Antonio Basoli: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Antonio
|Cognome = Basoli
|Sesso = M
|LuogoNascita = Castel Guelfo
|LuogoNascitaLink = Castel Guelfo di Bologna
|GiornoMeseNascita = 18 aprile
|AnnoNascita = 1774
|LuogoMorte = Bologna
|GiornoMeseMorte = 30 maggio
|AnnoMorte = 1848
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = pittore
|Attività2 = incisore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = esponente del [[neoclassicismo]] bolognese
}} Artista bolognese originario di Castel Guelfo, figlio di Lelio Andrea e Apollonia Fontana, pittore e decoratore d'interni, incisore e membro dell'Accademia delle Arti di Bologna.▼
|Immagine = Angiolini Marchi Antonio Basoli.jpg
La sua formazione si è nutrita dell'interesse onnivoro e costante per le opere dell'arte classica, la letteratura classica e contemporanea, i repertori e le decorazioni, le incisioni di [[Piranesi]]. ▼
|Didascalia = Ritratto di Antonio Basoli, incisione di [[Antonio Marchi]] su disegno di [[Napoleone Angiolini]]
I primi segreti dell'arte li prese da suo padre Lelio Andrea Basoli. ▼
|DimImmagine = 200
}}
== Biografia ==
[[File:Veduta del portico di Santa Maria dei Servi.jpg|thumb|left|''Il portico di S. Maria dei Servi'', 1836]]
Originario di Castel Guelfo, bolognese d'adozione, era figlio di Lelio Andrea e Apollonia Fontana.
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▲La sua formazione si è nutrita dell'interesse onnivoro e costante per le opere dell'arte classica, la letteratura classica e contemporanea, i repertori e le decorazioni, le incisioni di [[Giovanni Battista Piranesi|Piranesi]].
[[File:BasoliAntonio StageSet1 Meyerbeer Semiramide.jpg|thumb|Scenografie per la ''Semiramide riconosciuta'' di [[Meyerbeer]]]]
Basoli, insieme con i fratelli [[Luigi Basoli|Luigi]] e [[Francesco Basoli|Francesco]], operò come scenografo, decoratore, disegnatore di sipari, per vari teatri dell'area bolognese, il [[Teatro Marsigli Rossi|Marsigli Rossi]], il [[Teatro Comunale di Bologna|Comunale]], il [[Teatro del Corso]]<ref>{{Cita web|url=https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1819/antonio_basoli_scenografo_al_teatro_del_corso|titolo=4 maggio 1819. Antonio Basoli scenografo al Teatro del Corso|sito=Bologna Online|editore=Biblioteca Salaborsa|data=19 maggio 2020, ultimo aggiornamento il 19 ottobre 2023|accesso=2024-10-02}}</ref> e soprattutto il [[teatro Contavalli]] ([[1814]]); restano ormai poche tracce di queste sue opere, documentate tuttavia dalla ricca produzione di disegni, acquerelli e incisioni, tra le quali le acquatinte della ''Collezione di varie scene teatrali'', realizzate dal [[1821]].
Decoratore eclettico, Basoli si cimentò in vari stili, dall'ornatismo bolognese, come la "[[stanza paese]]" o la "[[tenda cispadana]]", decorazione di origine francese e di carattere militaresco che poi si muterà in "tenda civica"), al [[quadratura (pittura)|quadraturismo]], alla [[Rococò#Pittura|pittura rococò]] alle [[grottesca|grottesche]], quest'ultime influenzato dal viaggio a Roma.<ref>{{YouTube|autore =Elena Musiani e Jadranka Bentini|id =aqGj2u-fm0s|titolo =Ritratto e storia, specchi del potere > 1797 dalla tenda cispadana alla tenda civica Antonio Basoli|minuto =44 |secondo =27|produttore =Museo civico del Risorgimento |lingua = it|data = marzo 2021|cid =|accesso = 12 aprile 2021}}</ref>
Suoi allievi furono [[Francesco Cocchi]] e [[Domenico Ferri (architetto)|Domenico Ferri]].
Antonio Basoli è sepolto nel [[cimitero monumentale della Certosa di Bologna]], nel pozzetto LXIV/1 del Chiostro V.<ref>{{cita web|autore=Roberto Martorelli|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/basoli-antonio-481167-persona|titolo=Basoli Antonio|sito=Storia e Memoria di Bologna|accesso=2 aprile 2023}}</ref>
== Capolettera ==
Basoli disegnò innumerevoli capilettera. Essi furono utilizzati all'inizio di ogni capitolo de ''[[La storia infinita]]'', il celeberrimo romanzo di [[Michael Ende]].
== Opere principali ==
[[File:Antonio-Basoli-paesaggio-XLII.jpg|thumb|Tav.XLII Raccolta di Prospettive Serie, Rustiche, e di Paesaggio]]
* [[Palazzo Hercolani (Bologna)|Palazzo Hercolani]], in via Mazzini, 45 (oggi Strada Maggiore), Bologna - decorazioni di alcune camere del palazzo in collaborazione con il fratello<ref>Le camere del palazzo (Hercolani) furono decorate dai fratelli Basoli, da [[Luigi Busatti]], [[Davide Zanotti]], [[Flaminio Minozzi]] (1735-1817), [[Rodolfo Fantuzzi]], [[Gaetano Caponeri]] (1763-1833) ecc. Fonte: [[Corrado Ricci]], ''Guida di Bologna'', 5ª edizione, ed. Zanichelli, p. 78.</ref>
* ''Raccolta di Prospettive Serie, Rustiche, e di Paesaggio'' ([[1810]])
* ''Esemplare di elementi d'ornato che contiene lo studio della pianta d'Acanto, ''Bologna'', '' ([[1812]])
* ''Vedute pittoresche della città di Bologna'' ([[1833]])
* ''Alfabeto pittorico'' ([[1839]])
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro | curatore=Wanda Bergamini|curatore2=Vincenza Riccardi Scassellati | titolo=Antonio Basoli: decorazioni di interni, 1796-1803. (catalogo della mostra a Castelguelfo, Palazzo Malvezzi-Hercolani, 19 giugno - 4 luglio 1993) | anno= 1993| editore=Grafiche Galeati| città= Imola |sbn=UBO0051295}}
* {{cita pubblicazione |nome= Giulio |cognome= Ferrari|titolo=Scenografie di Antonio Basoli, con 4 illustrazioni |rivista= Architettura e Arti decorative|numero=VI |anno= 1924|mese= febbraio|pp= 251-254|issn=1591-9498|url= https://opac.sba.uniroma3.it/arardeco/1924/24_VI/24VIa2.html|lingua= it|accesso= 18 febbraio 2021}}
* {{cita libro|autore=E. Lavagnino|titolo=L'arte moderna|volume= I|città= Torino|data= 1956}}
* {{DBI|nome = BASOLI, Antonio|nomeurl = antonio-basoli|autore = Anna Ottani|anno = 1970|pagine = |volume = 7 |accesso = 11 novembre 2018}}
* {{cita libro | curatore=S. Sermisoni | titolo= Antonio Basoli. Fantasie e Studi di Cose Egizie (Catalogo della mostra Disegni di Architettura alla Galleria Antonia Jannone)| anno= 1985| editore= | città= Milano}}
* {{cita libro|autore=Anna Maria Matteucci|titolo=I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento: da Mauro Tesi ad Antonio Basoli |città=Milano|editore=Mondadori Electa|anno=2002|isbn=9788843596379}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://gravures.ru/photo/antonio_bazoli/alfavit/37 ''Incisioni di Antonio Basoli'']
* {{YouTube|autore =Roberto Martorelli |id =4-cJNZ_pb50|titolo =Antonio Basoli (1774 - 1848)|minuto =|secondo =|produttore =Museo civico del Risorgimento |lingua = it|data = 3 novembre 2020|cid = |accesso = 12 aprile 2021}}
{{Controllo di autorità}}
▲Basoli operò come scenografo, decoratore, disegnatore di sipari, per vari teatri dell'area bolognese, il Marsigli Rossi, il Comunale, e soprattutto il teatro Contavalli (1814); restano ormai poche tracce di queste sue opere, documentate tuttavia dalla ricca produzione di disegni, acquerelli ed incisioni, tra le quali le acquatinte della ''Collezione di varie scene teatrali'', realizzate dal 1821. Gli anni dal 1818 agli anni '20 dell'Ottocento rappresentano gli anni della massima maturità artistica di Basoli in questo ettore, con il viaggio a Milano e la visita alla "sala di Sanquirico", ossia lo studio del principale scenografo della Scala di Milano, cui Basoli si ispirò per la scenografia dell'Edipo Re al Contavalli nel 1822, la rappresentazione di Semiramide riconosciuta nel 1820 e infine la pittura delle scene e del teatro dei Cavalieri dell'Unione di Santarcangelo.
[[Categoria:Sepolti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna]]
▲{{Portale|arte|biografie}}
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