Leonida I: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||Leonida (disambigua)|Leonida}}
{{Monarca
|nome =
|nome completo = {{lang|grc|Λεωνίδᾱς}} (''Leōnídās'')<br />{{lang|grc|Λεωνίδης}} (''Leōnídēs'')
|vita =
|titolo = [[Re di Sparta|Re Agiade di Sparta]]
|immagine = Helmed Hoplite Sparta 2.png
|legenda = [[Leonida (scultura)|Statua marmorea di un oplita, forse raffigurante il re Leonida I]], [[V secolo a.C.]], [[Museo archeologico di Sparta]].
|inizio regno = [[493 a.C.]]
|fine regno = [[480 a.C.]]
|predecessore = [[Cleomene I]]
|successore = [[Plistarco]]
|padre = [[Anassandrida II]]
|madre = ?
|coniuge 1 = [[Gorgo (regina di Sparta)|Gorgo]]
|figli = [[Plistarco]]
|dinastia = [[Agiadi]]
|data di nascita = [[540 a.C.]] circa
|luogo di nascita = [[Sparta]]
|data di morte = [[480 a.C.]]
|luogo di morte = [[Termopili]]
}}
{{Bio
|Nome = Leonida I
|Cognome =
|PreData = [[Dialetto dorico|dorico]]: {{lang|grc|Λεωνίδᾱς}}, ''Leōnídās''; [[Dialetto ionico|ionico]] e [[Dialetto attico|attico]]: {{lang|grc|Λεωνίδης}}, ''Leōnídēs'', "figlio del leone"
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sparta
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[540 a.C.]]
|LuogoMorte = Termopili
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 480 a.C.
|Epoca = -400
|Attività = re
|Nazionalità = spartano
|Categorie = no
|PostNazionalità =
}}
Figlio del re di Sparta [[Anassandrida II]], appartenente alla famiglia degli [[Agiadi]]<ref name=Scifoni>{{cita|Scifoni|p. 633}}.</ref>, succedette al fratellastro [[Cleomene I]], di cui sposò la figlia [[Gorgo (regina di Sparta)|Gorgo]], e perse la vita combattendo con i 300 soldati della sua guardia nella celebre [[battaglia delle Termopili]], parte della [[seconda guerra persiana]].
Fu il XVII re di Sparta della dinastia degli Agiadi, stirpe che lo storico greco [[Erodoto]] fa discendere dall'eroe-semidio [[Eracle]], dicendo che era «figlio di [[Anassandrida II|Anassandrida]] di [[Leonte (re di Sparta)|Leone]] di [[Euricratide]] di [[Anassandro]] di [[Euricrate]] di [[Polidoro (re di Sparta)|Polidoro]] di [[Alcamene di Sparta|Alcamene]] di [[Teleclo]] di [[Archelao di Sparta|Archelao]] di [[Agesilao I|Agesilao]] di [[Dorisso]] di [[Labota|Leobote]] di [[Echestrato]] di [[Agide I|Agide]] di [[Euristene]] di [[Aristodemo (mitologia)|Aristodemo]] di [[Aristomaco (mitologia)|Aristomaco]] di [[Cleodeo]] di [[Illo (figlio di Eracle)|Illo]] di Eracle»<ref>{{cita|Erodoto|VII, 204}}.</ref>.
== Biografia ==
=== Gioventù ===
Non si conosce l'anno della sua nascita<ref>{{Treccani|leonida-i}}</ref>, forse intorno al [[540 a.C.]] Secondo Erodoto la madre di Leonida era la nipote di suo padre ed era stata sterile per così tanto tempo che gli [[Eforo|efori]], i cinque amministratori spartani che venivano eletti annualmente, cercarono di indurre il [[Re di Sparta|re]] [[Anassandrida II]] a ripudiare la moglie e sceglierne un'altra. Il sovrano rifiutò, sostenendo che non c'era alcun motivo per rifiutare la moglie, e gli efori decisero di permettergli di prendere una seconda moglie senza accantonare la prima.
Questa seconda compagna, discendente del saggio [[Chilone]], partorì dopo poco un figlio, [[Cleomene I|Cleomene]]. Tuttavia, un anno dopo la nascita di Cleomene, anche la prima moglie di Anassandrida diede alla luce un figlio, [[Dorieo]]. Leonida era il secondo figlio della prima moglie del re e il fratello maggiore (o il gemello) di [[Cleombroto (reggente)|Cleombroto]]<ref>{{cita|Erodoto|V, 39-41}}.</ref><ref>{{cita|Jones|p. 48}}.</ref><ref>{{cita|Pausania|III, 3}}.</ref>.
Poiché Leonida non era l'erede al trono dovette essere sottoposto, come tutti gli altri fanciulli spartani, all'[[agoghé]], alla fine della quale i giovani Spartiati diventavano cittadini. Leonida fu quindi uno dei pochi re spartani che si allenarono con i duri esercizi dell'istituzione lacedemone<ref>{{cita|History Channel|''La dura vita spartana''}}.</ref>.
=== Primi anni di regno ===
Anassandrida morì nel [[520 a.C.]]<ref>{{cita|Morris|p. 35}}.</ref> e Cleomene salì al trono tra quell'anno e il [[516 a.C.]]<ref>{{cita|Forrest|p. 85}}.</ref>. Dorieo si indignò talmente tanto per essere stato sorpassato dal fratellastro che se ne andò dalla città<ref>{{cita|Pausania|III, 4}}.</ref>: dopo aver tentato invano di fondare una colonia in Africa si recò a cercare fortuna in Sicilia, dove dopo iniziali successi fu ucciso<ref>{{cita|Erodoto|V, 42-48}}.</ref>.
Il rapporto tra Leonida ed i suoi fratelli maggiori è sconosciuto, tuttavia sposò la figlia di Cleomene, [[Gorgo (regina di Sparta)|Gorgo]], qualche tempo prima di prendere il potere nel [[490 a.C.]]<ref>{{cita|Cartledge|p. 126}}.</ref>.
Al momento della [[battaglia di Sepeia]] contro [[Argo (città antica)|Argo]] ([[494 a.C.]]) Leonida era chiaramente l'erede al trono agiade e pienamente cittadino: secondo alcuni storici egli salì al trono nel [[493 a.C.]]<ref name=Scifoni/>. Secondo altre congetture, salì al trono solo nel [[481 a.C.]], e quindi non era ancora re né quando gli emissari persiani cercarono di ottenere la sottomissione di Sparta alla [[Impero achemenide|Persia]] e incontrarono un netto rifiuto, nel [[492 a.C.|492]] o [[491 a.C.]], né quando nel [[490 a.C.]] [[Atene]] chiese aiuto a Sparta per contrastare i Persiani prima della [[battaglia di Maratona]]<ref name=Scifoni/>.
Come scrive [[Plutarco]], quando qualcuno disse a Leonida "Tranne che per essere re, tu non sei per nulla superiore a noi" lui rispose "Ma se non fossi migliore di te, non sarei re"<ref>{{cita|Plutarco|224 F-225 A}}.</ref>: come uomo addestrato con l'agoghè, Leonida non dava tanta importanza al suo sangue reale, ma piuttosto riteneva di avere, come suo fratello Dorieo, delle capacità superiori nella competitiva società spartana, che secondo lui lo rendeva adatto al governo.
Nel [[481 a.C.]] Leonida fu scelto per guidare le forze greche alleate nella resistenza durante la [[seconda guerra persiana]]<ref name=EVII205>{{cita|Erodoto|VII, 205}}.</ref>; probabilmente questo gesto non fu solamente un omaggio alla superiorità militare di Sparta, in quanto solamente due anni dopo la morte di Leonida la coalizione delle città greche preferì la direzione ateniese a [[Leotichida]] e [[Pausania (generale)|Pausania]], il reggente successore di Leonida, anche se la reputazione militare di Sparta non era affatto diminuita.
=== Battaglia delle Termopili e morte ===
{{vedi anche|Battaglia delle Termopili}}
[[File:Léonidas aux Thermopyles (Jacques-Louis David).PNG|thumb|Ritratto di Leonida alle Termopili di [[Jacques-Louis David]]]]
{{Citazione|Vieni a prenderle.|Leonida risponde all'intimazione di [[Serse I di Persia|Serse I]] di consegnare le armi alle Termopili|{{lang|grc|[[Molon labe|Μολὼν λαβέ]]}}.|lingua=gr}}
Quando i Greci chiesero aiuto a Sparta, Leonida consultò l'[[oracolo di Delfi]], che rispose con i seguenti versi:
{{Citazione|O abitatori di Sparta dalle larghe contrade,<br />o la grande rocca gloriosa verrà devastata dai discendenti di Perseo,<br />oppure questo non avverrà, ma la terra dei Lacedemoni piangerà<br />morto un re della stirpe di Eracle.|Erodoto, ''Storie'', VII, 220.}}
Nel mese di agosto del 480 a.C. Leonida si diresse incontro all'esercito di [[Serse I di Persia|Serse]] al passo delle [[Termopili]] con un piccolo esercito di 300 uomini, dove venne raggiunto da truppe di altre [[polis]] greche, che, unite sotto il suo comando, formarono un esercito di 14 000 uomini. Sono state formulate varie ipotesi sul motivo per cui Leonida andò in guerra con un numero così basso di soldati. Secondo [[Erodoto]] «gli Spartani inviarono gli uomini avanti con Leonida in modo che il resto degli alleati, nel vederli, marciasse senza paura di sconfitta anziché temporeggiare alla notizia di un ritardo dei Lacedemoni. Dopo la fine delle [[Carnee]] lasciarono Sparta e marciarono a ritmo serrato verso le Termopili. Il resto degli alleati fece lo stesso, dal momento che in quel periodo si svolgevano le [[Olimpiadi]]. Quindi inviarono la loro avanguardia, non pensando che la guerra alle Termopili fosse decisa così velocemente»<ref>{{cita|Erodoto|VII, 206}}.</ref>. Molti storici moderni non sono soddisfatti da questa spiegazione e danno la colpa ai Giochi Olimpici in corso o al dissenso e intrighi interni.
Erodoto afferma che Leonida, dopo aver appreso il vaticinio, si convinse di andare incontro a morte certa insieme a tutte le sue truppe, perciò scelse solo gli [[Spartiati]] che avevano figli in modo da assicurare continuità alle stirpi<ref name=EVII205/><ref>{{cita|Holland|p. 259}}.</ref><ref>{{cita|Eliano|III, 25}}.</ref>.
Il totale delle truppe a difesa delle Termopili fu dai quattromila ai settemila uomini, che affrontarono un esercito persiano di quasi due milioni di uomini, secondo Erodoto; gli studiosi moderni, tuttavia, ritengono che le truppe persiane ammontassero a 50.000/200.000 uomini<ref>{{cita|De Souza|p. 41}}.</ref>, 70.000/300.000 secondo Holland.
Serse attese quattro giorni prima di attaccare, sperando che i Greci si disperdessero da soli e consegnassero le armi, ma a questa richiesta Leonida rispose "{{lang|grc|Μολὼν λαβέ}}" (''[[Molon labe|Molòn labé]]''), cioè "Vieni a prenderle". Il quinto giorno Serse attaccò. Leonida ed i suoi uomini respinsero gli attacchi frontali dei Persiani per i due giorni successivi, uccidendo circa ventimila soldati nemici e perdendone circa duemilacinquecento. Vennero respinti persino i soldati scelti persiani, gli [[Immortali]], e morirono due fratelli di Serse, [[Abrocome]] e [[Iperante]]<ref>{{cita|Erodoto|VII, 225}}.</ref>. Il settimo giorno un pastore del luogo, [[Efialte di Trachis|Efialte]], rivelò ai Persiani, guidati da [[Idarne (figlio)|Idarne]], l'esistenza del sentiero di [[Anopea]], che conduceva sul retro dello schieramento greco. Avvisato dell'imminente apertura di un secondo fronte alle sue spalle, Leonida rimandò in patria le truppe greche e rimase a difesa del passaggio con i suoi 300 Spartiati, assieme a 900 [[Iloti]], 400 [[Tebe (città greca antica)|Tebani]] e 700 [[Tespie]]si, che si rifiutarono di abbandonarlo.
Secondo una teoria citata da Erodoto, Leonida mandò via gli altri soldati per preservarne le forze per altre future battaglie, mentre tenne gli Spartani sapendo che questi non avrebbero abbandonato il campo di battaglia (le leggi di Sparta non contemplavano infatti la ritirata). Erodoto stesso ritiene che Leonida abbia dato l'ordine di ritirata credendo che gli alleati non fossero disposti ad andare incontro ad un pericolo così grande, mentre lui e i suoi compatrioti rimasero, sia perché erano preparati, sia per perpetuare la loro gloria<ref>{{cita|Erodoto|VII, 220}}.</ref>.
Tutti i soldati greci, attaccati da entrambi i lati, furono uccisi, tranne i Tebani, che si arresero. Leonida fu ucciso, ma gli Spartani recuperarono il suo corpo e lo protessero fino all'ultimo. Erodoto dice che Serse volle vedere la testa di Leonida conficcata su un palo e il suo corpo crocifisso, pratica sacrilega per i Greci<ref>{{cita|Erodoto|VII, 238}}.</ref>. Sul punto dell'ultima resistenza spartana venne collocato un leone di pietra in onore di Leonida. [[Pausania il Periegeta|Pausania]] afferma che le sue ossa furono portate a Sparta 40 anni dopo da un certo Pausania<ref>{{cita|Pausania|III, 14}}.</ref>: se questo Pausania, però, fu lo stesso che comandò i Greci nella [[battaglia di Platea]], "quaranta" deve risultare una trascrizione errata per "quattro"<ref>{{cita|Larcher|VII, 225}}.</ref>.
A Leonida succedette il figlio [[Plistarco]] sotto la tutela del fratello [[Cleombroto (reggente)|Cleombroto]] (che morì a sua volta pochi mesi dopo) e poi del di lui figlio [[Pausania (generale)|Pausania]].
== Nella cultura di massa ==
{{vedi anche|Battaglia delle Termopili#Nella cultura di massa}}
=== Letteratura ===
* Riferimenti e citazioni di Leonida sono presenti negli ''[[Apoftegmi spartani]]'' ({{lang|grc|''Ἀποφθέγματα Λακωνικά''}}), un'opera letteraria catalogata all'interno dei ''[[Moralia]]'' di [[Plutarco]] ([[I secolo|I]]-[[II secolo]])
* Leonida è un personaggio centrale nel [[romanzo storico]] ''[[Le porte di fuoco]]'' (''Gates of Fire'') dello scrittore [[Trinidad e Tobago|trinidadiano]]-[[statunitense]] [[Steven Pressfield]], pubblicato nel [[1998]].
* Leonida è il protagonista del [[fumetto]] ''[[300 (fumetto)|300]]'' scritto e disegnato da [[Frank Miller]], colorato da [[Lynn Varley]]. Pubblicato nel 1998.
*Leonida appare nel manga [[Record of Ragnarok]] come combattente dello schieramento dell'umanità.
=== Cinema ===
* Leonida è il protagonista del [[film]] ''[[L'eroe di Sparta]]'' (''The 300 Spartans'') del regista [[Rudolph Maté]] ([[1962]]). L'eroe è interpretato dall'attore statunitense [[Richard Egan]].
* Leonida è il protagonista del film ''[[300 (film)|300]]'' del regista [[Zack Snyder]] ([[2007]]). L'eroe è interpretato dall'attore [[scozia|scozzese]] [[Gerard Butler]]. Il film è tratto dall'omonimo fumetto del 1998 di Frank Miller e Lynn Varley.
* È protagonista anche della [[Film parodia|parodia]] di ''300'': ''[[3ciento - Chi l'ha duro... la vince]]'' (''Meet the Spartans'') dei registi [[Jason Friedberg]] e [[Aaron Seltzer]] ([[2008]]). L'"eroe" è interpretato dall'attore [[inghilterra|inglese]] [[Sean Maguire]].
=== Videogiochi ===
* Leonida è presente nel [[videogioco]] ''[[Assassin's Creed: Odyssey]]'': appare nelle scene iniziali con un filmato che riassume una delle fasi salienti della Battaglia delle Termopili; nel corso del gioco si scoprirà che i protagonisti (Alexios e Kassandra) sono suoi discendenti. La cosa però è anacronistica, in quanto secondo tutte le fonti antiche Leonida ebbe un solo figlio che morì senza eredi. Di conseguenza la discendenza nel gioco sarebbe illegittima o non accertata da fonti.
* Leonida appare in due scenari (un campo militare spartano e l'entrata delle mura di Atene) del videogioco [[Titan Quest]]; il giocatore può dialogare con lui. Va specificato che la storia ha una trama originale che mescola elementi e personaggi mitologici con altri storici, senza preoccuparsi della veridicità storica.
* Leonida compare anche all'inizio del gioco [[Spartan: Total Warrior]]; tuttavia nella trama il re guida il suo esercito contro i legionari romani, che sottomisero la Grecia solo tre secoli dopo.
=== Arti figurative ===
* L'eroe è stato raffigurato nel quadro [[Neoclassicismo|neoclassicista]] ''[[Leonida alle Termopili]]'' (''Léonidas aux Thermopyles'') dell'artista [[Francia|francese]] [[Jacques-Louis David]] ([[1814]]). L'opera è attualmente conservata al [[Museo del Louvre]] di [[Parigi]]<ref>{{cita web|url=http://www.wga.hu/cgi-bin/highlight.cgi?file=html/d/david_j/4/414david.html&find=Leonidas+at+the+Thermopylae|titolo=Leonidas at the Thermopylae|accesso=18 maggio 2017|editore=[[Web Gallery of Art]]}}</ref>.
* A Leonida è stato eretto un monumento alle [[Termopili]] nel [[1955]], sulla cui base è stata incisa la citazione dell'eroe {{lang|grc|''[[Molon labe|Μολὼν λαβέ]]''}} («Vieni a prenderle»), frase famosa per essere stata pronunciata all'inizio della [[battaglia delle Termopili]], quando i Persiani intimarono agli Spartani di consegnare le loro armi.<ref>https://culture.lamia.gr/en/blog/thermopylae-monument-leonidas</ref>
* A Leonida è stato eretto un secondo monumento a [[Sparta]] nel [[1968]], sulla cui base è incisa sempre la famosa frase {{lang|grc|''Μολὼν λαβέ''}}.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
;Fonti primarie
* {{cita libro|autore=[[Claudio Eliano]]|titolo=[[Storia varia]]|cid=Eliano}}
* {{cita libro|autore=[[Diodoro Siculo]]|titolo=[[Biblioteca storica]]|cid=Diodoro}}
* {{cita libro|autore=[[Erodoto]]|titolo=[[Storie (Erodoto)|Le Storie]] |cid=Erodoto}}
* {{cita libro|autore=[[Pausania il Periegeta|Pausania]]|titolo=[[Periegesi della Grecia]]|cid=Pausania}}
* {{cita libro|autore=[[Plutarco]]|titolo=[[Apoftegmi spartani]]|cid=Plutarco}}
;Fonti secondarie
* {{cita libro|nome=Paul|cognome=Cartledge|titolo=The Spartans: The World of the Warrior-Heroes of Ancient Greece|città=New York|anno=2002|lingua=inglese|editore=Vintage Books|cid= Cartledge}}
* {{cita libro|nome=Philip|cognome=De Souza|titolo=The Greek and Persian Wars, 499-386 BC|città=|anno=2003|lingua=inglese|editore=Osprey Publishing|isbn=978-1-84176-358-3|cid=De Souza}}
* {{cita libro|nome=W. G.|cognome=Forrest|titolo=A History of Sparta 950–192 B.C.|città=New York|anno=1968|lingua=inglese|editore=W.W. Norton and Company|cid=Forrest}}
* {{cita libro|cognome= Holland|nome= Tom|wkautore= Tom Holland (scrittore)|lingua= inglese|titolo= Persian Fire: The First World Empire and the Battle for the West|url= https://archive.org/details/persianfirefirst00holl_0|anno= 2006|isbn= 0-385-51311-9|editore= Doubleday|città= New York|cid= Holland}}
* {{cita libro|nome=A. H. M.|cognome=Jones|titolo=Sparta|città=New York|anno=1967|lingua=inglese|editore=Barnes and Nobles|cid=Jones}}
* {{cita libro|nome=Pierre Henri|cognome=Larcher|titolo=Larcher's Notes on Herodotus: Historical and Critical Remarks on the Nine Books of the History of Herodotus, with a Chronological Table|url=https://archive.org/details/larchersnoteson01larcgoog|città=|anno=1829|lingua=inglese|editore=John R. Priestley|isbn=978-1-84176-358-3|cid=Larcher}}
* {{cita libro|nome=Ian Macgregor|cognome=Morris|titolo=Leonidas: Hero of Thermopylae|città=New York|anno=2004|lingua=inglese|editore=The Rosen Publishing Group|cid=Morris}}
* {{cita libro|nome=Elena|cognome=Pastorio|titolo=Storia Greca, lineamenti essenziali|editore=Monduzzi|città=Parma|anno=2006|isbn=978-88-323-6028-8|cid=Pastorio}}
* {{SmithDGRBM|autore=Edward Elder|articolo=Leonidas I|volume=|pagina=|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=leonidas-i-bio-1&fromdoc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0104|cid=}}
* {{cita libro|titolo=Dizionario Biografico Universale|editore=David Passigli|anno=1845|città=Firenze|volume=III|curatore=[[Felice Scifoni]]|cid=Scifoni}}
* {{cita libro|titolo=Le grandi battaglie della storia|editore=Mondadori|anno=2013|cid=History Channel}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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|immagine =
|periodo = [[490 a.C.]] - [[480 a.C.]]
Riga 55 ⟶ 143:
|coreggente = [[Leotichida]] (Euripontide)
}}
{{Re di Sparta}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Grecia|biografie}}
[[Categoria:Re di Sparta]]
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