Signa: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Signa
|Panorama = Veduta di Signa dalla stazione ferroviaria.jpg
|Didascalia =
|
|Voce bandiera =
|Stemma = Signa-Stemma.jpg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Firenze
|Amministratore locale = Giampiero Fossi
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 10-6-2019 (2º mandato dal 24-6-2024)
|Data istituzione = Dal 1228 al 23 maggio 1774 e dal 1 gennaio 1809 ad oggi
|
|Sottodivisioni = [[Colli Alti-Indicatore]], [[I Bassi]], [[La Beccheria]], [[Lecore]], [[Ponte all'Asse]], [[San Rocco (Signa)|San Rocco]], [[San Mauro a Signa]], [[San Piero a Ponti]], [[Sant'Angelo a Lecore]]
|Divisioni confinanti = [[Campi Bisenzio]], [[Carmignano]] (PO), [[Lastra a Signa]], [[Poggio a Caiano]] (PO), [[Scandicci]]
|Codice postale = 50058
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1754
|Nome abitanti = Signesi
|Patrono = [[San Giovanni Battista]], [[Giovanna da Signa]]
|Festivo = [[24 giugno]]
|
|PIL procapite =
|Soprannome = Città della Paglia
|Mappa = Map of comune of Signa (province of Florence, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Signa all'interno della città metropolitana di Firenze
}}
{{Citazione
|Oh quanto fora meglio esser vicine<br/>
quelle genti ch'io dico, e al Galluzzo<br/>
e a Trespiano aver vostro confine,
che averle dentro e sostener lo puzzo<br/>
del villan d'Aguglion, di quel da Signa,<br/>
che già per barattare ha l'occhio aguzzo!
|[[Dante Alighieri]], [[Divina Commedia]], ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'', [[Paradiso - Canto sedicesimo|canto 16]] - vv. 52-57}}[[File:Signa ponteArno 001.jpg|miniatura|Il ponte sul fiume Arno, che collega il Comune di Signa al Comune di Lastra a Signa.]]
'''Signa''' (pronuncia: {{IPA|/ˈsiɲɲa/}}<ref>{{dipi|Signa}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 19 656 abitanti<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.comune.signa.fi.it/it/news/continua-a-crescere-la-popolazione-di-signa-ecco-tutti-i-dati-del-bilancio-anagrafico#:~:text=%C3%89%20questo%20il%20dato%20pi%C3%B9,emigrati%20e%20779%20nuovi%20residenti.|titolo=Continua a crescere la popolazione di Signa: ecco tutti i dati del bilancio anagrafico|sito=www.comune.signa.fi.it|accesso=2025-05-12}}</ref> della [[città metropolitana di Firenze]], in [[Toscana]].
La città di Signa è ubicata alla confluenza dei fiumi [[Bisenzio]] e [[Ombrone Pistoiese|Ombrone]] nell'[[Arno]].
La superficie territoriale del comune è di {{M|18.87|u=km²}}<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.istat.it/classificazione/principali-statistiche-geografiche-sui-comuni/|titolo=Principali statistiche geografiche sui comuni|sito=www.istat.it|accesso=2025-05-12}}</ref> di cui {{M|2.70|u=km²}} sono occupati dal Parco dei Renai<ref>{{Cita web|url=https://www.parcorenai.it/|titolo=Parco Renai - lago spiaggia parco relax toscana|sito=www.parcorenai.it|accesso=2025-05-12}}</ref>, ciò lo rende il 4º comune più densamente abitato della città metropolitana e il 10º della regione<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/toscana/19-comuni/densita/|titolo=Comuni della Toscana per densità di popolazione|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-03-27}}</ref>.
Il comune ha avuto una grande fama nazionale e internazionale per la produzione dei [[Cappello di paglia di Firenze|Cappelli di paglia]] che gli ha fatto guadagnare il soprannome di "città della paglia". Una delle principali [[Chiesa (architettura)|chiese]] del paese è quella di [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|San Giovanni Battista]] in cui sono custodite le spoglie della [[Beata Giovanna]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Signa è situata
[[
Il territorio del Comune di Signa si estende per {{M|19
Dal punto di vista geologico, il territorio di Signa è situato in parte nella [[piana alluvionale]] dei fiumi Arno e Bisenzio, del torrente Ombrone, e tutti i loro affluenti; in parte sulle colline a ovest della piana stessa.
Le formazioni affioranti, così come osservabili dal Foglio nº 106 della Carta Geologica d'Italia, per quanto riguarda la piana sono ascrivibili al Quaternario recente e costituite da depositi fluviali di ciottoli ed argille sabbiose talora terrazzate, mentre per le aree collinari della base del versante settentrionale della dorsale [[Monte Albano]] - [[Colline dell'Improneta]] sono riferibili a diverse formazioni.
La cittadina di Signa ricade per la maggior parte sul "complesso indifferenziato" («Argille Scagliose» p.p.), formazione costituita prevalentemente da argilloscisti talora variegati e calcari marnosi verdi o grigi, subordinatamente da arenarie fini quarzoso - calcaree, calcari silicei, calcareniti, brecciole e diaspri risalenti all'Eocene Cretaceo superiore.
Le altre formazioni che si incontrano spostandosi verso ovest sono:
Depositi fluvio - lacustri, costituiti da sabbie e letti di ghiaia del [[Quaternario antico]] ([[Villafranchiano]] - [[Calabriano]]). In questi sedimenti, nel bacino di Firenze, sono stati trovati resti di fossili quali ''[[Elephas meridionalis]]'' e ''[[Mastodon arvernensis]]''.
Complesso caotico («Argille Scagliose» p.p.), masse interamente scompaginate costituite da blocchi o pacchi di strati avvolti da matrice argillosa. Il nome di questa formazione indica un assetto privo di ordine sedimentario, e precisamente un accostamento disordinato di blocchi litoidi anche appartenenti a formazioni diverse, legati da una matrice argilloscistosa.
Macigno, costituito da arenarie torbiditiche quarzoso - feldspatiche alternanti con scisti siltosi. Risale all'[[Oligocene]].
* [[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta)<ref>Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003</ref>
=== Idrografia ===
[[File:Bisenzio 001.jpg|thumb| La confluenza del [[Bisenzio]] nell'[[Arno]]]]
La parte idrografica del territorio signese è contraddistinta principalmente da due fiumi: [[Arno]] e [[Bisenzio]].
* Fiume [[Arno]]: percorre il comune per {{M|4|u=km}} (su una lunghezza totale di {{M|245|u=km}}) nella parte a sud e a sud–ovest, dividendo Signa dal comune limitrofo di [[Lastra a Signa]]. Ha raggiunto negli ultimi anni nella zona di [[Firenze]] e di Signa, secondo i rilevamenti effettuati al [[Ponte alla Vittoria]], una portata minima il 16/01/1997 mentre una massima il 19/12/2006.
* Fiume [[Bisenzio]]: situato a est di Signa, la percorre per {{M|5|u=km}} (lunghezza totale di {{M|47|u=km}}) confluendo direttamente nel fiume [[Arno]]. Secondo i rilevamenti effettuati nella zona del Parco dei Renai, il fiume ha raggiunto a Signa la sua massima portata il [[26 settembre|26/09]]/[[2001]] mentre quella minima il [[12 dicembre|12/12]]/[[2006]].
[[File:Fiume Arno - Signa.JPG|thumb|Il fiume [[Arno]]]]
Oltre ai fiumi già citati, il comune di Signa comprende tra i corsi d'acqua due [[torrente|torrenti]] (Ombrone e Vingone), 6 fossi (Chiella, Dogaia, Dogaione, Reale, Rigone e Tozzinga), due [[canale artificiale|canali]] (Goricina e Macinante), due collettori (Acque basse e Sinistro di acque basse), due borri (Macinaia e Rimaggio) e una gora (Bandita).<ref>I dati precedentemente riportati sono a cura dell'[http://sira.arpat.toscana.it/sira/idrografia/ic_048044.htm Arpat Toscana].</ref>
Gran parte del territorio di Signa è inoltre costituito da laghi artificiali (tra i più importanti i Laghi del [[Parco dei Renai]] e i Laghi La Bozza).
=== Orografia ===
Signa, non presentando rilievi importanti, come già esposto precedentemente, consta di una parte più alta di 46m di altitudine e di una parte più bassa pressoché pianeggiante in cui è numerosa la presenza di corsi d'acqua naturali e di laghi artificiali.
=== Clima ===
La temperatura media è molto simile a quella di Firenze poiché
[[ Secondo la [[Stazione meteorologica di Firenze Peretola|stazione meteorologica di Peretola]], la più vicina a Signa, il mese più freddo è
Il [[clima]]
Di seguito vengono riportati i dati climatici delle medie mensili riferite agli ultimi 30 anni della [[Stazione meteorologica di Firenze Peretola|stazione meteorologica di Peretola]]<ref>
{{ClimaAnnuale
| nome = Dati meteo
| equatoriale = n
| tempmax = 10, 12, 15, 19, 23, 27, 31, 31, 27, 21, 15, 10
| tempmedia = <!-- Temperature medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C) -->
| tempmin = 1, 3, 5, 8, 11, 15, 17, 17, 14, 10, 6, 2<!-- 9,2 -->
| pioggia = 73, 68.58, 81.28, 78.74, 73.66, 55.88, 40.64, 76.20, 78.74, 88.90, 111.76, 91.44<!-- 914,8 -->
}}
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona D''', 1754 [[Gradi giorno|GG]]
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
== Storia ==
{{NN|storia|dicembre 2013}}
Signa ha sempre rivestito un ruolo abbastanza rilevante nella storia e nell’economia della piana fiorentina, vivendo in molte occasioni momenti di interessante crescita civile, culturale e artistica. Grazie alla felice posizione geografica che la colloca su una delle ultime propaggini orientali del Monte Albano – alla confluenza dei fiumi Bisenzio e Ombrone con l’Arno -, Signa ha avuto numerose occasioni di sviluppo.
Alcune azzardate supposizioni vorrebbero far risalire le origini di Signa al periodo etrusco (date dai ritrovamenti rinvenuti durante le numerose escavazioni effettuate), ma le ipotesi più convincenti fanno risalire Signa al periodo romano, tanto che il suo nome attuale deriverebbe da ''Signando colonias'' in seguito all’assegnazione delle colonie qui fatta da Silla.
Quel che c’è di certo è che i primi documenti certi su Signa risalgono soltanto al periodo alto-medievale e da questi traspare l’idea di una comunità abbastanza consistente. Il primo documento in cui si parla di Signa risale al 964, in merito alla donazione della Pieve di Signa al Capitolo fiorentino da parte di Rambaldo, vescovo di Firenze. La costituzione, avanti l’anno mille, del piviere di Signa, uno dei più grandi del contado, attesta l’importanza di questo luogo.
Il ponte sull’Arno costituiva già all’epoca l’elemento peculiare di questa comunità, servendo da punto nodale per itinerari, viaggi e spostamenti fra aree importanti: dopo la distruzione ad opera di Castruccio Castracani nel 1327, il ponte venne ricostruito immediatamente e, seppur con qualche modifica, ha sopportato le epoche fino al 1944, quando le truppe tedesche lo distrussero definitivamente.
=== Origini ===
L'origine di Signa e il periodo della sua fondazione è assai incerto, vista la scarsità di notizie e di documenti; mentre sono varie le ipotesi fatte in proposito, che collocherebbero l'origine in un periodo compreso tra la nascita della [[civiltà etrusca]] e il pieno sviluppo di quella [[Storia romana|romana]].
Gli studiosi più recenti hanno affermato che questo sarebbe il periodo più probabile per la nascita di Signa vista la sua posizione lungo l'asse di comunicazione [[Fiesole]]-[[Pisa]], che contribuì fortemente al suo sviluppo. Proprio il [[commercio]] sarebbe, quindi, il motivo principale della nascita del paese che, per la vicinanza al fiume [[Arno]], garantiva vantaggi commerciali, poiché l'unico tratto navigabile sul [[fiume]] nella stagione estiva era quello tra Signa e [[Pisa]].
Vari sono i dubbi anche sull'origine [[etimologia|etimologica]] di "Signa": se venne fondata dagli [[etruschi]] i nomi più probabili sarebbero ''Aisinial'', ''Eisil'' ed ''Esinius'', mentre se fondata dai romani ''Exine'', ''Exinea'', ''Esinea'' e ''Sinea''. Attraverso studi recenti si è appurato che l'ultima ipotesi, quella riguardante l'origine romana, potrebbe essere storicamente più attendibile di quella etrusca. Etimologicamente Signa deriverebbe dal nome proprio ''Aisinius'', attribuibile al fondatore, possibile legionario di [[Lucio Cornelio Silla]], che assegnò varie terre in questa zona servendosi della [[centuriazione]], che al fine di colonizzare un territorio, garantiva ai cittadini romani e in particolar modo ai soldati una terra coltivata per potervi abitare e per allevare animali. Altre testimonianze che favorirebbero l'ipotesi riguardo alla colonizzazione romana derivano dal ritrovamento sia di alcuni reperti archeologici romani nel Parco dei Renai sia di alcune tombe di origine [[longobarda]] nelle fondamenta della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|pieve di San Lorenzo]]<ref>''Storia della comunità di Signa'', vol I, cap. II</ref>. Nonostante si ammetta che questa zona sia stata in precedenza occupata dagli etruschi, come testimoniato dalla tomba di Bronzetti al confine tra il comune di [[Carmignano]] e quello di Signa, l'origine romana sarebbe ulteriormente testimoniata da una lapide presente nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|pieve di San Giovanni Battista]] su cui era scritto:
{{Citazione
|''TALSIAE EVPH''
''ONIVCI EIUS''|
}}
Proprio riguardo all'origine romana sono state fatte altre varie ipotesi sulla fondazione della città che per taluni sarebbe avvenuta per mano del console [[Tito
===
Rari sono i documenti riguardanti Signa nel periodo compreso tra le [[invasioni barbariche]] e la dominazione dei [[Franchi]]. Secondo quanto riportato dallo storico Salvi nella ''Storia di Pistoia dell'anno [[1656]]'', l'imperatore [[Carlo Magno]], dopo aver stipulato un trattato di pace a [[Pistoia]], si diresse verso [[Firenze]] e donò al capitano di corte [[Mainetto Fabroni]] il [[castello di Signa]]<ref>
I documenti più attendibili risalgono tuttavia al [[977]] o al [[978]]
[[ Per quanto riguarda
Il sito di Signa aveva assunto grande importanza per la posizione strategica e il commercio, soprattutto dopo la costruzione del ponte sull'[[Arno]], unico ponte fino al [[XIV secolo]] a collegare le due rive dell'[[Arno]] e la più importante via di collegamento tra [[Firenze]] e [[Pisa]] fino al [[XX secolo|Novecento]]. Per questo motivo il paese venne assediato dal [[Lucca|lucchese]] [[Castruccio Castracani]] nel [[XIV secolo|Trecento]], periodo delle sanguinose battaglie tra [[guelfi e ghibellini]]. Castruccio, che divenne ghibellino, riportò un'eccezionale vittoria sui fiorentini nel [[1325]] ad [[Altopascio]], e una volta giunto a [[Carmignano]] intraprese un lungo assedio contro Signa che, alla fine, fu conquistata. Nel paese Castruccio insediò il suo quartier generale, battendo perfino delle monete che chiamò ''castruccini'', e con il controllo su Signa riuscì a impedire l'arrivo di rifornimenti a [[Firenze]]. Vari mesi dopo, però, vedendo che [[Firenze]] stava preparando un nuovo attacco, decise di dare fuoco al Castello di Signa e incendiare il ponte sull'[[Arno]] per fermare l'avanzata fiorentina. La parte guelfa cercò di riconquistare Signa con un tentativo che finì male. Dopo l'assedio Castruccio lasciò il paese anche se questi episodi scatenarono altre battaglie, che si conclusero con la pace di [[Sarzana]] nel [[1350]].
{{Citazione
|''Il comune di Signa è da credersi di origine piuttosto antica; sia che uno voglia considerare la sua situazione sullo sbocco di due valli, di quelle, cioè, del Bisenzio e del Val d'Arno fiorentino; sia che si rifletta trovarsi esso sulla testa dell'unico ponte che prima del secolo XII attraversasse l'Arno tra [[Firenze]] e [[Pisa]]; oppure che si consideri che costì l'Arno cessa nella [[estate|stagione estiva]] essere navigabile, ovvero che si voglia credere essere esistito nei tempi posteriori al mille davanti a Signa uno scalo merci che dal [[Porto Pisano]] a [[Firenze]], e viceversa da [[Firenze]] al [[Porto Pisano]] si recavano.''
|E. Repetti, Dizionario geografico fisico storico della [[Toscana]].<ref>E. Repetti, ''Dizionario geografico fisico storico della Toscana'', 1843, vol V, pag.400</ref>}}
La fama di Signa è testimoniata anche da [[Dante]] il quale afferma nella [[Divina Commedia]], al XVI Canto del Paradiso, che all'epoca il [[Gonfaloniere]] di [[Firenze]], Fazio dei Moriubaldini, veniva proprio dalla cittadina signese.
=== Dal Rinascimento all'Ottocento ===
Nel periodo tra la fine del [[Medioevo]] e gran parte del [[XVIII secolo|Settecento]] furono pochi i fatti rilevanti a Signa. Il più importante episodio fu quello del pesante saccheggio delle milizie di Filiberto d'Orange, che depredò le campagne fiorentine per far tornare al potere i [[Medici]] dopo che furono cacciati e fu proclamata la [[Repubblica fiorentina|Repubblica a Firenze]]. Si accerta, inoltre, che anche [[Leonardo da Vinci]] fosse solito passare da Signa come testimonia la conoscenza del vicino “Masso della Gonfolina” a cavallo col comune limitrofo di Lastra a Signa.<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocosigna.it/chi-ruppe-la-diga-della-gonfolina-a-signa-e-come-nacque-firenze-ed-il-suo-contado/|titolo=Chi ruppe la diga della Gonfolina a Signa e come nacque Firenze ed il suo contado – Pro Loco Signa A.P.S.|lingua=it-IT|accesso=2024-10-14}}</ref>
Nel [[XVII secolo|Seicento]] e nel [[XVIII secolo|Settecento]] non ci fu nessun altro importante evento almeno fino alla fine del Settecento, quando si trasferì a Signa il bolognese Domenico Michelacci il quale, attraverso le sue esperienze di coltivazione e lavorazione della paglia, avviò una produzione a larghissima scala di [[Cappello (abbigliamento)|cappelli]] che segnò la produzione artigianale signese. Le opere di paglia signesi vennero infatti esportate e conosciute in tutto il mondo con il nome di "Cappelli di paglia di Firenze"; Signa venne riconosciuta come uno tra i più importanti centri artigianali ed ebbe l'appellativo di ''Città della Paglia''. La fama dell'artigianato di Signa giunse anche alla corte del [[Luigi XVI]], che richiese infatti proprio uno dei cappelli di paglia prodotti nel paese.
Altra attività di notevole importanza fu quella realizzata dalla [[Manifattura di Signa]] nel settore della ceramica artistica, molto apprezzata da [[Gabriele D'Annunzio]]. L'attività, cessata da circa 60 anni, è stata ripresa negli ultimi anni da vari artigiani locali.
===
Il [[XX secolo|Novecento]] rappresentò per Signa un secolo sia di grandi conferme sia di eventi particolarmente gravi a livello storico, sociale ed economico. Agli inizi del secolo il paese riconobbe nell'artigianato e nella lavorazione della paglia un punto fermo per l'economia signese ma col passare del tempo proprio questo tipo di tradizioni subì la concorrenza di città industrializzate più importanti, come [[Firenze]], a tal punto che varie produzioni cessarono. Con l'avvento del [[Fascismo]], come nel resto di [[Italia]], a Signa si diffuse una politica interamente incentrata sulla figura di [[Benito Mussolini]] e sulle leggi razziali. Varie furono le forme propagandistiche che coinvolsero la comunità signese, specialmente di attività tutte incentrate a raccogliere il maggior consenso possibile. In
{{Citazione
|''Fiorente centro industriale vicino a Firenze, occupato dall'esercito tedesco, oltre alla requisizione delle sue più importanti fabbriche, subì vessazioni da parte delle truppe naziste e continui bombardamenti alleati, che causarono numerose vittime e danni agli edifici. La popolazione, con coraggiosa determinazione ed altissima dignità morale, si sollevò contro il nemico, partecipando con gruppi partigiani alla Resistenza, prodigandosi inoltre, con il ritorno alla pace, nella difficile opera di ricostruzione anche del patrimonio industriale. 1943-1944/Signa (FI)''|Presidenza della Repubblica Italiana [http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=306123], 31/12/2009}}
Nell'aprile del [[1946]] si svolsero le prime elezioni amministrative.
Nel novembre del [[1966]] Signa e i comuni limitrofi furono inondati dall'[[Arno]] durante l'[[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|Alluvione di Firenze]]. Secondo alcuni dati fu inondata il 70 % della zona signese<ref name= BenSim >Moreno Benelli, Simonetta Simoni, Remo Vannini, Gabriella Nardi e il Gruppo Archeologico Signese, ''Signa nel Ventesimo Secolo''</ref>: se la vasta parte di territorio sommerso dovette sopravvivere con mezzi di fortuna, anche la parte non sommersa, quella del Castello, subì gravi disagi rimanendo a lungo isolata. I primi aiuti giunsero dai volontari residenti a Signa e successivamente da 100 volontari della Misericordia Croce Verde, dai [[Vigili urbani]] di [[Viareggio]], dal [[78º Reggimento fanteria "Lupi di Toscana"]], dai [[Vigili del Fuoco]] di [[Parma]] e [[Reggio Emilia]] da cui arrivarono anche il Circolo Gramsci e la Federazione del [[Partito Comunista Italiano|P.C.I.]], vari mezzi di sostentamento furono portati dai Comuni di [[Prato (Italia)|Prato]], [[Calenzano]] e [[Lamporecchio]] e dalla [[Francia]] attraverso il ''Secours Populaire Français''. Il Palazzo Comunale e le Suore Passioniste del Castello offrirono letto e alloggi per 140 sfollati<ref name= BenSim />. Gravi furono poi i danni subiti con la totale perdita del bestiame, la distruzione dei campi coltivati oltre alla crisi degli alloggi visto che le case inondate era risultate inabitabili. Il consiglio Comunale del 9 novembre del [[1966]] scrisse:
{{Citazione
|Il sindaco tenne in considerazione che ''i signesi malgrado tutto, per il loro spirito di lavoro e di intraprendenza se saranno aiutati dallo Stato, riusciranno a far risorgere Signa'' e ''conclude con il rivolgere un particolare appello ai locali industriali e datori di lavoro artigiani, affinché evitino licenziamenti di operai che potranno essere utilizzati con i lavori di ripresa delle fabbriche e degli opifici.''
|Consiglio comunale del
Nel 1968 invece fu al centro di un terribile fatto di cronaca: la notte del 21 Agosto dopo aver passato una serata al Cinema Giardino Michelacci, vennero brutalmente assassinati gli amanti Barbara Locci e Carmelo Cutrona appartati in auto nei pressi della zona di Castelletti. Con loro era presente il figlio di lei, Natalino Mele, che svegliato a delitto avvenuto chiese aiuto in una casa colonica nelle vicinanze. Se inizialmente venne ritenuto responsabile il marito di lei, Stefano Mele, nel 1982 tale duplice omicidio venne collegato alla serie di delitti del [[Mostro di Firenze]], a seguito del ritrovamento dei medesimi bossoli serie H usati dal o dai serial killer delle coppiette. A seguito di questa scoperta si aprirà la cosiddetta “Pista sarda” in cui verranno coinvolti i vari amanti della donna abitanti nella zona di Lastra a Signa.
=== Simboli ===
;Stemma
[[File:Signa-Stemma.jpg|left|thumb|Lo stemma di Signa]]
Lo stemma del Comune di Signa fu ufficialmente scolpito su pietra nel [[1393]] e venne posto su quello che allora era l'[[architrave]] del portale maggiore della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|chiesa di San Giovanni Battista]]. Originariamente, secondo una cronaca dell'epoca, nella [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|chiesa di Santa Maria in Castello]] venne fuso nel [[1266]] su una campana un piccolo stemma che raffigurava il ponte signese con quattro arcate.
Lo stemma del [[1393]] venne fregiato del ponte di Signa, con sette [[fornice|fornici]] di eguale ampiezza e di una torre merlata in riferimento all'antica torre inglobata nel palazzo nella zona di [[Lastra a Signa]]<ref>[[Eugenio Gamurrini]], ''Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane e umbre'', p. 109.</ref>.
Secondo una testimonianza del [[XVI secolo|Cinquecento]], con il susseguirsi dei lavori sul ponte di Signa, quest'ultimo venne riprodotto nello stemma differentemente dall'originario con sette [[fornice|fornici]] in cui quello centrale era il più alto.
L'attuale stemma del Comune di Signa è stato concesso nel il 6 febbraio 2003 dal Presidente della Repubblica Italiana [[Carlo Azeglio Ciampi]] attraverso il Dipartimento del Cerimoniale di Stato sezione Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica<ref>{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2003/comuni/signa.html |titolo= Signa (Firenze) D.P.R. 06.02.2003 concessione di stemma e gonfalone}}</ref>.
{{Citazione|[[Campo di cielo]], al ponte di tre archi, uscente dai fianchi, gli archi laterali visibili solo in parte e più esigui, fondato sullo specchio d'acqua, di azzurro, fluttuoso di argento, esso ponte visto in prospettiva, di argento, murato di nero e sostenente a sinistra tra i due archi la torre quadra, d'argento, murata di nero, vista in prospettiva, merlata alla guelfa con tre merli angolari visibili, e con sei merli visibili, tre e tre, essa torre con la porta volta a destra, di nero, sormontata dal [[giglio di Firenze]], di rosso, finestrata di due di nero, nel lato privo di porta; il tutto sotto il [[Capo (araldica)|capo]] di azzurro, seminato di [[Giglio (araldica)|gigli]] d'oro e caricato dal [[Lambello|rastrello]] di cinque denti, di rosso, con la sola traversa orizzontale prolungata fino ai lembi dello scudo, i denti posti come nel rastrello non prolungato.|D.P.R. 06.02.2003<ref>{{Cita testo|titolo=D.P.R. di concessione 6 febbraio 2003|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti/fi/signa.pdf}}</ref>}}
;Gonfalone
Il [[gonfalone]] del comune di Signa ritrae lo stemma comunale su un drappo di colore bianco.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'argento al merito civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Fiorente centro industriale vicino a Firenze, occupato dall'esercito tedesco, oltre alla requisizione delle sue più importanti fabbriche, subì vessazioni da parte delle truppe naziste e continui bombardamenti alleati, che causarono numerose vittime e danni agli edifici. La popolazione, con coraggiosa determinazione ed altissima dignità morale, si sollevò contro il nemico, partecipando con gruppi partigiani alla Resistenza, prodigandosi inoltre, con il ritorno alla pace, nella difficile opera di ricostruzione anche del patrimonio industriale.
|luogo = 1943-1944, Signa (FI)
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[
;[[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)]]: La [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|
;[[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]]: Come per la
;[[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Chiesa di Santa Maria in Castello]]: Situata nella parte più antica della città, il ''Castello'', fu donata dalla contessa [[Willa di
[[File:Chiesa San Miniato, Signa.JPG|thumb|La [[Chiesa di San Miniato (Signa)|chiesa di San Miniato]]]]
;[[Chiesa di San Miniato (Signa)|Chiesa di San Miniato]]: Le origini della chiesa sono ancora sconosciute e contrastanti, poiché alcune fonti ;[[Chiesa di San Mauro (Signa)|Chiesa di San Mauro]]: Secondo alcuni documenti sarebbe stata costruita per opera dei [[benedettini]] della vicina [[Badia a Settimo]].[[
;[[Chiesa di
;[[Chiesa di Sant'Angelo a Lecore]]: Dagli studi di alcuni storici, la chiesa era stata dedicata a [[San Michele Arcangelo]] come risulta anche da vari documenti, che attestano la costruzione prima del 4 marzo [[1034]]. Contiene al suo interno vari dipinti tra cui quello di [[Bernardino Monaldi]], ''Madonna col Bambino e Santi'' ([[1589]]).<ref name= chiese />
;[[Chiesa del Beatino]]: Fu costruita su quella che originariamente era la casa della [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]].
;[[Oratorio di San Rocco (Signa)|Oratorio di San Rocco]]
=== Architetture civili ===
Varie furono le ville costruite tra il tardo [[Medioevo]] e il periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] in modo tale da venire incontro a quelle che erano le esigenze delle famiglie benestanti e ricche dell'area fiorentina. Vi sono le testimonianze di quanto la nobiltà abbia preferito questi luoghi, come è stato testimoniato dal pittore Giuseppe Zocchi, che nel [[1774]] raffigurò in ''Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana'' il paesaggio signese<ref name= scuol />. Proprio Signa, diventando col passare del tempo una località di grande interesse per la nobiltà fiorentina, ospitò nelle sue ville personaggi illustri, come [[Gabriele D'Annunzio]] e [[Giuseppe Garibaldi]].
[[File:Villa Castelleti, Signa.JPG|thumb|Panoramica di [[Villa Castelletti]]]]
;[[Villa Castelletti]]: Secondo alcune testimonianze la costruzione della villa risalirebbe all'inizio del [[XV secolo|Quattrocento]] sotto il patronato della famiglia [[Strozzi]]. La villa passò in seguito al poeta [[Guido Cavalcanti]], amico di [[Dante Alighieri]]. Proprio la famiglia Cavalcanti ampliò la struttura di Villa Castelletti, aggiungendo i due corpi laterali. Dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], per merito del conte Leopoldo Cattani Cavalcanti, la proprietà si trasformò in una tenuta modello. Agli inizi del [[XX secolo|Novecento]] la proprietà passò ai conti Montagliari, di origine germanica. Tutt'oggi la villa è di proprietà privata, ma ospita iniziative culturali pubbliche come la premiazione del premio letterario intitolato a [[Mario Luzi]], organizzato per le scuole.
;[[Villa San Lorenzo (Signa)|Villa San Lorenzo]]: Situata nei pressi della [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|pieve di San Lorenzo]] e a fianco della collina di San Miniato, l'intero complesso è formato da due ville, l'una databile intorno al [[XV secolo|Quattrocento]] mentre l'altra tra la seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] e la prima del [[XVII secolo|Seicento]]<ref name= scuol>Scuola Elementare Leonardo Da Vinci e Gruppo Archeologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref>. La proprietà di entrambe le ville passò tra varie famiglie e personaggi illustri, come [[Leon Battista Alberti]] o la famiglia de "I Mori Ubaldini" fino ad essere gestita, attualmente, da una società privata<ref name= scuol/>. La costruzione più importante è a forma di '''L''' e avrebbe contenuto, secondo la testimonianza del pittore Santelli, vari affreschi e oggetti di valore tali da definirla come la più bella villa di Signa<ref name= scuol />.
Tra le più importanti, oltre a quelle già citate, ci sono:
* [[Villa Mancini]] in località la Villa
* [[Villa Le Selve (Signa)|Villa Le Selve]] in località le Selve
* [[Villa La Quarnarina]]
* [[Villa I Pitti]]
=== Architetture militari ===
==== Il castello, le porte
{{vedi anche|Castello di Signa}}
[[File:Il Torrino - Signa (FI).JPG|thumb|Vista de ''Il Torrino'']]
[[File:Torre di Settentrione in bianco e nero, Signa.jpg|thumb|La Torre di Settentrione]]
Il ''Castello'' è situato nella parte più alta del paese. Nonostante i mutamenti avvenuti nei secoli consisteva in una cerchia di mura abbastanza schematica e ovoidale, costruita circa nel [[IX secolo]] per difendersi dai saccheggi dei predoni [[barbari]], ed in particolare, di quello avvenuto nell'[[825]] quando alcuni [[vascello|vascelli]] [[vichinghi]] risalirono l'[[Arno]] per depredare il palazzo del [[vescovo di Fiesole]].
Le mura sono in parte distrutte e tutt'oggi visibili solo in alcune zone del paese come nel convento delle [[Monache Passioniste|suore passioniste]] mentre sono rimaste intatte quattro alte torri (tra cui il ''Torrino'' e la ''Torre di Settentrione''). Il Castello di Signa disponeva di tre porte situate in punti strategici e ben definiti per la sicurezza del paese: la porta di San Miniato, ancora esistente, nella zona a sud-ovest e tutt'oggi ornata dagli stemmi del Comune di [[Firenze]], della [[Angioini|casa d'Angiò]] e di Parte Guelfa, la porta di Via Dante Alighieri nella parte a Nord-Est di cui, nonostante sia stata distrutta, è possibile vedere alcuni resti e infine la porta di Via dell'Orologio, destinata a mettere in comunicazione il Castello con il ponte sull'[[Arno]]<ref>''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. II</ref>.
Proprio quest'ultimo simboleggiava l'importanza che aveva Signa in quel tempo poiché era l'unica via, ad eccezione di quella di [[Fucecchio]] sulla [[via Francigena]], a collegare la vicina città di [[Firenze]] con quella di [[Pisa]] e quindi con il [[mare]]. Sono incerte le informazioni sulla sua origine anche se ci sono testimonianze che collocherebbero la costruzione del ponte prima del [[1217]]. Originariamente era di struttura lignea ma più volte venne distrutto o ne fu modificato l'aspetto per soddisfare lo sviluppo urbano. Secondo le cronache e i documenti giunti a noi, era costantemente monitorato e riparato<ref>''Storia della comunità di Signa'', vol. II, cap. III</ref> come accadde nel [[1333]] quando una piena distrusse a [[Firenze]] [[Ponte Vecchio]]<ref>Scuola Elementare "Leonardo Da Vinci" e Gruppo Archeologico Signese, ''Signa fra Storia e Tradizione''</ref> e il ponte di Signa subì danni più o meno gravi.
Il ponte è largo 1,80 metri, una larghezza pensata per il transito pedonale. È lungo 127 metri e alto 12,50. Nell'attraversare il fiume [[Arno]] presenta sei campate ognuna delle quali ha una luce di 27,50 metri.
È possibile attraversare l'Arno anche per mezzo della passerella. Questa ha una classica struttura a "travata", in cemento armato, con piloni e travi dello stesso materiale. Purtroppo lo stato di conservazione dell'opera non risulta eccezionale<ref>Francesco Guerrieri, Lucia Bracci, Giancarlo Pedreschi,''I ponti sull'Arno dal Falterona al mare'', Firenze, Edizioni Polistampa, 1998.</ref> i piloni presentano le proprie fondazioni scoperte, così come sono scoperti i ferri dell'armatura. Anche il piano di calpestio e il parapetto che richiederebbero una manutenzione.
=== Altro ===
;Piazza Cavour: Piazza Cavour è sede della [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|chiesa di San Giovanni Battista]] e il principale punto di ritrovo della comunità signese. Divenne conosciuto nel corso dei secoli come principale centro religioso delle Signe (ovvero Signa e il comune limitrofo di [[Lastra a Signa]]); molte delle strade principali e del centro storico confluiscono nella piazza. Nella parte opposta alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|pieve della Beata Giovanna]] si trova il [[Settecento|settecentesco]] Palazzo Scaffai.
;Piazza della Repubblica: Piazza della Repubblica, originariamente realizzata nel [[1912]] con il nome di ''Piazza Umberto I'', è sede della vita politica signese. Modificata nel [[1936]] secondo il progetto dell'architetto Fantappiè, è costituita nella parte più alta dalla sede del Comune di Signa, nella parte centrale dai giardini pubblici che secondo il progetto originario servivano a dare l'immagine di concezione [[Ottocento|ottocentesca]] di questa che era una nuova area urbana signese, nella parte più bassa da Via Roma, via principale del traffico urbano della città.
=== Aree naturali ===
==== Il Parco dei Renai ====
[[File:Piscina dei Renai 1.JPG|thumb|Vista della Piscina del Parco dei Renai]]
Tra Signa e [[Firenze]] si estende un'area di proprietà privata per 270 [[ettari]] il ''Parco dei Renai'' chiamato anche "Stato libero dei Renai" o "Isola dei Renai", area abbandonata in progressiva trasformazione a parco dalla fine dell'estate del [[2000]]. Attualmente sono aperti al pubblico, da maggio ad ottobre, ad ingresso gratuito, 70 ettari, gestiti da una società per azioni pubblico-privata.<ref>https://www.parcorenai.it/</ref>
Nel [[1990]]
Nel [[2000]] è
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Signa}}
Dal [[1981]] al [[2001]] secondo i dati [[ISTAT]] la crescita [[demografia|demografica]] a Signa è graduale e in linea con il fenomeno dello spopolamento di agglomerati urbani più consistenti. Dal [[1991]] al [[2001]] la crescita è aumentata del 6,28% pari a quasi {{formatnum:1000}} abitanti in più. Il periodo compreso dal [[2001]] al
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:2796}} persone, pari al 14,63% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
=== Lingua e dialetti ===
La lingua più diffusa è ovviamente quella [[lingua italiana|italiana]] anche se nella lingua parlata viene utilizzato il [[dialetto toscano]] nella variante fiorentina.
=== Religione ===
La religione più diffusa è
* [[Chiesa di Sant'Angelo a Lecore|Sant'Angelo a Lecore]] ({{formatnum:1900}} abitanti), comprende l'[[Sant'Angelo a Lecore|omonima frazione]];
* [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|Santa Maria a Castello di Signa]] ({{formatnum:1300}} abitanti), comprende il quartiere Castello;
* [[Chiesa di San Mauro (Signa)|San Mauro a Signa]] ({{formatnum:4131}} abitanti), comprende l'[[San Mauro a Signa|omonima frazione]];
* [[Chiesa di San Miniato (Signa)|San Miniato a Signa]] (800 abitanti), comprende l'omonimo quartiere;
* [[Chiesa di San Pietro a Lecore|San Pietro a Lecore]] (300 abitanti), comprende la frazione di Lecore;
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Santi Giovanni Battista e Lorenzo a Signa]] ({{formatnum:6800}} abitanti), comprende tutti i quartieri della parte bassa di Signa.
La parrocchia di Sant'Angelo a Lecore comprende tutti gli abitanti dell'omonima frazione, che però appartengono amministrativamente sia al comune di Signa sia al comune di [[Campi Bisenzio]]. Per contro, nell'elenco non sono compresi gli abitanti signesi della frazione di [[San Piero a Ponti]], poiché appartengono alle due parrocchie di [[San Cresci a Campi]] e di [[Chiesa di San Piero a Ponti|San Piero a Ponti]], ricadenti nel territorio comunale di Campi Bisenzio.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteca e Ludoteca ====
Il comune di Signa dispone di una [[ludoteca]] comunale, "La Gallina d'Oro", situata in via Dante Alighieri.<
==== Scuole ====
Le scuole del territorio signese fanno tutte parte dell'Istituto Comprensivo di Signa, cioè sono coordinate da un'unica direzione didattica. Tra queste fa eccezione la [[scuola primaria]]
Nel
A livello storico la scuola tra queste di maggior rilievo è quella primaria
==== Musei ====
;[[Museo della paglia e dell'intreccio|Museo della Paglia e dell'intreccio "Domenico Michelacci"]]: Il museo, interamente dedicato alla produzione della [[paglia]] a Signa, nacque su iniziativa dal Gruppo Archeologico Signese con la collaborazione di alcuni industriali del territorio e del comune di Signa. All'interno sono conservati reperti di lavorazione industriale dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e, soprattutto, i [[Cappello di paglia di Firenze|cappelli di paglia]] di Signa.
=== Arte ===
Ricco è il patrimonio artistico e culturale a Signa, città che ha ospitato ed è stata il luogo di nascita per vari artisti nel corso dei secoli. Vari sono gli affreschi realizzati nelle chiese di Signa e di particolare valore e importanza a livello culturale e religioso sono le opere presenti nella città.
Nel [[XX secolo|Novecento]] sono importanti in ambito artistico alcune personalità che a livello artistico diedero lustro a Signa. Tra questi ci furono [[Alimondo Ciampi]], che dedicò gran parte delle proprie opere all'universo femminile
==== Dal Duecento al Quattrocento ====
Le testimonianze pittoriche del territorio signese giunte fino ad oggi sono solo una minima parte della produzione artistica dell'epoca. Gran parte delle opere consistevano in [[affresco|superfici affrescate]] e in tavole a fondo d'[[oro]], per la maggior parte andate perse o consumate col passare del tempo, ad eccezione di alcuni tabernacoli e di alcune opere del [[Maestro di Signa]]. Molti degli artisti chiamati ad affrescare le pareti interne ed esterne delle chiese signesi erano già affermati e conosciuti nelle loro città di origine, tra cui [[Firenze]] che attraverso il suo influsso politico-amministrativo in gran parte condizionò le scelte artistiche a Signa.
[[
Parte di quella produzione artistica tutt'oggi rimasta, che comunque conta quantitativamente e qualitativamente un vasto numero di opere, è oggi visibile tra le principali chiese del paese. All'interno della [[Chiesa di Santa Maria in Castello (Signa)|chiesa di Santa Maria in Castello]] rimane una parte della ''Crocifissione'', su cui dal [[1971]] al [[1973]] sono stati effettuati degli interventi di [[restauro]], originariamente attribuita a [[Cimabue]] come affermò nel [[1806]] il [[priore]] dell'epoca, tale Giannini. Tra i critici moderni vengono seguite due correnti contrastanti
Altre opere importanti sono gli [[affreschi]] [[trecento|trecenteschi]] di Pietro Nelli presenti nella [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|Pieve di San Lorenzo]] raffigurati tra il [[1365]] e il [[1370]] sulla parete destra della chiesa di cui il più importante è ''San Lorenzo e le anime del Purgatorio'' con riferimento alle fonti [[agiografia|agiografiche]] che indicherebbero come alla sua morte [[San Lorenzo]] sia disceso agli [[inferno|Inferi]] e poi salito al [[Paradiso]]. Altri affreschi di grande importanza culturale sono quelli presenti nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|
Attribuiti al Maestro di Signa ci sono vari tabernacoli visibili oggi lungo le strade del centro storico del paese.
Per quanto concerne la produzione scultorea fu di gran lunga quantitativamente inferiore a quella pittorica. Di epoca medievale sono poche le sculture presenti nel territorio signese, poiché è possibile citare solo alcuni rilevi murari, per lo più identificabili con [[bassorilievo|bassorilievi]], raffiguranti contesti religiosi. Unica importante opera di questo periodo fu
==== Dal Cinquecento all'Ottocento ====
Per la scultura poche furono le opere pervenute e di cui si ha traccia. L'unica importante fu il [[bassorilievo]] presente nella [[Chiesa di San Mauro (Signa)|chiesa di San Mauro]], in cui veniva rappresentata la Madonna col Bambino.
==== Il Novecento ====
Questo periodo storico fu caratterizzato da un cambiamento nella produzione artistica: la pittura lasciò posto alla scultura e, in particolar modo, all'artigianato
[[
* [[Alimondo Ciampi]], pittore e scultore, ([[1876]]-[[
* [[Giuseppe Santelli]], pittore e
* [[Bruno Catarzi]], scultore, ([[1903]]-[[1996]])
* [[Alvaro Cartei]], pittore e ceramista, ([[1911]]-[[1995]])
* [[Raffaello Fossi]], pittore, ([[1928]]-[[1962]])
Le maestranze signesi riuscirono a diventare famose anche nel mondo, non solo quindi a livello locale, rinnovando l'interesse per l'elezione di [[Firenze]] e della [[Toscana]] come principale centro artistico d'[[Italia]]. Un ruolo fondamentale venne giocato dalla [[Manifattura di Signa]] di cui alcuni degli artisti citati poco più sopra
Tra gli artisti maggiormente annoverati ci fu Alimondo Ciampi, che fin da giovane iniziò la sua attività artistica, soprattutto di scultore. Tra le opere principali ci furono ''Piedino Ferito'', ''Formica'', ''Abbandonata'', ''Piccola Bagnante'', ''La morte di Ofelia'' e ''Bagnante al sole'', tutte sculture dedicate all'universo femminile, cui Ciampi tributò un grande omaggio. Importanti furono le opere di [[Bruno Catarzi]], inizialmente formato da Oreste Calzolari, direttore artistico della Manifattura di Signa di Camillo Bondi (dove operarono con modelli importanti artisti oltre a scultori signesi come Pietro Santelli e il figlio Giuseppe). Di notevole rilevanza artistica per Signa era il legame tra [[Giuseppe Santelli]] e l'allievo [[Alvaro Cartei]], soprattutto nella [[pittura]]. Come Marco Moretti scrisse ne ''Le Virtù del segno''{{Citazione
|'' Maestro e allievo seduti uno di fronte all'altro si ritraevano, in un esercizio continuo che al di là della disciplina del "mestiere" rappresentava una ragione di vita, improntata a una necessità di pensare e di parlare tramite immagini''<ref>''Le Virtù'', Marco Moretti</ref>}}
Nel Novembre del 2023, Signa è stata la ___location della serie televisiva [[Netflix]] su il [[Mostro di Firenze]] per la regia di [[Stefano Sollima]]. Le riprese hanno interessato il centro cittadino e le zone limitrofe, ripercorrendo le vicende di Barbara Locci e Carmelo Cutrona, i due amanti barbaramente uccisi in zona Castelletti. Le riprese svolte per lo più di notte sono durate più di una settimana.
=== Cinema e Teatro ===
[[
È di recente costruzione la ''Sala Blu'' di Via degli Alberti, piccolo [[teatro]] in cui vengono svolti eventi di vario tipo tra cui
=== Musica ===
Signa è citata molte volte nell'[[opera]] [[Gianni Schicchi]] di [[Giacomo Puccini]] con citazione dei "Mulini di Signa", oggetto della contesa dell'eredità tra parenti, su cui è incentrato il tema dell'opera.
A Signa sono presenti due compagnie musicali; il Corteo Storico, e il gruppo della "[[Filarmonica Giuseppe Verdi di Signa APS]]". Entrambi vengono utilizzati sia nelle principali manifestazioni del paese sia in altri contesti.
=== Cucina ===
La cucina signese è inevitabilmente legata a quella toscana e ad alcune ricette tipiche locali come la famosa [[ribollita]], minestrone composto da [[pane]] e [[ortaggi]] vari. Particolarmente interessante è la [[cucina medievale]] signese, riproposta annualmente durante un banchetto medievale, per cui vengono realizzati alcuni tra i più importanti cibi e bevande del [[Medioevo]] come, ad esempio, il vino fruttato.
=== Eventi ===
Durante tutto l'anno, a Signa ci sono varie manifestazioni culturali che coinvolgono
==== I quattro
Signa anticamente era divisa in quattro
I quattro
==== Il corteo storico di Signa ====
Il ''Corteo Storico di Signa'' è nato dalla volontà di alcuni cittadini signesi durante la seconda metà del [[XX secolo|Novecento]], con l'intenzione di riproporre le usanze e i costumi medievali che avevano segnato la storia del paese ed è costituito specialmente dai gruppi di volontari, che hanno come unico scopo quello di sfilare per rappresentare la propria comunità.
Nel corso degli anni questa iniziativa ha avuto grande successo tra i cittadini ed è cresciuta la passione per il ''Corteo''. Molti sono stati e sono
Nel
Importante è il gruppo di
Proprio questi due gruppi sono quelli che rappresentano il ''Corteo'' non soltanto per le feste del paese ma anche in altre manifestazioni religiose e culturali della [[Toscana]]. Durante gli [[anni 1980|anni ottanta]] hanno avuto
==== La Festa della Beata Giovanna ====
La manifestazione più importante di Signa è senza dubbio la "Festa in onore della [[Beata Giovanna]]", durante la quale viene celebrata solennemente la patrona in tre dei principali giorni della religione cristiana: la [[Pasqua]], il lunedì di [[Pasquetta]] e il
* '''Il giorno di [[Pasqua]]''': nella sera del giorno di [[Pasqua]] una parte del
In questa sera inizia la celebrazione della cosiddetta
* '''Il lunedì di [[Pasqua]]''': questo è il più importante dei tre giorni poiché
In seno al ''Corteo Storico'' viene condotto presso la "[[Chiesa di San Giovanni Battista (o della Beata)|Pieve di Signa]]" un [[asino|ciuchino]] recante un [[neonato]] vestito da [[angelo]] in segno di riconoscenza alla [[Beata Giovanna]] della sua amorevole attenzione nei confronti dei bambini.
Inizialmente il corteo viene diviso in quattro gruppi che parte ognuno da quattro delle più importanti chiese di Signa: la [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|
* '''Il martedì di [[Pasqua]]''': questo è il terzo ed ultimo giorno della festa che prevede, durante tutto il pomeriggio, la benedizione dei bambini nelle principali chiese di Signa e, in serata, la chiusura
====
[[
A settembre la comunità signese si ritrova per un'altra importante manifestazione culturale che prevede un suggestivo mercato medievale nel centro storico del paese. Fino al 2014, inoltre, si è tenuto il “''banchetto medievale''”, un vero e proprio [[banchetto]] in cui vengono servite portate tipicamente medievali, specialmente della cucina del [[XIV secolo|Trecento]]. Dal 2015 cambia nome in ''Signa è Fiera'', manifestazione tematica che oltre ad includere le rievocazioni storiche è itinerante con mercati e dimostrazioni interattive<ref>{{Cita web|url = http://www.toctocfirenze.it/signa-e-fiera/|titolo = Signa è Fiera! - Toc toc Firenze|accesso=1º settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.piananotizie.it/signa-e-fiera-buon-cibo-storia-imprese-in-mostra/|titolo = Signa è Fiera: buon cibo, storia, imprese in mostra - Piana Notizie|accesso=1º settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.comune.signa.fi.it/schede/news/signa-e-fiera-2015/|titolo = "Signa è fiera" - Terra ed Acqua, Alimenti per la crescita — Signa|accesso = 1º settembre 2015|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150907050948/http://www.comune.signa.fi.it/schede/news/signa-e-fiera-2015/|dataarchivio = 7 settembre 2015}}</ref>. In particolare il tema scelto per l'anno 2015 è "Terra ed Acqua: alimenti per la crescita" collegato alla partecipazione di Signa ad EXPO 2015 avvenuta lo stesso anno<ref>{{Cita web|url = http://www.piananotizie.it/signa-a-expo-con-la-regione-toscana/|titolo = Signa a Expo con la Regione Toscana - Piana Notizie|accesso=1º settembre 2015}}</ref>.
Negli anni successivi la denominazione torna a quella originaria, mantenendo la connotazione storica e rievocativa della festa tradizionale.
==== Il Carnevale di San Mauro ====
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Il paese di signa è composto da una parte bassa di costruzione "recente" che si è sviluppata principalmente nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] e a seguito del [[Miracolo economico italiano|boom economico]], la parte più alta chiamata "castello" formatosi intorno all'[[anno 1000]] si trova arroccata sulla collina nucleo della città nel periodo [[Medioevo|medievale]].
==== L'asse viario medievale ====
[[
L'antico asse viario signese venne costruito in funzione del Castello, fulcro della vita sociale del [[Medioevo]] a Signa. È evidente come la [[direttrice]] sulla quale è sorto il centro storico cittadino sia a forma di curva, costituita da due delle principali vie che mettevano in comunicazione il Castello con i paesi circostanti. La prima via principale si dirigeva dall'attuale zona dei Colli Alti fino all'attuale Via Beata Giovanna e alla [[Pieve di San Lorenzo (Signa)|
==== L'assetto urbanistico nel Novecento e di Oggi ====
[[File:Via arte della paglia Signa.jpg|thumb|Via dell'arte della paglia]]
Nel corso del [[XX secolo|Novecento]] furono avviate varie opere di ammodernamento della città, tutte progettate rivolgendo grande attenzione all'estetica e alla funzionalità dei progetti stessi. Grazie ad un'economia solida, all'inizio del secolo furono costruiti Via Roma, Piazza della Repubblica, la Scuola Elementare, il Palazzo Comunale e la Cappella dei Caduti nel cimitero di San Miniato.
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] fu costruito il [[Ponte Nuovo sull'Arno]] inaugurato dal Ministro dei lavori pubblici dell'epoca, [[Umberto Tupini]] e furono realizzate nuove strade come Via XX Settembre per sostenere la viabilità di quel tempo.
Durante la giornata Signa è molto trafficata, presentando nelle ore di punta forti congestionamenti del traffico veicolare. Il territorio infatti risulta un punto nevralgico di infrastrutture viarie dell'area a sud-ovest di [[Firenze]], il [[Ponte Nuovo sull'Arno|Ponte di Signa]] è l'unico ponte di una certa importanza tra [[Firenze]] ed [[Empoli]] e per la [[strada statale 67 Tosco Romagnola]] di cui si serve lo svincolo della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|FI-PI-LI]] di [[Lastra a Signa]]. L'inadatta rete stradale urbana cittadina delle Signe, la zona del ponte in particolare, si fa carico quindi di circa 24000 veicoli in transito al giorno, assumendo con il passare degli anni "caratteristiche di viabilità sovra-comunale, essendo l’unica possibilità, in prossimità della città di Firenze, di collegamento tra le due rive dell’Arno. Proprio dall’inadeguatezza della struttura di questo ponte e della viabilità locale a ricevere le attuali richieste di traffico veicolare, è nata la necessità di realizzare un nuovo tracciato stradale"<ref>https://www.architettifirenze.it/wp-content/uploads/2018/08/22-agosto-4-5.pdf Il traffico e la Bretella sfumata. I sindaci rafforzano i controlli sull'attraversamento dell'Arno.</ref>.
Dopo che fin dai primi anni 1970 si fece largo l'ipotesi di un nuovo ponte sull'Arno che fungesse da bypass per i centri cittadini di Signa e di Lastra, al fine di rimediare al forte congestionamento del traffico urbano, la Regione Toscana finanziò nel 2006 la progettazione della cosiddetta [[Bretella autostradale Lastra a Signa-Prato]] - tra l'[[Autostrada A11 (Italia)|autostrada A11 Firenze-Mare]] e lo svincolo di Lastra a Signa della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno]]. In seguito alla rescissione del contratto tra Regione e consorzio costruttore, a causa dell'eccessivo costo dell'opera, dei 30 milioni di euro già spesi per la progettazione e presentazione della bretella solo 1,2 milioni sarebbero stati restituiti all'ente pubblico, generando non poche polemiche sulla pessima organizzazione<ref>https://www.firenzetoday.it/politica/bretella-prato-signa-milioni-regione.html Bretella "fantasma" Lastra a Signa - Prato, Donzelli: "30 milioni andati in fumo"</ref>.
La "Bretellina Lastra-Indicatore", un nuovo progetto di bypass del 2017, avrebbe dovuto recuperare parte del progetto della vecchia bretella al fine di collegare lo svincolo della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|FI-PI-LI]] alla [[Strada extraurbana secondaria|rete stradale extraurbana]] presso l'Indicatore al confine tra Signa e [[Campi Bisenzio]]. L'opera avrebbe dovuto essere formata da tre cavalcavia principali: il primo chiamato "Ponte del Giglio" con una struttura [[ponte strallato|strallata]] ed il pilone a forma di [[Giglio di Firenze|giglio stilizzato]], che superasse [[Arno]] e [[ferrovia Leopolda]]; gli altri due sul principale lago della [[#Il_Parco_dei_Renai|cassa di espansione dei Renai]] e sul [[Bisenzio]]. Anche quest'ultima variante tuttavia saltò a causa dell'interferenza con nuove opere di compensazione per lo sviluppo dell'[[aeroporto di Firenze-Peretola]] previste nella zona del parco dei Renai a Signa, comprendenti un'oasi naturale con un ulteriore lago e [[zona umida]] sull'altra sponda del Bisenzio.<ref>https://www.nove.firenze.it/nuovo-ponte-sullarno-tra-le-signe-ecco-il-progetto-da-70-milioni.htm Nuovo ponte sull'Arno tra le Signe: ecco il progetto da 70 milioni Ponte del Giglio</ref>
Un ennesimo più piccolo progetto presentato a marzo 2019 mantiene, traslato più a valle, solo la porzione di tracciato del "Ponte del Giglio" attraversante [[Arno]] e ferrovia. Il cavalcavia avrebbe collegato lo svincolo di Lastra della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|FI-PI-LI]] al [[#Il_Parco_dei_Renai|parco dei Renai]] di Signa, anziché giungere diretto fino al confine con Campi Bisenzio come previsto dalla bretella precedente. L'avvio dei lavori del primo lotto del ponte fissato per il 2022<ref>https://www.piananotizie.it/ecco-il-nuovo-tracciato-della-bretellina-partenza-dei-lavori-prevista-nel-2022/ Una strada lunga {{M|2,6|u=km}} con un ponte “strallato” alto 15 metri, sorretto da un pilone a forma di giglio, sopra l’Arno e i binari della ferrovia. Eccolo il disegno della “bretellina”, il terzo (e si spera ultimo) progetto che prevede la viabilità alternativa dall’uscita della FiPiLi a Lastra a Signa</ref> è stato poi posticipato al 2024. Quest'ultimo slittamento fu causato dalla riprogettazione del ponte stesso richiesto dalla [[Soprintendenze#Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio|Soprintendenza di Firenze]] a cui si aggiunse con l'occasione la realizzazione di una [[zona umida]] e il potenziamento della [[cassa di espansione]] per la sicurezza idraulica delle signe. Per la realizzazione dell'opera è prevista la spesa di 49,9 milioni di euro<ref>https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/ponte-lastra-a-signa-1.7667413 Firenze, 50 milioni per il ponte fra Signa e Lastra: lavori al via nel 2024</ref>.
Il ponte "Ponte dei Renai" in costruzione tra via arte della paglia e il parco dei Renai avrà due piste ciclabili (una per senso di marcia) e dovrà soddisfare il traffico dello [[FI-PI-LI|svincolo autostradale]] di lastra a signa.<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/signa-ponte-pronto-entro-fine-anno-struttura-da-70-metri-per-18-milioni-999f360f|titolo=Signa, ponte pronto entro fine anno}}</ref>
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* '''Via Roma''': è il principale asse viario di Signa che si estende per {{M|1,80|u=km}} che prosegue a [[nord]], nella zona dell'Indicatore, per Via dei Colli mentre a [[sud]] è collegata con Ponte a Signa. Negli ultimi anni, per ridurre il traffico presente sulla via, è stata modificata la viabilità prima attraverso l'applicazione di un solo senso di direzione e poi riqualificando l'intera via costruendo una pista ciclabile e piantando arbusti per fare in modo che i mezzi trafficanti in via roma passerebbero in via arte della paglia diminuendo il traffico, lo smog e il rumore che oggi c'è in via roma.
* '''Via Arte della Paglia''': è il secondo asse viario più importante e si sviluppa parallelamente a Via Roma, è stata costruita per smaltire il traffico della stessa, per collegare il centro cittadino con il Parco dei Renai e agevolare il traffico in direzione della doppia rotatoria dell'indicatore. In futuro è programmata la costruzione di un nuovo sottopasso ferroviario nel lato sud della via rimasto incompiuto per molti anni e nel lato nord è in corso la costruzione del terzo stralcio della via andando a creare un collegamento con la rotatoria dell'indicatore.
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È situata a nord-ovest di Signa, nei pressi di Villa Castelletti, e si trova a {{M|40|u=m}} di altitudine. Formata da 250 abitanti è rimasta, come per San Mauro a Signa, un piccolo centro abitativo costituito da una manciata di case e la [[Chiesa di San Pietro a Lecore]] indirettamente dipendente da Signa. Importante è la sua vicinanza a [[Villa Castelletti]] in cui nell'agosto 1968 il [[Mostro di Firenze|mostro di firenze]] uccise crudelmente una coppia che si era appartata vicino all'impianto idrovoro castelletti.
==== San Mauro a Signa ====
{{vedi anche|San Mauro a Signa}}
L'etimologia del nome venne presa direttamente dal monaco benedettino [[Mauro (abate)|san Mauro]], vissuto attorno al [[500]]. Rimasta per secoli un semplice grumolo di abitazioni, negli ultimi decenni ha visto un'importante crescita demografica raggiungendo circa {{formatnum:2075}} abitanti.
==== San Piero a Ponti ====
{{Vedi anche|San Piero a Ponti|Eccidio di San Piero a Ponti}}
Viene ricordata per l'uccisione nel [[1944]] di tredici persone ad opera dei [[nazismo|nazisti]]. In ricordo delle vittime è posta in Via dei Martiri, luogo dell'accaduto, una lapide commemorativa.
==== Sant'Angelo a Lecore ====
{{Vedi anche|Sant'Angelo a Lecore}}
Di 453 abitanti e ad un'altezza di {{M|36|u=m}} di altitudine, è suddivisa tra il comune di Signa e quello di [[Campi Bisenzio]].
== Economia ==
=== Economica storica ===
==== Dalle origini al Settecento ====
All'origine della sua fondazione il paese si sarebbe sviluppato grazie al terreno fertile, alla vicinanza al fiume [[Arno]] e al commercio. Rari sono i documenti scritti pervenuti a noi fino ad oggi riguardo all'economia dell'epoca romana, di cui si hanno notizie solo attraverso alcuni reperti archeologici. Differentemente sono varie le testimonianze risalenti all'inizio del nuovo millennio in cui venne descritto come a livello economico Signa stesse ottenendo una certa importanza nel territorio fiorentino. [[File:Campo di paglia a Signa.jpg|left|thumb|Un campo di grano a Signa]] Uno dei motivi principali di questa crescita economica viene riferito alla posizione strategica del paese e, in particolar modo, alla costruzione del ponte sull'[[Arno]] che, come già detto, era l'unica via di comunicazione tra [[Firenze]] e [[Pisa]]. Signa iniziò, quindi, a diventare importante come luogo di commercio, attraverso una costante crescita, che contribuì allo sviluppo sia urbano sia artistico-culturale. L'economia signese dell'epoca si basava principalmente sull'agricoltura, come anche altri paesi limitrofi, con tecniche di innovazione prevalentemente rurali. Col passare del tempo però iniziò a prevalere come produzione principale la raccolta e, soprattutto, la lavorazione della paglia come a livello artistico è stato dimostrato attraverso vari dipinti raffiguranti le trecciaiole, ovvero le raccoglitrici della paglia.
Tale prodotto ebbe una svolta decisiva nel [[XVIII secolo|Settecento]] con l'arrivo del [[Bologna|bolognese]] [[Domenico Michelacci]], il quale sperimentò nuove tecniche di lavorazione per ampliare la produzione del prodotto e rivenderlo in tutto il mondo.
==== Il Novecento: l'Arte e la dinamite ====
===== La Manifattura di Signa =====
Il [[XX secolo|Novecento]] segnò invece l'inizio della produzione artigianale di ceramiche e terrecotte. Importante fu infatti la fondazione della ''Manifattura di Signa'' che dagli inizi del secolo appena passato fino alla fine del [[secondo dopoguerra]] diede vita ad una crescente e costante economia artigianale. L'attività produttiva ebbe inizio nel [[1895]] per opera di Angelo e Camillo Bondi, che ripresero già il lavoro svolto in precedenza nella ''Società fornace di Signa'' appartenuta al primo dei due fratelli.
La posizione occupata dalla fabbrica a Signa nella zona de ''La Costa'' che si trova nei pressi del fiume [[Arno]], fu sostanzialmente strategica vista la vicinanza con la stazione ferroviaria e quindi con la possibilità di trasportare più velocemente le merci in città come [[Pisa]] o [[Livorno]].
Se i primi modelli consistevano in calchi di sculture celebri, nel corso di pochi anni la Manifattura signese riuscì ad ampliare la propria produzione presentando una serie di arredi per il giardino che ottennero un
Per la Manifattura di Signa fu importante la produzione di opere che riuscivano a coniugare l'arte classica e rinascimentale con quella più moderna. Ciò
Della Manifattura di Signa venne scritto:
{{Citazione
|''Conoscete quelle affascinanti imitazioni di ogni sorta di antichità realizzate con una terracotta particolarmente dura e resistente? C'è qui una Manifattura che ha il suo stabilimento a Signa, la cui produzione è perfetta persino nelle tonalità, nel colore e nel suono del bronzo! Fra i suoi più recenti successi c'è Perseo che ha ingannato parecchi conoscitori. E vi sono angeli, Madonne, busti, vasi, caminetti, portali, ninnoli, così numerosi da non poterli menzionare''
|Marion Henry Speilmann<ref>
Non furono risparmiate, però, alcune dure critiche come avvenne durante l{{'}}''Esposizione Mondiale di Sant Louis'' ove una piccola rappresentanza italiana fece parte subendo aspri commenti. Ma proprio attraverso questo tipo di mostre che la Manifattura di Signa riuscì a mostrarsi al pubblico internazionale tanto che numerose personalità di spicco a [[Washington]] richiesero le opere della manifattura per le proprie sontuose ville<ref
Con la morte di [[Camillo Bondi]] nel [[1929]], però, iniziò il periodo discendente della produzione della manifattura e conseguì poi al definito declino. Ciò fu dovuto ad un susseguirsi di varie gestioni che, pur riprendendo le tecniche dei fratelli Bondi, non ottennero grande successo. Dopo circa un decennio dalla morte del fondatore, nel
Solo nell'ultimo decennio questa attività è stata ripresa da alcuni artigiani locali che hanno contribuito a riportare in auge anche la produzione della paglia. Attualmente, oltre allo show-room di Signa, sono presenti due negozi della Manifattura a [[Firenze]] e a [[Roma]].
===== La fabbrica di esplosivi =====
[[
[[
[[
Signa ha ospitato per buona metà del [[XX secolo|Novecento]] una fabbrica di [[dinamite]] che ha ricoperto un ruolo centrale nell'approvvigionamento dell'[[Esercito Italiano]] durante le due guerre mondiali.
In [[Italia]] era già presente una fabbrica di [[dinamite]] ad [[Avigliana]] di proprietà delle società di [[Alfred Nobel]], ma presentava alcuni problemi: era troppo vicina ai confini nemici, aveva vecchi macchinari ed era stata vittima di
Proprio per la vicinanza con Carmignano, la sua stazione e la sua comunità, la fabbrica prenderà il nome di ''impianto di Carmignano'', anche se si trovava nel territorio di Signa.
I motivi della scelta erano molti: una relativa vicinanza delle cave di [[pirite]] della [[Maremma]] e della [[Val di Cecina]]<ref>La pirite serve per produrre [[acido solforico]] che è un reattivo per produrre [[nitroglicerina]].</ref>, la lontananza dalle coste marittime, in una posizione centrale rispetto allo Stato, il facile collegamento con il [[porto di Livorno]] tramite [[ferrovia]] (vicinanza con la [[stazione di Carmignano]]), le caratteristiche del luogo, isolato e circondato in buona parte dall'[[Ombrone Pistoiese|Ombrone]] che in quel punto forma un'[[meandro|ansa]].
Il terreno, facente parte della tenuta agricola di San Momeo nella zona detta
La produzione aveva caratteristiche esclusivamente belliche. Durante la [[prima guerra mondiale]], lo stabilimento produsse principalmente esplosivi per le munizioni da [[cannone]] di grosso calibro: [[balistite]] e [[dinamite]].
Dopo la Grande Guerra la fabbrica perse d'interesse per la proprietà e fu venduta nel [[1925]] alla [[Montecatini (azienda)|Montecatini]] che dieci anni più tardi acquisì anche la Società Generale Esplosivi e Munizioni con la nascita della ditta Nobel-SGEM.
La Montecatini in periodo di pace utilizzò lo stabilimento anche per sperimentazioni agricole (in un'area scoperta dal bosco in riva all'Ombrone e anche in serra) e produzioni chimiche sperimentali.
Negli anni precedenti la [[seconda guerra mondiale]]la fabbrica ebbe nuovamente un ruolo militare importante; riprese la produzione di esplosivi (sempre a base di nitroglicerina) e furono costruiti molti nuovi edifici e persino un trenino con piccoli vagoni che trasportavano il materiale tra i vari padiglioni e poi a valle fino alla ferrovia. Restano alcuni tratti delle rotaie che nell'ultimo tratto risultano collocati su tralicci di cemento armato, anch'essi aggrediti dalla vegetazione, come tante altre strutture edilizie.
Nel [[1944]] cadde in mano ai tedeschi che iniziarono a sfruttarla, da quel momento divenne oggetto di sabotaggi da parte dei [[partigiani]]: il più clamoroso avvenne l'11 giugno, quando venne fatto saltare un convoglio di otto vagoni carichi di [[tritolo]], fermo su un [[binario ferroviario|binario]] morto, poco fuori dall'area dello stabilimento, alcune delle cui strutture furono danneggiate. Nell'immane scoppio fu distrutta la stazione ferroviaria, si creò un enorme cratere che rese inagibile per molto tempo i binari, furono scoperchiate delle case e persero la vita quattro dei partigiani che parteciparono all'azione, come ricorda una lapide posta a [[Poggio alla Malva]] (Carmignano) Prato.
Dopo la fine della guerra le commesse statali cessarono e iniziò il periodo di crisi che sfociò in licenziamenti di massa. Un ultimo tentativo di salvare la fabbrica fu quello di convertire la fabbrica alla produzione di [[prodotto fitosanitario|fitofarmaci]]. Ma ormai era destinata alla chiusura che avvenne nel [[1958]]. Dopo che nel [[1964]] lo stabilimento è stato bonificato dai residui degli esplosivi e dei materiali utilizzati per la loro fabbricazione, l'area su cui sorgevano gli impianti giace inutilizzata ed è passata in mano privata.
Da allora tantissimi progetti per il riutilizzo dell'area sono rimasti sulla carta, tra cui l'idea, maturata negli [[anni 1970|anni settanta]], di trasferirci l'intera [[Università di Firenze]].
Invece tutto si è conservato così com'era e gli edifici (oltre un centinaio) sono in condizioni migliori di quanto ci si possa aspettare, visto che solo alcune coperture a travi di legno risultano crollate o pericolanti, mentre le murature sono in gran parte integre a causa della grandissima cura costruttiva e qualità architettonica che le caratterizza, così come anche per le strutture in [[cemento armato]].
Recentemente l'area è stata sul punto di essere acquistata da un gruppo [[statunitense]] per poterci realizzare degli [[studio cinematografico|studi cinematografici]], demolendo la maggior parte degli edifici esistenti che costituiscono un patrimonio di [[archeologia industriale]] che non ha uguali, sia per quel che riguarda i più vecchi edifici del primo anteguerra sia quelli del secondo anteguerra.
=== Economia attuale ===
==== La produzione della paglia oggi ====
[[File:Straw hat.jpg|thumb|Un [[Cappello di paglia]]]]Il [[XX secolo|Novecento]] ha rappresentato senza dubbio il declino della produzione della paglia a Signa. L'apice fu raggiunto durante gli [[Anni 1920|anni venti]], in un arco di tempo tra il [[1920]] e il [[1929]], anno della grande crisi economica mondiale che colpì direttamente anche le attività artigianali signesi. Il [[ventennio fascista]] vide una lenta riduzione della produzione della paglia che cessò definitivamente all'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. Solo negli ultimi decenni è stato ripreso questo tipo di produzione da alcune imprese locali, raggiungendo nuovamente importanza nel settore e riacquistando la vitalità di un tempo. Ciò è testimoniato dal coinvolgimento delle imprese locali con grandi produzioni cinematografiche, come ''[[Un tè con Mussolini]]'' del regista [[Franco Zeffirelli]] o ''[[Pretty Woman]]'' con [[Julia Roberts]] e [[Richard Gere]], e dalle numerose richieste da parte di famosi attori o personalità del mondo dello spettacolo come [[Carolina di Monaco]], [[Charlotte Casiraghi]] e [[Brad Pitt]].<ref>[http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a9.03.03.14.11 Imprese Storiche Toscane: entrano Luigi Salvadori e Grevi Mode]</ref>
==== Artigianato ====
[[File:Trecciaiole.jpg|thumb|upright=1.2|Trecciaiole durante la produzione di cappelli di paglia [[1938]]]]
Seppur col passare del tempo abbia avuto alcune leggere flessioni, la produzione artigianale occupa un posto importante nell'economia signese. In particolar modo l'artigianato a Signa è strettamente legato a quello dell'area fiorentina pur seguendo la tradizione locale di lavorazione della terracotta e, soprattutto, della paglia. Oggi la prima è predominante rispetto alla seconda la quale, col passare del tempo, ha perso la sua importanza originaria. Tra le principali produzioni a cui l'economia signese fa riferimento è importante anche la [[pelletteria]].
Secondo i dati forniti dal [[Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa|CNA]] di [[Firenze]], il periodo di maggiore crisi della produzione artigianale è avvenuto nel biennio [[2003]]-[[2005]] che ha gravato anche sul volume di [[forza lavoro]], visto l'aumento di contratti a [[precariato|tempo determinato]]<ref name= CNA>
==== Turismo ====
L'economia su cui si basa principalmente Signa è il settore terziario
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
[[
La [[stazione di Signa]] è situata sulla
=== Mobilità urbana ===
Il trasporto pubblico è svolto dagli autoservizi suburbani di [[Autolinee Toscane|Autolinee toscane]].
La [[tranvia Firenze-Signa]], in funzione dal [[1881]] al [[1921]] non arrivò in realtà mai a Signa, nonostante gli sforzi delle varie amministrazioni comunali signesi succedutesi negli anni, limitandosi a servire Porto di Mezzo (frazione di Lastra a Signa) interamente sulla riva sinistra dell'Arno.
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Tommaso Michelagnoli]]|Inizio=1835|Fine=-|Partito=-|Note=<ref name=nascitasigma>{{Cita_web|url=https://www.pasigna.it/uploadedfiles/allegati/1909_la%20fondazione%20della%20P.A..pdf|titolo=UNA STORIA NATA DA UNA FORTE EMOZIONE/}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Indelli|Inizio=-|Fine=15 settembre 1908|Partito=[[sinistra storica]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Bonardo Bonardi|Inizio=27 settembre 1908|Fine=-|Partito=[[destra storica]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Carlo Sestini|Inizio= febbraio 1923|Fine=22 aprile 1923|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Banco Tanini|Inizio=22 aprile 1923|Fine=1925|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Oreste Cinelli|Inizio=1925|Fine=1930|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Banco Tanini|Inizio=1930 |Fine=1941|Partito=[[PNF]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Enrico Bigalli|Inizio= -|Fine=1975|Partito=[[Partito Socialista Italiano|PSI]]|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Stefano Pieracci|Inizio=1975|Fine=1980|Partito=-|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Andrea Bertini|Inizio=1980|Fine=15 ottobre 1986|Partito=-|Note=<ref name=nascitasigma/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Zanobini|Inizio=15 ottobre 1986|Fine=29 giugno 1990|Partito=-|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Tommaso Bisagno|Inizio=5 luglio 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Bambagioni|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=centro|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Bambagioni|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Florestano Bitossi|Inizio=15 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alberto Cristianini|Inizio=8 giugno 2009|Fine=27 maggio 2014|Partito=[[centro-sinistra]], [[lista civica]]: proposta per Signa|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Alberto Cristianini|Inizio=27 maggio 2014|Fine=10 giugno 2019|Partito=[[lista civica]]: progetto Signa, [[Italia dei Valori]], [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giampiero Fossi|Inizio=10 giugno 2019|Fine=24 giugno 2024|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giampiero Fossi|Inizio=24 giugno 2024|Fine=''in carica''|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|Francia|Maromme|
* {{gemellaggio|Austria|Oberdrauburg|1996}}<ref name=":0" />
* {{gemellaggio|Italia|Longobucco|2001}}<ref name=":0" />
* {{gemellaggio|Sahara Occidentale|Tifariti|1996}}<ref name=":0" />
* {{gemellaggio|Albania|Pukë|2020}}<ref name=":0" />
== Sport ==
=== Calcio ===
Signa dispone di una propria squadra di calcio, la ''[[Società Sportiva Signa 1914]]'' che gioca le partite in casa allo ''Stadio del Bisenzio''. La società ha militato in [[Serie C]] fra la fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] ed i primi [[anni 1950|anni cinquanta]] e poi in [[Serie D]] negli [[anni 1960|anni sessanta]].
Più di recente ha disputato il campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] fino al [[2011]] quando ha ottenuto la promozione in [[Eccellenza Toscana]].
===
La società
===
La squadra di pallavolo del paese nacque nel [[1969]] e nella sua storia, a differenza delle altre discipline, ha raggiunto alcuni risultati importanti come la promozione in serie C/2 maschile nel [[1979]] ottenendo un 2
Oggi, in memoria di uno dei fautori di quel successo, Roberto Battagli, viene celebrato un Memorial annuale a cui partecipano squadre della serie A/1 e A/2.
=== Altri Sport ===
Tra gli sport che vengono praticati in forma minore a Signa ci sono il [[Tennis]] e l'[[atletica leggera]].
==Galleria
<gallery>
Immagine:Signa-municipio01.jpg|Il Municipio
Immagine:Signa-elementari01.jpg|La Scuola Elementare ''Leonardo da Vinci''
Immagine:Signa-SanGiovanni 01.jpg|La Chiesa di San Giovanni Battista
Immagine:Signa-castello01.jpg|Veduta del ''Castello''
Immagine:ASL Signa.jpg|Il presidio ASL
Immagine:Signa FS 002.jpg|La stazione ferroviaria
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== Note ==
<references
== Bibliografia ==
*
* Nardi Gabriella e Barsanti Roberta, ''Le chiese di Signa'', Signa, Comune di Signa, [[ISBN]] non disponibile
* Romita Vallombrosana, ''Ragguaglio istorico della Beata Giovanna da Signa Romita Vallombrosana'', Signa, ediz. Masso delle Fate (ristampa dell'edizione del 1741),
*
* Gruppo Archeologico di Signa e Scuola Elementare "Leonardo da Vinci", ''Signa fra storia e tradizione'', Signa, Comune di Signa,
* Benelli Moreno, Simoni Simonetta, Vannini Remo, Nardi Gabriella e il Gruppo Archeologico Signese, ''Signa nel Ventesimo Secolo'', Signa, ediz. Masso delle Fate,
* V. Capponi, ''Biografie Pistoiesi del 1878'', [[Pistoia]], ediz. non disponibile,
* Tozzi Bellini M. Emirena, ''La manifattura della paglia nel Novecento. Da Signa e dalla Toscana nel mondo'', [[Firenze]], ediz. Polistampa,
* Fontanelli Carlo e Sarchielli Libero, ''Libero di Signa - 1914/2004 90 anni di calcio fra Arno e Bisenzio'', [[Empoli]], ediz. Geo Edizioni srl,
* A. Baldinotti, L. Bassignana, L. Bernini, L. Ciulli, ''La Manifattura di Signa'', [[Firenze]], ediz. Studio per Edizioni Scelte,
* F. Bracaloni, S. Venturi. ''Nobel <nowiki>'</nowiki>Carmignano<nowiki>'</nowiki> di Signa''. ISBN non disponibile
== Voci correlate ==
* [[Giovanna da Signa|Beata Giovanna]]
* [[
* [[Porto di Signa]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/signa_%28Enciclopedia-Dantesca%29/|Signa|sito=Enciclopedia dantesca}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Toscana}}
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