Atanasio Canata: differenze tra le versioni
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{{F|letterati italiani|arg2=religiosi italiani|aprile 2009}}
{{Bio
|Nome = Atanasio
|Cognome = Canata
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lerici
|GiornoMeseNascita = 25 marzo
|AnnoNascita = 1811
|LuogoMorte = Carcare
|GiornoMeseMorte = 5 aprile
|AnnoMorte = 1867
|Epoca = 1800
|Attività = religioso
|Attività2 = letterato
|Attività3 = educatore
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
Pare che l'ultima decisione fu presa dal giovane Atanasio davanti all'altare del Cristo Crocifisso e a soli diciannove anni entrò nella Casa degli Scolopi di Genova e si fece sacerdote e frate.▼
La seconda parte della sua vita fu tutta dedicat all'educazione dei giovani e alla loro formazione culturale e spirituale, fu prima a Chiavari, poi a Savona dove celebrò la sua prima a Messaed infine a Carcare presso Savona dove rimase per ventisette anni nel collegio che faceva chiamare la Tebaide ligure.Strinse amicizia con un altro grandissimo educatore San Giovanni Bosco cominciando anche ad affermarsi come poeta ed oratore.▼
▲Qui si innamorò di una giovane contadina dalla quale però fu rifiutato: questa delusione pare fosse all'origine della sua crisi spirituale e della sua vocazione{{Citazione necessaria|.}} Pare che l'ultima decisione
▲
Goffredo Mameli fu un amatissmo alunno di Padre Canata, pare che ogni giorno facessero lunghe passeggiate insieme e che proprio da quelle lunghe conversazioni sia nato l'inno di Mameli " Fratelli D'Italia" quello che è diventato l'Inno della Repubblica Italiana.▼
Oltre che aver avuto fra i propri allievi futuri ufficiali, intellettuali, parlamentari e ministri, Padre Canata fu insegnante di [[Giuseppe Cesare Abba]], [[Goffredo Mameli]] e di tanti altri patrioti del [[Risorgimento]] italiano dei quali condivideva ideali e speranze{{Citazione necessaria|.}} L'Abba nel suo libro "[[Da Quarto al Volturno]]" sull'[[Impresa dei Mille]] ricordava con commozione, infatti, il suo maestro e raccontava le drammatiche scene in classe il giorno dopo la [[battaglia di Novara (1849)|battaglia di Novara]]: pallido e tremante Padre Canata si precipitò in aula e poi in piedi davanti alla sua cattedra annunciò "Fummo vinti a Novara!" e pianse commosso{{Citazione necessaria|.}}
=== Scritti di Padre Canata ===
Atanasio Canata fu autore di prose e tragedie, scrisse poesie, nel 1889 raccolte in due volumi. I suoi versi grondavano Cristianesimo liberale e amor di patria. Ispirato da Vincenzo Gioberti, Canata scommetteva sull'indipendenza e l'unione degli italiani. Nei suoi componimenti ricorrono alcuni materiali che troveremo presenti nel canto nazionale (composto da Mameli) e che fanno riferimento a fatti del 1846: la sanguinosa repressione austriaca dei polacchi in Galizia e il festeggiamento di Balilla a Genova (settembre 1846).<ref>
{{collegamento interrotto|1=[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/vitacavour/grubrica.asp?ID_blog=289&ID_articolo=69 L'Inno rubato da Mameli - LASTAMPA.it » <!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
==Rapporto con Mameli==
▲[[Goffredo Mameli]] fu
Lo storico [[Aldo Alessandro Mola]] affermò in numerosi suoi articoli che il vero autore del testo del [[Canto degli Italiani]] fosse Canata stesso, il quale avrebbe dedicato l'inno a re [[Carlo Alberto di Savoia]] e si sarebbe poi "vendicato" del presunto plagio con un poema beffeggiante nei confronti di chi gli aveva rubato l'opera: «Meditai robusto canto | ma venali menestrelli | rapian dall’arpa il vanto»<ref>Aldo Alessandro Mola, Storia della Monarchia in Italia, Bompiani, Milano, 2002, pp. 364-369.</ref>.
==Note==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Risorgimento}}
[[Categoria:Personalità del Risorgimento]]
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