Pinara: differenze tra le versioni
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{{Sito archeologico
[[Image:Pinara Amphitheatre Fethiye Mugla Turkiye.JPG|thumb|Pinara: [[anfiteatro]]]]▼
|Nome = Pinara
'''Pinara''' ([[Lingua licia|licio]]: '''Pilleñni'''; [[lingua greca|greco]] τὰ Πίναρα); anticamente chiamato con il nome di '''Artymnesus''' o '''Artymnesos'''; fu una antica città della [[Licia (regione storica)|Licia]] in [[Asia Minore]], ai piedi del monte attualmente chiamato [[Hiera Acra]] anticamente chiamato ''Cragus'', non molto lontano dalla riva occidentale del fiume Xanthos, luogo di culto dell'eroe licio [[Pandaro]].<ref>[[Strabone]] xiv. 665; [[Stefano di Bisanzio]] s.v. ''Artymnesos''; [[Arriano]], ''Anab.'' i. 24; [[Plinio il Vecchio]], v. 28; [[Claudio Tolomeo]] v. 3. § 5; Synecdemus p. 684.</ref> Sorge nei pressi del villaggio di Minare nella provincia di [[Provincia di Muğla|Muğla]], [[Turchia]]. {{Coord|36|29|21.44|N|29|15|30.4|E|display=title}}▼
|Nome_altro = τὰ Πίναρα<br />Pilleñni<br />Artymnesos
|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Pinara: [[Teatro (architettura)#Il teatro nella Grecia antica|teatro]]
|Civiltà = Licia, Greca
|Utilizzo = città
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|Stato = TUR
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|Suddivisione2 = [[Provincia di Muğla]]
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▲'''Pinara''' (in [[Lingua licia|licio]]: '''Pilleñni''';
La città sebbene non sia frequentemente menzionata nella letteratura antica, mostra vaste e belle rovina, che testimoniano, come indicato da Strabone, che era una delle più grandi città della Licia, con un vasto porto che nel tempo si è insabbiato e attualmente è diventato una palude. Secondo [[Menecrate (storico)|Menecrate]] fonte dello storico bizantino [[Stefano di Bisanzio]],<ref>Styephanus, ''s.v.'' Artymnesos {{polytonic|Ἀρτύμνησος}}).</ref> la città fu una colonia di [[Xanthos]], inizialmente indicata con il nome di ''Artymnesos'', cambiato poi in '''Pinara''' che in lingua licia significa collina rotonda, la città sorgeva in parte su questa collina. Le rovine vennero scoperte da Sir [[Charles Fellows]], nelle vicinanze del attuale paese di Minare. Cosi ne descrisse il sito<ref>Fellows, ''Travels and Researches in Asia Minor, More Particularly in the Province of Lycia'', 1852:139. (reprinted 2005 ISBN 1402152787 ).</ref>, al centro della città sorge una collina con pareti letteralmente ricoperte da tombe. Ai piedi della collina sorgono le rovine della grande e bella città. Il teatro è in uno stato di conservazione quasi perfetto, con ancora tutti i posti a sedere perfettamente orientati verso il proscenio, come sono ancora presenti alcune porte e parte delle mura monumentali, formate da massi enormi. Numerose sono le tombe e le iscrizioni in caratteri lici, come anche iscrizioni in greco. Molte delle tombe rupestri sono ornate da raffinate sculture. ▼
▲La città sebbene non sia frequentemente menzionata nella letteratura antica, mostra vaste e belle rovina, che testimoniano, come indicato da Strabone, che era una delle più grandi città della Licia, con un vasto porto che nel tempo si è insabbiato e attualmente è diventato una palude. Secondo [[Menecrate (storico)|Menecrate]] fonte dello storico bizantino [[Stefano di Bisanzio]],<ref>Styephanus, ''s.v.'' Artymnesos {{polytonic|Ἀρτύμνησος}}).</ref> la città fu una colonia di [[Xanthos]], inizialmente indicata con il nome di ''Artymnesos'', cambiato poi in '''Pinara''' che in lingua licia significa collina rotonda, la città sorgeva in parte su questa collina. Le rovine vennero scoperte da Sir [[Charles Fellows]], nelle vicinanze del attuale paese di Minare.
'''Pinara''' fu membro della confederazione licia, dove deteneva tre voti. Venne conquistata dal [[Alessandro Magno]] nel [[334 a.C.]]. Alla morte del conquistatore cadde sotto il controllo di [[Pergamo]]. Alla morte dell'ultimo re di Pergamo [[Attalo III]] nel [[133 a.C.]], passò sotto il controllo di Roma. Sotto i romani la città visse floridamente ma il terremoto del [[141]] fu devastante, a questo primo ne fece seguito uno nel [[240]].▼
▲'''Pinara''' fu membro della [[Lega Licia|confederazione licia]], dove deteneva tre voti. Venne conquistata dal [[Alessandro Magno]] nel [[334 a.C.]]
La città divenne cristiana molto presto. Cinque vescovi sono conosciuti di questa diocesi: Eustafio che nel [[359]] firmo la lettera di [[Acacio di Cesarea]] al [[Acacio di Cesarea#Concilio di Seleucia|Concilio di Seleucia]]; Eliodoro, firmatario di una lettera all'imperatore [[Leone I di Bisanzio]] nel 458; Zena, presente al [[Concilio in Trullo]] del 692; Teodoro, presente al [[Concilio di Nicea II]] del 787; Atanasio presente al sinodo che riaffermò il patriarca [[Fozio]] nel 879. Alla fine del primo millennio, l'invasione islamica, l'insabbiamento del porto e la comparsa della malaria, portarono all'abbandono progressivo della città.▼
▲La città divenne cristiana molto presto. Cinque vescovi sono conosciuti di [[Diocesi di Pinara|questa diocesi]]: Eustafio che nel [[359]] firmo la lettera di [[Acacio di Cesarea]] al [[Acacio di Cesarea#Concilio di Seleucia|Concilio di Seleucia]]; Eliodoro, firmatario di una lettera all'imperatore [[Leone I
È ancora la [[Diocesi di Pinara|sede di un vescovado]] della Chiesa cattolica Romana detto ''Pinarensis''; la sede è dal 1974 vacante.<ref>
▲È ancora la sede di un vescovado della Chiesa cattolica Romana detto ''Pinarensis''; la sede è dal 1974 vacante.<ref> [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2p84.html Catholic hierarchy]</ref>
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
▲==Bibliografia ==
▲* ''Blue Guide'', Turkey, ISBN 0-393-32137-1, p. 368.
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.lycianturkey.com/lycian_sites/pinara.htm | 2 = Bella documentazione fotografica del sito | accesso = 25 aprile 2009 | dataarchivio = 31 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081231000420/http://www.lycianturkey.com/lycian_sites/pinara.htm | urlmorto = sì }}
{{portale|antica Grecia}}
[[Categoria:Città greche antiche]]▼
[[Categoria:Siti archeologici della Turchia]]▼
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità in Turchia]]▼
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