Cascà: differenze tra le versioni

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{{Gastronomia
Il Cashcà è un cibo di derivazione araba, peculiare della popolazione di [[Carloforte]], ([[Isola i San Pietro]]), nella regione del Sulcis, sud della [[Sardegna]].
| nome = Cascà
La popolazione di Carloforte, di origine ligure, colonizzò un piccolo territorio in Tunisia dal 1540 al 1738 assumendo nell'uso alcuni cibi tunisini come il Cus-cus, ma modificandoli per propria parte.
| immagine =
Infatti il Cashcà pur essendo uno stretto derivato del Cus-cus tunisino non ha l'abbinamento con la carne.
| IPA =
| altri nomi =
| paese = Italia
| regione = Sardegna
| regione2 =
| diffusione =
| zona = [[Carloforte]] ([[isola di San Pietro]]) [[Calasetta]] ([[Isola di Sant'Antioco]])
| categoria = unico
| riconoscimento =
| ingredienti = {{lista|cuscus|verdure|carne}}
| varianti =
}}
 
Il Cashcà'''cascà''' è un cibo di derivazione [[Cucina araba|araba]], peculiare della popolazione di [[Carloforte]], ([[Isolaisola idi San Pietro]]) e di Calasetta (Isola di Sant'Antioco), nella regione del [[Sulcis]], sud dellain [[Sardegna]] meridionale, derivato dal [[cuscus]] [[Tunisia|tunisino]].
Il Cashcà è anche pronunciato (italianizzato) con "cascà", per quanto nella pronuncia corretta, in lingua [[tabarchino|tabarchina]] la "h" sta a significare la pronuncia a "denti serrati".
 
La popolazione di Carloforte e Calasetta, di origine [[Liguria|ligure]], dal [[1540]] al [[1738]] colonizzò un piccolo territorio in Tunisia, dalpresso 1540l'isola aldi 1738[[Tabarka]], nei pressi di [[Tunisi]], assumendo nell'uso alcuni cibi tunisini come il Cus-cuscuscus, ma modificandoli: infatti il cascà non prevede l'abbinamento percon propriala partecarne.
===Ricetta del Cashcà===
 
La ricetta di Carloforte, detta anche "[[Cucina tabarchina|tabarchina]]", prevede di mescolare alla [[Farina#Farina e semola|semola]] diverse verdure ([[Cicer arietinum|ceci]], [[Pisello|piselli]], [[Brassica oleracea sabauda|verza]], [[carota]], [[finocchio]], [[melanzana]], [[zucchina]], ed è aromatizzata con erbe ([[Foeniculum vulgare|finocchio selvatico]]) e spezie: ([[coriandolo]], [[cannella]], [[chiodi di garofano]], [[anice stellato]]).
U CASHCÀ TABARKIN
Il CUS-CUS TABARCHINO, ALLA CARLOFORTINA
 
In passato il cascà era un piatto semplice e povero: gli elementi base della sua preparazione erano, oltre alla semola opportunamente lavorata, il cavolo cappuccio o il cavolfiore ed i ceci. Col tempo il piatto si è evoluto, ed alla ricetta base si sono aggiunte le varie verdure di stagione e la carne suina. Il piatto così trasformato è divenuto cibo della festa in epoca recente, preparato soprattutto in occasione della festa patronale di San Carlo.
Ingredienti per 6 persone:
Ogni anno a Carloforte si tiene la sagra del Cuscus Tabarchino (Il Cascà di Carloforte).<ref>{{cita web|url=http://www.consorzioturisticocarloforte.it/articles/2014/04/14/xiii-sagra-del-cuscus-tabarchino/|titolo=XIII Sagra del Cuscus Tabarchino|sito=consorzioturisticocarloforte.it|accesso=3 aprile 2021|urlarchivio=https://archive.is/20140522075520/http://www.consorzioturisticocarloforte.it/articles/2014/04/14/xiii-sagra-del-cuscus-tabarchino/|dataarchivio=22 maggio 2014}}</ref>
 
== Note ==
semola di grano duro grossa 500 g - ceci da ammollare (il giorno prima) 150 g - pisellini 150 g - mezzo cavolo verza - 2 o tre carote - 1 finocchio - 1 melanzana - 1 zucchina - cipolla - finocchietto selvatico - spezie in polvere (coriandolo, cannella, chiodi di garofano, anice stellato) - noce moscata - un litro di brodo vegetale - olio extravergine - sale
<references/>
 
== Bibliografia ==
Mettere a bollire l’acqua per cuocere a vapore il cascà (la semola).
*{{cita libro|autore=Daniela Guaiti|titolo=Sardegna|editore=Edizioni Gribaudo|ISBN=88-7906-835-0|anno=2010|pagina=40|url=http://books.google.it/books?id=w25Ubo7buvMC&pg=PA40&dq=Casc%C3%A0&hl=it&sa=X&ei=_qp9U7r5L4Kn0AWN4ICwCw&ved=0CEQQ6AEwAw#v=onepage}}
Proceete ad “arrotondare” la semola; tenere a portata di mano una ciotola di acqua tiepida, un poco deeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeei sale e mezza tazza d’olio; arrotondare il cascà a poco a poco, cioè lavorarlo con l'acqua (e poi con eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerché la semola non deve risultare impastata; aggiungere 2 o 3 pizzichi di sale; spruzzare l’acqua con le dita e lavorare sempre nello stesso senso per almeno 10 minuti, tenendo presente che il cascà deve raddoppiare il proprio volume; finita l’acqua, continuare con l’olio, sempre spruzzato con le dita, per altri 10-15 minuti; la semola è pronta quando si presenta gonfia e morbida.
*{{cita libro|autore=Sergio Rossi|titolo=La cucina dei tabarchini|editore=Sagep Editori srl|ISBN=88-6373-099-7|anno=2010|pagina=220|url=http://books.google.it/books?id=6356Q1mNaQYC&pg=PA220&dq=Casc%C3%A0&hl=it&sa=X&ei=_qp9U7r5L4Kn0AWN4ICwCw&ved=0CD4Q6AEwAg#v=onepage}}
A questo punto, metterla nella pentola per la cottura al vapore e coprire; ogni tanto, controllare e rimestare.
Nel frattempo, preparare le verdure; cominciare con i ceci, messi a bagno il giorno prima; scolarli e metterli in una pentola con altra acqua, sale e finocchietto; lasciarli cuocere per un’ora e mezza.
Preparare i pisellini in una pentola con un soffritto di olio e cipolla; lasciar cuocere per 20 minuti circa e salare, ma non troppo.
Preparare lo stufato di verdure con il cavolo verza (che può essere precedentemente scottato), le carote e i finocchi tagliati a tocchetti, sempre con una base di soffritto di olio e cipolla; aggiungere brodo fino a coprire le verdure e poi ancora, dopo una cottura di circa 40 minuti; alla fine, aggiungere qualche pizzico della polvere di spezie.
Friggere le melanzane e poi le zucchine, entrambe tagliate a tocchetti, in poco olio d’oliva, e tenere da parte. Ogni tanto controllare la semola, rimestare e aggiungere 2 o 3 mestoli di brodo; il cascà è pronto dopo almeno 2 ore di cottura; a questo punto, versare la semola in una ciotolona di ceramica molto capiente, aggiungere 2 o 3 mestoli di brodo e ancora qualche pizzico di spezie in polvere e, se il cascà è troppo asciutto, altro brodo, sempre rimescolando.
Unire le melanzane e le zucchine e metà di ogni verdura preparata; lasciar raffreddare il tutto coperto, mescolando ogni tanto, stando attenti che non si asciughi.
Le verdure rimaste servono per accompagnare il cascà.
 
{{Portale|cucina|Sardegna}}
Commenti
 
[[Categoria:Piatti unici]]
• È un piatto tipico di Carloforte, ma di origine araba, perché la colonia di Genovesi stabilita nell’Isola di San Pietro proveniva da Tabarka, in Tunisia. È meglio gustarlo il giorno dopo la preparazione.