Sora (Italia): differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Sora
|Panorama = Sora,_panoramica_-_panoramio.jpg
|Didascalia =
|
|Voce bandiera =
|Stemma = Sora-Stemma.svg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Frosinone
|Amministratore locale = Luca Di Stefano
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 19 ottobre 2021
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni = [[Carnello]], Le Compre, Pescura, San Vincenzo Ferreri, Selva, Tofaro
|Divisioni confinanti = [[Arpino]], [[Balsorano]] ([[Provincia dell'Aquila|AQ]]), [[Broccostella]], [[Campoli Appennino]], [[Castelliri]], [[Isola del Liri]], [[Monte San Giovanni Campano]], [[Pescosolido]], [[Veroli]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2150
|Nome abitanti = sorani
|Patrono = [[Restituta di Sora|santa Restituta]]
|Festivo = 27 maggio
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Sora (province of Frosinone, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Sora nella provincia di Frosinone
}}
'''Sora''' ({{Sf|[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[ˈsɔra]}}}}, ''Sòra'' in [[dialetto sorano]]<ref>{{cita libro|titolo=Fonologia del dialetto di Sora |anno=1978 |editore=Arnaldo Forni |autore=Merlo C. |città=Sala Bolognese}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Frosinone]] nel [[Lazio]], situato nella [[Valle del Liri]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio e urbanizzazione ===
Situata a circa 300 m s.l.m. a ridosso dell'Appennino Centrale al confine tra Lazio e [[Abruzzo]], alla confluenza della [[Valle Roveto]] con la [[Valle di Comino|Val Comino]] al cominciare della Valle del Liri. Il [[Fiume Liri]] segna per un breve tratto il confine con il limitrofo comune di [[Isola del Liri]].
[[File:Sora-Dalla Madonna delle Grazie.jpg|thumb|upright=0.7|sinistra|Panorama di Sora dall'altura della Madonna delle Grazie]]
Il centro abitato anticamente era compreso fra il Monte San Casto (m. 546) e le rive del [[Liri]]. Negli anni recenti è molto più esteso, occupando quasi tutta la piana del Liri allo sbocco della Valle Roveto. Ciò è stato possibile soprattutto dopo gli anni 1950, con la ripresa economica e l'aumento demografico. Agli inizi del secolo scorso, specialmente prima del devastante [[terremoto della Marsica del 1915]], l'urbanizzazione di Sora si concentrava in special modo sulle sponde del Liri; dopo la metà del 1900 invece la città comincia a crescere e nuove costruzioni sorgono lungo le arterie principali (via Napoli, viale San Domenico, via Marsicana, viale XX Settembre, via Roma ecc.), che collegano la città al circondario.
Questo sviluppo consistente e non ordinato della città è stato in rottura con il più ordinato piano regolatore imposto negli anni 1920 e 1930, dopo il terremoto della Marsica, che vedeva la città organizzata a scacchiera; si sono sacrificati molti terreni destinati all'agricoltura e al pascolo per costruire moderni quartieri periferici.
=== Clima ===
[[Classificazione climatica]]: zona E, 2150 GR/G
Poiché circondata da monti che fanno da barriera alle correnti fredde provenienti da nord e calde che invece giungono da sud, il suo clima rimane mite per buona parte dell'anno con temperature che però in inverno scendono spesso sotto lo zero.
<ref>Massimiliano Mancini – I Volsci e il loro territorio – Massimiliano Mancini Editore –Piazza Della Libertà n. 2, 03100 Frosinone – ISBN 9788898121083 - pag. 21 e seg.</ref>
== Origini del nome ==
Il toponimo ''Sora'' ha un'origine molto antica ed incerta, sembra derivare da ''Sorae'', oppure da ''Soranus'' che in latino significa ''di Sora'', ma il nome, potrebbe avere anche radici [[Lingue indoeuropee|indoeuropee]] e derivare da ''Sor'' ossia ''roccia ed acqua'' riferendosi a monte San Casto ed al fiume Liri.<ref>Luigi Loffredo - Sora - Edizioni Terra Nostra Roma - 1986 pag. 22</ref>
Comunque il nome è restato immutato nei tempi.
Con certezza si sa, infatti, che già [[Tito Livio]] cita la conquista di ''Sora'' da parte dei [[Civiltà romana|Romani]] tra il 326 ed il 312 a.C. nella [[Battaglia di Lautulae]]<ref>Prima Deca, libro IX, capo XXIV da "Ab Urbe condita Libri CXLII"</ref>; [[Decimo Giunio Giovenale]] parla di come ''Sora'' riusciva ad esaudire i desideri e vizi degli uomini<ref>nelle "Satire"</ref>; [[Ludovico Ariosto]] nell'[[Orlando Furioso]] fa riferimento al ''duca di Sora'' nel Canto XXXVI<ref>[[Orlando Furioso]] Canto XXXVI, verso 7</ref>.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Sora}}
{{citazione|…e la gioventù di Sora, aggiunta [agli altri guerrieri] brillava nelle sue armi…|[[Silio Italico]], ''[[Punica (poema)|Punica]]'', 395-396; motto nel cartiglio dello stemma comunale.|… Soraeque iuventus addita fulgebat telis…|lingua=la}}
Antica città [[Volsci|volsca]], poi occupata dai [[Sanniti]]<ref name="TLXI">[[Tito Livio]], [[Ab Urbe condita libri]], X, 1</ref>, divenne [[colonia romana|colonia]] latina<ref name="TLXI"/> e [[municipio romano]], poi possesso [[impero bizantino|bizantino]], [[longobardi|longobardo]], [[normanni|normanno]] e [[angioini|angioino]].
I primi insediamenti risalgono al [[Paleolitico]] medio.
Uno di una certa consistenza è stato localizzato sul monte San Casto e Cassio dove sono stati rinvenuti anche tratti di [[mura poligonali]] risalenti al periodo [[volsci|volsco]] (VI-IV secolo a.C.)<ref name= Guida>AA.VV. Guida alla Città di Sora - 2009 a cura del Comune di Sora</ref>.
Poiché le prime notizie storiche risalgono all'epoca in cui la città era abitata dai [[Volsci]], si ritiene che essa sia stata da questi fondata.
Nel [[345 a.C.]] fu conquistata da Roma, che nel [[303 a.C.]] vi inviò 4.000 uomini, a fondazione della colonia romana.<ref name="TLXI" /> Da allora ne condivise la storia fino alla caduta dell'[[Impero]].
Sora ha subito molte occupazioni nel corso dei secoli, da parte dei [[Longobardi]], dei [[Bizantini]], dei [[Saraceni]] (breve incursione) e degli [[Magiari|Ungari]] (saccheggio senza occupazione). Nel corso del [[XII secolo]] fu teatro della guerra tra i [[Normanni]] e il Papa. In seguito alla vittoria dei Normanni entrò a far parte del [[Regno di Sicilia]] che poi passò alla dinastia Sveva e successivamente agli [[Angioini]]. In questo periodo il re [[Carlo I d'Angiò]] trasferì la capitale del regno da Palermo a Napoli.
[[File:Sora di Francesco Vanni nel 1604.jpg|thumb|Sora nel [[1604]] in un dipinto di [[Francesco Vanni]].]]
Sora fu quindi sede di una [[conte]]a (la [[Contea di Sora]]) ed in seguito, dal [[1443]], del [[Ducato di Sora]]; infine, nel [[1796]], re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Napoli]] (che poi assunse nel 1816, dopo il [[Congresso di Vienna]], il titolo di [[Ferdinando I delle Due Sicilie]]) soppresse il Ducato di Sora, provvedendo al versamento del relativo prezzo di acquisto al duca [[Antonio II Boncompagni]].
Sora fu quindi inclusa nell'antica provincia di [[Terra di Lavoro]] del [[Regno delle Due Sicilie]] nell'ambito del quale fu capoluogo di [[distretto di Sora|Distretto]] e sede di [[Sottointendenza]].
Con il [[Risorgimento]] Sora divenne parte dal [[1861]] del neonato [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], divenendo capoluogo di [[circondario di Sora|circondario]], sempre nell'ambito territoriale della [[Terra di Lavoro]].
Fu quasi del tutto ricostruita dopo il rovinoso [[terremoto del 1915]].
Nel [[1927]], nell'ambito di un'ampia revisione amministrativa operata dal regime fascista, che portò alla soppressione dei circondari e all'istituzione di nuove province, Sora fu staccata dalla provincia di [[Terra di Lavoro]] e fu assegnata alla neocostituita [[Provincia di Frosinone]], di cui ospita alcune sedi decentrate.
Nel ventunesimo secolo rappresenta un importante centro industriale e commerciale (con cartiere, mobilifici, industrie tessili, svariate attività commerciali, agricole ed artigianali), ed è sede della Fiera di Sora che ospita ogni anno migliaia di visitatori.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Panorama di Sora 2016.jpg|thumb|Centro di Sora dalla Madonna delle Grazie]]
Nella parte antica della città si trovano le chiese di:
* [[Spirito Santo|Santo Spirito]];
* [[Restituta di Sora|Santa Restituta]];
* San [[Bartolomeo apostolo]];
* San [[Francesco d'Assisi|Francesco]];
* San [[Giovanni Battista|Giovanni]];
* San [[Papa Silvestro I|Silvestro]];
* San [[Rocco di Montpellier|Rocco]];
* Sant'[[Antonio Abate]];
* Cattedrale di [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]].
Edifici storici:
* Palazzo municipale su Corso Volsci, già Collegio dei Gesuiti, edificato con i blocchi provenienti dal tempio di Serapide, presenta al suo interno, al piano terra, archi in stile gotico-cistercense;<ref>{{cita pubblicazione|titolo = Sora. Itinerari d’arte e di cultura – luoghi | autore = AA.VV. | editore = F.lli Palombi |anno = 1990 |p =41 |ISBN = 88-7621-318-X |cid = IT\ICCU\CFI\0273508}}</ref>
* Palazzo trecentesco dell’ex Convento dei Minori Conventuali, ristrutturato ed ampliato nel Settecento, attuale sede del museo archeologico e della sezione distaccata del Tribunale di Cassino, situato fra le attuali Piazza Mayer Ross, Piazza Umberto I e via Friuli;
* Palazzo Annoni, databile al XV secolo con rimaneggiamenti nei secoli successivi, in Vicolo Ospedale.
* Palazzo Branca, databile al XVIII secolo, in Via Cittadella;
* Palazzo Vescovile con adiacente seicentesca Loggia delle Benedizioni posta alla sommità di Via XI Febbraio;
* Palazzo Tuzj, databile al XVII secolo, in via A. Carnevale;
* Palazzo Tuzj, databile al XVIII secolo, in vicolo Mancinelli;
* Palazzo Tronconi, Piazza G. Garibaldi.
Lungo corso Volsci, troviamo ad una estremità Piazza Indipendenza su cui si affaccia la cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo campanile e il "Torrione" aragonese, poi Piazza Santa Restituta con l'omonima chiesa e più avanti piazza Palestro dove è collocata la statua del cardinale [[Cesare Baronio]], infine, all'estremo opposto, Piazza [[Esedra]] delimitata da due palazzi che si aprono a [[semicerchio]] verso il prospiciente ponte di Napoli, come ad abbracciare ed accogliere il visitatore.
=== Centro storico ===
[[File:Sora San Giovanni.JPG|thumb|left|upright|Chiesa e piazzetta di San Giovanni]]
[[File:Sora Sant Antonio Abate.jpg|thumb|Chiesa di Sant'Antonio Abate]]
Degna d'interesse è anche la parte del centro storico (''Cancéglie'') sopravvissuta al terremoto e ai rifacimenti urbanistici del [[fascismo]], in cui sopravvivono i vicoli e le antiche botteghe di mercanti ed artigiani, nonché le chiese di [[Chiesa di San Giovanni (Sora)|San Giovanni]] e di [[Chiesa di San Silvestro Papa (Sora)|San Silvestro Papa]] recentemente ristrutturata.
[[File:Sora Madonna delle Grazie 2.jpg|thumb|left|upright=0.7| Chiesa della Madonna delle Grazie]]
Sulla roccaforte detta di "San Casto" o più comunemente "Rocca Sorella", raggiungibile esclusivamente a piedi tramite sentieri o scalinata si trovano lungo il percorso prima le chiese di "Sant'Antonio Abate" e della "[[Chiesa della Madonna delle Grazie (Sora)|Madonna delle Grazie]]" e poi il "Castello" di epoca romano-medievale.
Al di fuori dal centro storico tra gli altri edifici di culto religioso va ricordata anche la [[Abbazia di San Domenico|basilica di San Domenico]]<ref>[http://www.sandomenicoabate.it San Domenico Abate<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, costruita sui resti della presunta villa natale di [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] e la piccola chiesa dedicata a [[Giuliano di Sora|San Giuliano martire]] il cui sotterraneo custodisce la cella della prigionia e del martirio del santo, aperta ai visitatori.
=== Architetture religiose ===
==== Cattedrale di Santa Maria Assunta ====
{{Vedi anche|Cattedrale di Santa Maria Assunta (Sora)}}
[[File:Cattedrale di Sora.JPG|thumb|Duomo di Sora]]
Nella piazza del Risorgimento, dove in epoca romana si trovava il ''Forum Aureum'', su una base di mura ciclopiche dai massi poligonali, antichi resti italici di un santuario dedicato a un dio eponimo della città, ''Soranus'', probabilmente di origine [[etruschi|etrusca]] (cfr. [[Monte Soratte]], [[Soriano nel Cimino]], [[Sorano]]) si eleva la Cattedrale di Sora, «resa veneranda dai fastigi sacri dei Papi e dei porporati, dal dolore dell'avverso destino, dall'ala dei secoli» (Achille Lauri).
La Cattedrale, dedicata a Maria Assunta è a tre navate, a croce latina, di stile semigotico primitivo.
Provata ma meno delle altre chiese cittadine dal tremendo terremoto del 13 gennaio 1915, nulla poté dinanzi all'incendio che la distrusse completamente esattamente un anno dopo, la notte tra il 12 e 13 gennaio 1916; rimasero in piedi solo le mura massicce, di pietra squadrata.
==== Chiesa di Santa Restituta ====
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Restituta (Sora)}}
[[File:Sora santa restituta.jpg|left|thumb|Chiesa e piazza Santa Restituta]]
La chiesa si trova nella omonima piazza lungo Corso dei Volsci ed è dedicata alla santa protettrice della città.
Venne completamente ricostruita, in forme diverse dall'originale, dopo il terremoto del 1915.
Della chiesa distrutta mantiene il portale centrale.
Sul lato destro della chiesa si trova il campanile con l'orologio che da sempre regola con i suoi rintocchi le attività dei sorani.
==== Basilica di San Domenico ====
{{Vedi anche|Abbazia di San Domenico}}
[[File:Abbazia-SanDomenico-Sora.jpg|thumb|Abbazia di San Domenico]]
Al titolo di "Beata Maria Vergine", nella riconsacrazione del 1104 da parte di [[papa Pasquale II]], fu aggiunto quello di [[Domenico di Sora|San Domenico]].
L'abbazia ebbe un rapido sviluppo e una ricca vita spirituale e liturgica, come attestano anche alcune rare testimonianze manoscritte, quali il codice Reginense lat. 334 della [[Biblioteca apostolica vaticana|Biblioteca Vaticana]], di cui è stato pubblicato il prezioso ''libellus precum''<ref>[[Mariano Dell'Omo]], ''Nel raggio di Montecassino. Il "libellus precum" di S. Domenico di Sora (Vat. Reg. Lat. 334)'', in ''"Classica et Beneventana". Essays Presented to Virginia Brown on the Occasion of her 65th Birthday''. Edited by F.T. Coulson and A.A. Grotans, Brepols, Turnhout 2008 (Textes et études du Moyen Âge 36), pp.235-291.</ref>.
Dopo due secoli di vita monastica, con l'intervento di [[papa Onorio III]] e di [[Federico II di Svevia|Federico II]], nel 1222, fu unita giuridicamente all'[[abbazia di Casamari]], di cui resta ancora la prima figlia.
Dopo un lungo periodo di alterne fortune, nel 1833 l'abate commendatario di Casamari, Sergio Micara, vi insediò una vera comunità ristabilendo così la vita monastica.
La chiesa dell'abbazia è ''[[basilica minore]]'' dal 2011.<ref>[http://www.sandomenicoabate.it/] Sito ufficiale dell'Abazia di san Domenico Abate</ref>
====
{{Vedi anche|Chiesa di San Bartolomeo (Sora)}}
[[File:Chiesa di San Bartolomeo - Sora (Fr).jpg|thumb|upright=0.8|left|Chiesa di San Bartolomeo Apostolo]]
La chiesa, tra le più antiche della città, si trova su Corso Volsci in prossimità del ponte di Napoli. Le strutture murarie presentano elementi architettonici di epoca romanica benché le sue origini siano ancor più remote.
A seguito del [[terremoto del 1915]] e dei successivi interventi di riqualificazione urbanistica che interessarono il centro della città nel ventennio fascista, fu accorciata e privata del suo originale fronte di gusto barocco per essere ricostruito secondo gli schemi neoclassici. Il livello pavimentale della chiesa si trova attualmente ad una quota inferiore rispetto al piano stradale che venne rialzato con i riporti delle macerie provocati dal sisma.
Al suo interno è presente un pregevole Crocifisso ligneo di scuola michelangiolesca, attribuito allo scultore [[Tiberio Calcagni]].
==== Chiesa di Santa Maria degli Angeli dei pp. Passionisti ====
{{Vedi anche|
[[File:Facciata Chiesa S Maria degli Angeli.jpg|thumb|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]]
Appena fuori dal centro abitato, superato il borgo San Rocco, sulle pendici del monte Sant'Angelo ed in posizione rialzata, è posto il convento dei padri Passionisti nel quale si trova la chiesa di Santa Maria degli Angeli. La costruzione dell'intero impianto fu iniziata alla fine del 1500 e all'inizio del 1600 per volontà del Cardinale [[Cesare Baronio]] di Sora. La chiesa ospita un dipinto del 1600 in cui è rappresentato ai piedi della Vergine la città turrita di Sora così come si presentava a quel tempo.
==== Chiesa di Valfrancesca ====
A circa un km e mezzo dal centro, sull'omonima strada che collega Sora a Balsorano e che si trova nella parte nord della cittadina, sorge la chiesa di Valfrancesca, eretta nel 1679 per opera dei Padri Gesuiti.
L'antica chiesa era ovale, quasi rotonda, ed era rivolta verso oriente, cioè verso il fiume Liri. L'interno, in stile Barocco, ospitava l'altare maggiore e due altari laterali dedicati all'Immacolata Concezione e a San Nicola di Bari.
Il terremoto del 1915 la distrusse completamente ed il tempio fu ricostruito, non lontano dal vecchio sito, ed inaugurato nel 1932. Sull'altare maggiore ancora oggi si venera l'antica immagine della Madonna, sicuramente databile ad inizio seicento. Per ciò che concerne la statua della Madonna "Grande", una possibile datazione la ritroviamo sul retro del suo capo: 1680, autore [[Filippo Regoli]].<ref>Lucio Megio, Romina Rea, Il culto della Madonna e dei Santi nella città di Sora, 2012</ref>
Risultano ormai distrutti dagli eventi tellurici del [[Terremoto della Marsica del 1915|13 gennaio 1915]] i due monasteri urbani delle Clarisse di [[Monastero di Santa Chiara (Sora)|Santa Chiara]] (odierna Villa Comunale) e quello dei padri Celestini (odierno largo Via Caio Sorano).
=== Architetture militari ===
==== Castello dei Santi Casto e Cassio ====
Collocato sulla vetta piramidale naturale del Monte San Casto che domina la città, il Castello è posizionato a 500 metri di altezza ed è facilmente raggiungibile da vari percorsi tutti pedonali partendo dal centro storico di “Canceglie”, quartiere antico della Città, oppure salendo da piazza Santa Restituta.
Dell'antico castello dei [[Volsci]], situato in posizione strategica<ref>poteva essere un punto di osservazione di tutto il circondario, permettendo un efficace controllo visivo di tutta la valle del Liri, gran parte della Valle di Roveto e della Valle di Comino</ref>, facilmente difendibile e difficilmente attaccabile, quasi al confine tra la [[Marsica]] ed il Lazio, si conservano le massicce mura perimetrali ed alcuni torrioni romani e medievali oltre a molti ruderi accatastati dopo la [[Repubblica Napoletana (1799)|Rivoluzione Napoletana]] del 1799.
Dapprima dominio volsco, poi romano, longobardo, papale, borbonico, durante il periodo ducale vide le schiere armate dei [[Cantelmi]], dei [[Della Rovere]] e dei [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]] contro i conquistatori stranieri.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Sora}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1 gennaio 2022 la popolazione straniera residente è di 993 persone<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|sito=demo.istat.it|accesso=2023-03-14}}</ref>, rappresentante il 4% della popolazione residente in Sora. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono:
* [[Romania]] 197 (19,8%)
* [[Pakistan]] 108 (10,9%)
* [[Marocco]] 107 (10,8%)
* [[Repubblica Popolare Cinese]] 66 (6,6%)
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Fonologia del dialetto di Sora}}
{{citazione|Sora nostra<br /><br />Quanne la juna chiena esce redenne<br />arret'a chiste circhie de mentagne<br />e se specchia ent'a sciume e lle campagne<br />agliumenate, comm'ì sole, rrenne,<br /><br />Sante Casteche, sule 'ncim' a tutte<br />ficca la ciocca 'mmes' a lle serine,<br />e pare n' giacante - Au' destrutte<br />ogne ccòsa - isse dice - è uere cine,<br /><br />Ma, se resta de me sule 'na preta<br />ì pozze sempe recuntà i' ualore<br />del lla gente passata! - 'Ne pueta<br /><br />remaste a reuarda' 'ncim' glie ponte,<br />diciarria ca la notte ciume e monte<br />se scagnate 'ne bbace tutt'ammore! |[[Luigi Conocchia]], "Frunne de cerqua", Tip. Fraioli, [[Arpino]], [[1896]]}}
Il dialetto di Sora è un dialetto del gruppo meridionale intermedio che, pur avendo molte caratteristiche che lo accomunano ai [[dialetti mediani]] e in particolare ai [[dialetti laziali centro-settentrionali]]<ref>Tra queste l'articolo determinativo singolare maschile ''je'', gli infiniti presenti tronchi e l'uso pressoché esclusivo del verbo essere (''esse'') come ausiliare.</ref>, è comunque vicino ai [[dialetti campani]]; è reso celebre nel panorama della linguistica contemporanea grazie all'opera di [[Clemente Merlo]], glottologo che dopo aver soggiornato più volte nella città ospite di [[Vincenzo Simoncelli]], scrisse opere di linguistica fondamentali proprio attorno al ''dialetto sorano''. Manifestazioni per lo più di carattere folklorico e quasi goliardico sono le poesie di Riccardo Gulia.
{{Citazione|A mé che sò' poeta dialettale<br />e parle solamente che je core,<br />me uè' 'na frenesìa, 'na smània tale,<br />quanne se parla 'e '''Patria''', '''<nowiki>'</nowiki>e Ddì e d'Amore,'''<br />che 'nne me frène cchiù, pèrde i controlle;<br />e, a còste che ce uò la carta 'a bolle,
'agli' 'a osannà' pur'ì' '''alle Fiamme Gialle...<ref>Grassetti dell'autore</ref>'''.|Riccardo Gulia, Pagine d'Amore, in Vita Sorana Maggio Giugno 1976, tip. Pasquarelli - Sora}}
Nell'ottobre del 2008 è stato pubblicato, a cura dell'Assessorato alla cultura della Città di Sora, un "Vocabolario della lingua sorana" (Autori: Gino Catenacci, Antonio Cinti, Ernani Di Vito, Loreto Petrozzi) per i tipi delle "Arti grafiche Pasquarelli".
Nel gennaio del 2010 è stato pubblicato, a cura dell'Assessorato alla cultura della Città di Sora, una raccolta di proverbi in sorano ("Proverbi in lingua sorana" - "Chi nen sa è comme a chi nen ce uéde" - a cura di Gino Catenacci, Loreto Petrozzi) per i tipi della "Tipografia Antonio Corsi - SORA".
Nel gennaio del 2016 è stata pubblicata la "Grammatica della lingua sorana" (Autori: Gino Catenacci, Piero Conte, Loreto Petrozzi) per i tipi del "Centro Editoriale Valtortiano - Isola del Liri (FR)".
=== Religione ===
La maggior parte della popolazione professa la [[Chiesa cattolica|religione cattolica]], ma non mancano aderenti ad altri credi o religioni.
In modo particolare sono presenti fedeli della Chiesa Cristiana Evangelica: [[Assemblee di Dio in Italia|A.D.I.]], dell'Associazione [[Testimoni di Geova]] e dell'[[Islam]].
Sora è sede Vescovile (diocesi di Sora, [[Cassino]], [[Aquino]] e [[Pontecorvo]]).
Fin dai primi secoli del cristianesimo fu sede di diocesi ed in epoca [[longobardi|longobarda]] divenne capoluogo di ''[[gastaldato]]'' facente parte del [[ducato di Benevento]].<ref>Enciclopedia Universale - Rizzoli Larousse, XIV</ref>
{{Vedi anche|Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo}}
Il primo documento ufficiale che attesta Sora come diocesi costituita risale al [[496]] ma testimonianze storiche confermano una stabile presenza apostolica nella città già a partire dagli ultimi anni del [[II secolo]].<ref>Gustavo Strafforello - La Patria. Geografia dell’Italia - Unione Tipografica – Editrice – Torino –1902- Pag. 249</ref>
===
{{F|centri abitati del Lazio|gennaio 2018}}
* 17 gennaio "[[Sant'Antonio Abate]]", festeggiamenti nella chiesa posta alla base del colle S. Casto e Cassio. Nell'occasione per i più piccini c'è la tradizionale vendita dei "''sciùscie'''".
* 27 gennaio "[[Giuliano di Sora|San Giuliano di Sora]]".
* 31 gennaio "[[Ciro di Alessandria|San Ciro]]" festeggiamenti nel quartiere cittadino che prende il nome dal Santo medico e martire.
* 15 febbraio "[[Mezza Maratona dei Volsci]]", più di una semplice gara podistica che vede la partecipazione di atleti di caratura nazionale ed internazionale, la Mezza Maratona dei Volsci è divenuta una vera occasione di promozione turistica per l'intero territorio. Il percorso si sviluppa lungo la [[Valle di Comino]] con la partenza posta nel centro di [[Alvito (Italia)|Alvito]] ed un arrivo situato nel centro storico della città di [[Attilio Regolo]].
* [[Martedì Grasso]] "[[Carnevale del Liri]]", celebre e storica sfilata di carri, che richiama migliaia di turisti da tutto il centro Italia.
* 5 aprile "[[San Vincenzo Ferreri]]".
* [[Giovedì santo]] "il tamburo", nella notte in cui il Cristo fu tradito una storica processione notturna e di enorme effetto si svolge per le strade del centro cittadino al suono ritmato ed inquietante del tamburo.
* [[Venerdì santo]] importante per l'intera città e molto toccante è la processione del venerdì Santo quando vengono portate a spalla la statua della [[Madonna Addolorata]] e del [[Cristo]] morto conservate durante l'anno nella chiesa di Santo Spirito, collocata nel centro cittadino.
* 27 maggio "[[santa Restituta Martire]]", festeggiamenti per la santa patrona della Città di Sora.
* 29 maggio "[[Corpus Domini]]", storica infiorata per alcune delle principali vie del centro storico, con l'esposizione dei gonfaloni.
* 23 giugno "Faóne 'e San Giua'nne", nella notte di San Giovanni un enorme e spettacolare fuoco viene acceso sul fiume Liri in pieno centro cittadino con fiamme che superano i 10 metri di altezza.
[[File:San Giovanni 2017 01.jpg|thumb|Faóne 'e San Giua'nne (Falò di San Giovanni)]]
* 24 giugno "[[San Giovanni Battista]]".
* 14 agosto "la macchina dell'Assunta", circa 60 facchini portano in processione "la macchina dell'Assunta" sulla quale ad un'altezza di 16 metri è posizionata la statua di Maria Assunta, a cui è dedicata la cattedrale.
* 16 agosto "Processione di [[San Rocco]]", conta migliaia di seguaci provenienti da tutto il mondo per le festività di ferragosto, nella quale si porta a spalla per le vie della città la statua del santo con il cane.
* 16 agosto "[[la Canicola]]", storica gara podistica della città giunta nel 2011 alla 40ª edizione.
* 22 agosto "[[Domenico di Sora|San Domenico Abate]]".
* 8 dicembre-6 gennaio "[[Natale a Sora]]", esposizione di oltre cento presepi nel centro storico, ambientati e ricollocati nelle antiche botteghe artigiane riaperte per l'occasione ai turisti.
;Una competizione storica, la Canicola
La Canicola si svolge ogni anno a Sora il giorno dopo ferragosto.
Una maratonina con centinaia di partecipanti, a carattere amatoriale, di circa undici chilometri, che si svolge nel tardo pomeriggio, e che partendo da Via Cittadella attraversa il corso Volsci, percorre il Lungoliri Simoncelli, poi Via Napoli, Viale San Domenico, Via Barca San Domenico, Via Romana Selva, Via Matteotti, Vicolo Branca fino a tornare nel centro storico all'altezza di Vicolo Celli, dove gli atleti partecipanti subito dopo l'arrivo trovano un punto di ristoro.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Nella località sono presenti istituzioni prescolastiche, scolastiche di primo grado e di secondo grado, inferiore e superiore, pubbliche e private.<ref>[http://www.comuni-italiani.it/060/074/scuole/ Scuole a Sora]</ref>
Nel Comune sono presenti le seguenti scuole secondarie di 2º grado:
* Liceo classico “[[Vincenzo Simoncelli]]”
* Liceo scientifico “[[Leonardo da Vinci]]”
* Liceo artistico “[[Antonio Valente (scenografo)|Antonio Valente]]”
* Liceo linguistico e delle scienze umane “[[Vincenzo Gioberti]]”
* Istituto tecnico commerciale e per geometri “[[Cesare Baronio]]”
* Istituto tecnico aziendale statale "[[Guido Brocca]]"
* Istituto professionale “[[Luigi Einaudi]]”
* Istituto professionale di stato per i servizi alberghieri e della ristorazione “[[Giustiniano Nicolucci]]”
* IISS Nicolucci Reggio (Sez. Biologico/Marketing)
* Istituto Tecnico Commerciale - Paritario - “Benedetto Croce”
Nel [[XVIII secolo]] fu attivo a Sora per circa trent'anni il [[Real Collegio Tuziano]].
==== Università ====
La città di Sora ospita sedi distaccate dell'[[Università di Roma La Sapienza]] e dell'[[Università degli Studi di Roma Tor Vergata]].
==== Musei ====
{{Vedi anche|Museo della media valle del Liri}}
Il ''[[Museo della media valle del Liri]]'' è uno dei musei civici archeologici del [[Lazio]].
Il museo fu aperto il 20 aprile 2005. È stato istituito per raccogliere i reperti archeologici raccolti negli scavi di Sora e di altre località della Valle del Liri.
=== Media ===
==== Radio ====
* {{Senza fonte|[[Nuova rete]]
* [[Radio Sora Sorella Radio]]
* [[My Radio]]
* [[Radio So.Ra.]]
* [[Radio Fantastica]]
* [[Radio Dolcissima]]
* [[Wiki Radio]]}}
==== Televisione ====
* [[ITR Radiotelevisione]] (1977-2021)
=== Cinema-Teatro ===
Negli anni '60 del XX secolo, prima del progresso televisivo e del moltiplicarsi dei canali di trasmissione, a Sora vi erano quattro cinema che sono andati a scomparire progressivamente nel corso di qualche decennio, prevalentemente a causa del diffondersi dell'offerta cinematografica fruibile direttamente da casa. Essi erano: il cinema-teatro Capitol, il Supercinema, il Cinema Corso ed il Cinema Liri chiamato anche "Pidocchietto" per le sue ridotte dimensioni. Il Capitol era il più moderno e capiente tra di essi, dotato di una vasta platea ed un'ampia galleria, con 1200 posti a sedere. Questa struttura, oltre che sala cinematografica, era spesso utilizzata per concerti, spettacoli teatrali, convegni e conferenze. La demolizione dell'immobile ha consentito l'ampliamento della piazza Mayer Ross, la realizzazione di un auditorium di ridotta capienza, una migliore fruibilità della collina retrostante e della facciata settecentesca dell'edificio che ospita il Museo Civico della Media Valle del Liri, sebbene attualmente la città non si sia più dotata di un edificio destinato allo stesso uso.
=== Cucina ===
[[File:Ciambella sorana.jpg|thumb|Le ciambelle sorane]]
Dal punto di vista gastronomico tra i prodotti tipici ricordiamo la [[ciambella sorana]] ("ciammella" in dialetto, pane bollito, salato, aromatizzato all'anice e rinfornato), le ciambelline al vino, la "[[cicerchiata]]" (dolce di carnevale), la [[pigna (dolce)|pigna]] (dolce di pasqua), i "ciecamarini" (dolci di carnevale, detti anche "struffoli" o "castagnole" in altre zone), e le "nnocche" (dolce di carnevale tipico anche di altre zone con altri nomi, ad esempio "chiacchiere" o "frappe"), i mostaccioli (dolce natalizio costituito da piccoli rombi di cioccolato ripieni di marmellata, frutta secca, pasta per biscotti e altro secondo le ricette) e i "susamelli" ("seseméje" in dialetto, biscotti natalizi impastati con miele e mandorle).
=== Eventi ===
==== Biennale d'Arte Sacra ====
A partire dal 1965 fino al 1974, la città di Sora ha ospitato quattro edizioni della Biennale di arte sacra di pittura e scultura, organizzata dalla curia vescovile con il patrocinio della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo<ref>{{cita|cfr. Varone G.|pp. 56, 82}}.</ref>, richiamando un cospicuo numero di artisti espositori dall'Italia e dall'estero.
Mons. Biagio Musto, vescovo diocesano, fu promotore dell'evento su iniziativa e proposta del pittore e gallerista [[Michele Rosa (pittore)|Michele Rosa]] che oltre all'ideazione si fece carico dell’organizzazione curando le prime tre edizioni; mons. Ettore Degni (Canonico del Capitolo della Cattedrale) fu il tesoriere e coordinatore dei rapporti con la Giunta Interdiocesana, mentre il prof. Claudio Basile (presidente della locale sezione di A.C.I.) fu l’addetto contabile.
La rassegna riscosse crescente successo nel corso degli anni fino a raggiungere la partecipazione di pittori e scultori che provenivano da tutte le regioni italiane e da molteplici paesi stranieri per un numero complessivo che superava, nelle prime tre edizioni, le 600 untità.
La '''prima edizione''', cui parteciparono 119 artisti, si tenne dal 3 al 21 febbraio 1965 nei saloni del Seminario presso la Curia Vescovile di Sora<ref>{{cita|Catalogo della Mostra, I edizione}}.</ref> sotto forma di Mostra Nazionale d'Arte Sacra, visitata anche da delegazioni straniere come attestato da rubriche di settore in riferimento, appunto, a quella mostra: " ...un gruppo così folto di artisti giapponesi non si era ancor visto fuori della Biennale di Venezia e delle manifestazioni di arte contemporanea..."<ref>{{cita|Capitolium}}.</ref>.
Successivamente, alla luce dei lusinghieri risultati organizzativi e di pubblico, in occasione della '''seconda edizione''' che si tenne nel 1967, fu annunciato ufficialmente la nascita della Biennale<ref name="ReferenceA">{{cita| Si veda incipit Catalogo della Mostra, II edizione}}.</ref>. Questa edizione fu caratterizzata dalla presenza di 191 tra pittori e scultori<ref name="ReferenceA"/>.
La prevista '''terza edizione''' del 1969 non ebbe luogo per motivi organizzativi, ma si svolse nel 1971 dal 20 maggio al 10 giugno. In quella edizione, avendo nel frattempo l'evento consolidato il proprio prestigio, fu raggiunto l’apice dei partecipanti con 306 presenze. In quella circostanza, per motivi di capienza si preferì trasferire l’esposizione presso l’ampio e allora moderno auditorium/palestra del monastero dei Padri Camilliani di Sora<ref>{{cita| Cfr. Catalogo della Mostra, III edizione}}.</ref>. Nonostante gli aumentati spazi a disposizione, gli organizzatori furono costretti a scartare le numerose candidature spontanee pervenute.
Nel corso delle molteplici manifestazioni, tra i tanti artisti-espositori avvicendatisi, furono presenti: [[Saverio Arò]], [[Ferdinando Bellorini]], [[Leonida Beltrame]], [[Sergio Benvenuti]], [[Novella Parigini]], [[Mile Skaraci'c]], [[Joseph Franz Strachota]], [[Gabriele Jagnocco]], [[Iakov Pavic]], [[Nik Spatari]], [[Secondo Raggi Karuz]] i cui affreschi decorano le pareti del presbiterio della chiesa di Santa Restituta. Cospicua fu anche la presenza di pittori internazionali dalla Austria, Cecoslovacchia, Francia, Grecia, India, Jugoslavia, Svizzera, USA.
Per il sopraggiungere di una grave malattia che interruppe l’attività dell’ideatore-fondatore [[Michele Rosa (pittore)|Michele Rosa]] e per la morte del vescovo Musto (1971), al quale subentrò mons. Carlo Minchiatti, la '''quarta e ultima edizione''' - stavolta organizzata dalla Presidenza interdiocesana dell'A.C.I. e dalla Commissione interdiocesana di Arte Sacra nella persona di don Ettore Degni - subì il ritardo di un anno (1974 anziché il previsto 1973) ed un ridimensionamento del numero degli artisti che rispose all’invito<ref>{{cita|Catalogo della Mostra, IV edizione}}.</ref>.
La prestigiosa rassegna, ormai sotto tono per l’esperienza della edizione del 1974, si spense per non essere più riproposta.
== Economia ==
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema '''Unità locali''', intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).<ref name=imprese>{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat |accesso=28 gennaio 2020 |dataarchivio=14 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114110901/http://asc.istat.it/asc_BL/ |urlmorto=sì }}</ref>
{| class="wikitable"
|+
!
!2015
!
!
!
!
!
!2014
!
!2013
!
|-
|
|Numero imprese attive
|% Provinciale Imprese attive
|% Regionale Imprese attive
|Numero addetti
|% Provinciale Addetti
|% Regionale Addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|Numero imprese attive
|Numero addetti
|-
|Sora
|2.337
|6,95%
|0,51%
|6.403
|6,01%
|0,42%
|2.374
|6.434
|2.431
|6.647
|-
|Frosinone
|33.605
|
|7,38%
|106.578
|
|6,92%
|34.015
|107.546
|35.081
|111.529
|-
|Lazio
|455.591
|
|
|1.539.359
|
|
|457.686
|1.510.459
|464.094
|1.525.471
|}
Nel 2015 le 2.337 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 6,95% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 6.403 addetti, il 6,01% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di tre addetti (2,74).
===
Nella parte periferica si sono sviluppate due distinte zone industriali, Schito e Collemarchitto, che ospitano industrie di diverso tipo (tra le altre si ricordano: cartiere, mobilifici, industrie tessili e agro-alimentari, pastifici, liquorifici, industrie di produzione di materassi, industrie della lavorazione del marmo e del ferro) che favoriscono l'occupazione e l'incremento dell'economia del territorio sorano.
La presenza di corsi d'acqua quali il Liri ed il Fibreno, garantiscono alle cartiere presenti sul territorio la maggior parte dell'energia necessaria alla produzione della [[carta]] che attualmente viene realizzata con impianti [[Turbogas]]. Diverse critiche sono state mosse dai cittadini per l'inquinamento causato da questa industria, che ha portato ad una denuncia per emissioni sopra la norma e carte falsificate. La vicenda è terminata con quattro assoluzioni<ref>https://www.ciociariaoggi.it/news/cronaca/68396/sora-fumi-inquinanti-alla-cartiera-burgo-tutti-assolti</ref> e con l'installazione di nuovi moderni filtri per i camini di scarico
=== Il Distretto del tessile ===
{{Vedi anche|Distretto tessile della Valle del Liri}}
Con la L.R. 36/2001 si è provveduto ad identificare i distretti industriali: è così nato il Distretto Tessile della Valle del Liri.
=== L'artigianato ===
*
Tra le attività più tradizionali e rinomate vi sono la lavorazione e l'arte del [[ferro]], del [[rame]] e del [[legno]], finalizzata, quest'ultima, sia al settore dell'[[arredamento]], e in particolar modo alla produzione di sedie con caratteristiche campagnole, sia all'[[intaglio]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=19,20}}</ref>
=== Agricoltura ===
Centro agricolo-commerciale, favorita da un clima costantemente mite, nella parte pianeggiante del suo territorio, in particolare a ridosso del fiume Liri, ma anche nella periferia circostante, raggiunta ormai dalla capillare rete di irrigazione, si possono osservare coltivazioni sia di tipo intensivo che estensivo (cereali, frutta, olio, vino, ortaggi; bestiame).
Molto fiorente è l'attività legata alla coltivazione e vendita di fiori da giardino, di piante da frutto e non.
==
* Dal 22 settembre al 1º ottobre Sora ospita la famosa fiera campionaria, con l'allestimento degli stands nei quali è possibile l'acquisto di qualsiasi oggetto, {{Senza fonte|che puntualmente è visitata da svariate migliaia di persone ogni anno.}}
* Dal 27 aprile al 6 maggio viene allestita la ''Sorarreda'', fiera dell'arredamento, dell'abbigliamento e dei corredi matrimoniali, durante la quale si organizzano anche sfilate di moda e manifestazioni promozionali dell'industria tessile locale {{Senza fonte|con la partecipazione di visitatori che giungono da ogni parte d'Italia.}}
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città di Sora è facilmente raggiungibile essendo posta al centro di un crocevia strategico di strade statali dirette: la Ferentino-Frosinone-Sora, la Cassino-Sora e l'[[Strada statale 690 Avezzano-Sora|Avezzano-Sora]], che la collegano con le principali arterie autostradali nazionali: l'autostrada A1 e l'autostrada A25.
=== Ferrovie ===
* La [[Ferrovia Avezzano-Roccasecca]], rappresenta parte integrante della storia cittadina. Fu salvata negli anni [[1980|'80]] dalla soppressione grazie al bilancio positivo indotto dal pendolarismo scolastico tra Sora e i comuni limitrofi. Attraversa il comune di Sora e vi espleta servizio attraverso due stazioni:
** [[Stazione di Sora]], lo scalo principale della città
** [[Stazione di Compre-San Vincenzo]], che serve la parte settentrionale del comune.
[[File:Ferrovia del Liri ad Arce.jpg|thumb|upright=1.8|center|Ferrovia Avezzano-Roccasecca]]
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Sora (Italia)}}
Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista, quando venne istituita la [[provincia di Frosinone]], Sora passò dalla [[provincia di Caserta]] a quella di Frosinone.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1994]]
|[[1996]]
|Enzo Di Stefano
|[[Centro Cristiano Democratico]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1996]]
|[[2000]]
|Enzo Di Stefano
|[[Centro Cristiano Democratico]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2001]]
|[[2006]]
|Francesco Ganino
|[[Democrazia Europea]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Ganino fu l'unico sindaco eletto con [[Democrazia Europea]], partito [[centrismo|centrista]] scioltosi poi nel [[2002]].
{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/28/Ulivo_perde_Civitavecchia_centrodestra_pieno_co_10_0105289602.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620031455/http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/28/Ulivo_perde_Civitavecchia_centrodestra_pieno_co_10_0105289602.shtml|titolo=L'Ulivo perde Civitavecchia, il centrodestra fa il pieno|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|pagina=49|data=28 maggio 2001|accesso=1º giugno 2011|urlmorto=sì|dataarchivio=20 giugno 2015}} {{cita news|url=http://www.sora24.it/movimento-5-stelle-la-maledizione-del-serapide-colpisce-ancora-13061.html|titolo=Movimento 5 Stelle: La maledizione del Serapide colpisce ancora|pubblicazione=Sora24.it|data=11 maggio 2011|accesso=1º giugno 2011|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2006]]
|[[2011]]
|Cesidio Casinelli
|[[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]]<br>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2011]]
|[[2016]]
|Ernesto Tersigni
|[[Il Popolo della Libertà]]<br>[[Nuovo Centrodestra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2016]]
|[[2021]]
|Roberto De Donatis
|[[Lista civica|Liste civiche]] di [[centrosinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2021]]
|''in carica''
|Luca Di Stefano
|[[Lista civica|Liste civiche]] di [[Centrismo|centro]]
|[[Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20211003/scrutiniGB120330730|titolo=Elezioni amministrative 2021|accesso=28 ottobre 2021|dataarchivio=28 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211028084029/https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20211003/scrutiniGB120330730|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
[[File:Ponte città di Vaughan.jpg|thumb|upright|Il ponte di Sora prende il nome dalla città gemella Vaughan]]
* {{Gemellaggio|Canada|Vaughan}}
* {{Gemellaggio|Francia|Athis-Mons}}
=== Altre informazioni amministrative ===
{{Vedi anche|Consorzio di bonifica Conca di Sora}}
* Fa parte della [[comunità montana Valle del Liri]].
;Consorzio di bonifica Conca di Sora
A Sora ha sede il ''consorzio di bonifica Conca di Sora'', un [[consorzio di bonifica]] che opera in un'area della [[provincia di Frosinone]] comprendente parte della media [[Valle del Liri]] e della valle del [[Cosa (fiume)|Cosa]].
== Sport ==
===
*''ASD Atletica Sora''.<ref>[http://www.fidal.it/mappa.php?regione=LAZ La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)]</ref>
===futsal===
"Città di Sora C5", che nel campionato 2024-2025 milita in Serie C1.
=== Bocce ===
L’Associazione Bocciofila “Primavera” (fondata nel 1976) rappresenta la città di Sora.
===
[[File:Unione Sportiva Sora 1974-75.jpg|thumb|Una formazione del {{Calcio Sora|N}} nella stagione 1974-1975]]
*''[[Sora Calcio 1907]]'' che, nel campionato 2025-2026 milita nel campionato maschile italiano di Serie D<ref name="organici">{{cita web|url=https://lazio.lnd.it/wp-content/uploads/2022/08/014_2_08_2022_orgaeccpro.pdf|titolo=Comunicato Ufficiale N° 14 del 2/08/2022}}</ref>.
*'' A.S.D. Vis Sora 07'' che, nel campionato 2025-2026, milita nel campionato maschile italiano di [[Seconda Categoria]].
*''Femminile Sora Calcio''.
'''Futsal'''
• A.S.D ''Città di Sora 2002,'' che nel campionato 2025-2026 milita in Serie C1 di calcio a 5.
=== Ciclismo ===
Il 21 maggio 1990 Sora fu traguardo della quarta tappa (seconda frazione) del [[Giro d'Italia 1990|Giro d'Italia]], la [[Nola]]-Sora di {{M|164|u=km}} vinta dall'australiano [[Phil Anderson]], e l'indomani sede di partenza della quinta tappa, la Sora-[[Teramo]] di {{M|233|u=km}} poi vinta da [[Fabrizio Convalle]].
A Sora si svolgono annualmente due prove per ciclisti della categoria Juniores (17 e 18 anni di età), il Trofeo Ianniauto e La Ciociarissima, riunite nella "Due Giorni Sorana" organizzata dell'AS Ciclisti Sorani.<ref>{{cita web|url=https://www.federciclismo.it/it/article/2022/07/18/daniele-chinappi-imbattibile-fa-il-bis-alla-due-giorni-sorana/67f7ec53-153e-421a-b840-4336e6233101/|titolo=Daniele Chinappi imbattibile fa il bis alla due giorni sorana|accesso=6 gennaio 2023}}</ref>. La Ciociarissima è, delle due, la prova più antica e prestigiosa: si svolge dal 1988, e fino al 2014 è stata riservata alla categoria dilettanti prima, ed Elite/Under-23 poi (nel 2014 è stata valida anche come [[Campionati italiani di ciclismo su strada|prova tricolore]] Under-23).<ref>{{cita web|url=https://www.tuttobiciweb.it/article/80538|titolo=LA CIOCIARISSIMA. Oggi tocca ad Allievi ed Esordienti|accesso=6 gennaio 2023}}</ref> Nel 2015 è stata aperta ad Allievi ed Esordienti, mentre dal 2017 (trentesima edizione) è gara Juniores.<ref>{{cita web|url=https://lazio.coni.it/lazio/lazio/notizie/54-frosinone/14933-ciociarissima-2017,-l-edizione-del-trentennale-svela-la-copertina.html|titolo=Ciociarissima 2017, l'edizione del trentennale svela la copertina|accesso=6 gennaio 2023|dataarchivio=6 gennaio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230106211451/https://lazio.coni.it/lazio/lazio/notizie/54-frosinone/14933-ciociarissima-2017,-l-edizione-del-trentennale-svela-la-copertina.html|urlmorto=sì}}</ref>
=== Nuoto ===
La SSD Sportfly Nuoto Sora (nata nel 1969 con la vecchia denominazione Circolo Tennis Sora) rappresenta la città ed il suo comprensorio a livello provinciale, regionale e nazionale, grazie al suo settore agonistico giovanile.
=== Pallacanestro ===
* ''Pallacanestro'' che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di [[Serie D regionale|Serie D]].<ref>[http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM Il campionato regionale sul sito della FIP]</ref>
* La società Pianeta Basket Sora, nata nel 2000, ha sia una squadra femminile che una maschile, militante in serie C nazionale.
===
* [[Argos Volley|Globo Banca Popolare del Frusinate Sora]] che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di [[Superlega 2019-2020]].<ref>[https://www.legavolley.it/team/5801 La squadra sul sito della Lega Pallavolo Serie A]</ref>
* [[Olimpia Volley Sora]] che lavora principalmente sul settore giovanile, femminile e maschile, e sul minivolley.
===
* Il Volsci Rugby Sora è una squadra storica di Rugby che ha avuto attività agonistica in Serie C gironi Lazio, Abruzzo, Campania dal 2008 al 2015 vincendo il Campionato 2010/2011 con una sola sconfitta e 19 vittorie.
=== Tennis ===
È presente un circolo affiliato alla [[Federazione Italiana Tennis]]: ''ASD Match Point''.<ref>[https://www.federtennis.it/Circoli-scuole-e-insegnanti/Circoli/Cerca-circolo I circoli sul sito della Federtennis]</ref>
=== Scherma ===
* ASD Scherma Sora
=== Impianti sportivi ===
* Stadio ''Claudio Tomei''
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Carlino Branca ''Memorie storiche della città di Sora'', Napoli, 1847
* G. Catenacci, A. Cinti, E. Di Vito, L. Petrozzi ''Vocabolario della lingua Sorana'', Arti Grafiche Pasquarelli, Sora, 2008.
* [[Luigi Conocchia]] ''Frunne de cerqua'', Ediz. Fraioli, Arpino, 1898.
* [[Benedetto Croce]] ''La Rivoluzione Napoletana del 1799'', Bari, Laterza, 1912.
* [[A. Fiore]] ''Storia del Brigantaggio borbonico –clericale'', Livorno, 1904
* [[Ioannis Lisji]] ''Historiae Soranae ex pluribus scriptorum desumptae'', Romae, 1728.
* [[Achille Lauri]] ''Dizionario dei Cittadini notevoli di [[Terra di Lavoro]], antichi e moderni'', Sora, 1915.
* [[Achille Lauri]] ''Nozioni geografiche e storiche sulla città di Sora'', Sora, ed. Pagnanelli, 1910.
* [[Achille Lauri]] ''Sora, Isola Liri e dintorni'', I ediz. Sora, D'Amico, 1913; II ediz. 1914.
* [[Achille Lauri]] ''Carlo Lefebvre e l'industria della carta a Sora'', Sora, 1910.
* Francesco Macciocchi ''Fonti per la storia municipale di Sora, nel periodo feudale'', Sora, ed. Camastro, 1926.
* [[Giustiniano Nicolucci]] ''Scoperte Archeologiche in Sora'', ed. R. [[Accademia dei Lincei]], Roma, 1880.
* [[Vincenzo Patriarca]] ''Il mio [[Liri]]'', [[Maddaloni]], ed. De Simone, 1931.
* [[Domenico Santoro]] ''Sora negli annali del [[Cesare Baronio|Baronio]]'', Roma, Athenaeum, 1910.
* [[Silio Italico]], ''Punica'', BUR, Milano, 2001, traduzione di M.A. Vinchesi. (2 voll.) ISBN 88-17-86624-5 - ISBN 88-17-86625-3
* [[Francesco Tuzi]] ''Memorie istoriche massimamente sacre della Città di Sora'', Roma, 1727.
* Maria Tuzi-Tronconi ''Le voci della mia terra'', Roma, ed. Carra, 1922.
* AA.VV. - Storia d'Italia - Vol. I - [[Istituto Geografico de Agostini]] - Novara - 1979
* {{Cita libro|titolo = Michele Rosa. L’uomo e l’artista. Provincialità e nuove istanze culturali all’origine della Contravanguardia frusinate|autore = Varone G. |città = Ceccano |anno = 2006|edizione = Ed. Bianchini & figli|SBN =RMS1634251|cid = cfr. Varone G.}}
* {{Cita pubblicazione|titolo = Catalogo della Mostra Nazionale d’Arte Sacra / pittura e scultura, 3-21 febbraio 1965 - Sora |autore = |curatore =|editore = Giunta Interdiocesana di A.C.I., stampa Tip. D’Amico |città = Sora|anno = 1965|pp = 13|lingua = italiano |cid = IT\ICCU\VEA\1286987}}
* {{Cita pubblicazione|titolo = II Biennale nazionale d'arte sacra |autore = |curatore = Giunta Interdiocesana A.C.I., Aquino Sora e Pontecorvo| rivista = |volume = |numero = |editore = Tipografia dell'Abbazia di Casamari |città = |data = |anno = 1967|mese = |p = |pp = |lingua = |SBN = IEI0271777|cid = Si veda incipit Catalogo della Mostra, II edizione |url = |}}
* {{Cita pubblicazione|titolo = Catalogo della III Biennale di arte sacra in Sora |autore = |curatore = Giunta Interdiocesana A.C.I., Aquino Sora e Pontecorvo| rivista = |volume = |numero = |editore = Stampato da Piccola Città Bianca |città = Veroli |data = |anno 1971= |mese = |p = |pp = |lingua = |SBN = RMS2518678|cid =Cfr. Catalogo della Mostra, III edizione |url = |}}.
* {{Cita pubblicazione|titolo = Catalogo della IV Biennale d'arte sacra (pittura), Sora, 26 maggio - 9 giugno 1974 |autore = |curatore = Giunta Interdiocesana A.C.I., Aquino Sora e Pontecorvo| rivista = |volume = |numero = |editore = Stampato da Piccola Città Bianca |città = Veroli |data = |anno 1974= |mese = |p = |pp = |lingua = |SBN = USM1880557|cid = Catalogo della Mostra, IV edizione |url = |}}.
* {{Cita libro|titolo = Contemporanea : appunti per una storia delle arti visive nel Molise dal 1945 al 1992 |autore = | curatore= Massimo Bignardi |città = Ceccano |anno = 1967|edizione = Vitmar | p = 100|SBN =MOL0002330|cid = }}
* {{cita pubblicazione | nome= |cognome= |titolo= |rivista= Capitolium |editore= |città= |volume= 40 |numero= |anno= 1965|mese= |p= 112 |url= |accesso= |cid= Capitolium}}
== Voci correlate ==
* [[Storia di Sora]]
* [[Terra di Lavoro]]
* [[Regno di Napoli]]
* [[Regno delle Due Sicilie]]
* [[Ducato di Sora]]
* [[Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo]]
* [[Valle di Comino]]
* [[Liri]]
* [[Lirinia]]
* [[Consorzio di bonifica Conca di Sora]]
* [[Collegio Tuziano]]
* [[Volsci]]
* [[
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Sora}}
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Comuni della provincia di Frosinone}}
{{Comunità
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Frosinone|Lazio}}
[[
[[Categoria:Colonie latine]]
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