Atom Heart Mother: differenze tra le versioni

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{{Album
|Titolotitolo = Atom Heart Mother
|Nome Artistaartista = [[Pink Floyd]]
|Tipo albumtipo = Studio
|giornomese = 2 ottobre
|Data = [[10 ottobre]] [[:Categoria:Album del 1970|1970]]
|anno = 1970
|Etichetta = [[EMI]]
|postdata =
|Produttore = [[Pink Floyd]], [[Norman Smith]]
|durata = 51:46
|Durata = 52 [[minuto|min]]: 06[[secondo|sec]]
|numero di dischi = 1
|Genere Musicale = [[Rock progressivo]] [[Space rock]]
|numero di tracce = 5
|Registrato = studi di [[Abbey Road Studios|Abbey Road]], [[Londra]]
|genere = Rock progressivo
|Grafica di copertina e foto = studio Hipgnosis
|genere2 = Art rock
|Numero di Dischi = 1
|genere3 = Musica sperimentale
|Numero di Tracce = 5
|genere4 = Rock sinfonico
|Posizione più alta in classifica: 1° Nel Regno unito, 55° Stati Uniti
|Preminota genere = 1
|postgenere = <ref name="teamrock">{{Cita web | autore=Mark Blake | url=http://teamrock.com/feature/2016-09-22/pink-floyd-the-story-behind-atom-heart-mother | titolo=Pink Floyd: The Story Behind Atom Heart Mother | editore=TeamRock | data=22 settembre 2016 | accesso=9 febbraio 2017 | lingua=en | dataarchivio=15 marzo 2017 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170315174620/http://teamrock.com/feature/2016-09-22/pink-floyd-the-story-behind-atom-heart-mother | urlmorto=no }}</ref>
|Numero dischi di platino =
|etichetta = [[Harvest Records]], [[EMI]]
|Numero dischi d'oro = 1
|produttore = [[Pink Floyd]], [[Norman Smith]]
|Note =
|registrato = [[Abbey Road Studios|Abbey Road]], [[Londra]]
|album precedente = [[Ummagumma]] ([[:Categoria:Album del 1969|1969]])
|formati = [[Long playing|LP]] da [[12"]], [[Audiocassetta|MC]] e [[Stereo8]]
|album successivo = [[Meddle]] ([[:Categoria:Album del 1971|1971]])
|altri formati = CD
|note = n. 55 {{Bandiera|USA}}<br />n. 1 {{Bandiera|GBR}}<br />n. 5 {{Bandiera|ITA}}
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUT|oro|album|25000|{{IFPI Austria|Pink Floyd|opera = Atom Heart Mother|accesso = 4 gennaio 2011}}}}{{Certificazione disco|FRA|oro|album|100000|{{cita web|url=http://www.infodisc.fr/Album_Certifications.php|titolo=Les Certifications depuis 1973|editore=Infodisc.fr|lingua=fr|accesso=13 maggio 2015}} Selezionare "PINK FLOYD" e premere "OK".}}{{Certificazione disco|DEU|oro|album|250000|{{BVMI|Pink Floyd|opera = Atom Heart Mother|accesso = 21 gennaio 2023}}}}{{Certificazione disco|GBR|oro|album|100000|{{Cita web|lingua = en|url = https://www.bpi.co.uk/brit-certified/|titolo = BRIT Certified|editore = [[British Phonographic Industry]]|accesso = 15 novembre 2015}} Digitare "Atom Heart Mother" in "Search BPI Awards" e premere Invio.}}{{Certificazione disco|USA|oro|album|500000|{{RIAA|Pink Floyd|opera = Atom Heart Mother|accesso = 4 giugno 2015}}}}
|numero dischi di platino =
|numero dischi di platino ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|platino|album|50000|{{FIMI|1289|accesso = 21 maggio 2018}}}}
|precedente = [[The Best of the Pink Floyd]]
|anno precedente = 1970
|successivo = [[Relics]]
|anno successivo = 1971
|autore copertina =
}}
{{Recensioni album
|recensione1 = [[AllMusic]]
|giudizio1 = {{Giudizio|3|5}}<ref>{{Allmusic|accesso=27 ottobre 2017}}</ref>
|recensione2 = [[Piero Scaruffi]]
|giudizio2 = {{Giudizio|7|10}}<ref name="scaruffi">{{Cita web |autore=[[Piero Scaruffi]] |url=https://www.scaruffi.com/vol2/pinkfloy.html |titolo=Pink Floyd |sito=The History of Rock Music |data=1999 |lingua=en, it |accesso=27 ottobre 2017 |dataarchivio=10 novembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211110153718/https://www.scaruffi.com/vol2/pinkfloy.html |urlmorto=no }}</ref>
|recensione3 = [[Robert Christgau]]
|giudizio3 = D+<ref>{{Cita web |autore=[[Robert Christgau]] |url=https://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=Pink+Floyd |titolo=Pink Floyd |sito=Robert Christgan - Dean of American Rock Critics |lingua=en}}</ref>
|recensione4 = [[Rolling Stone]]
|giudizio4 = {{Giudizio|1|5}}<ref>{{Cita web |url=https://www.rollingstone.com/music/artists/pink-floyd/albumguide |titolo=Pink Floyd: Album Guide |sito=[[Rolling Stone]] |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110217230328/http://www.rollingstone.com/music/artists/pink-floyd/albumguide |dataarchivio=17 febbraio 2011 |accesso=29 aprile 2019 |urlmorto=sì }}</ref>
|recensione5 = [[Sputnikmusic]]
|giudizio5 = 3.0 (Good)<ref>{{Cita web |autore=Irving |url=https://www.sputnikmusic.com/review/39178/Pink-Floyd-Atom-Heart-Mother/ |titolo=Pink Floyd - Atom Heart Mother |sito=[[Sputnikmusic]] |data=18 settembre 2010 |lingua=en |accesso=26 febbraio 2019 |dataarchivio=18 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150918215312/http://www.sputnikmusic.com/review/39178/Pink-Floyd-Atom-Heart-Mother/ |urlmorto=no }}</ref>
|recensione6 = OndaRock
|giudizio6 = Pietra miliare<ref name="menghini">{{cita web|1=https://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_atomheartmother.htm|titolo=Pink Floyd - Atom Heart Mother :: Le Pietre Miliari di OndaRock|autore=Sigfrido Menghini|data=9 giugno 2013|accesso=20 ottobre 2023|dataarchivio=22 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231022110757/https://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_atomheartmother.htm|urlmorto=no}}</ref>
}}
'''''Atom Heart Mother''''' è il quinto [[album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] [[Pink Floyd]], pubblicato nel 1970, il primo del gruppo ad arrivare alla prima posizione nel Regno Unito.
 
È uno dei primi album pubblicati da una major ([[EMI]]) a non recare il nome del gruppo in copertina. Il mixaggio fu opera di [[Peter Bown]] e [[Alan Parsons]], con l'apporto di [[Ron Geesin]] per l'arrangiamento orchestrale della [[title track]].<ref name="schaffner161-162">{{Cita|Nicholas Schaffner, 2005}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ron|cognome=Geesin|data=2001-12|titolo=Duet for One String Banjo and Water Cistern ''(1971)''|rivista=Leonardo Music Journal|volume=11|pp=99-99|accesso=2022-10-04|doi=10.1162/lmj.2001.11.99a|url=http://dx.doi.org/10.1162/lmj.2001.11.99a}}</ref>
'''''Atom Heart Mother''''' è il 5° album del gruppo inglese [[Pink Floyd]]. È considerato un classico degli [[anni 1970|anni Settanta]], non fosse altro per la superba copertina. L'attento ascolto in cuffia esalta un sapiente lavoro di missaggio opera di [[Peter Bown]] e di un giovane ma promettente assistente di nome [[Alan Parsons]]. Fu il primo disco ad essere registrato con i nuovi banchi [[transistor]] a 8 piste negli studi di [[Abbey Road Studios|Abbey Road]]. È anche uno dei primi album pubblicati da una major ([[EMI]]) a non recare il nome del gruppo in copertina.
 
== La Storia ==
Il disco apre la seconda fase della storia dei Pink Floyd<ref name="Fasi storia Pink Floyd"> 1° periodo 1967-1969, 2° periodo 1970-1977, 3° periodo 1979-1983, 4° periodo 1987-1996)</ref> e segna un punto di svolta nella loro carriera. Per abbandonare l'immagine di rock spaziale psichedelico dei lavori precedenti (etichetta che non sopportavano), ilIl gruppo tornò in studio dopo massacrantinumerosi concerti, convintiintento dia doversi costruirecostruirsi una nuova immagine. Avendo sperimentato tutte le possibili varianti tecniche e sonore dei loro brillanti esordi, la strada da imboccare verso un [[progressive rock]] più maturo si presentava ardua e senza un punto focale. [[David Gilmour]] ricorda che si andava avanti per forza d’inerziainerzia aspettando che qualcuno avesse una buona idea. Si decise allora di procedere come era avvenuto per il brano ''A Saucerful Ofof Secrets'', dell’dell'[[A Saucerful Ofof Secrets|omonimo album]], lavorando tutti insieme e giustapponendo le diverse parti, derivate da altrettante improvvisazioni in studio. A collegare le varie sezioni strumentali, vennero inseriti intermezzi parlati oppure complesse sfumature di raccordo tra i vari strumenti. Tra marzo e agosto furono prodotteprodotti due strumentalilunghi lunghebrani strumentali e tre brani semplicipiù brevi. La [[title track]] (in origine [[intitolata provvisoriamente ''Untitled Epic]]'') era un semplice pezzo per quattro strumenti, ma dopo averlo messo insieme, iil [[Pinkgruppo Floyd]]non sine reserofu contosoddisfatto chee era troppooptò debole e pensarono cheper un arrangiamento orchestrale. l’avrebbeVenne resochiamato piùallora corposo.il compositore [[Ron Geesin]], compositore sperimentale, amico di [[Nick Mason]] e [[Roger Waters]], conosciuto dal bassista in occasione del lavoro fatto insieme nellaper ''[[Music from "The Body"|]]'', [[colonna sonora]] del documentario]] ''The Body'' di [[Anthony Battersby]] e [[Tony Garnett]], intitolato ''The Body'', era la persona giusta. Pioniere della musica sperimentale innel [[GranRegno BretagnaUnito]], aveva molti sostenitori, tra cui il compositore di musica d’avanguardia,d'avanguardia [[Cornelius Cardew]]. Il riff fiatistico principale ricorrente nella suite era stato ideato da David Gilmour, che lo aveva chiamato ''Theme from an Imaginary Western'',<ref name="schaffner157">{{Cita|Nicholas Schaffner, 2005|p. 157}}.</ref><ref name=toby62>{{Cita|Toby Manning, 2006|p. 62}}.</ref> pensando che il tono "epico ed eroico" della melodia ben si sarebbe adattato a fungere da colonna sonora di un western tipo ''[[I magnifici sette]]''.<ref name="povey128">{{Cita|Glenn Povey, 2006|p. 181}}.</ref>
Il titolo dell’album venne fuori in modo del tutto casuale. Durante una seduta di registrazione alla [[BBC]] per un programma di [[John Peel]], il pezzo fu indicato anche come ''The Amazing Pudding''. Il titolo definitivo fu pensato da [[Nick Mason]] su suggerimento dello stesso [[Ron Geesin]], che aveva consigliato di leggere qualche buon articolo sul giornale. La notizia di una donna in attesa di un bambino con un peacemaker atomico era suggestiva: ''Atom Heart Mother'' titolava il trafiletto.
 
== Titolo ==
Sebbene privo di un punto focale l’album diede buoni risultati nelle vendite, raggiungendo la prima posizione nella classifica inglese e la posizione 55 in quella americana. La potenza dell'immagine in copertina ha fatto discutere per mesi i disc jockey dell'epoca sul significato che potesse avere. Nel 1994 è diventato disco d'oro. Una versione rimasterizzata da [[James Guthrie]] è stata pubblicata nel 1994 in [[Inghilterra]] e nel 1995 negli [[Stati Uniti]]. ''Atom Heart Mother'' è un disco figlio dei primi [[anni 1970|anni Settanta]] in cui il rock stava cercando una strada verso la maturità, e va quindi a schierarsi al fianco di quei lavori sperimentali di altri gruppi, protagonisti del genere nel decennio appena cominciato. Sono gli anni del [[rock sinfonico]], che vanno dalle prime prove di gruppi come [[Moody Blues]], [[The Nice]] (e poi [[Emerson Lake & Palmer]]) [[Jefferson Airplane]], [[Frank Zappa]], parzialmente i [[Procol Harum]] e i [[Deep Purple]] eccetera, allo sperimentalismo della [[scena di Canterbury|scuola di Canterbury]] ([[Soft Machine]], [[Caravan]], [[Nucleus]], [[New Jerusalem]], [[Hatfield and the North]], il bambino prodigio, [[Mike Oldfield]] eccetera). A distanza di anni il lavoro dei Pink Floyd, insieme a pochi altri, regge meglio l’usura del tempo e si lascia apprezzare ancora, se non altro per la sua perizia tecnica e l'equilibrio musicale.
Il titolo dell'album venne ideato in modo casuale; durante una seduta di registrazione alla [[BBC]] per un programma di [[John Peel]], il pezzo fu indicato anche come ''The Amazing Pudding''. Il titolo definitivo fu pensato da [[Roger Waters]]<ref>{{Cita libro|cognome=Blake, Mark.|titolo=Comfortably Numb : the Inside Story of Pink Floyd. - pag. 152|url=https://www.worldcat.org/oclc/796384807|accesso=2020-07-09|data=2008|editore=Da Capo Press|OCLC=796384807|ISBN=978-0-7867-2708-7}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Schaffner, Nicholas, 1953-|titolo=Saucerful of secrets : the Pink Floyd odyssey - pag. 160|url=https://www.worldcat.org/oclc/60668625|accesso=2020-07-09|data=2005|editore=Helter Skelter|OCLC=60668625|ISBN=1-905139-09-8|dataarchivio=12 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200712121004/https://www.worldcat.org/oclc/60668625|urlmorto=no}}</ref> su suggerimento dello stesso [[Ron Geesin]], che aveva consigliato di leggere qualche articolo sul giornale: infatti un articolo pubblicato sull{{'}}''[[Evening Standard]]'' su una donna incinta con un [[pace-maker]] [[Generatore termoelettrico a radioisotopi|atomico]] sperimentale era intitolato ''Atom Heart Mother'' ''Named''.<ref name=":1" />
 
== La Copertina ==
[[File:holstein heifer.jpg|thumb|Una mucca di razza Frisona, come quella ritratta sulla copertina dell'album.]]
Ispirata dalla carta da parati con le mucche di [[Andy Warhol]], realizzava un’idea del gruppo che aveva chiesto qualcosa di ordinario ed estremamante semplice, il più lontano possibile dalle immagini dello space rock degli esordi. Famosi per essere un gruppo di [[rock psichedelico]], un’etichetta di cui volevano sbarazzarsi, i [[Pink Floyd]] affidarono al grafico [[Storm Thorgerson]] della [[Hipgnosis]] il compito di confezionare la copertina di ''Atom Heart Mother''. Thorgerson si recò nella campagna a nord di [[Londra]], immortalando alcuni splendidi esemplari [[bovino|bovini]]: la mucca vincitrice con tanto di pedigree, era una [[frisona]] di nome Lulubelle III. "La foto definitiva di una mucca", era stata definita dallo stesso autore.
Sulla copertina e sul retro dell'edizione originale dell'album non compaiono il titolo, il nome del gruppo e l'elenco delle canzoni.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-725217/pink-floyd-anniversario-album-atom-heart-mother-curiosita-aneddoti|titolo=√ "Atom Heart Mother": il disco dei Pink Floyd poco amato dai Pink Floyd|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|lingua=it|accesso=2022-10-10|dataarchivio=10 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221010133532/https://www.rockol.it/news-725217/pink-floyd-anniversario-album-atom-heart-mother-curiosita-aneddoti|urlmorto=no}}</ref> Questo per una specifica idea del gruppo stesso che aveva chiesto qualcosa di ordinario ed estremamente semplice, il più lontano possibile dalle immagini dello [[space rock]] degli esordi.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://stonemusic.it/44663/pink-floyd-che-ci-fa-una-mucca-sulla-copertina-di-atom-heart-mother/|titolo=Pink Floyd: che ci fa una mucca sulla copertina di ATOM HEART MOTHER? - Stone Music|data=2022-05-15|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref> Famosi per essere un gruppo di [[rock psichedelico]], un'etichetta di cui volevano sbarazzarsi, i [[Pink Floyd]] affidarono al grafico [[Storm Thorgerson]] della [[Hipgnosis]] il compito di confezionare la copertina di ''Atom Heart Mother''.<ref>{{Cita web|url=https://legendarycover.it/copertina-atom-heart-mother-pink-floyd/|titolo=Anche Lei ha Improvvisato? La Copertina di Atom Heart Mother|autore=Alessandro Pinton|sito=Legendary Cover|data=2020-01-19|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01|dataarchivio=1 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221001165258/https://legendarycover.it/copertina-atom-heart-mother-pink-floyd/|urlmorto=no}}</ref>
 
Thorgerson propose un soggetto non collegato al gruppo e ai brani dell'album e, per la scelta del soggetto, venne aiutato dall'artista inglese [[John Blake]] che propose la foto di una mucca.<ref name=":0" /> Thorgerson si recò nella campagna a nord di [[Londra]], immortalando alcuni esemplari [[Bovinae|bovini]]: la mucca era un esemplare di razza [[frisona]] di nome [[Lulubelle III]] appartenente all'allevamento di Arthur Chalke, il quale in seguito proverà invano a chiedere un compenso.<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Alfredo Marziano e Mark Woden, 2008|p. 111}}.</ref> "''La foto definitiva di una mucca''", era stata definita dallo stesso autore.
Il grafico aveva sottoposto al gruppo altre due idee: un tuffatore su un trampolino e una donna davanti una scalinata (l’idea del tuffatore è stata poi ripresa per ''[[Wish You Were Here]]''). I [[Pink Floyd]] scelsero la mucca. ''La copertina faceva una gran figura'', ricorda [[Storm Thorgerson]], ''in mezzo alle altre dell’epoca che cercavano di attirare l’attenzione in modo provocatorio. La mucca attirava lo sguardo più di quanto potessi sperare: era diversa perché così normale''.
 
{{Citazione|La copertina faceva una gran figura'', ''in mezzo alle altre dell'epoca che cercavano di attirare l'attenzione in modo provocatorio. La mucca attirava lo sguardo più di quanto potessi sperare: era diversa perché così normale.|[[Storm Thorgerson]]}}
La scelta risultò essere anche la più economica: costò poco più di 30 [[Sterlina britannica|sterline]]. Quando [[Storm Thorgerson]] mostrò la copertina a un funzionario della [[EMI]], ricevette questa risposta: "Ma sei matto? Vuoi rovinare questa casa discografica?'".
 
Il grafico aveva sottoposto al gruppo altre due idee: un tuffatore su un trampolino e una donna davanti ad una scalinata.<ref name=":0" /> I Pink Floyd scelsero la mucca. La scelta risultò essere anche la più economica: costò poco più di 30 [[Sterlina britannica|sterline]]. Quando [[Storm Thorgerson]] mostrò la copertina a un funzionario della EMI, ricevette questa risposta: "''Ma sei matto? Vuoi rovinare questa casa discografica?''<nowiki/>'".
La copertina dell’album non riporta né il titolo né il nome del gruppo, è apribile e mostra sul recto la celebre Lulubelle III e sul verso tre mucche ravvicinate che sovrastano lo spazio sulla destra dell'art-work. L'interno è bucolico: un'immagine in bianco e nero sgranato di una [[brughiera]] inglese con animali al pascolo.
 
{{cn|La copertina dell'album non riporta né il titolo né il nome del gruppo, è apribile e mostra sul fronte la mucca Lulubelle III e, sul retro, tre mucche ravvicinate che sovrastano lo spazio sulla destra dell'art-work. L'interno della copertina riporta un'immagine in bianco e nero sgranato di una brughiera inglese con animali al pascolo.
Non esiste alcun collegamento tra la mucca e i brani presenti sul disco anche se recentemente lo stesso [[Nick Mason]] ha accennato ad una simbologia classica che vede la mucca come rappresentazione della [[Madre Terra]] e quindi un riferimento indiretto al cuore della madre atomica. È considerata la migliore copertina di un album dei [[Pink Floyd]] e anche una delle migliori dello studio [[Hipgnosis]].
 
Non esiste alcun collegamento tra la mucca e i brani presenti sul disco anche se successivamente [[Nick Mason]] accennò a una simbologia classica che vede la mucca come rappresentazione della Madre Terra e quindi un riferimento indiretto alla "madre dal cuore atomico", con l'assonanza fra le parole "Heart" ("Cuore") e "Earth" ("Terra").}}
== Storia e Curiosità dei Brani ==
I due brani più lunghi sono una progressione dei primi pezzi strumentali dei Pink Floyd, come ''[[A Saucerful of Secrets]]''. La suite di ''[[Atom Heart Mother (brano)]]'' è divisa in sei parti, come anche ''[[Alan's Psychedelic Breakfast]]'', divisa in tre parti: le sezioni sono unite tra loro da dialoghi e strani effetti sonori. Il motivo è dovuto a questioni economiche: nei primi anni settanta i gruppi ricevevano le royalties in base al numero di tracce che si trovavano sull'album. Oltre alle due suite citate, troviamo anche tre canzoni da cinque minuti, ognuna interpretata dal rispettivo autore. Sono delle ballate che stilisticamente sembrano non collegarsi né con la suite, né con il pezzo di chiusura. L'introduzione, eseguita dal [[sintetizzatore]], è tratta da un [[preludio]] di [[Johann Sebastian Bach|Bach]].{{citazione necessaria}}
 
La copertina dell'album appare nei film ''[[Arancia meccanica]]'' di [[Stanley Kubrick]] e ''[[La tragedia di un uomo ridicolo]]'' di [[Bernardo Bertolucci]] [[Stanley Kubrick|ed]] è stata citata nella copertina di un album dei [[The KLF|KLF]] (''[[Chill Out (The KLF)|Chill Out]]'', 1990).<ref>{{Cita|Simon Reynolds, 2013|p. 190}}.</ref>
''[[If (brano)|If]]'' è un brano quasi folk, scritto e interpretato da [[Roger Waters]], ripreso frequentemente negli [[anni ‘90]] in supporto al suo album solista ''[[Radio KAOS]]''. ''[[Summer '68]]'', di [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]], è una critica allo stile di vita [[rock and roll]], che diventerà un tema ricorrente nei [[Pink Floyd]] (si veda per esempio ''[[Young Lust]]'' nell'album ''[[The Wall]]''). Per finire, il pezzo di [[David Gilmour]], ''[[Fat Old Sun]]'', che sarà una delle canzoni centrali degli show della band nei due anni seguenti la pubblicazione dell'album. È giusto ricordare che il chitarrista in una recente intervista ha dichiarato di considerare il disco "una vera porcheria", tutte le sue opinioni sono state negative.{{citazione necessaria}} Anche [[Nick Mason]] non fu mai soddisfatto del risultato finale, lamentando una supervisione generale mancante per via dei tour a cui era sottoposta la band all'epoca. Per il batterista la sensazione era quella di un lavoro affidato a qualcun altro. I musicisti accusarono la casa discografica di aver rilasciato un lavoro che non poteva definirsi realmente floydiano. [[David Gilmour]], tuttavia, nel recente tour del suo ultimo disco, ''[[On a Island]]'', ha riproposto spesso in scaletta, proprio ''[[Fat Old Sun]]''.
 
== TraccePubblicazione ==
{{cn|L'album venne pubblicato nell'ottobre 1970 sia nel Regno Unito, dove raggiunse la prima posizione nelle classifiche musicali, sia negli Stati Uniti, dove si arrivò alla posizione numero 55. L'album fu realizzato in un formato quadrifonico nel Regno Unito, in Germania e in Australia. Nel 1994 il disco venne rimasterizzato nel Regno Unito e negli Stati Uniti: in questi ultimi fu realizzata dal Mobile Fidelity Sound Lab una versione in CD d'oro di 24KT ed anche una versione LP. Nel 2011 l'album fu nuovamente rimasterizzato nella campagna "Why Pink Floyd...?".
(per ragioni storiche si riporta la sequenza dell'edizione in vinile)
}}
 
== Accoglienza ==
'''Lato A'''
{{cn|L'album diede buoni risultati nelle vendite, raggiungendo la prima posizione nella [[Official Albums Chart]], la quarta in [[Francia]], la quinta nei [[Paesi Bassi]], l'ottava in [[Germania]] e [[Danimarca]] e la posizione 55 in quella americana. La potenza dell'immagine in copertina ha fatto discutere per mesi i disc jockey dell'epoca sul significato che potesse avere. Nel 1994 divenne disco d'oro. Una versione rimasterizzata da [[James Guthrie]] è stata pubblicata nel 1994 nel Regno Unito e nel 1995 negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
Le reazioni critiche alla suite sono state sia negative, sia positive e i membri del gruppo si son mostrati insoddisfatti nei confronti di questo brano. David Gilmour, ad esempio, ha detto che l'album era "un mucchio di rifiuti. Eravamo veramente in una fase discendente... penso che in quel periodo abbiamo davvero raschiato il fondo del barile" e "inizialmente era una buona idea, ma successivamente diventò terribile... ''Atom Heart Mother'' suona come se tra noi membri del gruppo non ci fossero idee comuni, ma negli album seguenti diventammo molto più prolifici." Allo stesso modo, in un'intervista del 1984 a Radio 1 della BBC, Waters disse: «Se qualcuno ora mi dicesse - bene, se esci sul palco e suoni ''Atom Heart Mother'' ti darò un milione di sterline - io gli risponderei: ma che cazzo di scherzo è?».
''Atom Heart Mother'' (Mason, Gilmour, Waters, Wright, Geesin)
 
Nei primi anni Settanta la band era entusiasta di eseguire la suite: una primissima performance fu registrata il 28 aprile 1970 per l'emittente televisiva di San Francisco KQED; in due esibizioni dei mesi seguenti per l'esecuzione dello stesso brano la band fu accompagnata dal John Alldis Choir ed il [[Philip Jones Brass Ensemble]]. In seguito la band ingaggiò una completa sezione di fiati e un coro col solo scopo di eseguire la suite ma, a causa di problemi di microfonaggio, dei costi troppo elevati e di contrasti con singoli musicisti, la band si ritrovò ad ingaggiare di volta in volta solo i musicisti che fossero disponibili. Per questi motivi il brano fu progressivamente tagliato in molte sue parti nelle esibizioni dal vivo, rimanendo come pezzo della scaletta fino al 1972: l'ultima performance live fu suonata ad [[Amsterdam]] il 22 maggio 1972.}}
* a. ''Father's Shout'' - [00:00]
* b. ''Breast Milky'' - [5:20 (EMI/MFSL) o 02:59 (Echoes-L)]
* c. ''Mother Fore'' - [10:09 (EMI/MFSL) o 05:22 (Echoes-L)]
* d. ''Funky Dung'' - [15:26 (EMI/MFSL) o 10:11 (Echoes-L)]
* e. ''Mind Your Throats Please'' - [17:44 (EMI/MFSL) o 15:25 (Echoes-L)]
* f. ''Remergence'' - [19:49 (EMI/MFSL) o 17:44 (Echoes-L)] [23:45] - Strumentale
 
[[Stanley Kubrick]] voleva usare la ''title track'' dell'album in ''[[Arancia meccanica]]'', ma il gruppo non gli diede il permesso in quanto il regista aveva premesso che si sarebbe riservato il diritto di usare spezzoni del brano in diversi momenti della pellicola.<ref name=":1" /> Col senno di poi, Waters disse che "forse è stato meglio che non sia stato utilizzato, dopo tutto".
{{vedi anche|Atom Heart Mother (brano)}}
 
== Brani ==
'''Lato B'''
{{cn|La suite di ''[[Atom Heart Mother (brano musicale)|Atom Heart Mother]]'' è divisa in sei parti, mentre ''[[Alan's Psychedelic Breakfast]]'' è divisa in tre. Il motivo è dovuto a questioni economiche: nei primi anni settanta i gruppi ricevevano le ''[[royalty]]'' in base al numero di tracce che si trovavano sull'album.
 
''[[If (Pink Floyd)|If]]'' è un brano quasi folk, scritto e interpretato da [[Roger Waters]], ripreso frequentemente negli anni novanta in supporto al suo album solista ''[[Radio K.A.O.S.]]'' ''[[Summer '68]]'', di [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]], è una critica allo stile di vita rock and roll, che diventerà un tema ricorrente nei Pink Floyd (si veda per esempio ''[[Young Lust]]'' nell'album ''[[The Wall]]''). Il brano ''[[Fat Old Sun]]'', scritto da Gilmour, fu una delle canzoni centrali degli show della band nei due anni seguenti alla pubblicazione dell'album.}} Gilmour, anni dopo, in un'intervista dichiarò di considerare gran parte del disco "una vera porcheria", in particolare la title track e il contributo strumentale del gruppo ad ''Alan's Psychedelic Breakfast''.<ref>{{Cita|Alessandro Bratus, 2005|p. 79}}.</ref> Parte dei suoni presenti in questo brano sono registrazioni ambientali di un ''[[roadie]]'' del gruppo, Alan Styles, che si prepara la colazione nella cucina di Nick Mason.<ref name=":1" />
*'''If''' (Waters) - [04:31] - Voce di Waters.
{{vedi anche|If (brano)}}
 
{{Cn|Anche Nick Mason non fu mai soddisfatto del risultato finale, lamentando una supervisione generale mancante per via dei tour a cui era sottoposta la band all'epoca. Per il batterista la sensazione era quella di un lavoro affidato a qualcun altro. I musicisti accusarono la casa discografica di aver pubblicato un lavoro che non poteva definirsi realmente loro. David Gilmour, tuttavia, nei suoi ultimi tour da solista, ha riproposto spesso in scaletta proprio ''Fat Old Sun''.}}
*'''Summer '68''' (Wright) - [05:29] - Voce di Wright.
{{vedi anche|Summer '68}}
 
== Tracce ==
*'''Fat Old Sun''' (Gilmour) - [05:24] - Voce di Gilmour.
{{Tracce
{{vedi anche| Fat Old Sun}}
|Titolo1 = [[Atom Heart Mother (brano musicale)|Atom Heart Mother]]
|Note1 = Strumentale
|Autore testo e musica1 = [[David Gilmour]], [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]], [[Ron Geesin]], [[Roger Waters]], [[Nick Mason]]
|Durata1 = 23:38
|ListaMedley1 = * ''Father's Shout''
* ''Breast Milky''
* ''Mother Fore''
* ''Funky Dung''
* ''Mind Your Throats Please''
* ''Remergence''
|Titolo2 = [[If (Pink Floyd)|If]]
|Autore testo e musica2 = Waters
|Durata2 = 4:25
|Titolo3 = [[Summer '68]]
|Autore testo e musica3 = Wright
|Durata3 = 5:29
|Titolo4 = [[Fat Old Sun]]
|Autore testo e musica4 = Gilmour
|Durata4 = 5:19
|Titolo5 = [[Alan's Psychedelic Breakfast]]
|Note5 = Strumentale
|Autore testo e musica5 = Wright, Gilmour, Mason, Waters
|Durata5 = 12:55
|ListaMedley5 = * ''Rise and Shine''
* ''Sunny Side Up''
* ''Morning Glory''
}}
 
== Formazione ==
*'''Alan's Psychedelic Breakfast''' (Waters, Mason, Gilmour, Wright) - [13:01]
;Gruppo
* [[David Gilmour]] – [[chitarra]], [[Canto|voce]] su ''Fat Old Sun''
* [[Roger Waters]] – [[Basso elettrico|basso]], voce e [[chitarra acustica]] su ''If''
* [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] – [[pianoforte]], [[Mellotron]]<nowiki/>, organi [[organo Hammond|Hammond]] e [[Farfisa]], voce in ''Summer '68''
* [[Nick Mason]] – batteria, percussioni, effetti sonori
 
;Crediti aggiuntivi
* a. ''Rise and Shine'' - [00:00] - Strumentale
* [[Peter Bown]] – [[ingegnere del suono]]
* b. ''Sunny Side Up'' - [04:22] - Strumentale
* [[Alan Parsons]] – ingegnere del suono
* c. ''Morning Glory'' - [08:17] - Strumentale
* [[Abbey Road Session Pops Orchestra]] – [[orchestra]]
- Commento [[Alan Stiles]]
* [[Ron Geesin]] – [[Arrangiamenti|arrangiamento]] e [[Direttore d'orchestra|direzione d'orchestra]]
* [[John Aldiss]] – direzione del coro
* [[Alan Styles]] – voce parlante su ''Alan's Psychedelic Breakfast''
* [[James Guthrie]] – [[masterizzazione]] ([[1994]])
 
== Note ==
{{vedi anche|Alan's Psychedelic Breakfast}}
<references />
 
==Formazione Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=Alessandro Besselva Averame |titolo=Pink Floyd. The Lunatic. Testi commentati |editore=Arcana |anno=2009 |isbn= 978-88-6231-023-9}}
* [[David Gilmour|David Jon Gilmour]] - [[chitarra]] e [[cantante|voce]]
* {{Cita libro |autore=Alessandro Bratus |titolo=Pink Floyd 1965-2005. 40 anni di suoni e visioni |editore=Editori Riuniti |città=Roma |anno=2005 |isbn=88-359-5667-6 |cid=Alessandro Bratus, 2005}}
* [[Roger Waters|George Roger Waters]] - [[basso elettrico|basso]] e [[cantante|voce]]
* {{Cita libro |autore=Christian Diemoz |titolo=Le canzoni dei Pink Floyd |annooriginale=1991 |editore=Editori Riuniti |anno=2002 |isbn=978-88-359-5313-5}}
* [[Richard Wright (musicista)|Richard William Wright]] - [[tastiera (strumento)|tastiere]] e [[cantante|voce]]
* {{Cita libro |autore=Vernon Fitch |titolo=The Pink Floyd Encyclopedia |anno=2005 |editore=Collector's Guide Publishing, Inc. |isbn=1-894959-24-8 |lingua=en}}
* [[Nick Mason|Nicholas Berkeley Mason]] - [[batteria (musica)|batteria]]
* {{Cita libro |autore=The Lunatics |titolo=Il fiume infinito. Tutte le canzoni dei Pink Floyd |editore=Giunti |anno=2014 |isbn=978-88-09-79667-6}}
 
* {{Cita libro |autore=Andy Mabbett |titolo=The complete guide to the music of Pink Floyd |url=https://archive.org/details/completeguidetom0000grah |anno=1995 |editore=Omnibus Press |isbn=0-7119-4301-X |lingua=en |cid=Andy Mabbett, 1995}}
===Esterni===
* {{Cita libro |autore=Toby Manning |titolo=The Rough Guide to Pink Floyd |url=https://archive.org/details/roughguidetopink0000mann |anno=2006 |editore=Rough Guides |città=Londra |isbn=1-84353-575-0 |edizione=1 |lingua=en |cid=Toby Manning, 2006}}
* [[Peter Bown]] - [[ingegnere del suono]]
* {{Cita libro |autore=Alfredo Marziano |autore2=Mark Worden |titolo=Floydspotting. Guida alla geografia dei Pink Floyd |anno=2008 |editore=[[Giunti Editore]] |isbn=88-09-05961-1 |cid=Alfredo Marziano e Mark Woden, 2008}}
* [[Alan Parsons]] - [[ingegnere del suono]]
* {{Cita libro |autore=[[Nick Mason]] |titolo=Inside Out. La prima autobiografia dei Pink Floyd |anno=2005 |editore=Rizzoli Editore |isbn=88-17-00558-4 |cid=Nick Mason, 2005}}
* [[Abbey Road Session Pops Orchestra]] - [[orchestra]]
* {{Cita libro |autore=Glenn Povey |titolo=Echoes. The Complete History of Pink Floyd |anno=2006 |editore=Mind Head Publishing |isbn=978-0-9554624-0-5 |lingua=en |cid=Glenn Povey, 2006}}
* [[Ron Geesin]] - compositore sperimentale
* {{Cita libro |autore=Simon Reynolds |titolo=Generation Ecstasy. Into the World of Techno and Rave Culture |editore=Routledge |anno=2013 |lingua=en}}
* [[John Aldiss]] - cori
* {{Cita libro |autore=Nicholas Schaffner |titolo=Saucerful of Secrets. The Pink Floyd Odyssey |anno=2005 |editore=Helter Skelter |città=Londra |isbn=1-905139-09-8 |pp=161-162 |lingua=en |cid=Nicholas Schaffner, 2005}}
* [[Alan Stiles]] - commento
* [[James Guthrie]] - [[masterizzazione]] [[1994]]
 
==Note==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Pink Floyd}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Rock progressivo}}
{{Portale|rock progressivo}}
{{Rock}}
 
[[categoria:Album del 1970]]
[[categoria:Album dei Pink Floyd]]
[[Categoria:Album rock progressivo]]
 
[[Categoria:Atom Heart Mother]]
[[bn:অ্যাটম হার্ট মাদার]]
[[ca:Atom Heart Mother]]
[[cs:Atom Heart Mother]]
[[de:Atom Heart Mother]]
[[en:Atom Heart Mother]]
[[es:Atom Heart Mother]]
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[[hu:Atom Heart Mother]]
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[[is:Atom Heart Mother]]
[[ja:原子心母]]
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