Cagliari: differenze tra le versioni

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{{nd}}
[[Immagine:Cagliari14.jpg|thumb|600px|center|Vista di alcune zone di Cagliari dalla terrazza del Bastione di Saint Remy.]]
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cagliari
|Nome ufficiale = {{it}} Cagliari<br />{{sc}} Casteddu
|Panorama = Cagliari collage.png
|Didascalia = Dall'alto in basso, da sinistra a destra: il [[bastione di Saint Remy]], la [[Sella del Diavolo]], il quartiere [[Castello (Cagliari)|Castello]], la [[basilica di San Saturnino]], il [[Palazzo Civico (Cagliari)|Palazzo Civico]], il [[santuario di Nostra Signora di Bonaria]], il [[Poetto]], il [[parco di Monte Claro]] e il [[parco naturale regionale Molentargius-Saline]]
|Voce bandiera = Simboli di Cagliari#Bandiera
|Voce stemma = Simboli di Cagliari#Stemma
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|Divisione amm grado 2 = Cagliari
|Amministratore locale = [[Massimo Zedda]]
|Partito = [[Campo Progressista|CP]]
|Data elezione = 17-6-2024
|Data rielezione =
|Lingue ufficiali = [[Lingua italiana|italiano]], [[lingua sarda|sardo]]
|Data istituzione =
|Altitudine = 6
|Sottodivisioni = [[Pirri]]
|Divisioni confinanti = [[Assemini]], [[Capoterra]], [[Elmas]], [[Monserrato]], [[Quartu Sant'Elena]], [[Quartucciu]], [[Selargius]], [[Sestu]]
|Codice postale =
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 990
|Nome abitanti = {{it}} cagliaritani<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/cagliaritano/|titolo=cagliaritano|sito=[[Vocabolario Treccani]]|accesso=4 dicembre 2023}}
</ref><br/>{{sc}} ''casteddajus'', ''casteddanus''<ref name=demonimo_sardo>{{cita libro|url=https://www.limbasardasudsardigna.it/sar/images/Documenti/Didatica_e_Ainas/Ditzion%C3%A0riu%20Universale%20Rubattu.pdf|titolo=Dizionario universale della lingua di Sardegna |autore=Antoninu Rubattu |p=337|accesso=11 maggio 2023}}</ref>
|Patrono = [[Saturnino di Cagliari|san Saturnino]]
|Festivo = 30 ottobre
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome = Città del sole<ref>{{Cita|[[Francesco Alziator]]||CittàSole|titolo=La città del sole}}</ref>
|Mappa = Map of comune of Cagliari (metropolitan city of Cagliari, region Sardinia, Italy) - 2025.svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cagliari all'interno dell'omonima città metropolitana
}}
'''Cagliari''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈkaʎʎari/|it}}<ref>{{Dipi|Cagliari|accesso=1 novembre 2024}}</ref> {{audio|It-Cagliari.ogg}}; ''Castéddu'' in {{nomelingua|sardo}}<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnageoportale.it/webgis/ricercatoponimi/schedatoponimo?idtoponimo=7065&iddizione=8|titolo=Scheda del toponimo "Casteddu"|accesso=4 dicembre 2023}}</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[kasˈteɖːu]|sc}} {{audio|Sc-Casteddu.ogg}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> [[capoluogo]] della regione autonoma della [[Sardegna]] e dell'[[Città metropolitana di Cagliari|omonima città metropolitana]]<ref>{{cita web|url=http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=urb_lpop1&lang=en|titolo=Population on 1 January by age groups and sex - functional urban areas|editore=[[Eurostat]]|lingua=en|accesso=2 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150903213351/http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=urb_lpop1&lang=en|urlmorto=sì}}</ref>. La popolazione della sua [[area urbana funzionale]], la zona di pendolarismo di Cagliari, è di 462.000 abitanti circa.<ref>{{Cita web|url=https://www.lacittaecologica.it/wp/wp-content/uploads/2020/12/ALL.-1-FUAs-Italy.pdf|titolo=Functional urban areas|lingua=en|accesso=11 giugno 2025}}</ref> Cagliari è la [[Comuni d'Italia per popolazione|27ª città più popolosa d'Italia]] e la più popolosa dell'[[Sardegna (isola)|isola di Sardegna]].
 
Sede [[Università degli Studi di Cagliari|universitaria]] e [[Arcidiocesi di Cagliari|arcivescovile]] e città dalla storia plurimillenaria, è il centro amministrativo storico dell'isola, essendo stata, sotto la denominazione di ''Caralis'', capoluogo della provincia di ''[[Sardegna e Corsica|Sardinia et Corsica]]''<ref>{{Cita|Manlio Brigaglia|p. 106|Brigaglia}}.</ref> durante il periodo romano, e poi capitale e sede degli [[stamenti]] del [[Regno di Sardegna]] dal [[1324]]/[[1355]] al [[1847]]<ref>{{Cita news|url=http://www.unionesarda.it/collane/casalis/definizione_casalis.aspx?d=124338|titolo=Cagliari, capitale del regno|pubblicazione=[[L'Unione Sarda]]|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730163121/http://www.unionesarda.it/collane/casalis/definizione_casalis.aspx?d=124338}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=48266|titolo=Stamento militare del Regno di Sardegna|sito=[[Sistema archivistico nazionale]]|accesso=15 dicembre 2023}}</ref><ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|pp. 396-397|Casula}}.</ref>. Nel [[2015]] è stata proclamata [[Capitale italiana della cultura]].<ref>{{cita web|url=https://capitalidellacultura.cultura.gov.it/cagliari/|titolo=Ministero della Cultura. Capitali della Cultura, Cagliari 2015|accesso=8 febbraio 2025}}</ref>
 
Il suo [[porto di Cagliari|porto]] è classificato "internazionale" per via della sua importanza; svolge funzioni commerciali, industriali, turistiche e di servizio per passeggeri<ref>{{cita web|url=http://www.porto.cagliari.it/php/index.php|titolo=Autorità portuale di Cagliari|accesso=18 maggio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100514063908/http://www.porto.cagliari.it/php/index.php}}</ref>. L'[[aeroporto di Cagliari-Elmas]], situato nel vicino comune di Elmas, è il principale scalo sardo con oltre 5 milioni di passeggeri annui, occupando la [[Aeroporti d'Italia per traffico passeggeri|12ª posizione a livello nazionale]] nel 2024.<ref>{{Cita web|url=https://www.cagliaritoday.it/economia/aeroporti-sardi-passeggeri-cagliari-leader-crescono-olbia-alghero.html#google_vignette|titolo=Aeroporti sardi: Cagliari leader nei passeggeri ma Olbia e Alghero crescono a ritmi record|accesso=19 settembre 2025}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
{{immagine grande|Cagliari panoramica.jpg|830px|Vista di alcune zone di Cagliari e parte dell'area metropolitana. Sullo sfondo, lo stagno di Molentargius, il Poetto e la catena dei "Sette fratelli".}}
=== Territorio ===
Cagliari si affaccia al centro dell'[[Golfo di Cagliari|omonimo golfo]], nella costa meridionale della Sardegna. Si sviluppa intorno al colle dello storico quartiere di Castello ed è delimitata ad est dalla [[Sella del Diavolo]] e dal [[parco naturale regionale Molentargius-Saline]], a ovest dallo [[stagno di Cagliari]], a sud dal [[mar Tirreno]] e a nord dal colle di San Michele e dalla pianura del [[Campidano]].
 
Il territorio comunale si estende per {{M|86,05|u=km²}}, più del 40% dei quali sono occupati dalle aree umide degli stagni, delle lagune, dei bacini artificiali e delle saline<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cagliari.it/portale/protected/145955/0/def/ref/DOC145954/|titolo=Atlante demografico di Cagliari|data=2022|p=21|accesso=16 gennaio 2024}}</ref>.
 
Ha in comune con [[Roma]], [[Lisbona]], [[Praga]] e [[Istanbul]] il fatto di essere stata costruita su sette colli [[calcarei]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ufficiostampacagliari.it/news.php?pagina=855|titolo=Breve storia di Cagliari'|data=2 febbraio 2009|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150724161813/http://www.ufficiostampacagliari.it/news.php?pagina=855}}</ref> che identificano altrettanti quartieri cittadini: ''[[Castello (Cagliari)|Castello]]'', ''Tuvumannu''/''Tuvixeddu'', ''Monte Claro'', ''Monte Urpinu'', ''Colle di Bonaria'', ''Colle di San Michele'', ''[[Calamosca]]/Sella del Diavolo''. A questi vanno aggiunti Montixeddu, Monte Mixi e Cuccuru 'e Serra, situati su rilievi più bassi. La città è caratterizzata infatti da zone collinari, dove sono situati i quartieri storici, e da zone pianeggianti, dove sorge la maggior parte dei quartieri nati a partire dal [[XIX secolo]].
 
=== Clima ===
[[File:Unusual snowy Cagliari, 1910.jpg|thumb|left|Un'inusuale nevicata a Cagliari in [[piazza del Carmine (Cagliari)|piazza del Carmine]]]]
Il clima è tipicamente [[Clima mediterraneo|mediterraneo]], con inverni miti ed estati calde e siccitose. I valori estremi estivi talvolta superano di poco i {{M|40|u=°C}} (a volte con tassi di umidità assai elevati), mentre quelli invernali scendono leggermente sotto lo zero, ma solo in condizioni particolari e rare. Frequenti i venti, soprattutto il [[maestrale]] e lo [[scirocco]]; d'estate la brezza marina diurna da scirocco (detto ''s'imbattu'' in cagliaritano) abbassa la temperatura e rende più tollerabile la calura<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.digitale-sammlungen.de/en/view/bsb10079743?page=22,23&q=cagliari|titolo=Guida della città e dintorni di Cagliari|autore=[[Giovanni Spano]]|p=15|accesso=19 maggio 2022}}</ref>. Secondo la [[stazione meteorologica di Cagliari Elmas]], la temperatura media annua si attesta sui {{M|17.7|u=°C}}, ma all'interno della città soprattutto le temperature minime risultano più alte di qualche grado<ref>{{cita web|url=http://www.cagliarimeteo.it/weatherlink/Report/NOAAPRYR.TXT|titolo=Annual climatology summary|lingua=en|sito=cagliarimeteo.it|accesso=5 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225173013/http://www.cagliarimeteo.it/weatherlink/Report/NOAAPRYR.TXT|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://sardegna-clima.it/index.php/-rete-cagliaritana/dati-meteo-in-diretta-cagliari-temperature-pioggia-vento-umidita-pressione-1242|titolo=Dati meteo in diretta dalla stazione di Cagliari Viale Trento|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225172259/http://sardegna-clima.it/index.php/-rete-cagliaritana/dati-meteo-in-diretta-cagliari-temperature-pioggia-vento-umidita-pressione-1242}}</ref>.
 
L'ultima nevicata con accumulo è stata registrata nel gennaio del [[1993]]<ref>{{Cita news|autore=Giulio Zasso|url=https://www.unionesarda.it/news-sardegna/cagliari/la-neve-a-cagliari-quando-la-citta-si-vestiva-di-bianco-n266vxbu|titolo=La neve a Cagliari: quando la città si vestiva di bianco|pubblicazione=[[L'Unione Sarda]]|data=28 dicembre 2019|accesso=21 dicembre 2023}}</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Cagliari Elmas<br /><small>([[1981]]-[[2010]])</small>
| tempmax01 = 14.4
| tempmax02 = 15.0
| tempmax03 = 17.1
| tempmax04 = 19.5
| tempmax05 = 23.8
| tempmax06 = 28.2
| tempmax07 = 31.4
| tempmax08 = 31.7
| tempmax09 = 27.9
| tempmax10 = 23.7
| tempmax11 = 18.8
| tempmax12 = 15.5
| tempmin01 = 5.4
| tempmin02 = 5.5
| tempmin03 = 7.2
| tempmin04 = 9.4
| tempmin05 = 13.1
| tempmin06 = 16.8
| tempmin07 = 19.7
| tempmin08 = 20.2
| tempmin09 = 17.5
| tempmin10 = 14.1
| tempmin11 = 9.9
| tempmin12 = 6.8
| tempassmax01 = 21.0
| annotempassmax01 = 2002
| tempassmax02 = 22.4
| annotempassmax02 = 2010
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| annotempassmax03 = 2001
| tempassmax04 = 29.0
| annotempassmax04 = 2006
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| annotempassmax05 = 2006
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| annotempassmax06 = 2007
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| annotempassmax07 = 1983
| tempassmax08 = 41.4
| annotempassmax08 = 1999
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| annotempassmax09 = 2008
| tempassmax10 = 31.8
| annotempassmax10 = 1999
| tempassmax11 = 26.4
| annotempassmax11 = 2005
| tempassmax12 = 23.4
| annotempassmax12 = 2009
| tempassmin01 = -4.8
| annotempassmin01 = 1981
| tempassmin02 = -3.0
| annotempassmin02 = 1999
| tempassmin03 = -2.2
| annotempassmin03 = 1998
| tempassmin04 = -0.4
| annotempassmin04 = 1995
| tempassmin05 = 4.8
| annotempassmin05 = 1987
| tempassmin06 = 8.8
| annotempassmin06 = 1986
| tempassmin07 = 11.8
| annotempassmin07 = 1991
| tempassmin08 = 12.6
| annotempassmin08 = 1981
| tempassmin09 = 9.0
| annotempassmin09 = 2001
| tempassmin10 = 5.0
| annotempassmin10 = 2007
| tempassmin11 = -2.0
| annotempassmin11 = 1998
| tempassmin12 = -3.4
| annotempassmin12 = 1996
| warm01 = 0
| warm02 = 0
| warm03 = 0
| warm04 = 0
| warm05 = 1.0
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| warm09 = 6.0
| warm10 = 0.2
| warm11 = 0
| warm12 = 0
| giornigelo01 = 1.8
| giornigelo02 = 0.9
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| giornigelo09 = 0
| giornigelo10 = 0
| giornigelo11 = 0.1
| giornigelo12 = 0.8
| pioggia01 = 40.7
| pioggia02 = 40.4
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| pioggia05 = 20.7
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| pioggia12 = 49.6
| giornipioggia01 = 7
| giornipioggia02 = 6
| giornipioggia03 = 6
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| giornipioggia05 = 4
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| giornipioggia07 = 1
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| elio01 = 4.8
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| elio08 = 10.3
| elio09 = 8.1
| elio10 = 6.7
| elio11 = 5.0
| elio12 = 4.1
}}
 
== Origini del nome ==
[[File:Cagliari-Molentargius-Poetto-Quartu.jpg|thumb|Vista su Cagliari e l'area circostante]]
Il nome ''Kalaris''<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnageoportale.it/webgis/ricercatoponimi/schedatoponimo?idtoponimo=7065&iddizione=9|titolo=Scheda del toponimo "Kalaris"|accesso=4 dicembre 2023}}</ref>, secondo [[Max Leopold Wagner]] ascrivibile al [[Lingua protosarda|protosardo]]<ref name="Nome" />, è composto dalla radice *''kar'' e dal suffisso -''ali'' e trova riscontri nei toponimi ''Carale'' di [[Austis]], ''Carallai'' di [[Sorradile]], ''Caraglio'' della [[Corsica]], ''Caralis'' della [[Panfilia]] e dell'[[Isauria]] e ''Caralitis'' della [[Pisidia]]. "Kar" negli antichi linguaggi mediterranei significava "pietra, roccia" e il suffisso "al" dava valore collettivo; si sarebbe formato così Karali, che significherebbe "località rocciosa". Per il [[linguista]] Guido Borghi, il [[toponimo]] potrebbe derivare invece dal [[Lingua protoindoeuropea|protoindoeuropeo]] *Ḱr̥hₐ-ĕ-lĭ-s o *ḱr̥r-ăhₐ, con il significato di "piccolo [[Capo (geografia)|capo]]" o "testa"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Brenda Man Qing Ong|autore2=Francesco Perono Cacciafoco|data=24 maggio 2022|titolo=Unveiling the Enigmatic Origins of Sardinian Toponyms|rivista=[[MDPI]]|lingua=en|accesso=15 dicembre 2023|url=https://www.mdpi.com/2226-471X/7/2/131}}</ref>.
 
Cagliari era chiamata ''Krly'' dai fenicio-punici,<ref>{{Cita|Manlio Brigaglia|p. 105|Brigaglia}}.</ref> mentre in [[lingua latina|latino]] era ''Caralis'' o al plurale ''Carales''; quest'ultima forma è attestata per la prima volta nel ''[[Bellum Africum]]'' e secondo un'interpretazione storico-linguistica potrebbe essere connessa all'esistenza, nel primo periodo romano, di due comunità distinte: quella più antica della vecchia città punica e quella più recente rappresentata dagli immigrati romano-[[italici]] del ''vicus munitus Caralis'' (citato da [[Publio Terenzio Varrone]]), poi fusesi nel corso del [[II secolo a.C.]]<ref>AA.VV., ''Repertorio plurilingue e variazione linguistica a Cagliari'' p.59</ref>.
 
Durante l'[[Storia della Sardegna giudicale|epoca giudicale]] il centro della città divenne il borgo di ''Santa Igia'' (contrazione di [[Santa Cecilia]]<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 190|Casula}}.</ref>). Con l'arrivo dei [[Repubblica di Pisa|Pisani]] ([[1216]]/[[1217]]) e la distruzione di Santa Igia ([[1258]]), Cagliari venne identificata nei documenti dell'epoca come ''Castellum Castri de Kallari'' e successivamente come ''Castell de Càller'' in [[lingua catalana|catalano]]. L'attuale toponimo ''Cagliari'' deriva dalla pronuncia in [[Lingua spagnola|spagnolo]] di ''Callari''<ref name="Nome" />. In [[lingua sarda]] il nome attuale ''Castéddu'' verrebbe dall'identificazione della città con il quartiere fortificato di Castello, edificato durante la dominazione pisana<ref name="Nome" />.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Cagliari}}
[[File:Aristaeus Bosio Louvre LL51.jpg|thumb|sinistra|upright=0.6|Statua di Aristeo, il mitico fondatore di Caralis ([[Museo del Louvre]])]]
=== La fondazione di Cagliari secondo la leggenda ===
La leggenda, narrata dallo scrittore latino [[Gaio Giulio Solino]], vuole che Caralis sia stata fondata da [[Aristeo]], figlio del dio [[Apollo]] e della ninfa [[Cirene (figlia di Ipseo)|Cirene]], giunto in Sardegna dalla [[Beozia]] nel [[XV secolo a.C.]] circa. Aristeo introdusse in Sardegna la [[caccia]] e l'[[agricoltura]], riappacificò le popolazioni indigene in lotta fra di loro e fondò appunto la città di Caralis, sulla quale in seguito regnò. Secondo alcune fonti, Aristeo venne accompagnato in Sardegna da [[Dedalo]], il quale, secondo gli antichi greci, sarebbe l'artefice delle imponenti opere dedalee (i [[nuraghi]]) presenti sull'isola<ref>{{cita web|url=http://www.mediando.net/download/plico/plico05.pdf|titolo=Plico. Periodico di archeologia, arte e attualità culturale - "L'isola delle fate" di Simonetta Castia|accesso=18 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110723204025/http://www.mediando.net/download/plico/plico05.pdf|urlmorto=no}}</ref><ref>Giovanni Ugas - "L'alba dei Nuraghi" pg. 24-25</ref>.
[[File:Monte Claro Cagliari.jpg|thumb|Ceramiche della cultura di Monte Claro, [[Museo archeologico nazionale di Cagliari]]]]
=== Preistoria e storia antica ===
Alcune ''[[domus de janas]]'' e resti di capanne del [[IV millennio a.C.|IV]] - [[III millennio a.C.]] scoperte a San Bartolomeo e sul colle di Sant'Elia confermano che la zona dove sorge l'odierna città fu abitata fin dal [[Neolitico]]<ref name="Tux">{{Cita web|url=http://www.regione.sardegna.it/index.php?xsl=510&s=92367&v=2&c=5578&d=1&t=1&tb=5577&st=5|titolo=Aree di tutela - Tuvixeddu - Storia|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230417144001/https://www.regione.sardegna.it/index.php?xsl=510&s=92367&v=2&c=5578&d=1&t=1&tb=5577&st=5}}</ref>; le risorse del mare, degli stagni e del fertile terreno della pianura campidanese garantivano il sostentamento delle popolazioni del periodo [[Sardegna prenuragica|prenuragico]]<ref>{{Cita|Anna Maria Colavitti|p. 7|Colavitti}}.</ref>. All'[[Età del rame]] risalgono i reperti della [[cultura di Monte Claro]], diffusasi in tutta la Sardegna, che prende il nome dall'omonimo colle cagliaritano<ref>Giovanni Lilliu, La civiltà dei Sardi dal Paleolitico all'età dei Nuraghi "Nuoro" 2003- ISBN 88-86109-73-3</ref>. Ritrovamenti archeologici dell'[[Età del bronzo]], come ad esempio le ceramiche egee ritrovate nel [[nuraghe Antigori]] presso [[Sarroch]], fanno ipotizzare che le popolazioni nuragiche stanziate nell'odierno cagliaritano avessero intrattenuto intensi rapporti commerciali e culturali con i [[Civiltà micenea|Micenei]]<ref>{{cita web|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=19756&v=2&c=2651&t=7|titolo=I commerci con i micenei|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230412132623/http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=19756&v=2&c=2651&t=7}}</ref> e sono testimonianza che i suoi porti godevano già allora di vita e di frequentazione; lo stesso mito di Aristeo sulla fondazione di Caralis potrebbe essere nato, in epoca successiva, dal lontano ricordo di questi antiche interazioni fra Sardi e Greci<ref>{{cita web|url=http://www.aristeo.org/sardegnaemiti/viecomm/micenei.html|titolo=Le vie del Mediterraneo-Micenei|accesso=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230417145403/http://www.aristeo.org/sardegnaemiti/viecomm/micenei.html}}</ref>.
[[File:Colonne nella Villa di Tigellio.JPG|thumb|upright|220px|Colonne della ''villa di [[Tigellio]]'']]
[[File:Mosaico Karalitani Ostia.jpg|thumb|left| Mosaico dei ''Navicularii et negotiantes karalitani'' ("armatori e commercianti di Karalis"), dal piazzale delle Corporazioni di [[Ostia (città antica)|Ostia antica]]]]
I [[Fenici]], che frequentarono i porti di Cagliari e di altre zone della Sardegna sin dall'[[VIII secolo a.C.]], o in periodo comunque antecedente alla [[fondazione di Roma]], si stanziarono all'imboccatura dello [[Stagno di Cagliari|stagno di Santa Gilla]]; assieme a [[Sulki]], sull'[[isola di Sant'Antioco]], l'insediamento fenicio di Cagliari costituisce uno tra i più antichi centri urbani d'Italia. Il poeta romano [[Claudio Claudiano]] del [[IV secolo]], descrivendo Karalis, la definisce "''Tyrio fundata potenti''"<ref name="Nome">{{cita web|url=http://www.pittau.it/Sardo/cagliari.html|titolo=Il nome di Cagliari|autore=Massimo Pittau|data=2012|accesso=15 dicembre 2023|urlmorto=no}}</ref>, ossia fondata dalla potente [[Tiro (città moderna libanese)|Tiro]] (nell'odierno [[Libano]]), e i dati archeologici confermano la presenza fenicia nel periodo della cosiddetta "[[talassocrazia]]" di Tiro. Passata ai [[Punici|Cartaginesi]] nel [[VI secolo a.C.]], la città conobbe un rapido sviluppo, testimoniato tra l'altro dalla [[necropoli di Tuvixeddu]], ritenuta la più vasta necropoli punica del Mediterraneo<ref>{{cita web|url=https://www.regione.sardegna.it/tuvixeddu/aree/tuvixeddu/|titolo=La necropoli di Tuvixeddu|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221014140652/https://www.regione.sardegna.it/tuvixeddu/aree/tuvixeddu/}}</ref>.
[[File:Mosaico di Orfeo da Cagliari - Museo Archelogico di Torino.jpg|thumb|upright=0.5|Mosaico dell'[[Orfeo]] da Cagliari, [[Museo di antichità]] di [[Torino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.arte.it/opera/mosaico-con-orfeo-590|titolo=Mosaico con Orfeo|accesso=30 aprile 2025}}</ref>]]
Divenuta il centro principale dell'isola, ormai in gran parte sotto l'influenza di [[Cartagine]], passò ai [[Storia romana|Romani]] con tutta la Sardegna e la [[Corsica]] nel [[238 a.C.]], all'indomani della [[prima guerra punica]]<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 101|Casula}}.</ref>. Nei secoli successivi la ''Karalis'' romana mantenne il suo ruolo di metropoli sarda e nel [[46 a.C.]] [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] la premiò per averlo sostenuto nello scontro con [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] concedendole lo stato giuridico di [[Municipio (storia romana)|municipio]]<ref>{{Cita|Manlio Brigaglia|pp. 85-86|Brigaglia}}.</ref>. Alla morte di Cesare i cittadini gli rimasero fedeli e si schierarono dalla parte del figlio adottivo [[Augusto|Ottaviano]] contro [[Sesto Pompeo]]<ref>{{Cita|Anna Maria Colavitti|p. 12|Colavitti}}.</ref>. Dopo la vittoria di Ottaviano, in [[Impero romano|età imperiale]], ci fu un lungo periodo di tranquillità politica e di grande sviluppo economico. L'aspetto dell'abitato subì numerosi mutamenti durante la lunga dominazione romana<ref name="Tux" />, di cui sono notevoli i resti, che comprendono l'[[Anfiteatro romano di Cagliari|anfiteatro]] e le ville suburbane, come la cosiddetta ''[[Villa di Tigellio]]''.
 
Alla metà del [[V secolo]] la città cadde sotto l'occupazione dei [[Vandali]] d'[[Africa]], comandati dal re [[Genserico]]. Caralis fece parte del [[Regno dei Vandali]] per circa ottant'anni, divenendo per un breve lasso di tempo capitale di un regno sardo indipendente proclamato dal funzionario germanico ribelle [[Goda (re)|Goda]]<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 133|Casula}}.</ref>. Fu riconquistata dai [[Impero bizantino|Romani d'Oriente]], o Bizantini, di [[Giustiniano I|Giustiniano]] nel 534 d.C. ed entrò nel sistema amministrativo [[Impero bizantino|bizantino]] come sede del ''[[Praeses|preside]]'', funzionario imperiale a capo di tutta la Sardegna, sottoposta all'[[esarcato d'Africa]]<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 137|Casula}}.</ref>. Durante la [[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]], che imperversava nella penisola, contingenti [[ostrogoti]] occuparono per un breve periodo la città che passò poi nuovamente ai Bizantini<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 141|Casula}}.</ref>. Nel 599 d.C. la flotta [[longobardi|longobarda]] di [[Agilulfo]] compì un'incursione di saccheggio nelle coste cagliaritane ma venne respinta dalle milizie locali<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 148|Casula}}.</ref>.
 
[[File:Castello di San Michele, vista del colle.jpg|left|thumb|Il [[Castello di San Michele (Cagliari)|castello di San Michele]], sull'omonimo colle, era parte delle fortificazioni di Santa Igia. In seguito fu residenza della famiglia [[Carroz]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17838&v=2&c=2488&c1=2123&t=1|titolo=Cagliari, Castello di San Michele|cid=sardegnacultura.it|accesso=21 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230701074919/https://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17838&v=2&c=2488&c1=2123&t=1}}</ref>]]
 
=== Storia medievale ===
Con la divisione dell'isola in quattro Stati detti ''[[Storia della Sardegna giudicale|giudicati]]'', la città, da secoli in fortissima recessione demografica e ormai ridotta al borgo di [[Santa Igia]] o ''Santa Gilla'', rimase a capo del giudicato che ne prese il nome. Aveva subìto secoli di incursioni [[Saraceni|saracene]], contrastate dal principio dell'[[XI secolo]] con [[Spedizioni pisano-genovesi per la Sardegna|l'aiuto delle potenze navali]] di [[Pisa]] e [[Genova]]. È nota la progressiva ingerenza che le due [[Repubbliche marinare|città marinare]] esercitarono da allora sulla Sardegna. Il Giudicato cagliaritano, fin dalle sue più antiche attestazioni, rientrò nell'orbita dei Pisani e dei Genovesi; furono i primi che finirono con l'impadronirsene. Nel [[1215]], un anno dopo la morte del giudice [[Guglielmo I Salusio IV]], di fronte alla possibilità di un'alleanza tra la nuova giudicessa [[Benedetta di Cagliari|Benedetta]] e Genova, il pisano [[Lamberto Visconti di Eldizio]], marito di [[Elena di Gallura]], ottenne con la minaccia delle armi la cessione del colle che sarebbe stato detto di [[Castello (Cagliari)|Castello]]: infatti, quasi a guardia della capitale giudicale, vi venne presto costruita una città fortificata interamente pisana: il ''Castellum Castri de Kallari'' ([[1216]]/[[1217]]). Alla morte di Benedetta le succedette la sorella [[Agnese di Cagliari|Agnese]] in qualità di reggente per il figlio [[Guglielmo II Salusio V]] ([tel:1232/33-1238 1232/33-1238])<ref name="Cas1" />.
{{doppia immagine|destra|Torre dell'Elefante Cagliari.jpg|150px|Views of Cagliari 18.jpg|150px|La [[torre dell'Elefante]] e la [[Torre di San Pancrazio (Cagliari)|torre di San Pancrazio]], edificate durante la dominazione pisana su progetto di [[Giovanni Capula]]|}}
 
Nel [[1257]] il neo-sovrano filoligure [[Guglielmo III Salusio VI|Guglielmo III-Salusio VI]] scacciò i Pisani dalla rocca di Castel di Castro, ceduta l'anno precedente al comune di Genova dal predecessore [[Giovanni Torchitorio V]]<ref name="Cas1">{{Cita|Francesco Cesare Casula|pp. 209-210|Casula}}.</ref>. Ciò accese l'ira di Pisa e degli altri tre giudicati sardi filopisani che immediatamente attaccarono Guglielmo. Il 20 luglio [[1258]], dopo un anno di guerra, Santa Igia venne distrutta dalla coalizione guidata da [[Gherardo della Gherardesca|Gherardo]] e [[Ugolino della Gherardesca]], [[Guglielmo di Capraia]], [[Giovanni Visconti di Gallura|Giovanni Visconti]] e l'[[ammiraglio]] Ottone Gualduccio<ref>Georg Caro, ''Genova e la supremazia sul Mediterraneo (1257-1311)'', 1975 p.35</ref>, e sulle sue rovine venne sparso il sale; il giudice Guglielmo riuscì a fuggire a Genova dove morì nello stesso anno<ref name="Cas1" />. Ebbe così fine il [[giudicato di Cagliari]] che venne smembrato in tre parti: la parte settentrionale fu annessa dal [[giudicato di Arborea]], la parte orientale dal [[giudicato di Gallura]], l'area occidentale fu assegnata alla famiglia dei [[Della Gherardesca]], mentre il [[Comune medievale|comune]] di Pisa mantenne il governo di Castel di Castro, considerato "''la chiave del Mediterraneo''"<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|pp. 210-212|Casula}}.</ref>. Da allora il ''Castellum Castri'' si identificò con la stessa Cagliari, come mostra l'attuale nome sardo della città, ''Castéddu''. Nondimeno attorno ad esso si formarono i sobborghi di ''Stampace'' (toponimo che si riscontra anche a Pisa) e di ''Villanova''; in queste appendici trovarono asilo i profughi sardi di Santa Igia<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 296|Casula}}.</ref>, esclusi dal [[Castello (Cagliari)|Castello]]<ref name="Veghiere" />, che dipendeva direttamente da Pisa e aveva un ordinamento comunale regolato dal ''Breve Castelli Castri de Kallari''<ref name="cas297">{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 297|Casula}}.</ref>. Il porto di ''Bagnaria'', collegato a Castello dal quartiere fortificato della ''Marina'', era invece regolato dal ''[[Breve portus kallaretani]]''<ref name="cas297" />.
[[File:Cattedrale Cagliari.jpg|thumb|left|Il [[Cattedrale di Santa Maria (Cagliari)|duomo]] e l'ex [[Palazzo di Città (Cagliari)|Palazzo di Città]] nel quartiere di Castello]]
Nel luglio del [[1270]] nel porto della Cagliari pisana fece tappa per circa una settimana l'esercito cristiano al comando del re [[Luigi IX di Francia]], che si apprestava a partecipare all'[[Ottava crociata]] contro i [[musulmani]] della [[Tunisia]].
 
[[File:Bonaria07c.jpg|thumb|left|Torre costruita dagli Aragonesi nella cittadella di Bonaria durante l'[[assedio di Castel di Castro]], oggi funge da [[campanile]]]]
Non passarono che pochi decenni e sopraggiunse un'altra dominazione. Questa volta furono gli [[Corona d'Aragona|Aragonesi]] che, nella loro [[Conquista aragonese della Sardegna|guerra di conquista della Sardegna]] (1323-1326), assediando Cagliari, edificarono una loro roccaforte su un altro colle, ancora più meridionale: quello di ''Bonaria''. Tuttavia non distrussero la città nemica, come avevano fatto i Pisani con Santa Gilla, ma anzi, vinta la [[battaglia di Lucocisterna]], lasciarono il ''Castello'' [[feudalesimo|infeudato]] a Pisa. I toscani però non sopportavano la concorrenza del nuovo borgo aragonese di [[Bonaria (Cagliari)|Bonaria]], col suo fiorente porto: l'anno seguente ripresero le armi, ma vennero nuovamente sconfitti dagli Aragonesi in una [[Battaglia navale del Golfo di Cagliari|battaglia navale svoltasi nel golfo degli Angeli]] tra il 26 e il 29 dicembre [[1325]] e dovettero abbandonare per sempre il Castello. Le loro abitazioni furono riassegnate a sudditi della [[corona d'Aragona]]<ref>{{Cita|Manlio Brigaglia|p. 158|Brigaglia}}.</ref>, principalmente [[catalani]] trasferitisi da Bonaria. Ai Pisani (i cosiddetti ''pullini'') fu tuttavia permesso di continuare a risiedere alla Marina e nelle altre appendici<ref>Massimo Guidetti, ''Storia dei sardi e della Sardegna'', Volume 3 p.128</ref>.
 
Sotto la dominazione iberica ''Càller'' (Cagliari), città reale non sottomessa e sede del viceré, venne dotata di un codice municipale modellato sulla base di quello di [[Barcellona]]<ref>{{Cita|Manlio Brigaglia|p. 160|Brigaglia}}.</ref> e divenne la capitale del nuovo regno. Il [[Castello (Cagliari)|Castello]], riservato ai nuovi dominatori catalano-aragonesi, per ragioni di sicurezza militare venne interdetto agli stranieri e dal [[1333]] anche ai Sardi<ref name="Veghiere">Jordi Carbonell i de Ballester, ''La grida in catalano del veghiere di Cagliari del 1337'' - 2008</ref><ref>Gli abitanti delle appendici, di giorno, svolgevano in Castello i lavori più disparati, anche e soprattutto quelli più umili, ma al tramonto dovevano abbandonarlo. Al segnale che veniva dato col suono del corno avevano l'obbligo di uscire immediatamente dalle sue porte principali. Chi non si apprestava subito alle uscite e veniva trovato ancora all'interno della rocca veniva catturato e buttato fuori dalle alte mura, giù negli strapiombi. Risale a quel periodo il detto ancora in uso a Cagliari "''Ci d'anti bogau a son'e corru''" ("L'hanno cacciato via al suono del corno", cioè veramente in malo modo)</ref> (il divieto perdurò fino al [[XVI secolo]]); il quartiere del porto, la ''Bagnaria'' pisana ormai nota come ''La Pola'', fu potenziato e ampliato<ref name="Edilizio">{{cita testo|url=http://www.storiadellacitta.it/biblioteca/scaffale/PDF%20FINITI_Marco%20CAdinu/Cadinu%202004%20Il%20tessuto%20edilizio%20e%20urbanistico%20medievale.pdf|titolo=“''Il tessuto edilizio e urbanistico medievale''”, in G.G. Ortu, ''Cagliari tra passato e futuro''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150725020645/http://www.storiadellacitta.it/biblioteca/scaffale/PDF%20FINITI_Marco%20CAdinu/Cadinu%202004%20Il%20tessuto%20edilizio%20e%20urbanistico%20medievale.pdf }}</ref>. Alcune famiglie di origine iberica che si insediarono a Cagliari in quell'epoca sono tuttora presenti in città; tra le varie si possono ricordare gli [[Aymerich (famiglia)|Aymerich]], gli Amat, i Manca, i [[Canelles]] e i Sanjust.
 
Il 15 febbraio [[1355]] [[Pietro IV d'Aragona]] istituì a Cagliari il [[parlamento]] del regno<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 411|Casula}}.</ref>.
 
=== Storia rinascimentale, seicentesca e settecentesca ===
[[File:PalazzoRegio3.jpg|thumb|Interno del palazzo regio di Cagliari. Fu dimora dei [[Viceré di Sardegna|Viceré]] e per brevi periodi dei [[Re di Sardegna]] fra il [[1337]] e il [[1847]].]]
Conquistata la Sardegna pisana e inglobati i possedimenti dei [[Malaspina]], il regno dovette fronteggiare prima i [[Doria]] e poi [[Mariano IV d'Arborea]], il quale nel [[1353]] aveva scatenato la [[Guerra sardo-catalana|rivolta contro gli Aragonesi]], cosicché il territorio regio si ridusse alle sole città di Cagliari e [[Alghero]], mentre la parte restante divenne parte del giudicato di Arborea, l'unica entità statale isolana rimasta indipendente. Questa situazione si protrasse a fasi alterne fino al [[1409]], quando una nuova spedizione militare aragonese, guidata da [[Martino I di Sicilia]], sconfisse arborensi e alleati nella [[battaglia di Sanluri]], facendo sì che a partire dal [[1420]], a seguito della cessione per {{formatnum:100000}} [[fiorini]] dei restanti territori del giudicato arborense, il territorio del [[Regno di Sardegna]], con capitale ''Caller'', coincidesse per la prima volta con quello dell'intera isola.<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|pp. 428-434|Casula}}.</ref>
[[File:Braun hogenberg Cagliari 1572.jpg|thumb|left|Veduta di Cagliari da "''[[Civitates orbis terrarum]]''" ([[1572]]) di [[Georg Braun (cartografo)|Georg Braun]]]]
 
Con il matrimonio di [[Ferdinando II d'Aragona]] e [[Isabella di Castiglia]] ([[1469]]) si ebbe l'unione fra il [[Regno di Castiglia e León]] e la [[Corona d'Aragona]] (di cui il Regno di Sardegna faceva parte), che mantennero però istituzioni distinte.
 
Nel [[1535]] l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]] lanciò una grande [[Conquista di Tunisi (1535)|spedizione navale contro Tunisi]]; prima di partire verso l'[[Africa]] la flotta effettuò un ultimo raduno a Cagliari<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 445|Casula}}.</ref>. La visita del sovrano in città è ricordata da un'[[epigrafe]] in [[lingua latina|latino]] sopra il portale dell'ex Palazzo di Città e da un [[pulpito]] oggi situato nell'atrio della [[chiesa di San Michele (Cagliari)|chiesa di San Michele]]<ref>Vittorio Sgarbi, ''L'Italia delle meraviglie''</ref>. Nel corso dello stesso secolo furono potenziate le fortificazioni con la costruzione dei [[bastioni]], progettati dall'architetto [[Cremona|cremonese]] Rocco Capellino e successivamente modificati dai [[Canton Ticino|ticinesi]] Paleari Fratino<ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17850&v=2&c=2488&c1=2123&t=1|titolo=Cagliari, Mura e bastioni|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230417135449/http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=17850&v=2&c=2488&c1=2123&t=1}}</ref>, e i diritti e benefici dei catalano-aragonesi furono estesi a tutti i cittadini<ref name="Fanni" />. A metà del [[XVI secolo]] Cagliari, una delle tante città di uno sterminato [[Impero spagnolo|impero]] in continua espansione, superava di poco i {{formatnum:10000}} abitanti mentre Barcellona ne contava circa {{formatnum:30000}} e [[Madrid]] circa {{formatnum:20000}}<ref>Teofilo F Ruiz, ''Spanish Society, 1400-1600'' p.54-55</ref>. La popolazione, seppur piccola, era piuttosto internazionale: c'erano infatti comunità provenienti dalla [[Spagna degli Asburgo|Spagna]] (presenti a Cagliari ormai da due secoli<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alessandra Cioppi|anno=2018|titolo=Una terra di migranti nel Mediterraneo : i flussi migratori iberici in Sardegna tra il XII e il XV secolo|rivista=[[Torrossa]]}}</ref>), dalla [[repubblica di Genova]] (che fondarono l'[[Museo dell'arciconfraternita dei Genovesi|arciconfraternita dei Genovesi]]<ref>{{Cita web|url=http://www.gruppocarige.it/grp/carige/html/ita/banca/arte_cultura/2000_2/storia_1.htm|titolo=Genova e la Sardegna nell'era moderna|autore=Maria Luisa Plaisant|sito=[[Banca Carige]]|data=gennaio-marzo 2000|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111019214951/http://www.gruppocarige.it/grp/carige/html/ita/banca/arte_cultura/2000_2/storia_1.htm}}</ref>) e da altri [[antichi Stati italiani]] ed europei<ref name="Fanni">{{Cita pubblicazione|autore=Enrico Fanni|titolo=Stranieri nella Cagliari del XVI e XVII secolo|rivista=[[Academia.edu]]|accesso=15 dicembre 2023|url=https://www.academia.edu/11235854/Stranieri_nella_Cagliari_del_XVI_e_XVII_secolo}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.cagliari.it/portale/it/quartieri_info.page;jsessionid=40D2FE082012A4E0021A8656E42739BA?contentId=SCH22763|titolo=Itinerario quartiere di Marina|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205912/http://www.comune.cagliari.it/portale/it/quartieri_info.page;jsessionid=40D2FE082012A4E0021A8656E42739BA?contentId=SCH22763}}</ref>. La lingua più parlata era il [[lingua catalana|catalano]], anche se il [[Lingua sarda|sardo]] era ampiamente compreso<ref>Mauro Badas, L'italiano e le altre lingue nella Sardegna del secondo Cinquecento, p.14</ref>.
[[File:Schott, Franz – Parte seconda dell'itinerario d'Italia, doue si contiene la descrittione di Roma. Con le cose notabili di essa tanto diuine, quanto humane, 1647 – BEIC 9036715 Cagliari.jpg|miniatura|Cagliari nell'''Itinerario'' di [[Franz Schott]], 1647]]
 
La vita intellettuale fu relativamente vivace e nel [[XVII secolo]] venne fondata l'[[Università degli Studi di Cagliari|università]] ([[1607]]). Tuttavia pian piano la città, pur fortemente ispanizzata, specialmente nel suo tessuto dirigenziale e istituzionale, cominciò a esprimere una certa insofferenza per la dominazione iberica: sentimento che culminò nell'assassinio del [[Manuel de los Cobos y Luna|viceré Camarassa]] ([[1668]]).
 
Così nel [[1708]], durante la [[Guerra di successione spagnola]], i cagliaritani non opposero resistenza all'[[Spedizione inglese in Sardegna|assedio anglo-olandese]], che pose fine all'età spagnola<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 458|Casula}}.</ref>. A seguito del [[trattato di Utrecht]] si assistette allo smembramento dei territori europei dell'[[impero spagnolo]] e il Regno di Sardegna venne assegnato arbitrariamente prima all'Austria ([[1713]]) e successivamente, dopo l'effimera [[Spedizione spagnola in Sardegna|occupazione]] del [[cardinale]] [[Giulio Alberoni]] che cercava di riconquistare la Sardegna, agli spagnoli ([[1717]]). Cagliari, come deciso al [[Trattato dell'Aia (1720)|trattato dell'Aia]], passò con tutto il Regno sotto il dominio [[Casa Savoia|sabaudo]] il 20 febbraio [[1720]].<ref>{{Cita|Manlio Brigaglia|p. 186|Brigaglia}}.</ref>
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComune = Cagliari
|panorama = Cagliari_porto.jpg
|linkBandiera = 600px Rosso e Blu bandiera.PNG
|linkStemma = Cagliari-Stemma.png
|siglaRegione = SAR
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|anno = 31/07/2008
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|comuniLimitrofi = [[Assemini]], [[Capoterra]], [[Elmas]], [[Monserrato]], [[Quartu Sant'Elena]], [[Quartucciu]], [[Selargius]], [[Sestu]]
|cap = 09100
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|nomeAbitanti = cagliaritani o casteddaius
|patrono = [[San Saturnino]], compatrono [[San Francesco di Paola]]
|festivo = [[30 ottobre]]
|sito = http://www.comune.cagliari.it
}}
 
L'età delle riforme che seguì in tutta [[Europa]] vide la riorganizzazione dell'università, dell'ospedale, dell'archivio di Stato e della biblioteca universitaria e la creazione di una scuola di chirurgia e della stamperia reale. I piemontesi non furono tuttavia ben tollerati. E dopo che Cagliari aveva resistito all'[[Spedizione francese in Sardegna|assedio navale]] dei [[Rivoluzione francese|francesi rivoluzionari]] ([[1793]]), vedendo rifiutata la richiesta di una maggiore autonomia e del rispetto degli antichi privilegi, la città insorse il 27-28 aprile [[1794]] (oggi festa denominata «[[Sa die de sa Sardigna]]») e cacciò temporaneamente i piemontesi<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 468|Casula}}.</ref>; ma la rivolta, fagocitata da una [[Moti rivoluzionari sardi|sollevazione]] anti-feudale nel resto dell'isola, si risolse senza conseguenze.
'''Cagliari''' (in [[lingua sarda|sardo]] '''''Castèddu''''' /{{IPA|ka'steɖːu}}/, in [[lingua spagnola|spagnolo]] e [[lingua catalana|catalano]] ''Càller'') è un comune italiano di 157.630 abitanti<ref>Statistiche demografiche Istat, luglio 2008</ref>, capoluogo della provincia di [[Provincia di Cagliari|Cagliari]] e della Regione Autonoma della [[Sardegna]].
La sua area metropolitana<ref>vedi le proposte di legge regionale in http://www.comune.firenze.it/comune/area/docucagliari.htm</ref> (comprendente i comuni conurbati di Cagliari, [[Monserrato]], [[Selargius]], [[Quartucciu]], [[Quartu Sant'Elena]], [[Capoterra]], [[Elmas]], [[Assemini]] e [[Sestu]]) raggiunge i 368.000 abitanti, che divengono 474.000 con l'agglomerato urbano diffuso (vedi [[Area metropolitana di Cagliari]]).
 
=== Storia ottocentesca ===
È sede dell'[[Università degli studi di Cagliari]] e sede arcivescovile ([[Arcidiocesi di Cagliari]]).
[[File:View of Cagliari 1838.jpg|thumb|Veduta di Cagliari (1838)]]
Cagliari, rioccupata, divenne dal [[1798]] al [[1814]] non solo la capitale ma anche il centro politico-amministrativo del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] e ospitò nel Palazzo reale (detto ''Viceregio'') la corte sabauda, cacciata da Torino dai francesi, i quali avevano costituito la [[Repubblica Piemontese]], mentre non avevano potuto conquistare la Sardegna<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|pp. 472-475|Casula}}.</ref>. La presenza della corte in città non impedì l'insorgere di varie sollevazioni contro i Savoia, la più importante delle quali fu la ''rivolta di Palabanda'', dal nome della località in cui si trovava la villa ove venne organizzata. In questi anni si assistette ad un grande sviluppo della città: nel [[1811]] venne installata la prima illuminazione pubblica e fu sistemata la rete stradale. Tuttavia si verificarono anche periodi di carestia seguiti da un'epidemia di febbre ([[1816]]). Nel [[1847]], così come a Sassari, un moto popolare partito dall'università portò il re [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] a riconoscere la [[Fusione perfetta del 1847|fusione]] dell'isola con gli [[Stati sardi di terraferma]] ([[Ducato di Savoia]], [[Ducato di Genova]])<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 482|Casula}}.</ref>.
[[File:At Cagliari, Sardinia 2019 164.jpg|thumb|Bastione di Saint Remy]]
Con le nuove tecniche belliche a Cagliari, privata del ruolo di piazzaforte all'indomani della [[proclamazione del Regno d'Italia]], furono abbattute le mura e si posero le basi per la grande espansione dell'ultimo secolo. Attirati dalle tante potenzialità inespresse, si stabilirono in questo periodo a Cagliari numerosi imprenditori (soprattutto liguri, piemontesi, svizzeri e francesi) che favorirono la riorganizzazione cittadina importando le prime forme di [[industrializzazione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.giornalia.com/articoli/cagliari-la-formazione-della-citta-borghese-sviluppo-urbanistico-ed-economico-tra-ottocento-e-novecento/#:~:text=Da%20Stefano%20Doglio%20a%20Luigi,al%20cambiamento%20del%20ruolo%20e|titolo=Cagliari, la formazione della città borghese: sviluppo urbanistico ed economico tra Ottocento e Novecento|accesso=16 agosto 2024}}</ref>; avvenne così il passaggio dalla società da [[Ancien Régime]] ad una di tipo [[capitalismo|capitalista]]. Gli architetti sardi (e non), tra cui [[Gaetano Cima]] e [[Dionigi Scano]], ridisegnarono il centro urbano secondo i gusti dell'epoca; si imposero il [[Architettura neoclassica|neoclassico]], il [[Architettura neogotica|neogotico]] e il [[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]], sorsero i caratteristici palazzi [[Architettura art nouveau|liberty]].
 
=== Storia novecentesca e contemporanea ===
== Etimologia ==
[[File:Palazzo Civico Baccaredda.JPG|thumb|Palazzo Civico "Ottone Bacaredda"]]
In passato Cagliari era chiamata in [[lingua greca|greco antico]] ''Kalares'' e in [[lingua latina|latino ]] ''Càralis''.
Il 14 aprile [[1899]], alla presenza del re [[Umberto I di Savoia|Umberto I]], fu posta la prima pietra del municipio di via Roma, terminato nel 1907: questo evento diede un avvio quasi simbolico al nuovo secolo, con il trasferimento del potere cittadino dal vecchio quartiere di Castello alla moderna area vicina al porto, luogo di traffici e commerci. Il palazzo rientra tra le opere realizzate dall'amministrazione di [[Ottone Bacaredda]], sindaco di Cagliari dal [[1889]] al [[1921]] quasi ininterrottamente, riconosciuto come uno dei sindaci più illuminati della città.
 
Il 14 maggio [[1906]] scoppiarono scioperi contro il [[carovita]], che causarono due morti e parecchi feriti<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 500|Casula}}.</ref>.
Intorno al XVI secolo [[Roderigo Hunno Baeza]], un umanista sardo, affermò che ''Karalis'' derivasse dal greco κάρα che significa testa, poiché Cagliari era il principale centro dell'[[Sardegna|Isola]].
 
[[File:At Cagliari, Sardinia 2019 169.jpg|thumb|upright|La [[Palazzo del Comando legione carabinieri Sardegna|legione dei Carabinieri]], edificio del periodo fascista]]
Il semitista [[Guglielmo Gesenius]] fece derivare il nome della città da ''Kar Baalis'' <ref name= dio>Come si può notare, sia [[Baal]] che [[El]] sono due nomi che indicano una qualsiasi divinità fenicia.</ref>, che in fenicio significa "città di Dio". Questa derivazione venne, seppur con qualche differenza, accettata da [[Giovanni Spano]]; egli, infatti, sostenne che Cagliari derivi dal nome fenicio ''Kar-El'' <ref name= dio/>, che significa anch'esso "città di Dio".
Nel [[1924]] il [[governo Mussolini]] con la cosiddetta ''"legge del miliardo"'' stanziò per la modernizzazione della Sardegna più di un miliardo di [[Lira italiana|lire]]<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 503|Casula}}.</ref>, andato in buona parte a Cagliari. Il [[fascismo]] arrivò in città con violenza, occupando le sedi dei partiti avversi e cacciando gli oppositori, tra cui [[Emilio Lussu]] che fu assalito nella sua casa di piazza Martiri il 31 ottobre [[1926]]. Alla fine degli [[anni 1920|anni venti]], con l'annessione dei comuni di Pirri, Selargius, Quartucciu, Monserrato e successivamente Elmas ([[1937]]), Cagliari raggiunse i {{formatnum:100000}} abitanti. È in questi anni che vennero costruite importanti opere pubbliche, molte delle quali realizzate dal giovane progettista comunale [[Ubaldo Badas]], le cui architetture originali contribuirono ad abbellire la città sia negli anni trenta che nel dopoguerra (il [[Parco delle Rimembranze (Cagliari)|parco delle Rimembranze]], il Terrapieno e parte dei giardini pubblici). Grazie all'attenta amministrazione di [[Enrico Endrich]], fascista convinto ma dotato di libero pensiero, a Cagliari non furono realizzate costruzioni tali da stravolgere il tessuto cittadino originario; le opere progettate dopo la fine del suo mandato ([[1933]]) non fecero in tempo a essere completate a causa della guerra.
[[Immagine:Cagliari_Cupole.jpg|thumb|left|300px|In primo piano: Sant'Anna (barocco piemontese) In secondo piano: San Michele (barocco spagnolo) Campanile in fondo: Chiesa del carmine (architettura moderna)]]
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-468-1415-35, Süditalien, Häuserruinen.jpg|thumb|left|Cagliari dopo i bombardamenti, 1943]]
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Cagliari subì [[Bombardamenti di Cagliari del 1943|numerosi bombardamenti]] (l'80% della città venne colpito in modo più o meno grave, tanto che Cagliari fu dichiarata Città Martire e ricevette una [[medaglia d'oro al valor militare]]<ref name="Bomb">{{Cita web|url=http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=43|titolo=Bombe su Cagliari: cronologia di una strage|autore=Francesco Fuggetta|data=4 marzo 2009|accesso=15 dicembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150724160746/http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=43}}</ref>), dei quali si possono ancora vedere i segni in alcune zone del centro storico. I bombardamenti cominciarono il 17 febbraio del [[1943]], con l'arrivo di un centinaio di aerei statunitensi. Tra il 26 e il 28 febbraio [[1943]] si ebbero i bombardamenti più pesanti, con la distruzione di molti luoghi importanti. Le vittime furono più di {{formatnum:2000}}<ref name="Bomb" />.
 
Nel [[1948]] Cagliari diventò ufficialmente capoluogo della [[Sardegna]] secondo l'articolo 2 dello [[Regione a statuto speciale|Statuto della Regione autonoma della Sardegna]]. Dal [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] in poi la popolazione crebbe fino a raggiungere un massimo di circa {{formatnum:220000}} abitanti nel [[1981]] per poi calare drasticamente a seguito dei referendum svoltisi fra metà degli [[anni 1980|anni ottanta]] e inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] che sancirono l'autonomia delle varie frazioni di epoca fascista. I nuovi comuni sono conurbati fortemente alla città storica in un'unione che costituisce il fulcro dell'area metropolitana cagliaritana.
[[Max Leopold Wagner]] fece risalire il termine ''Karalis'' al protosardo, trovando riscontro con i toponimi ''Carale'' di [[Austis]], ''Carallai'' di [[Sorradile]], ''Karhalis'' o ''Karhallis'' della [[Panfilia]] e ''Karhalleia'' della [[Pisfidia]]. Inoltre il toponimo Karalis è da collegare con gli appellativi ''cacarallai'', ''criallei'', ''crielle'', ''chirelle'', ''ghirelle'' (crisantemo selvatico<ref>margherita di colore giallo</ref> e macerone) e ''garuleu'', ''galureu'', ''galileu'' (polline depositato nel miele, che è di colore giallo oro), che hanno affinità con l'etrusco ''garouleou'' (crisantemo selvatico). Tutti questi termini vanno ricondotti ai viaggiatori dell'Ottocento che definivano Cagliari "gialla", poiché la roccia della sua roccaforte era di questo colore.
[[Immagine:Cagliari rathaus .jpg|thumb|right|300px|Palazzo Civico "Ottone Bacaredda" di Cagliari]]
 
Nel corso del [[XX secolo]] il centro urbano si estese fino al litorale del [[Poetto]] e alla zona di [[Monte Urpinu]] facendo sorgere i quartieri di [[Quartieri di Cagliari#San Benedetto|San Benedetto]], Fonsarda, [[Bonaria (Cagliari)|Bonaria]], [[Quartieri di Cagliari#La Vega|La Vega]], [[Quartieri di Cagliari#Tuvixeddu/Tuvumannu|Tuvumannu]] e [[Quartieri di Cagliari#San Michele|San Michele]].
[[Francesco Artizzu]] notò che la radice "kar" nel linguaggio dei popoli mediterranei significava "pietra/roccia" e il suffisso "al/ar" dava valore collettivo, e si sarebbe formato così Karali, che significherebbe "luogo di comunità sulla roccia" o semplicemente "località rocciosa". Quanto poi al plurale Kalares, Artizzu lo spiega col fatto che, da un nucleo iniziale, si sarebbero uniti altri nuclei vicini, aumentando così l'estensione della città<ref>Lo stesso [[Claudiano]], scrisse: tenditur in longum Caralis «Cagliari si distende in lunghezza» http://www.webalice.it/ilquintomoro/sardegna/il%20nome%20di%20cagliari.htm </ref>.
Durante il medioevo venne identificata nei documenti pisani come ''Kastrum Karalis'' e successivamente dagli aragonesi come ''Castel de Càller'' in [[lingua catalana|catalano antico]].
La trasformazione dall'antico toponimo a quello attuale è pertanto avvenuta con le seguenti forme: Karalis > Calaris > Càller/Callari > Cagliari (quest'ultima trasformazione si ebbe a causa della pronuncia ispanica).
In conclusione, molto probabilmente in origine Karalis/Caralis aveva il significato di «luogo di comunità sulla roccia/rocca gialla».
 
=== GeografiaSimboli ===
{{Vedi anche|Simboli di Cagliari}}
[[Immagine:Cagliari Mappa.PNG|thumb|300px|right|Mappa del territorio di Cagliari (in rosso), all'interno della provincia]]
[[File:Cagliari-Gonfalone.png|right|Gonfalone del Comune]]
La città di Cagliari è situata nella zona meridionale della Sardegna.
[[File:Cagliari-Stemma.svg|upright=0.6|thumb|sinistra|Stemma]]
Si trova in mezzo al [[Golfo degli Angeli]], e si sviluppa intorno alla [[Sella del Diavolo]], e ad est i monti dei Sette Fratelli, ad ovest i monti di [[Capoterra]] e a nord la pianura del [[Campidano]].
Durante la sua storia la città di Cagliari cambiò diversi stemmi. Il primo di cui si ha notizia risale al periodo pisano; il simbolo di ''Castel di Castro'', il cui [[bassorilievo]] è osservabile sulle mura della torre dell'elefante, è costituito da uno scudo gotico su cui è rappresentato un castello a muratura [[isodomo|isodoma]], sul mare, avente tre torri merlate e due portoni<ref>{{cita web|url=http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/index.php?it/99/ricerca-avanzata/393/Stemma%20pisano%20di%20Cagliari|titolo=Pinacoteca Nazionale di Cagliari: Stemma pisano di Cagliari|accesso=18 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722024645/http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/index.php?it%2F99%2Fricerca-avanzata%2F393%2FStemma%20pisano%20di%20Cagliari|urlmorto=no}}</ref>.
Ha inoltre in comune con [[Roma]], [[Lisbona]] e [[Istanbul]] il fatto di essere stata costruita su 7 colli.
Il clima della città è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e siccitose.
I valori estremi estivi talora superano di poco i 40 °C (a volte con tassi di umidità contenuti), mentre quelli invernali solo in condizioni particolari e rare scendono leggermente sotto lo zero.
Leggermente più continentale il clima della pianura del Campidano, evidenziato delle rilevazioni della Stazione meteo di Decimomannu.
 
Nel periodo aragonese-spagnolo lo stemma venne sostituito con uno nuovo formato da uno [[scudo a losanga]] [[inquartato in decusse|inquartato in croce di Sant'Andrea]] sui cui riquadri sono rappresentati due castelli sul mare, simbolo di Cagliari medioevale, alternati dalle [[pali d'Aragona]]. Questo stemma rimase in uso fino al 1766, quando con regio diploma fu sostituito da quello odierno<ref>{{cita web|url=http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/index.php?it/99/ricerca-avanzata/390/Lastra%20con%20stemma%20spagnolo%20di%20Cagliari|titolo=Pinacoteca Nazionale di Cagliari: Lastra con stemma spagnolo di Cagliari|accesso=18 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722024621/http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/index.php?it%2F99%2Fricerca-avanzata%2F390%2FLastra%20con%20stemma%20spagnolo%20di%20Cagliari|urlmorto=no}}</ref>.
=== Distanze stradali ===
*[[Alghero]] [[Immagine:RWBA_Flughafen(R).svg|15px]] - 266 km
*[[Arbatax]]/[[Tortolì]] [[Immagine:RWB Fähre(L).svg|15px]] - 135 km
*[[Calasetta]] - 93 km
*[[Carbonia]] - 67 km
*[[Iglesias]] - 58 km
*[[Nuoro]] - 179 km
*[[Olbia]] [[Immagine:RWBA_Flughafen(R).svg|15px]] [[Immagine:RWB Fähre(L).svg|15px]] - 273 km
*[[Porto Torres]] [[Immagine:RWB Fähre(L).svg|15px]] - 229 km
*[[Sassari]] - 213 km
*[[Oristano]] - 93 km
*[[Santa Margherita di Pula]] - 45 km
*[[Villacidro]] - 49 km
*[[Villasimius]] - 60 km
 
Lo stemma attuale si presenta come uno [[scudo (araldica)|scudo]] di forma ovale [[inquartato]]; nel primo e quarto campo è presente la [[Croce di San Giovanni Battista|croce dei Savoia]] mentre nel secondo e terzo un [[castello (araldica)|castello]] a tre [[Torre (araldica)|torri]] fondato su uno scoglio uscente dal mare, il tutto [[al naturale]]. Lo scudo è [[Tenente (araldica)|sostenuto]] da due giovani [[Tritone (divinità)|tritoni]] e [[Timbro (araldica)|timbrato]] da [[corona (araldica)|corona]] di [[marchese]].
== Onorificenze ==
Per il suo sacrificio e per la fierezza con la quale affrontò il nemico durante la [[seconda guerra mondiale]], Cagliari il 19 maggio 1950 ricevette dal Presidente della Repubblica, il gonfalone della città insignito della [[medaglia d'oro al valor militare]].
 
=== Onorificenze ===
Cagliari (''Castel de Càller''), già capitale del Regno di Sardegna, ottenne ufficialmente il titolo di [[Città regie della Sardegna|città regia]] nel 1327<ref>{{Cita|Francesco Cesare Casula|p. 419|Casula}}.</ref>:
{{Onorificenze
|immagine =Valor militareCorona golddi medalCittà BARItaliana.svg
|nome_onorificenza =Medaglia d'oroTitolo aldi valorcittà militareregia
|collegamento_onorificenza =Medaglia d'oroTitolo di alcittà valorin militareItalia#Sardegna
|data = 25 agosto 1327
|motivazione=Capoluogo dell'isola nobile e generosa, scolta invitta d'Italia al centro del Mediterraneo, sopportò per anni, con l'indomita fierezza della sua gente, lunghe, terrificanti ed assillanti distruzioni di guerra recate dall'intensa offesa aerea. Fiera del suo destino, accolse con fierezza ogni prova dolorosa. Dilaniata, stroncata e ferita a morte non smentì mai le sue alte civiche virtù e la fama gloriosa acquistata nei secoli dal suo popolo eroico, sublime in ogni sacrificio per l'onore della Patria.
|luogo=[[Sardegna]], [[Seconda guerra mondiale|guerra]] [[1940]]-[[1943]]
}}
La municipalità venne insignita del cavalierato dell'[[Ordine del Toson d'oro]] durante il periodo aragonese di re [[Carlo II di Spagna|Carlo II]] per fedeltà alla corona. Nel [[1679]] alla città fu donato il medaglione dell'Ordine, ritoccato nella forma originale durante il periodo sabaudo di re [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]] con l'incisione dei simboli del regno. Viene indossato ogni anno dall{{'}}''alter nos'' del sindaco di Cagliari in occasione della [[Festa di sant'Efisio|festività cittadina di Sant'Efisio]]<ref>{{Cita web |url=http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=36&sottopagina=154|titolo=La sala del Sindaco - Il Palazzo Civico di Cagliari - Reportage - Comune Cagliari News|accesso=3 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180915192354/http://www.comunecagliarinews.it/reportage.php?pagina=36&sottopagina=154|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Antonella Di Luzio |data=26 febbraio 2013|titolo=Sant'Efisio - Il Toson d'oro e l'Alter Nos|accesso=3 maggio 2017|url=https://www.youtube.com/watch?v=cl9hm_S2rIA}}</ref>:
 
{{Onorificenze
|immagine =Benemeriti_della_cultura_BAR Order of the Golden Fleece ribbon bar.svg
|nome_onorificenza =Medaglia dCavaliere dell'argentoOrdine aidel benemeritiToson della scuola della cultura e delld'arteoro
|collegamento_onorificenza =Benemeriti dellaOrdine culturadel eToson delld'arteoro
|motivazione =
|data = 1679
|luogo=Conferita il [[14]] [[Giugno]] [[1975]] a [[Cagliari]]
}}
Per il suo sacrificio e per la fierezza con la quale affrontò il nemico durante la [[seconda guerra mondiale]], Cagliari fa parte delle [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]]; il 19 maggio 1950 il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Luigi Einaudi]] concesse al gonfalone civico la [[medaglia d'oro al valor militare]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/7481|titolo=Le onorificenze della Repubblica Italiana|accesso=6 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181001103949/http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/7481|urlmorto=no}}</ref>:
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Capoluogo dell'isola nobile e generosa, scolta invitta d'Italia al centro del Mediterraneo, sopportò per anni, con l'indomita fierezza della sua gente, lunghe, terrificanti ed assillanti distruzioni di guerra recate dall'intensa offesa aerea. Fiera del suo destino, accolse con fierezza ogni prova dolorosa. Dilaniata, stroncata e ferita a morte non smentì mai le sue alte civiche virtù e la fama gloriosa acquistata nei secoli dal suo popolo eroico, sublime in ogni sacrificio per l'onore della Patria. Sardegna, 1940 - 1943
|data = 19 maggio 1950
}}Il 14 giugno 1975 la città ricevette la [[medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte|medaglia d'argento ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte]]<ref name=":0" />:{{Onorificenze
|immagine = Benemeriti della cultura BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = 14 giugno 1975
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Storia ==
[[File:At Cagliari 2024 58.jpg|thumb|upright=1.2|L'anfiteatro romano]]
=== Storia antica ===
[[File:Cagliari, duomo, interno, santuario dei martiri (cripta), cappella centrale della madonna 03.jpg|thumb|Il [[Santuario dei Martiri]] nella [[cripta]] della cattedrale]]
La città era stata abitata fin dall'età [[Civiltà nuragica|nuragica]] dal popolo sardo-nuragico e vi sono non pochi ritrovamenti di reperti che presentano una datazione anteriore al VI millennio a.C., il che prova che i suoi porti godessero già di vita e di frequentazione.<br>
[[File:Cagliari Cupole.jpg|thumb|upright=1.2|In primo piano la [[collegiata di Sant'Anna]] ([[barocco]] piemontese), in secondo piano la [[Chiesa di San Michele (Cagliari)|chiesa di San Michele]] (barocco spagnolo) e sullo sfondo il campanile della [[Chiesa di Nostra Signora del Carmine (Cagliari)|chiesa di Nostra Signora del Carmine]] ([[architettura neoromanica]])]]
I [[Fenici]], che frequentarono i porti di Cagliari e di altre zone della Sardegna sin dall'VIII secolo, o in periodo comunque antecedente alla fondazione di [[Roma]], si stanziarono all'imboccatura dello [[Stagno di Cagliari|stagno di Santa Gilla]]. Passata ai [[Cartagine]]si nel [[V secolo a.C.]], la città conobbe un rapido sviluppo, testimoniato tra l'altro dalle [[necropoli]] di [[Tuvixeddu]], ritenuta la più vasta necropoli fenicia del Mediterraneo, e ''Bonaria'': questi furono gli estremi dell'espansione urbana di quei secoli, che vide l'abbandono degli insediamenti nuragici sui colli e il concentrarsi lungo la costa dell'abitato, che assumeva un carattere decisamente mediterraneo. Il centro cittadino fortificato era nel sito oggi occupato dal quartiere della ''Marina'', affiancato dall'area sacra nell'attuale zona di [[Stampace]], e chiuso tra i due quartieri portuali delle zone di ''Sant'Avendrace'' e di ''Bonaria''.
[[File:Scalinata_N.S._di_Bonaria_-_Cagliari.jpg|thumb|La basilica e il santuario di Nostra Signora di Bonaria, da cui la città di [[Buenos Aires]] prende il nome<ref>{{Cita web|url=http://www.arkadiaeditore.it/la-verita-sul-nome-di-buenos-aires/|titolo=La verità sul nome di Buenos Aires|accesso=9 novembre 2023}}</ref>]]
{{vedi anche|Monumenti di Cagliari}}
La lunga storia e le varie dominazioni e influenze provenienti dall'esterno hanno contribuito a donare alla città un importante patrimonio culturale e architettonico.
 
Per quanto riguarda i periodi storici più antichi si segnalano la [[necropoli di Tuvixeddu]], di età [[Storia della Sardegna fenicio-punica|punica]], e l'[[Anfiteatro romano di Cagliari|anfiteatro romano]], risalente al [[II secolo]].
[[Immagine:Cagliari07.jpg|thumb|left|300px|La spiaggia del [[Poetto]] e la [[Sella del Diavolo]] nel [[Golfo degli Angeli]] a Cagliari]]
 
Cuore medioevale della città è il quartiere fortificato di [[Castello (Cagliari)|Castello]], che fino alla seconda guerra mondiale fu la residenza dei nobili. Degni di nota sono anche i quartieri storici di [[Stampace]], Marina e Villanova. Il primo era il quartiere dei borghesi e dei mercanti, il secondo quello dei pescatori e marinai, il terzo dei pastori e dei contadini.
Divenuta il centro principale dell'isola, ormai completamente [[Cartagine|punicizzata]], passò ai [[Romani]] con tutta la Sardegna e la [[Corsica]], nel [[238 a.C.]], all'indomani della [[Guerre puniche|I guerra punica]]. L'aspetto dell'abitato non sembra essere cambiato molto durante la lunga dominazione romana, di cui sono notevoli resti l'[[anfiteatro]] e le ville suburbane note come la ''Villa di Tigellio''.
Nei secoli successivi la ''Karalis'' romana mantenne il suo ruolo di metropoli sarda e nel [[48 a.C.]] [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] la premiò per averlo sostenuto nello scontro con [[Pompeo]] concedendole lo stato giuridico di municipio. Alla morte di Cesare i cittadini gli rimasero fedeli e si schierarono dalla parte del figlio [[Ottaviano Augusto]], prima contro [[Sesto Pompeo]], poi contro [[Marco Antonio|Antonio]]. Dopo la vittoria di Ottaviano ci fu un lungo periodo di tranquillità politica e di grande sviluppo economico, prima di cadere sotto l'occupazione dei [[Vandali]] d'[[Africa]] nella metà del [[V secolo]]. Sul finire dello stesso secolo fu conquistata da [[Giustiniano I di Bisanzio|Giustiniano]] ed entrò nel sistema amministrativo [[Impero bizantino|bizantino]] come sede del ''preside'', funzionario imperiale a capo di tutta la Sardegna, e sottoposto all'esarcato d'[[Africa]].
 
=== Architetture religiose ===
[[Immagine:Cathedral_in_Cagliari.jpg|thumb|left|300px|Cupola della Cattedrale nel quartiere di Castello]]
==== Chiese ====
{{Vedi anche|Chiese di Cagliari}}
Fra le numerose chiese presenti a Cagliari si possono ricordare:
* [[Basilica di San Saturnino]]: è la più antica chiesa della [[Sardegna]] di cui si abbia notizia; edificata nel [[V secolo]] e rimaneggiata in età [[arte romanica|romanica]], è stata ristrutturata e riconsacrata di recente.
* [[Cattedrale di Santa Maria (Cagliari)|Cattedrale di Santa Maria Assunta]]: costruita in Castello nella prima metà del [[XIII secolo]], venne elevata al rango di cattedrale nel [[1258]]. Originariamente in stile [[romanico pisano]], ha subito vari rifacimenti nel corso dei secoli.
* [[Chiesa di San Michele (Cagliari)|Chiesa di San Michele]]: chiesa seicentesca in stile [[barocco]] nel quartiere di Stampace.
* [[Collegiata di Sant'Anna]]: importante esempio di [[architettura barocca]], è situata a Stampace e risale al tardo [[XVIII secolo]].
* [[Santuario di Nostra Signora di Bonaria]]: complesso costituito dal piccolo santuario trecentesco e dalla basilica del [[XVIII secolo]].
 
==== Storia medievaleSeminari ====
* [[Seminario arcivescovile di Cagliari]]: originariamente situato presso Palazzo Belgrano nel quartiere Castello, oggi si trova alle pendici del colle San Michele.
Con la divisione dell'isola in quattro [[Giudicati sardi|giudicati]], la città, da secoli in fortissima recessione e ormai ridotta al borgo di ''Santa Igia'' o ''Santa Gilla'', rimase a capo del giudicato che ne prese il nome. Intanto aveva subìto secoli di incursioni saracene, contrastate dal principio dell'[[XI secolo]] con l'aiuto delle potenze navali di [[Pisa]] e [[Genova]]. È nota la progressiva ingerenza che le due [[Repubbliche marinare|città marinare]] esercitarono da allora sulla Sardegna. Il Giudicato cagliaritano, fin dalle sue più antiche attestazioni, rientrò nell'orbita dei Pisani, che finirono con l'impadronirsi del titolo giudicale con [[Guglielmo I di Cagliari|Guglielmo di Lacon-Massa]] ([[1187]]). Dopo meno di trent'anni, nel [[1215]], di fronte alla possibilità di un'alleanza tra la nuova giudicessa [[Benedetta I di Cagliari|Benedetta]] e Genova, il pisano Lamberto Visconti ottenne con la minaccia delle armi la cessione del colle che sarebbe stato detto di [[Quartiere Castello|Castello]]: infatti, quasi a guardia della capitale giudicale, vi venne presto costruita una città fortificata interamente pisana: il ''Castellum Castri de Kallari''.
* [[Pontificio Seminario Regionale Sardo]]: situato nel quartiere di [[Is Mirrionis]] a breve distanza dal seminario arcivescovile, accoglie i seminaristi dell’isola in preparazione all’[[Ordine sacro|ordine sacerdotale]].
 
==== Cimiteri monumentali ====
[[Immagine:Cagliari16.jpg|thumb|right|300px|Bastione di Saint Remy]]
* [[Cimitero monumentale di Bonaria]]: considerato uno dei più importanti [[Cimitero monumentale|cimiteri monumentali]] d'[[Europa]] dall'[[Association of Significant Cemeteries in Europe]]<ref>{{Cita web |url=http://www.comunecagliarinews.it/news.php?pagina=3577 |titolo=Il Cimitero di Bonaria tra i più importanti d'Europa |accesso=28 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131002020649/http://www.comunecagliarinews.it/news.php?pagina=3577 |urlmorto=no }}</ref>, ospita le spoglie di diversi cagliaritani illustri nonché le opere scultoree di vari artisti sardi e della penisola operanti in Sardegna fra Ottocento e Novecento.
 
=== Architetture civili ===
Essa era destinata a divenire la nuova capitale, quando nel [[1258]] i pisani, ormai forti della loro rocca, palesata la loro intenzione non solo di governare di fatto il giudicato, ma di conquistarlo, rasero al suolo Santa Gilla. Da allora il ''Castellum Castri'' fu identificato con la stessa Cagliari, come mostra ancora l'attuale nome sardo della città, ''Casteddu''. Nondimeno attorno ad esso si formarono i sobborghi di ''Bagnaia'' –oggi detta ''Marina''–, zona portuale regolata dal ''Breve del porto di Cagliari''; della fortificata ''Stampace'' (toponimo che si riscontra anche a Pisa); e infine di ''Villanova''; in queste appendici trovarono asilo i sardi, esclusi dal Castello, che aveva invece un ordinamento comunale, regolato dal ''Breue Castelli Castri de Kallari'', e dipendeva direttamente da Pisa.
* [[Palazzo Regio (Cagliari)|Palazzo Regio]]: edificato in epoca pisana, fino al [[1847]] era la residenza dei viceré e, in alcune occasioni, dei re del [[Regno di Sardegna]].<ref>{{Cita web|url=https://idese.cultura.gov.it/place/palazzo-viceregio/|titolo=Palazzo Viceregio|accesso=31 maggio 2025}}</ref>
* [[Palazzo di Città (Cagliari)|Palazzo di Città]]: fu sede municipale dal periodo aragonese fino ai primi del Novecento.
* [[Palazzo Boyl (Cagliari)|Palazzo Boyl]]: palazzo nobiliare in stile [[neoclassico]] situato nel quartiere di Castello e risalente alla metà dell'Ottocento.
* [[Edifici liberty di Cagliari|Palazzi liberty]]: serie di palazzi sorti fra Ottocento e Novecento su commissione della crescente borghesia imprenditoriale cagliaritana (fra gli esempi più significativi la palazzata di via Roma, il palazzo Valdés, palazzo Balletto, palazzo Merello, palazzo Accardo) o fatti realizzare da esponenti della cultura cagliaritana, come la villa Atzeri in viale Regina Elena, commissionata dal preside della facoltà di Giurisprudenza nonché professore di diritto civile presso l'Università di Cagliari.
* [[Palazzo dell'Università (Cagliari)|Palazzo dell'Università]]: di epoca sabauda, ospita il [[rettore (università)|rettorato]] e la biblioteca universitaria.
* [[Palazzo Vivanet]]: palazzo in stile [[Architettura neogotica|neogotico]] costruito sul finire dell'Ottocento che si trova in via Roma di fronte alla stazione ferroviaria.
* [[Palazzo Civico (Cagliari)|Nuovo palazzo civico]]: attuale sede municipale, venne ultimato nel 1907 ed è intitolato ad [[Ottone Bacaredda]]. Lo stile [[Eclettismo (arte)|eclettico]] dell'edificio riprende modelli gotico-catalani e liberty.
* [[Palazzo Fadda-Tonini]]: costruito negli anni '30, nel 2002 è stato classificato come edificio di rilievo.
 
=== Architetture militari ===
Non passarono cent'anni e un'altra dominazione sopraggiunse. Questa volta furono gli [[Aragona|Aragonesi]] che, nella loro guerra di conquista della Sardegna, assediando Cagliari, edificarono una loro roccaforte su un altro colle, ancora più meridionale: quello di ''Bonaria''. Essi tuttavia non distrussero la città nemica, come avevano fatto i Pisani con Santa Gilla; ma anzi, ottenuta la vittoria, lasciarono il ''Castello'' [[feudalesimo|infeudato]] a Pisa. I toscani però non sopportavano la concorrenza del nuovo borgo aragonese di Bonaria, col suo fiorente porto: ripresero le armi e furono costretti ad abbandonare per sempre la città. Sotto la dominazione iberica ''Caller'', città reale non sottomessa a un feudatario, tornò ad essere la capitale della Sardegna riunificata, e fu sede del viceré.
* [[Castello di San Michele (Cagliari)|Castello di San Michele]]: l'edificio fortificato sorge sul colle omonimo e, benché rimaneggiato nei secoli successivi, rappresenta uno dei pochi esempi di architettura risalenti al periodo giudicale sopravvissuti fino ai giorni nostri.
* Mura e torri pisane ([[torre dell'Elefante]], [[Torre di San Pancrazio (Cagliari)|torre di San Pancrazio]], [[torre dello Sperone]], [[Torre dell'Aquila (Cagliari)|torre dell'Aquila]]): opere di fortificazione realizzate dai Pisani fra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XIV secolo|XIV secoli]].
* [[Fortino di Sant'Ignazio]]: forte sabaudo degli ultimi anni del XVIII secolo.
* Il [[bastione di Saint Remy]]: venne costruito alla fine del XIX secolo sulle mura antiche della città, risalenti agli inizi del [[XIV secolo]], collegando fra loro i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, per unire il quartiere Castello a quelli sottostanti di [[Villanova (Cagliari)|Villanova]] e [[Marina (Cagliari)|Marina]].
[[File:Necropoli dall'alto.JPG|thumb|La necropoli punica di Tuvixeddu]]
 
=== StoriaSiti rinascimentalearcheologici ===
* [[Anfiteatro romano di Cagliari|Anfiteatro romano]]: realizzato durante l'[[Impero romano|età imperiale]], poteva contenere 10.000 spettatori e ospitava lotte [[gladiatore|gladiatorie]] e spettacoli teatrali.
Il Castello continuò ad essere interdetto ai sardi<ref>Gli abitanti di Cagliari, di giorno, svolgevano in Castello i lavori più disparati, anche e soprattutto quelli più umili, ma al tramonto dovevano abbandonarlo. Al segnale che veniva dato col suono del corno avevano l'obbligo di uscire immediatamente dalle sue porte principali. Chi non si apprestava subito alle uscite e veniva trovato ancora all'interno della rocca veniva catturato e buttato fuori dalle alte mura, giù negli strapiombi. Risale a quel periodo il detto ancora in uso a Cagliari "''Ci d'anti bogau a son'e corru''" ("L'hanno cacciato via al suono del corno", cioè veramente in malo modo).</ref>, ma fu fortificata anche ''Bagnaia'', dagli Aragonesi chiamata ''Llapola'' (''pola'' significa 'marina' in [[Lingua latina|latino medievale]]; la ''lappula'' o ''leppula portus Bagnarie'' dei documenti medievali sembra essere stato un luogo o un oggetto posto nel porto di Cagliari, il cui nome fu esteso al quartiere).
* [[Necropoli di Tuvixeddu]]: è la più grande necropoli punica esistente che sorge sul colle omonimo. Oltre alle tombe puniche, sono presenti sepolcri di epoca romana.
La vita intellettuale fu relativamente vivace e nel [[XVII secolo]] venne fondata l'Università.
* [[Villa di Tigellio]]: complesso di rovine di epoca romana.
Tuttavia pian piano la città, pur fortemente ispanizzata, cominciò a provare una certa insofferenza per la dominazione iberica: sentimento che culminò nell'assassinio del viceré Camarassa ([[1666]]).
* [[Grotta della Vipera]]: tomba della [[matrona (antica Roma)|matrona]] romana Atilia Pomptilla risalente al [[II secolo]].
Così nel [[1708]] i cagliaritani non opposero resistenza all'assedio anglo-olandese, che pose fine all'età spagnola.
*[[Museo del tesoro e area archeologica di Sant'Eulalia#Descrizione#Area archeologica|Area archeologica di Sant'Eulalia]]: si estende per circa 900 m² al di sotto della [[Chiesa di Sant'Eulalia (Cagliari)|chiesa di Sant'Eulalia]], con strutture risalenti dal IV secolo a.C. agli inizi dell’VIII secolo d.C., senza soluzione di continuità, poi nuovamente dal [[Basso Medioevo]] all’epoca contemporanea.<ref>{{Cita web|url=https://virtualarchaeology.sardegnacultura.it/index.php/it/siti-archeologici/periodo-romano/area-archeologica-s-eulalia|titolo=Area archeologica di Sant'Eulalia|accesso=24 settembre 2024}}</ref>
Dopo la breve parentesi austriaca ([[1712]]-[[1718|18]]) e l'effimera occupazione del cardinale Alberoni, che cercava di riconquistare la Sardegna agli spagnoli, Cagliari passò con tutta l'isola sotto il dominio [[Regno di Sardegna|sabaudo]] ([[1720]]).
 
=== Ambiente, verde urbano, parchi e spiagge ===
L'età di riforme che seguì in tutta [[Europa]] vide un relativo rilancio della città, con la riorganizzazione dell'Università e dell’ospedale, la creazione dell'Archivio di Stato e della Biblioteca universitaria, di una scuola di Chirurgia e della Stamperia reale.
==== Zone umide ====
Anche i piemontesi furono tuttavia non ben tollerati e quando, dopo che Cagliari aveva stavolta resistito con vigore all'assedio navale dei [[Rivoluzione francese|francesi rivoluzionari]] ([[1793]]), i sardi videro rifiutare la loro richiesta di una maggiore autonomia e del rispetto degli antichi privilegi, la città insorse ([[27 aprile]] [[1794]]) e cacciò temporaneamente i piemontesi; ma la rivolta, pur propagatasi subito al resto dell'isola, dove prese una piega anti-[[Feudalesimo|feudale]], fu alla fine soffocata.
{{Vedi anche|Stagno di Cagliari|Saline di Molentargius}}
[[File:Vista Molentagius.jpg|thumb|centro|Vista sullo stagno di Molentargius. Sullo sfondo il Poetto, a destra la Sella del diavolo|850x850px]]
Lo [[stagno di Cagliari]] ({{formatnum:3000}} ettari di superficie) a ovest e il [[parco naturale regionale Molentargius-Saline]] a est ({{M|17.6|u=km²}}), riconosciuti come zone umide protette da varie leggi regionali e comunitarie, offrono asilo a notevoli colonie di [[Phoenicopterus|fenicotteri]] che da anni vi nidificano, creando un ambiente simile a quello della ''[[Camargue]]'' francese. Mentre per lo specchio d'acqua del Molentargius è stato messo in atto un piano turistico e di rivalutazione ambientale, con bonifiche e apertura al pubblico di parte del parco, molti punti di Santa Gilla versano ancora in una situazione di degrado, con parte dello stagno interrato nel 1980 per la realizzazione del Porto Canale.
 
[[File:Parco di Monte Claro (CA).jpg|thumb|upright=1.4|Il parco di Monte Claro]]
=== Storia contemporanea ===
[[File:Monte Urpinu Cagliari.jpg|thumb|upright=1.4|Vista sulla città da Monte Urpinu]]
[[Immagine:PalazzoEnelCagliari.jpg|thumb|left|300px|Palazzo ENEL]]
[[File:Fenicotteri a Cagliari.jpg|thumb|upright=1.4|[[Phoenicopterus roseus|Fenicotteri rosa]] a Molentargius]]
Cagliari, rioccupata, ospitò addirittura nel Palazzo reale (oggi detto spesso ''Viceregio'') la corte sabauda, cacciata da Torino da quei francesi che non avevano potuto conquistare la Sardegna.
==== Parchi ====
Nella prima metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], l'età d'oro della cultura sarda, si registrò il declino dell'aristocrazia feudale a favore di un'aristocrazia culturale che, con l'abolizione del feudalesimo e la concessione dello [[Statuto Albertino]] ([[1848]]), divenne la classe dirigente. Con le nuove tecniche belliche a Cagliari, privata del ruolo di piazzaforte all'indomani dell'[[Unità d'Italia]], furono abbattute le mura e si posero le basi per la grande espansione dell'ultimo secolo.
Di seguito una lista dei più importanti parchi cittadini:
Nel XX secolo, durante la [[seconda guerra mondiale]], Cagliari subì numerosi bombardamenti (l'80% della città venne raso al suolo, tanto che Cagliari fu dichiarata Città Martire e ricevette una medaglia d'[[oro]] al valore militare) dei quali possiamo ancora vedere i segni in alcune zone del centro storico.
* Parco del colle di San Michele ({{M|253000|u=m²}})
* [[Parco di Monte Claro]] ({{M|250000|u=m²}})
* [[Parco di Monte Urpinu]] ({{M|247000|u=m²}})
* [[Parco di Terramaini]] ({{M|127000|u=m²}})
* [[Parco della Musica (Cagliari)|Parco della Musica]] ({{M|50000|u=m²}})
* Orto Botanico ({{M|50000|u=m²}})
* Parco della ex-vetreria Pirri ({{M|25000|u=m²}})
* [[Giardini pubblici di Cagliari|Giardini pubblici]] ({{M|17000|u=m²}})
* [[Giardino sotto le mura]] ({{M|6500|u=m²}})
* [[Orto dei Cappuccini]] ({{M|8000|u=m²}})
* [[Parco delle Rimembranze (Cagliari)|Parco delle Rimembranze]]
* Parco CIPLA
* Parco Siro Vannelli
* Parco di Bonaria
* Parco naturale Molentargius-Saline ({{M|16000000|u=m²}})
* Laguna di Santa Gilla ({{M|13500000|u=m²}})
 
==== Spiagge ====
Nel [[1948]] Cagliari diventa ufficialmente capoluogo della [[Sardegna]] secondo l'articolo 2 dello [[Regione_autonoma_a_statuto_speciale|Statuto della Regione autonoma della Sardegna]].<ref>[[:s:L.cost. 26 febbraio 1948, n. 3, Statuto speciale per la Sardegna|L'articolo su wikisource]]</ref> Nel [[XX secolo]] il centro urbano si è esteso fino al litorale del [[Poetto]] e alla zona di [[Monte Urpinu]] facendo sorgere i quartieri di [[Quartieri_di_Cagliari#San_Benedetto|San Benedetto]], [[Bonaria (quartiere)|Bonaria]], [[Quartieri di Cagliari#La Vega|La Vega]], [[Quartieri di Cagliari#Tuvixeddu - Tuvumannu|Tuvumannu]] e [[Quartieri di Cagliari#San Michele|San Michele]].
{{Vedi anche|Poetto|Sella del Diavolo|Calamosca}}
[[File:Plage "Il Poetto", Cagliari.JPG|thumb|La spiaggia ''Il Poetto'', divisa amministrativamente tra Cagliari e Quartu Sant'Elena<ref>{{Cita web|url=https://idese.cultura.gov.it/place/spiaggia-del-poetto/|titolo=Spiaggia del Poetto|accesso=30 maggio 2025}}</ref>; sullo sfondo la ''Sella del Diavolo'']]
[[File:Sella del Diavolo 2 (Cagliari).jpg|thumb|Tratto di mare fra la Sella e Capo Sant'Elia]]
 
Il Poetto (in sardo Su Poettu) è la principale spiaggia di Cagliari che si estende per circa otto chilometri, dalla [[Sella del Diavolo]] sino al litorale di [[Quartu Sant'Elena]].
== Progetti per il futuro ==
Negli ultimi anni Cagliari ha iniziato un processo di sviluppo urbanistico con l'obiettivo di diventare una città turistica di rilevanza internazionale, dando vita a numerosi progetti, come ad esempio il museo [[Betile]], dedicato all'arte nuragica e contemporanea, progettato dal [[Premio Pritzker]] 2004 [[Zaha Hadid]], che dovrebbe sorgere sul lungomare di Sant'Elia.
È già stato realizzato il primo tratto della [[metropolitana]] di superficie di Cagliari, che collega Piazza Repubblica con Monserrato, uno dei sobborghi della città che presto sarà collegato alla cittadella universitaria.
È previsto un ampliamento delle linee e la metro dovrebbe coprire l'intera città metropolitana con tratti in superficie alternati a tratti interrati, collegando anche l'aeroporto al centro cittadino.
 
Altra spiaggia frequentata è la piccola spiaggia di [[Calamosca]] situata nel tratto di mare tra la zona di ''Capo Sant'Elia'' e il Poetto.
Il museo [[Betile]] inoltre sorgerà su un lungomare che collegherà Sant'Elia al porto storico, dove è già stato realizzato un terminal crociere adatto a ricevere qualsiasi tipo di nave (ha recentemente accolto la [[Independence of The Seas]], la nave da crociera più grande del mondo), il porto commerciale e quello passeggeri saranno spostati sul porto canale, lasciando in via Roma solo il terminal crociere e facendo dell'ex porto commerciale un porto turistico per imbarcazioni da diporto di grossa stazza.
La via Roma stessa subirà profondi cambiamenti, in quanto verrà realizzato un tunnel sotterraneo dove far passare le automobili e la metro oltre che collocare un parcheggio sotterraneo, facendo della via Roma attuale una piazza sul mare chiusa al traffico, dove collocare locali destinati all'intrattenimento e poter così realizzare la famosa passeggiata che collegherà la via del municipio al nuovo porto turistico di Sant'Elia.
 
== Società ==
Lo stesso quartiere di Sant'Elia subirà profonde modifiche, gli attuali palazzoni di edilizia popolare verranno ristrutturati e incastonati nel nuovo quartiere progettato dall'architetto olandese [[Rem Koolhaas]] ([[Premio Pritzker]] 2000), mentre lo stadio comunale, in pieno dibattito tra il Comune e il presidente del Cagliari Calcio, Massimo Cellino (che non intende demolire l'attuale struttura, costruendo il nuovo impianto – 25000 posti coperti – a fianco, senza accollarsi i 20 milioni di euro di spese relative all'abbattimento) è ancora oggetto di contesa.
=== Evoluzione demografica ===
Sorgeranno inoltre sul lungomare un teatro scoperto da 20000 posti per le grandi manifestazioni e probabilmente un acquario nelle strutture sul canale di Terramaini che un tempo erano destinate alla produzione del sale.
{{vedi anche|Demografia di Cagliari}}
{{Demografia/Cagliari}}
 
La popolazione di Cagliari raggiunse il suo picco massimo nel [[1981]] con circa {{formatnum:220000}} abitanti. Negli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]], tramite referendum, tre frazioni cagliaritane divennero comuni autonomi. Così, con l'autonomia di [[Quartucciu]] ({{formatnum:11418}} ab.) nel 1983, [[Elmas]] ({{formatnum:8475}} ab.) nel 1989 e [[Monserrato]] ({{formatnum:20829}} ab.) nel 1991, Cagliari passò da circa {{formatnum:220000}} a circa {{formatnum:150000}} abitanti.
Altri progetti che cambieranno il capoluogo sardo sono il nuovo quartiere in prossimità delle saline (piazza Santa Gilla), un lussuoso centro benessere sulla spiaggia del Poetto dove oggi c'è il vecchio ospedale marino (in stato di abbandono), il nuovo campus universitario progettato dall'architetto brasiliano [[Paulo Mendes da Rocha]] e anche questo già approvato in consiglio e il Parco della musica, già in costruzione tra l'esclusivo T Hotel e il Teatro Lirico di Cagliari, che dovrebbe essere pronto entro quest'anno.
* [[Comuni d'Italia per popolazione]]
Il completamento di queste opere è previsto per il 2011-2012.
 
=== MonumentiEtnie e luoghiminoranze di interessestraniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera ammontava a 9034 persone, pari al 6,13% della popolazione totale.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=27 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=27 luglio 2025}}</ref>
[[Immagine:Cagliari Roman Amphitheatre 2003.jpg|thumb|300px|L'Anfiteatro Romano con la copertura metallico linnea apposta alla fine del XX secolo.]]
Oltre al museo archeologico nazionale, il più importante al mondo per la civiltà nuragica e ricco anche di collezioni fenicio-puniche, si segnalano l'[[Anfiteatro romano di Cagliari|Anfiteatro romano]], del [[II secolo]]; la [[Basilica di San Saturnino]], la più antica chiesa della [[Sardegna]] di cui si abbia notizia, fondata nel [[V secolo]] e rimaneggiata in età [[arte romanica|romanica]], oggi ristrutturata e riconsacrata di recente; il quartiere fortificato di [[Quartiere Castello|Castello]], che fino alla [[seconda guerra mondiale]], fu la residenza dei nobili.
Da visitare sono anche i quartieri di [[Stampace]], Marina e Villanova.
Il primo era il quartiere dei borghesi e dei mercanti, il secondo era il quartiere dei pescatori e marinai, il terzo quello dei pastori e dei contadini.
 
* [[Filippine]]: 1685;
=== Il Bastione di Saint Remy ===
* [[Ucraina]]: 995
{{Vedi anche|Bastione di Saint Remy}}
* [[Cina]]: 697
Il Bastione di Saint Remy venne costruito alla fine del [[XIX secolo]] sulle mura antiche della città, risalenti agli inizi del [[XIV secolo]], collegando fra loro i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, per unire il quartiere Castello con quelli sottostanti di [[Villanova (quartiere)|Villanova]] e [[Marina (quartiere)|Marina]].
* [[Senegal]]: 659
* [[Bangladesh]] 647
* [[Romania]]: 605
* [[Kirghizistan]]: 597
* [[Pakistan]]: 312
* [[Argentina]]: 295
* [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia-Erzegovina:]] 233
 
=== IlLingue Poettoe dialetti ===
{{Vedi anche|PoettoDialetto cagliaritano}}
{{Citazione|''I tuoi occhi fiammeggianti, <br> la tua bocca più fresca di una rosa <br> mi hanno fatto in cuore quello scherzo <br> che non rassomiglia a nessun’altra delle cose che ti possano capitare, <br> che pizzica sia il povero che il signore <br> e che, se non sbaglio, si chiama amore''|Estratto della poesia in cagliaritano '''''A Lugori''''' di [[Ottone Bacaredda]]|''Is ogus tuus, alluttus chi su fogu, <br> Sa bucca tua, prus frisca de una rosa, <br> In su coru m’ ant fattu cussu giogu <br> Chi no assimbilat a nisciuna cosa, <br> Chi spitzulat e poburu e signori, <br> E chi ddi nant, sino sbagliu, amori|lingua=SCD}}
Il Poetto (in sardo Su Poettu) è la principale spiaggia di Cagliari che si estende per circa otto chilometri, dalla [[Sella del Diavolo]] sino al litorale di [[Quartu Sant'Elena]].
 
La lingua autoctona di Cagliari, resa coufficiale nello Statuto comunale<ref>{{Cita web |url=http://www.sardiniapost.it/politica/cagliari-il-sardo-diventa-lingua-ufficiale-si-del-consiglio-al-nuovo-statuto/ |titolo=Cagliari, il sardo diventa lingua ufficiale: il Consiglio dice sì al nuovo Statuto - Sardiniapost |accesso=13 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117063537/http://www.sardiniapost.it/politica/cagliari-il-sardo-diventa-lingua-ufficiale-si-del-consiglio-al-nuovo-statuto/ |urlmorto=no }}</ref>, è il [[Lingua sarda|sardo]] (''sardu'') e per la precisione il [[Lingua sarda campidanese|campidanese]] (''sardu campidanesu'') nella [[Dialetto cagliaritano|variante cagliaritana]] (''casteddaju'').
=== Altri monumenti ===
[[Immagine:Cattedrale di Cagliari-corretta3.JPG|thumb|right|300px|Cattedrale di Cagliari]]
 
La lingua sarda è [[deriva linguistica|conosciuta e parlata sempre meno]] dalle nuove generazioni, che ormai utilizzano in larga misura solo quella [[lingua italiana|italiana]], perlopiù nella sua [[Italiano regionale della Sardegna|variante regionale]]: difatti, nel [[Lingua sarda#periodo sabaudo e italiano|corso di tre secoli]] e più recentemente tramite l'istruzione obbligatoria e i mezzi di comunicazione di massa, l'italiano è diventato predominante nei rapporti sociali di ordine formale e informale, relegando il sardo a un ruolo marginale; spesso i giovani ne hanno solo una [[competenza]] passiva o limitata a poche locuzioni stereotipate, per via del rapporto coi parenti anziani che ancora lo parlano, mentre con i genitori (per scelta di questi ultimi in merito alla loro educazione) hanno parlato solo e sempre in italiano.
* '''Di età fenicio punica e romana:'''
** [[Necropoli punica di Tuvixeddu]]
** [[Sepolcro romano di Aptilia Pomptilla]] ([["Grotta della Vipera"]])
** [[Villa romana di Tigellio]]
** [[Fullonica (Cagliari)|Fullonica]]
 
La variante cagliaritana del sardo nei suoi registri alti ha tradizionalmente rappresentato il modello linguistico per tutta l'area centromeridionale dell'isola, variante diastratica alta utilizzata dal ceto borghese in tutto il dominio campidanese, nonché modello letterario di riferimento per scrittori e poeti.
* '''Di età medioevale:'''
[[File:Cagliari, basilica di san saturnino, 01.jpg|thumb|[[Basilica di San Saturnino]], la più antica [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di Cagliari.]]
** [[Chiesa della Purissima]]
** [[Cattedrale di Santa Maria (Cagliari)|Cattedrale di Santa Maria]]
** [[Chiostro di San Domenico]]
** [[Mura e torri pisane di Cagliari|Mura e torri pisane]]
** [[Castello di San Michele]]
** [[Santuario di Nostra Signora di Bonaria]]
** [[Complesso paleocristiano di San Lucifero]].
* '''Di età moderna e contemporanea:'''
** [[Chiesa di Sant'Agostino (Cagliari)|Chiesa di Sant'Agostino]]
** [[Chiesa di Sant'Anna (Cagliari)|Chiesa di Sant'Anna]]
** [[Chiesa di Sant'Efisio (Cagliari)|Chiesa di Sant'Efisio]]
** [[Chiesa di San Michele (Cagliari)|Chiesa di San Michele]]
**[[Chiesa di Santa Restituta (Cagliari)|Chiesa di Santa Restituta]]
** [[Palazzo Civico (Cagliari)|Palazzo civico "Ottone Bacaredda"]]
** [[Palazzo Reale (Cagliari)|Palazzo reale (o viceregio)]]
 
=== Religione ===
==Elenco completo dei 33 quartieri di Cagliari==
La maggioranza dei cagliaritani è di religione [[chiesa cattolica|cattolica]]. Fra la popolazione immigrata sono presenti [[Chiesa ortodossa|ortodossi]] e [[musulmano|musulmani]]. La città è sede dell'[[Arcidiocesi di Cagliari]], che ha origini antiche: seppure non documentata, si ha notizia del primo vescovo sant'[[Avendrace]] già intorno al [[70]] d.C.; il vescovo Quintasio partecipò al [[Concilio di Arles (314)|Concilio di Arles del 314]]. Nel territorio di competenza dell'Arcidiocesi si trovano 133 parrocchie<ref>{{Cita web |url=http://www.chiesadicagliari.it/diocesi/ |titolo=Chiesa di Cagliari, Diocesi |accesso=24 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150725015638/http://www.chiesadicagliari.it/diocesi/ |urlmorto=no }}</ref>.
[[Immagine:Cagliari_fonsarda.jpg|thumb|600px|center|Fonsarda, uno dei quartieri di Cagliari in piena espansione]]
{{vedi anche|Quartieri di Cagliari}}
A Cagliari ci sono in totale 33 quartieri, 4 di essi compongono il centro storico, mentre gli altri 29 sono frutto del fenomeno dell'[[urbanizzazione]].{{Quartieri di Cagliari}}
*'''Centro Storico:'''
**1. [[Castello (quartiere di Cagliari)|Castello]]
**2. [[Villanova (quartiere di Cagliari)|Villanova]]
**3. [[Marina (quartiere di Cagliari)|Marina]]
**4. [[Stampace]]
 
Vi sono numerosi santi e beati di nascita cagliaritana o cagliaritani di adozione, testimoni della fede cristiana a Cagliari e in Sardegna: si ricordano il santo patrono [[Saturnino di Cagliari|san Saturnino]], [[sant'Efisio]] (cui è dedicata la festa più importante), [[Lucifero di Cagliari|san Lucifero di Cagliari]], [[Avendrace]], [[Chiesa di San Mauro (Cagliari)|san Mauro Martire]], [[Ignazio da Laconi]], [[Salvatore da Horta]], [[Eusebio di Vercelli|sant'Eusebio di Vercelli]] e sua madre [[Chiesa di Santa Restituta|santa Restituta]], [[Nicola da Gesturi]], la [[Giuseppina Nicoli|beata suor Giuseppina Nicoli]] e la venerabile suor Teresa Tambelli, [[Maria Cristina di Savoia]].
*'''Altri quartieri della città:'''
**5. Tuvixeddu - Tuvumannu
**6. Is Mirrionis
**7. La Vega
**8. Fonsarda
**9. Sant'Alenixedda
**10. San Benedetto
**11. Genneruxi
**12. Monte Urpinu
**13. Monte Mixi
**14. [[Bonaria (quartiere)|Bonaria]]
**15. [[Sant'Avendrace]]
**16. [[Mulinu Becciu]]
**17. [[San Michele (quartiere di Cagliari)|San Michele]]
**18. [[Barracca Manna]]
**19. Is Campus - Is Corrias
**20. Villa Doloretta
**21. Monreale
**22. San Giuseppe - Santa Teresa - Parteolla
**23. Is Bingias - Terramaini
**24. Monteleone - Santa Rosalia
**25. Quartiere Europeo
**26. [[CEP]]
**27. [[Poetto]]
**28. [[La Palma]]
**29. [[Quartiere del Sole]]
**30. Borgo Sant'Elia
**31. Nuovo Borgo Sant'Elia
**32. [[San Bartolomeo (quartiere di Cagliari)|San Bartolomeo]]
**33. Giorgino - Villaggio dei pescatori
 
Cagliari accolse le visite pastorali di [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] il 24 aprile [[1970]], di [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]] nell'ottobre [[1985]] e di [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]] il 7 settembre [[2008]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/interni/visita-oggifrancesco-cagliari-terzo-papa-che-va-sardegna-952255.html|titolo=Il Giornale.it - LA VISITA DI OGGI:Francesco a Cagliari È il terzo Papa che va in Sardegna|accesso=8 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140716014548/http://www.ilgiornale.it/news/interni/visita-oggifrancesco-cagliari-terzo-papa-che-va-sardegna-952255.html|urlmorto=no}}</ref>. Il 22 settembre 2013 è stata meta di uno dei [[viaggi apostolici di papa Francesco]]<ref>.{{cita web|url=http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2013/09/11/0564/01245.html|titolo=Bollettino della sala stampa della Santa Sede B0564 ''VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE FRANCESCO A CAGLIARI''|accesso=1º ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131202231827/http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2013/09/11/0564/01245.html|urlmorto=no}}</ref>; in tale occasione si sono riversati nei luoghi degli incontri più di 400.000 fedeli<ref>{{cita testo|url=http://www.arborense.it/Chiesa/Il-Papa-a-cagliari-l-abbraccio-della-Sardegna|titolo=L'Arborense, ''Il Papa a Cagliari, l'abbraccio della Sardegna''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150724203327/http://www.arborense.it/Chiesa/Il-Papa-a-cagliari-l-abbraccio-della-Sardegna }}</ref>.
=== Zone Umide ===
{{Vedi anche|Stagno di Cagliari|Parco regionale Molentargius - Saline}}
[[Immagine:Cagliariairview2.jpg|right|thumb|300px|Vista aerea delle saline e quartieri limitrofi (Quartiere del Sole - Poetto).]]
La [[Stagno di Santa Gilla|Laguna di Santa Gilla]] (3.000 ettari di superficie) a ovest e lo ''[[Parco regionale Molentargius - Saline|Stagno di Molentargius]]'' a est (17,6 km²), riconosciuti zone umide protette, offrono asilo a notevoli colonie di [[Phoenicopterus|fenicotteri]] che da anni vi nidificano, creando un ambiente simile a quello della ''[[Camargue]]'' francese.
 
Altre confessioni presenti sono la [[Chiesa evangelica]], la [[Battismo|Chiesa evangelica battista]], la [[Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni]] e i [[Testimoni di Geova]].
==Evoluzione demografica==
{{Demografia/Cagliari}}
Tra gli anni '80 e '90, quattro distretti cagliaritani divennero, tramite referendum, comuni autonomi. Così, con l'autonomia di '''[[Monserrato]]''' nel 1991 (20.829 ab.), '''[[Selargius]]''' (29.675 ab.), '''[[Elmas]]''' nel 1989 (8.475 ab.) e '''[[Quartucciu]]''' nel 1983 (11.418 ab.), Cagliari passò da circa 220.000 abitanti a circa 160.000.
 
=== TrasportiTradizioni e folclore ===
Cagliari e la sua area demologica presentano molte manifestazioni antropologiche peculiari, eredità dei vari popoli che hanno influenzato la storia della città.
[[Immagine:Cagliari portico.jpg|thumb|right|300px|Portici di [[Via Roma (Cagliari)|Via Roma]], la strada principale della zona prospiciente il porto di Cagliari]]
*[[Aeroporto di Cagliari-Elmas|Aeroporto]] (Cagliari-Elmas, Mario Mameli)
*Porto passeggeri e commerciale e terminal crociere
*Superstrada per [[Sassari]] - [[Porto Torres]] ([[SS131|SS131/E35]]) e per [[Olbia]] ([[Strada Statale 131 Diramazione Centrale Nuorese|SS131 Diramazione Centrale Nuorese]])
*[[Stazione di Cagliari|Stazione delle Ferrovie dello Stato]], con treni che collegano Cagliari a [[Iglesias]] e [[Carbonia]], ad [[Olbia]] e [[Golfo Aranci]] e a [[Sassari]] e [[Porto Torres]] attraverso lo snodo di [[Chilivani|Ozieri-Chilivani]]
{{Vedi anche|Ferrovie sarde}}
*[[Metropolitana leggera di Cagliari|Metropolitana leggera]] delle [[Ferrovie della Sardegna|FdS]], che collega l'ex stazione ferroviaria di piazza Repubblica con Monserrato; entro il 2009 è prevista l'estensione verso la Cittadella Universitaria ed il Policlinico Universitario. In futuro collegherà a Cagliari anche gli altri centri dell'hinterland.
*Rete di trasporti pubblici metropolitana [[CTM (Cagliari)|CTM S.p.A.]], operata tramite autobus e filobus
*Reti di trasporto a livello regionale [[ARST]]/[[Ferrovie della Sardegna|FdS]] operata tramite pullman di linea
 
Numerose sono le feste religiose praticate nel corso dei secoli. Molte si svolgono ancora oggi, mentre di altre si è mantenuto solo il ricordo nella memoria orale o nella tradizione letteraria.
== Cultura ==
[[File:Costumi sardi.jpg|thumb|upright|Costumi tradizionali di Cagliari alla processione di sant'Efisio]]
[[Immagine:Cagliari_Porto_Zona_Est.jpg|thumb|right|300px|Zona Est del porto di Cagliari]]
[[Immagine:Largo_Carlo_Felice.jpg|thumb|right|300px|La lunga discesa del Largo Carlo Felice]]
=== Lingua ===
La lingua autoctona di Cagliari è il [[lingua sarda|sardo]] (''sardu''), e per la precisione il [[campidanese]] (''campidanesu'') nella sua variante cagliaritana (''casteddaiu'').
 
* A febbraio si svolge il [[Carnevale di Cagliari]], sfilata di maschere accompagnate dal ritmo della [[Carnevale di Cagliari#Sa ratantira|ratantira]], con carri artigianali e costumi che riprendono in chiave carnevalesca quelli cagliaritani, in particolar modo quello della Panetiera. Nel corso del Novecento la tradizione è stata portata avanti dalla GIOC, associazione della Gioventú Italiana Operaia Cattolica, con sede fino al 2007 nella [[chiesa di Santa Restituta]] in Stampace. Da quando l'associazione non ha più una sede, poiché revocata da parte dell'allora arcivescovo, si è dovuta sospendere momentaneamente la manifestazione tradizionale, lasciando il posto a una più commerciale riservata ai bambini. Dal [[2017]] altre associazioni hanno ripristinato la tradizione.
Tale idioma è parlato sempre meno dalle nuove generazioni del luogo, che preferiscono utilizzare l'[[Lingua italiana|italiano]], in quanto, oltre ad essere l'unica lingua di cultura largamente diffusa nell'isola, tramite l'istruzione e i mezzi di comunicazione di massa, è diventata ormai anche la lingua predominante nei rapporti sociali, formali ma anche informali, specie nelle città maggiori, e particolarmente nel cagliaritano, relegando sempre più il sardo al ruolo sociologico di [[dialetto]]; spesso i giovani hanno solo la [[competenza]] passiva del sardo, dovuta al rapporto con i parenti anziani che ancora lo parlano, mentre con i genitori (per scelta di questi ultimi in merito alla loro educazione) hanno sempre parlato in italiano.
* Nel periodo pasquale le varie [[Confraternita (Chiesa cattolica)|arciconfraternite]] organizzano i riti della [[settimana santa]] e della [[Pasqua]].
* Il [[lunedì dell'Angelo]] si svolge una processione dedicata a sant'Efisio, per sciogliere il voto per la grazia concessa nel [[1793]], quando per sua intercessione le navi francesi che bombardavano Cagliari vennero portate via dal vento in tempesta<ref>{{Cita web |url=http://turismo.provincia.cagliari.it/ssud/it/ideavacanzaview.page;jsessionid=5F3DA80648FC80EC02224E5DA7C41689?contentId=IDV5961 |titolo=turismo.provincia.cagliari.it, ''PROCESSIONE DI SANT'EFISIO A PASQUETTA - CAGLIARI'' |accesso=5 agosto 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305085927/http://turismo.provincia.cagliari.it/ssud/it/ideavacanzaview.page;jsessionid=5F3DA80648FC80EC02224E5DA7C41689?contentId=IDV5961 |urlmorto=sì }}</ref>. Come le altre feste dedicate al santo guerriero, viene organizzata dall'Arcinconfraternità del Gonfalone.
* Il 1º maggio si celebra un evento religioso e culturale di grande importanza in Sardegna: la festa di [[sant'Efisio]] martire, una processione annuale che si svolge per sciogliere il voto fatto al santo dalla città durante l'epidemia di peste del [[1652]]<ref>{{cita testo|url=http://www.comune.cagliari.it/portale/it/festa_di_santefisio_1.page|titolo=Comune di Cagliari, ''Festa di Sant'Efisio''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205905/http://www.comune.cagliari.it/portale/it/festa_di_santefisio_1.page }}</ref>. Per l'occasione, nel capoluogo si concentrano decine di gruppi in costume tipico provenienti da tutta l'isola, centinaia di cavalieri e numerosi carri addobbati (chiamati ''traccas'') trainati dai buoi. Tutti insieme partecipano alla grande sfilata nel centro di Cagliari che ha fine con l'arrivo in via Roma del cocchio con la statua del santo la quale viene poi trasportata fino a [[Nora (Italia)|Nora]] presso la [[Chiesa di Sant'Efisio (Nora)|chiesa]] a lui dedicata. Il 4 maggio il [[simulacro]] fa rientro a tarda notte nella sua [[Chiesa di Sant'Efisio|chiesa]] cagliaritana.
{{Vedi anche|Festa di sant'Efisio}}
* Sempre a maggio si svolgono i festeggiamenti per sant'[[Ignazio da Laconi]] e per san [[Francesco da Paola]]; in quest'ultimo caso si può seguire una suggestiva [[processione]] a mare.
* A luglio è la volta della [[festa (liturgia)|festa]] con la caratteristica processione a mare, di [[Nostra Signora di Bonaria]]. Per l'occasione decine di imbarcazioni imbandierate accompagnano il simulacro della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] nelle acque del [[porto]].
* Il 15 agosto si festeggia l'assunzione di Maria. Mentre nella tradizione italiana la Madre di Dio è rapperentata come una creatura "viva", a Cagliari, e in Sardegna in genere, viene raffigurata come addormentata. La Dormitio della Vergine è una tradizione bizantina (per la parte spirituale) e catalana (soprattutto per la parte della vestizione). In tale data avviene una processione in cui il simulacro della Madonna è adagiato come addormentato su un letto, coperto da un velo.
* Il patrono della città è [[Saturnino di Cagliari|san Saturnino]], che si festeggia il 30 ottobre<ref>{{Cita web |url=http://www.usrsardegna.eu/wordpress/wp-content/materiali/san-saturnino1.doc |titolo=San Saturnino: martire patrono di Cagliari |accesso=18 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110720173324/http://www.usrsardegna.eu/wordpress/wp-content/materiali/san-saturnino1.doc |urlmorto=sì }}</ref>.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
La variante cagliaritana del sardo nei suoi registri alti ha tradizionalmente rappresentato il modello linguistico di referenza per tutta l'area meridionale dell'isola, variante diastratica alta utilizzata dal ceto borghese in tutto il dominio campidanese, nonché modello letterario di riferimento per scrittori e poeti.
[[File:Ospedale Civile Cagliari.jpg|thumb|L'[[Ospedale San Giovanni di Dio (Cagliari)|ospedale civile San Giovanni di Dio]]|263x263px]]
==== Sanità ====
[[File:Ospedale San Michele - scale antincendio.jpg|miniatura|L'ospedale San Michele]]
Le strutture ospedaliere sono<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.cagliari.it/portale/it/sanit.page;jsessionid=305FA6CF9A57C7B9183CC1E716AB3C48?contentId=SCH542 |titolo=Sito del Comune di Cagliari - Sanità, Ospedali di Cagliari |accesso=29 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140830135951/http://www.comune.cagliari.it/portale/it/sanit.page;jsessionid=305FA6CF9A57C7B9183CC1E716AB3C48?contentId=SCH542 |urlmorto=sì }}</ref>:
 
* [[Azienda ospedaliera "G. Brotzu"]], che comprende:
=== Eventi ===
** [[Azienda ospedaliera "G. Brotzu"#Ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale "San Michele"|Ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale "San Michele"]]
* Il [[1º maggio]] si celebra un evento religioso e culturale di grande importanza nella Sardegna: la festa di [[Sant'Efisio]], una processione annuale che si svolge per sciogliere il voto fatto dai Cagliaritani durante l'epidemia di peste del [[1656]]. Per l'occasione, nel capoluogo si riversano molti gruppi folcloristici dell'isola, che partecipano alla sfilata in costume che precede il cocchio con l'effigie del santo.
** [[Azienda ospedaliera "G. Brotzu"#Ospedale oncologico "Armando Businco"|Ospedale oncologico "Armando Businco"]]
** [[Azienda ospedaliera "G. Brotzu"#Ospedale pediatrico microcitemico "Antonio Cao"|Ospedale pediatrico microcitemico "Antonio Cao"]]
* [[Ospedale San Giovanni di Dio (Cagliari)|Ospedale San Giovanni di Dio]]<ref name=":1">Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari</ref>
* Ospedale SS Trinità
* Ospedale Marino
* [[Ospedale Roberto Binaghi|Ospedale "Roberto Binaghi"]]
*[[Presidio Ospedaliero Duilio Casula|Policlinico di Monserrato]]<ref name=":1" />
 
=== Qualità della vita ===
* Sempre i primi di Maggio si svolge la Fiera campionaria della Sardegna, tappa obbligata per tutti coloro che desiderano curiosare nell’assortito panorama sardo ed estero.
Secondo un sondaggio effettuato da [[IPR Marketing]] nel 2009, Cagliari risulta essere la "''città più felice d'Italia''"<ref>{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/12/qualita-vita-cagliaritani-contenti.shtml?uuid=fc83662c-ee05-11de-8af1-d15abd51a4ad&DocRulesView=Libero |titolo=Il Sole 24 ORE - I più contenti sono i cagliaritani |accesso=29 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140915135915/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/12/qualita-vita-cagliaritani-contenti.shtml?uuid=fc83662c-ee05-11de-8af1-d15abd51a4ad&DocRulesView=Libero |urlmorto=no }}</ref>.
 
== Cultura ==
* La città è stata capitale della [[moda]] a livello nazionale nel [[2002]].
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
[[File:OldUniversityLibraryCagliari.jpg|thumb|La biblioteca universitaria, inaugurata nel [[1770]]<ref>{{cita web|url=http://www.bibliotecauniversitariadicagliari.it/|titolo=Biblioteca Universitaria di Cagliari|accesso=15 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171215221511/http://www.bibliotecauniversitariadicagliari.it/|urlmorto=no}}</ref>]]
Le biblioteche presenti all'interno del territorio comunale sono<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.cagliari.it/portale/it/biblioteche.page?frame4_item=2 |titolo=Comune di Cagliari, Biblioteche ed Archivi |accesso=24 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150725015604/http://www.comune.cagliari.it/portale/it/biblioteche.page?frame4_item=2 |urlmorto=sì }}</ref>:
* Biblioteca regionale
* [[Biblioteca Metropolitana Emilio Lussu|Biblioteca metropolitana Emilio Lussu]]
*Biblioteca comunale di Pirri
* Biblioteca generale e di studi sardi
* Biblioteca della galleria comunale d'arte
* Biblioteca dell'Associazione culturale Italia-Inghilterra
* Biblioteca dell'Associazione culturale italo-tedesca
* Biblioteca comunale di quartiere "Don Milani"
* Biblioteca comunale di quartiere "G.B. Tuveri"
* Biblioteca comunale di quartiere "Regina Elena"
* Biblioteca comunale di quartiere "Vittorino Da Feltre"
* Biblioteca e Centro studi - documentazione San Mauro
* Biblioteca del Centro regionale di programmazione
* Biblioteca del Conservatorio di musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina"
* Biblioteca del Consiglio regionale
* Biblioteca dell'Archivio di Stato
* Biblioteca dell'Assessorato politiche sociali della (ex) Provincia di Cagliari
* Biblioteca della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura
* Biblioteca della Casa circondariale
* Biblioteca della Soprintendenza BAPPSAD per le province di Cagliari e Oristano
* Biblioteca dell'Associazione Arcoes di Arteterapia
* Biblioteca dell'Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell'autonomia
* Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Cagliari
* Biblioteca dell'Unione italiana ciechi Regina Margherita
* Biblioteca dello Studio di musicoterapia Stefania Battarino
* Biblioteca San Tommaso D'Aquino
* Biblioteca militare di Presidio
* Biblioteca Fondazione Istituto storico Giuseppe Siotto
* Biblioteca Servizi interculturali Fairuz
* Biblioteca di Studi cinematografici
* Biblioteca universitaria
* [[Mediateca del Mediterraneo]]
 
==== Scuole ====
* Il Patrono della città è [[San Saturnino]], che si festeggia il [[30 ottobre]].
Nel territorio comunale hanno sede<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cagliari.it/portale/it/istruzione.page;jsessionid=12447981034BFE77E2269D680E15C47B|titolo=Istruzione|editore=Comune di Cagliari|accesso=7 febbraio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222205339/http://www.comune.cagliari.it/portale/it/istruzione.page;jsessionid=12447981034BFE77E2269D680E15C47B}}</ref> 26 [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]], di cui 20 pubbliche e 6 private, 11 istituti [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|secondari di primo grado]] pubblici e 3 privati e 13 scuole [[scuola primaria|primarie]] pubbliche e 10 private. Tra i vari istituti sono rilevanti dal punto di vista storico il [[liceo ginnasio statale Siotto Pintor]], già liceo degli [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Scolopi]], che è una delle scuole in attività più antiche d'Italia (risale al [[XVII secolo]]), ed il [[liceo classico Giovanni Maria Dettori]], nel quale studiarono varie personalità di rilievo sarde, tra cui [[Antonio Gramsci]]<ref>{{cita web|url=http://www.dettori.info/dettori_old/lastoria/storiadettori.htm|titolo=La storia della scuola|sito=Dettori.info|accesso=7 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130831213844/http://dettori.info/dettori_old/lastoria/storiadettori.htm|urlmorto=no}}</ref>.
 
==== Università ====
* [[Festarch]] è un festival internazionale di architettura, che si svolge ogni anno presso le ex Manifatture Tabacchi situate in viale Regina Margherita.
{{Vedi anche|Università degli Studi di Cagliari}}
L'Università degli Studi di Cagliari iniziò la sua attività nel [[1626]] ed è il principale ateneo di Cagliari nonché il più frequentato della Sardegna. A Cagliari è presente dal 1970 anche la [[Pontificia facoltà teologica della Sardegna]].
 
==== Musei e gallerie ====
* Il 7 settembre 2008, fa visita alla Città di Cagliari il Santo Padre [[Benedetto XVI]], nel centesimo anno in cui il Papa [[Pio X]] ha proclamato la [[Santuario di Nostra Signora di Bonaria|Madonna di Bonaria]], Patrona massima della [[Sardegna]].
[[File:Cittadella dei Musei CA.jpg|thumb|La cittadella dei musei]]
 
[[File:Galleria d'arte (CA).jpg|thumb|La galleria comunale d'arte]]
=== Musei ===
* [[Collezione sarda "Luigi Piloni"]]
* [[EXMA]]
* [[Galleria comunale d'arte di Cagliari|Galleria comunale d'arte]]
* [[Museo archeologico nazionale di Cagliari]]
* [[Museo ddell'artearciconfraternita siamesedei "Stefano Cardu"Genovesi]]
* [[Museo delcivico tesorod'arte disiamese Sant'EulaliaStefano Cardu]]
* [[Museo del santuario di Nostra Signora di Bonaria]]
* [[Raccolta delle cere anatomiche di Clemente Susini]]
* Museo del Tesoro del Duomo
* [[Museo Ferroviario Sardo|Museo ferroviario sardo]]
* [[Museo di fisica di Sardegna]]
* [[Museo di mineralogia "Leonardo de Prunner"]]
* [[Museo sardo di antropologia ed etnografia]]
* [[Museo sardo di geologia e paleontologia "D. Lovisato"]]
* [[Museo del tesoro e area archeologica di Sant'Eulalia]]
* Museo zoologico
* Museo ebraico<ref>{{Cita web|url=https://museoebraico.cagliari.it/|titolo=Benvenuti al MUCE, il Piccolo Museo di Cultura Ebraica di Cagliari}}</ref>
* [[Orto botanico di Cagliari]]
* [[Pinacoteca nazionale (Cagliari)|Pinacoteca nazionale]]
* Planetario<ref>{{Cita web|url=http://www.planetariounionesarda.it/|titolo=il planetario dell'unione sarda}}</ref>
* [[Galleria comunale d'arte (Cagliari)|Galleria comunale d'arte]]
* Cagliari Calcio 1920<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/cagliari-1920-history-gallery|titolo=Cagliari 1920 History & Gallery}}</ref>
* [[Museo di fisica di Sardegna]]
* Cineteca Sarda<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/cineteca-sarda|titolo=Cineteca Sarda}}</ref>
* Museo del Beato Nicola da Gesturi<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/museo-del-beato-nicola-da-gesturi|titolo=Museo del Beato Nicola da Gesturi}}</ref>
* Collezione Fontana di Bambole e Giocattoli<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/collezione-fontana-di-bambole-e-giocattoli|titolo=Collezione Fontana di Bambole e Giocattoli}}</ref>
* Museo delle mattonelle<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/contus-de-arrejolas|titolo=Contus De Arrejolas}}</ref>
* Museo del mattoncino KaralisBrick<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/museo-del-mattoncino-karalisbrick|titolo=Museo del mattoncino KaralisBrick}}</ref>
* Museo universitario delle arti e culture contemporanee<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnacultura.it/articolo/cagliari-muacc-museo-universitario-delle-arti-e-culture-contemporanee|titolo=MUACC - Museo universitario delle arti e culture contemporanee}}</ref>
* Museo delle industrie litiche della Sardegna preistorica e protostorica
* Museo Nuragico<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnacultura.it/articolo/cagliari-nuragica-museum-experience|titolo=Museum experience}}</ref>
* Collezione Cocco
* Saline Conti Vecchi<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/cagliari-musei-e-monumenti/saline-conti-vecchi|titolo=Saline Conti Vecchi}}</ref>
* Museo della città, in costruzione<ref>{{Cita web|url=https://www.cagliaritoday.it/attualita/santa-avendrace-museo-della-citta-cagliari.html|titolo=In via sant'Avendrace nascerà il "museo della città di Cagliari"}}</ref>
 
=== Film girati nel capoluogoMedia ===
==== Stampa ====
* "[[Pesi leggeri]]" di Enrico Pau, 2001
* ''[[L'Unione Sarda]]''
* "[[Disegno di sangue]]" di Gianfranco Cabiddu, 2006
* ''[[Tuttoquotidiano]]''
* "[[Jimmy della Collina]]" di Enrico Pau, 2006
* ''[[E Polis|Il Sardegna]]''
* "[[Tutto torna]]" di Enrico Pitzianti, 2008
* ''[[Il Giornale di Sardegna (1795-1796)|Il Giornale di Sardegna]]''
* "[[Luigi Pirandello, una vita impossibile]]" di Antonio Maria Magro (in fase di realizzazione)
* ''[[L'avvenire di Sardegna]]''
* ''[[L'Arena (settimanale)|L'Arena]]''
 
==== Radio ====
== Personalità legate a Cagliari ==
* Radio Golfo degli Angeli
===Personaggi famosi===
* [[Radio Kalaritana]]
* [[Francesco Abate]], [[scrittore]], [[giornalista]] e [[dj]]
* Radiomambo Cagliari
* [[Gianni Agus]], [[attore]] e [[presentatore televisivo]]
* Radio Press
* [[Vittorio Angius]], presbitero, scrittore, giornalista, storico e politico
* Radio Sintony
* [[Sergio Atzeni]], [[scrittore]]
* [[Radiolina]]
* [[Giuseppe Brotzu]], [[medico]] e [[scienziato]]
* Radio X
* [[Annarita Buttafuoco]], [[storico]]
* [[Cosimo Canelles]], [[pittore]]
* [[Massimo Carlotto]], [[scrittore]]
* [[Marco Carta]]
* [[Massimo Cellino]], presidente del [[Cagliari calcio]]
* [[Diego Cugia]], [[scrittore]] e autore tv
* [[Mario De Candia]], [[tenore]]
* [[Giusy Devinu]], [[soprano]]
* [[Oliviero Diliberto]], [[politico]] segretario del [[Partito dei Comunisti Italiani]]
* [[Gianluca Belfiori Doro]], [[contraltista]]
* [[Domenico Fois]], [[giurista]] e [[politico]]
* [[Marcello Fois]], [[scrittore]] nuorese
* [[Sergio Frau]], [[scrittore]] e [[giornalista]]
* [[Ignazio Fresu]], [[scultore]]
* [[Antonio Gramsci]], [[politico]] fondatore del [[Partito Comunista Italiano]]
* [[Nicola Grauso]], [[editore]] ed [[imprenditore]]
* [[Francesca Lodo]], [[showgirl]]
* [[Anna Loddo]], [[cantante folk]]
* [[Nanni Loy]], [[attore]] e [[regista]]
* [[Emilio Lussu]], [[scrittore]], [[politico]] fondatore del [[Partito Sardo d'Azione]]
* [[Efisio Marini]], [[scienziato]]
* [[Anna Marongiu]], pittrice, incisore e acquafortista.
* [[Giovanni Motzo]], Giurista e Ministro della Repubblica
* [[Amedeo Nazzari]], [[attore]]
* [[Virgilio Nurchis]], [[eroe]], [[generale]] della [[seconda guerra mondiale]]
* [[Michele Medda]], fumettista, creatore di [[Nathan Never]]
* [[Caterina Murino]], [[attrice]]
* [[Pago (cantante)|Pago]], nato Pacifico Settembre, [[cantante]] e [[musicista]]
* [[Giorgia Palmas]], [[showgirl]]
* [[Anna Maria Pierangeli]] o Pier Angeli [[attrice]] di [[Hollywood]] e compagna di [[James Dean]]
* [[Luigi Pintor]], [[politico]] e [[giornalista]]
* [[Giacomo Pintus]], scultore
* [[Luigi Pirastu]], [[professore]] e [[politico]]
* [[Giovanni Siotto Pintor]], [[Magistratura (diritto)|magistrato]], [[scrittore]] e [[politico]]
* [[Giorgio Porrà]], [[giornalista]] di [[Sky]]
* [[Gigi Riva|Luigi 'Gigi' Riva]], [[calciatore]]
* [[Piero Schiavazzi]], [[tenore]]
* [[Melissa Satta]], [[showgirl]]
* [[Silvio Serra]], partigiano
* [[Pinuccio Sciola]], [[scultore]]
* [[Flavio Soriga]], [[scrittore]]
* [[Renato Soru]], [[governatore]] della Regione [[Sardegna]], [[imprenditore]] fondatore di [[Tiscali (azienda)|Tiscali]]
* [[Giorgio Todde]], [[scrittore]]
* [[Bepi Vigna]], [[fumettista]], [[scrittore]] e [[regista]]
* [[Gianfranco Zola]], [[calciatore]] olianese
 
==== Televisione ====
== Amministrazione comunale ==
* [[Videolina]]
* [[Tele Costa Smeralda]], ''alias'' TCS
* [[Sardegna Uno]]
* [[Rai]] (studi regionali)
 
===Arte===
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= [[Emilio Floris]]
[[File:Pietro cavaro (bottega), retablo del santo cristo, 1533, 01.jpg|thumb|Pietro Cavaro, [[retablo]] del Santo Cristo (1533)]]
|DataElezione= 13/06/2006
La ''scuola Stampacina'' è stata un'importante scuola di [[pittura]] sarda; il nome deriva dallo storico quartiere di Cagliari dove i pittori della famiglia Cavaro tennero bottega dagli inizi del XV agli inizi del XVII secolo. I principali esponenti furono [[Gioacchino Cavaro]], [[Pietro Cavaro]], [[Michele Cavaro]], [[Lorenzo Cavaro]], [[Pietro Raxis il vecchio|Pietro Raxis]] e Pietro Mainas.
|mandato=2
|partito=[[centrodestra]]
|TelefonoComune= 070 6771
|EmailComune= urp@comune.cagliari.it
}}
<div class="NavFrame" style="padding:3px; background:white; margin-bottom:.5em;">
<div class="NavHead rad" style="background:#CCCCCC;" align="center" width="100%">[[Immagine:Cagliari-Stemma.png|left|25px]]<center>'''I Primi Cittadini di Cagliari</center>'''</div>
<div class="NavContent">
{| style="margin:0 auto; clear:both; text-align:center; width:100%; font-size: 100%;" class="toccolours"
|
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Titolo
|
inizio
|
Titolare
|
fine
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1333
|
Francesco de Sancto Clemente
|
1335
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1336
|
Bernard de Rechs
|
1337
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1338
|
Francesco Resta
|
1345
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1346
|
Galcerando Bellotti
|
1348
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1349
|
Francesco Resta
|
1349
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1350
|
Bartolomeo de Podiatis
|
1359
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1360
|
Bernardo Gueraldi
|
1363
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1364
|
Guglielmo Terrades
|
1364
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1365
|
Arnaldo Gerona
|
1365
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1366
|
Francesco de Sancto Clemente
|
1367
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1368
|
Guglielmo Terrades
|
1369
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1370
|
Nicolò Carbonell
|
1370
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1371
|
Michele ça Rovira
|
1383
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1384
|
Berengario Rigolfi
|
1384
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1385
|
Raimondo Boter
|
1392
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1393
|
Berengario Rigolfi
|
1395
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1396
|
Francesco Roig
|
1396
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1397
|
Guglielmo Canyelles
|
1400
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1401
|
Arnaldo Frigola
|
1403
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1404
|
Giacomo Bou
|
1405
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1406
|
Nicola Carbonell
|
1412
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1413
|
Pietro de Banchs
|
1414
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1415
|
Simone Rubei
|
1415
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1416
|
Raimondo Boter
|
1417
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1418
|
Simone Roig, maior
|
1418
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1419
|
Raimondo Boter
|
1419
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1420
|
Pietro de Banchs
|
1420
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1421
|
Simone Roig
|
1421
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1422
|
Raimondo Boter
|
1423
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1424
|
Giacomo Xarch
|
1424
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1425
|
Raimondo Boter
|
1425
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1426
|
Pietro de Banchs
|
1426
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1427
|
Raimondo Goba
|
1431
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1432
|
Pietro Janfridi
|
1432
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1433
|
Nicolò Benapres
|
1433
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1434
|
Giacomo Xarch
|
1435
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1436
|
Francesco Cabonell
|
1443
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1444
|
Francesco Oliver
|
1452
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1453
|
Pietro Baquer
|
1453
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1454
|
Antonio Perpiniano
|
1454
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1455
|
Bartolomeo Rocha
|
1466
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1467
|
Mattia Martin
|
1467
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1468
|
Andrea Sunyer
|
1478
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1479
|
Galcerando Marquet
|
1479
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1480
|
Pietro Aymerich
|
1480
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1481
|
Antonio Salzet
|
1481
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1482
|
Andrea Sunyer
|
1482
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1483
|
Giacomo Aymerich
|
1485
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1486
|
Michele Bonapres
|
1486
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1487
|
Antonio Vidal
|
1495
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1496
|
Michele Bonapres
|
1496
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1497
|
Nicolò Aymerich
|
1499
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1500
|
Giacomo Caldes
|
1500
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1501
|
Nicolò Aymerich
|
1501
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1502
|
Gregorio Baquer
|
1504
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1505
|
Giovanni Martino Carbonell
|
1514
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1515
|
Arnaldo Vincenzo Roca
|
1515
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1516
|
Gaspare Fortesa
|
1523
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1524
|
Nicolò Aymerich
|
1524
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1525
|
Onofrio Fortesa
|
1526
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1527
|
Michele Boter
|
1527
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1528
|
Bartolomeu Aleu
|
1534
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1535
|
Gaspare Fortesa
|
1541
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1542
|
Giovanni Busquets
|
1545
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1546
|
Melchiorre Torrellas
|
1546
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1547
|
Antonio Fortesa
|
1547
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1548
|
Michele Barbara
|
1549
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1549
|
Antioco Porcell
|
1550
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1551
|
Melchiorre Torrellas
|
1551
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1552
|
Antonio Fortesa
|
1552
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1553
|
Antonio Català
|
1553
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1554
|
Giovanni Busquets
|
1554
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1555
|
Pietro Fortesa
|
1555
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1556
|
Salvatore Aleu
|
1556
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1557
|
Cristoforo Aymeric
|
1557
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1558
|
Antonio Català
|
1558
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1559
|
Giovanni Busquets
|
1560
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1561
|
Giovanni Limona
|
1561
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1562
|
Pietro Fortesa
|
1562
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1563
|
Antonio Català
|
1565
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1566
|
Pietro Fortesa
|
1568
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1569
|
Antonio Català
|
1569
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1570
|
Alonso de Ruecas
|
1570
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1571
|
Giovanni Giacomo Sarroch
|
1571
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1572
|
Giovanni Limona
|
1573
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1574
|
Pietro Fortesa
|
1576
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1577
|
Antonio Català
|
1577
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1578
|
Giovanni Giacomo Sarroch
|
1580
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1581
|
Gerolamo Torrella
|
1582
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1583
|
Pietro Giovanni Arquer
|
1584
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1585
|
Pietro Selles
|
1585
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1586
|
Giovanni Giacomo Sarroch
|
1586
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1587
|
Gerolamo Torrella
|
1587
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1588
|
Francesco Aleu
|
1588
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1589
|
Pietro Selles
|
1590
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1591
|
Gerolamo Torrella
|
1593
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1594
|
Pietro Camellas
|
1602
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1603
|
Gaspare Fortesa
|
1605
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1606
|
Giovanni Stefano Meli
|
1609
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1610
|
Melchiorre Carçet
|
1610
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1611
|
Gaspare Fortesa
|
1611
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1612
|
Pietro Blancafort
|
1612
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1613
|
Antonio Cani
|
1613
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1614
|
Pietro Giovanni Otger
|
1614
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1615
|
Giovanni Battista Mallas
|
1618
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1619
|
Melchiorre Carçet
|
1620
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1621
|
Bernardino Armanyach
|
1622
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1623
|
Pietro Giovanni Otger
|
1624
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1625
|
Pietro Blancafort
|
1625
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1626
|
Giovanni Dexart
|
1626
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1627
|
Leandro Sasso
|
1628
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1629
|
Giovanni Carnicer
|
1629
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1630
|
Pietro Selles
|
1631
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1632
|
Leandro Sasso
|
1632
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1633
|
Andrea Ordà
|
1633
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1634
|
Filippo Silvestre
|
1634
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1635
|
Gaspare Fortesa
|
1635
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1636
|
Francesco de Ravaneda
|
1636
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1637
|
Giovanni Maria Tanda
|
1637
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1638
|
Giacomo Dessì
|
1638
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1639
|
Pietro Fortesa
|
1639
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1640
|
Francesco de Ravaneda
|
1640
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1641
|
Salvatore Martì
|
1641
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1642
|
Gaspare Fortesa
|
1643
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1644
|
Gregorio Otger
|
1644
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1645
|
Giovanni Battista Masons
|
1645
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1646
|
Antonio Soler
|
1646
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1647
|
Francesco de Ravaneda
|
1647
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1648
|
Gregorio Otger
|
1648
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1649
|
Francesco Carnicer
|
1649
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1650
|
Gaspare Fortesa
|
1650
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1651
|
Ignazio Torrella
|
1651
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1652
|
Gregorio Otger
|
1652
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1653
|
Antonio Soler
|
1653
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1654
|
Francesco Carnicer
|
1655
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1656
|
Ignazio Torrella
|
1657
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1658
|
Gregorio Otger
|
1658
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1659
|
Agostino Capai
|
1659
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1660
|
Gerolamo Torrella
|
1660
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1661
|
Domenico Pitzolo
|
1661
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1662
|
Domenico Carcassona
|
1662
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1663
|
Ignazio Torrella
|
1663
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1664
|
Antonio Stefano Alemany
|
1664
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1665
|
Saturnino Vidal
|
1665
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1666
|
Gerolamo Torrella
|
1668
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1669
|
Gregorio Otger
|
1669
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1670
|
Antioco Carcassona
|
1670
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1671
|
Giuseppe Nin
|
1671
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1672
|
Giuseppe Carnicer
|
1672
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1673
|
Giovanni Domenico Pitzolo
|
1673
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1674
|
Pietro Antonio Pes
|
1674
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1675
|
Antonio Murta Quensa
|
1675
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1676
|
Leandro Soler
|
1676
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1677
|
Giuseppe Carnicer
|
1677
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1678
|
Giovanni Domenico Pitzolo
|
1678
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1679
|
Antonio Murta Quensa
|
1679
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1680
|
Giacomo Santus
|
1680
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1681
|
Giuseppe Carta Martì
|
1681
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1682
|
Giovanni Battista Esgrecho
|
1682
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1683
|
Nicola Torrella
|
1683
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1684
|
Antonio Murta Quensa
|
1684
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1685
|
Gaspare Valerio Alciator
|
1685
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1686
|
Francesco Mauro Sahoni
|
1686
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1687
|
Giuseppe Carta Martì
|
1689
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1690
|
Antonio Efisio Serra
|
1690
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1691
|
Giuseppe Otger
|
1691
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1692
|
Giovanni Santos
|
1692
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1693
|
Antonio Natter Torrella
|
1693
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1694
|
Francesco Otger
|
1694
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1695
|
Antonio Efisio Serra
|
1695
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1696
|
Francesco Esgrecho
|
1696
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1697
|
Giovanni Efisio Esquirro
|
1700
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1701
|
Giuseppe Otger
|
1701
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1702
|
Antioco Nin
|
1702
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1703
|
Antonio Natter Torrella
|
1703
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1704
|
Giovanni Efisio Esquirro
|
1704
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1705
|
Giuseppe Otger
|
1706
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1707
|
Antonio Natter Torrella
|
1707
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1708
|
Francesco Esgrecho
|
1708
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1709
|
Giovanni Efisio Esquirro
|
1709
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1710
|
Francesco Otger
|
1710
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1711
|
Diego Delmestre del Rio
|
1711
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1712
|
Antonio Morteo
|
1712
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1713
|
Giovanni Maria Canelles
|
1713
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1714
|
Giovanni Efisio Esquirro
|
1714
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1715
|
Efisio Serra Soler
|
1715
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1716
|
Francesco Otger
|
1716
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1717
|
Giacomo de Sousa
|
1718
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1719
|
Giovanni Efisio Esquirro
|
1720
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1721
|
Francesco Esgrecho
|
1721
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1722
|
Alfonso del Vecchio
|
1722
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1723
|
Antioco Nater
|
1723
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1724
|
Efisio Serra Soler
|
1724
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1725
|
Giacomo Sousa
|
1725
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1726
|
Alfonso del Vecchio
|
1726
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1727
|
Pietro Frediani
|
1727
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1728
|
Giovanni Battista Mallas
|
1728
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Consigliere Capo
|
1729
|
Antioco Nater
|
1729
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Consigliere Capo
|
1730
|
Giacomo Sousa
|
1731
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1732
|
Antonio Fadda
|
1732
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1733
|
Pietro Frediani
|
1733
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1734
|
Antonio Nater
|
1734
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1735
|
Giovanni Battista Masones
|
1735
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1736
|
Antonio Fadda
|
1736
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1737
|
Giorgio Carta
|
1737
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1738
|
Antonio Nater
|
1738
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1739
|
Pietro Frediani
|
1739
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1740
|
Giovanni Domenico Martin
|
1740
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1741
|
Giovanni Battista Masones
|
1741
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1742
|
Antonio Fadda
|
1742
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1743
|
Giusepe Antonio Lay
|
1743
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1744
|
Pietro Frediani
|
1744
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1745
|
Antonio Nater
|
1745
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1746
|
Giovanni Domenico Martin
|
1746
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1747
|
Giacomo Valdes
|
1747
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1748
|
Gavino Giuseppe Carta
|
1748
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1749
|
Antonio Fadda
|
1749
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1750
|
Antonio Nater
|
1750
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1751
|
Salvatore Rodriguez
|
1751
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1752
|
Gavino Carta
|
1752
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1753
|
Giovanni Andrea Falqui
|
1753
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1754
|
Antioco Ignazio Serra
|
1754
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1755
|
Giacomo Valdes
|
1755
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1756
|
Antonio Nater
|
1756
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1757
|
Giovanni Andrea Falqui
|
1757
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1758
|
Antioco Ignazio Serra
|
1758
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1759
|
Giuseppe Terralonga
|
1759
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1760
|
Antonio Nater
|
1760
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1761
|
Salvatore Rodriguez
|
1761
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1762
|
Giacomo Valdes
|
1762
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1763
|
Salvatore Duranti
|
1763
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1764
|
Antonio Nater
|
1764
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1765
|
Antonio Lay
|
1765
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1766
|
Giuseppe Tarragona
|
1766
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1767
|
Salvatore Durante
|
1767
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1768
|
Tommaso Sanna Cossu
|
1768
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1769
|
Salvatore Rodriguez
|
1769
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1770
|
Antonio Lay
|
1770
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1771
|
Salvatore Sotgiu
|
1771
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1772
|
Salvatore Durante
|
1772
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1773
|
Salvatore Rodriguez
|
1773
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1774
|
Antonio Lay
|
1774
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1775
|
Salvatore Sotgiu
|
1775
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1776
|
Gaetano Frediani
|
1776
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1777
|
Pietro Giovanni Demelas
|
1777
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1778
|
Gavino Mulargia
|
1778
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1779
|
Antonio Lepori
|
1779
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1780
|
Antonio Fenuccio
|
1780
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1781
|
Giuseppe Corte
|
1782
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1783
|
Luigi Messina
|
1783
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1784
|
Salvatore Sotgiu
|
1784
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1785
|
Pietro Giovanni Demelas
|
1785
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1786
|
Giovanni Maria Tarena
|
1786
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1787
|
Giuseppe Maria Paraiso
|
1787
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1788
|
Gavino Mulargia
|
1788
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1789
|
Salvatore Cadeddu
|
1789
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1790
|
Gioachino Mattana
|
1790
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1791
|
Giuseppe Corte
|
1791
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1792
|
Salvatore Sotgiu
|
1794
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1795
|
Antonio Lepori
|
1795
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1796
|
Michele Humana
|
1796
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1797
|
Salvatore Cadeddu
|
1797
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1798
|
Gioachino Mattana
|
1798
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1799
|
Pasquale Atzori
|
1799
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1800
|
Salvatore Pala
|
1800
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1801
|
Carlo Maria Carta Sotgiu
|
1801
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1802
|
Salvatore Sotgiu
|
1802
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1803
|
Giovanni Maria Tarena
|
1803
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1804
|
Salvatore Lepori
|
1804
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1805
|
Luigi Cao
|
1806
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1807
|
Giuseppe Melis Azeni
|
1807
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1808
|
Michele Onnis
|
1808
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1809
|
Pasquale Atzori
|
1809
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1810
|
Carlo Maria Carta Sotgiu
|
1810
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1811
|
Alberto Manca dell’Asinara
|
1811
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1812
|
Salvatore Lepori
|
1812
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1813
|
Gioachino Vaca
|
1813
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1814
|
Luigi Cao
|
1814
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1815
|
Gioachino Grondona
|
1815
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1816
|
Giuseppe Melis Azeni
|
1816
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1817
|
Michele Carta Farina
|
1817
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1818
|
Alberto Manca dell’Asinara
|
1818
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1819
|
Salvatore Sotgiu
|
1819
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1820
|
Raimondo Melis
|
1820
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1821
|
Emanuele Massa Schirru
|
1821
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1822
|
Bardilio Fois
|
1822
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1823
|
Giovanni Maria Falchi Massidda
|
1823
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1824
|
Vincenzo Selis
|
1824
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1825
|
Basilio Coi Russui
|
1825
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1826
|
Antonio Doneddu
|
1826
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1827
|
Raimondo Melis
|
1827
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1828
|
Cristoforo Soggiu
|
1828
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1829
|
Bardilio Fois
|
1829
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1830
|
Giuseppe Piras
|
1830
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1831
|
Vincenzo Selis
|
1831
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1832
|
Basilio Coi Russui
|
1832
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1833
|
Federico Carboni
|
1833
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Giurato Capo
|
1834
|
Giovanni Uselli
|
1834
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Giurato Capo
|
1835
|
Antonio Doneddu
|
1836
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco di 1a classe
|
1837
|
Francesco Floris, March. d’Arais
|
1837
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco di 1a classe
|
1838
|
Efisio Cao, Conte di San Marco
|
1838
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco di 1a classe
|
1839
|
Efisio Manconi
|
1839
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco di 1a classe
|
1840
|
Pietro Nieddu di Santa Margherita
|
1840
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco di 1a classe
|
1841
|
Efisio Cao, Conte di San Marco
|
1841
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco di 1a classe
|
1842
|
Efisio Manconi
|
1843
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco di 1a classe
|
1844
|
Conte Carlo Boyl
|
1845
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco di 1a classe
|
1846
|
Edmondo Roberti, March. di S. Tommaso
|
1848
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1849
|
Fortunato Cossu Baille
|
1850
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1851
|
Antioco Loru
|
1852
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1853
|
Edmondo Roberti, March. di S. Tommaso
|
1856
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1857
|
Tommaso Marini Demuro
|
1859
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1860
|
Giovanni Meloni Baille
|
1862
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1863
|
Edmondo Roberti
|
1875
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco facente funzioni
|
1876
|
Ernico Sanjust di Neoneli
|
1876
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco facente funzioni
|
1877
|
Giovanni Agostino Varsi
|
1877
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario regio
|
1877
|
Fortunato Cossu Basile
|
1877
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco facente funzioni
|
1877
|
Giovanni Sini
|
1879
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco facente funzioni
|
1880
|
Gaetano Orrù
|
1882
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1883
|
Salvatore Marcello
|
1883
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Delegato regio
|
1883
|
Saverio Conte
|
1883
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1883
|
Francesco Cocco Ortu
|
1883
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1884
|
Emanuele Ravot
|
1888
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco facente funzioni
|
1889
|
Gaetano Orrù
|
1889
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1890
|
[[Ottone Bacaredda]]
|
1902
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1902
|
Giuseppe Picinelli
|
1904
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1905
|
Ottone Bacaredda
|
1906
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Commissario Prefettizio
|
1906
|
Angelo Sanguino
|
1906
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1906
|
Ottone Bacaredda
|
1906
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Commissario Prefettizio
|
1906
|
Angelo Sanguino
|
1906
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario regio
|
1906
|
Emilio
|
1906
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1907
|
Ottone Bacaredda
|
1910
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario Prefettizio
|
1910
|
Erminio Giua
|
1910
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1911
|
Francesco Nobilioni
|
1911
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario Prefettizio
|
1911
|
Antonio Concordi
|
1911
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1911
|
Ottone Bacaredda
|
1917
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario Prefettizio
|
1917
|
Giuseppe Manno
|
1920
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1920
|
Ottone Bacaredda
|
1922
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1922
|
Gavino Dessì Deliperi
|
1923
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Commissario Prefettizio
|
1924
|
Vittorio Tredici
|
1926
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Podestà
|
1927
|
Vittorio Tredici
|
1928
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Podestà
|
1928
|
Enrico Endrich
|
1934
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Podestà
|
1934
|
Giovanni Cao
|
1935
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Podestà
|
1935
|
Angelo Prunas
|
1942
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario Prefettizio
|
1942
|
Egidio Pilia
|
1943
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Commissario Prefettizio
|
1943
|
Angelo Prunas
|
1943
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario Prefettizio
|
1943
|
Giovanni Dessi Deliperi
|
1944
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1944
|
Giovanni Dessi Deliperi
|
1944
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Commissario Prefettizio
|
1944
|
Iginio Cossu
|
1944
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1944
|
Cesare Pintus
|
1946
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1946
|
Luigi Crespellani
|
1949
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1949
|
Pietro Leo
|
1956
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1956
|
[[Mario Palomba]]
|
1960
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1960
|
[[Antonio Follese]]
|
1960
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1960
|
[[Giuseppe Peretti]]
|
1960
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1960
|
[[Giuseppe Brotzu]]
|
1967
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1967
|
[[Paolo De Magistris]]
|
1970
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1970
|
[[Angelo Lai]]
|
1971
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1971
|
[[Eudoro Fanti]]
|
1972
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1972
|
[[Franco Murtas]]
|
1975
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1975
|
[[Salvatore Ferrara]]
|
1979
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1979
|
[[Mario De Sotgiu]]
|
1980
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1980
|
[[Michele Columbu]]
|
1980
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1980
|
[[Mario De Sotgiu]]
|
1980
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1980
|
[[Bachisio Scarpa]]
|
1981
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1981
|
[[Michele Di Martino]]
|
1984
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1984
|
[[Paolo De Magistris]]
|
1990
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1990
|
[[Roberto Dal Cortivo]]
|
1992
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1992
|
[[Gaetano Giua Marassi]]
|
1994
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Commissario Prefettizio
|
1994
|
[[Renzo Maniscalco]]
|
1994
|- bgcolor="#E1E1E1"
|
Sindaco
|
1994
|
[[Mariano Delogu]]
|
1998
|- bgcolor="#EFEFEF"
|
Sindaco
|
1998
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[[Mariano Delogu]]
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2001
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Commissario Straordinario
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2001
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[[Giovanni Balsamo]]
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2001
|- bgcolor="#EFEFEF"
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Sindaco
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2001
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[[Emilio Floris]]
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2006
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Sindaco
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2006
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[[Emilio Floris]]
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0
 
La ''scuola stampacina'' si posiziona tra la pittura di ispirazione iberica, le novità della pittura del [[rinascimento italiano]] e la [[pittura fiamminga]].<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnacultura.it/j/v/287?s=20820&v=2&c=2674|titolo=I retabli|accesso=15 settembre 2023}}</ref>
|}
=== Teatro ===
* [[Teatro Lirico di Cagliari|Teatro Lirico]]
* [[Teatro Massimo (Cagliari)|Teatro Massimo]]
* [[Teatro Civico (Cagliari)|Teatro Civico]]
* [[Auditorium Comunale di Cagliari|Auditorium Comunale]]
* [[Teatro Alfieri (Cagliari)|Teatro Alfieri]]
* [[Teatro delle Saline]]
* [[Auditorium del Conservatorio]]
* TeatroClub
 
=== Cinema ===
</div>
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Sardegna|arg2=storia del cinema|giugno 2013}}
<div style="background-color: #EFEFEF; color:#666; text-align: center; letter-spacing:1px; word-spacing:2px;"><small>Chi e quando ha guidato la Città di Cagliari dal 1333 ad oggi</small></div>
Film girati e/o ambientati nel capoluogo:
</div>
[[File:La calda vita al bastione di Saint Remy.jpg|thumb|upright=1.3|''[[La calda vita]]'']]
* ''[[La calda vita]]'', regia di [[Florestano Vancini]] (1963)
* ''[[Il figlio di Bakunìn]]'', regia di [[Gianfranco Cabiddu]] (1997)
* ''[[Pesi leggeri (film)|Pesi leggeri]]'', regia di [[Enrico Pau]] (2001)
* ''[[Il fuggiasco (film 2003)|Il fuggiasco]]'', regia di [[Andrea Manni]] (2003)
* ''[[Disegno di sangue]]'', regia di [[Gianfranco Cabiddu]] (2006)
* ''[[Jimmy della collina]]'', regia di [[Enrico Pau]] (2006)
* ''[[Tutto torna]]'', regia di [[Enrico Pitzianti]] (2008)
* ''[[Tajabone]]'', regia di [[Salvatore Mereu]] (2010)
* ''[[Bellas mariposas]]'', regia di [[Salvatore Mereu]] (2012)
* ''[[Dimmi che destino avrò]]'', regia di [[Peter Marcias]] (2012)
* ''[[Domino (film 2019)|Domino]]'', regia di [[Brian De Palma]] (2019)
 
===Consolati Musica ===
[[File:Giovanni Matteo De Candia.jpg|thumb|upright|Ritratto di Giovanni Matteo De Candia]]
A Cagliari Sono presenti i seguenti consolati:
Cagliari ha dato i natali a importanti musicisti tra cui [[Ennio Porrino]], [[compositore]] e [[Giuseppe Anedda]], [[mandolinista]], nonché a diversi cantanti come i [[Tenore|tenori]] [[Giovanni Matteo De Candia]] e [[Piero Schiavazzi]], il [[baritono]] [[Angelo Romero]], i [[Soprano|soprani]] [[Carmen Melis]] e [[Giusy Devinu]] e il [[contralto]] [[Bernadette Manca di Nissa]].
{{MultiCol}}
*{{BEL}}
*{{DEN}}
*{{EST}}
*{{FIN}}
*{{FRA}}
*{{GER}}
*{{bandiera|Malta}} [[Malta]]
{{ColBreak}}
*{{MON}}
*{{NOR}}
*{{NED}}
*{{ESP}}
*{{SWE}}
*{{SUI}}
{{EndMultiCol}}
 
Per quanto riguarda la musica contemporanea, godono di una certa fama cantanti come [[Pago (cantante)|Pago]] e più recentemente [[Marco Carta]].
===Gemellaggi===
Cagliari è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
 
Dal [[1939]] è attivo il [[Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina]], erede dell'Istituto musicale Mario De Candia, che negli ultimi anni ha istituito una convenzione con il liceo artistico Foiso Fois aprendo il Liceo musicale di Cagliari<ref>{{cita web|url=http://www.liceimusicalicoreutici.org/index.php?option=com_sobipro&task=download.file&fid=39.714&sid=17&Itemid=0|titolo=Storia del conservatorio di musica di Cagliari|accesso=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141030171332/http://www.liceimusicalicoreutici.org/index.php?option=com_sobipro&task=download.file&fid=39.714&sid=17&Itemid=0|urlmorto=no}}</ref>.
* {{Gemellaggio|Argentina|Buenos Aires}}<ref>Il gemellaggio con [[Buenos Aires]] è dovuto al fatto che quest'ultima fu battezzata con questo nome in onore del santuario di Nostra Signora di Bonaria di Cagliari(Bonaria in spagnolo è Buenos Aires). {{vedi anche|Santuario di Nostra Signora di Bonaria}}</ref>
* {{Gemellaggio|Kenya|Nanyuki}}
* {{Gemellaggio|Italia|Pisa}}
* {{Gemellaggio|Italia|Vercelli}}<ref>[[Vercelli]] è idealmente gemellata con Cagliari con cui condivide la coltivazione del riso e il [[Sant'Eusebio di Vercelli|Santo Patrono]]</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Padova|2002}}
* {{Gemellaggio|Italia|Biella (BI){{!}}Biella|2003}}
 
=== SportCucina ===
La cucina cagliaritana è legata alla [[Cucina sarda|cucina tipica dell'isola]], in particolare quella campidanese, ma presenta anche influenze catalane e [[Cucina ligure|liguri]]<ref name="cuc" />. Fra i piatti più tradizionali si possono citare quelli a base di pesce come la ''fregula cun cocciula'' ([[Fregula|fregola]] con le [[vongola|vongole]]), ''cocciula e cozzas a schiscionera'' (vongole e [[Mytilus galloprovincialis|cozze]] cucinate in tegame), ''sa burrida a sa casteddaia'' (piatto a base di [[Scyliorhinus canicula|gattuccio]] marino, aceto e noci), ''sa cassola'' (zuppa di pesci, crostacei e molluschi), le ''orziadas'' ([[Actiniaria|anemoni di mare]] insemolati e fritti) e l{{'}}''aligusta a sa casteddaia'' (aragosta condita alla cagliaritana).
===Calcio per squadre nazionali===
'''Partite da campo neutro'''. Cagliari ha ospitato, presso lo [[stadio Sant'Elia]], tre partite del [[Campionato mondiale di calcio 1990]], e precisamente quelle del Gruppo F eliminatorio riguardanti l'Inghilterra, sesta testa di serie: contro l'Irlanda l'11 giugno, l'Olanda il 16 e l'Egitto il 21; le altre tre partite del medesimo gruppo si disputavano a Palermo; più che per il gioco, quel breve periodo è ricordato per il timore suscitato dai tifosi ''[[hooligans]]'' britannici, fortunatamente scongiurato dalle rigide misure di sicurezza. '''Partite dell'Italia'''. La [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]], a Cagliari, ha finora disputato cinque partite. La prima, Italia-Svizzera 4-0 per le qualificazioni alla fase finale dell'Europeo 1968, avvenne allo stadio Amsicora il 23 dicembre 1967. Le altre quattro furono effettuate allo stadio Sant'Elia: Spagna-Italia 2-1 il 20 febbraio 1971 (amichevole, ricordata per un lancio di arance sul campo, a protesta contro il C. T. [[Ferruccio Valcareggi|Valcareggi]] non avendo egli convocato alcun giocatore del Cagliari che pure era la squadra campione d'Italia in carica; questo gesto del pubblico costò alla città oltre 18 anni di attesa prima di poter ospitare un altro incontro in azzurro), Italia-Argentina 0-0 il 21 dicembre 1989 (amichevole), Italia-Svizzera 2-2 il 14 ottobre 1992 (prima, soffertissima, partita di qualificazione ai Mondiali 1994) e infine Italia-Russia 2-0 il 9 febbraio 2005 (amichevole, ricordata per i festeggiamenti, precedenti l'incontro, a [[Luigi Riva|Gigi Riva]] - tuttora massimo ''goleador'' della Nazionale con 35 reti - che includevano l'assegnazione della cittadinanza cagliaritana onoraria e la cerimonia di ritiro della maglia n. 11 del Cagliari in onore del suo più illustre possessore).
 
I primi piatti più famosi sono i ''[[malloreddus]] a sa campidanesa'', spaghetti con vongole e [[bottarga]], ''spaghittus cun arrizzonis'' (spaghetti ai [[ricci di mare]] serviti anche in diverse varianti, coi carciofi o con asparagi selvatici), ''su mazzamurru'' (pane casereccio raffermo cotto nel sugo o nel brodo, condito col [[pecorino]] grattugiato) e le ''panadas'' (piatto originario di Assemini, consiste in una sorta di torta salata ripiena di carne o [[anguilla (zoologia)|anguille]], la cui pasta viene preparata impastando semola, strutto e olio d'oliva); dal [[2022]] è entrata nella lista dei [[prodotti agroalimentari tradizionali sardi]] anche la [[pizzetta cagliaritana]], un doppio disco di pasta sfoglia che racchiude sugo di pomodoro e un cappero.
===Ciclismo===
Il [[28 maggio]] [[1991]] la terza tappa del [[Giro d'Italia]] 1991 si è conclusa a Cagliari con la vittoria di [[Mario Cipollini]]. Il [[14 maggio]] [[2007]] si conclude a Cagliari la terza tappa del [[Giro d'Italia 2007|90º]] [[Giro d'Italia]] con la vittoria di [[Alessandro Petacchi]], poi revocata a causa di una squalifica per doping inflitta al corridore spezzino.
 
I secondi piatti sono essenzialmente arrosti di carne.
===Altri sport===
Ogni anno si tiene in città il meeting ''Terra Sarda di atletica'', al quale partecipano alcuni dei più forti atleti italiani ed internazionali. La ''Rari Nantes Cagliari'', società di [[pallanuoto]] cagliaritana, fondata nel 1909, milita in serie A2 e nel 2006 ha sfiorato la promozione in A1 (perdendo ai ''play-off'').
 
I dolci più conosciuti sono le ''[[pardulas]]'', [[Seada|s''eada'']], ''candelaus'', ''[[papassinu]]'' diffusi in tutta l'isola. Fra i [[Vino|vini]] prodotti nel cagliaritano si segnalano il ''[[Nuragus di Cagliari|Nuragus]]'', il ''[[Nasco di Cagliari|Nasco]]'', il ''[[Girò di Cagliari|Girò]]'', il ''[[Malvasia di Cagliari|Malvasia]]'', il ''[[Moscato di Cagliari|Moscato]]'' e il ''[[Monica di Cagliari|Monica]]''<ref name="cuc">{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=2XpTv0zDt0UC&printsec=frontcover#v=onepage&q=cucina%20cagliaritana&f=false|titolo=Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna|editore=Touring Club Italiano|accesso=22 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150724162600/https://books.google.it/books?id=2XpTv0zDt0UC&printsec=frontcover#v=onepage&q=cucina%20cagliaritana&f=false|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://sardegna.italiaguida.it/cagliari/cmsx.asp?IDPg=316|titolo=Mangiare a Cagliari|editore=Guida Sardegna|accesso=22 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150724160910/http://sardegna.italiaguida.it/cagliari/cmsx.asp?IDPg=316|urlmorto=no}}</ref>.
=== Pricipali società sportive ===
;[[Pallanuoto]]
:[[Campionato di pallanuoto|Serie A2]]: ''[[Rari Nantes Cagliari]]''
 
=== Eventi ===
;[[Baseball]]
* Ad aprile ha inizio la stagione lirica e del balletto, organizzata dal [[Teatro Lirico di Cagliari]]; generalmente le rappresentazioni finiscono a dicembre.
:[[Campionato italiano di baseball|Serie B]]: ''[[Cagliari Baseball softball]]''
* I primi di maggio si teneva dal 1948 la [[Fiera di Cagliari|Fiera campionaria della Sardegna]], tappa obbligata per tutti coloro che desideravano curiosare nell'assortito panorama sardo ed estero. L'ultima edizione si è svolta nel 2018, dopo un declino costante nei dieci anni precedenti<ref>{{cita web|url=http://www.fieradellasardegna.it/|titolo=Sito web della fiera|accesso=18 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100301080003/http://fieradellasardegna.it/|urlmorto=sì}}</ref>.
* Nei mesi estivi presso la Fiera campionaria hanno luogo molti concerti e spettacoli che vedono protagonisti artisti italiani e internazionali.
* A luglio o settembre nel Golfo degli Angeli si disputa la [[regata]] denominata [[Audi MedCup]] a cui partecipano le migliori imbarcazioni mondiali.
* A ottobre inizia la stagione concertistica del [[Teatro Lirico di Cagliari]] che termina a maggio con il festival di [[sant'Efisio]].
* Nel periodo ottobre - aprile va in scena la stagione di prosa presso il [[Teatro Massimo (Cagliari)|Teatro Massimo]].
* Festarch è un festival internazionale di [[architettura]], che si svolge presso la ex [[Manifattura Tabacchi (Cagliari)|manifattura tabacchi]] situata in viale [[Margherita di Savoia|Regina Margherita]].
* In novembre i locali della Fiera ospitano l'European Jazz Expò, festival dedicato al [[jazz]], in cui si esibiscono anche artisti di rilievo come [[Paolo Fresu (musicista)|Paolo Fresu]].
* Ogni anno si tiene in città il meeting ''Terra Sarda di atletica'' che accoglie alcuni dei più forti atleti italiani ed internazionali.
 
== Geografia antropica ==
;[[Basketball]]
===Urbanistica===
:[[Lega Nazionale Pallacanestro |Serie A dilettanti]]: ''[[Banco di Sardegna Cagliari]]''
[[File:Cagliari map 1858.jpg|thumb|Pianta di Cagliari del [[1858]]]]
La città si è sviluppata in diversi periodi: si possono chiaramente distinguere il centro storico di origine medievale e i nuovi quartieri, frutto del fenomeno dell'[[urbanizzazione]], sorti tra [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]].
 
Il centro storico ha assunto la sua fisionomia, ancor oggi in gran parte conservata, nella seconda metà del [[XIII secolo]], quando ad est e ovest del Castello e della Marina si aggiunsero le due appendici di Villanova e Stampace. La pianta della Cagliari pisana (e poi aragonese e spagnola) aveva la forma di un'[[aquila]]<ref name="Edilizio" />, simbolo [[Sacro Romano Impero|imperiale]], similmente ad altre città medievali italiane come ad esempio [[Cividale del Friuli]]<ref>Enrico Guidoni, L'architettura delle città medievali. Rapporto su una metodologia di ricerca (1964-74)</ref>.
;[[Calcio (sport)|Calcio]]
{{Citazione|[...] Son Aquila Reale, la mia testa è il Castello e coda è la Marina, un'ala Villanova si dichiara e l'altra è Stampace, a me vicina
:[[Serie A]]: ''[[Cagliari Calcio]]'' nel Campionato 1969-70, conquistò lo [[scudetto]].
|Estratto da '''''Hymno a Càller''''' di Juan Francisco Carmona, [[1631]]|
[...] Soy Aguila Real pues la Cabeza es el Castillo y cola la Marina, la una ala Villanueva se confiesa y l'otra es Estampache mi vecina|lingua=SPA}}
A partire dal [[XIX secolo]], con il depennamento di Cagliari dalla lista delle [[piazzeforti]] del [[Regno d'Italia]] ([[1866]]) e il conseguente abbattimento delle mura, la città si è espansa verso est, ovest e nord.
 
===Suddivisioni===
;[[Hockey su prato]]
[[File:Barrio Castello - Cagliari - panoramio.jpg|thumb|upright=1.5|Il quartiere Castello]]
:[[Hockey su prato|Serie A1]]: ''[[S.G. Amsicora|Amsicora Cagliari]]''
[[File:Marinaca.jpg|thumb|upright=1.5|La Marina]]
[[File:Cagliari panorama.jpg|thumb|upright=1.5|Villanova e dintorni]]
[[File:Cagliari.jpg|thumb|upright=1.5|Fonsarda e dintorni]]
{{vedi anche|Quartieri di Cagliari}}
Oggi Cagliari conta 31 quartieri<ref name="Atlante">{{cita web|url=http://www.comune.cagliari.it/resources/cms/documents/AtlanteDemografico2014_1.pdf|titolo=Atlante demografico Cagliari 2014|accesso=20 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402164056/http://www.comune.cagliari.it/resources/cms/documents/AtlanteDemografico2014_1.pdf|urlmorto=no}}</ref>:
 
==== Centro storico ====
;[[Pallavolo]]
:[[Campionato italiano di pallavolo|Serie B]]: ''[[Volley Cagliari]]''
 
* 1. [[Castello (Cagliari)|Castello]]
;[[Tennistavolo]]
* 2. [[Villanova (Cagliari)|Villanova]]
:[[tennistavolo|Serie A1]]: ''[[Marcozzi Cagliari (tennistavolo)]]'' è vincitrice di 4 scudetti.
* 3. [[Marina (Cagliari)|Marina]]
* 4. [[Stampace]]
 
==== Città moderna ====
;[[Rugby]]
:[[Rugby|Serie C]]: ''[[Union Rugby Cagliari]]''
 
* 5. Tuvixeddu-Tuvumannu
;[[Football Americano]]
* 6. [[Is Mirrionis]]
:[[Campionato NFLI|Serie B]]: ''[[Crusaders Cagliari]]''
* 7. [[La Vega (Cagliari)|La Vega]]
* 8. [[Fonsarda]]
* 9. Sant'Alenixedda
* 10. [[San Benedetto (Cagliari)|San Benedetto]]
* 11. Genneruxi
* 12. [[Monte Urpinu]]
* 13. Monte Mixi
* 14. [[Bonaria (Cagliari)|Bonaria]]
* 15. [[Sant'Avendrace-Santa Gilla]]
* 16. [[Mulinu Becciu]]
* 17. San Michele
* 18. Barracca Manna
* 19. Is Campus-Is Corrias
* 20. Villa Doloretta
* 21. Monreale
* 22. San Giuseppe-Santa Teresa-Parteolla
* 23. Is Bingias-Terramaini
* 24. Monteleone-Santa Rosalia
* 25. Quartiere Europeo
* 26. CEP
* 27. [[Poetto|Poetto-Medau su Cramu]]
* 28. [[La Palma (Cagliari)|La Palma]]
* 29. [[Quartiere del Sole]]
* 30. [[Borgo Sant'Elia]]
* 31. [[Nuovo Borgo Sant'Elia]]
 
== Economia ==
;[[Softball]]
[[File:Palazzo Enel (Cagliari).jpg|thumb|upright=1.3|[[Palazzo ENEL]], progettato per la Società Elettrica Sarda nel 1958 da [[Gigi Ghò]]]]
:[[Federazione Italiana Baseball Softball|Serie B]]: ''[[Cagliari Baseball softball]]''
Al [[2023]] Cagliari, con un [[reddito pro capite]] di {{M|25315|u=€}}, risulta il primo comune per reddito pro capite della Sardegna e si colloca al sesto posto tra i 20 [[Capoluogo (Italia)|capoluoghi]] di regione italiani<ref name=Sera>Corriere della sera, [https://www.corriere.it/economia/tasse/24_aprile_24/i-redditi-degli-italiani-nel-2023-portofino-e-la-citta-piu-ricca-la-mappa-dei-comuni.shtml I redditi degli italiani nel 2023, Portofino è la città più ricca: la mappa dei comuni], 24 aprile 2024</ref>.
 
=== Impianti sportiviPesca ===
Grazie alla vicinanza del mare e agli stagni, il settore della [[pesca (attività)|pesca]] è abbastanza sviluppato. La città inoltre possiede uno dei più grandi [[Mercato ittico|mercati ittici]] d'Italia, il mercato di San Benedetto, con una vasta scelta sia per commercianti che per privati.
*[[Stadio Sant'Elia ]] (''calcio'')
*[[PalaRockefeller]] (''pallavolo'' / ''pallacanestro'')
*[[Piscina Olimpionica Comunale Ugo Maxia]] (''nuoto-pallanuoto-sincro'')
*[[Campo CONI]] (''Atletica'')
 
==Galleria= fotograficaIndustria ===
La zona industriale di [[Macchiareddu-Grogastu]] fra Cagliari e Capoterra (coadiuvata dal [[Porto Canale (Cagliari)|Porto Canale]] di [[Giorgino]]) è una delle più importanti nell'isola. Sono presenti anche vari stabilimenti di multinazionali ([[Heineken]], [[Bridgestone]], [[Eni]]).
<gallery>
Image:Cagliari_panorama.jpg|Cagliari, panorama
Image:Cagliari12.jpg|Portico del Bastione San Remy
Image:Cagliari(albe).jpg|Torre dell'elefante da Piazza Yenne
 
=== Servizi ===
Image:Cagliari_Porta_Cristina.jpg|Porta Cristina
[[File:Parco_della_musica_CA.jpg|thumb|upright=1.2|Il [[Parco della Musica (Cagliari)|Parco della Musica]]; sullo sfondo il T-Hotel.]]
Image:Cagliari13.jpg|Castello
Per quanto riguarda il [[banca|settore bancario]], a Cagliari ha sede il [[Banco di Sardegna]] e fino al 2014 anche la [[Banca di Credito Sardo]]. Importante anche il settore delle telecomunicazioni: [[Tessellis]] ha il suo quartier generale a [[Sa Illetta]] nella periferia ovest della città. A Cagliari è situata una delle sedi italiane di [[Amazon.com]].
Image:BasilicadiBonaria.jpg|Basilica di Bonaria
Image:Cagliari_blick-von-burg_richtung_westen.jpg|Stampace
 
Il distretto espositivo della [[fiera di Cagliari]], fondata nel [[1948]], è il più importante dell'isola.
Image:Grattacieli_porto_cagliari.JPG|Palazzi in zona Marina/Bonaria
 
Image:Stazione_Cagliari_FS_2.jpg|Stazione Ferroviaria
=== Turismo ===
Image:Sanmichele.JPG|Chiesa barocca di San Michele
Negli ultimi anni sta prendendo piede il settore turistico grazie alla costante crescita del numero dei visitatori che scelgono Cagliari per le loro vacanze.
Image:AUT_2553.JPG|Altare maggiore della chiesa di Sant'Agostino (XVI secolo) a Cagliari[[Immagine:
[[File:Navigator of the Seas Cagliari.jpg|thumb|[[Navigator of the Seas]] nel porto di Cagliari.]]
Image:Basilicabonaria2.jpg|L'interno della Basilica di Bonaria
Nella sola città di Cagliari nel [[2022]] si contavano circa {{M|1400000}} presenze e {{M|600000}} arrivi<ref>{{cita web|url=http://osservatorio.sardegnaturismo.it/it/dashboard/dati-2022|titolo=Dashboard 2022 dei Movimenti Turistici|accesso=19 aprile 2023|urlarchivio=|urlmorto=}}</ref>.
Image:Cagliariairview1.jpg|Vista aerea: S. Elia, Molentargius e Poetto
 
Image:Cagliariairview2.jpg|Vista aerea: Quartiere del Sole, Molentargius, Sella del diavolo e Poetto
== Infrastrutture e trasporti ==
Image:Selladeldiavolo.jpg|Quartiere del Sole, Saline, Sella del diavolo e Poetto all'alba
=== Strade ===
Image:Cagliaripoetto.jpg|Quartiere del Sole, Saline, Molentargius, Poetto e Flumini
Da Cagliari partono alcune importanti strade statali e provinciali:
* [[Strada statale 131 Carlo Felice|Strada statale 131 ''Carlo Felice'']] per [[Sassari]] - [[Porto Torres]] e per [[Olbia]] ([[Strada statale 131 dir/centr Nuorese|strada statale 131 dir/centr ''Nuorese'']]).
* A livello locale riveste importanza la [[Strada statale 131 dir Carlo Felice|strada statale 131 dir ''Carlo Felice'']] che collega l'[[Asse Mediano di Scorrimento]] con la [[Strada statale 131 Carlo Felice|SS 131]].
* [[Strada statale 130 Iglesiente|Strada statale 130 ''Iglesiente'']], per [[Iglesias (Italia)|Iglesias]] e Carbonia.
* [[Strada statale 125 Orientale Sarda|Strada statale 125 ''Orientale Sarda'']], che collega Cagliari all'est della Sardegna, terminando nei pressi di Palau.
* [[Strada statale 195 Sulcitana|Strada statale 195 ''Sulcitana'']], che collega Cagliari con il [[Sulcis|Basso Sulcis]] terminando a [[San Giovanni Suergiu]].
* [[Strada statale 554 Cagliaritana|Strada statale 554 ''Cagliaritana'']], che raccorda esternamente al centro, le varie vie di comunicazione che si diramano dalla città e dall'hinterland, tra le altre la
* [[Strada statale 387 del Gerrei|Strada statale 387 ''del Gerrei'']], che termina presso [[Muravera]].
* Dal Poetto attraverso la [[Strada Provinciale 17]] si raggiunge [[Villasimius]].
 
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Ferrovia Cagliari-Golfo Aranci|Servizio ferroviario metropolitano di Cagliari}}
[[File:At Cagliari 2024 85.jpg|thumb|Stazione ferroviaria di Cagliari]]
 
Il principale scalo ferroviario di Cagliari è la [[Stazione di Cagliari|stazione delle Ferrovie dello Stato]], con treni che collegano Cagliari a [[Iglesias (Italia)|Iglesias]] e [[Carbonia]], a [[Olbia]] e [[Golfo Aranci]] e a [[Sassari]] e [[Porto Torres]] attraverso lo snodo di [[Stazione di Ozieri-Chilivani|Ozieri-Chilivani]]. Sempre sul tracciato FS si trovano due scali minori: lo scalo merci di via San Paolo e la [[stazione di Cagliari Santa Gilla|fermata di Cagliari Santa Gilla]]. In passato erano attive varie stazioni e fermate delle ferrovie a scartamento ridotto sarde (il cui tracciato cagliaritano è utilizzato come tranvia dal 2008). La principale di queste fu la [[Stazione di Cagliari (FCS)|stazione delle Ferrovie Complementari della Sardegna]].
 
Dalla [[stazione di Monserrato|stazione del vicino comune di Monserrato]] ha inizio la linea ferroviaria a scartamento ridotto per [[Arbatax]] e [[Sorgono]] dell'[[ARST]]; il servizio regolare di trasporto pubblico locale è limitato alla tratta sino a [[Isili]], mentre la restanti tratte sono percorse dai treni turistici più conosciuti come [[Trenino Verde]].
 
=== Porti ===
Cagliari è servita dal [[Porto di Cagliari|porto]] passeggeri, commerciale e terminal crociere di via Roma. Vi sono collegamenti di linea con [[Traghetto|navi passeggeri]] per [[Civitavecchia]], [[Napoli]] e [[Palermo]] e merci con Genova e [[Livorno]]. A Cagliari ha sede anche il [[Porto Canale (Cagliari)|Porto Canale]], dedicato al traffico [[container]]. Una zona del porto di via Roma è riservata alle imbarcazioni turistiche. Altri due porti turistici sono Su Siccu (Lega Navale) e Marina Piccola.
 
=== Aeroporti ===
[[File:Aeroporto Cagliari-Elmas.jpg|thumb|Aeroporto di Cagliari-Elmas]]
La città è servita dall'[[Aeroporto di Cagliari-Elmas|omonimo aeroporto]] intitolato a [[Mario Mameli]], che si trova a pochi chilometri dal centro di Cagliari, in territorio di [[Elmas]]. Raggiungibile in auto tramite la [[Strada statale 130 Iglesiente|SS 130]], è collegato con tutti i treni regionali in partenza e in arrivo a Cagliari.
 
=== Mobilità urbana ===
{{vedi anche|Rete filoviaria di Cagliari|Rete tranviaria di Cagliari}}
 
La tranvia, gestita dall'[[ARST]], collega l'ex [[stazione di Cagliari Piazza Repubblica|stazione ferroviaria di piazza Repubblica]] con la Cittadella universitaria e il Policlinico passando per [[Stazione di San Gottardo (Monserrato)|stazione di San Gottardo]], da dove è possibile raggiungere vari centri dell'interno<ref name="FdS_cittadella">{{cita web|url=http://www.ferroviesardegna.it/Gara%20del%2028%20giugno%202009/Avviso%20aggiudicazione.pdf|titolo=Avviso di aggiudicazione - Settori speciali|editore=ARST Gestione FdS|data=11 marzo 2010|accesso=30 agosto 2010|urlmorto=sì}}</ref> coi treni a [[scartamento ridotto]] o, nel caso di [[Settimo San Pietro]], anche via tram.Fino al [[1973]] era attiva un'estesa [[Rete tranviaria di Cagliari (1893-1973)|rete tranviaria]] che arrivò a comprendere 4 linee urbane e 2 extraurbane.
 
Il trasporto pubblico urbano e suburbano è svolto tramite servizi gestiti dal [[CTM (Cagliari)|CTM]], che integrano la rete filoviaria, mentre il trasporto regionale è svolto con autoservizi di linea ARST.
 
Fino al [[1973]] nelle adiacenze della stazione ferroviaria era presente il capolinea delle [[Rete tranviaria di Cagliari (1893-1973)|tranvie extraurbane]] per [[Quartu Sant'Elena]] e per le spiagge del [[Poetto]].
 
<gallery>
File:Cagliari tram 2018 05.jpg|Tram Skoda 06T della tranvia di Cagliari in sosta al capolinea di piazza Repubblica
File:Bus ARST.jpg|Autobus Mercedes-Benz Citaro dell'Azienda Regionale Sarda Trasporti (ARST) in via Roma
File:CTMviaRoma.jpg|Autobus della Compagnia CTM in via Roma
</gallery>
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Cagliari}}
 
=== Consolati ===
A Cagliari sono presenti i seguenti consolati<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cagliari.it/portale/it/contentview.wp;jsessionid=830BB42F0EC3A9BBD32BEB5D9CB69EF0?contentId=SCH23553|titolo=Stranieri - Consolati|editore=Comune di Cagliari|accesso=22 aprile 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160426034027/http://www.comune.cagliari.it/portale/it/contentview.wp;jsessionid=830BB42F0EC3A9BBD32BEB5D9CB69EF0?contentId=SCH23553}}</ref>:
{{Colonne}}
* {{BEL}}
* {{BLR}}
* {{DNK}}
* {{EST}}
* {{PHL}}
* {{FIN}}
* {{FRA}}
* {{DEU}}
* {{GRC}}
* {{LTU}}
* {{MLT}}{{Colonne spezza}}
* {{MCO}}
* {{DNK}}
* {{NOR}}
* {{NLD}}
* {{GBR}} (a [[Quartu Sant'Elena]])
* {{CZE}}
* {{ESP}}
* {{SWE}}
* {{CHE}}
* {{HUN}}
* {{URY}}
{{Colonne fine}}
 
=== Gemellaggi ===
Cagliari è [[Gemellaggio|gemellata]] con:
* {{Gemellaggio|Italia|Padova}}, dal 2000<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cagliari.it/portale/it/notizia.page?contentId=NVT635136I|titolo=Il Presidente Portoghese ha incontrato il sindaco maltese Max Zammit|data=23 maggio 2018|accesso=25 maggio 2022}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Biella}}, dal 2003<ref>{{Cita web|url=https://www.comune-italia.it/comune-biella.html|titolo=Comune di Biella : Amministrazione comunale e sindaco - Comune di Biella e città, Biella, Piemonte|accesso=7 luglio 2022}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Abbasanta}}, dal 24 agosto 2019, in onore di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]]<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/il_sindaco_paolo_truzzu_ha_ricevuto_in_municipio_una_delegazione_del_comune_di_abbasanta?contentId=NVT12935|titolo=Il Sindaco Paolo Truzzu ha ricevuto in Municipio una delegazione del Comune di Abbasanta|data=18 ottobre 2019|accesso=25 maggio 2022}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Italia|Pavia}}, dal 14 febbraio 2020, in onore di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]], le cui spoglie vennero trasferite dal capoluogo sardo a quello lombardo nel 722<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/a_pavia_un_gemellaggio_nel_nome_di_santagostino?contentId=NVT22860|titolo=A Pavia un gemellaggio nel nome di Sant'Agostino|data=14 febbraio 2020|accesso=25 maggio 2022}}</ref>;
* {{Gemellaggio|Italia|Spilamberto}}, dal 13 luglio 2021, in onore di [[Nino Garau]], [[partigiano]] cagliaritano che partecipò alla [[resistenza italiana]] nel comune emiliano<ref>{{cita web|url=https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/il_discorso_del_presidente_del_consiglio_comunale_edoardo_tocco_alla_cerimonia_per_la_firma_del_gemellaggio_tra_cagliari_e_spilamberto?contentId=NVT95355|titolo=Il discorso del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco alla cerimonia per la firma del gemellaggio tra Cagliari e Spilamberto|data=23 aprile 2022|accesso=25 maggio 2022}}</ref>.
 
== Sport ==
===Atletica===
* [[Società Ginnastica Amsicora]]
* [[CUS Cagliari]]
* [[Esperia Cagliari|Esperia]]
 
===Pallanuoto===
* [[Serie A2 (pallanuoto maschile)|Serie A2]]: ''[[Rari Nantes Cagliari]]''
 
===Baseball===
* [[Campionato italiano di baseball|Serie B]]: ''[[Cagliari Baseball softball]]'': fondata nel 1909, milita in serie A2 e nel 2006 ha sfiorato la promozione in A1 (perdendo ai ''play-off'').
 
===Pallacanestro===
Maschile:
* [[Serie B Nazionale (pallacanestro maschile)|Serie B Nazionale]]: Pirates Accademia Basket
* [[Serie C Unica (pallacanestro maschile)|Serie C Unica]]: [[Olimpia Cagliari]]
Femminile:
* [[Serie A1 (pallacanestro femminile)|Serie A1]]: [[CUS Cagliari Pallacanestro|Cus Cagliari]]
* [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|Serie A2]]: [[Virtus Cagliari]]
 
===Calcio===
[[File:Gigi Riva 1964.jpg|thumb|Un giovane [[Gigi Riva]] in una delle sue prime stagioni a Cagliari]]
* [[Serie A]]: ''[[Cagliari Calcio]]'', nel [[Serie A 1969-1970|campionato 1969-1970]] conquistò lo [[scudetto (sport)|scudetto]].
* [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]: [[Polisportiva Ferrini Cagliari|Ferrini Cagliari]]
* [[Promozione (calcio)|Promozione]]: ''[[La Palma Monteurpinu]]'', seconda squadra cagliaritana che vede il campionato di [[Lega Pro Seconda Divisione|Serie C2]] come massimo risultato conseguito.
 
Dal [[1927]] al [[1946]] è esistita la [[Pro Calcio San Giorgio Fois]], squadra del quartiere di [[Stampace]] che nel [[Serie C 1938-1939|1938-39]] disputò il campionato di [[Serie C]].
 
===Calcio a 5===
* [[Serie A (calcio a 5)|Serie A]]: ''[[Cagliari Futsal]]''
* [[Serie A (calcio a 5 femminile)|Seria A]]: ''[[Cagliari Futsal (femminile)]]''
 
===Canoa polo===
* [[Serie A (canoa polo maschile)|Serie A]]: ''[[Società Canottieri Ichnusa]]''
* [[Serie A (canoa polo maschile)|Serie A]]: ''[[Team Kayak Sardegna]]''
 
===Canottaggio===
* [[Società Canottieri Ichnusa]], che essendo stata fondata nel [[1891]] è la più antica società di sport nautici della Sardegna
 
===Ciclismo===
Per quattro volte Cagliari è stata sede di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1961]], l'ultima nel [[2017]].
 
* [[Giro d'Italia 1961|1961]]: 4ª tappa Cagliari-Cagliari, vinta da [[Oreste Magni]];
* [[Giro d'Italia 1991|1991]]: 3ª tappa [[Sassari]]-Cagliari, vinta da [[Mario Cipollini]];
* [[Giro d'Italia 2007|2007]]: 3ª tappa [[Barumini]]-Cagliari, vinta da [[Robert Förster]]<ref name="Petacchi">Sul traguardo era giunto primo [[Alessandro Petacchi]], ma la vittoria gli fu revocata a seguito di una squalifica per doping.</ref>;
* [[Giro d'Italia 2017|2017]]: 3ª tappa [[Tortolì]]-Cagliari, vinta da [[Fernando Gaviria]].
 
===Ginnastica artistica===
* [[Società Ginnastica Amsicora]]
* [[Società Ginnastica Eleonora d'Arborea|S.G. E.D'Arborea]]
 
===Hockey su prato===
* [[Hockey su prato|Serie A1]]: ''[[Società Ginnastica Amsicora]]'': ha vinto 21 scudetti nella sezione maschile (primato italiano) e 4 in quella femminile
* [[CUS Cagliari]]
 
===Lotta===
* [[Società Ginnastica Eleonora d'Arborea|S.G. E.D'Arborea]]
 
===Pallavolo===
* [[Serie A3 (pallavolo maschile)|Serie A3 maschile]]: ''[[Cus Cagliari]]''
* [[Serie B2 (pallavolo femminile)|Serie B2 femminile]]: ''[[San Paolo Cagliari]]''
* Serie C Regionale Maschile: G.S. Aquila Cagliari. Volley academy Sardegna
* Serie C Regionale Femminile: Pallavolo Alfieri Cagliari
 
===Tennis===
Il tennis club di Cagliari ha ospitato la finale di [[Fed Cup 2013]] fra l'[[Italia]] e la [[Russia]] il 2 e 3 novembre.
 
===Tennistavolo===
* [[tennistavolo|Serie A1]]: ''[[Tennistavolo Marcozzi|Marcozzi Cagliari (tennistavolo)]]'': ha vinto 4 scudetti.
 
===Rugby===
* [[Serie C (rugby a 15)|Serie C]]: ''Cagliari Rugby Club''
 
===Football americano===
* [[Lega Nazionale American Football 2012|Serie A2]]: ''[[Crusaders Cagliari]]''
 
===Softball===
* [[Campionato Italiano di softball maschile|Serie A (Maschile)]]: ''[[Tiger Softball Cagliari]]''
* [[Federazione Italiana Baseball Softball|Serie A2 (Femminile)]]: ''[[Cagliari Baseball softball]]''
 
===Vela===
* Yacht Club Cagliari
* [[Lega navale italiana]]
 
===Scherma===
* A.S.D. Accademia d'Armi Athos
* [[CUS Cagliari]]
* Club Scherma Cagliari
* A.S.D Sporting Scherma Kalaris
 
===Impianti sportivi===
[[File:CagliariBrescia2019.jpg|miniatura|Interni dell'[[Unipol Domus]] durante la fase di riscaldamento pre-partita di Cagliari-[[Brescia Calcio|Brescia]]: 0-1, valida per la 1ª giornata di [[Serie A 2019-2020]]]]
* [[Unipol Domus]] (fino al [[2021]] noto come ''Sardegna Arena''): stadio provvisorio inaugurato nel settembre [[2017]], ospita le partite casalinghe del [[Cagliari Calcio]].
* [[Stadio Sant'Elia]] (''calcio''): completato nell'estate del [[1970]] e chiuso nel 2017; durante il [[Campionato mondiale di calcio 1990]] ha ospitato le tre partite del Gruppo F eliminatorio riguardanti l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]], sesta testa di serie: contro l'[[Nazionale di calcio dell'Irlanda|Irlanda]] l'11 giugno, i [[Nazionale di calcio dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]] il 16 e l'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]] il 21. La [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]] ha finora disputato allo stadio Sant'Elia cinque partite: Italia-Svizzera 4-0 valevole per le qualificazioni alla fase finale dell'Europeo 1968, Italia-Spagna 1-2 il 20 febbraio 1971 (amichevole), Italia-Argentina 0-0 il 21 dicembre 1989 (amichevole), Italia-Svizzera 2-2 il 14 ottobre 1992 (prima partita di qualificazione ai [[Campionato mondiale di calcio 1994|Mondiali del 1994]]), Italia-Russia 2-0 il 9 febbraio 2005 (amichevole, ricordata per i festeggiamenti, precedenti l'incontro, a [[Gigi Riva]] - tuttora massimo ''goleador'' della Nazionale con 35 reti - che includevano l'assegnazione della cittadinanza cagliaritana onoraria e la cerimonia di ritiro della maglia n. 11 del Cagliari in onore del suo più illustre possessore).
* [[Stadio Amsicora]], dove il Cagliari Calcio vinse lo scudetto nel 1970, poi utilizzato solo per l{{'}}''hockey su prato'' e la ''ginnastica''; comprende anche strutture per attività sportive amatoriali (palestra, campi di calcio a 5)
* [[Palazzetto dello Sport (Cagliari)|Palazzetto dello Sport]] (''pallavolo'' e ''pallacanestro'')
* [[Piscina Ugo Maxia Società Sportiva RariNantes Cagliari]] (''nuoto-pallanuoto-sincro'')
* [[Piscina Comunale olimpionica "Giambattista Sicbaldi" loc Terramaini]] (''nuoto-pallanuoto'')
* [[Campo CONI]] (''Atletica'')
* [[Cupola geodetica dello Stadio Sant'Elia]] (''per diversi sport'')
* [[Campo del CUS Cagliari|CUS Cagliari]] (''per diversi sport'')
 
== Note ==
<references />
 
==Voci correlateBibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Giovanni Spano]]|titolo=Guida Della Citta E Dintorni Di Cagliari...|annooriginale=1861|data=8 aprile 2012|editore=Nabu Press|ISBN=978-1279814031}}
*[[Palazzo Civico (Cagliari)]]
* {{Cita libro|autore=[[Francesco Alziator]]|titolo=La città del sole|annooriginale=1963|data=15 gennaio 2009|editore=La Zattera|cid=CittàSole|ISBN=9788884702494}}
*[[Stagno di Cagliari]]
* {{Cita libro|autore=Francesco Alziator|titolo=I giorni della laguna|annooriginale=1977|data=4 febbraio 2009|editore=Zonza Editori|ISBN=978-88-8470-190-9}}
*[[Golfo degli Angeli]]
* {{Cita libro|autore=Francesco Alziator|titolo=L'elefante sulla torre|annooriginale=1972|data=6 giugno 2008|editore=Zonza Editori|ISBN=9788884702487}}
*[[Poetto]]
* {{Cita libro|autore=Cenza Thermes|titolo=Cagliari, amore mio|collana=Corpus Kalaritanum|anno=1980|editore=Edizioni 3T}}
*[[Parco regionale Molentargius - Saline]]
* {{Cita libro|autore=[[Francesco Cesare Casula]]|titolo=La storia di Sardegna|collana=Storia della Sardegna|anno=1994|editore=Carlo Delfino editore|ISBN=9788871380636}}
*[[Pirri]] - frazione di Cagliari
* {{Cita libro|curatore=[[Manlio Brigaglia]]|titolo=Storia della Sardegna. Dalla preistoria ad oggi|edizione=3|data=6 dicembre 2017|editore=Edizioni Della Torre|ISBN=978-8873434788}}
*[[Quartu Sant'Elena]]
* {{Cita libro|autore=Anna Maria Colavitti|titolo=Cagliari. Forma e urbanistica|anno=2003|editore=L'Erma di Bretschneider|ISBN=978-8882652364}}
*[[Monserrato]] - ex frazione di Cagliari
* {{Cita libro|autore=Giampaolo Caredda|titolo=Le strade di Cagliari|collana=Riquadri|anno=2006|editore=Aipsa|ISBN=978-8887636819}}
*[[Quartucciu]] - ex frazione di Cagliari
* {{Cita libro|autore=[[Antonio Romagnino]]|autore2=Ludovica Romagnino|titolo=Cagliari. Nuova ediz.|edizione=3|collana=Le guide|data=4 giugno 2018|editore=Edizioni Della Torre|ISBN=978-8873434825}}
*[[Selargius]] - ex frazione di Cagliari
* {{Cita libro|autore=Marco Cadinu|titolo=Cagliari. Forma e progetto della città storica|anno=2009|editore=CUCEC Editrice|ISBN=978-8884675453}}
*[[Chiese di Cagliari]]
* {{Cita libro|autore=Paolo Fadda|autore2=Sergio Orani|titolo=Cagliari memories. Ediz. illustrata|edizione=2|data=1º ottobre 2009|editore=Arkadia|ISBN=978-8896412121}}
*[[CTM (Cagliari)|CTM - Consorzio Trasporti e Mobilità - Cagliari]]
* ''[[Almanacco di Cagliari]]'', varie edizioni
*[[Cagliari Calcio]]
*[[Porto di Cagliari]]
*[[Fiera di Cagliari]]
*[[Area metropolitana di Cagliari]]
 
== Voci correlate ==
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Cagliari|q=Cagliari|q_preposizione=su}}
 
* [[Stagno di Cagliari]]
==Collegamenti esterni==
* [[Golfo di Cagliari]]
*{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Sardegna/Provincia_di_Cagliari/Localit%c3%a0/Cagliari/}}
* [[Città metropolitana di Cagliari]]
* [http://www.comune.cagliari.it Sito ufficiale del comune]
* [[Sindaci di Cagliari]]
* [http://www.anfiteatroromano.it Sito ufficiale dell'Anfiteatro Romano di Cagliari]
* [[Quartieri di Cagliari]]
* [http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/index.php Pinacoteca Nazionale di Cagliari]
* [[Arcidiocesi di Cagliari]]
* [http://www.collezioneingrao.it Galleria Comunale d'arte - La collezione Ingrao]
* [[Monumenti di Cagliari]]
* [http://www.sitos.regione.sardegna.it/sopri_archeo_ca/museo_ca/museo-intro.htm Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari]
* [[Dialetto cagliaritano]]
* [http://www.ascoltarte.it/modules.php?name=Sardegna Ascoltarte, Le audioguide gratuite per il Tour della città, in Mp3]
* [http://www.cagliaricentro.it Sito del Centro Storico[Storia di Cagliari]]
* [[Giudicato di Cagliari]]
* [http://www.Casteddu.com Casteddu.com Ampia collezione di immagini]
* [http://www.farisardegna.it/caposelia Faro Capo S.Elia dal sito FariSardegna.it]
* [http://www.sitos.regione.sardegna.it/centristorici/interregweb1/progettocagliari/storia/capitolo02.htm]
 
== Altri progetti ==
{{Provincia di Cagliari}}
{{interprogetto|q_preposizione=su|wikt=Cagliari}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.comunas.it/cagliari/|titolo=La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
 
{{Cagliari}}
{{Comuni della città metropolitana di Cagliari}}
{{Città e colonie fenicie}}
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{{Capitali italiane della cultura}}
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[[Categoria:Cagliari| ]]
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[[Categoria:Città romane in Italia]]
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[[an:Cáller]]
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[[br:Casteddu]]
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[[co:Cagliari]]
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[[ga:Cagliari]]
[[gl:Cagliari]]
[[he:קליארי]]
[[hr:Cagliari]]
[[hu:Cagliari]]
[[id:Cagliari]]
[[ja:カリャリ]]
[[ko:칼리아리]]
[[la:Caralis]]
[[lij:Cagliari]]
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[[nl:Cagliari (stad)]]
[[nn:Cagliari]]
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[[oc:Castèl (vila)]]
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[[sc:Casteddu]]
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[[zh-yue:卡利亞里]]