Ingegneria chimica: differenze tra le versioni

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{{C|Voce da rivedere, soprattutto l'incipit; si fa infatti confusione tra ingegneria chimica e ingegneria di processo.|ingegneria|novembre 2014}}
L<nowiki>'</nowiki>'''ingegneria chimica''' è quella branca dell'[[ingegneria]] che si occupa della conduzione, [[gestione]] e [[progettazione]] dei processi produttivi [[industria]]li degli [[impianto chimico|impianti chimici]]. È, assieme all'[[ingegneria meccanica]] e all'[[ingegneria civile]], una delle tre "ingegnerie storiche".
[[File:Colonne distillazione.jpg|thumb|Parte di un impianto per il trattamento chimico del [[petrolio]]. In particolare sono raffigurate delle colonne di [[distillazione]] per il recupero di [[solvente]].]]
 
L{{'}}'''ingegneria chimica''' è un ramo dell'[[ingegneria]] che applica principi di [[fisica]], [[chimica]], [[scienza dei materiali]] e di altre discipline collegate alla [[progettazione]] di sistemi e soluzioni per produrre in serie prodotti chimici, petrolchimici e farmaceutici.
In coerenza col suo nome, ha come scopo di studio l’ingegneria di processo, cioè quella parte delle scienze politecniche che si occupa delle “trasformazioni” a livello della [[materia]], delle [[molecole]] e delle macrostrutture molecolari. Si occupa quindi dell’[[energia]] e delle sue trasformazioni. Quindi, stante la vocazione di ingegneria industriale, i processi di trasformazione di materia ed energia sono studiati ed analizzati come premessa alla realizzazione degli [[impianto chimico|impianti]] corrispondenti, progetto, costruzione ed esercizio, tenendo in debito conto le compatibilità economiche, ambientali e di gestione in sicurezza.
 
Una parte sostanziale dell'ingegneria chimica ricade all'interno della cosiddetta [[ingegneria di processo]], cioè quella parte delle scienze politecniche che si occupa delle "trasformazioni" delle [[sostanza chimica|sostanze]] e dei [[materiale|materiali]]. Questi processi di trasformazione sono studiati ed analizzati come premessa alla realizzazione dell'[[impianto chimico]] utilizzato per svolgere tali processi, che rappresenta perciò la sintesi finale di tutto lo studio.
L'implementazione di un processo in un impianto richiede la concezione e la realizzazione di uno schema ordinato di operazioni di trasformazione con elementi, o sottosistemi, collegati in serie, in parallelo, e da linee di riciclo: materiali, energetiche e di informazione. Di qui, l'importanza che nell'ingegneria chimica riveste anche l'implementazione [[informatica]], con l'uso di codici a volte semplici ([[Matlab]]) a volte più complessi([[Maple]], [[Femlab]], [[PFC]], [[Amber 8]], [[LabView]], [[Gaussian]]).
 
L'implementazione di un processo chimico in un impianto richiede la realizzazione di uno schema ordinato di operazioni di trasformazione dove gli elementi sono collegati in serie, in parallelo e con linee di [[Corrente di ricircolo|riciclo]]. Di qui, l'importanza che nell'ingegneria chimica riveste anche la conoscenza [[informatica]], con l'uso di [[Linguaggio di programmazione|linguaggi di programmazione]] ([[MATLAB]], [[Fortran]], [[C++]]), di [[Simulazione di processo|simulatori di processo]] ([[Aspen]], [[DynSys]]), software di modellazione molecolare ([[Amber 8]], [[Gaussian]]) e programmi per il controllo di processo ([[LabView]], programmi per la gestione dei [[Controllore logico programmabile|PLC]]).
L’ingegneria chimica si inquadra così nella più ampia categoria di [[ingegneria dei sistemi]] e, in quanto tale, richiede e si avvale di metodologie decompositive, o analitiche, per esaminare le varie sfaccettature di ogni singola unità e saperle descrivere in termini quantitativi, e di tecniche compositive, o sintetiche, per ricostruire, per via di calcolo, le proprietà e le prestazioni del processo/impianto ([[sistema]]).
 
L'ingegneria chimica ha inoltre molti punti in comune con l'[[ingegneria dei sistemi]], in quanto richiede e si avvale di metodologie analitiche per poter esaminare le varie sfaccettature di ogni singola [[apparecchiature chimiche|unità]] e descrivere in termini quantitativi e qualitativi le proprietà e le prestazioni del [[sistema]] (processo o impianto) in analisi.
===Storia dell'ingegneria chimica===
Il primo corso di laurea in Ingegneria Chimica fu attivato nel celebre [[MIT]] di Boston negli ultimi anni dell'Ottocento. In Italia, il primo corso di laurea fu attivato nel primo decennio del Novecento presso il [[Politecnico di Milano]].
 
==Storia dell'ingegneria chimica==
È possibile distinguere la storia dell'ingegneria chimica, che si sviluppa dalla fine del secolo diciannovesimo, in tre epoche.
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1986-0205-015, Chemiekombinat Bitterfeld, Produktion von Weißtönern.jpg|thumb|upright=1.4|Operatori di fronte ad un pannello di controllo di un [[impianto chimico]] ([[1986]]).]]
 
È possibile distinguere la storia dell'ingegneria chimica, che si sviluppa dalla fine del [[XIX secolo]], in tre epoche:
La prima, sulla spinta dell'[[industrializzazione]], si rivolse allo studio e all'analisi delle tecnologie di produzione tipiche dei vari processi dell'[[Chimica industriale|industria chimica]]; in altre parole l'ingegneria chimica nasce essenzialmente come risposta alle necessità di sviluppo e controllo delle [[raffineria (petrolio)|raffinerie]] e delle [[industria petrolchimica|industrie petrolchimiche]] e chimiche di base.
* La prima, sulla spinta dell'[[industrializzazione]], si rivolse allo studio e all'analisi delle tecnologie di produzione tipiche dei vari processi dell'[[Chimica industriale|industria chimica]]; in altre parole l'ingegneria chimica nasce essenzialmente come risposta alle necessità di sviluppo e controllo delle [[raffineria (petrolio)|raffinerie]] e delle [[industria petrolchimica|industrie petrolchimiche]] e chimiche di base.
* La seconda riconobbe che l'enorme varietà di processi dell'industria chimica è, in effetti, solo una combinazione di poche "unità fondamentali" ([[reattore chimico|reattori chimici]], [[scambiatore di calore|scambiatori di calore]], [[apparecchiature chimiche|apparecchiature di separazione]], ecc.). Queste "unità fondamentali" presero il nome di "operazioni unitarie" e nacque l'impiantistica chimica. Tale evoluzione è iniziata nel [[1930]] negli Stati Uniti e si è poi diffusa in tutto il mondo.
* La terza rivoluzione prese coscienza del fatto che tutti gli impianti si possono comunque ricondurre agli stessi fenomeni basilari: aspetti [[termodinamica|termodinamici]], [[cinetica chimica]], [[scambio di materia]], [[trasmissione del calore|di energia]] e [[quantità di moto|fluidodinamica]]. Il 31 gennaio 1960 con {{Chiarire|[[Kramer]] (Paesi Bassi), [[Levich]]}} (URSS), [[Robert Byron Bird|Bird]], [[Warren E. Stewart|Stewart]] e [[Edwin N. Lightfoot|Lightfoot]] (USA) nasce l'ingegneria chimica moderna.
 
Il primo corso di laurea in ingegneria chimica fu attivato nel [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] di [[Boston]] negli ultimi anni dell'Ottocento. In Italia, il primo corso di laurea fu istituito agli inizi del Novecento presso il [[Politecnico di Milano]]. Il Politecnico si specializzerà negli anni nei settori della [[termodinamica]], [[cinetica chimica]] e [[catalisi]] industriale e uno dei suoi docenti, [[Giulio Natta]], riceverà il [[Premio Nobel per la Chimica]].
La seconda riconobbe che l'enorme varietà di processi dell'industria chimica è, in effetti, solo una molteplicità di combinazioni di relativamente poche unità fondamentali ([[reattore chimico|reattori chimici]], [[scambiatore di calore|scambiatori di calore]], [[apparecchiature chimiche|apparecchiature di separazione]], ecc.). Tale evoluzione è iniziata nel 1930 negli Stati Uniti e si è poi diffusa in tutto il mondo.
 
== Percorso di studio ==
La terza prese coscienza del fatto che le unità fondamentali si possono comunque ricondurre agli stessi fenomeni basilari, detti [[fenomeni di trasporto]], ([[scambio di materia]], [[trasmissione del calore|di energia]] e [[fluidodinamica|quantità di moto]]), ed è pertanto da questi che si origina il percorso conoscitivo che porta agli ''impianti'' e ai ''processi'' attraverso le unità fondamentali. Attorno al 1960 con [[Kramer]] (Olanda), [[Levich]] (URSS), [[R. Byron Bird|Bird]], [[Warren E. Stewart|Stewart]] e [[Edwin N. Lightfoot|Lightfoot]] (USA) nasce l'ingegneria chimica moderna.
{{...|ingegneria|arg2=chimica}}
 
=== Confronto tra chimica e ingegneria chimica ===
===La "difficoltà" del corso di laurea===
Sebbene i chimici e gli ingegneri chimici abbiano in comune molte conoscenze scientifiche e tecniche di base (tra cui la [[chimica inorganica]], la [[chimica organica|organica]] e la [[biochimica]]), i rispettivi percorsi di studio e professionali sono profondamente differenti per varie ragioni. In particolare:
Secondo un'indagine [[Almalaurea]]<ref>http://www.almalaurea.it/</ref> , la laurea in Ingegneria Chimica è tra le più difficili lauree in [[Ingegneria]], assieme ad [[Ingegneria Elettronica]], [[Ingegneria Meccanica]] ed [[Ingegneria Civile]]. Tuttavia, i dati dimostrano anche un elevato livello di soddisfazione professionale ed economica tra chi giunge alla laurea, oltre a un giudizio largamente positivo sulla qualità della formazione ricevuta.
* generalmente, lo scopo del chimico è la produzione e analisi di sostanze chimiche in laboratorio, mentre l'ingegnere chimico si rivolge alla produzione di sostanze su scala industriale; dunque il chimico avrà in genere maggiore dimestichezza con apparecchiature di laboratorio, mentre l'ingegnere chimico si dedicherà in genere alla progettazione, controllo e gestione di impianti industriali; nonostante ciò, un chimico può lavorare anche per un'industria chimica (ad esempio per l'analisi di campioni prelevati da un impianto chimico, che però avviene sempre in laboratorio) e un ingegnere chimico può lavorare anche in laboratorio (ad esempio per svolgere prove di laboratorio su apparecchiature di laboratorio che simulano il comportamento delle apparecchiature industriali);
* il chimico è concentrato principalmente allo studio della chimica e delle sue branche, mentre l'ingegnere chimico deve considerare, oltre ai fenomeni chimici, i molteplici aspetti di un processo: dal trasferimento di materia ed energia ai fattori gestionali ed economici, dalle problematiche di sicurezza a quelle di carattere ambientale;
* il chimico ha un approccio più scientifico (cioè svolge calcoli ed esperimenti che servono a validare certe ipotesi, ad esempio sulla natura di una particolare sostanza), mentre l'ingegnere chimico ha un approccio più ingegneristico (cioè svolge una serie di calcoli ed esperimenti che servono alla realizzazione di una particolare opera d'ingegno, che è in genere un [[impianto chimico]] o una sua parte, ma non solo).
 
=== Branche dell'ingegneria chimica ===
===Sbocchi professionali===
Nell'ambito dell'ingegneria chimica possono essere identificati i seguenti rami:
Il laureato in Ingegneria chimica ha competenze professionali che riguardano la produzione industriale di sostanze chimiche e nello stesso tempo coprono un ampio campo di tecnologie di trasformazione tipiche di tutta l’[[Attività manifatturiera|industria manifatturiera]]: dalla trasformazione degli [[alimenti]] alla produzione e distribuzione dei [[combustibili]], dall’[[industria farmaceutica]] all’abbattimento di [[inquinanti]], per citare solo alcuni esempi. L’ingegnere chimico è dunque un professionista in grado di operare tanto nel settore industriale quanto in quello dei servizi, svolgendo funzioni di natura tecnica, di pianificazione e coordinamento per quanto riguarda la ricerca e sviluppo di nuovi processi, il progetto, la gestione e l’ottimizzazione di un [[impianto chimico]].
* ingegneria chimica di processo
* ingegneria chimica di prodotto
* ingegneria delle reazioni chimiche
* [[ingegneria biochimica]]
* [[ingegneria elettrochimica]]
* ingegneria chimica e alimentare.
 
=== Altre branche dell'ingegneria correlate ===
Perciò, il laureato in Ingegneria chimica ha opportunità d’impiego a livello dirigenziale presso:
 
Altre branche dell'ingegneria che nel percorso di studi presentano molte affinità con l'ingegneria chimica sono:
* industrie chimiche e petrolchimiche, di produzione e trasformazione di materie plastiche, siderurgiche, metallurgiche, farmaceutiche, alimentarie, agrarie, produzione di cellulosa e carta, produzione e formulazione di vernici e pigmenti, industrie tessili;
* [[ingegneria dei materiali]]
* [[Ingegneria petrolchimica|ingegneria del petrolio]]
* [[ingegneria di processo]]
* [[ingegneria dei sistemi]].
 
== Sbocchi professionali ==
* società d’ingegneria specializzate nel progetto, installazione e avviamento di impianti industriali, analisi di affidabilità, analisi dei rischi industriali e ambientali, analisi del ciclo di vita;
Il laureato in ingegneria chimica ha competenze professionali che riguardano la produzione industriale di sostanze chimiche e nello stesso tempo coprono un ampio campo di tecnologie di trasformazione tipiche di tutta l'[[Attività manifatturiera|industria manifatturiera]]: dalla trasformazione degli [[alimenti]] alla produzione e distribuzione dei [[combustibili]], dall'[[industria farmaceutica]] all'abbattimento di [[inquinanti]], per citare solo alcuni esempi. L'ingegnere chimico è dunque un professionista in grado di operare tanto nel settore industriale quanto in quello dei servizi, svolgendo funzioni di natura tecnica, di pianificazione e coordinamento per quanto riguarda la ricerca e sviluppo di nuovi processi, il progetto, la gestione e l'ottimizzazione di un [[impianto chimico]].
 
Perciò, il laureato in Ingegneria chimica ha opportunità d'impiego a livello dirigenziale presso:
* industrie chimiche e petrolchimiche, di produzione e trasformazione di materie plastiche, siderurgiche, metallurgiche, farmaceutiche, alimentarie, agrarie, produzione di cellulosa e carta, produzione e formulazione di vernici e pigmenti, industrie tessili;
* società d'ingegneria specializzate nel progetto, installazione e avviamento di impianti industriali, analisi di affidabilità, analisi dei rischi industriali e ambientali, analisi del ciclo di vita;
* centri di ricerca avanzati e di innovazione tecnologica;
 
* società di servizi industriali (ambiente, energia e sicurezza);
 
* società di distribuzione di gas combustibile;
 
* enti pubblici e agenzie operanti nel settore ambientale e della valutazione dei rischi;
* società o enti pubblici a carattere medico ([[azienda sanitaria locale]]);
* organismi sovranazionali che si occupano di sviluppo tecnologico e del controllo dei rischi associati alla produzione, al trasporto e all'uso di prodotti chimici.
 
I risultati di indagini svolte su un campione significativo di laureati in Ingegneria chimica negli ultimi anni dimostrano che il titolo offre ottime opportunità nella ricerca di un impiego qualificato: quasi nove laureati su dieci trovano un lavoro con qualifica di ingegnere entro tre mesi dal completamento degli studi. Tra i laureati con un periodo di attività compreso tra uno e due anni, la percentuale di ingegneri chimici inquadrati con un [[contratto di lavoro]] a tempo indeterminato è del 70% circa.{{Senza fonte}} I dati dimostrano anche un elevato livello di soddisfazione professionale ed economica, oltre a un giudizio largamente positivo sulla qualità della formazione ricevuta.
* società o enti pubblici a carattere medico ([[Asl]]);
 
* organismi sovranazionali che si occupano di sviluppo tecnologico e del controllo dei rischi associati alla produzione, al trasporto e all’uso di prodotti chimici.
 
I risultati di indagini svolte su un campione significativo di laureati in Ingegneria chimica negli ultimi anni dimostrano che il titolo offre ottime opportunità nella [[ricerca]] di un impiego qualificato: quasi nove laureati di dieci trovano un lavoro con qualifica di ingegnere entro tre mesi dal completamento degli studi. Tra i laureati con un periodo di attività compreso tra uno e due anni, la percentuale di ingegneri chimici inquadrati con un [[contratto di lavoro]] a tempo indeterminato è del 70% circa. I dati dimostrano anche un elevato livello di soddisfazione professionale ed economica, oltre a un giudizio largamente positivo sulla qualità della formazione ricevuta.
 
A volte ci si specializza anche nel campo della sintesi [[chimica organica]].
 
L'[[ingegneria per l'ambiente e il territorio]] ede l'[[ingegneria dei materiali]] sono le specializzazioni secondarie che presentano i maggiori punti di contatto con questo [[corso di laurea]].
 
== Qualifiche professionali ==
===Confronto tra chimica e ingegneria chimica===
{{...|ingegneria|arg2=chimica}}
Rispetto al laureato in chimica, nell’ingegnere chimico si coniugano una cultura chimica di base, necessaria per comprendere la natura dei processi e delle sostanze trattate, e un approccio ingegneristico alla soluzione dei problemi, che ha come obiettivo primario la realizzazione in scala industriale. L’ingegnere chimico deve considerare, oltre ai fenomeni chimici, i molteplici aspetti di un processo: dal trasferimento di materia ed energia ai fattori gestionali ed economici, dalle problematiche di sicurezza a quelle di carattere ambientale.
 
== Organizzazioni di ingegneri chimici ==
==Riferimenti bibliografici utili==
=== Africa ===
Di seguito viene riportato un elenco di testi relativi all'ambito dell'[[ingegneria chimica]], suddivisi per argomento trattato.
* [[Nigerian Society of Chemical Engineers]], Nigeria
* [[South African Institution of Chemical Engineers]] (SAIChE), Sudafrica
* [[Ethiopian Society of Chemical Engineers]] (ESChE), Etiopia
 
=== Asia ===
;Termodinamica
* [[Pakistan Institute of Chemical Engineers]] (PIChe), Pakistan
* [[Iranian Association of Chemical Engineering]] (IAChE) Iran
* [[Indian Institute of Chemical Engineers]] (IIChe), India
* [[Israel Institute of Chemical Engineers]] (IIChe), Israele
* [[Korean Institute of Chemical Engineers]] (KIChE), Corea
* [[Philippine Institute of Chemical Engineers]] (PIChE), Filippine
* [[The Society of Chemical Engineers, Japan]] (SCEJ), Giappone
* [[Thai Institute of Chemical Engineering and Applied Chemistry]] (TIChE), Thailandia
* [[Society of Chemical Engineers]], Kathmandu, Nepal
 
=== Europa ===
* Brandani Vincenzo, ''ermodinamica dell'ingegneria chimica'', Libreria Univ. Benedetti (2007) , ISBN-13: 9788887182194;
* [[European Federation of Chemical Engineering]] (EFCE)
* [[Institution of Chemical Engineers]] (IChemE), Regno Unito
* [[DECHEMA]], Germania
* [[Société Française de Génie des Procédés]] (SFGP), Francia
* [[Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica]] (AIDIC): ha sede principale a Milano nel quartiere di Città Studi, a poca distanza dal [[Politecnico di Milano]], ed è inoltre presente in tutto il territorio italiano tramite le sue diverse divisioni sovraregionali.
 
=== Nord America ===
* Renato Rota, ''Fondamenti di Termodinamica dell'Ingegneria Chimica'', Pitagora Editrice Bologna (2004) , ISBN 88-371-1472-9;
* [[American Institute of Chemical Engineers]] (AIChE)
* [[Canadian Society for Chemical Engineering]] (CSChE)
* [[National Organization for the Professional Advancement of Black Chemists and Chemical Engineers]] (NOBCChE)
* [[Mexican Institute of Chemical Engineers]] (IMIQ), Messico
 
=== Oceania ===
*[[Enrico Fermi]], ''Termodinamica'', ed. italiana Bollati Boringhieri, (1972), ISBN 88-339-5182-0;
* [[Society of Chemical Engineers New Zealand]], Nuova Zelanda
 
=== Sud America ===
*{{cita libro| J. M. | Smith | Introduction to Chemical Engineering Thermodynamics | 2000 | McGraw-Hill ||| coautori= H.C.Van Ness; M. M. Abbot |||ed= 6 ||lingua= inglese}} ISBN 0072402962
* [[Argentinian Association for Chemical Engineers]], Argentina
* [[Brazilian Association of Chemical Engineering]], Brasile
* [[Colombian Association of Chemical Engineering]], Colombia
* [[Association of Chemical Engineers of Uruguay]], Uruguay
 
==Bibliografia==
*{{cita libro| K. G. | Denbigh | I principi dell'equilibrio chimico | 1971 | Casa Editrice Ambrosiana |Milano}} ISBN 8840800999
Di seguito viene riportato un elenco di testi relativi all'ambito dell'ingegneria chimica, suddivisi per argomento trattato.
 
;Termodinamica
* [[David Ruelle]] (1984): ''Thermodynamic Formalism'', Cambridge University Press, ISBN 0-521-30225-0 (prima pubbl. Addison-Wesley 1978)
 
* Brandani Vincenzo, ''Termodinamica dell'ingegneria chimica'', Libreria Univ. Benedetti (2007), ISBN 978-88-87182-19-4;
;Impianti chimici
* Renato Rota, ''Fondamenti di Termodinamica dell'Ingegneria Chimica'', Pitagora Editrice Bologna (2004), ISBN 88-371-1472-9;
*{{cita libro| Robert | Perry | [[Perry's Chemical Engineers' Handbook]] | 2007 | McGraw-Hill || wkautore= Robert H. Perry | coautori= Don W. Green |||ed= 8 ||lingua= inglese}} ISBN 0071422943
* {{cita libro| J. M. | Smith | Introduction to Chemical Engineering Thermodynamics | 2000 | McGraw-Hill ||| coautori= H.C.Van Ness; M. M. Abbot |||ed= 6 ||lingua= inglese|isbn=0-07-240296-2}}
*{{cita libro| K. G. | Denbigh | I principi dell'equilibrio chimico | 1971 | Casa Editrice Ambrosiana |Milano|isbn=88-408-0099-9 }}
 
;Cinetica chimica
*{{cita libro| D. Q. Kern | Process Heat Transfer | 1982 | || | ||| ||lingua= inglese}}
 
* J.I. Steinfeld, J.S. Francisco and W.L. Hase, ''Chemical Kinetics and Dynamics'', Prentice Hall, (1989), ISBN 0-13-129479-2
*{{cita libro| J. M. | Coulson | Coulson & Richardson's Chemical Engineering, volume 1 | 1996 |||| coautori= J. F. Richardson |||ed= 5 ||lingua= inglese}} ISBN 0750625570
* J.E. House, ''Principles of Chemical Kinetics'', Academic Press, (2007), ISBN 0-12-356787-4
 
;Fenomeni di trasporto
*{{cita libro| R. Byron | Bird | Transport Phenomena | 2005 | Wiley |New York| | coautori= Warren E. Stewart; Edwin N. Lightfoot |||ed= 2 ||lingua= inglese}} ISBN 0470115394
 
*{{cita libro| R. Byron | Bird | Transport Phenomena | 2005 | Wiley |New York| | coautori= Warren E. Stewart; Edwin N. Lightfoot |||ed= 2 ||lingua= inglese|isbn=0-470-11539-4}}
*{{cita libro| Roberto Mauri; | Elementi di fenomeni di trasporto| 2005 | Edizioni plus - Pisa University Press}} ISBN 88-8492-305-0;
*{{cita libro| Frank P. | Incropera | Fundamentals of Heat and Mass Transfer | 2006 | Wiley ||| coautori= David P. DeWitt; Theodore L. Bergman; Adrienne S. Lavine |||ed= 6 ||lingua= inglese|isbn=0-471-45728-0}}
 
;Impianti chimici e operazioni unitarie
*{{cita libro| Frank P. | Incropera | Fundamentals of Heat and Mass Transfer | 2006 | Wiley ||| coautori= David P. DeWitt; Theodore L. Bergman; Adrienne S. Lavine |||ed= 6 ||lingua= inglese}} ISBN 0471457280
 
*{{cita libro| Robert | Perry | [[Perry's Chemical Engineers' Handbook]] | 2007 | McGraw-Hill || wkautore= Robert H. Perry | coautori= Don W. Green |||ed= 8 ||lingua= inglese|isbn=0-07-142294-3}}
:* [[ Frank P. Incropera, David P. DeWitt]] (2001): ''Fundamentals of Heat and Mass Transfer'', [[Wiley]], ISBN 0471386502
*{{cita libro| D. Q. Kern | Process Heat Transfer | 1982 | || | ||| ||lingua= inglese}}
*{{cita libro| J. M. | Coulson | Coulson & Richardson's Chemical Engineering, volume 1 | 1996 |||| coautori= J. F. Richardson |||ed= 5 ||lingua= inglese|isbn=0-7506-2557-0}}
*{{cita libro| Warren L. | McCabe | Unit Operations of Chemical Engineering | 2005 | McGraw-Hill Education (ISE Editions) || wkautore= Warren L. McCabe | coautori= Julian Smith; Peter Harriott |||ed= 7 ||lingua= inglese|isbn=0-07-124710-6}}
*{{cita libro| Alan S. | Foust | I principi delle operazioni unitarie | 1967 | Ambrosiana || | coautori= Leonard A.Wenzel; Curtis W. Clump; Luis Maus; L. Bryce Andersen |||||isbn=88-408-0117-0}}
*{{Cita libro|autore=M.S. Ray and M.G. Sneesby|titolo=Chemical Engineering Design Project: A Case Study Approach|edizione=2nd Edition|editore=Gordan and Breach Science Publishers|anno=1998|isbn=90-5699-136-1}}
 
;Reattori chimici
;Operazioni unitarie
*{{cita libro| Warren L. | McCabe | Unit Operations of Chemical Engineering | 2005 | McGraw-Hill Education (ISE Editions) || wkautore= Warren L. McCabe | coautori= Julian Smith; Peter Harriott |||ed= 7 ||lingua= inglese}} ISBN 0071247106
 
*{{cita libro| Alan S.Octave | FoustLevenspiel | IChemical principiReaction delle operazioni unitarieEngineering | 19671998 | AmbrosianaWiley || | coautori|||ed= Leonard A.Wenzel; Curtis W. Clump; Luis Maus; L. Bryce Andersen3 |||||lingua= italianoinglese|isbn=0-471-25424-X}} ISBN 8840801170
 
;Chimica industriale
;Reattori chimici
*{{cita libro| Octave | Levenspiel | Chemical Reaction Engineering | 1998 | Wiley ||||||ed= 3 ||lingua= inglese}} ISBN 047125424X
 
;altri
* {{cite book|author=Raymond E. Kirk and Donald F. Othmer|title=Kirk-Othmer Encyclopedia of Chemical Technology|edition=4th Edition|publisher=Wiley-Interscience|year=2001|id=ISBN 0471419613}}
*{{cite book|author=M.S. Ray and M.G. Sneesby|title=Chemical Engineering Design Project: A Case Study Approach|edition=2nd Edition|publisher=Gordan and Breach Science Publishers|year=1998|id=ISBN 9056991361}}
*{{cite book|author=R. Turton, R.C. Bailie, W.B. Whiting and J.S. Shaeiwitz|title=Analysis, Synthesis, and Design of Chemical Processes|edition=2nd Edition|publisher=Prentice Hall|year=2002|id=ISBN 0-13-064792-6}}
* {{cite book|author=Fritz Ullmann|title=Ullman’s Encyclopedia of Industrial Chemistry|edition=6th Edition|publisher=Wiley-VCH|year=2002|id=ISBN 3-527-30385-5}}
 
* {{Cita libro|autore=Raymond E. Kirk and Donald F. Othmer|titolo=Kirk-Othmer Encyclopedia of Chemical Technology|edizione=4th Edition|editore=Wiley-Interscience|anno=2001|isbn=0-471-41961-3}}
==Note==
*{{Cita libro|autore=R. Turton, R.C. Bailie, W.B. Whiting and J.S. Shaeiwitz|titolo=Analysis, Synthesis, and Design of Chemical Processes|edizione=2nd Edition|editore=Prentice Hall|anno=2002|isbn=0-13-064792-6}}
<references/>
* {{Cita libro|autore=Giorgio Zerboni|titolo=Fasi della realizzazione degli impianti chimici|editore=Edizioni Efesto|città=Roma|anno=2015|ISBN=9788899104375}}
*{{Cita libro|autore=Fritz Ullmann|titolo=Ullman's Encyclopedia of Industrial Chemistry|edizione=6th Edition|editore=Wiley-VCH|anno=2002|isbn=3-527-30385-5}}
 
==Voci correlate==
*[[Apparecchiature chimiche]]
*[[Chimica industriale]]
*[[Controllo industriale]]
*[[Fenomeni di trasporto]]
*[[Impianto chimico]]
*[[Industria petrolchimica]]
*[[Ingegneria biochimica]]
*[[Ingegneria elettrochimica]]
*[[Ingegneria petrolchimica]]
*[[Operazione unitaria]]
*[[Scienza della sicurezza]]
*[[Simulazione di processo]]
*[[Storia dell'industria chimica]]
*[[Strumentazione di controllo]]
*[[Controllo industriale]]
*[[UNICHIM]]
 
*[[Storia dell'industria chimica]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=ingegneria chimica}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Scienza/Ingegneria/Chimica/}}
* {{cita web|http://www.aidic.it|Associazione Italiana degli Ingegneri Chimici (AIDIC)}}
 
* [{{cita web|http://www.aidicgricu.it|Gruppo dei AssociazioneRicercatori Italianadi degliIngegneria IngegneriChimica Chimicidell'Università (AIDICGRICU)]}}
* {{cita web | 1 = http://www.minerva.unito.it/storia/Bio%20HTML/Natta.html | 2 = Giulio Natta | accesso = 1 agosto 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071030215919/http://www.minerva.unito.it/Storia/Bio%20HTML/Natta.html | dataarchivio = 30 ottobre 2007 | urlmorto = sì }}
* [http://www.gricu.it Gruppo dei Ricercatori di Ingegneria Chimica dell'Università (GRICU)]
* {{cita web|1=http://www.chbmeng.ohio-state.edu/centennial/scriven.pdf|2="When chemical reactors were admitted and earlier roots of chemical engineering" (cenni storici sull'ingegneria chimica)|lingua=en|accesso=22 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100613164655/http://www.chbmeng.ohio-state.edu/centennial/scriven.pdf|dataarchivio=13 giugno 2010|urlmorto=sì}}
* [http://www.minerva.unito.it/storia/Bio%20HTML/Natta.html Giulio Natta]
{{Ingegneria}}
 
{{Controllo di autorità}}
;Dipartimenti universitari, in ordine di istituzione del corso in Ingegneria Chimica
{{Portale|chimica|ingegneria}}
* [http://www.polimi.it/ricerca/dipartimenti/scheda_dipartimento.php?id_dipartimento=4 Dip. di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica - Politecnico di Milano]
* [http://teachserv.unina.it/dipartimenti/ingechi Dip. di Ingegneria Chimica - Università di Napoli "Federico II"]
* [http://www.dipic.unipd.it/Impianti/ Dip. di Principi e Impianti di Ingegneria Chimica - Università di Padova]
* [http://ingchim.ing.uniroma1.it/ Dip. di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente - Università di Roma "Sapienza"]
* [http://www.dicma.unibo.it Dip. di Ingegneria Chimica, Mineraria e Ambientale - Università di Bologna]
* [http://diccism.ing.unipi.it/ Dip. di Ingegneria Chimica e Scienza dei Materiali - Università di Pisa]
* [http://dicem.unical.it/ Dip. di Ingegneria Chimica e dei Materiali - Università della Calabria, Cosenza]
* [http://www.dicpm.unipa.it/ Dip. di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali - Università di Palermo]
 
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