Utente:Leo Pasini/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{Sandbox utente 3|1=Leo Pasini|list=|noindex=yes}}
== Lavori in corso ==
{{TOClimit|4}}
== ''Appunti di lavoro'' ==
* WIP open|Leo Pasini
* S|aerei
* W|aviazione|data
* P|testo da rivedere pieno di incertezze e ipotesi|aviazione|febbraio 2009
* NN|aviazione|novembre 2011
* F|aviazione|febbraio 2009
* Tradotto da|en|F3H Demon|31-12-2008|261031258
* cn|testo dell'affermazione
* AiutoF
* AiutoW
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* [[Aiuto:Markup immagini]]
* [[Aiuto:Colori]]
* [[Aiuto:Tabelle]]
* [[:Categoria:Template strumenti di layout immagini]]
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* <nowiki><ref>{{Cita|Autore|Posizione nel testo|Codice}}.</ref></nowiki>
* <nowiki><ref>{{Cita|<autore>|p. xx}}.</ref></nowiki> per "autore" = "cid"
* <nowiki>{{Ritaglio immagine con CSS}}</nowiki>
* <nowiki>[[File:foto.jpg|left|thumb|didascalia.]]</nowiki>
* <nowiki>{{formatnum:xxxx}}</nowiki>
* <nowiki>{{converti|400|hp|kW|abbr=on|lk=on|0}}</nowiki> ({{tl|Converti}})
* <nowiki>{{M|3.678|e=3|k|m|nl=X}}</nowiki> ({{tl|M}})
* <nowiki>{{Russo|Михаил Сергеевич Горбачёв|Michail Sergeevič Gorbačëv}}</nowiki> ({{tl|Russo}})
----
* [http://www.uswarplanes.net/designations.html Designazioni velivoli USA]
* [http://www.klueser.eu/ Jurgen Klueser]
* [[:Categoria:Lavoro sporco - aviazione]]
 
===''Da ricordarsi''===
Quale sarà la prossima mossa?
====wiki.links====
* ...
 
====redirect====
Se qualcuno ha preferenze... altrimenti metto in cantiere:
* ...
 
====E questo?====
{{Lavoro in corso| |[[Avro 698 Vulcan]]}}
*[http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1948/1948%20-%200245.html Bellatrix]
 
== Avro''Infobox 698 VulcanMilitare'' ==
{{aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome= Vought V-173
|Immagine=V-173maidenflight-1942.jpg
|Didascalia=Il Vought V-173 in occasione del suo primo volo, nel 1942.
|Link=
|Titolo=
|Fonte=
<!-- Descrizione -->
|Tipo= [[cacciabombardiere]]
|Equipaggio= 1
|Progettista= [[Charles H. Zimmerman|Charles Horton Zimmerman]]
|Costruttore= {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[Vought]]
|Data_ordine =
|Data_del_completamento =
|Data_primo_volo = 23 novembre [[1942]]
|Matricola =
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Proprietario =
|Esemplari = 1
|Costo_unitario =
|Voli =
|Destino_finale =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche=
|Lunghezza= 8,13 [[metro|m]] (26 [[piede (unità di misura)|ft]] 8 [[pollice (unità di misura)|in]])
|Apertura_alare= 7,11 m (23 ft 4 in)
|Larghezza=
|Diametro_fusoliera=
|Freccia_alare=
|Altezza= 3,94 m (12 ft 11 in)
|Superficie_alare= 39,67 [[metro quadrato|m²]] (427 [[piede quadro|ft²]])
|Carico_alare= -,- kg/m² (-,- lb/ft²)
|Efficienza=
|Allungamento_alare=
|Peso_a_vuoto= -&nbsp;- [[chilogrammo|kg]] (-&nbsp;- [[libbra|lb]])
|Peso_carico= 1&nbsp;025 [[chilogrammo|kg]] (2&nbsp;258 [[libbra|lb]])
|Peso_max_al_decollo= -&nbsp;- kg (-&nbsp;- lb) (con serbatoi di carburante esterni, sganciabili)
|Passeggeri= -
|Capacità=
|Capacità_combustibile= -&nbsp;- [[litro|l]] (-&nbsp;- [[Gallone|U.S. gal]]);
<!-- Propulsione -->
|Motore=due [[Continental O-170|Continental A-80]], [[motore a cilindri contrapposti|motore boxer]] a 4 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] raffreddati [[raffreddamento ad aria|ad aria]]<br /><del>un [[turbogetto]] [[General Electric J73|General Electric J73-GE-3D]],<br/> [[compressore assiale|compressore a flusso assiale]]</del><del>, con [[postbruciatore]]</del>
|Potenza= 81 [[cavallo vapore|CV]]<br/>(80 [[cavallo vapore britannico|hp]], 60 [[Watt|kW]]) ciascuno
|Spinta= <del>4&nbsp;046 [[chilogrammo forza|kgf]]<br/>(39,7 [[Newton (unità di misura)|kN]], 8&nbsp;920 [[libbra forza|lbf]])</del> <del>senza [[postbruciatore]];<br/>-&nbsp;- kgf<br/>(-,- kN, -&nbsp;-&nbsp;lbf) con postbruciatore;</del>
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max= -&nbsp;222 [[Chilometro orario|km/h]]<br/>(-&nbsp;138 [[miglio orario|mph]], -&nbsp;120 [[nodo (unità di misura)|kt]]), <br/>al livello del mare<br/><del>alla quota di -&nbsp;- m (-&nbsp;- ft)</del><br/><del>[[Numero di Mach|Mach]] -,-, stimata</del>
|VNE=
|Velocità_crociera= -&nbsp;- km/h (-&nbsp;- mph, -&nbsp;- kt)<br/><del>a -nbsp;- m (-&nbsp;- ft)</del>.
|Velocità_salita= -,- [[metro al secondo|m/s]]<br/>(-&nbsp;- [[Piede (unità di misura)|ft]]/[[minuto|min]]), iniziale
|Decollo=
|Atterraggio=
|Autonomia= <del>-&nbsp;- [[Chilometro|km]]<br/>(-&nbsp;- [[miglio (unità di misura)|mi]], -&nbsp;- [[miglio nautico|nm]])<br/>a - km/h<br/>(- mph, - kt)<br/>- [[ora|h]] - min</del>
|Raggio_azione= -&nbsp;- km<br/>(-&nbsp;- mi, -&nbsp;- nm)
|Tangenza = -&nbsp;- m (-&nbsp;- ft)
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici=
|Cannoni=
|Bombe=
|Missili=
|Piloni=
|Impieghi_sperimentali= Sviluppo del progetto di caccia [[Vought XF5U]]
|Record=
|Altro_campo=
|Altro=
|Note=
|Ref= ''I dati sono tratti da'' "V-173 and XF5U-1 Flying Pancakes", ''tranne dove diversamente indicato''.
}}
 
== [[Mikoyan-Gurevich MiG-13]] ==
== Sviluppo ==
La specifica B.14/46 dell'[[Air Ministry]], dalla quale ebbero origine tutti i bombardieri britannici della "Classe V", era particolarmente all'avanguardia per i tempi: si chiedeva un aereo in grado di decollare anche da basi secondarie, che potesse colpire obiettivi distanti 2&nbsp;700 [[km]] con almeno 4&nbsp;500 [[kg]] di carico esplosivo da sganciare da un'altezza di 13&nbsp;700 [[m]].
 
== Storia del progetto ==
Il Vulcan, secondogenito della "classe", fu il primo a rispettarne le specifiche e costituì il primo esempio in assoluto di bombardiere strategico con configurazione [[ala a delta|alare a delta.]]
 
== Tecnica ==
Il progetto, avviato nel [[1946]], si rivelò fin dal principio di difficile realizzazione tanto che i tecnici della [[Avro]] decisero di sviluppare un velivolo in scala ridotta (1/3), al fine di affrontare in modo sperimentale le problematiche tecniche ed aerodinamiche che la configurazione scelta potevano determinare. Questa idea diede origine al progetto [[Avro 707]] che, realizzato in soli 5 esemplari, consentì di testare sul campo tutte le soluzioni successivamente trasferite sul Vulcan.
=== Cellula ===
=== Motore ===
=== Sistemi e impianti ===
=== Armamento / Sistemi d'arma ===
=== Passeggeri ===
 
== Impiego operativo ==
Il primo vero prototipo del bombardiere (XV770) ebbe il battesimo dell'aria il [[30 agosto]] [[1952]], mentre il secondo seguì, a più di un anno di distanza, il [[30 settembre]] [[1953]].
 
=== Incidenti ===
Attraverso queste due macchine vennero effettuati test destinati a stabilire l'unità motrice cui affidare la propulsione delle unità di serie: vennero utilizzati dapprima i [[turbogetto]] [[Rolls-Royce Avon]], cui fecero seguito gli [[Armstrong Siddeley Sapphire]] ed infine i [[Bristol Olympus]] (che diventeranno [[Rolls-Royce Olympus]], in ragione di acquisizioni industriali succedutesi negli anni).
 
---
La scelta finale per la prima versione di produzione (B.1), cadde su questi ultimi ed il primo esemplare di serie fu consegnato il [[5 febbraio]] [[1955]].
''Dati tratti da Aviation Safety Network''
 
* {{Cita web|autore= |url=https://aviation-safety.net/database/record.php?id=19810718-0 |titolo=Aircraft accident Canadair CL-44D4-6 LV-JTN Yerevan |accesso=6 dicembre 2018 |lingua=en |editore= |sito=Aviation Safety Network |data= |cid=ASN}}
Presentato nel settembre successivo alla [[Mostra internazionale e esposizione di volo di Farnborough|mostra]] di [[Farnborough]], il Vulcan rappresentò una sorpresa per gli osservatori e gli esperti del settore, soprattutto in virtù di insospettabili doti di maneggevolezza dimostrate durante il volo alle quote più basse.
* [https://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1981/1981%20-%202475.html Flight]
 
== Versioni ==
Già nel corso del [[1956]] gli ingegneri della Avro stavano lavorando alla realizzazione di un prototipo per una nuova versione (B.2), in grado di sfruttare adeguatamente la potenza dei motori che, col passare degli anni, si faceva sempre più elevata.
 
* '''A-123''' o '''Abc''':
Le modifiche principali interessarono l'ala: ne vennero ampliate le dimensioni, rivista la struttura e migliorate le superfici di controllo. Le prove di volo con il prototipo così modificato ebbero inizio nell'agosto del [[1957]].
 
== Descrizione tecnicaUtilizzatori ==
''Dati tratti da "..."''.
L'Avro 698 Vulcan aveva fusoliera di sezione circolare, annegata senza soluzione di continuità nel profilo della radice alare; la cabina di pilotaggio ospitava i due piloti in sedili affiancati ed eiettabili; il muso risultava tozzo e poco pronunciato.
 
<nowiki>{{Div col|cols=2}}
La scelta della configurazione con ala a delta, consentiva ai tecnici della Avro di affiancare una notevole compattezza strutturale con la possibilità di stivaggio del carburante, stante lo spessore del profilo alare che alla radice superava i 2,10 metri.
{{Div col end}}
 
{{Colonne}}
Gli studi e le prove compiute, portarono alla definizione di un disegno alare con angolazioni diverse, con riduzione della freccia grosso modo a metà dell'apertura.
{{Colonne fine}}</nowiki>
All'interno delle semiali, erano ospitate le "gambe" posteriori del [[carrello d'atterraggio|carrello]], costituito da un complesso di 8 ruote ciascuna, mentre l'elemento anteriore era costituito da 2 ruote.
=== Militari ===
;{{GBR}}
*[[Royal Air Force]]
 
=== Enti governativi ===
Gli [[impennaggi]] consistevano della sola [[deriva]] con [[timone]], mentre i [[piano orizzontale (aeronautica)|piani orizzontali]] erano incorporati nel bordo d'uscita dell'ala.
;{{USA 1912-1959}}
* [[National Advisory Committee for Aeronautics]]
 
=== Civili ===
La seconda versione (B.2), entrata in servizio nel [[1960]], adottava per i piani orizzontali la soluzione dell'elevone in sostituzione del precedente, più classico, accoppiamento di stabilizzatore ed equilibratore; era inoltre equipaggiato con un'ala più ampia e di disegno modificato.
;{{CAN 1921-1957}}
*[[Spartan Air Services]]
 
== Utilità ==
Sempre a partire da questa versione, vennero introdotti il sistema per il [[rifornimento in volo]] e l'equipaggiamento di lancio del missile nucleare [[Blue Steel (missile)|Blue Steel]]. Era prevista la possibilità di impiegare il missile [[USA|americano]] [[AGM-48 Skybolt|Skybolt]], il cui progetto venne però abbandonato nel 1962.
 
=== ImpiegoVoci operativoCorrelate ===
* ...
Il Vulcan ebbe origine come bombardiere strategico ad alta quota, sulla base delle esperienze maturate nel corso della seconda guerra mondiale: in sostanza si riteneva che le distruzioni causate alla Germania attraverso la campagna di bombardamenti strategici che ne avevano causato l'annientamento, potessero costituire un valido deterrente, sufficiente a prevenire l'esplodere di un nuovo conflitto.
 
=== Wikilinks ===
In questo ruolo il Vulcan fu impiegato tra la fine del [[1955]] (data di entrata in servizio) e la fine del [[1960]] quando, a seguito della realizzazione dei [[missile balistico intercontinentale|missili balistici intercontinentali]], vennero (ovviamente) stravolte tutte le strategie militari fino ad allora in auge.
* [https://www.baaa-acro.com/crash/crash-laville-ps-89-zig-1-moscow-6-killed] Zavod Imeni Goltsman
 
=== Internet links ===
In particolare l'entrata in servizio dei [[missili]] [[SLBM]] [[UGM-27 Polaris]], che andarono ad equipaggiare i sottomarini [[USA|americani]], determinò la transizione del Vulcan verso compiti di bombardamento a bassa quota (eventualmente anche in profondità dietro le linee nemiche, vista la sua notevole autonomia).
----
No*{{cita web|autore= |url=http://www.caa.co.uk/docs/HistoricalMaterial/G-ABPI.pdf |UK Register of Civil Aircraft - register entry - G-ABPI |accesso=8 settembre 2015 |formato=PDF |lingua=en |editore= |sito=UK Civil Aviation Authority |data= |cid=ginfo}}
 
No*{{cita web|autore= |url=http://www.splav-kharkov.com/en/e_mat_start.php?name_id=1437 |titolo=Characteristics for grade D1 (Д1) |accesso=6 dicembre 2014 |lingua=en |editore= |sito=Database of Steel and Alloy (Marochnik) |data= |cid=DSA}}
I Vulcan furono quindi dotati di radar TFR (Terrain Following Radar) ed iniziarono la loro "seconda vita" che li avrebbe portati, circa 20 anni dopo, al loro unico impiego in un teatro bellico: la [[guerra delle Falkland]].
 
No*{{cita web|autore= |url=http://airfoiltools.com/airfoil/details?airfoil=goe387-il |titolo=GOE 387 AIRFOIL (goe387-il) |accesso=7 dicembre 2014 |lingua=en |editore= |sito=Airfoil Tools |data= |cid=AT}}
Dal [[1 maggio]] del [[1982]] i Vulcan della [[RAF]], rischierati nell'isola di [[Ascension]], iniziarono una serie di missioni (dal nome in codice Black Buck) il cui scopo principale era quello di colpire le infrastrutture (in particolare la base aerea) della base di [[Port Stanley]], conquistata dalle forze [[Argentina|argentine]].
----
*[[Sigle impiegate dalla V-VS]]
*[[:en:Glossary of USSR Russian aviation acronyms – Aero-Engines and Equipment|Glossario Sovietico]]
*[[Designazioni degli aeromobili delle Forze armate statunitensi]]
*Sistema di [http://www.avionslegendaires.net/dossier/systemes-de-designation/systeme-designations-lair-ministry-annees-1920-jours/ designazione] nel Regno Unito, dal 1920
*Soviet/Russian Designation Prefixes and Suffixes [http://www.alternatewars.com/BBOW/Designations/Russian_Suffixes_Prefixes.htm]
*Denominazione reparti da ricognizione della [http://www.vpnavy.com/vpnavy_glossary.html U.S. Navy]
 
== ''Infobox 2'' ==
Queste missioni costituivano, all'epoca e fino alla [[guerra del Golfo|1^ guerra del golfo]] ([[1990]]), le più lunghe azioni di bombardamento aereo mai realizzate e furono il frutto di una complessa organizzazione operativa che prevedeva la realizzazione di circa 11 [[rifornimento in volo|rifornimenti in volo]] per ciascun aereo impiegato missione di bombardamento. Ulteriore motivo di curiosità risiede nel fatto che le aerocisterne all'epoca in servizio presso la [[RAF]] erano la versione opportunamente modificata degli [[Handley Page Victor]], ultimi nati dei bombardieri strategici della "Classe V".
{{aeromobile
|Aeromobile=aereo_civile
|Nome=Boeing 80
|Immagine=TMOF Boeing Model 80A-1 Grand Central.jpg
|Didascalia=Un Boeing 80 sul piazzale del [[Grand Central Airport]] di [[Glendale (California)|Glendale]], in [[California]].
|Link=
|Titolo=
|Fonte=
<!-- Descrizione -->
|Tipo= [[aereo di linea]]
|Equipaggio= 3 persone
|Progettista=
|Costruttore= {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[Boeing]]
|Data_ordine=
|Data_primo_volo= 27 luglio 1928
|Data_entrata_in_servizio=
|Data_ritiro_dal_servizio=
|Utilizzatore_principale= {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[Boeing Airplane Company]]
|Altri_utilizzatori=
|Esemplari= 16
|Costo_unitario=
|Sviluppato_dal=
|Altre_varianti=
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche=
|Lunghezza= 16,74 [[metro|m]] (54 [[piede (unità di misura)|ft]] 11 [[pollice (unità di misura)|in]])
|Apertura_alare= 24,38 m (80 ft 0 in)
|Larghezza=
|Diametro_fusoliera=
|Freccia_alare= -[[grado d'arco|°]]
|Altezza= 4,47 m (14 ft 8 in)
|Superficie_alare= 113,34 [[metro quadrato|m²]] (1&nbsp;220 [[piede quadro|ft²]])
|Carico_alare= -,- kg/m² (-.- lb/ft²)
|Efficienza=
|Peso_a_vuoto= 4&nbsp;191 [[chilogrammo|kg]] (9&nbsp;231 [[libbra|lb]])
|Peso_carico= 6&nbsp;935 kg (15&nbsp;276 lb)
|Peso_max_al_decollo= -&nbsp;- kg (-&nbsp;- lb)
|Passeggeri= 12
|Capacità=
|Capacità_combustibile= -&nbsp;- [[litro|L]] (-&nbsp;- [[gallone|gal]])
<!-- Propulsione -->
|Motore= tre [[Pratt & Whitney R-1340|Pratt & Whitney Wasp]], [[motore radiale|radiali]] a 9 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] raffreddati [[raffreddamento ad aria|ad aria]]
|Potenza= -&nbsp;- [[cavallo vapore|CV]]<br/>(3&nbsp;550 [[Cavallo vapore britannico|hp]], -&nbsp;410 [[Watt|kW]]) ciascuno
|Spinta= <del>1&nbsp;634 [[chilogrammo forza|kg]]<br/>(16,0 [[Newton (unità di misura)|kN]], 3&nbsp;600 [[libbra forza|lbf]]) ciascuno</del>
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max= 206 [[chilometro orario|km/h]]<br/>(128 [[miglio orario|mph]], 111 [[nodo (unità di misura)|kt]])<br/>a -&nbsp;- m di quota<br/>(-&nbsp;- ft)
|VNE=
|Velocità_crociera= 185 km/h<br/>(115 mph, 100 kt)<br/>a -&nbsp;- m di quota<br/>(-&nbsp;- ft)
|Velocità_salita= 3,6 [[metro|m]]/[[secondo|s]] (-&nbsp;700 ft/min)
|Decollo= - m (-&nbsp;- ft)
|Atterraggio=
|Autonomia= fino a -&nbsp;877 [[chilometro|km]]<br/>(-&nbsp;545 [[miglio (unità di misura)|mi]], -&nbsp;474 [[miglio nautico|nm]])
|Quota_servizio= -&nbsp;- m (-&nbsp;- ft)
|Tangenza= 4&nbsp;267 m (14&nbsp;000 ft)
<!-- Record e primati -->
|Record=
|Altro_campo=
|Altro=
|Note= Misure, prestazioni e motori sono relativi alla variante "Model 80"
|Ref= ''Dati tratti da'' "Boeing aircraft since 1916", ''tranne dove diversamente indicato''.
}}
 
== Note ==
Al termine della guerra delle [[Falkland]] era prevista la radiazione dei Vulcan ma il ritardo nella consegna dei [[Lockheed L-1011 TriStar]], che dovevano sostituire i Victor nel compito di aerocisterna per la RAF, fece in modo che (come soluzione transitoria) 6 Vulcan venissero a loro volta trasformati in aerocisterne; questi esemplari rimasero in servizio fino al [[1984]] e furono gli ultimi Vulcan in attività.
 
=== Annotazioni ===
A conferma della validità e versatilità del progetto "698", va inoltre ricordato che 11 esemplari vennero adattati, a partire dal [[1973]], per compiti di ricognizione marittima ricoperti fino al [[1982]].
<references group=N/>
 
=== Fonti ===
Nel corso della loro quasi trentennale vita operativa i Vulcan furono protagonisti di 11 gravi incidenti di volo che videro la completa distruzione del velivolo: questi incidenti costarono la vita a 40 membri degli equipaggi coinvolti ed a 4 civili (a causa della caduta del velivolo o dei detriti in zone abitate).
<references/>
 
== VersioniBibliografia ==
* {{Cita libro |titolo=L'Aviazione - Grande enciclopedia illustrata |autore= |autore2= |volume=12 |capitolo=Yakovlev Yak-9 |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1988 |lingua= |p=240 |ISBN=no |cid=L'Aviazione, 1988}}
;Prototipi
* {{Cita libro |titolo =Guida agli aeroplani di tutto il mondo - La seconda guerra mondiale (II) |autore =Enzo Angelucci |autore2= Paolo Matricardi |volume=4 |capitolo= Yakovlev Yak-9 |editore =Arnoldo Mondadori Editore |città =Milano |anno =1977 |lingua = |p=246-7 |ISBN =no |cid=Angelucci e Matricardi, 1977}}
:Due sono stati i prototipi costruiti, successivamente modificati equipaggiandoli con l'ala del B.2 ed utilizzati per il collaudo dei motori. Differiscono in vari particolari dai velivoli di serie prodotti successivamente, come un muso di dimensioni più piccole (per l'uso del radar H2S) e nessuna sonda presente per il rifornimento in volo (FRP). Il ''VX770'' non ha mai avuto il posto del puntatore di bombardamento. Entrambi i velivoli hanno avuto la gamba del carrello anteriore più lunga rispetto a quella della versione di serie.
* {{Cita libro |titolo=World Aircraft: World War II |autore=Enzo Angelucci |autore2=Paolo Matricardi |volume=Volume II |editore=Sampson Low |città=Maidenhead, UK |anno=1978 |lingua=en |p= |ISBN=0-562-00096-8 |cid=Angelucci e Matricardi, 1978}}
* {{Cita libro|cognome=Bergstrom|nome=Christer|titolo=Bagration to Berlin: The Final Air Battles in the East: 1944–1945|editore=Ian Allan|città=Hersham, Surrey, UK|anno=2008|lingua=en|ISBN=978-1-903223-91-8|cid=Bergstrom, 2008}}
* {{Cita libro |titolo=The Red Air Force at War: Barbarossa and The Retreat to Moscow – Recollections of Fighter Pilots on the Eastern Front |autore=Artem Drabkin |autore2= |editore=Pen & Sword Military |città=Barnsley, UK |anno=2007 |lingua=en |p= |ISBN=1-84415-563-3 |cid=Drabkin, 2007}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev's Piston-Engined Fighters |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Khazanov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2002 |lingua =en |ISBN =1-85780-140-7 |cid =Gordon e Khazanov, 2002}}
* {{Cita libro |titolo =OKB Yakovlev - A History of the Design Bureau and its Aircraft |autore =Yefim Gordon |autore2 =Dmitriy Komissarov |autore3= Sergey Komissarov |editore =Midland Publishing |città =Hinckley - UK |anno =2005 |lingua =en |ISBN =1-85780-203-9 |cid =Gordon e Komissarov, 2005}}
* {{Cita libro |titolo=Aerei della 2ª Guerra Mondiale |autore=Bill Gunston |autore2= |editore=Alberto Peruzzo Editore |città=Milano |anno=1984 |lingua= |p= |ISBN=no |cid=Gunston, 1984}}
* {{Cita libro |titolo=The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft |autore=Bill Gunston |autore2= |editore=Osprey Publishing |città=Oxford, UK |anno=2000 |lingua=en |p= |ISBN=1-84176-096-X |cid=Gunston, 2000}}
* {{Cita libro |titolo =Yakovlev Aircraft since 1924 |autore =Bill Gunston |autore2 =Yefim Gordon |editore =Putnam |città =Londra |anno =1997 |lingua =en |ISBN =0-85177-872-0 |cid =Gunston e Gordon, 1997}}
* {{Cita libro |titolo=Encyclopaedia of Soviet Fighters 1939-1951 |autore=Herbert Leonard |autore2= |editore=Histoire & Collections |città=Parigi |anno=2005 |lingua=en |p= |ISBN=2-91523-9-60-6 |cid=Leonard, 2005}}
* {{Cita libro |titolo=История конструкций самолетов в СССР 1938-1950 (Istoriâ konstrukcij samoletov v SSSR 1938-1950) |autore= V. B Shavrov |autore2= |editore=Машиностроение (Mashinostroyeniye) |città=Mosca |anno=1994 |lingua=ru |p= |ISBN=5-217-00477-0 |cid=Shavrov, 1994}}
 
=== Pubblicazioni ===
;B.1
* {{Cita libro |titolo =Yak Fighter |collana=Aircraft In Action |volume =78 |autore =Hans Heiri-Stapfer |editore =Squadron/Signal publications |città =Carrollton (TX) - USA |anno =1986 |lingua =en |ISBN = 0-89747-187-3 |cid =Stapfer, 1986}}
:prima versione prodotta in serie, caratterizzata dal bordo d'attacco alare dritto, da un'ampia carreggiata e quattro [[aerofreno|aerofreni]] sotto l'ala. Inizialmente gli esemplari venivano lasciati senza verniciatura ma furono successivamente dipinti in bianco antibagliore nucleare.
----
* {{cita pubblicazione |autore= |data=1º agosto 1981 |titolo=Argentinian aircraft hits Soviet fighter |rivista=Flight International |editore=Reed Business Information Ltd. |città=Sutton, Surrey - UK |p=303 |url=https://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1981/1981%20-%202475.html |lingua=inglese |accesso=6 dicembre 2018 |cid=Fl2}}
 
== Archivio ==
;B.1A
=== Ricorrente ===
:Versione B.1 dotata di sistemi di [[contromisure elettroniche]] (ECM) e caratterizzata da una coda allungata.
No* {{Cita libro|autore=Enzo Angelucci |autore2=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |pp=86-7 |volume=3 |capitolo=Fairey Firefly |ISBN=no |cid=AnMa}}
 
No* {{Cita libro|autore=Giorgio Apostolo |titolo=Guida agli Aeroplani d'Italia dalle origini ad oggi |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1981 |pp=87 |capitolo=Fiat AS.1 |ISBN=no |cid=Apo}}
;B.2
:Versione sviluppata dal B.1, dotata di un'ala dalla superficie maggiorata e dal profilo alare più sottile e di motorizzazione Olympus 201 o 301. Era dotata di Terrain following radar nel cono anteriore e di ricevitore di allarme radar passivo nella pinna di coda, che gli conferivano una parte superiore squadrata dalla metà degli anni settanta. Migliorati i sistemi elettrici con la Airborne Auxiliary Power Unit (una unità ausiliaria di potenza) e di un generatore di emergenza per gli [[statoreattore|statoreattori]]. Installato anche lo Smiths Military Flight System (MFS), un sistema di volo personalizzato ad uso militare. Originariamente dipinti in bianco antiriflesso, a partire dalla fine del 1970 sono stati ridipinti in colorazione mimetica.
 
No* {{Cita libro |titolo =L'Aviazione - Grande enciclopedia illustrata |autore = |volume = 12 |capitolo =Yakovlev Yak-7 |editore =Istituto Geografico De Agostini |città =Novara |anno =1988 |lingua = |p= 240 |ISBN =no |cid =AGEI}}
;B.2A
:Versione nota anche come B.2BS, era un B.2 dotato di motorizzazione Olympus 301, modificato per poter trasportare il missile nucleare aria-superficie [[Blue Steel (missile)|Blue Steel]] e dotato di soli serbatoi subalari. Al ritiro del Blue Steel venne riconvertita allo standard B.2.
 
No* {{Cita libro|autore=Chris Chant |titolo=Aerei della II Guerra Mondiale |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |p=93 |capitolo=Consolidated TBY Sea Wolf |ISBN= 978-88-7944-910-6 |cid=Cha}}
;B.2 (MRR)
:Nove esemplari versione B.2 convertiti come pattugliatori marittimi radar. Era dipinta con apposita vernice ad alta brillantezza protettiva contro gli spruzzi del mare. Non venne dotata di Terrain Follower Radar (TFR, radar in grado di seguire la curvatura del terreno), ma fu installato il [[LORAN]] come ausilio per la navigazione. Cinque esemplari vennero ulteriormente modificati per il ruolo di Campionamento dell'Aria prendendo il posto dello Squadron RAF n. 543.
 
No* {{Cita libro|autore=Michael Sharpe |titolo=Aerei da attacco e intercettori |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |pp=218 |capitolo=North American FJ-1 Fury |ISBN= 978-88-7944-923-6 |cid=Sha}}
;K.2
:Sei esemplari versione B.2 convertiti come aerocisterne.
 
No* {{Cita libro|autore=Robert Jackson |titolo=Aviazione Civile |editore=L'Airone |città=Roma |anno=2008 |pp=192 |capitolo=Douglas M-2 |ISBN= 978-88-7944-876-5 |cid=Jac}}
{| class="wikitable"
|+ Tabella comparativa delle versioni dell'Avro Vulcan
!
! B.1
! B.1A
! B.2
! B.2A (B.2BS)
! B.2 (MRR) o (K)
|-
| Lunghezza
| align="center"|29,6 [[metro|m]] (97 [[piede (unità di misura)|ft]] 1 [[pollice (unità di misura)|in]])
| align="center"|30,5 m (99 ft 11 in)<ref>32,2 m (105 ft 6 in) con sonda di rifornimento</ref>
| align="center"|32,2 m (105 ft 6 in)
| align="center"|30,5 m (99 ft 11 in)
| align="center"|30,5 m (99 ft 11 in)
|-
| Apertura alare
| colspan="2" align="center"|30,3 m (99 ft 5 in)
| colspan="3" align="center"|33,8 m (111 ft 0 in)
|-
| Altezza
| colspan="2" align="center"|8,1 m (26 ft 6 in)
| colspan="3" align="center"|8,3 m (27 ft 1 in)
|-
| Apertura alare
| colspan="2" align="center"|330,18 [[metro quadro|m²]] (3&nbsp;554 ft²)
| colspan="3" align="center"|368,27 m² (3&nbsp;964 ft²)
|-
| Peso massimo al decollo
| colspan="2" align="center"| 86&nbsp;000 [[chilogrammo|kg]] (190&nbsp;000 [[libbra (unità di massa)|lb]])
| colspan="3" align="center"| 93&nbsp;000 kg (204&nbsp;000 lb)
|-
| Velocità di crociera
| colspan="5" align="center"|[[Numero di Mach|Mach]] 0,86 (982 [[chilometro orario|km/h]], 610 [[miglio orario|mph]])
|-
| Velocità massima
| colspan="2" align="center"|Mach 0,93 (1&nbsp;017 km/h, 632 mph)
| colspan="3" align="center"|Mach 0,92 (1&nbsp;006 km/h, 625 mph)
|-
| Autonomia
| colspan="2" align="center"|6&nbsp;293 [[chilometro|km]] (3&nbsp;910 [[miglio (unità di misura)|mi]], 3&nbsp;395 [[miglio nautico|nm]])
| colspan="3" align="center"|7&nbsp;402 km (4&nbsp;600 mi, 3&nbsp;995 nm)
|-
| Tangenza
| colspan="2" align="center"| 16&nbsp;764 m (55&nbsp;000 ft)
| colspan="3" align="center"| 18&nbsp;288 m (60&nbsp;000 ft)
|-
| Motori
| colspan="2" align="center"|4 Bristol Siddeley <br/> Olympus 101, 102 o 104
| align="center"|4 Bristol Siddeley <br/> Olympus 201, 202, 203 o 301
| align="center"|4 Bristol Siddeley <br/> Olympus 201, 202, 203
| align="center"|4 Bristol Siddeley <br/> Olympus 201, 202, 203
|-
| Capacità carburante <small>(solo Avtur/Mains)</small>
| colspan="2" align="center"|42&nbsp;051 [[Litro|L]] (9&nbsp;250 [[gallone|gal Imp]])
| colspan="3" align="center"|42&nbsp;097 L (9&nbsp;260 gal Imp)
|-
| Armamento
|colspan="3" align="center"|1 [[bomba all'idrogeno|bomba H]] ''o''<br/>21 bombe da 454 kg (1&nbsp;000 lb)
| 1 [[Blue Steel (missile)|Blue Steel]] missile nucleare aria-superficie ''o''<br/>21 bombe da 454 kg (1&nbsp;000 lb)<br/>
| Nessuno<br/>
|-
|}
 
No* {{Cita libro|autore=Chris Dunning |titolo=Regia Aeronautica. The Italian Air Force 1923-1945 – An Operational History |editore=Ian Allan Publishing |città=Hersham, UK |anno=2009 |lingua=inglese |ISBN= 978-1-906537-02-9 |cid=Dun}}
Equipaggio (tutte le versioni):
Pilota, co-pilota, navigatore Plotter, navigatore radar ed [[Air Electronics Officer]]<br/>''Officer'' (due posti supplementari potrebbero essere attrezzati per i Crew Chief se necessario, per un totale di sette membri di equipaggio).
 
=== Periodici ===
Capacità combustibile ed autonomia sono riferiti solo ai serbatoi principali. Le varie combinazioni di serbatoi supplementari alari (A, E o Drum) dipendono dalle esigenze di missione.
No*{{cita pubblicazione |autore= |data=8 marzo 1945 |titolo=Here and There - Sea Wolf in production |rivista=Flight |editore=Reed Business Information Ltd. |città=Sutton, Surrey - UK |p=248 |url=http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1945/1945%20-%200430.html |lingua=inglese |accesso=18 agosto 2013 |cid=Fl1}}
 
No*{{cita pubblicazione |autore=Richard Koehnen |data= |anno=1983 |mese=dicembre |titolo=Chance Vought F6U Pirate |rivista=Naval Fighters |editore=Ginter Books |volume=9 |ISBN=978-0-942612-09-7 |lingua=inglese |cid=Naval}}
*'''B 1 (produzione iniziale):''' --- (esemplari inclusi nel totale)
*'''B 1 (produzione seguente)''' --- 45 esemplari
*'''B 2''' --- 89 esemplari
*'''B 1a''' (B 1 convertiti con equipaggiamento interno standard B 2). 28 esemplari convertiti dalla versione B 1
*'''B 2a''' --- conversioni dei B 2
*'''B 2 (MRR)/SR 2''' --- 11 esemplari convertiti (dei quali solo 9 sempre operativi)
*'''B 2 K''' --- 6 esemplari convertiti da tre B 2 e tre B 2 (MRR)
*'''Esemplari prodotti in totale: 136'''
 
No*{{cita pubblicazione |autore=Emilio Brotzu, Michele Caso, Gherardo Cosolo |data= |titolo=Re.2001 Reggiane |rivista=Dimensione Cielo - Aerei italiani nella 2<sup>a</sup> guerra mondiale |editore=Bizzarri |città=Roma |volume=Caccia assalto |numero=2 |pp=31-40 |url=http://issuu.com/icar2011/docs/dimensione_cielo_2 |cid=Dimensione Cielo}}
== Curiosità ==
Il [[3 giugno]] 1982, durante la missione Black Buck 6 (in questo caso una missione di tipo [[SEAD]]), il Vulcan XM597, che peraltro non era riuscito a lanciare uno dei missili per un problema tecnico, per un guasto alla sonda di rifornimento in volo fu costretto ad un atterraggio di emergenza all'[[Aeroporto di Rio de Janeiro-Galeão|Aeroporto Internazionale di Rio de Janeiro]], con il missile armato che avrebbe potuto partire in qualunque momento verso il più vicino radar. L'equipaggio fu rimpatriato, e l'aereo fu internato fino al termine delle ostilità. Comunque la versione ufficiale brasiliana fu che il missile era un AIM-9 Sidewinder per autodifesa.<ref>http://www.britains-smallwars.com/Falklands/RioRendezVous.html</ref>
 
No*{{cita pubblicazione |autore=Everett Cassagneres |data= |anno=1967 |titolo=The Consolidated PBY Catalina |rivista=Aircraft Profile |editore=Profile Publications Ltd. |città=Leatherhead, UK |volume=Number 183 |ISBN=no |lingua=inglese |cid=Cassagneres}}
== Velivoli comparabili ==
;{{GBR}}
* [[Handley Page HP 80 Victor]]
* [[Vickers Valiant]]
;{{USA}}
* [[Boeing B-47 Stratojet]]
* [[Convair B-58 Hustler]]
;{{SUN 1923-1955}}
* [[Tupolev Tu-16]]
 
No*{{cita pubblicazione |autore=W.E. Scarborough |data= |anno=1983 |mese=ottobre |titolo=PBY Catalina |rivista=Aircraft In Action |editore=Squadron/Signal Publications |città=Carrollton, TX |volume=Aircraft Number 62 |ISBN=978-0-89747-149-7 |lingua=inglese |cid=Scarborough}}
== Voci correlate ==
*[[Guerra delle Falkland]]
*[[SEAD]]
 
No*{{cita pubblicazione |autore=Nico Sgarlato |data= |anno=2011 |mese=aprile |titolo="Reggiane" 2001 Ariete I |rivista=I Grandi Aerei Storici |editore=Delta Editrice |città=Parma |numero=n° 51 |cid=Sgarlato}}
== Operatori ==
;{{GBR}}
* [[Royal Air Force]]
 
== ''AppuntiAltri di lavoro''progetti ==
<nowiki>{{interprogetto}}</nowiki>
*[[SEAD]]
 
== NoteCollegamenti esterni ==
* {{Cita web|autore=Greg Goebel |url=http://www.airvectors.net/index.htm |titolo=Home page |accesso=1º giugno 2019 |lingua=en |editore= |sito=AirVectors |data=1° ottobre 2018 |cid=GrGo}}
<references/>
 
No* {{Cita web|autore=Palt Karsten |url=http://www.flugzeuginfo.net/acdata_php/acdata_northrop_a17_dt.php |titolo=Northrop / Douglas A-17 / Douglas 8A |accesso=12 settembre 2016 |lingua=de, en |editore= |sito=Flugzeuginfo.net |data= |cid=PaKa}}
== Bibliografia ==
{{it}} Achille Boroli ed Adolfo Boroli, L'Aviazione (Vol.2), Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1983.
 
No* {{Cita web|autore=Andreas Altenburger|url=http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/Waffen/Do17.htm|titolo=Dornier Do 17|accesso=18 dicembre 2013|lingua=de |editore= |sito=Lexikon der Wehrmacht |data= |cid=ldw }}
{{it}} Adriano Zannino, Guida agli aeroplani di tutto il mondo (Vol.6), Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1976.
 
No* {{Cita web|autore=Simon Beck |url=http://www.uswarplanes.net/f86f100.html |titolo=North American F-86 Sabre - Foreign built - Canada |accesso=3 dicembre 2016 |lingua=en |editore= |sito=US Warplanes.net |data= |cid=uwp}}
{{en}} Arnold, Lorna. Britain and the H-Bomb. Basingstoke, Hampshire, UK: Palgrave Macmillan, 2001. ISBN 0-333-94742-8 (outside North America), ISBN 0-312-23518-6 (North America only).
 
* {{Cita web|autore=John Rickard |url=http://www.historyofwar.org/ |titolo=Home Page |accesso=15 marzo 2020 |lingua=en |editore= |sito=Military History Encyclopedia on the Web |data= |cid=JR}}
{{en}} Blackman, Tony. Vulcan Test Pilot. London: Grub Street, 2007. ISBN-13: 9781904943884
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aviastar.org/air/france/sud-est_armagnac.php |titolo=Sud-Est S.E.2010 Armagnac |accesso=14 febbraio 2018 |lingua=en |editore= |sito=Virtual Aircraft Museum |data= |cid=avs}}
{{en}} Chesnau, Roger. Vulcan (Aeroguide 29: Avro Vulcan B Mk 2). Ringshall, Suffolk, UK: Ad Hoc Publications, 2003. ISBN 0-946958-39-4.
 
No* {{Cita web|url=https://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=512 |titolo=Mikoyan-Gurevich MiG-1 / MiG-3 Single-Seat Monoplane Fighter Aircraft |accesso=15 marzo 2020 |lingua=en |editore= |sito=Military Factory |data=11 febbraio 2017 |cid=MiFa}}
{{en}} Holmes, Harry. Avro: The History of an Aircraft Company. Wiltshire, UK: Crowood Press, 2004. ISBN 1-86126-651-0.
 
No* {{Cita web |url=http://www.marylandaviationmuseum.org/history/martin_aircraft/19_mauler.html |titolo=Martin Model 210 |accesso=13 aprile 2009 |lingua=en |editore= |sito=The Glenn L. Martin Maryland Aviation Museum |data= }}
{{en}} Jackson, A.J. Avro Aircraft since 1908, 2nd edition. London: Putnam Aeronautical Books, 1990. ISBN 0-85177-834-8.
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.century-of-flight.net/Aviation%20history/photo_albums/timeline/ww2/2/Northrop%20A%2017A.htm |titolo=Northrop A 17A |accesso=12 settembre 2016 |lingua=en |editore= |sito=The History of Flight |data= |cid=Cof}}
{{en}} Laming, Tim. The Vulcan Story 1952-2002, Second Edition. Enderby, Leicester, UK: Silverdale Books, 2002. ISBN 1-85605-701-1.
 
No* {{Cita web|url=http://www.warbirdsresourcegroup.org/URG/p39.htm |titolo=Bell P-39 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Warbird Resource Group |data= |cid=WaBi}}
{{en}} McLelland, Tim. The Avro Vulcan. Manchester, UK: Crecy Publishing Limited, 2007. ISBN 978-0-85979-127-4.
 
No* {{Cita web|url=http://www.warbirdregistry.org/blenheimregistry/blenheimregistry.html |titolo=Bristol Blenheim/Fairchild Bolingbroke Registry |accesso=2 gennaio 2015 |lingua=en |editore= |sito=Warbird Registry |data= }}
{{en}} White, Rowland. Vulcan 607. London: Bantam Press, 2006. ISBN 0-593-05391-5 (cased), ISBN 0-593-05392-3 (pb).
 
No* {{Cita web|autore=Lars Henriksson|url=http://www.avrosys.nu/aircraft/Bomb/154-b5/154B5.htm |titolo=B 5 - Northrop 8A-1 |accesso=12 settembre 2016 |lingua=en |editore= |sito=Military Aviation in Sweden |data=16 luglio 2010 |cid=masw}}
{{en}} Wynn, Humphrey. RAF Strategic Nuclear Deterrent Forces: Origins, Roles and Deployment 1946 - 1969. London: The Stationery Office, 1994. ISBN 0-11-772778-4.
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aviation-history.com/bell/p39.htm |titolo=Bell P-39 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=The Aviation History Online Museum|data=18 ottobre 2013 }}
== Altri progetti ==
 
No* {{Cita web|autore= Bruce McCall |url=http://www.airspacemag.com/history-of-flight/ode-on-a-canadian-warbird-8880100/?all |titolo=Ode on a Canadian Warbird |accesso=2 gennaio 2015 |lingua=en |editore= |sito=Air & Space Smithsonian |data=gennaio 2010 }}
== Collegamenti esterni ==
 
*{{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=319|titolo=Short SUnderland|accesso=08-01-2009|lingua=en|editore=http://www.militaryfactory.com|opera=Military dictionary|data=Data di pubblicazione 22-07-2008}}
No* {{Cita web|url=http://www.warbirdalley.com/blenheim.htm |titolo=Bristol Blenheim / Bolingbroke |accesso=2 gennaio 2015 |lingua=en |editore= |sito=Warbird Alley |data= |cid=Wba}}
 
* {{Cita web|url=http://all-aero.com/ |titolo=Home Page |accesso=15 marzo 2020 |lingua=en |editore= |sito=all-aero.com |data= |cid=AlAe}}
 
No* {{Cita web|url=http://uboat.net/allies/aircraft/catalina.htm |titolo=Consolidated PBY Catalina - Aircraft - Fighting the U-boats |accesso=27 gennaio 2013 |lingua=en |editore= |sito=uboat.net |data= |cid=UBN}}
 
No* {{Cita web|autore=Ryan Wagner |url=http://www.americancombatplanes.com/p39_1.html |titolo=P-39 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore=http://www.americancombatplanes.com/home.html |sito=American Combat Planes of the 20th Century |data= |cid=ACB}}
 
No* {{Cita web|autore=Joseph F. Baugher |url=http://www.joebaugher.com/usaf_fighters/p86_2.html |titolo=North American F-86A Sabre |accesso=29 gennaio 2017 |lingua=en |editore= |sito=American Military Aircraft |data=30 gennaio 2010 |cid=JB1}}
 
* {{Cita web|autore= |url=http://www.aeroflight.co.uk/ |titolo=Home page |accesso=1º gennaio 2018 |lingua=en |editore= |sito=Aeroflight |data= |cid=AeFl}}
* {{Cita web|autore=AA.VV. |url=http://1000aircraftphotos.com/index.html |titolo=Home Page |accesso=15 marzo 2020 |lingua=en |editore= |sito=1000aircraftphotos.com |data= |cid=TAP}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.theaerodrome.com/aircraft/gbritain/airco_dh9a.php |titolo=Airco D.H.9a |accesso=17 marzo 2012 |lingua=en |editore=http://www.theaerodrome.com/index.php |sito=The Aerodrome - Aces and Aircraft of World War I }}
 
No* {{Cita web|url=http://www.rafmuseum.org.uk/research/collections/canadair-sabre-4/ |titolo=Canadair Sabre 4 |accesso=6 ottobre 2016 |lingua=en |editore= |sito=Royal Air Force Museum|data= |cid=RAFM}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.fleetairarmarchive.net/Aircraft/Blenheim.htm |titolo=Bristol Blenheim (Bristol Bolingbroke) |accesso=2 gennaio 2015 |lingua=en |editore= |sito=Fleet Air Arm Archive 1939-1945|data=4 marzo 2000 |cid=faaa}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.history.navy.mil/museums/paxmuseum/a5/ra5c.htm |titolo=North American RA-5C Vigilante |accesso=13 maggio 2013 |lingua=en |editore= |sito=Naval History & Heritage |data=}}
 
No* {{Cita web |url=http://collections.naval.aviation.museum/emuwebdoncoms/pages/doncoms/Display.php?irn=16009394&QueryPage=%2FDtlQuery.php |titolo=TBM-3E |accesso=25 novembre 2011 |lingua=en |editore= |sito=National Naval Aviation Museum |data=}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.uscg.mil/history/webaircraft/Consolidated_PBY.pdf |titolo=Consolidated PBY-5A / 6A "Catalina" |accesso=26 gennaio 2013 |formato=PDF |lingua=en |editore= |sito=United States Coast Guard |data=}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.nationalmuseum.af.mil/Visit/MuseumExhibits/FactSheets/Display/tabid/509/Article/198097/northrop-a-17a.aspx |titolo=Northrop A-17A |accesso=12 settembre 2016 |lingua=en |editore= |sito=National Museum of the US Air Force |data=25 gennaio 2016 |cid=nmaf}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.pimaair.org/collection-detail.php?cid=216 |titolo=Northrop Scorpion |accesso=14 marzo 2014 |lingua=en |editore= |sito=Pima Air & Space Museum |data= |cid=PAM}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.boeing.com/history/products/model-80.page |titolo=Boeing: Historical Snapshots: Model 80 |accesso=23 febbraio 2018 |lingua=en |editore= |sito=The Boeing Company |data= |cid=BHS}}
 
No* {{Cita web|url=http://airandspace.si.edu/collections/artifact.cfm?id=A19730277000 |titolo=Consolidated PBY-5 Catalina |accesso=26 gennaio 2013 |lingua=en |editore= |sito=Smithsonian National Air and Space Museum |data=}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.rcaf-arc.forces.gc.ca/en/article-template-standard.page?doc=the-northrop-a-17a-nomad/hlnetgnc |titolo=The Northrop A-17A Nomad |accesso=12 settembre 2016 |lingua=en |editore= |sito=Royal Canadian Air Force |data=16 settembre 2013 |cid=rcaf}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aviation.technomuses.ca/collections/artifacts/aircraft/FaireyFirefly/ |titolo=Fairey Firefly |accesso=25 agosto 2013 |lingua=en, fr |editore= |sito=Canada Aviation and Space Museum – Musée de l’aviation et de l’espace du Canada |data= |cid=atec}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.navy.gov.au/aircraft/fairey-firefly-as5as6 |titolo=Fairey Firefly AS.5/AS.6 |accesso=25 agosto 2013 |lingua=en |editore= |sito=Royal Australian Navy |data= |cid=Raun}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.adf-serials.com.au/2a53.htm |titolo=ADF Serials - Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Australian Military Aircraft Serials and Aircraft History |cid=RAAF |data=11 giugno 2013}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.adf-serials.com.au/nz-serials/nzblenheim.htm |titolo=NZDF Serials - Blenheim |accesso=2 gennaio 2015 |lingua=en |editore= |sito=Australian Military Aircraft Serials and Aircraft History |cid=RNZAF |data=19 agosto 2014}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.histaviation.com/aircraft.html |titolo=Aircraft and Gliders |accesso=2 aprile 2016 |lingua=en |editore= |sito=GERMAN AVIATION 1919 - 1945 |data= |cid=GeAv}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdV/collezione_aeromobili/hangarVelo/Pagine/Campini-CaproniCC1.aspx |titolo=Campini-Caproni 2 |accesso=26 marzo 2011 |editore= |sito=Aeronautica Militare |data= }}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereore2001.html |titolo=Reggiane Re.2001 |accesso=24 novembre 2012 |editore= |sito=Aerei Italiani - Brevi pagine di storia dell'Aviazione Italiana |data= }}
 
No* {{Cita web|autore= B. Parmentier |url=https://www.aviafrance.com/ |titolo=Aviation française, un siècle d'histoire par aviafrance |accesso=28 dicembre 2019 |lingua=fr |editore= |sito=aviafrance.com |data= |cid=AVF}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.ffaa.net/seaplanes/catalina/catalina_fr.htm |titolo=Consolidated PBY-5A/ PBY-6A Catalina |accesso=11 febbraio 2013 |lingua=fr, en |editore= |sito=FRENCH FLEET AIR ARM |data=16 febbraio 2011 |cid=FFAA}}
 
* {{Cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=https://www.avionslegendaires.net/ |titolo=Home Page |accesso=15 marzo 2020 |lingua=fr |editore= |sito=avionslegendaires.net |data= |cid=avle}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=https://www.aviationsmilitaires.net/v2/base/view/Variant/2496.html |titolo=Dewoitine D.332 Emeraude |accesso=8 dicembre 2019 |lingua=fr |editore= |sito=aviationsmilitaires.net |data=2 luglio 2017 |cid=avmi}}
 
* {{Cita web|autore= |url=http://www.airwar.ru/index.html |titolo=Home Page |accesso=1º giugno 2019 |lingua=ru |editore= |sito=Уголок неба (Angolo di Cielo) |data= |cid=AW}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.moninoaviation.com/2a.html |titolo=A.N.Tupolev ANT-25/RD |accesso=3 dicembre 2012 |lingua=en |editore= |sito=Air Force Museum - Monino, Russia - Russia's Premier Aviation Museum |data= }}
 
No* {{Cita web|url=http://www.tupolev.ru/Russian/Show.asp?SectionID=311 |titolo=ОАО «Туполев» - АНТ-25 (РД) |accesso=3 dicembre 2012 |lingua=ru |editore= |sito=Public Stock Company Tupolev |data= }}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.aviation.ru/La/ |titolo=Lavochkin Semyon Alekseevich - OKB-301 |accesso=21 gennaio 2011 |lingua=en |editore= |data=6 aprile 2004}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://www.airpages.ru/us/p39.shtml |titolo=P-39 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=ru |editore= |sito=Авиация Второй мировой (Mondo dell'Aviazione) |data= |cid=apag}}
 
No* {{Cita web|autore=|url=http://flyingmachines.ru/Site2/Crafts/Craft25681.htm |titolo=Vickers FB.26 Vampire |accesso=29 agosto 2016 |editore= |sito=Their Flying Machines|data=|lingua=en, ru |cid=FlMa}}
 
=== Modellismo ===
No* {{Cita web|url=http://www.cybermodeler.com/aircraft/p-39/p-39_all.shtml |titolo=P-39 Airacobra Modeler's Online Reference Including:
P-400 Airacobra |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Cybermodeler Online |data= |cid=CMO}}
 
No* {{Cita web|url=http://www.modelingtime.com/un-airacobra-tricolore-bell-p-39-q-dal-kit-academy-in-scala-172/ |titolo=Airacobra in Italian Service |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Modeling Time |data=29 dicembre 2007 |cid=MOT}}
 
No* {{Cita web|autore=Jacob Russell |url=http://www.internetmodeler.com/scalemodels/flaviation/Eduard-1-48-P-39-L-N-Profipack.php |titolo=Internet Modeler Eduard 1/48 P-39 L/N Profipack |accesso=19 maggio 2016 |lingua=en |editore= |sito=Internet Modeler |data= |cid=IM}}
 
No* {{Cita web|autore= |url=http://hyperscale.com/index_air_fokker_i.htm |titolo=Hawker Typhoon (ricerca) |accesso=6 gennaio 2016 |lingua=en |editore= |sito=HyperScale - An Online Magazine for Aircraft and Armour Modellers |data= }}
 
No* {{Cita web|autore=Ben Micklem |url=http://www.google.com/custom?domains=aeroscale.co.uk&q=hawker+typhoon&sa=Search&sitesearch=aeroscale.co.uk&client=pub-4463977780468403&forid=1&ie=ISO-8859-1&oe=ISO-8859-1&safe=active&flav=0000&sig=TLSTHwEtdKy6FG66&cof=GALT%3A%23008000%3BGL%3A1%3BDIV%3A%23336699%3BVLC%3A663399%3BAH%3Acenter%3BBGC%3AFFFFFF%3BLBGC%3A000000%3BALC%3A0000FF%3BLC%3A0000FF%3BT%3A000000%3BGFNT%3A0000FF%3BGIMP%3A0000FF%3BLH%3A50%3BLW%3A168%3BL%3Ahttp%3A%2F%2Faeroscale.co.uk%2Fimages%2Flogo.gif%3BS%3Ahttp%3A%2F%2Faeroscale.co.uk%3BFORID%3A1%3B&hl=en |titolo=Hawker Typhoon |accesso=6 gennaio 2016 |lingua=en |editore= |sito=AeroScale - Scale Aircraft Modelling |data=}}
 
No* {{Cita web|autore=Martin Waligorski |url=http://www.ipmsstockholm.org/magazine/2005/05/stuff_eng_hrubisko_typhoon.htm |titolo=Family Resemblance - Hawker Tornado-Typhoon-Tempest-Sea Fury Line |accesso=5 dicembre 2015 |lingua=en |editore= |sito=IPMSStockholm.org |data= 22 settembre 2006}}
 
<nowiki>{{Portale|aviazione|guerra|trasporti}}</nowiki>
*{{cita web|autore=Greg Goebel|url=http://www.vectorsite.net/avsund.html|titolo=The Short Sunderland Flyng Boat|accesso=08-01-2009|lingua=en|editore=http://www.vectorsite.net|opera=Greg Goebel in the public ___domain|data=Data di pubblicazione 01-12-2007}}