RaiSat: differenze tra le versioni
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|nome =
|forma societaria = Società per azioni
|data fondazione = 1º settembre [[1997]]
|forza cat anno = 1997
|luogo fondazione =
|
|data chiusura = 18 maggio [[2010]]
|causa chiusura = Per restyling della Rai
(Alcuni canali hanno cambiato nome, altri sono stati chiusi)
|
|sede =
|gruppo = [[Rai]] (95%)<br />[[RCS MediaGroup]] (5%)
|controllate =
|persone chiave = [[Carlo Freccero]] (presidente; 2007-2010)
|settore =
|prodotti = [[Televisione tematica|Canali televisivi tematici]]
|slogan = ''La tivù digitale moltiplicata per te''
}}
'''
Il nome RaiSat riprendeva quello dell'omonima emittente satellitare tematica, attiva dal 31 gennaio [[1990]] al 12 agosto [[1993]].<ref>Per questo specifico canale, non è possibile avere una pagina, a causa della non disponibilità di informazioni.</ref>
== Premesse ==
Fino alla prima metà degli [[anni 1980|anni '80]], in [[Italia]], i servizi radiotelevisivi erano fruibili solamente in modalità analogica, ovvero tramite segnali in radiofrequenza diffusi da una catena di ripetitori sparsi lungo il territorio nazionale. I canali televisivi disponibili erano tutti di tipo [[televisione generalista|generalista]], con l'unica eccezione di [[Videomusic]], il primo canale tematico in Italia.
Sulla spinta di quanto stava accadendo da pochi anni negli altri Stati europei ([[Germania]], [[Francia]] e [[Regno Unito]] in testa), dove, oltre alla diffusione terrestre, era ben consolidata la [[Televisione via cavo|trasmissione via cavo]] (che in Italia fino alla diffusione dell'[[IPTV]] non si era mai particolarmente diffusa) con un numero crescente di canali tematici — sia in chiaro che a pagamento — ad affiancare le tradizionali reti generaliste, si aprì una nuova frontiera: con la diffusione satellitare era possibile aumentare in maniera esponenziale l'offerta televisiva (ricevibile tramite un'antenna parabolica, un convertitore di banda e un ricevitore dedicato) e raggiungere finalmente in modo uniforme e capillare la copertura del loro territorio nazionale e paesi limitrofi, ove sia la diffusione terrestre sia quella via cavo avevano notevoli difficoltà a raggiungere ogni utenza.
Nel corso degli anni '80 vennero lanciati alcuni satelliti per telecomunicazioni destinati alla diffusione di segnali radiotelevisivi per l'utenza finale: quelli della flotta TDF contenenti emittenti televisive e radiofoniche prevalentemente francesi, gli [[Astra (satelliti)|Astra]] contenenti in prevalenza emittenti britanniche e tedesche, e in via sperimentale l'ECS1 (European Communications Satellite, poi ribattezzato [[Eutelsat]] I-F1), che dal [[1985]] cominciò a diffondere in parte dell'Europa emittenti di altre nazioni, fra cui [[Rai 1]] e [[Rai 2]]<ref>[[Rai 3]] verrà diffusa via satellite solo dal 1997.</ref>, con lo scopo di raggiungere anche i residenti all'estero.
Dunque, negli anni successivi, anche la Rai volle realizzare un'emittente tematica destinata all'utenza satellitare. L'occasione si presentò il 12 luglio [[1989]], quando venne lanciato in orbita il satellite Olympus a 18.8° Ovest: la Rai prenotò un transponder con l'intenzione di creare un nuovo canale tematico a vocazione culturale.
== Prima fase ==
Il 31 gennaio [[1990]], sotto la presidenza di [[Enrico Manca]], venne inaugurata l'emittente satellitare RaiSat, con un palinsesto dedicato a documentari, film, spettacoli e una selezione di notizie tratte dai telegiornali dei principali broadcaster internazionali, limitato a una manciata di ore ma ripetuto ciclicamente, multilingue e anche con sottotitoli<ref>{{cita web|url=http://leg13.camera.it/_dati/leg13/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/cxxx/002_RS/00000005.pdf|titolo=Atti Parlamentari|pp=1-3|accesso=9 agosto 2022}}</ref>.
Con l'intento di sperimentare l'[[alta definizione]], fu proprio RaiSat a diffondere alcune partite del [[Campionato mondiale di calcio 1990|campionato mondiale di calcio del 1990]], svoltosi in Italia, con risoluzione 1250i, nello standard analogico [[HD-MAC]]; tale sperimentazione servì poi per mettere a punto i primi studi sul formato di compressione video digitale [[MPEG-2]].
Tuttavia, in Italia, gli alti costi da parte dell'utenza per dotarsi delle apparecchiature necessarie alla ricezione dei programmi televisivi via satellite frenarono eventuali possibili sviluppi di RaiSat, relegandolo a una mera sperimentazione, un avamposto satellitare tematico in un momento in cui altre realtà nazionali avevano cominciato a diffondere complessivamente decine di canali tematici, che comunque motivarono gli allora pochissimi temerari (e facoltosi) telespettatori italiani a dotarsi di parabola, convertitore e ricevitore, per aumentare la possibilità di scelta, soprattutto [[MTV Europe|musicale]] e [[Eurosport|sportiva]], grazie ai canali tematici esteri, fin dalla seconda metà degli anni '80 spesso ritrasmessi - in tutto o in parte - via terrestre da alcune televisioni locali italiane.
Il 29 maggio [[1991]] il satellite Olympus, che diffondeva RaiSat in Europa, andò fuori orbita: il disservizio rientrò in breve tempo, quando venne riportato alla sua posizione predefinita a 18.8° Ovest. Nella notte tra il 12 e il 13 agosto [[1993]], probabilmente urtato da un piccolo [[meteorite]], il satellite Olympus andò nuovamente — e stavolta in maniera definitiva — fuori orbita, facendone perdere il controllo.
Di conseguenza, il canale RaiSat cessò le trasmissioni, mentre continuò regolarmente la diffusione su Eutelsat 1-F1 di Rai 1 e Rai 2. Con l'avvento delle prime trasmissioni satellitari europee in digitale, nel [[1995]], con la [[pay TV]] DStv (piattaforma a pagamento contenente i canali di [[TELE+]]), la Rai affittò un [[transponder]] su Eutelsat 1-F1 per diffondere tutte e tre le reti generaliste in tecnica [[Digitale (informatica)|numerica]] (affiancandole alla tradizionale diffusione analogica su tale satellite): le potenzialità di questa innovazione, dal momento che su un transponder poteva essere veicolato un pacchetto con più canali digitali anziché un solo canale in [[PAL (televisione)|PAL]], spinsero la dirigenza della Rai a riesumare il progetto dell'offerta tematica in chiaro, che ricominciò con ben tre nuovi canali differenziati per [[target (media)|target]].
== La società ==
Nel [[1997]] fu riesumato il progetto RaiSat, adesso come azienda [[Società consociata|consociata]] alla [[Rai]], con lo scopo di confezionare i primi tre canali tematici satellitari gratuiti del servizio pubblico.
Nel luglio [[1999]], con il trasferimento del personale fino a quel momento impiegato presso la direzione ''canali tematici'', l'azienda cominciò a produrre altri nuovi canali esclusivamente a pagamento per D+ (poi [[TELE+ Digitale]]), che nel luglio [[2003]] vennero poi riorganizzati sotto l'egida [[Sky Italia|Sky]].
Nel [[2009]], a seguito del mancato rinnovo del contratto con Sky, venne reso noto che l'azienda madre si apprestava ad assorbire RaiSat al suo interno<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2009/10/22/visualizza_new.html_989615974.html|titolo=Cda Rai: Raisat assorbita da viale Mazzini|pubblicazione=ANSA|data=22 ottobre 2009|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>.
Fino al 18 marzo [[2010]] i soci di RaiSat sono stati al 95% la Rai e al 5% [[RCS MediaGroup]]. In quella data, la quota di azioni appartenente a RCS (pari a {{M|3000000|ul=€}}) venne liquidata<ref>{{Cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=712719&lang=it|titolo=Notizie Economia Finanza Mercati - Borsa Italiana|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>. I canali, tuttavia, continuarono a utilizzare il marchio RaiSat fino al 18 maggio dello stesso anno, quando la Rai iniziò a utilizzare il proprio marchio aziendale anche per questi canali.
Dal luglio [[1997]] al 4 luglio [[2007]], l'amministratore delegato è stato [[Gian Luca Veronesi]] e il presidente è stato Carlo Sartori. Dal 5 luglio [[2007]] al 18 maggio [[2010]], il presidente è stato [[Carlo Freccero]].
== Storia ==
===I primi canali satellitari gratuiti (1997-1999)===
L'attività iniziò nel [[1997]] all'interno della Rai con quattro canali visibili in chiaro via satellite, ai quali se ne aggiunse un quinto nel [[1999]]:
*[[RaiSat 1]] - Cultura e spettacolo (27 ottobre 1997)
*[[RaiSat 2]] - Ragazzi (29 settembre 1997)
*[[RaiSat 3]] - Enciclopedia (13 ottobre 1997)
*[[UniNettuno University TV|RaiSat Nettuno Lezioni Universitarie]] (divenuto poi Rai Nettuno Sat Uno) (10 novembre 1997)<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/11/03/rai-il-raddoppio-scende-dal-satellite.html|titolo=RAI, IL RADDOPPIO SCENDE DAL SATELLITE|pubblicazione=la Repubblica|data=3 novembre 1997|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>
*[[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport Satellite]] (1º febbraio 1999)
Il 29 luglio [[1998]] il servizio venne esternalizzato dal servizio pubblico e affidato a RaiSat S.p.A.
===Il passaggio in esclusiva su TELE+ Digitale (1999-2003)===
Nel [[1999]] avvenne una riorganizzazione dei canali satellitari della Rai e, il 26 aprile di quello stesso anno, nacque [[Rai News 24]], che originariamente doveva essere un canale satellitare [[pay TV|a pagamento]] ma poi rimase [[free to air|in chiaro]], fino a sbarcare nel [[2004]] anche sul digitale terrestre.
I primi tre canali, RaiSat 1, RaiSat 2 e RaiSat 3 spariscono per lasciare spazio a:
*[[RaiSat Art]], dedicato all'arte e ai beni culturali;
*[[RaiSat Show]], dedicato allo spettacolo;
*[[RaiSat Ragazzi]], dedicato ai bambini e ragazzi;
*[[Rai Scuola|Rai Educational Sat]], dedicato alla cultura educativa.
Inoltre nascono altri quattro nuovi canali:
*[[Gambero Rosso Channel|RaiSat Gambero Rosso]] (in collaborazione con [[Gambero Rosso (azienda)|Gambero Rosso]]), dedicato alla cucina;
*[[Rai Movie|RaiSat Cinema]], dedicato al cinema;
*[[RaiSat Album]], dedicato alla memoria televisiva del passato;
*[[RaiSat Fiction]], dedicato alle serie TV.
I canali diventano quindi otto e furono visibili solo [[pay TV|a pagamento]] su D+ fino al 2001 e poi su [[TELE+ Digitale]] fino al 2003.
===Il periodo Sky Italia (2003-2009)===
Nel 2003, con l'arrivo di [[Sky Italia]], RaiSat riorganizzò nuovamente la propria offerta di canali, eliminando RaiSat Art, RaiSat Fiction, RaiSat Album e RaiSat Show, che chiusero i battenti il 30 luglio di quell'anno; RaiSat Cinema fu ribattezzato in RaiSat Cinema World ed esordirono, infine, [[Rai Premium|RaiSat Premium]], nato dall'unione di RaiSat Album e RaiSat Fiction, e [[Rai Extra|RaiSat Extra]], erede di RaiSat Show.
Il bouquet RaiSat fu così composto dai seguenti canali:
*[[Rai Movie|RaiSat Cinema World]]
*[[Rai Extra|RaiSat Extra]]
*[[Gambero Rosso Channel|RaiSat Gambero Rosso Channel]]
*[[Rai Nettuno Sat Due]]
*[[Rai Premium|RaiSat Premium]]
*[[RaiSat Ragazzi]]
Il 1º novembre 2006, RaiSat Cinema World tornò a chiamarsi RaiSat Cinema e RaiSat Ragazzi fu suddiviso in due nuovi canali distinti per fasce d'età:
*[[Rai Yoyo|RaiSat YoYo]], per bambini dai 0 ai 5 anni;
*[[RaiSat Smash Girls|RaiSat Smash]], per ragazzi e teenagers.
I canali aumentarono così a sei. Il 1º gennaio 2009, RaiSat Smash subì un restyling che lo portò a diventare [[RaiSat Smash Girls]], indirizzandosi così verso un target esclusivamente alle ragazze adolescenti.
===Ritorno in chiaro e liquidazione della società (2009-2010)===
Il 31 luglio [[2009]], al termine di lunghe trattative tra le parti, la [[Rai]] comunicò di non esser riuscita a rinnovare il contratto con [[Sky Italia]] per la diffusione dei canali RaiSat. I canali RaiSat allora attivi abbandonarono così la piattaforma [[televisione satellitare|satellitare]] [[pay TV|a pagamento]] e approdarono sul [[digitale terrestre]] e sulla nascente piattaforma satellitare gratuita [[Tivùsat]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/economia/tv-ricavi/raisat-sky/raisat-sky.html|titolo=Niente accordo, RaiSat lascia Sky Murdoch lancia 10 nuovi canali|pubblicazione=la Repubblica|data=31 luglio 2009|accesso=6 febbraio 2018}}</ref>, a eccezione di due:
* RaiSat Gambero Rosso Channel, che passò sotto la completa gestione di [[Gambero Rosso (azienda)|Gambero Rosso S.p.A.]] diventando [[Gambero Rosso Channel]];
* [[RaiSat Smash Girls]], che terminò definitivamente le proprie trasmissioni.
L'offerta si ridusse così a soli quattro canali che divennero visibili, oltre che sul [[Televisione digitale terrestre|digitale terrestre]] (solo nelle aree di switch-off) e sulla piattaforma satellitare [[Tivùsat]], anche in streaming su [[RaiPlay|Rai.tv]]:
*[[Rai Extra|RaiSat Extra]]
*[[Rai Premium|RaiSat Premium]]
*[[Rai Movie|RaiSat Cinema]]
*[[Rai Yoyo|RaiSat YoYo]]
Infine, il 18 marzo [[2010]] la Rai assorbì l'azienda e il 18 maggio successivo, nell'ambito di un'ulteriore riorganizzazione dei propri canali, ne cambiò la denominazione (con la rimozione della dicitura Sat) e si occupò direttamente dei palinsesti. In sintesi:
*[[Rai Extra]], poi sostituito da [[Rai 5]];
*[[Rai Premium]];
*[[Rai Movie]];
*[[Rai Yoyo|Rai YoYo]].
== Canali televisivi ==
{| class="wikitable" style="width:80%;text-align:center;"
!Logo
!Nome
!Inizio trasmissioni
!Fine trasmissioni
!Sostituisce
!Sostituito da
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|'''[[RaiSat 1]]'''
|27 ottobre 1997
|rowspan="3" |30 giugno 1999
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|[[RaiSat Art]]
|-
|'''[[RaiSat 2]]'''
|29 settembre 1997
|[[RaiSat Ragazzi]]
|-
|'''[[RaiSat 3]]'''
|13 ottobre 1997
|[[Rai Scuola|Rai Educational Sat]]
|-
|[[File:RAI Nettuno Uno Logo.svg|100x100px]]
|'''[[UniNettuno University TV|RaiSat Nettuno]]'''
|10 novembre 1997
|aprile 2014
|[[UniNettuno University TV]]
|-
|[[File:Raisport satellite.jpg|100x100px]]
|'''[[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport Satellite]]'''
|1º febbraio 1999
|10 maggio 2008
|stesso canale, gestione diretta Rai
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|[[File:RAI Sat Art Logo.svg|100x100px]]
|'''[[RaiSat Art]]'''
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|[[RaiSat 1]]
|—
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|[[File:RAI Sat Ragazzi Logo.svg|100x100px]]
|'''[[RaiSat Ragazzi]]'''
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|[[RaiSat 2]]
|[[Rai Yoyo|RaiSat YoYo]] e [[RaiSat Smash Girls|RaiSat Smash]] (poi RaiSat Smash Girls)
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|—
|'''[[Rai Scuola|Rai Educational Sat]]'''
| 15 ottobre 2000
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|Rai Edu Lab (oggi [[Rai Scuola]])
|-
|[[File:RAI Sat Gambero Rosso Logo.svg|100x100px]]
|'''[[Gambero Rosso Channel|RaiSat Gambero Rosso/Gambero Rosso Channel]]'''
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|'''[[Rai Premium|RaiSat Premium]]'''
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|18 maggio 2010
|[[RaiSat Fiction]]
|stesso canale, gestione diretta Rai
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|'''[[Rai Extra|RaiSat Extra]]'''
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|[[Rai 5]]
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|'''[[RaiSat Smash Girls|RaiSat Smash/Smash Girls]]'''
|31 luglio 2009
|Alcuni contenuti furono ridistribuiti su [[Rai Gulp]]
|}
== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Rai}}
{{Portale|televisione}}
[[Categoria:
|