Surplus agricolo: differenze tra le versioni
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{{L|agricoltura|arg2 = storia|febbraio 2023|voce quasi tutta incentrata sulla politica dell'Unione Europea. Mancano una visione più globale e una prospettiva storica un po' più ampia}}
{{F|agricoltura|luglio 2025}}
Per '''surplus agricolo''' si intende la situazione per cui si crea una eccedenza di produzione agricola, almeno rispetto alle necessità alimentari di chi li produce.▼
{{P|Oltre alla pressoché totale assenza di fonti, la trattazione assume dei toni decisamente di parte, manifestando continuamente opinioni più che offrire una descrizione dell'argomento|agricoltura|luglio 2025}}
==Il Surplus agricolo in Smith e in [[Karl Marx|Marx]]==▼
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Il concetto di surplus agricolo vanta una considerevole importanza teorica da quando la storiografia comprese che mille anni dopo le origini dell’agricoltura 70-80 uomini potevano assolvere al lavoro di aratura e raccolto producendo il pane per cento persone, rendendo possibile alle venti liberate dal lavoro dei campi di esercitare arti e mestieri diversi: prima tra tutte quella del soldato. L’idea, implicita nell’opera di [[Adam Smith]], fu sviluppata dagli economisti ottocenteschi con grandissimo dispiegamento di prove e rilievi.▼
==La politica agricola dei surplus==▼
▲Il concetto di surplus agricolo vanta una considerevole importanza teorica da quando la storiografia comprese che mille anni dopo le origini
La [[Unione Europea|Comunità europea]] all’atto della fondazione, si era trovata di fronte ancora il problema delle carenze delle derrate agricole, ma quando in soli dieci anni, la situazione era profondamente cambiata, a fine di varare una politica che ne scongiurasse per sempre il ripetersi, i soci fondatori sospinsero l’agricoltura europea ad una produttività che, grazie all’applicazione della tecnologia moderna, avrebbe inevitabilmente prodotto, ad ogni annata favorevole, produzioni sovrabbondanti.▼
▲== La politica agricola dei surplus ==
▲La [[Unione
Furono introdotti sussidi e incentivi alla produzione agricola, per aumentarne la quantità e per rendere più stabili i prezzi, a beneficio degli agricoltori. In seguito si sono aggiunti gli obiettivi di garantire la sicurezza dei prodotti alimentari e il rispetto dell'ambiente rurale.
Una delle misure consiste nella fissazione di livelli minimi di [[prezzo]] per i prodotti agricoli, che generano enormi eccedenze. La procedura usuale dell'Unione Europea è pagare gli [[Esportazione (commercio)|esportatori]] perché vendano tali prodotti all'estero.
La storia
Gli Stati Uniti produttori di immani
== Le critiche alla politica agricola
Secondo i critici verso la politica agricola europea gli ambienti industriali avrebbero favorito questa politica demolitrice dell’agricoltura del continente perchè preferiscono le importazioni agrarie che sono ripagate da esportazioni industriali e tale tesi sarebbe stata ripresa dalla ‘’ grande stampa’’, Gli ambienti dell’agricoltura biologica, i movimenti ambientalistici e le agenzie quali [[Slow Food]], impegnati, per principio, in una dura campagna contro l’agricoltura moderna denunciandola come insalubre e produttrice di masse di cibo contaminato e eccessivo. Contro i coincinvimenti radicati nell’opinione pubblica dalla grande stampa si sono alzate poche voci contrarie,<ref> In Italia quasi unica quella di Antonio Saltini, dal 1980 impegnato a dimostrare che la straordinaria produttività dell’agricoltura degli anni Settanta era dovuto alla sinergia di una serie di fattori apprestati dalla scienza, in cento anni, il cui effetto sarebbe stato presto annullato dall’aumento dei consumi.</ref> Nella realtà, l’anno 2000 le eccedenze interessavano 600 milioni di abitanti del Globo, mentre quasi sei miliardi vivevano sul margine insicuro tra le 2000 e le 2400 chilocalorie al giorno: il confine in sui si soddisfa la fame, ma resta l’appetito. <ref>[[s:La fame del Globo|Antonio Saltini ''La fame del Globo'' (1986-2008)]]</ref> ▼
▲Secondo i critici verso la politica agricola europea gli ambienti industriali avrebbero favorito questa politica demolitrice
All’inizio del nuovo millennio il nuovo benessere asiatico, traducendosi, necessariamente, in domanda di nuovi alimenti, carni, latticini, birra, combinato ad una disponibilità di suoli, in [[Asia]], già intensamente coltivati e insufficienti ad aumenti di produzione consistenti, ha determinato l’impennata dei prezzi alimentari che ha contribuito alla crisi economica globale. Se, nel corso del 2008, il crollo economico ha ridimensionato i prezzi delle derrate agricole, ai primi segni di ripresa generale, nel nuovo anno, i prezzi agricoli si sono prodotti in un nuovo decollo, dimostrando l’incapacità dell’agricoltura mondiale a soddisfare la nuova domanda asiatica, e diffondendo la fame in continenti interi, come l’[[Africa]] e l’[[America latina|America centromeridionale]], confermando la verità della tesi di chi ha sostenuto che la crescita delle produzione agricola che ha consentito, tra il [[1950]] e il [[2000]], il raddoppio della popolazione mondiale, è stato reso possibile dall’interazione di fattori predisposti, dalla chimica e dalla genetica, in cento anni di lento progresso, la cui efficacia si sta esaurendo per la generale sottrazione di suoli e acqua all’agricoltura, e per il raggiungimento, che i genetisti non prevedevano tanto rapido, dei limiti biologici delle specie fondamentali, frumento e riso, dalle quali la genetica non è in grado di ricavare produzioni ancora maggiori, la prova dell’illusione demagogica di chi ha ha additato nell’agricoltura moderna un’intrinseca produttrice di eccedenze inutili.▼
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==La visione dell’amministrazione Carter==▼
Nel corso dello scontro tra Stati Uniti ed Europa [[Bob Bergland]], <ref>l’unico dei ministri dell’agricoltura americani ad avere tentato il c.d. ''gioco leale'', cioè una visione in cui la tematica del ''nutrire il pianeta avesse la preminenza rispetto ai tornaconti immediati dei ''farmer''</ref> ministro di [[Jimmy Carter]], proclamava che “i surplus sono scorte di cui qualcuno si vuole sbarazzare, le scorte sono surplus che tutti vorrebbero possedere”: proseguendo l’incremento dei consumi asiatici, <ref> Secondo Saltini sono i profeti di stampo Slow Food che proclamano l’inutilità di preoccuparsi del frumento, e l’impellenza di preoccuparsi del [[lardo di Colonnata]] e dell’[[aceto balsamico]],</ref> potrebbero essere i primi in un paese, quale l’Italia, che ha rinunciato, in ossequio al loro messaggio, ad ogni politica delle risorse agrarie, a rimpiangere i surplus, che scopriranno costituire scorte indispensabili per l’alimentazione di un paese dove settanta milioni di persone pretendono di mangiare alimento due volte al giorno.▼
▲Nel corso dello scontro tra Stati Uniti ed Europa [[Robert Bergland|Bob Bergland]],
==Voci correlate==▼
*[[Politica agricola comune|Politica agricola europea]]▼
== Note ==▼
*[[Fame]]▼
*[[Sicurezza alimentare]]▼
▲==Note==
<references/>
▲== Voci correlate ==
==Collegamenti esterni==▼
▲*[[Fame]]
▲*[[Sicurezza alimentare]]
*[[Quote latte]]
== Altri progetti ==▼
*[http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=1905 Il sussidiario -Intervosta prof. ssa Beretta]▼
{{interprogetto/notizia|Fame di terra e fame del pianeta|etichetta=Fame di terra e fame del pianeta
}}
▲== Collegamenti esterni ==
▲==Altri progetti==
▲*
{{Portale|agricoltura}}
[[Categoria:Economia e politica agraria]]
▲{{interprogetto|s=La fame del globo|s_preposizione=sulla}}
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