Cannone: differenze tra le versioni
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{{arma
|Arma = Artiglieria
|Nome = Cannone
|Altra denominazione =
|Immagine = Cannon%2C Château du Haut-Koenigsbourg%2C France.jpg
|Didascalia = Cannone nel [[Castello di Haut-Kœnigsbourg]] (XVII secolo)
|Tipo = Arma da fuoco a tiro diretto
|Origine = Europa
|Utilizzatori =
|Conflitti = Guerre medievali<br />Guerre rinascimentali<br />Guerre napoleoniche<br />Guerre ottocentesche<br />Prima Guerra Mondiale<br />Seconda Guerra Mondiale<br />Guerre contemporanee
|Progettista =
|Data progettazione = Probabilmente XII secolo
|Costruttore =
|Date di produzione = Tra il XII e il XIII secolo
|Entrata in servizio = Circa XIII secolo (su larga scala)
|Ritiro dal servizio =
|Numero prodotto =
|Costo unitario =
|Varianti =
|Peso =
|Lunghezza =
|Lunghezza canna = Superiore ai 23 calibri
|Rigatura =
|Parte lunghezza =
|Lunghezza parte =
|Ampiezza =
|Altezza =
|Diametro =
|Calibro =
|Munizioni =
|Tipo di munizioni =
|Peso proiettile =
|Numero canne =
|Azionamento =
|Cadenza di tiro =
|Velocità alla volata =
|Tiro utile =
|Gittata massima =
|Alimentazione =
|Organi di mira =
|Elevazione =
|Velocità elevazione =
|Angolo di tiro =
|Velocità di rotazione =
|Raffreddamento =
|Corsa di rinculo =
|Tipo di lama =
|Tipo di impugnatura =
|Tipo di fodero =
|Tipo di punta =
|Tipo di manico =
|Carica =
|Peso della carica =
|Spoletta =
|Portata =
|Sviluppata da =
|Sviluppi successivi =
|Ref =
}}
[[File:Uss iowa bb-61 pr.jpg|thumb|upright=1.3|Cannoni della [[USS Iowa (BB-61)]] che sparano una salva durante un'esercitazione]]
Per '''cannone''' si intende una [[bocca da fuoco]] che spara a [[tiro diretto]] (nel primo arco della [[Gittata|parabola]]), quindi deve avere una [[velocità alla volata|velocità alla bocca]] relativamente elevata. Questo comporta, morfologicamente, che la [[canna (armi)|canna]] del cannone deve avere una lunghezza maggiore di quella di un [[obice]].
La classificazione delle armi di artiglieria in cannoni e obici risale a [[Jean-Baptiste Vaquette de Gribeauval]], che definì come cannoni le armi che sparavano [[palle di cannone]] ed [[obici]] quelle che invece usavano [[Granata (proiettile)|granate]].
== Storia ==
=== L'età antica ===
<!--
[[File:FireLanceAndGrenade10thCenturyDunhuang.jpg|thumb|175px|Earliest known representation of a firearm (a [[fire lance]]) and a [[grenade]] (upper right), [[Dunhuang]], 10th century<ref>{{cita libro|cognome=Temple|nome=Robert|coautori=Needham, Joseph|titolo=The Genius of China: 3,000 Years of Science, Discovery and Invention|url=https://archive.org/details/geniusofchina00robe_0|editore=Prion Books|ISBN=1-85375-292-4|p=242|anno=1999}}</ref>]]-->
Nacque come evoluzione della [[lancia da fuoco]], un'arma composta da un tubo riempito di polvere da sparo che nell'[[antica Cina]] veniva utilizzato come [[lanciafiamme]].<ref name="Science and Civilisation in China">{{cita libro|nome=Joseph|cognome=Needham|anno=1987|editore=Cambridge University Press|titolo=Science & Civilisation in China, volume 7: The Gunpowder Epic|ISBN=0-521-30358-3|pp=263-275}}</ref> L'arma era a volte caricata con [[Bomba a frammentazione|frammenti]] di vari materiali che sarebbero stati sparati con lo scopo di massimizzare il danno provocato dall'arma.<ref name="crosby">{{cita libro|lingua=en|cognome=Crosby|nome=Alfred W.|url=http://books.google.com/?id=vyFxldb2GJQC&printsec=frontcover|anno=2002|p=99|editore=Cambridge University Press|titolo=Throwing Fire: Projectile Technology Through History|ISBN=0-521-79158-8}}</ref>
Uno dei modelli più antichi di cui si abbia notizia, funzionante senza l'uso della [[polvere da sparo]], venne progettato da [[Ctesibio d'Alessandria]] nel III secolo a.C., tuttavia ben poco si sa di questa primitiva invenzione in quanto molti documenti riguardanti le invenzioni di Ctesibio sono andati perduti.<ref>{{cita libro|cognome=Reymond|nome=Arnold|titolo=History of the Sciences in Greco-Roman Antiquity|editore=Biblo & Tannen Publishers|anno=1963|ISBN=0-8196-0128-4|url=http://books.google.com/?id=yt7qsvmmXdQC&printsec=frontcover#PPA79,M1|accesso=26 maggio 2008|p=79}}</ref>
=== Dal medioevo all'età moderna ===
In Europa la composizione della [[polvere da sparo]] viene menzionata per la prima volta nell'opera ''De nullitate magiae'', di [[Ruggero Bacone]], pubblicata ad [[Oxford]] nella prima metà del XIII secolo. Nel suo libro ''Opus majus'', del 1248 è invece presente una ricetta per la preparazione, e viene anche riconosciuto un suo uso militare. Si ha la conferma che vennero usati dai musulmani dei cannoni arcaici, nel [[1262]] per attaccare la città di [[Niebla]] durante l'omonimo assedio, che durò 9 mesi e che vide vincitrici le forze del [[re di Castiglia]], [[Alfonso X di Castiglia|Alfonso X]]. Questi cannoni, piccoli e portatili, furono usati principalmente per dare fuoco di supporto ai [[balestriere|balestrieri]]. Se si fa eccezione per l'uso di alcune piccole artiglierie da parte dei [[Merinidi]] marocchini di [[Abu Yusuf Ya'qub ibn 'Abd al-Haqq]], nel corso dell'assedio di [[Sijilmasa]] del [[1274]], nel mondo [[islam]]ico le novità comportate dall'uso in battaglia delle artiglierie furono appieno apprezzate dagli [[Ottomani]] che, al contrario dei [[Mamelucchi]] e di altre dinastie musulmane coeve, organizzarono fin dal [[XIV secolo]] fonderie in grado di fabbricare ottimi cannoni, sfuggendo alla maggior parte dei problemi comportati da una poco sviluppata arte di fondere il ferro.
Fu grazie all'impiego delle artiglierie, in bronzo e ferro, in grado di scagliare proietti con elevata energia e di evitare i problemi dell'eccessivo riscaldamento del metallo e dell'inevitabile deformazione delle canne - quand'anche non della loro rottura, spesso catastrofica per gli addetti ai pezzi - che la fanteria d'élite dei [[Giannizzeri]] - a lungo la sola a fruire delle artiglierie al seguito - si mise presto in mostra in [[Europa]] per efficienza tattica e superiore capacità di fuoco, trionfando in moltissime delle battaglie in cui era stata impegnata.
È noto l'impiego di batterie di cannoni, per un totale di 68 grandi [[bombarda (arma)|bombarde]] (''topa tutmak''), nel corso del vittorioso [[assedio di Costantinopoli (1453)|assedio di Costantinopoli]] di [[Maometto II|Mehmet II Fatih]] del 1453,<ref>William Johnson, "The Sultan's Big Guns", su ''Dragoman'', vol. 1, no. 2</ref> grazie alle superiori capacità di fonditore dell'[[Ungheria|ungherese]] [[Urban (ingegnere)|Urban]],<ref>Volker Schmidtchen, "Riesengeschütze des 15. Jahrhunderts. Technische Höchstleistungen ihrer Zeit", in ''Technikgeschichte'' 44 (3), 1977, pp. 213–237 (alle pp. 226–228)</ref> che tuttavia sembra sia morto nell'esplosione di una bombarda di eccezionale grandezza ([[Calibro (arma)|calibro]] 889 ''mm'', lunga 8 metri e del peso di 48 tonnellate).<br />
Non per questo gli Ottomani rinunciarono alla fabbricazione e all'impiego di grandi artiglierie. Un esempio è il [[cannone dei Dardanelli]], impiegato nella [[Operazione Dardanelli]] del 1807, nel quadro della [[guerra anglo-turca (1807-1809)]].
L'interesse spiccato per le tecniche di fusione dei cannoni indusse lo stesso [[Maometto II|Mehmet II]] a far costruire, nelle immediate adiacenze del quartiere [[istanbul]]iota di [[Galata (Istanbul)|Galata]], una grande fonderia (''[[Tophane (Istanbul)|Tophane]]'') che ha dato poi il nome all'intera area. I locali sono ancora oggi esistenti e destinati ad ospitare mostre ed altri eventi culturali di rilievo.
Con l'età moderna divenne importante l'evoluzione delle artiglierie, con particolare importanza nel passaggio dai cannoni in bronzo a quelli in ferro che resero più economica la fabbricazione delle artiglierie. In Italia i primi cannoni in ferro furono realizzati a [[Sarezzo]] in Val Trompia, nel territorio della [[Serenissima]], per opera del fonditore Tiburzio Bailo.<ref>{{Cita web|url=https://bresciagenealogia.wordpress.com/2021/04/14/i-cannoni-di-sarezzo/|titolo=I Cannoni di Sarezzo|sito=Brescia Genealogia|data=14 aprile 2021|lingua=it|accesso=14 ottobre 2021}}</ref>
=== Dall'epoca napoleonica alla seconda guerra mondiale ===
[[File:Canon Gribeauval 1780 front.jpg|miniatura|Cannone prussiano da 12 libbre “Brummer",1761]]
Spesso fino ad allora i cannoni erano costituiti da una bocca da fuoco dotata di due protuberanze laterali dette "orecchioni", tramite le quali essa veniva "incavalcata" sull'affusto. L'affusto era dotato di apposite ruote per i pezzi "da campagna" destinati alla guerra di movimento. Gli orecchioni erano disposti all'incirca sul baricentro della bocca da fuoco per ovvi motivi di stabilità. Questa disposizione permetteva una scarsa escursione in elevazione che però era sufficiente al tiro diretto a corta distanza, unica possibilità di allora.
Nel corso del XIX secolo i cannoni ebbero un'evoluzione che li portò alla morfologia attuale, in pratica si trattò di tre modifiche che, nei confronti dei cannoni dell'inizio del secolo, furono rivoluzionarie:
* miglioramento dei materiali: da bronzo e ferro ad acciaio e ghisa e successivi affinamenti dell'acciaio
* passaggio dall'[[avancarica]] alla [[retrocarica]]
* passaggio dalla [[Canna (armi)|canna]] ad anima liscia alla canna rigata
Questi tre fattori, assieme a decisivi miglioramenti delle polveri da sparo, ebbero come conseguenza:
* maggiore gittata
* maggiore celerità di tiro
* maggiore precisione del tiro
Il primo cannone in acciaio [[Krupp]] risale al [[1851]]. D'altra parte, oltre alla bocca da fuoco propriamente detta, anche l'affusto ebbe un'evoluzione notevole, passando dall'affusto rigido dei cannoni all'inizio del XIX secolo all'affusto
L'importanza dell'artiglieria, già notevole durante le guerre napoleoniche, aumentò a dismisura durante il primo conflitto mondiale. Nel corso della [[prima guerra mondiale]] l'[[artiglieria]] giocò un ruolo dominante nella [[guerra di trincea]]<ref>L'artiglieria italiana nel corso della guerra passò da circa 2000 pezzi d'artiglieria (512 batterie) a 9021 pezzi, ''La grande guerra sul fronte italiano dalle immagini del Servizio Fotografico Militare'', a cura dell'USSME, Ermanno Albertelli Editore, Parma (2006), pag 27 e pag 139</ref>,
Il Regio Esercito Italiano ebbe in uso principalmente cannoni da 149 mm. In data 23 ottobre 1917, ovvero prima della ritirata al Piave, erano in servizio 410 cannoni da 149, oltre a diversi altri calibri meno numerosi (L'Esercito Italiano nella Grande Guerra Vol.IV - Tomo 1° - Ufficio Storico del Ministero della Guerra- Roma, 1940). Nel periodo fra le due guerre e nel corso della [[seconda guerra mondiale]] il cannone ebbe un nuovo sviluppo, inizialmente come arma [[
==
Dopo la seconda guerra mondiale i cannoni lentamente persero rilevanza tattica, in quanto sostituiti in tutti e tre gli impieghi che li avevano visti in funzione nella seconda guerra mondiale (contraerei, controcarri ed artiglieria pesante) dai [[Missile|missili]], specialmente a partire dagli [[
L'altro campo di impiego dei cannoni, cioè l'uso come arma principale dei carri armati è invece continuata e lo sviluppo è stato notevole. Negli ultimi anni (a partire dagli [[
==
=== Cannone automatico ===
{{Vedi anche|Cannone automatico}}
Un cannone automatico è un'[[arma]] costituita da una [[bocca da fuoco]] atta a sparare [[proiettile|proiettili]] di [[Calibro (arma)|calibro]] tra i 20 ed i 30 [[millimetro|mm]] in rapida sequenza con un meccanismo di [[Caricamento (arma)|ricarica]] [[Arma automatica|automatica]]<ref>Riccardo Busetto, ''Dizionario militare'', Zanichelli, 2004, ISBN 88-08-08937-1, pag. 174</ref><ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/cannoncino2/|titolo=Cannoncino sul vocabolario Treccani <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200219075011/http://www.treccani.it/vocabolario/cannoncino2/|urlmorto=no}}</ref>.
=== Cannone da carro armato ===
{{Vedi anche|Cannone da carro armato}}
Un cannone da carro armato è l'armamento principale di un [[carro armato]]. I moderni cannoni da carro sono pezzi di grosso [[Calibro (armi)|calibro]] ad alta [[velocità alla volata]], capaci di sparare munizioni a [[penetratore a energia cinetica|APFSDS]], [[High Explosive Anti-Tank|HEAT]] e, in alcuni casi, [[missile anticarro|missili anticarro]]. Alcuni carri montano [[cannone antiaereo|cannoni antiaerei]].
=== Cannone da campagna ===
{{Vedi anche|Cannone da campagna}}
Un cannone da campagna è un tipo d'[[artiglieria]] progettata specificamente per fornire, grazie alla sua mobilità e potenza di fuoco, il supporto sul campo di battaglia alle unità di fanteria.
=== Cannone d'accompagnamento ===
{{Vedi anche|Cannone d'accompagnamento}}
Un cannone d'accompagnamento è un pezzo di [[artiglieria]] progettato ed utilizzato per aumentare la potenza di fuoco delle unità di [[fanteria]], alle quali è organicamente assegnato, secondo le esigenze tattiche del comandante delle unità stesse.
=== Cannone d'assalto ===
{{Vedi anche|Cannone d'assalto}}
Un cannone d'assalto è un [[semovente d'artiglieria]] [[Cingolo (trasporti)|cingolato]], dotato di una spessa corazzatura e armato con un cannone o un [[obice]] di medio [[calibro (armi)|calibro]] installato in una [[casamatta]] fissa su uno [[scafo]].
=== Cannoni navali ===
{{Vedi anche|Artiglieria navale}}
[[File:18th century 2 pound cannon and tools.jpg|thumb|left|Cannone navale britannico da 2 libbre del XVIII secolo con attrezzi, Castello di Buona Speranza, [[Città del Capo]], [[Sudafrica]].]]
I cannoni navali, cioè quelli che costituiscono parte dell'armamento delle [[Nave|navi]], meritano un trattazione a parte, non tanto per la tecnologia, che è sempre rimasta simile a quella dei cannoni terrestri, quanto per il relativo impatto sulla costruzione delle navi stesse.
Il cannone navale nel [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]] era simile a quello terrestre, tuttavia, considerando il limitato spazio verticale disponibile sui ponti delle navi dell'epoca, invece di poggiare su un [[affusto]] a timone e grandi ruote poggiava su un affusto a carretta con quattro ruote di dimensioni ridotte. Inoltre, per ridurre il [[rinculo]] del pezzo all'atto dello sparo e per riportarlo in batteria era previsto un sistema di [[Corda|corde]] e [[Carrucola|pulegge]] che limitava tanto il rinculo quanto la forza necessaria per riportare il cannone sulla linea di tiro, ovviamente questo stesso sistema serviva per tenere fisso il cannone anche nel caso di un forte [[rollio]] della nave.
[[File:5-54-Mark-45-firing edit.jpg|thumb|Un proiettile da 5 pollici (127mm) sparato dalla [[USS Benfold]] ]]La disposizione dei cannoni sulla nave era sui ponti, quindi era possibile sparare solo di bordo. In caccia o in ritirata venivano
I cannoni in navigazione erano tenuti al riparo nei ponti coperti e i portelli erano chiusi, per evitare che, in caso di rollio, entrasse acqua dalle aperture. Quando veniva dato l'avviso di combattimento i portelli erano aperti ed i pezzi erano portati in batteria.
Con l'avvento dei cannoni in ferro fucinato (metà del XIX secolo) e l'uso delle torrette per avere i pezzi che potevano sparare su entrambi i bordi della nave e in caccia o in ritirata (a seconda della posizione della torretta), il numero di cannoni della nave ebbe una drastica riduzione. Infatti, con l'aumento del calibro dei cannoni<ref>Nel [[1792]] i cannoni navali francesi erano da 24 libbre (137 mm) Santi-Mazzini, ''La Marina...'', Vol. 2, ''Navi e cannoni'', pag 221, mentre i cannoni montati nella torretta della danese Rolf Krake, prima nave ad avere l'armamento in torre ruotante, erano da 8 [[pollice (unità di misura)|in]](203 mm) Santi-Mazzini ibidem pag 262</ref> e l'aumento delle velocità iniziale del proiettile aumentò l'impulso dato alla nave all'atto dello sparo, considerando che una nave da guerra, avendo il [[centro di massa|baricentro]] relativamente alto, è facilmente soggetta ad instabilità anche con forze laterali modeste fu necessario limitare il peso della bordata per evitare instabilità che avrebbero potuto portare anche al ribaltamento della nave stessa.
Lo sviluppo dei cannoni navali continuò praticamente dalla metà del [[XIX secolo]] fino alla [[seconda guerra mondiale]], in cui le [[Classe Yamato
=== Cannone a rotaia ===
{{Vedi anche|Cannone a rotaia}}
Un cannone a rotaia è una [[bocca da fuoco]] completamente elettrica che spara un proiettile conduttivo lungo una coppia di barre di metallo usando gli stessi principi di un [[motore omopolare]].
=== Cannone ferroviario ===
{{Vedi anche|Cannone ferroviario }}
Un cannone ferroviario è un [[pezzo d'artiglieria]] montato su un apposito [[vagone ferroviario]], e che quindi può venire spostato solo su [[binario ferroviario|binari]].
=== Cannone senza rinculo ===
{{Vedi anche|Cannone senza rinculo}}
Un cannone senza rinculo è un'arma di squadra a canna lunga, liscia o rigata, capace di sparare proietti di calibro elevato eliminando, tramite appositi ugelli per i gas di sparo, il rinculo; in questo modo è possibile ottenere un'arma leggera, gestibile spesso da un solo uomo ed incavalcabile su leggeri supporti, senza la necessità di complessi e pesanti [[freno di sparo|affusti a deformazione]], tipici delle artiglierie di pari calibro.
===Cannone da difesa costiera===
Queste armi sono solitamente installate in fortini di cemento (con pareti il più delle volte spesse più di un metro), si svilupparono dopo il medioevo. Inizialmente erano più costituiti da mattoni e pietre, circa nel periodo della [[Prima guerra mondiale]] si iniziò ad utilizzare il cemento.
== Effetti sulla tattica bellica ==
La comparsa del cannone all'inizio dell'evo moderno rivoluzionò la tattica bellica in generale e quella di assedio in particolare. Le nuove armi aprivano facilmente grandi brecce nelle mura di città e castelli, pur alte e spesse che fossero: le vecchie fortificazioni [[medioevo|medioevali]] divennero di colpo vulnerabili. Fu trovata la soluzione al nuovo problema difensivo usando [[terrapieno|terrapieni]] in muratura: le nuove mura cioè sarebbero servite a contenere il terreno, che avrebbe assorbito l'urto dei proiettili d'artiglieria. Cambiò anche la forma: invece di cingere la città o il forte in modo da racchiudere il massimo spazio con la minima lunghezza, i nuovi terrapieni erano triangolari, e davano alle fortezze una forma a stella. Questo avrebbe offerto ai cannoni nemici una superficie obliqua, su cui i proiettili avrebbero rimbalzato, e permetteva ai difensori di colpire più agevolmente le truppe attaccanti che si avvicinavano alle mura. Seguendo gli studi dell'italiano [[Raimondo Montecuccoli|Montecuccoli]] e del francese [[Sébastien Le Prestre de Vauban|Vauban]], si giunse ad un uso estremamente sofisticato del [[tiro incrociato]] per proteggere gli approcci alla fortificazione stessa. Una dimostrazione dell'efficienza dei cannoni contro fortificazioni ancora di concezione medioevale fu evidente nel caso dell'[[Assedio di Costantinopoli (1453)|Assedio di Costantinopoli del 1453]]. I cannoni dei [[Impero ottomano|Turchi]] furono costruiti dal maestro [[Urban (ingegnere)|Urban]], un costruttore di campane che però non vide il risultato dei suoi sforzi, in quanto morì insieme a 50 artiglieri, nello scoppio di uno dei suoi cannoni più grandi costruiti durante tale azione.
Nel corso del [[XVIII secolo|XVIII]] e nella prima metà del [[XIX secolo]] i cannoni ebbero un aumento continuo nella rilevanza tattica, basta pensare all'importanza dell'artiglieria (a quel tempo composta quasi totalmente da cannoni) nella [[battaglia di Wagram]] ed il peso che ebbe nella [[battaglia di Waterloo]] lo scarso rendimento del tiro a palla francese, smorzato dal terreno umido e morbido. Il progresso più rilevante avvenne alla metà del XVIII secolo, con la riforma dell'artiglieria francese effettuata dal [[Jean-Baptiste Vaquette de Gribeauval|generale de Gribeauval]], quando i calibri furono standardizzati e gli affusti resi più mobili. Successivamente alla metà del XIX secolo i cannoni persero peso tattico nei confronti degli [[obici]], che, potendo tirare con traiettoria curva, furono utilizzati nelle retrovie e non più direttamente sul fronte (come era successo fino alla [[Guerra di secessione americana|guerra civile americana]]), e, a parità di calibro, essendo più leggeri<ref>Il cannone [[8,8 cm PaK#8,8 cm PaK 43|PaK 43 88 mm]] pesava 5000 kg in ordine di marcia, mentre l'obice-cannone [[25 libbre|25 pounder]] (calibro 87,6 mm) pesava in ordine di marcia 1800 kg</ref> erano sensibilmente più mobili.
==
<references/>
== Bibliografia ==
* Giovanni Santi-Mazzini, ''La macchina da guerra dal medioevo al 1914'', 2 Voll., Edizioni Mondadori (2006)
* Giovanni Santi-Mazzini, ''La Marina e le armi navali'', 2 Voll., Edizioni Mondadori (2006)
== Voci correlate ==
{{Div col|3}}
* [[Arma ad anima liscia]]
* [[Armi da fuoco]]
* [[
* [[Armi contraerei]]
* [[Bocca da fuoco]]
* [[
* [[Cannone automatico]]
* [[Cannone a rotaia]]
* [[Cannone d'assalto]]
* [[Cannone d'accompagnamento]]
* [[Cannone senza rinculo]]
* [[Cannone da carro armato]]
* [[Cannone da campagna]]
* [[Cannone revolver]]
* [[Fortificazione alla moderna]]
* [[Torretta (cannone)]]
* [[Tiro (balistica)]]
* [[Palla di cannone]]
{{Div col end}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|wikt=cannone}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.ariannascuola.eu/joomla/storia/dinamiche-e-problemi/la-tecnologia-nel-xviii-sec/i-cannoni-nel-700.html | titolo = Come si costruivano i cannoni nel Settecento | accesso = 26 ottobre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110108075510/http://www.ariannascuola.eu/joomla/storia/dinamiche-e-problemi/la-tecnologia-nel-xviii-sec/i-cannoni-nel-700.html | urlmorto = sì }}
* {{Treccani|cannone}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Armi d'artiglieria]]
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