Controllo digitale: differenze tra le versioni
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[[File:PIC18F8720.jpg|thumb|[[Microcontrollore]]]]
Il '''controllo digitale''' è una branca della [[Controllo automatico|teoria dei controlli]] che
== Vantaggi ==
▲Il '''controllo digitale''' è una branca della [[Controllo automatico|teoria dei controlli]] che sfrutta l'utilizzo di [[computer]] digitali per il controllo di [[sistemi dinamici]]. A seconda dei requisiti, un sistema di controllo di questo tipo può avere la forma di un microcontrollore, un [[ASIC]] oppure un computer da tavolo. Siccome un computer digitale lavora con dati discreti (ovvero non continui), in quest'ambito si sfrutta il concetto matematico di [[trasformata zeta]] al posto della [[trasformata di Laplace]]. Inoltre, disponendo un computer di una precisione finita (si veda la voce [[quantizzazione (elettronica)|quantizzazione]]), è necessaria cautela per assicurare che l'errore nei coefficienti, la [[Convertitore analogico-digitale|conversione analogico-digitale]], la [[Convertitore digitale-analogico|conversione digitale/analogica]], ecc. non producano effetti indesiderati o imprevisti.
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* operazioni statiche:
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== Implementazione di un controllore digitale ==
Un controllore digitale
* conversione analogico-digitale: per convertire gli ingressi analogici in una forma leggibile dalla macchina
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* un programma che metta in relazione le uscite con gli ingressi
=== Programma d'uscita ===
* le uscite del controllore digitale sono funzione dei campioni presenti e passati, così come dei valori già mandati in uscita. Questo può essere implementato memorizzando i valori rilevanti di ingresso e d'uscita in dei registri. L'uscita può essere così calcolata come media pesata di tali valori▼
I programmi posso assumere svariate forme ed effettuasi molteplici funzioni:▼
* un filtro digitale come passa-banda (quelli analogici sono preferiti, in quanto introducono meno ritardo)▼
* un modello dello spazio degli stati di un sistema che si comporta come osservatore dello stato▼
* un sistema di telemetria▼
▲* le uscite del controllore digitale sono funzione dei campioni presenti e passati,
Si noti che sebbene un controllore possa essere stabile quando implementato in maniera analogica, potrebbe essere instabile nel caso digitale per via di un largo intervallo di campionamento. Per questo l'intervallo di campionamento caratterizza il transitorio e la stabilità del sistema compensato, e deve aggiornare i valori in ingresso al controllore con una frequenza tale da non causa instabilità.▼
La stabilità di un sistema di controllo digitale puo` essere verificata usando una specifica trasformata bilineare nel dominio di Laplace, permettendo l'utilizzo del [[criterio di stabilità di Routh]]. Il [[criterio di Jury]] è lo strumento appropriato per l'analisi di stabilità per sistemi discreti. Questa trasformata bilineare è specifica per l'applicazione e non può essere usata per paragonare attributi come la risposta al transitorio nei domini "S" e "Z".▼
▲* un filtro digitale
===Progettazione di un controllore digitale nel dominio "S"===▼
▲* un modello dello spazio degli stati di un sistema che si
Il controllore digitale può essere progettato anche nel dominio "S" (continuo). La trasformazione di Tustin permette di riportarlo al dominio discreto. Il risultato raggiungerà un'uscita che approssima quella dell'equivalente analogico quando l'intervallo di campionamento è reso piccolo.▼
▲* un sistema di [[telemetria]]
=== Stabilità ===
▲Si noti che sebbene un controllore possa essere stabile quando implementato in maniera analogica, potrebbe essere instabile nel caso digitale per via di un
▲La
▲=== Progettazione di un controllore digitale nel dominio "S" ===
▲Il controllore digitale
<math> s = \frac{2(z-1)}{T(z+1)} </math>
==== Derivazione della trasformazione di Tustin ====
Tustin
: <math>▼
▲:<math>
\begin{align}
z &= e^{sT} \\
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e la sua inversa
: <math>
\begin{align}
s &= \frac{1}{T} \ln(z) \\
Riga 60 ⟶ 67:
</math>
Non
▲Non ci si scordi che la teoria del controllo digitale è la tecnica di progettazione di strategia a tempo discreto, (e/o) ad ampiezze quantizzate (e/o) in forma codificata (binaria) da implementare con computer (microcontrollori, microprocessori) che controlleranno la dinamica analogica (continua in tempo e ampiezza) di un sistema analogico. Da questa considerazione, molti errori dalla teoria classica del controllo digitale sono stati identificati e corretti, e nuovi metodi proposti:
** https://web.archive.org/web/20110706160612/http://mtc-m05.sid.inpe.br/col/sid.inpe.br/deise/1999/09.14.15.39/doc/homepage.pdf ** {{collegamento interrotto|1=http://www.sae.org/technical/papers/2002-01-3468 |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} ** https://web.archive.org/web/20110722072133/http://wiener.kuamp.kyoto-u.ac.jp/~yy/Papers/yamamoto_cwi96.pdf ** https://www.amazon.com/dp/0792343948
* M.U. Akhmetov e i suoi studi riguardo ai sistemi a impulsi e il controllo dell'impulso
== Voci correlate ==▼
▲d) M.U. Akhmetov and his studies about impulsive and pulse control. http://portal.acm.org/author_page.cfm?id=81100182444&coll=GUIDE&dl=GUIDE&trk=0&CFID=27536832&CFTOKEN=71744014
* [[Controllo adattativo]]
▲==Voci correlate==
* [[Controllo
* [[
* [[Unità di controllo motore]]
{{Portale|Controlli automatici}}
[[Categoria:Controlli automatici]]
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