Papa Giovanni IX: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il papa della Chiesa ortodossa copta|Giovanni IX di Alessandria}}
{{Papa della Chiesa cattolica
|nome=Papa Giovanni IX
|immagine=116-John IX.jpg
|didascalia =
|stemma =
|titolo = 116º papa della Chiesa cattolica
|
|
|fine pontificato =
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|predecessore=[[papa Teodoro II]]
|successore=[[papa Benedetto IV]]
|nome nascita =
|data di nascita = [[840]] circa
|luogo di nascita = [[Tivoli]]
|data di morte = 26 marzo [[900]]
|luogo di morte = [[Roma]]
|sepoltura = [[Antica basilica di San Pietro in Vaticano]]
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Giovanni IX
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Giovanni 09
|Sesso = M
|LuogoNascita = Tivoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[840]] circa
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 26 marzo
|AnnoMorte = 900
|Epoca = 800
|
|Attività = papa
|Attività2 = cardinale
|Attività3 = vescovo
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato il 116º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] dall'aprile [[898]] alla sua morte
}}
== Biografia ==
=== Origini ===
Monaco [[Ordine di San Benedetto|benedettino]], Giovanni era nato a [[Tivoli]] attorno all'840, figlio di Rampoaldo<ref name=":0">{{Cita|Rendina|p. 306}}.</ref><ref name=":1">{{Cita|Gnocchi}}.</ref>, il cui nome denota una probabile origine germanica. Consacrato prete da [[papa Formoso]]<ref name=":1" />, fu poi nominato cardinale diacono.
=== Il pontificato ===
==== L'elezione contrastata ====
Alla morte di [[papa Teodoro II]] (fine dicembre 897/inizio gennaio 898<ref>cfr. [[Papa Teodoro II]]</ref>), scoppiarono violente lotte tra la fazione formosiana (di tendenza filo-germanica) e l'antiformosiana (filo-spoletina): se questi ultimi (partigiani del defunto [[papa Stefano VI]]) insediarono [[Papa Sergio III|Sergio]], vescovo di Caere (l'odierna [[Cerveteri]]), i primi elessero Giovanni. La diatriba durò poco tempo: nell'arco di qualche giorno il partito formosiano ebbe il sopravvento, cacciò Sergio<ref>Sergio riuscì a salire sul Soglio di Pietro sei anni dopo divenendo [[papa Sergio III]].</ref> e confermò l'elezione di Giovanni<ref name=":1" />, che dunque si insediò tra il dicembre dell'897 e il gennaio dell'898<ref name="Vat1">{{Cita web|url = https://w2.vatican.va/content/vatican/it/holy-father/giovanni-ix.html|titolo = Giovanni IX|accesso = 5 gennaio 2015|editore =vatican.va}}</ref> o tra il gennaio e il febbraio dell'898<ref name=":1" />.
==== La riabilitazione di papa Formoso ====
Tra i primissimi atti di Giovanni si pone un concilio convocato a Roma nella primavera dell'898 teso alla definitiva e totale riabilitazione di [[papa Formoso]]. Il "[[sinodo del cadavere]]", che lo aveva condannato ''post mortem'', fu annullato e i relativi documenti vennero bruciati<ref name=":0" />; i prelati costretti a partecipare a quell'episodio (i vescovi di Albano, Porto, Velletri, Gallese, Orto e Tuscania<ref name=":0" />) furono "perdonati" in quanto si riconobbe che la parte che essi avevano avuto nel processo era stata obbligata a seguito di minacce; i promotori della politica dissacratoria di [[papa Stefano VI|Stefano VI]] nei confronti di Formoso con la celebrazione di quell'[[sinodo del cadavere|evento]] ([[papa Sergio III|Sergio]] vescovo di Caere, i preti Benedetto e Marino e altri prelati<ref name=":0" />) furono [[scomunica]]ti<ref name=":0" /><ref name=":1" />. Si confermò il giudizio del predecessore Teodoro, che aveva riconosciuto la validità delle ordinazioni e di tutti gli atti emessi da Formoso<ref name=":0" /><ref name="Mor50">{{Cita|Moroni|p. 50}}.</ref> e, come osserva il [[Ferdinand Gregorovius|Gregorovius]], «lo si legge con meraviglia, si ritenne necessario vietare che per l'avvenire si istruissero processi contro i morti».
[[File:Papa Giovanni IX.jpg|thumb|Giovanni IX, disegno tratto da [[Bartolomeo Sacchi|Bartolomeo Sacchi detto il Platina]], ''Vite De' Pontefici'', a cura di [[Onofrio Panvinio]], per i tipografi Turrini, e Brigonci, Venezia 1663]]
==== Relazioni con l'imperatore del Sacro Romano Impero ====
;Conferma del titolo imperiale a Lamberto
Tra le misure assunte da Giovanni nel concilio di Roma spicca, per le notevoli implicazioni politiche, l'annullamento dell'unzione di [[Arnolfo di Carinzia]] come imperatore da parte di papa Formoso (896) e la conferma del titolo imperiale a [[Lamberto di Spoleto]] (892)<ref name=":2">{{Cita|Carpegna Falconieri, DBI}}.</ref>, in precedenza annullato in favore del principe tedesco, con la motivazione che l'unzione di Arnolfo era stata «astutamente carpita» a Formoso<ref name=":0" />. In realtà le cose erano andate in maniera decisamente opposta<ref>La situazione politica del momento aveva imposto a Formoso di nominare Lamberto imperatore. Solo quando Arnolfo scese in Italia, chiamato dal papa per ristabilire la legittimità della corona, Formoso voltò le spalle a Lamberto e confermò l'incoronazione ad Arnolfo. Cfr. [[papa Formoso]]</ref>, ma la situazione politica dell'epoca imponeva una mossa diplomatica in tal senso. Se è pur vero, infatti, che Giovanni era stato eletto al Soglio pontificio dalla fazione formosiana e filo-germanica, egli dovette constatare che Arnolfo, malato e politicamente debole, non era in grado né di garantire una forte difesa della Sede apostolica né rappresentava una minaccia per Roma qualora gli fosse stata negata la legittimità del suo diritto imperiale; più opportuno sarebbe risultato un riavvicinamento alla casata spoletina che, d'altra parte, dominava incontrastata l'Italia<ref name=":3">{{Cita|Rendina|p. 307}}.</ref>.
Pertanto, seguendo questa linea di pragmatismo politico, papa Giovanni e Lamberto si incontrarono, nel luglio dell'898<ref name=":1" />, a [[Ravenna]]<ref>In quel periodo, [[Papa Sergio III|Sergio]], il più pericoloso avversario di Giovanni, era in esilio in Tuscia. Si temeva che potesse vendicarsi ed attentare alla vita di Giovanni. {{Cita|Moroni|p. 51}} ritiene che la città [[Esarcato d'Italia|esarcale]] fu scelta per le sue caratteristiche di centro filo-imperiale, dove l'imperatore manteneva una sua guarnigione. </ref>, ove il papa tenne un concilio cui parteciparono 74 vescovi dell'Italia settentrionale<ref name=":3" />. Al concilio il pontefice sancì che la consacrazione dei papi dovesse svolgersi solo alla presenza dei legati imperiali, ribadendo la ''[[Constitutio romana]]'' dell'824 voluta da [[Ludovico il Pio]]<ref name=":2" /> in cui si riconosceva la sovranità del papa sullo Stato della Chiesa, e confermò il canone, spesso disatteso, secondo il quale nessun vescovo potesse essere trasferito in un'altra sede<ref name=":1" />: l'esempio di Formoso doveva essere un ammonimento per sventare tentativi simili in futuro. In cambio del riconoscimento imperiale, Lamberto promise la restituzione dei beni e dei territori che aveva sottratto illegalmente al ''[[Stato Pontificio#Il Patrimonium Sancti Petri|Patrimonium Sancti Petri]]''<ref name=":3" />.
;La morte di Lamberto di Spoleto
Pochi mesi dopo (ottobre 898<ref name=":2" />) il giovane Lamberto cadde vittima di un fatale incidente avvenuto durante una battuta di caccia nei pressi di ''Marincus'' ([[Spinetta Marengo|Marengo]]<ref name=":3" />). L'improvvisa morte dell'imperatore compromise le speranze che l'alleanza con il pontefice sembrava promettere. Immediatamente [[Berengario del Friuli|Berengario]], duca del Friuli e sconfitto antagonista di Lamberto, si precipitò alla volta di Pavia, dove si fece rieleggere Re d'Italia dalla [[dieta (storia)|dieta]] dei feudatari, mentre Arnolfo era impegnato con le prime invasioni [[ungari]]che. Nell'899 toccò all'Italia subire la prima scorreria degli Ungari che attraversarono le Alpi seminando distruzione nella pianura padana. In agosto Berengario mosse l'esercito contro di loro, ma venne sconfitto sul Brenta<ref name=":4" >{{Cita|Rendina|p. 308}}.</ref> e fu costretto a pagare un forte riscatto che, insieme al pesante rovescio militare subito, lo squalificò agli occhi dei suoi feudatari e dei suoi avversari politici, perché dimostrò la sua incapacità nel difendere la penisola dagli attacchi esterni. Poco più di un anno dopo, nel novembre 899, moriva anche Arnolfo, ma Berengario non riuscì ad approfittarne, anche perché si stava facendo avanti un pretendente alla corona imperiale che, oltre alla diretta discendenza [[carolingi]]a, poteva vantare un grosso seguito: [[Ludovico il Cieco|Ludovico]], [[re di Provenza]]. Tutti gli sforzi di papa Giovanni sembravano essere divenuti inutili: al vertice della politica italiana ed europea non c'era più né un rappresentante della casata spoletina, né di quella germanica.
=== Morte ===
Giovanni non fece in tempo a valutare l'entità dei cambiamenti che si stavano verificando; morì infatti tra il gennaio<ref name=":4" /> e il maggio del [[900]]<ref name=":1" /><ref name="Vat1" /><ref>{{Cita|Moroni|p. 51}} fornisce una data precisa, cioè il 26 marzo</ref>, proprio mentre l'Italia stava sprofondando nel baratro dell'anarchia politica. Fu sepolto in un elegante [[sarcofago]] marmoreo nei pressi della [[Porta Santa]] nel quadriportico della [[Antica Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica Vaticana]]<ref name=":1" />.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore = Tommaso di Carpegna Falconieri|titolo = LAMBERTO, re d'Italia, imperatore|collana= Dizionario Biografico degli Italiani|editore = Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città=Roma|anno=2004|volume = 63|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/lamberto-re-d-italia-imperatore_(Dizionario-Biografico)|accesso=31 ottobre 2015|SBN=VEA0189165|cid=Di Carpegna Falconieri, DBI}}
* {{Cita libro|autore = Claudia Gnocchi|titolo=Giovanni IX|collana=Enciclopedia dei Papi|volume=2|editore=Istituto dell'Enciclopedia Italiana|città=Roma|anno=2000|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-ix_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/|accesso = 2 gennaio 2015|SBN=USS0002453|cid=Gnocchi}}
* {{Cita libro|autore=[[Gaetano Moroni]]|titolo=Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni|editore=Tipografia Emiliana|città=Venezia|anno=1845|volume=31|url=https://books.google.it/books?id=x2YAAAAAMAAJ&printsec=frontcover&vq#v=onepage&q&f=false|accesso=31 ottobre 2015|SBN=RMR0002466|cid=Moroni}}
* {{Cita libro|autore = [[Claudio Rendina]]|titolo = I Papi - storia e segreti|anno = 2005|editore = Newton&Compton editori|città = Roma|SBN = PAL0279694|cid=Rendina}}
* {{Cita libro|autore = [[Ferdinand Gregorovius]]|titolo = Storia di Roma nel Medioevo|altri = - libro V, cap. VII, par. 3|SBN=SBL0081874}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|titolo=Giovanni IX|url=http://w2.vatican.va/content/vatican/it/holy-father/giovanni-ix.html|accesso=1º novembre 2015|editore=vatican.va}}
* {{cita web|https://www.documentatiburtinaomnia.it/SFST/SFST_05_1927-I.pdf|Giuseppe Cascioli, Gli uomini illustri o degni di memoria della città di Tivoli dalla sua origine ai nostri giorni (Tomo I. Dalla preistoria al secolo XIII). Tivoli, 1927, pp. 75-76}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
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{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
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[[Categoria:Cardinali nominati da Formoso]]
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