Lauria: differenze tra le versioni
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{{nd}}
{{Divisione amministrativa
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|Panorama = I_due_rioni_-_panoramio.jpg
|Bandiera = Lauria-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Lauria-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|Divisione amm grado 2 = Potenza
|Amministratore locale = [[Gianni Pittella]]<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Partito = [[Azione (partito politico)|Azione]]
|Data elezione = 5-10-2021
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|Frazioni]]
|Divisioni confinanti = [[Castelluccio Superiore]], [[Castelsaraceno]], [[Lagonegro]], [[Laino Borgo]] (CS), [[Latronico]], [[Moliterno]], [[Nemoli]], [[Tortora (Italia)|Tortora]] (CS), [[Trecchina]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1691
|Nome abitanti = laurioti
|Patrono = [[beato Domenico Lentini]]
|Festivo = 25 febbraio
|Mappa = Map of comune of Lauria (province of Potenza, region Basilicata, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lauria all'interno della provincia di Potenza
}}
'''Lauria''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]:</small> {{IPA|/lauˈri.a/|it}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Potenza]] in [[Basilicata]].
== Geografia fisica ==
La cittadina, situata al confine con la [[provincia di Cosenza]] (in [[Calabria]]), è punto di snodo di tre principali direttrici viarie: l'[[Autostrada A2 (Italia)|autostrada A2]] (autostrada del Mediterraneo) [[Salerno]]–[[Reggio Calabria]], che ricalca pressappoco l'antica [[via Capua-Rhegium|via romana Capua-Rhegium]]; la [[Strada statale 653 della Valle del Sinni|fondovalle Sinnica]], che porta alla [[mar Ionio|costa ionica]] lucana; la [[Strada statale 585 del Fondo Valle del Noce|fondovalle del Noce]] che collega l'autostrada A2 con la [[mar Tirreno|costa tirrenica]] calabro–lucana.
Inoltre la città rappresenta il punto d'incontro di tre valli: del [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]], del [[Sinni]] e del [[Lao (fiume)|Mercure]].
Il 5,8% del territorio comunale, pari a 1016 [[ettaro|ettari]], è collocato all'interno del [[parco nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese]].
Il comune fa parte della [[provincia di Potenza]] e confina con i centri, della stessa provincia, di [[Castelluccio Inferiore]], [[Castelluccio Superiore]], [[Latronico]], [[Castelsaraceno]], [[Moliterno]], [[Lagonegro]], [[Nemoli]], [[Trecchina]], e con quelli della [[provincia di Cosenza]], [[Tortora (Italia)|Tortora]] e [[Laino Borgo]]. Il territorio comunale è collocato in una zona esposta ad un [[rischio sismico]] di media entità<ref>{{cita web|url=http://www.crisbasilicata.it/files/DGR_2000-2003.pdf|titolo=D.G.R. n. 2000 del 04/11/2003|accesso=17 settembre 2012|autore=Regione [[Basilicata]]|data=27 novembre 2003|p=9}}</ref>, come dimostrano gli eventi calamitosi registrati negli ultimi decenni; l'ultimo dei quali, di particolare rilevanza, si è verificato il 9 settembre [[1998]].
=== Frazioni ===
Acqua delle Donne, Alte Coste, Capraro, Catania, Melara, [[Montegaldo]], Murge, [[Pecorone]], Rosa, San Paolo, Seluci, Taverna del Postiere.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.italiamappata.it/basilicata/55-lauria/mappa|titolo=mappa del comune di LAURIA/Potenza/Basilicata|sito=www.italiamappata.it|accesso=2022-08-04}}</ref>
===
Bamonte, Canicella, Cappella Sirino, Carminato, Casale Serino, Castagnara, Cavallo, Cerase, Cerasofia, Cesinelle, Cogliandrino, Cona, Fabbricato, Finitime, Fiumicello, Galdo, Gremile, Iacoia, Iacoia di Sotto, Lago Rotonda, Madama Angiolella, Madonna del Carmine, Malfitano, Mazzarella, Milordo, Montagnola, Ovo della Vacca, Piano Cataldo, Piano della Menta, Piano Focara, Pietraferrata, Piscitella, Prestieri, Rosa di Sotto, Rosa Molino, San Filippo, San Giuseppe, Santa Barbara, Santa Filomena, Santa Lucia, Santa Maria, Sant'Alfonso, Sant'Elia, Senno, Seta, Starsia, Timparossa, Timpone di Seluci, Valle Salomone.<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/076/042/|titolo=Comune di Lauria|sito=Comuni-Italiani.it|accesso=2022-08-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.italia-italy.org/regione-basilicata/E483-lauria|titolo=LAURIA info Turismo Basilicata|sito=italia-italy.org|lingua=it|accesso=2022-08-04}}</ref>
=== Orografia ===
* [[Massiccio del Sirino]]: nei confini amministrativi del comune di Lauria ricade parte del massiccio del Sirino, le cui vette sono innevate sei mesi all'anno. Sia la cima più alta, quella del monte Papa (2005 metri), che la vetta del Sirino (1907 metri), sono luoghi di attrazione per escursionisti o semplici appassionati della montagna. La montagna vanta piste da sci di buon livello, con cinque impianti di risalita, fra cui una seggiovia (questa per la maggior parte ubicata in territorio di [[Lagonegro]]), scuole di sci, nolo di attrezzature, affittacamere, bar e punti di ristoro. È possibile campeggiare d'estate presso la località Conserva di Lauria, a 1400 metri d'[[altitudine]].
* Monte Timpa del Capitano (1690 metri).
* Monte Serra Orticosa (1676 metri).
* [[Serra la Spina|Monte Serra la Spina]]: alto 1652 metri e situato entro la perimetrazione del parco nazionale del Pollino, è noto per la presenza di numerosi esemplari del secolare [[pino loricato]].
* Monte Castello Starsia (1387 metri).
* Monte Serra Rotonda: è alto 1285 metri e anche qui si riscontra la presenza di qualche giovane esemplare di pino loricato. Fra esso e il monte Serra la Spina, a quota 914 metri, vi è un laghetto di origine carsica chiamato lago della Rotonda.
[[File:Lauria.jpg|miniatura|Rione superiore]]
=== Idrografia ===
* Fiume [[Sinni]]: è uno dei più importanti della [[Basilicata]]. Trattasi di un fiume dal regime estremamente torrentizio con piene turbinose nella stagione piovosa e magre notevoli in estate. Nasce a quota 1380 metri dalla Serra della Giumenta, nel versante orientale del massiccio montuoso del Sirino, in territorio di Lauria. Scorre quindi verso lo [[Ionio]] e sfocia nei pressi di [[Policoro]], nella [[Metapontino|piana di Metaponto]]. Il suo percorso viene sbarrato due volte: dapprima dalla diga di Cogliandrino e successivamente, presso [[Senise]], dalla [[diga di Monte Cotugno]], la più grande d'Europa in terra battuta.
* Fiume [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]]: nasce dal versante nord del massiccio del Sirino, in territorio di [[Lagonegro]]. Il suo bacino idrografico, nei pochi chilometri quadrati di estensione a Lauria, presenta una rilevante escursione altimetrica, che va dagli oltre 2000 metri del monte Papa fino al livello del mare, sfociando nel [[Tirreno]] nei pressi di [[Castrocucco]] di [[Maratea]], ai confini con [[Tortora (Italia)|Tortora]] ([[Provincia di Cosenza|CS]]). Da esso prende il nome la valle che attraversa.
* Torrente Carroso: affluente del fiume Noce.
* Torrente Cafaro: passante per il centro storico del rione superiore, è oggi coperto. In epoca medioevale assumeva un'importanza strategica poiché era un'ulteriore difesa del castello posto a monte. È un affluente secondario del fiume Noce.
* Torrente Gaglione: affluente secondario del fiume Noce.
* Torrente Fiumicello: affluente secondario del fiume Noce.
* Torrente Cogliandrino: sorge dai rilievi del massiccio del Sirino ed è uno dei principali affluenti del [[Sinni]]. Nei pressi dell'omonima contrada viene sbarrato da una diga.
==== Lago La Rotonda ====
[[Bacino idrografico|Bacino]] lacustre di 71 [[ettaro|ettari]]<ref>{{Cita web|url = http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dm_16_09_2013_zsc_basilicata.pdf|titolo = Decreto 16 settembre 2013. Designazione di venti ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.|accesso = 6 ottobre 2014|editore = [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]]|data = 26 settembre 2013|autore = [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]]|p = 7}}</ref>, a 914 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]]<ref>{{cita libro|||Basilicata Calabria|1996|[[Touring Club Italiano]]|Milano|url=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&source=gbs_navlinks_s|capitolo=Geografia|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&pg=PA19&dq=%22L.+della+Rotonda%22|p=19 |ISBN=88-365-0021-8}}</ref>, è posto in una [[conca (geologia)|conca]] ai piedi del monte omonimo, sul versante di sud est; oggi ridotto a poco più di un pantano, in uno spazio di 800 per 100–150 m, profondo al massimo 2 m<ref>{{cita libro|||Carta archeologica della Valle del Sinni|2003|«L'ERMA» di BRETSCHNEIDER|Roma|autore=Lorenzo Quilici|autore2=Stefania Quilici Gigli|p=217 |volume=7|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=I-KY89S3jRUC&pg=PA217|capitolo=Sito 906|url=http://books.google.it/books?id=I-KY89S3jRUC&source=gbs_navlinks_s|ISBN=88-8265-226-2}}</ref>, raccoglie per lo più le acque alluvionali e di scorrimento superficiale provenienti dai versanti dei monti Serra Rotonda e [[Serra la Spina]]. È situato in direzione nord–est a 13 km dal centro urbano.
==== Invaso di Cogliandrino ====
È la [[diga]] dell'omonima contrada, posta a 672 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]], nell'alta valle del [[Sinni]] alla [[confluenza]] del torrente ''Cogliandrino'' nel fiume [[Sinni]]. Conosciuta anche come ''diga di Masseria Nicodemo'', è gestita dall'[[Enel]] (sezione di [[Napoli]]) e le sue acque sono utilizzate per la produzione di [[energia idroelettrica|energia elettrica]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adb.basilicata.it/adb/risorseidriche/invaso.asp?invaso=Cogliandrino|titolo=Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata}}</ref>.
== Storia ==
=== Origini ===
Nelle fonti scritte, fortemente penalizzate dalla distruzione dell'archivio cittadino, avvenuto durante il [[massacro di Lauria]], l'antico nome ''Uria'' compare per la prima volta in un documento redatto nel [[1079]] dall'[[arcivescovo di Salerno]], [[Alfano di Salerno|Alfano]]. Appare però improbabile che la sua area, attraversata in epoca romana dalla via [[via Capua-Rhegium|Popilia]], la più importante direttrice nord-sud dell'Italia meridionale (ricalcata oggi dall'[[Autostrada A2 (Italia)|A2]]), sia rimasta disabitata fino al [[X secolo]]. Importanti ritrovamenti di una tomba di epoca lucana in località Malfitano, parlano chiaramente di un importante sviluppo antropico almeno preromano. Scavi archeologici, da lungo tempo invocati, porterebbero alla luce con ogni probabilità una meravigliosa storia millenaria. Una teoria leggendaria fa risalire la fondazione della città in epoca precedente al [[400 a.C.]] ad opera di una [[colonia (insediamento)|colonia]] [[Grecia|greco]]-[[Creta (Grecia)|cretese]], guidata da Teocle e Menippe, che giunta nell'attuale [[valle del Noce]], a Piano dei Peri ([[Trecchina]]), decise d'insediarsi nel posto chiamandolo ''Iriae'', in memoria dell'[[arcobaleno|iride]] ([[lingua latina|latino]] e [[Lingua greca|greco]]: ''iris'', ίρις) che li aveva benevolmente accolti. La tesi della [[colonizzazione greca]] non è mai stata verificata per l'assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio comunale e nei paesi limitrofi; rimane ampia pure la gamma di possibilità sulle origini del nome. Il canonico don Nicola Curzio ha spiegato la nascita della città come il risultato della migrazione, in tempi diversi, di gente scampata alla distruzione delle vicine ''Iriae'', ''Seleuci'' e ''Blanda''.<ref>{{Cita libro|Nicola|Curzio|Le vere origini di Lauria e dei paesi vicini|1937|Rossi|Lauria}}</ref> ''Iriae'' si presume possa essere la città, menzionata prima, i cui abitanti decisero di trovare rifugio, per qualche sconosciuta ragione (presumibilmente tra il [[280 a.C.|280]] e il [[275 a.C.]] a causa delle incursioni di [[Pirro]] che combatteva contro i [[storia romana|romani]]<ref name="initalytoday">{{cita web|http://www.initalytoday.com/it/basilicata/lauria/index.htm|initalytoday.com}}</ref>), nei luoghi in cui poi sorgerà il [[:File:castello Lauria.jpg|castello]] di [[Ruggiero di Lauria]] e che all'epoca erano ricoperti abbondantemente di piante di [[laurus nobilis|lauro]]; ''Seleuci'', viene idealmente collocata nella contrada, che poi ha italianizzato il suo nome in Seluci, rasa al suolo dai [[Repubblica romana|romani]] nel corso della [[seconda guerra punica]] (fine del [[III secolo a.C.]]) per il sostegno offerto ai [[cartaginesi]]; ''[[Blanda]]'', invece, sarebbe stata individuata in una porzione di territorio, nei pressi di [[Tortora (Italia)|Tortora]], che nel [[914|914 d.C.]] fu definitivamente distrutta dai [[saraceni]] con la conseguenza di essere abbandonata dalla popolazione, spostatasi in parte nell'attuale quartiere Ravita, tra i due rioni della città. Dalla contrazione delle parole [[lingua latina|latine]] ''laurus'' (lauro) e ''Iriae'' sarebbe, quindi, derivato originariamente il nome, Lauria, anche se l'[[etimologia]] ipotizza che il suo nome derivi invece dal contenitore per l'[[olio di oliva|olio]], posto sotto il torchio, che i [[Impero bizantino|bizantini]] chiamavano ''laurion''. Più verosimile è l'ipotesi che la rifondata ''Iriae'' sia poi diventata ''Uria'' (città [[oro|aurea]]) per volere del [[tribuno consolare]] Caio Emilio Mamercino ([[lingua latina|latino]]: ''Caius Æmilius Mamercinus''<ref>Caio Emilio assunse la carica di tribuno consolare nel [[394 a.C.|394]] e [[391 a.C.]], così come narra il ''Libro V'' di {{Cita libro|Titi|Livi|[[Ab Urbe Condita Libri]]|1857|Ex Officina Bernhardi Tauchnitz|[[Lipsia]]|wkautore=Tito Livio|capitolo= capitoli XXVI, XXXII|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=OkETAAAAQAAJ&dq=related%3AUOM39015062310894&client=firefox-a&pg=RA4-PA25#v=onepage&q&f=false|curatore= Martinus Hertz|lingua=latino|citazione=Comitiis tribunorum militum patres summa ope evicerunt, ut M. Furius Camillus crearetur. propter bella simulabant parari ducem, sed largitioni tribuniciae adversarius quaerebatur. cum Camillo creati tribuni militum consulari potestate L. Furius Medullinus sextum, C. Aemilius, L. Valerius Publicola, Sp. Postumius, P. Cornelius iterum.}}</ref>) che volle premiare la laboriosità degli abitanti. Lo scrittore francescano, Giovanni Franchini, dell'[[Ordine dei frati minori conventuali]], facendo riferimento agli antichi latini, chiama Lauria coi nomi di ''Ulci'', ''Ulciana Colonia'', ''Luria'' e ''Laorina''<ref>{{cita libro|Giovanni|Franchini|Bibliosofia e memorie letterarie di scrittori francescani conventuali ch'hanno scritto dopo l'anno 1585 raccolte da F. Gioanni Franchini…|1693|Per gli Eredi Soliani Stampatori Duc.|[[Modena]]|p=388|capitolo=CCXLIV. Lorenzo Brancati da' Lauria, cardinale.|url_capitolo=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k51263p/f421.image|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k51263p/f5.image|accesso=22 giugno 2012}}</ref>. Nel [[406]] i [[visigoti]] di [[Alarico]] la distrussero<ref name="initalytoday"/> ma nel [[460]], mentre i [[vandali]] proseguivano l'opera di distruzione dell'[[Impero Romano d'Occidente]] di [[Maggioriano]] che decadeva lentamente, fu interamente ricostruita ai piedi della torre costruita dai saraceni, la quale sarà, in seguito, sostituita dal castello dell'[[ammiraglio]] [[Regno d'Aragona|aragonese]] [[Ruggiero di Lauria]]. Nel [[VII secolo]] confluì nei domini [[longobardi]] del [[Ducato di Benevento#Dal Ducato al Principato|ducato di Benevento]] e soffrì di frequente delle incursioni di [[saraceni]], i quali infine distrussero il borgo nel [[916]]<ref name="initalytoday"/>. L'[[imperatori bizantini|imperatore]] [[Michele IV il Paflagone]] liberò la città dai saraceni e le diede il simbolo del [[basilisco (mitologia)|basilisco]] con la scritta ''Noli me tangere''. [[Guglielmo d'Altavilla]] la chiamò infine Lauria, ispirandosi a un lauro verdeggiante che fece anche dipingere sullo stemma, a fianco del basilisco. La prima fonte scritta di quest'antica città [[lucani|lucana]] risale, come già accennato, all'[[XI secolo]] e fa riferimento a una [[lavra|laura]] di [[monaci basiliani]] insediati sulla sommità del colle Armo, dove l'antica chiesa, distrutta nel [[1806]] dalle truppe [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]] del generale [[Andrea Massena]], fu poi ricostruita per devozione alla [[Madonna Assunta]].
=== Medioevo ===
Nella documentazione scritta ritroviamo Lauria, per la prima volta, almeno dal punto di vista di una chiara identificazione [[toponomastica]], nel [[Medioevo]].
{{Senza fonte|Secondo studiosi accreditati}} il centro abitato sorse nel [[X secolo]] intorno ad una [[lavra|laura]] [[monaci basiliani|basiliana]], che era sita nel luogo ove poi è stato edificato il santuario della Madonna dell'Armo. Probabilmente furono i [[Normanni]], che si stabilirono nella zona [[saraceno|saracena]], detta Ravita ([[lingua araba|arabo]]: ''rabit'', "zona vicina o annessa"), ed edificarono il [[:File:castello Lauria.jpg|castello]] di [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]]. Dal [[XII secolo]] Lauria fu sede di un [[feudo]] in cui fiorivano artigianato e commercio. Lauria rappresentava a quell'epoca il centro politico ed economico della [[Valle del Noce]]: il [[feudatario]] era il capo incontrastato di questo microcosmo autonomo. Capostipite della [[barone|baronia]] normanna è Gibel de Loria, cui seguì [[Riccardo di Lauria|Riccardo]] (dal [[1254]] al [[1266]]), fedelissimo di re [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], che, insieme a lui, trovò la morte nella [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]]. {{Senza fonte|È proprio con Riccardo che la città diviene, anche se per pochi anni, la prima sede del [[giustizierato di Basilicata]]}}.
Il primogenito di questi, [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]], divenne celebre perché nominato [[ammiraglio]] d'[[Aragona]] da [[Pietro III di Aragona|Pietro III]]: non fu mai sconfitto in combattimento e riuscì, più volte, ad uscire vittorioso da scontri con la [[flotta]] [[angioini|angioina]].
=== I signori di Lauria dal 1254 al 1860 ===
[[File:10 Maggio 2016 Lauria (20).jpg|thumb|Scorcio del Castel Ruggiero e del Santuario della Madonna Assunta visto dalla villetta di via Roma]]{{cn}}
{| class="wikitable"
|-
!Anno!!Nobile!!Titolo
|-
|[[1254]]||[[Riccardo di Lauria]]||[[barone]]
|-
|[[1266]]||[[Ruggiero di Lauria]]||[[barone]]
|-
|[[1305]]||Ruggierone di Lauria||[[barone]]
|-
|[[1308]]||Carlo di Lauria||[[barone]]
|-
|[[1310]]||Ruggiero Berengario||[[barone]]
|-
|[[1386]]||Francesco [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1436]]||Stefano [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1453]]||Venceslao [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1456]]||Gaspare [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1516]]||Bernardino [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1556]]||Girolamo Exarques||[[barone]]
|-
|[[1564]]||Pietro Exarques||[[barone]]
|-
|[[1598]]||Girolamo Exarques||[[barone]]
|-
|[[1621]]||Francesco Exarques||[[barone]]
|-
|rowspan=2|[[1694]]||Girolamo Calà di Tappia||[[duca]]
|-
|Porzia di Castromediano||[[duchessa]]
|-
|[[1698]]||Adriano Calà Ulloa||[[duca]]
|-
|[[1741]]||Francesco Calà Ulloa||[[duca]]
|-
|[[1779]]||Adriano Calà Ulloa||[[duca]]
|-
|[[1801]]||[[Pietro Calà Ulloa]]||[[duca]]
|-
|[[1806]]||colspan=2|''[[Leggi eversive della feudalità|soppressione del ducato di Lauria]]''
|}
=== Epoca napoleonica ===
Il regime della [[Prima Repubblica francese]] fu imposto anche in Italia con l'instaurazione della [[Repubblica Partenopea]], nel [[1799]]. In quel breve periodo, durato circa sei mesi e cominciato con l'usurpazione da parte del generale francese [[Championnet]] del [[Regno di Napoli]] di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], l'organizzazione amministrativa del territorio, almeno sulla carta, subì notevoli cambiamenti. Il Governo Provvisorio, sulla base del modello francese, istituì diversi [[dipartimenti italiani|dipartimenti]], tra cui quello del Crati<ref>{{Cita libro|||Il monitore napoletano 1799|1974|Alfredo Guida|[[Napoli]]|url=http://books.google.com/books?id=EXmd5ZzfNWQC&printsec=frontcover|p= 203|capitolo=N. 6 del 19 febbraio 1799|url_capitolo=http://books.google.com/books?id=EXmd5ZzfNWQC&pg=PA203|curatore=Mario Battaglini}}</ref>, che ebbe il suo capoluogo a [[Cosenza]]; esso era costituito a sua volta da dieci unità amministrative minori, tra le quali figurava anche il [[cantoni della Francia|cantone]] di Lauria<ref>{{cita libro|||Proclami e sanzioni della Repubblica Napoletana|1863|Stamperia Dell'Iride|[[Napoli]]|curatore=Carlo Colletta|url=http://books.google.it/books?id=XNssAAAAYAAJ&pg=PR4|capitolo=Legge concernente la fissazione e la distribuzione del Dipartimento del Crati. Articolo IX|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=XNssAAAAYAAJ&pg=PA45|p= 45}}</ref>; rientravano certamente in quest'area i comuni [[Basilicata|lucani]] di [[Rivello]], [[Castelluccio Superiore]], [[Castelluccio Inferiore]], [[Viggianello (Italia)|Viggianello]], [[Rotonda (Italia)|Rotonda]], [[Trecchina]], [[Maratea]], [[Nemoli]], [[Lagonegro]] e i comuni [[Calabria|calabresi]] di [[Tortora (Italia)|Tortora]], [[Aieta]] (inclusa l'odierna [[Praia a Mare]]), [[San Nicola Arcella]] e [[Scalea]].
Nel [[1806]], alla ripresa delle ostilità tra i regnanti della casa di [[Borbone]] e gli occupanti [[francesi]], la città divenne un focolaio di rivolta: molti abitanti, tra il 7 e il 9 agosto, furono barbaramente trucidati dai soldati [[Napoleone Bonaparte|napoleonici]], guidati dal generale [[André Masséna|Massena]], perché rei di aver sostenuto la causa borbonica: l'evento è passato alla storia come il [[massacro di Lauria]]. Dopo il saccheggio e la sconfitta, per ritorsione alla città e sulla base della legge n. 132 dell'8 agosto 1806<ref>{{Cita libro|||Bullettino delle leggi del Regno di Napoli. Anno 1806|1813|Stamperia della Segreteria di Stato|[[Napoli]]|url=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&printsec=frontcover|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&pg=PA269|capitolo=Legge sulla divisione ed amministrazione delle provincie del regno|pp=269-280}}</ref>, il nuovo ente amministrativo del [[Regno di Napoli]], chiamato ''distretto'', nonché il ''giudicato'' (una sorta di tribunale), vennero ubicati dal re [[Giuseppe Bonaparte]] nel limitrofo centro di Lagonegro<ref>{{cita libro|||Bullettino delle leggi del Regno di Napoli. Anno 1806|1813|Stamperia della Segreteria di Stato|[[Napoli]]|url=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&printsec=frontcover|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&pg=PA460|capitolo=Legge, che determina i distretti del regno|p= 460}}</ref>. Alla restaurazione borbonica del [[1816]] il territorio di Lauria costituiva uno dei [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondari]] dello stesso [[distretto di Lagonegro]].<ref>{{cita libro|||Dizionario statistico de' paesi del Regno delle Due Sicilie|1840||[[Napoli]]|curatore=Gabriello De Sanctis|url=http://books.google.it/books?id=KApbAAAAQAAJ&pg=PA22|p= 22}}</ref>.
=== Novecento ===
Rimane tristemente noto nella [[memoria collettiva]] di Lauria il [[bombardamento]] effettuato dalle [[Forze Alleate]] il 7 settembre [[1943]], finalizzato alla distruzione del [[nazismo|comando tedesco]], sito nel centro della città, in cui perirono 37 civili.<ref>{{cita web|1=http://www.comune.lauria.pz.it/novecento.htm|2=Storia del Novecento|autore=Comune di Lauria|accesso=12 luglio 2009|dataarchivio=26 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090526232615/http://www.comune.lauria.pz.it/novecento.htm|urlmorto=sì}}</ref> Altre fonti, tra le quali quella del giornale ''L'eco di Basilicata'', che riporta, a sua volta, le testimonianze dirette dell'allora vivente sacerdote don Antonio Spagnuolo e di diversi superstiti, affermano che il numero delle vittime civili fu superiore, ossia in numero pari a 39, che il bombardamento fu effettuato da aerei americani e che l'obiettivo militare prioritario fosse individuato in un deposito di munizioni nel quartiere Ravita e non semplicemente, com'è facile immaginare in guerre di tale portata, nelle vie di comunicazione principali, quali sono strade e ferrovie, che da sempre in guerra vengono ritenute bersagli strategici. In particolare, come si apprende dai rapporti dei comandanti di [[squadriglia]] delle missioni n. 116 e 117, compiute nei giorni 7 e 8 settembre [[1943]] dal ''321º Bombardment Group'' americano a bordo di 36 [[bombardiere|bombardieri]] [[B-25]] (tra i quali pochi B-25G), furono colpiti i nodi viari principali. Il diario di guerra riporta anche che alcune bombe colpirono il centro abitato e non tutti i bersagli furono individuati a causa della presenza di banchi di nuvole<ref>{{cita web|http://57thbombwing.com/321stHistory/321_BG_1943-09.pdf|12th Air Force, 57th Bombardment Wing. 321st Bombardment Group. History: September 1943|formato=PDF|lingua=en|pp=55-70|data = 27 agosto 2013|accesso = 8 ottobre 2013}} Le squadriglie in azione il giorno 7 settembre 1943 erano: la 446ª, la 447ª e la 448ª; il giorno seguente, l'8 settembre, la 445ª, la 446ª e la 447ª (quest'ultima con un velivolo in meno).</ref>.[[File:Bassorilievo con stemma comunale - panoramio.jpg|thumb|Il [[basilisco (mitologia)|basilisco]] e il motto ''Noli me tangere''|sinistra]]Alla [[cronaca nera]] della città appartengono un paio di storie macabre. La famigerata [[Assassina seriale|serial killer]] [[Leonarda Cianciulli]], detta "la saponificatrice di [[Correggio (Italia)|Correggio]]", negli [[anni 20]] visse per qualche tempo a Lauria, non senza altri problemi giudiziari, poiché il marito Pansardi era originario del luogo.
È da annoverare anche il pagamento del riscatto e il successivo rilascio di [[John Paul Getty III]], nipote del petroliere [[Jean Paul Getty]], allora noto per essere considerato l'uomo più ricco del mondo, lungo il tratto autostradale che interessava Lauria, a seguito del sequestro di persona compiuto dalla [['ndrangheta]] il 10 luglio [[1973]] a [[Roma]].
=== Simboli ===
Simbolo del comune di Lauria è il [[basilisco (mitologia)|basilisco]] aggrappato ad una pianta di [[Laurus nobilis|lauro]] che ostenta il motto in latino ''[[Noli me tangere]]'' ("Non mi toccare"), il cui significato tende ad enfatizzare la temibilità e intoccabilità dei suoi abitanti.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Degni di nota sono: il rudere del [[Medioevo|medievale]] [[castello]] di [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]] e la restaurata casa natia con le reliquie del beato [[Domenico Lentini]], entrambi nel quartiere Cafaro. Le numerose opere artistiche di varie epoche si concentrano prevalentemente nei luoghi di culto religioso.
;Rione superiore
[[File:Lauriacampanile.jpg|miniatura|Il campanile della chiesa di [[San Nicola di Bari]] nel rione superiore]]
* Chiesa madre di [[San Nicola di Bari]]: è la parrocchia del rione ospitante la tomba del [[Domenico Lentini|Lentini]]; il suo campanile fu edificato sul preesistente [[torre|torrione]] medievale; rimane incerto il periodo della sua fondazione a seguito dei [[massacro di Lauria|moti napoleonici]] del [[1806]].
* Cappella di [[Santa Veneranda]]: è nascosta in un vicolo del quartiere Cafaro, sottostante al colle Armo ed è probabilmente la più antica del paese poiché fu costruita nel [[XII secolo]]<ref>Da non confondere con l'altra cappella intitolata alla santa, di più recente costruzione, del rione inferiore. Vedi immagini della cappella del rione superiore in [http://www.basilicata.cc/paesi_taddeo/t_642/p_monum/642_03.htm basilicata.cc] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071017232526/http://www.basilicata.cc/paesi_taddeo/t_642/p_monum/642_03.htm |data=17 ottobre 2007 }}</ref>.
* Cappella di [[San Pasquale Baylon]] e [[Santa Lucia da Siracusa|Santa Lucia]]: è situata lungo la scalinata del colle Armo.
* Santuario dell'Armo: nei pressi del castel [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]], è eretto sul colle omonimo.
* [[Eremo]] di [[Elia (profeta)|Sant'Elia]] e del [[Beato Domenico Lentini]]: contiene dipinti e oggetti sacri del [[XIX secolo|'800]] e la statua di [[sant'Anna]].
* Cappella di [[San Biagio]]: è situata nel quartiere storico del Muraccione.
* Convento dei [[Padri Cappuccini]]: è annesso alla chiesa [[XVII secolo|seicentesca]] di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]]; conserva un prezioso affresco del [[XVII secolo|'600]] e le tele del [[polittico]] d'Ippolito Borghese.
* Cappella di [[Ferdinando d'Aragona (vescovo)|San Ferdinando]]: voluta dai [[Borbone]], si trova nel quartiere Taverna.
;Rione inferiore
[[File:Chiesa San Giacomo Lauria.jpg|miniatura|Chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo e monumento al cardinale [[Lorenzo Brancati]] nel rione inferiore]]
* Chiesa di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo apostolo]]: è la parrocchia del rione, così intitolata nel [[XV secolo]], nota per un pregevole [[Coro (architettura)|coro ligneo]].
* Cappella di San Gaetano: non distante dalla chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo, è accessibile ai fedeli nel periodo [[Natale|natalizio]] poiché al suo interno è contenuto un [[presepe]].
* Cappella di Santa Veneranda: la sua fondazione risale al 1684<ref>{{cita web|https://it.calameo.com/read/000868018bd0853610d9a|Riaperta al culto la Chiesetta di Santa Veneranda|autore=Nicola Riccio|editore=l'Eco|p=6}}</ref> ed è una delle due nel paese intitolata alla santa.
* Chiesa dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]: costruita nel [[XVI secolo|'500]], si caratterizza per il [[chiostro]] e il campanile; è attigua ad un convento di monache e ad una sala per attività sociali, intitolata al cardinale [[Lorenzo Brancati]].
* Cappella di [[San Rocco]].
* Chiesa del [[Purgatorio]].
* Ruderi dell'[[Abbazia di San Filippo (Lauria)|Abbazia di San Filippo]].
* ''Monumento ai Caduti'', opera dello scultore [[Ettore Sannino]] ([[1929]])..<ref>Antonello Nave, ''Per amore della forma. Ettore Sannino scultore (1921-1942)'', in «Napoli Nobilissima», sesta serie, II, 1-2, gennaio-aprile 2011, pp. 53-66.</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Contrariamente a quanto è avvenuto per la maggior parte del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]], il numero dei residenti a Lauria è cresciuto nel [[Novecento]], fino ad arrivare negli ultimi decenni sulla soglia dei {{formatnum:14000}}. Lo sviluppo urbano del comune è stato in parte favorito dalla presenza di infrastrutture viarie, quali sono gli svincoli autostradali di Lauria Nord e Lauria Sud dell'autostrada del Mediterraneo [[Autostrada A2 (Italia)|A2 SA-RC]] e le [[strada statale|strade statali]] del [[SS585|Fondovalle del Noce]] e [[SS 653|Sinnica]], e conseguentemente dallo sviluppo industriale nell'area di Galdo.
{{Demografia/Lauria}}
=== Lingue e dialetti ===
La divisione sociale che ha contraddistinto fin dal [[Medioevo]] il [[castello]] e il [[borgo (geografia)|borgo]] ha generato evidenti differenze fonetiche tra i dialetti del rione superiore (''u castiddu'') e del rione inferiore (''u burgu''); tale diversità lessicale rappresenta una delle caratteristiche peculiari di Lauria.
La parlata lauriota è entrata a far parte dei [[dialetti dell'area arcaica calabro-lucana]], essendo Lauria collocata nelle propaggini meridionali della [[provincia di Potenza]], proprio al confine con quella di [[Cosenza]]. Questa fascia di territorio, che comprende altri comuni del potentino meridionale e del [[provincia di Cosenza|cosentino]] settentrionale, delimita l'''[[area Lausberg]]'', così chiamata in memoria del linguista che la individuò.
Oggigiorno il dialetto è parlato principalmente dalle persone più anziane, mentre fra i giovani subisce un processo d'italianizzazione. Negli ultimi anni è stato ampiamente rivalutato dalle varie rappresentazioni teatrali che si sono tenute a livello locale, anche grazie al contributo di alcune associazioni culturali e del celebre attore teatrale e cinematografico [[Rocco Papaleo]].
=== Tradizioni e folclore ===
È caratterizzato dal susseguirsi di manifestazioni civili e festività popolari che, per lo più, accompagnano le feste religiose.
Dal 25 febbraio [[2000]], il [[beato]] [[Domenico Lentini]] è il patrono dell'intera comunità di fedeli di Lauria, ma la caratteristica del paese d'essere diviso in due grandi rioni e avere contrade molto popolose, lontane dal centro, ha portato alla [[venerazione]] di diversi santi protettori.
Oltre alla festa del beato si annoverano quelle popolari {{cn|di lunghissima tradizione}}.
Il rione superiore festeggia il 9 maggio [[San Nicola di Bari]], al quale è dedicata la chiesa madre. Il rione inferiore, invece, celebra il suo santo protettore, [[san Giacomo maggiore]] apostolo, nel giorno 25 luglio; al santo è intitolata la chiesa della parrocchia rionale e una delle piazze principali.
La parrocchia di contrada Seluci è dedicata alla [[Madonna del Carmine]]; si festeggia la prima domenica di agosto. Feste molto sentite sono anche quelle di: [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]], celebrato il 13 giugno, a cui è dedicato il convento dei ''[[padri Cappuccini]]'' del rione superiore; San Rocco, l'ultima domenica di settembre, a devozione del quale è intitolata una cappella e una piccola piazza del rione inferiore. Particolarmente suggestiva è la festa che si svolge il 15 agosto sul colle Armo nei pressi del santuario della [[Madonna Assunta]] e del castello di [[Ruggiero di Lauria]]; il rudere di quest'ultimo si erge tuttora in cima ad una rupe scoscesa, scelta originariamente dall'ammiraglio [[Corona d'Aragona|aragonese]] in virtù della sua posizione dominante e difensiva nello stesso tempo.
== Cultura ==
{{F|centri abitati della Basilicata|marzo 2018}}
=== Cucina ===
Tra i primi piatti, preparati con [[pasta]] fresca, rinomati sono: i ravioli ripieni di ricotta; gli [[gnocco|gnocchi]] (''raʃcatiddi''); le [[tagliatelle]] con [[Cicer arietinum|ceci]] o [[fagioli]] (rispettivamente chiamate nel dialetto locale coi nomi di ''làgane e cìciri'' e ''làgane e fasùli''); i "[[tagliolini]] dell'[[Ascensione di Gesù|Ascensione]]"; i ''màccaruni filàti'', una sorta di [[maccheroni alla chitarra]] realizzati col ferro; la [[polenta]] con [[salsa di pomodoro]] e le variopinte minestre rustiche, solitamente a base di [[Brassica oleracea sabauda|verza]], accompagnate da [[cotica|cotiche]], [[costa (anatomia)|costine]] di [[Sus scrofa domesticus|maiale]] ed erbe di campagna.
Altre specialità sono: il [[Capra hircus|capretto]] alla [[brace]] o al forno; gli [[Saltimbocca|involtini]] che fanno uso di [[interiora]] di [[Ovis aries|agnello]], denominati ''jummàriddi''; la [[trippa]]; il tutto contornato da [[fungi|funghi]], [[Asparagus officinalis|asparagi]] e [[Brassica rapa sylvestris|cime di rape]]. Posto predominante nelle tavole di Lauria occupano i [[salume|salumi]] come le [[salsiccia|salsicce]] e i [[salame|salami]], ma anche i [[formaggio|formaggi]] e le ricotte fresche o stagionate, prodotte artigianalmente dai pastori del [[monte Sirino]].
[[File:tarallo lauriota.jpg|thumb|upright=0.8|Tarallo ad 8 tipico di Lauria|left]]
[[File:Sanguinaccio.jpg|thumb|Sanguinaccio]]
D'annoverare: la [[focaccia]] bianca o ricoperta di salsa al pomodoro (''pizzàtulu''); il [[sanguinaccio dolce|sanguinaccio]], dolce invernale fatto con [[Oryza sativa|riso]], [[cioccolato]], [[uva passa]] ma soprattutto [[sangue]] di maiale; il dolce [[pasqua]]le a forma di [[ciambella]], fatto con molte [[Uovo (alimento)|uova]] e chiamato ''picciddàtu''; i biscotti bianchi ricoperti di [[glassa]] (''viscuttini''); i [[Mustaccioli (gastronomia)|mostaccioli]] (''mustacciuoli''); le [[zeppola|zeppole]]. Tipici sono i piccoli biscotti, conosciuti come ''anginétti'', con la forma di ciambelline, cotti prima in acqua e successivamente infornati per renderli croccanti, poi ricoperti col naspro ossia una glassa a base di zucchero e [[Citrus × limon|limone]]. In questo comune, inoltre, molto apprezzata è la [[gassosa]] di un'antica azienda locale che, in talune occasioni festive, non di rado è miscelata al vino rosso della zona e gustata coi dolci suddetti o coi tipici taralli locali dalla vaga forma ad 8 (''viscutti lauriuti'').
== Geografia antropica ==
Lauria è il maggior centro del versante [[Tirreno|tirrenico]] della regione [[Basilicata]]. La sua posizione geografica, in una ristretta zona di transito tra [[Campania]] e [[Calabria]], ne favorisce gli scambi commerciali e i flussi migratori attraverso il territorio.
Fu, nel [[Medioevo]], [[contado|contea]] e [[sede vescovile]] ''[[de facto]]'', con un'evoluzione [[demografia|demografico]]-[[istituzionalizzazione|istituzionale]] simile, per molti aspetti, a quella di [[Matera]]. La città ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso della sua storia con il [[massacro di Lauria]] del [[1806]], dovuto a una sfortunata vicenda che portò Lauria, sede del potere costituito, a divenire luogo di un'ostinata resistenza [[Borbone|borbonica]] contro l'avanzata [[Napoleone|napoleonica]]. Le conseguenze di questa sanguinosa repressione furono gravi per la città: oltre al devastante incendio e alla perdita dell'archivio cittadino, si operò il trasferimento di tutti i presidi statali (l'ospedale, il tribunale e le forze dell'ordine) verso i centri limitrofi minori ([[Lagonegro]] e [[Trecchina]]). Tuttavia, grazie alle caratteristiche geografiche della città, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all'inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è oggi il centro più popoloso dell'area.
La presenza di un numero cospicuo di abitanti nel [[campagna|territorio rurale]], molto più popolato rispetto al centro cittadino,<ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.comune.lauria.pz.it/rsu_Capitolato%20LAURIA_.pdf|titolo = Capitolato speciale d’appalto del servizio di igiene ambientale nel territorio comunale|autore = Comune di Lauria|accesso = 30 luglio 2013|pp = 27-31|data = 20 luglio 2010|dataarchivio = 6 novembre 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151106121755/http://www.comune.lauria.pz.it/rsu_Capitolato%20LAURIA_.pdf|urlmorto = sì}}</ref> rende l'intero territorio comunale quasi totalmente antropizzato.
Il centro abitato è suddiviso in due rioni, separati dall'antico quartiere Ravita: quello superiore, tradizionalmente denominato il Castello (''Castiddu''), e quello inferiore, chiamato altrimenti il Borgo (''Burgu''), facenti capo alle rispettive parrocchie di [[san Nicola di Bari]] e [[Giacomo il Maggiore|san Giacomo apostolo]] i cui santi patroni sono festeggiati il 9 maggio e il 25 luglio; dal 25 febbraio 2000 il riconoscimento di patrono dell'intera comunità religiosa è stato assegnato al [[beato Domenico Lentini]],<ref name=":1">{{Cita web|url = http://www.comune.lauria.pz.it/tradizioni.htm|titolo = Tradizioni – Feste religiose|autore = Comune di Lauria|accesso = 30 luglio 2013|dataarchivio = 14 ottobre 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131014181213/http://www.comune.lauria.pz.it/tradizioni.htm|urlmorto = sì}}</ref> sacerdote del luogo morto nello stesso giorno dell'anno 1828.
Nel centro storico, che rivela segni tipici dell'epoca [[Medioevo|medievale]], con le abitazioni aggrappate alla collina, si aprono angoli caratteristici ed intricate viuzze e stradine, che s'inerpicano dando vita ad archi, sottopassi, portici e motivi architettonici caldi ed armoniosi. Il territorio lauriota, uno dei più grandi della Basilicata, offre un susseguirsi di paesaggi pittoreschi ad agresti, naturali ed artificiali: le vette del [[massiccio del Sirino]] (la più alta, quella del [[monte Papa]], raggiunge i 2005 metri), innevate per buona parte dell'anno; il lago artificiale di Cogliandrino; il lago Rotonda; le fresche sorgenti del [[Sinni]] e di Fiumicello; il [[pino loricato]] del monte [[Serra la Spina]]; il castello di Seluci ([[lingua latina|latino]]: ''Seleuci'') nella contrada dove sono stati riportati alla luce reperti archeologici e individuati giacimenti petroliferi.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* L'arteria viaria più importante in territorio lauriota è l'[[autostrada A2 (Italia)|autostrada A2]] del Mediterraneo; sono presenti due svincoli: Lauria Nord e Lauria Sud.
* La [[strada statale 585 del Fondo Valle del Noce]] mette in comunicazione Lauria e i paesi limitrofi con la [[strada statale 18 Tirrena Inferiore]].
* La [[strada statale 653 della Valle del Sinni]] unisce Lauria con la costa ionica lucana.
=== Ferrovie ===
* Il comune non è interessato dall'attraversamento di una linea ferroviaria da quando, nel [[1979]], la [[stazione di Lauria]] è stata ufficialmente soppressa.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1991]]|Mario Michele De Clemente|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=637601&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=15 giugno 2022}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[1991]]|[[1993]]|Vittorio Cesare Magliano|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=676037&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=15 giugno 2022}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[1993]]|[[1997]]|[[Antonio Pisani]]|[[Partito Socialista Italiano]]/[[Socialisti Italiani]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="Pisani">{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=638310&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[1997]]|Olga Cozzoli|5=[[Commissario prefettizio]]|6=<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=525&campo2=POTENZA&campo3=01/03/1997&campo4=LAURIA&campo5=&campo6=|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[1997]]|Olga Cozzoli|5=[[Commissario straordinario]]|6=<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=526&campo2=POTENZA&campo3=14/03/1997&campo4=LAURIA&campo5=&campo6=|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[2001]]|Nicola Calcagno|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=763095&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[2001]]|[[2005]]|[[Marcello Pittella]]|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=708652&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630191559/http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=708652&campo2=a|dataarchivio=30 giugno 2018|urlmorto=sì}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[2005]]|[[2006]]|Antonio Messuti|[[Udeur]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|6=<ref>Come da delibera del consiglio comunale il vice sindaco assume le funzioni del sindaco [[Marcello Pittella]] appena decaduto.<br/>{{cita web|url = http://www.comune.lauria.pz.it/rassegna_05_044.pdf|titolo = Lauria, Messuti è il nuovo sindaco|editore = Comune di Lauria|formato = PDF|data = 9 giugno 2005|accesso = 30 giugno 2018|dataarchivio = 30 giugno 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180630190152/http://www.comune.lauria.pz.it/rassegna_05_044.pdf|urlmorto = sì}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[2006]]|[[2011]]|[[Antonio Pisani]]|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="Pisani"/>}}
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2016]]|Gaetano Mitidieri|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=1159628&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[2016]]|[[2021]]|Angelo Lamboglia|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=1118634&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|[[2025]]|[[Gianni Pittella]]|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]/[[Azione (partito politico)|Azione]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=1356168&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=14 giugno 2022}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
;[[Atletica leggera|Atletica]]:[[File:Campo sportivo del rione superiore - panoramio.jpg|thumb|upright=1.4]]
È presente sul territorio un campo d'[[atletica leggera|atletica]] utilizzato prevalentemente dai soci di un club sportivo interessato all'attività agonistica a livello locale e nazionale.
;[[Arti Marziali]]
La città ospita un [[dojo]] di [[aikidō]] affiliato all'[[Aikikai]] d'Italia con sede centrale a [[Roma]].
;[[Calcio (sport)|Calcio]]
Esiste un impianto calcistico che può ospitare oltre mille spettatori. La squadra locale, denominata ''Ruggiero di Lauria'', ha preso parte ai campionati nazionali calcistici di [[serie D]] del [[Campionato Nazionale Dilettanti 1998-1999#Girone H|1998–99]], [[Serie D 1999-2000#Girone I|1999-00]], [[Serie D 2000-2001#Girone I|2000-01]], gareggiando nei gironi (H o I) in cui rientravano squadre lucane, siciliane e calabresi. Nella stagione 2024-2025 è stato rilanciato il calcio nella cittadina, con una nuova squadra che gareggia nel campionato di [[Seconda Categoria]]: l'Avis Lauria Football Club. Oltre alla prima squadra è presente una scuola calcio, che gode di varie categorie.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Redazione|url=https://ivl24.it/lavis-football-club-riporta-il-calcio-a-lauria/|titolo=L'Avis Football Club riporta il calcio a Lauria|sito=ivl24.it|data=2024-09-30|accesso=2025-03-03}}</ref>
;[[Ciclismo]]
[[Monte Sirino]] è stata più volte tappa di arrivo del [[Giro d'Italia]].
* [[1995]] (20 maggio): 8ª tappa, vinta dallo [[Spagna|spagnolo]] [[Laudelino Cubino]].
* [[1996]] (25 maggio): 7ª tappa, vinta da [[Davide Rebellin]].
* [[1999]] (19 maggio): 5ª tappa, vinta dal [[colombia]]no [[José Jaime González]].
Il 20 maggio [[1999]] la città è stata la sede di partenza della 6ª tappa dell'[[Giro d'Italia 1999|82º Giro d'Italia]], la Lauria-[[Foggia]], vinta dal [[Lettonia|lettone]] [[Romāns Vainšteins]].
;[[Pallavolo]]
La città è legata a una tradizione pallavolistica che ha consentito alla squadra locale di gareggiare anche nei campionati nazionali di:
* [[FIPAV|serie B2 maschile]] (girone E) nella stagione 1990-91
* [[FIPAV|serie B1 maschile]] (girone C) nelle stagioni 1991-92, 1992-93, 1993-94
*serie B2 maschile (girone I) nelle stagioni 2009-10, 2010-11, 2011-12<ref>{{Cita web |url=https://www.federvolley.it/calendario-risultati-serie-bm-b1f-b2f |titolo=Federazione Italiana Pallavolo |accesso=30 giugno 2018 |dataarchivio=30 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630162029/https://www.federvolley.it/calendario-risultati-serie-bm-b1f-b2f |urlmorto=sì }}</ref>.
Anche in campo giovanile si contano importanti successi delle diverse squadre giovanili nelle finali nazionali di U14/M (quarta classificata nel 2006 e 2007) e U16/M (seconda classificata nel 2008)<ref>{{Cita web |url=http://www.polisportivalauria.com/ |titolo=Polisportiva Lauria |accesso=21 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119182754/http://www.polisportivalauria.com/ |dataarchivio=19 gennaio 2012 |urlmorto=sì }}</ref>.
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|curatore=Carlo Colletta|titolo=Proclami e sanzioni della repubblica napoletana|volume=|editore=Stamperia dell'Iride|città=Napoli|anno=1863|lingua=it|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15146766}}
== Voci correlate ==
* [[Massacro di Lauria]]
* [[Comunità montana Lagonegrese]]
* [[Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese]]
* [[Parco nazionale del Pollino]]
* [[Stazione di Lauria]]
* [[Dialetti dell'area arcaica calabro-lucana]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
*
{{Comuni della provincia di Potenza}}
{{Comunità montana Lagonegrese}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Pollino}}
{{Comuni del Parco nazionale dell'Appennino Lucano e Val d'Agri}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata}}
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