corriere della Sera, ''"Egitto, scontri tra cristiani copti ed esercito : 24 morti , oltre 200 feriti"'', 9 ottobre 2011, [http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_09/egitto-scontri-copti_8d1fdaf0-f29e-11e0-9a3e-cd32c10dad62.shtml]</ref>. L'episodio ha avuto un precedente nel novembre [[2010]], quando due cristiani sono stati uccisi, e quasi duecento arrestati, durante una protesta per il rifiuto alla costruzione di una chiesa a [[Giza]]<ref>{{cita web |url=http://www.amnesty.org/en/library/asset/MDE12/002/2011/en/f1276d11-4a8e-401e-9056-4f2f84cd7b89/mde120022011en.html |titolo="Egypt: Amnesty International condemns deadly attack on church in Alexandria, calls for improved protection ahead of Coptic Christmas"|data=5 gennaio 2011 |accesso=21 novembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110312052357/http://www.amnesty.org/en/library/asset/MDE12/002/2011/en/f1276d11-4a8e-401e-9056-4f2f84cd7b89/mde120022011en.html}}.</ref>. Contrasti e prevaricazioni da parte dei musulmani nel paese sono spesso legate alla mancanza di eguaglianza tra moschee e chiese: mentre le prime possono infatti essere costruite ovunque, per le chiese cristiane dei copti, che rappresentano circa il 5-10% della popolazione egiziana, è invece necessario un permesso da parte del Presidente della Repubblica<ref>{{cita web |url=https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2011/10/25/news/egitto_no_all_eguaglianza_fra_chiese_e_moschee-12385326/|titolo="Egitto, no all'eguaglianza fra chiese e moschee"|data=25 ottobre 2011}}</ref>.
* {{bandiera|Libia}} '''[[Libia]]''': Nel gennaio 2012 viene annunciata la creazione del primo partito islamico libico, che mira alla costruzione del nuovo Stato secondo la ''[[sharia]]'', annunciando il rifiuto di trattare con "formazioni in contraddizione con la sharia", la quale proibisce l'evangelizzazione e prevede la pena di morte per "bestemmia" (critica dell'islam) e "apostasia" (conversione ad altra religione).<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/01/09/visualizza_new.html_42295807.html|titolo=Libia, nato partito islam secondo Sharia}}</ref>
* {{bandiera|Nigeria}} '''[[Nigeria]]''': la vigilia di Natale [[2010]] è segnata da una serie di attacchi armati ed esplosivi che causano 86 vittime<ref>{{Cita web|url=http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/nigeria-cristiani-christians-cristianos-15881/ |titolo=Nigeria, morti e feriti in un doppio attacco contro le chiese|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120613181118/http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/nigeria-cristiani-christians-cristianos-15881/ |data=10 giugno 2012 }}</ref>. La vicenda si ripete l'anno successivo, dove già a novembre sei chiese erano state attaccate a [[Damaturu]], con numerose vittime. In occasione del Natale [[2011]], cinque attentati sono stati condotti contro chiese cristiane provocando la morte di almeno 39 persone<ref>Corriere della Sera, [http://www.corriere.it/esteri/11_dicembre_25/bomba-nigeria-natale_03bd6d72-2ed0-11e1-95dc-af938f95d8a0.shtml Terrore in Nigeria, bombe contro chiese cattoliche durante la messa di Natale], 25 dicembre 2011.</ref>. Nelle settimane successive una serie ulteriore di attentati, realizzati da una setta musulmana con l'obiettivo dichiarato di provocare l'esodo dei cristiani dal nord del paese, ha provocato la morte di altre 28 persone<ref>{{Cita web|url=http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/437146/ |titolo=Nigeria, un altro massacro di cristiani|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120106122031/http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/437146/ |data=6 gennaio 2012 }}</ref>. Gli eventi provocano la fuga di decine di migliaia di cristiani dal nord del paese<ref>{{cita web|url=http://www.osservatoreromano.va/portal/dt?JSPTabContainer.setSelected=JSPTabContainer%2FDetail&last=false=&path=/news/internazionale/2012/023q12-Migliaia-di-cristiani-in-fuga-dal-nord-dell.html&title=Migliaia%20di%20cristiani%20in%20fuga%20dal%20nord%20della%20Nigeria&locale=it|titolo=Migliaia di cristiani in fuga dal nord della Nigeria}}</ref>. L'8 aprile [[2012]], in occasione della [[Pasqua]], un nuovo attentato con esplosivo vicino a una chiesa a [[Kaduna]] ha colpito la Nigeria settentrionale: almeno venti i morti e decine i feriti.<ref>{{Cita web|url=http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/449474/ |titolo=Strage alla chiesa cristiana. Pasqua di sangue in Nigeria|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120413014513/http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/449474/ |data=8 aprile 2012 }}</ref> Poche settimane dopo, un commando armato ha aperto il fuoco sui fedeli che assistevano a una messa a [[Kano]], causando venti morti e decine di feriti gravi<ref>{{Cita web|url=http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/452198/ |titolo=Attacco ai cristiani in Kenya e Nigeria|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120502021510/http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/452198/ |data=29 aprile 2012 }}</ref>. Il 3 giugno [[2012]] un attacco condotto da un kamikaze che conduce un'auto imbottita di esplosivo contro una chiesa a Yalwa ([[Bauchi (stato)|Bauchi]]), nel nord del Paese, causa oltre 15 morti<ref>''La Stampa'' [http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/nigeria-15700/ Nigeria, bomba in una chiesa: 15 morti] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120604213449/http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/nigeria-15700/ |data=4 giugno 2012 }}, 3 giugno 2012.</ref> La settimana successiva un duplice attentato, condotto da un kamikaze e da uomini armati contro due chiese durante lo svolgimento di funzioni religiose, ha causato la morte di almeno quattro persone e il ferimento di decine, alcune delle quali in gravissime condizioni. Anche questi attentati sono stati rivendicati dalla setta islamica [[Boko Haram]], che vuole cacciare i cristiani dal Nord del Paese, dove vuole imporre un califfato islamico<ref>[http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_10/nigeria-attentato-bomba_2b05db5c-b2ed-11e1-8b75-00f6d7ee22cc.shtml Nigeria, assalti ai cristiani: strage in due chiese], Corriere della Sera, 10 giugno 2012.</ref>. Anche nella domenica successiva: nello Stato settentrionale di [[Kaduna]] sono state assaltate tre chiese, con almeno 23 morti, compresi diversi bambini, e circa 80 feriti<ref>''La Stampa'', [http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/nigeria-16057/ Nigeria, le stragi delle domeniche cristiane] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120619025536/http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/nigeria-16057/ |data=19 giugno 2012 }}, 17 giugno 2012.</ref>. Il 5 giugno 2022 presso la Chiesa di San Francesco a [[Owo]], nel sud della Nigeria, ci sono stati oltre 50 morti per mano dei [[fulani]]. Il 13 giugno 2025, nella città di Yelewata, nello stato nigeriano di [[Benue]], sono stati uccisi decini di cristiani da miliziani fulani islamisti<ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2025-06/nigeria-parrocchia-strage-cristiani-chiesa.html |titolo=Nigeria, strage di sfollati nella parrocchia di Yelewata|accesso=27 agosto 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/esteri/2022/06/05/news/nigeria_attacco_a_una_chiesa_cattolica_decine_di_morti_anche_bambini-5370493/|titolo=Nigeria, attacco a una chiesa cattolica: decine di morti, anche bambini. La Diocesi: preti al sicuro, nessun rapito|accesso=27-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Somalia}} '''[[Somalia]]''': nel [[1989]] fu ucciso il [[vescovo]] di [[Diocesi di Mogadiscio|Mogadiscio]] e da allora la sede vescovile è rimasta vacante. Dopo la [[guerra civile in Somalia]], nel [[2008]] fu rasa al suolo la [[cattedrale]] di Mogadiscio: da allora, ogni pratica religiosa diversa dall'islam è proibita. Il 25 settembre 2011 un ragazzo cristiano di 17 anni, rapito, viene decapitato a [[Oddur]] da militanti [[al-Shabaab]]. Gli stessi estremisti islamici sono responsabili dell'uccisione di donne cristiane a [[Mogadiscio]] (7 gennaio 2011), [[Warbhigly]] (gennaio 2011), della decapitazione di un altro giovane cristiano il 2 settembre 2011, e dell'uccisione a colpi di arma da fuoco di un giovane cristiano di 21 anni il 18 aprile 2011. Ad essi viene attribuito il rapimento di due volontari spagnoli dal campo profughi di [[Dadaab]] il 13 ottobre 2011<ref>{{cita web|url=https://canadianchristianity.com/news/top-10-stories-2011/|titolo=Al Shabaab Continues Slaughter of Christians in Somalia|urlmorto=sì}}</ref>. Ad oggi sono pochi i cristiani che vivono in Somalia,l'onlus Open Doors nel suo elenco 2025 mette la Somalia al secondo posto come paese in cui è più difficile vivere per un cristiano. Essere scoperti cristiani può costare la vita. Molte famiglie cristiane lasciano il paese<ref>{{Cita web|url=https://lanuovabq.it/it/somalia-il-paese-in-cui-e-proibito-essere-cristiani|titolo=Somalia, il paese in cui è proibito essere cristiani|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* {{bandiera|Sudan}} '''[[Sudan]]''': il conflitto tra nord del paese prevalentemente arabo e un sud cristiano e animista ha alimentato da una guerra civile che è durata più di 40 anni e costituisce una delle più gravi situazioni umanitarie esistenti e ha portato all'indipendenza del [[Sudan del Sud]] il 9 luglio [[2011]]. Tuttavia questo ha lasciato i cristiani del nord, oltre 1 milione, in una situazione molto precaria. L'8 giugno 2011 uno studente del Seminario di San Paolo è ucciso di fronte alle porte della Missione ONU a Kadugli's al Shaeer. Il 18 luglio, estremisti islamici attaccano la casa del vescovo anglicano Andudu Adam Elnail, al momento fortunatamente assente, con l'intenzione di ucciderlo. Gli attaccanti lasciano una lettera minatoria. Il 5 agosto cristiani che lavoravano alla costruzione della Chiesa Sudanese di Cristo vicino a Khartoum sono aggrediti e gli viene intimato che "il Cristianesimo non è più una religione accettata nel paese".<ref>{{cita web|url=https://canadianchristianity.com/news/top-10-stories-2011/|titolo=In Sudan, Anti-Christian Hostilities Galvanize in North|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2014 ha suscitato l'attenzione dei media la vicenda di [[Mariam Yehya Ibrahim]], una donna di 27 anni all'ottavo mese di gravidanza [[pena di morte|condannata a morte]] perché ha professato la fede cristiana, nonostante il padre sia musulmano<ref>''Corriere della Sera'', "Sudan, cristiana condannata a morte. «È un'infedele: sarà impiccata»", 15 maggio 2014, [http://www.corriere.it/esteri/14_maggio_15/sudan-cristiana-condannata-morte-un-infedele-sara-impiccata-ca47de0c-dc19-11e3-8893-5231acf0035c.shtml], url consultato il 17 maggio 2014</ref>. L’11 ottobre 2024, le SAF(forze armate sudanesi) hanno arrestato 26 cristiani mentre fuggivano dall’area di Al-Ezba/Bahri nello Stato di Khartoum.<ref>{{Cita web|url=https://www.porteaperteitalia.org/sudan-18-cristiani-arrestati/|titolo=Sudan:18 cristiani arrestati}}</ref>
=== Asia ===
[[File:Orissa violence destroyedbuilding.jpg|thumb|Un edificio religioso distrutto nel corso di violenze in India.]]
* {{bandiera|Afghanistan}} '''[[Afghanistan]]''': la conversione al cristianesimo è ancora punibile con la morte<ref>"Afghan facing Islamic court, execution, for Christian faith", 21 novembre 2010, [Afghan facing Islamic court, execution, for Christian faith]</ref>. I cristiani non si radunano pubblicamente e, se sono noti come tali, subiscono pressioni dalla società e dalle istituzioni<ref>Open Doors, Country Profile: Afghanistan, {{cita web |url=http://www.opendoorsuk.org/resources/persecution.php?country=afghanistan |titolo=Copia archiviata |accesso=21 novembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120801003154/http://www.opendoorsuk.org/resources/persecution.php?country=afghanistan |dataarchivio=1º agosto 2012 }}.</ref>. Nel 2022 con l'insediamento dei Talebani al potere gli uomini cristiani rischiano se scoperti la morte. Le donne e ragazze possono salvarsi se date in moglie come a giovani combattenti [[talebani]], altre vengono violentate; il governo talebano ha ottenuto l’accesso a documenti che identificavano cristiani afghani, che sono stati arrestati e uccisi; molti cristiani sono scappati nei campi profughi delle nazioni vicine.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/porte-aperte-l-aghanistan-rilancia-le-persecuzioni-anticristiane-360-milioni-a-rischio-nel-mondo|titolo=Ong. L'Afghanistan rilancia le persecuzioni cristiane. Nel mondo 360 milioni a rischio|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* {{bandiera|Arabia Saudita}} '''[[Arabia Saudita]]''': in base alle disposizioni [[Shari'a|sciaraitiche]] circa la [[dhimmi]]tudine, che significa soggezione con umiliazione, è vietata ogni religione che non sia quella musulmana; la presenza di stranieri cristiani è tacitamente tollerata, ma essi non possono in alcun modo manifestare la propria fede.Il possesso della [[Bibbia]] è considerato un crimine. Per i sacramenti e la messa i cristiani quando possono si recano negli altri paesi del vicariato del Nord di cui l’Arabia Saudita fa parte: Bahrein, Kuwait, Qatar<ref>{{Cita web|url=https://proitaliacristiana.it/articoli/la-lotta-per-la-fede-dei-cristiani-in-arabia-saudita-e-iran|titolo=La lotta per la fede dei cristiani in Arabia Saudita e Iran!|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* {{bandiera|Bhutan}} '''[[Bhutan]]''': il processo di transizione democratica, sancito nel [[2008]] dall'approvazione della Costituzione da parte del parlamento, sta migliorando notevolmente il livello di libertà religiosa nel paese, a maggioranza [[buddhismo|buddhista]]. La pratica cristiana è comunque ancora esercitata privatamente, e con discrezione<ref>Asianews, ''[http://www.asianews.it/notizie-it/Bhutan:-cristiano-condannato-a-tre-anni-per-proselitismo-19788.html Bhutan: cristiano condannato a tre anni per proselitismo]'', 21 ottobre 2010, consultato il 14 febbraio 2011.</ref>.<ref>UNHCR, ''[http://www.unhcr.org/refworld/docid/4ae861586e.html 2009 Report on International Religious Freedom - Bhutan]'', 29 ottobre 2009, url consultato il 14 febbraio 2011</ref> Nel [[2010]] un cristiano [[nepal]]ese è stato condannato a tre anni per ''"tentata promozione di disordini civili"'' dopo aver proiettato film a contenuto cristiano.
* {{bandiera|Brunei}} '''[[Brunei]]''': il governo ha legiferato norme penali della [[sharia]] applicandole anche ai non musulmani, anche se questi ultimi sono esonerati da alcune sezioni; la sharia si applica anche agli stranieri.<ref>[https://www.state.gov/reports/2019-report-on-international-religious-freedom/brunei 2019 Report on International Religious Freedom- Brunei]</ref> Nel 2015 è stato approvato un decreto in cui si dice di celebrare il Natale solo in forma privata. Le attività delle chiese vengono monitorate e condividere a propria fede con persone musulmane è illegale.<ref>{{Cita web|url=https://lanuovabq.it/it/la-piccola-coraggiosa-comunita-cattolica-del-brunei|titolo=La piccola, coraggiosa comunità cattolica del Brunei|accesso=15-08-2025}}</ref><ref>[https://www.independent.co.uk/news/world/asia/brunei-cancels-christmas-sultan-warns-those-celebrating-could-face-five-years-jail-a6782561.html Brunei bans Christmas]</ref>
* {{bandiera|Corea del Nord}} '''[[Corea del Nord]]''': la dittatura ateo-comunista proibisce qualsiasi appartenenza a gruppi cristiani. Dal [[1949]] non si hanno più notizie del [[vescovo]] di [[Diocesi di Pyongyang|Pyongyang]], mons. [[Francis Hong Yong-ho]] e di altri 166 sacerdoti. Al [[2015]], tra i 50 000 e i 70 000 cristiani<ref>{{cita web|url=https://www.opendoorsusa.org/christian-persecution/world-watch-list/north-korea/|titolo=World Watch List 2015: North Korea|lingua=en|accesso=18 marzo 2015|dataarchivio=16 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191016211957/https://www.opendoorsusa.org/christian-persecution/world-watch-list/north-korea/|urlmorto=sì}}</ref> sono imprigionati a vita nei [[campi di lavoro forzato]] insieme agli avversari politici e agli altri ''wrong-thinkers'' ("quelli che hanno opinioni sbagliate")<ref>{{cita web|cognome=Hawk|nome=David|wkautore=David Hawk|url=http://www.hrnk.org/uploads/pdfs/HRNK_HiddenGulag2_Web_5-18.pdf|titolo=The Hidden Gulag (Second Edition) – The Lives and Voices of "Those Who are Sent to the Mountains"|editore=The Committee for Human Rights in North Korea|data=2012|formato=pdf|p=VIII|accesso=18 marzo 2015}} ISBN 0615623670</ref>. Il 30 aprile 2023 cinque cristiani arrestati perché pregavano nel villaggio di Tongam, alla periferia di Sunchin, nella provincia di [[Pyongan]], nel centro del Paese<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/estero/news/2023-05-29/corea_nord_cristiani_perseguitati_arrestati-21604482/|titolo=Cinque cristiani arrestati in Corea del Nord perché pregavano|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* {{bandiera|Cina}} '''[[Cina]]''': il governo ha istituito una "Chiesa patriottica nazionale", separata da Roma. I cattolici fedeli al Papa sono considerati "agenti di una potenza straniera". Anche se in tempi recenti il governo cinese ha aperto una trattativa con il [[Vaticano]], tuttora continuano le incarcerazioni di sacerdoti e vescovi. Secondo il rapporto pubblicato dall'organizzazione China Aid, nel 2013 le persecuzioni contro i cristiani sono in costante aumento<ref>[http://www.chinaaid.org/2013/02/chinaaid-releases-2012-annual-report-on.html ChinaAid releases 2012 annual report on "Chinese Government Persecution of Christians & Churches in Mainland China" - China Aid<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel 2014 il governo cinese ha approntato e iniziato a realizzare un progetto di contrasto alla diffusione del cristianesimo demolendo le chiese e i simboli religiosi cristiani presenti nei territori dov'è maggiore il proselitismo<ref>[http://www.asianews.it/notizie-it/Zhejiang,-la-lista-e-le-foto-di-64-chiese-cristiane-demolite-31135.html CINA Zhejiang, la lista e le foto di 64 chiese cristiane demolite - Asia News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Anche altre religioni "non autorizzate" vengono duramente represse. Nel 2018 sono stati chiusi centinaia di congregazioni non ufficiali che operano al di fuori della rete ecclesiastica approvata dal governo. In un comunicato ufficiale, 500 dirigenti di chiese “domestiche” hanno denunciato che le autorità hanno rimosso le croci dagli edifici sacri, costretto ad appendere la bandiera cinese e a cantare canzoni patriottiche, vietando inoltre ai minori di frequentare questi luoghi. Nel 2024 nella provincia di Jilin oltre 800 credenti arrestati. L’11 ottobre 2024, 210 persone sono state arrestate solo a [[Changchun]] e due persone sono state torturate a morte.<ref>{{Cita web|url=https://www.tpi.it/esteri/cina-persecuzione-cristiani-20190114232481/|titolo=Chiese chiuse e preti arrestati: la repressione del cristianesimo in Cina|accesso=15-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.dire.it/17-02-2025/1125052-cristiani-perseguitati-in-cina-nel-2024-nella-provincia-di-jilin-oltre-600-credenti-arrestati/|titolo=Cristiani perseguitati in Cina: “Nel 2024 nella provincia di Jilin oltre 800 credenti arrestati”|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* {{bandiera|India}} '''[[India]]''': molti cristiani sono oggetto di torture ed uccisioni da parte di fondamentalisti indù<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.persecution.in|titolo=Daily updates about Christian persecution in India|accesso=29 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191005072216/http://www.persecution.in/|dataarchivio=5 ottobre 2019|urlmorto=sì}}</ref>. Nel [[2008]] un'ondata di violenza culminata con numerose uccisioni ha costretto 20000 cristiani a cercare riparo in rifugi allestiti nello Stato dell'[[Orissa]]<ref>Amnesty International, ''India: Amnesty International sollecita il governo a far seguire alle parole i fatti e fermare la violenza contro le minoranze cristiane nello Stato di Orissa'', 2 ottobre 2008, {{cita web |url=http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1373 |titolo=Copia archiviata |accesso=21 novembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111203113035/http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1373 |dataarchivio=3 dicembre 2011 }}, consultato il 12 febbraio 2011.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/l-esercito-degli-elefanti-vendicatori-che-radono-suolo-i.html|titolo=Lesercito degli elefanti vendicatori che radono al suolo i villaggi indù|accesso=28 agosto 2021}}</ref>. Il 14 gennaio 2012 viene pubblicato il rapporto sulle persecuzioni in India dal "Catholic Secular Forum", organizzazione [[ecumenismo|ecumenica]] fondata da cattolici indiani e sostenuta dal [[cardinale]] [[Oswald Gracias]], [[Arcidiocesi di Bombay|arcivescovo di Bombay]]. In esso si afferma che nel 2011 sono stati 2 141 i cristiani colpiti in India da aggressioni, attacchi e persecuzioni, senza contare familiari ed amici, e che le violenze, in gran parte opera di gruppi estremisti indù, sono destinate a crescere nel 2012<ref>{{cita web|url=http://www.osservatoreromano.va/orportal-portlets-portal/detail/binaries/pdf_quotidiano/quotidiano012.pdf|titolo=L'Osservatore Romano - Il dolore dei cristiani dell'India|accesso=15 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120202110205/http://www.osservatoreromano.va/orportal-portlets-portal/detail/binaries/pdf_quotidiano/quotidiano012.pdf|dataarchivio=2 febbraio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.<br/>Anche il 2015 segna numerosi attacchi violenti contro comunità cristiane:<ref name=bosco139>Roberto Dal Bosco, ''Cristo o l'India'', p. 139</ref> a Delhi numerose chiese cristiane sono attaccate e la chiesa di San Sebastiano distrutta; a marzo la cappella di una scuola cattolica nel [[Bengala Occidentale]] viene saccheggiata e una suora violentata; vengono assaltate una chiesa dello [[Haryana|Stato del Haryana]], la Chiesa di San Giorgio a Bombay, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a [[Jabalpur]] viene assalita e una dozzina di fedeli feriti; a [[Raipur]], nello [[Chhattisgarh|Stato del Chhattisgarh]], persone armate di bastoni attaccano una chiesa durante la messa al canto ''Jai Sri Ram'' (la vittoria è di [[Rāma]]) e feriscono numerosi fedeli.<br />Nei primi tre mesi del 2016 si sono contati ben 26 incidenti di questo tipo.<ref name=bosco139/> Secondo l'All India Christian Council, il 2016 si conclude con una frequenza di 40 attacchi al giorno contro istituzioni e persone<ref>"Christmas attacks confirm threats facing Christians in India", ''Crux'', 30 dicembre 2016, citato in: Roberto Dal Bosco, ''op. cit.'', p. 142</ref>. Nel [[2021]], durante una manifestazione “contro le conversioni” svoltasi nel distretto di [[Surguja]], sul palco erano presenti anche figure di spicco del [[Bharatiya Janata Party|BJP]], il partito nazionalista indù del premier [[Narendra Modi]], come ad esempio l'ex presidente della Commissione nazionale per le caste svantaggiate, Nand Kumar Sai, che applaudivano a queste parole dello [[swami]] Parmatmanand: “Tenete i bastoni in casa. La gente nelle città non lo fa, ma nei nostri villaggi tiene anche le accette. Decapitateli quando vengono per operare conversioni religiose”<ref>http://www.asianews.it/notizie-it/-Leader-nazionalista-ind%C3%B9:-%27Tagliate-la-testa-a-chi-viene-per-convertivi%27-54347.html</ref>. Da gennaio 2022, gli attacchi contro la minoranza sono stati oltre trecento, secondo quanto riferisce Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs). Sono state introdotte leggi anti-conversione varate in otto dei 28 Stati indiani che puniscono con pene fino a 10 anni di cella la scelta di abbandonare l’induismo per un’altra religione<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/mondo/pagine/india-modi-santa-sede|titolo=La denuncia. Persecuzioni in India: trecento attacchi contro i cristiani|accesso=15-08-2025}}</ref>. La violenza etno-religiosa è esplosa a maggio 2023, nello stato nord-orientale di [[Manipur]]. Migliaia di cristiani sono stati evacuati, molte chiese bruciate e molti credenti sono stati uccisi. Attacchi contro migliaia di cristiani nello Stato del [[Chhattisgarh]].<ref>{{Cita web|url=https://www.porteaperteitalia.org/world-watch-list-nazione/2024/india/|titolo=porteaperte india|accesso=15-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Indonesia}} '''[[Indonesia]]''': dal [[1975]] al 30 agosto [[1999]] la regione di [[Timor Est]], prevalentemente cristiana, è stata occupata dal regime di [[Suharto]] nonostante l'opposizione dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]]. L'occupazione militare ha provocato 200.000 vittime e 250 000 profughi su una popolazione totale di circa 800-900 000 abitanti.<br />Nel 1999 iniziano le stragi nell'[[Molucche|arcipelago delle Molucche]], che causeranno almeno 13 500 vittime e circa 500 000 profughi. Numerosi sono i casi registrati di conversioni forzate, circoncisioni fatte col rasoio e senza anestesia, stupri, infibulazioni, evirazioni, sventramenti e decapitazioni. Ci furono anche distruzioni di chiese, scuole, ospedali, lebbrosari e centri medici.<br />A [[Poso (Indonesia)|Poso]] tre ragazze furono assalite mentre andavano ad una scuola cattolica e sgozzate. La testa di una di loro fu ritrovata davanti alla chiesa cristiana di [[Kasiguncu]]<ref>{{Cita news|autore=[[Antonio Socci]]|url=http://www.antoniosocci.com/2006/09/nessuno-tocchi-caino-di-abele-chi-se-ne-frega/|titolo=Nessuno tocchi Caino, di Abele chi se ne frega|pubblicazione=''[[Libero (quotidiano)|Libero]]''|giorno=24|mese=settembre|anno=2006|accesso=18 giugno 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006131038/http://www.antoniosocci.com/2006/09/nessuno-tocchi-caino-di-abele-chi-se-ne-frega/|dataarchivio=6 ottobre 2014}}</ref><ref>{{Cita news|autore=[[Antonio Socci]]|url=http://www.antoniosocci.com/2010/11/salviamo-asia-bibi-vedi-appello-di-tv2000-in-fondo/|titolo=Salviamo Asia Bibi|pubblicazione=''Libero''|giorno=11|mese=novembre|anno=2010|accesso=18 giugno 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110915212223/http://www.antoniosocci.com/2010/11/salviamo-asia-bibi-vedi-appello-di-tv2000-in-fondo/|dataarchivio=15 settembre 2011}}</ref>.<br />Dal 17 al 19 ottobre 2011 oltre {{formatnum:5000}} abitanti della [[Nuova Guinea Occidentale]] si riunirono a [[Jayapura]] per il terzo Congresso annuale, cui presenziarono molti ''leader'' religiosi. Il 19 ottobre giunsero oltre 3 100 militari in assetto da combattimento: oltre 300 gli arresti, decine i feriti e sei morti<ref>{{cita web|url=http://prayerfoundation.org/worldwide_persecution_of_christians.htm|titolo=Worldwide Persecution of Christians}}</ref>.
* {{bandiera|Iran}} '''[[Iran]]''': le persecuzioni contro i cristiani e altre minoranze religiose hanno conosciuto un crescendo dopo le elezioni presidenziali del [[2009]]: Amnesty International denuncia casi di imprigionamento, anche senza processo. Particolare attenzione presso i media ha destato la vicenda di un ministro di culto cristiano, il pastore protestante [[Youcef Nadarkhani]], che, essendo nato da genitori musulmani, rischia una condanna a morte per [[apostasia]]<ref>Amnesty International, ''Iranian Christian pastor accused of 'apostasy' must be released'', 30 settembre 2011, [http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/iranian-christian-pastor-accused-apostasy-must-be-released-2011-09-30]</ref>. Nel luglio del 2012 le autorità iraniane hanno deciso la chiusura della Chiesa protestante Immanuel di [[Teheran]]. Secondo quanto riportato dal reverendo Sergey Shaverdian, la chiusura della Chiesa sarebbe stata ordinata dall'apparato di intelligence delle Guardie Rivoluzionarie. Va ricordato che, importanti membri della Chiesa,quali il Signor Mehrdad Sajadi e sua moglie e Forogh Dastianpoor, sono stati arrestati nel maggio del 2012<ref>[http://www.fcnn.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2939:news-flash-immanuel-church-in-tehran-closed-following-official-order&catid=127:iranian-christian&Itemid=593 News Flash-Immanuel Church in Tehran closed following official order<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* {{bandiera|Iraq}} '''[[Iraq]]''': molti cristiani vengono uccisi, perseguitati o costretti ad abbandonare il paese.<ref>Asianews, ''Patriarca caldeo: cristiani perseguitati da governo iracheno e truppe straniere'', 8 maggio 2007, [http://www.asianews.it/index.php?art=9206&l=it], url consultato il 12 febbraio 2011.</ref> Dal [[2004]] al [[2009]] si sono registrati circa 65 attentati a chiese cristiane:<ref>Amnesty International, ''[http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4312 Iraq: i cristiani iracheni temono un aumento degli attentati per il Natale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111203100014/http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4312 |data=3 dicembre 2011 }}'', 20 dicembre 2010, url consultato il 13 febbraio 2011</ref> quello realizzato nel [[2010]] nella chiesa della Nostra Signora della Salvezza, a [[Baghdad]], ha provocato da solo oltre 50 morti<ref>Corriere della Sera, ''Bagdad, blitz nella chiesa con ostaggi Oltre 50 vittime e molti feriti tra i fedeli'', 31 ottobre 2010, [http://www.corriere.it/esteri/10_ottobre_31/iraq-attacco-chiesa-fedeli-ostaggio_829727f8-e50e-11df-8ccb-00144f02aabc.shtml], consultato il 12 febbraio 2011.</ref>. Nel [[2014]] Mark Arabo, un ''leader'' cristiano, denuncia alla [[CNN]] la fine della cristianità a [[Mosul]] ad opera dell'[[Stato Islamico (organizzazione)|Isis]], dichiarando che i terroristi musulmani uccidono sistematicamente le famiglie cristiane, decapitano i bambini e ne espongono le teste in un parco issate su dei bastoni<ref>{{cita web|url=http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/isis_bambini_decapitati_iraq_mark_arabo_cristiani/notizie/839821.shtml|titolo=Iraq, un leader cristiano: "Olocausto dei cristiani. L'Isis sta decapitando tutti i bambini"|editore=Leggo|data=8 agosto 2014}}</ref>. Tra il 6 e il 7 agosto 2014 in Iraq, sono stati cacciati cristiani dalla Piana di Ninive:, torturati e cacciati per mano degli jihadisti dell’Isis che stavano costituendo lo Stato Islamico nel cuore del Medio Oriente.Le varie città oggi nel 2025 nella [[Piana di Ninive]] sono sotto il controllo di gruppi armati jihadistima le molestie e intimidazioni continuano<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsussidiario.net/news/card-sako-11-anni-da-fuga-ninive-cristiani-iraq-ancora-sotto-attacco-fedeli-a-gesu-nelle-tribolazioni/2868526/|titolo=Card. Sako: “11 anni da fuga Ninive, cristiani Iraq ancora sotto attacco”/ “Fedeli a Gesù nelle tribolazioni”|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* '''{{bandiera|Israele}} [[Israele]]:''' nel 2023 a dei cristiani palestinesi non è stato permesso di entrare a [[Gerusalemme]] nella [[Domenica delle palme]].<ref name="unavox.it">{{Cita web|url=http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV6696_Giraldi_Sion_perseguita_i_cristiani_a_Pasqua.html|titolo=Così Sion il genocida perseguita i cristiani a Pasqua}}</ref> Il 7 luglio 2025 diversi coloni hanno appiccato un incendio nei pressi del cimitero della città e della chiesa di San Giorgio, risalente al V secolo, e nella notte tra il 27 e il 28 luglio 2025 alcuni coloni hanno incendiato auto e imbrattando i muri con messaggi di odio vicino a [[Ramallah]], nel villaggio di [[Taybeh]], .<ref name="unavox.it"/><ref>{{Cita web|url=https://www.asianews.it/notizie-it/Ancora-un-attacco-dei-coloni-al-villaggio-di-Taybeh,-Pizzaballa-a-Jenin-e-Nablus-63598.html|titolo=ancora un attacco dei coloni al villaggio di Taybeh, Pizzaballa a Jenin e Nablus|accesso=12-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Maldive}} '''[[Maldive]]''': l'Atto di Unità Religiosa, proclamato nel 1994, vieta la promozione di ogni religione diversa dall'Islam o di ogni opinione che sia in disaccordo con quella degli esperti islamici. Nel 2011 le autorità hanno espulso un'insegnante accusata di diffondere il Cristianesimo, dato il ritrovamento di una Bibbia nella sua casa.<ref>{{cita web|url=http://www.compassdirect.org/english/country/23845/article_122214.html|titolo=Maldives Arrests, Deports Indian Teacher for Owning Bible}}</ref> Il 10 dicembre 2011 alcuni manifestanti riuniti per chiedere la [[libertà di religione nelle Maldive]] furono attaccati con dei lanci di sassi e minacciati di morte<ref>{{cita web|url=http://minivannews.com/society/protesters-calling-for-religious-tolerance-attacked-with-stones-threatened-with-death-29260|titolo=Protesters calling for religious tolerance attacked with stones, threatened with death|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120105184653/http://minivannews.com/society/protesters-calling-for-religious-tolerance-attacked-with-stones-threatened-with-death-29260|dataarchivio=5 gennaio 2012}}</ref>. Nel 1998 sono stati espulsi tutti gli stranieri coinvolti in attività missionarie, la pratica di fede è tollerata solo in forma privata e individuale. Ill bengalese Jathish Biswas, dirigente di un’organizzazione con fini sociali è stato fermato detenuto e espulso all’aeroporto della capitale Malé per avere con sé libri di tema cristiano nella lingua locale.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/mondo/pagine/maldive-sorpreso-a-leggere-libri-cristiani-arrestato|titolo=FEDE NEGATA. Maldive, sorpreso a leggere libri cristiani: cittadino bengalese incarcerato ed espulso|accesso=13-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Nepal}} '''[[Nepal]]''': è uno dei 50 stati in cui i cristiani sono più perseguitati. Oltre l’81% della popolazione è di fede indù. I cristiani sono meno dell’1,5% e sono trattati come cittadini di seconda classe. Ad esempio, in alcune regioni sono stati esclusi dagli aiuti statali anti [[COVID-19]]. Come l’India, il paese ha adottato una legge anti conversione che, di fatto, sotto l’influenza degli integralisti indù, viene applicata per colpire i cristiani. Il 14 settembre 2021, con l’accusa di proselitismo e attività di conversione al Cristianesimo, sono state arrestate e richiuse in carcere due suore coreane della congregazione di San Paolo di Chartres, suor Gemma Lucia Kim e suor Martha Park, che gestivano Happy Home, un centro di formazione per 120 bambini di una baraccopoli<ref>https://mattersindia.com/2021/10/nepal-korean-nuns-detained-for-illegal-conversions-await-bail</ref>. La richiesta di libertà su cauzione avanzata dalla Chiesa locale non è stata accolta. Monsignor [[Paul Simick]], vicario apostolico del Nepal, in un comunicato pervenuto alla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre, ha affermato che “Le accuse di conversione sono del tutto infondate e ingiuste. Quanto sta avvenendo rivela non solo l’intolleranza verso le nostre missionarie, ma anche una totale ignoranza verso le necessità dei più poveri”. Il 24 agosto 2024, Hindu Samrat Sena, un gruppo estremista indù nepalese, ha interrotto una funzione cristiana nel distretto di [[Distretto di Dhanusha|Dhanusa]], nella [[provincia di Madhesh]], scattando foto e pubblicando notizie contro i cristiani.<ref>{{Cita web|url=https://www.notiziecristiane.com/nepal-gruppo-estremista-indu-interrompe-funzione-religiosa-nella-provincia-di-madhesh/|titolo=Nepal: Gruppo estremista indù interrompe funzione religiosa nella provincia di Madhesh|accesso=12-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Pakistan}} '''[[Pakistan]]''': la [[Leggi sulla blasfemia#Pakistan|legge contro la blasfemia]] viene utilizzata come strumento di pressione: la semplice professione di fede cristiana può diventare bestemmia punibile con la [[pena di morte]]. In generale, i membri delle minoranze religiose soffrono nel paese di abusi crescenti che riguardano omicidi, sequestri e intimidazioni. Le manifestazioni di intolleranza, anche violenta, sono numerose: nel [[2010]] a Gorja, nel [[Punjab (Pakistan)|Punjab]], una folla di mille persone ha attaccato un quartiere cristiano, bruciando vive sei persone, tra le quali un bambino.<ref>Amnesty International, ''[http://www.amnesty.org/en/region/pakistan/report-2010 Pakistan Report 2010]'', consultato il 15 febbraio 2011.</ref> Nello stesso anno la condanna a morte per blasfemia di una donna cristiana, [[Asia Bibi]], ha sollevato ampie proteste internazionali. L'Asian Human Rights Commission ha inoltre denunciato la diffusione ormai allarmante raggiunto dalla pratica del [[sequestro di persona|sequestro]] e dello [[stupro]] di donne per forzarne la conversione all'[[islam]]: il fenomeno si estende e si allarga anche per l'atteggiamento delle forze di polizia, che si schierano a fianco dei gruppi islamisti e trattano le minoranze religiose come "forme inferiori di vita"<ref>Asian Human Rights Commission, ''PAKISTAN: The forced marriages of religious minority women must be annulled and the victims returned to their families and communities'', 25 ottobre 2011, [http://www.humanrights.asia/news/ahrc-news/AHRC-STM-159-2011].</ref>. La pressione e la discriminazione in atto contro i cristiani sono confermate anche da un recente provvedimento dell'Autorità per le Telecomunicazioni, che ha imposto alle società di telefonia mobile di bloccare ogni SMS contenente la parola "Gesù Cristo". Contro il divieto ha protestato P. John Shakir Nadeem, della locale [[Chiesa cattolica in Afghanistan|Conferenza Episcopale]], che ha affermato: "Se il divieto venisse confermato, sarebbe davvero una pagina nera per il paese, un ulteriore atto di discriminazione verso i cristiani e una aperta violazione della Costituzione del Pakistan"<ref>''Corriere della Sera'', [http://www.corriere.it/esteri/11_novembre_21/pakistan-vietato-scrivere-gesu-in-sms_b17f9526-1462-11e1-ab68-9c5b3cac959b.shtml Pakistan, vietato scrivere «Gesù Cristo» in un sms], 21 novembre 2011.</ref>. Suleman Masih, cristiano di 24 anni, è stato aggredito il 29 dicembre 2024 a Kot Saadullah, Rahawali, Gujranwala.Le autorità non si sono attivate. Il 25 marzo 2025 nei pressi dell'autostrada che attraversa il Punjab, tre criminali hanno aggredito una coppia di coniugi cristiani. Dopo che hanno scoperto l’identità cristiana dei due, hanno iniziato a usare un linguaggio offensivo stuprando la donna.<ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2025-04/pakistan-violenza-minoranze-cristiani-persecuzioni-blasfemia.html|titolo=Pakistan, i cristiani continuano ad essere vittime di stupri e aggressioni|accesso=13-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://acs-italia.org/notizie/pakistan-un-altro-cristiano-ucciso/|titolo=Pakistan: un altro cristiano ucciso|accesso=13-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Siria}} '''[[Siria]]''': nel 2011 con lo scoppio della [[Guerra civile siriana|guerra civile in Siria]] sono iniziate violente persecuzioni contro le comunità cristiane delle regioni sotto il controllo degli insorti<ref>[http://www.rightsreporter.org/siria-cristiani-perseguitati-e-massacrati-convertitevi-o-morirete/ Siria: cristiani perseguitati e massacrati. "Convertitevi o morirete"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel 2022, Un contingente del Daesh assalta un carcere e nei combattimenti rimangono uccise 270 persone. Nel dicembre 2024, sotto il controllo di Hts a Idlib, al clero cristiano non è consentito uscire con abiti che li rendano riconoscibili come preti o pastori. Le croci sono state rimosse dagli edifici ecclesiastici”<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/in-siria-l-esodo-dei-cristiani|titolo=Mediterraneo. In Siria il dramma dei cristiani costretti all’esodo|accesso=15-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://opinione.it/esteri/2025/03/17/uzay-bulut-siria-musulmani-rapiscono-cristiani/|titolo=SIRIA: I MUSULMANI RAPISCONO E FORSE TORTURANO I CRISTIANI|accesso=15-08-2025}}</ref>. Attacco nel 2025 contro la chiesa di Mar Elias. Il kamikaze prima spara e poi si fa saltare in aria.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/terrorismo/torna-sangue-siria-attentato-contro-i-cristiani-almeno-25-2498943.html|titolo=Torna il sangue in Siria: attentato contro i cristiani. Almeno 25 morti|accesso=16-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Turchia}} '''[[Turchia]]''': il 5 febbraio [[2006]] viene assassinato a [[Trebisonda]], don [[Andrea Santoro]]; il 16 dicembre [[2007]], padre Adriano Franchini, cappuccino italiano da 27 anni in Turchia, viene accoltellato a [[Smirne]] da un diciannovenne; il 3 giugno [[2010]] il monsignor [[Luigi Padovese]], [[Vicariato apostolico dell'Anatolia|vicario apostolico dell'Anatolia]], viene assassinato nella sua abitazione ad [[Alessandretta|Iskenderun]] (la greca Alessandretta) dal suo autista, il ventisettenne Murat Altun. Il 25 dicembre [[2010]] la [[messa]] di [[Natale]] celebrata nei villaggi di [[Rizokarpaso]] e Ayia Triada per i trecento cristiani residenti nella [[Repubblica Turca di Cipro del Nord]] viene interrotta con l'uso della forza dalle autorità locali. Il Parlamento europeo ha condannato l'episodio ma non è seguito alcun altro provvedimento<ref name=ParlamentoEuropeo/><ref>[http://www.rinocammilleri.com/2016/12/cipro/ Da "I cristiani dimenticati di Cipro", di Giovanni Masini, su "Il Giornale", citato da Rino Cammilleri su "Antidoti"]</ref>. I cristiani turchi protestanti di origine musulmana non hanno alcuna struttura e devono formare i loro pastori all'estero. La Turchia si rifiuta di consentire loro di gestire le proprie chiese e di condividere liberamente la propria fede. Ha convertito molte chiese e monasteri storici in moschee, stalle,mense,case private e altro.<ref>{{Cita web|url=https://it.eureporter.co/world/turkey/2024/11/04/turkeys-persecution-of-protestant-christians/|titolo=La persecuzione dei cristiani protestanti in Turchia|accesso=15-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Vietnam}} '''[[Vietnam]]''': tutti i gruppi religiosi devono essere registrati presso il governo. Nel [[2010]]-[[2011]] i cristiani che vivevano nelle montagne centrali e frequentavano chiese non registrate sono stati vittime di un'ondata di violenze, arresti e intimidazioni.<ref>Human Rights Watch, ''Montagnard Christians in Vietnam. A Case Study in Religious Repression'', marzo 2011, [https://www.hrw.org/node/97632]</ref>. L'11 agosto 2025 a Binh Khang, situata nel distretto di Dai Tu nel nord-est del Vietnam, le autorità del villaggio hanno tagliato l'elettricità e poi hanno arrestato tre membri della chiesa senza dare nessuna spiegazione<ref>{{Cita web|url=https://www.persecution.org/2025/08/14/worship-service-stopped-3-arrested-in-northeast-vietnam/|titolo=Servizio di culto fermato, 3 arrestati nel nord-est del Vietnam|accesso=15-08-2025}}</ref>.
* '''.{{bandiera|Palestina}} [[Palestina]]:''' Il 25 aprile 2019, gli abitanti del villaggio cristiano di Jifna, vicino a [[Ramallah]], hanno chiesto all’Autorità palestinese di proteggerli senza che essa abbia fatto nulla.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/un-foglio-internazionale/2019/06/17/news/quel-silenzio-sui-cristiani-palestinesi-260758/|titolo=Quel silenzio sui cristiani palestinesi|accesso=15-08-2025}}</ref>
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Nei vari Stati che costituiscono l'Europa non ci sono legislazioni repressive o persecutorie vere e proprie contro i cristiani o le altre religioni, come l'Islam o l'Induismo (in diffusione crescente in seguito alle sempre più crescenti correnti migratorie) tuttavia si verificano sempre più spesso atti di [[cristianofobia]], profanazione di tombe, intolleranza fino alla distruzione, spesso per incendio "doloso" di chiese cristiane in Francia<ref>{{cita web|url=https://www.ilfoglio.it/chiesa/2025/02/06/news/tra-roghi-e-furti-in-francia-aumentano-gli-attacchi-contro-le-chiese-7395527/|titolo=Tra roghi e furti, in Francia aumentano gli attacchi contro le chiese|accesso=24 maggio 2025}}</ref>, Germania, Gran Bretagna e altri paesi.
* {{bandiera|UE}} '''[[Unione europea]]''': il rapporto pubblicato dall'Osservatorio sull'intolleranza e sulla discriminazione contro i cristiani in Europa (OIDCE in acronimo inglese), organizzazione non governativa con sede a [[Vienna]] e membro della Piattaforma dei diritti fondamentali dell'[[Agenzia europea dei diritti fondamentali]], segnala come nel Vecchio Continente i casi di intolleranza e di discriminazione nei confronti dei cristiani siano in aumento. Diversi i casi riportati nei vari paesi membri in cui la negazione dei pari diritti e l'emarginazione sociale dei cristiani è stata evidenziata.<ref>{{Cita web|url=http://www.intoleranceagainstchristians.eu/publications/report-2013.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140605071743/http://www.intoleranceagainstchristians.eu/publications/report-2013.html |titolo=Report 2013 }} e {{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2013/11/19/blogs/san-pietro-e-dintorni/leuropa-odia-la-fede-um4qmjWYTIGICoFm2ZXPdK/pagina.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006080056/http://www.lastampa.it/2013/11/19/blogs/san-pietro-e-dintorni/leuropa-odia-la-fede-um4qmjWYTIGICoFm2ZXPdK/pagina.html |titolo=L'Europa odia la fede (e i cristiani...)? }}</ref> Nel rapporto dell’Osservatorio sull’intolleranza e discriminazione contro i cristiani in Europa 2024 (OIDAC) ha documentato 2.444 episodi di crimini d’odio e discriminazioni contro i cristiani in 35 paesi europei tra il 2023 e il 2024. Di questi, quasi 1.000 sono avvenuti in Francia, rendendola il paese più colpito.<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2024/11/report-oidac-2024-allarmante-ondata-di-violenza-contro-i-cristiani-in-europa-44fceec6-b0a0-447f-b3ed-5e91acb07cb9.html|titolo=Report Oidac 2024: allarmante ondata di violenza contro i cristiani in Europa|accesso=17-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ewtn.it/2024/11/20/crimini-dodio-contro-i-cristiani-in-europa-un-rapporto-svela-dati-allarmanti/|titolo=Crimini d’odio contro i cristiani in Europa: un rapporto svela dati allarmanti|accesso=12-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Svezia}} '''[[Svezia]]''': Nel 2015 a [[Göteborg]], città in cui è forte il reclutamento [[jihād]]ista, case e negozi dei cristiani assiri sono state marchiate con la "N" di Nazareno, nello stile dell'[[Stato Islamico (organizzazione)|Isis]], e imbrattate con frasi di minaccia quali "convertitevi o morirete".Secondo un’inchiesta dell’ONG Open Doors, su 123 rifugiati cristiani intervistati in Svezia, tutti dichiarano di aver subito delle violenze a causa della lore fede cristiana. Ci sono stati 512 casi di discriminazioni. Nel 2021 bombe Molotov contro le chiese e crescono i crimini contro i luoghi religiosi. In soli sei anni 829 assalti contro i cristiani.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/mondo/svezia-aumenta-violenza-contro-i-rifugiati-cristiani-1508519.html|titolo=Svezia, aumenta la violenza contro i rifugiati cristiani|accesso=16-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/02/14/news/molotov-contro-le-chiese-in-svezia-il-premier-attacco-alla-liberta-1.39898172/|titolo=Molotov contro le Chiese in Svezia, il premier: “Attacco alla libertà”|accesso=16-08-2025}}</ref><ref>''[http://www.ilgiornale.it/news/mondo/svezia-cristiani-attaccati-case-marchiate-e-insulti-1183905.html Svezia, cristiani attaccati: case marchiate e insulti]'', ''il Giornale.it'', 17 ottobre 2015.</ref>
* {{bandiera|Ucraina}} '''[[Ucraina]]''': durante il [[conflitto russo-ucraino]], nei territori controllati dai separatisti si sono registrate forti violazioni della libertà religiosa.<ref>{{Cita web|url=https://www.agensir.it/quotidiano/2022/2/23/ucraina-aiuto-alla-chiesa-che-soffre-nei-territori-occupati-la-liberta-religiosa-e-sempre-piu-minacciata/|titolo=Ucraina: Aiuto alla Chiesa che soffre, “nei territori occupati la libertà religiosa è sempre più minacciata”}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tempi.it/lugansk-donbass-ucraina-ribelli-filorussi-cristiani-perseguitati-skype/|titolo=«Hanno cacciato i preti, seguiamo la Messa via Skype. Sembra di essere in Urss»}}</ref>
* {{bandiera|Germania}} '''[[Germania]]''': attacchi contro rifugiati di religione cristiana<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/mondo/germania-si-moltiplicano-attacchi-contro-i-rigugiati-1492781.html|titolo=Germania, si moltiplicano gli attacchi contro i rigugiati cristiani|accesso=16-08-2025}}</ref>. Da Febbraio a Marzo 2023 è stato appiccato il fuoco dolosamente alla Kreuzerhöhungskirche di [[Wissen]]. L’11 marzo è stata saccheggiata una chiesa e insultati i fedeli nel quartiere [[Laim]] di Monaco. Ancora a metà marzo l’edificio della parrocchia Sant’Egidio a [[Leimen (Baden-Württemberg)|Leimen]] nel Baden-Württemberg è stato scassinato.<ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/22192/anche-in-germania-edifici-di-culto-sotto-attacco-una-forma-di-persecuzione-anticristiana|titolo=Anche in Germania, edifici di culto sotto attacco, una forma di persecuzione anticristiana|accesso=16-08-2025}}</ref>
* {{bandiera|Spagna}} '''[[Ucraina|Spagna]]''':Nel 2023 assalti alle chiese in Andalusia al Convento Virgen de las Flores a [[Malaga]] e nella cappella dell'Ospedale Puerto Real a [[Cadice]]. Il 25 gennaio 2023, ad [[Algeciras]] un uomo di 25 anni, è entrato in due chiese cattoliche, ha distrutto l’altare in una di esse, ha ucciso con un machete il sacrestano e ha ferito gravemente il sacerdote con altri quattro partecipanti alla messa.<ref>{{Cita web|url=https://ifamnews.com/it/due-nuovi-assalti-alle-chiese-in-andalusia-spagna|titolo=Due nuovi assalti alle chiese in Andalusia (Spagna)|accesso=16-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.informazionecattolica.it/2024/10/03/spagna-in-crescita-gli-atti-violenti-anticristiani/|titolo=Spagna, in crescita gli atti violenti anticristiani|accesso=16-08-2025}}</ref>.
===
* {{bandiera|Usa
}} '''[[Stati Uniti d'America|U.S.A.]]''': nel 2022 chiesa rasa al suolo da un incendio doloso in [[Virginia Occidentale|West Virginia]], statue imbrattate a [[New Orleans]] e attacchi contro i cristiani contrari all'aborto<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/politics/2022/06/10/amid-tensions-over-roe-some-antiabortion-centers-are-being-attacked/|titolo=Amid tensions over Roe, some antiabortion centers are being attacked|accesso=16-08-2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/mondo/pagine/sentenza-aborto-vandalizzate-sei-chiese-negli-usa-biden-condanna|titolo=Stati Uniti. Aborto, vandalizzate sei chiese cattoliche. Biden condanna le violenze|accesso=16-08-2025}}</ref>.
* {{bandiera|Nicaragua
}} '''[[Nicaragua]]''': Con Ortega al potere incarcerazioni di vescovi e seminaristi, interruzione dei rapporti diplomatici con la Santa Sede, divieto di ogni tipo di manifestazione pubblica di fede. Nel 2025 il regime ha stabilito che i sacerdoti che “intendono” celebrare la Messa debbano dichiararlo alla polizia<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsussidiario.net/news/persecuzione-cristiani-lattacco-di-ortega-al-cuore-della-chiesa-dimentica-la-lezione-di-chesterton/2815896/|titolo=PERSECUZIONE CRISTIANI/ L’attacco di Ortega al cuore della Chiesa dimentica la lezione di Chesterton|accesso=16-08-2025}}</ref>.
== Letteratura ==
Alcune celebri opere letterarie che rievocano episodi di persecuzione dei cristiani:
* ''[[Quo vadis? (romanzo)|Quo vadis?]]'', di [[Henryk Sienkiewicz]], sulla persecuzione dei Cristiani attuata da Nerone.
* ''[[Dialoghi delle carmelitane]]'', di [[Georges Bernanos]], sulla Rivoluzione francese.
* ''[[Il potere e la gloria]]'', di [[Graham Greene (scrittore)|Graham Greene]], sulla persecuzione messicana.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro| cognome=Barrett | nome=David B. | coautori=Todd M. Johnson; Christopher R. Guidry; Peter F. Crossing | titolo=World Christian Trends AD 30 – AD 2200: interpreting the annual Christian megacensus, Volume 1 | editore=William Carey Library | città=Pasadena | anno=2001 | url=http://books.google.com/books?id=IMRsJ1gnIYkC | lingua=en | altri=illustrata |accesso=17 luglio 2011 | ISBN=0-87808-608-0 | p=934 |cid=Barrett, Johnson}}
* {{cita libro|autore=Bat Ye'or|titolo=Il declino della cristianità sotto l'Islam. Dal Jihad alla dimmitudine|editore=Lindau|città=Torino|anno=2009|isbn=978-88-7180-829-1}}
* {{Cita libro|autore=Rodolfo Casadei|titolo=Il sangue dell'agnello. Reportage fra i cristiani perseguitati in Medio Oriente|editore=Guerini e Associati|città= Milano|anno=2008|ISBN=978-88-625-006-30}}
* {{Cita libro|cognome=Casadei|nome=Rodolfo|titolo=Perseguitati perché cristiani|editore=Mimep-Docete|città=Pessano con Bornago|anno=2015|ISBN=978-88-842-43-263|cid=}}
* {{Cita libro|cognome=Dal Bosco|nome=Roberto|titolo=Cristo o l'India|editore=Fede e Cultura|città=Verona|anno=2018|ISBN 978-88-6409-621-6}}
* {{Cita libro|autore=[[Rosa Giannetta Alberoni]]|titolo=La cacciata di Cristo|città=Milano|editore=Rizzoli|anno=2007|ISBN=978-88-17-01498-4}}
* {{Cita libro|autore=Nicola Martella|titolo=Offensiva intorno a Gesù|città= Roma|editore= Punto a Croce|anno=2000}}
* {{Cita libro|wkautore=Antonio Socci|cognome=Antonio|nome=Socci|titolo=I nuovi perseguitati. Indagine sulla intolleranza anticristiana nel nuovo secolo del martirio|url=https://archive.org/details/inuoviperseguita0000socc|editore=Piemme|città=Casale Monferrato|anno=2002|ISBN=978-88-384-6953-4|cid=}}
* {{Cita libro|cognome=Socci|nome=Antonio|titolo=La guerra contro Gesù|url=https://archive.org/details/laguerracontroge0000socc|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2011|ISBN=ISBN 978-88-170-3736-5|cid=}}
* {{cita libro|autore=Antonino Taverna|titolo=Asdcesa e sviluppo del pentecostalismo italiano|editore=Infinity Books|città=Malta|anno=2019|ISBN=978-99957-948-0-4|cid=ascesa}}
== Voci correlate ==
* [[
* [[Cristianofobia]]
* [[
* [[Primi centri del Cristianesimo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons_preposizione=sulla}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.porteaperteitalia.org|Al servizio dei Cristiani perseguitati}}
* Parlamento europeo, [https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2011-0021+0+DOC+XML+V0//IT Risoluzione sulla situazione dei cristiani nel contesto della libertà religiosa] (20 gennaio 2011).
* [http://www.persecution.com/ Voice of the Martyrs], e [http://www.persecution.com.au/ VOM Australia].
* {{cita web|http://www.persecution.org/|International Christian Concern}}
* {{cita web|http://www.iabolish.com|Organizzazione anti-schiavitù}}
*
* [http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/c_cristeros.htm Cristeros messicani] dal Dizionario del Pensiero Forte
* ''[https://web.archive.org/web/20111019233235/http://www.avvenireonline.it/Dossier/Cristianofobia/index Cristianofobia]'', dossier del quotidiano ''[[Avvenire]]''.
* ''[http://www.ilsussidiario.net/Dossier/Cristiani-perseguitati/ Cristiani perseguitati] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110614014905/http://www.ilsussidiario.net/Dossier/Cristiani-perseguitati/ |data=14 giugno 2011 }}'', dossier de ''il Sussidiario''.
* ''[http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=16721 Cristiani in Pakistan: dalla libertà alle persecuzioni]'', dossier di ''AsiaNews.it''.
* {{cita web | 1 = http://www.fides.org/ita/martirologio/liste/ | 2 = Fides, elenco dei missionari uccisi | accesso = 7 marzo 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120122025224/http://www.fides.org/ita/martirologio/liste/ | dataarchivio = 22 gennaio 2012 | urlmorto = sì }}
* [http://www.catholicleague.org/ The Catholic League] (sito ufficiale).
* {{cita web | 1 = http://divinity.library.vanderbilt.edu/burns/chroma/saints/Persecution.html | 2 = Graeme Clark, "Christians and the Roman State 193-324" | accesso = 27 gennaio 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20040821154614/http://divinity.library.vanderbilt.edu/burns/chroma/saints/Persecution.html | dataarchivio = 21 agosto 2004 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.catholic.com/|Catholic Answers}}
* [http://www.ryanspencerreed.com/ Cronaca fotogiornalistica] - Immagini delle persecuzioni in Sudan.
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Cristianesimo|storia}}
[[Categoria:Storia del cristianesimo]]
[[Categoria:Violazioni dei diritti umani]]
[[Categoria:Persecuzioni religiose|cristianesimo]]
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