Enna: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|descrizione=l'omonimo torrente della Lombardia|titolo=[[Enna (torrente)]]}}
{{F|centri abitati della Sicilia|marzo 2023}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
{{Divisione amministrativa
|nomeComune = Enna
|Nome =
|panorama = Enna Pano.jpg
|Panorama = View From Rocca Di Cerere (37089038346).jpg
|linkBandiera = Enna-Gonfalone.png
|Didascalia = Panorama di Enna dalla [[rocca di Cerere]]
|linkStemma = Enna-Stemma.png
|Voce bandiera =
|siglaRegione = SIC
|Voce stemma =
|siglaProvincia = EN
|Stato = ITA
|latitudineGradi = 37
|Grado amministrativo = 3
|latitudineMinuti = 34
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2 = Enna
|longitudineGradi = 14
|Amministratore locale = [[Maurizio Dipietro]]
|longitudineMinuti = 16
|Partito = [[Italia Viva|IV]]
|longitudineSecondi = 0
|Data elezione = 17-6-2015
|mappaX = 188
|Data rielezione = 6-10-2020
|mappaY = 312
|Data istituzione =
|altitudine = 931
|Sottodivisioni = Arcera, Borgo Cascino, Bruchito, Calderai, Cooperativa Giove, Corfidato, Geracello, Geraci, Girgia, Granci, [[Villaggio Pergusa|Pergusa]], Pizzuto, Ramata, Risicallà, Rossi, Rossi Sibbione, San Giovanni, Sant'Antonino, Scioltabino, [[Stazione di Enna]]
|superficie = 357,18
|Divisioni confinanti = [[Agira]], [[Aidone]], [[Assoro]], [[Calascibetta]], [[Caltanissetta]] (CL), [[Gangi]] (PA), [[Leonforte]], [[Piazza Armerina]], [[Pietraperzia]], [[Santa Caterina Villarmosa]] (CL), [[Valguarnera Caropepe]], [[Villarosa (Sicilia)|Villarosa]]
|abitanti = 28.106
|Zona sismica = 2
|anno = 31-03-2008
|Gradi giorno = 2248
|densita = 78,83
|Nome abitanti = ennesi (''castrojesi'')
|frazioni = Borgo Cascino, Calderari, Corfidato, [[Pergusa (Enna)|Pergusa]]
|Patrono = [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Maria Santissima della Visitazione]]
|comuniLimitrofi = [[Agira]], [[Aidone]], [[Assoro]], [[Calascibetta]], [[Caltanissetta]] (CL), [[Gangi]] (PA), [[Leonforte]],[[Nissoria]], [[Piazza Armerina]], [[Pietraperzia]], [[Santa Caterina Villarmosa]] (CL), [[Valguarnera Caropepe]], [[Villarosa]]
|capFestivo = 941002 luglio
|PIL procapite =
|prefisso = [[0935]]
|Mappa = Map of comune of Enna (province of Enna, region Sicily, Italy).svg
|istat = 086009
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Enna nel suo libero consorzio comunale
|fiscale = C342
|nomeAbitanti = Ennesi (dal latino ''Hennensis'', variante di ''Hennaeus'')
|patrono = [[Madonna della Visitazione|Santa Maria della Visitazione]]
|festivo = [[2 luglio]]
|sito = http://www.comune.enna.it/
}}
'''Enna''' (''Castruggiuvanni'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[libero consorzio comunale di Enna|omonimo libero consorzio comunale]] in [[Sicilia]].
'''Enna''' (''Ennaan'' per i Sicani, ''Henna'' per Greci e Romani, ''Castrogiovanni'' dall'età araba all'inizio del XX secolo) è un comune di 28.106 abitanti, capoluogo della [[provincia di Enna|provincia omonima]] e nota come il ''Capoluogo di Provincia più Alto d'Italia'', per via dell'[[altitudine]] del centro abitato che, nella sua parte più elevata, raggiunge i 931 precedendo [[Caltanissetta]] e [[Ragusa]] in regione (vedi http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2902/downloads/Dati_climatici_capoluoghi_province_ital.pdf)..
 
[[Capoluogo (Italia)|Capoluogo di provincia]] più alto d'Italia, fu denominata ''Castrogiovanni'' (''Castrojanni'') fino al 1927, anno in cui riprese l'antico nome di Enna<ref name=NOME>{{Cita web|url=https://www.normattiva.it/eli/id/1927/11/16/027U2050/ORIGINAL|titolo=REGIO DECRETO 27 ottobre 1927, n. 2050|sito=Normattiva|accesso=25 giugno 2024}}</ref>. La città è stata definita ''Urbs Inexpugnabilis'' dai [[Storia romana|romani]] per la sua imprendibilità.
Fino al [[1926]] nota con il nome di '''Castrogiovanni''', già in [[provincia di Caltanissetta]] la città è inoltre celebre sotto i motti di ''Urbs Inexpugnabilis'', come i [[romani]] la definirono per la sua imprendibilità, ''Ombelico di Sicilia'', grazie alla sua centralità geografica rispetto all'Isola, e ''Belvedere di Sicilia'', per le superbe vedute panoramiche che da qui si hanno su gran parte della regione.
 
Nei tre millenni precedenti è stata roccaforte quasi inespugnabile di [[siculi]], [[Antica Grecia|greci]], [[Civiltà romana|romani]], [[bizantini]], [[Emirato di Sicilia|arabi]], [[Sicilia normanna|normanni]], [[Hohenstaufen|svevi]] e [[aragonesi]]. È sede dell'[[Università Kore di Enna|Università Kore]].
Dopo un passato glorioso che la vide, già da oltre tre millenni or sono, [[roccaforte]] privilegiata per [[sicani]], [[greci]], [[romani]], [[bizantini]], [[arabi]], [[normanni]], [[svevi]] e [[aragonesi]], Enna vive oggi un periodo di rinnovato sviluppo e accresciuto prestigio sul piano nazionale ed internazionale, grazie principalmente alla sua moderna [[Università Kore di Enna|università]], al suo [[Autodromo di Pergusa]] in cui si disputarono numerosi gran premi della [[Formula 3000]] e della [[Formula 2]] ([[Gran Premio di Enna]]), ed al suo [[Polo Industriale di Enna|polo industriale]], nel quale è prevista nel futuro la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento delle [[biomassa|biomasse]], ma grazie altresì alle grandiose tracce che una storia lunga e fiorente vi hanno impresso, che si rivelano nel suo [[Castello di Lombardia|castello]], nelle sue [[Torre di Federico II|torri]], nei suoi quartieri più antichi e nel centro storico ricco di grandi [[Duomo di Enna|chiese]], pregevoli palazzi ed eccezionali belvederi.
 
== Geografia fisica ==
Enna sorge nella parte più elevata di un'ampia dorsale montuosa, che svetta sulla [[valle del Dittaino]] a 931 m d'altitudine. Tale dorsale, avente forma di ''V'' dolce o, secondo altre interpretazioni, di ferro di cavallo<ref>{{cita web|url=https://www.paesionline.it/italia/guida-enna|titolo=Enna: la guida completa|accesso=26 gennaio 2020}}</ref>, si trova proprio nel [[Sicilia centrale|centro geografico della Sicilia]] indicato con precisione dall'obelisco della Chiesa di Montesalvo nel quartiere ''Monte'', il cosiddetto antico ''umbilicus Siciliae''.<ref>[https://www.virtualsicily.it/Storia-Provincia_Enna-EN-395 Monumento, Chiesa e convento di Montesalvo] virtualsicily.it</ref><ref>{{cita web|url=https://viaggisicilia.net/___location/enna/titolo=Enna|sito=viaggisicilia.net}}</ref><ref>{{cita web|url=https://rete.comuni-italiani.it/wiki/Enna/Montesalvo|titolo=Rete comuni italiani}}</ref><ref>[https://www.tuttocitta.it/guida/enna/scopri-la-citta Tuttocittà]</ref>. I rilievi che circondano Enna fanno parte della catena dei [[monti Erei]], montagne [[calcare]]e e [[Arenaria|arenacee]] poco sviluppate in altezza, che costituiscono la maggiore presenza [[orografia|orografica]] del [[libero consorzio comunale di Enna]].
[[Immagine:Enna.svg|thumb|left|190px|Il territorio di Enna nella provincia]]
Il versante settentrionale del monte su cui Enna poggia è molto ripido con un maggiore dislivello rispetto agli altri ed è ammantato da un ampio [[bosco]]. Quello [[sud|meridionale]], invece, è notevolmente urbanizzato, legando fra loro la città alta e quella bassa, che si sviluppa ai piedi dell'altopiano.
 
Il comune di Enna rientra tra i primi 30 [[comune|comuni]] più estesi d'Italia: il suo territorio occupa infatti una superficie di {{M|357,14|u=km²}}. La porzione centro-occidentale del libero consorzio comunale, costituita prevalentemente da rilievi aventi altitudine estremamente variabile, compresa tra la minima di 230 m [[s.l.m.]] e la massima di 990 m, corrisponde alla cima del monte su cui sorge la città e dove originariamente aveva sede l'acropoli antica.
Enna sorge nella parte più elevata di un'ampia dorsale montuosa, che svetta sulla [[valle del Dittaino]] a 931 m d'[[altitudine]], tale dorsale avente forma di ''V'' dolce o secondo (altre interpretazioni) di piramide mozzata si trova proprio nel [[Sicilia centrale|centro geografico della Sicilia]], i rilievi che circondano Enna fanno parte della catena dei [[monti Erei]], montagne [[calcare]]e e [[arenarie|arenacee]] poco sviluppate in altezza, che costituiscono la maggiore presenza [[orografia|orografica]] della provincia ennese.
Circa {{M|10|u=km}} a sud del centro storico si trova il [[lago Pergusa]], a 677 m [[s.l.m.]], caratterizzato da un bacino endoreico, importante luogo di sosta e svernamento per decine di specie di avifauna. Attorno alle rive del lago si snoda l'[[autodromo di Pergusa|omonimo circuito automobilistico]].
Il versante [[nord|settentrionale]] del monte è assai ripido e ha un maggiore dislivello rispetto agli altri, ragion per cui è ammantato da un ampio [[bosco]]. Quello [[sud|meridionale]], invece, è notevolmente urbanizzato, poiché costituisce un importante passaggio tra la città alta e quella bassa, che si sviluppa ai piedi dell'altopiano.
I fiumi che scorrono nel territorio di Enna hanno principalmente carattere torrentizio, tranne il [[Dittaino (fiume)|Dittaino]], affluente del [[Simeto]], e l'[[Imera meridionale]] o Salso.
Il comune di Enna rientra tra i primi 30 [[comune|comuni]] più estesi d'Italia: il suo territorio occupa infatti una superficie di 357,14 km², la porzione centro-occidentale della Provincia, costituiti prevalentemente di rilevi aventi altitudine estremamente variabile, compresa tra la minima di 230 m s.l.m. e la massima di 990 corrispondente alla cima del monte su cui sorge la città e ove aveva sito l'acropoli antica.
Enna è comunemente suddivisa in due "macro-aree": [[Enna Alta]] ed [[Enna Bassa]], cui si aggiunge [[Villaggio Pergusa|Pergusa]], che ne è una frazione. Tutte e tre le aree sono nettamente separate dal punto di vista geografico.
Circa 10 km a sud del centro storico si trova il [[lago Pergusa]], a 677 m s.l.m, caratterizzato da un bacino endoreico, importante luogo di sosta e svernamento per decine di specie di avifauna attorno alle cui rive si snoda l'[[autodromo di Pergusa|omonimo circuito automobilistico]], il più importante dell'Italia meridionale.
Per quanto concerne i [[fiume|fiumi]], quelli che scorrono nel territorio di Enna hanno principalmente carattere [[torrente|torrentizio]], se si escludono il [[Dittaino (fiume)|Dittaino]], affluente del Simeto, ed il Salso o Imera meridionale.
Enna è comunemente suddivisa in due "macro-aree", Enna Alta ed Enna Bassa, cui si aggiunge Pergusa, pur essendo una frazione. Tutte e tre sono aree urbane nettamente separate dal punto di vista geografico.
 
==== Enna Alta ====
[[Immagine:Enna Innenstadt.jpg|thumb|left|300px|Scorcio del centro storico visto dalla Torre Pisana]]
{{vedi anche|Enna alta}}
[[File:Panorama di Enna innevata.jpg|thumb|left|Scorcio del centro storico visto dalla Torre Pisana]]
''Enna Alta'' (spesso detta semplicemente Enna) sorge su un monte tra i 940 e i 970 m d'altitudine; essa fu a lungo, fino al primo [[dopoguerra]], l'unico insediamento urbano del capoluogo [[monti Erei|ereo]], ed ha origini millenarie. Enna alta ha forma approssimata di una sorta di freccia triangolare: nel settore orientale vi è il quartiere Lombardia che prende nome dall'[[Castello di Lombardia|omonimo castello]], il più imponente della Sicilia, non lontano dal [[Duomo di Enna]], dai Musei [[Museo Alessi di Enna|Alessi]], [[Museo Archeologico Regionale di Enna|Archeologico]] e della Fede e Tradizione. Il centro storico si snoda lungo [[Via Roma (Enna)|Via Roma]], con le sue ampie e belle piazze - tra cui notissimo è il [[belvedere]] che offre vedute uniche - pullulanti di boutique e negozi alla [[Moda (cultura)|moda]], le numerose chiese e diversi [[monumento|monumenti]], oltreché le principali istituzioni ed enti (provincia, comune, prefettura, teatro, banche e assicurazioni, genio civile). A sud vi sono le aree urbane più basse rispetto al centro storico, vale a dire Valverde, il quartiere più vecchio, con le caratteristiche viuzze strette e tortuose, bagli e ponti, e Fundrisi altrettanto antico.
Enna Alta sorge su un altipiano tra i 900 ed i 990 m d'altitudine, che svetta isolato al centro degli Erei, dominando la [[valle del Dittaino]] a est e la valle del Salso a ovest. L'altipiano ennese ha forma di triangolo irregolare: i versanti settentrionale e occidentale sono i più ripidi e scoscesi, con strapiombi fino a 400 m sulle vallate sottostanti. A sud, invece, si apre il profondo solco vallivo del Pisciotto, storico asse di penetrazione al monte, e altre vallette che si dipartono da esso, lungo le quali si sono sviluppati nei secoli i quartieri popolari, come Valverde. Il centro storico si è da sempre sviluppato sulla parte più alta del monte, nel versante nordorientale; sono presenti pittoresche scalinate tra gli stretti vicoli di matrice araba che scendono, tortuose, dal centro ai rioni più bassi. L'altipiano ennese misura, approssimativamente, {{M|2|u=km}} lungo il fronte nord, {{M|1|u=km}} in quello ovest e {{M|1,5|u=km}} in quello sud. La leggenda vuole che il sito fosse scelto oltre 3000 anni fa dai [[Sicani]], che vi introdussero il culto di [[Cerere]], perché ben protetto come sito militare e roccaforte<ref>[http://books.google.it/books?id=XL9YAAAAcAAJ&pg=PA618&dq=sicani+enna&hl=it&sa=X&ei=w_MyU-ahIK2w4QS6pYDICw&ved=0CEoQ6AEwBTgK#v=snippet&q=sicani%20enna&f=false Sulla storia antica della Sicilia discorsi di V. N, Volume 1, pag. 618, Vincenzo Natale, 1843]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=NjNNAAAAMAAJ&pg=PA41&dq=sicani+enna&hl=it&sa=X&ei=w_MyU-ahIK2w4QS6pYDICw&ved=0CFAQ6AEwBjgK#v=onepage&q=sicani%20enna&f=false Il Mediterraneo con le sue isole e golfi: opera originale francese recata in italiano e annotata da Guglielmo Villarosa, pag. 41, Clément Pellé, Dalla tipogradia e litografia del Guttemberg, 1841]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=BANWhsIY3LMC&pg=PA24&dq=sicani+enna&hl=it&sa=X&ei=h_MyU5TLCcHg4QS5-YH4CA&ved=0CEEQ6AEwAw#v=onepage&q=sicani%20enna&f=false Enna e provincia: laghi, torri e castelli: Morgantina, Piazza Armerina, la villa romana del Casale, pag. 24, Touring Editore, 2001]</ref>. La posizione strategica consentiva di avere una visuale molto ampia del territorio circostante. Di questa presenza rimane testimonianza nella rocca di [[Cerere]], un'emergenza rocciosa su cui sorgeva il santuario di [[Demetra]] (nome greco di Cerere)<ref>[http://books.google.it/books?id=odLHAQAAQBAJ&pg=PT62&dq=santuario+demetra+enna&hl=it&sa=X&ei=d_8yU57fD-eB4gSj9oCIDg&ved=0CFEQ6AEwBg#v=onepage&q=santuario%20demetra%20enna&f=false Sicilia esoterica, Marinella Fiume, Newton Compton Editori, 2013]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=YjBzPIgy6P8C&pg=PA205&dq=santuario+demetra+enna&hl=it&sa=X&ei=d_8yU57fD-eB4gSj9oCIDg&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=santuario%20demetra%20enna&f=false Scritti minori, pag. 205, Antonio Giuliano, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2001]</ref>.
 
Il monte ennese, benché isolato, offre 5 sorgenti d'acqua: una è stata inglobata nella Villa Farina, un'altra sgorga dalla viva roccia tra le scalette di via Canalicchio. Sgorga acqua dalla roccia anche nella parete meridionale del [[Castello di Lombardia]]. Quest'abbondanza di sorgenti aiutò Enna a resistere ai lunghi assedi tesi al tempo dei Romani e degli Arabi che nell'859, guidati da un traditore cristiano, riuscirono a penetrare nella città attraverso la rete fognaria.<ref>[[Denis Mack Smith]], ''Storia della Sicilia medievale e moderna'', Edizione Laterza, 1968, p. 10.</ref>
Enna alta, fino al primo dopoguerra, fu per lungo tempo l'unico insediamento urbano del capoluogo [[monti Erei|ereo]]. La sua saturazione urbana ha portato nel Novecento alla nascita di Enna Bassa.
 
Nel settore orientale si trova il quartiere Lombardia che prende nome dall'imponente [[Castello di Lombardia|omonimo castello]], non lontano dal [[Duomo di Enna]], dai Musei [[Museo Alessi di Enna|Alessi]], [[Museo Archeologico Regionale di Enna|Archeologico]] di Palazzo Varisano, un po' più lontano dal museo "Fede e Tradizione" di recente costituzione nei locali della chiesa San Leonardo Abate, Il centro storico si snoda lungo [[Via Roma (Enna)|Via Roma]] lungo la quale sorgono ampie piazze, tra cui il cosiddetto Belvedere comprendente piazza Francesco Crispi e il viale Guglielmo Marconi fino alla confluenza con via Alessandro Volta; numerose sono le chiese e [[monumento|monumenti]]. Lungo tale via sorgono le sedi delle principali istituzioni (libero consorzio comunale, comune, prefettura, genio civile), il teatro, banche e assicurazioni. A sud vi sono le aree urbane più basse rispetto al centro storico, Valverde, il quartiere più vecchio, con viuzze strette e tortuose, bagli e ponti, e Fundrisi altrettanto antico.
{{vedi anche|Monte (Enna)}}
Il [[Monte (Enna)|Monte]] è il [[quartiere]] più moderno, ed è attraversato dai Vialiviali Armando Diaz e IV Novembre, che si incrociano con Viavia Libertà (terminale della centrale [[Viavia Roma (Enna)|Via Roma]]) in uno dei più trafficati quadrivi della città. DaVi segnalare:si trovano, la [[Torre di Federico II|Torre e la Villaottagonale di Federico II]], la Chiesa Santa Maria di Gesù in Montesalvo con l'[[obelisco]] che indica il centro geografico della Sicilia, lo [[Stadio (architettura)|Stadio]]Comunale ComunaleGenerale Gaeta. In questa area, un tempo occupata da un bosco di [[rovereQuercus petraea|roveri]], dei quali rimane un unico esemplare in Via Cavalieri di Vittorio Veneto, su una motta naturale sorge la ottagonale [[Torre di Federico II]], un importante monumento svevo.
 
Enna deve la nomea di ''Belvedere di Sicilia'' in quanto sorge in cima a un monte, in una terrazza naturale che sporge al centro dell'isola, senza catene montuose abbastanza vicine o alte da chiudere la vista. Nei giorni più limpidi, lo sguardo spazia ininterrotto, in linea d'aria, per circa {{M|30|u=km}} verso nord (si scorge [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], alle falde dei Nebrodi), per altrettanti verso est (fino ad [[Agira]] e alla zona industriale di Dittaino) e verso ovest (si intravede [[Caltanissetta]]), e per quasi {{M|15|u=km}} verso sud (si vede Pergusa ed il suo lago, e [[Valguarnera Caropepe]]).
==== Enna Bassa ====
 
Punti panoramici principali:
* il [[Belvedere di Enna|Belvedere]] Marconi, che si apre a nord includendo per intero il paesaggio dall'Etna alle Madonie
* il viale Paolo e Caterina Savoca, che ne è la continuazione fino al [[Castello di Lombardia]]
* il viale Nino Savarese, che cinge il castello e permette pertanto di passare dal panorama a nord a quello a sud
* la Torre delle Aquile del Castello, il punto panoramico più completo, che svetta da oltre 1000 m d'altezza a 360° sul panorama a nord, est, sud, e ad ovest domina tutta Enna (si vede chiaramente anche la [[Torre di Federico II]]) e, dietro di essa, lascia intravedere Caltanissetta
* la [[Rocca di Cerere Geopark|Rocca di Cerere]], ultimo sperone orientale dell'akropolis di Henna, da cui il panorama si apre a nord, est e sud, mentre a ovest si ha una veduta del Castello di Lombardia
* via Porta Palermo o Porta Reale, arco che si apre in via Roma nei pressi del Duomo
* il Corso Sicilia, che dà verso nord su Calascibetta
* la [[Torre di Federico II]], dalla cui cima si domina Enna e le vallate sottostanti, nell'antica residenza estiva dell'imperatore Federico.
 
=== Enna Bassa ===
{{vedi anche|Enna Bassa}}
''Enna Bassa'' si è anchesviluppata dettasulle colline a valle di Enna sul versante sud, ad un'altitudine variabile intorno ai {{M|700|u=m s.l.m.}} partendo dal quadrivio Sant'Anna perché attorno al quale sorgeva un piccolissimo nucleo originariodi vertentecase, sullaattorno alla chiesetta di [[Santi Anna e(madre di GioacchinoMaria)|Sant'Anna]],. Dagli anni sessanta in poi si sono recentemente sviluppati gradatamente quartieri residenziali, ampi viali, aree commerciali all'ingrosso, uffici e attività varie, anche grazie alla notevole spinta. propulsivaLa rappresentatanascita dalldell'[[Università Kore di Enna|Università]], che ivi ha sede. Sorge sulle dolci colline a [[valle]] di Enna sul versante sud, adavuto un'altitudine variabileulteriore suieffetto 700 mpropulsivo. EnnaNel Bassaquadrivio è uno degli snodi viari più rilevanti della Sicilia interna, giacché vioriginario si incrociano tre strade statali e una provinciale, e detiene inoltre un ruolo d'eccellenza nei [[università|servizi universitari]] e nel [[edilizia|settore edile]], grazie al boom demografico che la interessa dagli [[anni 1990|anni novanta]].
 
==== Pergusa ====
{{vedi anche|Villaggio Pergusa}}
''[[Pergusa]]'' è la maggioreuna frazione della città, e dista {{M|10 |u=km}} dal centro;. haHa una popolazione residente assai ridotta, (circa unmille migliaioabitanti) dima abitanti,è tuttaviapresente viuna èsviluppata sviluppatissima l'[[edilizia]] di [[villeggiatura]]. Infatti,e abuona Pergusaparte sidelle concentranostrutture laricettive grane parteturistiche degliquali [[hotel]]alberghi, dei ''bed and breakfast'' e degli agriturismo di Ennaagriturismi, molti dei quali affacciati sul lago, principale meta [[turismo|turistica]] della [[località]]. La [[Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa]], che ingloba il piccolo abitato del villaggio, è la più importante della Sicilia centrale, e vanta una ricchissimaricca [[avifauna]] che sverna, transita o risiede nell'area, la più ricca di uccelli nell'isola. La Riserva comprende il bacino del [[Lago Pergusa]], di {{M|1,8 |u=km²,}} e unl'ampia area che lo circonda, ospitanteche comprende la Selva Pergusina, frequentatauna pineta attrezzata, il [[giuncheto]] e altre aree di spiccato pregio naturalistico. La frazione da il nome ad un circuito automobilistico, l'[[Autodromo di Pergusa]], sedenel dellquale venne disputata l'unica edizione del [[Gran Premio didel EnnaMediterraneo]] di [[Formula 1]] disputatoil nella storia di questo sport ([[27 agosto]] [[1961]]){{Senza fonte|}}.
 
=== TrasportiClima ===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Enna|Clima della Sicilia centrale}}
Enna, essendo situata nel cuore dell'Isola, riveste un ruolo di primo piano nelle vie di trasporto dell'entroterra siciliano. Sono oltre 146 le autolinee dirette attive tra Enna e innumerevoli città della Sicilia, dell'Italia peninsulare e settentrionale, della [[Francia]] e della [[Germania]], in gran parte gestite dalle due maggiori compagnie siciliane d'autotrasporti, ambedue aventi sede ad Enna per la strategica posizione, la SAIS Autolinee e la Interbus. Ciò è possibile anche poiché la città è servita da diversi assi di comunicazione terrestri d'importanza nazionale o regionale. È infatti raggiungibile con l'[[autostrada]] [[A19]] [[Palermo]]-[[Catania]] (E932), il cui svincolo per Enna detiene il record del [[viadotto]] più lungo della Sicilia. Nei pressi dello svincolo si trovano le stazioni di servizio ed aree di sosta e soccorso sanitario di Sacchitello e Mulinello. L'accesso è fuori dall'abitato, in fondovalle; per raggiungere la città alta e quella bassa si possono imboccare la [[strada statale]] 117 bis o altre [[strada provinciale|strade provinciali]]. Il territorio di Enna è attraversato altresì dalla predetta strada statale 117 bis, che funge da scorrimento veloce per Caltanissetta e per Catania, e da numerose strade provinciali, tra cui la Sp1 che assicura gran parte del traffico tra Enna alta ed Enna bassa.
[[File:Scorcio di Piazza Vittorio Emanuele avvolta dalla neve.jpg|thumb|left|Scorcio di Piazza Vittorio Emanuele avvolta nella nebbia]]
Il clima di Enna è caratterizzato da inverni freddi e umidi ed estati calde, anche se meno calde rispetto a tutti gli altri capoluoghi siciliani, per via della sua altitudine. {{Senza fonte|Frequentissima è la nebbia, presente per ben 140 giorni all'anno, che rende Enna il capoluogo più nebbioso d'Italia.}}
 
Il clima più mite ha reso Enna un buon rifugio dalle torride estati siciliane: l'imperatore [[Federico II di Svevia]] vi costruì l'[[Torre di Federico II|omonima torre]] come residenza estiva.
{{vedi anche|Stazione di Enna|Stazione di Dittaino}}
Enna è inoltre attraversata dalla [[ferrovia|linea ferroviaria]] Catania-Palermo, allacciata a sua volta con Caltanissetta ed [[Agrigento]]. Sono presenti due stazioni passeggeri, di cui quella centrale si trova 3 km a valle del centro storico, ed una per stoccaggio e carico delle merci, a Dittaino. Sono 6 le principali linee di autotrasporto pubblico urbano attive ad Enna. Di queste, 1 percorre soltanto le vie del centro, mentre altre 4 collegano quest'ultimo ad [[Enna Bassa]] ed 1 al [[Villaggio Pergusa]].
 
Le medie si riferiscono al trentennio 1971-2000 per l'[[Organizzazione Mondiale della Meteorologia]]:
{{vedi anche|Idroscalo di Enna}}
Dal [[2007]] Enna dispone anche di un [[idroscalo]]<ref>http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20796&09/08/2007&08:45:17&titolo= Si potrà volare da Enna con idrovolanti di linea</ref>, situato nel vicino [[lago Nicoletti]], che consente di raggiungere grazie ad [[aereo anfibio|aerei anfibi]] l'[[aeroporto]] Boccadifalco di [[Palermo]], l'[[Aeroporto di Malta]], gli aeroporti delle isole minori ([[Lampedusa]], [[Pantelleria]]) e altri scali. Si tratta dell'unica infrastruttura per idrovolanti d'[[Italia]] assieme a quella di [[Como]], ed è l'unico scalo aereo per uso civile della [[Sicilia centrale]].
 
{{ClimaAnnuale|nome=ENNA<br /><small>([[1971]]-[[2000]])</small>|tempmax01=8.3|tempmax02=8.6|tempmax03=10.3|tempmax04=13.2|tempmax05=19.4|tempmax06=25.0|tempmax07=28.1|tempmax08=28.3|tempmax09=23.5|tempmax10=18.1|tempmax11=13.1|tempmax12=9.7|tempmin01=3.8|tempmin02=3.2|tempmin03=4.0|tempmin04=6.1|tempmin05=11.3|tempmin06=15.7|tempmin07=18.7|tempmin08=19.2|tempmin09=15.5|tempmin10=11.8|tempmin11=8.0|tempmin12=5.3|tempassmax01=18.0|annotempassmax01=1991|tempassmax02=19.4|annotempassmax02=1998|tempassmax03=22.0|annotempassmax03=1996|tempassmax04=24.6|annotempassmax04=1998|tempassmax05=30.4|annotempassmax05=1994|tempassmax06=39.0|annotempassmax06=1998|tempassmax07=41.0|annotempassmax07=1988|tempassmax08=39.8|annotempassmax08=1999|tempassmax09=33.0|annotempassmax09=1988|tempassmax10=29.8|annotempassmax10=1991|tempassmax11=23.0|annotempassmax11=1999|tempassmax12=21.2|annotempassmax12=1989|tempassmin01=-5.0|annotempassmin01=1993|tempassmin02=-4.6|annotempassmin02=1972|tempassmin03=-5.2|annotempassmin03=1993|tempassmin04=-1.4|annotempassmin04=1973|tempassmin05=1.6|annotempassmin05=1991|tempassmin06=7.0|annotempassmin06=1991|tempassmin07=10.4|annotempassmin07=1972|tempassmin08=10.8|annotempassmin08=1991|tempassmin09=8.6|annotempassmin09=1971|tempassmin10=4.2|annotempassmin10=1972|tempassmin11=-0.8|annotempassmin11=1971|tempassmin12=-4.2|annotempassmin12=1991|pioggia01=70.4|pioggia02=56.9|pioggia03=46.9|pioggia04=43.2|pioggia05=22.9|pioggia06=17.7|pioggia07=8.2|pioggia08=25.3|pioggia09=40.6|pioggia10=79.3|pioggia11=73.6|pioggia12=71.0|giornipioggia01=8|giornipioggia02=8|giornipioggia03=7|giornipioggia04=6|giornipioggia05=4|giornipioggia06=2|giornipioggia07=1|giornipioggia08=3|giornipioggia09=5|giornipioggia10=6|giornipioggia11=8|giornipioggia12=8|warm01=0|warm02=0|warm03=0|warm04=0|warm05=0|warm06=3|warm07=10|warm08=10|warm09=0|warm10=0|warm11=0|warm12=0|giornigelo01=4|giornigelo02=4|giornigelo03=2|giornigelo04=0|giornigelo05=0|giornigelo06=0|giornigelo07=0|giornigelo08=0|giornigelo09=0|giornigelo10=0|giornigelo11=0|giornigelo12=2|giornineve01=1|giornineve02=1|giornineve03=0|giornineve04=0|giornineve05=0|giornineve06=0|giornineve07=0|giornineve08=0|giornineve09=0|giornineve10=0|giornineve11=0|giornineve12=0|giorninebbia01=19|giorninebbia02=17|giorninebbia03=16|giorninebbia04=12|giorninebbia05=7|giorninebbia06=3|giorninebbia07=1|giorninebbia08=2|giorninebbia09=10|giorninebbia10=16|giorninebbia11=19|giorninebbia12=18|umido01=77|umido02=75|umido03=71|umido04=70|umido05=62|umido06=56|umido07=54|umido08=57|umido09=66|umido10=72|umido11=77|umido12=80}}
=== Clima ===
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Enna|Clima di Enna}}
{| {{Prettytable|align=center|text-align=center}}
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! Mese
! Gen
! Feb
! Mar
! Apr
! Mag
! Giu
! Lug
! Ago
! Set
! Ott
! Nov
! Dic
! Anno
|- style="color:#000080;"
! style="background: #99CCCC;" | Temperatura massima media<ref name=autogenerato2>[http://www.weatherbase.com/weather/weather.php3?s=005461&refer= Weatherbase: Historical Weather for Enna, Italy<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (°C)
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|-style="color:black;"
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" height="16;" | Temperatura minima media<ref name=autogenerato1>[http://www.eurometeo.com/italian/climate/city_LIRA/id_Tmin/meteo_roma-ciampino%20italia Eurometeo, medie sul trentennio 1961-1990]</ref> (°C)
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| style="background: #FFFFCC;" | 3,8
| style="background: #FFFF99;" | 9,4
|}
 
=== Particolari valori climatici ===
Il [[clima]] di Enna è assai speciale: se, infatti, l'altitudine superiore ai 900 m sul livello del mare, imporrebbe un clima continentale, il fatto di trovarsi in Sicilia, a poche decine di chilometri dal mare oltreché a una latitudine relativamente bassa, implicano un tempo climatico particolare e raro. Anzitutto, bisogna differenziare Enna alta (posta fino a 970 m s.l.m.) da Enna Bassa e Pergusa (700-750 m s.l.m.): sovente la temperatura a Enna alta è inferiore di 2-3 °C. L'[[inverno]] è piuttosto rigido, con temperature comunque quasi sempre sopra lo zero anche se di poco, ed è caratterizzato da precipitazioni abbastanza copiose, soprattutto piovose (ormai nevica sempre meno, di norma 2 volte l'anno).
[[Immagine:Piazza Vittorio Emanuele di Enna.jpg|thumb|left|250px|Scorcio di Piazza Vittorio Emanuele avvolta nella nebbia.]] La [[nebbia]] caratterizza l'[[autunno]] soprattutto ad Enna alta, mentre a Enna bassa essa è più rara e meno intensa. La [[primavera]] è abbastanza fresca, con temperature superiori ai 10-15 °C, mentre in estate la continentalità climatica si manifesta con le alte temperature (sopra i 25-30 °C), ma che raramente degenerano in [[afa]] e, normalmente, sono perfette per il flusso turistico e per la villeggiatura che vede, in provincia, la "capitale" in Pergusa: grazie al [[Lago Pergusa]], l'unico propriamente naturale della Sicilia, il clima è più fresco e temperato, e la maggior parte degli ennesi ha una villa o una seconda casa nei pressi del lago, attorno al quale si sviluppano il già citato autodromo oltre a numerosi hotel, ''bed and breakfast'', agriturismo e ristoranti. Il comune di Enna è inserito nella fascia climatica E: vale a dire che è consentito l'utilizzo di impianti di riscaldamento per un massimo di 14 ore dal [[15 ottobre]] al [[15 aprile]].
 
Si riferiscono al trentennio 1960-1990 secondo l'[[Organizzazione Mondiale della Meteorologia]].
====Record climatici====
{| {{Prettytable|alignclass=center|"wikitable" style="margin:auto;clear:both;text-align=:center}};"
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! Mese
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! Anno
|- style="color:#000080;"
! style="background: #99CCCC;" | Temperatura minima mai registrata<ref name=autogenerato2 /> (°C)
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| style="background: #FFCC66FFFFCC;" | -1−1,10
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|-style="color:black;"
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" height="16;" | Temperatura massima mai registrata<ref name=autogenerato1 /> (°C)
| style="background: #FFFFCCFFCC00;" | 220,24
| style="background: #FFFFCCFFCC00;" | 219,78
| style="background: #FFFFCCFFCC00;" | 321,8
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| style="background: #FFCC66FF9900;" | 1533,50
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| style="background: #FFFFCCFFCC00;" | 321,82
| style="background: #FFFF99FF9900;" | 941,40
|}
 
La [[temperatura]] minima mai registrata ad Enna dall'ultimodal secondo [[dopoguerra]] è di {{M|-5,6 8|u=°C}}, nel [[gennaio]] [[1968]]1962, recordvalore sfiorato anche nei mesi di [[febbraio]] e [[marzo]] [[1956]] quando si ebberocon {{M|-5,4 |u=°C}}. L'[[agosto]] [[1958]] fu il più freddo in assoluto, con una minima di {{M|10 |u=°C,}}. valoreLa parimassima aè unstata quartoregistrata dinel quelloluglio dellodel stesso mese nel [[1999]]1988, quando il termometro toccò i 39 {{M|41|u=°C,}}. aIn confermaassoluto che,la almenotemperatura ad [[Ennapiù alta]], laregistrata barrierain dei 40 °C noninverno è mai stata sfondata. L'inverno più caldo fu invece quello del [[1968]]: a febbraio di quell'anno a Enna si registrarono 19{{M|21,8 2|u=°C, valore sfiorato anche}} nel [[dicembre]] [[1962]]1989. Per quanto riguarda le precipitazioni, l'agosto 1999 fu il mese più piovoso, con {{M|253 |u=mm}} di pioggia caduta, mentre il mese più siccitoso fu il settembre del [[1988]], quando si ebbero precipitazioni quattro volte inferiori, pari cioè a {{M|58,8 |u=mm}}.
 
== StoriaOrigini del nome ==
Il nome ''Enna'' è stato introdotto nel 1927 con il processo di rinominazione fascista, che riprendeva ove possibile gli antichi nomi dell'età classica. Fino a quella data infatti il comune di Enna era chiamato in [[Lingua siciliana|siciliano]] ''Castrugiuvanni'', italianizzato in ''Castrogiovanni''<ref name=NOME />.
[[Immagine:Enna-Gonfalone.png|thumb|right|150px|Gonfalone cittadino.]]
{{quote|Qui sempre son fior,<br/>qui mai non verna,<br/>qui ride il suol di primavera eterna!|[[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]]}} {{quote|Gli abitanti di questa città sembran tutti sacerdoti della dea Cerere|[[Marco Tullio Cicerone]]}} {{quote|Lassù, nella sua solitudine, questa città sembra incurante del suo passato|[[Roger Peyrefitte]]}}
 
L'origine del toponimo antico potrebbe derivare da un sostrato pregreco, sovente ipotizzato in uno [[lingua sicana|sicano]] o [[Lingua sicula|siculo]]. Quel che è certo è che in [[greco antico]] l'insediamento era noto con il nome di Ἔννα (''Énna''), successivamente latinizzato presso in ''Henna'' (o meno frequentemente ''Hennae'').
Enna ha origini incerte antecedenti all'influsso [[Antica Grecia|greco]] risalenti al [[XIV secolo a.C.]]: un [[villaggio]], una [[necropoli]] e un [[tempio]] risalenti al [[Neolitico]] sono stati rinvenuti sui colli attorno al Lago di Pergusa, ed in particolare sul colle detto di [[Cozzo Matrice]]. Diversi altri insediamenti nascono durante l'età del rame e poi del bronzo sulle colline che circondano l'altura ennese. Tra essi, in parte già indagati, i centri anonimi di Capodarso, Juculia, Contrada Rossi. Un insediamento di una popolazione indigena, da alcuni identificata con i [[Sicani|sicana]] sarebbe agli albori della presenza umana sul monte che, però, a causa della continua utilizzazione urbana, non ha sinora consentito grandi ricerche nell'ambito pre e protostorico. Nel [[XI secolo a.C.]] genti che possono essere identificate con il popolo [[Siculi|siculo]],si stabilirono sull'altura. Questa presenza viene tra l'altro, confermata dalla permanenza di un dialetto arcaico fortemente caratterizzato da aspetti tipici del siculo come la presenza di una K senza alcun segno di palatalizzazione e della U mai iotacizzata. Da recenti ritrovamenti, il primo insedimento può porsi durante l'[[età del rame]] lungo la vallata del Torcicoda, il torrente che scaturisce dai pendi meridionali della città e che da sempre rappresenta la principale via di penetrazione verso l'altipiano.
 
Durante la dominazione araba ha assunto invece la nominazione strategico-militare di "''fortezza'' di Enna", cioè di ''qaṣr'' (قَصْر)<ref>Anche l'etimologia di [[Cassaro]] rimanda alla stessa voce araba, che è traducibile come "''grande edificio in pietra, castello, palazzo, fortezza''".</ref>. Il vecchio toponimo siciliano di ''Castrianni'' trarrebbe infatti origine nella locuzione ''Qasr Yānī'' o ''Qasryānnih'', da intendersi quindi come un cambiamento fono-morfologico di ''*qasr-enna''<ref>Cfr. ''[[Encyclopaedia of Islam]]'', ''s. v.'' « ''Ķaṣryānnih'' » ([[Umberto Rizzitano|U. Rizzitano]], il quale si è basato sugli ampi e documentati studi di [[Michele Amari]], espressi in special modo nella sua ''Storia dei musulmani di Sicilia'').</ref><ref>Questa locuzione non starebbe, come si è inteso erroneamente in passato, per "''roccaforte di Giovanni''" cioè per ''qaṣr yūḥannā'' (قَصْر يُوحَنَّا). Giova denotare che il nome di "Giovanni" sia ''yūḥannā'' per gli arabofoni cristiani, mentre ''yaḥyā'' (يَحْيَى) tra quelli musulmani.</ref> A tal proposito anche [[Letojanni]] sembra condividere la medesima desinenza.
Durante la dominazione greca la [[polis]] certamente aveva già il toponimo ''Henna'' che parrebbe di origine preindoeuropea e che, nonostante diverse ipotesi appare del tutto incomprensibile dal punto di vista etimologico. Era rinomata in tutta la Sicilia per il tempio e il culto di [[Demetra]], la [[Cerere (divinità)|Cerere]] dei romani. Nel [[396 a.C.]] passò in mano ai [[siracusa]]ni, nel [[212 a.C.]] ai [[roma]]ni. Durante la [[prima guerra servile]] 139 - 132 a.C. fu governata dallo schiavo siriano [[Euno]] che partendo da questa acropoli conquistò l'intera Sicilia orientale.
 
Dall'XI secolo fino appunto al 1927, attraverso le contaminazioni linguistiche degli altri popoli che hanno dominato nei secoli l'isola, si è dunque passati, con il tramite della latinizzazione effettuata dai [[Normanni]], alla forma di ''Castrum Ioannes'' dalla quale sono poi scaturiti il siciliano ''Castrianni'' e l'italiano ''Castrogiovanni''. Entrambe queste forme sono ancora oggi diffuse sotto forma di cognomi.
Dopo la dominazione romana, Henna diventò un fiorente centro [[bizantini|bizantino]] dell'isola e successivamente [[arabi|arabo]]. Da questi ultimi fu ribattezzata ''Qaṣr Yānī'', poi Castrogiovanni. Nella sollevazione antiangioina del Vespro siciliano, la città ebbe un grande ruolo e riuscì per qualche tempo a divenire libero comune con istituzioni repubblicane. Col ritorno dei sovrani angioini lo spirito indipendentista cittadino venne sopito non di rado nel sangue ma fu proprio uno degli aragonesi, Federico III, a fare di Enna un centro fiorente e rinnovato da decine di monumenti in gotico catalano che ancor oggi caratterizzano il centro storico. Sotto [[Spagna|spagnoli]] e [[Borboni]] la città entrò in decadenza anche per le frequenti carestie. Benito Mussolini la costituì capoluogo di provincia ripristinando l'antico nome di Enna nel [[1926]]. Nel [[2004]] è diventata il quarto polo [[università|universitario]] siciliano.
 
== Storia ==
== Popolazione e demografia ==
{{vedi anche|Storia di Enna}}
===Evoluzione demografica===
[[File:Enna Palazzo Varisano Manifestazione fascista.jpg|thumb|left|upright=1.4|Palazzo Varisano durante una manifestazione del ventennio fascista]]
[[Immagine:Municipio di Enna.jpg|thumb|300px|Il Teatro Garibaldi, sede del municipio di Enna.]]
[[File:Enna Via Roma.jpg|thumb|left|upright=1.4|Via Roma tra Piazza VI Dicembre e Piazza Umberto I nel settembre 2011]]
Nonostante la popolazione [[censimento|censita]] nel [[2001]] risultasse di 28.983 abitanti, quella effettivamente residente al [[2006]] (anche senza registrazione all'[[anagrafe]]) è inferiore. Indipendentemente dal fisiologico progresso demografico in corso, infatti, la presenza dell'università incrementa il dato: gli studenti residenti sono infatti lievitati ad oltre 5.000, e dunque innalzano il numero di abitanti a più di 30.000.
 
Enna ha origini incerte antecedenti all'influsso greco risalenti al XIV secolo a.C.: un [[villaggio]], una [[necropoli]] e un [[tempio]] risalenti al [[Neolitico]] sono stati rinvenuti sui colli attorno al Lago di Pergusa, ed in particolare sul colle detto di Cozzo Matrice. Diversi altri insediamenti nascono durante l'età del rame e poi del bronzo sulle colline che circondano l'altura ennese. Tra essi, in parte già indagati, i centri anonimi di Capodarso, Juculia, Contrada Rossi. Nell'XI secolo a.C. genti che possono essere identificate con il popolo [[Sicani|sicano]], si stabilirono sull'altura. Da recenti ritrovamenti, il primo insediamento può porsi durante l'[[età del rame]] lungo la vallata del Torcicoda, il torrente che scaturisce dai pendii meridionali della città, e che da sempre rappresenta la principale via di penetrazione verso l'altipiano.
L'evoluzione demografica registratasi a partire dal [[1861]], e per quasi un ventennio, denota il dato della popolazione a circa 14.000 abitanti: Castrogiovanni era un piccolo centro di limitata influenza economica, se non su un ristretto circondario. Il boom dell'[[attività mineraria]] legata al gigantesco indotto dello [[zolfo]], trasformò la città in pochi anni, facendola pressoché raddoppiare sino al [[1901]].
 
Durante la dominazione greca la [[polis]] certamente aveva già il toponimo ''Henna'' che parrebbe di origine preindoeuropea e che, nonostante diverse ipotesi, appare del tutto incomprensibile dal punto di vista etimologico. Era rinomata in tutta la Sicilia per il tempio e il culto di [[Demetra]], la [[Cerere]] dei romani. Nel 396 a.C. passò in mano ai [[Siracusa]]ni e nel 212 a.C. ai [[Civiltà romana|Romani]]. Durante la [[prima guerra servile]] 136-132 a.C. fu governata dallo schiavo siriano [[Euno]] che partendo da questa acropoli conquistò l'intera Sicilia orientale.
La tendenza positiva culminò nei 31.879 ab. del [[1921]], anche se il primo decennio fascista decretò un decisivo crollo, che ricondusse la popolazione alla soglia dei 22.000 ab. L'inesorabile picchiata demografica fu tuttavia rimarginata da un evento inatteso, cioè l'erezione a [[capoluogo]] di [[provincia]] che sopravvenne nel [[1926]] e reinstaurò il trend positivo, che nel secondo [[dopoguerra]] tornò ai livelli precedenti al fascismo, stabilizzandosi.
 
Dagli [[anni 1970|anni settanta]] agli [[anni 1980|anni ottanta]], un lieve calo della popolazione conseguì a un impoverimento dell'[[economia]], con la chiusura delle [[miniera|miniere]] di [[zolfo]] e di vari uffici, finché nel decennio successivo non si ebbe una nuova crescita, anche da associarsi all'espansione di [[Enna Bassa]] e dell'[[Università Kore di Enna|università]], grazie alla quale nel [[2001]] è stato registrato il picco storico del numero di residenti, dopo quello del [[1921]]. Il trend rimane positivo nelle rilevazioni annuali.
 
{{Demografia/Enna}}
 
Dopo la dominazione romana, Henna diventò un fiorente centro [[Impero bizantino|bizantino]] dell'isola e successivamente [[Emirato di Sicilia|arabo]]. Da questi ultimi fu rinominata ''Qaṣr Yānī'' poi, conquistata e riedificata dai Normanni, il nome arabo della città viene foneticamente latinizzato in 'Castrogiovanni'. Nella sollevazione antiangioina del Vespro siciliano, la città ebbe un grande ruolo e riuscì per qualche tempo a divenire libero comune con istituzioni repubblicane. Diventata l'isola aragonese, fu proprio uno degli sovrani aragonesi, [[Federico III di Sicilia]], a fare di Enna, grazie alla sua posizione di città inespugnabile, un centro fiorente, sovente sede della corte, rinnovandone l'architettura con numerosi monumenti in stile gotico catalano, che caratterizzano il centro storico.
===Distribuzione della popolazione sul territorio===
Sotto la [[Spagna degli Asburgo|monarchia ispanica]] e in seguito dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borbone]], la città, che faceva parte del demanio della corona, ancora fiorente nel corso del XVI e XVII secolo, iniziò un lento declino anche per le frequenti carestie. Persa l'occasione di diventare sede di diocesi - fu preferita per la sua posizione geografica e altimetrica Piazza Armerina - con l'unità d'Italia la città riuscì ad inserirsi nel nascente mercato nazionale grazie alla ferrovia che attraversava il suo territorio e che garantiva accessibilità e sbocchi portuali alla produzione delle sue miniere di zolfo.
Il Comune di Enna, essendo tra i più estesi in Italia, ha una [[densità di popolazione]] molto inferiore alla media nazionale e regionale, circa la metà. Al [[2006]], il dato era di 78.94 ab/km², superiore tuttavia a quello provinciale di 55,63 ab/km²<ref>[http://www.svilupposostenibile.it/P_enna/rsa/demografia.html Agenda 21 Enna<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nel 1927 il regime fascista costituì Castrogiovanni capoluogo di provincia, staccandolo dall'allora [[provincia di Caltanissetta]], preferendolo a Caltagirone e a [[Piazza Armerina]], legate a [[Don Luigi Sturzo|Sturzo]] e al [[Partito Popolare Italiano (1919)|partito popolare]]. Esaltandone antichi fasti legati al suo mitico passato classico - il mito di Proserpina innanzitutto - sul finire dello stesso anno ripristinò l'antico nome di Enna<ref name=NOME />.
Dei 29.000 abitanti, la quasi totalità si concentra in una ristretta aera urbana comprendente [[Enna alta]], [[Enna Bassa]] e il [[Villaggio Pergusa]]. Nelle contrade, invece, risiede il 3% circa della popolazione: da ciò si evince che a dispetto di un'area relativamente poco estesa dove risiede il 97% degli abitanti, la minima parte restante si distribuisce su un territorio assai vasto, e pertanto quasi disabitato.
 
Nel [[2004]] è diventata sede del quarto polo universitario siciliano.
Attualmente, è in corso un rapido calo del numero dei residenti nelle delle contrade extraurbane a favore delle aree urbane; questo fenomeno può essere spiegato in due modi: ''a)'' le contrade circostanti Enna Bassa, grazie alla progressiva urbanizzazione, tendono ad essere riconosciute dal Comune in qualità di parte della città, e non più di contrade extraurbane, così i residenti che prima erano categorizzati come di "contrade" col tempo vengono categorizzati come residenti di Enna Bassa; ''b)'' le contrade poste, invece, in aperta campagna, lontano dalla città, tendono a spopolarsi effettivamente.
[[File:Enna-Gonfalone.png|thumb|upright=1.2|Gonfalone cittadino]]
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
La tendenza generale degli ultimi anni è un lievissimo decremento demografico a [[Enna alta]] (che dai 16.662 ab. del [[2001]] è passata ai 16.543 ab. del [[2006]]) e uno assai più accentuato nelle contrade extraurbane (2212 ab. nel [[2001]], dimezzatisi nel giro di 5 anni fino a quota 1208 ab.), a favore di [[Enna Bassa]] che gode al contrario di un aumento della popolazione residente, anch'esso però a livelli trascurabili (9.556 ab. nel [[2001]], 9.691 nel [[2006]]), e del [[Villaggio Pergusa]] (dove i 1449 ab. del [[2001]] sono passati a 1604 ab. nel [[2006]]).
{{vedi anche|Monumenti di Enna|via Roma (Enna)|Belvedere di Enna}}
Grazie alla sua lunga storia Enna può vantare un notevole patrimonio monumentale. La maggior parte dei luoghi d'interesse sorge lungo l'asse della [[via Roma (Enna)|via Roma]] che percorre tutto il centro storico della città; l'itinerario parte da piazza Neglia, dove sorge la chiesa di san Tommaso e, passando per le cinque piazze più grandi, termina al [[castello di Lombardia]], il monumento più importante.
[[File:Castello di Lombardia con la torre Pisana.jpg|thumb|left|Castello di Lombardia, particolare della Torre Pisana.]]
 
=== Architetture civili ===
===Presenza di stranieri===
==== Palazzo Varisano ====
Pur non avendo le alte percentuali di popolazione di origine straniera comuni nell'[[Italia settentrionale]] e [[Italia centrale|centrale]], Enna sta recentemente vivendo un notevole incremento dell'[[immigrazione]]. Il [[26 agosto]] [[2007]], i cittadini stranieri iscritti all'anagrafe della città risultavano essere 383, dei quali 152 uomini e 231 donne. In quattro anni e mezzo, l'incremento è stato di ben 190 unità (il [[1º gennaio]] [[2003]] gli stranieri residenti ad Enna risultavano solo 193)<ref>http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=21027&06/09/2007&14:57:02&titolo=Comune Enna: Immigrazione e politiche comunali</ref>. Computando anche i clandestini, tuttavia, il dato salirebbe fino ad arrivare a 800 stranieri, cioè il 3% della popolazione cittadina.
{{vedi anche|Palazzo Varisano}}
Palazzo Varisano sorge in piazza Mazzini, a ridosso della chiesa di San Michele; l'edificio è del XVIII secolo, costruito sui resti di una struttura cinquecentesca che lascia ancora traccia di sé nei locali dei piani terreni. Ospita le sale del Museo Archeologico Regionale che espone nelle sue sale pregevoli manufatti archeologici connessi alle antiche società che animarono le contrade del territorio ennese. Il palazzo è appartenuto nel corso dei secoli alle famiglie nobili dei Leto di Capodarso, dei Petroso e dei Varisano, da cui ha preso il nome; negli anni 1970 è stato acquistato dalla [[Regione Siciliana]] e poi ceduto al comune di Enna. La struttura viene ricordata nelle cronache storiche poiché il 13 agosto 1862, Giuseppe Garibaldi, vi avrebbe pronunciato il celebre discorso terminato con la frase ''o Roma o morte''.
 
==== Palazzo Pollicarini ====
Gli stranieri legalmente residenti a Enna provengono da 36 paesi e da 4 continenti, dei quali il meglio rappresentato è l'[[Africa]] con i 164 membri della comunità nera; segue a ruota la comunità [[europa|europea]] con 154 unità, tra cui prevalgono i [[romania|rumeni]] (87), specie a seguito dell'ingresso di quel paese nell'[[Unione Europea]].
{{vedi anche|Palazzo Pollicarini}}
Solo 39 sono gli [[asia]]tici, di cui 28 dalle [[Filippine]] e appena 9 dalla [[Cina]] e 2 dall'[[India]].
Palazzo fortificato in stile [[Gotico spagnolo|gotico-catalano]], la cui costruzione è riconducibile ai primi del XVI secolo, si affaccia sulla piazza Napoleone Colajanni. È stato dimora, nei secoli, di numerose famiglie notabili quali i Falanga, i Petroso e i Notarbartolo. È organizzato su più livelli; al piano nobile si trovano i locali di rappresentanza e dimora (tra cui la sala Magna) e al piano terra i locali dei servizi; il locale sottotetto era dedicato alla servitù. [[Cornicione|Cornici]], arabeschi e stemmi caratterizzano la struttura; in particolare la cornice che divide il piano terra dal nobile è dotata di tre finestre ornate da pizzi in pietra.
 
=== MonumentiArchitetture militari ===
==== Castello di Lombardia ====
{{vedi anche|Monumenti di Enna|Chiese e conventi di Enna|via Roma (Enna)|Belvedere di Enna}}
Grazie alla sua lunga storia, Enna può vantare un patrimonio monumentale tra i più ampi e vari della regione, e alcuni tesori artistico-architettonici di un certo pregio. La maggior parte dei luoghi d'interesse sorge lungo l'asse viario della [[via Roma (Enna)|via Roma]], che percorre tutto il centro storico della città. Parte da piazza Neglia, dove sorge la chiesa di [[san Tommaso]], e, passando per le cinque piazze più grandi di Enna Alta, finisce al [[castello di Lombardia]], il monumento più importante.
[[Immagine:Enna Castello Di Lombardia.jpg|thumb|left|250px|Castello di Lombardia, particolare della Torre Pisana.]]
=== Castello di Lombardia===
{{vedi anche|Castello di Lombardia}}
Il castello di Lombardia sorge sul terreno in cui, nel [[V secolo a.C.]], venne edificatosussisteva un [[santuario]] dedicato a [[Cerere (divinità)|Cerere]]. Sostituito da un ''[[Castra|castrum]]'' sotto i bizantini, sottoin iepoca [[normanniStoria della Sicilia normanna|normanna]] si trasformò in [[castello]]. Il nome deriva dai [[fante|fanti]] [[lombardiaLombardi di Sicilia|lombardi]] che lo occuparono al seguito della regina [[Adelasia del Vasto|Adelaide del Monferrato]], moglie di [[Ruggero I di Sicilia]].
 
Delle 20 [[torre|torri]] iniziali, la [[Torre Pisana (Enna)|Torre Pisana]] è la meglio conservata. {{Senza fonte|In passato sono stati rinvenuti degli oggetti e dei resti moltodi varia interessantiepoca; dal [[2000]] al [[2002]] sisono èstati ripresoeseguiti ascavi scavare per scoprire ulteriori reperti [[archeologia|archeologici]], ma ancora non è disponibile un [[museo]] che esponga tutti i ritrovamenti}}.
 
ViLa siposizione godedel castello offre un panorama vastissimo, che vaspazia daldalle [[marMadonie]] Tirrenoall'[[Etna]], alsono visibili il [[canalelago di SiciliaPergusa]], abbracciandoe tuttadue lai Siciliabacini centro-orientale.artificiali Oggi(Nicoletti èe laMorello), metae turisticabuona principaleparte della cittàSicilia centro-orientale. InUn estatetempo viera sisede, svolgevanoin (daestate, molti annidi non più) [[concerto (evento musicale)|concerti]] e [[spettacolo teatrale|spettacoli teatrali]], presso il vasto recinto di San Nicola o degli Armati che può{{Senza fonte|poteva ospitare fino a {{M|5000}} persone}}.
 
Non lontano dal castello sorge la [[Rocca di Cerere]] che, per la sua posizionecostruita in direzione del [[sole]] nascente; sin dal primo insediamento del [[XIV secolo a.C.]], fu un luogo di culto chee divenne anche parte integrante del vicino santuario.: Èsi lointravede speroneancora estl'ara disacrificale Ennautilizzata per oltre mille anni, da Sicani, Greci e daRomani, quiper siil godeculto didella undea panoramadelle mozzafiatomessi, [[Demetra]] o [[Cerere]]. L'area è lo sperone orientale di Enna.
[[Immagine:Rocca_di_cerere_(fonte)_.JPG|thumb|right|150px|Rocca di Cerere, la fonte]]
 
==== Torre ottagonale, detta di Federico II ====
{{Vedi anche|Torre di Federico II}}
La torre, di forma ottagonale, compare nei registri del catasto urbano di Castrogiovanni, conservati presso l'Archivio di Stato di Enna, sempre con il nome di "Torre di Alcontres".
Questa torre ottagonale venne fatta costruire dall'[[imperatore]] [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] sui probabili resti del [[teatro greco]]. La sua forma ottagonale che ricalca il modello orientale del sacro Tempio di [[Gerusalemme]] fa pensare che venisse utilizzata per la [[rosa dei venti]]. In ogni caso era una torre di difesa per controllare quel versante della città di Enna ch'era esposto ad eventuali assalti dei nemici. Questa torre sorge in cima a una [[collina|collinetta]] alberata.
A decretare la paternità di Federico II di Svevia, che l'avrebbe fatta edificare nella prima metà del XIII secolo, fu Giuseppe Agnello nel 1935, seppur in mancanza di fonti documentarie che comprovassero tale ipotesi.
Invero, è più probabile l'ipotesi secondo cui a ristrutturare la Torre ottagonale di Enna fosse stato Federico III d'Aragona, terzogenito di Pietro III d'Aragona, incoronato "re di Sicilia" nel 1296.
Ma la fondazione della torre, in mancanza di opportune indagini archeologiche, potrebbe risalire ad un'epoca assai più remota.
La torre sorge in cima a una collinetta alberata, sede dell'omonima Villa Comunale. Dalla sua sommità lo sguardo spazia su tutta la città alta e sulle valli sottostanti, fino all'orizzonte.
 
=== DuomoPorta di Janniscuru ===
{{vedi anche|Porta di Janniscuru}}
La porta di Janniscuru è l'unica rimasta delle 6 antiche porte di accesso alla città edificata nel periodo arabo-normanno, poste lungo le mura di cinta (che in più epoche furono erette) attorno all{{'}}''urbs inexpugnabilis'' e di cui rimane lieve traccia sulle pendici del monte. Le altre porte caddero in rovina o furono abbattute quando Enna fu eretta [[capoluogo di provincia]] per ampliare le strade di accesso alla città.
 
La porta di Janniscuru si trova nel quartiere di Fundrisi, fuori dal circuito turistico ordinario del capoluogo. Si presenta massiccia e con un [[arco a tutto sesto]] ed è circondata dalle grotte con necropoli che si arroccano sul monte.
 
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Enna}}
La città è ricca di chiese e conventi ereditati dal suo lungo passato di dominazione [[Impero spagnolo|spagnola]] e [[Borbone delle Due Sicilie|borbonica]] le cui tracce sono evidenti nell'[[architettura]] urbana di alcuni dei [[monumenti di Enna|monumenti]] più significativi dal punto di vista religioso. {{Senza fonte|Nel XVIII secolo, l'allora Castrogiovanni possedeva 133 chiese, all'incirca una per ogni centinaio di abitanti, di cui 400 erano preti}}; ne sopravvivono più di 35.
 
==== Duomo ====
{{vedi anche|Duomo di Enna}}
[[File:Cappella dei Marmi, posta sul lato destro del Duomo , in stile barocco.jpg|thumb|Particolare del presbiterio destro del Duomo, in stile barocco]]
[[Immagine:Enna Dom Altar.jpg|thumb|300px|Particolare del presbitero destro del Duomo, in stile barocco]]Il [[Duomo di Enna]] è uno dei maggiori esempi di architettura ecclesiastica medievale presenti in Sicilia: costruito nel [[XIV secolo|Trecento]] e profondamente rinnovato circa due secoli dopo, presenta imponenti [[colonna]]ti [[stile corinzio|corinzi]], tre [[navata|navate]] e tre [[abside (architettura)|absidi]], pregiate tele e lampadari, e una maestosa [[facciata]] con torre campanaria, che svetta su tutta la città, la cui [[campana]] è di mole impressionante in proporzione alla grandezza della città.
Il [[duomo di Enna]] è un esempio di architettura ecclesiastica medievale: costruito nel XIV secolo e profondamente rinnovato circa due secoli dopo, presenta imponenti colonnati [[Ordine corinzio|corinzi]], tre [[navata|navate]] e tre [[abside|absidi]]. La [[facciata]] è maestosa, con torre campanaria la cui [[campana]] è di notevole mole. All'interno pregiate tele e lampadari.
Tra le opere custodite, affreschi di [[Guglielmo Borremans]]. Il duomo è il punto culminante delle celebrazioni della [[Settimana Santa di Enna]].
 
==== Santuario di Papardura ====
Esso rappresenta probabilmente la massima espressione artistica della provincia, grazie alla grandezza, alla vastità e alla pregevolezza delle opere custodite, tra cui affreschi del [[Guglielmo Borremans|Borremans]], e all'affascinante fondersi di stili diversi, come il [[portale (architettura)|portale]] laterale [[barocco]]. Il Duomo è, infine, il culmine delle spettacolari celebrazioni della suggestiva [[Settimana Santa di Enna]].
 
Il santuario di Papardura Superiore è una chiesa arroccata su un'area rocciosa ricca di grotte, alcune visitabili. Presenta un prospetto esterno austero, con [[rosone]], ma all'interno la sua ricchezza decorativa è una notevole espressione del [[barocco]] della [[Sicilia centrale]]. Vi sono concentrati, un soffitto ligneo intarsiato, dodici statue degli [[Apostoli]], numerose tele e affreschi di Borremans, [[Pittura fiamminga|pittore fiammingo]], e stucchi del XVII secolo della scuola di [[Giacomo Serpotta]].
=== Porta di Janniscuru ===
{{vedi anche|Porta di Janniscuru}}
La porta di Janniscuru è l'unica rimasta delle 6 antiche [[porta|porte]] di accesso alla città edificata nel periodo arabo-normanno, porte poste lungo le mura di cinta (che in più epoche furono erette) attorno all'''urbs inexpugnabilis'' e di cui oggi rimane lieve traccia sulle pendici del monte. Le altre porte caddero in rovina o furono abbattute quando Enna fu eretta [[capoluogo di provincia]] per ampliare le strade di accesso alla città.
 
==== Chiesa dello Spirito Santo ====
La Porta di Janniscuru si trova nel quartiere di Fundrisi, lontano dal circuito turistico ordinario del capoluogo, ma una recente riqualificazione dell'area ha migliorato notevolmente l'accessibilità della porta, che, restaurata, si presenta massiccia e ha un [[arco a tutto sesto]] largo 2-3 m; la Porta di Janniscuru è collocata in uno dei punti paesaggisticamente più esaltanti di Enna, ed è circondata dalle [[grotta|grotte]] con necropoli che si arroccano sul monte.
La chiesa dello Spirito Santo è parte di un antico complesso bizantino, dapprima restaurato nel 1320 ad opera dei frati Minori Conventuali dell'Ordine di San Francesco che vi risiedettero fino al 1393, quando si videro affidati i locali dei palazzi confiscati ai signori Andrea Chiaramonte e Scaloro degli Uberti, poi diventati chiesa e convento di San Francesco d'Assisi.
 
Essa è sempre stata annessa alla parrocchia di San Bartolomeo Apostolo nonostante agli inizi del Novecento fosse ancora in mani private. È stata riaperta al culto nel 2009 in seguito all'intervento del comune di Enna e della Venerabile Confraternita dello Spirito Santo, della quale è sede.
=== Santuario di Papardura ===
Il santuario di Papardura è una chiesa arroccata su un'area rocciosa ricca di grotte, alcune visitabili. Presenta un prospetto austero, con [[rosone]], ma all'interno la sua ricchezza decorativa è da considerarsi una delle migliori espressioni del [[barocco]] nella [[Sicilia]] centrale. Nella piccola chiesetta, infatti, sono concentrati un [[soffitto]] ligneo intarsiato, le dodici [[statua|statue]] degli [[Apostoli]], numerose tele e affreschi del Borremans, [[pittore]] [[fiammingo]], e meravigliosi stucchi realizzati da un maestro [[palermo|palermitano]] del [[XVII secolo|Seicento]].
 
Su una roccia vicino alla chiesa si trova un campanile a vela, mentre nella parte posteriore era posta anticamente una torre di avvistamento, data la posizione strategica per la difesa della città, sovrastante la vicina [[Porta di Janniscuru]]. La struttura fu parzialmente adattata dai frati minori per le esigenze del convento, costituendo probabilmente anche un refettorio, mentre le celle-dormitori vennero scavate nelle grotte accanto alla chiesa.
=== Musei ===
{{Vedi anche|Museo Alessi di Enna}}
[[Immagine:8denarii.jpg|thumb|right|300px|Monete romane]]
* Situato in locali in stile [[gotico]]-[[catalogna|catalano]], traccia dell'impianto trecentesco originario del Duomo, il Museo Alessi espone alcune collezioni di una certa ricchezza, tra cui si segnalano la sezione [[numismatica]], con 4.000 [[moneta|monete]] greco-romane, alcune collezioni appartenute a famiglie nobili e il Tesoro della Chiesa Madre, che custodisce un vasto ventaglio di pezzi d'[[oreficeria]] siciliana, come la celebre Corona della [[Madonna]] in [[oro]] tempestato di [[diamante|diamanti]].
{{Vedi anche|Museo Archeologico Regionale di Enna}}
* Il Museo Archeologico Regionale di Enna, fondato negli [[anni 1980]], conserva numerosi reperti rinvenuti in diversi siti [[archeologia|archeologici]] della Sicilia interna, tra cui alcuni noti in ambito internazionale, come la città indigena ellenizzata di [[Morgantina]] o la celeberrima [[Villa del Casale]] di [[Piazza Armerina]].
{{Vedi anche|Museo Musical Art 3M}}
* Il Museo Musical Art 3M raccoglie "opere musicali" esponendo virtualmente i quadri di artisti siciliani o che hanno operato in Sicilia dal XV al XX secolo. Vi sono inoltre mostre fotografiche temporanee ed è sede di iniziative culturali riguardanti arte e tradizioni locali e non.
 
Entrando, a sinistra, si trova la cappella dello Spirito Santo, con l'effigie della Trinità portata in processione in diverse occasioni dalla confraternita. La cappella di destra accoglie una statua di Maria Addolorata mentre nella cappella del corridoio laterale destro è stata posta nel 2011 una statua raffigurante il "Cristo alla colonna". L'interno presenta una conformazione simile a quella della [[Basilica della Santa Casa|Santa Casa]] di Loreto, con una finestrella che volge lo sguardo verso l'altare maggiore, dove è collocata la Vergine Nera di Loreto.
=== Evoluzione architettonica e urbana ===
Vi si festeggiano il Triduo e la Solennità della Pentecoste e quella di Maria Santissima Assunta il 15 agosto.
[[Immagine:Palazzo Chiaramonte di Enna.jpg|thumb|left|300px|Il Palazzo Chiaramonte su Piazza Vittorio Emanuele.]]La città di Enna, avendo origini remotissime, ha avuto una interessante evoluzione [[architettura|architettonica]]. Poco o nulla si sa della struttura urbana originaria datale dai [[sicani]], che si arroccarono sulla montagna fuggendo dai [[siculi (Sicilia)|siculi]] che incalzavano da [[sud]]; il primo nucleo del [[Castello di Lombardia]] fu probabilmente eretto in questa epoca.
 
==== Chiesa di San Leonardo Abate ====
Sempre in questo periodo, sulla Rocca di Cerere venne eretto il prestigioso Tempio dedicato alla [[dio|dea]] delle [[messe|messi]], pregevole edificio marmoreo di cui parlò [[Cicerone]], che custodiva 4 preziose statue trafugate dal pretore [[Verre]] nel [[77]] d.C. e una scalinata ancora attraversabile che conduce ai resti dell'[[ara]] sacrificale. Il grande sviluppo che ''Henna'' conobbe coi [[greci]] è corrisposto a uno sviluppo urbano-architettonico di cui rimane scarsa traccia, giacché i [[romani]], per prendere Henna (che definirono ''Urbs Inexpugnabilis'') operarono [[strage|stragi]], [[incendio|incendi]] e devastazioni. Ancora visibili sono le antichissime [[cinta muraria|mura di cinta]] su alcuni costoni del monte.
La chiesa di San Leonardo Abate, conosciuta come "A Chisa 'a Passioni" risale al 1400 come si rileva dagli atti. L'interno ad unica navata è molto semplice ed è costituito da un altare maggiore e da quattro nicchie laterali; in esse si trovano i simulacri dei Santi Cosma e Damiano, della Madonna del Giglio, di San Leonardo Abate e della vergine di Fatima. Nella più importante è contenuto il simulacro dell{{'}}''Ecce homo'', fulcro essenziale per la settimana Santa; in tale periodo è meta di pellegrinaggio.
Un campanile medievale sovrasta la struttura.
Vi si celebrano le festività dell{{'}}''Ecce Homo'' (Domenica delle Palme) e la festa della Madonna di Fatima (13 maggio).
 
=== Rocca di Cerere ===
Poche tracce rimangono dell'[[Alto Medioevo]], mentre dopo il [[1000|Mille]], nel pieno della propizia dominazione [[Arabi|araba]], si costruì una splendida [[moschea]] su quella che è oggi la Chiesa di [[San Michele]], innanzi al Duomo, e si verificò un boom edilizio. Presso i [[normanni]] e poi oltre, Castrogiovanni si configurò come una deliziosa cittadina medievale, con uno splendido Duomo gotico, numerose e belle torri di difesa, casupole in pietra, viuzze strette e tortuose, un gigantesco Castello, la Torre di Federico, e alcune chiese; l'epoca rinascimentale e barocca, tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVIII secolo]], mutarono profondamente il volto della città: numerose, magnifiche chiese barocche vennero innalzate, e le antiche torri di difesa vennero trasformate in campanili, come ancor oggi si può vedere. Il Castello cadde in rovina mentre una fiorente e magnifica architettura religiosa impreziosiva d'arte la città.
La Rocca di Cerere è uno dei luoghi più famosi e rappresentativi di Enna, esso lega la città all'antico culto di [[Cerere]] particolarmente presente nella zona essendo l'ennese il luogo in cui avvenne il rapimento di [[Persefone]] da parte del dio [[Ade (divinità)|Ade]]. Il luogo oltre ad essere particolarmente suggestivo per il panorama è ricco di ambienti rupestri e ipogei di varie età.
[[Immagine:Enna duomo.jpg|thumb|right|300px|Arte barocca ad Enna, scorcio del soffitto ligneo del Duomo.]]
Vennero costruiti palazzi baronali e monastici, splendidi edifici barocchi, e la città si espanse considerevolmente in tutto il versante centrale e orientale dell'altipiano, mentre in quello occidentale, più aspro e climaticamente rigido, vennero confinati i [[contadino|contadini]] deportati dal [[feudo]] di ''Fundrisi''. Intanto, nascevano, nel [[XVIII secolo|Settecento]], le 7 porte romane per l'accesso alla città. Con l'[[XIX secolo|Ottocento]], moltissime torri, chiese, monumenti, porte e lo stesso Castello caddero in rovina e alcuni scomparvero, mentre i più poveri asportavano le loro pietre per costruire case ovunque ci fosse posto: tutto l'altipiano fu presto edificato con antiche casette caratteristiche. Tra gli edifici più pregevoli innalzati in quel perdiodo, figura il ''Palazzo dei Benedettini'', monastero barocco che contiene elementi gotici. Il monastero, caduto in disuso negli ultimi anni, è stato oggetto di un finanziamento iniziale di 2,7 milioni di euro per consentirne il restauro, in modo da potere ospitare, in futuro, la sede del Rettorato dell'[[Università di Enna]]<ref>http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20758&05/08/2007&10:50:23&titolo=Enna: Finanziata la ristrutturazione del palazzo Benedettini</ref>.
 
=== Villa romana di contrada Geraci ===
Dopo il [[1927]], con l'inattesa erezione a capoluogo di provincia e tutte le conseguenze del caso (crescente importanza economico-sociale, trasferimento di numerosi uffici, dipartimenti provinciali, aziende cui fa capo un vasto territorio, la visita di Re [[Vittorio Emanuele II]] e quelle del Duce [[Benito Mussolini]]), interi quartieri coi loro pregevoli edifici, chiese e beni, le viuzze medievali e le antiche porte vennero rasi al suolo per far posto a moderni palazzi, a strade rette e ampie, a piazze e così via. Enna perse così la sua essenza medievale, che conserva ancora solo in alcuni rioni estremamente suggestivi. L'area del [[Monte (Enna)|Monte]] (versante ovest) venne in gran parte travolta da moderne costruzioni e condomini, nasceva il nucleo originale di Enna Bassa e Pergusa; frequentemente vecchi edifici furono abbattuti per tutto lo scorso secolo.
{{Vedi anche|Villa romana di contrada Geraci}}
La [[villa romana di contrada Geraci]] è una [[villa romana]] situata nei pressi della strada provinciale 78 al bivio Rastello-Ramata, nella tenuta Fontanazza. L'elaborata villa faceva parte di una ricca tenuta di 3,5 ettari, uno dei tanti ''[[Latifondo|latifondi]]'' storicamente segnalati, ma raramente scavati sull'isola<ref name="villaromanadelcasale">{{Cita web|url=http://www.cricd.it/pages.php?idpagina=1207|titolo=Enti per i palazzi e le ville di Sicilia - Palermo - Villa Geraci|accesso=22 dicembre 2020|dataarchivio=6 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210306140123/https://cricd.it/pages.php?idpagina=1207|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://enna.gds.it/articoli/cultura/2019/09/08/enna-completati-i-lavori-della-villa-romana-di-gerace-7f3ed86e-b475-4456-915b-075adb07ecaf/|titolo=Enna, completati i lavori della Villa romana di Gerace|sito=Giornale di Sicilia|lingua=it|accesso=18 dicembre 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_ArchivioLaRegioneInforma/PIR_2019/PIR_Settembre/PIR_CompletataVillaGerace|titolo=ARCHEOLOGIA - Completata la sistemazione di Villa Gerace}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corrieredelleconomia.it/2019/09/10/archeologia-completata-la-sistemazione-di-villa-gerace/|titolo=Archeologia, completata la sistemazione di Villa Gerace|sito=Corriere dell'Economia|data=10 settembre 2019|lingua=it|accesso=18 dicembre 2020}}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
Oggi, Enna si configura come una città che ha ancora notevolissime tracce del passato, che permangono nel centro storico, che segue il corso di Via Roma, nel quartiere di Fundrisi, di Valverde e Spirito Santo (quasi del tutto intatti, pittoreschi e suggestivi) anche se, nell'insieme, i [[quartiere|quartieri]] propriamente "antichi" occupano una superficie ridotta rispetto all'intera area urbana (il 40% approssimativamente considerando la città alta, il 25% circa includendo Enna Bassa e Pergusa).
=== Urbanistica ===
==== Evoluzione architettonica e urbana ====
[[File:Piazza Vittorio Emanuele al centro di Enna.jpg|thumb|left|Il Palazzo Chiaramonte su Piazza Vittorio Emanuele.]]
Poco o nulla si sa della struttura urbana originaria datale dai [[Sicani]] che si arroccarono sulla montagna fuggendo dai [[Siculi]] che incalzavano da [[sud]]; il primo nucleo del [[Castello di Lombardia]] fu probabilmente eretto in questa epoca.
 
Sempre in questo periodo sulla Rocca di Cerere venne eretto il prestigioso Tempio dedicato alla dea delle messi; del pregevole edificio marmoreo parlò [[Cicerone]] notando che custodiva 4 preziose statue trafugate dal pretore [[Gaio Licinio Verre|Verre]] nel 77 d.C. Una scalinata ancora attraversabile conduce ai resti dell'[[altare|ara]] sacrificale. Il grande sviluppo che ''Henna'' conobbe con i [[Grecia antica|Greci]] è corrisposto a uno sviluppo urbano-architettonico di cui rimane scarsa traccia, giacché i [[Storia romana|Romani]], per prendere Henna (che definirono ''Urbs Inexpugnabilis'') operarono stragi, incendi e devastazioni. Ancora visibili sono le antichissime mura di cinta su alcuni costoni del monte.
== Cultura ==
=== Università ===
{{vedi anche|Università Kore di Enna}}
L'[[Università Kore di Enna]] è la più giovane fra le università siciliane, poiché fondata nel [[2005]], 200 anni dopo la fondazione dell'Università di Palermo, è l'unico istituto universitario fondato in Sicilia dopo l'[[Unità d'Italia]]. Al momento, sono circa 8500 gli studenti iscritti, provenienti da tutta la Sicilia. Istituita dal ministro [[Letizia Moratti]], vi collaborano o hanno collaborato [[Marcello Pera]], [[Giuliano Amato]], [[Franco Battiato]] e numerose altre personalità accademiche e governative dell'area mediterranea, in special modo autorevoli esponenti dei governi di [[Malta]], [[Cipro]] e [[Tunisia]] e le relative università.
Visitata da tre [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidenti della Repubblica]] (nell'ordine [[cronologia|cronologico]], [[Oscar Luigi Scalfaro]], [[Carlo Azeglio Ciampi]] e [[Francesco Cossiga]]), è presieduta dal prof. [[Cataldo Salerno]], mentre [[rettore]] è l'ex ministro [[Salvo Andò]].
 
Poche tracce rimangono dell'[[Alto Medioevo]] mentre dopo l'anno mille, nel pieno della dominazione [[Storia della Sicilia islamica|araba]], si costruì una [[moschea]] su quella che è la chiesa di [[San Michele]], innanzi al duomo e si verificò un boom edilizio. Con i [[Normanni]], e in seguito, Castrogiovanni si configurò come cittadina medievale, con duomo gotico, numerose e belle torri di difesa, casupole in pietra, viuzze strette e tortuose, un gigantesco castello, la torre di Federico e alcune chiese. Le epoche rinascimentale e barocca, tra XVI e XVIII secolo, mutarono profondamente il volto della città: numerose, magnifiche chiese barocche vennero innalzate e le antiche torri di difesa vennero trasformate in campanili. Il castello cadde in rovina mentre fioriva l'architettura religiosa.
=== Appuntamenti ===
[[File:Interno del Duomo di Enna, scorcio soffitto ligneo.jpg|thumb|Arte barocca ad Enna, scorcio del soffitto ligneo del Duomo.]]
[[Immagine:Madonnaenna.jpg|thumb|left|300px|La statua quattrocentesca della Vergine, in processione il per la [[festa del 2 luglio]] sulla ''nave d'oro'']]La patrona di Enna è [[Maria SS. della Visitazione]] che si festeggia il [[2 luglio]]: in [[festa Patronale di Enna|tale ricorrenza]] un gruppo di persone scalze portano, a spalla, la nave d'oro con la [[statua]] della [[Madonna]] per le vie della città. La statua della Madonna è adornata con gioielli d'oro offerti da persone devote nell'arco di secoli. Altro appuntamento è l'ultima domenica di agosto con la festa della Madonna di Valverde.
In tale periodo vennero costruiti palazzi baronali e monastici (barocchi) e la città si espanse in tutto il versante centrale e orientale dell'altipiano mentre in quello occidentale, più aspro e climaticamente rigido, vennero confinati i contadini deportati dal feudo di Fundrisi. Intanto, nascevano, nel XVIII secolo, le 7 porte per l'accesso alla città. Nel XIX secolo molte torri, chiese, monumenti, porte e lo stesso castello caddero in rovina e alcuni scomparvero a causa dell'asportazione delle loro pietre per costruire case ovunque ci fosse posto: tutto l'altipiano fu edificato. Tra gli edifici più pregevoli di quel periodo, figura il Palazzo dei Benedettini, monastero barocco che contiene elementi gotici. Il monastero, caduto in disuso, è stato oggetto di un finanziamento iniziale di 2,7 milioni di euro per consentirne il restauro e ospitare la sede del rettorato dell'[[Università di Enna]]<ref>{{cita web|url=http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20758&05/08/2007&10:50:23&titolo=Enna:|titolo=Finanziata la ristrutturazione del palazzo Benedettini|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Dopo il 1927, con l'erezione a capoluogo di provincia e l'insediamento di uffici e dipartimenti, anche in vista della visita di Re [[Vittorio Emanuele III]] e di [[Benito Mussolini]], interi quartieri vennero rasi al suolo per far posto a strade diritte e ampie, a piazze e a nuovi palazzi. Enna perse la sua immagine di borgo medievale, che conserva solo in alcuni rioni. L'area del [[Monte (Enna)|Monte]] (versante ovest) venne in gran parte stravolta da costruzioni e condomini mentre nasceva il nucleo originale di Enna Bassa e Pergusa.
Importantissimo appuntamento sono i festeggiamenti della [[Settimana Santa di Enna]] che hanno come culmine la solenne processione del [[Venerdì Santo]], unica in [[Italia]], durante la quale migliaia di confratelli incappucciati percorrono le vie della città creando un'atmosfera suggestiva e irreale.
 
==== PrincipaliAree eventi fissinaturali ====
[[File:Lago di Pergusa (Autodromo).jpg|thumb|left|Il canneto di Pergusa in primo piano con uno scorcio del lago sullo sfondo.]]
Ad Enna alta sono presenti tre ville con verde: la villa di Torre di Federico ospitante la sveva torre ottagonale, la villa Pisciotto che prende nome dalla porta antica che ivi costituiva l'accesso alla città e un ampio atrio verde all'interno del Castello di Lombardia.
 
Enna Bassa ha un impianto urbano molto più arioso e i complessi condominiali sono separati da aree verdi.
 
A {{M|5|u=km}} da Enna è sita la [[Riserva naturale speciale Lago di Pergusa]] con la Selva Pergusina (area forestale) e l'unico lago naturale della Sicilia interna, dal quale transita la maggior parte dell'avifauna migratoria isolana<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.enna.it/areeprotette/Pergusa.html|accesso=19 giugno 2019|titolo=Copia archiviata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130613052551/http://www.provincia.enna.it/areeprotette/Pergusa.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Teatro Garibaldi, sede del municipio di Enna.jpg|thumb|Il Teatro Garibaldi, sede del municipio di Enna.]]
(Istat luglio 2009)
{{Demografia/Enna}}
 
L'evoluzione demografica registrata a partire dal 1861 e per quasi un ventennio denota il dato di circa {{formatnum:14000}} abitanti. In seguito all'incremento dell'attività mineraria dello [[Zolfo di Sicilia|zolfo]] divenne pressoché doppia al 1901.
* ''[[Settimana Santa di Enna]]''
* ''[[Festa della Madonna della Visitazione|Festa Patronale Ennese]] di [[Maria SS. della Visitazione]] il [[2 luglio]]''
* ''Torneo Internazionale della Musica'' (TIM), semifinali e finali dal [[2007]]
* Festeggiamenti del ''Signuruzzu du Lacu'' (''Signore del Lago'') sul [[Lago Pergusa]]
* ''Festa della Madonna di Valverde''
* ''Stagione motoristica dell'[[Autodromo di Pergusa]]''
* ''Stagione concertistica e convegnistica dell'[[Università Kore di Enna]]''
* ''Stagione teatrale del Teatro Garibaldi''
* ''[[Fiera]] di [[maggio]]''
* ''Fiera di [[settembre]]''
* ''Fiera del [[Bestiame]]''
* ''[[Mercato]] del Martedì''
* ''Mercatino rionale di Via Mercato S. Antonio''
 
La tendenza positiva culminò nei {{M|31879}} ab. del 1921 ma il primo decennio fascista segnò un decisivo crollo che ricondusse la popolazione alla soglia dei {{M|22000}} ab. L'erezione a capoluogo di provincia nel 1926 riportò il trend positivo e nel secondo dopoguerra tornò ai livelli precedenti al fascismo, stabilizzandosi.
=== Sport ===
==== Impianti sportivi ====
[[Immagine:Enna Autodromo di Pergusa.jpg|thumb|right|300px|Vista delle tribune dell'Autodromo]]La città vanta moderni impianti sportivi, rispetto alle sue modeste dimensioni. A Pergusa ha sede infatti il più importante circuito automobilistico dell'Italia meridionale, l'[[Autodromo di Pergusa]], sede di numerose competizioni regionali, nazionali e internazionali, tra le quali le più prestigiose rimangono il [[Ferrari]] Day celebrato con la partecipazione di [[Michael Schumacher]] e di altri campioni nel [[1997]] (accorsero per quell'occasione oltre 100.000 appassionati a Pergusa<ref>http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20343&26/06/2007&08:24:35&titolo=Le Ferrari a Pergusa?</ref>), e di numerosi gran premi di [[Formula 2]] e di [[Formula 3000]] noti come il [[Gran Premio di Enna]]. Lungo 4,9 km, l'anello d'[[asfalto]] corre attorno al lago pergusino tracciando un [[ovale]] tra i più impegnativi; dispone, tra l'altro, di 39 box.
 
Dagli anni 1970 agli anni 1980, un lieve calo della popolazione conseguì a un impoverimento dell'economia, con la chiusura delle miniere di [[zolfo]] e di vari uffici, finché nel decennio successivo non si ebbe una nuova crescita, anche da associarsi all'espansione di [[Enna Bassa]] e dell'[[Università Kore di Enna|università]], grazie alla quale nel 2001 è stato registrato il picco storico del numero di residenti, dopo quello del 1921. Dal 2007 si verifica una flessione della popolazione residente attestandosi intorno {{M|27900}} abitanti
Sempre Pergusa ospita le tre [[piscina|piscine]] scoperte del Comune, che ogni estate le apre al flusso di diverse migliaia di cittadini e turisti; un campo di calcio e svariati di calcetto. Enna Bassa possiede invece la grande Piscina Comunale coperta e la pista di [[Atletica leggera]], [[Corsa (sport)|corsa]] e [[ciclismo]], che lavori di ristrutturazione renderanno la più moderna della [[Sicilia]]; il Palazzetto dello Sport, che verrà sostituito nel [[2009]] da uno più grande, attigua al Campus Universitario, con quasi 4.000 posti a sedere. Campi di [[tennis]], [[pallavolo]], [[bowling]], bocciodromi e altre strutture sportive si trovano ad Enna alta, sede tra l'altro dello [[Stadio Generale Gaeta di Enna]].
 
Il comune di Enna ha una densità di popolazione molto inferiore alla media nazionale e regionale, circa la metà. Al 2006, il dato era di {{M|78,94|u=ab/km²}}, superiore tuttavia a quello provinciale di {{M|55,63|u=ab/km²}}<ref>{{Cita web |url=http://www.svilupposostenibile.it/P_enna/rsa/demografia.html |titolo=Agenda 21 Enna<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=1 settembre 2007 |dataarchivio=28 settembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928142738/http://www.svilupposostenibile.it/P_enna/rsa/demografia.html |urlmorto=sì }}</ref>. La tendenza generale degli ultimi anni è un lievissimo decremento demografico a [[Enna alta]] (che dai {{M|16662}} ab. del [[2001]] è passata ai {{M|16543}} ab. del [[2006]]) e uno assai più accentuato nelle contrade extraurbane ({{M|2212}} ab. nel 2001, dimezzatisi nel giro di 5 anni fino a quota {{M|1208}} ab.), a favore di Enna Bassa che gode al contrario di un aumento della popolazione residente, anch'esso però a livelli trascurabili ({{M|9556}} ab. nel 2001, {{M|9691}} nel 2006) e del [[Villaggio Pergusa]] (dove i {{M|1449}} abitanti del 2001 sono passati a {{M|1604}} nel 2006).
==== Società sportive ====
L'unico team sportivo cittadino a giocare attualmente in [[Campionato italiano maschile di pallamano|Serie A]] è la squadra di [[pallamano]] maschile Haenna. Fino all'estate del 2006 in Serie A era presente pure la squadra di pallamano femminile, la [[De Gasperi Enna]], che ha vinto lo [[scudetto]] nel [[1999]] e nel [[2002]] (unica squadra siciliana ad aver conquistato due scudetti), e due Coppe Italia, nel [[1998]] e nel [[2000]], ma che è fallita per una gestione societaria poco attenta. A livello [[calcio (sport)|calcistico]], Enna non vanta una splendida tradizione (solo alcune stagioni in [[Serie C (calcio)|Serie C]]). In base agli investimenti ed alle prospettive, i recenti risultati dell'[[A.S. Calcio Enna|Enna Calcio]] sono di tutto rispetto, nonostante militi in [[Eccellenza]]. L'attuale dirigenza ha infatti puntato tutto sui giovani, riuscendo a creare un assortito gruppo che si è tolto non poche soddisfazioni. Il campo dell'[[A.S. Calcio Enna]] è lo [[Stadio "Generale Gaeta" di Enna|Stadio Generale Gaeta]], mentre le formazioni giovanili disputano le proprie partite nell'impianto di [[Pergusa]].
 
Dei {{M|27000}} abitanti, la quasi totalità si concentra in una ristretta area urbana comprendente Enna alta, Enna Bassa e il Villaggio Pergusa. Nelle contrade, invece, risiede il 3% circa della popolazione: da ciò si evince che a dispetto di un'area relativamente poco estesa dove risiede il 97% degli abitanti, la minima parte restante si distribuisce su un territorio assai vasto, e pertanto quasi disabitato.
=== Ambiente ===
[[Immagine:Lago di Pergusa.jpg|thumb|left|300px|Il canneto di Pergusa in primo piano con uno scorcio del lago sullo sfondo.]]Diversi sondaggi nazionali identificano in Enna la città più vivibile della Sicilia, il più recente dei quali è quello condotto da [[Legambiente]] per il 2006 (Ecosistema Urbano), che conferma, pur ponendo la città in fondo la classifica nazionale, le dà il primato regionale negli indici di pressione ambientale e il grande divario con gli altri otto capoluoghi, assai più in fondo alla classifica. Ad Enna alta sono presenti tre ville verdi, la Villa di Torre di Federico ospitante la torre ottagona di periodo svevo, la Villa Pisciotto che prende nome dalla porta antica che ivi costituiva l'accesso alla città, e un ampio atrio verde all'interno del Castello di Lombardia. Enna Bassa, invece, ha un impianto urbano molto più arioso, e i complessi condominiali sono separati da strisce verdi, che dominano il paesaggio.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Enna dista 5 km dalla [[Riserva Naturale Speciale di Pergusa]], uno dei punti focali della natura siciliana, ospitante la Selva Pergusina (area [[foresta]]le) e l'unico lago naturale della Sicilia interna, dal quale transita la maggior parte dell'avifauna migratoria isolana. È in progetto la realizzazione di un Parco urbano (che sarà progettato in collaborazione con gli studenti dell'UKE), al cui interno si collocherà il nuovo [[Palazzetto dello Sport]] della Provincia: quello attuale si sta dimostrando inadeguato alle crescenti attività che interessano il capoluogo, dunque ne sarà realizzato uno nuovo, molto più grande, moderno e all'avanguardia.
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 739, ovvero il 2,92% della popolazione.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=2 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/71-enna/statistiche/cittadini-stranieri-2024/|titolo=cittadini stranieri|accesso=8 luglio 2025}}</ref>:
Nell'ambito di [[Euroflora]], la manifestazione a carattere internazionale dedicata al verde che ha una cadenza quinquennale, inaugurata a [[Genova]], la Provincia Regionale di Enna, in concorso con un progetto di riqualificazione ambientale, ha ottenuto il premio ''Città per il verde 2006'', giunto alla sua settima edizione. Il progetto, messo a punto dall'assessorato provinciale Territorio ed Ambiente, diretto dall'ingegnere [[Giuseppe Colajanni]], collaborato dal responsabile del servizio, [[Giuseppe Vitale]], interessa una serie di iniziative di riqualificazione e fruizione ambientale, in uno scenario naturalistico di grande suggestione.
 
* [[Romania]], 238
=== Gastronomia e prodotti locali ===
* [[Marocco]], 181
Enna è ricca di prodotti [[gastronomia|gastronomici]] tipici, che per la loro raffinata peculiarità hanno riscosso e continuano ad avere un lodevole successo come specialità d'élite nel panorama alimentare nazionale. Tra i più famosi, si segnalano:
* [[Filippine]], 73
*Il [[Polo Industriale di Enna|Pan del Dittaino]], che si fregia del prestigioso marchio comunitario [[DOP]], prodotto artigianalmente.
* [[Cina]] 42
*Il [[piacentino ennese]], particolarissima qualità di [[formaggio]] impreziosita dall'aggiunta dello [[Crocus sativus|zafferano]], che gli conferisce gusto e colorazione inconfondibili e noti in ambito nazionale.
* [[Tunisia]] 35
*La [[cassatella di Agira]], prelibato dolce di pasta di frolla a mezzaluna ripieno di un impasto di [[cacao]], [[mandorla]] tritata, scorza di limone ed altri ingredienti.
 
=== Tradizioni e folclore ===
;Principali eventi fissi
 
*[[Festa della Madonna della Visitazione|Festa Patronale Ennese]] di [[Maria SS. della Visitazione]] il 2 luglio:
 
[[File:Maria SS. della Visitazione, statua quattrocentesca in processione il 2 luglio sulla nave d'oro.jpg|thumb|La statua quattrocentesca della Vergine, in processione il per la [[festa del 2 luglio]] sulla ''nave d'oro'']]
La patrona di Enna è Maria della Visitazione, festeggiata il 2 luglio: in tale ricorrenza i membri scalzi della omonima confraternita portano, a spalla, la nave d'oro con la statua della Madonna per le vie della città sino ad arrivare alla Chiesa Francescana di Montesalvo dove sosterà per due settimane. La statua della Madonna è adornata con gioielli d'oro offerti da persone devote nell'arco di secoli. Altro appuntamento è l'ultima domenica di agosto con la festa della Madonna di Valverde.
*[[Settimana Santa di Enna]]:
I festeggiamenti della Settimana Santa di Enna hanno come culmine la solenne processione del Venerdì Santo, durante la quale migliaia di confratelli incappucciati percorrono le vie della città.
* Festeggiamenti del ''Signuruzzu du Lacu'' (Signore del Lago) sul [[Lago Pergusa]]:
La festa si svolge durante la prima settimana di maggio e ha il suo culmine la prima domenica, con la benedizione delle acque del Lago. Seguono i giochi pirotecnici e uno spettacolo di musica leggera o teatrale.
* Festa del Beato [[Girolamo De Angelis]] sacerdote ennese e compatrono della città:[[File:Beato Girolamo de Angelis, compatrono della Città 4 5 dicembre.jpg|thumb|Girolamo de Angelis, compatrono della città (4-5 dicembre)]]
 
I festeggiamenti iniziano la penultima domenica di novembre e culminano il 4 e 5 dicembre, con processione e giochi pirotecnici.
 
* Festa della Madonna di Valverde:
La festa della Madonna di Valverde ha origini molto antiche (1300 circa). La Vergine di Valverde fu la prima patrona del popolo Ennese, sino al 1412, anno dell'arrivo del simulacro della Madonna della visitazione in città, patrona della città. La festa ha il suo clou l'ultima domenica di agosto tra processione, luminarie, fuochi pirotecnici e concerti.
* Festa della Madonna dei carusi:
Quella della Madonna dei carusi è una delle feste più sentite dal popolo ennese. La festa venne istituita per onorare i giovani operai delle miniere e metterli sotto la protezione di Maria. La festa culmina la prima domenica di settembre, con la processione, i giochi pirotecnici e una kermesse musicale: il festival canoro dei bimbi, in piazza Sant'Agostino, tra il sabato e la domenica della festa.
 
* Festa del SS. Crocifisso di Papardura:
Nel santuario arroccato di Papardura si svolge il 13 e il 14 settembre una delle feste più antiche della città, con la degustazione delle "Cudduredde", la benedizione con una reliquia della Santa Croce, e coincide con la tradizionale fiera di settembre in piazza Europa.
* Festa dell'Immacolata:
Processione del Simulacro della Vergine sino al carcere, saluto dei detenuti, ritorno e giochi pirotecnici al Belvedere Marconi.
* Settimana Federiciana che si divide in due tempi: a maggio per quanto concerne le attività culturali e il conferimento del premio internazionale Federico II, a luglio invece per i cortei di rievocazione storica dell'ingresso di Federico II che si svolge nella zona Spirito Santo. La prima domenica successiva alla festa patronale del 2 luglio si svolge il "Gran corteo storico federiciano" che raggruppa gruppi storici di tutta la Sicilia e che si snoda fra il Castello di Lombardia e la torre di Federico attraversando tutto il centro storico.
* Altro
** Torneo Internazionale della Musica (TIM), semifinali e finali dal 2007.
** Stagione motoristica dell'[[Autodromo di Pergusa]].
 
== Cultura ==
Dal 2022 la città fa parte del progetto del ''[[Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo]]'' insieme ad altre 103 città del centro Sicilia.<ref name=" Città di Caltanissetta ">{{cita web|titolo=Città di Caltanissetta - Assessorato alla Crescita Territoriale; Patto di Comunità: Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di Vita Mediterraneo - Albo Pretorio: delibera n.136/2020 del 30/10/2020|sito=Città di Caltanissetta | url=https://comune.caltanissetta.it/?s=Primo+Parco+mondiale%2C+policentrico+e+diffuso%2C+dello+Stile+di+Vita+Mediterraneo |lingua=it |cid=|accesso=14 aprile 2022}}</ref>
 
=== Istruzione ===
 
==== Università ====
L'[[Università Kore di Enna]] è la più giovane fra le università siciliane; fondata nel 2005 è l'unico istituto universitario fondato in Sicilia dopo l'[[Unità d'Italia]]; gli studenti iscritti sono circa {{M|4052}}. Oltre alla Kore, è presente il Fondo Proserpina, che effettua da remoto alcuni corsi per conto dell'università [[Romania|romena]] [[Università Dunărea de Jos|Dunărea de Jos]] di [[Galați]].
 
==== Musei ====
{{Vedi anche|Museo Archeologico Regionale di Enna}}
{{Vedi anche|Museo Alessi di Enna}}
[[File:8denarii.jpg|thumb|upright=1.4|Monete romane]]
* Il Museo Alessi è situato in locali in stile [[gotico]]-[[catalogna|catalano]], traccia dell'impianto trecentesco originario del Duomo; il progetto di allestimento è stato redatto dall'architetto Andrea Nonis. Il museo espone alcune collezioni di una certa ricchezza, tra cui si segnalano la sezione [[numismatica]], con {{M|4000}} monete greco-romane, alcune collezioni appartenute a famiglie nobili e il Tesoro della Chiesa Madre, che custodisce un vasto ventaglio di pezzi d'[[oreficeria]] siciliana, come la Corona della Madonna in oro tempestato di diamanti di Leonardo e Michele Montalbano.
* Il Museo Archeologico Regionale di Enna, fondato negli anni 1980, conserva numerosi reperti rinvenuti in diversi siti archeologici della Sicilia interna, tra cui alcuni noti in ambito internazionale, come la città indigena ellenizzata di [[Morgantina]] o la [[Villa del Casale|Villa Romana del Casale]] di [[Piazza Armerina]].
* Il [[Museo Musical Art 3M]] raccoglie "opere musicali" esponendo virtualmente i quadri di artisti siciliani o che hanno operato in Sicilia dal XV al XX secolo. Vi sono inoltre mostre fotografiche temporanee ed è sede di iniziative culturali riguardanti arte e tradizioni locali e non.
* Il Museo del Mito<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/sicilia-musei-monumenti/museo-del-mito|titolo=Museo del Mito}}</ref>
 
=== Cinema ===
Alcuni dei film girati ad Enna:
* ''[[Tre giorni d'anarchia]]'' (2003), di Vito Zagarrio.
* ''[[Rosso Malpelo (film)|Rosso Malpelo]]'' (2007), di Pasquale Scimeca.
* ''[[La bella società]]'' (2009), di Gian Paolo Cugno.
* ''[[Oblivous Dream]]'' (2011), Cortometraggio di Mark Kernel.
 
=== Cucina ===
Sono tipici dell'ennese alcuni prodotti [[gastronomia|gastronomici]] di notevole diffusione. Tra questi:
* Il Pan del Dittaino, che si fregia del marchio comunitario [[Denominazione di origine protetta|DOP]].
* Il [[piacentino ennese]], particolare qualità di formaggio caratterizzata dall'aggiunta di [[Crocus sativus|zafferano]] che gli conferisce gusto e colorazione inconfondibili.
* La [[cassatella di Agira]], dolce di pasta di frolla a mezzaluna ripieno di un impasto di cacao, mandorla tritata, scorza di limone ed altri ingredienti.
* I vucciddati, dolci di pasta frolla simili alla [[cassatella di Agira]] il cui ripieno può essere di fichi secchi, mandorla o marmellata.
 
== Economia ==
[[File:Piazza Mazzini nella piazza accanto al duomo.jpg|thumb|left|Monumento a Mazzini nella piazza accanto al Duomo]]
[[Immagine:Enna Denkmal Giuseppe Mazzini.jpg|thumb|left|225px|Particolare del monumento a Mazzini nella piazza accanto al Duomo]]Enna, che nei decenni passati fu un centro agricolo e minerario di primaria importanza, ospitando la miniera di [[Pasquasia]], leader regionale nell'estrazione dello [[sale]], oggi sta sviluppando il settore turistico - che dispone di Pergusa oltreché del vasto patrimonio monumentale e culturale del capoluogo, del folklore e degli anfratti reconditi in cui si respira l'atmosfera di un'altra epoca - e il terziario, oltre ad alcune attività industriali e artigianali nell'area industriale del fiume [[Dittaino]].
L'economia di Enna è stata nei secoli incentrata nella produzione agricola. A partire dal XVIII secolo ha sviluppata l'[[Zolfo di Sicilia|estrazione dello zolfo]]. A [[Pasquasia]] è stata per secoli praticata l'estrazione dei sali potassici. L'attività mineraria è andata decadendo lungo tutto il XX secolo e verso la fine dello stesso è stata definitivamente chiusa. Una debole attività turistica è sostenuta dalla presenza delle varie aree di interesse archeologico mentre alcune attività commerciali e artigianali si sono insediate nell'area industriale del [[Dittaino (fiume)|fiume Dittaino]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=18}}</ref> Enna ha dichiarato nel 2010 un [[PIL]] di 16.260 euro pro capite, piazzandosi tra le province più povere.
 
=== Turismo ===
Per le sue innegabili bellezze artistiche, architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche, oltreché per la centralità sia nella geografia che nell'asse viario della [[Sicilia]], Enna potrebbe divenire uno dei punti focali del turismo isolano; oggi la città è vertice di un turismo "mordi e fuggi" assai sviluppato, anche se ilIl turismo di permanenza mediabreve o lungamedia si concentra prevalentemente in [[estate]] o durante la rinomata [[Settimana Santa di Enna]].
 
Nel [[2004]] quasi 70.000 turisti hanno soggiornato ad Enna, su 190.000 a livello provinciale. Sono da potenziare le strutture ricettive (10 [[hotel]] di cui 3 a Enna Alta, 1 a Enna Bassa e 6 a Pergusa, numerosi agriturismo e ''bed and breakfast'') che, nonostante offrano metà dei posti letto alberghieri presenti in provincia, non sono ancora sufficienti. Particolarmente prospero e di capitale importanza nel contesto pluriregionale del [[Mezzogiorno]] è il turismo congressuale, di cui Enna rappresenta uno dei massimi vertici in [[Sicilia]].
 
=== Industria ===
{{Vedi anche|Polo Industriale di Enna}}
[[File:Veduta dal Belvedere di Enna (Calascibetta).jpg|thumb|Veduta dal Belvedere di Enna, con Calascibetta in primo piano]]
[[Immagine:Calascibetta Blick von Enna.jpg|thumb|right|300px|Veduta dal Belvedere di Enna, con Calascibetta in primo piano]]Da alcuni decenni, all'interno del [[Polo Industriale di Enna]] nella valle del fiume [[Dittaino]], si svolgono importanti attività di carattere industriale e artigianale. Nell'Area di Sviluppo Industriale (ASI), infatti, operano decine di ditte che producono le merci più varie, tra cui si ricordano quelle alimentari, grazie al grande successo riscosso dal Pan Dittaino, dal [[caffè]], dalla [[pasta]] e così via. Il Polo Industriale ennese è inoltre di importanza capitale per quanto concerne l'[[energia alternativa]]: vi sono in costruzione 2 impianti di biomasse e in progetto una centrale ad energia solare.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Amministrazione comunale==
{{vedi anche|Stazione di Enna|Stazione di Dittaino}}
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Rino Agnello (centro sinistra)
Enna, situata al centro dell'isola e in posizione elevata, è accessibile soltanto mediante il trasporto su gomma. Sono numerose le autolinee attive tra Enna e le principali città della Sicilia, in gran parte gestite da due tra le maggiori compagnie siciliane d'autotrasporti, aventi sede ad Enna, la [[SAIS Autolinee]] e la Interbus. Queste forniscono anche collegamenti con il resto d'Italia e con alcuni paesi d'Europa. Enna è raggiungibile dall'[[autostrada A19 (Italia)|autostrada A19]] [[Palermo]]-[[Catania]] (E932), mediante lo svincolo omonimo in [[viadotto]], tra i più lunghi della Sicilia. Per raggiungere le due parti, alta e bassa, della città, si deve imboccare la [[strada statale 117 bis Centrale Sicula]].
|DataElezione= 17/05/2005
|TelefonoComune= 0935 40323
|EmailComune= info@comune.enna.it
}}
 
Il territorio di Enna è attraversato dalla strada statale 117 bis e dalla statale 122, che la collegano a [[Caltanissetta]], dalla [[strada statale 121 Catanese]], che la collega da un lato a [[Palermo]] e dall'altro lato a [[Nicosia (Italia)|Nicosia]] ed a [[Santo Stefano di Camastra]], tramite poi la SS 117 Centrale Sicula), dalla [[strada statale 192 della Valle del Dittaino]], che la collega a [[Catania]], dalla [[strada statale 561 Pergusina]], che la collega a [[Piazza Armerina]] e a [[Gela]] e dalla strada statale 290 di Alimena che la collega a [[Calascibetta]], [[Alimena]] e alle Petralie ([[Petralia Soprana]] e [[Petralia Sottana]]). La strada provinciale 1 assicura gran parte del traffico tra Enna alta ed Enna bassa.
==Gemellaggi==
Enna è costeggiata a quota più bassa dalla [[ferrovia Palermo-Catania|linea ferroviaria Catania-Palermo]], che la collega anche a Caltanissetta e [[Agrigento]]. La [[stazione di Enna|stazione]] si trova {{M|5|u=km}} a valle del centro storico, ma il movimento delle merci avviene principalmente a [[stazione di Dittaino|Dittaino]].
*{{Bandiera|Spagna}} [[Mancomunidad de la Costa del Sol Occidental]]
*{{Bandiera|Grecia}} [[Kastoria]]
*{{Bandiera|Malta}} [[Gharb]]
 
Sei linee di autotrasporto pubblico urbano sono attive ad Enna, gestite dalla SAIS. Di queste, una percorre le vie del centro, mentre le altre collegano quest'ultimo ad [[Enna Bassa]] e al [[Villaggio Pergusa]].
== Personalità legate ad Enna==
{{vedi anche|:categoria:PersonalitàIdroscalo legate adi Enna}}
Nel 2007 il territorio provinciale disponeva anche di un [[idroscalo]], situato a [[Leonforte]] nel [[lago Nicoletti]]. L'infrastruttura tuttavia da tempo non è più operativa.
*[[Napoleone Colajanni]] Uomo politico
*[[Napoleone Colajanni (nonno)]]
*[[Sant'Elia di Enna]]
*Beato [[Girolamo De Angelis]] Missionario in Giappone
*[[Umberto Domina]] Scrittore e umorista
*[[Nino Savarese]] Scrittore
 
== Amministrazione ==
==Galleria fotografica==
{{Vedi anche|Sindaci di Enna}}
'''Vedute della città'''
<gallery>
Image:Enna13-Panoramica.jpg|<center>Veduta d'insieme, con Enna Bassa ai piedi della città alta
Image:Enna14-Panoramica bis.jpg|<center>Scorcio della città alta vista dal Castello
Image:Enna16-Città innevata.jpg|<center>La città innevata
Image:Enna23-Città innevata tris.jpg|<center>La città innevata
</gallery>
 
=== Gemellaggi ===
'''Monumenti e chiese'''
* {{Gemellaggio|Italia|Todi|2020}}<ref>{{cita web|url=https://www.vivienna.it/2020/04/28/la-citta-di-todi-ufficialmente-gemellata-con-enna/|titolo=La città di Todi ufficialmente gemellata con Enna|data=28 aprile 2020|accesso=23 gennaio 2021}}</ref>
<gallery>
* {{Gemellaggio|Grecia|Kastoria|2006}}<ref name="gemell">{{Cita web|url=https://www.vivienna.it/2006/12/11/enna-gemellaggio-con-gharb-costa-del-sol-e-kastoria/|titolo=Enna: gemellaggio con Gharb, Costa del Sol e Kastoria|accesso=5 aprile 2020|data=11 dicembre 2006}}</ref>
* {{Gemellaggio|Malta|Gharb}}<ref name="gemell"/>
* {{chiarire|{{Gemellaggio|ESP|Costa del Sol}}<ref name="gemell"/>}}<!-- Costa del Sol non è un comune, né un ente -->
* {{Gemellaggio|Malta|Haz-Zebbug}}<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.sicilianews.org/?p=6797 SiciliaNews.org: The Leading Sicilia News Site on the Net<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
== Sport ==
Image:Enna10-Castello di Lombardia bis.jpg|<center>Il Castello di Lombardia</center>
=== Impianti sportivi ===
Image:Enna20-Castello di Lombardia, Torre Pisana bis.jpg|<center>La Torre Pisana
[[File:Autodromo Pergusa.jpg|thumb|Vista delle tribune dell'Autodromo]]
Image:Enna12-Castello di Lombardia, Torre Pisana.jpg|<center>La Torre Pisana</center>
La città possiede alcuni impianti sportivi; a Pergusa ha sede un circuito automobilistico ([[Autodromo di Pergusa]]). Nel 1997 ha ospitato il [[Ferrari]] Day con la partecipazione di [[Michael Schumacher]] ed altri campioni<ref>{{Cita web |url=http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20343&26/06/2007&08:24:35&titolo=Le |titolo=Ferrari a Pergusa? |accesso=26 giugno 2007 |dataarchivio=30 settembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930184451/http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=20343&26/06/2007&08:24:35&titolo=Le |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Pergusa ospita anche tre piscine scoperte comunali, un campo di calcio e vari di calcetto. A Enna Bassa è sita la piscina comunale coperta, la pista di [[Atletica leggera]], [[Corsa (sport)|corsa]] e [[ciclismo]] intitolata a Tino Pregadio e il Palazzetto dello Sport. Campi di [[tennis]], [[pallavolo]], [[bowling]], bocciodromi e altre strutture sportive si trovano ad Enna alta, sede tra l'altro dello [[stadio Generale Gaeta]].
Image:Enna11-Palazzo del Governo.jpg|<center>Palazzo del Governo</center>
Image:Enna15-Palazzo del Governo bis.jpg|<center>Palazzo del Governo</center>
 
=== Società sportive ===
Image:Enna24-Casserizio Duomo.jpg|<center>Il prezioso ''casserizio'' ligneo scolpito, al Duomo
La principale squadra di Enna è l'[[Enna Calcio Società Cooperativa Sportiva Dilettantistica|Enna Calcio SCSD]], che ha all'attivo due partecipazioni alla [[Serie C]]. Milita in [[Serie D]] e gioca le partite interne allo stadio Generale Gaeta. {{Senza fonte|Altra società calcistica presente in città e nata precisamente a Pergusa nel luglio 1981 è l'A.P.D. Lagoreal 1981, con trascorsi nel calcio dilettantistico e giovanile.}}
 
La città vanta una squadra di rugby, l'Unione Rugby Enna, fondata nel 2022 dopo un periodo di inattività durato cinque anni, successivo allo scioglimento delle due precedenti società: le Aquile Enna, che militavano in Serie C1, e l'Amatori Enna, attiva nel Campionato di Serie C2. Attualmente, la squadra partecipa esclusivamente con formazioni giovanili, promuovendo il rugby nelle scuole medie e superiori.
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Un team sportivo cittadino in [[Campionato italiano di pallamano maschile|categoria maggiore]] è la squadra di [[pallamano]] maschile [[Pallamano Haenna|Haenna]]. Fino all'estate del 2006 in Serie A era presente la squadra di pallamano femminile, la [[De Gasperi Enna]], che ha vinto lo scudetto nel 1999 e nel 2002 e due, Coppa Italia, nel 1998 e nel 2000; in seguito la squadra è fallita dedicandosi solamente al settore giovanile.
'''Il panorama'''
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Image:Enna23-Panorama dal Belvedere.jpg|<center>Panoramica vista dal Belvedere
Image:Enna18-Vista dal Belvedere.jpg|<center>Panorama ammirabile dal Belvedere di Enna: con l' Etna all'orizzonte
Image:Enna19-Tramonto.jpg|Spettacolare tramonto ennese
 
Enna vanta una tradizione nell'ambito della disciplina olimpica del Tennistavolo. L'attività nasce come passatempo oratoriale su impulso dei Frati del Convento di S. Giuseppe che fondano prima la Folgore e poi il Gruppo Sportivo Ausonia (1971). Proprio l'Ausonia, dopo una serie di promozioni consecutive, ha militato all'inizio del 2000 nel Campionato a Squadre Maschili di serie A2, partecipando ai playoff per la promozione in A1.
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Dopo vent'anni una "Ausonia" rifondata ha partecipato al Campionato di A2, sia in campo maschile che femminile. Negli anni tra il 2020 e il 2023 alcuni atleti di Ausonia e di Eos (altra giovane società ennese) hanno conseguito titoli italiani individuali in ambito giovanile.
 
Nella stagione sportiva 2025/2026 l'A.S.D. Tennistavolo Ausonia Enna parteciperà al Campionato Nazionale a Squadre Maschili di Serie A2 e al Campionato Nazionale a Squadre Femminili di Serie A2.
'''Pergusa'''
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Image:Enna Autodromo di Pergusa.jpg|<center>Pergusa, autodromo
Image:Enna17-Autodromo di Pergusa.jpg|<center>Pergusa, il lago e l'autodromo
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==Film giratiNote ad Enna==
<references/>
* [[Tre giorni d'anarchia]] (2004), di Vito Zagarrio.
 
==Note==
<references/>http://www.donnanuova.it
 
== Bibliografia ==
* ''Enna e provincia. Laghi, torri e castelli. Morgantina, Piazza Armerina. La villa romana del Casale''. Touring Club Italiano, 2001. ISBN 883651851688-365-1851-6
* Maria Concetta Di Natale. ''I monili della Madonna della Visitazione di Enna''. Il Lunario.
* Carmelo G. Severino.''Nel Cinquecento di Enna'', in Demetra/Semestrale d'arte, n.3, dicembre 1992, pp.&nbsp;41–43.
* Carmelo Severino. ''Enna. La città al centro della Sicilia''. Gangemi, 1996. ISBN 8874486812
* Carmelo G. Severino. ''Enna. La città al centro''. Gangemi, 1996. ISBN 88-7448-681-2
* Anna Maria Corradini. ''Enna: storia e mitologia attraverso le fonti classiche''. Papiro.
* Di Matteo; Barbagallo; Guarnaccia; Castellucci. ''Enna''. «Ciao Sicilia - What's on», 1989.
* Emilio Barbera; Gino Fabio. ''Dove nasce la primavera. Le riserve naturali in provincia di Enna''. Città Aperta Edizioni, 2001. ISBN 888137018288-8137-018-2
* De Francesco M., Pulicanò G., Termine R., Bruni V. ''Red water in the Lake of Pergusa (Sicily, Enna)''
* Francesco S. Martino De Spucches. ''La Storia dei Feudi e dei Titoli Nobiliari di Sicilia dalla loro origine ai nostri giorni''. Editore Boccone del Povero 1923
 
== Voci correlate ==
* [[MontiEnna EreiAlta]]
* [[DittainoEnna Bassa]]
* [[Villaggio Pergusa]]
* [[Monti Erei]]
* [[Valle del Dittaino]]
* [[Proserpina]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Sicilia/Provincia_di_Enna/Localit%c3%a0/Enna/}}
* [{{cita web|url=http://www.comune.enna.it/ Sito Ufficiale del |titolo=Comune di Enna]}}
* {{cita web|url=http://www.provincia.enna.it/|titolo=Provincia Regionale di Enna|accesso=26 luglio 2015|dataarchivio=23 dicembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051223080839/http://www.provincia.enna.it/|urlmorto=sì}}
* [http://www.ennaonline.com/ Notizie e Approfondimenti su Enna]
* {{cita web|url=http://www.asenna.beniculturali.it/|titolo=Archivio di Stato di Enna}}
* [http://www.pallamanoenna.com/ Pallamano Haenna - il sito ufficiale]
* {{cita web|url=http://www.unikore.it/|titolo=Università Kore di Enna}}
* {{cita web|url=http://www.ilcampanileenna.it/|titolo=Il Campanile}}
 
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