Azione (finanza): differenze tra le versioni

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[[File:1923-01-15 Aktie Hannoversche Immobilien-Gesellschaft Aufsichtsratsvorsitzender Emil L. Meyer faksimilierte Unterschrift.jpg|miniatura|Azione datata 15 gennaio 1923 della Hannoversche Immobilien-Gesellschaft con facsimile della firma del presidente del consiglio di sorveglianza Emil L. Meyer.]]
{{da unire|Azioni}}
In [[finanza]] un{{'}}'''azione''' (in [[Lingua inglese|inglese]]: '''''share''''' o '''''stock''''') è un [[titolo finanziario]] rappresentativo del diritto di credito al dividendo dell'utile aziendale quale corrispettivo del conferimento di una quota di capitale che passa, al momento dell'acquisto dell'azione, alla proprietà di una [[società per azioni]], che ha personalità giuridica e quindi è il vero proprietario della quota conferita. Insieme alle obbligazioni e ai derivati, fa parte dei [[valori mobiliari]]. Il possessore è detto [[azionista]] (''shareholder'') e l'insieme delle azioni della società è detto "[[capitale azionario]]" (distinto dal [[Capitale sociale (economia)|capitale sociale]] risultante dal [[Bilancio d'esercizio|bilancio aziendale]]).
{{stub economia}}
{{da fare/avviso}}
 
Costituisce una forma di [[investimento]] finanziario da parte del detentore, è uno [[strumento finanziario]], soggetto a un ''[[rating]]'' di valutazione, e in genere a capitale non garantito.
L''''azione''' è un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società. Il possesso di (almeno) una azione è la condizione necessaria per essere soci di una società per azioni o in accomandita per azioni. <br>
Il [[codice civile]] prescrive che alcuni tipi di società emettano azioni, mentre in altri casi si può scegliere se la proprietà venga rappresentata da azioni o da quote azionarie.<br>
Il ricorso alle azioni consente un più facile scambio delle stesse, magari attraverso lo strumento del [[mercato azionario]].
È possibile emettere diverse tipologie di azioni. All'interno di ciascuna categoria le azioni devono essere uguali e offrire uguali diritti.<br>
Le '''azioni ordinarie''' danno al possessore vari diritti, tra i quali il diritto di partecipare alle assemblee ordinaria e straordinaria, il diritto al riparto degli utili e a una quota di liquidazione nel caso di scioglimento della società.<br>
Le azioni privilegiate, di risparmio e di godimento, attribuiscono diritti diversi rispetto alle azioni ordinarie.
Il valore complessivo delle azioni di una società è detto [[capitalizzazione]].
 
== Panoramica ==
{{vedi anche|Società per azioni|Borsa valori|Valori mobiliari|Finanza d'impresa}}
 
Secondo la [[finanza d'impresa]], le aziende (ad esempio le [[società per azioni]]) hanno bisogno di denaro per svolgere le loro attività e accumulare profitti nel tempo per svolgere ulteriori attività, effettuare investimenti e crescere. Esistono due modi per raccogliere finanziamenti: a [[debito]] (''debt financing'') e non a debito, cioè a [[Equity (finanza)|''equity'']] (''equity financing'')<ref>{{Cita libro|titolo=Brealey, Richard; Myers, Stewart; Allen, Franklin. Principles of Corporate Finance. 12th edition. McGraw-Hill, New York: 2017.}}</ref>.
== Rendimento di una azione ==
Il rendimento di una azione dipende dall'incremento (o decremento) del valore dell'azione in un dato periodo a cui si aggiungono eventuali dividendi pagati nello stesso periodo.
Se P<small>1</small> è il valore di vendita di un'azione, P<small>0</small> il prezzo di acquisto (P<small>1</small> significa prezzo al momento 1 e P<small>0</small> prezzo al momento 0) e D il dividendo complessivamente pagato dall'azione tra il momento 0 e il momento 1, il rendimento percentuale può essere calcolato come <math>\frac{P_1+D}{P_0}</math>
 
Tramite debito, si ricorre ai prestiti in banca da restituire con gli interessi maturati. Come alternativa, si emettono le [[Obbligazione (finanza)|obbligazioni societarie]]. Il debito accumulato tramite queste due forme di finanziamento si chiama ''senior debt''. Se si usa una terza via, il ''mezzanine debt'' (denaro concesso senza garanzie, con tasso d'interesse alto per il rischio alto e con la richiesta di emettere delle [[Opzione (finanza)|opzioni]] come [[strumento derivato]] per mitigare i rischi), si accumula il ''junior debt'', concesso di solito ad aziende già avviate.
A seconda che un investitore sia maggiormente interessato all'una o all'altra variabile, dividiamo l'insieme degli azionisti in ''[[cassettista|cassettisti]]'' e ''[[speculatore|speculatori]]'':
 
L'alternativa del finanziamento a debito è l{{'}}''equity financing'', in cui il finanziamento avviene tramite la vendita di quote della società, ovvero le azioni. Anticamente, l'azione era un pezzo di carta certificato che attestava il versamento del suo valore e il possesso di una parte di tutto il [[Capitale sociale (economia)|capitale sociale]] dell'azienda. Gli acquirenti, comprando questi prodotti finanziari che apparivano come dei pezzi di carta, versavano ognuno una parte di tutto il capitale. Per esempio, se si emettono 10 azioni dal valore di 100 € l'una e un azionista ne compra 4 e il secondo azionista ne compra 6, in totale si raccolgono 1.000 €; il primo azionista versa 400 €, mentre il secondo versa 600 €. Il primo possiede il 40% del capitale sociale ed è azionista di minoranza, mentre il secondo, possedendone il 60%, è l'azionista di maggioranza.
* I cassettisti tendono a tenere le azioni in portafoglio per lunghi periodi, generalmente poichè sono interessti a diritti di natura amministrativa (come il diritto di voto); a questa categoria di azionisti preme quindi soprattutto prevedere l'entità dei ''dividendi futuri''.
* Gli speculatori, al contrario, non sono interessati ai diritti amministativi e mantegono in portafoglio le azioni per un breve arco di tempo, aspettando che il loro prezzo salga abbastanza per permettere loro di realizzare una plusvalenza; se consideriamo poi che il breve tempo di detenzione delle azioni spesso non permette loro nemmeno di percepire i dividendi, il loro interesse si concentrerà sul ''prezzo dell'azione''.
 
L'utilità delle azioni è molteplice:
* permette alle aziende di ricevere capitale e spinge dunque all'imprenditorialità;
* permette lo svolgimento di attività in quanto si possono coprire i loro costi;
* se le attività hanno successo e portano un [[profitto]], quest'utile serve all'azienda per crescere o svolgere sempre più attività o ripagare i debiti nel medio e lungo termine;
* permette agli azionisti di guadagnare, cioè capitalizzare sul successo dell'azienda che hanno finanziato a ''equity''.
 
Per la precisione, alcune volte all'anno, parte dei profitti generati dall'azienda viene redistribuito suddiviso in [[Dividendo (economia)|dividendi]] agli azionisti<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/s/shares.asp|titolo=Shares (azioni)|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=17 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210417233800/https://www.investopedia.com/terms/s/shares.asp|urlmorto=no}}</ref>. In base al [[Plutocrazia|principio plutocratico]], i profitti stanziati si suddividono in base alla partecipazione azionaria: all'azionista di maggioranza che ha versato il 60% del denaro siccome ha comprato il 60% delle azioni, spetta il 60% dei profitti. All'azionista di minoranza che ha versato il rimanente 40%, spetta il 40%.
=== Rendimento del cassettista ===
 
In più, il valore dell'azione può oscillare nel tempo, in base al successo dell'azienda e/o delle valutazioni esterne delle agenzie di ''[[rating]]''. L'azionista, inclusi gli speculatori e coloro che praticano il ''[[day trading]]'', può guadagnare dunque anche rivendendo la propria partecipazione azionaria a un nuovo azionista che, in passato, comprava questo pacchetto fisico di azioni già posseduto da un azionista pagando queste azioni secondo il nuovo valore. Per esempio, se l'azionista di maggioranza che ha comprato 6 azioni dal valore di 100 € l'una e ha speso 600 € aspetta che l'azienda generi profitti, può vedere come il valore di una sola azione raddoppi da 100 € a 200 €. Quindi, può rivendere la propria partecipazione per 1.200 € e guadagnare 600 €, senza bisogno che riceva dividendi.
 
L'azione è un finanziamento non a debito poiché i soldi non devono essere restituiti maggiorati di interessi, ma il guadagno per l'azionista deriva dalla distribuzione di dividendi. Questi ultimi sono ricavabili se le attività di ''business'' e investimento hanno successo, il che non è scontato. Pertanto, l'azienda e gli azionisti possono perdere tutto il capitale di rischio. In più, anche se l'azionista vendesse le azioni per liberarsene, esse avrebbero un valore più basso rispetto a quando le ha acquistate. Quest'ultimo dunque ha sempre un rischio di fondo. Un alto profitto sotto forma di dividendo è un premio al rischio.
 
La differenza tra un'azione e un'obbligazione societaria (''corporate bond'') risiede nel meccanismo di guadagno e nel rischio: l'obbligazione è un prestito di denaro (''debt financing'') da parte di un investitore, l'obbligazionista (''bondholder''), all'azienda. Quest'ultima, entro la data di maturità, deve restituire il denaro con interessi maturati<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/ask/answers/09/difference-between-bond-stock-market.asp|titolo=Differenza tra mercato azionario e obbligazionario|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=27 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210327195215/https://www.investopedia.com/ask/answers/09/difference-between-bond-stock-market.asp|urlmorto=no}}</ref> e si impegna a rispettare dei patti obbligazionari (''bond covenant''), per esempio quello di non indebitarsi ulteriormente fino alla data di maturità<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/b/bond-covenant.asp|titolo=Bond covenant|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=4 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210504040206/https://www.investopedia.com/terms/b/bond-covenant.asp|urlmorto=no}}</ref>. Il tasso di interesse dell'obbligazione si alza se l'investimento è rischioso (ad esempio la società è già molto indebitata) o in base a un ''rating'' basso delle agenzie apposite giustificato dagli alti debiti o dalla violazione abituale dei covenant. Se gli interessi sono altissimi e il rischio è altissimo, si parla di [[Titolo spazzatura|titoli spazzatura]]. Ma di base, l'azione è più rischiosa dell'obbligazione e permette un finanziamento a ''equity'', mentre l'obbligazione permette un finanziamento a debito.
 
Le azioni, le obbligazioni e i derivati fanno tutti e tre parte di una classe di prodotti finanziari dette [[Security (finanza)|security]] ("valori mobiliari"); le azioni sono titoli di capitale, mentre le obbligazioni sono titoli di debito<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/s/security.asp|titolo=Security|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=17 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210417231022/https://www.investopedia.com/terms/s/security.asp|urlmorto=no}}</ref>.
 
Siccome le azioni possono essere rivendute liberamente a nuovi azionisti, si dice che sono titoli negoziabili, cioè scambiabili tramite compravendita. In più, siccome si possono vendere velocemente sia in caso di successo che di fallimento, sono investimenti facilmente liquidabili, cioè sono dotati di un'alta liquidabilità.
 
Le azioni e le altre ''security'' si scambiano in mercati e canali non ufficiali, privati e meno regolamentati, cioè [[over the counter]] (OTC) e, in alternativa, nel mercato pubblico, ufficiale e regolamentato nato apposta per scambiare le security: la [[borsa valori]] (''stock exchange''), che non è unica siccome svariate grandi città mondiali ne hanno una, ad esempio la [[Borsa di New York|New York Stock Exchange]] (NYSE), [[Nasdaq|NASDAQ]], [[London Stock Exchange]], [[Borsa di Milano]], [[Borsa di Shanghai]], Borsa di Parigi, Borsa di Francoforte, Borsa di Madrid, Borsa di Hong Kong, Borsa di Shenzhen, Tokyo Stock Exchange, Mumbai Stock Exchange, Seoul Stock Exchange, Borsa di San Paolo ecc.
 
Esistono varie borse nel mondo e, per scambiare azioni di una determinata società in borsa, l'azienda deve essere prima quotata in essa. La quotazione avviene solo se l'azienda rispetta determinati requisiti, ad esempio avere un capitale sociale non al di sotto di una certa soglia e, da quando ci si iscrive, produrre report finanziari trimestrali e controllati da un'agenzia di ''[[audit]]''. Un'azienda può anche disiscriversi da una borsa (''[[delisting]]'') o trasferirsi da una borsa all'altra (''translisting'') o quotarsi in due borse (''double listing''). Quando un'azienda si quota in borsa e emette le sue prime azioni nel mercato pubblico, queste azioni sono lanciate tramite un prezzo (collegato anche a un grande evento pubblicizzato) detto [[offerta pubblica iniziale]] (in sigla IPO). Il prezzo di queste azioni può anche essere sottostimato o sovrastimato (nel primo caso, l'azienda incorre in una perdita).
 
Oggi questi titoli sono dematerializzati, cioè non sono più dei pezzi di carta, ma dei dati virtuali e la compravendita avviene attraverso delle piattaforme di trading online e non più di persona in borsa o via telefono.
 
Tutto il denaro raccolto con le azioni emesse e esistenti/in circolazione nel mercato pubblico e/o privato (''outstanding shares'') si chiama [[capitalizzazione azionaria]] o di mercato (''market cap''). Per esempio, una società startup nata da poco viene solitamente classificata nelle ''[[NanoCAD|nano-cap]]'', mentre le piccole aziende solitamente sono delle ''micro-cap'' e ''small-cap''<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/investing/market-capitalization-defined/|titolo=Market capitalization|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=27 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027203653/https://www.investopedia.com/articles/basics/03/031703.asp|urlmorto=no}}</ref>.
 
L'insieme di tutte le compravendite di azioni forma, in senso astratto, il [[mercato azionario]], che è parte dunque del [[Mercato mobiliare|mercato dei valori mobiliari]] insieme a [[Mercato obbligazionario|quello obbligazionario]] e quello dei derivati.
 
Gli acquirenti di azioni possono essere comuni risparmiatori, grandi investitori professionali, altre società (ad esempio banche, ''corporation'', società di assicurazione, ecc.), lo Stato, nel qual caso si forma una società pubblica o a partecipazione statale, la dirigenza e i lavoratori dell'azienda stessa. I lavoratori, in generale, possono essere coinvolti direttamente nella partecipazione azionaria con dei piani appositi detti ''[[Employee Stock Ownership Plan]]'' (ESOP), con cui vengono pagati in azioni da cui derivano dividendi o la possibilità di rivenderle quando si alzano di valore.
 
Se la raccolta di finanziamenti a equity avviene over the counter, cioè in contesto privato, si parla di ''[[private equity]] financing''<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/p/privateequity.asp|titolo=Private equity|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=10 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210410085525/http://www.investopedia.com/terms/p/privateequity.asp|urlmorto=no}}</ref> (ad esempio l'apporto di ''seed capital'' da parte di un ''[[angel investor]]'' nei confronti di una ''startup'' o l'apporto di un fondo di ''[[venture capital]]''), altrimenti se avviene in borsa si parla di ''public equity financing''.
 
Infine, esistono più tipi di azione. Le azioni ordinarie sono quelle basilari e, comprandole, l'azionista ha anche potere di voto nell'assemblea dei soci quando si prendono decisioni importanti sul futuro dell'azienda (ad esempio emendamenti dello statuto sociale); il voto di default viene tarato in base al numero di azioni comprate ("''one share, one vote''") o, nella maggior parte dei casi, non si segue esplicitamente questo standard in favore del principio plutocratico: se l'azionista di maggioranza ha versato il 60% del capitale sociale, a prescindere dal numero di azioni comprate, il suo solo voto vale 60 su 100, quindi si dice che è anche un azionista di controllo<ref name="The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach (2nd edition). Oxford University Press, Oxford">{{Cita libro|titolo=Kraakman, Reinier; Armour, John; et al. The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach (2nd edition). Oxford University Press, Oxford/New York: 2009.}}</ref>. Le azioni privilegiate danno diritto di precedenza (prelazione) sugli azionisti ordinari quando si distribuiscono i dividendi ma, come contraltare, tolgono il diritto di voto. Altre azioni aumentano il potere di voto per tamponare gli opportunismi degli azionisti di controllo su quelli di minoranza. Questi tre sono i tipi principali di azioni. Nonostante esista una gerarchia nell'ordine della distribuzione di dividendi (azionisti privilegiati/con prelazione e quelli senza), tutti gli azionisti hanno il diritto di partecipare ai profitti a prescindere dall'ordine siccome vige il divieto assoluto di [[patto leonino]].
 
Se l'azienda fallisce e, fallite le rinegoziazioni dei crediti e le iniziative per salvarla dall'interno o dall'esterno (''[[employee buyout]]'', ''[[management buyout]]'', ecc.), gli azionisti hanno diritto a ricevere il denaro che resta dalla liquidazione dell'azienda. I primi a essere pagati sono coloro che sono intitolati a un risarcimento a seguito di un processo. Dopodiché vengono le banche. Se resta qualcosa, va poi ai fornitori e obbligazionisti. Infine, ammesso che resti qualcosa, vengono gli azionisti, rimborsati in base al [[Plutocrazia|principio plutocratico]]<ref name="The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach (2nd edition). Oxford University Press, Oxford" />.
 
== Quotazione ==
{{vedi anche|Quotazione}}
 
La [[quotazione]] di un'azione, ovvero del suo [[valore (economia)|valore]] nel mercato azionario, è in primis una conseguenza della maggiore o minore importanza in termini di [[Valore (economia)|valore]] o peso economico attribuita all'azienda cui essa è legata, seguendo dunque in linea di massima le quotazioni dell'azienda (ad esempio per [[fatturato]]). Un'altra fonte di quotazione è relativa all'andamento del particolare [[mercato]] di riferimento dell'azienda stessa all'interno del sistema economico, per cui rispetto all'[[obbligazione (finanza)|obbligazione]] l'azione è considerata in genere una forma di investimento a rischio finanziario maggiore, in quanto soggetta a quotazione sul [[mercato azionario]] quindi con valore mutevole nel tempo.
 
Si distinguono 3-4 valori di riferimento per il prezzo di un'azione:
* [[valore nominale]], relativo al [[capitale sociale (economia)|capitale sociale]] dell'emittente;
* [[prezzo di emissione]]: uguale o maggiore del prezzo nominale (sopra la pari);
* ''target price'': prezzo atteso dall'emittente;
* ''[[fair value]]'': prezzo atteso dai potenziali acquirenti e analisti, in base al prezzo corrente del [[Mercato finanziario secondario|mercato secondario]] (anche ''dopo'' il collocamento).
La valutazione utilizza l'[[analisi tecnica]] e l'[[analisi fondamentale]] (come l'[[analisi di bilancio]]).
 
== Rendimento ==
Il rendimento di un'azione dipende dall'incremento (o decremento) del valore dell'azione in un dato periodo a cui si aggiungono eventuali dividendi pagati nello stesso periodo.
 
Se P<small>1</small> è il [[prezzo]] di vendita di un'azione, P<small>0</small> il prezzo di acquisto (P<small>1</small> significa prezzo al momento 1 e P<small>0</small> prezzo al momento 0) e D il dividendo complessivamente pagato dall'azione tra il momento 0 e il momento 1, il rendimento percentuale può essere calcolato come:
 
:<math>\frac{P_1+D-P_0}{P_0 }\cdot 100</math>
 
A seconda che un investitore sia maggiormente interessato all'una o all'altra variabile, dividiamo l'insieme degli azionisti in ''[[cassettista|cassettisti]]'' e ''[[speculazione|speculatori]]'':
 
* i cassettisti tendono a tenere le azioni in [[Portafoglio (finanza)|portafoglio]] per lunghi periodi, generalmente poiché sono interessati ai dividendi o diritti di natura amministrativa (come il [[Assemblea (società per azioni)|diritto di voto]]); a questa categoria di azionisti preme quindi soprattutto prevedere l'entità dei dividendi futuri;
* gli speculatori, al contrario, non sono interessati ai diritti amministrativi e mantengono in [[Portafoglio (finanza)|portafoglio]] le azioni per un breve arco di tempo, aspettando che il loro prezzo salga abbastanza per permettere loro di realizzare una [[plusvalenza]] (oppure [[Mercato rialzista e mercato ribassista|vendono per ricomprare lo stesso titolo ad un prezzo inferiore]]); se consideriamo poi che il breve tempo di detenzione delle azioni spesso non permette loro nemmeno di percepire i dividendi, il loro interesse si concentrerà sul prezzo dell'azione.
 
== Calcolo del rendimento ==
=== Rendimento del cassettista ===
Il rendimento del cassettista si calcola seguendo il cosiddetto [[modello di Gordon]]:
 
:<math>P = \frac{D_1}{r-g}</math>\iff ossia <math>r = \frac{D_1}{P} + g </math>
 
dove:
Dove
* P è il prezzo dell'azione
* D<small>1</small> è il dividendo al tempo 1 (es. un anno dopo l'acquisto dell'azione)
* r è il rendimento
* g è il tasso di crescita del dividendo: si ipotizza che il dividendo nel tempo cresca ad un tasso 1+g, in modo tale che: <math>{D_2} = {D_1}\,{(1+g)}</math> ; g a volte viene uguagliato al tasso di inflazione, in modo tale che il valore del dividendo in termini reali sia sempre lo stesso.
 
* <math>P</math> è il prezzo dell'azione
E' evidente che, se calcolato ''ex ante'', tale previsione è soggetta ad alcune limitazioni, poichè il tasso di crescita futuro può essere approssimato al massimo facendo riferimento a dati storici; in più, perché il modello di Gordon sia valido, dobbiamo supporre che tutti gli anni il dividendo venga distribuito e che esso cresca sempre con un tasso (1+g).
* <math>D_1</math> è il dividendo al tempo 1 (ad esempio un anno dopo l'acquisto dell'azione)
* <math>r</math> è il rendimento atteso dall'azionista
* <math>g</math> è il tasso di crescita del dividendo.
Si ipotizza che il dividendo nel tempo cresca ad un tasso <math>1+g</math>, in modo tale che:
:<math>D_2 = D_1\,(1+g)</math>;
 
<math>g</math> a volte viene uguagliato al tasso di inflazione, in modo tale che il valore del dividendo in termini reali sia sempre lo stesso.
=== Rendimento dello speculatore ===
 
È evidente che, se calcolato ''ex ante'', tale previsione è soggetta ad alcune limitazioni, poiché il tasso di crescita futuro può essere approssimato al massimo facendo riferimento a dati storici; in più, perché il modello di Gordon sia valido, dobbiamo supporre che tutti gli anni il dividendo venga distribuito e che esso cresca sempre con un tasso <math>1+g</math>.
Calcolare il rendimento dello speculatore significa calcolare la plusvalenza sull'azione, ossia la differenza fra prezzo di acquisto e prezzo di vendita. La forte variabilità dei mercati e dei prezzi delle azioni non permette di calcolare con precisione tale valore: l'[[analisi fondamentale]] fornisce quindi alcuni indicatori per indicare, tramite il confronto con altre azioni se un titolo è sottovalutato o sopravalutato.
Alcuni di questi indicatori sono:
 
<math>r</math> è calcolabile in questo modo:
* [[Book value]]: (Patrimonio netto / N. azioni in circolazione)
* [[Earnings per share]] (EPS): (Utili netti / N. azioni in circolazione)
* [[Price to book value]]: (Prezzo del titolo / Book value)
* [[Price earnings]]: (Prezzo del titolo / Earnings per share)
 
:<math> r = r_{rf} + B \cdot (r_{mkt,M}-r_{rf,M}) </math>
== Principali tipi di azioni previste dalla legge italiana ==
dove:
 
* <math>r_{rf}</math> = tasso di rendimento ''risk free'' (di solito si prende il [[Buono_del_Tesoro_Poliennale|BTP]] di durata decennale)
=== Azioni ordinarie ===
 
* <math> B \cdot (r_{mkt,M}-r_{rf,M}) </math> è il premio per il rischio, essendo:
Sono le azioni che non rientrano in nessuna delle categorie seguenti. assegnano diritti patrimoniali quali il diritto al dividendo, diritto al rimborso del capitale in caso di scioglimento della società e il diritto di opzione in caso di aumento del capitale; assegnano anche diritti amministrativi tipicamente quello di voto nell'assemblea ordinaria e straordinaria della società.
** <math>B</math> = rischiosità relativa dell'investimento in essere rispetto al mercato (è un coefficiente che se maggiore di uno indica un investimento più rischioso rispetto a quello del mercato, se minore di uno indica un investimento meno rischioso rispetto a quello del mercato)
** <math>r_{mkt,M}</math> = tasso di rendimento medio di mercato (ad esempio prendere la media dell'indice del mercato considerato)
** <math>r_{rf,M}</math> = tasso di rendimento medio ''risk free''.
 
=== AzioniRendimento privilegiatedello speculatore ===
{{Vedi anche|Valore attuale delle opportunità di crescita}}
Calcolare il rendimento dello speculatore significa calcolare la plusvalenza sull'azione, ossia la differenza fra prezzo di vendita prezzo di acquisto. La forte variabilità dei mercati e dei prezzi delle azioni non permette di calcolare con precisione tale valore: l'[[analisi fondamentale]] fornisce quindi alcuni indicatori per indicare, tramite il confronto con altre azioni se un titolo è sottovalutato o sopravvalutato.
 
Alcuni di questi indicatori sono:
le azioni privilegiate sono azioni nominative che assicurano all'azionista la prelazione nel riparto degli utili e nel rimborso del capitale all'atto dello scioglimento della società.
Dati questi privilegi i portatori di azioni privilegiate subiscono delle limitazioni nel diritto di voto, che è precluso nelle assemblee ordinarie, mentre è concesso in quelle straordinarie.
 
* ''[[Book value]]'': (patrimonio netto / numero di azioni in circolazione)
=== Azioni di risparmio ===
* ''[[Utili per azione]]'' (EPS): (utili netti / numero di azioni in circolazione)
* ''[[Price to book value]]'': (prezzo del titolo / ''book value'')
* ''[[Rapporto prezzo-utili]]'': (prezzo del titolo / EPS)
 
== Note ==
Sono azioni prive del diritto di voto nell'assemblea ma privilegiate nella distribuzione del [[dividendo]], poiché la società emittente deve distribuire utili ai titolari di queste azioni fino ad almeno il 5% del valore nominale delle azioni stesse. Possono essere emesse solo dalla società quotate in borsa e sono, solitamente, destinate ai piccoli risparmiatori che cercano più il rendimento dell'investimento che l'esercizio del diritto di voto. Sono state istituite in Italia con la legge 7 giugno 1974 n. 216, che ha istituito la [[Consob]].
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Azioni a voto limitato ===
* Brealey, Richard; Myers, Stewart; Allen, Franklin. ''Principles of Corporate Finance. 12th edition.'' McGraw-Hill, New York: 2017.
* Kraakman, Reinier; Armour, John; et al. ''The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach (2nd edition).'' Oxford University Press, Oxford/New York: 2009.
 
== Voci correlate ==
Sono azioni che subiscono una limitazione del diritto di voto rispetto alle azioni ordinarie (ad esempio, possono votare solo nelle assemblee straordinarie), fino alla sua totale soppressione.
{{div col}}
Se vengono emesse da società quotate in borsa, devono avere un priviliegio dal punto di vista patrimoniale, secondo quanto previsto dall'art. 145 comma 1 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, venendo ad assumere la veste di azioni di risparmio o azioni privilegiate.
* [[Società (diritto)]]
Se sono emesse da società non quotate in borsa, il diritto di voto può essere limitato anche senza la concessione del privilegio patrimoniale.
* [[Finanza d'impresa]]
* [[Contabilità finanziaria]]
* [[Azione (diritto societario italiano)]]
* [[Azionista]]
* [[Azione di risparmio]]
* [[Azione privilegiata]]
* [[Borsa valori]]
* [[Dividend yield]]
* [[Indice azionario]]
* [[Mercato azionario]]
* [[Quotazione]]
* [[Razionamento azionario]]
* [[Costo del capitale proprio]]
* [[Portatore d'interessi]]
{{div col end}}
 
=== AzioniAltri correlateprogetti ===
{{interprogetto|wikt=azione|preposizione=sull'}}
 
== Collegamenti esterni ==
Sono azioni che attribuiscono ai loro titolari la partecipazione agli utili di un determinato settore dell'attività della società, indipendentemente dal risltato economico complessivo della società emittente. Sono disciplinate dall'articolo 2350 comma 2 del [[codice civile]] e sono state istituite con la riforma del diritto societario entrata in vigore a gennaio 2004.
 
* https://www.investopedia.com/terms/s/shares.asp Definizione di "azione" su Investopedia.com
[[Categoria:Finanza]][[categoria:diritto commerciale]]
* https://www.investopedia.com/ask/answers/09/difference-between-bond-stock-market.asp Differenza tra mercato azionario e obbligazionario su Investopedia.com
{{diritto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|diritto|economia}}
 
[[Categoria:Finanza aziendale]]
[[be:Акцыя]]
[[Categoria:Diritto societario]]
[[ca:Acció]]
[[Categoria:Mercato azionario]]
[[de:Aktie]]
[[Categoria:Titoli di rendita]]
[[en:Stock]]
[[es:Acción (finanzas)]]
[[et:Aktsia]]
[[fi:Osake]]
[[fr:Action boursière]]
[[he:מניה]]
[[ia:Compartir]]
[[id:Saham]]
[[ja:株式]]
[[ms:Saham]]
[[nl:Aandeel]]
[[pl:Akcja (prawo)]]
[[pt:Ação (bolsa de valores)]]
[[ru:Акция (финансы)]]
[[sv:Aktie]]
[[zh:股票]]