Imputato, alzatevi!: differenze tra le versioni

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{{Film|
titoloitaliano|titolo = Imputato, alzatevi!
|titolo originale = Imputato, alzatevi!
|
titolooriginale |immagine= Imputato, alzatevi! - Macario.jpg
|didascalia= Macario in una scena del film
|
nomepaese|paese = [[Italia]]
|titoloalfabeticotitolo alfabetico= Imputato, alzatevi!
|anno uscita = 1939
|
|tipo colore = B/N
annoproduzione = [[1939]]
|aspect ratio= 1,37:1
|
|genere = Comico
durata = 83'
|regista = [[Mario Mattoli]]
|
|soggetto = [[Anacleto Francini]]
tipocolore = B/N
|sceneggiatore = Mario Mattoli, [[Vittorio Metz]]
|
|produttore= [[Eugenio Fontana]]
tipoaudio = sonoro
|produttore esecutivo=
|
|casa produzione= [[Alfa Film]]
nomegenere = comico
|casa distribuzione italiana= [[Consorzio Italiano Noleggiatori Film|C.I.N.F.]]
|
|attori =
nomeregista = [[Mario Mattòli]]
*[[Erminio Macario]]: Cipriano Duval
|
nomesoggetto = [[Anacleto Francini]]
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nomesceneggiatore = [[Benedetto Brancacci]], [[Mario Mattòli]], [[Vittorio Metz]], [[Giovannino Guareschi]]
|nomeproduttore= [[Eugenio Fontana]]
|produttoreesecutivo=
|
nomeattori =*[[Erminio Macario]]: Cipriano Duval
*[[Leila Guarni]]: Giorgetta
*[[Carlo Rizzo]]: il primario della clinica
*[[Luigi Almirante]]: Il presidente del tribunale
*[[Armando Migliari]]: Vetriol, il ladro amico di Cipriano
*[[Enzo Biliotti]]: l'avvocato Gaveneau
*[[Ernesto Almirante]]: il presidente del tribunale
*[[Felice Romano (attore)|Felice Romano]]
*[[Armando Migliari]]: Vetriolo
|
*[[Greta Gonda]]: la cantante afona
nomefotografo = [[Arturo Gallea]]
*[[Lola Braccini]]: la portinaia
|
*[[Arturo Bragaglia]]: il proprietario del tabarin
nomemontaggio = [[Fernando Tropea]]
*[[Felice Romano (attore)|Felice Romano]]: il commissario
|
*[[Lauro Gazzolo]]: l'uomo degli schiaffi
nomemusicista = [[Giari]], [[Vittorio Mascheroni]]
*[[Alessandra Adari]]: l'infermiera occhialuta
|
*Mario Ersanilli: il giurato coi capelli bianchi
nomescenografo = [[Piero Filippone]]
*[[Anita Farra]]: Lulù
|
*[[Paolo Ferrara (attore)|Paolo Ferrara]]: un avvocato
nomepremi =<!--eventuali premi -->
*[[Enzo Gainotti]]: un pizzicagnolo
*[[Armando Gianni]]: il capo della giuria
*[[Alfredo Martinelli]]: un cliente del tabarin
*Livia Minelli: la guardarobiera
*[[Nico Pepe]]: il cameriere del tabarin
*[[Emilio Petacci]]: l'usciere dell'ospedale
*[[Agostino Salvietti]]: una guardia
*[[Franca Volpini]] (accreditata come Flora): una signora snob al processo
*[[Giulio Alfieri (attore)|Giulio Alfieri]]
*[[Bianca Aurora]]
*[[Stefano Daffinà]]
*[[Augusto Di Giovanni]]
*Nino Eller
*[[Giorgio Gentile]]
*[[Nuccia Lenzi]]
*[[Lina Tartara Minora]]
*Ori Monteverdi
*[[Mario Ortensi]]
|fotografo = [[Arturo Gallea]]
|montatore = [[Fernando Tropea]]
|musicista = [[Luigi Spaggiari]] (con lo pseudonimo "Giari"), [[Vittorio Mascheroni]]
|scenografo = [[Piero Filippone]]
|doppiatori originali =
*[[Rosetta Calavetta]]: Leila Guarni
}}
 
'''''Imputato, alzatevi!''''' è un [[film]] con [[Erminio Macario]] del [[1939]], diretto dal regista [[Mario Mattòli]]. Il film fu girato negli stabilimenti di [[Cinecittà]]. Fu prodotto dalla Eugenio Fontana per la Alfa Film. <br/>
'''''Imputato, alzatevi!''''' è un [[film]] del [[1939]] diretto da [[Mario Mattoli]].
&Egrave; considerato dalla critica il primo vero film comico del cinema italiano.
 
La pellicola, con protagonista [[Erminio Macario]], è considerata dai critici come il primo vero [[film comico]] italiano<ref>{{cita libro | autore=Gian Maria Zanier | wkautore=Gian Maria Zanier | editore=Falsopiano | anno=2003 | p=17 | titolo=Ruggero Maccari: commedia italiana e teatro di rivista | ISBN=978-88-87011-63-0}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Giovanni Ziccardi | wkautore=Giovanni Ziccardi | editore=Giuffrè Editore | anno=2010 | p=240 | titolo=Il diritto al cinema: cent'anni di courtroom drama e melodrammi giudiziari | ISBN=978-88-14-15134-7}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Angelo Olivieri | wkautore=Angelo Olivieri | editore=Dedalo | anno=1986 | p=32 | titolo=L'imperatore in platea: i grandi del cinema italiano dal Marc' Aurelio allo schermo | ISBN=978-88-220-4521-8}}</ref> ed è stata prodotta da [[Eugenio Fontana]] per la Alfa Film.
 
==Trama==
{{citazione|Non si distrugge così l'avvenire di un assassino perbene!|Macario contro chi lo accusa di innocenza}}
Cipriano Duval è un italiano immigrato a Parigi, dove lavora in una clinica pediatrica come infermiere. Si fa notare non tanto per l'impegno che profonde sul lavoro, ma perché fa il cascamorto con le colleghe. Il primario della clinica l'ha preso in antipatia.<br/>
Cipriano Duval è un italiano emigrato a [[Parigi]], dove lavora in una clinica pediatrica come infermiere. Si fa notare non tanto per l'impegno che profonde sul lavoro, ma perché fa il cascamorto con le colleghe: il primario della clinica infatti l'ha preso in antipatia. Cipriano vive da solo; il suo sogno è quello di fare il musicista o il cantante. O tutti e due., Mama l'unico pubblico che ascolta le sue esibizioni sono i gatti che vivono nel suo appartamento.
MaFinalmente l'occasione tanto attesa arriva: un giorno esce dalla clinica a metà mattina per recarsi ad un appuntamento presso una casa editrice musicale.: Peròpurtroppo però non viene ricevuto.
 
Il giorno dopo, tornato al lavoro, riceve una brutta notizia: il direttore ha deciso di licenziarlo.
Cipriano si oppone: non vuole essere lasciato sul lastrico. Il direttore gli dà allora l'ultima oppurtunitàopportunità prima di scacciarlocacciarlo: fare da cavia per l'iniezione di un siero potentissimo, finora sperimentato solo sui cavalli. Cipriano sopravvive e si guadagna mille franchi.<br/> Incontra per caso un italiano, senza più arte né parte come lui; insieme decidono di passare la serata in un locale notturno, dove si divertono moltissimo. All'uscita rubano ciascuno dei cappotti dal guardaroba e poi ognuno va per la propria strada.
Ma in uno dei cappotti di Cipriano c'è una pistola. Il nostro ritorna al condominio quando è stato appena commesso l'omicidio di una donna; viene incolpato e condotto in prigione. Solo una persona viene a trovarlo: Giorgetta, una delle infermiere.
Incontra per caso un italiano, senza più arte né parte come lui; insieme decidono di passare la serata in un locale notturno, dove si divertono moltissimo. All'uscita rubano ciascuno due-tre cappotti dal guardaroba e poi ognuno va per la propria strada.
Cipriano viene miracolosamente assolto grazie all'aiuto dell'avvocato Gaveneau. Anzi, il suo caso lo rende popolarissimo facendolo diventare quello che ha sempre sognato: una star del palcoscenico.
Ma in uno dei cappotti di Cipriano c'è una pistola. Il nostro ritorna al condominio quando è stato appena commesso l'omicidio di una donna; viene incolpato e condotto in prigione. <br/>
Ma un giorno il vero autore del delitto si fa vivo in teatro durante lo spettacolo e gli chiede dei soldi. Cipriano pensa di tacitarlo con 50 000 franchi, ma l'uomo il giorno dopo ritorna e, deciso a rovinarlo, sale sul palco e dichiara a tutti che lui è il vero assassino, mentre Cipriano è innocente.
Solo una persona viene a trovarlo: Giorgetta, una delle infermiere.
 
Cipriano viene quasi linciato dalla folla. Quando il teatro si svuota esce con dei grossi lividi; al suo fianco ci sono i pochi amici che gli sono rimasti vicini.
Con l'aiuto dell'avvocato Gaveneau Cipriano viene miracolosamente assolto. Anzi, il suo caso lo rende popolarissimo.
Ma poco più in là vede il direttore della clinica, che lo aveva licenziato, mentre sta pagando profumatamente l'uomo che lo ha accusato. Tutti si scagliano contro di loro e li riempiono di botte.
 
Cipriano sposa quindi Giorgetta, l'infermiera che si è innamorata di lui e i due vivono felici e contenti.
Cipriano diventa così quello che ha sempre sognato: una star del palcoscenico.
Ma un giorno il vero autore del delitto si fa vivo in teatro durante lo spettacolo e gli chiede dei soldi. Cipriano pensa di tacitarlo con 50.000 franchi, ma l'uomo il giorno dopo ritorna e, deciso a rovinarlo, sale sul palco e dichiara a tutti che lui è il vero assassino, mentre Cipriano è innocente.
 
==Produzione==
Cipriano viene linciato dalla folla. Quando il teatro si svuota esce con dei grossi lividi. Al suo fianco ci sono i pochi amici che gli sono rimasti vicini.
===Regia===
Ma poco più in là vede il direttore della clinica, quello che l'aveva licenziato, mentre sta pagando profumatamente l'uomo che lo ha accusato. Tutti si scagliano contro di loro e li riempiono di botte.
Il regista [[Mario Mattoli]] convinto che con Macario si potesse realizzare una pellicola comica italiana (che andasse oltre la classica corsetta alla [[Ridolini]]), si avvalse di un folto gruppo di umoristi invitandoli a collaborare alla realizzazione della stesura del film. Tutti quanti diedero il loro contributo alla pellicola. Prima di allora non era mai stata fatta una cosa simile in Italia anche perché si trattava di un genere che ancora non esisteva.<ref>{{cita libro | autore=Angelo Olivieri | wkautore=Angelo Olivieri | editore=Dedalo | anno=1986 | p=34 | titolo=L'imperatore in platea: i grandi del cinema italiano dal Marc' Aurelio allo schermo | ISBN=978-88-220-4521-8}}</ref>
 
===Sceneggiatura===
Cipriano sposa Giorgetta, l'infermiera che si è innamorata di lui e i due vivono felici e contenti, "come nei film muti". Le ultime immagini scorrono sullo schermo a mo' di film muto.
Oltre agli accreditati ufficiali ovvero [[Anacleto Francini]] (uno degli autori fidati<ref>{{cita libro | autore=Bruno Ventavoli | wkautore=Bruno Ventavoli | editore=Lindau | anno=1999 | p=13 | titolo= Al diavolo la celebrità: Steno dal Marc'Aurelio alla televisione : 50 anni di cinema e spettacolo in Italia | ISBN=978-88-7180-280-0}}</ref> di Macario meglio conosciuto col nome d'arte Bel Ami) al soggetto e [[Mario Mattoli]] con [[Vittorio Metz]] alla sceneggiatura, vi sarebbe anche una lunga lista di nomi non accreditati<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0031476/fullcredits|titolo=Imputato, alzatevi! (1939) - Full Cast &amp; Crew - IMDb<!-- titolo generato automaticamente -->}}</ref>. Tra questi ultimi compaiono anche autori che in futuro sarebbero diventati dei mostri sacri per il cinema italiano come [[Federico Fellini]]<ref>{{cita libro | autore=Enrico Giacovelli | wkautore=Enrico Giacovelli | editore=Lindau | anno=2002 | p=35 | titolo=Tutti i film di Federico Fellini | ISBN=978-88-7180-334-0}}</ref>, [[Steno]], [[Giovanni Guareschi]] e [[Marcello Marchesi]]. Molti di loro saranno presenti (ufficialmente accreditati) in alcuni successivi lavori cinematografici della coppia [[Mario Mattoli|Mattoli]]-[[Erminio Macario|Macario]].
 
===Scene esilarantiInterpreti===
*[[Erminio Macario]] è il protagonista della pellicola vestendo i panni dello sventurato Cipriano Duval. L'attore torinese aveva già recitato come personaggio principale nel film comico del [[1933]] [[Aria di paese]].
(Botta e risposta tra il primario e Cipriano).<br/>
*[[Leila Guarni]]: Interpreta l'infermiera Giorgetta doppiata da [[Rosetta Calavetta]].<ref name="ReferenceA">{{cita libro | autore=Enrico Lancia | wkautore=Enrico Lancia | editore=Gremese Editore | anno=2005 | p=179 | titolo=I film: Tutti i film italiani dal 1930 al 1944 | ISBN=978-88-8440-351-3}}</ref>
''Cipriano, quando parlo con lei mi sento mezzo matto!''<br/>
*[[Greta Gonda]] già soubrette accanto a Macario fu scelta dal regista per un ruolo costruito su misura per lei. Nei panni della bella cantante di [[night club]] con problemi di raucedine con questa pellicola fa il suo esordio nel mondo del cinema.<ref>{{cita libro | autore=Enrico Lancia | wkautore=Enrico Lancia | editore=Gremese Editore | anno=2003 | p=168 | titolo=Le attrici | ISBN=978-88-8440-214-1}}</ref>
''Allora si sente meglio di quello che è''.
*[[Ernesto Almirante]] interpreta Andrè Copersche il personaggio che veste i panni del presidente del tribunale.
*[[Enzo Biliotti]] è l'avvocato Gaveneau grazie al quale Cipriano viene assolto.
*[[Carlo Rizzo]] è il primario della clinica che nutre un profondo odio per Cipriano. Dopo questa pellicola l'attore triestino prenderà parte a molti altri film insieme a Macario.
 
===Riprese===
(Come Cipriano conosce Vetriol, il ladro che poi diventa suo amico). <br/>
Tutto il film fu girato negli stabilimenti di [[Cinecittà]]. Benché l'ambientazione fosse parigina, i pochi esterni furono ripresi a Roma.<ref>{{cita news|titolo=Macario interprete di un film|pubblicazione=Stampa Sera|anno=1939|numero=107|p=6}}</ref>
Cipriano si siede su una panchina dove l'altro è già seduto. Arriva una guardia e chiede loro i documenti. Nessuno dei due ce li ha. Allora la guardia parla con Vetriol e minaccia di portarlo dentro, a meno che non abbia una persona che garantisca per lui. Il tipo indica Cipriano, che afferma di conoscerlo. La guardia dice a Cipriano che anche lui sarà portato dentro se non ha nessuno che garantisca. E Cipriano indica subito lo sconosciuto. La guardia se ne va, i due si presentano e fanno amicizia.
 
==Colonna sonora==
(Dentro il locale dove i due passano la serata). <br/>
Il motivo [[Foxtrot (danza)|fox-trot]] cantato da Macario al pianoforte e intitolato "Dove sei Lulù" (Testo di [[Marf]] e musica di [[Vittorio Mascheroni]])<ref>{{cita libro | autore=Library of Congress | wkautore=Library of Congress | editore=Library of Congress, Copyright Office | anno=1941 | p=686 | titolo=Catalog of Copyright Entries: Musical compositions, Parte 3 }}</ref> è stato inciso su un disco 78 giri interpretato da [[Gilberto Mazzi]] e pubblicato su etichetta [[Parlophon]] GP-92968 nel [[1939]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ildiscobolo.net/public/SCHEDE%20CANZONI/DOVE%20SEI%20LULU%20GILBERTO%20MAZZI.htm|titolo=Dove sei Lulù - Gilberto Mazzi|editore=IlDiscobolo.net|accesso=18 agosto 2015}}</ref> Sullo stesso disco è incisa anche l'altra canzone presente nel film intitolata "Amami di più", composta dagli stessi autori e con il ritornello cantato da [[Nini Serena]].<ref>{{cita libro | autore= | editore=Cetra | anno=1939 | p=6 | titolo=Catalogo dischi Cetra del novembre 1939 }}</ref>
La parodia dell'orchestra: tutti i musicisti diventano subito assonnati dopo la prima canzone. <br/>
La cantante ha una voce cristallina; dopo l'esibizione Cipriano l'invita al tavolo e quando lei si presenta è completamente afona.
 
== Promozione ==
===Costruzione del processo-spettacolo===
* "''MACARIO = A RIO MAC e non guardate se la grafia non è perfetta quando la pronuncia l'assiste. « A riu mac », per chi non mastica il piemontese, significa: ridono soltanto, non fanno altro che ridere. E riderete pure voi al, nuovo film con Macario: Imputato, alzatevi!''" con questo slogan il quotidiano torinese ''[[La Stampa]]'' in un articolo del 1939 pubblicizza la prima proiezione del film in città.<ref>{{cita news|titolo=Cronaca cittadina - Domani la prima|pubblicazione=La Stampa|anno=1939|numero=246|p=2}}</ref>
(Nota: al tempo in cui venne fatto il film in Francia esisteva la pena di morte)
* "''Ab heute: Macario, der größte Exzentrik-Komiker Italiens, der unwiderstehliche König des Humors, mit einer Schar weiterer Darsteller und seiner berühmten Revue mit IYV Girls, in einem Bombenerfolgsfilm, der niemand enttäuscht: „Angeklagter, erheben Sie sich!' (Imputato alzatevi!). Ein außerordentlich origineller, witziger Lustspielfilm, in dem sich die Überraschungen und humoristischen Situationen nacheinander ablösen und eine bunte Reihe von tollen Szenen, witzigen Dialogen, Chansonetten und Sketch' bilden, die jedermann köstlich amüsieren.'' Dalla presentazione del quotidiano [[fascista]] ''[[Alpenzeitung]]'' del 8 aprile 1941.<ref>[https://digital.tessmann.it/tessmannDigital/Zeitungsarchiv/Seite/Zeitung/26/1/08.04.1941/112875/4 ''Kino-Nachrichten''], [[Merano]], pag. 4.</ref>
L'avvocato ordina a Cipriano di dichiararsi colpevole. Cipriano gli risponde che è lui innocente. L'avvocato lo ferma subito e gli spiega che: "Non deve imbrogliare - a quello ci penso io - sennò mi ruba il mestiere".<br/>
L'avvocato fa scattare delle fotografie: Cipriano deve apparire sui giornali, deve diventare un personaggio, al processo ci devono essere molte donne, attratte dal suo fascino.<br/>
Il dibattimento è fissato per l'estate. L'avvocato spiega a Cipriano che però mancherebbero molte donne, per questo riesce a far slittare il processo di alcuni mesi.
 
==Distribuzione==
Davanti all'ingresso del tribunale viene affissa la locandina del processo, con il nome ben in vista dell'imputato. In fondo compare la scritta: "SI PUO' FUMARE". L'attacchino poi copre il manifesto con l'avviso: "ULTIMI GIORNI".
Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel mese di ottobre del 1939.<ref>{{cita libro | autore=Tullio Kezich | wkautore=Tullio Kezich | editore=Feltrinelli Editore | anno=2002 | p=57 | titolo=Federico: Fellini, la vita e i film | ISBN=978-88-07-49020-0}}</ref>
 
=== Data di uscita ===
La sala del processo è piena, in ogni ordine di posti, sia in platea che in galleria (!). Molte donne indossano un cappellino simile a quello che porta Cipriano: l'italiano ha lanciato una moda.
Le date di uscita internazionali nel corso degli anni sono state<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0031476/releaseinfo|titolo=Imputato, alzatevi! - Release Info|editore=Imdb.com|accesso=18 agosto 2015}}</ref>:
*18 ottobre [[1939]] in [[Italia]]<ref>{{cita news|titolo=Cronaca cittadina - Oggil la prima|pubblicazione=La Stampa|anno=1939|numero=247|p=2}}</ref>
*26 agosto [[1949]] in [[Francia]] (''La folle aventure de Macario'')
 
== Accoglienza ==
Il giudice chiede al cancelliere se in aula c'è sua moglie. Quando si sente rispondere che non c'è afferma: "Lei non c'è mai quando sa che io non mi posso muovere". Nel corso del processo si fanno altri doppi sensi sulle corna.
=== Incassi ===
Il film fu un successo al botteghino incassando 4.871.002,62 lire e stabilendo un vero e proprio record, in quegli anni, per un film comico.<ref>{{cita news|autore=T.S.M. |titolo=Cinema 117 - Constatazioni|pubblicazione=Cinema - Quindicinale di divulgazione cinematografica|anno=1941|volume=volume 1 - fascicolo 117|p=297}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Massimo Scaglione | wkautore=Massimo Scaglione | editore=Lindau | anno=2003 | p=96 | titolo=Le dive del ventennio: ingenue, maliziose, fatali o popolane ma soprattutto italiane | ISBN=978-88-7180-484-2}}</ref>
 
=== Critica ===
I giurati appaiono tutto fuorché persone sveglie. Alla fine del dibattimento uno di loro prende la parola e chiede agli altri: "Ho ascoltato tutto ma non ho capito: l'imputato è colpevole o innocente?"
A differenza del precedente film di [[Erminio Macario|Macario]] (''[[Aria di paese]]'' del [[1933]]) la critica ha accolto con entusiasmo la pellicola:
 
* ''"Nella fantasiosa clinica pediatrica di «Imputato, alzatevi!», dove Macario fa l'infermiere, nasce una comicità nuova, stravagante, che porta la poetica dell'assurdo nelle platee popolari. Il ritmo della vicenda è scatenato, improbabile, furioso, libertario"''.<ref>{{cita libro | autore=Bruno Ventavoli | wkautore=Bruno Ventavoli | editore=Lindau | anno=1999 | p=13 | titolo=Al diavolo la celebrità: Steno dal Marc'Aurelio alla televisione: 50 anni di cinema e spettacolo in Italia | ISBN=978-88-7180-280-0}}</ref>
E' il momento delle arringhe dell'accusa e della difesa. L'accusa premette: "Sarò telegrafico" e chiede la condanna dell'imputato esprimendosi proprio come in un messaggio telegrafico, mettendo alla fine i saluti. Anche la difesa esordisce con la stessa affermazione, poi si produce in un intervento di parecchie ore.
* ''Il film, cui collaborano una decina dei nostri più noti scrittori umoristi, non fa, nel suo ambito, una grinza. Con questo film Macario entra trionfalmente nel regno di Cinelandia. Di conquista in conquista eccolo ora giunto al cinematografo col suo passetto rapido e la sua maschera impassibile.''<ref name="ReferenceA"/>
* ''Prima della guerra «Imputato, alzatevi!» fu un grandissimo incasso, allora c'erano i film della [[Greta Garbo|Garbo]] e di [[Clark Gable]], i film italiani non piacevano al pubblico, che non li andava a vedere. «Imputato» fu un boom di incassi ed era un prodotto, oltre che di [[Mario Mattoli|Mattoli]], del «[[Marc'Aurelio]]» e del «[[Bertoldo (rivista)|Bertoldo]]»<ref>Il co-sceneggiatore dell'opera fu infatti [[Vittorio Metz]], fondatore del settimanale umoristico. Il film fu scritto dalle redazioni congiunte di «Bertoldo« e «Marco Aurelio».</ref>. Possiamo dire che il cinema in Italia è un po' rinato col film comico.''<ref>{{cita libro | autore=Angelo Olivieri | wkautore=Angelo Olivieri | editore=Edizioni Dedalo | anno=1986 | p=12 | titolo=L'imperatore in platea: i grandi del cinema italiano dal Marc' Aurelio allo schermo | ISBN=978-88-220-4521-8}}</ref>
 
== Riconoscimenti ==
Quando i giurati escono per andare in camera di consiglio si sente dire fuori campo: "Gelati!".
Il film è stato inserito nella retrospettiva "La situazione comica (1937-1988)" della 67ª [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica]] del 2010 a Venezia.<ref>{{Cita web|url=http://labiennale.org/it/cinema/archivio/mostra-67/film/sel-uff/1937-1988/situazione.html?nocache=true&currentpage=2|titolo=La situazione comica (1910-1988)|editore=labiennale.org|accesso=18 agosto 2015}}</ref>
Riappaiono poco dopo: stanno tutti mangiando un gelato e seguono distratti la lettura della sentenza.
 
== Curiosità ==
Quando il giudice dichiara che l'imputato è innocente scoppia un fragoroso applauso in sala. I giurati escono, ma tutti sono richiamati dal pubblico che li incita a gran voce. Si riaprono le grandi tende poste dietro il seggio del giudice e gli imputati - Cipriano in testa - fanno una seconda uscita, ed una terza.<br/>
{{Curiosità}}
Si scatta la foto di rito, poi Cipriano rilascia una dichiarazione in diretta alla radio.
*Nell'ultimo giorno di riprese a Cinecittà il regista venne a sapere che avrebbe dovuto girare di fronte a una comitiva di 200 turisti giapponesi. Sapendo di non poter controllare tutte quelle persone, incapaci di capire la sua lingua, decise di riscrivere il finale del film inventando una scena conclusiva che coinvolgesse un numeroso gruppo di turisti giapponesi. L'idea si rivelò vincente permettendo al regista di ottenere uno straordinario impatto comico senza costi aggiuntivi.<ref>{{cita libro | autore=Patrick Robertson, S. Grossi | wkautore=Patrick Robertson, S. Grossi | editore=Gremese Editore | anno=2004 | p=117 | titolo=I record del cinema. Enciclopedia dei fatti, delle curiosità e dei primati del cinema mondiale, dall'epoca del muto ad oggi | ISBN=978-88-8440-273-8}}</ref>
*Per non avere problemi con la censura (il film è stato prodotto ai tempi dell'Italia fascista) gli sceneggiatori decisero di spostare l'ambientazione in Francia.<ref>{{cita libro | autore=Andrea Pergolari | wkautore=Andrea Pergolari | editore=Firenze libri | anno=2002 | p=26 | titolo=Verso la commedia: momenti del cinema di Steno, Salce, Festa Campanile | ISBN=978-88-7256-117-1}}</ref>
 
== Note ==
(Quando l'uomo che si considera il vero autore del delitto sale sul palco e dichiara a tutti che lui è il vero assassino, mentre Cipriano è innocente).<br/>
<references/>
Dal pubblico si alza una persona che esclama: "E' innocente!" esprimendo tutta la sua delusione.
Poi subito dopo sentenzia: "Merita di morire".
 
==BibliografiaAltri progetti==
{{interprogetto}}
* Riccardo F. Esposito, ''Primi contatti con il cinema'', in ''Don Camillo e Peppone. Cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965'', Le Mani - Microart's, Recco, 2008 (ISBN 9788880124559), pp. 13-15
 
==Collegamenti esterni==
{{Portale|cinema}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Mario Mattoli}}
[[categoria:film commedia|Imputato, alzatevi!]]
{{Portale|cinema}}
 
[[Categoria:Film comici]]
[[en:Imputato alzatevi!]]
[[Categoria:Film ambientati a Parigi]]
[[Categoria:Film girati a Roma]]
[[Categoria:Film diretti da Mario Mattoli]]