Ostrogoti: differenze tra le versioni

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{{NN|storia medievale|aprile 2010}}
[[Immagine:Meister von San Apollinare Nuovo in Ravenna 003.jpg|350px|right|thumb|Palazzo di Teodorico a [[Ravenna]], mosaico nella [[basilica di Sant'Apollinare Nuovo]]]]
[[File:Theodoric's Palace - Sant'Apollinare Nuovo - Ravenna 2016 (crop).jpg|upright=1.6|thumb|Palazzo di Teodorico a [[Ravenna]], mosaico nella [[basilica di Sant'Apollinare Nuovo]].]]
Gli '''Ostrogoti''' (in [[lingua latina|latino]] ''Ostrogothi'' o ''Austrogothi'') erano la branca orientale dei [[Goti]], una [[Germani|tribù germanica]] che influenzò gli eventi politici del tardo [[Impero Romano]].
Gli '''Ostrogoti''' (in [[Lingua latina|latino]] ''Ostrogothi'' o ''Austrogothi'') erano il ramo nord-orientale dei [[Goti]], una [[Germani|tribù germanica]] che influenzò gli eventi politici del tardo [[Impero romano]].
 
Sconfissero [[Odoacre]], che aveva deposto [[Romolo Augusto]]lo, ultimo [[Impero Romanoromano d'Occidente|Imperatoreimperatore Romanoromano d'Occidente]], e si insediarono in [[Italia]]. Furono poi sconfitti dai [[Impero bizantino|Bizantini]].
 
== Identità con i Grutungi ==
Erano denominati dai [[Romani]] "[[Barbaro|Barbari]]".
[[File:Tezaurul de la Pietroasele Closca MNIR Tezaur.JPG|thumb|Fibula ostrogota a forma di aquila.]]
 
La tribù degli Ostrogoti (i Goti che andarono verso est, sulle coste del Mar Nero, dividendosi dai Visigoti) viene citata per la prima volta nel [[269]]<ref>{{cita libro| Giovanni Battista | Picotti | Ostrogoti in Enciclopedia Italiana Treccani | 1935||}}</ref> all'interno della biografia dell'imperatore [[Claudio il Gotico]] (attribuita a Trebellio Pollione), appartenente alla raccolta "[[Historia Augusta]]": essi sono ricordati fra le tribù della Scizia che invasero e devastarono allora l'impero (all'interno della biografia gli Ostrogoti sono citati insieme con i [[Grutungi]], i [[Tervingi]] e i [[Visigoti]])<ref>{{cita libro| Trebellius | Pollio | Historia Augusta - Divus Claudius |~ 400||}}</ref>. Secondo [[Herwig Wolfram]] le fonti primarie parlavano di Tervingi/Grutungi o di [[Vesi]]/Ostrogoti senza mai mischiare le coppie.<ref name="Wolfram24">Herwig Wolfram, ''Storia dei Goti'', Roma, Salerno editrice, 1985 (orig. ted. 1979), p. 24.</ref> I quattro nomi venivano usati contemporaneamente, ma sempre rispettando le coppie, come in ''Gruthungi, Austrogothi, Tervingi, Visi''.<ref name="Wolfram25">Herwig Wolfram, p. 25</ref>
==Relazione con i Grutungi==
La divisione dei Goti viene attestata la prima volta nel 291.<ref name="Wolfram24">Wolfram, 24</ref> La prima citazione dei [[Grutungi]] si ha in uno scritto di [[Ammiano Marcellino]] non precedente al 392, probabilmente successivo al 395. Egli basò la sua descrizione sulle parole di un capo Tervinge del 376.<ref name="Wolfram24"/> Gli Ostrogoti vengono citati la prima volta in un documento del settembre 392 di [[Milano]].<ref name="Wolfram24"/> [[Claudio Claudiano|Claudiano]] li cita assieme ai Grutungi che abitavano la [[Frigia]].<ref>Wolfram, 387 n52.</ref> Secondo [[Herwig Wolfram]] le fonti primarie parlavano di Tervingi/Grutungi o di [[Vesi]]/Ostrogoti senza mai mischiare le coppie.<ref name="Wolfram24"/> I quattro nomi venivano usati contemporaneamente, ma sempre rispettando le coppie, come in ''Gruthungi, Austrogothi, Tervingi, Visi''.<ref name="Wolfram25">Herwig Wolfram, p. 25</ref>
 
Herwig Wolfram e Thomas Burns concludono che il termine "Grutungi" era un identificativo geografico usato dai Tervingi per descrivere un popolo che si autodefiniva di OstrogotiOstrogoto.<ref name="Wolfram25"/><ref name="Burns44">Thomas S. Burns, ''A History of the Ostrogoths'', Bloomington, Indiana University Press, 1984, p. 44.</ref> Questa terminologia sparì dopo che i Goti vennero fatti scappare dall'[[Unni|invasione unnica]]. A suo supporto, Wolfram cita [[Zosimo (storico)|Zosimo]] che parla di un gruppo di SciziSciti a nord del Danubio chiamati "Grutungi" dai barbari dell'[[Danubio|Ister]].<ref name="Wolfram387n57">Wolfram, p. 387 n57n. 57.</ref> Wolfram conclude che questo popolo eranofossero i Tervingi rimasti dopo la conquista degli Unni.<ref name="Wolfram387n57"/> Secondo questa concezione Grutungi ede OstrgotiOstrogoti furonosarebbero più o meno lo stesso popolo.<ref name="Burns44"/>
 
Che i Grutungi fossero gli Ostrogoti era anche il parere di [[Giordane]].<ref>Peter Heather, ''The Goths'', Blackwell, Malden, 998, pp. 52 - 57, 300 - 301.</ref> Egli identificò i re Ostrogoti da [[Teodorico il Grande]] a [[Teodato]] come gli eredi del re Grutungegrutungio [[Ermanarico]]. Questa interpretazione, nonostante sia condivisa da molti odierni studiosi, non è universalmente condivisa. La nomenclatura di Grutungi e Tervingi cadde in disuso poco dopo il 400.<ref name="Wolfram24"/> In generale, la terminologia di una tribù gotica divisa daglidalle altrialtre scomparve gradatamentegradualmente dopo l'assorbimento fatto dall'impero romano.<ref name="Wolfram25"/>
 
[[Peter Heather]] ritiene invece che l'identificazione tradizionale degli Ostrogoti con i Grutungi sia errata. Secondo Heather gli Ostrogoti sarebbero sorti solo nella seconda metà del V secolo dalla coalizione tra i Goti Amali in Pannonia (ex sudditi degli Unni) e i Goti ''foederati'' dell'Impero in Tracia.<ref>Heather 2005, p. 543.</ref> I Grutungi che nel 382 si stanziarono all'interno dell'Impero come ''foederati'', secondo Heather, non sarebbero lo stesso popolo che fondò un regno romano-barbarico in Italia negli ultimi anni del V secolo sotto Teodorico il Grande, ma i progenitori (insieme con i Tervingi e i Goti superstiti dell'armata di Radagaiso) dei Visigoti. Secondo Heather, i Visigoti sarebbero sorti agli inizi del V secolo dalla coalizione, sotto Alarico, di tre gruppi gotici:<ref>Heather 2005, p. 542.</ref>
#Tervingi (stanziati come ''foederati'' nei Balcani nel 382 e poi uniti sotto la guida di Alarico)
#Grutungi (stanziati come ''foederati'' nei Balcani nel 382 e poi uniti sotto la guida di Alarico)
#Goti di Radagaiso (invasa l'Italia nel 405, vennero sconfitti da Stilicone e arruolati nell'esercito romano; dopo l'uccisione di Stilicone, vi fu un'ondata repressiva da parte dell'Impero contro i soldati di origine barbarica, che decisero dunque di unirsi ad Alarico)
Secondo Heather, dunque, i Grutungi sarebbero i progenitori dei Visigoti, non degli Ostrogoti.
 
== Genealogia mitologica e storica ==
{{W|storia medievale|gennaio 2023}}
 
[[Þjálfi|Þjelvar]] ''(secondo la [[Gutasaga]])''
[[Hafþi]]=[[Huítastjerna]]
┏━━━━━╋━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━┓
[[Graipr]] Guti ovvero [[Gautr|Gapt]] (o Gautr o [[Gautar]]) (anche Gaut, Goto, etc.) ''(cfr. [[Giordane]])'' [[Gunfjaun]]
┣━━━━━━━━━━━━┓
[[Hulmul]] [[Gautrekr]] leggendario re dei [[Geati]]
[[Augis]]
"Amala" capostipite degli Amali
[[Hisarnis]]
[[Ostrogota]] (ca. 200 - 249 d.C.), primo re degli Ostrogoti
[[Hunuil]]
[[Athal]]
┣━━━━━━━┓
[[Achiulf]] [[Oduulf]]
┏━━━━━┳━━╋━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━┓
[[Ansila]] [[Edilf]] [[Vultuuf]] [[Ermanarico|Hermanaric]] (+ 376) re della tribù gotica dei [[Grutungi]]
┃ ┃
[[Valaravans]] [[Hunimund]]
┃ ┃
[[Vinitharius]] [[Thorismund]]
┃ ┃
[[Vandalarius]] [[Beremund]]
┣━━━━━━━━━━━━┳━━━━━━┓ ┃
[[Teodemiro|Thiudimer]] (+ 474) [[Valamiro|Valamir]] [[Vidimer]] [[Veteric]]
= [[Ereleuva|Erelieva]] ┃
┣━━━━━━━━━━━━━━━━━━┓ [[Eutarico|Eutaric]] = [[Amalasunta]]
Teodorico (454 ca. - 526) [[Amalafrida]] ┣━━━━━┓
= (1) N.N.; (2)[[Audofleda]] (o Audefleda) [[Atalarico]] [[Matasunta]] = (1) [[Vitige]];
┏━╋━━━━━━━━━━━━━┓ (2) [[Germano Giustino]]
(1) Teodegota = [[Alarico II]] (2) [[Amalasunta]] = [[Eutarico|Eutaric]] ┃
[[Germano di Germano Giustino|Germano]]
 
==Storia==
[[File:Gutthiuda.jpg|thumb|Il regno gotico in Dacia (''Gutthiuda''), 271-376.]]
===Origini===
===Dal III al V secolo===
Secondo le loro stesse tradizioni erano originari dell'attuale isola [[Svezia|svedese]] di [[Gotland]] e la regione di [[Götaland]].
 
Nel [[250]] si divisero dai [[Gotivisigoti]] e nacque appunto il [[regno ostrogoto]]. Il loro primo re si chiamava [[Ostrogota]] ed era della [[stirpe]] degli [[Amali]]. {{citazioneSenza necessariafonte}}
 
Nel [[251]] gli Ostrogoti uccisero l'imperatore [[Decio]], e più tardi saccheggiarono alcune isole dell'[[Mar Egeo|Egeo]] e conquistarono la [[Tracia]] e la [[Mesia]].
 
La prima menzione di Ostrogoti si ha nel [[269]], quando l'imperatore [[Claudio il Gotico|Claudio II]] li riconobbeconfuse fracon i barbari [[sciti]].: Inin quell'anno Claudio II riuscì a fermare l'avanzatala degliloro Ostrogotiavanzata.
 
Nelle prime fasi della loro migrazione dalla [[Scandinavia]], gli Ostrogoti, o goti d'Oriente fondarono un regno a nord del [[Mar Nero]], dal [[III secolo|III]] al [[IV secolo]] ([[Cultura di ČernjachovWielbark]]).
 
Ma nel [[340]] ricominciarono le scorrerie e conquistarono il [[Vandali|regno vandalo]] (che prima della conquista del [[nordNord Africa]] si trovava in [[Storia della Dacia|Dacia]]) e presero questa popolosa regione.
Dopo queste vittorie assoggettarono [[Slavi|popoli slavi]] ed arrivarono fino al [[Baltico]], ed alcuni storici paragonarono le loro imprese a quelle di [[Alessandro Magno]], perché avevano creato un regno che partiva dalla Grecia ed arrivava fino al [[mar Baltico]].
 
Dopo queste vittorie assoggettarono [[Slavi|popoli slavi]] (''sklaveni'') e arrivarono fino al [[Mar Baltico]], e alcuni storici paragonarono le loro imprese a quelle di [[Alessandro Magno]], perché avevano creato un regno che partiva dalla Grecia e arrivava fino al [[mar Baltico]].
===Invasioni degli Unni===
Incalzati dagli [[Unni]] che li avevano scacciati dalla loro regione d'insediamento tra il Danubio e il [[Mar Nero]], gli Ostrogoti chiesero pressantemente asilo a [[Valente (imperatore)|Valente]], accalcandosi ai confini dell'Impero, precisamente lungo il Danubio. L'[[imperatore romano]] [[Valente (imperatore)|Valente]] accettò di accogliere le popolazioni barbare come ''[[foederati]]'', allo scopo di rafforzare il proprio esercito e per aumentare la base imponibile del fisco.<ref>Wolfram, pp. 81-82.</ref> Gli Ostrogoti si stabilirono così nel territorio della [[Mesia]] e della [[Dacia (storia)|Dacia]].
 
===Regno inInvasioni degli Unni Italia===
Incalzati dagli [[Unni]] che li avevano scacciati dalla loro regione d'insediamento tra il Danubio e il [[Mar Nero]], gli Ostrogoti chiesero pressantemente asilo a [[Valente (imperatore)|Valente]], accalcandosi ai confini dell'Impero, precisamente lungo il Danubio. L'imperatore Valente accettò di accogliere le popolazioni barbare come ''[[Socii e foederati|foederati]]'', allo scopo di rafforzare il proprio esercito e per aumentare la base imponibile del fisco.<ref>Wolfram, pp. 81-82.</ref> Gli Ostrogoti si stabilirono così nel territorio della [[Mesia]] e della [[Storia della Dacia|Dacia]].
 
=== Dopo le invasioni degli Unni ===
{{vedi anche|Regno ostrogoto}}
Travolti dall'invasione [[Unni|unna]], numerosi nuclei di Ostrogoti entrarono a far parte dell'orda di [[Attila]]; dopo la morte del condottiero unno ([[453]]), il popolo ostrogoto si ricostituì e si stanziò lungo il medio corso del [[Danubio]], in un territorio corrispondente grosso modo all'odierna [[Serbia]]. Dopo il collasso dell'Impero degli Unni nel [[454]], molti Ostrogoti vennero spostati dall'imperatore [[Marciano (imperatore)|Marciano]] in [[Pannonia]] con la qualifica di ''[[Socii e foederati|foederati]]''. Nel [[460]], durante il regno di [[Leone I il Trace|Leone I]], dal momento che l'impero romano smise di pagare la quota annuale, devastarono l'[[Illiria]]. Venne firmata la pace nel 461 in seguito alla quale il giovane [[Teodorico il Grande|Teodorico Amalo]], figlio di [[Teodemiro]] della dinastia degli [[Amali]], venne mandato a [[Costantinopoli]] come ostaggio, dove ricevette un'educazione romana.<ref>Giordane, ''Getica'', 271</ref>
[[Immagine:Ostrogothic Kingdom.png|thumb|230px|Il Regno degli Ostrogoti.]]
In [[Italia]], nel [[476]] il barbaro [[Odoacre]] depose l'ultimo imperatore romano [[Romolo Augusto|Romolo]], detto Augustolo, e non osando proclamarsi imperatore si proclamò re di un misto di popoli barbari ([[Eruli]], [[Sciri]], [[Rugi]], [[Gepidi]], [[Turcilingi]]). Egli riscattò dai [[Vandali]] con un tributo la [[Sicilia]], che rimase dunque unita all'Italia e ne seguì le sorti.
 
=== Regno in Italia ===
Caduto l'[[Impero Romano d'Occidente]], era rimasto in piedi quello [[Impero Romano d'Oriente|d'Oriente]], il cui imperatore [[Zenone di Bisanzio|Zenone]] intendeva riconquistare l'Occidente, in mano ai barbari. L'imperatore era preoccupato dall'intraprendenza di Odoacre, che aveva saputo governare in modo da non urtare la suscettibilità dei Latini e da estendere i confini del suo regno. Altra circostanza che preoccupava l'imperatore d'Oriente era la vicinanza di un popolo bellicoso, quello degli Ostrogoti, che, guidati da [[Teodorico]], si erano stanziati nella valle del basso Danubio a ridosso di [[Costantinopoli]]. Zenone pensò di risolvere con una sola mossa i due problemi indirizzando in Italia contro Odoacre l'ambizioso Teodorico, barbaro vissuto alla corte bizantina, il quale nel [[493]] sconfisse Odoacre e si proclamò re degli Ostrogoti, ottenendo il riconoscimento dell'imperatore [[Anastasio I di Bisanzio|Anastasio]].
{{vedi anche|Regno ostrogoto|Teodorico il Grande}}
[[File:Teod-odoac.jpg|thumb|Il 30 settembre 489 Teodorico sconfigge Odoacre (Antica pergamena).]]
In numero forse di 300.000, da ''Nouae'' risalirono la [[Sava (fiume)|Sava]] condotti da Teodorico loro re, si scontrarono con Odoacre ad [[Aquileia]] e lo batterono a [[Verona]] ([[489]]). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottener aiuti da [[Roma]]. Riguadagnata [[Ravenna]] riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in [[Pavia]]: ma i [[Visigoti]], giunti dalla [[Spagna]] in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco; Odoacre, battuto una volta sull'[[Adda]] (agosto [[490]]) e chiuso in Ravenna, si arrese nel febbraio del [[493]]. Venne infine pugnalato durante un banchetto (marzo 493).
[[File:Ostrogothic Kingdom.png|miniatura|Estensione del Regno degli Ostrogoti.]]
 
In [[Italia]], nel [[476]] il [[Germani|germanico]] [[Odoacre]] depose l'ultimo imperatore romano [[Romolo Augusto]], detto Augustolo, e, non osando proclamarsi imperatore, si proclamò re di un misto di popoli barbari ([[Eruli]], [[Sciri]], [[Rugi]], [[Gepidi]], [[Turcilingi]]). Egli riscattò dai [[Vandali]] con un tributo la [[Sicilia]], che rimase dunque unita all'Italia e ne seguì le sorti. [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|Caduto l'Impero romano d'Occidente]], era rimasto in piedi quello [[Impero bizantino|d'Oriente]], il cui imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]] intendeva riconquistare l'Occidente, in mano ai barbari. L'imperatore era preoccupato dall'intraprendenza di Odoacre, che aveva saputo governare in modo da non urtare la suscettibilità dei Latini e da estendere i confini del suo regno.
[[Immagine:Orecchini ostrogoti.jpg|thumb|250px|Orecchini ostrogoti in stile ''policromo'', [[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]]]]
Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla [[Pannonia]] a nord est e alla ''Prouincia'' (l'odierna [[Provenza]]) a nord ovest. Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente [[Giustiniano I]] e alla susseguente [[guerra gotica (535-553)|guerra goto-bizantina]].
 
Il periodo compreso tra il 477 e il 483 vide una lotta a tre tra [[Teodorico il Grande|Teodorico]], che succedette al padre nel 474, [[Teodorico Strabone]] e l'[[imperatore bizantino]] [[Zenone (imperatore)|Zenone]]. Nel corso di questo conflitto le alleanze cambiarono più volte, e buona parte dei [[Penisola balcanica|Balcani]] venne devastata. Alla fine, dopo la morte di Strabone avvenuta nel 481, Zenone scese a patti con Teodorico. Parte della [[Mesia]] e della [[Dacia (provincia romana)|Dacia]] vennero cedute ai Goti, e Teodorico venne nominato ''[[magister militum]] praesentalis'' e [[Console (storia romana)|console]] nel 484.<ref>Bury (1923), Cap. XII, pp. 413-421</ref> Solo un anno dopo Teodorico e Zenone ripresero il loro conflitto, e di nuovo Teodorico invase la [[Tracia]] saccheggiandola. Fu allora che Zenone siglò un accordo con Teodorico, invitandolo a invadere l'[[Italia]] in suo nome per scacciare il re degli [[Eruli]] [[Odoacre]], che, dopo aver deposto l'ultimo [[imperatore romano d'Occidente]] [[Romolo Augusto]] ([[476]]) ed essersi proclamato ''Rex Italiae'', amministrava la penisola in totale autonomia.
=== Re ostrogoti ===
*[[Teodorico il Grande]] (''Thiudoric'') [[489]]-[[526]] d.C
*[[Atalarico]] (''Atthalaric'') [[526]]-[[534]] d.C
*[[Teodato]] (''Thiudahad'') [[534]]-[[536]] d.C
*[[Vitige]] (''Wittigeis'') [[536]]-[[540]] d.C
*[[Ildibaldo]] (''Hildibad'') [[540]]-[[541]]d.C
*[[Erarico]] (''Heraric'', ''Ariaric'') [[541]]d.C
*[[Totila]] (''Baduila'') [[541]]-[[552]] d.C
*[[Teia (re)|Teia]] (''Theia'', ''Teja'') [[552]]-[[553]]d.C
 
In numero forse di 250.000 tra uomini, donne e bambini<ref>{{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La Storia|capitolo=Dall'impero romano a Carlo Magno|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2004|pp=Vol. IV.}}</ref>, da ''[[Novae|Nouae]]'' risalirono la [[Sava (fiume)|Sava]] condotti da Teodorico loro re, si scontrarono con Odoacre ad [[Aquileia romana|Aquileia]] e lo batterono a [[Verona]] ([[489]]). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottenere aiuti da [[Roma (città antica)|Roma]]. Riguadagnata [[Ravenna]], riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in [[Pavia]]: ma i [[Visigoti]], giunti dalla [[Spagna]] in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco. La guerra continuò un altro anno, finché l'11 agosto [[490]] Odoacre fu sconfitto definitivamente sull'[[Adda]]<ref>Aldo A. Settia (1999), "Il fiume in guerra. L'Adda come ostacolo militare (V-XIV secolo)", ''Studi storici'', XL (2): 487-512</ref> e venne costretto a rifugiarsi a Ravenna. Dopo un lungo assedio a Ravenna, nel febbraio [[493]] Odoacre si arrese a Teodorico con la promessa di aver salva la vita; ma Teodorico, violando i patti, uccise Odoacre a tradimento durante un banchetto, con le proprie mani, e ne fece uccidere i parenti e i seguaci<ref>Gabriele Pepe, ''Il Medio Evo barbarico d'Italia''. Torino, Giulio Einaudi, 1959, p. 31</ref>. Secondo altri, Odoacre fu invece giustiziato dopo rapido processo condotto dallo stesso Teodorico, in quanto stava tentando di indurre alcuni generali ostrogoti alla rivolta per riconquistare il trono.
==Voci correlate==
*[[Goti]]
*[[Sovrani ostrogoti]]
*[[Regno ostrogoto]]
*[[Lingua gotica|Lingua Gotica]]
 
Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla [[Pannonia]] a nord est e alla ''Provincia'' (l'odierna [[Provenza]]) a nord ovest. Come Odoacre, anche Teodorico poteva vantare il titolo di ''[[patrizio (storia romana)|patrizio]]'' e rispondeva all'imperatore di Costantinopoli con la qualifica di viceré d'Italia, titolo riconosciuto dall'imperatore [[Anastasio I Dicoro|Anastasio]] nel 497. Il suo regno fu caratterizzato da un relativo ordine interno, anche se i luogotenenti reali violarono sovente le disposizioni di Teodorico di rispettare la popolazione latina. Molti proprietari terrieri ancora fedeli al paganesimo furono eliminati con l'accusa di [[schiavismo]], ma in molte circostanze fu un pretesto per consentire ai possidenti barbari e collaborazionisti (tra cui [[Quinto Aurelio Memmio Simmaco]]) di ingrandire le loro proprietà.
==Note==
 
Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente [[Giustiniano I]] e alla susseguente [[guerra gotica (535-553)|guerra goto-bizantina]].
 
=== La caduta ===
{{vedi anche|Guerra gotica (535-553)}}
[[File:Europa in 526.png|thumb|left|upright=1.8|Impero di Teodorico - La mappa mostra i regni germanici nel 526, l'anno in cui morì Teodorico. Oltre all'Italia, la Dalmazia e la Provenza, regnò anche sui Visigoti.]]
Dopo la morte di Teodorico del 30 agosto [[526]], le sue conquiste incominciarono a collassare. Successore di Teodorico fu il neonato nipote [[Atalarico]], tutelato dalla madre [[Amalasunta]] come reggente.
La mancanza di un erede forte portò a una rete di alleanze che condussero lo stato ostrogoto alla disintegrazione: il [[regno visigoto]] riconquistò la propria autonomia sotto Amalarico, i rapporti con i Vandali divennero ostili, e i Franchi incominciarono una nuova campagna espansionistica sottomettendo i [[Turingi]], i [[Burgundi]] e quasi sfrattando i Visigoti dalla loro patria, la Gallia meridionale.<ref>Bury (1923), Cap. XVIII, p. 161</ref> La posizione di predominanza che il regno ostrogoto acquisì grazie a Teodorico in Europa occidentale passò ora ai [[Franchi]].
 
Non sopportando la reggenza di una donna, né l'educazione [[Civiltà romana|romana]] impartita al ragazzo, né i rapporti ossequiosi di Amalasunta verso [[Bisanzio]] e neppure il suo spirito conciliante verso i [[Romanici]], la nobiltà [[Goti|gota]] riuscì a strapparle il figlio e a educarlo secondo le usanze del suo popolo. Tuttavia il giovane Atalarico si diede a una vita di sperperi ed eccessi trovando una morte prematura.<ref>John Bagnell Bury (1923), ''History of the Later Roman Empire'', Vols. I & II., Cap. XVIII, pp. 159-160</ref> Allora Amalasunta, che voleva mantenere il potere, sposò suo cugino [[Teodato]], [[duca]] di [[Tuscia]]. Costui, però, la relegò in un'isola del [[lago di Bolsena]], dove poi la fece uccidere da un suo sicario nel [[535]]. L'esilio e l'assassino di Amalasunta fu il ''[[casus belli]]'' che permise a Giustiniano di invadere l'Italia.<ref>Procopio di Cesarea, ''De Bello Gothico'' I, 5.1</ref> Teodato tentò di evitare la guerra, spedendo messaggeri a Costantinopoli, ma Giustiniano era già pronto a reclamare l'Italia. Solo la rinuncia al trono di Teodato, e la consegna del suo regno all'impero, avrebbero evitato la guerra.
 
Il generale incaricato di dirigere le operazioni fu [[Belisario]], che da poco aveva combattuto con successo contro i [[Vandali]], a cui furono affidati 10.000 uomini tra comitatensi, foederati e buccellarii. Il generale bizantino conquistò velocemente la [[Sicilia]], per poi occupare [[Reggio Calabria|Rhegium (Reggio Calabria)]] e [[Napoli]] prima del novembre [[536]]. A dicembre era a [[Roma]], costringendo alla fuga il nuovo Re dei [[Goti]] [[Vitige]] che da poco era stato chiamato a sostituire [[Teodato]]. Rimase fermo a lungo a Roma poi, grazie a rinforzi giunti da [[Costantinopoli]], il generale spedì [[Narsete]] a liberare [[Rimini|Ariminum (Rimini)]], e [[Mundila]] (che batté i Goti [[Battaglia di Pavia (538)|a Pavia]]) a conquistare [[Milano|Mediolanum (Milano)]]. I conflitti interni fra Narsete e Belisario fecero sì che Milano, assediata, dovette capitolare per fame venendo saccheggiata da 30.000 Goti che, guidati da [[Uraia]], trucidarono gli abitanti ([[539]]).
 
[[File:Theodahad 534 536 Ostrogoth minted in Rome.jpg|thumb|upright=0.8|Ritratto di Teodato su una sua moneta.]]
Nel frattempo erano arrivati in Italia anche i [[Franchi]] e i [[Burgundi]], discesi nella Pianura Padana al comando di [[Teodeberto]]. Belisario riuscì a espugnare [[Ravenna]], capitale degli Ostrogoti, e a catturare Vitige, grazie a un'astuzia: finse di accettare l'offerta da parte dei Goti di diventare loro re per farsi aprire le porte e conquistarla. In seguito alla caduta di [[Ravenna]], il tesoro regio e la corte furono trasferite a [[Pavia]], dove già [[Teodorico il Grande|Teodorico]] aveva fatto realizzare un [[Palazzo Reale (Pavia)|Palazzo reale]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Filippo|cognome=Brandolini|titolo=Pavia: Vestigia di una Civitas altomedievale|lingua=en|accesso=1º giugno 2019|url=https://www.academia.edu/4311218/Pavia_Vestigia_di_una_Civitas_altomedievale}}</ref>.Giustiniano, spaventato, richiamò in patria Belisario lasciando campo libero ai Goti. Nel [[541]] salì al potere [[Totila]], che ottenne l'appoggio della popolazione italica grazie a una politica agraria di eguaglianza, in base alla quale i servi, affrancati, si arruolavano in massa nell'esercito di Totila. Grazie a questo e ad altri fattori, riconquistò l'Italia settentrionale. Totila arrivò fino a Roma assediandola e conquistandola; per la sua difesa venne richiamato Belisario che la riprese nel 547. Giustiniano, dopo aver richiamato Belisario, lanciò nel [[549]] una nuova campagna di conquista dell'Italia, con a capo Germano. Durante la riconquista di Roma guidata da Narsete, [[Totila]] venne ferito e morì poco dopo. Il successore di Totila fu [[Teia (re)|Teia]] che, sconfitto velocemente ([[552]]), fu anche l'ultimo [[re dei Goti]]. La sua sconfitta non determinò però l'automatica sottomissione delle guarnigioni ostrogote, che, pur non eleggendo un nuovo re, continuarono avanti una lotta disorganizzata, chiamando in loro aiuto i Franchi-Alamanni condotti da [[Butilino]] e [[Leutari I|Leutari]]: Narsete, comunque, riuscì a sconfiggere i franco-alamanni, spingendoli al ritiro e nello stesso tempo ottenne la sottomissione delle ultime fortezze ostrogote della Tuscia, di Cuma e di Conza (553-555). Rimaneva però ancora da conquistare la regione transpadana, in cui i Goti, condotti da [[Widin]], non avevano intenzione di arrendersi e avevano ottenuto inoltre l'appoggio del comandante franco [[Amingo]]: la loro resistenza durò fino al 561/562, quando Narsete sconfisse sia Widin sia Amingo e sottomise [[Verona]], [[Pavia]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Piero|cognome=Majocchi|titolo=Piero Majocchi, Sviluppo e affermazione di una capitale altomedievale: Pavia in età gota e longobarda, "Reti Medievali - Rivista", XI - 2010, 2, url: &lt; http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/54/357&gt;|rivista=Reti Medievali|lingua=en|accesso=1º giugno 2019|url=https://www.academia.edu/958195/Piero_Majocchi_Sviluppo_e_affermazione_di_una_capitale_altomedievale_Pavia_in_et%C3%A0_gota_e_longobarda_Reti_Medievali_-_Rivista_XI_-_2010_2_url_http_www.rmojs.unina.it_index.php_rm_article_view_54_357_}}</ref> e [[Brescia]], le ultime sacche di resistenza.
 
La [[Esarcato d'Italia|Prammatica Sanzione]] del [[554]] ricondusse tutti i territori dell'Italia sotto la legislazione dell'Impero bizantino, e reintegrò tutti i proprietari terrieri delle terre alienate dall'"immondo" Totila a favore dei contadini. Gli Ostrogoti, in seguito alla vittoria bizantina, scomparvero praticamente come componente demica, venendo dispersi o arruolati come mercenari per servire in Oriente nell'[[esercito bizantino]], mentre pochi rimasero in Italia; la Chiesa ariana venne perseguitata e molti Ostrogoti vennero convertiti al cattolicesimo, salvo poi essere riassorbiti dai Longobardi.
 
== Cultura ==
[[File:Orecchini ostrogoti.jpg|thumb|left|Orecchini ostrogoti in stile ''policromo'', [[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]].]]
=== Architettura ===
A causa della breve storia del regno, l'arte di Ostrogoti e Romani non subì una fusione. Sotto il patrocinio di Teodorico e Amalasunta, comunque, vennero svolti numerosi restauri di edifici dell'antica Roma. A Ravenna vennero costruite nuove chiese ed edifici monumentali, molti dei quali sono tuttora in piedi. La [[Basilica di Sant'Apollinare Nuovo]], il suo [[battistero]], e la [[Cappella Arcivescovile]] seguono uno stile architettonico tardo romano, mentre il [[Mausoleo di Teodorico]] mostra elementi puramente gotici, come, per esempio, il mancato uso di [[mattone|mattoni]] a cui vennero preferiti blocchi di [[calcare]] [[istria]]no, o il tetto in monoblocco di pietra da 300 tonnellate.
 
=== Letteratura ===
Buona parte dei lavori di letteratura gotica (redatti durante il regno ostrogoto) sono in [[lingua latina]], nonostante alcuni dei più vecchi siano stati tradotti in greco e in gotico (ad esempio il ''[[Codex Argenteus]]''). [[Cassiodoro]], provenendo da un contesto diverso, ed esso stesso incaricato di compiti importanti nelle istituzioni (console e ''[[magister officiorum]]''), rappresenta la classe dirigente romana. Come molti altri con le stesse origini, servì lealmente Teodorico e i suoi eredi, come descritto nelle sue opere del tempo. Il suo ''Chronica'', usato in seguito da [[Giordane]] per il proprio ''Getica'', e altri [[Panegirico|panegirici]] scritti da lui e da altri romani per i re Goti del tempo, vennero redatti sotto la protezione dei signori Goti stessi. La sua posizione privilegiata gli permise di compilare il ''Variae Epistolae'', un epistolario di comunicazioni di stato, che ci permette un'ottima conoscenza della diplomazia gotica del tempo.
[[File:Musei civici6.jpg|miniatura|Fibbia di cintura ostrogota da [[Torre del Mangano]], VI secolo, [[Pavia]], [[Musei civici di Pavia|Musei Civici]]]]
[[Anicio Manlio Torquato Severino Boezio|Boezio]] è un'altra importante figura del tempo. Ben educato e proveniente da una famiglia aristocratica, scrisse di matematica, musica e filosofia. Il suo lavoro più famoso, il ''[[De consolatione philosophiae]]'', venne scritto mentre si trovava imprigionato con l'accusa di tradimento.
 
== Re ostrogoti ==
{{vedi anche|Sovrani ostrogoti}}
=== Dinastia degli Amali ===
* [[Valamiro]] circa 447-465
* [[Teodemiro]] 468-474
* [[Teodorico il Grande|Teodorico]] 476-526
* [[Atalarico]] 526-534
* [[Teodato]] 534-536
 
=== Re successivi ===
* [[Vitige]] 536-540
* [[Ildibaldo]] 540-541
* [[Erarico]] 541
* [[Totila]] 541-552 (anche conosciuto come Baduela)
* [[Teia (re)|Teia]] 552-553
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progettiBibliografia ==
=== Fonti primarie ===
{{Interprogetto|commons=Category:Ostrogoths}}
* [[Procopio di Cesarea]], ''[[De bello Gothico]]'', Volumi I-IV
{{portale|Medioevo}}
* [[Giordane]], ''[[De origine actibusque Getarum]]'' ("Origine e azioni dei Goti"). {{cita testo|url=http://www.ucalgary.ca/~vandersp/Courses/texts/jordgeti.html|titolo=traduzione di Charles C. Mierow|accesso=16 novembre 2019|dataarchivio=20 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091120165553/http://www.ucalgary.ca/~vandersp/Courses/texts/jordgeti.html|urlmorto=sì}}
* [[Cassiodoro]], ''Chronica''
* Cassiodoro, ''{{cita testo|url=https://www.gutenberg.org/etext/18590|titolo=Varia epistolae|postscript=nessuno}}'' ("Lettere"), presso il [[Progetto Gutenberg]]
* Anonymus Valesianus, ''{{cita testo|url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Excerpta_Valesiana/2*.html|titolo=Excerpta, Par. II|postscript=nessuno}}''
 
=== Fonti secondarie ===
;In inglese
* [[Edward Gibbon]], ''History of the Decline and Fall of the Roman Empire'' Vol. IV, Capitoli {{cita testo|url=http://www.worldwideschool.org/library/books/hst/roman/TheDeclineandFallofTheRomanEmpire-4/chap9.html|titolo=41|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080120062519/http://www.worldwideschool.org/library/books/hst/roman/TheDeclineandFallofTheRomanEmpire-4/chap9.html }} e {{cita testo|url=http://www.worldwideschool.org/library/books/hst/roman/TheDeclineandFallofTheRomanEmpire-4/chap19.html|titolo=43|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080120062213/http://www.worldwideschool.org/library/books/hst/roman/TheDeclineandFallofTheRomanEmpire-4/chap19.html }}
* {{cita libro | nome=Thomas S. | cognome=Burns | titolo= A History of the Ostrogoths | editore=Boomington | anno=1984}}
* {{cita libro|nome=John Bagnell|cognome=Bury|wkautore=John Bagnell Bury|titolo=History of the Later Roman Empire Vol. I & II|url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/home.html|editore=Macmillan & Co., Ltd.|anno=1923}}
* {{Cita libro |cognome=Heather |nome=Peter| titolo=The Goths |editore=Blackwell Publishers |anno=1996 | città=Oxford |url=http://books.google.com/books?id=eCf0Tjg0BukC&printsec=frontcover&dq=Goths&hl=en&ei=rcN7Te3lOYnUgQe_-NzbBw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false |isbn=0-631-16536-3}}
* Herwig Wolfram, ''Storia dei Goti'', Roma, Salerno editrice, 1985 (orig. ted. 1979), pp. 431 ss.
* Patrick Amory, ''People and Identity in Ostrogothic Italy'', 489–554, Cambridge 1997
;In italiano
* Claudio Azzara, ''L'Italia dei barbari'', Bologna, il Mulino, 2002
* Renato Bordone; Giuseppe Sergi, ''Dieci secoli di medioevo'', Torino, Einaudi, 2009
* ''I Goti. Catalogo della mostra'', Milano, Electa, 1994
* Gabriele Pepe, ''Il Medio Evo barbarico d'Italia''. Torino, Giulio Einaudi, 1959
* Giovanni Tabacco, ''La Storia politica e sociale, dal tramonto dell'Impero romano alle prime formazioni di Stati regionali'', in: ''Storia d'Italia'', vol. I, Torino, Einaudi, 1974
* {{Cita libro|cognome=Tamassia|nome=Giovanni|titolo=Storia del regno dei Goti e dei Longobardi in Italia, Vol. II.|url=http://books.google.it/books?id=iRyHSV2MxjwC&printsec=frontcover&dq=editions:OxEBrvFqT5EC&hl=it&ei=MFihTt28OsTysgb74-zlAg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false}}
* Peter Heather, ''La caduta dell'Impero romano'', Milano, Garzanti, 2005.
;Fonti su Teodorico
* AA. VV., ''Teoderico il grande e i Goti d'Italia. Atti del XIII Congresso internazionale di studi sull'Alto Medioevo (Milano, 2-6 novembre 1992)'', Spoleto, CISAM, 1993.
* G. Garollo, ''Teoderico re dei Goti e degl'Italiani'', Firenze, Tip. Gazzetta d'Italia, 1879.
* W. Ensslin, ''Theoderich der Grosse'', München, B. F. Bruckmann, 1947.
* P. Lamma, ''Teoderico'', Brescia, La Scuola Editrice, 1951.
* J. Moorhead, ''Theoderic in Italy'', Oxford, Oxford University Press, 1992.
* P. Amory, ''People and identity in Ostrogothic Italy, 489-554'', Cambridge, Cambridge University Press, 1997.
* A. Giovanditto, ''Teodorico e i suoi goti in Italia (454-526)'', Jaca Book, Milano 1998.
* B. Saitta, ''La «civilitas» di Teoderico: rigore amministrativo, «tolleranza» religiosa e recupero dell'antico nell'Italia ostrogota'', Roma, L'Erma di Bretschneider, 1999.
 
== Voci correlate ==
* [[Goti]]
* [[Sovrani ostrogoti]]
* [[Regno ostrogoto]]
* [[Lingua gotica]]
* [[Teodorico il Grande]]
* [[Grutungi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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