Bronte: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Sicilia|arg2=città metropolitana di Catania|data=agosto 2010}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Bronte
|Panorama = Foto zino - panoramio.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Bronte (Italia)-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Catania
|Amministratore locale = [[Giuseppe Firrarello]]
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Data elezione = 11-10-2020
|Data istituzione =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Adrano]], [[Belpasso]], [[Biancavilla]], [[Castiglione di Sicilia]], [[Centuripe]] ([[libero consorzio comunale di Enna|EN]]), [[Cesarò]] ([[città metropolitana di Messina|ME]]), [[Longi]] (ME), [[Maletto]], [[Maniace]], [[Nicolosi]], [[Randazzo]], [[Sant'Alfio (Italia)|Sant'Alfio]], [[Tortorici]] (ME), [[Troina]] (EN), [[Zafferana Etnea]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1648
|Nome abitanti = brontesi
|Patrono = [[Biagio di Sebaste|san Biagio]]
|Festivo = 3 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Bronte (metropolitan city of Catania, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Bronte nella città metropolitana di Catania
}}
'''Bronte''' (''Bronti'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Catania]] in [[Sicilia]].
Si estende alle pendici occidentali dell'[[Etna (vulcano)|Etna]]. È un comune del [[parco dell'Etna]] e del [[parco dei Nebrodi]] conosciuto per la varietà del [[pistacchio verde di Bronte]].<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/09/27/il-pistacchio-il-castello-sono-giorni-di.html|titolo=Il pistacchio e il castello: sono i giorni di Bronte|autore=Maria Cristina Castellucci|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=27 settembre 2013|p=18}}</ref>
== Geografia fisica ==
=== Clima ===
La [[Pluviometro|pluviometria]] annua di Bronte, sulla base dei dati rilevati dalla stazione meteorologica di riferimento dell'Osservatorio delle Acque a partire dal 1919, ammonta a 631 mm.<ref>{{cita web|url= http://www.osservatorioacque.it/?cmd=page&id=dati_annali_int_pmensili |titolo= Piogge cumulate mensili |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210907094944/http://www.osservatorioacque.it/?cmd=page&id=dati_annali_int_pmensili |dataarchivio=7 settembre 2021 |urlmorto= sì }}</ref> La stagione più piovosa è quella invernale con 235 mm, seguita dall'autunno con 197 mm, dalla primavera con 145 mm e dall'estate con 54 mm.
La [[temperatura]] media annuale si attesta intorno ai 14 °C. La temperatura media del trimestre invernale, caratterizzato da frequenti precipitazioni che in alcuni episodi possono talvolta assumere carattere nevoso, è compresa tra 6 e 8 °C. Nella notte del 31 dicembre 2014, durante una delle più importanti irruzioni d'aria fredda degli ultimi 30 anni, la stazione meteorologica del centro storico ha registrato una temperatura minima di -4 °C [http://meteobronte.altervista.org/blog/bronte-video-storica-ondata-gelo-neve-29-dicembre-l1-gennaio-2015-hd/].
L'estate è caratterizzata dal caldo torrido e da una drastica diminuzione delle precipitazioni, perlopiù relegate a brevi temporali pomeridiani. Temperature massime mediamente comprese tra 28 e 30 °C, minime tra 17 e 19 °C. In presenza dell'[[anticiclone subtropicale africano]] possono registrarsi picchi termici prossimi ai 35 °C, associati a tassi di [[umidità relativa]] anche inferiori al 20%. Una temperatura massima di 39,6 °C è stata registrata il 24 luglio 2009.<ref>[http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2009/Rrea00220090724.gif]</ref>
== Storia ==
Durante il [[Medioevo]] sul territorio dell'odierno comune si trovavano ventiquattro piccoli agglomerati appartenenti al monastero di [[Maniace]] in Sicilia.
A partire dal 1468 al 1491 un nutrito numero di cittadini albanesi esuli dall'[[Albania]] si insediò a Bronte<ref>[http://www.bronteinsieme.it/2st/per_nor.html Cenni storici sulla Città di Bronte]</ref>, in fuga dalle guerre e persecuzioni delle armate turco-musulmane. La fondazione vera e propria del centro urbano di Bronte può essere di poco successiva o dello stesso periodo di Biancavilla, anch'essa opera di albanesi, in quanto smarriti i "Capitoli di Fondazione" non ne conosciamo l'esatta data. In questi "Capitoli" o leggi da osservare si riscontra una certa benevolenza, da parte dei feudatari e/o ecclesiastici. Gli [[albanesi]], infatti, godevano di una certa libertà: potevano spostarsi da un sito all'altro, vendere i propri averi, avere propri ufficiali e sacerdoti di diverso rito, mantenere la propria religione, costumi e lingua, non essere oggetto di angherie. Degli usi e costumi o della religione albanese ben poco è rimasto; solo qualche cognome è indicativo della provenienza albanese (Scafiti, Schiros, Schilirò, Triscali, Zappia ad esempio)<ref>[http://www.bronteinsieme.it/2st/Genealogie/genealogie_10.html L'origine e il significato dei cognomi]</ref> e molte tipiche parole di sicura origine albanese.<ref>Benedetto Radice (Memorie storiche di Bronte) scrive di una chiesa (Santa Maria della Scala, detta anche Santa Maria dell'Odigitria, che era la patrona delle colonie albanesi).</ref><ref>Tipiche parole del parlare albanese sono conservate a Bronte nel ristretto ambito lavorativo agricolo-pastorale, dove la ripetitività delle fatiche quotidiane e i pochi contatti col mondo esterno hanno contribuito a mantenere pressoché uguali tali termini fino ai nostri giorni: conca (braciere) kunk (in albanese), fumeri (letame) fumèr, scumma (schiuma) shkum, curatru (caseificatore) kuratug, canari (colatoio) kanàar, cuppinu (mestolo) kupin, etc..</ref>
Per decreto dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo]] fu creata l'[[universitas]] di Bronte nel 1520.
Bronte fu parzialmente danneggiata dall'eruzione dell'Etna del 1651, mentre le colate laviche delle [[Eruzione dell'Etna del 1832|eruzioni del 1832]] e 1843 si avvicinarono ai territori di Bronte senza però raggiungere l'abitato. L'eruzione del 1843 è conosciuta soprattutto per l'esplosione della colata di lava che avvenne in seguito alla copertura di una falda d'acqua colpendo una settantina di persone delle quali diverse decine morirono orribilmente dilaniate dal fuoco. Si trattò dell'incidente più grave conosciuto nella storia delle eruzioni dell'Etna direttamente associabile con l'attività del vulcano.<ref name="radice">{{cita testo|autore=Benedetto Radice|titolo=Memorie storiche di Bronte|url=http://www.bronteinsieme.it/2st/eruzione_1843.html|accesso=1º novembre 2015}}</ref>
L'ammiraglio britannico [[Horatio Nelson]] fu insignito del titolo di duca di Bronte nel 1799 da [[Ferdinando I delle Due Sicilie]] con una donazione significativa di terreni, fra cui il Castello e la chiesa di Santa Maria nei pressi di Maniace.
Il cognome delle [[sorelle Brontë]] sembra provenire dal nome del comune siciliano. Il padre infatti, Patrick Prunty, avrebbe deciso di cambiare, a un certo punto della sua vita, il proprio cognome in Brontë, in onore di Horatio Nelson di cui ebbe grande ammirazione e che appunto venne insignito del titolo di [[duca]] di Bronte. Si noti che le [[dieresi]] sulla ''e'' hanno come unico scopo quello di non anglicizzare la pronuncia in ''Bronti''.{{Senza fonte}} [[William Sharp]], scrittore e poeta scozzese, venne sepolto nel cimitero privato del [[Castello di Nelson]] dove il poeta soggiornò negli ultimi anni di vita data la profonda amicizia con il V duca.
Durante il [[Risorgimento]], il comune fu teatro di una rivolta di stampo radicale, noto come i ''[[fatti di Bronte]]''.
L'8 agosto del 1860, alcuni contadini brontesi, ispirati e sobillati da radicali locali, uccisero sedici proprietari terrieri, dispegiativamente indicati come "cappelli". Per "cappelli" (in siciliano ''cappeddi'' o ''cappieddi'') si intendevano i proprietari terrieri o, comunque, gli appartenenti ai ceti alti, avvezzi ad usare il cappello, mentre contadini ed operai generalmente usavano berretti (la cd. ''coppula'' o ''birritta)''. Il massacro, che se lasciato impunito avrebbe innescato una vera e propria guerra civile, fu fermato da [[Nino Bixio]]; dopo un successivo sommario processo furono fucilati cinque presunti colpevoli. I [[fatti di Bronte]] sono ricordati nella novella ''Libertà'' di [[Giovanni Verga]] (in ''Novelle rusticane'', 1883); sono altresì riportati da [[Carlo Levi]] che, nel libro ''Le parole sono pietre'', descrive la città di Bronte nel [[dopoguerra]] e lo stato dei suoi abitanti più poveri.
Ai fatti di Bronte è anche dedicato il film di [[Florestano Vancini]] ''[[Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato]]''. Un episodio analogo accadde ad [[Alcara Li Fusi]].
Il controllo della famiglia Nelson sul comune continuò fino al [[1940]] dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Inghilterra, al grido di Mussolini "Dio stramaledica gli inglesi", gli eredi di Nelson ed il loro amministratore, [[mr. George Niblet]], dovettero scappare costretti a far ritorno in patria. Ma dopo la guerra la famiglia ritornò e ristabilì la propria autorità sul territorio.
La situazione rimase uguale fino agli anni 1960, quando i contadini ottennero la distribuzione di terre. La questione si risolse il 4 settembre 1981: l’ultimo erede dell’Ammiraglio, il Duca Alexander Nelson Hood visconte Bridport, vendette al Comune di Bronte il complesso architettonico e l’annesso parco per un miliardo e settecentocinquantamilioni di lire (di cui 950 per il Castello vero e proprio e per il terreno, 237 per gli altri immobili, 570 per i mobili, i cimeli, i quadri ed ogni altra cosa mobile).<ref>{{Cita web|url=https://www.bronteinsieme.it/2st/nelson.html|titolo=Bronte Insieme/Storia - Horatio Nelson, primo Duca di Bronte - La Ducea inglese ai piedi dell'Etna|sito=www.bronteinsieme.it|accesso=2025-04-04}}</ref>
La cittadina di Bronte è gemellata, dal 1989, con [[Drogheda]], città irlandese. Come dimostra il seguente link: https://www.bronteinsieme.it/8not/news_cultura.htm#Giu10
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
*Collegio Capizzi, costruito dal 1774 al 1779.
*Fondaco Bolo<ref>{{cita video|url=https://www.youtube.com/watch?v=0_8z5iHWz3o&list=WL&index=37|titolo=Il fondaco Bolo|autore=Gaspare Mannoia}}</ref>
=== Architetture religiose ===
*[[Abbazia di Santa Maria di Maniace]] (chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson, Ducea di Maniace o Castello Maniaci di Bronte), a circa 13 km dal centro, risalente al 1174.
*Chiesa della Santissima Trinità, 1505.
*Santuario di Maria Santissima Annunziata, 1505.
*Chiesa di Santa Maria della Catena, 1569.
*Chiesa di San Silvestro o della ''Badia'', 1573.
*Chiesa del Sacro Cuore, anteriore 1574.
*Chiesa di Santa Maria delle Grazie extra moenia, anteriore al 1574.
*Chiesa di San Sebastiano, anteriore al 1574.
*Chiesa di San Giovanni Evangelista (e Santa Rosalia), anteriore al 1574.
*Chiesa di Maria Santissima del Soccorso, anteriore al 1574.
*Chiesa di Santa Caterina, 1610.
*chiesa di Sant'Antonio di Padova, [[XVII secolo]] prima metà.
*Chiesa della Madonna del Riparo, 1654, demolita negli [[anni '50]] del [['900]] e ricostruita lì vicino, su di un costone lavico, nel 1975.
*Chiesa di San Nicola
*Chiesa di San Vito e convento dell'[[Ordine dei Frati Minori]], 1589.
*Chiesa di Sant'Agata, 1998.
*Chiesa di Santa Maria del Rosario e convento dell'[[Ordine dei frati predicatori]] di [[San Domenico di Guzmán]], anteriore al 1574.
*Chiesa e convento dell'[[Ordine dei frati minori cappuccini]], 1632. 34º convento dell'Ordine in Sicilia.
*Chiesa di San Blandano, 1820. Ricostruzione del 1582 con attiguo monastero basiliano dipendente dell'[[abbazia di Santa Maria di Maniace]].
=== Siti archeologici ===
*Monumento megalitico di Balze Soprane<ref>{{Cita web|titolo=Megalithic spiral in Balze Soprane by diegobarucco - download 3D model|lingua=en|accesso=2018-01-08|url=https://sketchfab.com/models/ce7387ab4a014e408c681584cb919291}}</ref><ref>{{Cita video|cognome=Gaspare Mannoia|data=2019-04-15|titolo=SPIRALE MEGALITICA (Bronte - CT)|accesso=2019-04-20|url=https://www.youtube.com/watch?v=gSGwgvbMXaY&list=WL&index=36&t=0s}}</ref>
===
*Cascata delle Balze Sottane
*[[Bosco di Centorbi]], querceto sul versante occidentale dell'Etna.
*[[Forre Laviche del Simeto]], forre in roccia basaltica scavate dal fiume Simeto.
=== Museo ferroviario ===
[[Spazio Espositivo Rotabili Storici]], ex deposito locomotive di Bronte, il quale, dal [[2016]] è stato convertito in piccolo museo ferroviario, dentro il quale sono esposti alcuni rotabili storici<ref>{{cita news|autore=Ferrovia Circumetnea|url=https://www.facebook.com/circumetnea.metro/videos/1736332896615082/|titolo=Il vecchio deposito locomotive di Bronte, diventa il nuovo Spazio Espositivo Rotabili Storici|accesso=29 gennaio 2024|}}</ref><ref>{{cita news|autore=Ferrovia Circumetnea|url=https://www.facebook.com/circumetnea.metro/photos/a.1653802671534772/1734941733420865/?type=3|titolo=Inaugurazione Spazio Espositivo Rotabili Storici|accesso=29 gennaio 2024|}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://livesicilia.it/circumetnea-inaugurato-spazio-espositivo-rotabili-storici/|titolo=Circumetnea, inaugurato {{!}}“Spazio espositivo rotabili storici”|autore=Barbara Prestianni|sito=Live Sicilia|data=2016-07-05|lingua=it-IT|accesso=2024-02-05}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://catania.mobilita.org/2016/08/13/foto-la-storia-della-ferrovia-circumetnea-nel-nuovo-spazio-espositivo-della-stazione-di-bronte/|titolo=FOTO {{!}} La storia della Ferrovia Circumetnea nel nuovo spazio espositivo della stazione di Bronte|autore=Amedeo Paladino|sito=Mobilita Catania|data=2016-08-13|lingua=it-IT|accesso=2024-02-05}}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Bronte (CT)}}
==Infrastrutture e trasporti==
=== Ferrovie ===
[[File:La stazione di Bronte della Ferrovia Circumetnea, vista dal lato stradale.jpg|thumb|left|La stazione di Bronte della Ferrovia Circumetnea, vista dal lato stradale.]]
[[File:Littorina a bronte.jpg|thumb|right|L'automotrice ADe 14 (serie [[Automotrice FCE ADe 11-20|ADe 11-20]]), erroneamente chiamata [[Littorina|''<nowiki>'</nowiki>a litturina'']], alla stazione di Bronte.]]
Il territorio comunale è attraversato dalla [[Ferrovia Circumetnea]], ed è servito dalla [[stazione di Bronte]], posta sul versante orientale rispetto all'abitato, nonché in ''Piazza Stazione''; e da una fermata supplementare, chiamata [[Stazione di Bronte Casello 54|Fermata Casello 54]], posta a sud del Paese, nonché nei pressi di ''Viale Sardegna'', la quale serve i quartieri meridionali.
Oltre alla ferrovia, il Paese di Bronte è servito anche dai bus, sempre della Ferrovia Circumetnea.
{{-}}
== Economia ==
[[File:Pistacchio di Bronte appena raccolto.jpg|thumb|[[Pistacchio di Bronte]] appena raccolto.]]
Gli abitanti di Bronte trovano occupazione prevalentemente nell'[[agricoltura]], nelle aziende dolciarie di trasformazione di pistacchio e frutta secca e ormai marginalmente negli ultimi anni nell'[[industria tessile]]. Per i tipi territoriali naturali, ha una variegata produzione agricola. Ulivi, aranci, siepi di fichi d'India, mandorli, castagni, noccioli, viti, peri e pistacchi convivono su un suolo contraddistinto da terre vulcaniche e argillose, coltivate e tramandate da secoli da padre in figlio. A Bronte è legata la coltivazione e lavorazione di una varietà di [[Pistacchio di Bronte|pistacchio]] che ha ottenuto il marchio D.O.P. Con questi pistacchi si preparano numerosi piatti: il [[Pesto di pistacchi]], la crema di pistacchi, le paste di pistacchio (variante delle paste di mandorla), i croccanti al pistacchio, il torrone al pistacchio, ma anche arancini, panettoni e colombe pasquali.
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco Spitaleri|Inizio=1º luglio 1989|Fine=19 dicembre 1991|Partito=[[Democrazia Cristiana]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Anastasi|Inizio=23 dicembre 1991|Fine=5 ottobre 1992|Partito=Democrazia Cristiana|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Girolamo Di Benedetto|Inizio=21 novembre 1992|Fine=6 dicembre 1993|Carica=[[Commissario straordinario|Commissario regionale]]|Partito=|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Zappia|Inizio=6 dicembre 1993|Fine=15 dicembre 1997|Partito=[[Lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mario Zappia|Inizio=15 dicembre 1997|Fine=11 giugno 2002|Partito=[[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Leanza|Inizio=11 giugno 2002|Fine=2 dicembre 2004|Partito=centro-sinistra|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Giuseppe Firrarello]]|Inizio=17 maggio 2005 |Fine=15 giugno 2015|Partito=centro-destra|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Graziano Calanna|Inizio=15 giugno 2015|Fine=11 ottobre 2020|Partito=centro-sinistra|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Giuseppe Firrarello]]|Inizio=11 ottobre 2020|Fine=in carica|Partito=centro-destra|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Arbëreshë]]
* [[Eruzione dell'Etna del 1843]]
* [[Pistacchio di Bronte]]
* [[Stazione di Bronte]]
* [[Spazio Espositivo Rotabili Storici]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.wrlspace.it/galleria|Galleria fotografica}}
* {{cita web | 1 = http://www.etnanatura.it/percorsi/citta_Bronte.php | 2 = Etnanatura.it | accesso = 8 luglio 2012 | dataarchivio = 27 dicembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121227050433/http://www.etnanatura.it/percorsi/citta_Bronte.php | urlmorto = sì }}
{{Comuni del Parco dell'Etna}}
{{Comuni del Parco dei Nebrodi}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
[[Categoria:Bronte| ]]
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