Lauria: differenze tra le versioni

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Origini: Mendicoleus è l'attuale Lagonegro
 
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{{nd}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
{{Divisione amministrativa
|nomeComune = Lauria
|panoramaNome = Lauria-2.jpg
|Panorama = I_due_rioni_-_panoramio.jpg
|linkStemma = Lauria-nolimetangere.png
|Bandiera = Lauria-Gonfalone.png
|siglaRegione = BAS
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = PZ
|Stemma = Lauria-Stemma.png
|latitudineGradi = 40
|Voce stemma =
|latitudineMinuti = 2
|Stato = ITA
|latitudineSecondi = 50
|Grado amministrativo = 3
|longitudineGradi = 15
|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|longitudineMinuti = 50
|Divisione amm grado 2 = Potenza
|longitudineSecondi = 9
|Amministratore locale = [[Gianni Pittella]]<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|mappaX = 226
|Partito = [[Azione (partito politico)|Azione]]
|mappaY = 232
|Data elezione = 5-10-2021
|altitudine = 430
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|Frazioni]]
|superficie = 175,66
|Divisioni confinanti = [[Castelluccio Superiore]], [[Castelsaraceno]], [[Lagonegro]], [[Laino Borgo]] (CS), [[Latronico]], [[Moliterno]], [[Nemoli]], [[Tortora (Italia)|Tortora]] (CS), [[Trecchina]]
|abitanti = 13.512
|Zona sismica = 2
|anno = 10-2008
|Gradi giorno = 1691
|densita = 77,10
|Nome abitanti = laurioti
|frazioni = Pecorone<ref>[http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007TE5&v=1UH07B07TE50000 dati Istat 2001]</ref>
|Patrono = [[beato Domenico Lentini]]
|comuniLimitrofi = [[Castelluccio Superiore]], [[Castelsaraceno]], [[Lagonegro]], [[Laino Borgo]] (CS), [[Latronico]], [[Moliterno]], [[Nemoli]], [[Tortora (CS)|Tortora]] (CS), [[Trecchina]]
|Festivo = 25 febbraio
|cap = 85044
|Mappa = Map of comune of Lauria (province of Potenza, region Basilicata, Italy).svg
|prefisso = [[0973]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lauria all'interno della provincia di Potenza
|istat = 076042
|fiscale = E483
|nomeAbitanti = laurioti
|patrono = [[Beato Domenico Lentini]]
|festivo = [[25 febbraio]]
|zonaSismica = 2
|gradiGiorno = 1691 <!--ref>Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412. Pubblicato su: S.O. n. 96 a G.U. n. 242, 14/10/1993. Riguardante: Risparmio energetico (L. 10/91) – Esercizio e manutenzione degli impianti termici – Zone climatiche</ref-->
|sito = http://www.comune.lauria.pz.it/
}}
'''Lauria''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]:</small> {{IPA|/lauˈri.a/|it}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Potenza]] in [[Basilicata]].
'''Lauria''' è un comune di 13.512<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2008gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P076&Com=42&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico ISTAT 2008|accesso=03-03-2008}}</ref> abitanti in [[provincia di Potenza]].
 
== Geografia fisica ==
La cittadina, situata al confine con la [[provincia di Cosenza]] (in [[Calabria]]), è punto di snodo di tre principali direttrici viarie: l'[[Autostrada A2 (Italia)|autostrada A2]] (autostrada del Mediterraneo) [[Salerno]]–[[Reggio Calabria]], che ricalca pressappoco l'antica [[via Capua-Rhegium|via romana Capua-Rhegium]]; la [[Strada statale 653 della Valle del Sinni|fondovalle Sinnica]], che porta alla [[mar Ionio|costa ionica]] lucana; la [[Strada statale 585 del Fondo Valle del Noce|fondovalle del Noce]] che collega l'autostrada A2 con la [[mar Tirreno|costa tirrenica]] calabro–lucana.
Inoltre la città rappresenta il punto d'incontro di tre valli: del [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]], del [[Sinni]] e del [[Lao (fiume)|Mercure]].
Il 5,8% del territorio comunale, pari a 1016 [[ettaro|ettari]], è collocato all'interno del [[parco nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese]].
Il comune fa parte della [[provincia di Potenza]] e confina con i centri, della stessa provincia, di [[Castelluccio Inferiore]], [[Castelluccio Superiore]], [[Latronico]], [[Castelsaraceno]], [[Moliterno]], [[Lagonegro]], [[Nemoli]], [[Trecchina]], e con quelli della [[provincia di Cosenza]], [[Tortora (Italia)|Tortora]] e [[Laino Borgo]]. Il territorio comunale è collocato in una zona esposta ad un [[rischio sismico]] di media entità<ref>{{cita web|url=http://www.crisbasilicata.it/files/DGR_2000-2003.pdf|titolo=D.G.R. n. 2000 del 04/11/2003|accesso=17 settembre 2012|autore=Regione [[Basilicata]]|data=27 novembre 2003|p=9}}</ref>, come dimostrano gli eventi calamitosi registrati negli ultimi decenni; l'ultimo dei quali, di particolare rilevanza, si è verificato il 9 settembre [[1998]].
 
=== Frazioni ===
Lauria, antica cittadina lucana, è uno dei più importanti centri della attuale [[Basilicata]], posta come cerniera tra la [[Basilicata]], la [[Campania]] e la [[Calabria]]. Deve la sua importanza al fatto di trovarsi in una posizione strategica di snodo fra tre direttrici viarie importantissime: l'antica [[Via Capua-Rhegium]] romana - oggi tratto autostradale [[A3]] (di cui rappresenta il punto intermedio tra Salerno e Cosenza), la [[Strada statale 653 della Valle del Sinni|fondovalle Sinnica]], che porta all'altra costa lucana, e la [[Strada statale 585 del Fondo Valle del Noce|fondovalle del Noce]], che collega l'autostrada A3 con la costa tirrenica calabro-lucana.
Acqua delle Donne, Alte Coste, Capraro, Catania, Melara, [[Montegaldo]], Murge, [[Pecorone]], Rosa, San Paolo, Seluci, Taverna del Postiere.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.italiamappata.it/basilicata/55-lauria/mappa|titolo=mappa del comune di LAURIA/Potenza/Basilicata|sito=www.italiamappata.it|accesso=2022-08-04}}</ref>
Inoltre la città rappresenta il punto d'incontro di tre valli: quella del [[Noce]], del [[Sinni]] e del [[Mercure]], a cui si deve aggiungere storicamente anche quella dell'[[Agri]], tramite l'antico percorso per [[Moliterno]], percorso in lunga attesa di adeguamento divenuto di livello secondario.
Dal punto si vista paesaggistico è collocata nel cuore di uno dei più suggestivi paesaggi dell'[[Appennino#Appennino_meridionale|Appennino Meridionale]] italiano, territorio comprendente [[Maratea]], il [[Parco Nazionale del Pollino]] e il [[Massiccio del Sirino]].
Il Comune fa parte della [[provincia di Potenza]] e confina con i limitrofi centri di [[Castelluccio Inferiore]] e [[Castelluccio Superiore]], [[Latronico]], [[Castelsaraceno]], [[Moliterno]], [[Lagonegro]], [[Nemoli]], [[Trecchina]] e [[Tortora]] ([[Provincia di Cosenza|CS]]).
*[[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|titolo=Classificazione sismica dei comuni lucani, dati della Regione Basilicata|accesso=15-04-2009}}</ref>, Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
 
===Orografia Località ===
Bamonte, Canicella, Cappella Sirino, Carminato, Casale Serino, Castagnara, Cavallo, Cerase, Cerasofia, Cesinelle, Cogliandrino, Cona, Fabbricato, Finitime, Fiumicello, Galdo, Gremile, Iacoia, Iacoia di Sotto, Lago Rotonda, Madama Angiolella, Madonna del Carmine, Malfitano, Mazzarella, Milordo, Montagnola, Ovo della Vacca, Piano Cataldo, Piano della Menta, Piano Focara, Pietraferrata, Piscitella, Prestieri, Rosa di Sotto, Rosa Molino, San Filippo, San Giuseppe, Santa Barbara, Santa Filomena, Santa Lucia, Santa Maria, Sant'Alfonso, Sant'Elia, Senno, Seta, Starsia, Timparossa, Timpone di Seluci, Valle Salomone.<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/076/042/|titolo=Comune di Lauria|sito=Comuni-Italiani.it|accesso=2022-08-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.italia-italy.org/regione-basilicata/E483-lauria|titolo=LAURIA info Turismo Basilicata|sito=italia-italy.org|lingua=it|accesso=2022-08-04}}</ref>
 
=== Orografia ===
*[[Monte Sirino]]: Nei confini amministrativi del comune di Lauria ricade gran parte del massiccio del Monte Sirino,con le sue vette innevate per almeno sei mesi all'anno. Sia la cima più alta,che è il Monte Papa (2005 mt s.l.m.),che la vetta del Sirino (mt 1900),sono meta di escursionisti o semplici appassionati dell'alta montagna. In particolar modo,sulla vetta del Sirino,ai confini col comune di Lagonegro,è ubicato un Santuario,meta anche di pellegrinaggi. La montagna vanta inoltre di piste da sci di buon livello,con 5 impianti di risalita fra cui una seggiovia(quest'ultima per la maggior parte ricade in Lagonegro),scuole sci,nolo attrezzature,affitta camere,bar e punti di ristoro. È possibile inoltre campeggiare l'estate presso la località Conserva di Lauria,a 1400 metri d'altitudine.
*[[Monte La Spina]]: Alto 1652 metri,ricade nella perimetrazione del Parco Nazionale del Pollino,per la presenza di numerosi esemplari del centenario Pino Loricato.
*[[Monte Serra Rotonda]]: Alta pressapoco 1285 metri,anche qui persiste qualche giovane esemplare di Pino Loricato. Fra essa e la Serra Spina vi è un piccolo laghetto di origine carsica (lago Rotonda).
*[[Monte Alpi]]: Alto 1900 metri, caratteristico per la sua forma a cuneo, delineata dall'imponente bastione calcareo che scende per oltre 500 metri dalla sua vetta.
 
* [[Massiccio del Sirino]]: nei confini amministrativi del comune di Lauria ricade parte del massiccio del Sirino, le cui vette sono innevate sei mesi all'anno. Sia la cima più alta, quella del monte Papa (2005 metri), che la vetta del Sirino (1907 metri), sono luoghi di attrazione per escursionisti o semplici appassionati della montagna. La montagna vanta piste da sci di buon livello, con cinque impianti di risalita, fra cui una seggiovia (questa per la maggior parte ubicata in territorio di [[Lagonegro]]), scuole di sci, nolo di attrezzature, affittacamere, bar e punti di ristoro. È possibile campeggiare d'estate presso la località Conserva di Lauria, a 1400 metri d'[[altitudine]].
===Idrografia===
* Monte Timpa del Capitano (1690 metri).
* Monte Serra Orticosa (1676 metri).
* [[Serra la Spina|Monte Serra la Spina]]: alto 1652 metri e situato entro la perimetrazione del parco nazionale del Pollino, è noto per la presenza di numerosi esemplari del secolare [[pino loricato]].
* Monte Castello Starsia (1387 metri).
* Monte Serra Rotonda: è alto 1285 metri e anche qui si riscontra la presenza di qualche giovane esemplare di pino loricato. Fra esso e il monte Serra la Spina, a quota 914 metri, vi è un laghetto di origine carsica chiamato lago della Rotonda.
[[File:Lauria.jpg|miniatura|Rione superiore]]
 
=== Idrografia ===
*Fiume [[Sinni]]: È uno dei più importanti fiumi della [[Basilicata]], è un fiume dal regime estremamente torrentizio con piene turbinose nella stagione piovosa e magre notevoli in estate. Sorge a quota 1380 metri dalla Serra della Giumenta, nel versante orientale del massiccio montuoso del Sirino. Dal territorio comunale di Lauria si dirige verso lo Ionio, e sfocia nei pressi di [[Policoro]], nella [[Metapontino|Piana di Metaponto]]. Lungo il suo percorso viene sbarrato per ben due volte: dapprima nel comune di Lauria dalla diga di Cogliandrino e successivamente presso [[Senise]] dalla diga di Monte Cotugno, la più grande in Europa in terra battuta.
*Fiume [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]]: Nasce dal versante Nord del Massiccio del Sirino, in territorio di [[Lagonegro]]. Il suo bacino idrografico, nel quale è situato il centro urbano di Lauria, in pochi chilometri quadrati di estensione, presenta una rilevante escursione altimetrica che va dagli oltre 2000 metri del Monte Papa fino alla quota del mare, sfociando nel Tirreno nei pressi di Castrocucco di [[Maratea]], ai confini con [[Tortora]]([[CS]]). Da esso prende il nome l'omonima valle.
*Sorgenti di Fiumicello: Sorgenti di acque oligominerali.
*Sorgenti del Torbido: Sorgenti di acque ai piedi del Monte Sirino.
*Torrente Caffaro: Torrente che attraversa il centro storico del Rione Superiore, oggi ricoperto. In epoca medioevale assumeva un'importanza strategica poiché era un ulteriore difesa del Castello posto a monte.
*Torrente Fosso Gaglione: Tributario del Fiume Noce.
*Fiume Cogliandrino: Anch'esso sorge dai rilievi del Sirino, ed è uno dei principali affluenti del [[Sinni]] in territorio lauriota. Nei pressi dell'omonima contrada viene sbarrato nella omonima diga artificiale.
*Invaso di Cogliandrino: Diga artificiale in cls armato, ai piedi del Monte Alpi.
*Lago della Rotonda: Bacino lacustre, che raccoglie per lo più le acque alluvionali e di scorrimento superficiale provenienti dai versanti dei monti Serra Rotonda e Serra La Spina.
 
* Fiume [[Sinni]]: è uno dei più importanti della [[Basilicata]]. Trattasi di un fiume dal regime estremamente torrentizio con piene turbinose nella stagione piovosa e magre notevoli in estate. Nasce a quota 1380 metri dalla Serra della Giumenta, nel versante orientale del massiccio montuoso del Sirino, in territorio di Lauria. Scorre quindi verso lo [[Ionio]] e sfocia nei pressi di [[Policoro]], nella [[Metapontino|piana di Metaponto]]. Il suo percorso viene sbarrato due volte: dapprima dalla diga di Cogliandrino e successivamente, presso [[Senise]], dalla [[diga di Monte Cotugno]], la più grande d'Europa in terra battuta.
===La città===
* Fiume [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]]: nasce dal versante nord del massiccio del Sirino, in territorio di [[Lagonegro]]. Il suo bacino idrografico, nei pochi chilometri quadrati di estensione a Lauria, presenta una rilevante escursione altimetrica, che va dagli oltre 2000 metri del monte Papa fino al livello del mare, sfociando nel [[Tirreno]] nei pressi di [[Castrocucco]] di [[Maratea]], ai confini con [[Tortora (Italia)|Tortora]] ([[Provincia di Cosenza|CS]]). Da esso prende il nome la valle che attraversa.
La città, naturale e antichissimo centro di riferimento di un territorio molto ampio di cui è baricentro (corrispondente grosso modo alla Basilicata meridionale) e che fu nel Medioevo sede vescovile e contea, con un'evoluzione demografico-istituzionale simile per molti aspetti a quella di [[Matera]], ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso naturale della sua storia con il [[Massacro di Lauria]] del [[1806]], dovuto ad un'intricata vicenda che portò la città, sede del potere costituito, a divenire luogo di una grande resistenza borbonica contro i Francesi. La tremenda sconfitta portò ad una ritorsione nei confronti della città gravida di conseguenze: il dislocamento dei servizi statali (amministrazione, polizia, tribunale e ospedale) a vantaggio di altri centri limitrofi minori quali soprattutto [[Lagonegro]], paese decentrato rispetto al territorio e tuttora di dimensioni molto più contenute. Nonostante questa vicenda, di cui in ultima istanza ha pagato l'intera area (la quale, per quanto si voglia fare di questa necessità un'astratta virtù, ha subito una frammentazione e un indebolimento), Lauria, grazie alle sue caratteristiche geografiche, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all'inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è tutt'oggi il centro principale e di gran lunga più popoloso dell'area (tra l'altro l'unico che sia in bilancio demografico positivo), sebbene gli effetti dell'antico massacro siano uno dei fattori che ne rallentano tutt'oggi la crescita. Nel [[1998]] ha ricevuto ufficialmente dalla Presidenza della Repubblica il riconoscimento e la dignità di "Città"{{cn}}.
* Torrente Carroso: affluente del fiume Noce.
Il ''[[Sole 24 ore]]'' ([[12 novembre]] [[2004]]) ha segnalato Lauria tra le ''province nascoste'' d'Italia, una provincia che eliminerebbe un'innaturalità durata due secoli ma che gioverebbe soprattutto all'intera area lucana meridionale che, così, potrebbe avere a tutti gli effetti una sua città di riferimento (insostituibile luogo della vita moderna) e una sua reale unità politica nel contesto regionale{{cn}}.
* Torrente Cafaro: passante per il centro storico del rione superiore, è oggi coperto. In epoca medioevale assumeva un'importanza strategica poiché era un'ulteriore difesa del castello posto a monte. È un affluente secondario del fiume Noce.
* Torrente Gaglione: affluente secondario del fiume Noce.
* Torrente Fiumicello: affluente secondario del fiume Noce.
* Torrente Cogliandrino: sorge dai rilievi del massiccio del Sirino ed è uno dei principali affluenti del [[Sinni]]. Nei pressi dell'omonima contrada viene sbarrato da una diga.
 
==== Lago La Rotonda ====
Il centro abitato è suddiviso in due grandi rioni, quello superiore, denominato "Castello" e quello inferiore, chiamato "Borgo", che sono separati dall'antico quartiere Ravita. Lauria è, inoltre, dotata di una serie di servizi sociali, oltre che di ottime strutture alberghiere. Nel centro storico, che rivela segni tipici dell'epoca medievale, con le abitazioni aggrappate alla collina, si aprono angoli caratteristici ed intricate viuzze e stradine che vi s'inerpicano dando vita ad archi, sottopassi, portici e motivi architettonici caldi ed armoniosi. Il territorio lauriota, uno dei più grandi della Basilicata, offre un susseguirsi di paesaggi pittoreschi ad agresti, naturali ed artificiali: le vette del Sirino (2005 m), innevate per buona parte dell'anno; il lago artificiale di Cogliandrino; il lago Rotonda; le fresche sorgenti dei fiumi [[Sinni]] e Torbido, luoghi ameni dalle acque cangianti e ricche di pescosità; le acque oligominerali di Fiumicello, il [[Pino Loricato]] che cresce sul Monte La Spina (o Serra La Spina); la grotta del Favaro ed il castello di Seleuci, oggi [[Seluci]], una delle principali contrade, dove vengono continuamente alla luce reperti archeologici.
[[Bacino idrografico|Bacino]] lacustre di 71 [[ettaro|ettari]]<ref>{{Cita web|url = http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dm_16_09_2013_zsc_basilicata.pdf|titolo = Decreto 16 settembre 2013. Designazione di venti ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.|accesso = 6 ottobre 2014|editore = [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]]|data = 26 settembre 2013|autore = [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]]|p = 7}}</ref>, a 914 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]]<ref>{{cita libro|||Basilicata Calabria|1996|[[Touring Club Italiano]]|Milano|url=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&source=gbs_navlinks_s|capitolo=Geografia|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&pg=PA19&dq=%22L.+della+Rotonda%22|p=19 |ISBN=88-365-0021-8}}</ref>, è posto in una [[conca (geologia)|conca]] ai piedi del monte omonimo, sul versante di sud est; oggi ridotto a poco più di un pantano, in uno spazio di 800 per 100–150 m, profondo al massimo 2 m<ref>{{cita libro|||Carta archeologica della Valle del Sinni|2003|«L'ERMA» di BRETSCHNEIDER|Roma|autore=Lorenzo Quilici|autore2=Stefania Quilici Gigli|p=217 |volume=7|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=I-KY89S3jRUC&pg=PA217|capitolo=Sito 906|url=http://books.google.it/books?id=I-KY89S3jRUC&source=gbs_navlinks_s|ISBN=88-8265-226-2}}</ref>, raccoglie per lo più le acque alluvionali e di scorrimento superficiale provenienti dai versanti dei monti Serra Rotonda e [[Serra la Spina]]. È situato in direzione nord–est a 13&nbsp;km dal centro urbano.
 
==== Invaso di Cogliandrino ====
Simbolo del comune di Lauria è il [[Basilisco (mitologia)|Basilisco]] con la scritta ''Noli me tangere'' ("Non mi toccare") che ricopre tutta una serie di significati, tra i quali quello originario, che in varie forme della coscienza collettiva rimane ancora vivo, è la temibilità ed intoccabilità dell'abitato.
È la [[diga]] dell'omonima contrada, posta a 672 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]], nell'alta valle del [[Sinni]] alla [[confluenza]] del torrente ''Cogliandrino'' nel fiume [[Sinni]]. Conosciuta anche come ''diga di Masseria Nicodemo'', è gestita dall'[[Enel]] (sezione di [[Napoli]]) e le sue acque sono utilizzate per la produzione di [[energia idroelettrica|energia elettrica]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adb.basilicata.it/adb/risorseidriche/invaso.asp?invaso=Cogliandrino|titolo=Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata}}</ref>.
 
== Storia ==
=== Origini ===
{{Vedi anche|Massacro di Lauria}}
 
Nelle fonti scritte, fortemente penalizzate dalla distruzione dell'archivio cittadino, avvenuto durante il [[massacro di Lauria]], l'antico nome ''Uria'' compare per la prima volta in un documento redatto nel [[1079]] dall'[[arcivescovo di Salerno]], [[Alfano di Salerno|Alfano]]. Appare però improbabile che la sua area, attraversata in epoca romana dalla via [[via Capua-Rhegium|Popilia]], la più importante direttrice nord-sud dell'Italia meridionale (ricalcata oggi dall'[[Autostrada A2 (Italia)|A2]]), sia rimasta disabitata fino al [[X secolo]]. Importanti ritrovamenti di una tomba di epoca lucana in località Malfitano, parlano chiaramente di un importante sviluppo antropico almeno preromano. Scavi archeologici, da lungo tempo invocati, porterebbero alla luce con ogni probabilità una meravigliosa storia millenaria. Una teoria leggendaria fa risalire la fondazione della città in epoca precedente al [[400 a.C.]] ad opera di una [[colonia (insediamento)|colonia]] [[Grecia|greco]]-[[Creta (Grecia)|cretese]], guidata da Teocle e Menippe, che giunta nell'attuale [[valle del Noce]], a Piano dei Peri ([[Trecchina]]), decise d'insediarsi nel posto chiamandolo ''Iriae'', in memoria dell'[[arcobaleno|iride]] ([[lingua latina|latino]] e [[Lingua greca|greco]]: ''iris'', ίρις) che li aveva benevolmente accolti. La tesi della [[colonizzazione greca]] non è mai stata verificata per l'assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio comunale e nei paesi limitrofi; rimane ampia pure la gamma di possibilità sulle origini del nome. Il canonico don Nicola Curzio ha spiegato la nascita della città come il risultato della migrazione, in tempi diversi, di gente scampata alla distruzione delle vicine ''Iriae'', ''Seleuci'' e ''Blanda''.<ref>{{Cita libro|Nicola|Curzio|Le vere origini di Lauria e dei paesi vicini|1937|Rossi|Lauria}}</ref> ''Iriae'' si presume possa essere la città, menzionata prima, i cui abitanti decisero di trovare rifugio, per qualche sconosciuta ragione (presumibilmente tra il [[280 a.C.|280]] e il [[275 a.C.]] a causa delle incursioni di [[Pirro]] che combatteva contro i [[storia romana|romani]]<ref name="initalytoday">{{cita web|http://www.initalytoday.com/it/basilicata/lauria/index.htm|initalytoday.com}}</ref>), nei luoghi in cui poi sorgerà il [[:File:castello Lauria.jpg|castello]] di [[Ruggiero di Lauria]] e che all'epoca erano ricoperti abbondantemente di piante di [[laurus nobilis|lauro]]; ''Seleuci'', viene idealmente collocata nella contrada, che poi ha italianizzato il suo nome in Seluci, rasa al suolo dai [[Repubblica romana|romani]] nel corso della [[seconda guerra punica]] (fine del [[III secolo a.C.]]) per il sostegno offerto ai [[cartaginesi]]; ''[[Blanda]]'', invece, sarebbe stata individuata in una porzione di territorio, nei pressi di [[Tortora (Italia)|Tortora]], che nel [[914|914 d.C.]] fu definitivamente distrutta dai [[saraceni]] con la conseguenza di essere abbandonata dalla popolazione, spostatasi in parte nell'attuale quartiere Ravita, tra i due rioni della città. Dalla contrazione delle parole [[lingua latina|latine]] ''laurus'' (lauro) e ''Iriae'' sarebbe, quindi, derivato originariamente il nome, Lauria, anche se l'[[etimologia]] ipotizza che il suo nome derivi invece dal contenitore per l'[[olio di oliva|olio]], posto sotto il torchio, che i [[Impero bizantino|bizantini]] chiamavano ''laurion''. Più verosimile è l'ipotesi che la rifondata ''Iriae'' sia poi diventata ''Uria'' (città [[oro|aurea]]) per volere del [[tribuno consolare]] Caio Emilio Mamercino ([[lingua latina|latino]]: ''Caius Æmilius Mamercinus''<ref>Caio Emilio assunse la carica di tribuno consolare nel [[394 a.C.|394]] e [[391 a.C.]], così come narra il ''Libro V'' di {{Cita libro|Titi|Livi|[[Ab Urbe Condita Libri]]|1857|Ex Officina Bernhardi Tauchnitz|[[Lipsia]]|wkautore=Tito Livio|capitolo= capitoli XXVI, XXXII|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=OkETAAAAQAAJ&dq=related%3AUOM39015062310894&client=firefox-a&pg=RA4-PA25#v=onepage&q&f=false|curatore= Martinus Hertz|lingua=latino|citazione=Comitiis tribunorum militum patres summa ope evicerunt, ut M. Furius Camillus crearetur. propter bella simulabant parari ducem, sed largitioni tribuniciae adversarius quaerebatur. cum Camillo creati tribuni militum consulari potestate L. Furius Medullinus sextum, C. Aemilius, L. Valerius Publicola, Sp. Postumius, P. Cornelius iterum.}}</ref>) che volle premiare la laboriosità degli abitanti. Lo scrittore francescano, Giovanni Franchini, dell'[[Ordine dei frati minori conventuali]], facendo riferimento agli antichi latini, chiama Lauria coi nomi di ''Ulci'', ''Ulciana Colonia'', ''Luria'' e ''Laorina''<ref>{{cita libro|Giovanni|Franchini|Bibliosofia e memorie letterarie di scrittori francescani conventuali ch'hanno scritto dopo l'anno 1585 raccolte da F. Gioanni Franchini…|1693|Per gli Eredi Soliani Stampatori Duc.|[[Modena]]|p=388|capitolo=CCXLIV. Lorenzo Brancati da' Lauria, cardinale.|url_capitolo=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k51263p/f421.image|url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k51263p/f5.image|accesso=22 giugno 2012}}</ref>. Nel [[406]] i [[visigoti]] di [[Alarico]] la distrussero<ref name="initalytoday"/> ma nel [[460]], mentre i [[vandali]] proseguivano l'opera di distruzione dell'[[Impero Romano d'Occidente]] di [[Maggioriano]] che decadeva lentamente, fu interamente ricostruita ai piedi della torre costruita dai saraceni, la quale sarà, in seguito, sostituita dal castello dell'[[ammiraglio]] [[Regno d'Aragona|aragonese]] [[Ruggiero di Lauria]]. Nel [[VII secolo]] confluì nei domini [[longobardi]] del [[Ducato di Benevento#Dal Ducato al Principato|ducato di Benevento]] e soffrì di frequente delle incursioni di [[saraceni]], i quali infine distrussero il borgo nel [[916]]<ref name="initalytoday"/>. L'[[imperatori bizantini|imperatore]] [[Michele IV il Paflagone]] liberò la città dai saraceni e le diede il simbolo del [[basilisco (mitologia)|basilisco]] con la scritta ''Noli me tangere''. [[Guglielmo d'Altavilla]] la chiamò infine Lauria, ispirandosi a un lauro verdeggiante che fece anche dipingere sullo stemma, a fianco del basilisco. La prima fonte scritta di quest'antica città [[lucani|lucana]] risale, come già accennato, all'[[XI secolo]] e fa riferimento a una [[lavra|laura]] di [[monaci basiliani]] insediati sulla sommità del colle Armo, dove l'antica chiesa, distrutta nel [[1806]] dalle truppe [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]] del generale [[Andrea Massena]], fu poi ricostruita per devozione alla [[Madonna Assunta]].
===Le origini===
 
=== Medioevo ===
Alcune leggende fanno risalire la nascita della città ad una fondazione greca/cretese, cosa questa, però, mai verificata per l'assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio, così come pure è ampia la gamma di possibilità sulle origini del suo nome.
Nella documentazione scritta ritroviamo Lauria, per la prima volta, almeno dal punto di vista di una chiara identificazione [[toponomastica]], nel [[Medioevo]].
Nelle fonti, con il nome attuale, essa non compare.
{{Senza fonte|Secondo studiosi accreditati}} il centro abitato sorse nel [[X secolo]] intorno ad una [[lavra|laura]] [[monaci basiliani|basiliana]], che era sita nel luogo ove poi è stato edificato il santuario della Madonna dell'Armo. Probabilmente furono i [[Normanni]], che si stabilirono nella zona [[saraceno|saracena]], detta Ravita ([[lingua araba|arabo]]: ''rabit'', "zona vicina o annessa"), ed edificarono il [[:File:castello Lauria.jpg|castello]] di [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]]. Dal [[XII secolo]] Lauria fu sede di un [[feudo]] in cui fiorivano artigianato e commercio. Lauria rappresentava a quell'epoca il centro politico ed economico della [[Valle del Noce]]: il [[feudatario]] era il capo incontrastato di questo microcosmo autonomo. Capostipite della [[barone|baronia]] normanna è Gibel de Loria, cui seguì [[Riccardo di Lauria|Riccardo]] (dal [[1254]] al [[1266]]), fedelissimo di re [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], che, insieme a lui, trovò la morte nella [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]]. {{Senza fonte|È proprio con Riccardo che la città diviene, anche se per pochi anni, la prima sede del [[giustizierato di Basilicata]]}}.
Appare però abbastanza improbabile che la sua area (attraversata tra l'altro nientemeno che dalla Via Popilia) sia rimasta non popolata fino al X sec. e alcuni ritrovamenti indicano proprio questa direzione.
Il primogenito di questi, [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]], divenne celebre perché nominato [[ammiraglio]] d'[[Aragona]] da [[Pietro III di Aragona|Pietro III]]: non fu mai sconfitto in combattimento e riuscì, più volte, ad uscire vittorioso da scontri con la [[flotta]] [[angioini|angioina]].
 
=== I signori di Lauria dal 1254 al 1860 ===
===Il Medio Evo===
[[File:10 Maggio 2016 Lauria (20).jpg|thumb|Scorcio del Castel Ruggiero e del Santuario della Madonna Assunta visto dalla villetta di via Roma]]{{cn}}
{| class="wikitable"
|-
!Anno!!Nobile!!Titolo
|-
|[[1254]]||[[Riccardo di Lauria]]||[[barone]]
|-
|[[1266]]||[[Ruggiero di Lauria]]||[[barone]]
|-
|[[1305]]||Ruggierone di Lauria||[[barone]]
|-
|[[1308]]||Carlo di Lauria||[[barone]]
|-
|[[1310]]||Ruggiero Berengario||[[barone]]
|-
|[[1386]]||Francesco [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1436]]||Stefano [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1453]]||Venceslao [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1456]]||Gaspare [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1516]]||Bernardino [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]]||[[conte]]
|-
|[[1556]]||Girolamo Exarques||[[barone]]
|-
|[[1564]]||Pietro Exarques||[[barone]]
|-
|[[1598]]||Girolamo Exarques||[[barone]]
|-
|[[1621]]||Francesco Exarques||[[barone]]
|-
|rowspan=2|[[1694]]||Girolamo Calà di Tappia||[[duca]]
|-
|Porzia di Castromediano||[[duchessa]]
|-
|[[1698]]||Adriano Calà Ulloa||[[duca]]
|-
|[[1741]]||Francesco Calà Ulloa||[[duca]]
|-
|[[1779]]||Adriano Calà Ulloa||[[duca]]
|-
|[[1801]]||[[Pietro Calà Ulloa]]||[[duca]]
|-
|[[1806]]||colspan=2|''[[Leggi eversive della feudalità|soppressione del ducato di Lauria]]''
|}
 
=== Epoca napoleonica ===
Nella documentazione scritta ritroviamo Lauria per la prima volta, almeno dal punto di vista di una chiara identificazione toponomastica, nel Medioevo.
Il regime della [[Prima Repubblica francese]] fu imposto anche in Italia con l'instaurazione della [[Repubblica Partenopea]], nel [[1799]]. In quel breve periodo, durato circa sei mesi e cominciato con l'usurpazione da parte del generale francese [[Championnet]] del [[Regno di Napoli]] di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], l'organizzazione amministrativa del territorio, almeno sulla carta, subì notevoli cambiamenti. Il Governo Provvisorio, sulla base del modello francese, istituì diversi [[dipartimenti italiani|dipartimenti]], tra cui quello del Crati<ref>{{Cita libro|||Il monitore napoletano 1799|1974|Alfredo Guida|[[Napoli]]|url=http://books.google.com/books?id=EXmd5ZzfNWQC&printsec=frontcover|p= 203|capitolo=N. 6 del 19 febbraio 1799|url_capitolo=http://books.google.com/books?id=EXmd5ZzfNWQC&pg=PA203|curatore=Mario Battaglini}}</ref>, che ebbe il suo capoluogo a [[Cosenza]]; esso era costituito a sua volta da dieci unità amministrative minori, tra le quali figurava anche il [[cantoni della Francia|cantone]] di Lauria<ref>{{cita libro|||Proclami e sanzioni della Repubblica Napoletana|1863|Stamperia Dell'Iride|[[Napoli]]|curatore=Carlo Colletta|url=http://books.google.it/books?id=XNssAAAAYAAJ&pg=PR4|capitolo=Legge concernente la fissazione e la distribuzione del Dipartimento del Crati. Articolo IX|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=XNssAAAAYAAJ&pg=PA45|p= 45}}</ref>; rientravano certamente in quest'area i comuni [[Basilicata|lucani]] di [[Rivello]], [[Castelluccio Superiore]], [[Castelluccio Inferiore]], [[Viggianello (Italia)|Viggianello]], [[Rotonda (Italia)|Rotonda]], [[Trecchina]], [[Maratea]], [[Nemoli]], [[Lagonegro]] e i comuni [[Calabria|calabresi]] di [[Tortora (Italia)|Tortora]], [[Aieta]] (inclusa l'odierna [[Praia a Mare]]), [[San Nicola Arcella]] e [[Scalea]].
Secondo alcuni studiosi accreditati il centro abitato sorse, nel [[X secolo]], intorno ad una laura basiliana, che era sita nel luogo ove poi è stato edificato il [[Santuario della Madonna dell'Armo]]. Probabilmente furono i [[Normanni]], che si stabilirono nella zona detta Ravita (dall'arabo Rabit zona vicina) che edificarono il castello oggi detto "di Ruggiero". Dal [[XII secolo]] Lauria fu sede di un feudo in cui fiorivano artigianato e commercio. Lauria rappresentava a quell'epoca il centro politico ed economico della [[Valle del Noce]]: il feudatario era il capo incontrastato di questo microcosmo autonomo. Capostipite della baronia normanna è Gibel de Loira cui seguì [[Riccardo di Lauria|Riccardo]] (dal [[1254]] al [[1266]]), fedelissimo di re Manfredi, che, insieme a lui, trovò la morte nella [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]]. E' proprio con Riccardo che la città diviene, anche se per pochi anni, la prima sede del Giustizierato di Basilicata.
Il primogenito di questi [[Ruggero di Lauria (Ammiraglio)|Ruggiero]] divenne celebre perché fu nominato Ammiraglio d'Aragona da Pietro III: egli non fu mai sconfitto in combattimento e riuscì, più volte, ad uscire vittorioso da scontri con la flotta Angioina.
 
Nel [[1806]], alla ripresa delle ostilità tra i regnanti della casa di [[Borbone]] e gli occupanti [[francesi]], la città divenne un focolaio di rivolta: molti abitanti, tra il 7 e il 9 agosto, furono barbaramente trucidati dai soldati [[Napoleone Bonaparte|napoleonici]], guidati dal generale [[André Masséna|Massena]], perché rei di aver sostenuto la causa borbonica: l'evento è passato alla storia come il [[massacro di Lauria]]. Dopo il saccheggio e la sconfitta, per ritorsione alla città e sulla base della legge n. 132 dell'8 agosto 1806<ref>{{Cita libro|||Bullettino delle leggi del Regno di Napoli. Anno 1806|1813|Stamperia della Segreteria di Stato|[[Napoli]]|url=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&printsec=frontcover|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&pg=PA269|capitolo=Legge sulla divisione ed amministrazione delle provincie del regno|pp=269-280}}</ref>, il nuovo ente amministrativo del [[Regno di Napoli]], chiamato ''distretto'', nonché il ''giudicato'' (una sorta di tribunale), vennero ubicati dal re [[Giuseppe Bonaparte]] nel limitrofo centro di Lagonegro<ref>{{cita libro|||Bullettino delle leggi del Regno di Napoli. Anno 1806|1813|Stamperia della Segreteria di Stato|[[Napoli]]|url=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&printsec=frontcover|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=kI4-AAAAYAAJ&pg=PA460|capitolo=Legge, che determina i distretti del regno|p= 460}}</ref>. Alla restaurazione borbonica del [[1816]] il territorio di Lauria costituiva uno dei [[Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie#Circondari|circondari]] dello stesso [[distretto di Lagonegro]].<ref>{{cita libro|||Dizionario statistico de' paesi del Regno delle Due Sicilie|1840||[[Napoli]]|curatore=Gabriello De Sanctis|url=http://books.google.it/books?id=KApbAAAAQAAJ&pg=PA22|p= 22}}</ref>.
===Le dominazioni straniere===
 
=== Novecento ===
Nel [[1806]] la città fu focolaio di rivolta contro gli occupanti francesi: molti abitanti l'8 e il 9 agosto furono barbaramente trucidati dai soldati napoleonici, guidati dal Generale [[André Masséna|Massena]] perché rei di aver sostenuto la causa borbonica in quello che è passato alla storia come il [[Massacro di Lauria]].
Dopo il saccheggio quale monito tutti gli uffici pubblici presenti a Lauria, tra cui il distretto, circondario e il giudicato, vennero soppressi dal re Giuseppe Buonaparte.
 
Rimane tristemente noto nella [[memoria collettiva]] di Lauria il [[bombardamento]] effettuato dalle [[Forze Alleate]] il 7 settembre [[1943]], finalizzato alla distruzione del [[nazismo|comando tedesco]], sito nel centro della città, in cui perirono 37 civili.<ref>{{cita web|1=http://www.comune.lauria.pz.it/novecento.htm|2=Storia del Novecento|autore=Comune di Lauria|accesso=12 luglio 2009|dataarchivio=26 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090526232615/http://www.comune.lauria.pz.it/novecento.htm|urlmorto=sì}}</ref> Altre fonti, tra le quali quella del giornale ''L'eco di Basilicata'', che riporta, a sua volta, le testimonianze dirette dell'allora vivente sacerdote don Antonio Spagnuolo e di diversi superstiti, affermano che il numero delle vittime civili fu superiore, ossia in numero pari a 39, che il bombardamento fu effettuato da aerei americani e che l'obiettivo militare prioritario fosse individuato in un deposito di munizioni nel quartiere Ravita e non semplicemente, com'è facile immaginare in guerre di tale portata, nelle vie di comunicazione principali, quali sono strade e ferrovie, che da sempre in guerra vengono ritenute bersagli strategici. In particolare, come si apprende dai rapporti dei comandanti di [[squadriglia]] delle missioni n. 116 e 117, compiute nei giorni 7 e 8 settembre [[1943]] dal ''321º Bombardment Group'' americano a bordo di 36 [[bombardiere|bombardieri]] [[B-25]] (tra i quali pochi B-25G), furono colpiti i nodi viari principali. Il diario di guerra riporta anche che alcune bombe colpirono il centro abitato e non tutti i bersagli furono individuati a causa della presenza di banchi di nuvole<ref>{{cita web|http://57thbombwing.com/321stHistory/321_BG_1943-09.pdf|12th Air Force, 57th Bombardment Wing. 321st Bombardment Group. History: September 1943|formato=PDF|lingua=en|pp=55-70|data = 27 agosto 2013|accesso = 8 ottobre 2013}} Le squadriglie in azione il giorno 7 settembre 1943 erano: la 446ª, la 447ª e la 448ª; il giorno seguente, l'8 settembre, la 445ª, la 446ª e la 447ª (quest'ultima con un velivolo in meno).</ref>.[[File:Bassorilievo con stemma comunale - panoramio.jpg|thumb|Il [[basilisco (mitologia)|basilisco]] e il motto ''Noli me tangere''|sinistra]]Alla [[cronaca nera]] della città appartengono un paio di storie macabre. La famigerata [[Assassina seriale|serial killer]] [[Leonarda Cianciulli]], detta "la saponificatrice di [[Correggio (Italia)|Correggio]]", negli [[anni 20]] visse per qualche tempo a Lauria, non senza altri problemi giudiziari, poiché il marito Pansardi era originario del luogo.
===Il Novecento===
È da annoverare anche il pagamento del riscatto e il successivo rilascio di [[John Paul Getty III]], nipote del petroliere [[Jean Paul Getty]], allora noto per essere considerato l'uomo più ricco del mondo, lungo il tratto autostradale che interessava Lauria, a seguito del sequestro di persona compiuto dalla [['ndrangheta]] il 10 luglio [[1973]] a [[Roma]].
 
=== Simboli ===
Rimane tristemente noto nella memoria collettiva di Lauria il bombardamento effettuato dagli alleati anglo-americani il [[7 settembre]] [[1943]], finalizzato alla distruzione del comando tedesco sito nel centro della città, nel quale perirono 37 civili.
Simbolo del comune di Lauria è il [[basilisco (mitologia)|basilisco]] aggrappato ad una pianta di [[Laurus nobilis|lauro]] che ostenta il motto in latino ''[[Noli me tangere]]'' ("Non mi toccare"), il cui significato tende ad enfatizzare la temibilità e intoccabilità dei suoi abitanti.
 
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
==Società==
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Evoluzione demografica===
 
Degni di nota sono: il rudere del [[Medioevo|medievale]] [[castello]] di [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]] e la restaurata casa natia con le reliquie del beato [[Domenico Lentini]], entrambi nel quartiere Cafaro. Le numerose opere artistiche di varie epoche si concentrano prevalentemente nei luoghi di culto religioso.
Al contrario di quanto avviene per la maggior parte del Mezzogiorno, il numero dei residenti in Lauria è stato in crescita per tutto il Novecento, sebbene negli ultimi decenni la popolazione sembrerebbe essersi arrestata intorno alla soglia dei 14.000 abitanti. Lo sviluppo urbano del comune è stato condizionato da fattori infrastrutturali, fra i quali l'attraversamento della autostrada A3 SA-RC, con due svincoli (Lauria Nord e Lauria Sud), della Fondovalle del Noce e della Sinnica, e lo sviluppo industriale dell'area di Galdo.
 
;Rione superiore
{{Demografia/Lauria}}
[[File:Lauriacampanile.jpg|miniatura|Il campanile della chiesa di [[San Nicola di Bari]] nel rione superiore]]
* Chiesa madre di [[San Nicola di Bari]]: è la parrocchia del rione ospitante la tomba del [[Domenico Lentini|Lentini]]; il suo campanile fu edificato sul preesistente [[torre|torrione]] medievale; rimane incerto il periodo della sua fondazione a seguito dei [[massacro di Lauria|moti napoleonici]] del [[1806]].
* Cappella di [[Santa Veneranda]]: è nascosta in un vicolo del quartiere Cafaro, sottostante al colle Armo ed è probabilmente la più antica del paese poiché fu costruita nel [[XII secolo]]<ref>Da non confondere con l'altra cappella intitolata alla santa, di più recente costruzione, del rione inferiore. Vedi immagini della cappella del rione superiore in [http://www.basilicata.cc/paesi_taddeo/t_642/p_monum/642_03.htm basilicata.cc] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071017232526/http://www.basilicata.cc/paesi_taddeo/t_642/p_monum/642_03.htm |data=17 ottobre 2007 }}</ref>.
* Cappella di [[San Pasquale Baylon]] e [[Santa Lucia da Siracusa|Santa Lucia]]: è situata lungo la scalinata del colle Armo.
* Santuario dell'Armo: nei pressi del castel [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]], è eretto sul colle omonimo.
* [[Eremo]] di [[Elia (profeta)|Sant'Elia]] e del [[Beato Domenico Lentini]]: contiene dipinti e oggetti sacri del [[XIX secolo|'800]] e la statua di [[sant'Anna]].
* Cappella di [[San Biagio]]: è situata nel quartiere storico del Muraccione.
* Convento dei [[Padri Cappuccini]]: è annesso alla chiesa [[XVII secolo|seicentesca]] di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]]; conserva un prezioso affresco del [[XVII secolo|'600]] e le tele del [[polittico]] d'Ippolito Borghese.
* Cappella di [[Ferdinando d'Aragona (vescovo)|San Ferdinando]]: voluta dai [[Borbone]], si trova nel quartiere Taverna.
 
;Rione inferiore
===Dialetto===
[[File:Chiesa San Giacomo Lauria.jpg|miniatura|Chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo e monumento al cardinale [[Lorenzo Brancati]] nel rione inferiore]]
* Chiesa di [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo apostolo]]: è la parrocchia del rione, così intitolata nel [[XV secolo]], nota per un pregevole [[Coro (architettura)|coro ligneo]].
* Cappella di San Gaetano: non distante dalla chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo, è accessibile ai fedeli nel periodo [[Natale|natalizio]] poiché al suo interno è contenuto un [[presepe]].
* Cappella di Santa Veneranda: la sua fondazione risale al 1684<ref>{{cita web|https://it.calameo.com/read/000868018bd0853610d9a|Riaperta al culto la Chiesetta di Santa Veneranda|autore=Nicola Riccio|editore=l'Eco|p=6}}</ref> ed è una delle due nel paese intitolata alla santa.
* Chiesa dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]: costruita nel [[XVI secolo|'500]], si caratterizza per il [[chiostro]] e il campanile; è attigua ad un convento di monache e ad una sala per attività sociali, intitolata al cardinale [[Lorenzo Brancati]].
* Cappella di [[San Rocco]].
* Chiesa del [[Purgatorio]].
* Ruderi dell'[[Abbazia di San Filippo (Lauria)|Abbazia di San Filippo]].
* ''Monumento ai Caduti'', opera dello scultore [[Ettore Sannino]] ([[1929]])..<ref>Antonello Nave, ''Per amore della forma. Ettore Sannino scultore (1921-1942)'', in «Napoli Nobilissima», sesta serie, II, 1-2, gennaio-aprile 2011, pp. 53-66.</ref>
 
== Società ==
Il dialetto lauriota trae origine dalla fusione dei linguaggi dei [[monaci]] [[bizantini]] e delle genti orientali che portarono nel linguaggio locale una certa grecità. Inoltre, la divisione sociale che ha contraddistinto fin dal [[Medioevo]] i due rioni ha generato rimarchevoli differenze fonetiche tra i dialetti del rione superiore (''u castiddo'') ed inferiore (''u burgo''), cosa che caratterizza una delle caratteristiche peculiari del dialetto di Lauria.
=== Evoluzione demografica ===
 
Contrariamente a quanto è avvenuto per la maggior parte del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]], il numero dei residenti a Lauria è cresciuto nel [[Novecento]], fino ad arrivare negli ultimi decenni sulla soglia dei {{formatnum:14000}}. Lo sviluppo urbano del comune è stato in parte favorito dalla presenza di infrastrutture viarie, quali sono gli svincoli autostradali di Lauria Nord e Lauria Sud dell'autostrada del Mediterraneo [[Autostrada A2 (Italia)|A2 SA-RC]] e le [[strada statale|strade statali]] del [[SS585|Fondovalle del Noce]] e [[SS 653|Sinnica]], e conseguentemente dallo sviluppo industriale nell'area di Galdo.
Attualmente il dialetto è parlato principalmente dalle persone più anziane, mentre fra i giovani sta subendo un processo d'''italianizzazione''. Negli ultimi anni è stato rivalutato dalle varie rappresentazioni teatrali che si sono tenute in zona, che vedono partecipe, tra gli altri, anche il celebre attore teatrale e cinematografico [[Rocco Papaleo]].
 
{{Demografia/Lauria}}
===Folklore===
 
=== Lingue e dialetti ===
Il folklore è caratterizzato prevalentemente dal susseguirsi delle manifestazioni e delle festività popolari, che per lo più accompagnano le feste religiose.
Dal [[25 febbraio]] del [[2000]], il [[beato]] [[Domenico Lentini]] è il patrono di tutta Lauria, ma la caratteristica di Lauria di essere divisa in due grandi rioni e di avere contrade molto popolose lontane dal centro, ha portato alla consacrazione dei vari rioni e delle contrade a diversi Santi protettori.
Oltre alla festa del beato si annoverano altre grandi feste popolari di lunghissima tradizione.
Il rione superiore festeggia [[San Nicola di Bari]], a cui è dedicata la chiesa madre, il 9 maggio; il rione inferiore, invece, festeggia il [[25 luglio]] [[San Giacomo Maggiore]] Apostolo, a cui è dedicata la chiesa del rione inferiore e una delle piazze più belle di Lauria. Molto sentita è anche la festività di San Rocco.
 
La divisione sociale che ha contraddistinto fin dal [[Medioevo]] il [[castello]] e il [[borgo (geografia)|borgo]] ha generato evidenti differenze fonetiche tra i dialetti del rione superiore (''u castiddu'') e del rione inferiore (''u burgu''); tale diversità lessicale rappresenta una delle caratteristiche peculiari di Lauria.
A Seluci, invece, la parrocchia è dedicata alla Madonna del Carmine che si festeggia la prima domenica di agosto.
Feste di grande importanza sono anche quella di Sant'Antonio, al quale è dedicato il convento dei padri cappuccini del rione superiore, che si celebra il 13 giugno, quella di San Rocco, cui è dedicata una cappella e una piccola piazza del rione inferiore, celebrata l'ultima domenica di settembre, e quella della "Madonna dell'Armo" che si svolge il [[15 agosto]] intorno al santuario della "Madonna Assunta", arroccata sulla collina dell'Armo, adiacente alle rovine del "castello Ruggiero" , la rocca posta a protezione dell'intero abitato medievale.
 
La parlata lauriota è entrata a far parte dei [[dialetti dell'area arcaica calabro-lucana]], essendo Lauria collocata nelle propaggini meridionali della [[provincia di Potenza]], proprio al confine con quella di [[Cosenza]]. Questa fascia di territorio, che comprende altri comuni del potentino meridionale e del [[provincia di Cosenza|cosentino]] settentrionale, delimita l'''[[area Lausberg]]'', così chiamata in memoria del linguista che la individuò.
Ogni festa è solitamente accompagnata da sagre (come quella della "fresedda c'a pummadora", il 15 agosto e quella della distribuzione " du pedi du purcu (piede di maiale)" in occasione della festa di S. Antonio il 13 giugno presso il convento dei padri cappuccini) e da mercati.
Non mancano grandi e suggestivi fuochi d'artificio, in particolare quelli in occasione delle feste di San Giacomo, di San Nicola e dell'Assunta.
 
Oggigiorno il dialetto è parlato principalmente dalle persone più anziane, mentre fra i giovani subisce un processo d'italianizzazione. Negli ultimi anni è stato ampiamente rivalutato dalle varie rappresentazioni teatrali che si sono tenute a livello locale, anche grazie al contributo di alcune associazioni culturali e del celebre attore teatrale e cinematografico [[Rocco Papaleo]].
==Cultura==
 
=== Tradizioni e folclore ===
[[Immagine:Lauriacampanile.jpg|thumb|left|250px|Il campanile della Chiesa di S.Nicola di Bari edificato sul preesistente torrione medievale ]]
È caratterizzato dal susseguirsi di manifestazioni civili e festività popolari che, per lo più, accompagnano le feste religiose.
Dal 25 febbraio [[2000]], il [[beato]] [[Domenico Lentini]] è il patrono dell'intera comunità di fedeli di Lauria, ma la caratteristica del paese d'essere diviso in due grandi rioni e avere contrade molto popolose, lontane dal centro, ha portato alla [[venerazione]] di diversi santi protettori.
Oltre alla festa del beato si annoverano quelle popolari {{cn|di lunghissima tradizione}}.
Il rione superiore festeggia il 9 maggio [[San Nicola di Bari]], al quale è dedicata la chiesa madre. Il rione inferiore, invece, celebra il suo santo protettore, [[san Giacomo maggiore]] apostolo, nel giorno 25 luglio; al santo è intitolata la chiesa della parrocchia rionale e una delle piazze principali.
 
La parrocchia di contrada Seluci è dedicata alla [[Madonna del Carmine]]; si festeggia la prima domenica di agosto. Feste molto sentite sono anche quelle di: [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]], celebrato il 13 giugno, a cui è dedicato il convento dei ''[[padri Cappuccini]]'' del rione superiore; San Rocco, l'ultima domenica di settembre, a devozione del quale è intitolata una cappella e una piccola piazza del rione inferiore. Particolarmente suggestiva è la festa che si svolge il 15 agosto sul colle Armo nei pressi del santuario della [[Madonna Assunta]] e del castello di [[Ruggiero di Lauria]]; il rudere di quest'ultimo si erge tuttora in cima ad una rupe scoscesa, scelta originariamente dall'ammiraglio [[Corona d'Aragona|aragonese]] in virtù della sua posizione dominante e difensiva nello stesso tempo.
===Arte===
 
== Cultura ==
Degni di nota sono il quartiere Cafaro, il rione Taverna (nel quale sono presenti la Regia cappella borbonica di S.Ferdinando e una antica fontana ottocentesca), i resti del medievale Castello detto di Ruggiero, il Santuario dell'Assunta (di età preromanica), la Chiesa matrice di S.Nicola, ricca di opere di varie epoche nella quale si trovano le reliquie del Beato Domenico Lentini, il Convento dei frati Cappuccini che conserva un prezioso affresco del 1600 e le tele del polittico di Ippolito Borghese, la restaurata casa natia del Beato Lentini, i quartieri Palestro e Cerruto, la Chiesa S.Giacomo del XV sec. con un pregevole coro ligneo dello stesso periodo, il Convento dell'Immacolata del 1500, che conserva un chiostro ed un campanile trecentesco di ottima fattura, e infine la Chiesa del Purgatorio.
{{F|centri abitati della Basilicata|marzo 2018}}
=== Cucina ===
Tra i primi piatti, preparati con [[pasta]] fresca, rinomati sono: i ravioli ripieni di ricotta; gli [[gnocco|gnocchi]] (''raʃcatiddi''); le [[tagliatelle]] con [[Cicer arietinum|ceci]] o [[fagioli]] (rispettivamente chiamate nel dialetto locale coi nomi di ''làgane e cìciri'' e ''làgane e fasùli''); i "[[tagliolini]] dell'[[Ascensione di Gesù|Ascensione]]"; i ''màccaruni filàti'', una sorta di [[maccheroni alla chitarra]] realizzati col ferro; la [[polenta]] con [[salsa di pomodoro]] e le variopinte minestre rustiche, solitamente a base di [[Brassica oleracea sabauda|verza]], accompagnate da [[cotica|cotiche]], [[costa (anatomia)|costine]] di [[Sus scrofa domesticus|maiale]] ed erbe di campagna.
 
Altre specialità sono: il [[Capra hircus|capretto]] alla [[brace]] o al forno; gli [[Saltimbocca|involtini]] che fanno uso di [[interiora]] di [[Ovis aries|agnello]], denominati ''jummàriddi''; la [[trippa]]; il tutto contornato da [[fungi|funghi]], [[Asparagus officinalis|asparagi]] e [[Brassica rapa sylvestris|cime di rape]]. Posto predominante nelle tavole di Lauria occupano i [[salume|salumi]] come le [[salsiccia|salsicce]] e i [[salame|salami]], ma anche i [[formaggio|formaggi]] e le ricotte fresche o stagionate, prodotte artigianalmente dai pastori del [[monte Sirino]].
===Gastronomia===
 
[[File:tarallo lauriota.jpg|thumb|upright=0.8|Tarallo ad 8 tipico di Lauria|left]]
Tra i primi piatti, fatti di pasta fresca, rinomati sono i ''raschcatiddi'' (gnocchi), le ''làgane e cìciri'' (tagliatelle e ceci), le ''làgane e fasùli'' (tagliatelle e fagioli), i tagliolini "dell'Ascensione" e le variopinte minestre rustiche con cotiche ed erbe di campagna, che arricchiscono le mense della cucina locale.
[[File:Sanguinaccio.jpg|thumb|Sanguinaccio]]
 
D'annoverare: la [[focaccia]] bianca o ricoperta di salsa al pomodoro (''pizzàtulu''); il [[sanguinaccio dolce|sanguinaccio]], dolce invernale fatto con [[Oryza sativa|riso]], [[cioccolato]], [[uva passa]] ma soprattutto [[sangue]] di maiale; il dolce [[pasqua]]le a forma di [[ciambella]], fatto con molte [[Uovo (alimento)|uova]] e chiamato ''picciddàtu''; i biscotti bianchi ricoperti di [[glassa]] (''viscuttini''); i [[Mustaccioli (gastronomia)|mostaccioli]] (''mustacciuoli''); le [[zeppola|zeppole]]. Tipici sono i piccoli biscotti, conosciuti come ''anginétti'', con la forma di ciambelline, cotti prima in acqua e successivamente infornati per renderli croccanti, poi ricoperti col naspro ossia una glassa a base di zucchero e [[Citrus × limon|limone]]. In questo comune, inoltre, molto apprezzata è la [[gassosa]] di un'antica azienda locale che, in talune occasioni festive, non di rado è miscelata al vino rosso della zona e gustata coi dolci suddetti o coi tipici taralli locali dalla vaga forma ad 8 (''viscutti lauriuti'').
Altre specialità sono il capretto alla brace o al forno, i tipici involtini ''gli ummàriddi'' e [[trippa]], contornati da funghi, asparagi e cime di rape. Posto predominante occupano le [[salsicce]] e salami, ma anche [[formaggi]] e ricotte fresche o stagionate, prodotte artigianalmente dai pastori del [[monte Sirino]].
 
== Geografia antropica ==
Raffinatezze da annoverare sono il [[pane]] di grano, ''u pizzàtulu'' (una semplice [[focaccia]] bianca, a volte ricoperta di salsa al [[pomodoro]]), ''u sanguinacc'' (il [[sanguinaccio]], dolce invernale fatto con riso, cioccolato, uva passa ma soprattutto [[sangue]] di maiale), ''u picciddàt'' (dolce pasquale), ''li viscuttini'' (i biscottini, bianchi ricoperti di glassa), ''li mustacciùli'' (i mostacciuoli), ''l'anginétt'' e ''l zéppule'' (le zeppole). In questo comune, inoltre, molto apprezzata è la [[gassosa]] locale della antica ditta Sarubbi che, in talune occasioni festive, non di rado è miscelata al vino rosso della zona.
Lauria è il maggior centro del versante [[Tirreno|tirrenico]] della regione [[Basilicata]]. La sua posizione geografica, in una ristretta zona di transito tra [[Campania]] e [[Calabria]], ne favorisce gli scambi commerciali e i flussi migratori attraverso il territorio.
Fu, nel [[Medioevo]], [[contado|contea]] e [[sede vescovile]] ''[[de facto]]'', con un'evoluzione [[demografia|demografico]]-[[istituzionalizzazione|istituzionale]] simile, per molti aspetti, a quella di [[Matera]]. La città ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso della sua storia con il [[massacro di Lauria]] del [[1806]], dovuto a una sfortunata vicenda che portò Lauria, sede del potere costituito, a divenire luogo di un'ostinata resistenza [[Borbone|borbonica]] contro l'avanzata [[Napoleone|napoleonica]]. Le conseguenze di questa sanguinosa repressione furono gravi per la città: oltre al devastante incendio e alla perdita dell'archivio cittadino, si operò il trasferimento di tutti i presidi statali (l'ospedale, il tribunale e le forze dell'ordine) verso i centri limitrofi minori ([[Lagonegro]] e [[Trecchina]]). Tuttavia, grazie alle caratteristiche geografiche della città, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all'inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è oggi il centro più popoloso dell'area.
La presenza di un numero cospicuo di abitanti nel [[campagna|territorio rurale]], molto più popolato rispetto al centro cittadino,<ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.comune.lauria.pz.it/rsu_Capitolato%20LAURIA_.pdf|titolo = Capitolato speciale d’appalto del servizio di igiene ambientale nel territorio comunale|autore = Comune di Lauria|accesso = 30 luglio 2013|pp = 27-31|data = 20 luglio 2010|dataarchivio = 6 novembre 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151106121755/http://www.comune.lauria.pz.it/rsu_Capitolato%20LAURIA_.pdf|urlmorto = sì}}</ref> rende l'intero territorio comunale quasi totalmente antropizzato.
 
Il centro abitato è suddiviso in due rioni, separati dall'antico quartiere Ravita: quello superiore, tradizionalmente denominato il Castello (''Castiddu''), e quello inferiore, chiamato altrimenti il Borgo (''Burgu''), facenti capo alle rispettive parrocchie di [[san Nicola di Bari]] e [[Giacomo il Maggiore|san Giacomo apostolo]] i cui santi patroni sono festeggiati il 9 maggio e il 25 luglio; dal 25 febbraio 2000 il riconoscimento di patrono dell'intera comunità religiosa è stato assegnato al [[beato Domenico Lentini]],<ref name=":1">{{Cita web|url = http://www.comune.lauria.pz.it/tradizioni.htm|titolo = Tradizioni – Feste religiose|autore = Comune di Lauria|accesso = 30 luglio 2013|dataarchivio = 14 ottobre 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131014181213/http://www.comune.lauria.pz.it/tradizioni.htm|urlmorto = sì}}</ref> sacerdote del luogo morto nello stesso giorno dell'anno 1828.
===Personalità legate a Lauria===
 
Nel centro storico, che rivela segni tipici dell'epoca [[Medioevo|medievale]], con le abitazioni aggrappate alla collina, si aprono angoli caratteristici ed intricate viuzze e stradine, che s'inerpicano dando vita ad archi, sottopassi, portici e motivi architettonici caldi ed armoniosi. Il territorio lauriota, uno dei più grandi della Basilicata, offre un susseguirsi di paesaggi pittoreschi ad agresti, naturali ed artificiali: le vette del [[massiccio del Sirino]] (la più alta, quella del [[monte Papa]], raggiunge i 2005 metri), innevate per buona parte dell'anno; il lago artificiale di Cogliandrino; il lago Rotonda; le fresche sorgenti del [[Sinni]] e di Fiumicello; il [[pino loricato]] del monte [[Serra la Spina]]; il castello di Seluci ([[lingua latina|latino]]: ''Seleuci'') nella contrada dove sono stati riportati alla luce reperti archeologici e individuati giacimenti petroliferi.
[[Immagine:Roger of Lauria.jpg|thumbnail|Ruggero di Lauria]]
*[[Ruggero di Lauria (Ammiraglio)|Ruggiero]] di Lauria (Lauria, [[1245]] - [[Valencia]], [[1305]]), invitto ammiraglio della flotta aragonese e condottiero che affrontò numerose battaglie sul mare tra il [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]].
*[[Lorenzo Brancati di Lauria]] (Lauria, [[1612]] – [[Roma]], [[1693]]), cardinale, insigne studioso della ''Immacolata Concezione''
*[[Nicola Carlomagno]] (Lauria, [[1761]] - [[Napoli]], [[1799]]), avvocato, fu giustiziato come aderente alla Repubblica Partenopea
*[[Domenico Lentini]] (Lauria, [[1770]] - Lauria, [[1828]]), [[beato|beatificato]] da [[Papa Giovanni Paolo II]] nel [[1997]]
*[[Pietro Ulloa]], Lauria 1801- Napoli 1879, giurista e studioso di storia, fu Primo Ministro nell'ultimo governo delle Due Sicilie e poi anche premier in esilio a Roma
*[[Nicola Miraglia]] (Lauria, [[1835]] - Napoli, [[1926]]), insigne studioso di materie economiche, fu tra le altre cose direttore generale del Banco di Napoli. Infine fu nominato Conte per aver salvato le finanze dello storico Istituto
*[[Mariano Lanziani]] (Lauria, [[1883]] - [[1970]]), celebre ed apprezzato pittore del [[Novecento]]
*[[José Imbelloni]] (Lauria, [[1885]] – [[Buenos Aires]], [[1967]]), antropologo, etnologo e paleontologo
*[[Nicola Santo]] (Lauria, [[1889]] - [[1965]]), inventore, pioniere dell'aviazione brasiliana
 
== Infrastrutture e trasporti ==
==Amministrazione comunale==
=== Strade ===
* L'arteria viaria più importante in territorio lauriota è l'[[autostrada A2 (Italia)|autostrada A2]] del Mediterraneo; sono presenti due svincoli: Lauria Nord e Lauria Sud.
* La [[strada statale 585 del Fondo Valle del Noce]] mette in comunicazione Lauria e i paesi limitrofi con la [[strada statale 18 Tirrena Inferiore]].
* La [[strada statale 653 della Valle del Sinni]] unisce Lauria con la costa ionica lucana.
 
=== Ferrovie ===
{{ComuniAmministrazione
* Il comune non è interessato dall'attraversamento di una linea ferroviaria da quando, nel [[1979]], la [[stazione di Lauria]] è stata ufficialmente soppressa.
|NomeSindaco=Antonio Pisani
|DataElezione=30/05/2006
|partito=[[lista civica]]
|TelefonoComune=0973 627111
|EmailComune=sindaco@comune.lauria.pz.it
}}
 
== Amministrazione ==
==Sport==
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
*[[Atletica leggera|Atletica]]: È presente sul territorio un campo d'[[atletica leggera|atletica]] omologato per competizioni nazionali intitolato alla memoria di un atleta lauriota scomparso, Giuseppe Pastoressa. Esiste una società che svolge attività agonistica da diversi decenni e che ha lanciato alla ribalta atleti di caratura nazionale, come Vito Sisinni, Nicola Mastroianni e, più recentemente, Berardo Chiarelli. Si organizzano annualmente manifestazioni come la marcialonga denominata Stralauria, meeting nazionali e soprattutto la Maxistaffetta, una vera e propria staffetta che dura per ben 24 ore alla quale partecipa tutta la cittadinanza, accompagnata da sagre e degustazioni dei prodotti tipici.
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1991]]|Mario Michele De Clemente|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=637601&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=15 giugno 2022}}</ref>}}
*[[Arti Marziali]]: la città ospita un [[dojo]] di [[aikido]]: "Aikidojo Shizentai", affiliato all'"Aikikai d'Italia" con sede a [[Roma]]. L'insegnante è Fiordineve Cozzi, maestro di 5° [[dan (arti marziali)|dan]], che tiene lezioni anche nel dojo di [[Scalea]] ([[Cosenza|CS]]).
{{ComuniAmminPrec|[[1991]]|[[1993]]|Vittorio Cesare Magliano|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=676037&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=15 giugno 2022}}</ref>}}
*[[Calcio (sport)|Calcio]]: Esiste un impianto calcistico che può ospitare oltre mille spettatori. La squadra locale, denominata "Ruggiero di Lauria", ha preso parte per tre annate consecutive (dal 1998 al 2001) al campionato nazionale calcistico di serie D, girone siculo-calabro-lucano.
{{ComuniAmminPrec|[[1993]]|[[1997]]|[[Antonio Pisani]]|[[Partito Socialista Italiano]]/[[Socialisti Italiani]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="Pisani">{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=638310&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[1997]]|Olga Cozzoli|5=[[Commissario prefettizio]]|6=<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=525&campo2=POTENZA&campo3=01/03/1997&campo4=LAURIA&campo5=&campo6=|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[1997]]|Olga Cozzoli|5=[[Commissario straordinario]]|6=<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=526&campo2=POTENZA&campo3=14/03/1997&campo4=LAURIA&campo5=&campo6=|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
*[[Ciclismo]]: [[Monte Sirino]] è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
{{ComuniAmminPrec|[[1997]]|[[2001]]|Nicola Calcagno|[[L'Ulivo]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=763095&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
**[[1995]] ([[20 maggio]]): 8^ tappa, vinta dallo [[Spagna|spagnolo]] [[Laudelino Cubino González]].
{{ComuniAmminPrec|[[2001]]|[[2005]]|[[Marcello Pittella]]|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=708652&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630191559/http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=708652&campo2=a|dataarchivio=30 giugno 2018|urlmorto=sì}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[2005]]|[[2006]]|Antonio Messuti|[[Udeur]]|5=[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|6=<ref>Come da delibera del consiglio comunale il vice sindaco assume le funzioni del sindaco [[Marcello Pittella]] appena decaduto.<br/>{{cita web|url = http://www.comune.lauria.pz.it/rassegna_05_044.pdf|titolo = Lauria, Messuti è il nuovo sindaco|editore = Comune di Lauria|formato = PDF|data = 9 giugno 2005|accesso = 30 giugno 2018|dataarchivio = 30 giugno 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180630190152/http://www.comune.lauria.pz.it/rassegna_05_044.pdf|urlmorto = sì}}</ref>}}
**[[1996]] ([[25 maggio]]): 7^ tappa, vinta da [[Davide Rebellin]].
{{ComuniAmminPrec|[[2006]]|[[2011]]|[[Antonio Pisani]]|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name="Pisani"/>}}
**[[1999]] ([[19 maggio]]): 5^ tappa, vinta dal [[colombia]]no [[José Jaime Gonzalez Pico]].
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2016]]|Gaetano Mitidieri|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=1159628&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
Lauria è stata la sede di partenza il ([[20 maggio]] [[1999]]) della 6^tappa, la Lauria-[[Foggia]], vinta dal [[Lettonia|lettone]] [[Romans Vainsteins]].
{{ComuniAmminPrec|[[2016]]|[[2021]]|Angelo Lamboglia|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=1118634&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=30 giugno 2018}}</ref>}}
Altre competizioni per dilettanti hanno luogo nella cittadina lucana, come la Coppa Fiaccola, che in alcuni casi ha visto primeggiare anche corridori di casa, fra i quali ben due volte il lauriota Domenico Miraglia, nel [[1999]] e nel [[2000]]. In collaborazione con l'amministrazione comunale e la pro-loco viene organizzato nel mese di [[agosto]] il Cicloraduno, una passeggiata ecologica fra le vie del paese fino al vicino Lago [[Sirino]].
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|[[2025]]|[[Gianni Pittella]]|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]/[[Azione (partito politico)|Azione]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=1356168&campo2=a|titolo=Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali|accesso=14 giugno 2022}}</ref>}}
*[[Pallavolo]]: E' in fase ultimativa la costruzione del Palazzetto dello Sport. La città vanta un'ottima tradizione pallavolistica e di un glorioso passato della squadra cittadina che negli anni ottanta ha calcato il campionato nazionale di [[serie B1 maschile FIPAV|serie B1]] con la società Ceramiche Alberti, giunta alle finali nazionali, società che ha conseguito diversi successi anche in campo giovanile.
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
;[[Atletica leggera|Atletica]]:[[File:Campo sportivo del rione superiore - panoramio.jpg|thumb|upright=1.4]]
È presente sul territorio un campo d'[[atletica leggera|atletica]] utilizzato prevalentemente dai soci di un club sportivo interessato all'attività agonistica a livello locale e nazionale.
;[[Arti Marziali]]
La città ospita un [[dojo]] di [[aikidō]] affiliato all'[[Aikikai]] d'Italia con sede centrale a [[Roma]].
;[[Calcio (sport)|Calcio]]
Esiste un impianto calcistico che può ospitare oltre mille spettatori. La squadra locale, denominata ''Ruggiero di Lauria'', ha preso parte ai campionati nazionali calcistici di [[serie D]] del [[Campionato Nazionale Dilettanti 1998-1999#Girone H|1998–99]], [[Serie D 1999-2000#Girone I|1999-00]], [[Serie D 2000-2001#Girone I|2000-01]], gareggiando nei gironi (H o I) in cui rientravano squadre lucane, siciliane e calabresi. Nella stagione 2024-2025 è stato rilanciato il calcio nella cittadina, con una nuova squadra che gareggia nel campionato di [[Seconda Categoria]]: l'Avis Lauria Football Club. Oltre alla prima squadra è presente una scuola calcio, che gode di varie categorie.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Redazione|url=https://ivl24.it/lavis-football-club-riporta-il-calcio-a-lauria/|titolo=L'Avis Football Club riporta il calcio a Lauria|sito=ivl24.it|data=2024-09-30|accesso=2025-03-03}}</ref>
;[[Ciclismo]]
[[Monte Sirino]] è stata più volte tappa di arrivo del [[Giro d'Italia]].
* [[1995]] (20 maggio): 8ª tappa, vinta dallo [[Spagna|spagnolo]] [[Laudelino Cubino]].
* [[1996]] (25 maggio): 7ª tappa, vinta da [[Davide Rebellin]].
* [[1999]] (19 maggio): 5ª tappa, vinta dal [[colombia]]no [[José Jaime González]].
Il 20 maggio [[1999]] la città è stata la sede di partenza della 6ª tappa dell'[[Giro d'Italia 1999|82º Giro d'Italia]], la Lauria-[[Foggia]], vinta dal [[Lettonia|lettone]] [[Romāns Vainšteins]].
;[[Pallavolo]]
 
La città è legata a una tradizione pallavolistica che ha consentito alla squadra locale di gareggiare anche nei campionati nazionali di:
* [[FIPAV|serie B2 maschile]] (girone E) nella stagione 1990-91
* [[FIPAV|serie B1 maschile]] (girone C) nelle stagioni 1991-92, 1992-93, 1993-94
*serie B2 maschile (girone I) nelle stagioni 2009-10, 2010-11, 2011-12<ref>{{Cita web |url=https://www.federvolley.it/calendario-risultati-serie-bm-b1f-b2f |titolo=Federazione Italiana Pallavolo |accesso=30 giugno 2018 |dataarchivio=30 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630162029/https://www.federvolley.it/calendario-risultati-serie-bm-b1f-b2f |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Anche in campo giovanile si contano importanti successi delle diverse squadre giovanili nelle finali nazionali di U14/M (quarta classificata nel 2006 e 2007) e U16/M (seconda classificata nel 2008)<ref>{{Cita web |url=http://www.polisportivalauria.com/ |titolo=Polisportiva Lauria |accesso=21 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119182754/http://www.polisportivalauria.com/ |dataarchivio=19 gennaio 2012 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
== Note ==
{{<references|2}} />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|curatore=Carlo Colletta|titolo=Proclami e sanzioni della repubblica napoletana|volume=|editore=Stamperia dell'Iride|città=Napoli|anno=1863|lingua=it|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=15146766}}
* Rossi Vito Pasquale, ''Uomini illustri di Lauria'', Porfidio ed., Moliterno, 1985.
* Boccia Antonio, ''Lauria tra leggende e realtà'', ediz. Tandem, Lauria, 1993.
 
== Voci correlate ==
* [[Massacro di Lauria]]
*[[Comunità Montana Lagonegrese]]
* [[Comunità montana Lagonegrese]]
*[[Basilicata/Galleria immagini]]
* [[Parco nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese]]
* [[Parco nazionale del Pollino]]
* [[Stazione di Lauria]]
* [[Dialetti dell'area arcaica calabro-lucana]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lauriaq}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.lauria.pz.it Rete civica della città di Lauria]
*
* [http://www.basilicata.cc/lucania/lauria/index.htm Pagine ricche di foto su Lauria]
* [http://www.skisirino.it Comprensorio sciistico Lago Laudemio - Conserva di Lauria]
<!-- nota: i link alle testate giornalistiche non sono nello stile enciclopedico -->
 
{{Comuni della provincia di Potenza}}
{{Comunità montana Lagonegrese}}
{{Comuni del Parco Nazionale del Pollino}}
{{Comuni del Parco nazionale dell'Appennino Lucano e Val d'Agri}}
{{Provincia di Potenza}}
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