Monza: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{ViolazioneCopyright|url=http://www.medicina.unimib.it/cmsMedicina/Sedi_ed_organizzazioni/pagina_La_facolta.html|utente=[[Utente:Sbazzone|Sbazzone]] ([[Discussioni utente:Sbazzone|msg]])}}
{{Divisione amministrativa
{{F|geografia|marzo 2009}}
|Nome = Monza
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|Panorama = Monza_vista_duomo.jpg
|nomeComune = Monza
|Didascalia = Il Centro Storico con il [[Duomo di Monza|Duomo]] e l'[[Arengario di Monza|Arengario]], sullo sfondo la [[Brianza]].
|panorama = VillaReale2.JPG
|Voce bandiera =
|portale = Monza
|linkStemmaVoce stemma = Monza-Stemma.png di Monza
|siglaRegioneStato = LOMITA
|Grado amministrativo = 3
|siglaProvincia = MB
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|latitudineGradi = 45
|Divisione amm grado 2 = Monza e Brianza
|latitudineMinuti = 35
|Amministratore locale = [[Paolo Pilotto]]
|latitudineSecondi = 0
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|longitudineGradi = 9
|Data elezione = 28-6-2022
|longitudineMinuti = 16
|Data istituzione = anno 1174<ref group=N>L'istituzione del moderno comune di Monza avvenne in [[Comune medievale|epoca comunale]], nel 1174: in tale anno fu infatti attestata per la prima volta l'attività della magistratura consolare. La prima forma di governo locale risale invece all'[[Storia romana|epoca romana]] quando, nel [[49 a.C.]], l'antica ''[[Modicia]]'' venne elevata da [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]], nell'ambito della ''[[Lex Roscia]]'', allo status di ''[[vicus]]''.</ref><ref name="istituzione">{{cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8011380/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Monza sec. XII - 1757|accesso=20 marzo 2022}}</ref>
|longitudineSecondi = 0
|Sottodivisioni = ''nessuna''<ref>
|mappaX = 68
[https://www.comune.monza.it/it/page/regolamenti-e-statuto Comune di Monza - Statuto]</ref>; vedi [[#Amministrazione|elenco quartieri]]
|mappaY = 53
|Divisioni confinanti = [[Agrate Brianza]], [[Biassono]], [[Brugherio]], [[Cinisello Balsamo]] ([[città metropolitana di Milano|MI]]), [[Concorezzo]], [[Lissone]], [[Muggiò]], [[Sesto San Giovanni]] ([[città metropolitana di Milano|MI]]), [[Vedano al Lambro]], [[Villasanta]]
|altitudine = 162
|Zona sismica = 3
|superficie = 33,03
|Gradi giorno = 2404
|abitanti = 121.095
|Nome abitanti = monzesi
|anno = 31-11-2008
|Patrono = [[San Giovanni Battista]] <br /> [[San Gerardo dei Tintori]]
|densita = 3676,81
|Festivo = 24 giugno
|frazioni =
|PIL =
|comuniLimitrofi = [[Brugherio]], [[Cinisello Balsamo]] (MI), [[Concorezzo]], [[Lissone]], [[Muggiò]], [[Sesto San Giovanni]] (MI), [[Vedano al Lambro]], [[Villasanta]]
|PIL procapite = {{formatnum:27662}} [[Euro|€]]<ref name="pil">{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASP-Milano/lombardia-e-province/conti-economici-territoriali/stime-tagliacarne-sul-pil-e-valore-aggiunto-regionale-e-provinciale/tavole/14343/|titolo=Valore aggiunto per abitante, a prezzi correnti. Italia, Lombardia e province lombarde. Anno 2017. Serie storica|accesso=9 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180709155056/http://www.asr-lombardia.it/ASP-Milano/lombardia-e-province/conti-economici-territoriali/stime-tagliacarne-sul-pil-e-valore-aggiunto-regionale-e-provinciale/tavole/14343/|dataarchivio=9 luglio 2018|urlmorto=sì}}</ref>
|cap = 20052
|Mappa = Map of comune of Monza (province of Monza and Brianza, region Lombardy, Italy).svg
|prefisso = [[039]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Monza nella provincia di Monza e Brianza
|istat = 015149
|fiscaleIncipit = F704
|Categoria =
|nomeAbitanti = monzesi
|patrono = [[San Giovanni Battista]] e [[San Gerardo dei Tintori]]
|festivo = [[24 giugno]] e [[6 giugno]]
|sito = http://www.comune.monza.mi.it/
}}
[[File:Map of Monza 2008 Touring Club Italiano TCI Monza GRr2012.tif|thumb|Mappa del centro storico]]
'''Monza'''
([[Dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]:
''Munscia'') è una città di oltre 120.000 abitanti della [[Lombardia]] nord-occidentale, capoluogo della [[Provincia di Monza e Brianza|provincia di Monza e della Brianza]], istituita l'[[11 giugno]] [[2004]] e in fase d'attuazione (prime elezioni giugno 2009).
 
'''Monza''' ({{audio|It-Monza.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈmonʦa/|it}}<ref>{{DOP|id=1057826}}</ref>; ''Monscia'' in [[dialetto monzese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 }}</ref><ref>{{cita libro | autore=[[Giovan Battista Pellegrini]] | titolo= Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia | editore= Hoepli | città= Milano | anno= 1990}}</ref>, {{IPA|[ˈmũːʃa]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[provincia di Monza e della Brianza]], nella regione [[Lombardia]].
== Geografia ==
[[File:PonteSGerardo.JPG|thumb|left|250px|Il [[Ponte di San Gerardino]] sul fiume Lambro, (1715)]]
 
È centro di [[Brianza|una delle aree più produttive]] d'[[Europa]]<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/GDP_at_regional_level |titolo=GDP at regional level |autore= |sito=ec.europa.eu |data=marzo 2020 |lingua=En |accesso=30 gennaio 2021}}</ref>.
La città è attraversata da nord a sud dal fiume [[Lambro]]. All'ingresso a nord nel centro storico, fra le vie Zanzi e Aliprandi una biforcazione del fiume, creata artificialmente a scopo difensivo nei primi decenni del [[XIV secolo]], dà luogo al [[Lambretto]] che si ricongiunge al corso principale del Lambro alla sua uscita a sud dall'antica cerchia delle [[Mura medioevali (Monza)|mura]] (oggi interamente demolite).
 
La città inoltre è famosa per l'[[Autodromo nazionale di Monza|Autodromo Nazionale]] situato all'interno del [[Parco di Monza]] e per la presenza della [[Corona ferrea|Corona Ferrea]], conservata nel Museo cittadino, utilizzata per l'incoronazione di alcuni re del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Un secondo corso d'acqua è il [[Canale Villoresi]], realizzato nel [[XIX secolo]], che attraversa il territorio di Monza da ovest ad est incrociando il Lambro al confine settentrionale del quartiere ''San Rocco''.
 
== StoriaGeografia fisica ==
=== Le originiTerritorio ===
[[File:Monza view1.jpg|thumb|Panorama di Monza nel settembre [[2022]]]]
Urne e corredi funerari, armi, lucerne, spilloni, vasellame vario: questi ritrovamenti databili all'[[età del bronzo]] (circa [[II millennio a.C.]]) sono state scoperti nel territorio monzese sul finire del XX secolo: questi ritrovamenti, oggi conservati nei depositi dei Musei Civici, documentano la sicura presenza nella regione di comunità socialmente organizzate di probabile origine celtica.
Il suo territorio è attraversato da nord a sud dal fiume [[Lambro]]. All'ingresso a nord nel centro storico, fra le vie Zanzi e Aliprandi, una biforcazione del fiume creata artificialmente a scopo difensivo nei primi decenni del [[XIV secolo]] dà luogo al [[Lambretto (Monza)|Lambretto]], che si ricongiunge al corso principale del Lambro alla sua uscita a sud dall'antica cerchia delle mura (oggi interamente demolite). Un altro corso d'acqua, anch'esso artificiale, è il [[Canale Villoresi]], realizzato nel [[XIX secolo]], che attraversa il territorio di Monza da ovest a est incrociando il Lambro al confine settentrionale del quartiere ''[[San Rocco (Monza)|San Rocco]]''. L'architetto e designer [[Gualtiero Galmanini]] è stato autore dei piani urbanistici della città di Monza nel [[XX secolo]].
 
L'[[idrografia di Monza]] e della zona dei comuni confinanti è particolarmente complessa, sia per cause naturali, vista la cospicua presenza di [[Fiume|fiumi]], [[Torrente|torrenti]] e [[Risorgiva|fontanili]], che formano un vero e proprio groviglio idrico, sia per questioni legate ai lavori di canalizzazioni e di deviazione dei corsi d'acqua eseguite dall'uomo, aventi il proprio inizio durante l'[[Storia romana|epoca romana]], che hanno portato alla realizzazione di numerose [[roggia|rogge]], [[Canale artificiale|canali]] e [[Lago artificiale|laghi artificiali]]. Visto che l'acqua è abbondante e facilmente raggiungibile, nel Monzese gli [[Civiltà romana|antichi Romani]] non realizzarono mai [[Acquedotto romano|acquedotti]]<ref>Felice Poggi, ''Idrografia nei dintorni di Milano nell'era romana'', Milano, 1911.</ref>.
Un popolo dell'antica [[Gallia]], gli [[Insubri]], valicate le [[Alpi]], si era stabilito intorno a ''Mediolanum'' ([[Milano]]), dividendosi in numerosi villaggi. In precedenza nella zona dell'antico ''vicus'' di Monza una tribù [[Celti|gallo-celtica]] aveva già fondato un villaggio in riva al fiume [[Lambro]], così le due popolazioni si fusero.
 
[[File:1.1.11.vallelambro 144.JPG|thumb|[[Stramazzo]] sul [[Canale Villoresi]] nell'attraversamento di Monza.]]
=== L'epoca romana ===
I corsi d'acqua più importanti che interessano Monza e i comuni limitrofi sono i fiumi [[Lambro]], [[Adda]] e [[Seveso (fiume)|Seveso]], i torrenti [[Molgora]], [[Certesa]], [[Molgoretta]], e il [[Canale Villoresi]].
Nell'anno [[222 a.C.]] i consoli romani [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] e [[Marco Claudio Marcello]] sottomisero i Galli Insubri.
La regione tuttavia, pochi anni più tardi, si sollevò all'arrivo di [[Annibale]] ([[218 a.C.]]). Tornata nell'orbita di Roma nei primi decenni del [[II secolo a.C.]], la [[Gallia Cisalpina]] ottenne da [[Giulio Cesare]] la cittadinanza romana nel [[49 a.C.]] (''Lex Roscia'').
 
=== Clima ===
Le prime testimonianze del ''vicus'' romano di Monza ci vengono da due iscrizioni su stele di pietra risalenti al [[I secolo d.C.]], ritrovate l'una nella chiesa di S.Maria in Carrobìolo, l'altra nei giardini di Villa Reale.
[[File:Yellow In The Red (126259983).jpeg|thumb|I [[Giardini Reali di Monza|Giardini Reali]] della [[Villa Reale di Monza|Reggia di Monza]] in una foto dell'autunno 2015]]
Monza è situata nel bacino della Pianura Padana ed è caratterizzata da un [[clima continentale|clima subcontinentale]] con una [[escursione termica]] annua minore di quella riscontrabile nelle città della bassa pianura padana<ref>{{Cita web|url=http://www.centrometeoitaliano.it/notizie-meteo/il-clima-dell-italia/|titolo=Il clima dell'Italia|accesso=21 giugno 2018|dataarchivio=19 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151119230314/http://www.centrometeoitaliano.it/notizie-meteo/il-clima-dell-italia/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://imparareconlageografia.blogspot.it/2014/06/la-regione-continentale-temperata.html?|titolo=La regione continentale temperata|accesso = 21 giugno 2018}}</ref>, a causa della sua altitudine e della vicinanza alle Alpi.
 
Monza, al contrario della gran parte della Pianura Padana, ha un minore tasso di umidità che si attesta al 70%<ref>{{Cita web|url=http://www.centrometeo.com/previsioni-meteo/previsioni-meteo-regionali/5658-meteo-e-clima-in-provincia-di-monza-e-della-brianza |titolo=Meteo e Clima in Provincia di Monza e della Brianza |autore= |sito=centrometeo.com |data= |accesso=6 giugno 2018 }}</ref>.
Il nome latino della città era probabilmente '''Modicia''' (come testimonia la dedica incisa su di un'[[ara]] del II secolo dedicata ad [[Ercole]] dagli ''Juvenes Modiciates'') anche se non lo si ritrova menzionato nei documenti né di età repubblicana, né imperiale.[[Immagine:Chiostro_del_duomo_di_monza,_sarcofago_di_audasia_cales,_iii_sec..JPG|thumb|right|200px|Sarcofago di Audasia Cales,III secolo, Monza, Chiostro del Duomo]]
Gli inverni monzesi sono quindi molto più freddi rispetto a quelli delle città costiere, senza però raggiungere gli estremi tipici dell'[[Europa centrale]] grazie alla latitudine più meridionale e alla protezione fornita dalla catena delle [[Alpi]]. Le estati invece sono calde e decisamente [[Afa (meteorologia)|afose]].
Nel complesso le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] nell'area monzese sono ben distribuite nel corso dell'anno anche se la stagione invernale registra periodi relativamente lunghi senza precipitazioni, con un minimo di circa 40&nbsp;mm a febbraio. Le stagioni intermedie sono piovose, specialmente il medio [[autunno]] e la [[primavera]].
 
Prima degli [[anni 1990|anni novanta]] le nevicate invernali erano frequenti. Considerando il periodo che va dagli anni sessanta agli anni novanta del XX secolo, la "media nivometrica" della città di Monza (ovvero i centimetri totali medi annui di accumulo nevoso) è più bassa di quella di alcune città del nord-ovest e dell'[[Emilia]] (come [[Piacenza]], [[Parma]], [[Bologna]], [[Torino]]), ma più elevata di altre città del nord-est (come [[Udine]], [[Verona]], [[Venezia]]) fermandosi a 25,2&nbsp;cm annui in città.
Della Monza romana sono rimaste ulteriori testimonianze quali ceramiche, grezze o dipinte, di uso quotidiano, are dedicate a Giove, Ercole e Mercurio, iscrizioni, sarcofagi e lapidi sepolcrali ed epigrafi di militari, commercianti e piccoli proprietari, spesso dai nomi celtici romanizzati.
 
Gli estremi termici di Monza sono generalmente di 30&nbsp;°C le massime e le minime i -2&nbsp;°C.
Dai ritrovamenti pare che il nucleo principale della città fosse sulla sponda destra del fiume Lambro verso il Duomo, e sulla sponda sinistra verso l'odierna chiesa di S.Maurizio. Le due zone erano collegate dall'unico monumento tuttora rimasto della Monza romana: il [[Ponte d'Arena|ponte]] sul fiume Lambro detto "''di Arena''", così chiamato perché si trovava nelle vicinanze di un luogo in cui i giovani praticavano attività ginnico-sportive.
Il ponte (che fu demolito nel XIX secolo per far posto all'odierno ''Ponte dei leoni'') era lungo 70 m e largo 4, era composto di sette archi ribassati in cotto e serizzo, uno dei quali è tuttora visibile. Da qui passava la strada che da Milano conduceva a Lecco.
 
Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trentennio [[1971]]-[[2001]] e pubblicati nell'Atlante Climatico d'Italia del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]] relativo al citato trentennio<ref>{{cita web|url=http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/%28080%29Milano%20Linate.pdf|titolo=Tabelle climatiche 1971-2000 della stazione meteorologica di Milano Linate dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare|accesso=21 giugno 2018}}</ref>.
Nella [[Regioni dell'Italia augustea|ripartizione]] di [[Augusto]] Modicia era inclusa nella [[Regio XI Transpadana|Regio XI]], il cui territorio corrispondeva all'antica [[Gallia Transpadana]].
 
{{ClimaAnnuale
La città non era un municipio autonomo in quanto per la relativa vicinanza dipendeva dal municipio di ''Mediolanum''; la sua importanza cominciò a manifestarsi dalla fine del [[III secolo]] anche se il luogo continuò a mantenere un carattere essenzialmente agricolo.
| nome = Monza<ref name="it.climate-data.org">https://it.climate-data.org/___location/1103/</ref>
<br />Come in tutte le zone rurali dell'impero, anche in Brianza il Cristianesimo si affermò più tardi rispetto alle città.
| tempmax01 = 4.9
| tempmax02 = 7.8
| tempmax03 = 13.1
| tempmax04 = 17.8
| tempmax05 = 22.1
| tempmax06 = 25.9
| tempmax07 = 28.5
| tempmax08 = 27.2
| tempmax09 = 23.6
| tempmax10 = 17.1
| tempmax11 = 10.7
| tempmax12 = 6.1
| tempmin01 = -1.2
| tempmin02 = 0.5
| tempmin03 = 3.9
| tempmin04 = 7.6
| tempmin05 = 11.6
| tempmin06 = 15.3
| tempmin07 = 17.6
| tempmin08 = 17
| tempmin09 = 14.1
| tempmin10 = 9
| tempmin11 = 4.1
| tempmin12 = 0.2
| pioggia01 = 60
| pioggia02 = 61
| pioggia03 = 77
| pioggia04 = 93
| pioggia05 = 101
| pioggia06 = 101
| pioggia07 = 75
| pioggia08 = 96
| pioggia09 = 87
| pioggia10 = 116
| pioggia11 = 108
| pioggia12 = 69
}}
 
== Origine del nome ==
Nell'ultimo periodo della decadenza dell'impero, nel [[402]] i [[Goti]] di [[Alarico]] saccheggiarono la regione Transpadana.
[[File:Fratelli zavattari, storie della regina teodolinda, 1444, monza, duomo.jpg|thumb|upright=1.5|''Sogno e partenza di Teodolinda''<br>dagli affreschi della [[cappella di Teodolinda]]<br>[[Duomo di Monza]].]]
 
Secondo una leggenda, la regina [[Teodolinda]], per riposarsi durante una battuta di caccia del re e della corte longobarda, si addormentò lungo la riva del fiume Lambro. In sogno avrebbe visto una colomba, simbolo dello [[Spirito santo]], che le avrebbe pronunciato la parola ''modo'', ad indicare che avrebbe dovuto dedicare quel luogo a Dio.
=== Dal V all'VIII secolo ===
La regina a quel punto avrebbe risposto ''etiam'', indicando la sua piena accondiscendenza al volere divino.
Alla disgregazione dell'impero romano Monza condivide le vicende dell'intera Italia e subisce lo stanziamento di nuovi popoli.
<br>Dall'unione delle due parole ''modo'' ed ''etiam'' sarebbe poi quindi nato il nome della città: ''Modoetia''.
 
L'episodio è narrato, insieme ad altri della vita della regina, nel ciclo di affreschi, eseguito nel XV secolo dai fratelli [[Zavattari]], che decora interamente le pareti della [[Cappella di Teodolinda]] nel [[Duomo di Monza]].
Dapprima gli [[Eruli]] di [[Odoacre]], che depone l'ultimo imperatore romano ([[476]]).
 
== Storia ==
Quindi gli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico]] ([[493]]), che sceglie proprio Monza come una delle sue residenze e vi fa costruire un proprio ''Palatium magnum''. Del [[Palazzo di Teodorico (Monza)|Palazzo di Teodorico]], peraltro menzionato da Paolo Diacono nella sia ''Historia Langobardorum'', non è rimasta traccia apparente.
{{vedi anche|Storia di Monza}}
=== Epoca celtica ===
[[File:Gallia cisalpina.jpg|miniatura|sinistra|Popolazioni [[celti]]che (in verde) della Gallia cisalpina]]
 
Urne e corredi funerari, armi, lucerne, spilloni, vasellame vario: questi ritrovamenti databili all'[[età del bronzo]] (circa [[II millennio a.C.]]) sono state scoperti sia nella provincia monzese che nell'attuale città sul finire del XX secolo: questi ritrovamenti oggi sono conservati nei depositi dei Musei Civici.
Poi la guerra voluta da [[Giustiniano]] contro i Goti porta alla riconquista [[Guerra gotica (535-553)|bizantina]] dell'Italia ([[553]]).
 
Documentata è anche la sicura presenza nella regione di comunità socialmente organizzate di origine [[celti]]ca.
Infine l'arrivo in Italia dei [[Longobardi]] ([[568]]), guidati dal loro re [[Alboino]]: la conquista longobarda si estenderà a larga parte del territorio italiano ([[Langobardia Major]] e [[Langobardia Minor]]) e comporterà un ruolo storicamente importante per la città di Monza (''Modoetia'').
Infatti la tribù celtica degli [[Insubri]], valicate le [[Alpi]], si era stabilita intorno a ''Mediolanum'' ([[Milano]]), dividendosi in numerosi villaggi, tra cui quello che sarebbe diventata l'odierna Monza.
 
[[Plinio il Vecchio]] descrive gli abitanti della zona come dediti alla pastorizia e all'agricoltura di rape, frumento e vite. Fiorente era l'allevamento di maiali grazie all'abbondanza di boschi di querce.
=== I Longobardi e Teodolinda ===
[[File:Nuremberg_chronicles_-_Theudelinda%2C_Queen_of_the_Lombards_%28CLr%29.jpg|thumb|left|200px|La regina Teodolinda (stampa colorata del XV secolo).]]
 
=== Epoca romana ===
Non si hanno notizie storiche su Monza per tutto il periodo che intercorre tra la morte di Teodorico ed il regno di [[Autari]] che invece sarà, insieme a quello del suo successore [[Agilulfo]], molto importante politicamente per la città.
Nell'anno [[222 a.C.]] i consoli romani [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] e [[Marco Claudio Marcello]] sottomisero i [[Celti]] [[insubri]] che tuttavia, pochi anni più tardi, si sollevarono all'arrivo di [[Annibale]] ([[218 a.C.]]).<br />Tornata nell'orbita di Roma nei primi decenni del [[II secolo a.C.]], la [[Gallia Cisalpina]] fu integrata con un diffuso insediamento di coloni e ottenne da [[Giulio Cesare]] la cittadinanza romana nel [[49 a.C.]] (''[[Lex Roscia]]'').
 
[[File:Shepherd Map of Ancient Italy, Northern Part.jpg|thumb|upright=1.0|left|Regio XI Augustea<br />Gallia transpadana]]
Autari, terzo re in Italia dei [[Longobardi]], aveva sposato, nel [[589]], [[Teodolinda]], principessa [[cattolica]] bavarese, figlia del duca [[Garibaldo I di Baviera|Garibaldo]] e di [[Valdrada]] principessa della stirpe longobarda dei [[Letingi]].
Nella [[Regioni dell'Italia augustea|ripartizione]] di [[Augusto]] Modicia era inclusa nella [[Regio XI Transpadana|Regio XI]], il cui territorio corrispondeva all'antica [[Gallia Transpadana]].
 
La città non era un municipio autonomo in quanto per la relativa vicinanza dipendeva dal municipio di ''Mediolanum''; nodo stradale importante per le vie che collegavano Milano a Como e a Bergamo, la sua importanza cominciò a manifestarsi dalla fine del [[III secolo]] anche se il luogo continuò a mantenere un carattere essenzialmente agricolo.
Morto improvvisamente Autari nel [[590]], Teodolinda sposò in seconde nozze il [[duca di Torino]], [[Agilulfo]], incoronato re d'Italia. La coppia regale stabilì a Milano la propria capitale e a Monza la residenza estiva; Teodolinda si fece allora costruire [[Palazzo Reale (Monza)|un ricco palazzo]] a Monza. Anche di questa residenza regale non è rimasta traccia, se non nell'iscrizione sull'''[[Evangeliario di Teodolinda|Evangeliario]]'' donato dalla regina alla chiesa di San Giovanni.
 
Il nome latino della città era probabilmente ''Mòdicia'' (come testimonia la dedica incisa su di un'[[Altare#Religione romana|ara]] del [[II secolo]] dedicata ad [[Ercole]] dagli ''Juvenes Modiciates'') anche se non lo si ritrova menzionato nei documenti né di età repubblicana, né imperiale.
Teodolinda fece anche costruire, nel [[595]], vicino al suo palazzo e sulla riva del fiume Lambro un ''oraculum'', cioè un luogo di preghiera, presto ampliato e dotato di molti ornamenti d'oro e d'argento: la prima [[Basilica di San Giovanni Battista (Monza)|basilica di San Giovanni Battista]], adiacente il Palazzo Reale. Tutto ciò secondo la testimonianza dello storico longobardo [[Paolo Diacono]] ([[VIII secolo]]), che nella sua ''[[Historia Langobardorum]]'' scrisse: «''[...] Theudelinda regina basilicam costruxerat, qui locus supra Mediolanum duodecim milibus abest, [...]''»<ref>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', [[s:la:Historia Langobardorum - Liber IV|IV, 21]].</ref>.
 
Dai ritrovamenti archeologici si è trovato che il nucleo principale della città era sulla sponda destra del fiume Lambro verso il Duomo, e un secondo nucleo, forse più tardo, era sulla sponda sinistra verso l'odierna [[Chiesa di San Maurizio (Monza)|chiesa di San Maurizio]].
Vestigia del tempio teodolindeo, quali muri del [[VI secolo]], iscrizioni, lastre decorate a soggetto religioso si trovano tuttora a far parte dell'odierno [[Duomo di Monza|Duomo]], che forse ne comprende alcune navate. A lato dell'abside rimane anche una torre longobarda usata più tardi come campanile del Duomo e forse in origine posta a difesa dell'adiacente Palazzo Reale.
 
Le due zone erano collegate dall'unico monumento tuttora rimasto della Monza romana: il [[Ponte d'Arena|ponte]] sul fiume Lambro detto "di Arena".
[[File:Agilulf's Italy.gif|thumb|200px|right|I domini longobardi alla morte di [[Agilulfo]] ([[616]])]]
Più tardi nacque una leggenda riguardo alla costruzione dell'oraculum. Secondo la tradizione infatti Teodolinda, addormentatasi lungo la riva del Lambro durante una battuta di caccia del re e della corte longobarda, avrebbe visto in sogno una colomba, simbolo dello Spirito santo, che le avrebbe pronunciato la parola ''modo'', ad indicare che avrebbe dovuto dedicare quel luogo a Dio. La regina a quel punto avrebbe risposto ''etiam'', indicando la sua accondiscendenza al volere divino. Dall'unione delle due parole ''modo'' ed ''etiam'' sarebbe poi nato il nome della città: ''Modoetia''. L'episodio è narrato, insieme ad altri della vita della regina, nel ciclo di affreschi dei fratelli [[Zavattari]] che decorano interamente le pareti della [[Cappella di Teodolinda]] nel '''[[Duomo di Monza]]'''.
 
Il ponte sarebbe così chiamato perché si trovava nelle vicinanze di un luogo in cui i giovani praticavano attività ginnico-sportive; un'altra ipotesi si riferisce invece alla possibile esistenza di un piccolo anfiteatro, sulla riva sinistra del fiume, come suggerito dalla curva ellittica descritta dall'andamento dell'attuale via Vittorio Emanuele II<ref>V. Maspero, ''Storia di Monza'', pag. 21.</ref>.
[[Papa Gregorio I|Papa Gregorio Magno]], grazie all'influenza della regina, sostenne la conversione al [[cattolicesimo]] del popolo longobardo, ancora in gran parte [[Paganesimo|pagano]] o [[Arianesimo|ariano]]. Per incoraggiare e confermare la fede del popolo il papa donò una serie di oggetti di culto, molti dei quali, carichi di valore storico ed artistico, sono ancora oggi conservati nel [[museo Serpero di Monza|museo]] del Duomo, insieme anche a numerosi oggetti d'arte di questo popolo: tra questi l'[[Evangeliario di Teodolinda]], che papa [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] donò nel 603 alla regina dei Longobardi.
 
Il ponte (che fu demolito nel XIX secolo per far posto all'odierno ponte dei Leoni) era lungo 70&nbsp;m e largo 4, era composto di sette archi ribassati in cotto e serizzo, uno dei quali è tuttora visibile. Da qui passava la strada che da Milano conduceva a Lecco e a Bergamo.
Teodolinda morì nel [[627]] e venne sepolta nell'Oraculum. Nel [[1308]] i suoi resti furono trasferiti in un sarcofago nella Cappella a lei dedicata.
 
[[File:Duomo di monza, retro, scavi 0.JPG|thumb|Ninfeo tardo romano<br />presso la ''Casa dei Decumani''.]]
Dopo Teodolinda la Chiesa monzese andò assumendo un'importanza spirituale e temporale sempre maggiore. A suo capo fu posto un [[Arciprete di Monza|"Diacono custode"]] (che successivamente, nell'anno [[879]], divenne "[[Arciprete di Monza|Arciprete]]"). In questo periodo la Basilica monzese e le sue terre furono prima soggette a "''Principi''", cioè a feudatari inviati dai re longobardi residenti a [[Pavia]].
Della Monza romana sono rimaste varie testimonianze quali ceramiche, grezze o dipinte, di uso quotidiano, are dedicate a [[Giove (divinità)|Giove]], [[Ercole]] e [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], iscrizioni, [[Sarcofago di Audasia Cale|sarcofagi]], lapidi sepolcrali ed epigrafi di militari, commercianti e piccoli proprietari, spesso dai nomi celtici romanizzati.
<br />Più tardi l'Arciprete di Monza giunse ad associare il potere temporale a quello spirituale.
 
Le fondazioni di un [[ninfeo]] tardo romano sono state risistemate nel giardino della cosiddetta [[Casa dei Decumani (Monza)|casa dei Decumani]], poco lontano dal luogo del ritrovamento avvenuto ad est della cappella del Rosario del Duomo.
[[File:Corona ferrea, monza.jpg|thumb|200px|left|La [[Corona Ferrea]] (Monza, Museo del Duomo)]]
In una zona non molto distante poteva anche trovarsi un'area sepolcrale, poiché i relativi materiali lapidei di recinzione furono reimpiegati come pilastri della stessa casa dei Decumani.
Nell'anno [[774]] i Longobardi di [[Desiderio]] sono sconfitti dai Franchi di [[Carlo Magno]] che riceve la [[Corona Ferrea]] nel [[775]].
 
Nell'ultimo periodo della decadenza dell'impero, nel [[402]], i [[Goti]] di [[Alarico]] saccheggiarono la regione Transpadana.
=== IX secolo ===
Nell'[[843]] l'[[Impero carolingio]] viene diviso in tre regni: Monza fa parte del [[Regnum Italiae|Regno d'Italia]], assegnato a [[Lotario I del Sacro Romano Impero|Lotario I]].
 
=== Epoca medioevale ===
Negli stessi anni Monza diviene possesso del conte franco [[Ugo di Tours]].
Alla disgregazione dell'impero romano Monza condivide le vicende dell'intera Italia che subisce lo stanziamento di nuovi popoli.
 
Dapprima gli [[Eruli]] di [[Odoacre]], che depone l'[[Romolo Augusto|ultimo imperatore romano]] ([[476]]).
=== X secolo ===
Il [[Glossario di Monza]] risale probabilmente ai primi decenni del secolo X.
 
Quindi gli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico il Grande|Teodorico]] ([[493]]), che sceglie proprio Monza come una delle sue residenze e vi fa costruire un proprio ''Palatium magnum''. Purtroppo del palazzo di Teodorico, peraltro menzionato da Paolo Diacono<ref>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'' (IV,21)</ref> nella sua ''Historia Langobardorum'', non è rimasta traccia apparente.
Con [[Berengario del Friuli|Berengario]] ([[850]]-[[924]]), duca del Friuli, divenuto [[Regnum Italiae|re d'Italia]] e poi, nel [[915]], anche imperatore del [[Sacro Romano Imperatore|Sacro Romano Impero]], Monza torna nuovamente ad assumere l'importanza perduta dopo la morte della regina Teodolinda.
<br />Berengario, incoronatovi imperatore con la Corona Ferrea, sceglie Monza come ''Sede imperiale'' e dalla città emana molti decreti per il governo dell'impero stesso. Vi fa anche costruire un ''castrum'' fortificato contro le incursioni degli Ungari.
<br />Sotto il suo regno Monza poté godere di una certa indipendenza: disponeva infatti di un proprio sistema di pesi e di misure; poteva anche confiscare beni e contrassegnare gli atti notarili con proprie segnature.
 
Poi la [[Guerra gotica (535-553)|guerra]] mossa da [[Giustiniano]] contro i Goti che porta alla riconquista bizantina dell'Italia ([[553]]).
Berengario I fu molto generoso con Monza donando numerose opere al suo [[Duomo di Monza|Duomo]], tra cui la famosa [[Croce di Berengario|Croce]], e concedendo ampi benefici ai suoi 32 canonici ed alle altre chiese. In particolare il dominio della chiesa monzese divenne consistente ed il suo Arciprete venne a riunire i ruoli di capo della Basilica e di ''Signore'' con potere politico.
 
Infine l'arrivo in Italia dei [[Longobardi]] ([[568]]), guidati dal loro re [[Alboino]]: la conquista longobarda si estenderà a larga parte del territorio italiano ([[Langobardia Maior]] e [[Langobardia Minor]]) e comporterà un ruolo storicamente importante per la città di Monza (''Modoetia'').
Monza città fortificata ospitò, nel [[980]], [[Ottone II del Sacro Romano Impero|Ottone II]] proveniente dalla [[Germania]] . Nell'anno [[1000]] suo figlio [[Ottone III del Sacro Romano Impero|Ottone III]] divenne protettore di Monza e di tutti i suoi possedimenti: [[Bulciago]], [[Cremella]], [[Lurago d'Erba|Lurago]], [[Locate]] e [[Garlate]].
 
[[File:Corona ferrea, monza.jpg|thumb|left|La [[Corona ferrea]]<br />Monza, [[Museo Serpero|Museo del Duomo]].]]
La potenza economica della città ed il suo prestigio come sede di incoronazione affermatosi nel corso del X secolo andrà consolidandosi nei due secoli successivi, suscitando la rivalità di Milano che cercherà con varie e alterne vicende di sotttometterla.
[[File:Agilulf's Italy-it.svg|thumb|left|I domini longobardi alla morte di [[Agilulfo]] ([[616]]).]]
Non si hanno notizie storiche su Monza per tutto il periodo che intercorre tra la morte di [[Teodorico il Grande|Teodorico]] ed il regno di [[Autari]] che invece sarà, insieme a quello del suo successore [[Agilulfo]], molto importante politicamente per la città.
 
Autari, [[Sovrani longobardi|terzo re]] in Italia dei [[Longobardi]], aveva sposato, nel [[589]], [[Teodolinda]], principessa [[Cattolicesimo|cattolica]] bavarese, figlia del duca [[Garibaldo I di Baviera|Garibaldo]] e di [[Valdrada (Longobardi)|Valdrada]] principessa della stirpe longobarda dei [[Letingi]].
=== XI secolo ===
Nel [[1018]], [[Ariberto d'Intimiano]] ([[970]]-[[1045]]), Signore di Monza, viene consacrato vescovo di [[Milano]]: così la città perde la propria autonomia rispetto alla potente e troppo vicina Milano. Sono gli anni che vedono le lotte tra Ariberto e l'imperatore [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II]]. Alla sua morte, Ariberto lascia importanti donazioni alla [[Duomo di Monza|Basilica]] e al clero monzese.
 
Morto improvvisamente Autari nel [[590]], Teodolinda sposò in seconde nozze il [[duca di Torino]], [[Agilulfo]], incoronato re d'Italia. La coppia regale stabilì a Milano la propria capitale e a Monza la residenza estiva; Teodolinda si fece allora costruire [[Palazzo Reale (Monza)|un ricco palazzo]] a Monza. Anche di questa residenza regale non è rimasta traccia, se non nell'iscrizione sull'''[[Evangeliario di Teodolinda|Evangeliario]]'' donato dalla regina alla chiesa di San Giovanni.
Non si hanno documenti certi per ricostruire storicamente l'origine del '''Comune di Monza'''. La maggior parte degli studiosi propende per collocarla alla fine dell'[[XI secolo]], o all'inizio di quello successivo, come reazione al forte potere politico esercitato dall'[[Arciprete di Monza|Arciprete]] sulla città.
 
Teodolinda fece anche costruire, nel [[595]], vicino al suo palazzo e sulla riva del fiume Lambro un ''oraculum'', cioè un luogo di preghiera, presto ampliato e dotato di molti ornamenti d'oro e d'argento: la prima [[Basilica di San Giovanni Battista (Monza)|basilica di San Giovanni Battista]], adiacente al Palazzo Reale. Tutto ciò secondo la testimonianza dello storico longobardo [[Paolo Diacono]] ([[VIII secolo]]), che nella sua ''[[Historia Langobardorum]]'' scrisse: {{citazione|[…] ''Theudelinda regina basilicam costruxerat, qui locus supra Mediolanum duodecim milibus abest,'' […]<ref>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', [[s:la:Historia Langobardorum - Liber IV|IV, 21]].</ref>.}}
=== XII Secolo ===
Vestigia del tempio teodolindeo, quali muri del [[VI secolo]], iscrizioni, lastre decorate a soggetto religioso si trovano tuttora a far parte dell'odierno [[Duomo di Monza|Duomo]], che forse ne comprende alcune navate. A lato dell'abside rimane anche una [[torre longobarda (Monza)|torre longobarda]] usata più tardi come campanile della Basilica e forse in origine posta a difesa dell'adiacente Palazzo Reale.
[[File:Konrad III Miniatur 13 Jahrhundert.jpg|thumb|right|150px|Corrado III di Svevia.]]
Si stima che la città di Monza contasse circa settemila abitanti. L'agricoltura ne costituisce l'attività prevalente, anche se l'artigianato inizia a crescervi d'importanza.
 
[[File:Arte longobarda, evangelario di teodolinda, 603, monza, san giovanni battista, tesoro.jpg|thumb|upright=1.4|Evangeliario di Teodolinda<br>[[Museo e tesoro del duomo di Monza]].]]
Nel [[1128]], a Monza nella chiesa di [[chiesa di San Michele (Monza)|San Michele]], [[Corrado III del Sacro Romano Impero|Corrado III di Svevia]], della famiglia degli Hohenstaufen, viene incoronato [[Regnum Italiae|Re d'Italia]] dall'arcivescovo di Milano [[Anselmo Pusterla]]. Non si sa con certezza quale fu la corona usata in questa cerimonia poiché la basilica ne possedeva tre: quella di Teodolinda, la [[Corona Ferrea]] e quella di [[Agilulfo]]. Però le prime due si ritengono poco adatte per una incoronazione per le loro dimensioni, troppo piccole; rimarrebbe la [[corona di Agilulfo]], che viene fatta risalire non all'epoca longobarda, ma al secolo XI e che oggi non è più a Monza perché è stata fusa a [[Parigi]] dove fu portata da Napoleone alla fine del [[XVIII secolo]].
[[Papa Gregorio I|Papa Gregorio Magno]], grazie all'influenza della regina, sostenne la conversione al [[cattolicesimo]] del popolo longobardo, ancora in gran parte [[Paganesimo|pagano]] o [[Arianesimo|ariano]]. Per incoraggiare e confermare la fede del popolo il papa donò una serie di oggetti di culto, molti dei quali, carichi di valore storico ed artistico, sono ancora oggi conservati nel [[museo Serpero di Monza|museo]] del Duomo, insieme anche a numerosi oggetti d'arte di questo popolo: tra questi l'[[Evangeliario di Teodolinda]], che papa [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] donò nel 603 alla regina dei Longobardi.
 
Teodolinda morì nel [[627]] e venne sepolta nell'Oraculum.<ref>Nel 1989, sotto il pavimento del Duomo di Monza sono state rinvenute tre tombe [[Alto Medioevo|altomedievali]] con antichi motivi ornamentali, una delle quali è doppia. Si ritenuto che si tratti delle possibili tombe di Teodolinda, Agilulfo e Adaloaldo, V.Maspero, ''Storia di Monza'', 2007</ref>. Nel [[1308]] i suoi resti furono trasferiti in un sarcofago nella [[Cappella di Teodolinda|Cappella]] a lei dedicata.
Nel terzo decennio del secolo nasce a Monza [[San Gerardo dei Tintori]], fondatore di un ospedale.
 
Dopo Teodolinda la Chiesa monzese andò assumendo un'importanza spirituale e temporale sempre maggiore. A suo capo fu posto un [[Arciprete di Monza|"Diacono custode"]] (che successivamente, nell'anno [[879]], divenne "[[Arciprete di Monza|Arciprete]]"). In questo periodo la Basilica monzese e le sue terre furono prima soggette a "Principi", cioè a feudatari inviati dai re longobardi residenti a [[Pavia]].
Nel [[1135]] Corrado III deve cedere il proprio regno a [[Lotario III del Sacro Romano Impero|Lotario III]] (secondo un'altra numerazione, Lotario II). Nello stesso anno [[papa Innocenzo II]] prende la Chiesa di Monza sotto la protezione apostolica e ne conferma i beni e i privilegi.
 
Più tardi l'[[Arciprete di Monza]] giunse ad associare il potere temporale a quello spirituale.
L'anno successivo Lotario garantisce al clero monzese l'indipendenza da Milano: Monza riacquista così la propria autonomia che non è solamente limitata al governo feudale di terre e di beni, ma è estesa anche al potere spirituale: infatti, mentre è negata ad altri, all'arciprete di Monza è confermata la facoltà di ordinare i chierici della propria chiesa (anno [[1150]]); naturalmente tale autonomia non fu mai assoluta, non potendosi svincolare completamente dall'autorità del vescovo di [[Milano]].
 
Nell'anno [[774]] i Longobardi di [[Desiderio (re)|Desiderio]] sono sconfitti dai Franchi di [[Carlo Magno]] che riceve la [[Corona ferrea]] nel [[775]].
[[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico I Barbarossa]] succede allo zio Corrado III di Svevia ed è due volte nella città di Monza: nel [[1158]] e nel [[1163]].
In questo periodo la città torna ad assumere grande importanza e riacquista la propria indipendenza da Milano, città fortemente ostile all'imperatore.
 
In seguito la città entrò nei domini del [[Sacro Romano Impero]], pur con ampi margini di autonomia, e infine, dall'[[XI secolo]], entrò nell'orbita di [[Milano]].
Federico dichiara Monza di sua proprietà e le concede anche la "''curraria''" (cioè il diritto di riscuotere la dogana sulle strade), diritto solitamente concesso solo alle città di "''sede regia''".
<br />Nel periodo delle lotte contro Milano e le altre città della [[Lega Lombarda|Lega]], Monza è soprattutto un centro amministrativo per il Barbarossa.
 
Monza è stata inoltre sotto la signoria dell'illustre casato dei [[Morigi|Principi Morigia]] alleati dei [[Visconti]].
L'indipendenza monzese dura fino al [[1185]] quando il Barbarossa, conclusa con la Lega la [[pace di Costanza]], deve abbandonare la città al predominio di Milano che la sottomette nuovamente e si appropria del Tesoro del Duomo.
 
=== Epoca moderna ===
Nel [[1185]] [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]], figlio del Barbarossa, è incoronato re a Monza, in occasione delle sue nozze con [[Costanza d'Altavilla]], erede del Regno Normanno.
[[Comune medievale|Libero comune]] nel [[XIII secolo]], nel [[XIV secolo]] Monza entrò nei domini dei [[Visconti]] di Milano, dei quali seguì la sorte passando poi sotto il [[Conte di Monza|dominio]] della potente famiglia Durini di Milano in pieno periodo di occupazione spagnola. I Durini diedero alla città e a tutto il suo esteso territorio un impulso economico e culturale di grande rilievo, costruirono importanti edifici commissionati ai più importanti architetti del tempo, diedero vita a grandi campagne decorative nei loro palazzi così come nel Duomo, in cui operarono gli stessi artisti scelti dai [[Durini]] per il fastoso palazzo di Milano in via Durini.
[[Immagine:Duomo_di_monza%2C_bottega_di_matteo_da_campio%2C_lastra_dell%27incoronazione_02.JPG|thumb|left|200px| Scena di incoronazione, Monza, Duomo]]
Vengono costruite le prime ville storiche monzesi.
 
Alla fine della [[guerra di successione spagnola]] ([[1713]]), il Ducato di Milano viene assegnato alla casa degli [[Asburgo d'Austria]]. Questo periodo storico corrisponde ad una stagione di rinascita della città, con un notevole sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato.
=== XIII secolo ===
[[File:MonzaArengario4.JPG|left|thumb|L'Arengario]]
Il Comune di Monza trova il suo simbolo distintivo nell' [[Arengario di Monza|Arengario]]. Il palazzo civico destinato a contrapporsi idealmente al [[Duomo di Monza|Duomo]], centro del potere religioso viene costruito alla fine del Duecento.
A quegli anni risale anche il primo [[stemma della città di Monza]]: uno scudo azzurro nel quale campeggia una Luna crescente di colore rosso, con un bianco semicerchio al mento. Se ne trova una rappresentazione nel ''Codice degli Statuti del Comune di Monza'' nella [[Biblioteca Capitolare (Monza)|Biblioteca Capitolare]] del Duomo.
 
[[File:Monza villa reale 02.JPG|thumb|Facciata della [[Villa Reale di Monza]] verso i [[Giardini Reali di Monza|giardini]] da nord-est]]
Altro luogo tipico duecentesco è il cosiddetto ''Pratum magnum'', grande area aperta destinata a mercato (corrisponde all'odierna piazza Trento e Trieste).
L'imperatrice [[Maria Teresa d'Asburgo|Maria Teresa]] fa edificare per il figlio [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando]], Governatore di Milano, la [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]] (1777-1780). La scelta di Monza era dovuta, oltre che alla bellezza del paesaggio, anche alla posizione strategica e al fatto di essere facilmente collegata a Vienna oltre che per la sua vicinanza con [[Milano]]. La costruzione è compiuta in tre anni dall'architetto [[Foligno|folignate]] [[Giuseppe Piermarini]]. I Durini furono determinanti oltre che per i rapporti che tenevano con gli Asburgo e per il prestigio della loro corte che tenevano a Monza di artisti e intellettuali a influenzare la scelta di Maria Teresa d'Austria a portare proprio in questa città la corte asburgica, edificandovi così la villa arciducale, ora chiamata Villa Reale. I Durini dominarono la città e il suo territorio fino alla fine del regime feudale.
 
=== Epoca contemporanea ===
Già all'inizio del [[XII secolo]] Monza era un luogo fortificato; con il libero Comune era venuta a cambiare la stessa struttura [[medioevo|medioevale]] della città. Infatti, all'attività agricola si affiancava la lavorazione artigianale dei panni e, in grandi cascine fuori dalle mura, si sviluppava la lavorazione delle lane.
==== Da Napoleone alla Seconda guerra mondiale ====
A conclusione della campagna d'Italia di [[Napoleone Bonaparte]] ([[1796]]) il Ducato di Milano viene ceduto alla Repubblica Francese ed entra poi a far parte della [[Repubblica Cisalpina]] (che, nel [[1802]], diverrà [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]]).
 
Invisa ai francesi come simbolo del potere aristocratico, la [[Villa Reale di Monza|Villa di Monza]] viene venduta per essere demolita, ma le proteste dei cittadini ne ottengono la salvezza anche se l'abbandono provoca il degrado del complesso.
In questo periodo il Comune è nuovamente legato, per le scelte politiche, a quello di Milano che nel [[1221]] sostiene Monza, il cui podestà era stato [[scomunica]]to dall'arcivescovo di Milano [[Enrico da Settala]].
 
Due terzi degli ori e degli argenti del famoso Tesoro della basilica monzese vengono consegnati alla zecca di Milano, che li trasforma in monete per "rimborsare" le spese di guerra francesi. Bonaparte si impossessa anche dei [[Museo e tesoro del duomo di Monza|tesori della basilica]] e dei libri della [[Biblioteca capitolare di Monza|Biblioteca capitolare]] che vanno ad arricchire la [[Biblioteca nazionale di Francia]]. Invece la Corona ferrea viene lasciata provvisoriamente a Monza.
Nel [[1242]], per aiutare i milanesi che erano in lotta contro [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]], l'[[Arciprete]] di Monza [[Alberico da Oreno]] acconsente ad impegnare i tesori della città; purtroppo al momento della loro restituzione è mancante un calice d'oro massiccio detto ''magno''.
Per sostenere una seconda guerra contro Federico II, i milanesi chiedono in prestito un calice d'oro monzese; per la sua restituzione è necessario far ricorso alla scomunica che venne comminata nel [[1254]]: il calice viene restituito, ma mancante di diciassette gemme, come risulta da un inventario del [[1275]].
 
[[File:Coat of armsFlag of the HouseNapoleonic Kingdom of AliprandiItaly.svg|thumb|rightleft|100pxBandiera del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia Aliprandinapoleonico]]]]
Nel [[1805]] la [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]] diventa [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] con capitale Milano.
Il 26 maggio 1805 la Corona ferrea è a Milano per l'incoronazione di Napoleone, che da solo se la pone in capo, proferendo la famosa frase "Dio me l'ha data, guai a chi la tocca". Napoleone istituisce anche l'[[Ordine della Corona del Ferro]].
 
Monza riceve il titolo di città imperiale.
Ormai Monza è sempre più legata alle vicende di Milano e deve condividerne le vicende ed i nemici:
Viceré d'Italia è nominato [[Eugenio di Beauharnais]] che nell'agosto del [[1805]] si stabilisce nella Villa di Monza. L'edificio, restaurato, torna a vivere un nuovo brillante periodo e, in questa occasione, assume la denominazione di [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]. Per dare alla città maggiore ''grandeur'', nel [[1811]] il governo le annesse [[Lissone]], [[Brugherio|Moncucco con Brugherio]], [[Muggiò]], [[Vedano al Lambro|Vedano]], [[Villa San Fiorano]] e [[Sant'Alessandro (Monza)|Sant’Alessandro]].
nel [[1255]] la città viene saccheggiata dai [[Ghibellini]] e nel [[1259]] [[Ezzelino da Romano]] cerca d'impadronirsi del castello di Monza, ma ne viene respinto mentre il borgo è messo a ferro e fuoco.
 
Alla caduta del [[primo Impero]] ([[1815]]) l'Austria ottiene di annettersi i territori italiani del [[Regno Lombardo-Veneto]], ma li governa oppressivamente con propri funzionari: Monza è inclusa nella provincia di Milano.
Era comunque destino che il tesoro della basilica passasse ancora di mano in mano come pegno a garanzia dei prestiti ricevuti: nel [[1273]] è presso gli ''Umiliati di Sant'Agata'' (attuale [[Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo|chiesa del Carrobiolo]]) in Monza e nel [[1311]] viene impegnato presso alcuni banchieri che per sicurezza lo trasferiscono ad [[Avignone]]. Tra i membri della delegazione era anche [[Martino Aliprandi]], residente a Milano, ma appartenente alla importante [[Aliprandi|famiglia]] di Monza. Solo nel [[1319]] il tesoro verrà restituito a Monza grazie a [[Matteo I Visconti]], già Vicario imperiale e Signore di [[Milano]].
 
Per decreto dell'imperatore d'Austria [[Francesco II, Sacro Romano Imperatore|Francesco I]] nell'anno [[1816]] Monza diviene ufficialmente una città. Nel [[1818]] l'arciduca [[Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena|Ranieri]], viceré del Regno Lombardo-Veneto, torna ad utilizzare la Villa di Monza.
 
Il successivo imperatore d'Austria [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]] si fa incoronare re del [[Lombardo Veneto]] a Milano con la Corona ferrea (6 settembre [[1838]]) e, con l'occasione, estende vari benefici alla città.
[[File:Coat of arms of the House of Visconti (1395).svg|thumb|right|100px| Visconti]]
[[File:Coa fam ITA della torre.jpg|thumb|left|100 px| Della Torre]]
Monza rimane coinvolta nelle lotte tra i [[Della Torre]] ed i [[Visconti]].
E' presidiata da soldatesche milanesi nel [[1275]].
Dopo la decisiva vittoria viscontea nella [[Battaglia di Desio]] del [[1277]] è occupata dalle truppe dell'Arcivescovo [[Ottone Visconti]] e del marchese [[Guglielmo VII del Monferrato|Guglielmo di Monferrato]] ([[1278]]); l'anno successivo la città venne dichiarata possesso del podestà e del popolo milanese.
 
L'artigianato della lavorazione della [[lana]] va decadendo mentre diventano sempre più importanti quella del [[feltro]] e la collegata industria del [[cappello (abbigliamento)|cappello]].
=== Dal XIV al XVI Secolo, i [[Visconti]] e gli [[Sforza]] ===
L'anno [[1300]], primo [[Giubileo]] nella storia della Cristianità, vede l'inizio dei lavori di ricostruzione del [[Duomo di Monza|Duomo]], promossi da [[Matteo Visconti]].
[[File:Duomo_Monza.jpg|right|thumb|230px|Il [[Duomo di Monza]]]]
Il nuovo imperatore [[Arrigo VII]], nel [[1311]], non trova a Monza la Corona ferrea (alienata dai [[Della Torre|Torriani]]) e si fa confezionare un'apposita corona per essere incoronato re dei Romani. Nel [[1312]] Monza aderisce alla fazione [[ghibellina]].
 
Durante le [[cinque giornate di Milano]] (22-23 marzo [[1848]]) anche Monza insorge cacciando la guarnigione austriaca del reggimento Geppert.
[[Enrico Aliprandi]], membro dell'eminente [[Aliprandi|famiglia]] monzese, nel [[1322]] aderisce alla fazione dei [[Della Torre|Torriani]], arruola molti soldati al suo comando e si fa acclamare Signore di Monza dal popolo.
I patrioti monzesi, unitisi ai [[Lecco|Lecchesi]], combattono poi a Milano a [[Porta Vittoria (Milano)|porta Tosa]] (oggi [[Porta Vittoria (Milano)|porta Vittoria]]). Scacciati gli Austriaci, a Monza si forma una "Guardia cittadina" alla quale le donne monzesi regalano il vessillo.
Nello stesso [[1322]] [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]] e [[Francesco da Garbagnate]] fanno demolire la cinta muraria di Monza per impedirle di difendersi dagli attacchi provenienti dalla parte di Milano.
 
[[File:Ritratto dell'arciduchessa Carlotta in costume della Brianza.jpg|thumb|[[Carlotta del Belgio]], consorte dell'arciduca [[Massimiliano I del Messico|Massimiliano]], in costume della [[Brianza]]]]
Nel [[1325]] [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo I]], conquistata la città dopo un lungo assedio, pone mano a nuove grandi opere di difesa: la biforcazione del fiume Lambro (il [[Lambretto]]) e la costruzione di un castello, il terzo, in Monza.
Dopo la [[Prima guerra d'indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]], al ritorno degli austriaci nel [[1849]], il generale [[Radetzky]] e poi l'arciduca [[Massimiliano I del Messico|Massimiliano]] (fratello dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Asburgo|Francesco Giuseppe]] e poi [[imperatore del Messico]]) si insediano nella Villa Reale.
La prima costruzione consisteva in una torre alta quarantadue metri, che divenne luogo terribile di prigionia (la prigione dei ''Forni''). Il [[Castello di Monza]] venne successivamente ampliato, tanto che si dovette abbattere una chiesa (Santa Maria d'Ingino), e furono costruite altre due torri in riva al fiume Lambro.
La cosa che importava di più era, come al solito, il tesoro della basilica che, prelevato dal Generale Radetzky, era stato portato a [[Mantova]] nel [[1849]] ma restituito nello stesso anno.
<br />Nel [[1327]] proprio lo stesso Galeazzo I viene rinchiuso nei ''Forni'' di Monza per ordine dell'Imperatore [[Ludovico il Bavaro]] e ne verrà liberato l'anno successivo.
 
Nel [[1859]], alla fine della [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]], tutta la Lombardia è liberata dagli austriaci ed entra a far parte del [[Regno di Sardegna]]. Ma il tesoro e la Corona ferrea, dopo una sosta a [[Verona]], dagli austriaci erano stati trasferiti a [[Vienna]]; il tutto ritornerà solennemente a Monza solo alla conclusione della [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]], il 6 dicembre [[1866]]. E a Monza la Corona ferrea rimane definitivamente, con due sole eccezioni: nel [[1878]], quando, a [[Roma]], è posta sul feretro di [[Vittorio Emanuele II]] e durante le due guerre mondiali quando è messa al sicuro in [[Città del Vaticano|Vaticano]].
Nell'aprile del [[1329]] [[Pinalla Aliprandi]], con un manipolo di cavalieri viscontei, riconquista Monza, occupata dalle truppe di Ludovico IV il Bavaro, giovandosi anche dell'aiuto portogli dal fratello [[Martino Aliprandi|Martino]] e, nel maggio dello stesso anno, respinge un tentativo dello stesso imperatore di impadronirsi della città.
 
[[File:MG 7947 post.jpg|thumb|left|Stella dell'[[Ordine della Corona d'Italia]]]]
[[Azzone Visconti]] concede che Monza sia nuovamente cinta di mura: i lavori hanno inizio nel [[1333]] e si protraggono fino al [[1381]].
Nel [[1861]], all'indomani della proclamazione del [[Regno d'Italia]], la città conta circa 25.000 abitanti.
<br>[[Martino Aliprandi]] è ''Podestà'' di Monza dal [[1334]] al [[1336]], ove cura la costruzione delle mura e la fortificazione della rocca.
Con la costruzione delle nuove mura alle tre antiche porte della città se ne aggiungono altre, per un totale di sette, fortificate e munite di ponti levatoi: la porta '''Nuova''' (verso Milano), la '''Carnaia''' (sempre verso Milano), la porta di '''San Biagio''', quella del '''Carrobiolo''', di '''Lecco''', '''de Gradi''' e di '''Lodi'''.
 
Nell'annoNel [[13541868]] il papa [[Innocenzore Vittorio Emanuele VIII]] proclamaistituisce l'indiscusso diritto di Monza di imporre in [[DuomoOrdine didella Monza|Duomo]] la '''Corona d'Italia''',]] nella cui insegna compare la [[Corona del Ferroferrea]].
 
Già da secoli le acque del [[Lambro]] fornivano forza motrice all'attività dei numerosi [[mulini]] monzesi, di cui un esempio è il [[Mulino Colombo]], e questa opportunità aveva favorito lo sviluppo di un artigianato cittadino. Dalla metà del [[XIX secolo]] si assistette alla trasformazione delle tradizionali attività artigianali, tessitura della [[seta]], produzione di [[cappello (abbigliamento)|cappelli]], tessitura del cotone, e, in Brianza, lavorazione del legno e produzione di [[mobili]], in una moderna industria manifatturiera.<ref>{{cita libro|autore=Giuseppe Maria Longoni|titolo=L'eredità dei cappellai|anno=2003|editore=Silvana Editoriale|città=Cinisello Balsamo|pp=71-72}} {{NoISBN}}</ref>
Nel [[1380]] [[Gian Galeazzo Visconti]] dona il Castello di Monza alla moglie [[Caterina Visconti|Caterina]] che poi vi morirà nel [[1404]], imprigionatavi dal figlio [[Giovanni Maria Visconti|Giovanni Maria]].
Un'epidemia di peste si diffonde nel [[1402]].
 
In particolare negli ultimi due decenni del secolo la fisionomia di Monza come città industriale si accentuò notevolmente. Avevano raggiunto una significativa importanza il settore tessile (cotonificio [[Felice Fossati|Fossati]]), quello legato alla [[Industria metalmeccanica|meccanica]] (Officine meccaniche [[Alfredo Zopfi]] & C.) e all'elettricità (batterie [[Giovanni Hensemberger|Hensemberger]]), e soprattutto l'industria del [[cappello (abbigliamento)|cappello]] (cappellifici [[Giuseppe Cambiaghi|Cambiaghi]], Valera e Ricci, Carozzi, Meroni, Paleari e Ferrario).
Nel [[1407]] [[Estorre Visconti]] è proclamato Signore di Monza e vi fa coniare una propria monetazione; alla morte di [[Giovanni Maria Visconti]] ([[1412]]) è acclamato Duca di Milano, contendendo così la successione a [[Filippo Maria Visconti]], ma deve poi riparare nel Castello di Monza dove viene assediato: colpito ad una gamba da una pietra lanciata dagli assedianti, muore per gli esiti della frattura nei primi giorni di gennaio [[1413]].
Sul finire della Signoria viscontea la bottega dei fratelli [[Zavattari]] porta a termine nel Duomo di Monza l'affresco delle [[Cappella di Teodolinda|''Storie di Teodolinda'']] ([[1440]]-[[1446]]).
 
La produzione di cappelli si era imposta a Monza fin dal [[XVII secolo]], quando era stato strappato a [[Milano]] il primato produttivo in virtù dei minori costi e dell'esenzione dai dazi cittadini, e negli ultimi decenni dell'Ottocento si era riconvertita in una fiorente [[industria manifatturiera]] di proporzioni europee<ref>{{cita libro|autore=Giuseppe Maria Longoni|titolo=L'eredità dei cappellai|anno=2003|editore=Silvana Editoriale|città=Cinisello Balsamo|p=72}} {{NoISBN}}: "Il vantaggio iniziale di Monza fu sfruttato in meno di un quindicennio per montare un organismo che superò l'area lionese e anche il polo manchesteriano. Da dodici imprese con 173 addetti nel 1864, diventate diciannove con 363 occupati nel 1978, si giunse nel 1884 a una ventina di fabbriche con 1284 operai; si accentuò negli anni successivi portando gli stabilimenti a ventisei con 3842 addetti. [...] Negli anni venti, l'apice, i cappellifici occupano 7000 persone e producono centomila pezzi al giorno"</ref>.
[[File:Coat of arms of the House of Sforza.svg|thumb|left|100px| Sforza]]
L'importanza del settore per Monza fu tale che la città, nota allora come "Città del cappello", tra fine ottocento e inizio novecento divenne il principale centro di produzione di cappelli al mondo<ref>{{cita libro|autore=Giuseppe Maria Longoni|titolo=L'eredità dei cappellai|anno=2003|editore=Silvana Editoriale|città=Cinisello Balsamo|p=72}} {{NoISBN}}</ref>, sede della Federazione italiana dei cappellai e, dal 1921 al 1926, anche della Federazione internazionale dei cappellai, il sindacato internazionale dei lavoratori di categoria. L'industria entrò in crisi durante il ventennio fascista e non riuscì più a ricostituirsi nel dopoguerra, se non in piccole realtà.
La signoria dei [[Visconti]] continua su Monza fino alla morte dell'ultimo Duca, [[Filippo Maria Visconti|Filippo Maria]] ([[1447]]); ad essa succede, con le vicende del [[Ducato di Milano]], quella di [[Francesco Sforza|Francesco I Sforza]] al quale Monza si arrende nel [[1449]].
 
Il 22 agosto [[1891]] fu inaugurato il primo [[Ospedale vecchio (Monza)|ospedale]] monzese dedicato a [[San Gerardo dei Tintori|san Gerardo]], compatrono della città insieme a [[san Giovanni Battista]], grazie anche alla cospicua donazione da parte del re [[Umberto I]].
Nel [[1500]] il re di [[Francia]] [[Luigi XII]], sconfitto e fatto prigioniero [[Ludovico il Moro]], occupa il Ducato di Milano e Monza ne segue le vicende.
Sconfitti i francesi dalla [[Lega Santa (1511)|Lega Santa]], tra il [[1512]] e il [[1515]], [[Massimiliano Sforza]] è nuovamente Duca. Ma dopo la [[battaglia di Marignano]] ([[1515]]) [[Francesco I di Francia|Francesco I]] s'impossessa del Ducato di Milano estromettendone lo Sforza.
Nel [[1522]] il generale Lautrec occupa il castello monzese nel quale convengono altri condottieri italiani.
Con la [[battaglia di Pavia]] ([[1525]]) i francesi sono sconfitti dalle forze imperiali di [[Carlo V]], e a [[Francesco II Sforza]] è restituito il Ducato di Milano.
A seguito di un'epidemia di peste il Duca Francesco II si rifugia nel castello di Monza fino a quando anche la città non è raggiunta dal morbo.
 
Al 31 dicembre [[1895]] Monza contava circa 37.500 abitanti stabili, con "31 strade interne" della lunghezza di circa 42 chilometri. Intorno a queste strade vi era la campagna che produceva [[frumento]], [[mais]], [[foraggio|foraggi]], [[Solanum tuberosum|patate]], [[Avena sativa|avena]], [[segale]] ed [[ortaggi]] in genere. Altra fonte di ricchezza era l'allevamento dei bachi da [[seta]] (i ''bigatt'') i cui bozzoli venivano lavorati dalle filande della [[Brianza]].
Nel [[1527]] lo scoppio di una mina provoca la semidistruzione del [[Castello di Monza]].
Il 17 agosto 1899 venne fondato il settimanale cattolico "il Cittadino" (direttore l'avv. Filippo Meda), tuttora in attività.
 
[[File:Bresci killing.jpg|thumb|left|La famosa copertina della [[La Domenica del Corriere|Domenica del Corriere]], disegnata da [[Achille Beltrame]], illustra l'[[Regicidio di Umberto I|uccisione]] a rivoltellate di Umberto I a Monza il 29 luglio [[1900]].]]
Francesco II Sforza muore senza eredi nel [[1535]], si apre quindi la questione della successione al trono del ducato.
Il 29 luglio [[1900]] viene [[regicidio di Umberto I|assassinato]] a Monza, per mano dell'anarchico [[Gaetano Bresci]] il re d'Italia [[Umberto I]]. Nel [[1910]] venne ultimata la [[Cappella Espiatoria]], costruita per commemorare il decennale dell'uccisione di Umberto I.
 
All'inizio del secolo Monza conta 41.200 abitanti; nel [[1911]] è annoverata tra gli otto centri più industrializzati d'Italia. Le attività principali rimangono quelle legate alla lavorazione del cotone, alla meccanica e alle industrie dei [[Cappello (abbigliamento)|cappellifici]].
=== Dal XVI al XVII secolo, gli spagnoli ===
[[Immagine:Stemma-De-Leyva.jpg‎ |thumb|right|150 px| Stemma della famiglia De Leyva]]
Sempre crescente era divenuta in Italia la potenza della Spagna. Nel [[1526]] Monza sostiene un nuovo assedio, è poi ancora per poco dominio dei duchi di [[Milano]], poi è soggetta ad un capitano e castellano nominato da [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]], poi torna ancora in possesso di [[Francesco II Sforza]]; infine [[Antonio de Leyva]], governatore di Milano e comandante supremo delle truppe imperiali, nel [[1527]], saccheggia la città.
 
La [[prima guerra mondiale]] ([[1915]]-[[1918]]) ha coinvolto anche Monza come le altre [[città d'Italia]]; alla fine della guerra la città ha voluto ricordare i suoi seicento caduti con il grandioso [[monumento ai Caduti (Monza)|monumento]] (1932) dello scultore [[Enrico Pancera|E.Pancera]], posto in piazza Trento e Trieste (l'antica piazza del mercato).
Antonio De Leyva diviene Signore di Monza nel [[1529]]. Egli si dedica al governo regolando affari ecclesiastici, controllando imposte e dazi e facendo chiudere alcune porte (di Lecco, di Lodi e di Cesare).
 
Nel periodo tra le due guerre mondiali l'assetto industriale della città non subì modifiche sostanziali, pur registrando notevoli incrementi nei volumi di produzione. Lo sviluppo edilizio conseguente fu notevole e talvolta disordinato; nel [[1925]] si cercò di mettere ordine in materia urbanistica con un apposito piano regolatore.
Nel [[1530]] Carlo V, dopo il Congresso di Bologna ([[1529]]-[[1530]]), viene incoronato con la Corona Ferrea. Tra il [[1537]] ed il [[1557]] il feudo è governato da [[Luigi de Leyva]]. Alla famiglia de Leyva appartiene la famosa "[[Monaca di Monza]]", Marianna o Suor Virginia.
Nel [[1576]] si verfica un'epidemia di peste, la famosa peste di [[San Carlo]], che ha termine nel [[1577]] dopo aver provocato la morte di numerose persone.
 
Furono abbattute le antiche costruzioni che sembravano di ostacolo, fu modificata l'antica piazza del mercato nell'attuale piazza Trento e Trieste in fronte alla quale fu costruito il nuovo [[Municipio di Monza|Palazzo del Comune]] su disegno dell'architetto Brusconi.
Due anni dopo [[San Carlo Borromeo]], unificando il rito in tutta la diocesi, impone anche a Monza quello ambrosiano. I Monzesi, che per gli antichi legami con il [[patriarcato di Aquileia]] officiavano da secoli un rito romano misto quello [[rito patriarchino|patriarchino-aquileiense]], si ribellano appellandosi a papa [[Gregorio XIII]]. Questi, forse per evitare che i monzesi esasperassero la situazione ai quei tempi di conflitto religioso con il nascente [[protestantesimo]], revoca il provvedimento del cardinale di Milano: dal [[24 giugno]] [[1578]] a Monza ritorna il rito romano.
 
[[File:Maria José scende dall'Alfa.JPG|thumb|left|[[Maria José del Belgio]] scende da un'Alfa Romeo all'[[Autodromo di Monza|autodromo]] ([[1930]])]]
Il [[1630]] vede infuriare il morbo della peste (ricordata ne [[I Promessi Sposi]]) che provoca una profonda crisi demografica ed economica.
All'interno del parco vengono costruiti l'[[Autodromo di Monza|autodromo]] ([[1922]]) e un [[campo da golf]] ([[1925]]).
 
La [[seconda guerra mondiale]] comportò per la città di Monza bombardamenti, distruzioni e vittime civili e, dopo il [[1943]], l'occupazione nazista.
Nel [[1648]] Monza ed il suo territorio divengono proprietà dei [[Durini]], famiglia di ricchi banchieri milanesi che vi fanno erigere vari edifici.
 
Nel corso della guerra Monza non fu direttamente coinvolta in scontri ma fu oggetto di ripetuti bombardamenti e mitragliamenti da parte dell'aviazione anglo-americana durante tutti e cinque gli anni di conflitto: il primo bombardamento, dei razzi illuminanti a scopo intimidatorio, risale al 17 giugno 1940, appena sette giorni dopo l'ingresso dell'Italia in guerra, e l'ultimo nella notte dell'11 aprile 1945.
Il ducato di Milano, e quindi Monza, rimangono soggetti alla corona spagnola fino all'inizio del [[XVIII secolo]]. Indubbia è stata la decadenza economica della regione (e in generale di tutta Italia), soprattutto nel XVII secolo.
 
Due sirene avvertivano la popolazione: una in centro città gestita dai vigili del fuoco e una, collegata alla prima, su un edificio della Philips in via Borgazzi, coadiuvate nel corso dei frequenti bombardamenti del 1945 dalla campana maggiore del [[Duomo di Monza]]. Le difese antiaeree cittadine, insufficienti, furono due batterie contraeree per tutta l'area di Monza e [[Lissone]], spostate nel 1943, due mitragliere sulla Casa della [[Gioventù italiana del littorio|GIL]], e, dopo l'occupazione nazista, delle postazioni per cannoni poste fra [[San Fruttuoso (Monza)|San Fruttuoso]] e il Rondò. Le principali vie di comunicazione furono dotate di trincee paraschegge e durante il giorno addetti del comune ogni due o tre chilometri segnalavano con bandierine bianche l'avvicinarsi di velivoli nemici.<ref>{{cita libro|autore= [[Pietro Arienti]]|titolo=Monza: dall'Armistizio alla Liberazione. 1943-1945|anno=2015|editore=Bellavite|città=Missaglia|pp=73-77|isbn=978-88-7511-256-1}}</ref>
=== XVIII secolo, gli Asburgo ===
[[File:008VillaReale.JPG|thumb|right|200px|Villa Reale di Monza, la facciata est]]
 
Subito dopo le [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e ancor di più durante gli anni della guerra su pressione del podestà Ulisse Cattaneo, in Monza si verificarono [[persecuzioni antiebraiche|persecuzioni]] nei confronti delle due famiglie ebree monzesi, i Colombo e i Levi, che avranno entrambe tra i loro componenti vittime nel [[campo di concentramento di Auschwitz]]<ref>Alessandro Colombo e la moglie Ilde Zamorani arrivati ad Auschwitz l'11 dicembre 1943 e subito portati alle camere a gas, e Giorgio Levi arrivato ad Auschwitz attraverso il [[Campo di Fossoli]] il 6 agosto 1944 e morto il 18 gennaio 1945 durante una marcia di evacuazione. In {{cita libro|autore=Pietro Arienti|titolo=Monza: dall'Armistizio alla Liberazione. 1943-1945|anno=2015|editore=Bellavite|città=Missaglia|pp=85-95|isbn=978-88-7511-256-1}}</ref>, e di altri ebrei residenti o transitanti per Monza, i fratelli Nüremberg, il milanese sfollato Enzo Namias, morto anch'egli ad Auschwitz, e sette ebrei ricoverati presso la casa di cura Villa Biffi, tra cui Clara Finzi, deportata dopo il parto, e Dorotea Pisetzky, malata psichica deportata al [[campo di transito di Bolzano|campo di concentramento di Bolzano]] presso [[Gries-San Quirino|Gries]] e uccisa dalle sevizie delle guardie, oggi sepolta nel campo ebraico del [[Cimitero Monumentale di Milano]].<ref>{{cita libro|autore=Pietro Arienti|titolo=Monza: dall'Armistizio alla Liberazione. 1943-1945|anno=2015|editore=Bellavite|città=Missaglia|pp=85-95|isbn=978-88-7511-256-1}}</ref>
Alla fine della [[Guerra di Successione Spagnola]] ([[1713]]), il Ducato di Milano viene assegnato alla casa degli [[Asburgo d'Austria]]. Questo periodo storico corrisponde ad una stagione di rinascita della città, con un notevole sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato.
 
[[File:MB-Gianni-Citterio-targa-1944.jpg|thumb|Targa sulla casa natale di [[Gianni Citterio]] al civico n.2 della piazza omonima a Monza]]
Vengono costruite le prime ville storiche monzesi.
Già durante i primi anni di guerra erano attivi in Monza dei gruppi antifascisti che si riunivano clandestinamente nello studio dell'avvocato Fortunato Scali. Nel corso del 1943, un gruppo di antifascisti monzesi<ref>{{cita libro|autore=Pietro Arienti|titolo=Monza: dall'Armistizio alla Liberazione. 1943-1945|anno=2015|editore=Bellavite|città=Missaglia|isbn=978-88-7511-256-1|p=106}}: "la stretta collaborazione che da tempo Gianni Citterio ha instaurato con alcuni oppositori politici monzesi come [[Antonio Gambacorti Passerini]], Aldo Buzzelli, Enrico Farè, Rodolfo Crippa, Amedeo Ferrari e Fortunato Scali, si concretizza nella creazione di un gruppo politico clandestino".</ref>, guidati da [[Gianni Citterio]], militante del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e figura centrale della Resistenza cittadina, fondarono il "Fronte di azione antifascista", organizzazione politica clandestina che stampava anche il giornale "Pace e Libertà" nella casa di [[Antonio Gambacorti Passerini]] presso [[Olgiate Calco]], fino alla caduta del fascismo nel settembre 1943. Il gruppo fu attivo nella propaganda antifascista, mediante la diffusione di volantini e di manifesti, e sarà la base da cui si costituirà il [[CLN]] monzese<ref>{{cita libro|autore=Vittorio D'Amico|titolo=Monza nella Resistenza|anno=1960|editore=Edizione del Comune di Monza|città=Monza|pp=26-27}} {{NoISBN}}: "Si costituiva anche a Monza il C.L.N. coi rappresentanti dei tre partiti maggiori: Luigi Fossati per la DC, Enrico Farè per il PSI e Fortunato Scali per il PCI".</ref>.
L'Imperatrice [[Maria Teresa d'Asburgo|Maria Teresa]] fa edificare per il figlio [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando]], Governatore di Milano, la [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]] (1777-1780). La scelta di Monza era dovuta, oltre che alla bellezza del paesaggio, anche alla posizione strategica e al fatto di essere facilmente collegata a Vienna oltre che per la sua vicinanza con [[Milano]]. La costruzione è compiuta in tre anni dall'architetto [[Foligno|folignate]] [[Giuseppe Piermarini]].
 
Nella resistenza cittadina è da ricordare anche la figura del monzese [[Giovanni Battista Stucchi]], alpino tornato dalla [[Corpo di spedizione italiano in Russia|spedizione italiana in Russia]] che si unì alla lotta partigiana dopo la caduta del Fascismo nel 1943, ricoprendo ruoli di primo piano come membro socialista del Comando militare del [[CLNAI]] e Comandante militare unico della [[Repubblica partigiana dell'Ossola]]<ref>{{cita libro|autore=Giovanni Battista Stucchi|titolo=Tornim a baita: dalla campagna di Russia alla Repubblica dell'Ossola|anno=1983|editore=Vangelista|città=Milano}}</ref>.
A conclusione della campagna d'Italia di [[Napoleone Bonaparte]] ([[1796]]) il Ducato di Milano viene ceduto alla Repubblica Francese ed entra poi a far parte della [[Repubblica Cisalpina]] (che, nel [[1802]], diverrà [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]]).
 
L'8 settembre 1943, in occasione dell'[[Armistizio dell'8 settembre 1943|armistizio]], Gianni Citterio, con i membri del "Fronte d'azione antifascista" e i rappresentanti dei partiti democratici, si rivolse alla cittadinanza dal balcone del [[Municipio di Monza|Municipio]], incitando i monzesi alla resistenza e alla lotta armata contro il fascismo e contro l'invasore tedesco.
=== XIX secolo ===
[[File:Napoléon Bonaparte par Paul Delaroche (détail).jpg|left|thumb|90px|[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]]]]
Invisa ai francesi come simbolo del potere aristocratico, la Villa di Monza viene venduta per essere demolita; ma le proteste dei cittadini ne ottengono la salvezza anche se l'abbandono provoca il degrado del complesso.
 
Pochi giorni dopo, il 12 settembre 1943, ebbe inizio l'occupazione nazista di Monza, le truppe della [[Wehrmacht]] entrarono in città e insediarono il comando presso il macello comunale (tra via Mentana e via Buonarroti). Seguì una capillare occupazione della città con la complicità dei comandi fascisti locali, l'insediamento del comando di piazza nella casa del Fascio, di un presidio militare presso San Fruttuoso e del comando operativo delle [[SS]] per tutta l'Italia settentrionale ovest nelle ville attorno alla [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]].
Due terzi degli ori e degli argenti del famoso tesoro della basilica monzese vengono consegnati alla zecca di Milano, che li trasforma in monete per sopperire alle spese militari. Bonaparte si impossessa anche dei tesori della Basilica e dei libri della Biblioteca che vengono trasferiti alla Biblioteca Nazionale di [[Parigi]]. Invece la Corona Ferrea viene lasciata ''provvisoriamente'' a Monza.
 
Nel corso dell'occupazione, dall'aprile 1944, si distinse per brutalità e torture l'Ufficio politico investigativo, istituito dai [[Repubblica Sociale Italiana|fascisti repubblichini]] in dipendenza della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] con compiti di investigazione e repressione dei reati politici, di cui uno dei tre distaccamenti aveva sede in Monza. La repressione antipartigiana, in collaborazione coi tedeschi, fu portata avanti con interrogatori violenti e torture sistematiche nella Villa Reale e nelle adiacenti ville di via Tommaso Grossi, nel macello comunale, dirimpetto al carcere di via Mentana allora in uso, e nella Casa della [[Gioventù italiana del littorio|GIL]], oggi Urban Center<ref>{{cita libro|autore=Pietro Arienti|titolo=Monza: dall'Armistizio alla Liberazione. 1943-1945|anno=2015|editore=Bellavite|città=Missaglia|pp=36-37|isbn=978-88-7511-256-1}}: "Quello che in questi mesi accadde a Monza alla Villa Reale, al macello, in via Tommaso Grossi e alla Casa del Balilla forse non è percepito nelle sue drammatiche proporzioni. [...] Non meno di cinquecento persone vi transitarono e forse il numero è in difetto. Uomini e donne che, come molte testimonianze orali e scritte rivelano, subirono percosse a base di calci e pugni, bastonature col nerbo di bue e con la clava, furono sottoposte alla "manetta", una specie di braccialetto avvolto attorno al polso con un perno che avvitandosi stringeva, facendolo entrare nella carne e serrandosi intorno a nervi e ossa; oppure gli bruciarono la pianta dei piedi, gli strapparono le unghie. [...] Nella fontana della Villa Reale, i prigionieri venivano immersi incatenati e nudi; sempre quei cortili videro i genitori dei ricercati, contro i quali venivano scagliati i cani per convincerli a confessare dov'erano nascosti i figli; qualche vittima racconta anche la messa in scena di finte esecuzioni. "</ref><ref>{{cita libro|autore=Vittorio D'Amico|titolo=Monza nella Resistenza|anno=1960|editore=Edizione del Comune di Monza|città=Monza|pp=71-74}} ({{NoISBN}}) Testimonianza di Piero Gambacorti Passerini: "Da più giorni il mio tempo si alternava fra gli interrogatori e la permanenza in gelide celle. [...] Fra i tanti supplizzi subiti ricordo uno da lui (un certo Bussolin) messo in pratica: le due mani legate, le ginocchia fatte sporgere per la forte pressione degli arti sul tronco al di sopra dei gomiti e fissate a un manico di scopa che passava al disopra dei gomiti e al disotto delle ginocchia. Così ridotto a una palla, venivo colpito disordinatamente dai miei carnefici con calci, pugni, colpi di frusta e bastonature. Qualche volta esageravano, specie coi colpi alla testa, e con rabbia dei miei aguzzini svenivo. [...] Ad un certo punto incominciai a perdere sangue anche da un orecchio. [...] Ma non parlai; e così quando il Gatti mi disse: «Ti fucileremo domani mattina», il Bussolin urlò: «Ma intanto ha vinto lui! Non ha parlato, a quest'ora i suoi compagni ormai già sapranno della sua cattura e si saranno messi in salvo!»."</ref>. Nel quadro della repressione fascista furono attive anche le [[Brigate Nere]] cittadine, con soprusi e requisizioni alla popolazione, e la "Banda Pennacchio", una [[Bande di repressione|banda di repressione]] aggregata al comando delle SS monzese.
[[Immagine:Flag of the Regno Italico 1805.png|thumb|right|120px|Periodo napoleonico: bandiera del [[Regno d'Italia (1805-1814)]]]]
 
La mattina del 25 aprile 1945, con la città ancora sotto occupazione nazista e con un'ingente presenza fascista, mentre le brigate partigiane calavano da tutta la Brianza, i membri del [[CLN]] monzese cercarono un incontro con il comando tedesco per evitare scontri sanguinosi e rappresaglie sulla popolazione. Tale colloquio segnò anche l'ultima presenza documentata del sergente delle SS Siegfried Werning, criminale di guerra che farà perdere le proprie tracce.
Nel [[1805]] la [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]] diventa [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] con capitale Milano. Il 26 maggio 1805 la Corona Ferrea è a Milano per l'incoronazione di Napoleone, che da solo se la pone in capo, proferendo la famosa frase "''Dio me l'ha data, guai a chi la tocca''". Napoleone istituisce anche l'''[[Ordine della Corona del Ferro]]''. Monza riceve il titolo di ''città imperiale''.
L'incontro, senza che si raggiungesse un accordo di resa, comportò una "tregua d'armi" dettata dallo stallo a partire dalle ore zero del 25 aprile stesso, per cui i tedeschi non interferirono con gli eventi dell'Insurrezione, riuscendo così a limitare gli scontri armati avvenuti in città tra il 25 e il 26 aprile 1945, che registrarono però alcune vittime civili.<ref>{{cita libro|autore=Gianfranco Bianchi|titolo=Dalla Resistenza|anno=1975|editore=Provincia di Milano|città=Milano|p=28}} {{NoISBN}}: "Dopo ampie discussioni si convenne ad uno schema di "tregua d'armi" a partire dalle ore zero del 25 aprile. Tensfeld (il generale tedesco Willy Tensfeld) avrebbe riconosciuto il Comando generale operativo partigiano e si sarebbe impegnato a cessare il fuoco in tutto il settore; nello stesso tempo gli italiani detenuti come ostaggi sarebbero stati consegnati ai partigiani, mentre le truppe "repubblichine" avrebbero ricevuto il trattamento dei prigionieri di guerra. Inoltre il generale tedesco si impegnava «a non dar corso alla distruzione degli impianti prevista in caso di ritirata». I partigiani, dal canto loro, si sarebbero impegnati a non attaccare le truppe germaniche che avrebbero ripiegato «ordinatamente oltre il confine con le sole armi individuali»: armi pesanti e altro materiale diventavano preda bellica dei partigiani, che si impegnavano nell'astenersi «dall'intraprendere azioni offensive contro le truppe germaniche».</ref> Il 26 aprile si insediò il CLN in [[Municipio di Monza|Municipio]] e venne nominato primo sindaco della Liberazione il socialista Enrico Farè, membro del CLN e già ultimo sindaco della città prima del Fascismo, che il 30 aprile nominò la giunta municipale.
<br>Vicerè d'Italia è nominato [[Eugenio Beauharnais]] che nell'agosto del [[1805]] si stabilisce nella Villa di Monza. L'edificio, restaurato, torna a vivere un nuovo brillante periodo e, in questa occasione, assume la enominazione di ''[[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]''.
 
Il 29 aprile 1945 fecero il loro ingresso in città i militari americani della [[1st Armored Division (United States Army)|1ª divisione corazzata]], prendendo contatto, grazie alla mediazione dell'[[Duomo di Monza#L'arciprete di Monza|arciprete di Monza]] monsignor Giovanni Rigamonti, con le SS ancora asserragliate nel loro quartier generale e imponendogli la resa. Il 30 aprile 1945 i tedeschi lasciarono quindi la città.<ref>{{cita libro|autore=Pietro Arienti|titolo=Monza: dall'Armistizio alla Liberazione. 1943-1945|anno=2015|editore=Bellavite|città=Missaglia|pp=204-205|isbn=978-88-7511-256-1}}</ref>
Nel [[1807]] il [[Castello di Monza]] è definitivamente demolito; con le sue pietre viene costruito il muro di recinzione del [[Parco di Monza|Parco]] voluto dal Beauharnais a complemento della Villa Reale.
 
Al termine della guerra Monza contò ottantatré caduti per mano nazifascista tra partigiani e deportati, tra cui [[Gianni Citterio]], decorato con la [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria, [[Ferdinando Tacoli]], [[Medaglia d'argento al valor militare]] alla memoria, a cui è stata dedicata la scuola elementare situata nel quartiere [[Triante]], e [[Elisa Sala]].
Alla caduta del [[primo Impero]] ([[1815]]) l'Austria si annette i territori italiani nel [[Regno Lombardo-Veneto]] e li governa oppressivamente con propri funzionari: Monza è inclusa nella provincia di Milano.
 
==== Dal secondo dopoguerra al nuovo millennio ====
I Monzesi chiedono la restituzione di tutti i tesori che Napoleone aveva fatto prelevare da Monza. Promotore della richiesta è stato l'arciprete monsignore Prugnola: il [[2 marzo]] [[1816]], la città ritorna in possesso del tesoro e dei libri della [[Biblioteca Capitolare]]. I codici ritornano ed in parte anche ben rilegati, ma dal tesoro risulta mancante la ''Corona di Agilulfo'', rubata e fusa a Parigi.
Nella seconda metà del secolo la città conosce un notevole incremento di popolazione e un conseguente sviluppo edilizio.
Con lo sviluppo delle varie attività si manifestano i problemi legati al traffico e ai collegamenti con i centri vicini, soprattutto con Milano.
 
All'inizio del secolo Monza conta circa 120.000 abitanti.
Per decreto dell'imperatore d'Austria [[Francesco II, Sacro Romano Imperatore|Francesco I]] nell'anno [[1816]] Monza diviene ufficialmente una città. Nel [[1818]] l'arciduca [[Ranieri d'Asburgo-Lorena|Ranieri]], viceré del Regno Lombardo-Veneto riutilizza la Villa di Monza.
 
L'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]] pone in Monza il suo campus per le Facoltà di medicina e chirurgia e di Scienze dell'organizzazione.
Il successivo imperatore d'Austria [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]] si fa incoronare re del [[Lombardo Veneto]] a Milano con la Corona Ferrea (6 settembre [[1838]]); con l'occasione estende vari benefici alla città.
Vengono aperte nuove strade, tra cui la ''via Ferdinandea'' (l'attuale via Vittorio Emanuele); nel [[1842]] il ''[[Ponte dei Leoni]]'' è eretto vicino all'antico ponte romano di Arena; viene installata l'[[illuminazione]] notturna a gas. Nel [[1841]] viene inaugurata la prima [[ferrovia]] nell'Italia del nord a collegare Milano e Monza.
 
Nella primavera del [[2009]] viene completata la controversa risistemazione della piazza Trento e Trieste (l'antico ''''Pratum magnum'''' medievale): con l'occasione viene riportato alla luce parte del decorso della roggia anticamente usata dagli artigiani tessitori.
L'artigianato della lavorazione della [[lana]] va decadendo mentre diventano sempre più importanti quella del [[feltro]] e la collegata industria del [[cappello (abbigliamento)|cappello]].
 
=== Il RisorgimentoSimboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Monza}}
[[File:Flag of Italy (1861-1946).svg|thumb|left|100px|Le guerre d'indipendenza.]]
[[File:Monza-Gonfalone.svg|thumb|left|Gonfalone della città]]
Durante le [[Cinque giornate di Milano]] ([[22 marzo|22]]-[[23 marzo]] [[1848]]) anche Monza insorse cacciando la guarnigione austriaca del reggimento Geppert.
I [[stemma di Monza|simboli di Monza]] sono lo stemma, il gonfalone e la bandiera.
I patrioti monzesi, unitisi ai [[Lecco|Lecchesi]], combatterono poi a Milano a [[Porta Tosa]] (oggi [[Porta Vittoria (Milano)|Porta Vittoria]]). Scacciati gli Austriaci, a Monza si formò una "Guardia cittadina" alla quale le donne monzesi regalarono il vessillo.
 
La bandiera di Monza è troncata di rosso e di bianco ed al centro di essa campeggia lo stemma di Monza.
Dopo la [[Prima guerra di indipendenza]], al ritorno degli Austriaci nel [[1849]], il Generale [[Radetzky]] e poi l'arciduca [[Massimiliano I del Messico|Massimiliano]] (fratello dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Asburgo|Francesco Giuseppe]] e poi imperatore del [[Messico]]) si insediarono nella Villa Reale.
<br>La cosa che importava di più era, come al solito, il tesoro della basilica che, prelevato dal Generale Radetzky, fu portato a [[Mantova]] nel [[1849]], ma restituito nello stesso anno.
Nel [[1859]], alla fine della [[Seconda guerra di indipendenza]], tutta la Lombardia è liberata dagli austriaci ed entra nel [[Regno di Sardegna]].
<br>Ma il tesoro e la Corona Ferrea, dopo una sosta a [[Verona]], dagli austriaci erano stati trasferiti a [[Vienna]]; il tutto ritornerà solennemente a Monza solo alla conclusione della [[Terza guerra di indipendenza]], il [[6 dicembre]] [[1866]]. E a Monza la Corona Ferrea rimane definitivamente, con due sole eccezioni: nel [[1878]], quando, a [[Roma]], è posta sul feretro di [[Vittorio Emanuele II]] e durante le due guerre mondiali quando è messa al sicuro in [[Città del Vaticano|Vaticano]].
[[File:OrdineCoronaItalia.jpg|right|thumb|100px|Croce dell'Ordine della Corona d'Italia]]
 
[[File:Coat of Arms of Monza (historical).svg|upright=0.6|thumb|Antico stemma del Comune di Monza <br>(XIII secolo)]]
Il [[1860]] è l'anno della [[Spedizione dei Mille|spedizione]] di Garibaldi in Sicilia: un giovane studente monzese, [[Achille Mapelli]], abbandonati gli studi in legge, si arruola volontario con i Mille.
[[File:Monza Duomo Croce del Regno o di Berengario.jpg|thumb|Monza, [[Tesoro del Duomo di Monza|Tesoro del Duomo]]<br>[[Croce di Berengario|Croce del Regno, o di Berengario]]. <br>Xilografia di Giuseppe Barberis (1894)]]
Lo stemma di Monza è costituito da uno [[Scudo francese moderno|scudo sannitico]] di colore [[Azzurro (araldica)|azzurro]] al cui interno sono rappresentate la [[Corona ferrea]] e la [[Croce di Berengario]]. Lo scudo, contornato da una fascia d'argento con la scritta latina ''Est Sedes Italiæ Regni Modœtia Magni'' (Monza è la capitale del grandioso [[Regno d'Italia]]), è decorato da rami d'ulivo e di quercia legati da un nastro azzurro ed è timbrato da una [[corona (araldica)|corona]] da [[Città d'Italia|città]].
 
La descrizione del [[gonfalone]] è la seguente:
Nel [[1861]], all'indomani della proclamazione del [[Regno d'Italia]], la città contava circa 25.000 abitanti.
{{citazione|''Drappo troncato di rosso e di bianco''.}}
 
Altri simboli sono il [[sole]] e la [[luna]], che comparivano nell'antico stemma cittadino, la [[Corona ferrea]], un'antica [[Corona (copricapo)|corona]] custodita nella [[Duomo di Monza|Basilica di San Giovanni Battista]] che per secoli fu usata per la consacrazione di numerosi sovrani tra i quali i [[Re d'Italia]], e la [[Croce di Berengario]] (anche detta "Croce del Regno"), un affascinante e storico gioiello di oreficeria carolingia.
Nel [[1862]] [[Giuseppe Garibaldi]] visita Monza. Alla morte dell'eroe, dopo venticinque anni dalla sua visita, Monza gli dedicherà un [[Monumento a Giuseppe Garibaldi (Monza)|monumento]], opera dello scultore [[Ernesto Bazzaro|Bazzaro]], nella piazza omonima.
 
== Onorificenze ==
Nel [[1868]] [[re Vittorio Emanuele II]] istituisce l'[[Ordine della Corona d'Italia]] nella cui insegna compare la [[Corona ferrea]].
{{Onorificenze
|immagine = BenemerenzaSiculo1908.png
|nome_onorificenza = Grande medaglia di bronzo di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Al Comune di Monza
|data = Regio Decreto 5 giugno 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
}}
 
=== IlMonumenti secondoe luoghi d'800interesse ===
{{vedi anche|Gotico a Monza}}
Già da secoli le acque del [[Lambro]] fornivano forza motrice all'attività dei [[mulini]] e questa opportunità aveva favorito lo sviluppo di vario artigianato. Così già alla metà del [[XIX secolo]] Monza godeva di significative attività nel settore manifatturiero: tessitura della [[seta]], produzione di [[cappello (abbigliamento)|cappelli]] e soprattutto tessitura del [[cotone]], mentre in Brianza erano già attive imprese artigiane per la produzione di [[mobili]].
=== Architetture religiose ===
;[[Duomo di Monza]]
[[File:Monza, Duomo.jpg|thumb|Il Duomo]]
 
:Il Duomo di Monza si affaccia sull'omonima piazza del centro storico; la tradizione vuole che sia stata la Regina Teodolinda a ordinarne la prima costruzione. Il campanile, eretto nel [[XVII secolo]], è stato restaurato tra il 1999 e il 2006. Il Duomo ospita lo storico [[Museo Serpero|Museo]].
Negli ultimi due decenni del secolo la fisionomia di Monza come città industriale si era notevolmente accentuata.
<br />Particolare importanza avevano raggiunto l'industria del [[cappello (abbigliamento)|cappello]] (cappellifici Valera, [[Giuseppe Cambiaghi|Cambiaghi]], [[Carlo Ricci|Ricci]]), il settore del tessile (cotonificio [[Felice Fossati|Fossati]]) e quello legato alla [[Industria metalmeccanica|meccanica]] (Officine meccaniche [[Alfredo Zopfi]] & C.) e all'elettricità (batterie [[Giovanni Hensemberger|Hensemberger]]).
 
==== Chiese ====
Nel [[1870]] entra in funzione la Biblioteca Civica, ospitata dapprima in varie sedi comunali ( poi, nel 1938, verrà traferita nell'antico Seminario trasformato nel Palazzo degli Studi).
[[File:Santa Maria delle Grazie Monza 01.JPG|thumb|Santuario francescano di Santa Maria delle Grazie]]
 
Il* [[22Chiesa agosto]]di [[1891]]San fuGerardo inaugurato(Monza)|Chiesa ildi primoSan ospedaleGerardo]]: monzesevi dedicatosi atrovano le spoglie di [[Sansan Gerardo dei Tintori|San Gerardo]], compatronoco-patrono della città. insiemeNonostante la mole monumentale, è poco visibile a [[Sancausa Giovannidei Battista]],palazzi graziea ancheridosso. allaSi cospicuatrova donazionein davia parteSan delGerardo, renelle [[Umbertovicinanze I]]di via Lecco.
* [[Chiesa di San Gerardino (Monza)|Chiesa di San Gerardino]]: in via Gerardo dei Tintori testimonia il luogo in cui il santo monzese nel [[XII secolo]] fondò il suo ospedale.
* [[Chiesa di Sancto Gerhardo]]: è la chiesa dell'[[Ospedale vecchio (Monza)|Ospedale vecchio]] affiancata dalla Cappella di San Carlo.
* [[Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo]]: venne edificata tra il [[1232]] e il [[1259]] su un precedente cimitero pagano, a ridosso del convento degli Umiliati. Il [[campanile]], in stile [[Architettura romanica|romanico]], risale al [[1339]].
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Monza)|Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]: si trova in via Montecassino, nelle vicinanze del Lambro e del Parco. Appartenente all'ordine dei Frati minori francescani, fu costruita nel [[1463]].
* [[Chiesa di San Maurizio (Monza)|Chiesa di San Maurizio]]: situata in piazza Santa Margherita, è stata eretta, in origine con altro titolo, nel [[1469]] e faceva parte del complesso conventuale delle Umiliate, dove visse la [[Monaca di Monza]].
* [[Chiesa di Santa Maria in Strada (Monza)|Chiesa di Santa Maria in Strada]]: si trova in via Italia. La facciata è stata interamente rifatta nel XVIII secolo; originariamente la chiesa faceva parte di un convento dei "frati della penitenza". Al suo interno è presente anche un piccolo [[chiostro]].
* [[Chiesa di San Pietro Martire (Monza)|Chiesa di San Pietro Martire]]: si affaccia sulla omonima piazza. Sorta nel [[XIV secolo]], divenne parte di un complesso conventuale e successivamente sede del tribunale dell'[[Inquisizione]].
* [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Monza)|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]]: situata in via Zucchi.
* [[Chiesa di Santa Maria Maddalena e Santa Teresa]]: detta anche "delle Sacramentine", è situata all'angolo tra via Italia e via Santa Maddalena. È stata riedificata nel [[1620]].
* [[Chiesa di San Biagio (Monza)|Chiesa di San Biagio]]: costruita fra il [[1963]] e il [[1968]] su progetto dell'architetto [[Luigi Caccia Dominioni]] con forme moderne che ricordano una tenda del deserto per affiancare e poi sostituire la precedente parrocchiale, di fine [[XVIII secolo|'700]], crollata per debolezze strutturali nel febbraio [[1977]].
* [[Chiesa di San Carlo (Monza)|Chiesa di San Carlo]], in via Volturno 38.
* [[Chiesa di Santa Gemma (Monza)|Chiesa di Santa Gemma]]: è l'ultimo edificio religioso cittadino costruito nel [[XX secolo]], su disegno dell'architetto Pietro Ripa.
* [[Chiesa di San Giuseppe (Monza)|Chiesa di San Giuseppe]]: costruita nel [[1976]] su progetto dell'architetto svizzero [[Justus Dahinden]].
* [[Chiesa di San Pio X (Monza)|Chiesa di San Pio X]], in via della Birona 42.
* [[Chiesa di San Rocco (Monza)|Chiesa di San Rocco]], in via San Rocco 3.
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Monza)|Chiesa del Sacro Cuore]]: si trova in viale Vittorio Veneto.
* [[Chiesa di San Gregorio (Monza)|Chiesa di San Gregorio]]; (XVII-XVIII secolo), in uso alla Chiesa ortodossa rumena.
* [[Chiesa di Santa Marta (Monza)|Chiesa di Santa Marta]]: l'edificio non è più adibito al culto ed è situato in piazza San Paolo.
* [[Chiesa di Sant'Alessandro (Monza)|Chiesa di Sant'Alessandro]], via Sant'Alessandro
* Chiesa di San Fruttuoso, via San Fruttuoso. Diventata parrocchia il 15 giugno 1578 da San [[Carlo Borromeo]], Cardinale Arcivescovo di Milano.
* Chiesa della Sacra Famiglia, in piazza Santa Caterina da Siena a servizio del quartiere Cederna, edificata nel 1940.
* Chiesa di San Francesco, facente parte del complesso delle suore francescane nel quartiere Cederna.
* [[Santuario del Carmelo]], in viale Cesare Battisti.
*[[Parrocchia Santi Giacomo e DonatoParrocchia Regina Pacis|Parrocchia Santi Giacomo e Donato]]
*[[Parrocchia Santi Giacomo e DonatoParrocchia Regina Pacis|Parrocchia Regina Pacis]]
 
==== Cappelle ====
Al [[31 dicembre]][[1895]] Monza contava circa 37.500 abitanti stabili, con "31 strade interne" della lunghezza di circa 42 chilometri. Intorno a queste strade vi era la campagna che produceva [[frumento]], [[mais]], [[foraggio|foraggi]], [[Solanum tuberosum|patate]], [[Avena sativa|avena]], [[segale]] ed [[ortaggi]] in genere. Altre fonte di ricchezza era l'allevamento dei bachi da [[seta]] (i ''bigatt'') i cui bozzoli venivano lavorati delle filande della [[Brianza]].
*[[Cappella Reale (Monza)|Cappella della Villa Reale]]: ([[XVIII secolo]]) dedicata alla [[Immacolata Concezione|Madonna Immacolata]], si trova nella Corte d'Onore della Villa Reale monzese.
* [[Cappella di villa Mirabello]], Durini, nel Parco.
* [[Cappella Espiatoria|Cappella espiatoria]], voluta da [[Vittorio Emanuele III]] sul luogo in cui venne ucciso suo padre, [[Umberto I]], per mano di un anarchico, [[Gaetano Bresci]], il 29 luglio 1900. Il viale di accesso si trova in viale Cesare Battisti.
* [[Cappella del Cimitero di Monza|Cappella del Cimitero]], via Ugo Foscolo.
 
=== IlArchitetture Regicidiocivili ===
;[[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]
[[File:Umberto I di Savoia.jpg|thumb|right|100px|[[Umberto I]]]]
[[File:Reggia di Monza.jpg|thumb|La Villa Reale]]
{{quote|Io non ho ucciso Umberto. Io ho ucciso il re. Ho ucciso un principio.|La frase pronunciata subito dopo l'omicidio, in risposta alle accuse della folla}}
L'anarchico [[Gaetano Bresci]] arrivò a Monza dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il [[27 luglio]] [[1900]] e prese alloggio presso una affittacamere. Essendo il parco reale aperto al pubblico, egli vi andò in carrozza per informarsi delle abitudini del Re: infine seppe che Umberto I si sarebbe recato al saggio ginnico organizzato per la sera di domenica 29 dalla società sportiva "[[Forti e Liberi]]". Quella sera alle ore 22.30 circa, Bresci sparò al re che, terminato il saggio, dalla carrozza salutava la folla. A memoria del delitto il successore [[Vittorio Emanuele III]] fece edificare la [[Cappella espiatoria di Monza|Cappella Espiatoria]], in via Matteo da Campione.
 
:La Villa Reale è uno dei monumenti più importanti della città. La villa fu costruita durante il periodo della dominazione austriaca sul [[Ducato di Milano]], come simbolo del prestigio e della magnificenza della corte degli [[Asburgo]], voluta dall'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]] e dedicata al suo quarto figlio maschio, l'arciduca [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando d'Austria]], che in quel tempo risiedeva a [[Milano]] in qualità di Governatore della Lombardia e desiderava una villa fuori città per trascorrervi la stagione estiva e per andare a caccia. I lavori ebbero inizio nel [[1777]] sotto la guida di [[Giuseppe Piermarini]]. È composta da un corpo centrale e due ali che si dipartono ad angolo retto. Dai giardini della Villa Reale è possibile accedere a piedi al [[Parco di Monza]] raggiungendo il viale Cavriga o la cascina del Sole
=== XX secolo ===
All'inizio del secolo Monza conta 41.200 abitanti; nel [[1911]] è annoverata tra gli otto centri più industrializzati d'Italia. Le attività principali rimangono quelle legate alla lavorazione del cotone, alla meccanica e all'industria dei cappellifici.
 
;[[Arengario di Monza|Arengario]]
La [[Prima Guerra Mondiale]] ([[1915]]-[[1918]]) ha coinvolto anche Monza come le altre città d'[[Italia]]; alla fine della guerra la città ha voluto ricordare i suoi seicento caduti con il grandioso [[monumento ai caduti di Monza|monumento ai caduti]] (1932) dello scultore [[Enrico Pancera|E.Pancera]], posto in ''piazza Trento e Trieste'' (l'antica ''piazza del mercato'').
[[File:MonzaArengario2.jpg|thumb|L'Arengario]]
 
:L'[[Arengario di Monza|Arengario]] si trova nel centro storico, in piazza Roma, punto da cui partono le vie principali dell'area pedonale. È l'antico Palazzo Comunale di Monza, costruito nel [[XIII secolo]]. Inizialmente era privo della torre e della "''Parlera''", il balcone da cui si affacciavano i governanti per parlare alla popolazione.
Nel periodo tra le due guerre mondiali l'assetto industriale della città non subì modifiche sostanziali, pur registrando notevoli incrementi nei volumi di produzione. Lo sviluppo edilizio conseguente fu notevole e talvolta disordinato; nel [[1925]] si cercò di mettere ordine in materia urbanistica con un apposito piano regolatore.
<br />Furono abbattute le antiche costruzioni che sembravano di ostacolo, fu modificata l'antica ''Piazza del mercato'' nell'attuale ''Piazza Trento e Trieste'' in fronte alla quale fu costruito il nuovo ''Palazzo del Comune'' su disegno dell'architetto Brusconi.
 
==== Ville e palazzi storici ====
Nel [[1922]], da un ramo dell'[[Società Umanitaria|Umanitaria]] di Milano, era stato creato a Monza l' [[ISIA (Monza)|ISIA]] (acronimo di ''Istituto Superiore di Industrie Artistiche'') all'interno del complesso della Villa Reale. L'ISIA ha costituito una novità assoluta nel panorama scolastico italiano dell'epoca divenendo subito un' importante fucina di arti applicate ed un vivace stimolo culturale, sia nazionale che internazionale, grazie al livello dei direttori e alla scelta dei talenti artistici chiamati a tenervi lezione.
La città di Monza ha un patrimonio architettonico di valore che è ancora in fase di censimento e analisi<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/luoghi/560.774/?current=1 Lombardia Beni Culturali]</ref>. Fra i palazzi più noti ci sono:
 
* [[Casa della Luna]]
All'interno del Parco vengono costruiti l'[[Autodromo di Monza|Autodromo]] ([[1922]]) e un campo di Golf ([[1925]]).
* [[Casa-torre dei Gualtieri]]
 
Il nuovo [[Cimitero di Monza|Cimitero]] è terminato nel [[1930]] su progetto dell'architetto [[Ulisse Stacchini|Stacchini]].
La popolazione monzese raggiunse nel [[1931]] le 60.000 unità.
Viene modificata la piazza Garibaldi con la costruzione del [[Palazzo di Giustizia (Monza)|Palazzo di Giustizia]] (arch. Bartesaghi) sul luogo dell'antico ospedale. Negli stessi anni viene sistemata la piazza Roma con la ''[[Fontana delle rane (Monza)|Fontana delle rane]]''.
 
La [[Seconda Guerra Mondiale]], tra il [[1940]] ed il [[1945]], comportò per Monza bombardamenti, distruzioni e vittime civili e, dopo il [[1943]], l'occupazione nazista.
 
Le vicende monzesi furono significative in particolare per la Resistenza partigiana. Nel [[1943]] era stato fondato il [[Fronte di azione antifascista]] capeggiato da [[Gianni Citterio]].
Nel [[1945]], con la città sotto il presidio delle truppe tedesche, alcuni monzesi cercarono di tessere rapporti con il comando tedesco per evitare rappresaglie alla popolazione ed ottennero un armistizio a partire dalle ore zero del [[25 aprile]]; mentre si discutevano gli ultimi accordi arrivò l'ordine di capitolazione per i Tedeschi che quindi lasciarono la città. Il 25 aprile si insediò la nuova amministrazione comunale.
<br />Al termine della guerra, Monza contò ottantacinque partigiani caduti, tra cui [[Gianni Citterio]] (medaglia d'oro), [[Ferdinando Tacoli]] (medaglia d'argento) ed [[Elisa Sala]].
 
Nella seconda metà del secolo la città conosce un notevole incremento di popolazione e un conseguente sviluppo edilizio.
Con lo sviluppo delle varie attività si manifestano i problemi legati al traffico e ai collegamenti con i centri vicini, soprattutto con Milano.
 
=== XXI secolo ===
All'inizio del secolo Monza conta oltre 120.000 abitanti.
 
L'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]] ha posto in Monza il suo ''campus'' per le Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Scienze dell'organizzazione.
 
Per l'importanza economica propria e del circondario, la città diventa capoluogo della [[Provincia di Monza e della Brianza]] (11 giugno [[2004]]).
 
== I principali monumenti==
 
[[File:MonzaVillaReale.JPG|thumb|left|La Villa Reale]]
 
===== [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]] =====
La Villa Reale è uno dei monumenti più importanti della città. La villa nacque come simbolo del prestigio e della magnificenza della corte [[Asburgo|asburgica]], voluta dall'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]] per il suo quarto figlio maschio, l'arciduca [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando d'Austria]], che in quel tempo risiedeva a [[Milano]] in qualità di Governatore della Lombardia e desiderava una villa fuori città per trascorrervi la stagione estiva e per andare a caccia. I lavori ebbero inizio nel [[1777]] sotto la guida di [[Giuseppe Piermarini]]. È composta da un corpo centrale e due ali che si dipartono ad angolo retto.
 
Dai giardini della Villa Reale è possibile accedere al [[Parco di Monza|Parco]].
La Villa è attualmente (2007) in fase di restauro.
[[File:Duomo_Monza_italy.jpg|thumb|left|240px|Il Duomo]]
[[File:MonzaArengario2.jpg|thumb|right|L'Arengario]]
==== [[Arengario di Monza|Arengario]] ====
L'[[Arengario]] si trova nel punto più alto del centro storico, in piazza Roma, punto da cui partono le vie principali dell'area pedonale. È l'antico Palazzo Comunale di Monza, costruito nel [[XIII secolo]]. Inizialmente era privo della torre e della "''Parlera''", il balcone da cui si affacciavano i governanti per parlare alla popolazione.
 
==== [[Duomo di Monza|Duomo]] ====
Il Duomo di Monza si affaccia sull'omonima piazza del centro storico; la tradizione vuole che sia stata la Regina Teodolinda ad ordinarne la prima costruzione. Il campanile, eretto nel [[XVII secolo]], è stato restaurato tra il 1999 ed il 2006. Il Duomo ospita lo storico [[Museo Serpero|Museo]].
 
==== [[Cappella espiatoria di Monza|Cappella espiatoria]] ====
Cappella voluta da Vittorio Emanuele III sul luogo in cui venne ucciso suo padre, [[Umberto I]], per mano di un anarchico nel 1900. Il viale di accesso si trova in viale Cesare Battisti.
 
 
 
 
 
 
=== Le ville e i palazzi storici ===
* [[Casa Torre dei Gualtieri]]
* [[Collegio Bosisio]]
* [[Istituto Leone Dehon]]
* [[Villa Archinto Pennati (Monza)|Villa Archinto Pennati]]
* [[Palazzo Calloni (Monza)|Palazzo Calloni]]
* [[Palazzo delle Cariatidi (Monza)|Palazzo delle Cariatidi]]
* [[Villa Crivelli Mesmer (Monza)|Palazzo Crivelli Mesmer]]
* [[Palazzo Porchera Bellini]]
* [[Palazzo Ranzini]]
* [[Palazzo Scanzi]]
* [[Villa Archinto Pennati]]
* [[Villa Brugola]]
* [[Villa Carminati-Ferrario (Monza)|Villa Carminati-Ferrario]]
* [[Villa Crivelli Mesmer (Monza)|Palazzo Crivelli MesmerCattani]]
* [[Villa Dosso-Biffi (Monza)|Villa Dosso-Biffi]]
* [[Villa Durini (Monza)|Villa Durini]], ''la Grassa''
* [[Villa Keller]]
* [[Villa Mirabello (Monza)|Villa Mirabello]] Durini
* [[Villa Mirabellino (Monza)|Villa Mirabellino]] Durini
* [[Villa Pallavicini-Barbò (Monza)|Villa Pallavicini-Barbò]]
* [[Villa Pennati (Monza)|Villa Pennati]]
* [[Villa Prata (Monza)|Villa Prata]]
* [[Villa Torneamento (Monza)|Villa Torneamento]]
* [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]]
 
==== Altre architetture ====
[[File:01 Monza citta piazza Garibaldi. Palazzo di Giustizia.jpg|thumb|Palazzo di Giustizia]]
 
* [[Antico Seminario (Monza)|Antico Seminario]], attualmente chiamato "Palazzo degli studi", ospita il [[Liceo ginnasio statale Bartolomeo Zucchi]], la sede centrale della Biblioteca Civica e la Galleria Civica
=== Altre architetture ===
* [[Cappellificio Monzese]], attualmente sede centrale delle Poste italiane
* [[Torre longobarda (Monza)|Torre longobarda]]
* [[Casa dei Decumani (Monza)|Casa dei Decumani]]
* [[Chiostro degli Umiliati]]
* [[Antico Seminario (Monza)|Antico Seminario]], oggi Liceo Zucchi
* [[Collegio Bianconi]]
* [[Ex Autorimessa Fiat-Fossati]]
* [[Cappellificio Monzese]]
* [[StazioneMunicipio Realedi (Monza)|Stazione Reale]]
* [[OspedalePalazzo Sandella GerardoProvincia (Monza)|OspedalePalazzo Sandella GerardoProvincia]]
* [[Palazzo Frette (Monza)|Palazzo Frette]]
* [[Villini eclettici (Monza)|Villini eclettici]]
* [[Casa Liberty, Largo Mazzini (Monza)]]
* [[Casa Liberty, via Raiberti (Monza)]]
* [[Casa Liberty, via Marsala (Monza)]]
* [[Municipio (Monza)|Municipio]]
* [[Urban Center (Monza)|Urban center]]
* [[Casa di via Passerini, n.6]]
* [[Palazzo di Giustizia (Monza)|Palazzo di Giustizia]]
* [[ex Villa Durini]]
* [[Stazione Reale]]
* [[Urban Center]]
* [[Edificio per abitazioni (Monza)|Edificio di Giò Ponti]]
* [[Hotel de la Ville (Monza)|Hotel de la Ville]]
 
==== Ponti ====
 
*[[Ponte dei Leoni (Monza)|Ponte dei Leoni]], fu edificato sul fiume [[Lambro]] nel [[1842]] vicino ai resti del [[Ponte d'Arena]] risalente al [[I secolo]] (un'arcata del quale è tuttora visibile presso un'estremità dell'attuale ponte) in occasione dell'apertura della via Ferdinandea, oggi via Vittorio Emanuele. Il ponte è costituito da tre arcate ribassate con spallette in granito. Ai lati i quattro leoni di marmo, su basamento, sono opera dello scultore [[Antonio Tantardini]].
* [[Ponte di San Gerardino]], attraversa il fiume Lambro in corrispondenza della casa e dell'antico ospedale del santo monzese. Un concio di pietra di una delle arcate reca incisa la data [[1715]].
* Ponte de la Mariotta, su questo ponte sul "Lambretto" era situata la porta de' Gradi (porta d'Agrate) che fu demolita nel [[1908]]. Il ponte collega via Bergamo con via De Gradi e aveva preso il nome di un'ortolana, Mariotta, che aveva la sua bancarella sotto l'arcata della porta.
* [[Ponte delle Grazie Vecchie (Monza)|Ponte delle Grazie Vecchie]]
* [[Ponti del Parco di Monza]]
 
=== Architetture militari ===
[[File:Monza - Torre di Teodolinda - 202209241138 2.jpeg|thumb|Torre di Teodolinda]]
 
*[[Torre longobarda (Monza)|Torre longobarda]]
*[[Torre di Teodolinda]]
* [[Torre Viscontea (Monza)|Torre Viscontea]]: è l'unico resto del [[castello di Monza]] fatto erigere, con le mura della città, da [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo Visconti]] nel [[XIV secolo]] e demolito nel [[1807]] dai Durini, conti di Monza, che dapprima restaurarono il castello nel XVII secolo quando assunsero dominio della città per volontà della corona spagnola, poi nel XIX secolo lo demolirono per edificare sul sito una villa neoclassica su progetto di Carlo Amati. La torre sorge in riva al fiume [[Lambro]] ed è ben conservata: sono tuttora visibili le feritoie del ponte levatoio, una bifora e uno stemma spagnolo.
* [[Mura di Monza]]
 
=== Monumenti e fontane ===
[[File:Monumento - panoramio (18).jpg|thumb|Monumento ai Caduti nella piazza antistante il municipio]]
 
=== Statue ===
* [[Monumento a Vittorio Emanuele II (Monza)|Monumento a Vittorio Emanuele II]]
* [[Monumento a Giuseppe Garibaldi (Monza)|Monumento a Garibaldi]]
* [[Monumento a Mosè Bianchi]]
* [[Monumento ai caduti diCaduti (Monza)|Monumento ai Caduti]]
* [[Fontana delle raneRane (Monza)|Fontana delle Rane]]
* [[Fontana di Giò Pomodoro]]
* [[Statua di Sansan MicheleCarlo Borromeo (Monza)|Statua di san Carlo Borromeo]]
* [[StatuaChiesa di San Carlo BorromeoMichele (Monza)|Statua#La demolizione e la statua di san CarloMichele|Statua di San BorromeoMichele]]
* [[Monumento alle vittime sul lavoro]]
 
=== ChieseAree naturali ===
;[[Parco di Monza]]
[[File:Autodromo Nazionale Monza, April 22, 2018 SkySat (cropped).jpg|thumb|Veduta aerea del Parco di Monza e dell'Autodromo]]
 
[[File:Monza Park 8964.jpg|thumb|Il fiume [[Lambro]] che attraversa il Parco di Monza, al Ponte delle Catene]]
* [[Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo (Monza)|''Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo'']]: venne edificata tra il [[1232]] e il [[1259]] su un precedente cimitero pagano, a ridosso del convento degli Umiliati. Il campanile, in stile romanico, risale al [[1339]].
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Monza)|''Chiesa di Santa Maria delle Grazie'']]: si trova in via Montecassino, nelle vicinanze del Lambro e del Parco. Appartenente ai Frati Minori Francescani, fu costruita nel [[1463]].
* [[Chiesa di Santa Maria in Strada (Monza)|''Chiesa di Santa Maria in Strada'']]: si trova in via Italia. Notevole per la facciata, tipicamente lombarda, in cotto, originariamente faceva parte di un convento dei "frati della penitenza". Al suo interno è presente anche un piccolo [[chiostro]].
* [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Monza)|''Chiesa di Santa Maria degli Angeli'']]: situata in via Zucchi.
* ''Chiesa del Sacro Cuore'': si trova a Triante in via Vittorio Veneto.
* [[Chiesa di San Pietro Martire (Monza)|''Chiesa di San Pietro Martire'']]: si affaccia sulla omonima piazza. Sorta nel [[XIV secolo]], divenne parte di un complesso conventuale e successivamente sede del tribunale dell'[[Inquisizione]].
* [[Chiesa di San Gerardo (Monza)|''Chiesa di San Gerardo'']]: vi si trovano le spoglie di [[San Gerardo dei Tintori]], co-patrono della città. Grande e maestoso edificio, nonostante ciò è poco visibile a causa delle ridotte dimensioni della piazza adiacente e dei palazzi a ridosso della chiesa. Si trova in via San Gerardo, nelle vicinanze di via Lecco.
* [[Chiesa di San Gerardino (Monza)|''Chiesa di San Gerardino'']]: in via Gerardo dei Tintori testimonia il luogo in cui il Santo monzese nel [[XII secolo]] fondò il suo ospedale.
* [[Chiesa di Sancto Gerhardo]]:è la chiesa del vecchio [[Ospedale di San Gerardo (Monza)|Ospedale]] cittadino.
* [[Chiesa di San Gregorio (Monza)|''Chiesa di San Gregorio'']]; (XVII-XVIII secolo), in uso alla Chiesa greco ortodossa.
* ''[[Chiesa di Santa Maria Maddalena e Santa Teresa]]'': detta anche "delle Sacramentine", è situata all'angolo tra via Italia e via Santa Maddalena. È stata riedificata nel [[1620]].
* [[Chiesa di San Maurizio (Monza)|''Chiesa di San Maurizio'']]: situata in piazza Santa Margherita, è stata eretta, in origine con altro "titolo", nel [[1469]] e faceva parte del complesso conventuale delle Umiliate, dove visse la [[Monaca di Monza]], Virginia De Leyva, personaggio realmente esistito citato nei [[Promessi Sposi]].
* [[Chiesa di Santa Marta (Monza)|''Chiesa di Santa Marta'']]: situata in piazza San Paolo.
* [[Chiesa di San Biagio (Monza)|''Chiesa di San Biagio'']]: costruita fra il [[1963]] ed il [[1968]] su progetto dell'architetto [[Luigi Caccia Dominioni]] con forme moderne che ricordano una tenda del deserto per affiancare e poi sostituire la precedente parrocchiale, di fine [[XVIII secolo|'700]], arrivata poi al crollo per debolezze strutturali nel febbraio [[1977]].
* [[Chiesa di San Carlo (Monza)|''Chiesa di San Carlo'']], in via Volturno 38.
* [[Chiesa di Santa Gemma (Monza)|''Chiesa di Santa Gemma'']]: è l'ultimo edificio religioso cittadino costruito nel [[XX secolo]]. Gli ingressi principali del complesso sono sul fronte ovest dalla via Lissoni e sul fronte nord dalla via Ramazzotti, in corrispondenza della piazza con la [[Fontana di Giò Pomodoro (Monza)|fontana]] e le sculture di [[Giò Pomodoro]].
* [[Chiesa di San Giuseppe (Monza)|''Chiesa di San Giuseppe'']]: costruita nel [[1976]] su progetto dell'architetto svizzero [[Justus Dahinden]].
* [[Chiesa di San Pio X (Monza)|''Chiesa di San Pio X'']], in via della Birona 42.
* [[Santuario del Carmelo|''Santuario del Carmelo'']]: si trova in viale Cesare Battisti.
 
:Il parco di Monza è uno tra i maggiori parchi storici europei, e il maggiore tra quelli cintati da mura. Ha una superficie di circa 685 ettari ed è situato a nord della città, tra i comuni di [[Villasanta]], [[Vedano al Lambro]] e [[Biassono]]. Con i giardini della [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]] il parco di Monza costituisce un complesso di inestimabile valore paesaggistico, storico, monumentale e architettonico. Il [[parco di Monza]] ha inizio con i primi nuclei accorpati dai Durini conti feudatari della città intorno alla loro residenza il Mirabello nel XVII secolo, poi ulteriormente ampliato nella seconda meta del XVIII secolo per volontà del cardinale Angelo Maria Durini con fastosi giardini alla francese dove il cardinale riuniva una corte di intellettuali e letterati tra cui il Parini. Questo importante nucleo fu poi voluto da [[Eugenio di Beauharnais]], figliastro di [[Napoleone]] e viceré del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], come complemento alla [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]] costruita alcuni decenni prima per volontà del governo austriaco. Il progetto venne affidato all'architetto [[Luigi Canonica]]; i lavori incominciarono nel [[1806]] e terminarono nel [[1808]]. Dopo la caduta di Napoleone, il [[Parco di Monza|parco]] divenne proprietà dello [[Impero austriaco|Stato austriaco]] e poi del [[Regno d'Italia]]. Il re [[Umberto I di Savoia|Umberto I]] risiedeva spesso nella [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]], ma dopo il suo assassinio (29 luglio [[1900]]) i [[Casa Savoia|Savoia]] abbandonarono la Villa e il parco, che venne dato in gestione all'[[Opera Nazionale Combattenti]]. Nel [[1920]] l'Opera cedette il parco a un consorzio formato dal Comune di Monza e da quello di [[Milano]] e dalla [[Società Umanitaria]]. Negli anni successivi vaste aree vennero date in concessione per la realizzazione di impianti sportivi: nel [[1922]] furono costruiti l'[[autodromo nazionale di Monza]] nella parte settentrionale del [[Parco di Monza|parco]], e l'ippodromo (oggi non più esistente) tra le ville [[Villa Mirabello (Monza)|Mirabello]] e [[Villa Mirabellino (Monza)|Mirabellino]]; nel [[1928]] il campo da [[golf]], affiancato all'autodromo. Quest'ultimo divenne ben presto uno dei circuiti più celebri e prestigiosi ed è il principale motivo di notorietà della città di Monza nel mondo. All'interno del [[Parco di Monza|parco]] scorre il fiume [[Lambro]] che si insinua con cascatelle e specchi tranquilli, attraversato da [[Ponti del Parco di Monza|quattro ponti]]. Sorge su un terreno [[alluvione|alluvionale]] [[sedimento|trasportato dal fiume]], [[argilla|argilloso]] e [[sabbia|sabbioso]].
===Cappelle===
*[[Cappella Reale (Monza)|''Cappella della Villa Reale'']]: ([[XVIII secolo]]) dedicata alla [[Immacolata Concezione|Madonna Immacolata]], si trova nella Corte d'Onore della Villa Reale monzese.
*[[Cappella di villa Mirabello]], nel Parco
*[[Cappella di villa Mirabellino]], nel Parco
*[[Cappella espiatoria]]
*[[Cappella del Cimitero di Monza|Cappella del Cimitero]], via Ugo Foscolo
 
;[[Giardini Reali di Monza|Giardini Reali]]
=== Altre attrazioni ===
:I Giardini Reali circondano la [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]] e sono di notevole interesse naturalistico e botanico. Al loro interno è presente un laghetto, nel quale trovano ricovero specie volatili quali germani reali e cigni. Nei pressi del laghetto sorge una [[Torretta Viscontea|torretta]] abbellita da un belvedere alla sommità; per le sue forme e la scelta di realizzarla in mattoni a vista, nell'immaginario dei monzesi è ricordata come un'antica torre medievale (anche se in realtà venne realizzata dal [[Luigi Canonica|Canonica]] insieme al [[Parco di Monza|parco]] solo nel [[1825]]). Al contrario è una torre medievale del [[XII secolo]] la torre inglobata nel [[mulino del Cantone]], che faceva parte dell'antica linea difensiva a nord della città, di cui è l'unico reperto sopravvissuto. Fra la Villa Reale e il Serrone si trova il roseto 'Niso Fumagalli', di rilevanza internazionale<ref>{{cita web|url=http://www.reggiadimonza.it/it/content/things-to-do/il-roseto|titolo=Il Roseto - Reggia di Monza|accesso=22 marzo 2017|dataarchivio=23 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170323053803/http://www.reggiadimonza.it/it/content/things-to-do/il-roseto|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:Parco Monza.jpg|thumb|right|Veduta del Parco.]]
[[File:Monza_aerial_photo.jpg|thumb|right|Vista aerea dell'Autodromo e del Parco di Monza.]]
[[File:Ponte dei Leoni 1.jpg|thumb|right|Il Ponte dei Leoni.]]
[[File:Ponte dei Leoni 2.jpg|thumb|right|Il Ponte dei Leoni, dettaglio.]]
 
;Area verde della Cascinazza
[[File:TorreTeodolinda.jpg|thumb|right|La torre, detta di Teodolinda, in via Lambro.]]
:Si trova a sud del centro storico ed è ciclicamente al centro della diatriba politica e giudiziaria, a causa della contrapposizione fra interesse pubblico (che vuole mantenere l'area verde) e interessi privati (che vogliono cementificare l'area per trarne profitto).
===== Parco =====
Il [[Parco di Monza]] ha una superficie di 750 ettari, più del doppio del [[Central Park]] di [[New York]] (il parco recintato più grande di Europa è il parco di Richmond a Londra con una superficie di 955 ettari). È situato a nord della città, tra i comuni di [[Lesmo]], [[Villasanta]], [[Vedano al Lambro]] e [[Biassono]]. Al suo interno scorre il fiume [[Lambro]] che si insinua con cascatelle e specchi tranquilli. Sorge su terreno [[alluvione|alluvionale]] [[sedimento|trasportato dal fiume]], [[argilla|argilloso]] e [[sabbia|sabbiosa]]. L'artista [[Giuliano Mauri]], in prossimità della ''Valle dei Sospiri'', tra l'ottobre e il novembre 2006 vi ha costruito la ''Voliera per umani'', lavoro di architetture naturali, realizzato valendosi dei legni raccolti nel Parco stesso.
 
===== Autodromo =====
L'[[Autodromo Nazionale di Monza]] è un circuito automobilistico situato all'interno del Parco di Monza. Ospita molti eventi motoristici durante tutto l'anno, ma è famoso internazionalmente per ospitare il [[Gran Premio d'Italia di Formula 1|Gran Premio d'Italia]] organizzato dall'Automobile Club di Milano quasi ininterrottamente dal 1922.
 
=== Luoghi caratteristici ===
==== San Gerardino ====
È uno storico rione caratteristico del centro storico come quello, più a sud del [[Lambro]], detto "i Mulini". Presenta una suggestiva veduta prospettica delle case che si ergono sul fiume che, una cinquantina di anni fa, qui si divideva in vari rami che servivano ad azionare i [[mulino|mulini]] ad acqua (di questi mulini è rimasto un frantoio).
In un cortile con loggiato di via Gerardo dei Tintori è la suggestiva chiesetta detta di [[Chiesa di San Gerardino (Monza)|San Gerardino]] (che in realtà è la più antica delle tre chiese cittadine intitolate al santo compatrono di Monza) con affreschi interni, risalenti al Cinquecento e attribuibili in parte alla scuola luinesca. La chiesetta in realtà è parte dell'antico ospedale di San Gerardino, complesso articolato in diversi corpi di fabbrica, fondato dal santo nel [[1174]], rimaneggiato in varie epoche, e in uso fino al [[XVIII secolo]].
In questo rione si svolge annualmente, il 6 giugno, la tradizionale sagra di [[San Gerardo dei Tintori|san Gerardo]], compatrono della città, con la posa di una statua del santo nel letto del fiume.[[File:PonteSGerardo.JPG|thumb|Il [[ponte di San Gerardino]] sul fiume Lambro]]
 
===== SanMulino GerardinoColombo =====
Nei pressi del ponte settecentesco detto di San Gerardino sorge il [[mulino Colombo]]. Il mulino, già attivo all'inizio del [[XVIII secolo]], era impiegato in origine per macinare il [[Frumento|grano]], poi per la follatura della [[lana]] e infine venne utilizzato come frantoio. All'interno, si conservano la macina, il torchio e altri antichi attrezzi. È utilizzato in brevi periodi dell'anno per mostre a cura del [[Museo etnologico di Monza e Brianza]].[[File:Ponte dei Leoni 1.jpg|thumb|Il ponte dei Leoni sul fiume Lambro]]
È un rione caratteristico del centro storico come quello, più a sud del [[Lambro]], detto ''i Mulini''. Presenta una suggestiva veduta prospettica della case che si ergono sul fiume, che, una cinquantina di anni fa, qui si divideva in vari rami che servivano ad azionare i [[mulino|mulini]] ad acqua (di questi mulini è rimasto un frantoio). In un cortile con loggiato di via Gerardo dei Tintori è la suggestiva chiesetta detta di [[Chiesa di San Gerardino (Monza)|San Gerardino]] (che in realtà è la più antica delle tre chiese cittadine intitolate al santo copatrono di Monza) con affreschi interni, risalenti al Cinquecento e attribuibili in parte alla scuola luinesca. La chiesetta in realtà è parte dell'Ospedale di S.Gerardino, complesso articolato in diversi corpi di fabbrica, fondato dal Santo nel [[1174]], rimaneggiato in varie epoche, e in uso fino al [[XVIII secolo]]. In questo rione si svolge annualmente, il [[6 giugno]], la tradizionale sagra di [[San Gerardo dei Tintori|San Gerardo]], compatrono della città, con la posa di una statua del santo nel letto del fiume.
==== Via Lambro ====
La via Lambro è ritenuta la più antica di Monza. Situata nel nucleo primitivo della città [[medioevo|medioevale]], parte da piazza Duomo e si estende sul fianco sinistro della basilica, scendendo verso il [[Lambro]] con tracciato regolare e passando verso la sua fine sotto una "casa [[Torre di via Lambro|torre]]" medioevale ("Punt Scür" in dialetto). Questa torre, detta "di [[Teodolinda]]", è in realtà duecentesca ed è stata restaurata completamente nell'[[Ottocento]]. Ha monofore, trifore e merli guelfi che poggiano sopra una cornice di archetti. All'inizio della strada si notano alcune case "a sporto" del [[Trecento]] e del [[Quattrocento]] con balconcini di ferro.
 
=== Edifici scomparsi ===
===== [[Ponte di San Gerardino]] =====
Attraversa il fiume Lambro in corrispondenza della casa e dell'antico ospedale del santo monzese.
Un concio di pietra di una delle arcate reca incisa la data [[1715]].
 
* Il [[Palazzo Reale (Monza)|palazzo di Teodolinda]], [[VI secolo]]
===== Mulino Colombo =====
* La prima [[Basilica di San Giovanni Battista (Monza)|basilica di San Giovanni Battista]]
Nei pressi del ponte settecentesco detto di San Gerardino sorge il Mulino Colombo. Il mulino, già attivo all'inizio del [[XVIII secolo]], era impiegato in origine per macinare il [[Frumento|grano]], poi per la follatura della [[lana]] ed infine venne utilizzato come frantoio. All'interno, si conservano la macina, il torchio ed altri antichi attrezzi. È utilizzato in brevi periodi dell'anno per mostre a cura del [[Museo Etnologico di Monza e Brianza]].
* Il [[Pratum magnum (Monza)|Pratum magnum]], oggi ''piazza Trento e Trieste''
* Il [[Castello di Berengario I]]
* Il [[Castello di Monza|Castello visconteo]]
* La [[Chiesa di Sant'Agata (Monza)|Chiesa di Sant'Agata]], longobarda
* La [[Chiesa di San Francesco (Monza)|chiesa di San Francesco]]
* La [[Chiesa di San Michele (Monza)|chiesa di San Michele]], longobarda
* La [[Chiesa di San Salvatore (Monza)|Chiesa di San Salvatore]], longobarda (769)
* La Chiesa di San Maurizio, [[XII secolo]]
* Monastero di Santa Margherita, ([[XIII secolo|XIII]]-[[XVIII secolo]])
* Il [[Teatro ducale (Monza)|Teatro ducale]], del Piermarini, andato distrutto in un incendio nel [[1802]]
*Il palazzo Durini de Leyva, residenza dei conti feudatari, si trovava ubicato nell'antica piazza del Mercato, l'attuale piazza Trento e Trieste, dove ora sorge l'attuale Palazzo Comunale
*La Porta de Gradi, antica porta medievale situata a cavallo del Lambro da cui entravano i signori feudatari arrivando da Milano. Questo edificio fu restaurato da Gian Giacomo II Durini nel 1704 e, per ricordare questo evento, il conte di Monza vi fece apporre una grande effigie marmorea rappresentate san Giacomo protettore della famiglia Durini feudataria della città, opera dello scultore Giuseppe Rusnati. La porta fu demolita all'inizio del XX secolo e il gruppo Marmoreo del Rusnati è oggi collocato in prossimità del luogo dove era la porta, tra le vie ''Bergamo'' e ''Pesa del lino'', vicino al ''pont de la Mariota'' dove appunto sorgeva la Porta de Gradi.
 
== Società ==
===== Ponte dei Leoni =====
=== Evoluzione demografica ===
Fu edificato sul fiume Lambro nel [[1842]] vicino ai resti del grande ponte romano, detto ''d'Arena'', del [[I secolo]] (un'arcata del quale è tuttora visibile presso un'estremità dell'attuale ponte) in occasione dell'apertura della ''via Ferdinandea'', oggi via Vittorio Emanuele.
 
* 1751, {{formatnum:6300}} abitanti
Il ponte è costituito da tre arcate ribassate con spallette in granito.
* 1771, {{formatnum:11219}} abitanti
Ai lati i quattro leoni di marmo, su basamento, sono opera dello scultore [[Antonio Tantardini]].
* 1805, {{formatnum:10621}} abitanti
* 1809, {{formatnum:12715}} abitanti
* 1853, {{formatnum:19362}} abitanti
{{Demografia/Monza}}
 
===== ViaEtnie Lambroe minoranze straniere =====
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:14959}}, ovvero il 12,17% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=12 luglio 2025}}</ref>
La via Lambro è ritenuta la più antica di Monza. Situata nel nucleo primitivo della città [[medioevo|medioevale]], parte da piazza Duomo e si estende sul fianco sinistro della Basilica, scendendo verso il [[Lambro]] con tracciato regolare e passando verso la sua fine sotto una "casa torre" medioevale ("''Punt Scür''" in dialetto). Questa torre, detta di [[Teodolinda]], è in realtà duecentesca ed è stata restaurata completamente nell'[[Ottocento]]. Ha monofore, trifore e merli guelfi che poggiano sopra una cornice di archetti. All'inizio della strada si notano alcune case ''a sporto'' del [[Trecento]] e del [[Quattrocento]] con balconcini di ferro.
 
* Romania 1849
===== Ponte de la Mariotta =====
* Egitto 1475
Su questo ponte sul ''Lambretto'' era situata la Porta De Gradi che fu demolita nel [[1890]]. Il ponte collega via Bergamo con via De Gradi e aveva preso il nome dall'ortolana ''Mariotta'' che aveva la sua bancarella sotto l'arcata della porta.
* Perù 1204
* Ucraina 1086
* Sri Lanka 974
* Albania 929
* Bangladesh 920
* Ecuador 729
* Cina 552
* Filippine 510
 
===== TorreIstituzioni, Visconteaenti e associazioni =====
E' l'unico resto del [[Castello di Monza]] fatto erigere, con le mura della città, da [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo Visconti]] nel [[XIV secolo]] e demolito nel [[1807]]. La torre sorge in riva al fiume [[Lambro]] ed è ben conservata: sono tuttora visibili le feritoie del ponte levatoio, una bifora e uno stemma spagnolo.
 
==== MonzaOspedale sparitaSan Gerardo ====
[[File:Ospedale San Gerardo (Monza)-Entrance.jpg|miniatura|[[Ospedale San Gerardo]]]]
* Il [[Palazzo di Teodorico (Monza)|Palazzo di Teodorico]]
L'[[ospedale San Gerardo]] di Monza nasce nel [[1174]] per iniziativa di [[san Gerardo dei Tintori]] ed è attivo fino ai giorni nostri dopo otto secoli di tradizione di cura e assistenza<ref>{{cita web|url=http://www.hsgerardo.org/ita/articolo/dettaglio.aspx?s1=13&s2=20&u=1|titolo=Storia dell'Ospedale|editore=hsgerardo.org|accesso=26 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928230511/http://www.hsgerardo.org/ita/articolo/dettaglio.aspx?s1=13&s2=20&u=1|dataarchivio=28 settembre 2007}}</ref>. Oggi, considerato di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, conta 3 500 dipendenti (fra medici, infermieri, personale tecnico e amministrativo).
* Il [[Palazzo Reale (Monza)|Palazzo di Teodolinda]], [[VI secolo]]
È inoltre la sede della facoltà di [[medicina]] e [[chirurgia]] dell'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]]<ref>{{cita web|url=http://www.medicina.unimib.it/cmsMedicina/Sedi_ed_organizzazioni/pagina_La_facolta.html|titolo=Sito Facoltà di Medicina e Chirurgia Bicocca|editore=medicina.unimib.it|accesso=26 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100504145629/http://www.medicina.unimib.it/cmsMedicina/Sedi_ed_organizzazioni/pagina_La_facolta.html|dataarchivio=4 maggio 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.hsgerardo.org/ita/articolo/dettaglio.aspx?s1=13&s2=23&u=1|titolo=Sito Ospedale San Gerardo Monza|editore=hsgerardo.org|accesso=26 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090607034008/http://www.hsgerardo.org/ita/articolo/dettaglio.aspx?s1=13&s2=23&u=1|dataarchivio=7 giugno 2009}}</ref>.
* Il [[Castello di Monza|Castello Visconteo]]
* Le [[Mura medioevali (Monza)|mura medievali]] e le antiche porte della città
* La [[Chiesa di San Michele (Monza)|Chiesa di San Michele]]
* Il [[Teatro ducale (Monza)|Teatro ducale]] , del Piermarini, andato distrutto in un incendio nel [[1802]]
 
==== Ex Ospedale Umberto I (poi San Gerardo) ====
=== Edifici di interesse pubblico ===
Dal 2010 è utilizzato come ospedale in minima parte. Si trova in via Solferino 16. Il complesso è stato costruito tra il 1893 e il 1896 ed è costituito da padiglioni da uno a tre piani fuori terra divisi da zone a verde, data l'epoca anticlericale e monarchica è stato "ribattezzato" [[Ospedale Umberto I (Monza)|Ospedale Umberto I]]. La nuova destinazione urbanistica prevede l'utilizzo parziale dei padiglioni per la delocalizzazione di corsi universitari dell'università Milano Bicocca. Restano attive la Casa di riposo, la Chiesa mentre la cappella San Carlo deve essere liberata dalla cabina elettrica. La struttura storica di via Solferino è ancora utilizzata in parte anche da uffici comunali e dal Dipartimento Dipendenze dell'ASST.
 
==== OspedalePoliclinico Sandi GerardoMonza ====
In via Amati, con sede anche in altri Comuni della Provincia, è un ospedale con annesso pronto soccorso.
L’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza ha alle spalle otto secoli di tradizione di cura e assistenza.
 
==== Istituti Clinici Zucchi ====
Oggi, considerata di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, conta 3.500 dipendenti (fra medici, infermieri, personale tecnico e amministrativo).
In via Zucchi, e con sede anche a Carate Brianza, è un ospedale con annesso pronto soccorso.
<br />L'azienda comprende due presidi ospedalieri: l’[[Ospedale San Gerardo di Monza]], {{Citazione necessaria|il quarto ospedale pubblico, per dimensioni, della Lombardia}}, e l’[[Ospedale E. Bassini di Cinisello Balsamo]].
 
== I museiCultura ==
=== Istruzione ===
* [[Museo Serpero|Museo del Duomo]]: si trova in una serie di ambienti sotterranei all'interno del [[Duomo di Monza|Duomo]]. La raccolta comprende gran parte dei tesori risalenti all'epoca della regina Teodolinda, tra cui la Chioccia con i pulcini, la Croce di Agilulfo e la famosa Corona Ferrea.
==== Biblioteche ====
* [[Civiche Raccolte d'Arte di Monza|Civiche Raccolte d'Arte]]
La sette biblioteche del Sistema Urbano di Monza fanno parte del Sistema Bibliotecario [[BrianzaBiblioteche]] e sono:
* [[Museo Etnologico di Monza e Brianza]]
* [https://web.archive.org/web/20120402173236/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=185 Biblioteca Civica], via Padre Reginaldo Giuliani, 1/a
* [https://web.archive.org/web/20120402173314/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=189 Biblioteca dei ragazzi], piazza Trento e Trieste 6
* [https://web.archive.org/web/20120402174856/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=187 Biblioteca San Gerardo], via Lecco 12
* [https://web.archive.org/web/20120402174911/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=186 Biblioteca Cederna], via Zuccoli 16
* [https://web.archive.org/web/20120402174919/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=191 Biblioteca Triante], via Monte Amiata 60
* [https://web.archive.org/web/20120402174928/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=190 Biblioteca S. Rocco], via Zara 9
* [https://web.archive.org/web/20120402174937/http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=43&Itemid=188 Biblioteca del Parco di Monza], Villa Mirabello
* [[Biblioteca capitolare di Monza]]
 
==== Università ====
[[File:Monza-Ospedale-San-Gerardo-vecchio-facciata-1896.jpg|thumb|Sede monzese dell'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca|Università di Milano-Bicocca]]]]
A Monza si trovano due distaccamenti della facoltà dell'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca|Università di Milano-Bicocca]]: la facoltà di Medicina e Chirurgia e la facoltà di Sociologia.
 
==== Musei ====
* [[Museo Serpero|Museo del Duomo]]: si trova in una serie di ambienti sotterranei all'interno del [[Duomo di Monza|Duomo]]. La raccolta comprende gran parte dei tesori risalenti all'epoca della regina Teodolinda, tra cui la [[Chioccia con i pulcini]], la [[Croce di Agilulfo]] e la famosa Corona ferrea.
* [[Musei Civici di Monza]]: le raccolte dei Musei civici di Monza sono attualmente collocate nel nuovo Museo "Casa degli Umiliati". Nelle raccolte sono confluite le opere della Pinacoteca Civica e del Museo dell'Arengario.
* [[Museo etnologico Monza e Brianza]] (MEMB)
* [[Mulino Colombo]]
* Museo del nuoto e della pallanuoto<ref>{{Cita web|url=https://www.mbnews.it/2014/01/a-monza-ora-ce-il-museo-del-nuoto-e-della-pallanuoto/|titolo=A Monza ora c’è il museo del nuoto e della pallanuoto}}</ref>
 
==I= teatriMedia ===
==== Stampa ====
La città di Monza possiede varie sale teatrali e associazioni culturali:
La città di Monza è servita dalle seguenti testate giornalistiche:
* Giornale di Monza (versione cartacea),{{cita web|https://primamonza.it/|Prima Monza;}} (versione digitale)
* {{cita web|https://www.monzatoday.it/|Monza Today}}
* [[Il Cittadino (quotidiano di Monza)|Il Cittadino di Monza e della Brianza]]
* [[Il Giorno|Il Giorno, edizione Monza Brianza]]
* [[Unica TV|Unica TV, telegiornale edizione di Monza]]
 
=== Teatro ===
* '''[[Teatrino di Corte (Monza)|Teatrino di Corte]]''', nel complesso della [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]
La città di Monza conta varie sale teatrali e associazioni culturali:
* '''[[Teatro Manzoni (Monza)|Teatro Manzoni]]'''
* [[Teatrino di Corte (Monza)|Teatrino di Corte]], nel complesso della [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]
* '''[[Teatro Villoresi (Monza)|Teatro Villoresi]]'''
* '''[[UrbanTeatro CenterManzoni (Monza)|Teatro Binario 7Manzoni]]'''
* '''[[SalaTeatro San CarloVilloresi (Monza)|Sala SanTeatro CarloVilloresi]]'''
* [[Urban Center|Teatro Binario 7]]
* '''[[AreaOdeon - associazione culturale (Monza)|AreaOdeon - associazione culturale]]'''
* [[Sala San Carlo (Monza)|Sala San Carlo]]
* [[AreaOdeon - associazione culturale (Monza)|AreaOdeon - associazione culturale]]
 
=== ManifestazioniMusica ===
Nella città ha sede lo storico [[Coro Anthem]], fondato nel 1980.<ref>{{Cita web|url=https://www.coroanthem.it/OpenPage.do?page=0|titolo=Coro Anthem Web Pages|sito=www.coroanthem.it|accesso=2025-10-01}}</ref>
[[File:Monza01.jpg|thumb|right|250px|I fuochi d'artificio alla Villa Reale]]
'''Sagra di San Giovanni'''<br/>
Nelle settimane che precedono il [[24 giugno]], giorno in cui si festeggia il Patrono di Monza, si svolgono numerose manifestazioni sportive, culturali e folcloristiche che culminano con uno spettacolo pirotecnico a ritmo di musica. Durante le celebrazioni si tiene il corteo storico in costumi medievali, ogni anno dedicato ad un evento diverso. Da segnalare inoltre la gara podistica notturna [[Monza-Resegone]].
 
=== Eventi ===
'''Sagra di San Gerardo'''<br/>
[[File:Monza01.jpg|thumb|Fuochi d'artificio alla Villa Reale]]
Il [[6 giugno]] si commemora la morte del santo co-patrono della città: [[San Gerardo dei Tintori]]. La celebrazione di San Gerardo inizia la sera del 5 giugno con la deposizione di una statua del santo nel fiume Lambro vicino al ponte di San Gerardino. In questo modo si vuole ricordare il miracolo di San Gerardo: si narra che il santo volesse portare del cibo ad alcune famiglie che vivevano al di là dal Lambro e, non disponendo di ponti per poterlo attraversare, distese il suo mantello carico di provviste e a bordo di questa zattera improvvisata attraversò il fiume. Un altro miracolo viene ricordato con la sagra delle ciliegie.
 
==== Concorso internazionale della rosa ====
'''Sagra della Madonna delle Grazie'''<br/>
Dal 1965 fino al 2015 si sono svolti ogni anno a fine maggio, nel roseto 'Niso Fumagalli' della [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]], i concorsi internazionali per rose nuove. Il roseto ha ottenuto nell'estate del 2003 il premio "Giardino di Eccellenza" ("Award of Garden Excellence") dalla "World Federation of Rose Societies". Il premio fu consegnato ufficialmente il 21 maggio 2004 in occasione della 40ª edizione del concorso internazionale<ref>{{Cita web|url=http://www.airosa.it/index.asp?id=5&title=Storia |titolo=Associazione Italiana della Rosa-Storia |autore= |sito=airosa.it |data= |accesso=18 maggio 2016}}</ref>.
Nel giorno dedicato all'Annunciazione della Vergine Maria si tiene la sagra della Madonna delle Grazie. Nelle vie attorno al [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Monza)|Santuario della Madonna delle Grazie]], a ridosso del Parco, si concentrano bancarelle con dolci, giocattoli, merci di vario genere ed il "firun", un dolce tipico monzese composto da castagne cotte al forno e infilate ad un filo a formare una collana.
 
'''==== Festa del Santo Chiodo'''<br/> ====
Si svolge la terza domenica di settembre, con rievocazione storica e processione della [[Corona Ferrea|Corona del Ferroferrea]].
 
==== Gran Premio d'Italia di Formula 1 ====
'''Mercatino dell'antiquariato'''<br/>
Il [[Gran Premio d'Italia di Formula 1]] si disputa annualmente la seconda domenica di settembre nell'[[Autodromo nazionale di Monza]].
Si svolge la seconda domenica di ogni mese (ad esclusione di agosto) in via Bergamo. Vi si possono trovare molti oggetti, mobili, soprammobili d'epoca. Partecipano un centinaio di venditori e di antiquari.
 
La settimana che precede il Gran Premio è sempre costellata di eventi che interessano tutta la città (''Monza Più''). Alcuni di questi, che si ripetono ogni anno, sono il concorso fotografico dedicata alla memoria di [[Pepi Cereda]] e la partita di calcio benefica della Nazionale Piloti.
'''Mercatino di Natale'''<br/>
Si svolge ogni anno dal [[1 dicembre|1° dicembre]] al [[6 gennaio]], in piazza San Paolo.
 
== Economia ==
'''Concorso internazionale della rosa'''<br/>
L'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi, ha decisamente perso terreno rispetto all'industria, che fa registrare un notevole sviluppo dei comparti meccanico e tessile, seguiti da quelli chimico, edile e lattiero-caseario. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, assicurazioni e attività radiotelevisive nonché di consulenza informatica.
A fine [[maggio]] nel roseto al [[Villa Reale (Monza)#Il Serrone (Orangerie)|Serrone]] della [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]].
 
=== Artigianato ===
'''Gran Premio d'Italia di Formula 1'''<br/>
Nel settore dell'[[artigianato]] è ancora diffusa e rinomata l'antica lavorazione e realizzazione di [[Mobile (arredamento)|mobili]] in serie<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p= 14}}</ref>.
Il [[Gran Premio d'Italia di Formula 1]] si disputa annualmente la seconda domenica di settembre nell'[[Autodromo Nazionale di Monza|Autodromo]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
La settimana che precede il Gran Premio è sempre costellata di eventi che interessano tutta la città (''Monza Più''). Alcuni di questi, che si ripetono ogni anno, sono il concorso fotografico dedicata alla memoria di [[Pepi Cereda]] e la partita di calcio benefica della Nazionale Piloti.
Nel [[1951]], [[Gualtiero Galmanini]] realizza come urbanista il [[Piano regolatore generale]] di Monza, dando forma alla città attuale.
[[File:Monza di notte.jpg|thumb|left|250px|Monza di notte.]]
 
=== TrasportiStrade ===
{{Vedi anche|Strade provinciali della provincia di Monza e della Brianza}}
=== Ferrovia ===
Monza costituisce il punto intermedio tra [[Milano]] e il resto del territorio della [[Provincia di Monza e della Brianza]].
{{vedi anche|Stazione di Monza}}
La città è un importante nodo ferroviario, ed è stata capolinea della prima ferrovia commerciale italiana, la [[Ferrovia_Milano-Monza|Milano - Monza]], inaugurata nel [[1840]].
 
Monza è collegata attraverso:
La città è collegata con [[Milano]] da una linea a quattro binari, che da [[Stazione di Monza|Monza]] si divide in due linee, la [[ferrovia Milano-Chiasso|Milano - Chiasso]] e la [[ferrovia Milano-Carnate-Lecco|Milano - Lecco]], utilizzata anche per corse fino a [[Bergamo]].
 
* [[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]] Milano - Venezia
Inoltre è capolinea della linea [[ferrovia Monza-Molteno|Monza - Molteno - Lecco]], a binario unico e non elettrificata.
* [[Autostrada A51|Tangenziale Est di Milano]]
* [[Autostrada A52 (Italia)|Tangenziale Nord di Milano]]
 
La barriera autostradale di Milano Est dell'Autostrada A4 è situata a Monza. Il tratto compreso tra le barriere autostradali di Milano [[Ghisolfa]] e Milano Est viene denominato ''tratto urbano A4.''
La città è dotata di due stazioni: [[Stazione di Monza|Monza Centrale]], in cui fermano tutte le linee, e [[Stazione di Monza Sobborghi|Monza Sobborghi]], solo per la linea [[ferrovia Monza-Molteno|Monza - Molteno - Lecco]].
 
=== Ferrovie ===
La Stazione centrale da poco è stata completamente ristrutturata, con l'apertura di un sottopassaggio che la mette in comunicazione direttamente con piazza Castello, facilitando così l'accesso dalla zona est della città e dalla Brianza. Sono stati inoltre completati un nuovo parcheggio da 140 posti e la nuova autostazione, sempre con ingresso da piazza Castello. Sono state proposte altre quattro stazioni (Monza Libertà, Monza S. Alessandro, Monza S. Biagio e Monza Elvezia), ma, tranne per la prima stazione, già progettata, si è ancora molto lontani dalla fase progettuale.
[[File:Station of Monza ext.jpg|thumb|[[Stazione di Monza|Stazione Centrale di Monza]]]]
La città è stata capolinea della seconda ferrovia costruita in Italia, la [[Ferrovia Milano-Monza|Milano-Monza]], inaugurata nel [[1840]].
 
Sono presenti tre stazioni: [[Stazione di Monza|Monza]], [[Stazione di Monza Sobborghi|Monza Sobborghi]] e la [[Stazione Reale]], quest'ultima non più in uso.
È da menzionare infine la [[Stazione Reale (Monza)|Stazione Reale]], situata sull'attuale viale Cesare Battisti, costruita in stile eclettico nel [[1884]] ad uso della famiglia reale per i suoi spostamenti in ferrovia.
 
* La [[stazione di Monza]] è un importante nodo ferroviario, composto da 7 binari e di uno scalo merci. La stazione è servita dal [[Servizio ferroviario suburbano di Milano|servizio suburbano di Milano]] [[Servizio ferroviario suburbano di Milano|con le linee S7, S8, S9 e S11]], treni regionali e regionali veloci. Nelle ore di maggior traffico, i treni che collegano Monza con Milano hanno una frequenza di circa 10 minuti e raggiungono tutte le stazioni di Milano.
=== Strade ===
Fermano a Monza anche vari treni Eurocity delle [[Ferrovie Federali Svizzere]] che collegano Milano, Venezia, Genova e Bologna con Zurigo, Basilea e Francoforte Sul Meno.
Monza è raggiungibile attraverso l'Autostrada [[A4]] Torino-Trieste, la Tangenziale Nord di Milano ([[A52]]) e la Tangenziale Est di Milano ([[A51]]). La [[SS36|strada statale 36]] la collega con Milano, Lecco e Sondrio. Il tratto urbano della statale 36 verrà completamente interrato per risolvere grossi problemi di traffico: nel febbraio 2008 sono iniziati i lavori per la realizzazione di un tunnel urbano di 2 km, il più lungo d'Italia (fonte: Anas). Fine lavori prevista nel settembre 2011.
[[File:Monza Stazione Reale.jpg|thumb|[[Stazione Reale di Monza]]]]
 
* La [[stazione di Monza Sobborghi]] è posta sulla linea per Molteno.
=== Autobus ===
* In passato era inoltre in uso la [[Stazione Reale]], situata in viale Cesare Battisti. Prospiciente la [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]] è stata costruita in stile eclettico nel [[1884]] per essere utilizzata dalla famiglia reale, fino alla morte di [[Umberto I d'Italia|Umberto I]] nel [[1900]], inoccasione dei soggiorni presso la [[Villa Reale di Monza|Villa]].
 
==== Linee tranviarie dismesse ====
;Area Monza - limitrofi
Oltre a ciò Monza fu inoltre al centro di una vasta rete di tranvie extraurbane<ref>{{cita libro|autore=Paolo Zanin|titolo=Monza e i suoi tram. Storia dei collegamenti tranviari da Monza a Milano e alla Brianza|ed=2|anno=2009|editore=Phasar|città=Firenze|cid=Zanin (2009)}} ISBN 978-88-6358-028-0.</ref> che comprendeva le seguenti infrastrutture:
* z201 [ex 1] S.Albino (via Mameli) - Monza centro (corso Milano) - (via) S.Alessandro;
* z202 [ex circolare] Via d'Annunzio (san Rocco) - Monza Centro (via Manzoni) - Cimitero;
* z203 [ex 3] Monza (FS) - Brugherio - Cologno Nord (M2);
* z204 [ex 4] (Lissone -) Vedano - Monza Centro - Taccona di Muggiò;
* z244 (Lissone -) Vedano - Monza Centro - Taccona di Muggiò - Cinisello Balsamo;
* z205 [ex 5] Limbiate - Varedo - Nova Milanese - Muggiò - Monza (FS);
* z206 [ex 6] Via Pellegrini - Stazione FS - Monza Centro - Ospedale nuovo S.Gerardo;
* z266 Via Buonarroti - Stazione FS - Monza Centro - Ospedale nuovo S.Gerardo;
* z208 [ex 3] S. Fruttuoso (via Marelli) - Monza Centro - Villasanta - Arcore (FS);
* z209 Monza (FS) - Muggiò - Desio - Bovisio Masciago - Cesano Maderno (FNM);
* z219 Paderno Dugnano/Palazzolo (FNM) - Nova Milanese - Muggiò - Monza (FS).
 
* [[Tranvia Milano-Monza|Tranvia Milano–Monza]]
;Area Monza - Brianza
* [[Tranvia Monza-Barzanò-Oggiono]]
* [[Tranvia Monza-Carate]]
* [[Tranvia Monza-Trezzo-Bergamo]]
* [[Tranvia Cusano-Cinisello-Monza]]
* [[Tranvia Monza-Meda-Cantù]]
 
=== Autolinee ===
* z221 Milano Bicocca - Sesto S.G. (MI-FS) - Monza - Carate B. - Giussano-Mariano C.;
Il servizio di autolinee locale è gestito da [[ATM (Milano)|ATM]], [[Nord Est Trasporti|NET]] e [[Autoguidovie]], che collegano alla stazione di Monza, alla [[metropolitana di Milano]] e ai comuni limitrofi della [[Provincia di Monza e della Brianza|Provincia di Monza e Brianza]] e della [[Città metropolitana di Milano|Città Metropolitana di Milano]].
* z226 Besana B.(FS) - Biassono - Monza(Ospedale San Gerardo);
* z228 Meda - Seregno - Lissone - Monza (FS);
* z231 Carate B. - Giussano (Robbiano) - Seregno - Desio;
* z232 Desio - Seregno - Carate B. - Renate/Besana B. (FS);
* z233 Triuggio - Albiate - Seregno (FS);
* z234 Vedano - Lissone - Muggio;
* z240 Desio FS - Cesano M. - Limbiate - Senago - Varedo - Bovisio M. - Desio FS;
* z241 Desio FS - Bovisio M. - Varedo - Senago - Limbiate - Cesano M. - Desio FS.
 
Monza è servita inoltre da diverse autolinee extraurbane a lunga percorrenza e navette aeroportuali o di altro tipo.
;Area Monza - Milano
 
=== Aeroporti ===
* z218 Sesto S.G. (MI-FS) - Cinisello B. (Ospedale Bassini) - Muggiò - Monza (Ospedale San Gerardo);
Da Monza è possibile raggiungere i principali aeroporti lombardi. Il più vicino è [[Aeroporto di Milano-Linate|Milano Linate]], poi l'[[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|aeroporto di Orio al Serio]] e infine [[Aeroporto di Milano-Malpensa|Milano Malpensa]].
* z222 Monza FS - S. Fruttuoso - Sesto S. G. (M1-FS);
* z223 Milano Bicocca - Cinisello B. - Monza FS;
* z225 Sesto S.G. (M1 - FS) - Nova M.se;
* z227 Muggiò - Sesto S. G. (M1 - FS);
* z229 Palazzolo (FNM) - Paderno D. - Cinisello B. - Sesto S.G. (M1-FS).
 
=== Impianti sportiviSharing ===
Da luglio 2020 su tutto il territorio di Monza (compreso il parco) sono a disposizione circa 500 monopattini e biciclette elettriche free floating. Sono gestiti dalle due società [[Lime (azienda)|Lime]] e Dott.
 
A Monza è disponibile il noleggio di veicoli a breve termine. Il servizio è gestito da E-vai Car Sharing e Ubeeqo.
Il '''Palazzetto dello sport''', il [[PalaCandy]], inaugurato da pochi anni, è adiacente lo stadio Brianteo ed è adibito a varie manifestazioni.
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Monza}}
 
=== Suddivisioni amministrative ===
Monza è organizzata amministrativamente in cinque circoscrizioni:
* Circoscrizione 1, comprendente i quartieri [[Centro (Monza)|Centro]], [[San Gerardo (Monza)|San Gerardo]] e [[Cristo Re - Libertà (Monza)|Libertà]];
* Circoscrizione 2, comprendente [[Cederna (Monza)|Cederna]], [[Sobborghi - Sant'Ambrogio (Monza)|Sobborghi]], [[Sant'Albino (Monza)|Sant'Albino]] e [[San Donato - Regina Pacis (Monza)|Regina Pacis]];
* Circoscrizione 3, comprendente [[San Rocco (Monza)|San Rocco]] e [[Sant'Alessandro (Monza)|Sant'Alessandro]];
* Circoscrizione 4, comprendente [[San Giuseppe (Monza)|San Giuseppe]], [[San Carlo (Monza)|San Carlo]], [[Triante]] e [[San Fruttuoso (Monza)|San Fruttuoso]];
* Circoscrizione 5, comprendente [[San Biagio (Monza)|San Biagio]] e [[Cazzaniga (Monza)|Cazzaniga]].
 
=== Ministeri ===
Nel luglio [[2011]], nel [[150º anniversario dell'Unità d'Italia]], all'interno della [[Villa Reale di Monza|Villa Reale]] furono decentrate le sedi di rappresentanza di due [[Ministero della Repubblica Italiana|ministeri]] e di tre [[Dipartimento governativo|dipartimenti]] della [[Presidenza del Consiglio dei ministri]]:
* [[Ministero dell'economia e delle finanze]],
* [[Ministero dello sviluppo economico]],
* [[Dipartimento per le riforme istituzionali]],
* [[Dipartimento per la semplificazione normativa]],
* [[Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo]].
Queste sedi furono quasi subito rese inattive da una sentenza della magistratura. Furono definitivamente soppresse dal [[governo Monti]].
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|stato=Stati Uniti|link=|città=Indianapolis|anno=}}
* {{Gemellaggio|stato=Repubblica Ceca|link=|città=Praga|anno=}}
 
== Sport ==
* '''Atletica'''
Storico centro sportivo per la pratica dell'[[atletica leggera|atletica]] è la "Società ginnastica monzese [[Forti e Liberi]]", nell'odierno viale Cesare Battisti 30, la cui data di fondazione risale al 1878. La sua storia è legata all'attentato al re [[Umberto I]] (29 luglio 1900). La "[[Forti e liberi"Liberi]] ha formato generazioni di atleti, alcuni dei quali di livello nazionale, mondiale ede olimpico, come [[Ernesto Ambrosini]], [[Franco Tognini]], [[Armando Sardi]] ed [[Ettore Perego]].
 
* '''Calcio'''
Lo L'[[StadioAssociazione "Brianteo" diCalcio Monza|stadio Brianteo]], insquadra vialeprincipale Stucchi,della ospitacittà leche partitemilita in dell'[[AssociazioneSerie CalcioB]] Monza(40 Brianzapartecipazioni 1912nella stessa categoria) e con 3 stagioni disputate in [[Serie A]]. È(massima statoserie), inauguratogioca nelnell'impianto 1988dell'[[Stadio dopoBrianteo|U-Power lunghiStadium]] ein tribolativia anniTognini. diConosciuto lavoro.come Ilstadio Brianteo e inaugurato nel 1988 ha sostituito lo stadio [[Stadiostadio "Gino Alfonso Sada" di Monza|Sada]], situato in via GhiliniGuarenti, con terreno in erba sintetica, che oggi ospita le partite della [[A.Associazione Sportiva Dilettantistica S.DC. Juvenilia Fiammamonza|FiammaMonzaFiammamonza]] (Categoria [[Eccellenza (calcio femminile)|Eccellenza]]), la squadra di calcio femminile della città, campione d'Italia [[Serie A 2005-2006 (calcio femminile)|2005-2006]]. Ci sono anche piccolealtre squadre di calcio come Gerardiana, Juvenilia,affiliate [[FIGC]] in città: La Dominante (calcio)[[Prima Categoria]]), ProGes VictoriaMonza 1946, [[Cederna]]Gerardiana, SantalbinoJuvenilia (Prima Categoria), [[SanPro FruttuosoVictoria, (quartiereCittà di Monza)|San, Fruttuoso]]Santalbino, San Rocco, VergaFruttuoso e GesSan MonzaRocco.
[[File:Stadio Brianteo 2024.jpg|thumb|[[Stadio Brianteo]]]]
 
* '''Ciclismo'''
;Giro d'Italia
Monza è stata sede di [[Grande Arrivo del Giro d'Italia|arrivo finale]] del [[Giro d'Italia]] nell'edizione del [[Giro d'Italia 1949|1949]], con il traguardo del {{Data|12|06}} posto nell'[[Autodromo nazionale di Monza|Autodromo nazionale]], dove si concluse l'ultima tappa proveniente da [[Torino]] con la vittoria di [[Giovanni Corrieri]] e successo finale di [[Fausto Coppi]].<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>
 
In totale, la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in tre occasioni (due partenze e un arrivo).<ref name=GIRO/>
 
* '''Automobilismo'''
L'[[autodromo nazionale di Monza]] situato al nord della città ospita l'annuale gara di [[Formula 1]], [[Campionato FIA di Formula 2 (2017-)|Formula 2]], [[GP3 Series 2018|Formula 3]] e, come competizioni secondarie, anche alcune gare di [[Superbike]]. L'autodromo è uno dei più antichi nella storia dell'[[automobilismo]] essendo stato aperto nel [[1922]]. L'attuale tempo record è stato stabilito nel [[Gran Premio d'Italia 2020|2020]] da [[Lewis Hamilton]] su Mercedes W12.
[[File:Circuito de Monza10.jpg|thumb|[[Autodromo nazionale di Monza]]]]
 
* '''Pallavolo'''
Il [[Volley Milano|Vero Volley]] (pallavolo maschile) in [[Superlega (pallavolo)|Superlega]] e l'[[Unione Sportiva Pro Victoria Pallavolo Monza|U.S. Pro Victoria Monza]] (pallavolo femminile) in [[Serie A1 (pallavolo femminile)|Serie A1]], entrambe nella massima divisione, disputano le gare interne nell'[[Palazzetto dello Sport (Monza)|Arena di Monza]] in viale Stucchi.
[[File:Palazzetto monza.jpg|thumb|[[Palazzetto dello Sport (Monza)|Arena di Monza]]]]
 
* '''Hockey su pista'''
L'[[Hockey Monza e Brianza|Hockey Roller Club Monza]], milita nel maggiore campionato di [[Serie A1 (hockey su pista)|Serie A1]] e disputa le gare interne al [[PalaSomaschini]] di [[Seregno]]. In precedenza il campo da gioco era il [[PalaRovagnati]] di [[Biassono]].
 
* '''Equitazione'''
Nel Parcoparco è possibile la pratica dell'equitazione.
 
* '''Golf'''
All'interno del Parcoparco è presente un campo di [[golf]] a trentasei buche.
 
* '''Pallacanestro'''
Il [[basket]] a Monza è rappresentato dalla [[Forti e Liberi (serie B2)]], che gioca nel piccolo palazzetto di viale Cesare Battisti, militante nel campionato della Serie D e dalla Gerardiana Basket, che gioca nel Centro Sportivo Comunale NEI, sempre in serie D.
 
* '''Polo'''
La pratica di questo sport si effettua all'interno del parco, in prossimità della zona dedicata all'equitazione.
 
* '''Rugby'''
Il [[A.S. Rugby Monza 1949|Rugby Monza]], la cui squadra femminile ha vinto il campionato italiano di Serie A nella stagione sportiva 2013/14 gioca nel campo di via Rosmini.
Nel centro sportivo di via Rosmini gioca il [[A.S. Rugby Monza 1949|Rugby Monza]]. Sparse in tutta la città ci sono numerose palestre scolastiche utilizzate da società minori di basket, pallavolo e hockey. Il centro natatorio comunale di Sant'Albino ospita oltre alle piscine anche un centro fitness e un centro benessere.
 
* '''Scherma'''
La città è dotata anche di un centro ([[Promelit]]) per la pratica della [[scherma]] nelle sue varie specialità.
 
* '''Sport acquatici'''
Fino alla stagione 2014-2015 ha giocato a Monza, nel campionato di [[Serie A1 2014-2015 (pallanuoto maschile)|serie A1 di pallanuoto maschile]], la società [[Pallanuoto Sport Management|Sport Management]], presso la piscina Pia Grande di via Murri.
Presso il centro natatorio di Sant'Albino il Nuoto Club Monza è il riferimento per la pratica di tutti i principali sport acquatici: pallanuoto, nuoto e syncro.
 
* '''Subacquea e apnea'''
Dal 1977 (anno di fondazione) riferimento nell'insegnamento della disciplina [[subacquea]] e dell'[[apnea]] è la Ferrea Sub Monza, società affiliata [[Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee|F.I.P.S.A.S.]] e riconosciuta dal [[Comitato olimpico nazionale italiano|C.O.N.I.]] con sede in corso Milano 39.
 
Con l'obiettivo di promuovere l'avanzamento delle conoscenze e della ricerca nell'ambito della biologia marina e nella salvaguardia del mare, ogni anno (con il supporto di Tethys Research Institute, Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, TEMC DE-OX Zerodive e di ASSOSUB) organizza il "[http://www.premio-majorca.com/ Premio Majorca]", dedicato alla memoria della campionessa Rossana Majorca, recordista mondiale nell'immersione sportiva in apnea, nonché figlia del grande [[Enzo Maiorca|Enzo]], prematuramente scomparsa il 6 gennaio 2005. Il premio ha ottenuto l'alto Patrocinio della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]].
 
* '''Tennis'''
Nel recinto del Parcoparco, con accesso da via Boccaccio, è il Circolo del Tennis.
 
* '''Tiro a segno'''
In via Ticino si trova il [[Tiro a Segnosegno Nazionalenazionale (Monza)|Tirotiro a Segnosegno Nazionalenazionale]].
 
=== Impianti sportivi ===
 
==== Piscine ====
 
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Piscine</div>|
testo=
* Centro natatorio (piscina coperta comunale), via Murri 23
* Overseas (piscina coperta e scoperta), via Pitagora
* Piscina comunale (piscina scoperta comunale), c/o Autodromo - Parco di Monza
* LeonePiscina XCollegio Villoresi (piscina coperta), via Monti e Tognetti 10
* Mirtillo Baby & Fitness Club (piscina coperta), via Canova 19
* Rondò dei Pini (piscina coperta), via Casanova 5
* N.E.I. (piscina coperta comunale), via Enrico da Monza 6
}}
 
==== IstruzioneStadio Brianteo ====
{{Vedi anche|Stadio Brianteo}}
==== Palazzetto dello Sport ====
{{Vedi anche|Arena di Monza}}
 
==== Autodromo nazionale di Monza ====
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Biblioteche</div>|
{{Vedi anche|Autodromo nazionale di Monza}}
testo=
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=173&MMN_position=178:178 Biblioteca Civica], via R.Giuliani 1
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=179&MMN_position=239:178 Biblioteca dei ragazzi], Piazza Trento e Trieste 6
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=191&MMN_position=241:178 Biblioteca NEI], via Enrico da Monza 6
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=185&MMN_position=242:178 Biblioteca Cederna], via Zuccoli 16
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=199&MMN_position=245:178 Biblioteca Triante], via Monte Amiata 60
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=218&MMN_position=278:178 Biblioteca San Rocco], via D'Annunzio 35
* [http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=205&MMN_position=279:178 Biblioteca Parco], Villa Mirabello
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Scuole primarie</div>|
testo=
* Don Milani, via Monte Bisbino 12
* Dante, via Pacinotti 1
* Tacoli, via V. Pisani 14
* Raiberti, via Raiberti 4
* De Amicis, piazza Matteotti 1
* Rodari, via Tosi 5
* Rubinowicz, via Magellano 48
* Anzani, via Correggio 27
* Iqbal Masih, via Luca della Robbia 20
* Zara, via Caravaggio 2
* Omero, via Omero 6
* S. Alessandro, via S. Alessandro 13
* Puecher, via Goldoni 20
* Bruno Munari, via Marche 1
* Alfieri, via S. Fruttuoso 15
* Citterio, via Collodi
* Buonarroti, via Piero della Francesca 1
* Manzoni, via Mameli 18
* Salvo d'Acquisto, via Paganini 30
* Bachelet, via Debussy 1
* Volta, via Volta 27
* Collegio Bianconi, via Torneamento 1
* Collegio Villoresi San Giuseppe, via Volta 11
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Scuole medie inferiori</div>|
testo=
* IX Scuola Media, via Monte Amiata 60
* Pertini, via Gentili 20
* Zucchi, via Toscana 10
* Elisa Sala, via Sgambati
* Confalonieri (sede), via S. Martino 4
* Confalonieri (succursale), via Poliziano 1
* Ardigò, via Magellano 42
* Bellani, via Foscolo 6
* Collegio Bianconi, via Torneamento 1
* Collegio Villoresi San Giuseppe, via Volta 11
* Sabin, via Iseo 18
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Istituti superiori statali</div>|
testo=
* [http://www.frisimonza.it/ Liceo Scientifico Frisi], via Sempione 21
* [[Liceo Zucchi|Liceo Classico Zucchi]], piazza Trento e Trieste 6
* ITCG Mosè Bianchi, via della Minerva 1
* [http://www.hensemberger.it/ ITIS Hensemberger], via Berchet 2
* [http://www.carloporta.it/ IMS Porta], via della Guerrina 15
* ISA, via Boccaccio 1
* [http://www.olivettimonza.it/ IPSCTAR Olivetti], via Lecco 12
* [http://www.mapelli-monza.it/ ITCG Mapelli], via Parmenide 18
* IPSIA, via Monte Grappa 1
* Centro di formazione professionale ECFOP, via Manara 34
* Centro di formazione professionale Borsa, via Longhi 4
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Istituti superiori privati</div>|
testo=
* [http://www.collegio-bianconi.it/Objects/Home1.asp Collegio Bianconi], via Torneamento 1
* [http://www.collegiovilloresi.it/ Collegio Villoresi San Giuseppe], via Volta 11
* [http://www.guastalla.org/ Collegio della Guastalla], Viale Lombardia 135
* [[Liceo Classico Leone Dehon]], via Appiani 1
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Università</div>|
testo=
* Sono attivi a Monza due corsi di laurea dell'Università degli studi di Milano Bicocca. Sono "Scienze dell'organizzazione", presso l'Ospedale Vecchio, e "Medicina e chirurgia" ospitata nei locali di Villa Serena nelle adicenze dell'Ospedale San Gerardo. La palazzina Villa Serena prende il nome di U19, mentre sono aperte anche la palazzina U8 e la piu recente U18 (aperta nel settembre 2007) entrambe sempre adiacenti all'ospedale San Gerardo di Monza
}}
 
== Personalità legate a Monza ==
* [[Teodorico]] (454-526), Re degli Ostrogoti
* [[Teodolinda]] (?-627), Regina dei Longobardi
* [[Agilulfo]] (?-616), Re dei Longobardi
* [[Adaloaldo]] (602-626), Re dei Longobardi e Re d'Italia
* [[Gundeperga]] (591-?) , Regina dei Longobardi e Regina d'Italia
* [[Rotari]] (606-652), Re dei Longobardi e Re d'Italia
* [[Berengario del Friuli|Berengario I]] (850?-924), Re d'Italia e Imperatore
* [[San Gerardo dei Tintori]] o Tintore (tra il 1134 e il 1140 - 1207), santo copatrono di Monza
* [[Bonincontro Morigia]] (sec.XIV), storico monzese
* [[Enrico Aliprandi]] (sec. XIV), Signore di Monza
* [[Matteo I Visconti]] (1250-1322), Signore di Milano
* [[Galeazzo I Visconti]] (1277-1328), Signore di Milano, ordina la costruzione del castello di Monza
* [[Azzone Visconti]] (1302-1339), Signore di Milano
* [[Pinalla Aliprandi]] (?-1339), Condottiero
* [[Martino Aliprandi]] (?-1339), Giurista e ambasciatore
* [[Matteo da Campione]] (?-1396), scultore e architetto
* [[Estorre Visconti]] (1346-1413), Signore di Milano
* [[Monaca di Monza|Marianna de Leyva]] (o Suor Virginia) (1575-1650), nota come "La monaca di Monza"
* [[Bartolomeo Zucchi]] (1570-1630), sacerdote, letterato, storico e filosofo
* [[Paolo Frisi]] (1728-1784), sacerdote barnabita, matematico e astronomo
* [[Antonio Francesco Frisi]] (1733-1817), canonico del Duomo e storiografo monzese
* [[Giuseppe Piermarini]] (1734-1808), architetto
* [[Andrea Appiani]] (1754-1817), pittore
* [[Amos Dell'Orto]] (circa 1842), costruttore di macchine tipografiche
* [[Luigi Canonica]] (1764-1844), architetto e urbanista
* [[Carlo Amati]] (1776-1852), architetto
* [[Eugenio di Beauharnais]] (1781-1824), Vicerè d'Italia
* [[Maria Ludovica d'Asburgo-Este]] (1787-1816), Imperatrice d'Austria 1808-16
* [[Eugenio Villoresi]] (1810-1879), ingegnere
* [[Gian Francesco Parravicini]], patriota monzese
* [[Amato Amati]] (1831-1904), patriota e geografo
* [[Paolo Mantegazza]] (1831-1910), medico, fisiologo
* [[Mosè Bianchi]] (1840-1904), pittore
* [[Achille Mapelli]] (1840-1894), uno dei Mille, avvocato
* [[Luigi Talamoni|Beato Luigi Talamoni]] (1848-1926), sacerdote, fondatore dell'Istituto delle Misericordine
* [[Giovanni Hensemberger]] (1848-1914), industriale
* [[Felice Fossati]] (1850-1916), industriale tessile
* [[Giuseppe Cambiaghi]] (1851-1925), industriale
* [[Carlo Ricci]] (1854-1925), industriale
* [[Alfredo Zopfi]] (1864-1924), industriale
* [[Eugenio Spreafico]] (1856-1919), pittore
* [[Pompeo Mariani]] (1857-1927), pittore
* [[Emilio Borsa]] (1857-1931), pittore
* [[Papa Pio XI]] (al secolo Achille Ratti),(1857-1939)
* [[Gerolamo Gaslini]] (1877-1964), industriale oleario e filantropo
* [[Raffaele De Grada]] (1855-1957), pittore
* [[Pio Semeghini]] (1878-1964), pittore
* [[Eugenio Bajoni]] (1880-1936), pittore e scultore
* [[Guido Balsamo Stella]] (1882-1941), direttore dell'[[ISIA (Monza)|ISIA]]
* [[Leonardo Dudreville]] (1885-1976), pittore
* [[Anselmo Bucci]] (1887-1955), pittore e incisore
* [[Guido Caprotti (pittore)|Guido Caprotti]] (1887-1966), pittore e scultore
* [[Arturo Martini]] (1889-1947), scultore
* [[Riccardo Bacchelli]] (1891-1985), scrittore e drammaturgo
* [[Guido Pajetta]] (1898-1987), (pittore)
* [[Giovanni Battista Stucchi]] (1899-1980), partigiano politico e alpino
* [[Marino Marini (scultore)|Marino Marini]] (1901-1980), scultore
* [[Gian Luigi Centemeri]] (1903-1997), musicista e compositore
* [[Emilio Parma]], pittore
* [[Ermenegildo Ripa]], pittore
* [[Pina Sacconaghi]] (1906-1994), pittrice
* [[Leonardo Spreafico]] (1907-1974), pittore
* [[Costantino Nivola]] (1911-1988), pittore e scultore
* [[Luigi Rovigatti]] (1912-1975), parroco, vescovo e viceregente di [[Roma]]
* [[Roberto Crippa]] (1921-1972), pittore e scultore
* [[Corrado Spagnolo]] (1922-1943), ufficiale di artiglieria, medaglia d'oro al valor militare
* [[Luca Crippa]] (1924-2002), pittore
* [[Elio De Capitani]] (1953), regista, attore e fondatore del [[Teatro dell'Elfo]]
* [[Giacomo Maioli]] (1900), Vecchio, ma maestoso Re di Monza nel '900
 
== Personaggi dello sport e dello spettacolo ==
* [[Ernesto Ambrosini]] (1894-1951), olimpionico ad Anversa nel 1920 e a Parigi nel 1924
* [[Franco Tognini]], olimpionico a Los Angeles nel 1932 e a Berlino nel 1936
* [[Valentino Giambelli]] (1928), ex calciatore e imprenditore monzese.
* [[Vittorio Brambilla]] (1937-2001), pilota F1
* [[Adriano Galliani]] (1944), dirigente sportivo
* [[Daniele Massaro]] (1961), calciatore
* [[Fabrizio Barbazza]] (1963), pilota F1
* [[Fabrizio Mazzotta]] (1963), doppiatore e dialoghista italiano
* [[Paola Perego]] (1966), conduttrice televisiva
* [[Diego Brambilla]] (1969), judoka, olimpionico ad Atlanta nel 1996
* [[Pierluigi Casiraghi]] (1969), calciatore
* [[Andrea Fumagalli]] (1971), musicista e cantante
* [[Marco Castoldi]] (1972), cantautore e musicista italiano
* [[Massimo Brambilla]] (1973), calciatore
* [[Matteo Beretta]] (1978), calciatore
* [[Stefano Mauri]] (1980), calciatore
* [[Roberto Riva]] (1986), pluricampione mondiale di [[pattinaggio artistico su rotelle]]
* [[Marcello Puglisi]] (1986), pilota automobilistico
 
== Amministrazione comunale ==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Marco Maria Mariani <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|DataElezione=29/05/2007 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|mandato=2
|partito=[[Lega Nord]]
|TelefonoComune=039 2372111 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=urp@comune.monza.mi.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
'''Giunta'''
In fase di definizione.
 
'''Consiglio Comunale'''
* [[Forza Italia|FI]] 13 - [[Lega Nord|Lega]] 4 - [[Alleanza Nazionale|AN]] 3 - Altri [[Destra (politica)|CDX]] 4
* [[Partito Democratico (Italia)|PD]] 9 - [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] 1 - Altri [[Sinistra (politica)|CSX]] 6
''scadenza: primavera 2012''
 
'''Difensore Civico''': Anna Mocchi
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Monza}}
 
== Note ==
'''Esplicative'''<references group=N/>'''Bibliografiche'''{{Note strette}}
<references />
 
== Bibliografia ==
* AA.VV. ''Dizionario Biografico degli Italiani''. Roma, 1960 (Aliprandi Pinalla).
* AA.VV. ''La Chiesa di San Marco in Milano''. Milano, 1998. Pag. 56-57 (Aliprandi Martino).
* Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum''.
* Bonincontro Morigia. ''Chronicon Modoetiense''.
* ''Il Duomo di Monza, 1300-2000, VII Centenario della fondazione''. Silvana Ed., 1999.
 
== Voci correlate ==
* [[Autodromo nazionale di Monza]]
* [[Corona ferrea]]
* [[Duomo di Monza]]
* [[CoronaGiovannino Ferread'oro]]
* [[Provincia di Monza e Brianza]]
* [[Glossario di Monza]]
* [[Monza Centro (quartiereGotico dia Monza)]]
* [[Triante]]
* [[San Giuseppe (quartiere di Monza)]]
* [[Cederna (quartiere di Monza)]]
* [[San Fruttuoso (quartiere di Monza)]]
* [[Elenco dei reggenti di Milano]]
* [[Autodromo Nazionale di Monza]]
* [[Associazione Calcio Monza Brianza 1912]]
* [[Stadio "Brianteo" di Monza|Stadio Brianteo]]
* [[Coro Anthem]]
* [[Canale Villoresi]]
* [[Lambro]]
* [[Museo e tesoro del duomo di Monza]]
* [[Ospedale San Gerardo]]
* [[Ospedale Umberto I (Monza)]]
* [[Parco di Monza]]
* [[Stemma di Monza]]
* [[Villa Reale di Monza]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonswikt=Category:Monza|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.monza.mi.it/ Sito ufficiale del Comune di Monza]
* {{ToponimoLombardia}}
* [http://www.provincia.mb.it/ Sito ufficiale della Provincia di Monza e Brianza]
* [http://www.mb.camcom.it/ Sito ufficiale della Camera di Commercio di Monza e Brianza]
* [http://www.duomomonza.it/ Sito del Duomo di Monza]
* [http://monzatrasporti.googlepages.com Monza Trasporti]
* [http://www.ancmonza.it Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Monza]
* [http://www.hqmonza.it/ HQMonza-Comitato San Fruttuoso 2000]
* [http://www.acmonzabrianza.it/ Sito ufficiale Calcio Monza]
* [http://www.hockeymonzabrianza.it/ Sito ufficiale Hockey Monza Brianza]
* [http://www.edizionilabussola.it/ Il Punto, periodico di informazione dedicato a Monza e alla Brianza]
* {{Dmoz|}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Monza e della Brianza}}
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