Saronno: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Template:Comune
{{Divisione amministrativa
|nomeComune = Saronno
|linkStemmaNome = Saronno-Stemma.png
|Panorama = Corso italia saronno.jpg
|siglaRegione = LOM
|Didascalia = Corso Italia
|siglaProvincia = VA
|Stato = ITA
|latitudineGradi = 45
|Grado amministrativo = 3
|latitudineMinuti = 38
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2 = Varese
|longitudineGradi = 9
|Amministratore locale = Ilaria Pagani
|longitudineMinuti = 3
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|longitudineSecondi = 0
|Data elezione = 9-6-2025
|mappaX = 63
|Data istituzione =
|mappaY = 52
|altitudineAltitudine = 212
|Sottodivisioni = [[Cassina Ferrara]], [[Cascina Colombara]]
|superficie = 10,86
|Divisioni confinanti = [[Caronno Pertusella]], [[Ceriano Laghetto]] ([[Provincia di Monza e della Brianza|MB]]), [[Gerenzano]], [[Origgio]], [[Rovello Porro]] ([[Provincia di Como|CO]]), [[Solaro (Italia)|Solaro]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]]), [[Uboldo]]
|abitanti = 37.472
|Zona sismica = 4
|anno = 31-12-04
|Gradi giorno = 2418
|densita = 3407
|Nome abitanti = saronnesi
|frazioni = Cassina Ferrara, la Colombara
|Patrono = santi [[san Pietro|Pietro]] e [[San Paolo di Tarso|Paolo]]
|comuniLimitrofi = [[Caronno Pertusella]], [[Ceriano Laghetto]] (MI), [[Cogliate]] (MI), [[Gerenzano]], [[Origgio]], [[Rovello Porro]] (CO), [[Solaro]] (MI), [[Uboldo]]
|Festivo = 29 giugno
|cap = 21047
|prefissoPIL = 02
|PIL procapite =
|istat = 012119
|Mappa = Map of comune of Saronno (province of Varese, region Lombardy, Italy).svg
|fiscale = I441
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Saronno nella provincia di Varese
|nomeAbitanti = saronnesi
}}
|patrono = [[San Pietro]] e [[San Paolo]]
|festivo = [[29 giugno]]
|sito = http://www.comune.saronno.va.it
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Saronno''' è un comune di 36.805 abitanti della [[provincia di Varese]].
 
'''Saronno''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/saˈrɔnno/|it}}<ref>{{Dipi|Saronno}}</ref>, ''Sarònn'' in [[Dialetto lombardo occidentale|dialetto locale]], <small>AFI</small>: {{IPA|[saˈrɔ̃ː]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Varese]] in [[Lombardia]].
==Geografia==
È attraversato dal [[torrente]] [[Lura]], il cui caratteristico colore cangiante nero/violaceo è dovuto agli scarichi industriali della bassa comasca. Il corso d'acqua viaggia al coperto nella zona centrale della città, che è anche un nodo di interscambio della rete delle [[Ferrovie_Nord_Milano|Ferrovie Nord Milano]], ed è attraversata dall'[[Autostrada]] A9 (Milano-Como).
 
== Geografia fisica ==
Saronno è situata all'intersezione tra le provincie di [[Provincia_di_Milano|Milano]], [[Provincia_di_Como|Como]] e [[Provincia_di_Varese|Varese]], senza essere strettamente legata a nessuno dei capoluoghi. Una parte considerevole della popolazione gravita per motivi di lavoro o di studio su Milano, ma la città gode anche di una limitata vita propria, a cui partecipano anche gli abitanti dei comuni limitrofi ([[Gerenzano]], [[Turate]], [[Uboldo]], [[Rovello Porro]], [[Origgio]], [[Caronno Pertusella]], [[Solaro]]), alla quale contribuisce anche la ricca scelta di scuole superiori.
{{F|centri abitati d'Italia|settembre 2025}}
[[File:Lura saronno.jpg|thumb|left|Il torrente Lura]]
=== Territorio ===
La città è situata nel territorio del [[Saronnese]], a sua volta compreso nell'[[Altomilanese]], all'intersezione tra le province di [[Provincia di Milano|Milano]], [[Provincia di Como|Como]], [[Provincia di Varese|Varese]] e [[Provincia di Monza e Brianza|Monza e Brianza]]. Una parte considerevole della popolazione gravita, per motivi di lavoro o di studio, su [[Milano]] ma anche su [[Como]], grazie alla vicinanza verso la città lariana e al contempo verso il confine svizzero, dal quale dista appena 25 km. Inoltre la città gode anche di una vita propria, cui partecipano anche gli abitanti dei comuni limitrofi ([[Gerenzano]], [[Turate]], [[Uboldo]], [[Rovello Porro]], [[Origgio]], [[Caronno Pertusella]], [[Solaro (Italia)|Solaro]], [[Rovellasca]], [[Ceriano Laghetto]], [[Cogliate]]), che frequentano le locali scuole o lavorano in città.
 
Presenta un territorio formato da due terrazzi pianeggianti o subpianeggianti su tutta la sua superficie, uno d'età intermedia, situato a est, e l'altro rappresenta l'alta pianura entrambi con inclinazione graduale verso nord, con un'altitudine che varia da 198 m s.l.m. a 230 m. In posizione centrale invece troviamo la valle del Lura, scavata di 5-10 metri fino al centro città, in seguito si fonderà con la pianura.
Saronno fa parte del [http://www.parks.it/parco.lura/ parco del lura], una collezione sfrangiata di aree protette, di recente oggetto di interventi di riqualificazione e ripopolamento arboreo.
 
Saronno è attraversata dal [[torrente]] [[Lura (fiume)|Lura]], che nasce nel territorio del Comune di [[Bizzarone]] e sfocia nell'[[Olona]] alle porte di [[Milano]]. Il torrente dagli anni '70 è stato influenzato negativamente da un'alta antropizzazione e da inquinamento e tuttora presenta una qualità delle acque sotto la media, anche se migliorata rispetto ad altri anni. Il tratto di torrente compreso nel territorio cittadino è in gran parte interrato; le esondazioni sono contenute grazie alla presenza delle vasche di laminazione a Lomazzo, costruite negli ultimi anni; queste vasche presiedono anche la funzione nel prevenire le secche riversando acqua quando necessario.
==Economia==
Del passato industriale, ormai quasi completamente estinto, sono degni di nota gli stabilimenti della Isotta Fraschini (automobili) e della Lazzaroni (biscotti) e dell'ILVA (che produceva il liquore "Amaretto di Saronno"). Delle ultime due attività, i marchi sono ancora utilizzati, ma la produzione è stata spostata in altre sedi;comunque va citata la P.A.S. Parma Antonio e Figli Saronno che è stata una delle aziende leader(a livello mondiale) nella costruzione di impianti corazzati di sicurezza.
 
Parte del territorio comunale è ricompreso nei confini del [[Parco del Lura]], parco locale di interesse sovraccomunale che si estende lungo la valle del Lura, da [[Bulgarograsso]] fino a [[Lainate]].
==Cultura==
La chiesa e la cultura cattolica hanno un peso rilevante nel definire le vicende socio-politiche del saronnese, tanto che l'asse principale dell'urbanistica saronnese è caratterizzato come il "percorso delle 3 chiese". Di queste, il Santuario della B.V. dei Miracoli e la Chiesa di S. Francesco possiedono un certo interesse artistico.
 
=== Clima ===
I deputati del Santuario di S. Maria dei Miracoli il 10 marzo ([[1505]]) incaricano il grande architetto [[Giovanni Antonio Amadeo]] di progettarne ''il tiburio'': il contratto prevede che il lapicida Beltramo fu Giovanni Bregno da Osteno, abitante a Saltrio fornisca le pietre della locale cava, da consegnare a Castelseprio; il campanile, prototipo per le realizzazioni successive non solo nell'ambito milanese, è eretto fra il 1511 e il 1516 da Paolo della Porta da Osteno. All'interno si possono ammirare i pregevoli affreschi di [[Gaudenzio Ferrari]].Degne di nota, inoltre, le opere pittoriche, dall’abside fino alla cancellata, di Bernardino Luini che lavorò nella chiesa in due periodi nel 1525 e nel 1531.
Situata nell'alta [[pianura padana]], Saronno ha un clima di tipo [[clima continentale|continentale]] con inverni freddi e con molti [[giorno di gelo|giorni di gelo]]; più rari invece i [[giorno di ghiaccio|giorni di ghiaccio]].
Le estati sono generalmente calde e moderatamente piovose (soprattutto a causa dei temporali). Le temperature massime, in tale periodo, possono raggiungere anche i 35&nbsp;°C e l'umidità notturna può risultare elevata. Le perturbazioni giungono prevalentemente da [[Ovest]] (stampo [[Oceano atlantico|atlantico]]) e da [[Sud]] (stampo [[Mar Mediterraneo|mediterraneo]]); più rare quelle di origine artico-russa.
 
Saronno, come del resto gran parte della Pianura Padana, soffre di scarsa ventilazione, di conseguenza l'umidità è abbastanza elevata per buona parte dell'anno, comunque inferiore rispetto alle zone della [[Bassa padana|bassa pianura padana]] (pavese, lodigiano, cremonese).
Tra le attrattive, si possono citare un centro storico parzialmente pedonalizzato, una piscina coperta con vasca all'aperto, stadio e palazzetto dello sport, mercato all'aperto il mercoledì mattina, tre cinema più arena estiva, una buona sala teatrale con programmazione adatta al pubblico locale. La biblioteca è luogo di ritrovo di giovani più o meno dediti allo studio.
 
Secondo la classificazione climatica il centro abitato è situato in "zona E", 2451 GR/G.
Come caratteristiche negative purtroppo vanno ricordati l'eccessivo tasso di urbanizzazione, i pesanti ingorghi giornalieri, il conseguente record regionale di PM10 per tre stagioni consecutive, i trasporti pubblici locali ed una rete di piste ciclabili da alcuni ritenuti inadeguati.
 
==Manifestazioni Storia ==
Da ''Solomnum'', nome romano di Saronno, passava la ''[[Via Mediolanum-Bilitio]]'', che metteva in comunicazione ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]) con ''Luganum'' ([[Lugano]]) passando da ''Varisium'' ([[Varese]]). La più antica testimonianza documentale dell'esistenza di Saronno è una carta notarile del [[796]], inerente ad un prestito a pegno contratto da tale ''Johannes de Vico Salomno filius quondam Aretheo qui fuit notarius'', il quale ottiene da un certo Erminaldo la somma di novanta denari d'argento, dandogli in pegno tutti i suoi beni esistenti in ''Vico Solomno''<ref>''Civiltà del lavoro'', Saronno, Comune di Saronno, [[1960]]</ref>.
Nel primo o secondo weekend di Settembre, la manifestazione musicale "Festoria" richiama adolescenti dal circondario e saronnesi in esilio da mezzo mondo, al suono di gruppi musicali di buon livello, celebrando la definitiva chiusura della stagione estiva.
 
Prima di giungere alla definitiva denominazione di Saronno, nel corso dei secoli la città ha assunto varie denominazioni riscontrabili attraverso documentazioni storiografiche. In ordine di tempo, Saronno viene menzionata come ''Solomno'' (anno [[903]]), ''Serogno'' (anno [[1150]]), ''Sorogno'' ([[XII secolo]]), ''Serono'' ([[XIII secolo]]) e subito dopo Sarono.
==Politica==
La politica saronnese è segnata dalla forte influenza degli ambienti legati alla chiesa. Storico feudo democristiano, da due legislature la città è governata da una giunta di centro-destra (sindaco Pierluigi Gilli). La Lega Nord si presenta da sola alle elezioni, ottenendo risultati non lontani da quelli dello schieramento di centro-sinistra, e rimane all'opposizione.
 
Questi cambiamenti di nome derivano da un fenomeno che si riscontra con grande frequenza nei [[dialetti lombardi]] a occidente dell'[[Adda]], fra cui si annovera il dialetto saronnese: il [[rotacismo]], ossia il cambiamento della /l/, soprattutto se intervocalica, in /r/, indicato dal linguista [[Clemente Merlo]]<ref>Storia di Milano, Treccani, XIII, pp. 467 segg.</ref> come uno degli effetti più caratteristici del profondo e antico sostrato [[Lingua antico ligure|ligure]].
{{Provincia di Varese}}
 
In epoca [[medioevo|medievale]], Saronno fece parte del Contado del [[Seprio]] e quindi del [[Ducato di Milano]]. Tra le notizie di questo tempo, si sa che [[Cecilia Gallerani]] (celebre in quanto soggetto del dipinto ''[[Dama con l'ermellino]]'' di [[Leonardo da Vinci]]) ottenne in dono dal duca [[Ludovico il Moro]] le rendite del territorio saronnese. Nel XVIII secolo si insediano a Saronno alcune famiglie aristocratiche quali i Visconti di Saronno, i Visconti Rubino e i Tanzi di Milano.
 
Il [[fascismo]] fece di Saronno un centro aggregativo del suo circondario, annettendo al suo territorio comunale i centri di [[Origgio]], [[Uboldo]] e [[Gerenzano]]; tali accorpamenti furono poi revocati a seguito della [[caduta della Repubblica Sociale Italiana]].
 
=== Simboli ===
[[Categoria:Comuni della provincia di Varese]]
[[File:Saronno-Gonfalone.svg|thumb|upright=0.5|Gonfalone]]
[[Categoria:Comuni della Lombardia]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[File:Saronno-Stemma-Vecchio.svg|thumb|upright=0.5|Stemma precedente]]
[[pt:Saronno]]
 
====Stemma, gonfalone e bandiera====
Lo [[stemma araldico]] di Saronno, concesso con Decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato|capo del Governo]] del 10 novembre 1932 e modificato con l'aggiunta degli opportuni coronamenti a seguito dell'attribuzione del [[titolo di città]] da parte del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] nel 1960<ref>{{cita web |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?15085 |titolo= Saronno, Varese |editore= Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico |posizione= busta 115, fascicolo 10520, categoria Comuni |accesso= 28 settembre 2021 |dataarchivio= 28 settembre 2021 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210928201429/http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?15085 |urlmorto= sì }}</ref>, presenta la seguente blasonatura:<ref>{{cita web|formato= pdf |url= http://www.comune.saronno.va.it/upload/saronno_ecm8/gestionedocumentale/Araldica%20Civica_784_5076.pdf |titolo= Araldica civica |sito= comune.saronno.va.it }}</ref>
 
{{Citazione|[[Scudo francese moderno|Scudo sannitico]] d'argento, al [[Mastio (araldica)|mastio]] di rosso, mattonato di nero e finestrato del campo, torricellato a destra e a sinistra, le torri pure merlate alla guelfa e finestrate [[Attributi araldici di smalto#Del campo|del campo]], sormontate da un disco di nero, posto tra le due torri.}}
 
Il [[gonfalone]], concesso con [[Decreto del presidente della Repubblica]] in data 28 settembre 2007<ref name="Governo">{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2007/citta/saronno.html |titolo= Saronno (Varese) D.P.R. 28.09.2007 concessione di gonfalone e bandiera |accesso= 28 settembre 2021 }}</ref>, si presenta sotto forma di:
 
{{Citazione|Drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello Stemma civico con l'iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della Città. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro.}}
 
Nel [[2003]] il comune si è dotato di una propria bandiera, approvata [[Decreto del presidente della Repubblica]] in data 28 settembre 2007.<ref name="Governo"/> Essa si presenta sotto forma di:
{{Citazione|Drappo di azzurro, alla losanga di bianco appuntata ai lembi, caricata del castello di rosso e dal disco di nero come descritti dal Decreto del Capo del Governo 10 novembre 1932. L'asta verticale sarà ornata della cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.}}
 
====Desueti====
Prima dell'adozione di detto stemma, dal [[XVI secolo]] fino al [[1932]] al comune fu associato un emblema mutuato da quello della famiglia [[Casati Stampa di Soncino]], vantante storici e solidi legami con Saronno. La blasonatura era la seguente:
 
{{Citazione|Troncato d'azzurro e d'argento, caricati di una S d'argento e d'azzurro [[Dell'uno nell'altro|in campo opposto]]. Sormontato da [[corona marchionale]].}}
 
I colori dell'arma (con l'argento declinato in bianco, colore non ammesso in araldica) sono stati poi ripresi nel [[Terzo millennio]] nella summenzionata bandiera comunale.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = BenemerenzaSiculo1908.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia di bronzo di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Al Comune di Saronno
|data = Regio Decreto 5 giugno 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = BenemeritiCultura.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = Decreto del Preidente della Repubblica 2 giugno 1965<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=9001 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|data = Decreto del Presidente della Repubblica 15 ottobre 1960
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Santuario Saronno 01.jpg|thumb|Veduta laterale del [[Santuario della Beata Vergine dei Miracoli|Santuario]]]]
 
[[File:Saronno - Santi Pietro e Paolo.jpg|thumb|La chiesa Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo]]
 
La chiesa e la cultura cattolica hanno un peso rilevante{{Senza fonte|}} nel definire le vicende sociopolitiche del saronnese, in quanto il centro storico cittadino si è sviluppato intorno agli edifici sacri dal centro verso ovest formando il cosiddetto "percorso delle tre chiese". Di queste, il [[Santuario della Beata Vergine dei Miracoli]] e la [[Chiesa di San Francesco (Saronno)|Chiesa di S. Francesco]] rivestono un notevole interesse artistico.
 
;[[Santuario della Beata Vergine dei Miracoli]]
:I deputati del Santuario il 10 marzo [[1505]] incaricano il grande architetto [[Giovanni Antonio Amadeo]] di progettarne il [[tiburio]]: il contratto prevede che il lapicida Beltramo fu Giovanni Bregno da [[Osteno]], abitante a [[Saltrio]] fornisca le pietre della locale cava, da consegnare a [[Castelseprio]]; il campanile è eretto fra il [[1511]] e il [[1516]] da [[Paolo della Porta]] da Osteno. All'interno si può ammirare un ciclo di affreschi di [[Gaudenzio Ferrari]], oltre alle opere pittoriche di [[Bernardino Luini]], che lavorò nella chiesa in due periodi nel [[1525]] e nel [[1531]], dall'abside fino alla cancellata.Il campanile è alto 47 metri. Il Santuario è anche meta di pellegrinaggi, oltre ad essere uno dei santuari più importanti della Lombardia. I principali pittori e scultori che hanno affrescato o scolpito opere nel Santuario sono Gaudenzio Ferrari (autore della cupola degli angeli) e Bernardino Luini (autore di molti affreschi e quadri).Al momento l'edificio è in ricostruzione a causa di una grandinata che danneggiò una parte esterna del santuario.
:
;[[Chiesa di San Francesco (Saronno)|Chiesa di San Francesco]]
:La creazione di questa chiesa si deve probabilmente a [[Sant'Antonio di Padova]], in occasione della sua visita alla città mentre era in procinto di recarsi a [[Varese]]. È [[Elenco dei monumenti nazionali italiani|monumento nazionale]] dal [[1931]]. Tra l'altro è la chiesa più antica di Saronno, risalendo a fine 1200. Tra il 2017 e il 2019 sono stati restaurati gli affreschi.
:
;[[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Saronno)|Chiesa Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo]]
:La chiesa prepositurale o duomo di Saronno è dedicata ai [[Santi Pietro e Paolo]], sita in piazza Libertà, fu costruita nell'anno 1783 a sostituzione della preesistente chiesa di Santa Maria, che venne demolita. La chiesa ospita, dal 1783, un [[crocefisso]] che viene ogni anno portato in processione in occasione della festa del Trasporto. Il campanile è alto 43 metri e possiede un concerto di 8 campane in Sib2 calante. La prepositurale è la chiesa più grande di Saronno.
 
;[[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Saronno)|Chiesa di Sant'Antonio Abate]]
:Si hanno notizie di questa chiesetta a partire dal 1385. Durante i periodi della [[peste]] (1576 e 1630) svolse un ruolo importante l'annesso [[lazzaretto]]. L'edificio è stato restaurato negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Al suo interno sono presenti tre nicchie contenenti una teca con alcune ossa di appestati, una scultura di [[Antonio abate|Sant'Antonio]], una statua dedicata a [[San Rocco]] e da ultimo una statua in marmo raffigurante San Giovanni. L'abside ospita due sculture raffiguranti la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] e [[Sant'Ambrogio]]. Sulla facciata al di sopra dell'ingresso è posto un [[mosaico]] raffigurante Sant'Antonio. Ogni anno verso gennaio/febbraio si celebra una tradizionale parata in costume d'ambientazione tra il cinquecentesco e l'ottocentesco.
 
;[[Chiesa di San Giacomo (Saronno)|Chiesa di San Giacomo]]
:La piccola chiesa di San Giacomo fu progettata nel 1578 su ordine nel nobile saronnese [[Ambrogio Legnani]]. Ultimata nel 1612, ospita al suo interno alcuni affreschi di [[Stefano Maria Legnani]] e del milanese Santagostino. Sull'altare spicca una pala [[XVII secolo|seicentesca]] raffigurante la Madonna col Bambino, i santi Giacomo e Ambrogio, san Carlo Borromeo e alcuni angeli. La chiesa è collocata all'interno dell'Oratorio di via Legnani e viene usata soprattutto per messe ortodosse e per ritiri di catechismo.
 
=== Architetture civili ===
[[File:Villa Gianetti Saronno.jpg|thumb|Villa Gianetti]]
 
;[[Palazzo Visconti (Saronno)|Palazzo Visconti]]
:Costruito nel [[XVI secolo]] dall'[[Visconti|omonima famiglia]], durante il [[XVIII secolo]] fu ceduto alla famiglia Rubini, che cambiò parzialmente l'assetto del complesso, trasformandolo in una tipica villa nobiliare a [[corte lombarda]]. Nel [[1882]] divenne sede del Municipio e poi, dal [[1926]] al [[1985]], sede della [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretura]]. Insieme alla contigua corte Tanzi, dal nome della nobile famiglia milanese che ne fu proprietaria nel XIX secolo, è stato successivamente sede di varie associazioni fino a quando, nel [[2007]], un incendio danneggiò gran parte dell'edificio. A tutto il 2015 non è stato ancora predisposto un piano di restauro definitivo.
;[[Villa Gianetti]]
:La villa è situata in via Roma, a poca distanza dal centro storico della città. Fu costruita, con lo stile tipico del [[Rinascimento lombardo]], negli anni 1919-1920 dall'architetto milanese Domenico Verga su commissione della famiglia Gianetti. È inserita, con un colonnato ed un patio, in un parco (aperto alla cittadinanza) di discrete dimensioni, sulle sponde del torrente [[Lura (fiume)|Lura]]. La villa presenta tre portali architravati, anticipati da un colonnato tetrastilo corinzio antistante con soffitto cassettonato. Al di sopra delle arcate, nel registro superiore dell’edificio, vi è una terrazza molto ampia. Sono presenti doppie volute in prossimità del tetto mentre nella parte posteriore è presente un patio. Al suo interno vi sono diversi graffiti, decori e qualche tela di un certo valore artistico, come l'opera della Madonna del Lippi dipinta dai pittori lombardi Bonatti e Chiesa. Nel 1926 la villa è stata ceduta al Comune di Saronno per adibirla a Municipio. A partire dal 1985, la villa non ha più funzione amministrativa e politica poiché la sede degli uffici comunali è stata spostata in Piazza della Repubblica, dopo che il Comune acquistò il grande magazzino “La Rinascente”. Oltre a vantare un parco, la villa viene usata per ritrovi politici e per l'annuale sagra della birra.
 
;Villa Koelliker
:L'edificio, di costruzione seicentesca, prende il nome dalla famiglia proprietaria dell'immobile fino al 1952. Oltre alla villa vera e propria la proprietà comprende numerosi edifici una volta destinati ai contadini che coltivavano i terreni limitrofi. Nel 1952 la villa venne acquistata dalla famiglia Gianetti e dedicata a [[casa di riposo]] per anziani.
 
;I [[villaggio operaio|villaggi operai]]
:La precoce industrializzazione favorì la creazione dell'edilizia abitativa dedicata specificamente agli operai. L'esempio più completo è il villaggio della [[De Angeli-Frua]], in via Frua, risalente al 1929-30. Altri esempi interessanti sono i fabbricati della [[CEMSA]] (1920, viale Rimembranze-via Diaz, due palazzi di cui uno solo esistente) e le case della Torley (1909, via Dalmazia). Esemplare della transizione da economia contadina a industriale è anche la grande cascina Cristina, del 1875<ref>{{cita web|formato= pdf |url= https://www.comune.saronno.va.it/upload/saronno_ecm10/gestionedocumentale/Catalogo%20Abitare_B_784_5762.pdf |titolo= Abitare a Saronno tra '800 e '900|sito= comune.saronno.va.it }}</ref>.
 
=== Altro ===
[[File:Saronno-statua-dellaciocchina.jpg|thumb|Monumento alla Riconoscenza o Ciocchina]]
;Monumento alla riconoscenza
:Il monumento alla "Riconoscenza" è stato eretto in Saronno in Piazza Grande (poi Piazza della Libertà) nel 1830, a seguito dell'incendio divampato nel Borgo il 18 marzo del 1827, nel rione di S. Cristoforo. Una donna, comunemente soprannominata la "Ciocchina", causò quel disastroso incendio mentre trasportava delle braci. Il vento, di quella domenica di marzo, trasportò alcune faville che appiccarono il fuoco alle case e alle cascine del vecchio rione saronnese, molte delle quali andarono distrutte, con gravi danni alla popolazione che lì vi abitava. Ci fu una grandiosa gara di solidarietà, soprattutto da parte dei milanesi ai quali Saronno espresse, con la realizzazione di un monumento, la sua gratitudine. Nell'anno 1924 il monumento venne trasportato da Piazza Grande a Piazza della Riconoscenza, nel vecchio rione di S. Cristoforo, luogo ove avvenne il disastro. Due sono le epigrafi scolpite alla base del monumento marmoreo, già richiamate nella parte storica. Il monumento e rappresentato dalla figura di una donna con accanto il pellicano, simbolo della riconoscenza. Curiosa la storia che accompagna l'attribuzione dell'opera che si pensava, grazie ai riscontri delle cronache dell'epoca, fosse dello scultore milanese Pompeo Marchesi. Da una rilevazione effettuata sul monumento, il 16 maggio 1984, da due saronnesi, il pittore Giovanni Rossi e il maestro Vittorio Pini, si stabilì che l'opera fu eseguita dallo scultore milanese Gaetano Motelli.
 
[[File:L andreotti saronno.jpg|thumb| [[Libero Andreotti]]: Monumento ai Caduti]]
; Monumento ai Caduti
: Il monumento ai Caduti fu realizzato dallo scultore [[Libero Andreotti]] nel 1925, in seguito a un concorso indetto dall'amministrazione comunale. L'opera era collocata in Piazza Cadorna, davanti alla [[Stazione di Saronno|stazione cittadina]]. Nel 1932 venne spostata lungo il viale che collega la città al [[Santuario della Beata Vergine dei Miracoli|Santuario]], in seguito alla realizzazione del sottopasso ferroviario. Il monumento è costituito da un basamento cementizio su cui poggia un imponente gruppo bronzeo. La statua raffigura una donna, la Madre Patria che, con un arco, difende dal nemico; ai suoi piedi è un soldato caduto in combattimento. Ai lati del basamento sono collocati due pannelli, anch'essi in bronzo, che raccontano le scene della partenza e della morte dei soldati. La frase che, composta da don Luigi Bietti, cappellano della Casa Militare per Veterani di Turate, venne incisa sul monumento è la seguente: "A rimembranza dei Prodi Saronnesi che per una madre, l'Italia, lasciarono le Madri".
 
; Monumento ai caduti della resistenza
: Il monumento è il frutto della collaborazione di due artisti contemporanei, l'architetto [[Giorgio Grando]] e lo scultore [[Virgilio Cimnaghi]]. Il monumento vuole raffigurare lo spargimento di sangue per la Patria, l'immolazione della vita per gli ideali e l'incontro alla morte in circostanze eroiche. Lo stile è moderno, lineare, senza la presenza di figure tristi o struggenti come avviene in analoghi casi. La sua realizzazione è stata frutto di un concorso ed è stato inaugurato nel [[1968]], dando il nome alla piazza in cui si trova (Piazzale Caduti Saronnesi).
 
;Monumento a Garibaldi
:Il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]] è costituito da un bassorilievo bronzeo realizzato dallo scultore milanese [[Metello Motelli]]. È posto sulla facciata di una casa di proprietà Zerbi, in via Mazzini. L'inaugurazione dell'opera risale al 14 ottobre 1883, mentre la targa commemorativa, posta sotto la figura bronzea, venne collocata in occasione del centenario della nascita di Garibaldi, il 7 luglio 1907.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
*2400 nel [[1751]]
*2789 nel [[1805]]
*2950 nel [[1811]]
*5500 nel [[1853]]<ref>Lombardiabeniculturali</ref>
{{Demografia/Saronno}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2018 gli stranieri residenti a Saronno con regolare permesso di soggiorno erano {{Formatnum:4537}}, pari a circa il 11,5% della popolazione residente. Le nazionalità più rappresentate erano<ref name="stranieri">{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/74-saronno/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|titolo=Cittadini Stranieri 2018 - Saronno (VA)|sito=tuttitalia.it|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180907110238/https://www.tuttitalia.it/lombardia/64-vercurago/statistiche/cittadini-stranieri-2018/|dataarchivio=7 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>:
{{div col}}
# [[Romania]], 776
# [[Ucraina]], 496
# [[Marocco]], 394
# [[Egitto]], 341
# [[Ecuador]], 326
# [[Pakistan]], 277
# [[Albania]], 201
# [[Filippine]], 199
# [[Cina]], 196
# [[Tunisia]], 128
{{div col end}}
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
 
==== Scuole ====
La città di Saronno offre un sistema scolastico statale e non statale completo, dalle scuole dell'infanzia sino ad un corso universitario (Scienze Motorie dell'[[Università dell'Insubria]]). Per questo motivo Saronno è il polo scolastico di riferimento per i paesi dell'area del [[Saronnese]].{{Senza fonte}}
Nel territorio sono presenti il liceo classico Stefano Maria Legnani, il liceo scientifico G. B. Grassi, l'ITCS "Gino Zappa", l'ITIS "Giulio Riva" e l'IPSIA "Antonio Parma", il Collegio Arcivescovile Castelli con liceo scientifico, scuole elementari e medi, l'istituto "Prealpi" (solo liceo e scuole professionali). Vi sono numerose scuole elementari e medie.
 
==== Musei ====
 
===== MILS - Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese =====
Il museo è composto da uno spazio espositivo aperto di 1400&nbsp;m² e di uno spazio interno di 800&nbsp;m². Sorge nelle aree adiacenti alla [[Stazione di Saronno|stazione ferroviaria]] ed occupa alcuni vecchi capannoni delle [[Ferrovienord]], in cui venivano, ai tempi, revisionate le locomotive a vapore. Gli spazi all'aperto sono dedicati all'esposizione di veicoli ferroviari storici, tutti appartenenti al parco treni delle [[Gruppo FNM|Ferrovie Nord Milano]]. In previsione di una ristrutturazione dell'area, il museo è chiuso da giugno 2025.{{Senza fonte}}
 
===== Museo Giuseppe Gianetti =====
Spazio espositivo e didattico e centro di documentazione e ricerca nel campo delle [[arti visive]] e [[Arti plastiche|plastiche]], il museo espone la collezione di [[Ceramica|ceramiche]] del [[XVIII secolo]] raccolta da Giuseppe Gianetti a partire dal [[1933]], inserite nel contesto dell'abitazione di famiglia. Il nucleo più cospicuo delle [[Ceramica|ceramiche]] è costituito da [[Porcellana di Meissen|porcellane di Meissen]], a cui si affiancano [[Porcellana|porcellane]] orientali [[Cina|cinesi]] e [[giappone]]si, produzioni di manifatture europee ed italiane.
 
=== Media ===
Nel 1976 nacque una delle prime emittenti della provincia: [[Radio Saronno Continental]] che si sviluppò nei primi anni ottanta, rilevando altre stazioni, quali [[Radio Studio 4]] di [[Caronno Pertusella]] e [[Radio AC 11]] di [[Seregno]], dando il via nel dicembre 1982 al mininetwork interprovinciale [[Nuova Rete]]. L'emittente chiuse nel 1987. In seguito sorse Radio Orizzonti di matrice cattolica. Proveniente da [[Cermenate]], si radicò a Saronno negli anni ottanta anche [[Happy Radio]], un'emittente commerciale. Anche in questo caso, l'emittente chiuse e cedette la frequenza all'emittente nazionale [[Radio Dimensione Suono|RDS]].{{Senza fonte}}[[File:Saronno-s-antonio-mosaico.jpg|thumb|La chiesetta di Sant'Antonio, fulcro della Sagra di Sant'Antonio abate (gennaio)]]
=== Geografia antropica ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
== Economia ==
[[File:Saronno-torre-lus.jpg|miniatura]]
[[File:La storica sede della FIMI Phonola.jpg|miniatura|Lo storico ingresso della FIMI (Ex. FIMI Phonola)]]
[[File:In cosidetto FUNGO della FIMI.jpg|miniatura|La riserva idrica antincendio della FIMI, meglio conosciuta come "Fungo"]]
Del passato industriale, ormai quasi completamente estinto e in buona parte documentato dalla collezione del [[Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese]], sono degni di nota gli stabilimenti della [[Isotta Fraschini]] (multinazionale dei motori per aerei, treni, barche e macchinari vari) e della [[D. Lazzaroni & C.|Lazzaroni]] (biscotti). Delle ultime due attività i [[marchio|marchi]] sono ancora utilizzati, ma la produzione è stata spostata in altre sedi.
 
Un'azienda storica che rimane nel saronnese è la [[ILLVA Saronno]], che produce il noto "Amaretto di Saronno" (ora commercializzato con la marca "DiSaronno"), e altri marchi italiani come "Artic vodka" e "[[Rabarbaro Zucca]]". Produce anche diversi vini siciliani come il "[[Marsala (vino)|Marsala]] Florio" e i [[Vino|vini]] "Corvo" oltre ad altre attività anche al di fuori del settore vini e [[superalcolico|superalcolici]]. Altra storica (1927) azienda presente sul territorio è la [[FIMI (azienda)|FIMI]] ex Phonola di Saronno, un tempo parte del [[Philips|gruppo Philips]], poi acquisita dal gruppo [[Barco]], e si occupa della produzione e progettazione di monitor per l'utilizzo medicale che vengono esportati in tutto il mondo.{{Senza fonte}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Saronno staz ferr lato strada.jpg|thumb|La stazione di Saronno]]
=== Strade ===
[[File:Autostrada A9 - Saronno.jpg|thumb|L'uscita per Saronno nell'[[Autostrada A9 (Italia)|autostrada A9]] in direzione [[Como]]]]
Il territorio comunale è attraversato, nella zona occidentale, dall'[[Autostrada A9 (Italia)|autostrada A9]] ([[Lainate]]-[[Como]] [[Chiasso]]), direttamente collegata alla città tramite lo svincolo "Saronno" e da diverse arterie a grande traffico, tra cui la [[Strada statale 233 Varesina|SP 233 "Varesina"]] (da [[Milano]] a [[Varese]]) e la [[Strada statale 527 Bustese|SS 527 "Bustese"]] verso [[Busto Arsizio]] e [[Monza]].
 
=== Ferrovie ===
Nel territorio comunale sono presenti due impianti ferroviari, su linee gestite da [[Ferrovienord]]:
* la [[stazione di Saronno]], capolinea della [[ferrovia Milano-Saronno|linea ferroviaria per Milano]], presso la quale convergono le altre ferrovie del [[gruppo FNM]] [[Ferrovia Saronno-Como|per Como]], [[Ferrovia Saronno-Laveno|per Laveno]], [[Ferrovia Saronno-Novara|per Novara]] e [[ferrovia Saronno-Seregno|per Seregno]].
* la [[Stazione di Saronno Sud|fermata di Saronno Sud]], servita dalla linea per Milano e da quella per Seregno.
 
=== Mobilità urbana ===
La città di Saronno dispone di un'[[autostazione]], a poca distanza dalla stazione ferroviaria, a servizio dei pullman di linea extraurbani, e di una stazione dei [[taxi]] posta di fronte alla stazione. Il comune è inoltre servito da una rete di autobus urbani gestita da [[STIE]].
 
== Amministrazione ==
La politica saronnese è stata segnata dalla forte influenza degli ambienti legati alla [[Chiesa cattolica|Chiesa]]. Storico feudo [[Democrazia Cristiana|democristiano]], dopo la sparizione dei partiti tradizionali, la città è stata amministrata da una [[Giunta]] [[Democrazia Cristiana|DC]]-[[Partito Comunista Italiano|PCI]]-[[Partito Socialista Italiano|PSI]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]-[[Partito Liberale Italiano|PLI]] dal [[1992]] al [[1995]] e di [[centro-sinistra]] ([[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]-[[Democratici di Sinistra|DS]]-CIS) dal [[1995]]. Dal [[1999]]; per due legislature la città è stata governata da una giunta di [[centro-destra]], Forza Italia, Alleanza Nazionale, Partito Federalista di Gianfranco Miglio e Unione Saronnese di Centro (successivamente U.D.C.), senza l'apporto della [[Lega Nord]] rimasta all'opposizione. Il sindaco Pierluigi Gilli fu rieletto nel [[2004]] al primo turno.
 
Nel [[2009]] è stato eletto sindaco - dopo il turno di [[ballottaggio]] - Luciano Porro, rappresentante del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] in coalizione con il Partito Socialista Italiano e i Verdi. La sua giunta è però decaduta dopo undici giorni dall'elezione per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, che invece era espressione della coalizione di centro-destra (beneficiaria di sedici consiglieri su trenta). Questa circostanza ha reso necessario il [[Commissario prefettizio|commissariamento]] del Comune, retto temporaneamente dal viceprefetto vicario Giuliana Longhi. La ripetizione delle elezioni, effettuata nella primavera del [[2010]], ha visto nuovamente confermato sindaco Luciano Porro, la cui coalizione - a differenza di quanto accaduto nel 2009 - ha ottenuto la maggioranza dei consiglieri in Consiglio comunale. Frattanto nel centrodestra si era consumata una spaccatura nel PdL, da cui era fuoriuscita la lista [[Unione Italiana]], capace di eleggere due consiglieri comunali, tra cui l'ex sindaco Pierluigi Gilli; parallelamente la [[Lega Nord]] non è riuscita a raggiungere l'obiettivo di entrare per la prima volta in maggioranza. Alle contestuali elezioni regionali, comunque, le forze di centrodestra si sono confermate largamente maggioritarie, ottenendo oltre il 60% dei voti in combinato.
 
Le elezioni del [[2015]] hanno visto la vittoria di una coalizione orientata in modo più deciso a [[destra (politica)|destra]], composta da [[Lega Nord]], [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale]] e altre liste civiche o territoriali; tale cartello ha prevalso sulle liste di centrosinistra, vincendo il ballottaggio col 59% dei consensi ed esprimendo alla carica di primo cittadino il leghista Alessandro Fagioli.
 
Le elezioni del [[2020]], segnate in maniera importante dalla [[Pandemia di COVID-19 in Italia|pandemia]], hanno visto scontrarsi principalmente il sindaco uscente Alessandro Fagioli, sostenuto da [[Lega per Salvini Premier|Lega Salvini Premier]], [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]], [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] e la lista civica Saronno al Centro, e Augusto Airoldi, già Presidente del Consiglio Comunale dal 2010 al 2015 e sostenuto dal [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e dalle liste civiche Tu@ Saronno e Saronno Civica - Airoldi Sindaco. Il vincitore sarà quest'ultimo soprattutto grazie all'appoggio ricevuto dagli altri candidati esclusi dal ballottaggio, in particolare Pierluigi Gilli, già sindaco della città dal 1999 al 2009, e Novella Ciceroni, novità della politica saronnese sostenuta dalla lista civica Obiettivo Saronno. Dopo numerose vicissitudini, tra cui l'uscita dalla maggioranza di Obiettivo Saronno con quattro consiglieri comunali, le dimissioni di Pierluigi Gilli da presidente del consiglio comunale e la perdita di alcuni assessori di rilievo, la giunta Airoldi decade a febbraio 2025 con le dimissioni collettive della maggioranza consiglieri comunali. Dopo una breve fase di commissariamento, le elezioni del maggio 2025 vedono affrontarsi ancora Airoldi (sostenuto da due liste civiche), l'assessore uscente ai servizi sociali, Ilaria Pagani (sostenuta da [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], Tu@ Saronno e Insieme per Crescere - quest'ultima federante [[Azione (partito politico)|Azione]], [[Italia Viva]] e civici), Rienzo Azzi (già assessore comunale, consigliere regionale e provinciale, appoggiato da [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[Lega per Salvini Premier|Lega]] e [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]) e Novella Ciceroni, nuovamente appoggiata da una rete civica. Dopo il primo turno, accedono al ballottaggio Rienzo Azzi (43,29%) e Ilaria Pagani (27,56%); non ci sono apparentamenti ufficiali, tolte singole dichiarazioni d'appoggio da parte di singoli individui o formazioni non presenti alle elezioni.<ref>[https://ilsaronno.it/2025/06/02/ballottaggio-avs-appoggiamo-pagani-unica-soluzione-valida-per-affrontare-i-problemi-della-citta/ Ballottaggio, Avs: “Appoggiamo Pagani, unica soluzione valida per affrontare i problemi della città”] - ''ilsaronno.it'', 2 giu 2025</ref><ref>[https://ilsaronno.it/2025/06/03/ballottaggio-indicazione-di-voto-da-amadio-perche-la-differenza-la-fanno-sempre-le-persone/ Ballottaggio, indicazione di voto da Amadio “perché la differenza la fanno sempre le persone”] - ''ilsaronno.it'', 3 giu 2025</ref><ref>[https://ilsaronno.it/2025/06/04/ballottaggio-andrea-lava-idea-futuro-rompe-il-silenzio-ed-esprime-la-sua-indicazione-di-voto/ Ballottaggio, Andrea Lava (Idea futuro) rompe il silenzio ed esprime la sua indicazione di voto] - ''ilsaronno.it'', 4 giu 2025</ref> Al secondo turno il risultato si ribalta e Rienzo Azzi (47.4%) viene sopravanzato da Ilaria Pagani (52.6%), che diventa così la prima sindaca nella storia della città.
 
=== Elenco dei sindaci di Saronno ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1860]]
|[[1860]]
|Antonio Bonalumi
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1861]]
|[[1868]]
|Carlo Morandi
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1869]]
|[[1870]]
|Ludovico Taverna
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1870]]
|[[1878]]
|Domenico Beghè
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1879]]
|[[1882]]
|Gerolamo Emilio Uboldi
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1882]]
|[[1882]]
|Livio Bonalumi
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1883]]
|[[1887]]
|Domenico Beghè
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1887]]
|[[1894]]
|Pietro Gianetti
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1895]]
|[[1895]]
|Alessandro De Giorgi
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1896]]
|[[1896]]
|Pietro Gianetti
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|[[1897]]
|[[1898]]
|Filippo Reina
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 gennaio [[1898]]
|15 maggio [[1906]]
|Filippo Reina
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 maggio [[1906]]
|10 luglio [[1907]]
|Isaia Zerbi
|
| Reggente<ref>Assessore facente funzione di Sindaco</ref>
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 luglio [[1907]]
|20 gennaio [[1907]]
|Ludovico Taverna
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 gennaio [[1907]]
|26 luglio [[1914]]
|Paolo Morandi
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 luglio [[1914]]
|9 ottobre [[1920]]
|Filippo Reina
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec|10 ottobre [[1920]]
|4 aprile [[1924]]
|Davide Canti
|
| Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|5 aprile [[1924]]
|10 aprile [[1926]]
|Vittorio Ruffini
|
|[[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 aprile [[1926]]
|22 ottobre [[1929]]
|Pasquale Tettamanzi
|
| [[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 ottobre [[1929]]
|23 gennaio [[1931]]
|Luciano Enrico Zari
|
| [[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 febbraio [[1931]]
|26 aprile [[1934]]
|Piero Corbella
|
| [[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 aprile [[1934]]
|9 dicembre [[1934]]
|Edoardo Pallante
|
| [[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 dicembre [[1934]]
|23 aprile [[1939]]
|Luigi Farina
|
| [[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|24 aprile [[1939]]
|15 settembre [[1939]]
|Augusto Guglielmo
|
| [[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 settembre [[1939]]
|24 ottobre [[1943]]
|Giulio Riva
|
|[[commissario prefettizio|Comm. pref.]] e poi [[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 ottobre [[1943]]
|1º dicembre [[1943]]
|Augusto Guglielmo
|
| nominato dal [[C.L.N.A.I.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2 dicembre [[1943]]
|13 aprile [[1944]]
|Arturo Mascietti
|
| [[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 aprile [[1944]]
|13 luglio [[1944]]
|Piero Zerbi
|
| [[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 luglio [[1944]]
|24 aprile [[1945]]
|Piero Zerbi
|
| [[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 aprile [[1945]]
|25 marzo [[1946]]
|Agostino Vanelli
|
| nominato dal [[C.L.N.A.I.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 marzo [[1946]]
|8 giugno [[1956]]
|Piero Alliata
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|9 giugno [[1956]]
|11 aprile [[1957]]
|Enrico De Peverelli
|DC
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|16 aprile [[1957]]
|novembre [[1964]]
|Francesco Ceriani
|DC
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|novembre [[1964]]
|dicembre [[1966]]
|Filippo Alliata
|DC
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|dicembre [[1966]]
|settembre [[1980]]
|[[Augusto Rezzonico]]
|DC-PSI-PSDI-PRI
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|settembre [[1980]]
|luglio [[1985]]
|Enrico Mazzini
|DC-PSI-PSDI-PRI
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|luglio [[1985]]
|luglio [[1992]]
|Gianluigi Stucchi
|DC-PSI-PRI
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 luglio [[1992]]
|26 giugno [[1999]]
|Angelo Tettamanzi
|[[Democrazia Cristiana|DC]]-[[Partito Comunista Italiano|PCI]]-[[Partito Socialista Italiano|PSI]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]-[[Partito Liberale Italiano|PLI]], poi Centro-sinistra ([[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]], [[Democratici di Sinistra|DS]], CIS)
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 giugno [[1999]]
|22 giugno [[2009]]
|Pierluigi Gilli
|[[Centro-destra]] ([[Forza Italia (1994)|FI]], [[Alleanza Nazionale|AN]], [[Unione di Centro (2002)|UDC]])
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 giugno [[2009]]
|6 luglio [[2009]]<ref name="commissariamento">A causa delle dimissioni in blocco di tutti i consiglieri comunali di centrodestra, maggioritari nell'assemblea. Fonti:<br />{{Cita news|url=http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=145655|titolo=Acli ai consiglieri comunali: "Evitare il commissariamento"|pubblicazione=[[Varese News]]|urlmorto=sì}}<br />{{Cita news|url=http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=146229|titolo=La Prefettura ha deciso: Porro cade prima di iniziare|pubblicazione=[[Varese News]]|urlmorto=sì}}<br /></ref>
|Luciano Porro
|[[Centro-sinistra]] ([[Partito Democratico (Italia)|PD]], PSI, Verdi, Idv, [[Lista civica|liste civiche]])
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|6 luglio [[2009]]
|12 aprile [[2010]]
|Giuliana Antonella Longhi
|
|[[commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|<ref name="commissariamento" />
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 aprile [[2010]]
|14 giugno [[2015]]
|Luciano Porro
|[[Centro-sinistra]] ([[Partito Democratico (Italia)|PD]], PSI, IDV, [[lista civica]])
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|15 giugno [[2015]]
|5 ottobre 2020
|Alessandro Fagioli
|[[Centro-destra]] ([[Lega Nord|LN]], [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|FdI-AN]], [[Lista civica|liste civiche]])
|Sindaco
|
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|5 ottobre [[2020]]
|20 febbraio [[2025]]
|Augusto Airoldi
|[[Centro-sinistra]] ([[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Lista civica|liste civiche]])
|Sindaco
|Dimissionario<ref>[https://ilsaronno.it/2025/02/20/dimissioni-ieri-inviate-anche-quelle-del-sindaco-augusto-airoldi/ Dimissioni, ieri inviate anche quelle del sindaco Augusto Airoldi] - ''ilsaronno.it'', 20 feb 2025</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|21 febbraio [[2025]]
|9 giugno [[2025]]
|Antonella Scolamiero
|
|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2025]]
|
|Ilaria Maria Pagani
|[[Centro-sinistra]] ([[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Lista civica|liste civiche]]), con il sostegno di [[Azione (partito politico)|Azione]], [[Italia Viva]] e [[Alleanza Verdi e Sinistra|AVS]]
|Sindaca
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
Fino al 1869 il quartiere di [[Cassina Ferrara]] era comune a sé stante. Dal 1860 al 1866 fu [[sindaco]] [[Giuseppe Galli]] e dal 1867 al 1869 [[Eugenio Banfi]]. Il 1º maggio 1869 il comune di [[Cassina Ferrara]] fu aggregato a quello di Saronno.{{Senza fonte}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Challans|2003}}
* {{Gemellaggio|Italia|Pegognaga|2012}}
 
== Sport ==
{{F|centri abitati d'Italia|settembre 2025}}
 
=== Calcio ===
La principale squadra cittadina è il [[Foot-Ball Club Saronno 1910|FBC Saronno]], fondata nel [[1910]] e avente al suo attivo varie stagioni in [[Serie C|terza serie nazionale]]. Più volte disciolta e ricostituita (da ultimo nel [[2010]], allorché cedette il proprio titolo sportivo valido per partecipare alla [[Serie D]] alla [[Società Ginnastica Gallaratese|Gallaratese]]), a seguito della rifondazione concretizzata nel [[2015]] su iniziativa di un'altra squadra cittadina, l'A.S.D. Matteotti (che ha rilevato il titolo sportivo della SolbiaSommese Calcio), è ripartita dal campionato di [[Eccellenza Lombardia 2015-2016]] con la denominazione ''A.S.D. F.B.C. 1910 Saronno''.
 
Sempre in ambito calcistico, a Saronno sono presenti altri due club, militanti nelle leghe regionali lombarde: la Polisportiva Robur Saronno, fondata nel 1919, e l'AMOR Sportiva, fondata nel [[1948]].
 
Il principale impianto cittadino per la pratica del calcio e dell'[[atletica leggera]] è lo [[stadio Emilio Colombo-Gaetano Gianetti]], costruito nel [[1931]] in via Biffi, i cui spalti dispongono di circa 4000 posti: tale impianto tuttavia venne ridotto in condizioni di fatiscenza, che con l'avvento del [[Terzo millennio]] obbligarono a limitarne la capienza a soli 99 spettatori. In virtù di ciò il F.B.C. Saronno - che pure l'ha adottato per oltre sette decenni come terreno casalingo - dovette abbandonarlo, optando per disputare le gare interne nel vicino comune di [[Cesate]]. Per diversi anni esso ha quindi ospitato le partite casalinghe della sola Robur Saronno, fino a che quest'ultima ha cessato di esistere. A seguito di un intervento di ristrutturazione conservativa sulla tribuna, dal 2018 il Colombo-Gianetti è tornato ad essere il campo interno del F.B.C. Saronno
 
Nel territorio comunale esistono altri quattro impianti per la pratica del calcio: il Campo comunale Cassina Ferrara, sito in via Trento e gestito dall'AMOR, il Centro giovanile Mons. Ugo Ronchi di via Colombo, il centro sportivo Prealpi di Via Sabotino e il Centro sportivo Matteotti di via Sampietro (questi ultimi in capo all'F.B.C. Saronno).
 
=== Ciclismo ===
Annualmente, nei mesi di luglio o settembre, la città ospita il ''Gran Premio Città di Saronno'', gara ciclistica in notturna organizzata su un circuito cittadino dalla società Pedale Saronnese con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. La gara è riservata ai corridori ciclisti dilettanti, categorie allievi ed esordienti.
 
=== Pallacanestro ===
A Saronno è attivo il club [[pallacanestro|cestistico]] della [[Robur Basket Saronno]], il cui miglior risultato storico consiste nella militanza nel campionato di Serie B. Le selezioni disputano le gare interne presso il locale Centro giovanile mons. Ugo Ronchi.
 
=== Tchoukball ===
A Saronno è praticato il [[tchoukball]], {{Senza fonte|di cui la città è la culla italiana.}} Il [[Saronno Castor]] è infatti il primo club di tchoukball creato in Italia. Il primo [[Campionato italiano di tchoukball|campionato nazionale]] di questo sport ha avuto inizio il 14 gennaio [[2007]] a Saronno, dove ha anche sede la [[Federazione Italiana Tchoukball]] (F.T.B.I.).
 
=== Atletica ===
L'atletica leggera ha fatto la sua apparizione a Saronno qualche anno prima della seconda guerra mondiale. Veniva praticata dalla Viribus Unitis e dalla Unione e Forza, ma solo come estensione della loro attività principale che era la ginnastica artistica. Essa si manifestava con modeste gare locali ed era conosciuta soprattutto in virtù delle prestazioni di alcuni marciatori saronnesi tra i quali primeggiava Carlo Volonteri, protagonista di alcune 100&nbsp;km di marcia. Solo nel 1954, per merito di Francesco Ceriani, che sarebbe poi divenuto Sindaco di Saronno, si è dato vita ad una società di atletica leggera che faceva parte di una Polisportiva comprendente tennis, nuoto ed altre attività minori. Francesco Ceriani fu quindi il promotore ed assieme primo presidente ed atleta della nascente Libertas Atletica Saronno. Agli atleti locali si affiancarono altri provenienti dalle vicine province e quindi si diede vita ad una squadra competitiva che ottenne il titolo di campione d'Italia Libertas conseguito nel 1959 allo Stadio delle Terme a Roma, titolo poi confermato nel 1960 e nel 1961. Dal 2007, inoltre, si è affermata l'ASD Running Saronno.
 
=== Tennistavolo ===
A Saronno è presente l'A.D. T.T. Saronno, società di [[tennistavolo]] fondata nel 1975 ed esordiente proprio in quell'anno in Serie D1 regionale. Dal 1975, dopo fasi alterne, tra le quali un secondo posto nel ranking delle società italiane, e con l'avvicendarsi di diversi pongisti, il traguardo massimo raggiunto è stata la Serie A2 Nazionale.
 
=== Pallavolo ===
Importante anche la partecipazione alla pallavolo che con la società sportiva Pallavolo Saronno, che gioca al PalaDozio, ha visto la scalata di questo comune fino alla Serie B1.
 
=== Softball ===
Nel 2015 la squadra di softball [[Saronno Softball]] ha raggiunto la ISL, la massima categoria del Softball (A1), diventando campione d'Italia nel 2022.
 
=== Impianti sportivi indoor ===
Dal gennaio del [[2006]] la città è dotata di uno spazio polisportivo chiuso, il PalaDozio, comprendente campi da basket e polivalenti dotati di tribune, oltre a una pista coperta di [[atletica leggera]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Palazzo Visconti (Saronno)]]
* [[Chiesa di San Giacomo (Saronno)]]
* [[Chiesa di San Francesco (Saronno)]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Saronno)]]
* [[Santuario della Beata Vergine dei Miracoli]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
*
* {{cita web|http://www.protezionecivile.comune.saronno.va.it|Il sito della Protezione Civile di Saronno}}
* {{cita web|http://www.prolocosaronno.it|Il sito della Proloco Saronno}}
* {{cita web|http://www.museogianetti.it/|Il sito del Museo Giuseppe Gianetti}}
* {{cita web | 1 = https://www.saronnopiu.com/?titolo=Tutti%20i%20premiati%20della%20Ciocchina&id=8406&pag=scheda | 2 = Tutti i premiati con la benemerenza della Ciocchina }}
 
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