Darfo Boario Terme: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Darfo Boario Terme
|Panorama = Darfo panorama.jpg
|Didascalia = Veduta del centro abitato e del [[Lago Moro (Valle Camonica)|lago Moro]] dall'alto
|
|Voce bandiera =
|Stemma = Darfo Boario Terme-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Brescia
|Amministratore locale = Dario Colossi
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 27-6-2022
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni = Darfo, Corna (sede comunale), [[Angone (Darfo Boario Terme)|Angone]], Bessimo, [[Boario Terme]], [[Capo di Lago]], [[Erbanno]], Fucine, [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]], [[Montecchio (Darfo Boario Terme)|Montecchio]], Pellalepre<ref name="darfoboarioterme.gov.it">{{Cita web |url=http://www.darfoboarioterme.gov.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=65&TipoElemento=Categoria |sito=Comune di Darfo Boario Terme |titolo= Il territorio |accesso=1 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180606101214/http://www.darfoboarioterme.gov.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=65&TipoElemento=categoria |urlmorto=sì }}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Angolo Terme]], [[Artogne]], [[Esine]], [[Gianico]], [[Piancogno]], [[Rogno]] ([[Provincia di Bergamo|BG]])
|Codice postale = 25047
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2510
|Nome abitanti = darfensi
|Patrono = [[santi Faustino e Giovita]]
|Festivo = 15 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Darfo Boario Terme (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Darfo Boario Terme nella provincia di Brescia
|Sito = https://www.comune.darfoboarioterme.bs.it/
}}
'''Darfo Boario Terme''' (''Dàrf'' in dialetto camuno<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.darfoboarioterme.bs.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=61&TipoElemento=categoria|titolo=Cenni storici |sito= Città di Darfo Boario Terme|accesso=2023-08-08}}</ref><ref>{{cita libro | cognome= Ertani| nome= Lino | titolo= Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica| editore= Tipografia M. Quetti| città= Artogne | anno= 1980| p=170}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, situato nella bassa [[Val Camonica]], [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]].
Il [[capoluogo]] del comune è [[Darfo]], mentre la sua denominazione è dovuta al nome del capoluogo unito a quello della principale frazione, [[Boario Terme]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Citazione|S'arriva poi a Darfo, terra grande, e numerosa, con famiglie civili, ed anco de nobili aggregate al Conseglio della città di Brescia; che perciò si vede adorno anco di belle fabriche, e di cospicue chiese...|Gregorio Brunelli, ''Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni'', [[1698]]<ref>{{Cita libro | cognome= Ricardi| nome= Marcello |coautori=Giacomo Pedersoli | titolo= Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve| editore= Toroselle| città= Cividate Camuno | anno= 1992|p=501}}</ref>}}
Darfo sorge alla confluenza tra il fiume [[Dezzo]] ed il fiume [[Oglio]], alle pendici di un monticello di arenaria rossa posto al centro della [[Val Camonica]] detto [[Monticolo (rilievo)|Monticolo]]. Il territorio è posto allo sbocco della [[Valle di Scalve]] ed è densamente urbanizzato.
Intorno al centro, cioè Darfo, Boario Terme, Corna, Montecchio, si sviluppano a raggiera: Erbanno, Gorzone, Sciano, Angone, Fucine, Pellalepre, Bessimo superiore e Capo di Lago. I quattro quartieri più importanti della città (Darfo, Boario Terme, Corna e Montecchio) sono strettamente integrati a formare una sorta di quadrilatero, il cui centro è la zona "Isola", nome derivante dal fatto che si trova ad un'ansa del il fiume Oglio.<ref name="Cenni storici - Città di Darfo Boario Terme">{{Cita web|url=https://www.comune.darfoboarioterme.bs.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=61&TipoElemento=categoria|titolo=Cenni storici |sito= Città di Darfo Boario Terme|accesso=2021-12-02}}</ref>
=== Superficie ===
L'area urbana ha una superficie di 36,2 km², e dal punto di vista altimetrico il dislivello è notevole: dal punto più basso del Bessimo sup. (206 m) al valore massimo del Dosso Sparviero (1895 m).<ref name="Cenni storici - Città di Darfo Boario Terme" />
=== Rilievi montuosi ===
I rilievi più importanti del governo municipale sono: Monte Erbanno (1664 m) e Altissimo (1704 m) a nord-ovest, Dosso Blussega (1810 m) e Dosso Sparviero a est (1895 m). L'area presenta formazioni rocciose a Montecchio e Corna, e ghiaia e sabbia lungo l'alveo del fiume Oglio. I Monticoli (derivante al tardo latino ''monticŭlus'', diminutivo di ''mons'', che vuol dire "monte"<ref>{{Treccani}}</ref>) sono molto importanti per il paese di Darfo Boario Terme, infatti essi hanno più volte protetto la Piana Boario dalle piene del fiume Oglio e la loro altezza massima è di 394 m.<ref name="Cenni storici - Città di Darfo Boario Terme" />
==== Pietra Simona ====
La roccia affiorante che forma i caratteristici Monticoli è costituita da arenaria rossa, detta anche "Pietra Simona", proveniente dalla zona di Simoni di Gorzone, dove è stata estratta fin dall'antichità. La pietra di Simona è l'elemento base e caratteristico della natura e del paesaggio della Bassa Valcamonica, e, per la sua naturale disponibilità, è alla base dell'arte rupestre. La pietra di Simona è un'arenaria di metamorfismo di contatto; presenta un piano di stratificazione uniforme e un piano di frattura di 45°. Ha la solubilità negativa del cemento, porosità, permeabilità e resistenza chimica. È una specie di roccia elastica e presenta una notevole resistenza alla lavorazione. Il suo peso specifico è calcolato in 3300 kg/m³ e, quando liscio, ha una lucentezza opaca testurizzata. La caratteristica che lo rende immediatamente riconoscibile è il suo colore rosso porpora costante. La versatilità di questa arenaria ha resistito alla concorrenza del marmo nel Medioevo. Marcello Ricardi ha scritto nel n. 1 della rivista ''L'Ogliolo'': «Possedere il portale della casa in pietra Simona significa che a Vicinie si può vedere una famiglia, sia per ricchezza personale che per influenza politica. In molti paesi della Valle Camonica queste strutture sono ancora intatte, e la data dell'inaugurazione è spesso incisa…».<ref name="Città di Darfo Boario Terme">{{Cita web|url=https://www.comune.darfoboarioterme.bs.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx|titolo=Città di Darfo Boario Terme|accesso=2021-12-02}}</ref>
=== Idrografia ===
Ai piedi del centro storico di Erbanno c'è una golena fluviale, oggi case e industrie sono ovunque, dove fino a pochi decenni fa erano presenti solo coltivazioni. Migliaia di anni fa questa pianura era sede di un bacino lacustre, che si estendeva dall'attuale Lago d'Iseo fino a Cividate Camuno. Ciò si evince non solo dalla natura del sottosuolo, ma anche dalla presenza di evidenti strumenti di pesca, come semplici reti e gabbie, nelle incisioni rupestri della zona. Il territorio del comune di Darfo Boario Terme comprende, oltre al fiume Oglio, anche i corsi d'acqua Dezzo, Rovinazza, Budrio, Re, Ogliolo e le centrali idroelettriche Italsider. Fin dai tempi antichi, fiumi e torrenti sono stati gravemente danneggiati dalle inondazioni; basti ricordare il gravissimi disastri provocati dal crollo della diga di Gleno (1 dicembre 1923) e dall'alluvione del 16 settembre 1960<ref name="Cenni storici - Città di Darfo Boario Terme" />.
== Origini del nome ==
Secondo l'Olivieri, il nome è una parola composta ''ad arvum'', che significa "presente". Secondo Mario Gallotti deriverebbe dalla parola mediterranea ''arbe'', che è il nome del fiume alpino. Alcuni studiosi ritengono che abbia avuto origine dal tedesco ''Dorf'' ("villaggio"). Don Lino Ertani ha ipotizzato che Darfo derivi dall'antico vocabolo dialettale ''Garf'' ("frana", "ghiaia" e "roccia"). La pronuncia dialettale è in realtà ''Darf'' e starebbe ad indicare la risalita del terreno dell'antica Darfo e la discesa dei coni dei torrenti Rovinazza e Re, i quali hanno portato a valle numerosi massi e detriti.<ref name="Città di Darfo Boario Terme" />
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Valle Camonica}}
La zona era abitata già in epoca preistorica: sono presenti [[incisioni rupestri della Valcamonica|incisioni rupestri]] presso la località dei [[Corni Freschi]] (''Attola''), ai piedi del Monticolo, e nel [[Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine]].
Sempre a Luine sono state rinvenute terrecotte dell'età del bronzo (1969), mentre altre incisioni rupestri sono state trovate nei pressi del [[Lago Moro (Valle Camonica)|Lago Moro]]. Sul Monticolo è stata rinvenuta invece un'ascia in bronzo nel [[1897]]<ref name="panazza">{{cita libro|cognome=Panazza |nome= Gaetano|coautori=Araldo Bertolini |titolo=Arte in Val Camonica|anno=1984 |editore=Industrie grafiche bresciane |città=Brescia|pagina=159}}</ref>.
Scarse sono le notizie in età romana, sebbene si supponga che il fondo valle sia stato a quel tempo disabitato a causa di alluvioni dell'Oglio e la presenza di zone paludose. Di età barbarica è probabilmente la necropoli scoperta nel 1808 presso Corna e le tombe scoperte nel 1939 e nel 1958 presso il Municipio.<ref name="panazza" />
Divenne centro importante in età medievale, in quanto sede di un porto (presso [[Montecchio (Darfo Boario Terme)|Montecchio]]) e del [[Castello di Montecchio]]. Nel 1200 è ricordato come ''burgus'' fornito di ''castrum'', dove risiedeva la [[Curia diocesana|curia]], che aveva preso il posto dell'ormai decaduta [[pieve di Rogno]]<ref>{{cita libro|cognome=Valetti Bonini |nome= Irma|titolo=Le Comunità di valle in epoca signorile|anno=1976|editore=Università Cattolica del Sacro Cuore |città=Milano|pagina=29 }}</ref>.
Nel 1047 [[Enrico III il Nero|Enrico III]] elesse Darfo a [[Corte Regia]], e permise agli abitanti della [[Val di Scalve]] di continuare l'antica usanza di portare annualmente 1000 libbre di ferro, con la pena per i trasgressori di 100 libbre d'oro. In tal modo dovette essere residenza di un rappresentante o vicario imperiale.<ref name="panazza" />
Nel 1508 Darfo (Darf) comparve nella mappa della [[Val Camonica]] disegnata da [[Leonardo da Vinci]] e conservata al [[Castello di Windsor]].
Nel 1591 vi fu una contesa con [[Bovegno]] circa alcuni pascoli in quota<ref>{{Cita libro|cognome=Lorenzi |nome=Roberto Andrea |titolo=Medioevo camuno - proprietà classi società |anno=1979 |editore= Grafo|città=Brescia |pagina=71}}</ref>.
Nel [[XVI secolo]] il porto venne fortemente danneggiato da una serie di alluvioni.
Dopo la metà del [[XVII secolo]] si distaccò da Darfo la municipalità di [[Gianico]].
Nel 1830 venne eretto il ponte sull'Oglio, a sei arcate, in legno, tra Darfo e Corna<ref>{{Cita libro|cognome=Rizzi|nome=Bortolo|titolo= Illustrazione della Valle Camonica|annooriginale=1870|anno= 1974|editore=Arti Grafiche Sardini|città=Bornato|p=154}}</ref>.
Nel 1834 una rivolta dei popolani di Darfo si oppose al dominio austro-ungarico, ma venne subito stroncata.
Il 1º dicembre 1923 il [[disastro del Gleno]] comportò ingenti danni al paese e la morte di 150 persone. Anche re [[Vittorio Emanuele III]] visitò il paese devastato<ref name="panazza" />.
Il 15 aprile 1929 al comune vennero aggregati i comuni soppressi di [[Erbanno]] e [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]]. Nel 1959 vennero aggregate la frazioni di Bessimo Superiore e [[Capo di Lago]], staccate rispettivamente dai comuni di [[Rogno]] e di [[Angolo Terme]].
L'8 maggio 1968 il consiglio comunale cambiò la denominazione del comune in ''Darfo Boario Terme'', ed il 28 gennaio 1969, con decreto del Presidente della Repubblica n. 38 il comune venne insignito del [[Titolo di città in Italia|titolo di città]].
Nel 1980 nacque il [[Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine]].<ref name="panazza" />
=== Simboli ===
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 26 luglio 1929.<ref name=ACS>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1547|titolo=Darfo|accesso=22 aprile 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|D'azzurro, al [[Castello (araldica)|castello]] cintato da [[Antimuro|muro]], torricellato di tre, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla ghibellina|merlato alla ghibellina]], uscente da un [[Mare (araldica)|mare]] movente dalla punta, il tutto [[al naturale]]. Ornamenti esteriori da Comune|R.D. del 26 luglio 1929 }}
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona muraria di città italiana (014).svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del presidente della Repubblica
| data = 28 novembre 1966<ref name=ACS/>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Le chiese di Darfo sono:<ref name="terra">{{cita libro|cognome=Fontana |nome=Eugenio |titolo= Terra di Valle Camonica |anno=1984 |editore= Industrie Grafiche Bresciane|città= Brescia|pagine=18}}</ref>
* [[Chiesa parrocchiale|Parrocchiale]] dei [[Chiesa dei Santi Faustino e Giovita (Darfo Boario Terme)|santi Faustino e Giovita]]: citata già nel [[IX secolo]], nel 1200 appare nominato il ''presbitar ecclesiae sancti Faustini Darvi''; subisce notevoli modifiche dopo il [[concilio di Trento]].
* Parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione di Montecchio.
* Chiesetta del monastero del Sacro Cuore: sorge entro il monastero fondato nel [[1729]] fondato dal cardinal [[Angelo Maria Querini]].
* Nella frazione Corna di Darfo la [[chiesa dei Santi Giuseppe e Gregorio Magno]] costruita su un antico edificio di culto del [[XII secolo]].
* Nella frazione [[Erbanno]] ci sono e chiese della [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Darfo Boario Terme)|Madonna di Restello]], la chiesa parrocchiale di [[Chiesa di San Rocco (Darfo Boario Terme)|chiesa di San Rocco]], e quella di [[Chiesa di San Martino (Darfo Boario Terme)|San Martino]].
=== Architetture militari ===
* [[Castello di Gorzone]]
* [[Castello di Montecchio]]
=== Istituzioni culturali ===
L’edificio detto "Conventone" (già Convento della Visitazione di Maria) ospita dal 1978 la sede staccata del Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia. Nella chiesa annessa si conserva un antico organo attribuito a [[Costanzo Antegnati]].
All'interno del Parco delle Terme si trova l'ARIS SpazioMuseion, una galleria di [[arte contemporanea]] inaugurata il 1º maggio 2025 e gestita dal collettivo artistico bresciano [[Gruppo ARIS|ARIS – Artisti Risorti]].<ref name="GdB2">[https://www.giornaledibrescia.it/cronaca/brescia-parco-terme-boario-inaugurazione-aris-spaziomuseion-ll7kk7v2 «Parco delle Terme di Boario: apre l’Aris SpazioMuseion»], ''Giornale di Brescia'', 29 aprile 2025.</ref> Il nome richiama, in modo volutamente tautologico, l’origine etimologica della parola della parola [[Museo]], legata alle Muse, figlie di Zeus e della Memoria. Il gruppo interpreta il museo non come semplice luogo espositivo o di intrattenimento culturale, ma come medium capace di generare aura artistica attraverso la dialettica tra memoria e oblio, tra spettacolarizzazione e nascondimento. In questo senso lo spazio è concepito dagli ARIS come laboratorio di riflessione sul senso dell'arte e dell'artista oggi.<ref name="Artribune2">[https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2025/04/aris-spazio-museion-parco-terme-boario-brescia/ «ARIS SpazioMuseion apre alle Terme di Boario: un nuovo spazio dedicato alla riflessione sul senso dell’opera d’arte e dell’artista»], ''Artribune'', 28 aprile 2025.</ref>
=== Patrimoni dell'umanità UNESCO ===
* Parco archeologico comunale di Luine
=== Le terme di Boario ===
==== Storia ====
[[File:Terme - panoramio (2).jpg|thumb|right|250px|Le Terme di Boario.]]
Antonio Bazzini, come scrisse in "Cronaca di Lovere", sosteneva che la storia di Boario Terme come eccellente centro di cura iniziasse quando venne costruito il Casinò di Boario, dove venivano gestite ''"acque salutari magnesiache e vitrinolate di ferro"''<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.termediboario.it/it/terme/la-storia.page|titolo=La storia di Boario Terme|accesso=2021-12-02|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210307023100/https://www.termediboario.it/it/terme/la-storia.page|urlmorto=sì}}</ref>.
Secondo alcuni studiosi, invece, la conoscenza delle acque di Boario risale al XV secolo e spinse alcuni medici a studiarne gli effetti terapeutici. Sembra che vi avesse fatto visita anche il famoso medico e naturalista Paracelso (1493-1541). Nel 1724, quando il medico Francesco Roncalli Parolino scrisse ''"De acquis brixianis"'', si verificò un notevole risveglio. Lo stesso Roncalli ha ribadito l'efficacia delle "''aquae bogiarianae''<ref name="BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana">{{Cita web|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=BOARIO_TERME|titolo=BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana|accesso=2021-08-26}}</ref>''"'' in "Europae Medicina" (1747). Nel XIX secolo, Ottavio Ferrario (1840) condusse nuove ricerche e le prime analisi chimiche. Alessandro Manzoni scrisse al medico Giovanni Morelli di Bergamo il 16 dicembre 1845: ''"Ho ragione di pentirmi di non aver profittato della gentile e cordiale esibizione ch'Ella mi fece per procurarmi direttamente l'acqua di Boario dal padrone del fondo"''<ref name="BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana" />. Nel 1857 il dottor. Biffi, il primo medico scienziato del luogotenente austriaco in Lombardia la definì ''"la più attiva della Lombardia"''. Tuttavia, secondo Cantù, la rivalutazione delle acque di Boario si ebbe grazie al medico Zattini di Darfo nel 1858. Solo nel 1906 fu costruito il primo edificio termale con la caratteristica cupola in stile liberty, e l'Hotel Terme, seguito dall’edificazione di altri alberghi. Tuttavia, solo nel 1914, attraverso la costruzione di una stazione termale, si sviluppò scientificamente e metodicamente il valore terapeutico delle acque. In conseguenza di tale sviluppo, il {{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1926|mese=04|giorno=15|numero=765}} eleva Boario ad Ente Autonomo di Cura. Tra il 1951 ed il 1952, venne scoperta una nuova fonte, oggi chiamata Fausta, in onore del suo scopritore Fausto Cardio. Pochi anni dopo, con l'ampliamento del parco, le terme furono completamente trasformate e venne aggiunto un nuovo padiglione ed un grande auditorium. Nel 1964 viene aperto un nuovo stabilimento termale intitolato ad Alessandro Manzoni. Nel 1965 viene ampliato e rimodernato il vecchio stabilimento termale, dedicato ad Adolfo Ferrata. Nuovi alberghi e pensioni andarono incrementando la capacità ricettiva di Boario Terme. La sorgente termale si trova in un vasto parco, in mezzo a viali ombrosi, vasti prati e aiuole, dominato dalle ripide pareti rocciose del Monte Erbanno<ref>{{Cita web|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=BOARIO_TERME|titolo=BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana|accesso=2021-12-02}}</ref>.
Dopo tre secoli di rinomata valenza terapeutica e curativa, le terme di Boario conservano una qualità di elevata eccellenza, come attestato dal CerAm, Centro Europeo di Ricerca delle Acque Minerali nel 2010.<ref name=":1" />
==== La cupola ====
La cupola bell'esempio di architettura in stile liberty, è opera dell’architetto Amerigo Marazzi. Essa è emblema delle Terme di Boario, è realizzata in marmo bianco, e il balcone è sorretto da pilastri con capitelli ionici<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.compagniadigitale.com/terme-italiane/centenario-della-cupola-liberty-di-boario-terme|titolo=Centenario della cupola liberty di Boario Terme|autore=robirax|data=2013-08-11|accesso=2021-12-02}}</ref>.
==== Il parco ====
Il parco secolare ha una superficie di 130.000 m² in cui vengono captate le acque minerali<ref>{{Cita web|url=https://www.termediboario.it/it/parco.page|titolo=Parco secolare a disposizione degli ospiti alle Terme di Boario|accesso=2021-12-02|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210824173322/https://www.termediboario.it/it/parco.page|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Le acque ====
Le acque termali si formano naturalmente nelle Prealpi che circondano la bassa Valle Camonica. Infatti, entrando in contatto con degli elementi minerali, le acque si purificano e si arricchiscono grazie ad essi. Le acque sono di tipo solfato, bicarbonato, calciche e magnesiche fredde (13-15°C). Le quattro fonti di cui sono provviste le terme si differenziano tra loro tramite la concentrazione di sali, una caratteristica che permette loro di avere funzioni terapeutiche diverse quali cura, riabilitazione e prevenzione<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.termediboario.it/it/terme/le-fonti.page|titolo=Le quattro acque di Boario Terme sono vere fonti di benessere|accesso=2021-12-02}}</ref>.
==== La galleria d'arte ====
All'interno del parco si trova lo ''SpazioMuseion ARIS'', inaugurato nel 2025 e curato dal collettivo [[Gruppo ARIS|ARIS – Artisti Risorti]].<ref name="GdB2" /><ref name="Artribune2" />
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Darfo Boario Terme}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:2502}} persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* [[Romania]] 666 4,23%
* [[Albania]] 423 2,69%
* [[Bosnia ed Erzegovina]] 267 1,70%
* [[Marocco]] 218 1,38%
=== Tradizioni e folclore ===
Gli [[scütüm]] sono nei dialetti camuni dei [[soprannomi]] o diminutivi, a volte anche personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Darfo è ''Pescadùr'' (Pescatori) ''Oc'' (Oche) ''Balutíne'' (racconta balle - palline).
Lo scütüm di [[Angone (Darfo Boario Terme)|Angone]] è ''Gaèi''.
Lo scütüm di [[Fucine(Darfo Boario Terme)|Fucine]] è ''Palòcc''.
== Geografia antropica ==
Il comune di Darfo Boario Terme è il più popoloso della [[Val Camonica]].
=== Urbanistica ===
Attualmente le antiche Comunità di Darfo, [[Montecchio (Darfo Boario Terme)|Montecchio]], [[Corna (Darfo Boario Terme)|Corna]], [[Boario Terme|Boario]] (le prime due sulla sinistra dell'[[Oglio]], le altre sulla destra) formano un unico centro urbano, mentre sono ancora abbastanza separate le frazioni di [[Fucine (Darfo Boario Terme)|Fucine]], [[Pellalepre]], [[Bessimo]], [[Erbanno]] e [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]].
=== Frazioni ===
[[File:Mercatino Americano - Darfo Boario Terme (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|250px|Il centro della frazione di Corna.]]
* [[Angone (Darfo Boario Terme)|Angone]]
* [[Bessimo]]
* [[Boario Terme]]
* [[Capo di Lago]]
* [[Corna (Darfo Boario Terme)|Corna]] (sede comunale)
* [[Darfo]]
* [[Erbanno]]
* [[Fucine (Darfo Boario Terme)|Fucine]]
* [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]]
* [[Montecchio (Darfo Boario Terme)|Montecchio]]
* [[Pellalepre]]
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è attraversato dalla [[ferrovia Brescia-Iseo-Edolo]]. A [[Corna (Darfo Boario Terme)|Corna]] è presente la [[stazione di Darfo-Corna]], mentre [[Boario Terme]] è servita dalla [[stazione di Boario Terme|fermata omonima]]. Fino al 1956, la ferrovia affiancava la [[Strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada nazionale del Tonale]] e nei pressi dell'ingresso del centro termale fu istituita una [[stazione di Boario Terme (1908)|fermata apposita]]. Fino al 1997, era operativa anche la [[stazione di Erbanno-Angone|fermata di Erbanno-Angone]].
Fra il 1901 ed il 1917, parte della carreggiata della strada nazionale fu impiegata dalla [[tranvia Lovere-Cividate Camuno]] che serviva le frazioni di Bessimo, di Boario, di Erbanno e di Angone con apposite fermate. A Corna, invece, era situata la principale stazione intermedia.
== Amministrazione ==
[[File:Municipio - Darfo Boario Terme (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|right|250px|Il municipio di Darfo Boario Terme, nella frazione di Corna]]
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
! colspan="3" rowspan="2" |Sindaco
! rowspan="2" |Partito
! colspan="2" rowspan="2" |Coalizione
! colspan="2" |Mandato
! rowspan="2"| Elezione
|-
!Inizio
!Fine
|-
!rowspan=2|1
|rowspan=2 style="background:{{colore partito|Democrazia Cristiana}}" |
|rowspan=2|Giorgio Cemmi
|rowspan=2|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|style="background:{{colore partito|Democrazia Cristiana}}" |
|[[Democrazia Cristiana|DC]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]
|31 agosto [[1984]]
|19 ottobre [[1989]]
|1984
|-
|style="background:{{colore partito|Pentapartito}}" |
|[[Democrazia Cristiana|DC]]-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]-[[Partito Socialista Italiano|PSI]]-[[Partito Liberale Italiano|PLI]]
|19 ottobre [[1989]]
|14 giugno [[1994]]
|1989
|-
|colspan=9 align=center|'''Elezione diretta (dal 1994)'''
|-
!rowspan=2|2
| rowspan=2 style="background:{{colore partito|Alleanza Nazionale}}" |
|rowspan=2| Luigi Pelamatti
|rowspan=2|[[Alleanza Nazionale|AN]]
|rowspan=2 style="background:{{colore partito|Centro-destra}}" |
|rowspan=2|[[Polo per le Libertà|centro-destra]]
|14 giugno [[1994]]
|25 maggio [[1998]]
|1994
|-
|25 maggio [[1998]]
|28 maggio [[2002]]
|1998
|-
!rowspan=2|3
| rowspan=2 style="background:{{colore partito|Forza Italia}}" |
|rowspan=2| Francesco Abondio
|rowspan=2|[[Forza Italia (1994)|FI]]
|rowspan=2 style="background:{{colore partito|Centro-destra}}" |
|rowspan=2|[[Casa delle Libertà|centro-destra]]
|28 maggio [[2002]]
|29 maggio [[2007]]
|2002
|-
|29 maggio [[2007]]
|7 maggio [[2012]]
|2007
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|rowspan=2|Ezio Mondini
|rowspan=2|[[lista civica]]
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|rowspan=2|[[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|7 maggio [[2012]]
|12 giugno [[2017]]
|2012
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|12 giugno [[2017]]
|27 giugno [[2022]]
|2017
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|Dario Colossi
|[[lista civica]]
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|[[lista civica]]
|27 giugno [[2022]]
|''in carica''
|2022
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== Sport ==
La squadra di calcio del paese, l'[[Unione Sportiva Darfo Boario]]; nata nel 1937, è una delle prime società calcistiche della [[Val Camonica]]. Per la stagione 2018-19 milita in [[Serie D]] e disputa le proprie gare casalinghe allo "Stadio comunale di Darfo Boario Terme".
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Boario Terme]]
* [[Comunità Montana di Valle Camonica]]
* [[Lago Moro (Valle Camonica)]]
* [[Stazione di Darfo-Corna]]
* [[Unione Sportiva Darfo Boario]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n=Categoria:Darfo Boario Terme|voy}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.intercam.it/tomo/album/paese/darfo.htm|Fotografie storiche - Intercam}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lombardia|Val Camonica}}
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