Locomotiva FS E.656: differenze tra le versioni

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{{C|Gli articoli da Ferrovie.info non sono [[Wikipedia:Fonti attendibili|fonti attendibili]], in quanto scritti in modo non professionale.|ferrovie|ottobre 2021}}
{{Box treno/Elettrico
|Nome = FS E.656- / E.655
|Immagine=Locomotiva E656-569.jpg
|Didascalia=E656.569 presso [[Roma Termini]], [[2 giugno]] [[2006]]
}}
{{Box treno/Dati costruzione
|Anno_Progettazione = [[1973]] - [[1975]]
|Anno_Costruzione = [[1975]]-[[1989]]
|Anni_di_Esercizio = [[1975]] - oggi (riqualificate dal [[19892025]] (salvo treni storici o servizi speciali)
|Quantità_Prodotta = 461 mezzi in 6 serie
|Costruttore = [[Casaralta S.p.A.(azienda)|Officine Casaralta]], Officine [[Officine Meccaniche Reggiane]], [[Sofer (azienda)|SOFER]], [[Tecnomasio Italiano Brown Boveri|TIBB]]<br> componentistica/>Componentistica [[Ercole Marelli (azienda)|Ercole Marelli]], [[Ansaldo]], [[Asgen]], [[Italtrafo]], [[Officine Meccaniche Casertane|Officine Casertane]]
}}
{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento =
|DimensioniLunghezza = {{M|18290|ul x 3000 x 3800= mm}}
|Larghezza = {{M|3000|ul = mm}}
|Capacità=
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|Piano_del_Ferro=
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|Passo_tra_carrelli=5.200 mm
|Piano_del_Ferro =
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|Passo_dei_carrelli = {{M|2850|ul = mm}}
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|Peso_In_Servizio = {{M|120|ul = t}}
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|Peso_Aderente =
|Peso_Vuoto =
}}
{{Box treno/Motrice
|Rodiggio = Bo'Bo'Bo'
|Diametro_Ruota =1.250 mm{{M|1250|ul = mm}}
|Distribuzione =
|Rapporto_di_trasmissione =E656 E.656: 28/61 <br /> E.655: 23/66.
|Potenza_Massima = (su 12 motori)<br />{{M|4800|ul 4.800= kW }}
|Potenza_Continuativa = 4.200{{M|4200|ul kW= kW}}
|Sforzo_Trazione_Massimo = Prototipi: {{M|249[[Newton|ul = kN]]}}
|Sforzo_Avviamento =
|Velocità_Massima =E656 E.656: {{M|160 |ul=km/h}} (limitata a 150) km/h<br /> E.655: {{M|120 |ul=km/h}}
|Alimentazione =3 k[[Volt{{M|3000|ul = V]]}} [[corrente continua|cc=]], 1,5 k[[Volt{{M|1500|ul = V]]}} [[corrente continua|cc=]]
|Autonomia=
}}
{{Box treno/Chiusura}}
Le '''E.656'''/'''E.655''' ''Caimano'' sono [[locomotiva|locomotori]] elettrici pesanti articolati ad uso passeggeri (i primi) o merci (i secondi) sviluppati per le [[Ferrovie dello Stato]] negli [[anni 1970|anni '70]] e tuttora circolanti.
Devono il loro nome al concorso lanciato dalla rivista specializzata "L'eco della rotaia", dal quale deriva lo stesso logo, un caimano verde-giallo in corsa, apposto secondo l'uso di allora sul lato della cabina.
 
Le '''E.656''' e '''E.655''' sono [[locomotiva|locomotive]] elettriche a cassa articolata progettate sia per la parte meccanica che per quella elettrica dall'Ufficio Studi Locomotive del Servizio Materiale e Trazione dell'allora [[azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato]].<ref>{{Cita|Pautasso|p. 14|elledi20|titolo = FS-Italia. Locomotive elettriche E 656}}.</ref>
Sono composti da due semicasse accoppiate con 3 [[carrello (ferrovia)|carrelli]] a 2 assili, mossi da 12 [[motore elettrico|motori]] a [[corrente continua]] da 400 [[Watt|kW]] ognuno. A seconda delle versioni sono presenti due motoalternatori oppure uno o due [[convertitore statico|convertitori statici]].
 
Sono composte da due semicasse accoppiate con 3 [[carrello (ferrovia)|carrelli]] a 2 assili, mossi da 12 [[Macchina in corrente continua|motori in corrente continua]] (6 motori doppi tipo 82-400) da {{M|400|ul = kW}} ognuno. A seconda delle versioni sono presenti due [[motoalternatori]] oppure uno o due [[convertitore statico|convertitori statici]].
Si tratta degli ultimi mezzi costruiti con il [[rodiggio]] a tre carrelli e semicasse articolate, tipico di diverse famiglie di mezzi italiane, come [[Locomotiva FS E.636|E.636]], [[Locomotiva FS E.646|E.645]], [[Locomotiva FS E.646|E.646]], per risolvere il problema delle linee con molte curve e di raggio ridotto; il passo rigido del veicolo veniva drasticamente ridotto, rendendo i mezzi meno aggressivi verso la [[rotaia]].
 
Si tratta degli ultimi mezzi costruiti con il [[rodiggio]] a tre carrelli e semicasse articolate, tipico di diverse famiglie di mezzi italiane, come le locomotive [[locomotiva FS E.636|E.636]], [[Locomotiva FS E.646|E.645]] ed [[Locomotiva FS E.646|E.646]], per risolvere il problema delle linee con molte curve e di raggio ridotto: il passo rigido del veicolo era drasticamente ridotto, rendendo i mezzi meno aggressivi verso la [[Binario ferroviario#Le rotaie|rotaia]].
==Storia==
Nei primi anni settanta le Ferrovie dello Stato italiane attraversavano un periodo di riorganizzazione del parco macchine. Le locomotive di prima generazione per viaggiatori (come le [[Locomotiva FS E.428|E.428]]) erano ormai abbondantemente obsolete dopo 40 anni di servizio, mentre le più recenti [[Locomotiva FS E.646|E.646]] stavano via via diventando insufficienti all'aumentato servizio passeggeri. Infatti l'aumento del numero di treni pendolari aveva spinto i vertici della direzione tecnica a riassegnare una parte delle E.646 ai [[treno|treni]] [[Carrozza vicinale a piano ribassato|navetta]], sottraendole ai treni passeggeri più "impegnativi".
Nonostante il successo delle nuove [[Locomotiva FS E.444|E.444]], veloci e potenti, occorreva avere in breve tempo delle nuove motrici caratterizzate da una [[potenza (fisica)|potenza]] maggiore, da [[velocità]] massime medio alte e da circuiti di comando moderni anche con uso di elettronica al posto dei vecchi sistemi elettromeccanici. Tutto questo cercando di mantenere la più grande semplicità possibile. Per evitare le incertezze della sperimentazione e i tempi lunghi si preferì ripiegare su una totale revisione del progetto collaudatissimo delle E.645-646 modernizzandolo e rendendolo più funzionale alle nuove necessità.
 
Le locomotive E.656 ed E.655 sono soprannominate "Caimano". Devono il loro nome al concorso lanciato nel numero di febbraio del [[1976]] dal mensile aziendale delle [[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]] ''Voci della rotaia.'' Il nome fu scelto da una giuria presieduta dall'allora direttore generale ing. [[Lucio Mayer]] fra le diverse centinaia di proposte ricevute. Il premio di 200.000 ₤ previsto dal concorso fu vinto dal ferroviere Ernesto Pillittieri di [[Udine]] che fu estratto a sorte tra i 16 proponenti il nome. Il logo della locomotiva, un caimano verde-giallo in corsa, fu disegnato da Ugo Uva, grafico del reparto mostre delle ferrovie ed era apposto, secondo l'uso dell'epoca, sul lato della cabina.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Vittorino Sermarini|titolo=Perchè Caimano?|rivista=Voci della rotaia|volume=Anno XIX|numero=luglio 1976|url=https://www.archiviofondazionefs.it/it/Periodici/li/d360e7e7c962191e0990f061273edd79ea4d2c5f/libraryVolume?q=%3aname-asc%3alibraryVolume%3a6397bfcc94b3daf6142e1dd3cae1efb956e6ce67&text=&viewMode=Booklet&bookletStartingPage=245&page=0&show=Page}}</ref>
Essendo destinate al traino di treni pesanti anche in linee a grande pendenza, e date le richieste tecniche in fatto di attrezzature, le E.656 avrebbero dovuto avere una [[massa (fisica)|massa]] superiore alla media, e molto spazio interno per l'alloggiamento degli impianti. Le cabine alle estremità furono previste in posizione avanzata, quasi a sbalzo.
Con 120 tonnellate nella versione definitiva, le E.656 erano del 30% circa più pesanti rispetto alle E.444.
I limiti del progetto a due semicasse si manifestarono presto in quanto si innescavano dei moti oscillatori e di serpeggio non facilmente controllabili. In seguito alle prove la velocità prevista di 160 km/h si rivelò una chimera, e le E.656 vennero limitate a 150 km/h.
 
==Tecnica Storia ==
[[File:Andora staz ferr E.656.jpg|thumb|left|upright=1.4|La locomotiva E.656.417 (successivamente riclassificata E.655.417) in transito alla vecchia stazione di Andora, in testa ad un treno internazionale, anno [[1988]].]]
All'entrata in servizio, alla fine del [[1975]], le E.656 si dimostrarono buoni mezzi, in grado di svolgere egregiamente qualunque compito.
 
Nei primi anni settanta le [[Ferrovie dello Stato Italiane]] attraversavano un periodo di riorganizzazione del parco macchine. Mentre era in atto la conversione in corrente continua delle ultime linee trifase piemontesi, le locomotive di prima generazione per viaggiatori (come le [[Locomotiva FS E.428|E.428]]) erano ormai abbondantemente obsolete, con 40 anni di servizio, mentre le più recenti [[Locomotiva FS E.646|E.646]] stavano diventando insufficienti a causa dell'incremento del numero di passeggeri. Infatti l'aumento del numero di treni pendolari aveva spinto i vertici della direzione tecnica a riassegnare una parte delle [[Locomotiva FS E.646|E.646]] ai treni navetta, sottraendole ai treni passeggeri di lunga tratta.
Soltanto recentemente, dopo anni di prove e dopo l'introduzione degli smorzatori antiserpeggio (dotazione man mano estesa a tutto il gruppo) è stato per un breve periodo autorizzato di nuovo l'aumento a 160 km/h della velocità massima.
Le prime macchine entrarono in servizio tra la fine del 1975 e il 1976 consentendo di sopperire alla mancanza di motrici (causata dalla trasformazione delle E 646 per servizi navetta) e di aumentare il numero delle locomotive assegnate ai servizi passeggeri sulle linee principali, permettendo una razionalizzazione del servizio.
Già nel 1975 vennero ordinata una seconda ed una terza serie, dato che la realizzazione a breve scadenza delle locomotive elettroniche non era ipotizzabile, seguite poi da altre tre serie fino a portare il totale di mezzi circolanti a 459 mezzi, un numero di tutto rispetto.
Durante gli anni si sono susseguite varie ordinazioni fino ad arrivare alla sesta serie, conclusa nel [[1989]].
 
Nonostante il successo delle nuove [[Locomotiva FS E.444|E.444]] "Tartaruga", veloci e potenti, occorreva avere in breve tempo delle nuove motrici caratterizzate da una [[potenza (fisica)|potenza]] maggiore, da [[velocità]] massime medio alte e da circuiti di comando moderni anche con uso di elettronica al posto dei vecchi sistemi elettromeccanici. Tutto questo cercando di mantenere la massima semplicità possibile. Per evitare le incertezze ed i lunghi tempi della sperimentazione si preferì ripiegare su una totale revisione del progetto collaudatissimo delle [[Locomotiva FS E.646|E.645 ed E.646]] modernizzandolo e rendendolo più funzionale alle nuove necessità.
Ogni serie era caratterizzata da differenze più o meno grandi, frutto del costante aggiornamento tecnologico derivante dalle rapide innovazioni diffusesi tra il [[1970]] e il [[1990]]. Con l'ultima serie e il refit delle vecchie serie venne aggiunto il sistema antiserpeggio al carrello, e il limite di velocità venne riportato a 160 km/h per un breve periodo poi riportato ai 150 km/h delle consorelle delle serie precedenti.
[[Immagine:E656 300 at Aulla station.jpg|thumb|300px|right|E.656.300 in livrea originale presso la stazione di [[Aulla]] (MS).]]
[[Immagine:E.655.413 - Monza.jpg|thumb|300px|right|E.655.413 in transito nella [[stazione di Monza]].]]
*'''Prima serie''' (E.656.001-104): con due motoalternatori
*'''Seconda serie''' (E.656.201-251): a telaio irrobustito, unico convertitore da 180 k[[Volt|V]][[Ampere|A]] 450Vca 60Hz trifase
*'''Terza serie''' (E.656.252-307): a telaio irrobustito, con due motoalternatori
*'''Quarta serie''' (E.656.159-200): a telaio irrobustito, fanali maggiorati, unico convertitore da 180 kVA, riadattato per l'interoperabilità su linee francesi (1500 V)
*'''Quinta serie''' (E.656.401-550): a telaio irrobustito, fanali maggiorati, doppio convertitore ARSA da 120 kVA, sabbiere ridotte, vetri anteriori modificati con cornice in gomma al posto del telaino
*'''Sesta serie''' (E.656.551-608): a telaio e cabina irrobustiti, fanali maggiorati, doppio convertitore da 120 kVA, sabbiere ridotte, vetri anteriori modificati con cornice in gomma al posto del telaino, respingenti piani, carrelli con antiserpeggio, asole per sollevamento in cantiere, centralina elettronica ''Delfina'' e sistema di telecomando a 78 poli con supporto per doppia trazione.
Tutte le serie hanno 12 motori, con trasmissione ad albero cavo. I motori possono essere inseriti in diverse configurazioni, per regolare la trazione.
 
Essendo destinate al traino di treni pesanti, anche su linee a grande pendenza, e date le richieste tecniche in fatto di attrezzature, le E.656 avrebbero dovuto avere una [[massa (fisica)|massa]] superiore alla media, e molto spazio interno per l'alloggiamento degli impianti. Le cabine alle estremità furono previste in posizione avanzata, quasi a sbalzo. Con 120 tonnellate nella versione definitiva, le E.656 erano del 30% circa più pesanti rispetto alle [[Locomotiva FS E.444|E.444]]. I limiti del progetto a due semicasse si manifestarono presto in quanto si innescavano dei moti oscillatori e di serpeggio non facilmente controllabili. In seguito alle prove, la velocità prevista di 160&nbsp;km/h si rivelò una chimera, e le E.656 vennero limitate fino a 150&nbsp;km/h, un risultato che ad ogni modo non ne pregiudicò l'utilizzo al traino di composizioni di convogli a media e lunga percorrenza al di fuori del rango di categoria rapidi.
Per FS esistono solamente 3 serie di E656: la prima comprendente gli E.656.001-104, gli E.656.159-199 e gli E.656.201-307, la seconda gli E.656.401-550 e la E.656.200 e la terza gli E.656.551-608.
L'E.656.200 fu trasformata da un singolo convertitore a due ARSA: essa funge da prototipo per gli E.656.401-550.
 
Dopo varie migliorie ed aggiornamenti a partire dai primi anni duemila la gran parte delle unità del gruppo perse la livrea d'origine Grigio Perla e Blu Orientale per adottare lo schema di cromia [[Livrea XMPR|XMPR]], in conformità al parco mezzi di [[Trenitalia]]. Successivamente tutte le macchine della serie furono dotate del [[Sistema Controllo Marcia Treno|sistema elettronico di controllo marcia treno (SCMT)]].
Dal 1998 è cominciato un progetto di riconversione da E.656 a '''E.656c''' (c sta per ''cargo''), poi rinominate '''E.655''' secondo la tradizione di avere l'ultima cifra dispari per i mezzi assegnati ai merci.<ref>{{cita web|url=http://www.e656.net/e655.php |titolo=Da E656 a E655, i Kaimani da fatica |editore=e656.net |accesso=02-07-2009}}</ref>
I ''Caimani'' trasformati hanno visto limitata la loro velocità alla comunque ragguardevole cifra di 120 km/h con l'accorciamento del [[rapporto di trasmissione]] da 28/61 a 23/66.
Le E.655 sono macchine talmente prestanti anche dopo la riconversione da essere assegnate come "supplenti" di emergenza anche a treni passeggeri.
 
Nell'aprile 2010 la prima macchina del gruppo, la E.655.101, venne demolita per accantonamento<ref>{{cita web|url = https://www.ferrovie.it/portale/articoli/2678|titolo = Cala il sipario sulla E.655.101|autore = Emiliano Maldini|data = 23 aprile 2010|accesso = 30 novembre 2021}}</ref> mentre il 19 aprile [[2013]], con l'uscita dalle Officine Grandi Riparazioni di Foligno della E.655.549, si sono concluse le revisioni ordinarie di entrambi i gruppi E.656/E.655<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Angelo Nascimbene|titolo = I Caimani oggi|rivista = Tutto treno|numero = 302|mese = dicembre|anno = 2015|pp = 20-21, cit p. 20}}</ref><ref>{{cita web|url = https://www.ferrovie.it/portale/articoli/3210|titolo = Concluse le revisioni per le E.656|autore = Giancarlo Scolari|data = 4 maggio 2013|accesso = 30 novembre 2021}}</ref>, nonostante un ultimo epilogo nel [[2016]], quando la E.656.570, rimasta coinvolta in un incidente con un TIR, è stata sottoposta a una revisione straordinaria con annessa ripellicolatura.
Un certo numero di E.656 è stato assegnato alla regione Sicilia, mentre sul continente sono state parzialmente soppiantate dalle [[Locomotiva FS E.402A|E.402A]], [[Locomotiva FS E.402B|E.402B]] e dalle [[Locomotiva FS E.444|E.444]]. Nonostante l'assegnazione, le E.656 non possono circolare su tutte le tratte a causa dell'elevato peso per asse che le rende inadatte alle linee più vecchie.
 
Con il ritorno al servizio universale delle locomotive [[Locomotiva FS E.402B|E.402B]], fino al [[2017]] in turno al servizio [[Frecciabianca]], le E.656 sono state mano a mano distolte dai servizi [[InterCity (Italia)|Intercity Giorno]] e [[InterCity (Italia)|Intercity Notte]] ancora loro affidati ed accantonate (le ultime unità hanno prestato regolare servizio in [[Sicilia]] fino al settembre [[2020]] dove sono state sostituite dalle [[Locomotiva FS E.464|E.464]] appositamente attrezzate).<ref>Di Paolo Gangemi, Ultimi servizi Intercity per le E.656 di Trenitalia, Ferrovie.it, 15 giugno 2020.</ref> Contestualmente, alcune E.656, nonostante la veneranda età e il ragguardevole numero di Km percorsi hanno continuato a svolgere, assieme alle E.655, il traino di treni merci o di materiale destinato alla demolizione (incluso il ruolo di locomotive di soccorso o per il trasferimento di carrozze tra depositi e i siti di riparazione).
Attualmente nessuna delle locomotive E.656 di Trenitalia ha una velocità di targa superiore a 150 km/h nonostante gli ammortizzatori antiserpeggio. Ciò si può evincere dalla Tabella 27 della Prefazione Generale all'Orario di Servizio (Pubblicazione tecnica normativa di RFI)
 
Al [[2024]] un modesto numero di esemplari continuava l'attività per servizi di scorta più vari lungo la rete, mentre dal [[2025]] restano in servizio solo le unità rilevate da [[Fondazione FS|Fondazione FS Italiane]], utilizzate nell'ambito dei treni storici o per i convogli espressi svolti da [[FS Treni Turistici Italiani|Treni Turistici Italiani]].
==Incidenti==
{{F|trasporti|maggio 2008}}
Nella sua carriera, il gruppo E.656 è stato coinvolto in alcuni incidenti anche gravi.
Il [[14 marzo]] [[1995]] tra [[Roma]] e [[Firenze]], presso [[Chiusi]]-[[Città della Pieve]] un merci trainato dalla E.656.542 ha mancato un segnale andando a impattare contro la E.656.181 assegnata al treno espresso 882. Travolto dal più pesante merci, l'espresso venne proiettato fuori binario, nella scarpata che costeggia la linea, causando 2 morti e trenta feriti. La E.656.181 venne smantellata in loco pochi mesi dopo, dato che non ne era possibile la rimozione, mentre l'altra motrice venne recuperata.
 
== Tecnica ==
Il [[5 luglio]] dello stesso anno, presso [[Cuzzago]], la E.656.232 al traino del [[Milano]]-[[Berna]] travolge un treno di materiale per un cantiere presso lo scambio "Domo 2", causando altri 2 morti e 51 feriti.
[[File:Banco E656.jpg|thumb|left|Uno dei banchi da manovra di una locomotiva E.656.]]
Il [[20 agosto]] [[1996]] presso [[Bologna]] San Ruffillo la E.656.225 svia andando a colpire i respingenti del binario morto, causando due feriti.
[[File:E656.019.JPG|miniatura|E.656.019 al traino di un [[InterCity (Italia)|Intercity]] [[Stazione di Palermo Centrale|Palermo C.le]] - [[Stazione di Roma Termini|Roma T.ni]] presso [[Stazione di Giojosa Marea|Gioiosa Marea]]]]
 
All'entrata in servizio, alla fine del [[1975]], le E.656 si dimostrarono buoni mezzi, in grado di svolgere egregiamente qualunque compito.
Il [[2 agosto]] [[1997]] presso Roma Casilina si spezza il gancio di trazione della E.656.403 assegnata al [[Reggio Calabria]]-[[Torino]], espresso 816 con servizio notte, facendo deragliare una carrozza e lanciandola contro un merci fermo nel binario parallelo.<ref name="Casilina">{{cita web|url=http://www.macchinistisicuri.info/ms/inciferr/index.php#1997 |titolo=Anno 1997 |opera=Incidenti ferroviari in Italia |editore=www.macchinistisicuri.info |accesso=02-07-2009}}</ref> L'incidente causa 4 feriti gravi e numerosi contusi. L'incidente fu causato dall'alta velocità: i macchinisti imboccarono gli [[scambio ferroviario|scambi]] a 90 km/h, il triplo della velocità concessa.<ref name=Casilina/><br />
Il ribaltamento di altre 3 carrozze interruppe per due giorni le comunicazioni ferroviarie tra nord e sud [[Italia]]: durante le operazioni di recupero, un cedimento del terreno (o un posizionamento sbagliato) fece ribaltare la pesante gru EDK1000 da 125 tonnellate. Il traffico venne deviato sulla linea Adriatica, ma al prezzo di grandi ritardi e molti treni soppressi.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/03/Treno_deraglia_superesodo_nel_caos_co_0_9708037175.shtml |titolo=Treno deraglia, superesodo nel caos |editore=Corriere.it |data=03-08-1997 |accesso=02-07-2009}}</ref>
 
Le prime macchine entrarono in servizio tra la fine del [[1975]] ed il [[1976]], consentendo di sopperire alla mancanza di motrici causata dalla trasformazione delle [[Locomotiva FS E.646|E.646]] per servizi navetta, e dalla dismissione della trazione elettrica trifase in [[Piemonte]]; permisero inoltre di aumentare il numero delle locomotive assegnate ai servizi passeggeri sulle linee principali, con una razionalizzazione del servizio.
[[File:2009 Viareggio train accident surrounding damages 06.jpg|thumb|right|250px|La locomotiva E.655.175 la mattina dopo l'[[incidente ferroviario di Viareggio]], che ha coinvolto un treno merci composto da 14 carri carichi di GPL, esploso durante l'attraversamento della stazione della [[Viareggio|città]].]]
 
Già nel [[1975]] venne ordinata una seconda ed una terza serie, a causa del fatto che la realizzazione a breve scadenza delle locomotive elettroniche non era ipotizzabile. Seguirono poi altre serie fino ad arrivare alla sesta serie, conclusa nel [[1989]], portando il totale di mezzi circolanti a 461, un numero notevole.
Il [[4 giugno]] [[2000]] presso [[Solignano]] un cargo da 813 tonnellate trainato da una E.633 travolge frontalmente un merci scarico (538 t) trainato da una E.656. I due macchinisti del Caimano, Paolo Nigiotti (50 anni) e Piero Romiti (52 anni), rimangono uccisi.<ref name=Solignano/> Degli altri quattro [[Macchinista ferroviario|macchinisti]], due dei quali ospiti in trasferimento, che viaggiavano a bordo della E.633, ne morranno tre, Fabio Agostini (35 anni), Matteo Santilli (36 anni) e Pietro Bertolucci (50 anni), mentre il secondo ospite Luciano Traversi (43 anni) rimarrà gravemente ferito.<ref name="Solignano">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/cronaca/trenoparma/trenoparma/trenoparma.html |titolo=Scontro fra treni merci - Cinque morti nel parmense |editore=Repubblica.it |data=04-06-2000 |accesso=02-07-2009}}</ref> L'incidente gettò ombre sulla pratica dell'uso intensivo di straordinari per i macchinisti.<ref name=Catino>{{cita pubblicazione|url=http://www.macchinistisicuri.info/ms/docusicur/archivio/ergonomia/giu05_Inci9dentiOrganizzativiTrasportoFerroviario.pdf |titolo=Incidenti organizzativi nel trasporto ferroviario |nome=Maurizio |cognome=Catino |rivista=Ergonomia |volume=1 |anno=2005 |pagine=36-51}}</ref>
 
Le diverse serie, consegnate tra il [[1975]] e il [[1990]], si distinguono fra loro per il diverso disegno dei dettagli della cassa e per il tipo delle apparecchiature impiegate per l'alimentazione dei servizi ausiliari,<ref name=":0">{{Cita|Pautasso|pp. 14-15|elledi20|titolo = FS-Italia. Locomotive E 656}}.</ref> atte a operare, con la sola eccezione della seconda serie, anche nelle stazioni di trasmissione tra le reti francese e italiana – [[Stazione di Modane|Modane]] e [[Stazione di Ventimiglia|Ventimiglia]] – la cui linea di contatto è alimentata a 1,5 kV.<ref name=":1">{{Cita|Rissone|p. 35|tT301|titolo = Quarant'anni di Caimani}}.</ref>
Il [[29 giugno]] [[2009]] la E.655.175 è stata coinvolta in un incidente ferroviario [[Incidente ferroviario di Viareggio|all'interno della stazione di Viareggio]]. Il treno merci trasportava 14 vagoni merci carichi di GPL.<ref name="E.655.175">{{cita web|url=http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=b7170387bbe22210VgnVCM1000003f16f90aRCRD |titolo=Grave incidente nella stazione di Viareggio |editore=FS News |accesso=01-07-2009}}</ref> Un cedimento di un carrello del vagone ha fatto deragliare quattro vagoni e due di essi sono esplosi;<ref name=E.655.175/> le fiamme sono divampate nel quartiere Italia, provocando 18 morti e 36 feriti,<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_02/viareggio_ultimo_bilancio_4a921ff2-66c5-11de-9708-00144f02aabc.shtml |titolo=Strage di Viareggio, i morti sono 18 - Ferrovie: «Stop ai carri della Gatx» |editore=Corriere.it |accesso=02-07-2009}}</ref> le cause del deragliamento sono ancora da accertare. I macchinisti si sono salvati scappando dal locomtore appena prima dell esplosione.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=28908 |titolo=Disastro ferroviario/ Incidente Viareggio, i macchinisti: era un inferno, siamo miracolati |editore=Il Sussidario.it |accesso=02-07-2009}}</ref>
 
Nel piano di manutenzione di Trenitalia sono però considerate solamente 3 serie:<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Trenitalia|titolo=Piano di Manutenzione Loc. E.656 PM-307-L}}</ref>
{| class="wikitable" style="text-align: center;"
! scope="col" | Serie FS
! scope="col" | Serie
! scope="col" | Locomotive
! scope="col" | Dettagli
|-
| rowspan="4" | I
| scope="row" | 1ª
| 001 - 104
|<div style="text-align:left">Cassa con coprigiunti assemblata per chiodatura sullo stesso telaio delle [[Locomotiva FS E.646|E.646]] e servizi ausiliari alimentati da due gruppi motoalternatori da 125 kVA; la sottoserie 052 - 104 fu modificata nello snodo centrale del telaio, dove le parti metalliche lubrificate da una derivazione dell'impianto centralizzato furono sostituite da un elemento elastico non necessitante di lubrificazione.<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Rissone|p. 34|tT301|titolo=Quarant'anni di Caimani}}.</ref></div>
|-
| scope="row" | 2ª
| 201 - 251
|<div style="text-align:left">Cassa senza coprigiunti assemblata per saldatura su telaio di diversa conformazione, derivato dal precedente e irrobustito in corrispondenza dello snodo e delle testate; servizi ausiliari alimentati da un convertitore statico Ansaldo da 180&nbsp;k[[Volt|V]][[Ampere|A]] {{M|450|ul=V}}[[Corrente alternata|ca]] {{M|60|ul=Hz}} [[Sistema trifase|trifase]], atto per operare soltanto sotto linea di contatto alimentata a 3 kV.<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Rissone|pp. 34-35|tT301|titolo=Quarant'anni di Caimani}}.</ref></div>
|-
| scope="row" | 3ª
| 252 - 307
|<div style="text-align:left">Telaio e cassa come per la 2ª serie e servizi ausiliari alimentati da due gruppi motoalternatori come per la prima serie.<ref name=":0" /><ref name=":1" /></div>
|-
| scope="row" | 4ª
| 159 - 200
|<div style="text-align:left">Telaio e cassa come per la 2ª e 3ª serie, ma con fanaleria bianca e rossa di grandezza uniforme; servizi ausiliari alimentati da un unico convertitore statico 180&nbsp;kVA, atto per operare anche nelle stazioni di Modane e Ventimiglia, equipaggiate con linea di contatto alimentata a 1,5 kV.<ref name=":0" /><ref name=":1" /></div>
|-
| II
| scope="row" | 5ª
| 401 - 550
|<div style="text-align:left">Telaio e cassa come per la quarta serie, ma con vetri frontali con cornici in gomma anziché in acciaio; servizi ausiliari alimentati da due convertitori statici ARSA (Alimentatore Ridondante per i Servizi Ausiliari) da 120&nbsp;kVA; impiego di cuscinetti a rulli cilindrici sulle sedi di ancoraggio dei motori agli assi cavi e di cuscinetti a rulli conici per le boccole degli assi.<ref name=":0" /><ref name=":1" /></div>
|-
|III
| scope="row" | 6ª
| 551 - 608
|<div style="text-align:left">Telaio come per la quinta serie e cassa con frontali di nuovo disegno; carrelli con ammortizzatori antiserpeggio che valsero loro, per qualche stagione, l'autorizzazione a viaggiare a {{M|160|ul=km/h}} sulla [[direttissima Roma-Firenze]]; servizi ausiliari alimentati come per la quinta serie e adozione di una centralina elettronica ridondata che consentì l'eliminazione del circuito di comando tradizionale, l'applicazione del comando multiplo di due unità tramite linea seriale a 13 poli e il telecomando da carrozza pilota per mezzo della condotta a 78 poli.<ref name=":1" /></div>
|-
| colspan="20" style="text-align:left; font-size:85%;" | La E.656.200 fu dotata di due convertitori ARSA e fu il prototipo per le E.656 della 5ª serie.
La E.656.458 ed E.656.468 sono dotate di centralina Octupus ed equiparate alle E.656 navetta.
|}
 
Le E.656 sono equipaggiate con 12 [[Macchina in corrente continua|motori in corrente continua]] tipo 82-400 da 400&nbsp;kW ciascuno, con trasmissione ad albero cavo, che, mediante l'opportuna chiusura/apertura dei contattori di linea, possono essere connessi elettricamente in quattro diverse configurazioni:
 
* Serie (12 motori in serie): configurazione di base;
* Serie-Parallelo (2 rami da 6 motori): utilizzabile dalla velocità di 30&nbsp;km/h
* Parallelo: (3 rami da 4 motori): utilizzabile dalla velocità di 60&nbsp;km/h
* Super parallelo (4 rami da 3 motori): utilizzabile dalla velocità di 80&nbsp;km/h
 
La regolazione della corrente circolante in avviamento e dopo ogni transizione da una combinazione motorica alla successiva o viceversa, avviene grazie all'opportuna apertura/chiusura dei contattori del reostato, che escludono o reincludono una serie di resistenze, alcune delle quali (le ultime ad essere escluse, ossia le più sollecitate) sono alloggiate in un cassone ventilato per facilitare lo smaltimento termico. Le locomotive facevano ancora parte delle cosiddette locomotive reostatiche, come le prime locomotive italiane di tipo [[Locomotiva FS E.626|E.626]] ma avevano l'esclusione automatica del reostato di avviamento in maniera simile alle [[Locomotiva FS E.424|E.424]].
 
Le locomotive di Sesta serie, in maniera simile alle locomotive [[Locomotiva FS E.444|E.444R]], vennero dotate di una centralina elettronica in grado di gestire l'esclusione del reostato di trazione facendo a meno dell'avviatore automatico a 24V presente nelle serie precedenti, e controllando la corrente massima non più con un potenziometro ma con un controllo digitale dell'accelerazione.
 
Nessuna delle locomotive E.656 di Trenitalia ha una velocità di targa superiore a 150&nbsp;km/h nonostante gli ammortizzatori antiserpeggio per via dell'instabilità di marcia dovuta alla particolare conformazione della cassa articolata. Ciò si può evincere dalla tabella 27 della Prefazione generale all'orario di servizio (pubblicazione tecnica normativa di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]).
 
== Le E.656 navetta ==
[[File:Locomotiva E656-569.jpg|thumb|left|upright=1.4|La locomotiva E.656.569 in [[livrea XMPR]], utilizzata per i treni navetta reversibili.]]
 
Le locomotive della sesta serie (551 - 608) sono dette Navetta per via del loro allestimento atto a circolare su treni reversibili a locomotiva impresenziata, comandata tramite telecomando con presa a 78 poli da carrozze semipilota, fino alla più recente [[Carrozza UIC-X#Le carrozze ad uso regionale|UIC-X]] costruita a fine anni novanta (al pari del gruppo [[Locomotiva FS E.646|E.646]]). Queste unità sono anche atte al funzionamento in doppia trazione a comando multiplo, sempre tramite presa a 78 poli. Queste possibilità di funzionamento in più modi furono ottenute grazie all'utilizzo di una centralina elettronica a microprocessori, denominata Delfina, in grado di realizzare tutte le funzioni di comando e controllo della locomotiva svolte, sulle serie precedenti, dall'avviatore elettromeccanico, dal CEM, dal RAE, ecc. La serie in oggetto venne dotata di una cassa leggermente diversa sul frontale, nuove rifiniture interne per il comfort dei macchinisti e alcuni piccoli cambiamenti nell'equipaggiamento, come la possibilità di [[Shunt (elettrotecnica)#Altri usi|indebolimento campo]] dei motori fino a 4 gradi nelle combinazioni di parallelo e superparallelo, ottenendo 22 caratteristiche di marcia economica, ossia 2 in più delle altre serie (ad eccezione della E.656.458 ed E.656.468). Fu anche dotata di smorzatori antiserpeggio fin dall'origine, cosa che ne consentì l'impiego a 160 km/h sulla DD Roma-Firenze per qualche tempo, velocità poi riportata definitivamente a 150 km/h come le altre serie. Le unità di quest'ultima serie avrebbero dovuto essere in origine 64; furono poi ridotte a 58 per realizzare, invece, una preserie di 6 unità delle più avanzate E.652.
 
Dal [[2010]] gli accantonamenti per guasti gravi e scadenza di chilometraggio hanno interessato anche le E.656 navetta delle varie Direzioni Regionali Trenitalia ([[Liguria]], [[Toscana]], [[Marche]], [[Calabria]]) via via sostituite dalle E.464.
 
Dal cambio d'orario del 10 giugno [[2012]] non sono stati più programmati servizi commerciali per le E.656N, fatta eccezione per la D. R. Calabria, che le utilizzava alla testa di composizioni non reversibili di 2 o 3 vetture [[Carrozza UIC-X|UIC-X]] con sistema di apertura porte manuale. Con l'entrata in vigore delle nuove norme in materia di comando e blocco porte in cabina di guida (lateralizzazione), entro il 31 dicembre [[2012]] questo tipo di vetture sono state radiate, decretando così la fine del servizio commerciale viaggiatori regolare delle locomotive E.656 navetta.
 
L'esubero di E.656N non più utilizzate in servizio commerciale viaggiatori, non ha coinciso con l'indiscriminato accantonamento per demolizione, ma grazie alla possibilità di poterle utilizzare per momentanee mancanze del materiale previsto da turno, sono state relegate a compiti di supporto (titolari dei carri soccorso, macchine di scorta, trasferimenti di rotabili fuori servizio verso le officine di manutenzione, ecc.) e dunque sono state assegnate anche in depositi che in passato non le hanno mai avute in forza.
 
A settembre [[2013]] le E.656N atte sono così assegnate:
* Alessandria: 562<ref name=":2">Unità formalmente autorizzata a svolgere servizio commerciale viaggiatori.</ref>
* Ancona: 568,<ref name=":2" /> 577, 586, 596
* Bologna: 556<ref name=":2" />
* Bolzano: 603<ref name=":2" />
* Firenze: 566, 575, 582, 587, 588,<ref name=":2" /> 606
* Genova: 552,<ref name=":2" /> 557,<ref name=":2" /> 565,<ref name=":2" /> 570,<ref name=":2" /> 576,<ref name=":2" /> 578,<ref name=":2" /> 579,<ref name=":2" /> 590, 607
* Messina: 551, 553
* Napoli: 560, 564, 581,<ref name=":2" /> 605
* Pescara: 573
* Reggio Calabria: 555,<ref name=":2" /> 559, 563,<ref name=":2" /> 569, 594
* Roma: 592,<ref name=":2" /> 600<ref name=":2" />
* Trieste: 601<ref name=":2" />
 
Delle E.656N assegnate all'O.M.L. di Genova Brignole, solo 3 sono rimaste in forza per la Direzione Regionale Liguria (573, 578, 579), mentre le rimanenti furono affidate al gestore dell'infrastruttura ferroviaria ([[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]) per il traino delle vetture diagnostiche Talete e [[Treno Misure Archimede|Archimede]] e per altri compiti di supporto (trasferimenti treni cantiere, visite linea, ecc.): di queste, la E.656.552 ed E.656.570 sono state noleggiate fino alla fine del [[2012]] ad un'impresa ferroviaria privata. La E.656.590 è stata affidata per un breve periodo al deposito di Genova Brignole ma distaccata a [[La Spezia]], ove si trova attualmente ricoverata come rotabile storico presso la sede dell'ATSL (Associazione Treni Storici Liguria).
 
La E.656.553 dall'ottobre [[2015]] fu ufficialmente in carico al parco locomotive Cargo Sicilia, portando ancora le scritte laterali Direzione Regionale Liguria, fino al definitivo accantonamento per limiti di esercizio.
 
[[File:E656 607 Sestri Levante.jpg|thumb|left|La E.656.607 in sosta a Sestri Levante.]]
 
La E.656.607, assegnata al deposito di Genova Brignole, è stata l'ultima E.656 in servizio regolare a conservare sempre inalterata la livrea d'origine. Utilizzata al traino dei treni di competenza della Direzione Regionale Liguria di Trenitalia fino al gennaio [[2012]], dopo ripetuti problemi al telecomando è stata definitivamente relegata ad invii di rotabili riparandi (rolling). A fine dicembre [[2011]] è stata oggetto di atto vandalico da parte di un gruppo di writers, ma grazie allo strato protettivo antigraffito che la ricopre, qualche mese più tardi è stata completamente ripulita salvaguardando la storica colorazione, le decalcomanie e le targhe caratteristiche.
 
A partire da marzo [[2012]] è rimasta frequentemente in carico a Trenitalia Cargo come locomotiva di rinforzo per i treni merci pesanti da [[Genova]] fino ad [[Arquata Scrivia]] o Novi San Bovo.
 
Di norma la macchina RPT da Savona fu titolare del rolling SV 11:20 - GE Br. 12:23 (via GE P.P. Sott.) e del corrispondente GE Br. 16:00 - SV 16:59 (via GE P.P.), programmato il lunedì e il mercoledì. Non di rado venne inoltre utilizzata in funzione di trasferimenti o recuperi di materiale in riparazione presso impianti manutentivi collocati fuori Liguria. Dal 2013 è passata ufficialmente nel parco sociale di Trenitalia Cargo, poi [[Mercitalia Rail]], effettuando massicci servizi commerciali lungo tutta la penisola fino ad aprile 2020, quando è stata accantonata a Milano Smistamento (in precarie condizioni estetiche e funzionali), in attesa di demolizione o di un recupero da parte di qualche associazione che si occupa di movimentare treni storici, dove venne alla fine demolita verso il termine del 2023.<ref>Ferrovie: si ferma il "Caimano" E.656.607, Ferrovie.info, 17 aprile 2020.</ref>
 
== La trasformazione in E.655 ==
{{Doppia immagine verticale|right|22.07.85 Roma Termini E656.192.jpg|TI Cargo E655 192 (15059982948).jpg|216|La E.656.192 (sopra) trasformata in E.655 (sotto) nel maggio [[2004]].|}}
 
Per le sole unità assegnate alla divisione cargo, con lo scopo di aumentare le prestazioni (in tonnellate di massa rimorchiata), dall'aprile [[2003]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Notizia flash|rivista=[[I Treni]]|numero=248|mese=maggio|anno=2003|p=4}}</ref> è cominciata la trasformazione da E.656 a E.656c (c sta appunto per ''cargo''), poi rinominate E.655<ref>{{Cita web|url=https://www.e656.net/E655.html|titolo=E656.net {{!}} E655, i Caimani da fatica per la Divisione Cargo|autore=Antonio Scalzo|accesso=11 febbraio 2018}}</ref> (secondo la tradizione di avere l'ultima cifra dispari per i mezzi assegnati ai merci), con la modifica del [[rapporto di trasmissione]] da 28/61 a 23/66, che ne limita la velocità massima da 150 a 120&nbsp;km/h, più che sufficiente per i servizi merci. Il notevole incremento dello sforzo di trazione ottenuto a pari velocità d'avanzamento e corrente assorbita rispetto alle E.656, ha evidenziato non pochi problemi nelle condizioni d'aderenza precaria, soprattutto nella transizione diretta dalla combinazione ''serie'' a ''serie-parallelo''. Per mitigare questo fenomeno, a partire dal [[2007]] sono state apportate anche modifiche circuitali che hanno variato la successione di chiusura/apertura dei vari contattori durante la prima transizione diretta.
 
[[File:FS E655162 Luino 090907.jpg|thumb|left|La E.655.162 in sosta alla [[stazione di Luino]] appena revisionata]]
 
In occasione degli eventi di grande mobilità (ferie pasquali, natalizie, estive, eventi religiosi, ecc.), con la programmazione di molti treni periodici, la divisione passeggeri lunga percorrenza (PAX), necessitava di un maggior numero di locomotori rispetto a quelli normalmente disponibili. Per contro, in questi particolari periodi dell'anno, molti treni della divisione cargo non circolavano e dunque un buon numero di macchine rimaneva inutilizzato. Quindi la PAX, non avendo alternative alla richiesta di macchine alla cargo, ha dovuto orientare la scelta sulle E.655, per il semplice fatto che l'abilitazione era considerata identica a quella delle E.656 di prima e seconda serie (già in possesso dai macchinisti della divisione PAX), dovendo rinunciare di fatto al noleggio delle più adatte [[Locomotiva FS E.652|E.652]]. Purtroppo la limitata velocità massima delle E.655 (120&nbsp;km/h) è stata spesso causa di ritardi, dato che l'impiego non è stato limitato ai soli treni periodici (impostati con E.655 appunto), bensì anche ai treni ordinari le cui tracce orarie erano però calcolate per le E.656 (150&nbsp;km/h) o addirittura [[Locomotiva FS E.444|E.444/E.444R]] o [[Locomotiva FS E.402A|E.402A]]/[[Locomotiva FS E.402B|B]] (200&nbsp;km/h).
 
Nel [[2009]] sono iniziati gli accantonamenti delle E.655 ed E.656 della divisione cargo, oggetto di gravi guasti che non fossero riparabili oppure prossimi a scadenza di chilometraggio disponibile, arrivando a distogliere dal servizio quasi 120 unità. Ma nel corso del [[2010]], considerata la mancanza di parti di ricambio nell'elettronica di controllo delle meno datate [[Locomotive FS E.632 ed E.633|E.633]] di prima e seconda serie, si è registrata la progressiva ma quasi totale alienazione di queste macchine a chopper e di conseguenza la rimessa in servizio di alcune E.655 dapprima accantonate, con addirittura l'invio di qualche unità alle officine grandi riparazioni per gli interventi di cambio carrelli o di revisione ordinaria, che nel frattempo erano stati sospesi.
 
Nel [[2010]] e il [[2011]], la progressiva riduzione dei servizi a materiale ordinario della divisione PAX, ha visto un esubero delle E.656 assegnate: quelle vicine a scadenza chilometraggio sono state alienate e cannibalizzate, mentre circa 25 unità (non dotate dell'impianto di [[lateralizzazione (ferrovie)|lateralizzazione porte]]) sono state assegnate alla divisione cargo.
 
Con la nascita del nuovo vettore [[Mercitalia Rail]], che ha di fatto rilevato nel 2017 le attività della divisione Cargo di Trenitalia, buona parte delle E.655 sono confluite nel parco sociale della nuova società pubblica di trasporto merci, venendo progressivamente dismesse in favore dell'acquisto delle moderne [[Locomotiva FS E.494|E.494]], che sono andate a sostituire nel breve termine anche le ultime E.655 ancora operative.
 
== Divisioni ==
=== Passeggeri (PAX) ===
[[File:TI E656 E656-030 con EC 329 da Zurigo per Roh Fiera Expo (16834638614).jpg|thumb|E.656.030 a Domodossola.]]
Dal [[2013]] le E.656 dotate di [[Lateralizzazione (ferrovie)|lateralizzazione porta]] sono state assegnate alla divisione PAX.
 
==== Novembre 2017 ====
{| class="wikitable"
!Deposito di assegnazione
!E.656
|-
|Milano Centrale
|4
|-
|Palermo
|23
|-
|Roma San Lorenzo
|5
|}
32 E.656 (totale) Unità: 005, 009, 018, 024, 028, 030, 033, 039, 040, 046, 052, 058, 063, 068, 091, 093, 096, 099, 254, 289, 424, 431, 435, 439, 443, 454, 462, 481, 489, 492, 497, 515.
 
==== Settembre 2019 ====
A settembre [[2019]], dopo debite ricatalogazioni, visto che svariate motrici prestavano ancora il servizio quotidiano principalmente sulle linee siciliane, il parco macchine delle E.656 ammontava a 15 unità.
 
* 15 E.656 (totale) Unità: 030, 039, 046, 052, 074, 091, 093, 096, 294, 424, 431, 435, 462, 492, 497.
 
=== Cargo (Mercitalia Rail) ===
[[File:Locomotiva FS E.655.503.jpg|thumb|La E.655.503, una delle unità E.655 assegnate a [[Mercitalia Rail]].]]
[[File:E 656 ME.JPG|thumb|La E.656.060, una delle unità E.656 assegnate a [[Mercitalia Rail]].]]
==== Gennaio 2017 ====
Dal gennaio [[2017]] un discreto numero di E.656 ed E.655 ancora in servizio sono state assegnate a [[Mercitalia Rail]] (ex Trenitalia Cargo), per un totale di 52 locomotori.<ref>{{Cita news|nome=Lorenzo|cognome=Pallotta|autore=|url=http://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/826-mercitalia-rail-la-situazione-aggiornata-del-parco-mezzi|titolo=Mercitalia Rail: la situazione aggiornata del parco mezzi|pubblicazione=Ferrovie.Info|data=|accesso=27 aprile 2017|urlmorto=sì}}</ref>
 
{| class="wikitable"
|+Unità E.656 / E.655 di Mercitalia Rail <small>(gennaio 2017)</small>
!Deposito di assegnazione
!E.655
!E.656
!E.656N
|-
|Cervignano Smistamento
|5
|–
|–
|-
|Maddaloni Marcianise Smistamento
|12
|3
|2
|-
|Messina
|–
|1
|–
|-
|Milano Smistamento
|13
|2
|14
|}
 
* 30 E.655 (totale). Unità: 047, 048, 061, 166, 167, 172, 178, 188, 190, 192, 206, 225, 258, 264, 267, 286, 291, 298, 419, 490, 503, 506, 509, 521, 523, 529, 531, 537, 541, 549.
* 6 E.656 (totale). Unità: 059, 060, 307, 457, 467, 469.
* 16 E.656 Navetta (totale). Unità: 553, 555, 556, 562, 564, 566, 570, 575, 577, 586, 587, 592, 596, 603, 606, 607.
 
==== Novembre 2017 ====
A novembre 2017 gli esemplari, sempre assegnati agli impianti appena citati, risultavano ridotti a soli 29, così ripartiti:<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.ferrovie.info/forum/viewtopic.php?f=89&t=14849|titolo=Elenco aggiornato: E.656/E.655|sito=Ferrovie.Info|accesso=19 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201034301/http://www.ferrovie.info/forum/viewtopic.php?f=89&t=14849|dataarchivio=1 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
* 13 E.655 (totale). Unità: 047, 192, 264, 267, 503, 509, 521, 523, 529, 531, 537, 541, 549.
* 4 E.656 (totale). Unità: 059, 060, 307, 467.
* 12 E.656 Navetta (totale). Unità: 553, 562, 564, 570, 577, 586, 587, 592, 596, 603, 606, 607.
 
==== Agosto 2018 ====
Ad agosto [[2018]], salvo ultimi accantonamenti estivi, le macchine ancora in circolazione erano le seguenti, per un totale di mezzi ridotto a 22 unità:<ref name=":4" />
 
* 12 E.655 (totale). Unità: 047, 192, 503, 506,<ref>{{Cita news|nome=Lorenzo|cognome=Pallotta|autore=|url=http://www.ferrovie.info/index.php/it/42-primo-piano/4535-ferrovie-e-655-506-un-caimano-duro-a-morire|titolo=Ferrovie: E.655.506, un Caimano duro a morire|pubblicazione=Ferrovie.Info|data=|accesso=17 settembre 2018|dataarchivio=18 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180918012118/http://www.ferrovie.info/index.php/it/42-primo-piano/4535-ferrovie-e-655-506-un-caimano-duro-a-morire|urlmorto=sì}}</ref> 509, 521, 523, 529, 531, 537, 541, 549.
* 4 E.656 (totale). Unità: 059, 060, 307, 467.
* 6 E.656 Navetta (totale). Unità: 564, 570, 577, 586, 596, 607.
 
==== Dicembre 2018 ====
A fine anno la situazione vedeva un parco macchine ulteriormente ridotto, causa anche di due cessioni a RFI.<ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.ferrovie.info/index.php/it/42-primo-piano/7411-ferrovie-due-e-656-caimano-passano-a-rfi|titolo=Ferrovie: due E.656 "Caimano" passano a RFI|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|accesso=18 dicembre 2018}}</ref> Le unità 059 e 529<ref>{{Cita web|url=http://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/7072-ferrovie-principio-d-incendio-sulla-e-655-529|titolo=Ferrovie: principio d'incendio sulla E.655.529|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|accesso=18 dicembre 2018}}</ref> sono state addirittura riparate in seguito a principi d'incendio, mentre l'unità 267 reintrodotta in servizio in seguito ad un lungo accantonamento. Il totale si componeva di 19 macchine così distribuite:<ref name=":4" />
 
* 12 E.655 (totale). Unità: 047, 267, 503, 506, 509, 521, 523, 529, 531, 537, 541, 549.
* 3 E.656 (totale). Unità: 059, 060, 467.
* 4 E.656 Navetta (totale). Unità: 564, 577, 596, 607.
 
==== Giugno 2019 ====
A giugno [[2019]], con l'arrivo delle E.494 a Mercitalia Rail,<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/9746-ferrovie-in-arrivo-altre-494-traxx-dc3-per-mercitalia-rail|titolo=Ferrovie: in arrivo altre 494 TRAXX DC3 per Mercitalia Rail|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|lingua=it-it|accesso=2019-06-07}}</ref> il parco macchine delle E.656 ed E.655 andava riducendosi ancora di più.<ref>{{Cita web|url=https://ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/9764-ferrovie-caimano-e-tigre-di-mercitalia-rail-agli-sgoccioli|titolo=Ferrovie: Caimano e Tigre di Mercitalia Rail agli sgoccioli|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|lingua=it-it|accesso=2019-06-07}}</ref> La E.655.541, inoltre, è stata vittima di un incendio presso [[Stazione di Civitanova Marche-Montegranaro|Civitanova Marche]]. In totale figuravano atte al servizio 13 unità:<ref name=":4" />
 
* 6 E.655 (totale). Unità: 267, 503, 521, 523, 531, 537.
* 3 E.656 (totale). Unità: 059, 060, 467.
* 4 E.656 Navetta (totale). Unità: 564, 577, 596, 607.
 
==== Settembre 2019 ====
A settembre 2019, il parco macchine delle E.655 ed E.656 di Mercitalia Rail ammontava a circa 13 unità certificate:
 
* 6 E.655 (totale). Unità: 267, 503, 521, 523, 531, 537.
* 3 E.656 (totale). Unità: 059, 307, 467.
* 4 E.656 Navetta (totale). Unità: 564, 577, 596, 607
 
=== Unità di RFI ===
Dal [[2012]] 5 E.656 navetta che non sono andate a [[Mercitalia Rail]] o DPR sono state noleggiate ad [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] per fare servizi diagnostici sull'[[Treno Misure Archimede|Archimede]] e Talete:
* E.656: 551, 552, 557, 565, 576.
Dal 2018 sono state noleggiate altre 2 unità da [[Mercitalia Rail]].<ref name=":5" />
 
* E.656: 551, 552, 557, 565, 570, 576, 586.
Fino a luglio del [[2021]] sono rimaste a disposizione di RFI le seguenti unità noleggiate da [[Mercitalia Rail]]:
 
* E.656N: 570, 586
Entrambe, da agosto del 2021, sono tornate in carico a Mercitalia Rail.
 
=== Unità di DPR ===
[[File:Borgio Verezzi PL.jpg|thumb|La E.656N.600, una delle unità E.656 navetta di DPR effettuando un treno regionale]]
 
Alcune unità che non hanno fatto parte di [[Mercitalia Rail]] sono state assegnate per servizi soccorsi, invii e recuperi.
 
==== Novembre 2017 ====
{| class="wikitable"
|+Unità E.656 / E.655 di DPR <small>(novembre 2017)</small>
!Deposito di assegnazione
!E.655
!E.656N
|-
|Ancona
|2
|1
|-
|Benevento
|1
|–
|-
|Bolzano
|1
|–
|-
|Catania
|1
|–
|-
|Firenze Osmannoro
|2
|1
|-
|Foggia
|1
|–
|-
|Genova Brignole
|2
|3
|-
|Napoli
|1
|1
|-
|Pescara
|1
|1
|-
|Reggio Calabria
|1
|1
|-
|Roma Smistamento
|2
|1
|-
|Sulmona
|1
|–
|-
|Torino Smistamento
|1
|–
|-
|Trieste
|–
|1
|-
|Verona
|1
|–
|}
 
* 18 E.655 (totale). Unità: 085, 248, 271, 410, 413, 416, 417, 425, 426, 453, 498, 502, 510, 513, 524, 530, 532, 533.
* 10 E.656 Navetta (totale). Unità: 468, 560, 568, 573, 578, 579, 581, 588, 600, 601.
 
==== Settembre 2019 ====
* 14 E.655 (totale). Unità: 248, 271, 410, 416, 417, 425, 426, 453, 498, 502, 510, 513, 524, 532.
* 9 E.656 Navetta (totale). Unità: 468, 560, 568, 573, 578, 579, 581, 588, 601.
 
La E.655.413, rimasta per diverso tempo accantonata in Piemonte e poi segnalata a Fondazione FS a scopo di preservazione, è stata demolita a San Giuseppe di Cairo nei primi mesi del 2021.
 
== Unità storiche ==
[[File:Trenitalia E 656-590 (13664261073).jpg|thumb|La E.656.590, la terza unità storica.]]
 
A seguito dell'inizio della radiazione del parco macchine E.656/E.655 si decide di conservare, restaurare e mantenere come storiche alcune unità del gruppo:
* E.656.001, prima unità del gruppo, costruita da [[Sofer (azienda)|Sofer]] e [[Italtrafo]], assegnata al deposito di Milano Smistamento. Alcuni anni dopo il restauro, il 9 novembre 2017, è stata coinvolta in un incendio mentre si trovava in sosta alla [[stazione di Milano Centrale]], subendo lievi danni al telaio. Dopo le attività di ripristino la macchina è tornata a disposizione di Fondazione FS per il traino dei treni storici il 29 agosto 2018;
* E.656.023, prima della serie ad essere consegnata alle FS nel Novembre [[1975]], costruita da [[Casaralta (azienda)|Casaralta]] e [[Asgen]] ed assegnata all'O.M.L. di Firenze;
* E.656.030 (in fase di ripristino per Fondazione FS);
* E.656.052 (in fase di ripristino per Fondazione FS);
* E.656.074 (in fase di ripristino per Fondazione FS);
* E.656.093 assegnata a Milano Centrale;
* E.656.294 ripristinata presso le officine OGR di Foligno riverniciandola in livrea d'origine Grigio Perla e Blu Orientale è stata restituita a Fondazione FS il 4 settembre 2024;<ref>Ancora un Caimano per Fondazione FS: pronta la E.656.294, Ferrovie.it, 4 settembre 2024.</ref>
* E.655.416, costruita da Casaralta-Retam nel 1986, assegnata fino al 2018 a Bolzano dove rimase accantonata fino al 2019. Grazie a un intervento di Fondazione FS è stata riassegnata dal 2020 al deposito di [[Stazione di Napoli Centrale|Napoli Centrale]] al termine dei lavori di restauro, ma, nel 2022, a causa di un guasto importante subito durante un invio da Napoli Centrale a Roma Termini, è stato accantonato fino a oggi a Roma Smistamento. Attualmente, seppur verrà probabilmente riparato, le sue future sistemazioni sono ignote.
* E.656.431 (in fase di ripristino per Fondazione FS);
* E.656.435 (in fase di ripristino per Fondazione FS);
* E.656.439 assegnata a Milano Centrale;
* E.656.492 stanziata a Foligno
* E.656.497 (in fase di ripristino per Fondazione FS);
* E.655.530, macchina di quinta serie, costruita da Reggiane e Ansaldo nel [[1985]] e sottoposta ad un intervento di completo restauro nel 2020;
* E.656N.590, appartenente alla sesta serie, costruita da Sofer e [[Ansaldo]] ed assegnata al deposito di [[Stazione di La Spezia Migliarina|La Spezia Migliarina]]. É una delle 4 unità presenti nel parco storico a disporre delle condotte a 13 e 78 poli per la composizione di convogli reversibili navetta;
* E.656N.601, appartenente alla sesta serie e assegnata al deposito locomotive di Genova Brignole, dopo aver prestato servizio per la DTR Friuli-Venezia Giulia, nel 2022 è stata inviata a Foligno per revisione e successiva entrata nell'asset storico. É una delle 4 unità presenti nel parco storico a disporre delle condotte a 13 e 78 poli per la composizione di convogli reversibili navetta;
* E.656N.576 di Fondazione FS attualmente a La Spezia Migliarina. É una delle 4 unità presenti nel parco storico a disporre delle condotte a 13 e 78 poli per la composizione di convogli reversibili navetta;
* E.656N.579 di Fondazione FS attualmente a La Spezia Migliarina. É una delle 4 unità presenti nel parco storico a disporre delle condotte a 13 e 78 poli per la composizione di convogli reversibili navetta;
 
Tutte le unità rivestono l'originario schema di colorazione Grigio Perla e Blu Orientale e sono utilizzate per eventi ferroviari, treni storici, treni espressi.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
* {{Cita libro|autore = Sergio Pautasso|titolo=FS-Italia. Locomotive elettriche E 656|anno=1984|editore=Edizioni Elledi|città=Torino|ISBN=88-7649-026-4|collana=Monografie ferroviarie n. 20|cid=elledi20}}
*[[Locomotiva FS E.646]]
* {{Cita pubblicazione|cid=iT131|nome=Vittorio|cognome=Cervigni|titolo=La serie dei "Caimani"|rivista=[[I Treni|I Treni Oggi]]|anno=1992|numero=131|pp=22-27}}
*[[Lista dei rotabili italiani]]
* {{Cita libro
|titolo = Locomotive elettriche FS
|nome= Giovanni
|cognome = Cornolò
|editore = Ermanno Albertelli Editore
|città = Parma
|anno = 1983
|pp = 236-242
}}
*{{Cita pubblicazione|titolo=I "caimani" E 656 l'evoluzione della specie|rivista=RF Rivista della ferrovia|numero=3|pp=14-26|editore=Acme Edizioni}}
*{{Cita libro|Giovanni|Cornolò|Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS|2008|Ermanno Albertelli|Parma|ISBN=88-87372-63-2|cid=Cornolò2008A|pp=274-290}}
*{{Cita pubblicazione|autore = Andrea Rissone|titolo = Quarant'anni di Caimani|rivista = Tutto treno|numero = 301|anno = 2015|mese = novembre|pp = 30-36|cid = tT301}}
 
== Voci correlate ==
==Galleria Fotografica==
* [[Locomotiva FS E.646]]
<gallery>
* [[Rotabili italiani]]
* [[Locomotiva elettrica]]
 
== Altri progetti ==
Immagine:Locomotiva_E655-505.jpg|E.655.505 a [[Terni]], [[2 giugno]] [[2006]]
{{interprogetto|preposizione=sulle}}
Immagine:E656 banco.jpg|Banco di manovra
Immagine:E656VeneziaSL.jpg|E656 in sosta presso la stazione di [[Stazione di Venezia Santa Lucia|Venezia Santa Lucia]]
</gallery>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|http://www.e656.net|E.656.net, con approfondimenti sulle E.656 siciliane}}
* [http://www.photorail.com/phr1-leFS/e656.htm Galleria Foto E656 Livrea vecchia e XMPR]
* {{Cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2014/03/22/il-caimano-e-656-e-655/|Storia e dettagli delle varie serie di E.655 ed E.656 nel modellismo in scala N}}
* [http://www.photorail.com/phr1-leFS/e655.htm Galleria Foto E655 Livrea vecchia e XMPR]
* {{Cita web|1=http://www.photorail.com/phr1-leFS/e656.htm|2=Galleria fotografica E.656 Livrea vecchia e XMPR|sito=photorail.com|accesso=15 agosto 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928021954/http://www.photorail.com/phr1-leFS/e656.htm|dataarchivio=28 settembre 2007|urlmorto=sì}}
* [http://www.e656.net E.656.net, con approfondimenti sulle E.656 siciliane]
* {{Cita web|1=http://www.photorail.com/phr1-leFS/e655.htm|2=Galleria fotografica E.655 Livrea vecchia e XMPR|sito=photorail.com|accesso=15 agosto 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928030454/http://www.photorail.com/phr1-leFS/e655.htm|dataarchivio=28 settembre 2007|urlmorto=sì}}
* [http://www.trenomania.org/fotogallery/thumbnails.php?album=74&page=4 Galleria fotografica]
* [{{Cita web|url=http://www.fotoditrenitrenomania.comorg/paginadatafotogallery/thumbnails.php?gruppoalbum=74&page=4|titolo=E655 Galleria fotografica E655 di Fotoditreni|sito=trenomania.com]org}}
* [{{Cita web|url=http://www.fotoditreni.com/paginadata.php?gruppo=E656 E655|titolo=Galleria fotografica E656 di E.655|sito=Fotoditreni.com]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070920200713/http://www.fotoditreni.com/paginadata.php?gruppo=E655|dataarchivio=20 settembre 2007}}
* {{Cita web|url=http://www.fotoditreni.com/paginadata.php?gruppo=E656|titolo=Galleria fotografica E.656|sito=Fotoditreni.com|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070826100420/http://www.fotoditreni.com/paginadata.php?gruppo=E656|dataarchivio=26 agosto 2007}}
{{Ferrovia}}
{{Portale|trasporti}}
 
[[Categoria:{{Locomotive elettriche|E.656]] FS}}
{{portale|trasporti|Italia}}
 
[[Categoria:Locomotive elettriche FS|E.656]]
[[de:FS E656]]
[[Categoria:Locomotive elettriche 3000 V|FS E.656]]
[[en:FS Class E656]]
[[Categoria:Locomotive costruite dall'Ansaldo]]
[[es:Serie E.656 de FS]]
[[Categoria:Locomotive costruite dalle Officine Meccaniche Reggiane]]
[[hu:FS E656]]
[[Categoria:Locomotive costruite dalla Casaralta]]
[[Categoria:Locomotive costruite da Tecnomasio Italiano Brown Boveri]]
[[Categoria:Ercole Marelli (azienda)]]
[[Categoria:Locomotive costruite dalla Sofer]]