Lacchiarella: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
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|Panorama =
|
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Milano
|Amministratore locale = Antonella Violi
|Partito = [[Lista civica]] Lacchiarella bene comune
|Data elezione = 25-5-2014 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG-MM-AAAA senza zeri superflui-->
|Data rielezione = 9-6-2024
|
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Casirate Olona]], [[Mettone]], [[Villamaggiore]]
|Divisioni confinanti = [[Basiglio]], [[Binasco]], [[Bornasco]] ([[Provincia di Pavia|PV]]), [[Casarile]], [[Giussago]] (PV), [[Pieve Emanuele]], [[Siziano]] (PV), [[Vidigulfo]] (PV), [[Zibido San Giacomo]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2514
|Nome abitanti = ciarlaschi, lacchiarellesi
|Patrono = [[Santa Maria Assunta]]
|Festivo = 15 agosto
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Lacchiarella (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lacchiarella nella città metropolitana di Milano
}}
'''Lacchiarella''' (''Laciarèla'' in [[dialetto milanese]]<ref name=diz>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=339 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/339 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Milano]] in [[Lombardia]], situato a sud del [[Milano|capoluogo regionale]].
== Origini del nome ==
Il nome Lacchiarella, in lombardo ''Laciarèla'', significa "piccola latteria" e tale definizione deve essere attribuita alla produzione di [[latte]] della zona.<ref name=diz/> Secondo una più recente teoria, d'altro canto, in analogia con numerosi altri toponimi dell'Italia Longobarda su base ''lagar'' (accampamento, postazione), Lacchiarella deve il suo nome all'acquartieramento dei Longobardi in quella località strategica, posta a metà strada lungo l'antico tracciato viario tra Milano e Pavia<ref>{{Cita libro|lingua=it|nome=Giuseppe|cognome=Greco|titolo=Il Lago scomparso: L'eredità sommersa dei Longobardi in Italia|url=https://books.google.it/books/about/Il_Lago_scomparso.html?id=-djUEAAAQBAJ&redir_esc=y|accesso=2025-07-03|data=2023-08-30|editore=Gagliardi Editore|ISBN=979-12-81098-02-2}}</ref>.
== Storia ==
Il comune di Lacchiarella è situato a [[sud]] di [[Milano]] nella zona bassa della [[pianura padana]]. Da Cascina Decima, moderna [[corte lombarda]] di Lacchiarella, passava la [[via Mediolanum-Ticinum|strada romana]] che collegava ''[[Mediolanum]]'' con ''Ticinum'' ([[Pavia]]). Il suo nome deriva da ''Ad Decimum'', che ricorda la sua distanza in [[Miglio (unità di misura)|miglia]] da ''Mediolanum''.<ref>{{cita libro|titolo=I miliari come fonte topografica e storica. L'esempio della XI Regio (Transpadana) e delle Alpes Cottiae|autore=Elena Banzi|anno=1999|editore=École Française de Rome|url=https://www.persee.fr/doc/efr_0223-5099_1999_ths_254_1#efr_0223-5099_1999_ths_254_1_T2_0009_0000|accesso=28 dicembre 2018|}}</ref>
Il paese, che ha sicuramente origini [[Impero romano|romane]], sorse e si sviluppò in seguito alla [[Bonifica idraulica|bonifica]] della pianura. Dall'anno [[400|400 d.C.]] Lacchiarella subì le disastrose [[invasioni barbariche]]: dagli [[Unni]] ai [[Goti]] e dai [[Longobardi]] ai [[Franchi]] e agli [[Magiari|Ungari]] che, nell'[[898]], la [[Saccheggio|saccheggiarono]] e distrussero con razzie di ogni genere. In seguito al reiterarsi di queste scorrerie, i milanesi eressero il castello di Lacchiarella con la [[Rocca (fortificazione)|rocca]], le torri e il [[fossato]] e ne mantennero il presidio fino al [[1275]]; successivamente, per ridurre costi insostenibili, molti castelli dovettero essere smantellati e questa sorte toccò anche a quello di Lacchiarella.
Nel [[XIII secolo]] [[Matteo Visconti]], signore di [[Milano]], realizzò nuove opere di fortificazione e fece ricostruire soltanto la rocca, attuale sede del Consiglio Comunale. Nel [[1630]], la terribile [[peste]], mirabilmente descritta dal [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] nei ''[[Promessi Sposi]]'', mieté molte vittime anche a Lacchiarella ma, passata l'[[epidemia]], la vita riprese con fervore e il paese divenne un prestigioso centro di [[Commercio|scambi]] del vasto territorio circostante. Nel 1786 il comune di Lacchiarella fu inserito nella [[Provincia di Pavia (Lombardia austriaca)|provincia di Pavia]].
Nel [[risorgimento|periodo risorgimentale]] numerosi cittadini di Lacchiarella si distinsero per il loro valore. Ricordiamo: [[Gaetano Tibaldi]] alla difesa di [[Venezia]] nel [[1849]], il tredicenne [[Giambattista Vigo]] alla difesa di [[Roma]] nel [[1849]] e i fratelli Federico (uno dei [[Spedizione dei Mille|Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi]]) ed Erminio Tessera.
A testimonianza delle antiche origini di Lacchiarella restano anche le chiese del paese. L'[[Oratorio (architettura)|Oratorio]] di [[San Martino di Tours|San Martino]], dedicato al santo vescovo di [[Tours]] e realizzato nel XVI secolo. Distrutto e ricostruito più volte, fu fatto restaurare nel [[1958]] da mons. Felice Falcetti e oggi si possono ammirare le porte in [[bronzo]], da lui commissionate, con [[Bassorilievo|bassorilievi]] raffiguranti alcuni episodi della vita del santo e i preziosi [[affresco|affreschi]]. La chiesa principale di Lacchiarella è dedicata a [[Assunzione di Maria|Santa Maria Assunta]]. Eretta nel [[1430]] fu poi demolita nel [[1600]] e su quella stessa area fu ricostruita. Venne consacrata il 17 aprile 1603 dal cardinale [[Federico Borromeo]] divenendo parrocchia [[Prevosto|prepositurale]] a seguito della soppressione della [[Pievi milanesi|pieve di Decimo]]. In essa fu collocata la bellissima immagine della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], tuttora oggetto di venerazione<ref>{{Cita web|lingua=it|url=http://www.parrocchielacchiarella.it/parrochie/santa-maria-assunta/la-storia-della-prepositura/|titolo=La storia della Prepositura {{!}} Unità Pastorale|accesso=6 aprile 2025}}</ref>.
Storicamente importante è l'Oratorio di [[San Rocco]], con il suo prezioso patrimonio [[Arte|artistico]], voluto nel [[1565]] da [[San Carlo Borromeo]] per la [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] dei [[Disciplini]] fondata da lui stesso e posta sotto la protezione di [[Arcangelo Michele|san Michele]]. Fervente la pietà popolare nel paese: infatti erano numerose le [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]] storicamente presenti: la Confraternita del Suffragio, il Terz'ordine francescano, la Confraternita del Santo Rosario e infine la Confraternita del Santissimo Sacramento ancora presente<ref>{{Cita web|lingua=it|url=http://www.parrocchielacchiarella.it/liturgia/confraternita-del-ss-sacramento/|titolo=Confraternita del SS.Sacramento {{!}} Unità Pastorale|accesso=6 aprile 2025}}</ref>.
Negli ultimi decenni Lacchiarella si è notevolmente sviluppata, mutando la sua fisionomia di paese prettamente [[Agricoltura|agricolo]] in centro [[industria]]le, progredendo nel [[commercio]] e nell'[[artigianato]].
===Simboli===
{{citazione|D'azzurro, alla [[Torre (araldica)|torre]] d'argento, quadrata e merlata di quattro pezzi, aperta e finestrata del campo, movente da una campagna di verde e sormontata da un leone tenente con le branche anteriori un ramo di cotogno al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo stemma è liberamente utilizzato dal comune anche se privo di formale decreto di concessione.
La torre ricorda l'antico castello visconteo che occupa il centro dell'abitato. La figura del leone che tiene con le sue branche un ramo di cotogno è tratta, con qualche lieve variazione, dallo stemma della famiglia degli Sforza di Milano<ref>
Famiglia Sforza di Milano: ''d'azzurro, al leone d'oro, linguato di rosso, tenente con le zampe anteriori un ramo di cotogno, di verde, fruttato d’oro, di un pezzo''. Cfr {{cita libro|p=528 |vol= II |titolo= Dizionario storico-blasonico |autore= G.B. di Crollalanza |editore= Arnaldo Forni |città= Bologna|anno= 1886 }}</ref> che furono fra i primi feudatari di Lacchiarella.<ref>{{cita web|url= https://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/portale/territorio/comuni/Lacchiarella/ |titolo= Comune di Lacchiarella |sito= Città metropolitana di Milano |accesso= 7 settembre 2023 }}</ref>
Il gonfalone è un drappo di giallo.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Rocca ===
{{F|centri abitati della Lombardia|dicembre 2023}}
L'origine della Rocca è molto antica, risale circa alla metà del X secolo, nel periodo delle invasioni degli Ungari o Magiari. La Rocca era affiancata da un castello e da una bicocca. Lacchiarella era un paese agricolo autosufficiente e aveva nella Rocca, con il suo ponte levatoio, le torri merlate ed il fossato intorno, un baluardo essenziale per la sua difesa. La Rocca vide numerose guerre dopo l'anno 1000 tra milanesi e pavesi per il possesso del territorio (famosa la battaglia di Campomorto e la distruzione della Pieve di Decimo) fino al definitivo dominio di Milano.
La storia della Rocca è strettamente collegata alle vicende del territorio milanese nel periodo, dal XIII al XV secolo, in cui fu dominato prima dai Della Torre o Torriani, poi dai Visconti ed in ultimo dagli Sforza. La Rocca ebbe quindi molteplici passaggi di proprietà, legati alle vicende delle varie famiglie nobiliari che ne sono venute in possesso. Infine nel 1837 Giuseppe Antonio Beretta acquisì all'asta la proprietà con annesse alcune case e poderi. Avviò vari lavori che cambiarono la fisionomia dell'edificio e la sua destinazione, che sino ad allora aveva mantenuto una funzione pubblica.
Nel gennaio 1911 avvenne la cessione alla Cooperativa tra operai e contadini di Lacchiarella, che avviò importanti lavori che si conclusero nel 1919. Con l'avvento del fascismo la cooperativa prese il nome di “Dopolavoro per operai e contadini fascisti”, fino a che nel 1945 rinacque la cooperativa con la vecchia denominazione e diede avvio a nuovi lavori di ristrutturazione. Fino alla metà degli anni sessanta la Rocca era un centro vitale per le attività che si svolgevano in paese, ed anche feste, balli e attività ricreative che coinvolgono tutta la comunità ciarlasca. Nei saloni sottostanti vi era la sede della cooperativa di consumo con annesso spaccio e bar.
Nel 1968, per salvare la Rocca dalle difficoltà finanziarie, subentrò la società “La nostra Rocca”, di ispirazione cattolica, che elaborò
diverse ipotesi di ristrutturazione e nel frattempo concesse l'immobile sia a privati, per attività commerciali, che ad associazioni locali (Acli, Avis, Avisella…).
La Rocca manifestava i segni del tempo trascorso e necessitava di significativi interventi di manutenzione che avrebbero richiesto notevoli risorse, impensabili per la società proprietaria. Dal 1992 l'amministrazione comunale manifestò l'interesse all'acquisto dell'immobile e dopo una laboriosa trattativa e varie vicende durate alcuni anni entrò finalmente in possesso dell'immobile e cominciò ad elaborare il progetto di recupero, per riportarlo all'antico splendore e per dare una sede definitiva e prestigiosa al Consiglio comunale. I lavori di ristrutturazione e recupero sono iniziati nel 1999 e si sono conclusi definitivamente agli inizi del 2003.
Nella Rocca è ospitata la Biblioteca comunale al piano seminterrato; al piano rialzato la Sala Consiliare, una sala a volta destinata alla celebrazione dei matrimoni civili e la sede della Pro Loco. Al primo e al secondo piano sono stati realizzati uffici e a sale riunioni, utilizzati dal 2014 come sede di parte degli uffici comunali.
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta]]
* [[Chiesa parrocchiale dei Santi Donato e Carpoforo]]
* [[Chiesa ex parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo]]
* Chiesa di San Rocco
* Chiesa di San Martino
* Oratorio di San Giuseppe
* Asilo di San Carlo Borromeo
* Monastero copto ortodosso Anba Shenuda
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
*{{formatnum:1370}} nel [[1751]]
*{{formatnum:1376}} nel [[1771]]
*{{formatnum:1640}} nel [[1805]]
*{{formatnum:1728}} nel [[1809]]
*{{formatnum:2415}} nel [[1811]] dopo temporanea annessione di [[Casirate Olona|Casirate]] e [[Mettone]]
*{{formatnum:2700}} nel [[1853]] dopo definitiva annessione di [[Villamaggiore]] nel [[1842]]
*{{formatnum:2896}} nel [[1861]]
*{{formatnum:3809}} nel [[1871]] dopo definitiva annessione di [[Casirate Olona|Casirate]] e [[Mettone]] nel [[1869]]
{{Demografia/Lacchiarella}}
=== Tradizioni e folclore ===
====Autunno Ciarlasco - Palio dell'oca====
Lacchiarella fin dai tempi antichi era nota per l'allevamento delle oche. Nel 1833, in una descrizione del paese, [[Cesare Cantù]] descriveva Lacchiarella come "paese famoso per le sue oche".
A partire dal 1977 i ciarlaschi, ispirandosi ai giochi tradizionali del 15 e 16 agosto, allora festa patronale e del paese, si sfidano per contendersi il Palio dell'Oca.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.paliodellocalacchiarella.org/|titolo=Palio dell'Oca di Lacchiarella - Homepage|sito=Palio dell'Oca di Lacchiarella|accesso=6 aprile 2025}}</ref> La disfida si svolge nelle prime tre domeniche di autunno, l'ultima di settembre e le prime due di ottobre, da ciò la manifestazione prende anche il nome di Autunno Ciarlasco. I cantoni che si contendono il Palio sono sette e i loro nomi derivano dall'antica toponomastica del paese.
I sette cantoni partecipanti al Palio sono:
* Betula
* Municipin
* Piaseou
* Piss
* Prà Vedar
* Punt da Lègn
* San Ruchin
Nel corso dell'autunno Ciarlasco si svolgono giochi di abilità, velocità e tecnica oltre che danze e varie esibizioni. Tra le tradizionali prove, la cosiddetta corsa delle oche<ref name=":0">{{cita|Pifferi|foto 85, disascalia|}}.</ref>.
== Geografia antropica ==
Secondo l'[[ISTAT]], il territorio comunale comprende il [[centro abitato]] di Lacchiarella, le [[Frazione (geografia)|frazioni]] di [[Casirate Olona]], [[Mettone]] e [[Villamaggiore]], e le [[Località abitata|località]] di Cascina Birolo, Centenara e Concorezzo<ref>{{Cita web |url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T081B52S&v=1UH08207RH5000000 |titolo=ISTAT - Dettaglio località abitate |accesso=6 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611110311/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T081B52S&v=1UH08207RH5000000 |urlmorto=sì }}</ref>.
== Infrastrutture e trasporti ==
Nel territorio comunale di Lacchiarella si trova la [[stazione di Villamaggiore]], nella [[Villamaggiore|frazione omonima]], posta lungo la [[ferrovia Milano-Genova]], a servizio di Lacchiarella e della vicina [[Siziano]], servita dalla [[Servizio ferroviario suburbano di Milano#Linea S13|linea S13 del servizio suburbano di Milano]].
La stazione è stata usata come set dell'episodio 2x03 ''Quattro assi per una rapina'' de "[[I misteri di Cascina Vianello]]", mentre il vecchio passaggio a livello, ora non più visibile, di una scena del film ''[[Tutti gli uomini del deficiente]]''.
==Galleria d'immagini==
=== Autunno Ciarlasco ===
<gallery>
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (1).jpg
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (2).jpg
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (3).jpg
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (4).jpg
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (5).jpg
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (6).jpg
File:Autunno Ciarlasco, Lacchiarella (7).jpg
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Enzo Pifferi|autore2=Laura Tettamanzi|autore3=Emilio Magni|titolo=da milano lungo i navigli|annooriginale=1987|editore=Editrice E.P.I.|città=Como|cid=Pifferi}}
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Villamaggiore]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{ToponimoLombardia}}
{{Comuni della città metropolitana di Milano}}
{{Comuni del Parco Agricolo Sud Milano}}
{{Vicariato di Binasco}}
{{Via Mediolanum-Ticinum}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Milano}}
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