Adolfo Quintieri: differenze tra le versioni

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*Componente della GIUNTA DELLE ELEZIONI dal 1º giugno 1948 al 24 giugno 1953
*Componente della I COMMISSIONE (AFFARI INTERNI) dall'11 giugno 1948 al 24 giugno 1953
*Componente della COMMISSIONE SPECIALE PER L'ESAME DEI PROVVEDIMENTI RELATIVI ALLA CORTE COSTITUZIONALE (N.469 E 1292) dall'8 aprile 1949 al 24 giugno 1953
*Componente della COMMISSIONE PARLAMENTARE PER IL PARERE SULLA FORMAZIONE DELLE TABELLE DELLE CIRCOSCRIZIONI ELETTORALI PER LE ELEZIONI PROVINCIALI dall'8 marzo 1951 al 24 giugno 1953
*Componente della COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLA MISERIA IN ITALIA E SUI MEZZI PER COMBATTERLA dal 12 maggio 1952 al 24 giugno 1953</div>
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|partito = [[Democrazia Cristiana]]
|titolo di studio = [[Laurea]] in [[giurisprudenza]]
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|professione = [[Avvocato]]
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{{Bio
|Nome = Adolfo
|Cognome = Quintieri
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = 13 luglio
|AnnoMorte = 1970
|Epoca = 1900
|Categorie = [[Categoria:Sindaci di Cosenza]]
|Attività = avvocato
|Attività2 = politico
|Nazionalità = italiano
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}}
 
==Biografia==
Figlio di Demetrio Quintieri e Maria Barracco, e fratello del [[musicista]] [[Maurizio Quintieri]], a 22 anni si laureò in [[giurisprudenza]] presso l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università degli studi di Napoli]]. Superati nello stesso anno gli esami di abilitazione si iscrisse all'Ordine degli Avvocati del Foro di Cosenza, dove esercitò la professione.
 
Militò sin da giovane nell'[[Azione Cattolica]], in cui rivestì la carica prima di presidente diocesano e poi di delegato regionale presso la [[Santa Sede]]. In tale qualità fece parte del primo consiglio nazionale della Federazione Uomini Cattolici.
Fu uno dei fondatori del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare]] di Cosenza. Fu investito dell'onorificenza di [[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Commendatore del Santo Sepolcro]].
Rivestì l'incarico di vice[[pretore (ordinamenti moderni)|pretore]] Onorario di Cosenza e di vicepresidente della Deputazione Provinciale.
 
Dal 10 aprile [[1946]] al 23 febbraio [[1948]] fu sindaco della sua città.
Nello stesso anno fu eletto [[deputato]] all'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea Costituente]]. Successivamente fu rieletto al primo parlamento repubblicano. Qui fu relatore di disegni di legge in materia di pubblica amministrazione, di finanza pubblica e di organizzazione degli enti locali, dei quali sostenne l'autonomia.
Fu relatore della [[legge Vanoni]], fece parte della [[Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari|Giunta delle Elezioni]], della Commissione Speciale per il disegno di legge sulla Corte Costituzionale e di altri organismi parlamentari. {{citazione necessaria|Elaborò la legge sulle incompatibilità parlamentari}}.
 
Fu componente del consiglio dell'[[Associazione Nazionale Comuni Italiani|Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia]], autore di pubblicazioni e relatore in convegni.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Sindaco
|città = Cosenza
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|precedente = [[Francesco Vaccaro (giurista)|Francesco Vaccaro]]
|periodo = 10 aprile [[1946]] - 23 febbraio [[1948]]
|successivo = Alberto Serra
}}
 
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Deputati dell'Assemblea Costituente (Italia)]]
'''Adolfo Quintieri''' nacque a Cosenza il 22 maggio del 1887 da Demetrio Quintieri e Maria Barracco.
[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana]]
Fratello dell'insigne Musicista Maurizio Quintieri, a 22 anni si laureò in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli con il massimo dei voti e la lode. Superati nello stesso anno gli esami di abilitazione si iscrisse giovanissimo all'Albo degli avvocati del foro di Cosenza dove esrcitò la professione con impegno, passione e dirittura morale. Entrò in breve tempo nella ristretta cerchia dei più colti ed insigni giuristi italiani.
Militò, sin da giovane, nell'Azione Cattolica dove rivestì la carica di Presidente Diocesano e poi di Delegato Regionale presso la Santa Sede. In tale qualità fece parte del primo Consiglio Nazionale della Federazione Uomini Cattolici.
Fu uno dei fondatori del Partito Popolare di Cosenza. Fu investito dell'Onorificenza di Commendatore del Santo Sepolcro.
Rivestì l'incarico di Vice Pretore Onorario di Cosenza e di Vice Presidente della Deputazione Provinciale.
Dal 31 marzo 1946 fu il primo sindaco eletto, con voto plebiscitario, dalla sua città.
Nello stesso anno fu eletto Deputato all'Assemblea Costituente e, in tale veste, prescelto per far parte del ristretto gruppo di Giuristi che elaborò la Carta Costituzionale. Successivamente fu rieletto al Primo Parlamento Repubblicano.
Tra i molteplici impegni parlamentari, si distinse, tra l'altro, come Relatore di numerosi ed importanti disegni di legge in materia di Pubblica Amministrazione, di Finanza Pubblica e di Organizzazione degli enti locali, per i quali ne sostenne con forza l'autonomia.
Fu Relatore della legge Vanoni, fece parte della Giunta delle Elezioni, della Commissione Speciale per il disegno di legge sulla Corte Costituzionale e di altri importanti organismi parlamentari. Elaborò e sostenne con fermezza la legge sulle incompatibilità parlamentari che venne approvata e promulgata grazie al suo impegno ed alla sua tenacia.
Fu componente del Consiglio dell'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, autore di innumerevoli pubblicazioni e relatore in moltissimi convegni di rilievo nazionale.
Scomparve a Cosenza il 13 luglio del 1970.