Septimontium: differenze tra le versioni

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{{Ricorrenza
#REDIRECT [[Sette colli di Roma]]
|nome = ''Septimontium''
|immagine = Roma Septimontium PNG.png
|didascalia = Mappa dei ''montes'' di [[Roma (città antica)|Roma]], dove si celebrava il ''Septimontium''
|tipo = religiosa
|data = 11 dicembre
|periodo =
|celebrata in =
|celebrata a = [[Roma antica|Roma]]
|religione = [[Religione romana]]
|oggetto della celebrazione = Processione lungo tutti i "sette monti" (da cui il nome di ''Septimontium'') con relativi sacrifici da celebrare presso i siti dei 27 sepolcri degli ''[[Argei]]''
|ricorrenze correlate =
|tradizioni =
|tradizioni religiose =
|tradizioni profane =
|tradizioni culinarie =
|data d'istituzione =
|chiamata anche =
}}
{{Citazione|Dove adesso si trova Roma c'era un tempo il ''Septimontium'' così chiamato per il numero di ''montes'' che in seguito la città incluse all'interno delle sue mura.|[[Marco Terenzio Varrone|Varrone]], ''De lingua latina'', V, 41. <ref>In effetti Varrone, erroneamente, identifica i Septem Montes con quelli che poi sarebbero stati indicati come i tradizionali setti colli, ossia quelli inclusi nelle mura serviane. [https://www.treccani.it/enciclopedia/roma_res-568930e0-8c61-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/]</ref>}}
 
Il termine [[lingua latina|latino]] '''Septimontium''' o '''Settimonzio''' (ovvero ''sette monti'') era utilizzato dagli [[Antica Roma|antichi Romani]] sia per indicare una festività religiosa<ref>M.Pallottino, ''Origini e storia primitiva di Roma'', Milano 1993, pp. 148-149.</ref> sia, secondo [[Marco Terenzio Varrone|Varrone]], per rappresentare anche un concetto territoriale collegato alla città di [[Roma]]<ref>[[Massimo Pallottino]], ''Origini e storia primitiva di Roma'', p. 70.</ref>.
 
== Etimologia ==
Basandosi sul testo varroniano, [[Georg Wissowa]] ha proposto la tesi secondo la quale il termine rinvia ai ''Septem Montes'', con chiaro riferimento alle sette cime sulle quali la cerimonia aveva luogo<ref>Georg Wissowa, ''Septimontium und Subura'', in "Gesammelte Abhandlungen zur römischen Religions- und Stadtgeschichte", 1904, p. 230-252.</ref>.
 
Per un'altra tesi, il termine deriva da ''Saepti Montes'', ovvero da Monti divisi, con riferimento alle palizzate che proteggevano i primi nuclei abitati.<ref>Frederik Muller, Jzn., De veterum, imprimis Romanorum, studiis etymologicis: pars prior (thèse de doctorat ès lettres), Utrecht, A. Oosthoek, 1910.</ref>
 
==Descrizione==
===Concetto religioso===
Lo scrittore latino [[Sesto Pompeo Festo]] riporta una festa che si celebrava l'11 dicembre,<ref>Decio Cinti, ''Dizionario mitologico'', ed. speciale di ''Archeo'', Milano 1998, p. 270.</ref> durante la quale era vietato l'uso di veicoli trainati da cavalli.<ref>Plutarco (vedi nel seguito) ipotizza che fosse un modo perché alla festa partecipassero più abitanti possibile o che fosse un tributo al lavoro dei cavalli per la costruzione della città.</ref>
 
Sembra fosse stata istituita dal re [[Numa Pompilio]] e che consistesse in una processione lungo tutti i "sette monti" (da cui il nome di ''Septimontium'') con relativi sacrifici da celebrare presso i siti dei 27 sepolcri degli [[Argei]] (che si trovavano appunto su quelle alture) che secondo la tradizione erano gli eroici principi greci che erano giunti nel [[Lazio]] al seguito di [[Ercole]]<ref>''Argeos dictos putant a principibus, qui cum Hercule Argivo venerunt Romam et in Saturnia subsederunt'', Varrone, ''De lingua latina'', Libro V, VIII</ref>.
 
La circostanza che la festa fosse originariamente riservata alle sole genti di stirpe latina che abitavano quei luoghi (I ''Montes'' contrapposti ai ''Colles'' abitati dai Sabini), sembrerebbe una conferma del fatto che si tratti di una festività molto antica, forse anche precedente all'epoca di Numa Pompilio, corrispondente alla prima espansione del centro urbano dal Palatino ai colli circostanti.
 
[[Plutarco]], che visse tra il I e II secolo d.C., racconta che contrariamente a quanto accadeva per altre festività arcaiche, questa continuava a essere celebrata dai Romani, dal che se ne desumeva l'importanza. E se anche si era persa la certezza per il significato specifico, i più protendevano che con l'ipotesi che si festeggiasse il momento in cui i diversi abitati per la prima volta venivano a formare una città.<ref>[[Plutarco]], [[Questioni romane]], 69.</ref>
 
===Concetto territoriale===
Dal punto di vista territoriale , i "sette monti" non corrispondono ai tradizionali [[sette colli di Roma|"sette colli"]]:<ref>{{cita libro|cognome=Palombi|nome=Domenico|titolo=Tra Palatino ed Esquilino: Velia, Carinae, Fagutal. Storia urbana di tre quartieri di Roma antica|editore=Istituto Nazionale d'Archeologia e Storia dell'Arte |città=Roma|anno=1997|isbn=8872751012}} Varrone, ignorando l'indicazione relativa ai Montes, avrebbe riportato l'elenco dei sette colli alle alture più significative all'interno delle Mura Serviane: Campidoglio, Aventino, Celio, Esquilino, Palatino, Qurinale e Viminale.</ref> i primi si riferiscono a una fase più antica dell'abitato<ref name="Castagnoli">Ferdinando Castagnoli, ''Topografia di Roma antica'', Torino 1980, p. 62.</ref>. Resta dibattuto a quale periodo facesse riferimento il termine; per una tesi il primo centro proto-urbano di Roma sarebbe sorto dall'unione di villaggi pre-urbani, attorno alla prima metà del [[IX secolo a.C.]]<ref>[[Andrea Carandini]], ''Roma il primo giorno'', 2007.</ref>, per un'altra l'attestazione in epoca storica di una festa religiosa sarebbe la prova dell'esistenza di un centro proto-urbano, successivo a quello identificato dalla [[Roma quadrata]]<ref name="Roma, Vol p. IV">[[Theodor Mommsen]], Storia di Roma, Vol. I, Cap. IV, par. 4.</ref>.
 
Il ''Septimontium'' propriamente detto era formato dalle seguenti alture, dette ''montes''<ref name="Castagnoli" /><ref name=Festo>[[Sesto Pompeo Festo]], ''De verborum significatu'',[https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?query=;brand=default;docId=dlt000185/dlt000185.xml Testo in Latino].</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/settimonzio|titolo=Settimonzio nell'Enciclopedia Treccani|lingua=it-IT|accesso=2019-01-28}}</ref>:
 
*le due del [[Palatino]] (il ''Palatium'' e il ''Cermalus'')
*le tre dell'[[Esquilino]] (il ''[[Fagutale|Fagutal]]'', l'''[[Colle Oppio|Oppius]]'' e il ''[[Cispio|Cispius]]'')<ref name="Roma, Vol p. IV" />
*la ''[[Velia (colle)|Velia]]'', che collegava Palatino ed Esquilino, e che fu in parte spianata nel [[XX secolo]] per l'apertura di [[Fori Imperiali#La via dei Fori|via dei Fori Imperiali]]
*il ''[[Celio|Caelius o Querquetual]]''<ref>G.Brizzi, ''Storia di Roma. 1. dalle origini ad Azio'', p. 11.</ref> o la [[Suburra]]<ref>Roma, Enciclopedia Italiana, Treccani</ref>
 
Il territorio romano identificato dal ''Septimontium'', inizialmente ristretto ai soli ''montes'', fu allargato in seguito anche ai due ''colles'' del [[Viminale (colle)|Viminale]] e del [[Quirinale (colle)|Quirinale]] (quest'ultimo a sua volta includeva ''Latiaris'', ''Mucialis'', ''Salutaris''), compresi nella lista canonica dei "sette colli"<ref>[[Andrea Carandini]], ''Roma il primo giorno'', 2007, pp. 22-24.</ref><ref>[[Theodor Mommsen]], Storia di Roma, Vol. I, Cap. IV, par. ''La città Palatina ed i Sette colli''.</ref>.
 
=== La Suburra e il Celio ===
Il riferimento di [[Sesto Pompeo Festo]] al Septimontium crea più di un problema interpretativo.
{{Citazione|Septimontio ut ait Antistius Labeo hisce montibus feriae: Palatio cui sacrificium quod fit Palatuar dicitur; Veliae cui item sacrificium; Fagutali, Suburae, Cermalo, Oppio, Caelio monti, Cispio monti.|[[Sesto Pompeo Festo|Festus]] 348<ref name=Festo />
}}
 
La presenza di otto elementi nel Septimontium appare difficoltoso se si fa riferimento al suo significato territoriale, mentre presenterebbe minori problematiche se riferito al suo significato religioso; in questo caso, si potrebbe ipotizzare che la festività, inizialmente riferita a sette diverse comunità, abbia poi ricompreso un'ottava comunità ([[Suburra]] o [[Celio]]), senza che questo però comportasse la modificazione del nome.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/roma_res-568930e0-8c61-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/ Su Treccani]</ref> [[Theodor Mommsen]] opta per la Suburra nel Septimontium originario (a scapito del Celio).<ref>Storia di Roma dalle origini alla Repubblica, Theodor Mommsen, p.44, Rusconi Libri ed.2020</ref> Altri optano per il Celio, non considerando la Suburra propriamente un monte.<ref>Roma, Enciclopedia Italiana, Treccani, 1936</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=Brizzi|nome=Giovanni|wkautore=Giovanni Brizzi|titolo=Storia di Roma. 1.Dalle origini ad Azio|editore=Pàtron|città=Bologna|anno=1997}}
*{{cita libro|cognome=Carandini|nome=Andrea|wkautore=Andrea Carandini|titolo=Roma il primo giorno|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=2007}}
*Decio Cinti, ''Dizionario mitologico'', ed. speciale di ''Archeo'', Milano 1998.
*{{cita libro|cognome=Pallottino|nome=Massimo|wkautore=Massimo Pallottino|titolo=Origini e storia primitiva di Roma|editore=Rusconi|città=Milano|anno=1993|isbn=88-18-88033-0}}
 
== Voci correlate ==
#REDIRECT* [[Sette colli di Roma]]
 
{{Festività di Roma antica}}
{{Portale|Antica Roma|Festività|Religioni|Roma}}
 
[[Categoria:Festività romane|Septimontium]]