Cantiere navale di Ancona: differenze tra le versioni
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{{Azienda
|nome = Fincantieri <br /> Cantiere navale di Ancona
|logo = Fincantieri-logo.gif
|forma societaria =
|data fondazione = 1843
|forza cat anno =
|
|fondatori =
|
|causa chiusura =
|nazione = ITA
|controllate =
|persone chiave =
|settore = Cantieristica
|prodotti = costruzioni e riparazioni navali
|fatturato =
|
|utile netto =
|
|dipendenti =
|
|note =
}}
Il '''cantiere navale di Ancona''' le cui origini si perdono nei secoli passati, costituisce un importante stabilimento di costruzione e riparazioni navali della città che insieme agli stabilimenti [[CRN (azienda)|CRN S.p.A.]] del [[Ferretti Yachts|Gruppo Ferretti]] fanno di Ancona un [[Ancona#Industrie|centro]] importante della cantieristica italiana.
== Le origini ==
[[File:Fincantieri Ancona.jpg|miniatura|upright=2|Cantiere navale di Ancona]]
[[immagine:Chiesa di San Domenico - Ancona 3.jpg|miniatura|upright=2|Navi da crociera in costruzione al cantiere, viste dai tetti dei palazzi del centro]]
Nella città di Ancona sin dall'epoca dell'imperatore [[Traiano]] si costruivano navi e poi, dopo l'interruzione dell'alto Medioevo, le realizzazioni proseguirono per tutto il periodo della [[Repubblica di Ancona|repubblica marinara di Ancona]].
La valentìa dell'arsenale dorico è testimoniata dal fatto che, quando, nel [[1367]], [[papa Urbano V]], allora residente ad [[Avignone]], decise di rientrare in [[Italia]] e il 30 aprile prese la via di [[Marsiglia]], qui trovò 23 galee inviate dalla regina [[Giovanna d'Angiò|Giovanna di Napoli]], dai [[Repubblica di Venezia|Veneziani]], dai [[Repubblica di Genova|Genovesi]], dai [[Repubblica di Pisa|Pisani]] e dagli [[Repubblica di Ancona|Anconitani]] per fargli da scorta nel suo rientro a [[Roma]]. Tra le tante navi delle città marinare andate ad incontrarlo, il pontefice scelse di imbarcarsi proprio sulla galea di [[Ancona]] e a bordo di questa intraprese il suo viaggio, approdando il 3 giugno, con tutto il suo seguito (solo tre cardinali francesi si rifiutarono di accompagnarlo), a [[Tarquinia|Corneto]], sulla costa laziale, accolto dal [[cardinale Albornoz]]<ref>Il [[cardinale Albornoz]], braccio destro di [[papa Urbano V]] in Italia, dopo quattordici anni passati nella penisola con lo scopo di rimettere un papa sulla [[cattedra di San Pietro]], non riuscì a vedere il compimento della sua opera. Infatti, forse colpito dalla peste o da una febbre malarica, morì a [[Viterbo]] il 24 agosto [[1367]]. Il papa si trattenne quindi a [[Viterbo]] per assisterlo e, poi, per celebrarne le esequie, ripartendo per [[Roma]] solo il 16 ottobre. Cfr. quanto riporta l'Abate Leoni: ''Il Legato Egidio erasi già portato con molti Nobili Anconitani a Viterbo per venerare Sua Santità, e preparargli gli alloggi in Roma, e Viterbo. Prima per altro partire, nella nostra Rocca Papale, alla presenza d'Enrico Vescovo di Brescia, ed Alfonso Vescovo di Fermo (che in quell'epoca non era Arcivescovile quella Sede) fece il 29 Settembre 1364 il testamento, lasciando molti Legati per Ancona, in testimonianza di quel parziale affetto, che per lei meritatamente nutriva.... Fu presago il suo cuore, poiché al 24 Agosto 1367 morì in Viterbo senza grave sospetto di veleno..'', in "Istoria d'Ancona capitale della marca anconitana dell'abate Leoni", Tip. Baluffi, Ancona, 1812, vol. 3, pag.304, leggibile in [https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=JVCR1-9S4ZcC&q=urbano+V#v=snippet&q=urbano%20V&f=false books.google.it]</ref>, da tutti i Grandi dello [[Stato Pontificio]] e da una moltitudine di popolo esultante, che da giorni aveva dormito in spiaggia per non perdersi lo storico avvenimento.
Narra il cronista anconitano Oddo di Biagio<ref>Oddo di Biagio fu inviato come ambasciatore della Repubblica di Ancona a [[Viterbo]] e a [[Montefiascone]], dove [[papa Urbano V]] era giunto da [[Avignone]]. Cfr. "Istoria d'Ancona capitale della marca anconitana dell'abate Leoni", Tip. Baluffi, Ancona, 1812, vol. 3, pag.304: ''Montato sopra l'Anconitana Galera giunse il Papa in Italia dell'1367: ed il Comune di Ancona per interessanti affari della Città spedì in Viterbo il surriferito Dottor Oddo di Biagio degli Agli, che per essere erudito, e di molto spirito fu ben accolto dal S. Padre, e con lode disimpegnò l'onorevole incarico...'', leggibile in [https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=JVCR1-9S4ZcC&q=urbano+V#v=snippet&q=urbano%20V&f=false books.google.it], e la voce "Oddo di Biagio" di Francesca Viola, in [http://www.treccani.it/enciclopedia/oddo-di-biagio_(Dizionario-Biografico)/ Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 79 (2013)]</ref>. nel 1367<ref>cfr. Oddo di Biagio, "Atti consiliari del Comune di Ancona del 1378-91", in Archivio di Stato di Ancona, testo riportato in "Istoria d'Ancona capitale della marca anconitana dell'abate Leoni", Tip. Baluffi, Ancona, 1812, vol. 3, pagg.303-304, leggibile in [https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=JVCR1-9S4ZcC&q=urbano+V#v=snippet&q=urbano%20V&f=false books.google.it].</ref>:
{{Citazione|''Et per la sua venuta fo facta in Ancona per comandamento del dicto legato'' (il cardinale Egidio Albornoz – N.d.E.) ''una grande Galea de tale, et tanta longheza et grandeza, quale mai fo veduta la simile. Con celle et Camere depente ordenate, sotto coverta, como fossero stantie de palazi: et fo armata de Marinari et vogatori de Ancona. Fornita et armata la dicta Galea fonno electi, per parte del comune de Ancona, Cittadini in Ambasciatori al dicto Papa Urbano V, che doveva venire. Li nomi de li quali sono questi cioè, El Nobile Cavaliero Meser NICOLO' DA LA SCALA, el quale fu electo per Capitano dela Galea, ancora li Nobili homeni FRANCESCO DE FACCIOLO DE RANALDO, LEONARDO DE MARCELLINO. Et PENZARELLO DE GUIDONE DE BONOVALDI. Li quali ancora forono electi per Conseglieri del dicto Capitano – Et preparata la dicta Galea de tutte le cose necessarie se partì dal dicto porto de Ancona per andare ad Marsilia con cinque Galee de Genovesi, et altre tante de Venetiani, Sei galee della Regina de Puglia. Quatro galee de Fiorentini. Doi galee del Magno Tempio de Rhodo. Et una galea de Meser Gomitio Spagnolo Vicario per la Chiesa Romana de la Cità de Foligni...''.
}}
Il 5 settembre [[1370]], papa Urbano V, in quello stesso porto di Corneto dov'era approdato tre anni prima, s'imbarcò nuovamente sulla galea anconetana, scortato dalle navi inviategli dai re di Francia e d'Aragona, dalla regina di Napoli e di Pisa. Il 16 dello stesso mese sbarcò a Marsiglia, il 24 fece il suo solenne ingresso in Avignone. Ma nemmeno due mesi dopo si ammalò gravemente e il 19 dicembre dello stesso anno morì<ref>cfr. "Istoria d'Ancona capitale della marca anconitana dell'abate Leoni", Tip. Baluffi, Ancona, 1812, vol. 3, pag.305: ''Urbano V. poi … sebbene con intenzione di tornare stabilmente a Roma, navigando come al venire da Corneto a Marsiglia, scortato da sontuoso stuolo di Galere speditegli dal Re di Francia, d'Avignone, dalla Regina Giovanna, ec. li 5 di Settembre 1370 salita l'Anconitana Galera fè ritorno alle delizie d'Avignone. Ma poco poté goderne, mentre dopo il ritorno in Avignone passò all'altra vita nel Decembre dell'anno istesso ed allora pianger dovette la sua debolezza nel cedere alle premure dei Porporati Galli.'', leggibile in [https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=JVCR1-9S4ZcC&q=urbano+V#v=snippet&q=urbano%20V&f=false books.google.it]</ref>.
Nel [[1377]] l'onorifica preferenza venne accordata anche ad un'altra galea, comandata dall'anconetano Nicolò di Bartolomeo Torriglioni, quando [[papa Gregorio XI]] riportò definitivamente la corte pontificia dalla [[Francia]] in Italia.
== L'età moderna ==
Il [[cantiere navale]] moderno nacque nel [[1843 in Italia|1843]], quando la città di [[Ancona]] faceva parte dello [[Stato Pontificio]]. La città, insieme al resto delle [[Marche]] e all'[[Umbria]], in seguito ad un [[plebiscito]] tenutosi nel novembre [[1860]], entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] costituitosi il 17 marzo [[1861]] ed assunse un ruolo militare notevole nella compagine difensiva del giovane regno: fu una delle cinque [[piazzaforte|piazzeforti]] di prima classe, insieme a [[Torino]], [[La Spezia]], [[Taranto]] e [[Bologna]]. In quel periodo i [[cantiere navale|cantieri navali]] dorici vissero un momento di grande sviluppo, essendo la città la principale base navale in [[Adriatico]], in quanto [[Venezia]] e [[Trieste]] facevano ancora parte dell'[[Impero austriaco]].
Nel [[1866]], in seguito alla [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]], il [[Veneto]] entrò a far parte del [[Regno d'Italia]] e molte delle attività cantieristiche vennero trasferite all'[[Arsenale di Venezia]], sito in posizione più strategica rispetto ad Ancona, per i cui cantieri iniziò una fase di declino.
== Dalle Officine e Cantieri Liguri-Anconetani ai Cantieri Navali Riuniti ==
Nel [[1897]] [[Rodolfo Hofer]], uno dei componenti del [[consiglio d'amministrazione]] della società [[Navigazione Generale Italiana]], una compagnia di navigazione che andava affermandosi sul finire del secolo, acquisì il [[cantiere navale del Muggiano]], che aveva chiuso la sua attività nel [[1893]], costituendo la "Società Anonima Cantiere Navale Del Muggiano", che, nel [[1899]], acquisendo il Cantiere navale di Ancona darà vita alle ''Officine e Cantieri Liguri-Anconetani''.
[[File:MN Narenta1.jpg|miniatura|Il varo della ''Narenta'' nei Cantieri Navali Riuniti di Ancona]]
Il 21 gennaio [[1906]] venne costituita la società [[Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti|Cantieri Navali Riuniti]], primo grande raggruppamento del settore cantieristico in Italia, che raggruppava i cantieri di [[Cantiere navale di Palermo|Palermo]], [[Cantiere navale del Muggiano|Muggiano]] e [[Ancona]].
[[File:Pfo CdBengasi2.jpg|miniatura|sinistra|Incrociatore ausiliario ''Città di Bengasi'' in allestimento ad Ancona]]
Il 24 maggio [[1915]], giorno dell'entrata in guerra dell'[[Italia]] nel [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]], la città di Ancona venne cannoneggiata dalle [[Corazzata|corazzate]] della [[k.u.k. Kriegsmarine|Marina asburgica]]; per ironia della sorte alcune di quelle [[Nave da battaglia|corazzate]] al termine del conflitto vennero acquisite dall'Italia come risarcimento di guerra e demolite proprio nel cantiere di Ancona. Gran parte del metallo di queste venne poi impiegato per costruire nel [[1926]] la struttura portante del [[Mercato delle Erbe (Ancona)|Mercato delle Erbe]] cittadino. Il bombardamento austriaco causò la distruzione di tre magazzini, della sede dell'Ufficio Marittimo, di un deposito di [[gas]] e di un serbatoio d'[[acqua]].
Durante il [[ventennio fascista]] la città di Ancona ebbe un notevole sviluppo urbanistico ed economico; anche i cantieri navali, entrati a far parte del Gruppo Piaggio, ebbero un notevole impulso, garantito dalle commesse militari per la costruzione di diverse imbarcazioni per la [[Regia Marina]], tra cui i [[cacciatorpediniere]] ''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]'' e ''[[Maestrale (cacciatorpediniere)|Maestrale]]'' appartenenti alla [[Classe Maestrale (cacciatorpediniere)|classe Maestrale]], alcuni cacciatorpediniere della [[Classe Soldati (cacciatorpediniere)|classe Camicia Nera]] e della [[classe Navigatori]], ed inoltre gli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] ''[[Pompeo Magno (incrociatore)|Pompeo Magno]]'' ed [[Ottaviano Augusto (incrociatore)|''Ottaviano Augusto'']] della [[classe Capitani Romani]], di cui solamente il primo entrò in servizio, mentre il secondo l'8 settembre [[1943]] alla [[armistizio di Cassibile|proclamazione dell'armistizio]] era ancora in costruzione.
Nel corso della [[seconda guerra mondiale]] Ancona, dopo l'armistizio, fu occupata dalle truppe tedesche e, a causa dell'importanza strategica del suo porto, subì numerosissimi bombardamenti da parte delle forze [[alleati della seconda guerra mondiale|alleate]], che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare, il 1º novembre 1943, durante un bombardamento, in pochi minuti duemilacinquecento persone persero la vita. Nell'occasione fu affondato l’''Ottaviano Augusto'' in costruzione (che era stato requisito dagli occupanti tedeschi). Nel dopoguerra il ''[[Pompeo Magno (incrociatore)|Pompeo Magno]]'', sopravvissuto al conflitto, sarebbe stato invece ricostruito come [[conduttore di flottiglia]] nei [[Cantieri del Tirreno]] di [[Genova]] e ribattezzato ''San Giorgio'' con [[Pennant number|distintivo ottico]] D 562. Fu in servizio nella [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] fino al [[1980]].
L'occupazione tedesca ebbe termine il 18 luglio [[1944]], quando le truppe della II armata [[Polonia|polacca]] del [[generale]] [[Władysław Anders]], preceduta da alcuni esploratori delle locali milizie partigiane e del [[Corpo Italiano di Liberazione]] entrarono in città<ref>R. Muti, "Storia popolare di un borgo di periferia", Circolo Operaio "P. Ranieri", Ancona 1984; AA.VV. "I luoghi della memoria", Il lavoro editoriale, Ancona 2007.</ref>
Nel dopoguerra i cantieri e il porto gravemente danneggiati durante il conflitto vennero ricostruiti.
== Fincantieri ==
[[File:Cantiere Fincantieri di Ancona.jpg|miniatura|sinistra|Veduta del cantiere navale di [[Ancona]] dal Belvedere prospiciente il [[duomo di San Ciriaco]], sul Colle Guasco]]
Nel [[1966]], nelle pieghe dei provvedimenti emanati a metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]] per la riorganizzazione della navalmeccanica pubblica, il gruppo Piaggio, approfittando dei benefici fiscali per gli accorpamenti industriali previsti dalla legge n° 170/1965, diede vita a una nuova [[società per azioni]], i [[Cantieri Navali del Tirreno Riuniti]] fondendo i Cantieri Navali Riuniti, con gli stabilimenti di Palermo e Ancona e i Cantieri del Tirreno con gli stabilimenti di [[Genova|Genova Le Grazie]].
Nel [[1973]] in seguito alla crisi che alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] colpì i cantieri [[Erasmo Piaggio|Piaggio]] la società ''Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti'' venne assorbita dall'[[IRI]] e nel [[1984]] da [[Fincantieri]], che società finanziaria della cantieristica si trasforma in società operativa assumendo la denominazione di [[Fincantieri|Fincantieri - Cantieri Navali Italiani S.p.A.]], e il controllo del settore.
[[File:F-23 Italia archivo AS.jpg|miniatura|La fregata venezuelana [[ARV General Urdaneta (F-23)|General Urdaneta]] in costruzione]]
Tra la fine degli [[anni 1970|anni settanta]] e la prima metà degli [[anni 1980|anni ottanta]], importanti realizzazioni sono state le [[fregata missilistica|fregate]] tipo [[Classe Lupo|Lupo]] [[ARV General Urdaneta (F-23)|General Urdaneta]] e [[ARV General Salóm (F-25)|General Salóm]], costruite per la [[Armada Bolivariana|Marina venezuelana]] e tre delle quattro [[Fregata (nave)|fregate]] dello stesso tipo ordinate dall'[[Iraq]], che però non entrarono mai in servizio per il committente originario a causa dell'[[embargo]], dovuto prima alla [[guerra Iran-Iraq]] e poi alla prima [[guerra del Golfo]], e finirono per essere acquistate dalla [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] nel [[1994]], dove sono in servizio impiegate e ufficialmente classificate come [[Pattugliatore di squadra|pattugliatori di squadra]] e costituiscono la [[Classe Soldati (pattugliatore di squadra)|classe Artigliere]].
L'11 settembre [[2011]] si è tenuta nell'area dei cantieri navali la messa conclusiva del XXV congresso eucaristico nazionale celebrata da [[papa Benedetto XVI]]. A causa della [[grande recessione|forte crisi]], già da alcuni mesi il cantiere non aveva più commesse e la maggior parte dei lavoratori era in [[Cassa integrazione guadagni|cassa integrazione]].<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/09/11/AOLMiL3-superare_precariato_fincantieri.shtml|titolo=Papa, messa in Fincantieri:«Superare il precariato».|editore=[[Il Secolo XIX]]|data=11 settembre 2011|accesso=20 settembre 2011|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304120406/http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/09/11/AOLMiL3-superare_precariato_fincantieri.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
A partire dal 2020 la crisi può considerarsi superata, anche grazie alla specializzazione nella costruzione di navi da crociera<ref>[https://www.themeditelegraph.com/ www.themeditelegraph.com], ''[https://www.themeditelegraph.com/it/shipping/shipyard-and-offshore/2024/03/18/news/cosi_la_navalmeccanica_italiana_ha_superato_la_crisi_post-pandemica__lanalisi-14156339/ Così la navalmeccanica italiana ha superato la crisi post-pandemica]''.</ref>.
== Navi ==
Elenco delle principali navi realizzate nello stabilimento:
{|class="toccolours" style="margin: 0;background:#ffffff;"
|-bgcolor=#AAAAFF
!width="151px" |Foto
!width="200px" |Nome
!width="120px" |Tipo
!width="120px" |Impostata
!width="120px" |Varata
!width="200px" |Completata
!width="120px" |Operatore originario
!width="120px" |Note
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Marechiaro.JPG|150px]]||''[[Marechiaro (nave ospedale)|Marechiaro]]''||Piroscafo passeggeri||||1912||1912||Società Trasporti Golfo di Napoli||Convertita in nave ambulanza per la [[Regia Marina]]
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Pfo Santa Lucia2.jpg|150px]]||''[[Santa Lucia (nave ambulanza)|Santa Lucia]]''||Piroscafo passeggeri||||1912||1912||Compagnia Napoletana di Navigazione a Vapore||Convertita in nave ambulanza per la [[Regia Marina]]
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||||''[[Città di Tripoli]]''||Piroscafo passeggeri||||1915||1916||[[Tirrenia di Navigazione]]||Convertita in [[incrociatore ausiliario]] per la [[Regia Marina]]
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Pfo CdBengasi1.jpg|150px]]||''[[Città di Bengasi (incrociatore ausiliario)|Città di Bengasi]]''||Piroscafo passeggeri||||1916||1917||Ferrovie dello Stato||Convertita in [[incrociatore ausiliario]] per la [[Regia Marina]]
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN Legnano6.jpg|150px]]||''[[Legnano (posamine)|Legnano]]''||Posamine||||1926||1927||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Posamine Lepanto7.jpg|150px]]||''[[Lepanto (cannoniera)|Lepanto]]''||posamine - cannoniera||1925||1927||1928||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN Azio1.jpg|150px]]||''[[Azio (posamine)|Azio]]''||posamine||1925||1927||1928||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RCT Pessagno.jpg|150px]]||''[[Emanuele Pessagno (cacciatorpediniere)|Emanuele Pessagno]]''||[[Cacciatorpediniere]]||||1929||1930||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Darecco 1.jpg|150px]]||''[[Nicoloso da Recco (cacciatorpediniere)|Nicoloso da Recco]]''||[[Cacciatorpediniere]]||||1930||1930||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Fotogrecale.jpg|150px]]||''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]''||[[Cacciatorpediniere]]||1931||1934||1934||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Maestral 1.jpg|150px]]||''[[Maestrale (cacciatorpediniere)|Maestrale]]''||[[Cacciatorpediniere]]||1931||1934||1934||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MN Narenta3.jpg|150px]]||''[[Narenta (incrociatore ausiliario)|Narenta]]''||Motonave mista||||||1934||Compagnia Adriatica di Navigazione||Convertita in incrociatore ausiliario per la [[Regia Marina]]
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN CENTAURO.jpg|150px]]||''[[Centauro (torpediniera)|Centauro]]''||torpediniera||1934||1936||1936||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN climene.jpg|150px]]||''[[Climene (torpediniera)|Climene]]''||torpediniera||1934||1936||1936||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN CIGNO.jpg|150px]]||''[[Cigno (torpediniera)|Cigno]]''||torpediniera||1936||1936||1937||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN Castore.jpg|150px]]||''[[Castore (torpediniera)|Castore]]''||torpediniera||1936||1936||1937||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN Fuciliere.jpg|150px]]||''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]''||Cacciatorpediniere||1937||1938||1939||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Alpino 1942 Ando-1976.jpg|150px]]||''[[Alpino (cacciatorpediniere 1939)|Alpino]]''||Cacciatorpediniere||1937||1938||1939||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN Pompeo Magno.jpg|150px]]||''[[Pompeo Magno (incrociatore)|Pompeo Magno]]''||[[Incrociatore leggero|Incrociatore]]||1939||1941||1943||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:RN Ottaviano Augusto Varo 02.jpg|150px]]||''[[Ottaviano Augusto (incrociatore)|Ottaviano Augusto]]''||[[Incrociatore leggero|Incrociatore]]||1939||1942||||Regia Marina||Nave non completata e affondata per vicende belliche
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Rct_Bombardiere.jpg|150px]]||''[[Bombardiere (cacciatorpediniere)|Bombardiere]]''||Cacciatorpediniere||1940||1942||1942||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Mitragliere 1942 USMM.jpg|150px]]||''[[Mitragliere (cacciatorpediniere)|Mitragliere]]''||Cacciatorpediniere||1940||1941||1942||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MTC 1005.jpg|150px]]||''[[MZ 737]]''||Motozattera||||||1942||Regia Marina||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MS Erling Jarl ved kai.jpg|150px]]||''Erling Jarl''||Nave passeggeri||||||1949||Det Nordenfjeldske Dampskibsselskab||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Kanstadsamlingen_-_NMF010005-01921.jpg|150px]]||''Midnatsol''||Nave passeggeri||||||1949||Det Bergenske Dampskibsselskab||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MS_Vesterålen_(1950)_i_Trondheim_Havn.jpg|150px]]||''Vesterålen''||Nave passeggeri||||||1950||Vesteraalens Dampskibsselskab||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MS_Sanct_Svithun.jpg|150px]]||''Sanct Svithun''||Nave passeggeri||||||1950||Det Stavangerske Dampskibsselskap||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Italian_submarine_rescue_ship_Proteo_(A5310)_c1962.jpg|150px]]||''[[Proteo (A 5310)|Proteo]]''||nave salvataggio||||||1951||[[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Mn_Torres.jpg|150px]]||''[[Torres (nave)|Torres]]''||Nave passeggeri||1955||1955||1957||[[Tirrenia di Navigazione]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:La nave Vlora in arrivo al porto di Bari - 8 agosto 1991.jpg|150px]]||''[[Vlora (nave)|Ilice]]''||Nave mercantile||||||1960||Società Ligure di Armamento||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:NT Gennargentu.jpg|150px]]||''[[Gennargentu (traghetto)|Gennargentu]]''||traghetto ferroviario||||||1965||[[Bluvia|Ferrovie dello Stato]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:NT Gallura.jpg|150px]]||''[[Gallura (traghetto)|Gallura]]''||traghetto ferroviario||||||1968||[[Bluvia|Ferrovie dello Stato]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Train Ferry Iginia - Porto di Villa San giovanni - Italy - Oct. 2009.jpg|150px]]||''[[Iginia (traghetto)|Iginia]]''||Traghetto ferroviario||||||1969||[[Bluvia|Ferrovie dello Stato]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:L' embarcadère de Villa San Giovanni (4).jpg|150px]]||''[[Rosalia (traghetto)|Rosalia]]''||Traghetto ferroviario||||||1973||[[Bluvia|Ferrovie dello Stato]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:ARV General Urdaneta (F-23) - 1984-08189.jpg|150px]]||''[[ARV General Urdaneta (F-23)|ARV General Urdaneta]]''||[[Fregata missilistica|Fregata lanciamissili]]||||||1979||[[Armada Bolivariana]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MN Staffetta Mediterranea.jpg|150px]]||''[[Torres (traghetto)|Staffetta Mediterranea]]''||[[Roll-on/roll-off|Ro/Ro]] Cargo|| ||||1979||[[Tirrenia di Navigazione]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:ARV General Salóm (F-25) - 1987-10379.jpg|150px]]||''[[ARV General Salóm (F-25)|ARV General Salóm]]''||[[Fregata missilistica|Fregata lanciamissili]]||||||1980||[[Armada Bolivariana]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Nt Capo Carbonara.jpg|150px]]||''[[Capo Carbonara (traghetto)|Adria]]''||Ro/Ro Cargo|| ||||1981||[[Italia Marittima|Lloyd Triestino]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:US Navy 050807-F-4883S-001 The Ecuadorian corvette BAE El Oro (CM 14) sits pier side in Panama City, Panama before beginning at sea exercises during PANAMAX 2005.jpg|150px]]||''[[Classe Esmeraldas|El Oro]]''||[[corvetta]]||||||1981||[[Armada del Ecuador]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:US Navy 050712-N-4374S-005 The Ecuadorian Navy corvette BAE Manabi (CM 12) underway in front of a formation during UNITAS 46-05 Pacific Phase.jpg|150px]]||''[[Classe Esmeraldas|Manabi]]''||[[corvetta]]||||||1981||[[Armada del Ecuador]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Capo Sandalo.jpg|150px]]||''[[Capo Sandalo (traghetto)|Capo Sandalo]]''||Ro/Ro Cargo|| ||||1982||[[Lloyd Triestino]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Artigliere F582.jpg|150px]]||''[[Artigliere (F 582)|Artigliere]]''||[[Pattugliatore]]||||||1983||[[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Bersagliere (F584).jpg|150px]]||''[[Bersagliere (F 584)|Bersagliere]]''||[[Pattugliatore]]||||||1985||[[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Aviere nicholson.jpg|150px]]||''[[Aviere (F 583)|Aviere]]''||[[Pattugliatore]]||||||1985||[[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:PALLADIO_030_NAPOLI_06-05-2005.jpg|150px]]||''[[Palladio (traghetto)|Palladio]]''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||1989||[[Adriatica di Navigazione]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Panorama_Ancona_Hafen_fullsize.jpg|150px]]||''[[Sansovino (traghetto)|Sansovino]]''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||1989||[[Adriatica di Navigazione]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Selandia_Seaways_(ship,_1998)_IMO_9157284_leaving_Port_of_Rotterdam_pic2.JPG|150px]]||''Selandia Seaways''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||1998||[[DFDS]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:DFDS_Seaways_-_Suecia.jpg|150px]]||''Suecia Seaways''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||1999||[[DFDS]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
|| ||''Tor Britannia''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2000||[[DFDS]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Le Danielle Casanova.jpg|150px]]||''[[Danielle Casanova (traghetto)|Danielle Casanova]]''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2002||[[Société nationale maritime Corse-Méditerranée|SNCM]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Hamburg -Grande Nigeria (ship, 2003) 2006 by-RaBoe002.jpg|150px]]||''[[Grande Nigeria]]''||Multipurpose Ro/Ro|| ||||2003||[[Gruppo Grimaldi]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Hamburg_(9772792781).jpg|150px]]||''[[Grande Buenos Aires (nave da carico)|Grande Buenos Aires]]''||Multipurpose Ro/Ro|| ||||2004||[[Gruppo Grimaldi]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
|| ||''[[Moby Aki]]''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2005||[[Moby Lines]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Finnmaid - side view.JPG|150px]]||''Finnmaid''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2006||[[Finnlines]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Finnlady Helsinki.jpg|150px]]||''Finnlady''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2007||[[Finnlines]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Nordlink Travemünde (2008).JPG|150px]]||''Nordlink''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2007||[[Finnlines]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Superstarferrytallinharbor2010.jpg|150px]]||''[[Pascal Lota|Superstar]]''||[[Roll-on/roll-off|traghetto Ro/Ro]]|| ||||2008||[[Tallink]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:MV Silver Spirit-2.JPG|150px]]||''Superstar''||[[nave da crociera]]||||||2009||[[Silversea Cruises]]||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Ísafjörður 21.JPG|150px]]||''Le Boreal''||[[nave da crociera]]||||||2010||Compagnie du Ponant||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:L'Austral Pula (01).JPG|150px]]||''L'Austral''||[[nave da crociera]]||||||2011||Compagnie du Ponant||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Le_Soléal_in_Kiel_Canal_II.jpg|150px]]||''Le Soleal''||[[nave da crociera]]||||||2012||Compagnie du Ponant||
|-align=center bgcolor=#D2D2D2
||[[File:Viking_Sky_departing_Tallinn_Tallinn_Bay_Tallinn_24_July_2017.jpg|150px]]||''[[Viking Sky]]''||[[nave da crociera]]||||||2016||[[Viking Cruises]]||
|}
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Cantiere navale Mario Morini]]
* [[Cantieri Navali del Tirreno Riuniti]]
* [[CRN (azienda)]]
* [[Italcantieri]]
* [[Fincantieri]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |1=http://www.ttmmagazineonline.com/culture.htm |2=La cantieristica italiana. Un profilo storico |3=27 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080908105604/http://www.ttmmagazineonline.com/culture.htm |dataarchivio=8 settembre 2008 |urlmorto=sì }}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Aziende di Ancona]]
[[Categoria:Cantieri navali delle Marche|Ancona]]
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