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== Geografia fisica==
[[Immagine:Ascoli mappa.png|left|thumb|250px|Mappa del territorio ascolano]]La città si trova a 28 km dal [[Mar Adriatico]], alla confluenza tra il fiume [[Tronto]] e il [[torrente Castellano]], ed è circondata per tre lati da [[Collina|colline]], tra cui vi è la [[Monte Ascensione|montagna dell'Ascensione]], il Colle San Marco e la [[montagna dei Fiori]].
 
È collegata per via [[Ferrovia San_Benedetto del Tronto-Porto d'Ascoli-Ascoli Piceno|ferroviaria]] con [[San Benedetto del Tronto]], per via stradale con [[Roma]] (attraverso la [[Via Salaria]]) e San Benedetto del Tronto (attraverso il [[Raccordo Autostradale RA11|raccordo autostradale]]), sulla costa adriatica, dove si trova il casello [[autostrada]]le della [[Autostrada A14|A14]].
 
Due parchi naturali la circondano, quello dei [[Monti Sibillini]] a [[nord]][[ovest]] e quello dei [[Monti della Laga]] a [[sud]].
 
===Fiumi e torrenti===
*[[Torrente Castellano]],
*[[Tronto|Fiume Tronto]],
 
===Monti===
*Colle San Marco,
*[[Monte Ascensione]],
*[[Montagna dei Fiori]],
 
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Ascoli Piceno}}
Il clima della città di Ascoli è di tipo subappenninico, trovandosi a ridosso di importanti catene montuose. Gli inverni sono umidi e freschi,e quando le correnti balcaniche giungono fin sul medio Adriatico, in città si assiste a precipitazioni nevose ed un forte abbassamento della temperatura.
Sono frequenti gelate notturne e anche il fenomeno della nebbia non è raro, soprattutto lungo la Vallata del Tronto. Le estati risultano calde e con precipitazioni poco frequenti per lo più dovute ad improvvissi e a volte violenti temporali pomeridiani. Nella conca ascolana nei giorni più caldi si possono raggiungere temperature di 37°-38°. La temperatura media del mese di gennaio si attesta sui 5°-6° mentre quella di luglio sui 24°-25°.
 
== Storia ==
[[Immagine:Palazzo dell'Arengo in Ascoli PicenoIMG 0037.JPG|left|thumb|250px|Piazza Arringo]]
Le origini della città sono avvolte nel mistero ma è abbastanza sicuro che la zona fosse popolata già nell'epoca neo-[[Calcolitico|eneolitica]] da popolazioni italiche. Secondo una [[tradizione]] italica citata nella [[letteratura]] antica ([[Strabone]], [[Plinio]], [[Sesto Pompeo Festo|Festo]]) la città venne fondata da un gruppo di [[Sabini]], che vennero guidati da un [[Picidae|picchio]], uccello sacro a [[Marte (divinità)|Marte]] durante una delle loro migrazioni detta ''[[ver sacrum]]''. I [[Sabini]] si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai [[Piceni]], di cui Ascoli divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla [[Via Salaria]], che collegava il [[Lazio]] con le [[salina|saline]] della costa adriatica.
 
Nel [[299 a.C.]] si alleò con i Romani contro gli [[Etruschi]], [[Galli]] e [[Sanniti]] e nel [[269 a.C.]] divenne ''Civitas Foederata'' a Roma.
 
Nel [[91 a.C.]] si ribellò a Roma insieme ad altre genti italiche (i [[Marsi]] in particolare ed altre popolazioni del sud Italia) e dette vita alla [[Guerra Sociale]]. Nell'[[89 a.C.]], dopo un lungo [[assedio]], il generale romano [[Gneo Pompeo Strabone]] conquistò la città, trucidando i capi della [[rivolta]] e mandando in [[esilio]] parte dei suoi abitanti.
Nell'[[88 a.C.]] Ascoli fu iscritta alla Tribù Fabia, e solo nell'[[80 a.C.]] venne finalmente riconosciuta la cittadinanza romana a tutte le popolazioni italiche<!--; Ascoli più tardi ne divenne colonia ???dopo l'80 ac colonia???? -->.
[[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] nel [[49 a.C.]] la designò capitale della regione dandole l'appellativo di ''Picenum''.
Ai tempi di [[Augusto]], divenne la capitale della [[Regio V Picenum|quinta regione italica]], più tardi nel [[III secolo|III secolo d.C.]] fu eretta a provincia autonoma con il nome di ''Picenum Suburcarium''.
Successivamente segue il [[destino]], come altre città, con la caduta dell'impero romano.
 
Nell'alto [[medioevo]] subì la decadenza economica e le razzie dei [[barbaro|barbari]], tra cui quella dei [[Goti]] di [[Totila]] e dei [[Longobardi]] di [[Faroaldo]] ([[578]]).
 
Per [[2 (numero)|due]] [[Secolo|secoli]] fu sotto il dominio longobardo del [[Ducato di Spoleto]], ([[593]]-[[789]]), finché non passò sotto il controllo dei [[Franchi]] scesi in [[Italia]] al seguito di [[Carlo Magno]]. In questi secoli si accentuò il potere dei [[Vescovo|vescovi]] (i cosiddetti vescovi-conti), tra cui [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II]] che con apposito diploma concede al [[feudatario]] vescovo Bernardo I nel [[1037]], il diritto di [[Zecca (moneta)|Zecca]].
 
Nel periodo la città viene trascinata in più occasioni nella più vasta lotta per il predominio in [[Europa]] tra [[guelfi e ghibellini]].
 
Nel [[1183]] si costituisce in [[libero comune]], conoscendo però il saccheggio e la distruzione ad opera delle armate imperiali di [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]. Le libertà municipali sono minate dalle lotte di fazione tra le famiglie più in vista, tra cui il Signore Andrea D'Acquaviva e più tardi [[Ladislao I di Napoli|Ladislao I]] - re di [[Napoli]], [[Conte]] [[Carrara]], che finiscono per aprire la strada a personaggi ambiziosi come [[Galeotto I Malatesta|Galeotto Malatesta]] ([[XIV secolo]]) che viene cacciato da una rivolta e in seguito a [[Francesco Sforza]] che instaura una crudele [[dittatura]] ([[XV secolo]]) che viene abbattuta nel [[1482]], anche se Ascoli è costretta a riconoscere la sovranità della Chiesa.
 
Non cessano i disordini interni tra opposte fazioni che conduce a decadi di ribellioni, massacri, razzie, alla crescita del banditismo e alla decadenza delle virtù civili.
 
Venne annessa alla [[prima Repubblica Romana]] e nel [[1860]] viene annessa al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] di cui seguirà d'ora in avanti tutte le vicende. Degne di nota sono le vicende della resistenza ascolana nel settembre [[1943]] contro l'occupazione [[Germania|tedesca]], che sono valse alla città la [[#Onorificenze|Medaglia d'Oro al Valor Militare per attività partigiana]] ([[2001]]).
 
Una parte del territorio della provincia ascolana è stato per oltre un secolo rivendicato dalla vicina e rivale [[Fermo]], la quale ha perso il capoluogo a seguito dell'Unità d'Italia. Nel [[2004]], però, la provincia di Fermo è stata di nuovo deliberata, ed istituita nel 2009.
 
===Stemma comunale===
Lo [[stemma]] della città di Ascoli si compone di una porta che mostra due fornici, ai lati dei quali si elevano due torri, di cui una è merlata alla ghibellina, congiunte da una galleria.
Esistono tre teorie sull'origine e significato della rappresentazione:
*l'accostamento di questi elementi architettonici potrebbe riferirsi ad una delle porte che si aprivano nella cinta urbana medievale;
*la composizione raffigurerebbe l'antico cassero che sorgeva dove oggi sono presenti i resti della Fortezza Pia.
*il tema potrebbe costituire la sintesi della simbologia delle costruzioni più caratteristiche della città, quindi ponti, torri gentilizie e campanili.
 
La corona che spesso sormonta lo stemma sarebbe riferibile all’antica cinta muraria.
 
== Onorificenze ==
Il [[12 aprile]] [[2001]], la città di Ascoli Piceno è stata insignita della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=46372&iddecorato=45912 Dal sito del Quirinale]</ref>.
 
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = La fiera e pacifica città di Ascoli Piceno, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, non esitò a sollevarsi contro il tedesco invasore. Già il 12 settembre, il coraggioso comportamento dei militari del presidio aveva costretto alla resa le forze nemiche, superiori in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San Marco, un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati, si batterono duramente, contro unità germaniche, subendo dolorose perdite. La popolazione ascolana, non desistette dal proseguire la lotta, partecipando a numerosi scontri, come quelli in località Venagrande, Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti più significativi della sua irriducibile volontà di partecipare direttamente alla liberazione del territorio. Non meno agguerrita fu l'attività dei "gruppi di azione patriottica", conclusasi con l' ardita liberazione dalle carceri cittadine di tutti i detenuti politici. Ad essa va aggiunta la pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e di militari italiani sbandati molti dei quali furono condotti in salvo oltre le linee. Numerose furono le perdite di vite umane, le deportazioni e le distruzioni subite dalla città, che fu sempre sorretta dalla fede in una Patria migliore, risorta dalla dittatura fascista.
|luogo = Ascoli Piceno, 12 settembre 1943 - 20 giugno 1944
}}
 
== Monumenti e luoghi di interesse==
{{Vedi anche|Monumenti di Ascoli Piceno}}
 
===Architetture religiose===
*'''[[Battistero di San Giovanni (Ascoli Piceno)| Battistero di San Giovanni]]''' - Semplice ed austero nella sua forma di [[architettura]] sacra di [[Romanico|gusto romanico]] è costruito interamente in [[travertino]] ed annoverato tra i [[Monumento nazionale|monumenti nazionali]] italiani. Si trova a [[piazza Arringo]] a fianco del prospetto principale della [[cattedrale di Sant'Emidio]], al suo interno ospita una vasca circolare, del [[V secolo]], per il [[battesimo]] ad immersione ed un [[fonte battesimale]] su [[colonna]] tortile.
*'''[[Cattedrale di Sant'Emidio]]''' - Duomo della città, si trova in [[piazza Arringo]] ed è affiancato dal [[Battistero di San Giovanni (Ascoli Piceno)| battistero di San Giovanni]]. Ospita al suo interno la [[cripta di Sant'Emidio]] ed un pregevole polittico di [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]].
*'''[[Chiesa di San Francesco (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Francesco]]''' - Questa chiesa, tra i monumenti che delimitano piazza del Popolo, è considerata una delle migliori opere italiane della transizione dallo stile [[romanico]] a quello [[gotico]], nonché l'edificio religioso francescano più rappresentativo della regione Marche. Si eleva al centro di un complesso monumentale cui si aggiungono anche due chiostri. È caratterizzata da un gruppo absidale di raro modello architettonico.
*'''[[Chiesa del Cuore Immacolato di Maria]]''' - Realizzata negli [[Anni 1950 |anni 50]], è stata istituita come [[parrocchia]] dal vescovo monsignor [[Marcello Morgante]] nell'[[anno]] [[1955]]. Al suo interno custodisce un prezioso [[Crocifissione di Gesù |crocifisso]] [[Legno|ligneo]], del [[1636]], intagliato dal [[Ordine francescano |francescano]] Innocenzo da Petralia. Lo storico Giuseppe Fabiani racconta della grande devozione del religioso che lo aveva lavorato solo nei giorni di [[venerdì]], a digiuno ed in ginocchio.
*'''[[Chiesa della Madonna del Ponte (Ascoli Piceno)| Chiesa della Madonna del Ponte]]''' - Caratteristica per la sua forma [[Cilindro (geometria)| cilindrica]] e per le modestissime dimensioni, è considerata una tra le più piccole [[Chiesa (architettura)|chiese]] della città. Edificata nell'anno [[1689]] testimonia l’antica consuetudine di costruire [[Edicola|edicole]] votive in prossimità dei passaggi e degli ingressi alle città.
*'''[[Chiesa di San Gregorio Magno]]''' - Costruita per trasformare in luogo di [[culto cristiano]] un [[tempio]] [[Roma|romano]] [[Paganesimo|pagano]] edificato tra l’ [[Antica_Roma#Et.C3.A0_repubblicana| Età tardo Repubblicana]], [[I secolo a.C.]], e la prima Età Augustea, [[I secolo]] d.C.
*'''[[Chiesa di San Tommaso Apostolo (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Tommaso Apostolo]]''' - Chiesa romanica costruita verso il [[1064]], insieme alla Collegiata dei Canonici Lateranensi dell' [[Ordine di Sant'Agostino |Ordine]] di [[Sant'Agostino]], per iniziativa del vescovo Bernardo II. Sorge al lato dell'omonima piazza che custodisce i resti dell'anfiteatro romano.
*'''[[Chiesa di San Vittore]]''' - Definita anche ''“costantiniana basilica”'', segue i canoni dello [[Romanico|stile romanico]]. Sorge vicino al [[Forte Malatesta]], il suo fianco destro era costeggiato dal percorso cittadino della [[Salaria|strada consolare Salaria]] che raggiungeva il [[ponte di Cecco]].
*'''[[Cripta di Sant'Emidio]]''' – Accoglie, nello spazio sotterraneo del duomo di Ascoli, i resti del [[patrono]] [[Sant'Emidio]] e dei suoi [[Discepolo|discepoli]] custoditi all’interno del sarcofago di [[epoca romana]], dell’età di [[Marco Aurelio]]. Fu costruita nell'[[XI secolo]] per ospitare le reliquie del [[santo]] qui trasportate, dalle catacombe di Campo Parignano, dall'allora vescovo Bernardo II.
*'''[[Tempietto di Sant'Emidio Rosso]]''' - Piccolo edificio religioso, a pianta [[Ottagono|ottagonale]] che nasce come ampliamento dell'edicola, voluta dai primi cristiani ascolani, che ha custodito per secoli la ''“Cona de Santo Migno”'': la pietra utilizzata per la [[decapitazione]] del santo, ancora oggi, conservata nel tempietto al di sotto dell'altare.
*'''[[Tempietto di Sant'Emidio alle Grotte]]''' – Questo tempio è uno dei monumenti più importanti della città e ben rappresenta l'[[arte barocca]] delle [[Marche]]. Progettato da Giuseppe Giosafatti ed ispirato allo stile di [[Pietro da Cortona]] e di [[Gian Lorenzo Bernini]] fu eretto come [[ex voto]] in onore del santo patrono per aver preservato la città dai danni del [[sisma]] del [[1703]].
*'''[[Chiesa di Santa Maria delle Donne]]''' - Edificata all'inizio del [[XIII secolo]] al di fuori delle mura cittadine oltre [[Porta Gemina|Porta Romana]], nella piana di san Panfilo, e costruita attaccata al convento delle suore di clausura.
 
===Chiese Sconsacrate===
*'''[[Chiesa di San Pietro in Castello]]''' - Edificata in stile romanico si eleva su una piccola rupe che fronteggia il [[Ponte Romano di Solestà|Ponte Romano]], è considerata da Giambattista Carducci l’ ''“antico sacro monumento ascolano”''. L'attuale edificio religioso è stato ricostruito sullo spazio delle due precedenti chiese: la prima del [[VIII secolo|secolo VIII]], voluta dal vescovo [[longobardo]] Auclere, e la seconda edificata nell’anno [[1142]].
*'''[[Chiesa di San Salvatore di Sotto]]''' - Edificio religioso di stile romanico, dedicato a ''Dio Salvatore e Principe della Pace'', si ipotizza che sia stato costruito sull'area di un [[tempio]] romano pagano dedicato a [[Marte (divinità)| Marte]]. Sorge poco lontano dal Ponte di Cecco, sulla sommità di un poggio che la tradizione ascolana identifica col nome di ''Colle di Marte'', alle pendici di Colle San Marco.
*'''[[Chiesa di Santa Maria del Lago]]''' - Chiesa poligonale che sorge all’interno del complesso di [[Forte Malatesta]] voluta da fra Cola da Tursi, eremita che visse in città nel [[XVI secolo]].
*'''[[Chiesa di Sant'Ilario (Ascoli Piceno)|Chiesa di Sant'Ilario]]''' - Edificata di fronte al [[tempietto di Sant'Emidio alle Grotte]] prima dell'[[anno 1000]] utilizzando materiali di [[epoca romana]] provenienti da altre costruzioni. Fu residenza della Congregazione dei monaci camaldolesi di Santa Croce di Fonte Avellana dal [[XII secolo]].
*'''[[Chiesa di San Martino Vescovo (Ascoli Piceno)| Chiesa di San Martino Vescovo]]''' - Dedicata a [[San Martino di Tours]] fu costruita nella zona centrale della città tra i secoli [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo|XII]]. I vari restauri conservativi ne hanno ingentilito l'aspetto arricchendolo di forme di architettura [[gotico|gotica]].
===Architetture civili===
====Palazzi====
*'''[[Caffè Meletti]]''' - Annoverato nell’elenco dei 150 caffè storici d'[[Italia]] è da sempre considerato il ritrovo dei personaggi più illustri della città, punto di incontro di cultura e di vita mondana. Si affaccia direttamente su Piazza del Popolo preceduto da un portico con arcate e soffitto [[Affresco|affrescato]]. La vita del Caffè inizia il [[18 maggio]] [[1907]], giorno della sua inaugurazione.
*'''[[Palazzetto Longobardo]]''' - Piccolo edificio [[Medioevo|medioevale]] di architettura civile edificato nel [[XII secolo]]. Rappresenta un rarissimo esempio di architettura perfettamente conservata.
*'''[[Palazzo dell'Arengo]]''' - Palazzo che risale alla fine del XII secolo, si affaccia sulla centralissima Piazza Arringo, è costituito dal Palazzo del Comune e dall'Arringo. All’interno ha sede la [[Pinacoteca Civica]] ed alcuni uffici comunali, tra cui quello del Sindaco.
*'''[[Palazzo Bonaparte]]''' - Completamente diverso da tutti i palazzi gentilizi coevi della città rappresenta uno dei migliori esempi dell'architettura rinascimentale ascolana. Le sue mura esterne sono riccamente intessute da pietre intagliate che adornano sia le [[Porta (architettura)|porte]] d’ingresso che tutte le [[Finestra|finestre]].
*'''[[Palazzo dei Capitani del Popolo]]''' - Affacciato su Piazza del Popolo si distingue per la sua elegante [[torre]] merlata medioevale a fianco dello storico Caffè Meletti. Costruito fra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XIV secolo]] con l’accorpamento di tre piccoli edifici separati da due ruette.
*'''[[Palazzo del Governo (Ascoli Piceno)|Palazzo del Governo]]''' detto anche palazzo San Filippo, è considerato tra gli edifici di maggiori dimensioni della città. La sua maestosa facciata occupa l’intero lato est di piazza Simonetti e ospita al suo interno la sede della [[Prefettura]] e dell'[[Provincia|Amministrazione Provinciale]].
 
====Chiostri====
*'''[[Chiostro Maggiore di San Francesco]]''' – Costruito nell'anno [[1565]], per munificenza del signore ascolano Vincenzo Cataldi, si apre in un arioso spazio quadrangolare, vicino Piazza del Popolo, preceduto da un antistante [[portico]] del [[1300]]. Nella sua area interna si scorgono il [[pozzo]] di gusto [[gotico]], in un angolo una piccola la fontanina e sul muro del porticato la lapide ovale che ricorda le figure dei papi [[Niccolò IV]] e [[Sisto V]], entrambi usciti dal convento della città.
 
====Fontane====
*'''[[Lavatoio pubblico di Ascoli Piceno|Fonte di Sant'Emidio]]''' – Opera del [[XVII secolo]], incorniciata da una [[loggia]] esterna suddivisa in cinque [[Arco (architettura)|arcate]] sormontata da una [[balaustra]] di colonnine. Il luogo lega la sua storia alla [[tradizione]] di uno dei prodigi di Sant'Emidio. Il santo non avendo a disposizione l'acqua necessaria per battezzare tutti i nuovi fedeli se la procurò battendo un sasso in questo luogo da cui fece sgorgare la [[sorgente]] che alimenta questa fonte.
 
===Architetture militari===
====Fortezze====
*'''[[Forte Malatesta]]''' - Costruzione fortificata edificata nei pressi del Ponte di Cecco, passo obbligato per chi accedeva nella città dalla zona [[Est]]. Sorge vicino alle sponde del Torrente [[Castellano]], l’attuale fortezza è stata ricostruita sui resti di una precedente rocca per volere del signore di Rimini Galeotto Malatesta verso la metà del [[1300]].
*'''[[Fortezza Pia]]''' - antica costruzione militare fortificata che si eleva nella zona più alta della città, deve il suo nome a Papa [[Pio IV]] che, nel [[1560]], volle farla ricostruire,
===Altro===
====Piazze====
*'''[[Piazza Arringo]]''' – Questa è la piazza monumentale più antica della città, si ritiene che fosse la sede dell’antico Foro e si apre sull’antico percorso della [[Salaria|Consolare Salaria]] che attraversava Ascoli. Fu centro propulsore di importanti accadimenti della vita sociale ascolana. Qui predicò [[San Francesco d'Assisi]], nel [[1215]], e [[San Giacomo della Marca]], nel [[1446]]. Nell’anno [[1335]], in questa piazza, furono redatti gli ''Statuti del Popolo'', che sostituirono gli ''Statuti del Comune''.
*'''[[Piazza Ventidio Basso]]''' - Ampio spazio irregolare che si apre nel centro storico, già dall’epoca romana fino al XVII secolo fu il maggiore fulcro commerciale della città. Da questa piazza, ogni anno, si avvia il corteo storico del Torneo cavalleresco della Quintana.
*'''[[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|Piazza del Popolo]]''' - Di stile [[Rinascimento|Rinascimentale]] è considerata una delle più belle e suggestive piazze d'[[Italia]]. Si apre all’incrocio del [[cardo]] e del [[decumano]] dell’impianto stradale cittadino. Il suo spazio è circoscritto dalle facciate di Palazzo dei Capitani, del Caffè Meletti e dalle leggere e gentili forme [[Gotico|gotiche]] della Chiesa di San Francesco, tutto il resto del perimetro è delimitato da palazzetti rinascimentali con portici e [[Loggia|logge]].
*'''[[Edicola di Lazzaro Morelli]]''' - Di [[Barocco|gusto barocco]], fu costruita da Lazzaro Morelli addossata ad un'[[abside]] della parete esterna della chiesa di San Francesco, nell’anno [[1659]], su richiesta del Governatore ascolano Gerolamo Codebò e dedicata alla Madonna di Reggio.
*'''[[Grotte dell'Annunziata]]''' - Costruzioni monumentali realizzate tra la fine del [[II secolo a.C.]] e l’inizio del [[I secolo a.C.]], che testimoniano l’abitudine dell’epoca a non lasciare sguarniti di rivestimenti murarii i rilievi [[Collina|collinari]] che circondavano le città. Questa tipologia di sostruzione poteva essere utile sia per stabilizzare il terreno, evitando il degradamento del colle, e sia a consolidare la superficie sopra la vetta. L’utilizzo dell’edificio era anche quello di ricavare alloggi ed abitazioni per i [[Soldato|soldati]] o per gli [[Schiavismo|schiavi]].
*'''[[Loggia dei Mercanti (Ascoli Piceno)| Loggia dei Mercanti]]''' - Opera [[1500|cinquecentesca]] che si aggiunge alla preesistente facciata [[Gotico|gotica]] della chiesa di San Francesco. Commissionata dalla ricca "Corporazione della Lana" si compone di cinque [[Arcata|arcate]], poggianti su [[Colonna|colonne]] [[Corinzio|corinzie]] e termina con un cornicione [[Merlo (architettura)|merlato]].
*'''[[Porta della Musa]]''' - L'ingresso laterale della cattedrale di Ascoli è così poeticamente chiamato dal distico che si legge scalpellato sulla pietra immurata a fianco della porta. Situata tra la 4° e la 5° [[lesena]] è un'opera tardo [[Rinascimento|rinascimentale]] di difficile attribuzione. Alcuni ipotizzano [[Carlo Crivelli (pittore)|Carlo Crivelli]], altri Giuliano da Maiano ed altri ancora Lazzaro di Francesco, ma, quasi sicuramente, è opera di un capacissimo, valente ed ignoto lapicida locale.
 
 
===Musei cittadini===
*'''[[Cartiera Papale]]''' - Complesso architettonico che ha sempre ospitato [[Mulino|mulini]] ad [[acqua]] e che ben rappresenta un esempio di archeologia industriale. Si sviluppa su più livelli edificati in diversi periodi, attualmente utilizzato come museo.
*'''[[Galleria d'arte contemporanea Osvaldo Licini]]''' - Ospitata presso il complesso del Polo di Sant'Agostino espone al suo interno la maggiore collezione pubblica mondiale del pittore [[Osvaldo Licini]] e comprende, inoltre, dipinti di [[Lucio Fontana]], [[de Pisis]], [[Sebastian Matta]], [[Gino Severini]], [[Tullio Pericoli]] ed altri.
*'''[[Museo della ceramica (Ascoli Piceno)|Museo della ceramica]]''' - Inaugurato nell’anno [[2007]], conserva al suo interno ceramiche dell'antica tradizione ascolana, dal [[XIV secolo]] fino al [[XX secolo]], oltre una sezione dedicata alle ceramiche italiane come [[Castelli (TE)| Castelli]], [[Deruta]], [[Faenza]], [[Montelupo Fiorentino]] ed altre.
*'''[[Museo dell'alto medioevo (Ascoli Piceno)|Museo dell'alto medioevo]]''' - Accoglie l’esposizione dei corredi in [[oro]] di due delle circa 260 tombe longobarde scoperte nel [[1893]] presso la [[necropoli]] di [[Castel Trosino]]. Presto l'allestimento sarà ospitato presso la nuova sede di Forte Malatesta.
*'''[[Pinacoteca civica (Ascoli Piceno)|Pinacoteca civica]]''' - Conserva opere pittoriche su tela e su tavola realizzate dal [[XIV secolo|XIV]] al [[XX secolo]]. Tra gli artisti più famosi presenti: [[Tiziano]], [[Guido Reni]], [[Carlo Crivelli (pittore)| Carlo Crivelli]], [[Pietro Alamanno]] e [[Giuseppe Pellizza da Volpedo]]. Di notevole pregio anche il [[piviale]] di manifattura inglese, del [[XIII secolo]], che il papa ascolano Niccolò IV donò alla cattedrale della città.
*'''[[Museo diocesano (Ascoli Piceno)|Museo diocesano]]''' - inaugurato nell'anno [[1961]] dal vescovo [[Marcello Morgante]] raccoglie pregevoli opere di arte sacra.
*'''[[Museo archeologico statale di Ascoli Piceno]]'''
 
 
 
===Ponti===
*'''[[Ponte di Cecco]]''' - Costruzione di epoca romana, dell' [[Antica Roma|età repubblicana]]. Nella tradizione popolare si attribuisce la sua realizzazione al diavolo che, su ordine di [[Cecco d'Ascoli]], poeta ed astrologo ascolano, lo avrebbe realizzato in una sola notte.
*'''[[Ponte Maggiore (Ascoli Piceno)| Ponte Maggiore]]''' - Le sue arcate attraversano il torrente [[Castellano]], collegando il centro storico al quartiere di Porta Maggiore. Fu fatto saltare dai guastatori tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Lo ricostruì, nell’anno [[1946]], l’ingegnere Giuseppe Viccei.
*'''[[Ponte Nuovo (Ascoli Piceno)|Ponte Nuovo]]''' - Fu progettato e costruito negli anni tra il [[1909]] ed il [[1911]] da Umberto Pierpaoli, architetto, ed Enrico Cesari, ingegnere. Dal suo parapetto di destra si scorge il punto di confluenza di due dei tre corsi d’acqua che attraversano la città: il fiume [[Tronto]] ed il torrente Castellano.
*'''[[Ponte Romano di Solestà]]''' - Costruito durante l’età augustea è considerato uno dei ponti più rappresentativi della tecnica e della civiltà romana poiché ha conservato integralmente le sue caratteristiche costruttive. Visitabile all’interno attraverso un corridoio d’ispezione.
*'''[[Ponte Tufillo]]''' - Si trova nelle vicinanze dell’omonima [[Porta Tufilla]]. La sua prima costruzione si fa risalire al tempo del vescovo ascolano Alberico nell’anno [[1097]] e, secondo questa datazione, sarebbe stato il ponte medioevale più antico di Ascoli.
 
===Porte cittadine===
*'''[[Porta Gemina]]''' - considerata fra le più vetuste ed importanti porte di Ascoli poiché attraverso i suoi [[Fornice|fornici]] si immetteva la Via Salaria all'interno della città provenendo da [[Roma]]. Con la sua monumentalità è architettonicamente classificabile come una tipica costruzione romana del I secolo a.C.
*'''[[Porta Solestà]]''' - Fu costruita nell'anno [[1230]], all'inizio del Ponte Romano, per volere di Fidemilio da Mogliano utilizzando probabilmente materiali di risulta di una preesistente porta romana. Mostra al di spora del fornice lo [[stemma]] più antico del comune di Ascoli.
*'''[[Porta Tufilla]]''' - Fu costruita tra il [[1552]] ed il [[1555]], come testimonia l'epigrafe della linea marcapiano: “PAULO IIII PONT MAX MDLV”, dall’architetto Camillo Merli, sulle fondamenta di una più antica. La sua struttura si compone di un solo arco a tutto sesto cui è sovrapposta una pittoresca loggetta di guardia a tre luci.
 
===Teatri===
*'''[[Teatro romano di Ascoli Piceno| Teatro romano]]''' - Addossato alle pendici del Colle dell’Annunziata, è stato rinvenuto durante gli scavi condotti nell'anno [[1932]], e successivi del [[1951]] e del [[1959]]. Presenta l’emiciclo delle gradinate esposto verso [[Nord]], la sua costruzione risalirebbe al I secolo a.C. con successivi restauri ed ampliamenti nella prima metà del [[I secolo|I]] e [[II secolo]] dopo Cristo.
*'''[[Teatro Ventidio Basso]]''' - Opera realizzata da Ireneo Aleandri di [[Sanseverino]] tra il [[1840]] ed il [[1846]]. Si mostra con la facciata [[neoclassica]], in [[travertino]], arricchita da un colonnato centrale in [[ordine ionico]].
 
===Strade===
*'''[[Via delle Stelle]]''' - è il vecchio camminamento che si snodava al di fuori delle mura cittadine. Intraprendere questo percorso, che inizia nei pressi di [[Porta Gemina]] e giunge fino al Ponte Romano equivale ad un'immersione a ritroso nel [[tempo]] e fruire della possibilità di ammirare un panorama quasi intatto della città ai tempi dell’[[Età Comunale]].
 
=== Manifestazioni ===
*'''[[Torneo cavalleresco della Quintana]] e Festa patronale '''
:La città è per molti versi legata alle tradizioni religiose e civili ed i principali avvenimenti cittadini ruotano intorno alla festività del patrono [[Sant'Emidio]] che si celebra il [[5 agosto]] che ha il suo culmine dopo la mezzanotte con gli splendidi [[fuoco d'artificio|fuochi d'artificio]]. La prima [[domenica]] di agosto si tiene la solenne sfilata storica della Quintana cui partecipano oltre 1.500 figuranti in costume e le autorità cittadine, Sindaco compreso nel ruolo di ''Magnifico Messere''. Al termine della sfilata si tiene il [[torneo cavalleresco della Quintana]], basato su antichi statuti del [[XIV secolo]] e che si rinnova dal [[1955]] senza interruzioni. Da alcuni anni è stata anche inserita la manifestazione della Quintana in notturna, si svolge la sera del secondo [[sabato]] di [[luglio]].
 
*'''[[Carnevale di Ascoli]] '''
:Molto interessante, per il suo carattere goliardico e popolare, il [[Carnevale di Ascoli]], con la partecipazione dei cittadini, sia in gruppi che in carri (domenica e martedì di carnevale).
 
*'''Fritto misto all'italiana'''
:Tra fine [[aprile]] ed inizio [[maggio]] si svolge una importante manifestazione gastronomica, , con la presenza di stands provenienti dalle regioni d'Italia e da molti paesi del mondo, che permette di degustare molti dei tipi di fritti italiani e non solo, tra cui la locale [[Olive ascolane|oliva fritta all'ascolana]].
 
*'''Premio Internazionale Città di Ascoli Piceno'''
:Si svolge ogni anno, tra la fine di [[novembre]] ed i primi di [[dicembre]], organizzato dall'Istituto Studi Medievali [[Cecco d'Ascoli]]. Si tratta di un premio letterario che viene assegnato ad una personalità nel campo della medievistica internazionale che si è contraddistinta per la pubblicazione di testi che contribuiscono all'indagine storica e al valore della ricerca storiografica. Tra i vincitori del premio si ricordano [[Elémire Zolla]] (1987), [[Ovidio Capitani]] (1989), [[Liliana Cavani]] (1991 per il film Francesco) e [[Pupi Avati]] (2008 per il film Magnificat del 1993). Nel 1987 la Giuria del Premio assegnò una menzione speciale allo storico francese [[Jacques Le Goff]].
 
*'''Notte di San Lorenzo'''
:il [[10 agosto]] di ogni anno si svolge la Notte di [[San Lorenzo]]. In ogni angolo del centro storico della città vi sono concerti, mostre, spettacoli teatrali, stands enogastronomici che durano fino all'alba successiva
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Ascoli Piceno}}
Secondo l'ultimo [[censimento]] la popolazione è di circa 52.000 abitanti, ma bisogna considerare la presenza di un numero consistente di persone abitanti all'interno del comune ma non residenti o difficilmente censibili, come i numerosissimi studenti fuori sede che alloggiano nella città.
 
Va poi considerato che l'elevato costo delle abitazioni ha spinto molti ascolani a trasferirsi in zone relativamente distanti dal centro cittadino, con alcune zone periferiche della città si trovano ormai a lambire i comuni limitrofi (come [[Castel di Lama]], [[Folignano]], [[Maltignano]], [[Colli del Tronto]], [[Castorano]], [[Venarotta]]) che segnano aumenti significativi di popolazione e indici di vecchiaia molto più bassi.
 
Tutto questo induce ragionevolmente a ritenere che la città di Ascoli Piceno sia a tutti gli effetti molto più popolosa rispetto ai dati ufficiali.
 
== Arte e cultura ==
[[Immagine:Ascoli01.jpg|thumb|right|200 px|Palazzo dei Capitani del Popolo]]
 
{{quote|Ascoli Piceno è una tra le più belle piccole città d'Italia, e non ne vedo altra che le assomigli. André Gide la prediligeva... bella come alcune città della Francia del Sud, non tanto per questo o quel monumento, ma per il suo complesso, la qualità antologica, l'incanto che viene da nulla e da tutto. Bisogna avervi passeggiato, a cominciare dalla piazza del Popolo, la piazza italiana che insieme con quella di San Marco a Venezia dà più di un'impressione di sala, cinta da porticati, chiusa dalla stupenda abside di San Francesco; o costeggiando il Battistero del Duomo; o lungo le rive scoscese del Tronto; e per le strade strette, chiamate rue, dove i palazzi non si contano; e che si allargano in piazzette...
Ascoli è città di torri... Si succedono molti stili, il romanico, il gotico, il rinascimentale, il barocco... con chiese dalle pareti di pietra, senza finestre; un travertino d'un grigio caldo, uniforme, senza intonaco... tutto ornato, lavorato, istoriato... e su ogni porta e finestra, vedi frutta, fogliami, cariatidi femminili, fiori, animali, stelle, o anche semplicemente proverbi e sentenze scolpite.|[[Guido Piovene]], Viaggio in talia, 1957}}
 
Ascoli Piceno è una delle città più belle e monumentali d'Italia: il suo centro storico è interamente costruito in [[travertino]] (un tipo di marmo ricavato dalle cave vicine), e ha come fulcro la suggestiva [[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|Piazza del Popolo]] in stile rinascimentale.
La piazza accoglie i monumenti più importanti della città come il [[Palazzo dei Capitani del Popolo|Palazzo dei Capitani]] con accanto lo storico [[Caffè Meletti]], la chiesa di [[San Francesco]] con l'[[edicola di Lazzaro Morelli]], la [[Loggia dei Mercanti (Ascoli Piceno)|loggia dei Mercanti]] e nelle sue immediate vicinanze il [[Teatro Ventidio Basso]].
Altro fulcro cittadino è il suggestivo spazio urbano di [[Piazza Arringo]], la più antica piazza di Ascoli, dove si eleva la [[Cattedrale di Sant'Emidio]] che ha sul fianco destro la [[Porta della Musa]] e al di sotto della navata principale la [[Cripta di Sant'Emidio| Cripta]] dedicata anch'essa al patrono della città, il medievale [[Battistero San Giovanni]], il [[Palazzo dell'Arengo]], sede dell'importante Pinacoteca Civica ed il Palazzo Vescovile. Nelle immediate vicinanze si trova anche [[Palazzo Bonaparte]] e seguendo, dalla piazza, il percorso che risale verso il Colle dell'Annunziata la [[Chiesa di San Gregorio Magno]].
Non solo piazze, ma anche suggestive strade e vicoli di impronta schiettamente medievale caratterizzano il suggestivo centro storico di Ascoli Piceno come via Pretoriana, via di Solestà, [[via delle Stelle]], via Soderini e Corso Mazzini, la principale arteria cittadina.
Tra gli altri monumenti degni di nota sono da citare: la chiesa dei Santi [[San Vincenzo di Saragozza|Vincenzo]] e [[Sant'Anastasio il Persiano|Anastasio]], in [[Piazza Ventidio Basso]], dalla bella facciata suddivisa in riquadri, poi il Ponte Romano (o ponte di Solestà), uno dei pochi, in Italia, visitabili anche al suo interno, presso l'omonima [[Porta Solestà]], [[Porta Gemina]], le vicine rovine del [[Teatro romano di Ascoli Piceno|teatro romano]] e la [[chiesa di San Tommaso Apostolo (Ascoli Piceno)|Chiesa di San Tommaso Apostolo]], [[Porta Tufilla]], la [[Fortezza Pia]] e [[Forte Malatesta]], la chiesa di [[Sant'Agostino]], il [[Palazzetto Longobardo]], la [[Torre degli Ercolani]], una delle poche torri superstiti tra le decine che compaiono nelle cronache medioevali, in ricordo delle quali, come per [[San Gimignano]], Ascoli ha il soprannome di ''città delle Cento Torri''. Meritevoli di essere visti sono anche i templi dedicati al Santo Patrono quali: [[Sant'Emidio alle Grotte]] e [[Sant'Emidio Rosso]]. Nelle vicinanze della città, percorrendo la Salaria in direzione Roma, c'è anche il monumentale [[Albero del Piccioni]] e nella zona di Porta Cartara il complesso, restaurato di recente, della [[Cartiera Papale]]; poco distante da qui, la rocca di [[Castel Trosino]], antichissimo insediamento longobardo a strapiombo sul torrente Castellano, in cui alla fine del XIX secolo venne rinvenuta uno delle più ricche necropoli d’Italia, i cui preziosi reperti sono ora sparsi in diversi musei in tutto il mondo. Suggestive e da menzionare sono infine le [[Grotte dell'Annunziata]], ciclopica costruzione del periodo romano.
 
[[Immagine:La Cattedrale di San Emidio in Ascoli Piceno Italy.jpg|thumb|right|200 px|Il Duomo dedicato a Sant'Emidio]]
[[Immagine:Sant'Emidio che battezza Polisia Cripta Duomo Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|"Il Battesimo di Polisia" di Lazzaro Giosafatti, Cripta del Duomo]]
[[Immagine:Battistero di San Giovanni Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Il Battistero di San Giovanni]]
[[Immagine:Affresco 09 San Vittore Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Affresco della deposizione nella Chiesa di San Vittore]]
[[Immagine:Cortile interno di Palazzo dei CapitaniIMG 0081.JPG|thumb|right|200px|Chiostro interno del Palazzo dei Capitani del Popolo]]
[[Immagine:Forte Malatesta e Ponte di Cecco.jpg|thumb|right|200px|Forte Malatesta e Ponte di Cecco]]
[[Immagine:Edicola Morelli AP.jpg|thumb|right|200px|Edicola di Lazzaro Morelli]]
[[Immagine:Porta Tufilla Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Porta Tufilla]]
[[Immagine:Lavatoio Pubblico Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Fonte di Sant'Emidio]]
[[Immagine:Teatro Romano di Ascoli Piceno.jpg|thumb|right|200px|Teatro romano]]
[[Immagine:Meletti esterno 0034.JPG|right|thumb|200px|Caffè Meletti]]
 
== Personalità legate ad Ascoli Piceno ==
{{Vedi anche|:Categoria:Personalità legate ad Ascoli Piceno}}
<!--aggiungere ogni nuova voce rispettando l'ordine alfabetico per cognome, distinguendo tra personalità del passato (scomparsi) e contemporanei (viventi)-->
 
{{MultiCol}}
Personalità del passato:
*[[Pietro Alemanno]]
*[[Girolamo Bernerio]]
*[[Valentino Bompiani]]
*[[Antonio Bonfini]]
*[[Cecco d'Ascoli]]
*[[Giacomo della Marca]]
*[[Ferdinando Cicconi]]
*[[Carlo Crivelli (pittore)| Carlo Crivelli]]
*[[Filippo de Angelis]]
*[[Cino Del Duca]]
*[[Sant'Emidio]]
*[[Dino Ferrari (pittore)]]
*[[Nicola Filotesio|Nicola Filotesio o Cola dell'Amatrice]]
*[[Giovanna Garzoni]]
*[[Guiderocchi| Famiglia Guiderocchi]]
*[[Osvaldo Licini]]
*[[Luigi Luciani]]
*[[Galeotto I Malatesta]]
*[[Francesco Antonio Marcucci]]
*[[Gianni Mazzocchi]]
*[[Marcello Morgante]]
*[[Augusto Mussini]]
*[[Papa Niccolò IV]]
*[[Antonio Orsini]]
*[[Fra Pacifico]]
*[[Gneo Pompeo Magno]]
*[[Gneo Pompeo Strabone]]
*[[Costantino Rozzi]]
*[[San Serafino da Montegranaro]]
*[[Papa Sisto V]]
*[[Luigi Stipa]]
*[[Fernando Tambroni]]
*[[Elisabetta Trebbiani]]
*[[Candido Augusto Vecchi]]
*[[Publio Ventidio Basso]]
 
{{ColBreak}}
Personalità contemporanee:
*[[Giovanni Allevi]]
*[[Massimo Cacciatori]]
*[[Marino Calvaresi]]
*[[Cecilia Capriotti]]
*[[Giuseppe Carillo (calciatore 1965)|Giuseppe Carillo]]
*[[Tonino Carino]]
*[[Paolo Caucci von Saucken]]
*[[Saturnino Celani]]
*[[Walter Cinciripini]]
*[[Emidio Clementi]]
*[[ElDoMino]]
*[[Giuseppe Iachini]]
*[[Massimo Lopez]]
*[[Neri Marcorè]]
*[[Carlo Mazzone]]
*[[Fabio Meridiani]]
*[[Silvano Montevecchi]]
*[[Emidio Morganti]]
*[[Tullio Pericoli]]
*[[Giuseppe Petrocchi]]
*[[Giuseppe Piccioni]]
*[[Rischio (rapper)|Rischio]]
*[[Lorenzo Scarafoni]]
*[[Gian Franco Svidercoschi]]
*[[Carlo Vittori]]
{{EndMultiCol}}
 
== Cinematografia ==
I film più importanti girati in questa città:
*''[[I delfini (film)|I delfini]]'' di [[Citto Maselli|Francesco "Citto" Maselli]], in bianco e nero, uscito nel [[1960]], con [[Sergio Fantoni]], [[Claudia Cardinale]] e [[Tomas Milian]], ricco di splendidi scorci della città, tra cui [[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|Piazza del Popolo]] ed il [[Caffè Meletti]];
*''[[Alfredo, Alfredo]]'' di [[Pietro Germi]] uscito nel [[1972]] che vedeva come protagonisti [[Stefania Sandrelli]] e l'attore americano [[Dustin Hoffman]], lei nel ruolo di una farmacista, lui nel ruolo di un impiegato di banca della [[Carisap]]. Le scene furono girate interamente in città, tranne alcune durante la fase finale del film;
*''[[Il grande Blek (film)|Il grande Blek]]'', di [[Giuseppe Piccioni]] uscito nell'anno [[1987]].
*''[[Il maestro degli errori]]'', di [[Piero Maria Benfatti]], finito di girare nel [[2003]], con [[Remo Girone]] e [[Tobias Moretti]]. Il film premiato al [[Festival del Cinema di Salerno]] nel [[2005]], è un kolossal storico che ricostruisce la vita di Francesco Stabili, meglio noto come [[Cecco d'Ascoli]]. Girato prevalentemente ad Ascoli con massiccio uso di comparse locali, il film uscì con successo all'estero (in particolare ottimi incassi nei cinema in [[Germania]] e ottimi ascolti in TV in [[Austria]]), ma non è mai uscito in [[Italia]] a causa di insolvenze finanziarie della produzione, che hanno costretto la magistratura al sequestro della pellicola.
 
== Spot pubblicitari ==
Nel [[1998]], in una scena di uno spot pubblicitario per la [[Fiat]], si notavano [[Fiat 500]] girare intorno alla piazza con lo sfondo la chiesa di San Francesco.
 
== Festivalbar ==
La città negli anni 90 è stata, grazie al patron [[Vittorio Salvetti]] prima, e al figlio Andrea dopo, tappa fissa del [[Festivalbar]]. Nella cornice di piazza del Popolo si sono svolte le edizioni del [[1991]], [[1992]], [[1993]], [[1994]], [[1995]], [[1999]]. Nel 1995, causa lavori di restauro all'[[Arena di Verona]], sede delle finalissime della manifestazione, la città di Ascoli ebbe l'onore di ospitare le due serate finali del Festivalbar presentate da Amadeus, [[Federica Panicucci]] e [[Laura Freddi]].
 
== Università ==
La città di Ascoli Piceno è sede amministrativa e didattica della facoltà di Architettura dell'[[Università degli Studi di Camerino|UNICAM]]. La facoltà ascolana ha attivato le Lauree Triennali in Scienze dell'Architettura, Disegno Industriale e Ambientale, Pianificazione dell'ambiente e del territorio. Sono anche attive le Lauree Magistrali in Architettura e in Disegno Industriale.
La Facoltà di Scienze e Tecnologie di Camerino ha invece attivato ad Ascoli i corsi di laurea triennale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (classe 41) e in Informatica (classe 26). I corsi hanno sede ad Ascoli e le lezioni quindi si svolgono con la presenza dei docenti.
L'[[Università Politecnica delle Marche]], Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha attivato presso l'Ospedale Provinciale "Mazzoni" di Ascoli il corso di laurea triennale in Scienze Infermieristiche.
Infine, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Mater Gratiae", collegato alla [[Pontificia Università Lateranense]], ha attivato il corso di laurea in Scienze Religiose.
 
== Economia ==
Di recente industrializzazione, arricchitasi anche grazie alle sovvenzioni statali provenienti dalla [[Cassa del Mezzogiorno]], Ascoli Piceno vanta una discreta zona industriale con la presenza di alcune importanti aziende italiane e multinazionali con stabilimenti produttivi attivi nella gomma, carta, prodotti farmaceutici, ma la maggior parte dell'[[economia]] ruota intorno a piccole e medie aziende a conduzione familiare e sulla fornitura di servizi professionali per i piccoli centri della Valle del [[Tronto]] e delle montagne circostanti.
 
== Forze Armate ==
La città di Ascoli Piceno è sede dello storico 235° Reggimento Addestramento Volontari "Piceno". La caserma "Clementi" è l'unica in Italia dedicata alla formazione dei soli Volontari di truppa di sesso femminile.
Nel 2001 in Piazza del Popolo vi è stato il primo giuramento nella storia della Repubblica italiana di donne soldato.
Fino al 21 dicembre 2007 la città è stata anche sede del Comando Reclutamento e Forze di Completamento Esercito "Marche". Dal 1º gennaio 2008, nell'ambito della riorganizzazione degli Enti territoriali dell'Esercito, il nuovo Comando Militare Esercito "Marche" è stato trasferito ad Ancona.
 
== Sedi consolari ==
Dal [[2005]] la città è sede del [[Consolato (diplomazia)|Consolato]] Onorario della [[Slovacchia|Repubblica Slovacca]] per le regioni [[Marche]], [[Abruzzo]] e [[Umbria]].
 
== Amministrazione comunale ==
{{vedi anche|Sindaci di Ascoli Piceno}}
 
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco= non disponibile causa ballottaggio che si svogerà il 21/06/2009
|partito= [[]]
|DataElezione=
|mandato=
|TelefonoComune= 0736 2981
|EmailComune= protocollo@comune.ascolipiceno.it
}}
 
== Sport ==
=== Calcio ===
{{vedi anche|Ascoli Calcio 1898|Stadio Cino e Lillo Del Duca}}
La città è sede dell'[[Ascoli Calcio 1898]], di cui ospita le gare interne presso lo [[stadio "Cino e Lillo Del Duca"]]. Prima società sportiva delle [[Marche]] (fondata nel 1898 con il nome di Società Sportiva Vigor), presente dalla stagione 1972-73 nelle massime categorie del calcio professionistico (Serie A e B). L'Ascoli, nel corso della sua storia più che centenaria, ha conseguito 2 promozioni dalla serie C alla Serie B e ben 5 dalla Serie B alla Serie A, conquistando anche una [[Mitropa Cup]] nel 1987 e una Supercoppa di Lega di serie C nel 2002.
 
Fiore all'occhiello della storia sportiva della società restano comunque le numerose stagioni disputate nelle massime categorie del calcio nazionale: ben 16 in serie A (migliore piazzamento il 5° posto ottenuto nel [[Serie A 1979-1980|1979/80]]) e 14 in Serie B, tutte nel periodo compreso tra il 1972/73 e il 2008/09.
 
=== Ciclismo ===
Ascoli Piceno è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
*[[1988]]: 2^ tappa, vinta da [[Guido Bontempi]].
*[[2004]] ([[19 maggio]]): 10^ tappa, vinta da [[Alessandro Petacchi]].
 
=== Atletica Leggera ===
In Ascoli è presente la storica società ASA. Una società che vanta di aver avuto ben 6 olimpionici, quali [[Carlo Vittori]], [[Armando de Vincentis]], [[Antonio Brutti]] e [[Marco Marchei]].
 
=== Automobilismo ===
Ascoli Piceno ospita ogni anno, nel tracciato Colle San Marco-[[San Giacomo (Valle Castellana)|Colle San Giacomo]], la [[cronoscalata]] "Coppa Paolino Teodori" valevole per il "CIVM - Campionato Italiano Velocità Montagna". Il [[25 luglio]] [[2007]] si è svolta la 46° edizione dell'evento, mentre la quarantasettesima è stata disputata il [[15 giugno]] [[2008]] ed è stata riconosciuta anche la titolazione di Challenge FIA e Coppa Europa.
 
=== Calcio da tavolo - Subbuteo ===
In città dal [[2004]] opera anche il Subbuteo Club Ascoli, nato grazie alla passione di alcuni giocatori di [[Subbuteo]] che dopo anni sono tornati all'attività agonistica. Dopo tre stagioni di serie C, nel 2007 lo SCA ha conquistato la promozione in serie B nel circuito [[FISCT]] e nel 2008 quella in serie A. Dal [[2007]] la città ospita il Memorial Costantino Rozzi, torneo nazionale di [[calcio da tavolo]].
 
=== Sport invernali ===
La provincia di Ascoli ha un territorio per buona parte montuoso e nei mesi invernali si può praticare lo [[sci]] sulla vicinissima stazione di San Giacomo [[Monte Piselli]] ([[Teramo]]), oppure sulle piste della stazione di [[Forca Canapine]] a cavallo tra i comuni [[Arquata del Tronto]] e di [[Norcia]] sui [[monti Sibillini]].
 
== Città gemellate ==
* {{Bandiera|Francia}} [[Massy (Essonne)|Massy]], [[Francia]], dal [[1997]], gemellata dal sindaco Roberto Allevi, per Ascoli Piceno e dal sindaco Vincent Delahaye per Massy
* {{Bandiera|Germania}} [[Treviri]], [[Germania]], dal [[1958]], gemellata dal sindaco Serafino Orlini, per Ascoli Piceno e il borgomastro Heinrich Raskin per Treviri
 
== Onorificenze ==
Il [[12 aprile]] [[2001]], la città di Ascoli Piceno è stata insignita della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=46372&iddecorato=45912 Dal sito del Quirinale]</ref>.
 
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = La fiera e pacifica città di Ascoli Piceno, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, non esitò a sollevarsi contro il tedesco invasore. Già il 12 settembre, il coraggioso comportamento dei militari del presidio aveva costretto alla resa le forze nemiche, superiori in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San Marco, un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati, si batterono duramente, contro unità germaniche, subendo dolorose perdite. La popolazione ascolana, non desistette dal proseguire la lotta, partecipando a numerosi scontri, come quelli in località Venagrande, Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti più significativi della sua irriducibile volontà di partecipare direttamente alla liberazione del territorio. Non meno agguerrita fu l'attività dei "gruppi di azione patriottica", conclusasi con l' ardita liberazione dalle carceri cittadine di tutti i detenuti politici. Ad essa va aggiunta la pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e di militari italiani sbandati molti dei quali furono condotti in salvo oltre le linee. Numerose furono le perdite di vite umane, le deportazioni e le distruzioni subite dalla città, che fu sempre sorretta dalla fede in una Patria migliore, risorta dalla dittatura fascista.
|luogo = Ascoli Piceno, 12 settembre 1943 - 20 giugno 1944
}}
 
{{cassetto
|colore=
|allineamento=center
|titolo=''Immagini di Ascoli Piceno''
|testo=
<gallery>
Image:Ascoli0001.jpg|Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo
Image:Cartiera Papale Ascoli Piceno.jpg|Cartiera Papale
Image:Forte Malatesta IMG 0015.JPG|Forte Malatesta
Image:Sant emidio grotte.jpg|Tempietto di Sant.Emidio alle Grotte
Image:Tempietto Sant'Emidio Rosso Ascoli Piceno.jpg|Tempietto di Sant'Emidio Rosso
Image:Chiesa di San Vittore Ascoli Piceno.jpg|Chiesa di San Vittore
Immagine:Chiesa di San Tommaso AP.jpg|Chiesa di San Tommaso
Immagine:Chiostro di San Francesco AP.jpg|Chiostro di San Francesco
Immagine:Ascoli Piceno San Gregorio Magno, facciata.jpg|Chiesa di San Gregorio Magno
Immagine:Porta Romana Ascoli Piceno.jpg|Porta Gemina
Immagine:Porta Solestà Ascoli Piceno.jpg|Porta Solestà
Immagine: Palazzetto Longobardo IMG 0085.JPG|Palazzetto Longobardo
Immagine:Statua di Cecco d'Ascoli IMG 0017.JPG|Statua di Cecco d'Ascoli
Immagine:Ponte di Cecco d'Ascoli IMG 0016.JPG|Ponte di Cecco
Immagine:Via delle Stelle di Ascoli Piceno.jpg|Via delle Stelle
</gallery>
}}
 
==Note==
<references/>