Standa: differenze tra le versioni
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{{
|nome =
|logo = Standa.gif
|
|immagine = Standa-Milano-Bezzi.jpg
|didascalia = Magazzino Standa in viale [[Ergisto Bezzi]] a [[Milano]], oggi [[Carrefour]]
|data fondazione = 1931
|
|data chiusura =  
*[[2004]] (abbigliamento)
*[[2012]] (alimentare)
|nazione = ITA
|sede = [[Carmignano di Brenta]]
|gruppo = Fam. Monzino (1931-1967)<br/>[[Montedison]] (1967-1988)<br/>[[Fininvest]] (1988-1999)<br/>[[Gruppo Coin]] (1999-2001)<br/>[[REWE Group]] (2001-2010)
|settore = [[Grande distribuzione organizzata]]
|prodotti = Alimentari e beni di largo consumo
|slogan = {{Senza fonte|
Il magazzino della famiglia Italiana
*C'è tutto!
*Fantastica sei!
*La casa degli italiani.
*Il valore dei soldi.
*Standa mi dà...
*Ogni giorno di più.
*Il mondo sotto casa.
*La fortuna sotto casa.
*Un mondo che vale.
*Il meglio per me.
*Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba, Garibaldi va alla Standa a comprarsi un’altra gamba!}}
}}
'''Standa''' (già '''Società Anonima Magazzini Standard''') è stata una catena italiana di [[Supermercato|supermercati]] fondata nel 1931 e attiva nel settore dei [[Centro commerciale|grandi magazzini]] di fascia media alimentari e non alimentari. Come tale, ha cessato di esistere nel 2004, sopravvivendo, limitatamente nella vendita del settore alimentare, fino al 2012.
È stato un [[marchio]] che ha attraversato numerose e profonde trasformazioni societarie, a causa dei differenti gruppi che lo hanno posseduto.<ref>{{Cita news
|autore = Marika Gervasio
|url = http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/02/standa-chiude-arriva-billa.shtml?uuid=acd4fd5e-116c-11df-b2d8-92dd20be9017
|titolo = Standa va in soffitta, arriva Billa
|pubblicazione = Il Sole 24 Ore
|giorno = 04
|mese = 02
|anno = 2010
|accesso = 21 marzo 2012
}}</ref>
Il suo [[logo]] ha subito notevoli mutamenti grafici.<ref name="MuseomarchioStanda">{{Cita web|autore=Francesco Ruta|url=https://www.museodelmarchioitaliano.it/standa|titolo=Standa|sito=Museo del Marchio Italiano|accesso=29 agosto 2019}}</ref>
== Storia ==
=== Le origini - anni trenta ===
[[Franco Monzino]], lasciando la direzione dell'[[UPIM]] e possedendo un capitale di 50.000 lire, (equivalenti in euro, in base al cambio previsto, circa 25€ attuali) il 9 maggio 1931 fondò col fratello Italo, la sorella Ginia Monzino in Borletti e Tullio Astesani, la ''[[Società Anonima Magazzini Standard]]'' con sede a [[Milano]] nel [[magazzino]] di via Torino 38, rilevando il bazar "33". Il 21 settembre dello stesso anno in questi locali nasceva il primo magazzino Standa che ottenne presto successo.<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 47, Magazzini Standa, 1956.</ref> Nei primi anni si susseguono le aperture di nuovi [[Negozio|negozi]] in tutto il paese e principalmente grazie al rilevamento di vecchi negozi preesistenti. Durante una parata in [[corso Umberto I]]<ref>(oggi via del Corso)</ref> nel 1938 a [[Roma]], [[Benito Mussolini]] vide l'insegna "[[Standard]]" e diede ordine di cambiarlo e perciò divenne ''Standa'' e solo successivamente si cercò un [[sintagma]] che supportasse un nuovo [[acronimo]]; ne vennero proposti diversi come Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Arredamento (Sabatini-Coletti) oppure Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Arredamento e Abbigliamento (Zingarelli) oppure ancora Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Abbigliamento e Arredamento (Piccola Treccani).<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 48, Magazzini Standa, 1956.</ref><ref>Maria Grossmann e Franz Rainer (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=ITchAAAAQBAJ&pg=PA608#v=onepage&q&f=false La formazione delle parole in italiano]'', Walter de Gruyter, 2004, p. 608, n. 1.</ref>
=== Dagli anni quaranta agli anni sessanta ===
Nel 1940, nonostante l'inizio del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], la società inoltra 44 domande di licenze di esercizio in vari comuni italiani per l'apertura di nuovi magazzini,<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 50, Magazzini Standa, 1956.</ref> ma poi la guerra porterà alla chiusura di 19 negozi – che furono distrutti o danneggiati – e venti negozi che rimasero in parte attivi. Dai 38 negozi del 1943 si passa ai 33 negozi del 1951.<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 52, Magazzini Standa, 1956.</ref> Con la fine della guerra si avvia il piano di recupero o trasferimento dei negozi esistenti e nel 1952 avviene la prima inaugurazione di un nuovo negozio a [[Napoli]] nel quartiere [[Vomero]].<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 57, Magazzini Standa, 1956.</ref> Nel 1956 venne aperto il primo reparto alimentare nella filiale di via Diaz a Napoli ampliando l'offerta dei grandi magazzini di abbigliamento con gli alimentari. Due anni più tardi, nel 1958, si attiva la formula del ''self-service'' per il supermercato di [[Milano]] via Torino angolo via della Palla, formula che poi verrà applicata a tutti i supermercati della catena.<ref>''La Standa ieri oggi domani'', p. 39, Standa Milano, 1971.</ref> Nel 1962 viene aperto il primo magazzino, a [[Torino]] in [[corso Giulio Cesare]], dotato di parcheggio privato per i clienti. Nel 1963 con l'apertura del magazzino di [[Sesto San Giovanni]] viene estesa la formula ''self-service'' anche per i reparti tradizionali.
[[File:Copia di giovannixxiii-standa-venezia.jpg|thumb|Angelo Roncalli [[patriarca di Venezia]] (futuro [[Papa Giovanni XXIII]]) in visita ai magazzini Standa di [[Venezia]] Campo San Luca]]
==== L'acquisizione da parte del gruppo Montedison ====
Nel giugno 1967<ref>{{Cita news
|autore = Marco Marchetti
|url = http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1966_06/19660610_0002.pdf&query=Chiara%20Valerio
|titolo = L'Edison assorbe la Standa ed entra nei supermercati
|pubblicazione = L'Unità
|giorno = 10
|mese = 6
|anno = 1966
|accesso = 19 giugno 2012
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304120358/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1966_06%2F19660610_0002.pdf&query=Chiara%20Valerio
|dataarchivio = 4 marzo 2016
}}</ref> il gruppo conta 124 filiali e viene acquisito dalla [[Montedison]]; nel corso di alcuni anni la catena si sviluppa acquisendo vecchi locali e teatri nei centri delle principali città italiane per convertirli in magazzini. Nei primi anni dopo l'acquisto non viene apportata alcuna modifica né alla dirigenza né all'immagine commerciale di Standa.
Nel 1968 viene acquisita la Multinegozi Spa attiva da 10 anni nel milanese con 10 punti vendita fra supermercati e magazzini che nel corso del 1974 vengono trasformati in filiali Standa.
=== Gli anni settanta e ottanta ===
[[File:Maxistanda-castellanza.jpg|thumb|Maxi Standa di Castellanza (Va), all'inaugurazione del settembre 1972]]Nel 1970 vengono rilevate le catene DIADI di Torino e Rialto di Venezia, che portano a un cospicuo incremento delle filiali Standa in Piemonte e nel Veneto. L'anno dopo il gruppo, con 219 filiali, inaugura il primo ipermercato a [[Castellanza]] ([[Provincia di Varese|VA]]) con la nuova insegna "Maxi Standa". Sempre nel 1971 vengono inaugurati per la prima volta in Italia nuovi magazzini e supermercati in affiliazione, e viene rinnovata l'immagine.<ref>Magazzini Standa, ''La Standa ieri oggi domani'', p. 107, Standa Milano, 1971.</ref> Nel 1973 viene acquisita la ''Magazzini'' ''Gamma'' attiva in tutto il paese con 36 magazzini che nel corso dell'anno vengono tutti trasformati in filiali Standa. Nel 1974 il gruppo dà vita alla [[joint venture]] ''EuroStanda'' insieme al gruppo francese [[Carrefour]] con l'inaugurazione dell'ipermercato di [[Paderno Dugnano]] ([[Provincia di Milano|MI]]), poi ridenominata [[Euromercato]] dal 1979, destinata ai grandi ipermercati e successivamente, nel 1984, ne rileverà l'intera proprietà. Fece parte del gruppo anche l'ingrosso "Ingros", a [[Rezzato]] in Provincia di Brescia che nel 1982 venne ceduto alla [[Associazione generale cooperative italiane|AGCI]].<ref>{{cita web|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=INGROS|titolo=INGROS}}</ref>
==== La cessione al gruppo Fininvest ====
Il gruppo [[Ferruzzi]]-[[Montedison]] cede la proprietà alla [[Fininvest]] di [[Silvio Berlusconi]] nel 1988<ref>{{Cita news
|autore = Marco Panara
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/07/15/berlusconi-compra-la-standa.html
|titolo = Berlusconi compra la Standa
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 15
|mese = 7
|anno = 1988
|accesso = 19 maggio 2011
}}</ref> per quasi 1.000 miliardi di lire diventando la "Casa degli italiani", godendo di un enorme battage pubblicitario grazie alle [[Mediaset|televisioni]] della nuova proprietà con volti noti della televisione come testimonial.
=== Gli anni novanta e duemila ===
Nei primi anni novanta la catena è stata colpita da vari attentati dinamitardi prima di stampo mafioso nelle filiali di [[Catania]], poi di vario tipo negli anni successivi in varie filiali di [[Roma]], [[Milano]], [[Modena]], [[Firenze]], [[Trento]] e [[Brescia]].<ref>{{Cita news
|autore = Carlo Chianura
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/07/02/standa-nel-mirino-raffica-di-attentati.html
|titolo = Standa nel mirino, raffica di attentati
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 2
|mese = 7
|anno = 1994
|accesso = 22 agosto 2009
}}</ref> Nel 1990 con l'inaugurazione dell'ipermercato di [[Anzio]] ([[Provincia di Roma|RM]]) inizia una serie di nuove aperture di ipermercati di media dimensione; l'anno successivo, invece, con l'inaugurazione di [[Sesto San Giovanni]] ([[Provincia di Milano|MI]]), era prevista una serie di aperture di nuovi grandi magazzini ad alto livello di immagine, cosa che poi non ebbe seguito.<ref>{{Cita news
|autore =
|titolo = Gli ipermercati Standa ricominciano da Anzio
|pubblicazione = Largo Consumo
|mese = 10
|anno = 1990
|pagina = 30
}}</ref> Nello stesso anno, presso tredici filiali Standa ed Euromercato<ref>([[Bari]], [[Biella]], [[Bologna]], [[Brescia]], [[Castellanza]], [[Catania]], [[Foggia]], [[Messina]], [[Milano]] (2), [[Palermo]], [[Roma]], [[Torino]] e [[Carugate]])</ref>, vengono allestiti punti promozionali permanenti<ref>{{cita libro|Franco | Rosso | 50 anni di tour operating in Italia | 2002 | Hoepli | p. 101}}</ref> della ''Five Viaggi'', società del Gruppo [[Fininvest]] specializzata nella vendita di pacchetti turistici<ref>Talvolta identificata col nominativo ''Five Travel''</ref><ref>{{YouTube
|autore =
|titolo = Spot Standa 1990-91: breve riferimento alla Five Travel
|id=0IWjsmq2q1A
|accesso = 24 ottobre 2014
|data =
|minuto = 1
|secondo = 16
}}</ref>. Il tentativo di promuovere e vendere questi ultimi all'interno della grande distribuzione non portò comunque i risultati sperati, tanto da costringere l'interruzione della partnership poco tempo dopo<ref>{{cita libro|Franco | Rosso | 50 anni di tour operating in Italia | 2002 | Hoepli | p. 102}}</ref>.
Nel 1991 il gruppo acquisisce il controllo dei [[Supermercati Brianzoli]] e nel 1992 vengono aperti nuovi ipermercati, tra cui quello di [[Grugliasco]] nell'allora gigantesco Centro Commerciale ''Le Gru'', che finisce immediatamente al centro di una storia di tangenti.<ref>{{Cita news
|autore = Claudio Mercandino, Massimo Novelli
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/15/affare-le-gru-torino-il-giudice.html
|titolo = Affare 'Le Gru' a Torino il giudice ordina sei arresti
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 15
|mese = 12
|anno = 1993
|accesso = 24 luglio 2009
}}</ref> Sempre nel 1993 il gruppo realizzò una joint-venture con [[Viacom]], per l'apertura di un primo punto vendita in Italia della catena internazionale [[Blockbuster (azienda)|Blockbuster]], specializzata nell'home video. Alla fine del 1994, con l'azienda in seria crisi finanziaria, il ramo che gestiva gli ipermercati col marchio [[Euromercato]] venne ceduto al gruppo [[Supermercati GS|GS]].<ref>{{Cita news
|autore = Nino Sunseri
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/24/berlusconi-vende-euromercato.html
|titolo = Berlusconi vende Euromercato
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 24
|mese = 12
|anno = 1994
|accesso = 24 luglio 2009
}}
</ref> Intanto, sempre nello stesso anno, il gruppo Standa costituì una holding ("Holding dei Giochi") assieme al [[Gruppo Giochi Preziosi]] per rilevare le catene Grazzini e Toys Center, specializzate nei giocattoli.<ref>{{Cita news
|autore =
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/05/24/standa-una-holding-per-giocare.html
|titolo = Standa, una holding per giocare
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 24
|mese = 5
|anno = 1995
|accesso = 11 settembre 2009
}}</ref> Nel 1995 fino al 1996, iniziò un processo di restyling delle filiali, partendo dal modello della filiale di [[Milano]] corso Vercelli e inoltre iniziò un progetto di apertura di nuove filiali all'estero con un primo magazzino inaugurato a [[Budapest]].
Inoltre nello stesso anno venne inaugurato il primo Superstore Standa a [[Luino]] ([[Provincia di Varese|VA]]).
Nel luglio 1997 la Standa abbandonò la [[Borsa Italiana|Borsa]].<ref>
{{Cita news
|autore =
|url = http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/26/Addio_alla_Borsa_per_Standa_co_0_9707261526.shtml
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150620031906/http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/26/Addio_alla_Borsa_per_Standa_co_0_9707261526.shtml
|titolo = Addio alla Borsa per Standa
|pubblicazione = Corriere della Sera
|giorno = 26
|mese = 7
|anno = 1997
|accesso = 29 aprile 2010
|urlmorto = sì
|dataarchivio = 20 giugno 2015
}}</ref>
==== Lo spacchettamento del gruppo Standa ====
Il 29 luglio 1998 Fininvest, dopo aver rifiutato di cedere per 640 miliardi di lire il settore alimentare a una cordata formata da Coop Italia e Conad<ref>Vincenzo Tassinari con Dario Guidi, ''Noi, le coop rosse,'' Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2015, pag. 73-74</ref>, vende 193 supermercati Standa alla Nuova Distriduzione, una società composta al 70% da [[Gianluigi Franchini]] ([[Supermercati Brianzoli]]) e al 30% da [[Mediocredito Lombardo]]. Altri 163 grandi magazzini sono ceduti invece a Coin. L'operazione porta alla società berlusconiana 800 miliardi di lire. Del gruppo Standa non vengono invece venduti i rami [[Toys center]] e [[Blockbuster]], e la proprietà degli immobili.
Il settore non-alimentare – passato quindi per 13,8 miliardi di lire al [[Gruppo Coin]]<ref>{{Cita news|lingua=|url=http://www.borsaitaliana.it/bitApp/view.bit?lang=it&target=DocViewerDownload&filename=db%2Fpdf%2F807.pdf|titolo=GRUPPO COIN - RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL 1° SEMESTRE 1999|pubblicazione=Borsa Italiana|accesso=13 giugno 2018|cid=|urlmorto=no|giorno=3|mese=11|anno=1999|pagina=}}
</ref> – soppresse immediatamente e completamente il marchio, ridenominando gran parte dei magazzini Standa [[OVS (azienda)|OVS]] e [[Coin]]. Per altri magazzini, il Gruppo Coin effettuò accordi con [[Fnac]] e [[Benetton (azienda)|Benetton]].<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Vittorio Malagutti|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/30/Standa_riparte_Coin_Franchini_co_0_98123011772.shtml|titolo=Standa riparte da Coin e Franchini|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=3 aprile 2015|cid=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150406154822/http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/30/Standa_riparte_Coin_Franchini_co_0_98123011772.shtml|dataarchivio=6 aprile 2015|urlmorto=sì|giorno=30|mese=12|anno=1998|pagina=}}
</ref>
Il settore alimentare venne suddiviso in due: gli esercizi del centro sud furono acquisiti dal Gruppo Cedi ([[Conad]]), acquisendo il marchio ma utilizzando soprattutto l'insegna di quest'ultima; il nome Standa sopravvisse in maniera strutturata solamente nei negozi del centro-nord Italia, acquisiti in società con il Mediocredito Lombardo da Gianfelice Franchini (ex proprietario dei [[Supermercati Brianzoli]] ed ex amministratore delegato di Standa), con un piano di rinnovo dei negozi.<ref>{{Cita web|url=http://www.gruppodileva.it/standa/index.html|titolo=Gruppo Di Leva - BlueKids {{!}} Esprit {{!}} Standa {{!}} Coin - Sorrento|accesso=29 agosto 2019}}</ref>
[[Silvio Berlusconi]] dichiarerà in seguito di essere stato costretto a vendere la Standa successivamente alla sua entrata in [[politica]], affermando che nei [[Comune|comuni]] amministrati da giunte di [[centro-sinistra]] non gli venivano concesse le autorizzazioni per aprire nuovi punti vendita. Secondo altri l'acquisizione e la successiva vendita della Standa sarebbe stata determinata dalla volontà di creare una liquidità per il gruppo Fininvest, che attraversava un difficile periodo tra il 1990 e il 1998 come asserito dallo stesso Berlusconi che affermò di essere esposto con le banche per diverse migliaia di miliardi.<ref>
{{Cita news
|autore = Ettore Livini
|url = http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/politica/berincassa/berincassa/berincassa.html
|giorno = 23
|mese = 02
|anno = 2006
|accesso = 19 dicembre 2006
}}</ref>
==== Il gruppo REWE ====
[[File:Billa-logo.gif|thumb|Logo Billa]]
Nel 2004 i superstiti supermercati alimentari Standa del centro nord, assieme al marchio, sono stati ceduti all'austriaca [[Billa]] controllata dal gruppo tedesco [[REWE Group]].<ref>
{{Cita news
|lingua =
|autore = Giorgio Lonardi
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/12/28/la-standa-diventa-tedesca-alla-rewe-119.html
|titolo = La Standa diventa tedesca alla Rewe 119 supermercati
|pubblicazione = la Repubblica
|giorno = 28
|mese = 12
|anno = 2000
|pagina =
|accesso
|cid =
}}
</ref>
[[Rewe]], dopo l'acquisizione del marchio Standa, decide di mantenere i supermercati del Triveneto e della Romagna col marchio Billa (insegna già affermata in queste regioni perché negli anni precedenti aveva acquisito diversi supermercati, tra i quali la catena Supermercati Car e i Supermercati Vivo appartenenti al gruppo trevigiano Zanin) e Standa Supermercati nel resto della penisola. Il marchio IperStanda, invece, viene riservato agli ipermercati anche nelle suddette regioni del nord-est in cui i supermercati sono a insegna Billa. Questo fino al 2012, quando vengono anch'essi ribattezzati Billa Superstore, mentre i punti vendita Standa delle altre regioni vengono ribattezzati Billa.
La nuova insegna non riesce tuttavia ad ottenere i risultati sperati e, dopo aver ceduto nel 2013 43 punti vendita a Conad, nel 2016 viene venduto il resto della rete a [[Carrefour]] ed altri concorrenti.<ref>{{Cita web|url=https://winenews.it/it/billa-non-ha-trovato-fortuna-in-italia-e-decide-di_323924/|titolo=Billa non ha trovato fortuna}}</ref>
== Il marchio Standa ==
Il marchio Standa non è più stato utilizzato dai diversi aventi diritto, salvo che per sporadiche iniziative o sotto denominazioni diverse.
Per esempio, la Rewe aprì un supermercato a insegna Standa in [[Germania]], nella città di [[Colonia (Germania)|Colonia]], con una forte presenza di prodotti italiani, chiudendolo però definitivamente il 16 dicembre 2017.<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=https://lebensmittelpraxis.de/handel-aktuell/19670-rewe-group-schliesst-standa-2017-11-24-09-14-06.html|titolo=Schließt Standa|pubblicazione=Lebensmittel Praxis|accesso=26 novembre 2017|cid=|giorno=24|mese=11|anno=2017|pagina=}}
</ref>
In alcuni casi, nel sud Italia, il nome, riformulato però in Supermercati Standa e con una diversa grafica<ref name="MuseomarchioStanda" />, è stato rispolverato e riutilizzato – sotto forma di [[franchising]] – in alcuni supermercati alimentari<ref>{{Cita web|url=http://www.supermercatistanda.it/standa.asp|titolo=Standa|accesso=29 agosto 2019}}</ref>.
== Loghi storici ==
<gallery>
File:Standa-monzino3.jpg|1957-1973
File:Standa-montedison.jpg|1973-1988
File:Logo-standa-fininvest1.PNG|1988-1996
File:Logo-standa-fininvest4.PNG|1999-2001
File:Standa.gif|2001-2012
</gallery>
==
Le sedi sociali della Standa dalla nascita alla chiusura nel 2012:<ref name="ReferenceA">Pubblicazioni varie della Standa Spa in vari anni</ref>
* 1931 - 1937
Via Torino 38, Milano
* 1937 - 1974
Via Celestino IV 6, Milano
* 1974 - 1987
Foro Buonaparte 31 (c/o Montedison), Milano
* 1987 - 1999
Milanofiori Strada 4 - Palazzo Q/1, Rozzano MI
* 1999 - 2002
Via Francesco Sforza 9 - Pal. Galeno - Milano 3 City, Basiglio MI
* 2002 - 2012
Via dei Missaglia 97, Milano
== Influenza culturale ==
La Standa è stata protagonista in passato di vari film e concorsi televisivi:
*
* nel film ''[[
* nel film ''[[
* nel film ''[[Fantozzi va in pensione]]'' (1988) con [[Paolo Villaggio]] e [[Anna Mazzamauro]], l'incontro fra il rag. Fantozzi e la signorina Silvani avviene nel parcheggio davanti ai magazzini di [[Roma]] viale Oceano Atlantico (zona [[EUR]])<ref>{{YouTube
|autore =
|titolo = Fantozzi va in Pensione - Fantozzi e la Signorina Silvani
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|minuto = 1
|secondo = 34
}}</ref>;
* nel film ''[[Abbronzatissimi]]'' (1991) con [[Jerry Calà]], [[Teo Teocoli]], [[Alba Parietti]] ed [[Eva Grimaldi]], si vede Jerry Calà che fa la spesa nel supermercato di Viale Vespucci a [[Rimini]] (oggi supermercato [[Conad]])<ref>{{YouTube
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|titolo = Abbronzatissimi (Long Version) : Jerry Calà al Supermercato e il "Macumba"
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}}</ref>;
* nel film ''[[La carne]]'' (1991) con [[Francesca Dellera]] e [[Sergio Castellitto]], Francesca e Paolo fanno un'abbondante spesa nell'ipermercato di [[Anzio]] (oggi ipermercato Conad)<ref>{{YouTube
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|titolo = Sergio Castellitto & Francesca Dellera - La carne (M. Ferreri - 1991)
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|secondo = 57
}}</ref>;
* nel film ''[[Le comiche 2]]'' (1991) con [[Renato Pozzetto]] e [[Paolo Villaggio]], l'episodio ''I metronotte'' viene girato nei magazzini di Via Cola di Rienzo a Roma (oggi magazzino [[Coin]])<ref>{{YouTube
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|titolo = Le Comiche 2 - Episodio 2° Sicurezza notturna
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}}</ref>.
== Testimonial pubblicitari ==
Le pubblicità televisive della Standa nascono ai tempi del [[Carosello]], ma solo con il passaggio della proprietà al [[Fininvest|Gruppo Fininvest]] arriveranno testimonial per sponsorizzare la catena e le sue promo:
[[File:Columbro-standa88.jpg|thumb|[[Marco Columbro]] testimonial per la Standa nel 1990]]
* 1988 - 1992: [[Marco Columbro]], con tanto di battuta finale: "''Eh! va beh ragazzi allora ditelo no!''";
* 1992 - 1994: [[Lino Banfi]], con battuta finale: "''Effettivamende!''";
* Solo nel 1990 - 1991: [[Sandra Mondaini]] e [[Raimondo Vianello]], durante i concorsi e i premi della Standa, con battuta finale di Raimondo: "''Sempre solo Standa!''";
* Solo nell'autunno del 1994: [[Marta Marzotto]] con lo slogan "''Marta, Martissima, Marta da legare''" in riferimento a una sua linea di abbigliamento disegnata per la Standa;
* 1994 - 1996: [[Mike Bongiorno]], con battuta finale: "''Alla Standa, ogni giorno è un buongiorno, parola di Mike!''";
* 1994 - 1997 : [[Wilma De Angelis]];
* 1995 - 1999 : [[Enzo Iacchetti]].
== Sponsorizzazioni ==
* Negli anni novanta, nel programma del sabato sera di [[Rai 1]] ''[[Fantastico (programma televisivo)|Fantastico]]'', c'era un gioco in cui una famiglia italiana vinceva mezz'ora di tempo per prendere gratis qualunque cosa dentro un magazzino Standa;
* Su [[Canale 5]] la trasmissione ''[[Tra moglie e marito (programma televisivo)|Tra moglie e marito]]'', condotta da [[Marco Columbro]], sorteggiava di volta in volta 13 filiali che accoglievano delle cacce al tesoro all'interno dei magazzini Standa;
* La popolare trasmissione televisiva ''[[Ok, il prezzo è giusto!]]'', nella stagione 1990/1991, è stata presentata dallo sponsor Standa con il concorso ''Isola Felice Standa'';
* Su [[Telemontecarlo]] durante il quiz ''[[Gli affari sono affari]]'' con [[Roberto Arnaldi]], si vinceva a nel gioco finale la Standa.
* Nel 1992 per celebrare l'anniversario dei 60 anni, la Standa aveva creato un gioco a concorso sugli anni sessanta;
* Nel 1994 [[Mike Bongiorno]] è ideatore insieme alla moglie [[Daniela Zuccoli]] del programma di informazione commerciale di [[Italia 1]] ''[[Grandi magazzini (programma televisivo)|Grandi magazzini]]'', di cui conduce la prima puntata<ref>{{Cita news|autore=Davide Frattini|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/23/dal_ottobre_ogni_giorno_mezz_co_0_94092312463.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150929023458/http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/23/dal_ottobre_ogni_giorno_mezz_co_0_94092312463.shtml|titolo=Dal 10 ottobre ogni giorno mezz'ora di televendite non stop|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=23 settembre 1994|pagina=37|accesso=9 settembre 2015|urlmorto=sì|dataarchivio=29 settembre 2015}}</ref> cedendo poi il testimone a [[Marta Flavi]], [[Paola Barale]], [[Marco Predolin]] e [[Natalia Estrada]].
'''Sponsorizzazioni sportive'''[[File:Viola 1988.JPG|thumb|La [[Viola Reggio Calabria]] nel 1990-1991 con lo sponsor Standa]]
Una squadra di [[Pallacanestro|basket]] femminile e due squadre di basket maschile hanno usato in passato il nome Standa per le proprie squadre cittadine:
* 1931 - 1987: ''[[Basket Femminile Milano|Standa Milano]]'' Una squadra di basket femminile e una squadra di baseball che militavano in serie A, il massimo campionato di allora;
* 1987 - 1990: ''Standa Reggio Calabria'' (oggi [[Viola Reggio Calabria]]);
* ''Standa Ferrara'' (oggi [[Basket Ferrara]]).
La Standa ha avuto anche una squadra di calcio a Roma che ha partecipato ai campionati dilettantistici fino alla categoria ''[[Promozione (calcio)|Promozione]]''.
== Note ==
<references/>
==
* {{Cita libro|titolo=25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956|autore=|capitolo=|editore=Standa Milano|città=Milano|anno=1956|isbn = |sbn = TO01034011 |cid = }}
* {{Cita libro|titolo=La Standa ieri oggi domani|autore=|capitolo=|editore=Standa Milano|città=Milano|anno=1971|isbn = |sbn = LO10854565 |cid = }}
* {{Cita libro|titolo=L'Eco della Standa|autore=|capitolo=|editore=Standa Milano|città=Milano|anno=1949-1955}}
* {{Cita libro|titolo=Standa: notiziario bimestrale di vita aziendale della Standa|autore=|capitolo=|editore=Standa Milano|città=Milano|anno=1955-1975|isbn = |sbn = MIL0630069 |cid = }}
* {{Cita libro|titolo=Professione Standa: trimestrale riservato al personale della Standa s.p.a.|autore=|capitolo=|editore=Standa Milano|città=Rozzano|anno=1987-1992|isbn = |sbn = BVE0209430 |cid = }}
* {{Cita libro|titolo=Notizie Standa: trimestrale riservato al personale della Standa s.p.a|autore=|capitolo=|editore=Standa Milano|città=Rozzano|anno=1993-1998|isbn = |sbn = BVE0209431 |cid = }}
== Voci correlate ==
* [[Billa]]
* [[
* [[Fininvest]]
* [[Gruppo Coin]]
* [[Montedison]]
* [[
* [[Supermercati Brianzoli]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/standa.php|titolo=Standa|accesso=14 dicembre 2015|dataarchivio=8 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160608121435/http://www.museodelmarchioitaliano.it/marchi/standa.php|urlmorto=sì}}
{{Silvio Berlusconi}}
{{Gruppo Coin}}
{{Portale|aziende|moda}}
[[Categoria:Società italiane di grande distribuzione organizzata del passato]]
[[Categoria:Società partecipate da Montedison]]
[[Categoria:Ex aziende del gruppo Fininvest]]
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