Gianpiero D'Alia: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Gianpiero D'Alia
|immagine = Gianpiero D'Alia daticamera.jpg
|istituzione=Camera
|carica = [[Centristi per l'Europa|Coordinatore di Centristi per l'Europa]]
|immagine = Giampiero D'Alia.jpg
|mandatoinizio = 11 febbraio [[2017]]
|luogo_nascita=[[Messina]]
|data_nascitamandatofine =[[22 settembre]]31 gennaio [[19662018]]
|predecessore = ''Carica creata''
|luogo_morte =
|successore = ''Carica sciolta
|data_morte =
|carica2 = [[Unione di Centro (2002)#Presidente|Presidente dell'Unione di Centro]]
|titolo = [[Laurea]] in [[giurisprudenza]]
|mandatoinizio2 = 22 marzo [[2014]]
|professione = [[Avvocato]] [[Corte di Cassazione|cassazionista]]
|mandatofine2 = 2 novembre [[2016]]
|partito = [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]]
|predecessore2 = [[Rocco Buttiglione]]
|legislatura = [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]]
|successore2 = [[Antonio De Poli]]
|gruppo_parlamentare = UDC
|carica3 = [[Ministri per la pubblica amministrazione della Repubblica Italiana|Ministro per la pubblica amministrazione]] [[Ministri per la semplificazione normativa della Repubblica Italiana|e la semplificazione]]
|coalizione = [[Casa delle Libertà]]
|mandatoinizio3 = 28 aprile [[2013]]
|circoscrizione = XXV [[Sicilia]] 2 (XV)
|mandatofine3 = 22 febbraio [[2014]]
|collegio = [[Messina]] Mata e Grifone (XIV)
|primoministro3 = [[Enrico Letta]]
|incarichi =
|predecessore3 = [[Filippo Patroni Griffi]]
|successore3 = [[Marianna Madia]]
|carica4 = [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario di Stato]] al [[Ministero dell'Interno]]
|mandatoinizio4 = 23 aprile [[2005]]
|mandatofine4 = 17 maggio [[2006]]
|primoministro4 = [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore4 = [[Carlo Taormina]]
|successore4 = [[Franco Bonato]]
|carica5 = [[Commissione parlamentare per le questioni regionali#Presidenti|Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali]]
|mandatoinizio5 = 8 gennaio [[2015]]
|mandatofine5 = 22 marzo [[2018]]
|predecessore5 = [[Renato Balduzzi]]
|successore5 = [[Emanuela Corda]]
|carica6 = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio6 =
|mandatofine6 = 22 marzo [[2018]]
|legislatura6 = {{NumLegRepubblica|D|XIV|XV|XVII}}
|gruppo parlamentare6 = '''XIV-XV:''' [[Unione di Centro (2002)|UDC]]<br/>'''XVII:'''<br/>- [[Scelta Civica per l'Italia]] <small>(fino al 10/12/2013)</small><br/>- [[Per l'Italia|Per l'Italia - Centro Democratico]] <small>(dal 10/12/2013 al 16/12/2014)</small><br/>- [[Alternativa Popolare|AP]]-[[Centristi per l'Europa|CpE]]-[[Nuovo Centrodestra|NCD]]-[[Noi con l'Italia|NcI]] <small>(dal 16/12/2014)</small>
|coalizione6 = [[Casa delle Libertà]] <small>(XIV, XV)</small><br/>[[Con Monti per l'Italia]] <small>(XVII)</small>
|circoscrizione6 = [[Circoscrizione Sicilia 2|Sicilia 2]]
|collegio6 = '''XIV:''' [[Collegio elettorale di Messina - Mata e Grifone|Messina-Mata e Grifone]]
|sito6 = https://www.camera.it/leg17/29?shadow_deputato=300239&idpersona=300239&idLegislatura=17
|carica7 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio7 = 29 aprile [[2008]]
|mandatofine7 = 14 marzo [[2013]]
|legislatura7 = {{NumLegRepubblica|S|XVI}}
|gruppo parlamentare7 = [[Unione di Centro (2002)|UdC]], [[Südtiroler Volkspartei|SVP]] e [[Per le Autonomie#XVI legislatura|Autonomie]]
|circoscrizione7 = [[Circoscrizione Sicilia (Senato della Repubblica)|Sicilia]]
|sito7 = https://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00017685.htm
|partito = [[Centristi per l'Europa]] <small>(dal 2017)</small><br/>''In precedenza:''<br/>[[Democrazia Cristiana|DC]] <small>(fino al 1994)</small><br/>[[Centro Cristiano Democratico|CCD]] <small>(1994-2002)</small><br/>[[Unione di Centro (2002)|UdC]] <small>(2002-2016)</small>
|titolo di studio = Laurea in [[Giurisprudenza]]
|alma mater = [[Università degli Studi di Messina]]
|professione = Avvocato cassazionista
|incarichi7 = *[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] dell'[[Unione di Centro (2002)|UdC]], [[Südtiroler Volkspartei|SVP]] e [[Per le Autonomie#XVI legislatura|Autonomie]] al [[Senato della Repubblica]] <small>(dal 06/05/2008 al 14/03/2013)</small>
}}
{{Membro delle istituzioni italiane
|nome= Gianpiero D'Alia
|istituzione=Senato
|partito= UDC
|legislatura= [[XVI Legislatura|XVI]]
|gruppo_parlamentare= UDC-SVP-Aut
|coalizione= [[Unione di Centro (2008)]]
|circoscrizione= XXV (Sicilia)
|incarichi= Presidente del gruppo UDC-SVP-Aut, Membro della Giunta delle elezioni e immunità parlamentari, Membro della 2ª Commissione permanente (Giustizia), Membro del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, Membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
}}
{{s|politici|italiani}}
{{Bio
|Nome = Gianpiero
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , è stato [[Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione della Repubblica Italiana|Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione]] dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 nel [[governo Letta]] e [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|sottosegretario di Stato]] al [[Ministero dell'Interno]] nel [[Governo Berlusconi III|terzo governo Berlusconi]]
|PostNazionalità =
}}
 
== Biografia ==
Eletto alla [[Camera dei Deputati]] per la prima volta nella [[XIV legislatura]] in virtù di una candidatura nel collegio maggioritario [[Messina]] Mata e Grifone in collegamento con la [[lista civetta]] [[Abolizione dello scorporo]], durante il mandato è stato segretario del Comitato per la legislazione e della Giunta per le elezioni e componente delle Commissioni Affari costituzionali, Antimafia ed Esami di disegni di legge di conversione di decreti-legge, del Comitato per la legislazione e del Consiglio di Giurisdizione.
Nato il 22 settembre 1966 a [[Messina]], figlio di [[Salvatore D'Alia]] (1930-2013), [[Camera dei deputati (Italia)|deputato alla Camera]] della [[Democrazia Cristiana]] e poi del [[Centro Cristiano Democratico]] tra il 1987 e il 2001<ref name=":0">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/11/la-corsa-dei-figli-arte-tra-nepotismo.html La corsa dei figli d'arte tra nepotismo e potere]</ref>, e di Anna Dell'Acqua, Gianpiero D'Alia, inizia l'impegno politico come amministratore comunale di [[Messina]], dapprima come [[consigliere comunale]] e poi come [[Assessore (ordinamento italiano)|assessore]] e [[vicesindaco]].
 
=== Deputato alla Camera ===
Nel [[governo Berlusconi III]] è stato Sottosegretario di Stato all'Interno, espresso dall'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro|UDC]].
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 2001]] viene candidato alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], al posto del padre<ref name=":0" />, nel [[Collegio elettorale di Messina - Mata e Grifone|collegio maggioritario Messina - Mata e Grifone]] sostenuto dalla [[Coalizione (politica)|coalizione]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] [[La Casa delle Libertà|Casa delle Libertà]] in quota [[Centro Cristiano Democratico|CCD]]-[[Cristiani Democratici Uniti|CDU]], dov'è eletto per la prima volta deputato con il 61,5% dei voti, battendo il candidato del[[l'Ulivo]] Nicola Bozzo (26,92%), quello di [[Democrazia Europea]] Ignazio Maria Barberi (7,89%) e quello della [[Lista Di Pietro]] Giuseppe Currò (3,69%)<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=25&levsut1=1&levsut2=2&ne1=25&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S&ne2=2502&lev2=2&unipro=uni|titolo=Archivio storico elezioni}}</ref>. Durante la [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV legislatura]] è stato segretario del Comitato per la legislazione e della Giunta per le elezioni e componente delle commissioni [[Commissione Affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni della Camera dei deputati|Affari costituzionali]], [[Commissione parlamentare antimafia|Antimafia]]; Esami di disegni di legge di conversione di decreti-legge, del Comitato per la legislazione e del Consiglio di Giurisdizione.
 
A seguito del [[Rimpasto|rimpasto di governo]] ad aprile 2005, dopo il tracollo del [[Centro-destra in Italia|centrodestra]] alle [[Elezioni regionali in Italia del 2005|elezioni regionali del 2005]], con il nuovo [[governo Berlusconi III]], D'Alia è stato nominato [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|sottosegretario di Stato]] al [[Ministero dell'interno|Ministero dell'Interno]], espresso dall'[[Unione di Centro (2002)|UdC]] (2005-2006).
Riconfermato alla Camera nella [[XV legislatura|legislatura successiva]] in virtù di una candidatura nella lista dell'UDC per la circoscrizione [[Sicilia]] 2, è stato componente delle Commissioni Affari costituzionali e Personale e del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato.
 
Riconfermato alla Camera nelle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni del 2006]], in virtù di una candidatura nella lista dell'UDC per la [[circoscrizione Sicilia 2]], nella [[XV legislatura della Repubblica Italiana|legislatura successiva]] è stato componente delle Commissioni Affari costituzionali e Personale e del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato.
Nelle Elezioni Politiche del [[2008]] viene eletto al [[Senato della Repubblica]]. Diventa qui presidente del gruppo parlamentare Gruppo UDC, SVP e Autonomie, al Senato: a questo gruppo hanno aderito anche i [[Senatori a vita]] [[Giulio Andreotti]], [[Emilio Colombo]] e [[Francesco Cossiga]].
 
===Capogruppo dell'UdC al Senato===
Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n. 143 del Senato della Repubblica, promuove e ottiene l'inserimento di un emendamento (Art. 50-bis) nel ddl da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la ''"Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"'', che porterebbe alla chiusura di portali come [[YouTube]] o [[Facebook]], quest'ultimo considerato «indegno»<ref>[http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=hotresaula&id=1&mod=1233869055000&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_sddeacmdddl733sp-trattazione_ddvf-intervento_daliaudcsvpaut&parse=no Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 150 del 12/02/2009]</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-governo-contro-Internet/2065427 Il governo contro Internet]</ref>. Tra le accuse che gli vengono mosse, vi è l'appartenenza ad un partito con al suo interno condannati per mafia e personaggi con comprovate conoscenze mafiose, che però non gli impedisce di scagliarsi contro "i social network che inneggiano alla mafia". E' considerato da molti blogger (Es. Beppe Grillo) uno dei simboli dell'oligarchia non democratica italiana. Pochi giorni dopo l'approvazione del suo emendamento, il [[deputato]] del [[Pdl]] [[Roberto Cassinelli]], già autore di diverse iniziative parlamentari in materia di rete, ha annunciato sul proprio blog la presentazione di un "controemendamento" che modifichi il testo del senatore D'Alia che, secondo [[Roberto Cassinelli|Cassinelli]], "mette a rischio la libertà della rete"<ref>{{cita web
[[File:Giampiero D'Alia.jpg|thumb|Gianpiero D'Alia in occasione delle [[Consultazioni del presidente della Repubblica Italiana|consultazioni del Quirinale]] nel [[2008]]|sinistra]]
|url= http://robertocassinelli.blogspot.com/2009/02/lemendamento-dalia-mette-rischio-la.html
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni politiche del 2008]] viene eletto al [[Senato della Repubblica]], nella lista dell'UDC, diventando poi [[Capogruppo (parlamento)|presidente]] del [[gruppo parlamentare]] al Senato "[[Per le Autonomie|UdC, SVP e Autonomie]]": a questo gruppo hanno aderito anche i [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|senatori a vita]] [[Giulio Andreotti]], [[Emilio Colombo]] e [[Francesco Cossiga]].
|titolo= L'emendamento D'Alia mette a rischio la libertà della rete
|autore= Roberto Cassinelli
|data= 17 febbraio 2009
|accesso= 28-2-2009
}}</ref>. Il "controemendamento" di [[Roberto Cassinelli|Cassinelli]], come lui stesso ha annunciato sul proprio blog<ref>{{cita web
|url= http://robertocassinelli.blogspot.com/2009/04/lemendamento-dalia-non-esiste-piu.html
|titolo= L'emendamento D'Alia non esiste più
|autore= Roberto Cassinelli
|data= 29 aprile 2009
|accesso= 29-4-2009
}}</ref>, è stato approvato dalle [[Commissione parlamentare|Commissioni riunite]] Affari costituzionali e Giustizia nella notte del 29 aprile, e l'articolo 60 introdotto dall'emendamento D'Alia è stato, quindi, abrogato<ref>{{cita web
|url= http://punto-informatico.it/2611754/PI/Brevi/rete-ha-vinto-resta-libera.aspx
|titolo= La Rete ha vinto e resta libera
|autore= Guido Scorza
|editore= Punto Informatico
|data= 29 aprile 2009
|accesso= 29-4-2009
}}</ref>.
 
Nel corso della [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI legislatura]] è stato membro della Giunta per il Regolamento, della [[Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari]], della [[Commissione Giustizia della Camera dei deputati|2ª Commissione Giustizia]], del [[Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa]], della [[Commissione parlamentare antimafia]] e della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi]] (2008-09).
==Note==
 
Secondo il sito [[Openpolis#Open parlamento|OpenParlamento]], che supervisiona le attività di deputati e senatori, nella XVI legislatura, globalmente, Gianpiero D'Alia ha mostrato un indice di produttività molto alto (il terzo tra i senatori), ma un tasso di assenze del 43,54%, molto al di sopra della media (12,53%).<ref>[http://parlamento16.openpolis.it/parlamentare/cosa/id/333/sf_highlight/gianpiero+d+alia Sen. Gianpiero D&#039;ALIA - cosa fa in parlamento - OpenParlamento<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Dal 2010 al 2013 ricopre la carica di segretario regionale dell'UdC in [[Sicilia]], che si riorganizza dopo la fuoriuscita dal partito di [[Francesco Saverio Romano]], e nel 2012 sostiene assieme al [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (PD) la candidatura di [[Rosario Crocetta]] alla [[Presidente della Regione Siciliana|presidenza della Regione Siciliana]].
 
=== Ministro per la pubblica amministrazione ===
{{Vedi anche|Governo Letta}}
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013]] viene rieletto deputato, tra le liste dell'[[Unione di Centro (2002)|UdC]] nella [[circoscrizione Sicilia 2]], diventando vice-capogruppo vicario alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] del gruppo [[Scelta Civica per l'Italia]], gruppo unitario dei partiti centristi vicini a [[Mario Monti]].
 
Con la nascita del [[Governo Letta|governo di larghe intese]] guidato da [[Enrico Letta]], il 28 aprile 2013 giura nelle mani del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] come [[Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione della Repubblica Italiana|Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione]], il primo di [[grande coalizione]] tra [[Il Popolo della Libertà]], [[Partito Democratico (Italia)|PD]], UdC e [[Scelta Civica]], succedendo così al tecnico [[Filippo Patroni Griffi]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/27/governo-letta-ministri-alfano-interni-bonino-esteri-cancellieri-giustizia/576688/|titolo=Governo Letta, lista ministri: Alfano Interni, Esteri Bonino, Giustizia Cancellieri|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2013-04-27|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref>; abbandona per questo l'incarico di vice-capogruppo vicario di Scelta Civica. Durante il suo mandato da ministro a Palazzo Vidoni si occupa del drastico taglio delle [[auto blu]] nella [[Pubblica amministrazione dell'Italia|pubblica amministrazione]], del varo del pacchetto di semplificazioni all'interno del decreto del Fare e dell'elaborazione e approvazione del piano nazionale anti-[[corruzione]]. Con il decreto 101/2013 avvia la razionalizzazione della PA e interviene sul precariato nelle pubbliche amministrazioni.
 
===Presidente dell'UdC===
Il 22 marzo 2014 viene eletto per acclamazione [[Unione di Centro (2002)#Presidente|presidente dell'Unione di Centro]], succedendo a [[Rocco Buttiglione]], al termine del IV Congresso dell'UDC, nel quale era stato in lizza come candidato segretario in alternativa all'uscente [[Lorenzo Cesa]], riconfermato per soli 4 voti.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/23/udc-per-4-voti-cesa-riconfermato-segretario-sconfitto-lex-ministro-dalia/891645/|titolo=Udc, Cesa riconfermato segretario per 4 voti. Sconfitto l'ex ministro D'Alia|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2014-02-23|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref>
 
L'8 gennaio 2015 è stato eletto alla prima votazione [[Commissione parlamentare per le questioni regionali#Presidenti|presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali]].<ref>{{Cita news|autore = Agenzia ADNKRONOS|titolo = PARLAMENTO: D'ALIA ELETTO PRESIDENTE BICAMERALE REGIONI|pubblicazione = Regioni.it|data = 8 gennaio 2015}}</ref>
 
Dal 16 dicembre 2015 aderisce al nuovo gruppo [[Area Popolare|Area Popolare (NCD-UDC)]].
 
Il 2 novembre 2016 [[Lorenzo Cesa|Cesa]], segretario dell'UdC, sospende D'Alia dal partito e lo deferisce ai [[probiviri]] per affermazioni altamente offensive nei confronti del partito stesso; D'Alia si dimette da presidente<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/02/udc-rissa-finale-cesa-sospende-il-presidente-dalia-i-siciliani-del-partito-mai-sanzioni-a-cocainomani-e-mafiosi/3164612/|titolo=Udc, rissa finale: Cesa sospende il presidente D'Alia. I siciliani del partito: "Mai sanzioni a cocainomani e mafiosi"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2016-11-02|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/politica/2016/11/02/news/la_guerra_nell_udc_ora_cesa_sospende_d_alia-151165628/|titolo=La guerra nell'Udc, ora Cesa sospende D'Alia|sito=la Repubblica|data=2016-11-02|lingua=it|accesso=2022-11-07}}</ref>. L'accusa riguarda una dichiarazione di D'Alia fatta alcuni giorni prima "''L'UdC è morta, stiamo parlando del nulla''", ma la scelta è stata fatta anche per la divergenza sulla posizione da tenere sul [[Referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale del 2016]] (D'Alia per il Sì e Cesa per il No).<ref name=":1" /><ref name=":2" />
 
===Centristi per l'Europa e dopo la politica===
L'indomani D'Alia rassegna le dimissioni dal partito<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettadelsud.it/news/sicilia/219510/dalia-sbatte-la-porta-e-trova-toto-cuffaro.html|titolo=Gazzetta del Sud|lingua=|data=|accesso=|6=|dataarchivio=17 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161117211155/http://www.gazzettadelsud.it/news/sicilia/219510/dalia-sbatte-la-porta-e-trova-toto-cuffaro.html|urlmorto=sì}}</ref>, e il 9 novembre promuove la nascita di "Centristi per la Sicilia"<ref>{{cita web|url=http://www.tempostretto.it/news/divorzio-ufficiale-tutti-d-alia-all-ars-sparisce-udc-nasce-centristi-sicilia.html|titolo=Tempo Stretto}}</ref>. Il 16 dicembre 2016, insieme a [[Pier Ferdinando Casini]], fonda "Centristi per l'Italia" (che l'11 gennaio 2017 cambia nome in [[Centristi per l'Europa]]), che a differenza dell'UdC resta in [[Area Popolare]] a sostegno del [[governo Gentiloni]]. Nel febbraio 2017 diviene coordinatore di Centristi per l'Europa, mandato da cui cessa il 31 gennaio 2018.
 
Annuncia che non si ricandiderà in [[Parlamento italiano|Parlamento]] in vista delle [[Elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 4 marzo 2018]].
 
Nel settembre 2018 viene eletto dal Parlamento componente del [[Consiglio di presidenza della giustizia tributaria]].<ref>[https://www.blogsicilia.it/palermo/ex-ministro-daliaeletto-al-consiglio-di-presidenza-giustizia-tributaria/446852/ www.blogsicilia.it]</ref>
 
Ad ottobre 2021 è stato nominato consigliere della [[Corte dei conti (Italia)|Corte dei conti]] assieme a Vittoria Cerasi dal [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei ministri]], su proposta del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente]] [[Mario Draghi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.letteraemme.it/lex-ministro-gianpiero-dalia-nominato-consigliere-della-corte-dei-conti/|titolo=L'ex ministro Gianpiero D'Alia nominato consigliere della Corte dei conti|autore=Redazione|sito=LetteraEmme|data=2021-10-15|lingua=it-IT|accesso=2022-11-07}}</ref>
 
== Proposta di legge su l'apologia di reato a mezzo internet ==
 
Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n. 143 del Senato della Repubblica, Gianpiero D'Alia ha promosso e ottenuto l'inserimento di un emendamento (Art. 50-bis, poi art. 60) nel [[disegno di legge]] 733 (cosiddetto "Decreto Sicurezza") da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la ''"Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"''.<ref name=Senato>{{Cita web |url=http://mobile.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emend&leg=16&id=391198&idoggetto=413875 |titolo=Il testo dell'Emendamento D'Alia |accesso=26 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090415212815/http://mobile.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emend&leg=16&id=391198&idoggetto=413875 |dataarchivio=15 aprile 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Secondo D'Alia, in caso di apologia o istigazione a delinquere a mezzo internet,
{{citazione|in presenza di questi contenuti il ministero diffiderà il gestore, e questi avrà due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare questi contenuti oppure non ottemperare. Se non ottempera diventa complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato<ref>{{Cita web |url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-governo-contro-Internet/2065427 |titolo=L'Espresso, ''Il governo contro Internet'' |accesso=12 febbraio 2009 |dataarchivio=14 febbraio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090214132323/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-governo-contro-Internet/2065427 |urlmorto=sì }}</ref>.}}
 
L'iniziativa ha suscitato aspre critiche dal mondo dei [[blog]]ger italiani, tra cui [[Beppe Grillo]]<ref name=Grillo>{{Cita web |url=http://www.beppegrillo.it/2009/02/il_merda_wall_c.html |titolo=Blog di Beppe Grillo - Il "Merda Wall" di D'Alia contro Internet<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090219155833/http://www.beppegrillo.it//2009//02//il_merda_wall_c.html |dataarchivio=19 febbraio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>, oltre che delle aziende legate alla rete, tra cui quelle di Marco Pancini, responsabile per le relazioni istituzionali di [[Google]] in [[Italia]].<ref name=Pancini>[http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2009/02/12/ La Repubblica, ''Google Italia e l'emendamento D'Alia: “Una legge ad Aziendam che colpisce la libertà”'']</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00017685.htm Scheda Senato della Repubblica]
* [http://www.camera.it/leg17/29?shadow_deputato=300239&idpersona=300239&idlegislatura=17 Scheda] sul sito della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]]
* {{Openpolis|id=333}}
 
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione della Repubblica Italiana|Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 28 aprile [[2013]] - 22 febbraio [[2014]]
|precedente = [[Filippo Patroni Griffi]]
|successivo = [[Marianna Madia]]
}}
{{Box successione
|tipologia = Incarico parlamentare
|carica = [[Commissione parlamentare per le questioni regionali#Presidenti|Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali]]
|periodo = 8 gennaio [[2015]] - 22 marzo [[2018]]
|precedente = [[Renato Balduzzi]]
|successivo = [[Emanuela Corda]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] dell'[[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]], [[Südtiroler Volkspartei|SVP]] e [[Per le Autonomie#XVI legislatura|Autonomie]] al [[Senato della Repubblica]]
|immagine =
|periodo = 6 maggio [[2008]] - 14 marzo [[2013]]
|precedente = [[Oskar Peterlini]] <small>([[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]])</small><br/>[[Francesco D'Onofrio]] <small>([[Per le Autonomie#XVI legislatura|Autonomie]])</small>
|successivo = [[Karl Zeller]] <small>([[Per le Autonomie#XVI legislatura|Autonomie]])</small>
}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Ministri per la pubblica amministrazione della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati italiani]]
[[Categoria:Politici dell'Unionedella deiDemocrazia Democratici Cristiani e Democratici di CentroCristiana]]
[[Categoria:Politici del Centro Cristiano Democratico]]
[[Categoria:Politici di Scelta Civica]]
[[Categoria:Politici dell'Unione di Centro]]
[[Categoria:Governo Berlusconi III]]
[[Categoria:Governo Letta]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Messina]]