[[File:Trinity shot color.jpg|thumb|upright=1.4|Il Progetto Manhattan sviluppò il primo [[arma nucleare|ordigno nucleare]] della storia. Nella foto, la sua esplosione durante il [[Trinity test]].]]
{{C|Come scritto in discussione, la voce è stata oggetto di un sostanziale rimaneggiamento con massicci inserimenti, senza che siano state fornite fonti di alcun genere contestualizzate nel testo; ad esempio, il Rapporto Smyth cosa dice esattamente? Dove lo si trova? e perchè appesantire la voce integrando le informazioni relative alle singole bombe, peraltro svuotandole come con Little Boy e trasformandole non consensualmente in un redirect? |guerra|giugno 2009}}
[[Immagine:Los Alamos aerial view.jpeg|right|thumb|300px|[[Los Alamos National Laboratory]], foto aerea del [[1995]].]]
[[Immagine:Calutrons at Oak Ridge.jpg|thumb|right|300px|Pannelli di controllo e operatori davanti agli enormi [[Magnete|magneti]] dei Calutroni per l'arricchimento dell'uranio presso il [[Y-12 National Security Complex|Complesso Y-12]] dell'[[Oak Ridge National Laboratory]] di [[Oak Ridge]] mel [[Tennessee]].]]
Il '''Progetto Manhattan''' è stato un programma di [[ricerca e sviluppo]] in ambito militare che portò alla realizzazione delle prime [[Bomba atomica|bombe atomiche]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Fu condotto dagli [[Stati Uniti d'America]] con il sostegno di [[Regno Unito]] e [[Canada]]. Dal 1942 al 1946 il programma fu diretto dal generale del [[United States Army Corps of Engineers|corpo del Genio militare degli Stati Uniti]] [[Leslie Groves]].
==Introduzione==
Il '''Progetto Manhattan''' (più propriamente '''Manhattan Engineering District''', in [[lingua italiana|italiano]] "Distretto di ingegneria di Manhattan", o '''MED''') era il [[criptonimo]] del programma di ricerca condotto dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] durante la [[seconda guerra mondiale]], che ha portato alla realizzazione delle prime [[Bomba atomica|bombe atomiche]]. La direzione scientifica venne affidata al fisico statunitense [[Robert Oppenheimer]] mentre il Generale [[Leslie Groves]] ne fu nominato comandante militare.
Nel tempo il progetto assorbì l'analogo britannico ''[[Tube Alloys]]''. Il progetto Manhattan iniziò con poche risorse nel 1939 ma crebbe fino ad occupare più di 130 000 persone e costò quasi 2 miliardi di [[dollari americani]] (27 miliardi di dollari attuali). Oltre il 90% dei costi fu impiegato per costruire edifici e produrre [[materiale fissile]], con solo il 10% impiegato per lo sviluppo e la produzione di armi. L'attività di ricerca e produzione ebbe luogo in più di 30 zone diverse tra Stati Uniti, Regno Unito e Canada.
La problematica industriale era incentrata sulla produzione di una quantità sufficiente di materiale fissile con adeguata purezza. Il Progetto Manhattan seguì due strade parallele, che portarono alla produzione di due tipi di bombe diverse.
Il Progetto Manhattan includeva attività di [[intelligence]] sul [[programma nucleare militare tedesco]]. Il personale del Progetto Manhattan, nell'ambito dell'[[operazione Alsos]], fu inviato in [[Europa]], talvolta oltre le linee nemiche, dove raccolse materiale e documenti del programma tedesco oltre che arruolare scienziati tedeschi. La componente militare del progetto fu chiamata ''Manhattan District'', in sostituzione del nome in codice ufficiale ''Development of Substitute Materials''.
Subito dopo il bombardamento del [[Giappone]], il governo degli [[Stati Uniti d'America]] rilasciò il {{cn|"Rapporto Smyth"}} che spiegava la storia del Progetto Manhattan. Nel rapporto non si faceva però cenno al fatto che le due bombe nucleari sganciate fossero basate su tecnologie e combustibili diversi. Il metodo dell'implosione, ad esempio, venne ritenuto un segreto militare fino alla testimonianza di [[David Greenglass]] contro [[Caso Rosenberg|Julius ed Ethel Rosenberg]] nel [[1951]] e le fotografie delle prime bombe realizzate vennero declassificate e rese pubbliche solo negli [[anni 1960|anni Sessanta]].
Malgrado le precauzioni prese per tenere segreto il Progetto Manhattan, le [[Spionaggio nucleare|spie sovietiche]] vennero a conoscenza delle operazioni condotte dal governo statunitense per la costruzione della bomba atomica.
Assieme ai progetti [[crittografia|crittografici]] condotti a [[Bletchley Park]] in Inghilterra, ad [[Arlington Hall]] e al [[Naval Communications Annex]] di [[Washington, Distretto di Columbia|Washington, D.C.]], e allo sviluppo del [[radar]] ai [[Radiation Lab]] del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] di [[Boston]], il Progetto Manhattan rappresenta una delle imprese tecnologiche massicce, segrete e di successo realizzate durante il secondo conflitto mondiale.
== Storia ==
===Prime ideeLa ricerca sull'energia nucleare e la lettera a Roosevelt ===
Nel 1919 il fisico neozelandese [[Ernest Rutherford]], nell'ambito della ricerca sull'[[atomo]] in corso dall'inizio del [[XX secolo]] soprattutto nelle università di [[Università di Cambridge|Cambridge]], [[Università Georg-August di Gottinga|Gottinga]] e [[Università di Copenaghen|Copenaghen]], aveva eseguito con successo il primo rivoluzionario esperimento di quella che egli definì "disintegrazione dell'atomo"; questo fenomeno, sulla base dei calcoli teorici eseguiti con le celebri formule della relatività di [[Albert Einstein]], sembrava poter liberare una enorme quantità di energia.<ref>{{Cita|Giampaolo Valdevit|p. 15}}.</ref> La ricerca dei fisici mondiali, largamente autonoma ma interconnessa per la costante circolazione delle idee tra di essi, proseguì negli [[anni 1920|anni Venti]] con gli studi del danese [[Niels Bohr]] e del tedesco [[Werner Karl Heisenberg]] sulla nuova [[meccanica quantistica]], in grado di prevedere il comportamento delle particelle subatomiche.<ref>{{Cita|Giampaolo Valdevit|pp. 15-16}}.</ref>
Negli anni a cavallo tra la [[prima guerra mondiale|prima]] e la [[seconda guerra mondiale]], gli Stati Uniti avevano assunto una posizione predominante nella [[fisica nucleare]], grazie al lavoro di fisici americani e stranieri. Questi fisici svilupparono gli strumenti di base della fisica nucleare ([[ciclotrone|ciclotroni]] e altri acceleratori di particelle), e grazie a questi crearono molte nuove sostanze, compresi [[radioisotopo|radioisotopi]] come il [[carbonio]]-14.
[[File:Otto Hahn 1912.jpg|thumb|left|upright=0.6|Il chimico tedesco [[Otto Hahn]] nel 1938 per la prima volta descrisse, insieme a [[Fritz Strassmann]], la [[fissione nucleare]] dell'[[uranio]].]]
[[Enrico Fermi]] ricordò le origini del Progetto Manhattan in una conferenza tenuta nel [[1954]] quando si ritirò dalla carica di presidente dell'APS.
[[Immagine:Enrico Fermi 1943-49.jpg|thumb|right|150px|[[Enrico Fermi]]]]
{{quote|Mi ricordo chiaramente il primo mese, nel Gennaio [[1939]], in cui iniziai a lavorare ai Pupin Laboratories perché le cose iniziarono ad accadere molto rapidamente. In quel periodo, [[Niels Bohr]] era impegnato come professore a Princeton e mi ricordo che un pomeriggio [[Willis Lamb]] tornò molto eccitato e disse che Bohr aveva fatto trapelare grandi novità. La grande novità era la scoperta della [[fissione nucleare]] e quanto meno le linee principali della sua interpretazione. Quindi, più tardi nel corso di quel mese, ci fu una riunione a Washington dove la possibile importanza dell'appena scoperto fenomeno della fissione, venne discussa in tono semi scherzoso, come possibile fonte di energia nucleare.|}}
In [[Germania]] gli scienziati scoprirono la fissione verso la fine del [[1938]]. Scienziati rifugiatisi in America come [[Leo Szilard]], [[Edward Teller]] ed [[Eugene Wigner]] ritenevano che l'energia rilasciata durante la fissione nucleare avrebbe potuto essere utilizzata per una bomba dai tedeschi. Essi persuasero [[Albert Einstein]], il fisico più famoso in America, ad avvertire il presidente [[Franklin Delano Roosevelt]] di questo pericolo.
Dall'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]] la ricerca teorica dei fisici mondiali produsse continue e sensazionali scoperte; nel 1932 il britannico [[James Chadwick]] dimostrò l'esistenza del [[neutrone]], nel 1934 l'italiano [[Enrico Fermi]] descrisse la formazione di [[isotopi]] attraverso il bombardamento dell'atomo con neutroni; nel 1938 i tedeschi [[Otto Hahn]] e [[Fritz Strassmann]] riprodussero il fenomeno che essi denominarono [[fissione nucleare]] e [[Lise Meitner]] e [[Otto Robert Frisch|Otto Frisch]] analizzarono meglio il fenomeno, in particolare sull'[[uranio]], affermando che questo elemento, essendo particolarmente instabile, fosse facilmente divisibile, provocando la liberazione di una quantità enorme di energia.<ref>{{Cita|Giampaolo Valdevit|p. 16}}.</ref>
===Il programma di armamento nucleare===
L'[[11 ottobre]] [[1939]], al presidente Roosevelt, venne consegnata una lettera firmata da [[Albert Einstein]] (trascritta da [[Leo Szilard]]), che sollecitava gli Stati Uniti a sviluppare rapidamente un programma di armamento atomico. Il presidente accettò. La Marina assegnò alla [[Columbia University]] un primo fondo di 6 000 dollari per il "Progetto uranio" che diventò in seguito il Progetto Manhattan.
Gli esperimenti sulla fissione nucleare furono riprodotti sperimentalmente in molti laboratori alla fine degli anni trenta, sia in Europa che negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove, all'[[Lawrence Berkeley National Laboratory|Università di Berkeley]], era già stato costruito, su progetto del fisico [[Ernest Orlando Lawrence]] all'inizio del decennio, il primo acceleratore di particelle, denominato [[ciclotrone]].<ref name="GiampaoloValdevit">{{Cita|Giampaolo Valdevit|pp. 16-17}}.</ref> Un momento decisivo della ricerca nucleare era, in realtà, già stato raggiunto nel 1933, quando per la prima volta il fisico ebreo ungherese fuoriuscito, [[Leó Szilárd]], residente in [[Gran Bretagna]], aveva formulato la teoria di una possibile [[reazione a catena]] di fissioni nucleari in grado di autosostenersi.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 24-27}}.</ref>
Sotto gli auspici di [[Lyman Briggs]], capo del [[National Bureau of Standards]], piccoli programmi di ricerca iniziarono nel 1939 al [[Naval Research Laboratory]] di Washington, dove il fisico [[Philip Hauge Abelson]] esplorò la separazione degli isotopi di uranio. Alla [[Columbia University]] il fisico nucleare italiano [[Enrico Fermi]] costruì un prototipo di [[reattore nucleare]] usando varie configurazioni di grafite e [[uranio]].
{{Doppia immagine|right|Leo Szilard.jpg|135|Einstein 1921 by F Schmutzer - restoration.jpg|130|Il fisico ungherese [[Leó Szilárd]] (a sinistra) convinse [[Albert Einstein]] (a destra) a scrivere una lettera al presidente [[Franklin Delano Roosevelt]] per invitarlo ad accelerare la ricerca sulla bomba atomica}}
[[Vannevar Bush]], direttore della Carnegie Institution di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]], organizzò il [[National Defense Research Committee]] nel [[1940]], per mobilizzare le risorse scientifiche degli Stati Uniti in supporto allo sforzo bellico.
Szilárd non era solo un brillante fisico teorico, ma comprendeva anche le possibili implicazioni globali dei risultati della ricerca scientifica; egli nel 1938 era particolarmente allarmato dalla possibile applicazione degli studi sulla fissione nucleare nel campo delle armi e della guerra, quindi, insieme ad altri due eccellenti fisici ebrei ungheresi fuoriusciti, [[Edward Teller]] e [[Eugene Wigner]], temeva che la [[Germania nazista]] potesse sfruttare le scoperte dei suoi preparatissimi scienziati per costruire una nuova "super-bomba" sfruttando l'energia nucleare.<ref name="GiampaoloValdevit" />
Vennero creati nuovi laboratori, compresi il Radiation Laboratory del [[Massachusetts Institute of Technology]](MIT), che aiutò nello sviluppo del [[radar]], e l'[[Underwater Sound Laboratory]] di [[San Diego]], che sviluppò il [[sonar]].
Inizialmente i tre scienziati di origine ungherese si preoccuparono della possibilità che i tedeschi ottenessero l'uranio per la fissione dalle miniere del [[Congo belga]] e quindi decisero di parlare con [[Albert Einstein]], il fisico più autorevole e famoso del mondo, per convincerlo a scrivere una lettera alla regina del [[Belgio]], che egli conosceva personalmente, per invitarla a non vendere l'uranio alla Germania nazista.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 325-326}}.</ref> Il 16 luglio 1939 Szilárd e Wigner si recarono sull'isola di [[Long Island]] e incontrarono Einstein, che approvò subito la loro richiesta e dettò una sua [[Lettera Einstein-Szilárd|lettera]], trascritta in tedesco da Wigner, indirizzata all'ambasciatore belga negli Stati Uniti.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 327-328}}.</ref>
Anche il [[National Defense Research Council]] ([[NDRC]]) si occupò del Progetto uranio quando venne dichiarato il programma di fisica nucleare di Briggs. Nel [[1940]], Bush e Roosevelt crearono l'[[Office of Scientific Research and Development]] per ampliare questi sforzi.
L'intervento dell'economista [[Alexander Sachs]], che era stato informato da un amico di Szilárd delle intenzioni dei tre scienziati ungheresi, cambiò completamente la situazione: Sachs si incontrò con Szilárd e affermò che la cosa più opportuna da fare era informare il presidente [[Franklin Delano Roosevelt]], che egli conosceva personalmente e a cui avrebbe consegnato direttamente la [[Lettera Einstein-Szilárd|lettera]] di Einstein.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 328-329}}.</ref> Edward Teller si accordò con Sachs e quindi Szilárd preparò in tedesco una [[Lettera Einstein-Szilárd|lettera]] a Roosevelt sulla base del testo iniziale di Einstein, spedendola poi per l'approvazione a Long Island. Il 30 luglio 1939 Einstein, Teller e Szilárd si incontrarono di nuovo e compilarono una nuova versione della lettera; alcuni giorni dopo Szilárd rielaborò il testo insieme a Sachs, inviando ad Einstein una versione "breve" e una versione "lunga" della lettera al presidente.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 329-330}}.</ref> Il fisico tedesco approvò la versione "lunga" della lettera che poi Szilárd inviò a Sachs il 15 agosto 1939.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 330-331}}.</ref>
Il Progetto uranio non aveva ancora fatto molti progressi nell'estate del [[1941]], quando giunse voce che in base a calcoli fatti da [[Otto Frisch]] e [[Fritz Peierls]], un quantitativo molto piccolo di un isotopo fissionabile dell'uranio (U-235), poteva produrre un'esplosione equivalente a diverse migliaia di tonnellate di [[Trinitrotoluene|TNT]].
{{Doppia immagine|left|Wigner.jpg|125|Edward Teller (1958)-LLNL.jpg|120|Due fisici della cosiddetta "cospirazione ungherese": [[Eugene Wigner]] (a sinistra), e [[Edward Teller]]}}
La [[National Academy of Science]] propose uno sforzo colossale per costruire armi atomiche. Bush creò un comitato speciale, il comitato S-1, per dirigere questo sforzo. Ancor prima di prendere questa decisione i giapponesi bombardarono [[Pearl Harbor]] il [[7 dicembre]] [[1941]]. Gli Stati Uniti entravano in guerra.
Sachs intendeva leggere personalmente la lettera a Roosevelt per suscitare maggiormente la sua attenzione, ma, a causa delle vicende politiche internazionali dominate dall'inizio della [[seconda guerra mondiale|guerra in Europa]] il 1º settembre 1939, non gli fu possibile vedere subito il presidente. Nonostante lo scetticismo di Szilárd e Wigner per i continui rinvii di Sachs, questi finalmente incontrò Roosevelt l'11 ottobre 1939 e gli lesse una sua rielaborazione sintetica della lettera di Einstein e Szilárd. Sachs fu particolarmente convincente e il presidente comprese che si trattava "di fare in modo che i nazisti non facciano saltare in aria noi"; Roosevelt decise di costituire un primo comitato sotto la direzione del capo del [[National Bureau of Standards]] [[Lyman Briggs]].<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 336-338}}.</ref>
Ai Metallurgical Laboratory (nome di copertura) dell'Università di Chicago, ai Radiation Laboratory dell'Università della California e nel dipartimento di fisica della [[Columbia University]], gli sforzi per preparare il materiale nucleare per una bomba vennero accelerati. L'uranio-235 doveva essere separato dal minerale di uranio e il plutonio veniva ottenuto tramite bombardamento di neutroni dell'uranio naturale. A partire dal [[1942]], grossi impianti vennero costruiti all'[[Oak Ridge National Laboratory]] (Site X) in [[Tennessee]] e all'[[Hanford Site]] (Site W) nello stato di Washington, per produrre questi materiali.
[[File:Lyman James Briggs.jpg|thumb|upright=0.7|[[Lyman James Briggs]] fu il primo direttore del "Comitato consultivo per l'uranio".]]
Quando gli Stati Uniti entrarono nella seconda guerra mondiale, nel dicembre 1941, diversi progetti erano già in corso, per investigare la separazione dell'uranio-235 fissionabile dall'uranio-238, la produzione del plutonio, e la fattibilità delle pile nucleari e delle esplosioni.
[[Immagine:Einstein oppenheimer.jpg|thumb|250px|[[Albert Einstein]] (a sinistra) e [[Robert Oppenheimer|Oppenheimer]] (a destra).]]
Il fisico e [[Premio Nobel]] [[Arthur Holly Compton]] organizzò il Metallurgical Laboratory dell'Università di Chicago all'inizio del [[1942]] per studiare il plutonio e le pile a fissione. Compton chiese al fisico teorico [[Robert Oppenheimer]] dell'Università della California, di studiare la fattibilità di un'arma atomica.
Briggs tenne la prima riunione del nuovo "Comitato consultivo per l'uranio" il 21 ottobre 1939 a Washington, nella sede del dipartimento del commercio; vi presero parte nove persone, tra cui, oltre a Briggs, Szilárd, Wigner e Teller, Sachs e i rappresentanti militari, il tenente colonnello Adamson, dell'[[United States Army|U.S. Army]], e il comandante Hoover, della [[United States Navy|U.S. Navy]].<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 338-339}}.</ref> Szilárd iniziò la discussione affermando che c'era la possibilità di costruire una bomba all'uranio mediante una reazione a catena con una potenza distruttiva equivalente a quella di 20.000 tonnellate di esplosivo convenzionale, ma il tenente colonnello Adamson intervenne manifestando con sarcasmo il suo scetticismo.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|p. 339}}.</ref> Dopo alcuni interventi teorici che evidenziarono le difficoltà scientifiche ancora da superare, Briggs e Sachs difesero la ricerca dei fisici ungheresi e sottolinearono soprattutto le sue implicazioni potenzialmente decisive per la difesa degli Stati Uniti.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 339-340}}.</ref> A questo punto intervenne Teller che sostenne le tesi di Szilárd e richiese, su esplicita domanda del comandante Hoover, 6.000 dollari per "comprare la grafite"; seguì un nuovo intervento polemico del tenente colonnello Adamson che sminuì l'importanza delle "nuove armi" che, a suo parere, non vincevano le guerre.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 340-341}}.</ref> Dopo un duro scontro con Wigner, alla fine Adamson appoggiò la richiesta di denaro per continuare la ricerca.<ref name="RichardRhodes">{{Cita|Richard Rhodes|p. 341}}.</ref>
Nella primavera del [[1942]], Oppenheimer e [[Robert Serber]], dell' Università dell'Illinois, lavorarono sul problema della diffusione di neutroni (come i neutroni si muovono in una [[reazione a catena]] e sull'[[idrodinamica]] (come l'esplosione prodotta dalla reazione a catena potrebbe comportarsi).
Il 1º novembre 1939 il Comitato consultivo per l'uranio compilò un primo rapporto che venne inviato al presidente Roosevelt che lo lesse il 17 novembre; il documento affermava che la ricerca sulla "reazione a catena" poteva essere utile come fonte di energia per i sottomarini e forse anche come "possibile fonte di bombe" più distruttive di "qualsiasi cosa oggi conosciuta"; il comitato richiedeva adeguati finanziamenti per "un'accurata ricerca".<ref name="RichardRhodes" /> Il presidente Roosevelt apparve interessato e inserì il documento nel suo schedario personale ma per il momento non prese alcun'altra iniziativa concreta.<ref name="RichardRhodes" />
Per rivedere questo lavoro e la teoria generale delle reazioni di fissione, Oppenheimer riunì una sessione estiva all'Università della California nel giugno [[1942]]. I teorici [[Hans Bethe]], [[John Van Vleck]], [[Edward Teller]], [[Felix Bloch]], [[Richard Tolman]] ed [[Emil Konopinski]] conclusero che una bomba a fissione era fattibile. Gli scienziati suggerirono che tale reazione venisse iniziata assemblando una massa critica (una quantità di esplosivo nucleare che potesse sostenerla): o sparando una contro l'altra due masse sottocritiche di plutonio o uranio-235, o facendo implodere una sfera cava composta da questi materiali ricoperti di esplosivo ad alto potenziale. In mancanza di migliori dati sperimentali, questo era tutto ciò che si poteva fare.
=== Gli inizi del programma atomico statunitense ===
Teller vide un'altra possibilità: circondando una bomba a fissione con [[deuterio]] e [[trizio]], era possibile costruire una "superbomba" molto più potente. Questo concetto, si basava su studi della produzione di energia nelle stelle fatti da Bethe prima della guerra. Quando l'onda prodotta dalla detonazione della bomba a fissione si muove attraverso una miscela di nuclei di deuterio e trizio, questi si fondono assieme producendo più energia di quella della fissione, in un processo di [[fusione termonucleare]], esattamente come gli elementi fusi nel sole producono calore e luce.
I mesi successivi alla prima riunione del Comitato consultivo sull'uranio furono particolarmente deludenti per Szilárd e i fisici ungheresi; non si ebbero nuove notizie durante l'inverno e solo a febbraio 1940 l'aiutante militare del presidente Roosevelt convocò Briggs da cui seppe che al momento si era ancora in attesa dei risultati delle ricerche di Fermi, finanziate con i 6.000 dollari iniziali, sulla funzione della grafite come "assorbitore" di neutroni.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 356-357}}.</ref> Szilárd era sempre più preoccupato; mentre completava un suo studio teorico sulle "reazioni a catena divergenti", era venuto a conoscenza del lavoro su esperimenti con uranio e acqua del gruppo francese dei coniugi Frederic Joliot e Irene Curie soprattutto di ricerche segrete sull'uranio svolte dai tedeschi all'[[Istituto Kaiser Wilhelm]].<ref>{{Cita|Richard Rhodes|p. 357}}.</ref> Egli quindi decise nuovamente di consultare Einstein, e i due fisici scrissero una nuova lettera indirizzata a Sachs che a sua volta cercò ripetutamente di contattare Roosevelt, il quale il 5 aprile 1940 rispose a Sachs confermando la fiducia in Briggs e convocando una nuova riunione del Comitato per l'uranio per il 27 aprile.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 357-358}}.</ref>
Bethe era scettico, e quando Teller spinse per la sua "superbomba" proponendo schema dopo schema, Bethe li rigetto tutti. Quando Teller sollevò la possibilità che una bomba atomica potesse incendiare l'atmosfera, comunque, egli instillo una preoccupazione che non si estinse completamente fino al Trinty test, anche se Bethe mostrò, teoricamente, che non poteva succedere.
[[File:Otto Frisch ID badge.png|miniatura|[[Otto Frisch]] che con [[Rudolf Peierls]], per primi affermarono e dimostrarono scientificamente la possibilità di una "super-bomba".]]
La conferenza estiva, i risultati della quale furono riassunti da Serber nel "The Los Alamos Primer" (LA-1), fornirono le basi teoriche per la costruzione della bomba atomica, che sarebbe diventato il compito principale a Los Alamos durante la guerra, e l'idea della [[Bomba all'idrogeno|bomba H]], che sarebbe stata perseguita nei laboratori del dopoguerra<ref>Raramente una sessione estiva di fisica è stata così determinante per il futuro dell'umanità.</ref>.
La seconda riunione del "Comitato per l'uranio" guidato da Briggs fu ancor più deludente della prima; in questa occasione vennero presentati i risultati dei lavori sull'uranio intrapresi da varie università americane che sembravano escludere la possibilità di una reazione a catena esplosiva utilizzando i neutroni lenti sull'uranio naturale o sull'isotopo [[Uranio-238]]; inoltre, i calcoli sulla massa critica necessaria, sviluppati da Teller, facevano supporre la necessità di una quantità di uranio enorme, dell'ordine di alcune decine di tonnellate che avrebbe reso praticamente impraticabile la costruzione di ordigni bellici funzionali e utilizzabili.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 358-361}}.</ref> Già in precedenza scienziati europei avevano ugualmente cercato di calcolare la massa critica necessaria e il francese [[Francis Perrin]] aveva creato una formula matematica con la quale aveva calcolato la necessità di 44 tonnellate di uranio.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|p. 345}}.</ref>
Una questione cruciale rimase in sospeso, circa le proprietà dei neutroni veloci. [[John Manley]], un fisico dei Metallurgical Laboratory, venne incaricato di aiutare Oppenheimer a trovare risposte a queste questioni, coordinando diversi gruppi di fisica sperimentale sparsi per tutta la nazione.
In realtà, quasi contemporaneamente due fisici (uno austriaco e uno tedesco) emigrati in Gran Bretagna erano giunti a conclusioni completamente diverse che avrebbero segnato un passo decisivo verso la costruzione della bomba atomica; [[Otto Robert Frisch|Otto Frisch]] e [[Rudolf Peierls]], infatti, in un primo tempo dimostrarono la possibilità di ottenere con facilità la separazione dei vari isotopi dell'uranio mediante il metodo della termodiffusione gassosa; quindi ipotizzarono la possibilità di una reazione a catena esplosiva utilizzando i neutroni veloci e l'isotopo [[Uranio-235]], calcolarono la massa critica con questo isotopo e giunsero alla sorprendente conclusione che in questo caso per innescare la reazione a catena sarebbe stata sufficiente una quantità di Uranio-235 di mezzo chilo o un chilo; infine, Peierls calcolò che la reazione a catena si sarebbe sviluppata in tempi rapidissimi provocando effetti esplosivi straordinari.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 342-348}}.</ref> I due fisici riportarono le loro conclusioni in due documenti che, oltre ad illustrare le scoperte sulla massa critica e sulla reazione a catena, analizzavano anche l'importanza politico-militare di una "super-bomba" nel contesto della guerra mondiale in corso.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 348-350}}.</ref> Le [[memorandum Frisch-Peierls|relazioni di Frisch e Peierls]] furono inviate, nel febbraio 1940, a [[Henry Tizard]], il presidente del Comitato britannico di "supervisione scientifica", che coordinava l'applicazione della scienza alla guerra.<ref>{{Cita|Richard Rhodes|pp. 349-350}}.</ref>
Le misurazioni delle interazioni di neutroni veloci con i materiali di una bomba sono essenziali perché il numero di neutroni prodotti nella fissione dell'uranio e del plutonio devono essere noti e perché la sostanza che circonda il materiale nucleare deve avere la capacità di riflettere o spargere i neutroni dentro alla reazione a catena prima dell'esplosione per poter aumentare l'energia prodotta. Quindi le proprietà di spargimento dei neutroni, dei materiali, dovettero essere misurate per poter trovare i migliori riflettenti.
Alla [[Columbia University]] il fisico Enrico Fermi costruì un prototipo di [[reattore nucleare a fissione|reattore nucleare]], usando varie configurazioni di [[grafite]] e [[uranio]]. [[Vannevar Bush]], direttore della Carnegie Institution di [[Washington]], organizzò il [[National Defense Research Committee]] nel [[1940]], per mobilizzare le risorse scientifiche degli Stati Uniti in supporto allo sforzo bellico.
Stimare il potere esplosivo richiede conoscenza di molte proprietà nucleari, compresa la sezione trasversale (una misura della probabilità dell'incontro tra particelle che risulti in uno specifico effetto) per i processi nucleari dei neutroni nell'uranio e in altri elementi. I neutroni veloci possono essere prodotti solo negli acceleratori di particelle, che erano ancora strumenti relativamente poco diffusi nei dipartimenti di fisica del [[1942]].
Vennero creati nuovi laboratori, compresi il Radiation Laboratory del [[Massachusetts Institute of Technology]] (MIT), che aiutò nello sviluppo del [[radar]], e l'[[Underwater Sound Laboratory]] di [[San Diego]], che sviluppò il [[sonar]]. Anche il [[National Defense Research Council]] ([[NDRC]]) si occupò del Progetto uranio quando venne presentato il programma di ricerca di Briggs. Nel [[1940]], Bush e Roosevelt crearono l'[[Office of Scientific Research and Development]] per ampliare questi sforzi.
Il bisogno di un miglior coordinamento era chiaro. Nel settembre 1942, le difficoltà connesse con la conduzione di studi preliminari sulle armi atomiche in università sparse per tutti gli Stati Uniti, indicarono il bisogno di un laboratorio dedicato unicamente a quello scopo. Tale bisogno era però oscurato dalla richiesta di impianti di produzione per l'uranio-235 e il plutonio, i materiali fissili che avrebbero fornito l'esplosivo nucleare.
Il Progetto uranio non aveva ancora fatto molti progressi nell'estate del [[1941]], quando giunse voce delle ricerche in Gran Bretagna di Otto Frisch e Fritz Peierls. La [[National Academy of Science]] propose uno sforzo colossale per costruire armi atomiche e Roosevelt creò un comitato speciale, il comitato S-1, per dirigere questo sforzo.
[[Vannevar Bush]], il capo dell'[[Office of Scientific Research and Development]] (OSRD), chiese al presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Franklin Roosevelt]] di assegnare ai militari le operazioni su larga scala connesse con il rapido evolversi del Progetto uranio. Roosevelt scelse che l'esercito lavorasse con l'OSRD nella costruzione degli impianti di produzione. Il genio militare scelse il colonnello James Marshall per supervisionare la costruzione degli impianti per la separazione degli isotopi di uranio e la produzione di plutonio per la bomba.
Ancor prima che fosse presa questa decisione, i giapponesi bombardarono [[Pearl Harbor]] il 7 dicembre [[1941]] e gli Stati Uniti entrarono in guerra. Ai Metallurgical Laboratory (nome di copertura) dell'Università di Chicago, ai Radiation Laboratory dell'Università della California e nel dipartimento di fisica della [[Columbia University]], gli sforzi per preparare il materiale fissile (uranio o plutonio) per una bomba vennero accelerati.
Gli scienziati dell'OSRD esplorarono diversi metodi di produzione del plutonio e di separazione dell'uranio-235 dall'uranio, ma nessuno di questi era pronto per la produzione, solo quantità microscopiche erano state preparate.
L'uranio-235 doveva essere separato dalla restante matrice metallica dell'uranio naturale, costituita essenzialmente da uranio-238 non fissile. Ciò era indispensabile per costruire la bomba all'uranio, mentre altri test avevano mostrato che l'elemento artificiale plutonio-239 era ottenibile per irraggiamento neutronico dell'uranio durante il funzionamento della pila di Fermi. A partire dal [[1942]], grossi impianti vennero costruiti all'[[Oak Ridge National Laboratory]] (Site X) in [[Tennessee]] e all'[[Hanford Site]] (Site W) nello Stato di Washington, per produrre questi materiali.
Solo un metodo, la separazione elettromagnetica, sviluppato da [[Ernest Lawrence]] ai Radiation Laboratory di Berkeley, sembrava promettente per la produzione su larga scala. Ma gli scienziati non potevano smettere di studiare altri metodi potenziali di produzione del materiale fissionabile, poiché era molto costoso e perché non ci si poteva attendere che solo con questo si potesse produrre abbastanza materiale prima della fine della guerra.
Quando gli Stati Uniti entrarono nella Seconda Guerra Mondiale, nel dicembre [[1941]], diversi progetti erano già in corso, per investigare la separazione dell'uranio-235 fissionabile dall'uranio-238, la produzione del plutonio e la fattibilità delle pile nucleari e delle esplosioni.
Marshall e il suo delegato, colonnello [[Kenneth Nichols]], dovettero lottare per comprendere il processo e gli scienziati con cui dovevano lavorare. Scagliati all'improvviso nel nuovo campo della fisica nucleare, si sentirono incapaci di distinguere tra preferenze tecniche e personali. Anche se decisero che un sito vicino a Knoxville, Tennessee, sarebbe stato adatto per il primo impianto di produzione, non sapevano quanto grande dovesse essere il sito e quindi rinunciarono all'acquisizione. Ma c'erano anche altri problemi.
[[File:Einstein oppenheimer.jpg|left|thumb|[[Albert Einstein|Einstein]] (a sinistra) e [[Robert Oppenheimer|Oppenheimer]] (a destra).]]
Il fisico e [[Premio Nobel]] [[Arthur Compton]] organizzò il Metallurgical Laboratory dell'Università di Chicago all'inizio del [[1942]] per studiare il plutonio e le pile a fissione. Compton chiese al fisico teorico [[Robert Oppenheimer]], dell'Università della California, di studiare la fattibilità di un'arma atomica.
Nella primavera del [[1942]], Oppenheimer e [[Robert Serber]], dell'Università dell'Illinois, lavorarono sul problema della diffusione di neutroni (come i neutroni si muovono in una [[reazione a catena]]) e sull'[[idrodinamica]] (come l'esplosione prodotta dalla reazione a catena potrebbe comportarsi).
A causa della sua natura sperimentale, il lavoro sull'arma atomica non poteva competere con altri più urgenti compiti dell'esercito, per l'assegnazione di un'alta priorità. La scelta delle mansioni per gli scienziati e della costruzione degli impianti di produzione erano spesso ritardati dall'incapacità di Marshall di recuperare materiali critici, come l'acciaio, che erano necessari anche per altre produzioni militari.
Per rivedere questo lavoro e la teoria generale delle reazioni di fissione, Oppenheimer riunì una sessione estiva all'Università della California nel giugno [[1942]]. I teorici [[Hans Bethe]], [[John Hasbrouck van Vleck|John Van Vleck]], [[Edward Teller]], [[Felix Bloch]], [[Richard Chace Tolman]] ed [[Emil Konopinski]] conclusero che una bomba a fissione era fattibile.
Anche la scelta del nome per il nuovo programma di armamento nucleare dell'esercito fu difficile. Il titolo scelto dal generale Brehon Somervell, "Sviluppo di materiali sostitutivi", era discutibile poiché sembrava rivelare troppo.
Gli scienziati suggerirono che tale reazione venisse iniziata assemblando una massa critica (una quantità di esplosivo nucleare che potesse sostenerla); ciò era realizzabile in due modi diversi: sparando una contro l'altra due masse sotto-critiche di plutonio o uranio-235, oppure facendo implodere una sfera cava composta da questi materiali ricoperti di esplosivo ad alto potenziale. In mancanza di migliori dati sperimentali, questo era tutto ciò che si poteva fare. Teller vide un'altra possibilità: circondando una bomba a fissione con [[deuterio]] e [[trizio]], era possibile costruire una "super-bomba" molto più potente. Questo concetto si basava su studi della produzione di energia nelle stelle fatti da Bethe nel [[1938]].
===Il "distretto Manhattan"===
[[Immagine:Manhattan Project US Map.png|thumb|550px|center|Alcuni dei più importanti siti del Progetto Manhattan sul territorio degli Stati Uniti.]]
Nell'estate [[1942]], il colonnello [[Leslie Groves]] era delegato al comando delle costruzioni per il genio dell'esercito americano e aveva supervisionato la costruzione del [[Il Pentagono|Pentagono]], il più grande palazzo di uffici del mondo. Sperando in un comando oltremare, Groves obiettò quando Somervell lo incaricò di prendere il controllo del Progetto uranio. Le sue obiezioni vennero rigettate e Groves si rassegnò a guidare un programma che riteneva avesse poche probabilità di successo.
[[Immagine:Groves Oppenheimer.jpg|left|thumb|250px|Il Generale [[Leslie Groves]] (a sinistra) venne nominato comandante militare del Progetto Manhattan, mentre [[Robert Oppenheimer]] (a destra) direttore scientifico.]]
La prima cosa che fece fu ribattezzare il programma come ''Il distretto Manhattan''. Il nome deriva dall'abitudine del genio di nominare i distretti in base alla città che ospita il quartier generale (il quartier generale di Marshall era a New York). Al tempo stesso, Groves venne promosso a brigadiere generale, il che gli diede un grado che si pensava fosse necessario per trattare con i più anziani scienziati coinvolti.
Quando l'onda prodotta dalla detonazione della bomba a fissione si muove attraverso una miscela di nuclei di deuterio e trizio, questi si fondono assieme producendo più energia di quella della fissione, in un processo di [[fusione termonucleare]], esattamente come gli elementi fusi nel sole producono calore e luce. Bethe era scettico, e quando Teller spinse per la sua "super-bomba" proponendo schema dopo schema, Bethe li rigettò tutti.
Nel giro di una settimana dalla sua nomina, Groves aveva risolto i problemi più urgenti del Progetto Manhattan. Questo modo di agire valido ed efficace divenne anche troppo familiare per gli scienziati atomici.
Quando Teller sollevò la possibilità che una bomba atomica potesse incendiare l'atmosfera, comunque, egli instillò una preoccupazione che non si estinse completamente fino al Trinity test, anche se Bethe mostrò, teoricamente, che non poteva succedere. La conferenza estiva, i risultati della quale furono riassunti da Serber nel "The Los Alamos Primer" (LA-1), fornì le basi teoriche per la costruzione della bomba atomica, che sarebbe diventato il compito principale a Los Alamos durante la guerra, e l'idea della [[Bomba all'idrogeno|bomba H]], che sarebbe stata perseguita nei laboratori del dopoguerra.
Il primo grande ostacolo scientifico del Progetto Manhattan venne risolto il [[2 dicembre]] [[1942]] alle 14:20 ora locale sotto le gradinate dello stadio del ''campus'' dell'[[Università di Chicago]]. Lì un gruppo guidato da [[Enrico Fermi]] iniziò la prima reazione nucleare a catena autoalimentata (''[[Chicago Pile 1]]'').
Una questione cruciale rimase in sospeso, circa le proprietà dei neutroni veloci. John Henry Manley, un fisico dei Metallurgical Laboratory, venne incaricato di aiutare Oppenheimer a trovare risposte a queste questioni, coordinando diversi gruppi di fisica sperimentale sparsi per tutta la nazione.
Un messaggio in codice ("Il navigatore italiano è giunto nel nuovo mondo") fu inviato al presidente Roosevelt per avvisarlo che l'esperimento aveva avuto successo.
Le misurazioni delle interazioni di neutroni veloci con i materiali di una bomba sono essenziali perché il numero di neutroni prodotti nella fissione dell'uranio e del plutonio devono essere noti, poiché la sostanza che circonda il materiale nucleare deve avere la capacità di riflettere o spargere i neutroni dentro alla reazione a catena prima dell'esplosione per poter aumentare l'energia prodotta. Quindi le proprietà di diffusione dei neutroni, dei materiali, dovettero essere misurate per trovare i migliori riflettenti.
La messa in funzione della ''Chicago Pile 1'' è da tutti considerata come il momento in cui è iniziata l'era eterna dell'[[energia nucleare]].
Stimare il potere esplosivo richiede conoscenza di molte proprietà nucleari, compresa la "[[sezione d'urto]]" (una misura della probabilità dell'incontro tra particelle che risulti in uno specifico effetto) per i processi nucleari dei neutroni nell'uranio e in altri elementi. I neutroni veloci possono essere prodotti solo negli acceleratori di particelle, che erano ancora strumenti relativamente poco diffusi nei dipartimenti di fisica del [[1942]].
===Anni dal 1943 al 1945===
{{C|diversi dati che a prima vista appaiono come inesatti o improbabili
*L'uso dell'uranio recuperato nelle bombe atomiche statunitensi sganciate sul giappone
*Il fatto che l'U-Boot trasportasse un Me 262 ed Me 163, velivoli che erano già stati inviati in giappone da diverso tempo
*L'HS 293 è un tipo di bomba guidata, non un aliante
*Il fatto di mettere due aerei, bombe e siluri sperimentali tutti in un Tipo X
*Si sostiene che le due bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki fossero state costruite con l'uranio ricavato dal carico dell'U-234; ma solo una delle due bombe, quella di Hiroshima, era all'uranio, mentre quella di Nagasaki era una bomba al Plutonio. Questo specchio riepilogativo viene ripreso dalla voce [[U 234]] in quanto non può essere che gli stessi (o quasi) dati lì siano ritenuti da controllare e qui inseriti come fatti, peraltro senza alcun riferimento. |guerra|giugno 2009}}
A partire dal [[1943]], il progetto atomico militare anglo-canadese (denominato informalmente [[Tube Alloys]]), inizialmente autonomo, finì per confluire interamente nel Progetto Manhattan.
Il bisogno di un miglior coordinamento era chiaro. Nel settembre [[1942]], le difficoltà connesse con la conduzione di studi preliminari sulle armi atomiche in università sparse per tutti gli Stati Uniti, indicarono il bisogno di un laboratorio dedicato unicamente a quello scopo. Tale bisogno era però oscurato dalla richiesta di impianti di produzione per l'uranio-235 e il plutonio, i materiali fissili che avrebbero fornito l'esplosivo nucleare.
Si è congetturato che una parte dell'uranio di "Little Boy" (o una frazione, dopo la conversione, del plutonio della bomba "Fat Man") sia stata di provenienza tedesca. Secondo un registro oggi conservato al ''Navy's Operational Archive'' statunitense<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 185.</ref> una certa quantità di ossido di uranio (560 kg) era stata effettivamente rinvenuta a bordo del sommergibile tedesco [[U-234]]<ref>http://uboat.net/boats/u234.htm</ref>. Verso la fine della guerra in Europa, su tale sommergibile vennero caricate le più avanzate tecnologie tedesche per trasferirle in Giappone ma, dopo la resa della Germania, i due ufficiali giapponesi a bordo del sommergibile decisero di suicidarsi dato che l'equipaggio aveva deciso di arrendersi agli alleati. Si ipotizza che l'ossido di uranio potrebbe essere stato utilizzato per le bombe statunitensi, data la scarsezza di uranio fissile prodotto fino ad allora negli USA, ma su questo non esistono effettive prove dirette<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 185.</ref>. Si stima anche che dall'ossido d'uranio trasportato fosse possibile estrarre solo una quantità limitata (3,5 kg) di materiale fissile, dato che non vi sono prove che la Germania disponesse in quel periodo di abbastanza uranio per produrre una o più bombe atomiche.
{{Doppia immagine|right|Vannevar Bush portrait.jpg|255|Dr. James B Conant 1953 Berlin.jpeg|270|[[Vannevar Bush]], direttore [[Office of Scientific Research and Development]]|[[James Conant]], presidente del [[National Defense Research Committee]]}}
Alcun studiosi sostengono una tesi più articolata secondo la quale alti ufficiali di Hitler avevano avuto contatti con alti ufficiali dei servizi USA e con militari per accordarsi segretamente sullo scambio tra il sommergibile tedesco [[U-235]] (e la tecnologia ancora mancante agli uomini del Progetto Manhattan per la produzione della bomba atomica, come quella per l'estrazione dell'[[uranio|U]]-235 e per la risoluzione dei problemi di trasporto aereo e di [[detonazione]] della bomba) e la libertà loro, degli scienziati tedeschi e, più in generale, di quanti collaborarono fornendo informazioni utili. A favore di costoro non venne emanata alcuna legge d'immunità o di [[amnistia]] per impedire processi e condanne per crimini di guerra (considerato che si sarebbe poi dovuta obbligatoriamente estendere a tutte le persone coinvolte nel conflitto per non portare alla luce l'accordo segreto di cui copra) però la giustizia militare non spiccò mai nei loro confronti un mandato di cattura internazionale che avrebbe ordinariamente coinvolto tutte le polizie del mondo nella ricerca. Ai gerarchi nazisti sarebbero inoltre stati forniti dei [[salvacondotto|salvacondotti]] per fuggire dalla Germania e dei documenti falsi per espatriare sotto falso nome nei Paesi dell'America Latina, dove vissero impunemente per decenni probabilmente grazie a una politica tesa a rispettare questi accordi segreti.
[[Vannevar Bush]], il capo dell'[[Office of Scientific Research and Development]] (OSRD), chiese al presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Franklin Roosevelt]] di assegnare ai militari le operazioni su larga scala connesse con il rapido evolversi del Progetto uranio. Roosevelt decise che l'esercito lavorasse con l'OSRD nella costruzione degli impianti di produzione. Il genio militare scelse il colonnello [[James C. Marshall]] per supervisionare la costruzione degli impianti per la separazione degli isotopi di uranio e la produzione di plutonio per la bomba.
==Bombe atomiche prodotte==
===Considerazioni generali===
Furono quattro le bombe atomiche realizzate nell'ambito del Progetto Manhattan, la prima delle quali servì da test e due delle tre rimanenti vennero invece impiegate direttamente nel conflitto contro il [[Giappone]]. Tutti questi ordigni furono sviluppati principalmente al [[Los Alamos National Laboratory]] e allestiti durante la primavera del [[1945]].
Gli scienziati dell'OSRD esplorarono diversi metodi di produzione del plutonio e di separazione dell'uranio-235 dall'uranio naturale ma nessuno di questi era pronto per la produzione (ne erano state preparate solo quantità microscopiche). Solo un metodo, la separazione elettromagnetica, sviluppato da [[Ernest Orlando Lawrence]] ai Radiation Laboratory di Berkeley, sembrava promettente per la produzione su larga scala.
I disegni originali sono tutt'ora classificati, tuttavia si hanno ugualmente molte informazioni sui loro principali componenti costitutivi.
Ma gli scienziati non potevano smettere di studiare altri metodi potenziali di produzione del materiale fissionabile, poiché era molto costoso e perché non ci si poteva attendere che solo con questo si potesse produrre abbastanza materiale prima della fine della guerra. Marshall e il suo delegato, colonnello [[Kenneth Nichols]], dovettero lottare per comprendere il processo e gli scienziati con cui dovevano lavorare.
===Il prototipo per il test===
{{Infobox bomba
|Nome = The Gadget
|Immagine = Trinity Gadget.gif
|Didascalia = La bomba chiamata "The Gadget" issata sulla torretta del "Trinity test"
|Tipo = [[Bomba atomica]]
|Impiego =
|Costruttore =
|Progettista =
|Anno_impostazione =
|Data_entrata_in_servizio = [[1945]]
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatori = {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[United States Army Air Force]]
|Costo =
|Peso =
|Lunghezza =
|Altezza =
|Larghezza =
|Diametro =
|Vettori =
|Gittata =
|Max_vel =
|Motore =
|Testata =
|Guida =
|Spoletta =
|Esplosivo = [[Plutonio]] ''weapon-grade''
|Note =
|Ref = http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.1
}}
La prima bomba realizzata (chiamata in codice "The Gadget", in [[lingua italiana|italiano]] "il congegno") fu un prototipo dimostratore della tecnologia (soprannominata "Jumbo") per la [[bomba atomica]] con metodo di innesco "a lente d'[[implosione]]" e con materiale fissile costituito da plutonio fortemente arricchito. L'arma conteneva il "Christy Gadget", ossia il vero e proprio ordigno atomico, composto da un "nocciolo" sferico cavo fatto da poco meno di 8 chilogrammi di [[plutonio]] ''weapon-grade'' (cioé contenente almeno il 70-80% di isotopo 239) subcritico circondato da una capsula di uranio 238 e da una sfera formata da circa 2 250 chilogrammi di materiale esplosivo convenzionale. Molti detonatori erano posizionati sulla superficie della sfera di esplosivo e questi detonatori vennero utilizzati per far esplodere simultaneamente l'esplosivo in modo da produrre una elevata pressione sulla sfera di plutonio. L'aumento di pressione comprimendo il plutonio ne aumentava la densità, rendendo la sfera supercritica (per la precisione pari a 5 masse critiche<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 105.</ref>) e innescando la [[fissione nucleare]] a catena.
Scagliati all'improvviso nel nuovo campo della fisica nucleare, si sentirono incapaci di distinguere tra preferenze tecniche e personali. Anche se decisero che un sito vicino a Knoxville, Tennessee, sarebbe stato adatto per il primo impianto di produzione, non sapevano quanto grande dovesse essere il sito e quindi rinunciarono all'acquisizione. Ma c'erano anche altri problemi.
Sezione del "Christy Gadget". Alcuni bordi sono approssimativi. Da sinistra verso destra (dall'esterno all'interno):
{| border="0"
|
[[Immagine:Gadget-schematic-crosssection.png|300px|center]]
|
*intelaiatura di duran, 140 centimetri di diametro;
*detonatore (produce un'esplosione istantanea dell'esplosivo);
*esplosivo veloce composto da B; 60% RDX, 39% TNT, 1%;
*esplosivo lento ([[Baratol]]);
*esplosivo veloce, amplificatore;
*[[alluminio]]–[[boro]] "convogliatore" (assorbono i neutroni esterni e convogliano l'onda d'urto);
*[[uranio]] naturale "compressore" (riflette i neutroni, contenimento inerziale migliora l'efficienza e riduce il materiale fissile richiesto);
*"pozzo"; [[plutonio]]-239–plutonium-240–[[Gallio (elemento)|gallio]] uniti in una lega (96%–1%–3% di molarità) (materiale fissile);
*spazio pieno d'aria;
*[[berillio]]–[[polonio]]-210 "inizializzatore", sorgente di neutroni.
|}
Inizialmente si era pensato di sviluppare una bomba "balistica". In questo progetto due calotte subcritiche di plutonio 239 sarebbero state scagliate una contro l'altra con violenza per produrre la massa supercritica e quindi la reazione nucleare a catena. In seguito si scopri che il plutonio prodotto dal [[reattore nucleare]] del [[Hanford Site|sito di Hanford]] non produceva plutonio puro come quello inizialmente prodotto dal [[ciclotrone]] di Berkeley. La presenza di plutonio 240 mischiato con il plutonio 239 avrebbe reso la bomba molto instabile e pericolosa dato che sarebbe potuta esplodere spontaneamente. Dopo che nel 1943 venne scoperto questo problema, si decise di sviluppare una bomba dove il plutnoio veniva fatto diventare critico solo tramite [[implosione]] (teoricamente, una bomba balistica era comunque possibile ma, per possedere adeguati margini di sicurezza, avrebbe dovuto avere un corridoio interno di almeno 6 metri e avrebbe superato il peso massimo caricabile da un bombardiere dell'epoca). La progettazione di un meccanismo per l'implosione fu al centro degli sforzi dei fisici del [[Los Alamos National Laboratory]] mentre per la produzione e purificazione del plutonio all'[[Hanford Site]] si sono utilizzate tecniche sviluppate in parte da [[Glenn Seaborg]].
[[Immagine:trinity_explosion.jpg|thumb|250px|right|La fase iniziale dell'esplosione atomica del "Trinity test". La sequenza di immagini completa è visibile su http://www.atomicarchive.com/History/trinity/g4_p1.shtml]]
{{quote|Batter my heart, three person'd God - Beyond this, I have no clues whatever.|[[John Donne]] 'Holy Sonnets XIV' - Oppenheimer spiega l'origine del nome del "Trinity test"}}
Dato il complesso meccanismo di innesco di questo tipo di bomba, dovuta alla necessità di una elevata sincronizzazione delle detonazioni degli esplosivi convenzionali, si ritenne necessario effettuare una prova prima di un suo utilizzo reale. "The Gadget" fu così fatta detonare durante il primo [[test nucleare]] della storia (nome in codice "Trinity", in [[lingua italiana|italiano]] "Trinità"), condotto in uno dei poligoni di [[Alamogordo]] ({{Coord|33.675|N|106.475|W}}), località situata nel [[deserto]] di [[Jornada del Muerto]] nel [[New Mexico]], [[Stati Uniti d'America]], alle 5:29:45 (ora locale) del [[16 luglio]] [[1945]]. La bomba esplose correttamente con una potenza di 19-21 [[Chilotone|chilotoni]] (pari a 80 T[[Joule|J]]) e un rendimento dalle 2 alle 4 volte superiore a quello inizialmente previsto. Sul sito del test, in seguito all'esplosione, si formò un residuo vetroso al quale, una volta rinvenuto, venne dato il nome di "[[trinitite]]" (altrimenti noto come "vetro di Alamogordo" oppure "atomite").
A causa della sua natura sperimentale, il lavoro sull'arma atomica, infatti, non poteva competere per l'assegnazione di un'alta priorità con altri più urgenti compiti dell'esercito. Inoltre la scelta delle mansioni per gli scienziati e della costruzione degli impianti di produzione erano spesso ritardati dall'incapacità di Marshall di recuperare materiali critici, come l'acciaio, che erano necessari anche per altre produzioni militari.
Il "Trinity test" è unanimemente considerato come il momento in cui "[[Far uscire il genio dalla bottiglia|il genio è uscito dalla bottiglia]]", dando così inizio all'era eterna delle [[Arma nucleare|armamenti nucleari]].
Anche la scelta del nome per il nuovo programma di armamento nucleare dell'esercito fu difficile. Il titolo scelto dal generale Brehon Somervell, "Sviluppo di materiali sostitutivi", era difatti discutibile poiché sembrava rivelare troppo.
===Little Boy===
{{Infobox bomba
|Nome = Little Boy
|Immagine = Little boy.jpg
|Didascalia = Riproduzione in scala reale della bomba chiamata "[[Little Boy]]"
|Tipo = [[Bomba atomica]] [[Bomba aeronautica|aeronautica]]
|Impiego = Bombardamento strategico contro la città giapponese di [[Hiroshima]]
|Costruttore =
|Progettista = ''O-1 Group'' della ''Ordnance Division'' diretto da A. Francis Birch nell'ambito del [[Progetto Manhattan]]
|Anno_impostazione = [[1945]]
|Data_entrata_in_servizio = [[1945]]
|Data_ritiro_dal_servizio = [[1945]] <small>modello abbandonato al 6° esemplare prodotto</small>
|Utilizzatori = {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[United States Army Air Force|USAAF]]
|Costo =
|Peso = 4 037 [[Chilogrammo|kg]] (8 900 [[Libbra (unità di misura)|lb]])
|Lunghezza = 3,00 [[Metro|m]] (9 [[Piede (unità di misura)|ft]] 7 [[Pollice (unità di misura)|in]])
|Altezza =
|Larghezza =
|Diametro = 0,71 [[Metro|m]] (28 [[Pollice (unità di misura)|in]])
|Vettori = [[Boeing B-29 Superfortress]]
|Gittata =
|Max_vel =
|Motore =
|Testata = nucleare
|Guida =
|Spoletta =
|Esplosivo = [[Uranio]] ''weapon-grade''
|Note =
|Ref = Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997.<br/>[http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3 The Nuclear Weapon Archive]
}}
La seconda [[bomba atomica]] costruita, la Mk.1 (nome in codice "[[Little Boy]]", in [[lingua italiana|italiano]] "ragazzino"), fu anche la prima [[arma nucleare]] della storia realmente impiegata in un conflitto con il bombardamento di [[Hiroshima]] del [[6 agosto]] [[1945]].
=== Il "distretto Manhattan" ===
La Mk.1 era dotata di un involucro di forma convenzionale, in acciaio, lungo 3 metri e con diametro di 0,71 metri, e pesava 4 037 chilogrammi. Si trattava di una bomba atomica con materiale fissile costituito da [[uranio]] ''weapon-grade'' (ossia con almeno il 70-80% dell'isotopo 235) e con metodo di innesco "balistico" o "a cannone" ("''gun type''"). Il suo potenziale era di 13-15 [[Chilotone|chilotoni]].
[[File:Manhattan Project US Map.png|thumb|upright=2.5|left|Alcuni dei più importanti siti del Progetto Manhattan sul territorio degli Stati Uniti.]]
Nell'estate [[1942]], il colonnello [[Leslie Groves]] era delegato al comando delle costruzioni per il genio dell'esercito americano e aveva supervisionato la costruzione del [[Il Pentagono|Pentagono]], il più grande palazzo di uffici del mondo. Sperando in un comando oltremare, Groves obiettò quando Somervell lo incaricò di prendere il controllo del Progetto uranio. Le sue obiezioni vennero rigettate e Groves si rassegnò a guidare un programma che riteneva avesse poche probabilità di successo.[[File:Groves Oppenheimer.jpg|thumb|Il Generale [[Leslie Groves]] (a sinistra) venne nominato comandante militare del Progetto Manhattan, mentre [[Robert Oppenheimer]] (a destra) direttore scientifico.]]
La prima cosa che fece fu ribattezzare il programma come ''Il distretto Manhattan''. Il nome deriva dall'abitudine del genio di nominare i distretti in base alla città che ospita il quartier generale (e il quartier generale di Marshall era nell'isola di Manhattan a New York). Al tempo stesso, Groves venne promosso a [[brigadiere generale]], il che gli diede un grado che si pensava fosse necessario per trattare con i più anziani scienziati coinvolti. Nel giro di una settimana dalla sua nomina, Groves aveva risolto i problemi più urgenti del Progetto Manhattan. Questo modo di agire valido ed efficace divenne anche troppo familiare per gli scienziati atomici.
Il primo grande ostacolo scientifico del Progetto Manhattan venne risolto il 2 dicembre [[1942]] alle 14:20 ora locale sotto le gradinate dello stadio del ''campus'' dell'[[Università di Chicago]]. Lì un gruppo guidato da [[Enrico Fermi]] iniziò la prima reazione nucleare a catena auto-alimentata (''[[Chicago Pile-1]]'').<ref>[http://www.nnsa.energy.gov/aboutus/ourhistory/timeline/enrico-fermi-achieves-first-self-sustain-nuclear-chain-reaction ''Enrico Fermi Achieves First Self Sustain Nuclear Chain Reaction''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111112064327/http://nnsa.energy.gov/aboutus/ourhistory/timeline/enrico-fermi-achieves-first-self-sustain-nuclear-chain-reaction |data=12 novembre 2011 }} dal sito della National Buclear Security Administration.</ref> Un messaggio in codice ("Il navigatore italiano è giunto nel nuovo mondo") fu inviato al presidente Roosevelt per avvisarlo che l'esperimento aveva avuto successo. La messa in funzione della ''Chicago Pile 1'' è da tutti considerata come il momento in cui è iniziata l'era dello sfruttamento dell'[[energia nucleare]].
Il principio della bomba atomica "a cannone" si basa su un "proiettile" di materiale fissile di massa subcritica che una carica esplosiva spinge ad alta velocità in una canna fino a un bersaglio, parimenti di materiale fissile e di massa subcritica. L'unione del proiettile con il bersaglio permette di superare la massa critica e di innescare quindi la reazione di fissione nucleare a catena incontrollata (rapidissimamente divergente).
== Generalità ==
Nel caso di "Little Boy" il "proiettile" era di uranio arricchito e del peso di 25,6 kg<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. pp. 105-106.<br/>http://hiroshimabomb.free.fr/feu.html<br/>http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3</ref> e il bersaglio, parimenti di uranio arricchito, pesava 38,53 kg<ref>http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3<br/>Secondo Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. pp. 105-106 e http://hiroshimabomb.free.fr/feu.html la massa del bersaglio era invece di 38,4 kg</ref>.
Nato nel 1939 come progetto di ricerca, il Progetto Manhattan mutò nel [[1942]] i propri obiettivi e crebbe fino a occupare più di 130 000 persone, costando alla fine oltre 2 miliardi di dollari dell'epoca (39 miliardi di dollari del [[2022]]).<ref>
{{Cita libro
|titolo = Atomic Audit. The Costs and Consequences of U.S. Nuclear Weapons Since 1940 (Paperback)
|autore = Stephen I. Schwartz
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|editore = Brookings Institution Press
|città = Washington D.C.
|anno = 1998
|lingua = inglese
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|ISBN = 978-0815777731
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|cid = Stephen I. Schwartz
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}}
</ref><ref>[https://www.brookings.edu/FP/PROJECTS/NUCWCOST/MANHATTN.HTM ''Manhattan Project expenditures''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/19990208221936/http://www.brookings.edu/FP/PROJECTS/NUCWCOST/MANHATTN.HTM |data=8 febbraio 1999 }}.</ref>
La direzione scientifica fu affidata al [[fisico]] [[Robert Oppenheimer|J. Robert Oppenheimer]] e il coordinamento gestionale-amministrativo fu affidato con pieni poteri al generale [[Leslie Groves]]; la sede direzionale fu allocata sotto copertura in un edificio di [[Manhattan]] a [[New York]], da cui il nome in codice del Progetto. In parallelo con il lavoro sull'uranio fu svolto uno sforzo per produrre [[plutonio]]. Vennero costruiti dei reattori a Oak Ridge e nel sito di [[Hanford Site|Hanford]], nello [[Washington (Stato)|stato di Washington]], in cui fu irradiato l'uranio per ottenere plutonio. Dopodiché il plutonio fu separato chimicamente dall'uranio. Il tipo di arma così sviluppata si rivelò impraticabile da usare con il plutonio perciò venne ideata un'arma che utilizzasse un'implosione più sofisticata. La progettazione e realizzazione di questa nuova arma venne condotta nel principale laboratorio di ricerca e sviluppo a [[Los Alamos National Laboratory|Los Alamos]], nel [[Nuovo Messico]].
La bomba dunque conteneva complessivamente 64,13 kg di uranio arricchito all'80%, pari a 2,4 [[Massa critica (fisica)|masse critiche]]<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 105. Secondo [http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3 The Nuclear Weapon Archive], invece, il bersaglio era composto da uranio arricchito all'86% e il proiettile da uranio arricchito all'82%, con una media di arricchimento dell'83,5%, ossia una quantità complessiva di materiale fissile pari a poco più di tre masse critiche.</ref>.
L'intera faccenda era incentrata sullo sviluppo delle tecnologie per realizzare un ordigno atomico e sulla produzione di quantità sufficienti di materiale fissile di adeguata purezza. Per arrivare a questo risultato furono seguite due strade parallele, che portarono alla produzione di due diversi tipi di bomba nei [[Los Alamos National Laboratory|laboratori nazionali di Los Alamos]]. Subito dopo il [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|bombardamento del Giappone]], il governo degli [[Stati Uniti d'America]] pubblicò il "Rapporto Smyth"<ref>[http://www.atomicarchive.com/Docs/SmythReport/index.shtml Versione online del Rapporto Smyth].</ref> che spiegava la storia del Progetto Manhattan. In esso non si faceva cenno al fatto che le due bombe nucleari sganciate fossero basate su tecnologie e combustibili diversi.
Il proiettile consisteva in un cilindro cavo composto da nove rondelle d'uranio arricchito. Il bersaglio, invece, era un cilindro, sempre di uranio arricchito, composto da sei rondelle con un diametro del foro interno pari a 25,4 mm, necessario per contenere una barra d'acciaio del medesimo diametro che avrebbe costituito la "spina dorsale" della massa critica.
Il metodo dell'implosione, ad esempio, fu conservato come segreto militare fino alla testimonianza di [[David Greenglass]] contro [[Caso Rosenberg|Julius ed Ethel Rosenberg]] nel [[1951]] e le fotografie delle prime bombe realizzate furono declassificate e rese pubbliche solo negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Assieme ai progetti [[crittografia|crittografici]] condotti a [[Bletchley Park]] in Inghilterra, ad [[Arlington Hall]] e al [[Naval Communications Annex]] di [[Washington, Distretto di Columbia|Washington, D.C.]], e allo sviluppo del [[radar]] ai [[Radiation Lab]] del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] di [[Boston]], il Progetto Manhattan fu una delle principali imprese tecnologiche realizzate durante il secondo conflitto mondiale.
Nel realizzare il proiettile e il bersaglio fu utilizzato uranio di diversa qualità e provenienza (con un maggiore occhio di riguardo per il bersaglio che, al momento della costituzione della massa critica, avrebbe costituito il nocciolo principale del materiale in reazione) ma la maggior parte di esso<ref>50 kg in tutto. Cfr. Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 105.</ref> venne [[Uranio arricchito|arricchito]] negli impianti dell'[[Oak Ridge National Laboratory]] nel [[Tennessee]] tramite il metodo della diffusione gassosa di [[esafluoruro di uranio]] ([[Uranio|U]][[Fluoro|F]]<sub>6</sub>) ma anche con altre tecniche.
== Bombe atomiche prodotte ==
Il bersaglio fu copletato il [[24 luglio]] [[1945]] mentre le rondelle che avrebbero composto il proiettile furono fuse tra il [[15 giugno]] e il [[3 luglio]] [[1945]]<ref>http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3</ref>.
=== Considerazioni generali ===
[[File:Gun-type fission weapon en-labels thin lines.svg|300px|thumb|left|Schema interno della bomba.]]
Furono quattro le bombe atomiche fabbricate nell'ambito del Progetto Manhattan. Tutti questi congegni furono sviluppati principalmente al [[Los Alamos National Laboratory]] e allestiti durante la primavera del [[1945]]. I disegni originali sono secretati; tuttavia si hanno ugualmente molte informazioni sui loro principali componenti costitutivi.
La canna era una normale canna d'arma antiaerea modificata, lunga 183 cm, con un diametro esterno di 165 mm e un calibro di 76 mm<ref>Cfr. Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 106. Secondo il sito [http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3 The Nuclear Weapon Archive] le canne non erano invece armi d'artiglieria modificate ma pezzi senza rigatura realizzati alla bisogna e con un calibro di 63,4 mm.</ref> e in grado di resistere a una pressione di 2 700 Bar. Le canne furono provate sparando per ciascuna due o tre colpi con proiettili da 90 kg e alla velocità di 300 m/s.
=== The Gadget ===
Era stato calcolato che l'attività fissile della massa critica di "Little Boy" durava in tutto 1,35 ms e che la prima parte della quale (di durata pari a 0,5 ms) avveniva durante l'avvicinamento del proiettile al bersaglio (e quindi ancor prima dell'unione delle due masse subcritiche)<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 106.</ref>. In caso di mancato avvio della reazione a catena, alcuni iniziatori "ABNER" in lega di berillio/polonio avrebbero funto da fonte di neutroni in grado di innescare esternamente la reazione<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 106.</ref>. Solo 0,7 kg dei 64,13 kg di uranio arricchito complessivamente contenuti nella bomba (pari all'1,1%) subirono la fissione nell'esplosione.
{{Vedi anche|The Gadget}}
[[File:Little boy internal components tradotto in italiano.jpg|right|300px|thumb|Spaccato della bomba e nomenclatura delle parti interne.]]
La prima bomba realizzata (chiamata con il nome in codice di "The Gadget", in [[lingua italiana|italiano]] "l'arnese") fu fatta esplodere con successo nel primo [[test nucleare]] (il "[[Trinity (test nucleare)|Trinity]]") nel deserto del [[New Mexico]] presso [[Jornada del Muerto]]. Tale dispositivo era un prototipo
Sebbene il disegno di "Little Boy" sia stato occasionalmente utilizzato in altri progetti sperimentali, in sostanza il suo progetto basato sul sistema di detonazione balistico, anche se era concettualmente molto semplice da sviluppare, venne comunque abbandonato quasi subito dato che, per ragioni di carattere tecnico, è meno efficiente di quello "a implosione" ed è anche meno sicuro.
servito a testare la
tecnologia basata sull'uso del [[plutonio]] come materiale fissile per la realizzazione delle prime [[armi nucleari]].
=== Little Boy ===
Una rottura accidentale della bomba, l'accelerazione prodotta dall'involontario sganciamento prima del tempo o la sua caduta in acqua avrebbe potuto infatti rilasciare dosi letali di radiazioni o, in casi estremi, produrre addirittura una detonazione involontaria<ref>Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997. p. 107.<br/>http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3</ref>.
{{Vedi anche|Little Boy}}
La seconda bomba costruita, la Mk.1 (nome in codice "Little Boy", in [[lingua italiana|italiano]] "ragazzino"), fu anche la prima [[arma nucleare]] della storia a essere stata utilizzata in un conflitto attraverso il bombardamento di [[Hiroshima]] durante gli ultimi giorni della [[seconda guerra mondiale]]. La bomba utilizzava l'[[uranio 235]] come materiale fissile. Contrariamente alle bombe al plutonio non venne effettuato alcun test con prototipo perché le caratteristiche del materiale fissile e la maggiore semplicità nella procedura di innesco dell'esplosione rendevano teoricamente prevedibile il successo dell'esplosione
=== Fat Man ===
I componenti di "Little Boy" furono inviati alla base dell'isola di Tinian (arcipelago delle Marianne) nell'Oceano Pacifico a partire dal mese di [[maggio]] del [[1945]], ossia ancora prima che fosse stato effettuato il "Trinity test"<ref>Ronald Clark. ''Il Progetto Manhattan'', in AA. VV. ''Storia della Seconda Guerra Mondiale''. Rizzoli-Purnell, 1967.<br/>David Elstein. ''La Decisione'', in AA. VV. ''Storia della Seconda Guerra Mondiale''. Rizzoli-Purnell, 1967.</ref>. L'incrociatore Indianapolis trasportò sull'isola le parti per costituire il corpo della bomba e il proiettile in due viaggi, il primo dei quali fu effettuato il [[16 luglio]] [[1945]] e il secondo dieci giorni dopo, mentre tre aerei C-54 portarono il bersaglio d'uranio il [[28 luglio]] [[1945]]. La bomba (denominata "L11") fu allestita, sempre sull'isola di Tinian, il [[31 luglio]] [[1945]].
{{Vedi anche|Fat Man}}
La terza bomba approntata fu la Model 1561 (Mk.2) dal criptonimo di "Fat Man" (in [[lingua italiana|italiano]] "uomo grasso", nome che per altro viene usato per indicare genericamente anche le prime bombe basate sul medesimo progetto) che, al pari di "Little Boy", trovò anch'essa un'applicazione militare come secondo e ultimo [[Arma nucleare|ordigno nucleare]] mai adoperato in combattimento con l'incursione su [[Nagasaki]] che pose termine al [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] data la resa del Giappone oramai in crisi e non in grado di reggere un ipotetico terzo attacco.
=== Il quarto dispositivo ===
L'uso della bomba fu pianificato prima per il [[1° agosto]] [[1945]] e in seguito per il [[3 agosto]] [[1945]] ma le cattive condizioni metereologiche impedirono il decollo del bombardiere in tal giorno. Il [[4 agosto]] [[1945]] fu stabilito di decollare due giorni dopo e così il giorno successivo la bomba fu caricata nella stiva del bombardiere pesante strategico delle [[United States Army Air Forces]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] ([[USAF]]) [[Boeing B-29 Superfortress|Boeing B-29-45-MO Superfortress]] (numero di serie 44-86292)<ref>http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3</ref> denominato "[[Enola Gay]]", chiamato così dal nome della madre del comandante del velivolo, il [[colonnello]] [[Paul Tibbets]] del [[509° gruppo composito]].
Non vi sono dettagli invece sulla quarta bomba ma Groves e Oppenheimer avevano avvisato il Dipartimento della Guerra statunitense di avere disponibile per il 12 agosto [[1945]] un ulteriore [[Nocciolo (arma nucleare)|nocciolo]] di [[plutonio]] (quello che venne poi soprannominato "''[[demon core]]''") con il quale predisporre eventualmente una seconda "Fat Man".
== Nella cultura di massa ==
Lo sgancio della bomba Mk.1 "Little Boy" sul centro della città [[Giappone|giapponese]] di [[Hiroshima]] avvenne dunque alle 8:15:17 ora locale (JST) del [[6 agosto]] [[1945]] dalla quota di 9 467 metri e la bomba esplose all'altezza predeterminata di 580 metri come calcolato da [[John von Neumann]] per sortire i maggiori effetti distruttivi. Il responsabile al puntamento, il colonnello [[Thomas Wilson Ferebee]], aveva preso di mira, attraverso il traguardo di puntamento di tipo Norden del bombardiere, il ponte a forma di "T" Aioi sul fiume Ota che venne mancato per meno di 250 metri.
Tra le più note pellicole riguardanti, in tutto o in parte, il Progetto Manhattan si possono annoverare le seguenti:
* ''[[La morte è discesa a Hiroshima]]'' (''The Beginning or the End''), [[Stati Uniti d'America]] [[1947]], regia di [[Norman Taurog]];
* ''[[La battaglia per la bomba atomica]]'' (''La Bataille de l'eau lourde''), [[Francia]]-[[Norvegia]] [[1948]], regia di [[Jean Dréville]] e [[Titus Viebe-Muller]];
* ''[[Il prezzo del dovere]]'' (''Above and Beyond''), [[Stati Uniti d'America]] [[1952]], regia di [[Melvin Frank]] e [[Norman Panama]];
* ''[[Gli eroi di Telemark]]'' (''The Heroes of Telemark''), [[Regno Unito|Gran Bretagna e Irlanda del Nord]] [[1965]], regia di [[Anthony Mann]];
* ''[[Enola Gay (film)|Enola Gay]]'' (''Enola Gay: the Men, the Mission, the Atomic Bomb''), film per la Tv, [[Stati Uniti d'America]] [[1980]], regia di [[David Lowell Rich]];
* ''[[I giorni dell'atomica]]'' (''Day One''), film per la Tv, [[Stati Uniti d'America]]-[[Canada]] [[1989]], col, regia di [[Joseph Sargent]], liberamente tratto dal libro di [[Richard Rhodes]] ''L'invenzione della bomba atomica'';
* ''[[L'ombra di mille soli]]'' (''Fat Man and Little Boy''), [[Stati Uniti d'America]] [[1990]], regia di [[Roland Joffé]];
* ''[[Hiroshima inferno di cenere]]'' (''Hiroshima: Out of the Ashes''), film per la Tv, [[Stati Uniti d'America]] [[1990]], regia di [[Peter Werner]];
* ''[[USS Indianapolis (film)|USS Indianapolis]]'' (''USS Indianapolis: Men of Courage''), [[Stati Uniti d'America]] [[2016]], regia di [[Mario Van Peebles]];
* ''[[Red Joan]]'', [[Regno Unito|Gran Bretagna e Irlanda del Nord]] [[2018]], regia di [[Trevor Nunn]];
* ''[[Le avventure di un matematico]]'', (''Geniusze''), [[Polonia]] [[2020]], regia di [[Thorsten Klein]];
* ''[[Oppenheimer (film)|Oppenheimer]]'', [[Stati Uniti d'America]] e [[Regno Unito|Gran Bretagna e Irlanda del Nord]] [[2023]], regia di [[Christopher Nolan]].
Molti anche i documentari, con una menzione speciale a:
L'energia liberata nell'esplosione era stata inizialmente calcolata tra i 12,5 e i 18 [[Chilotone|chilotoni]]. Pur tuttavia, per diversi anni non vi fu mai una stima precisa e la potenza valutata fu di volta in volta indicata tra i 12,5 e i 20 [[Chilotone|chilotoni]]<ref>Sono per i 20 chilotoni ad esempio:<br/>AA. VV. ''Voce Bomba Atomica'', in ''Enciclopedia Universo''. Istituto Geografico De Agostini, 1965.<br/>AA. VV. ''Voce Bomba Atomica'', in ''Enciclopedia Come Funziona''. Istituto Geografico De Agostini, 1978.<br/>Propendono invece per i 12,5 chilotoni:<br/>Lucio Caracciolo. ''Beati quelli che non si sono salvati'', ''la Repubblica (inserto "Repubblica 2000 Fisica")'', 1986.</ref>. Uno studio più accurato del [[2002]]<ref>http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.3</ref> ha accertato che, realisticamente, la potenza sviluppata fu di 16 [[Chilotone|chilotoni]].
* ''The Decision to Drop the Bomb'', documentario della NBC prodotto da Fred Freed e trasmesso nel 1965.
* ''Hanford'' (''Hanford Costruzione della bomba''), [[Stati Uniti d'America]] 2013, col., 58' - documentario sugli impianti e la città segreta nello stato di Washington fondata nel 1943 per la produzione del plutonio delle bombe di Alamogordo e Nagasaki e poi dell'arsenale atomico statunitense fino al 1963, di Nadine Jelsing, prodotto da Oregon Public Broadcasting e Oregon Historical Society nel 2013 (versione in italiano periodicamente trasmessa da Rai Storia).
Tra le serie televisive si possono annoverare:
A [[Hiroshima]] morirono istantaneamente per l'esplosione nucleare tra le 66 000 e le 78 000 persone e un numero simile è stato ferito. Un numero molto alto di persone sono morte nei mesi e negli anni successivi a causa delle radiazioni<ref>http://www.yale.edu/lawweb/avalon/abomb/mp10.htm<br/>http://avalon.law.yale.edu/20th_century/mp10.asp</ref> e molte donne incinte persero i loro figli o diedero alla luce bambini deformi.
* ''[[Oppenheimer (miniserie televisiva)|Oppenheimer]]'', [[miniserie televisiva]] di sette episodi prodotta dalla [[BBC]] nel [[1980]] e basata sulla vita di [[Robert Oppenheimer]] (interpretato da [[Sam Waterston]]);
* ''[[Nuclear Secrets]]'', [[miniserie televisiva]] di cinque più due episodi, [[Regno Unito|Gran Bretagna e Irlanda del Nord]] [[2007]], regia di [[Nat Sharman]];
*''[[Manhattan (serie televisiva)|Manhattan]]'', [[serie televisiva]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] ideata da [[Sam Shaw (sceneggiatore)|Sam Shaw]] e trasmessa per due stagioni, dal 27 luglio [[2014]] al 15 dicembre [[2015]], dalla rete [[televisione via cavo|via cavo]] [[WGN America]].
Per quanto invece concerne la musica, nel [[1985]] i [[Rush (gruppo musicale)|Rush]] hanno pubblicato il motivo ''Manhattan Project'', incluso nell'album ''[[Power Windows]]'', mentre il cantautore italiano [[Marco Ongaro]] ha scritto nel [[2004]] una canzone, inserita nella raccolta omonima, dal titolo ''Esplosioni nucleari a Los Alamos''. Nel 1980 gli [[Orchestral Manoeuvres in the Dark|OMD]] estrassero dall'album ''Organization'' il singolo ''Enola Gay''. Nel 2006 gli Iron Maiden pubblicano l'album A Matter of Life and Death che contiene il brano intitolato Brighter than a thousand suns che parla del Trinity Test; nel brano viene citato Robert Oppenheimer.
La detonazione di "Little Boy" è stata la prima esplosione nucleare della storia basata sull'uranio (il "Trinity test", come abbiamo visto, aveva infatti fatto uso di un'arma al plutonio). La bomba "Little Boy" era dunque un prototipo non provato e, ai fatti, il suo lancio su Hiroshima rappresentò quindi un vero e proprio test di funzionamento. I precedenti esperimenti di fissione controllata dell'uranio avevano permesso agli scienziati di confezionare un'arma senza la necessità di eseguire un vero test prima dell'utilizzo sul campo. Inoltre gli Stati Uniti non disponevano prima della fine del secondo conflitto mondiale di uranio arricchito in quantità sufficiente da poter realizzare una bomba all'uranio sperimentale prima dell'impiego di "Little Boy". Infine il materiale nucleare era molto costoso e quindi si preferiva non utilizzarlo per i test.
In ambito videoludico, il progetto Manhattan è citato nella saga di [[Metal Gear Solid]]: uno dei protagonisti, Otacon, si riferisce a suo nonno come uno dei partecipanti a tale progetto, e a suo padre che nacque il giorno del bombardamento di Hiroshima. Quest'ultimo, che non è altri che Huey Emmerich, è nato con una malformazione alla spina dorsale e alle gambe proprio per il coinvolgimento del padre nel progetto.
===Fat Man===
{{Infobox bomba
|Nome = Fat Man
|Immagine = Fat man.jpg
|Didascalia = Riproduzione in scala reale della bomba chiamata "Fat Man"
|Tipo = [[Bomba atomica]] [[Bomba aeronautica|aeronautica]]
|Impiego =
|Costruttore =
|Progettista =
|Anno_impostazione =
|Data_entrata_in_servizio = [[1945]]
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatori = {{Bandiera|USA 1912-1959}} [[United States Army Air Force]]
|Costo =
|Peso = 4 545 [[Chilogrammo|kg]]
|Lunghezza = 2,34 metri
|Altezza =
|Larghezza =
|Diametro = 1,52 metri
|Vettori =
|Gittata =
|Max_vel =
|Motore =
|Testata =
|Guida =
|Spoletta =
|Esplosivo = [[Plutonio]] ''weapon-grade''
|Note =
|Ref = http://nuclearweaponarchive.org/Nwfaq/Nfaq8.html#nfaq8.1.4
}}
La terza [[bomba atomica]] costruita fu la Model 1561 (Mk.2) dal nome in codice di "Fat Man" (in [[lingua italiana|italiano]] "uomo grasso", nome che per altro viene utilizzato per indicare genericamente anche le prime bombe nucleari basate sul medesimo progetto) che trovò anch'essa un'applicazione bellica come seconda arma nucleare utilizzata dalle [[United States Army Air Forces]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] durante la fine della [[seconda guerra mondiale]].
Un riferimento al progetto e alla bomba atomica è presente all'interno della miniserie a fumetti [[Watchmen]] di [[Alan Moore]] e [[Dave Gibbons]]; uno dei personaggi è soprannominato [[Dottor Manhattan]], con plausibile riferimento al fatto che il dottor Jonathan "Jon" Osterman (vero nome del supereroe) avrebbe acquisito i propri poteri in seguito a un incidente di laboratorio; la sua figura ricorderebbe dunque quella di [[Robert Oppenheimer|Oppenheimer]] (anch'egli fisico-ricercatore) e il suo incidente rifletterebbe i rischi legati alla sperimentazione atomica e subatomica. Nell'omonima [[Watchmen (film)|trasposizione cinematografica]], inoltre, i suoi poteri semi-divini non sono rappresentati solo in chiave positiva, ma altresì come armi di distruzione di massa (metafora allegorica del potenziale distruttivo messo a disposizione degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale e nella Guerra Fredda) e, in alcune scene, viene fatta allusione che un'eccessiva vicinanza fisica alla sua persona favorirebbe l'insorgenza di carcinomi (riferimento alle radiazioni e alla proliferazione di masse tumorali nelle zone sottoposte a nuclearizzazione).
Nella sua versione definitiva sviluppata nel dopoguerra (e denominata Mk.3), essa era lunga 2,34 metri, con un diametro di 1,52 metri, pesava 4 545 chilogrammi e aveva un potenziale di 19-23 [[Chilotone|chilotoni]].
Sempre a livello di citazioni, nell'episodio 22 della seconda stagione della serie ''[[The Big Bang Theory]]'', [[Leonard Hofstadter|Leonard]], alla prepotente affermazione di [[Howard Wolowitz|Howard]] secondo cui il suo progetto di gabinetto spaziale fa parte di informazioni "classificate" (ossia riservate), risponde ironicamente che lo è quanto il progetto Manhattan. Nella stessa serie, ci sono molti riferimenti al Progetto Manhattan. È citato anche nel telefilm Pretty Little Liars nell'episodio 5x02 da Ashley Marin, alla scoperta che Alison di Laurentis è viva. Una parte del progetto viene inoltre raccontata nel libro [[L'inverno del mondo]] di Ken Follett.
Dal punto di vista costruttivo, la Model 1561 Mk.2 "Fat Man" era una bomba grosso modo simile a "The Gadget".
== Note ==
La sfera di 140 centimetri di diametro intelaiata in duran era racchiusa in un involucro esterno aerodinamico a forma di cocomero a cui si erano aggiunti ulteriori componenti necessari per il carico, il trasporto, l'armamento e l'uso della bomba sul teatro di battaglia, come fusibili di sicurezza, sistema radar, cardini, coda stabilizzante in alluminio, barometro, orologi, antenna ecc.
Schema della bomba:
{| border="0"
|
[[Immagine:Implosion Nuclear weapon tag.svg|300px|center]]
|
#
#
#
#
#
#
|}
Elenco dei componenti principali della bomba:
{| border="0"
|
[[Immagine:Fatman inner1.png|300px|center]]
|
#Fusibili di sicurezza
#Antenna radar
#Batteria utilizzata dai detonatori per produrre l'esplosione
#''X-Unit'', unità che gestisce i detonatori
#Cardini per spostare la bomba
#Esplosivo a forma pentagonale (12 unità intorno al nucleo, formato da esplosivo veloce e lento)
#Esplosivo a forma esagonale (20 unità intorno al nucleo, formato da esplosivo veloce e lento)
#Coda stabilizzante (in alluminio)
#Intelaiatura di Dural 140 cm di diametro
#Coni contenenti il nucleo
#Celle esplosive (esplosivo veloce e lento)
#Materiale nucleare (vedi la figura sopra per dettagli sugli strati interni)
#Piastra con gli strumenti (radar barometro e orologi)
#Collettore Barotube
|}
Il [[9 agosto]] [[1945]] alle 11:02 ora locale la bomba Model 1561 "Fat Man" fu sganciata dal bombardiere [[Boeing B-29 Superfortress|B-29]] denominato "[[BOCKSCAR]]" (dello stesso reparto dell'"[[Enola Gay]]") pilotato dal maggiore [[Charles Sweeney]] sullo stabilimento [[Mitsubishi]] della città di [[Nagasaki]] in [[Giappone]]. Questa città era in realtà l'obiettivo alternativo; quello primario, la città di [[Kokura]], era infatti coperto dalle nubi. La bomba esplose a un'altezza di 550 metri sulla città e sviluppò una potenza di 25 [[Chilotone|chilotoni]] (equivalente a 105 T[[Joule|J]]), una potenza dunque molto più elevata di quella della bomba "Little Boy" che esplose tre giorni prima su [[Hiroshima]] ma, dato che Nagasaki era costruita su un terreno collinoso, il numero di morti fu inferiore a quelli prodotti dalla prima bomba. Tra i 20 000 e i 39 000 abitanti della città perirono all'istante e si stima che circa 25 000 furono i feriti<ref>http://www.yale.edu/lawweb/avalon/abomb/mp10.htm</ref>. Molte migliaia di persone morirono in seguito per le radiazioni.
Gli [[Stati uniti d'America]] produssero un numero ridotto di bombe di tipo "Fat Man" dopo la guerra. Queste bombe erano infatti molto delicate e non adatte per una lunga conservazione. Il progetto venne ripreso dalla bomba "MK 4 Fat Man" che era simile nel principio ma progettata per essere accumulata per lunghi periodi, adatta a un utilizzo anche per non esperti e dotata di un sistema di detonazione molto più sicuro ed efficiente (era basato su 60 punti di implosione rispetto ai 32 della bomba "Fat Man").
===Il quarto ordigno===
Non vi sono dettagli invece sulla quarta bomba ma [[Leslie Groves|Groves]] e [[Robert Oppenheimer|Oppenheimer]] avevano avvisato il Dipartimento della Guerra di avere disponibile per il [[12 agosto]] [[1945]] un ulteriore "nocciolo" di plutonio, con il quale poter allestire eventualmente una seconda "Fat Man".
==Il bombardamento atomico del Giappone==
La scelta di utilizzare bersagli civili anziché militari è stata spesso criticata. Da una parte i militari statunitensi erano ansiosi di utilizzare le bombe atomiche sulle città per poter verificare al meglio le potenzialità di un ordigno nucleare sul campo di battaglia, dall'altra c'è da rimarcare che gli USA stavano già portando avanti una politica di massicci attacchi incendiari su obiettivi civili in Giappone. Durante questi attacchi il 20% degli esplosivi aveva lo scopo di spezzare le strutture di legno degli edifici mentre il restante 80%, composto da piccole bombe incendiarie, dava fuoco alle città. Tali ''raid'' distrussero completamente molte città giapponesi (compresa [[Tokyo]]) ancor prima dell'utilizzo di armi atomiche. Questi tipi di bombardamenti vennero condotti a causa del fatto che l'industria giapponese era estremamente dispersa tra gli edifici civili, con tante piccole fabbriche a conduzione familiare operanti in mezzo alle abitazioni.
Sugli effettivi risultati ottenuti con il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki i pareri sono discordi. Secondo Franco Bandini il debutto militare dell'energia atomica si risolse in un sostanziale fiasco poiché le prestudiate condizioni nelle quali avvennero i due lanci furono quelle ideali e pressocché irripetibili di un laboratorio. In particolare Bandini sottolinea che l'attacco potè avvenire in quanto non vi era nessun contrasto antiaereo, la popolazione era impreparata e per motivi squisitamente urbanistici: le città giapponesi erano altamente incendiabili, essendo prive o quasi di edifici in cemento, e gli stessi incendi furono appiccati più dalle tipiche stufe a carbonella giapponesi che dall'onda termica dell'esplosione nucleare. Tutto questo, sempre secondo Bandini, non sarebbe potuto assolutamente accadere invece a una città tedesca, francese o italiana<ref>Franco Bandini. ''L'estate delle tre tavolette''. Iuculano, 1995. p. 190.</ref>.
{{Vedi anche|Bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki}}
==Film e canzoni sul Progetto Manhattan==
Tra le più note pellicole riguardanti il Progetto Manhattan si possono annoverare le seguenti:
*''[[Il prezzo del dovere]]'' (''Above and Beyond''), [[USA]] [[1952]], b/n, 122', regia di [[Melvin Frank]] e [[Norman Panama]];
*''[[I giorni dell'atomica]]'' (''Day One''), [[1989]], regia di [[Joseph Sargent]], liberamente tratto dal libro di [[Richard Rhodes]] ''L'invenzione della bomba atomica'';
*''[[L'ombra di mille soli]]'' (''Fat Man and Little Boy''), [[USA]] [[1990]], col, 126', regia di [[Roland Joffé]].
Per quanto invece concerne la musica, nel [[1985]] i [[Rush]] hanno pubblicato la canzone ''Manhattan Project'', inclusa nell'album ''[[Power Windows]]''.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{citaCita libro|autore = Paolo | Cacace |titolo = L'atomica europea|editore 2004|= Fazi Editore (numero 82 della collana "Le terre/Interventi 82") |città = Roma|anno = 2004|capitolo = Nascita e fine di un monopolio (1945-1955) - Spie vere e presunte, |pp ed=1 | pagine=pp. 7-8.}} |ISBN = 88-8112-526-9.}}
* {{Cita libro|autore = Henry De Wolf Smyth|titolo = Atomic Energy for Military Purposes. The Official Report on the Development of the Atomic Bomb Under the Auspices of the United States Government, 1940-1945|url = https://archive.org/details/atomicenergyform0000smyt_f9u2|editore = Stanford University Press|città = Stanford|anno = 1989|lingua = inglese|ISBN = 0-8047-1721-4|cid = Henry De Wolf Smyth}}
*{{cita libro| Martin | Cruz Smith | Los Alamos| 1986| Mondadori |}}
* {{citaCita libro|autore = Richard |P. Feynman |titolo = «Sta scherzando, Mr. Feynman!» Vita e avventure di uno scienziato curioso|editore = 1988Zanichelli|anno Le= Ellissi2007|ISBN = 978-88-08-06627-5|}}cid ISBN= 8808037185Richard P. Feynman}}
* {{Cita libro|curatore = Charles Frank|titolo = Operazione Epsilon. Gli scienziati della Germania nazista e la bomba atomica|editore = Selene Edizioni|città = Milano|anno = 2006|ISBN = 88-7894-099-2|cid = Charles Frank (a cura di)}}
*{{cita libro| Robert | Jungck | Gli apprendisti stregoni| 1971| Einaudi | Torino}}
* {{Cita libro|autore = Gregg Herken|titolo = Brotherhood of the Bomb. The Tangled Lives and Loyalties of Robert Oppenheimer, Ernest Lawrence and Edward Teller|url = https://archive.org/details/brotherhoodofbom0000herk_v0x5|editore = Henry Holt and Co.|città = New York|anno = 2002|lingua = inglese|ISBN = 0-8050-6588-1|cid = Gregg Herken}}
*{{cita libro| Pierre François | Lacenaire | Operazione Epsilon. Memorie|| Selene Edizioni | Milano|}}
* {{Cita libro|autore = Robert Jungk|titolo = Gli apprendisti stregoni. Dilemmi e contraddizioni degli scienziati nucleari|editore = Pgreco|anno = 2016|ISBN = 978-88-6802-132-0|cid = Robert Jungk}}
*{{cita libro| Stefania | Maurizi | Una bomba, dieci storie. Gli scienziati e l'atomica| 2004| Bruno Mondadori | Milano}} ISBN 8842490369.
* {{Cita libro|autore = William L. Laurence|titolo = Men and Atoms. The Discovery, the Uses and the Future of Atomic Energy|url = https://archive.org/details/menatomsdiscov00laur|editore = Simon and Schuster|città = New York|anno = 1959|lingua = inglese|cid = William L. Laurence}}
*{{cita libro| Maurizio | Orlandi (a cura di) | Il Guinnes dei primati 1994| 1993| Arnoldo Mondadori Editore | Milano| capitolo=10 La società - Forze armate e difesa - Bombe, | ed=1 | pagine=p. 273.}} ISBN 88-04-37412-8.
* {{Cita libro|autore = Stefania Maurizi|titolo = Una bomba, dieci storie. Gli scienziati e l'atomica|url = https://archive.org/details/unabombadiecisto0000maur|editore = Mondadori Bruno|città = Milano|anno = 2004|ISBN = 88-424-9036-9|cid = Stefania Maurizi}}
*{{cita libro| Richard | Rhodes | L'invenzione della bomba atomica|| Rizzoli |}}
* {{Cita libro|curatore = Maurizio Orlandi|titolo = Il Guinnes dei primati 1994|editore = Arnoldo Mondadori Editore|città = Milano|anno = 1993|capitolo = 10 La società - Forze armate e difesa - Bombe|p = 273|ISBN = 88-04-37412-8|cid = Maurizio Orlandi (a cura di)}}
*{{cita libro| M. | Rouché | Oppenheimer e la bomba atomica| 1966| Editori Riuniti | Roma}}
* {{Cita libro|autore = Richard Rhodes|titolo = L'invenzione della bomba atomica. 6 agosto 1945: l'inizio di una nuova era|editore = Rizzoli (collana "Storica")|città = Milano|anno = 2005|ISBN = 88-17-00719-6|cid=Richard Rhodes}}
*Angelo Todaro. ''Arma totale''. Italia editrice, 1997.
* {{Cita libro|autore = Stephen I. Schwartz|titolo = Atomic Audit. The Costs and Consequences of U.S. Nuclear Weapons Since 1940|editore = Brookings Institution Press|città = Washington D.C.|anno = 1998|lingua = inglese|ISBN = 0-8157-7773-6}}
*AA. VV. ''Storia della Seconda Guerra Mondiale''. Rizzoli-Purnell, 1967.
* {{Cita libro|autore = Angelo R. Todaro|titolo = Arma totale. Dovevano studiare l'energia nucleare invece inventarono la bomba atomica|editore = Italia Editrice|anno = 2006|ISBN = 88-95038-02-9|cid = Angelo R. Todaro}}
*{{cita libro| Henry | De Wolf Smyth | Atomic Energy for Military Purposes. The Official Report on the Development of the Atomic Bomb under the Auspices of the United States Government. 1940-1945| 1945| Princeton University Press | Princeton| lingua=inglese}}
* {{Cita libro|autore = Giampaolo Valdevit|titolo = La guerra nucleare. Da Hiroshima alla difesa antimissile|editore = Ugo Mursia Editore (collana "Testimonianze fra cronaca e storia")|città = Milano|anno = 2010|ISBN = 978-88-425-4403-6|cid=Giampaolo Valdevit}}
*{{cita libro| Gregg | Herken | Brotherhood of the Bomb. The Tangled Lives and Loyalties of Robert Oppenheimer, Ernest Lawrence and Edward Teller| 2002| Henry Holt and Co. | New York| lingua=inglese}} ISBN 0805065881.
* Michelangelo De Maria. ''Fermi: un fisico da via Panisperna all'America'', ''Le Scienze - I grandi della scienza'', 2004, 6, 8, 76-77.
* Stefania Maurizi. ''Il segretomio delno disegno con l'idea dellall'atomica. Intervista ada HansJoseph BetheRotblat'', ''[[La Stampa]]'' (insertosupplemento "[[Tuttoscienze]]"), 102 dicembreottobre 20032002 [http://www.castfvg.it/articoli/varie/ricerca/bethe_hansrotblat_joseph.htm (testo)]
* Stefania Maurizi. ''I segreti di Ted Hall, la spia che aiutò l'URSS. Intervista a Joan Hall'', ''[[La Stampa]]'' (insertosupplemento "[[Tuttoscienze]]"), 27 agosto 2003 [http://www.castfvg.it/articoli/varie/ricerca/hall_joan.htm (testo)]
* Stefania Maurizi. ''Il miosegreto nodel alldisegno con l'idea dell'atomica. Intervista aad JosephHans RotblatBethe'', ''[[La Stampa]]'' (insertosupplemento "[[Tuttoscienze]]"), 210 ottobredicembre 20022003 [http://www.castfvg.it/articoli/varie/ricerca/rotblat_josephbethe_hans.htm (testo)]
* {{en}} Robert Oppenheimer, ''Saturday Review of Literature'', 24 novembre 1945, p. 10
== Voci correlate ==
{{Div col}}
*[[Bombardamento strategico]]
* [[509th Operations Group]]
*[[Fallout nucleare]]
* [[GuerraAccordo nuclearetripartito]]
* [[Air Force Nuclear Weapons Center]]
*[[Lawrence Livermore National Laboratory]]
* [[OperazioneArmi Alsosnucleari]]
* [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki]]
*[[Programma nucleare giapponese]]
* [[Bombardamento strategico]]
*[[Programma nucleare sovietico]]
* [[Kirtland Air Force Base]]
*[[Programma nucleare tedesco]]
* [[Lawrence Livermore National Laboratory]]
* [[Lettera Einstein-Szilárd]]
* [[Operazione Alsos]]
* [[Partecipanti al Progetto Manhattan]]
* [[Programma atomico sovietico]]
* [[Programma nucleare militare britannico]]
* [[Programma nucleare militare giapponese]]
* [[Programma nucleare militare tedesco]]
* [[Spionaggio nucleare]]
* [[Trinity (test nucleare)]]
* [[Tube Alloys]]
{{Div col end}}
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commonspreposizione=Manhattan Projectsul}}
{{Interprogetto|commons=Trinity test}}
{{interprogetto|commons=Little Boy}}
{{interprogetto|commons=Fat Man}}
{{interprogetto|commons=Nuclear_weapons}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.atomicmuseum.com/tour/manhattanproject.cfm National Atomic Museum - The Manhattan Project]
*[http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=33.3N,106.9W+&ie=UTF8&ll=33.67764,-106.476059&spn=0.080425,0.138702&t=h&z=13&om=1 Sito del Trinity test su Google Maps]
{{Armi nucleari}}
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{{Guerra nucleare}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|armi|energia nucleare|seconda guerra mondiale|storia}}
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