Clitunno: differenze tra le versioni

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{{F|Umbria|settembre 2008}}
{{Fiume
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Il '''Clitunno''' è un [[fiume]] che scorre in [[Umbria]], affluente del [[Topino]].
 
Il '''Clitunno''' è un [[fiume]] di modesta [[portata]] che scorre in [[Umbria]], affluente del [[Topino]]. Nel 2011 l'[[UNESCO]] ha incluso il [[Tempietto del Clitunno|tempietto]] che sorge sulle sue rive tra i [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]].<ref>{{cita web|url=http://www.rivistasitiunesco.it/articolo.php?id_articolo=951|titolo=Il Tempietto sul Clitunno celebra l'inserimento nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO|accesso=7 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223074346/http://www.rivistasitiunesco.it/articolo.php?id_articolo=951|dataarchivio=23 febbraio 2014}}</ref>
Nasce presso il percorso della [[via Flaminia]], tra [[Trevi (PG)|Trevi]] e [[Spoleto]], e scorre per 60 km passando per [[Pissignano]], Cannaiola, Trevi e [[Bevagna]], per gettarsi infine presso [[Cannara]] nel fiume [[Topino]], affluente a sua volta del [[Tevere]].
== Percorso e caratteristiche ==
Il Clitunno è un caso piuttosto raro in Umbria e in Italia per essere un fiume di [[risorgiva]]: le sue sorgenti (le "Fonti"),<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ecomuseocampello.it/il-territorio/la-valle-del-clitunno/le-fonti-del-clitunno/|titolo=Le Fonti del Clitunno {{!}} Ecomuseo Campello sul Clitunno|accesso=2025-08-11}}</ref> situate alla fine di un pendio, sono alimentate da vari corsi sotterranei che scorrono internamente alle strutture calcaree del [[monte Serano]] (1429&nbsp;m&nbsp;s.l.m.), la vetta più elevata in questo territorio.<ref name=":0">{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.montagneaperte.it/patriarchiverdi/le-fonti-e-il-fiume-clitunno/|titolo=Campello sul Clitunno: Le Fonti e il fiume Clitunno – Itinerari e Luoghi|accesso=2025-08-11}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ecomuseocampello.it/il-territorio/la-valle-del-clitunno/il-fiume-clitunno/|titolo=Il fiume Clitunno {{!}} Ecomuseo Campello sul Clitunno|accesso=2025-08-11}}</ref>
 
Nasce presso la [[via Flaminia]] in località [[Campello sul Clitunno]], tra [[Spoleto]] e [[Foligno]] (a ≈225&nbsp;m&nbsp;s.l.m.), e scorre in direzione nord-nord-ovest per 59,3&nbsp;km. Nel suo percorso costeggia, sulla destra idrografica, [[Pissignano]], Pigge, Bovara, [[Trevi]], Santa Maria in Valle e Casco dell'acqua; da qui piega a nord-ovest e, giunto a [[Bevagna]], si unisce al fiume Teverone e tale unione da qui in poi prende nome di fiume [[Timia (fiume)|Timia]]; questo poi si getta presso [[Cannara]] nel fiume [[Topino]], affluente del [[Chiascio]] e quindi subaffluente del [[Tevere]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://mapy.com/it/zakladni?source=osm&id=95434351&ds=1&x=12.6902229&y=42.8685058&z=12|titolo=Mapy.com|sito=Mapy.com|accesso=2025-08-12}}</ref> Sulla sua sinistra idrografica incontra le località di Torre d'Azzano, Marroggia e Cannaiola.
Conosciuto già nell'antichità (''Clitumnus''), aveva come nume tutelare il dio Giove Clitunno. Viene citato da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] nelle "''[[Georgiche]]''", che attribuisce alle sue acque poteri miracolosi (i buoi destinati al sacrificio diventavano candidi se si bagnavano nelle sue acque), mentre il paesaggio circostante viene descritto in una lettera di [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]]. All'epoca il fiume sembra fosse navigabile e che avesse dunque una portata maggiore: il cambiamento fu dovuto secondo alcuni studiosi [[XVIII secolo|settecenteschi]] (abate Venuti e G. Baglivi) alle conseguenze del grande [[terremoto]] di [[Costantinopoli]] del [[447]], che sarebbe stato avvertito fino in Umbria.
[[Immagine:Fonti del Clitunno.JPG|thumb|left|200px|Particolare del laghetto]]
Le sorgenti del fiume, già cantate nel "''Child Harold's pilgrimage''" (canto IV) di [[George Byron]], sgorgano attualmente in un piccolo lago creato nel [[1852]] da Paolo Campello della [[Spina (Campello sul Clitunno)|Spina]], che vi sistemò intorno un parco. Poco dopo il parco fu reso celebre dall'ode di [[Giosuè Carducci]] "''Alle Fonti del Clitunno''" (inserita nella raccolta "''[[Odi barbare]]''").
 
Per tutto il suo percorso è fiancheggiato, entro ≈1&nbsp;km di distanza, dal torrente Marroggia che, dopo la sua confluenza con altri corsi d'acqua minori, prende il nome di Teverone (menzionato sopra).<ref name=":1" />
Dal lago le acque scorrono nella "Forma nuova", un canale artificiale che era in origine stato costruito a servizio dei mulini. Altre sorgenti sono a circa 1 km a valle ("Vene del Tempio"), nei pressi del [[Tempietto del Clitunno]].
 
La prima parte del fiume, dalle Fonti, nel comune di Campello, dopo le quali il fiume forma il pittoresco laghetto,<ref>{{Cita web|url=https://www.halleyweb.com/c054005/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/17|titolo=Campello sul Clitunno (Provincia di Perugia - Regione Umbria)|sito=www.halleyweb.com|accesso=2025-08-12}}</ref> e che poi prosegue fino ad arrivare nei pressi della Chiesa Tonda<ref>{{Cita web|url=https://www.protrevi.com/protrevi/SMariaPonte.asp|titolo=TREVI - Chiesa Tonda|sito=www.protrevi.com|accesso=2025-08-12}}</ref> in località Pigge, nel comune di Trevi, è una zona ecologica protetta, riconosciuta come [[Sito di interesse comunitario|Sito di importanza comunitario]] [SIC IT5210053].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.regione.umbria.it/ambiente/siti-di-importanza-comunitaria-sic|titolo=Siti di Importanza Comunitaria SIC|sito=Regione Umbria|accesso=2025-08-11}}</ref>
[[Categoria:Fiumi della provincia di Perugia]]
 
== Storia ==
[[en:Clitunno River]]
[[ImmagineFile:Fonti del Clitunno.JPG|thumb|left|200px|Particolare del laghetto.]]
[[nn:Clitunno]]
Conosciuto già nell'antichità (''Clitumnus''), aveva come [[nume tutelare]] il dio Giove Clitunno, venerato nel tempietto adiacente. Lì, il mese di maggio, si tenevano in suo onore i ''sacra clitumnalia''. Il tempietto andò distrutto in epoca imperiale, ma in epoca longobarda fu ricostruito, in parte con i materiali originali.<ref>D.Ferrari, ''Commento delle Odi barbare di Giosuè Carducci'', Bologna, Zanichelli, 1923, vol.I, p. 68</ref>
 
[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], nel secondo libro delle ''[[Georgiche]]'', si sofferma sulla particolare bianchezza dei tori e delle greggi, che ''"saepe tuo perfusi flumine sacro,/ Romanos ad templa deum duxere triumphos''" («spesso bagnati nella tua sacra corrente / hanno guidato ai templi degli dei i trionfi dei Romani» - vv.146 /148). Virgilio fa riferimento ad un [[trionfo]] dei [[Civiltà romana|Romani]]: infatti durante la [[seconda guerra punica]] essi, alleatisi con gli [[Umbri]], costrinsero [[Annibale]] alla fuga, in seguito a una battaglia nei pressi di [[Spoleto]] (217 aC).
{{commonscat|Clitunno River}}
 
La bianchezza dei tori e la limpidezza delle acque erano celebri al punto che le ricordarono nei loro scritti [[Sesto Properzio|Properzio]],<ref>''Elegia'' XIX, 2</ref> [[Silio Italico]],<ref>''Puniche'', IV, 543</ref> [[Publio Papinio Stazio|Stazio]],<ref>''Egloga'' IV, 139</ref> [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]]<ref>''Satira'' XII</ref> e [[Claudio Claudiano|Claudiano]].<ref>''Cons. Honorii'', 506</ref>
 
Pare che all'epoca il fiume fosse navigabile (verosimilmente da piccole imbarcazioni) e che avesse dunque una portata maggiore. In proposito ci è rimasta una famosa lettera di [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]]. Un tempo sulle sue rive sorgevano fastose ville, mentre ora non ci sono che sporadiche e modeste case.<ref>D.Ferrari, p.68</ref> Secondo alcuni studiosi la riduzione di portata fu dovuta alle conseguenze del [[terremoto di Costantinopoli del 446]], (piuttosto improbabile data la distanza), secondo altri a [[Terremoto dell'Aquila del 1703|quello dell'Aquila del 1703]].
{{citazione|Tutto ora tace, o vedovo Clitunno,<br />tutto: de' vaghi tuoi delúbri un solo<br />t'avanza, e dentro pretestato nume<br />tu non vi siedi.|''[[Giosuè Carducci]]'', ''[[Odi barbare]]'', ''[[:s:Odi barbare/Delle Odi Barbare Libro I/Alle fonti del Clitumno|Alle Fonti del Clitumno]]'', vv. 105-108}}
L'età moderna non è stata meno sensibile di quella antica nel fare riferimento al Clitunno: [[Thomas Babington Macaulay|Thomas Macaulay]] lo rievoca nel suo ''Orazio'' (''Canti di Roma antica''), [[George Gordon Byron|Byron]] nel quarto libro dell{{'}}''[[Childe Harold's Pilgrimage|Aroldo]]'', e il poeta polacco [[Ladislao Kulczycki]] ha consacrato al fiume celebri versi dedicati alla nobildonna perugina [[Alinda Brunamonti]], anch'essa foriera di richiami al "sacro fiume" nei propri componimenti.
 
In Italia il rimando più evidente va a [[Giosuè Carducci]], che prese spunto da un breve soggiorno spoletino del giugno [[1876]] per scrivervi una poesia composta tra il 2 giugno e il 21 ottobre dello stesso anno, pubblicata l'anno seguente e intessuta di rimandi testuali alla classicità.<ref>D.Ferrari, pp. 67-94</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.poesiedautore.it/giosue-carducci/alle-fonti-del-clitumno|titolo=Alle fonti del Clitumno di Giosuè Carducci|autore=lupoz|sito=Poesie d'autore|data=2017-02-27|lingua=it|accesso=2021-12-29}}</ref>
 
Presso le sorgenti è stato istituito un parco nel [[1852]] e creato un laghetto artificiale. Entrambi visitabili, come il tempietto adiacente.
 
==Galleria d'immagini==
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Immagine:Trevi.Clitumno002.jpg|Fonti del Clitunno - Cigni
Immagine:0972FontiClitunno.JPG|Fonti del Clitunno
Immagine:Trevi.Clitumno009.jpg|Fonti del Clitunno - Ingresso
Immagine:0974FontiClitunno.JPG|Fonti del Clitunno
Immagine:0976FontiClitunno.JPG|Fonti del Clitunno
Immagine:0969FontiClitunno.JPG|Fonti del Clitunno
Immagine:Fonti del Clitunno (PG).JPG|Fonti del Clitunno
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|umbria}}
 
{{coord|42.8335081|N|12.6740945|E|type:landmark_region:IT_dim:10km|display=title}}
 
[[Categoria:Fiumi della provincia di Perugia]]
[[Categoria:Affluenti del Topino]]
[[Categoria:Campello sul Clitunno]]