Gottolengo: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Gottolengo
|
|Didascalia =
|Voce bandiera =
|
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Brescia
|Amministratore locale = Daniele Dancelli
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 13-6-2022
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni = [[Solaro (Gottolengo)|Solaro]]
|Divisioni confinanti = [[Gambara]], [[Ghedi]], [[Isorella]], [[Leno]], [[Pavone del Mella]], [[Pralboino]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2479
|Nome abitanti = gottolenghesi
|Patrono = san Pietro e Paolo
|Festivo = 29 giugno
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Gottolengo (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Gottolengo nella provincia di Brescia
}}
'''Gottolengo''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ɡottoˈlenɡo, ɡottoˈlɛnɡo/}}<ref>{{DOP|id=1031246}}</ref>; ''Otalènch'' in [[dialetto bresciano]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=312 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/312 }}</ref><ref>{{cita|T.Romano|p. 229|cidRomano}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Brescia]] in [[Lombardia]]. Si trova nella [[Bassa Bresciana]], la zona più meridionale di tutta la [[provincia di Brescia|provincia]], quella che comprende il maggior numero di comuni (ben sessantuno).<ref>{{cita web | 1 = http://www.bresciaonline.it/Aree/I_comuni_online/Bassa_bresciana | 2 = Bassa bresciana | 3 = 6 giugno 2014 | dataarchivio = 16 luglio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140716213956/http://www.bresciaonline.it/Aree/I_comuni_online/Bassa_bresciana/ | urlmorto = sì }}</ref>
Gottolengo è un importante [[archeologia|sito archeologico]], dato l'alto numero di reperti dissotterrati a partire dalla metà degli anni venti nella zona del Castellaro.<ref>{{cita|P.Lucini||cidLucini}}.</ref> Oggi il comune è anche un centro industriale, ma conserva ancora numerose tracce di vita contadina alla quale il paese è rimasto attaccato fino a non molti decenni fa.<ref name="sito comune" /> La piccola e ormai disabitata [[frazione (geografia)|frazione]] di Solaro si trova a nord del centro abitato.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio di Gottolengo è compreso nella [[pianura Padana]]. Il comune è situato accanto ai confini delle province di [[provincia di Cremona|Cremona]] e di [[provincia di Mantova|Mantova]] ed è inserito nell'area della [[Bassa Bresciana orientale]], ovvero il territorio di pianura a sud-est della provincia; il paese è perciò interamente pianeggiante. L'unica altura è sita in località Castellaro, una [[collina]] che costituisce il punto più elevato di Gottolengo (65 metri sul livello del mare).
[[File:Campagna gottolenghese.JPG|verticale|sinistra|miniatura|Caratteristica immagine della campagna gottolenghese]]
Il principale fiume passante per il paese è il [[Fiume Gambara|Gambara]], nome attribuitogli poiché attraversa l'[[Gambara|omonimo comune]] con il quale Gottolengo confina a sud.
Numerosi e fondamentali per l'economia del paese sono anche i vari [[canale artificiale|canali artificiali]], destinati all'[[irrigazione]] dei campi coltivati.<ref name="sito comune">{{cita web | 1 = http://www.gottolengo.com/il-comune/la-storia | 2 = ''Storia di Gottolengo'' | 3 = 31 maggio 2014 | dataarchivio = 30 maggio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140530050345/http://www.gottolengo.com/il-comune/la-storia | urlmorto = sì }}</ref>
Per quanto attiene al [[classificazione sismica dell'Italia|rischio sismico]], Gottolengo è classificata a basso rischio (Zona 3) dopo il [[Terremoto di Salò del 2004|terremoto del 24 novembre 2004]].<ref name="DatiComune">{{cita web|https://www.tuttitalia.it/lombardia/49-gottolengo/|Dati territoriali su Gottolengo|9 gennaio 2019}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Brescia Ghedi}}
Il clima è quello tipico dei comuni dell'alta val Padana: l'estate è caratterizzata da caldo afoso con elevata umidità, mentre l'inverno è invece rigido e spesso nebbioso, con sporadiche nevicate durante i mesi più freddi.
{{ClimaAnnuale
| nome = BRESCIA GHEDI
| tempmax01 = 4.3
| tempmax02 = 7.9
Riga 195 ⟶ 196:
| intensità12 = 3.2
}}
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona E, 2479 [[Grado giorno|GG]].<ref name=DatiComune/>
== Origini del nome ==
Il [[toponimo]] Gottolengo deriva quasi certamente da forme [[goti]]che-[[Longobardi|longobarde]], come testimonia la radice ''Gott-'', senza ombra di dubbio di origine gotica, mentre il suffisso in "-engo" è tipicamente longobardo. D'altra parte la derivazione da [[dialetti germanici]] specie longobardi, è particolarmente diffusa nella toponomastica del territorio circostante.<ref name="sito comune" /><br />Gottolengo significa presumibilmente "territorio appartenente al villaggio".<ref>{{cita|Bonaglia 1985|pp. 107-109.|cidBonaglia p}}</ref><br />Tale denominazione appare per la prima volta nel ''Diploma di [[Berengario II d'Ivrea|Berengario II]] all'abate di Leno'' del [[958]].<ref>{{cita|Schiapparelli 1924|p. 323.|cidSchiapparelli}}</ref>
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Gottolengo}}
[[
La zona in cui sorge l'odierno comune di Gottolengo cominciò ad essere abitata fin dal
{{
Alla fine del
[[File:Cappella-di-S.Gottardo.JPG|verticale|miniatura|La [[santella]] di [[Gottardo di Hildesheim|S. Gottardo]] ubicata nella zona dell'ex lazzaretto, sulla strada comunale per Gambara]]
In epoca
Nel
=== Simboli ===
[[
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 20 marzo 2006.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2006/comuni/Gottolengo.html |titolo= Gottolengo (Brescia), D.P.R. 20.03.2006 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 15 settembre 2021 }}</ref>
{{Citazione|D'oro, alla fascia di rosso, caricata di tre gigli d'oro, bordata in fascia con i due [[Filetto (araldica)|filetti]], uno e uno, di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.|D.P.R. 20.03.2006}}
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Lo stemma gottolenghese è un semplice [[Scudo (araldica)|scudo]] d'oro con una fascia che contiene i tre gigli d'oro di Francia, che furono riconosciuti al comune per aver affiancato i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] nella lotta contro Carlo V d'Asburgo.
Il passaggio delle truppe ispano-pontificie fu devastante per Gottolengo: il 29 ottobre 1521 i soldati fecero irruzione nel borgo, depredando e saccheggiando tutto ciò che trovarono. Il comune di Gottolengo fu di conseguenza sollevato dal pagare le tasse per circa cinque anni e istituì, su concessione, un mercato proprio.<ref>{{cita|B.Zamboni|pp. 56-57|cidZamboni}}.</ref>
Gottolengo possedeva fino a non molto tempo fa un altro stemma, più sontuoso e decorato, assegnatogli durante l'epoca napoleonica; tale simbolo è stato successivamente soppresso dal [[Fascismo|regime fascista]] per poi ritornare in uso durante gli anni del secondo dopoguerra. Su di esso erano presenti vari tamburi, una testa di cavallo, armi e bandiere; era sprovvisto della corona dei comuni, che oggi è presente al di sopra dello scudo. Di recente il vessillo è stato semplificato e riadattato, ma conserva ancora i gigli di Francia, a ricordo dell'episodio citato.<ref name="sito comune" /><ref>{{cita libro|autore= Marco Foppoli |titolo= Stemmario Bresciano |capitolo= Gottolengo |editore= Provincia di Brescia / Grafo |anno= 2011 |isbn= 978-88-7385-844-7 |p= 95 }}</ref>
== Monumenti e luoghi di interesse ==
[[File:Facciata chiesa parrocchiale (Gottolengo).JPG|miniatura|La parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo]]
===
==== Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ====
{{Vedi anche|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Gottolengo)}}
L'attuale [[parrocchia]]le gottolenghese, dedicata ai santi Pietro e [[Paolo di Tarso|Paolo]], fu costruita a partire dal 1746 su progetto dell'architetto Domenico Prandini di [[Calvisano]] per poter vantare una chiesa che non sfigurasse nel confronto con quella del vicino comune di [[Gambara]]. La costruzione fu ultimata nel 1765 e l'edificio consacrato nel 1778, come ricordano due lapidi poste sul [[sovraporta]] dei portalini del coro.<ref name=Pietro&Paolo>{{cita web|http://parrocchiagottolengo.it/luoghi-di-culto/chiesa-parrocchiale-ss-pietro-e-paolo|Chiesa Parrocchiale Ss. Pietro e Paolo|30 agosto 2017}}</ref><br />
La chiesa, costruita in stile [[barocco]], è ricca di numerosi affreschi, come il ''Martirio di San Pietro'' posto in cima all'[[abside]], sotto il quale si trova la zona dell'[[altare maggiore]]. Altra opera importante è la ''Vergine con San Pietro'', attribuita al [[Giambettino Cignaroli|Cignaroli]], posta sopra il [[Coro (architettura)|coro]]. Oltre ai sette altari in marmo, costituiti da cellette laterali e decorati con statue o affreschi la chiesa racchiude al suo interno anche opere in legno raffiguranti il Cristo morente in croce e la Madonna ed un organo [[Serassi]], costruito attorno alla seconda metà dell'Ottocento e di recente restaurato.<ref name=Pietro&Paolo/><br />
La [[facciata]] è suddivisa in due ordini, sul primo [[marcapiano]] si trovano le statue di [[Pietro (apostolo)|San Pietro]] e di San Paolo, mentre sulla sommità è presente la scultura della [[Risurrezione di Gesù|risurrezione di Cristo]]. Nella parrocchiale vengono officiate le principali funzioni religiose del paese.<ref name=Pietro&Paolo/>
==== Convento di San Girolamo ====
[[File:San.Girolamo-bell tower.JPG|sinistra|miniatura|Il campanile in mattoni della chiesa di San Girolamo]]
Il convento dei [[Ordine dei carmelitani scalzi|carmelitani]], dedicato a [[san Girolamo]], sorse nel 1479 al di fuori del borgo murato. I lavori iniziarono dopo che un ricco orefice gottolenghese aveva lasciato tutti i suoi averi al comune da utilizzarsi in opere di bene. Il municipio decise di dare il denaro ad un carmelitano e finanziò la costruzione fornendo i mattoni necessari all'innalzamento del monastero.<ref>{{cita|A.Bonaglia|pp. 209-210|cidBonaglia m}}.</ref> La costruzione comprendeva il convento con annessa una chiesa; i Carmelitani che vivevano al suo interno erano dediti a opere di carità a favore dei poveri, prestando un servizio [[ospedale|ospedaliero]] e assistenziale. È a questi frati che si deve, nel Cinquecento, l'introduzione nella zona della coltivazione della [[Solanum tuberosum|patata]].<ref>{{cita|A.Bonaglia|pp. 215-216|cidBonaglia m}}.</ref> Il monastero carmelitano fu soppresso nel 1797 e trasformato in ospedale, e al suo interno sono stati in seguito costruiti degli alloggi.<ref>{{cita|A.Bonaglia|p. 217|cidBonaglia m}}.</ref>
La [[chiesa (architettura)|chiesa]] ha continuato a esistere anche dopo lo smantellamento del monastero come cappella dell'ospedale, divenendo una dipendenza della parrocchia di Gottolengo; recentemente è stata restaurata e oggi funge da luogo di culto solo in determinate occasioni. La chiesa è costituita da un'unica [[navata]] ai cui lati si aprono otto cellette decorate con numerosi [[Affresco|affreschi]] di santi, fra i quali spiccano quelli di [[santa Lucia]], [[Apollonia di Alessandria|santa Apollonia]] e sant'[[Antonio abate]]. Oggetto di profonda devozione da parte dei cittadini di Gottolengo è la cinquecentesca statua in legno della Madonna Orante in trono con Bambino sita al suo interno. La chiesa è di proprietà dell'ente Fondazione Casa di Riposo Cami-Alberini.<ref name="sito comune" />
==== Santuario dell'Incidella ====
[[File:Chiesa dell' Incidella.JPG|miniatura|Retro del santuario dell'Incidella]]
Il [[Santuario dell'Incidella]], che si trova lungo la strada che dal comune conduce alla frazione di [[Solaro (Gottolengo)|Solaro]] e a [[Isorella]], è un luogo di culto dedicato alla [[natività della Beata Vergine Maria]] e definito santuario perché l'edificio venne eretto a seguito di un miracolo ivi avvenuto nel 1653.<ref name=Incidella>{{cita web|http://parrocchiagottolengo.it/luoghi-di-culto/santuario-della-madonna-dellincidella|Luoghi di culto - Santuario della Madonna dell'Incidella|30 agosto 2017}}</ref> L'edificio, composto da un [[oratorio (architettura)|oratorio]] e da una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] con [[campanile]], risale al XVII secolo ed è stato costruito in stile [[barocco]] su una cappella preesistente.<ref>{{cita|A.Superfluo|p. 81|cidSuperfluo2}}.</ref><br />L'ingresso, costituito in passato da un porticato a tre arcate antistante la facciata della chiesa, è stato rimosso dopo che un camion nel 1960 lo aveva danneggiato in un incidente stradale e non è stato mai più ripristinato. Nella facciata si trovano un [[Portale (architettura)|portale]] rifinito in marmo e un [[rosone]] ornato con vetri colorati.<ref name=Incidella/>
=== Architetture civili e militari ===
[[File:Casa torre 2 (Gottolengo).jpg|sinistra|upright=0.6|miniatura|La casa torre]]
Edificio sito di fronte alla piazza principale del paese è il teatro comunale dedicato al politico bresciano [[Giuseppe Zanardelli]], in [[Art Nouveau|stile Liberty]], di recente ristrutturato. A fianco della piazza sorge la Casa Torre, resti di un fortino che un tempo costituiva l'accesso principale dell'antico borgo. Il torrione era infatti parte di un antico sistema murario oggi scomparso, circondato da un torrente e provvisto di un ponte levatoio attraverso il quale si accedeva al suo interno.<ref>{{cita|A.Bonaglia|Cartine allegate|cidBonaglia m}}.</ref>
[[File:Casa Garibaldi a Gottolengo.JPG|verticale|miniatura|La targa che ricorda il soggiorno di Garibaldi]]
La torre è oggi adibita a piccolo museo del territorio e in essa sono conservati i reperti archeologici rinvenuti nella zona del Castellaro. Un'antica leggenda di origine longobarda narra che al suo interno vi sia custodita una [[Gallus gallus domesticus|chioccia]] d'oro con pulcini.<ref>{{cita|Superfluo|p. 35|cidSuperfluo2}}.</ref> Un altro edificio degno di attenzione è la casa dove soggiornò [[Giuseppe Garibaldi]] nel 1866, al cui interno vi sono oggi piccoli appartamenti, ma ove è ancora conservata, risparmiata dai recenti restauri, la targa commemorativa che ricorda la sosta dell'eroe.
=== Siti archeologici ===
{{vedi anche|Castellaro (Gottolengo)}}
A partire dai primi anni del secolo scorso il territorio di Gottolengo fu oggetto di ricerche scientifiche e rinvenimenti archeologici. La zona in cui avvennero i primi ritrovamenti, oggi detta "Castellaro",<ref>Si definiva [[castellaro (fortificazione)|castellaro]] una piccola fortificazione, in genere posta su un'altura o una collina, utilizzata dagli abitanti a difesa di un nucleo abitativo al suo interno.</ref> è un'area costituita da un basso altopiano posta ai limiti meridionali del centro abitato. Nella zona sono presenti testimonianze di insediamenti attribuibili a popolazioni quali i [[Galli Cenomani]] e i Romani,<ref>{{cita web | 1 = http://www.gottolengo.com/il-comune/la-storia | 2 = Comune di Gottolengo - Cenni storici | 3 = 10 giugno 2014 | dataarchivio = 31 maggio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140531222732/http://www.gottolengo.com/il-comune/la-storia | urlmorto = sì }}</ref> custodite nel piccolo museo civico di Gottolengo ospitato all'interno della [[Casatorre|casa torre]].<ref name="museo">{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=154652&pagename=57|titolo=Museo civico di Gottolengo|accesso=31 agosto 2017|dataarchivio=31 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170831181214/http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=154652&pagename=57|urlmorto=sì}}</ref> Nel corso degli anni da questo luogo sono riaffiorati vari oggetti di vita quotidiana, come rudimentali [[telaio (tessitura)|telai]], armi, resti in bronzo e un prezioso [[corno (strumento musicale)|corno]] in [[terracotta]], considerato fra gli strumenti da suono più antichi del mondo.<ref>{{cita|Lucini|p. 200|cidLucini}}.</ref> Nel 1925 nella stessa zona venne rinvenuto il cosiddetto "Elmo celtico da Gottolengo", risalente alla fine del IV secolo a.C., ovvero all'epoca dell'insediamento dei Cenomani;<ref>{{cita web | 1 = http://www.turismobrescia.it/it/punto-d-interesse/elmo-celtico-da-gottolengo | 2 = Elmo celtico da Gottolengo | 3 = 31 agosto 2017 | dataarchivio = 31 agosto 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170831181649/http://www.turismobrescia.it/it/punto-d-interesse/elmo-celtico-da-gottolengo | urlmorto = sì }}</ref> numerosi anche gli spilloni e altri materiali metallici rinvenuti,<ref>{{cita|Carancini|p. 100|cidCara}}.</ref> come pure diverse testimonianze di lapidi romane, tra le quali quella inserita nell'abside della parrocchiale e un'altra che ricorda lo scioglimento di un voto ad [[Apollo]].<ref name="Lapide chiesa" /><ref>{{CIL|05|04127}}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Fra l'Ottocento e il Novecento alcuni gottolenghesi, come del resto molti italiani, emigrarono in cerca di fortuna nelle [[Americhe]] ([[Stati Uniti d'America|USA]] e [[Argentina]] in particolare) o in [[Australia]]. Negli anni immediatamente successivi alla [[seconda guerra mondiale]] la popolazione del comune raggiunse il suo picco più alto con {{formatnum:5225}} abitanti. In quegli anni anche la frazione di Solaro, oggi deserta, contava circa 1500 residenti che abitavano nelle enormi [[cascina a corte|cascine a corte]] tipiche della [[Val Padana]] e anche in alcune strutture pubbliche. Negli anni successivi una nuova ondata migratoria coinvolse il paese, con destinazione le grandi città del [[Italia settentrionale|nord Italia]] come [[Milano]], [[Torino]], [[Genova]] e [[Brescia]] alla ricerca di lavoro nelle nascenti fabbriche.<ref name="sito comune" />
{{Demografia/Gottolengo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
# [[India]], 273
# [[Marocco]], 122
# [[Romania]], 62
# [[Albania]], 31
# [[Senegal]], 29
# [[Cina]], 27
===
{{Vedi anche|Dialetto bresciano|Dialetto lombardo orientale}}
Sul tutto il territorio comunale la lingua ufficiale è unicamente l'[[lingua italiana|italiano]]. Tuttavia sul territorio è largamente diffuso l'utilizzo del [[dialetto bresciano]], sia nella popolazione più anziana che in quella più giovane.<ref>{{cita |Beretta||cidBeretta}}.</ref>
===
Sul territorio comunale esiste un'unica [[parrocchia]], appartenente alla [[diocesi di Brescia]].<ref>{{cita web | 1 = http://www.diocesi.brescia.it/diocesi/notizie/parrocchie/parrocchie.php | 2 = Diocesi di Brescia - Le parrocchie della diocesi | 3 = 31 maggio 2014 | dataarchivio = 21 agosto 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150821071211/http://www.diocesi.brescia.it/diocesi/notizie/parrocchie/parrocchie.php | urlmorto = sì }}</ref>
Nella parrocchia di Gottolengo il percorso del [[Cammino neocatecumenale]] si è diffuso fin dal 1970, quando da Roma giunse un'équipe mista di religiosi e laici che, con il benestare del vescovo, avviò una prima esperienza di percorso catechetico;<ref name=neocatecumeno>{{cita web|http://parrocchiagottolengo.it/cosa-facciamo/cammino-neocatecumenale|Cammino neocatecumenale|30 agosto 2017}}</ref> a tale diffusione contribuì anche la presenza del gottolenghese [[Mario Pezzi (presbitero)|Mario Pezzi]], considerato uno dei tre fondatori dell'iniziativa cattolica.<ref>{{Cita news|autore=Sandro Magister|url=http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/44140| titolo=Liturgia. Benedetto XVI riporta i neocatecumenali sul retto cammino|pubblicazione=[[L'Espresso]]|giorno=27|mese=dicembre|anno=2005|accesso=21 giugno 2009}}</ref> Da allora varie comunità hanno aderito al ''Cammino'', oggigiorno nel comune ne sono presenti sei distinte.<ref name=neocatecumeno/>
A cura della parrocchia viene stampato a tiratura trimestrale dal 1964 un bollettino parrocchiale, definito "giornale" per il suo formato da quotidiano, "Il Redone", i cui principali argomenti sono di carattere religioso, culturale e sociale.<ref>{{cita web|http://parrocchiagottolengo.it/cosa-facciamo/redone|Il Redone|30 agosto 2017}}</ref> La sede si trova nel centro pastorale di Gottolengo.
===
Una festa della Madonna del Carmelo si tiene attorno alla metà del mese di luglio, a partire dal giorno in cui si venera la [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]]. I festeggiamenti durano circa una settimana e iniziano con la processione per le vie del paese: la statua mariana viene trasferita dalla chiesa di San Girolamo alla parrocchiale, dove rimane esposta per tutta la durata dell'evento. La festa è contornata dalla fiera del paese.<ref>{{cita web|http://www.gottolengo.com/IniziativeManifestazioni/MadonnaDelCarmelo2008.htm|I festeggiamenti della Madonna del Carmelo|03 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081204120507/http://www.gottolengo.com/IniziativeManifestazioni/MadonnaDelCarmelo2008.htm|dataarchivio=4 dicembre 2008}}</ref>
==
===
Nel territorio comunale è presente un istituto comprensivo,<ref>{{cita web | 1 = http://www.icgottolengo.it/ | 2 = Istituto Comprensivo di Gottolengo | 3 = 3 settembre 2017 | dataarchivio = 3 settembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170903164116/http://www.icgottolengo.it/ | urlmorto = sì }}</ref> nella cui sede coesistono una [[scuola materna]] e una [[scuola primaria|elementare]], e del quale fa parte l'istituto di [[scuola secondaria di primo grado in Italia|primo grado]] Luigi Sturzo. A Gottolengo si trova anche una scuola materna paritaria della Fondazione P. Caprettini.<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/017/080/scuole/|Le scuole a Gottolengo|3 settembre 2017}}</ref>
==
In Gottolengo trasmette dal 1990 una piccola stazione televisiva, la TeleradioGottolengo, o più semplicemente TRG. La sede è gestita dai [[Curato|curati]] di Gottolengo e oggi alla sua guida vi è l'attuale [[prevosto]]. La programmazione è dedicata quasi esclusivamente ad informazioni a livello locale o religioso.<ref name="Associazioni di Gottolengo">{{cita web|1=http://www.gottolengo.com/LaCitta/EntiAssociazioni.htm|2=Enti e associazioni|3=2 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120311054347/http://www.gottolengo.com/LaCitta/EntiAssociazioni.htm|dataarchivio=11 marzo 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Dal 30 luglio 2022 TRG ha terminato le trasmissioni via etere, e i suoi programmi vanno in onda solo tramite YouTube.
===
[[File:Piazza di Gottolengo.JPG|miniatura|Il teatro Zanardelli o teatro comunale visto dalla piazza]]
Il centro della cultura gottolenghese e un punto di riferimento di tutta la Bassa bresciana è il teatro Zanardelli, struttura [[liberty]] di fine Ottocento costruita su due piani rialzati in grado di ospitare fino a un massimo di 200 persone,<ref>{{cita web|http://www.ancebrescia.it/articoli/17-19-11-2003.pdf|Documenti su Gottolengo|2 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040122110749/http://www.ancebrescia.it/articoli/17-19-11-2003.pdf|dataarchivio=22 gennaio 2004}}</ref><ref>{{cita web | 1 = http://www.gottolengo.com/il-comune/la-storia | 2 = Comune di Gottolengo - Cenni storici | 3 = 3 settembre 2017 | dataarchivio = 30 agosto 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170830200350/http://www.gottolengo.com/il-comune/la-storia | urlmorto = sì }}</ref> in cui ogni anno vengono proposte varie opere eseguite da diverse compagnie.<ref>{{cita web|http://www.ilnodo.com/|Compagnia teatrale che opera nel teatro gottolenghese|18 novembre 2008}}</ref> Le commedie dialettali sono spesso eseguite dall'unica compagnia teatrale con sede in Gottolengo, la "QUO VADIS", diffusa però solo a livello locale.<ref name="Associazioni di Gottolengo" />
===
Prodotto simbolo della tradizione agricola gottolenghese è la [[Solanum tuberosum|patata]] (una ''sagra della patata'' istituita nel 2002 si tiene generalmente nel mese di settembre),<ref>{{cita web|http://www.provincia.brescia.it/cittadino/turismo-e-cultura/evento/sagra-della-patata-di-gottolengo-e-dei-sapori-della-provincia-di|Sagra della patata di Gottolengo e dei Sapori della Provincia di Brescia|3 settembre 2017}}</ref> la cui coltivazione ha visto riconosciuta la [[denominazione comunale d'origine]].<ref>{{cita web|http://www.denominazionecomunale.it/index.php/News-dall-ASSO.DECO/DE.CO.-si-pu.html|La De.Co di Gottolengo|3 settembre 2017}}</ref> Un altro prodotto tipico di Gottolengo è la [[marmellata]].<ref name=Andrini/> Sono inoltre diffusi, seppur tipici anche di altri luoghi lombardi, i [[tortelli di zucca]], da consumarsi secondo la tradizione durante la cena della vigilia di [[Natale]], e lo [[Spiedo bresciano|spiedo alla bresciana]].
== Geografia antropica ==
[[File:Casa torre (Gottolengo).jpg|miniatura|La casa-torre è ciò che oggi resta dell'antico sistema difensivo]]
===
La zona del centro attuale iniziò a essere abitata attorno alla seconda metà del II secolo a.C. dai [[Storia romana|Romani]]. I loro insediamenti erano però disomogenei e sparsi qua e là sul territorio senza una locazione fissa.<ref>{{cita|A.Bonaglia|p. 240|cidBonaglia m}}.</ref>
Le cose iniziarono a cambiare con la venuta dei Longobardi: re [[Desiderio (re)|Desiderio]] infatti donò Gottolengo agli abati della [[Abbazia di Leno|Badia Leonense]], che a seguito delle invasioni degli [[Magiari|Ungari]] del X secolo provvidero a fortificare il paese. Fu costruito un borgoforte circondato da un fossato e difeso da terrapieni, al cui interno si trovavano la ''[[corte (storia)|curtis]]'' monastica con la casa del padrone, la chiesa e le case dei servi; al di fuori della cinta muraria c'erano invece i capanni dei contadini che in caso di pericolo potevano rifugiarsi entro il borgo fortificato.<ref>{{cita|A.Bonaglia|p. 241|cidBonaglia m}}.</ref> In seguito al forte aumento della popolazione il borgoforte venne ampliato e attorno ad esso venne a crearsi un vero e proprio [[incastellamento]] ma, con il passare del tempo e la nascita delle [[Arma da fuoco|armi da fuoco]], il sistema difensivo del borgo cadde in rovina.<ref>{{cita|A.Bonaglia|p. 247|cidBonaglia m}}.</ref> Durante il [[Età napoleonica|periodo napoleonico]] il centro crebbe di importanza e furono creati nuovi quartieri, le antiche mura ormai decadenti furono abbattute ed i vecchi fossati furono con il tempo interrati, lasciando la casa torre come unica testimonianza dell'antico sistema murario.<ref>{{cita|A.Bonaglia|pp. 248-249|cidBonaglia m}}.</ref>
L'impronta urbanistica di Gottolengo da allora non è molto cambiata. Significativi furono solamente negli anni sessanta e settanta i lavori di costruzione di due piccoli villaggi [[Ottorino Marcolini|marcolini]]. Oggi nel comune sorgono varie aree verdi (parchi), come previsto dal [[Piano Regolatore Generale]], mentre la discarica, situata al di fuori del centro abitato, è stata riqualificata e riadattata agli standard vigenti; l'[[acquedotto]] comunale, sito in paese, è gestito dall'[[A2A]] così come tutta la rete fognaria gottolenghese e i servizi di depurazione.<ref>{{cita web | 1 = http://www.a2acicloidrico.eu/home/cms/idrico/societa/comuni_serviti | 2 = I servizi di A2A nei comuni bresciani | 3 = 2 settembre 2017 | dataarchivio = 12 giugno 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160612235735/http://www.a2acicloidrico.eu/home/cms/idrico/societa/comuni_serviti | urlmorto = sì }}</ref> Il territorio del paese non è soggetto ad alcun vincolo di tipo naturalistico e paesaggistico.<ref name="Dati generali">{{cita web|1=http://www.gottolengo.com/LaCitta/DatiGenerali.htm|2=Dati Urbanistici su Gottolengo|3=2 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120311054343/http://www.gottolengo.com/LaCitta/DatiGenerali.htm|dataarchivio=11 marzo 2012|urlmorto=sì}}</ref>
=== Frazioni ===
Il comune di Gottolengo comprende sette frazioni, tra le quali Solaro è storicamente la più importante. Le altre località, di modeste dimensioni e che contano poche decina di abitanti ciascuna, sono: ''Solerino'', ''Baldone'', ''Remaglie'', ''Segalana'', ''Monticelle Sopra'' e ''Osteria''.<ref>{{cita web|http://italia.indettaglio.it/ita/lombardia/gottolengo.html|Le frazioni di Gottolengo e dati sul comune|1 settembre 2017}}</ref>
==== Solaro ====
In passato [[Solaro (Gottolengo)|Solaro]] è stata l'unica località importante di Gottolengo al di fuori del centro abitato principale. Il suo nome è di origine romana e deriva dalla parola latina ''Solarium'' che significa terrazzo soleggiato.<ref name="sito comune" />
Determinante per il paese è stato l'ausilio fornito dalla frazione soprattutto in tempo di [[seconda guerra mondiale|guerra]], durante il quale venne anche usato come un rifugio. Oggi la località è costituita da una vecchia cascina a corte tipica della campagna bresciana, attualmente disabitata, e da un'antica chiesa dedicata a [[Antonio abate|Sant'Antonio abate]], protettore degli animali e personaggio molto venerato nell'area gottolenghese.<ref>{{cita|A.Superfluo|p. 59|cidSuperfluo2}}.</ref> Nella campagna circostante sorgono inoltre vecchie e nuove cascine circondate da campi coltivati. La frazione è collegata al paese tramite una strada comunale, che conduce fino all'imbocco della strada provinciale fra [[Ghedi]] e [[Isorella]].
== Economia ==
[[File:Gottolengo roads in the autumn.JPG|miniatura|Strada fra i campi a riposo in autunno]]
=== Agricoltura ===
Le prime massicce opere di bonifica nell'area vennero svolte dai monaci dell'abbazia di Leno che prosciugarono le zone paludose rendendole idonee per l'agricoltura e l'allevamento. Successivamente anche tra i secoli XVIII e XX furono intraprese importanti bonifiche, ma soprattutto opere di canalizzazione che resero la campagna gottolenghese simile a quella attuale.
Il territorio è oggi quasi interamente dedicato alla pratica dell'agricoltura, molti infatti sono i campi coltivati con mezzi intensivi tipici della val Padana e del nord Italia. I principali prodotti della terra sono costituiti dal [[Zea mays|mais]] e dal [[Triticum|frumento]] ma, seppur in maniera minore, parte del raccolto è costituito anche dalla [[Glycine max|soia]] e dalla patata.<ref>{{cita web | 1 = http://www.pianurabresciana.com/it/agricoltura.php | 2 = L'agricoltura in generale nella Bassa Bresciana | 3 = 3 settembre 2017 | dataarchivio = 4 marzo 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304225425/http://www.pianurabresciana.com/it/agricoltura.php | urlmorto = sì }}</ref><br />
L'allevamento bovino, quello di pollame così come quello suinicolo sono molto sviluppati, mentre è assente quello ovino. Nel paese è praticata pure l'[[apicoltura]].<ref name="Economia" />
=== Industria ===
Le prime fabbriche, operanti solamente nel settore tessile, sorsero durante la dominazione veneta; tuttavia il vero boom industriale avvenne negli anni sessanta quando l'intera zona della Bassa Bresciana venne decretata area economicamente depressa. Ciò comportò un notevole stanziamento di fondi e agevolazioni fiscali affinché la creazione di vere e proprie industrie moderne fosse incentivata; pertanto solamente a partire da quegli anni iniziò un processo di [[Diversificazione (strategia)|diversificazione]] industriale.<ref>{{cita|D.Paoletti|pp. 16-24|cidPaoletti}}.</ref><br />
Gottolengo è conosciuto per le sue marronate (dolce di [[Castanea sativa|castagne]] prodotto con i [[Castanea sativa|marroni]] della [[Val Camonica]]) è inoltre la patria della [[Cydonia oblonga|cotognata]] bresciana. Nel comune sorge infatti una fabbrica a conduzione familiare che fin dalla prima metà dello scorso secolo produce [[mostarda|mostarde]] e salse varie.<ref name=Andrini>{{cita web|https://www.soloprodottiitaliani.it/aziende/scheda-1062.html|DOP IGP - Andrini marmellate|1 settembre 2017}}</ref> Altri stabilimenti presenti nel comune sono quelli in cui vengono fabbricati i punti metallici, quelli dell'industria meccanica, quelli che operano nel settore dell'elettricità e nelle industrie casearie e alimentari.<ref name="Economia">{{cita web|http://www.impresaitalia.info/cat/lombardia/gottolengo.aspx|Lista delle attività economiche di Gottolengo|1 settembre 2017}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
{{vedi anche|Strade provinciali della provincia di Brescia}}
Le principali arterie che servono il comune sono la strada provinciale VIII, che lo collega con [[Leno]] a nord e con [[Gambara]] a sud e la strada provinciale 11, che da [[Pavone del Mella]] attraversa Gottolengo e prosegue verso [[Isorella]].<ref>{{cita web| url=http://sit.provincia.bs.it/gfmaplet10/?_token=NULLNULLNULLNULL&htmlstyle=provinciabrescia&map=m_ret_strad_2013&initialExtent=1579000;5026000;1617000;5058000;3003| titolo=Provincia di Brescia - rete stradale 2013|accesso=1º settembre 2017}}</ref>
=== Ferrovie e tranvie ===
Fra il 1914 e il 1932 la stazione di Gottolengo era servita da una [[tranvia]] della [[rete tranviaria extraurbana di Brescia]], la [[tranvia Brescia-Ostiano|Brescia-Ostiano]], che si diramava verso [[Gambara]] dal bivio di [[Pavone del Mella]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=Claudio Mafrici|titolo=I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930)|rivista=Quaderni di sintesi| mese=novembre|anno=1997|volume=51|cid=Mafrici, 1997}}</ref>
=== Mobilità urbana ===
Il territorio comunale insiste nella sottorete di [[trasporto pubblico locale]] della provincia di Brescia che ricomprende la [[Bassa Bresciana|Bassa pianura bresciana]], l'area del [[lago d'Iseo|Sebino]] e la [[Franciacorta]]. L'esercizio della mobilità interurbana in tale sottorete è garantito dagli autoservizi effettuati dal consorzio [[Trasporti Brescia Sud]], costituito dalle società [[Società Italiana Autoservizi|SIA]], SAIA Trasporti e da [[APAM]].<ref>{{cita web|url=http://www.bresciaonline.it/or4/or?oid=12571|titolo=Conosci Brescia - Autobus e autolinee|accesso=1º settembre 2017|dataarchivio=2 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170902012931/http://www.bresciaonline.it/or4/or?oid=12571|urlmorto=sì}}</ref>
== Amministrazione ==
Elenco dei [[sindaco|sindaci]] di Gottolengo dalla fine della Seconda Guerra mondiale:<ref>Dati tratti dall'archivio del comune di Gottolengo</ref>
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|1945
|1951
|Battista Antonini
|
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1951
|1958
|Oreste Benvenuti
|
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1959
|1960
|Amedeo Andrini
|
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1960
|1962
|Mario Frigerio
|
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1962
|1964
|Amedeo Andrini
|
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1965
|1975
|Cesare Gibellini
|
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1975
|1979
|Giorgio Mattarozzi
|
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1979
|1993
|Giuliana Pezzi
|
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993):
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|22 novembre 1993
|17 novembre 1997
|Sergio Antonini
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|17 novembre 1997
|28 maggio 2002
|Romano Manfredi
|lista civica di [[centro-destra]]
|Sindaco|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 maggio 2002
|7 maggio 2012
|Giuliana Pezzi
|lista civica di [[centro-destra]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|7 maggio 2012
|12 giugno 2022
|Giacomo Massa
|lista civica di [[centro-destra]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 giugno 2022
|''in carica''
|Daniele Dancelli
|lista civica di [[centro-destra]]
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
[[File:Palazzettoo dello sport (Gottolengo).JPG|miniatura|Il palazzetto dello sport]]
Attività sportiva rilevante di Gottolengo è la pallavolo, con la società [[pallavolo|pallavolistica]] femminile Juvolley che milita nel campionato di serie D,<ref>{{cita web | 1 = http://www.juvolley.com/ | 2 = Società di pallavolo gottolenghese | 3 = 3 settembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170904010745/http://www.juvolley.com/ | dataarchivio = 4 settembre 2017 | urlmorto = sì }}</ref> ma che è giunta a disputare il [[Campionato italiano femminile di pallavolo|campionato]] di [[Serie A (pallavolo femminile)|serie A]] negli anni settanta.<ref>{{cita|S.Messineo|p. 105|cidMessineo}}.</ref> Altri sport sono praticati a livello amatoriale, come il [[Calcio (sport)|calcio]], il [[karate]] e la [[pallacanestro]].
L'impianto sportivo più importante è il [[arena coperta|palazzetto dello sport]],<ref>{{cita web | 1 = http://www.juvolley.com/palasport.html | 2 = Palasport | 3 = 3 settembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170331211007/http://www.juvolley.com/palasport.html | dataarchivio = 31 marzo 2017 | urlmorto = sì }}</ref> costruito negli anni novanta, comprendente [[campo da calcio]] in erba, due [[Campo da tennis|campi da tennis]] e una [[palestra]].
{{clear}}
==
<references/>
==
* {{cita libro| autore=Mario Albertini| titolo=Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia| anno=1994| editore=Editrice Turris| città=Cremona| autore2=Claudio Cerioli| ed=2| pagine=116|ISBN=88-85635-89-X|cid=cidAlbCer}}
* {{cita libro|Piero|Barocelli|wkautore=Pietro Barocelli|Il Castellaro di Gottolengo|1971|Brescia|SBN=SBL0449907}}
* {{cita libro|curatore=Claudio Beretta|titolo=Parlate e dialetti della Lombardia. Lessico comparato|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2003|ISBN=88-04-51475-2|cid=cidBeretta}}
* {{cita libro|Angelo|Bonaglia|Gottolengo dalle origini neolitiche all'età dei comuni: Sec. XXIII a.C. - Sec. XIII d.C.|anno=1985|città=Brescia|editore=Apollonio|cid=cidBonaglia p|OCLC=878105766}}
* {{cita libro|Angelo|Bonaglia|Gottolengo: 1250-1500 Storia e documenti|2003|[[Cigole]]|SBN=LO11120012|cid=cidBonaglia m}}
* {{cita libro|autore=Angelo Bonaglia|autore2= Maria Teresa Celsa|titolo=Gottolengo: il Cinquecento Storia e documenti|anno=2007|città=Cigole|cid=cidBonaglia e Celsa|OCLC=213409267}}
* {{cita libro|autore= Angelo Bonaglia|autore2= Alberto Superfluo|titolo=Gottolengo: il Seicento Storia e documenti|anno=2007|città=Cigole|cid=cidBonaglia e Superfluo|OCLC=213260064}}
* {{cita libro|Gian Luigi |Carancini|Die Nadeln in Italien|C.H. Beck|1975|ISBN=3-406-00760-0|cid=cidCara}}
* {{cita libro|curatore=Antonio Fappani|curatore2= Gian Mario Andrico|titolo=Agro bresciano "La Bassa fra [[Chiese (fiume)|Chiese]] e [[Mella (fiume)|Mella]]|anno=1998|città=Roccafranca|ISBN=88-8486-120-9|cid=cidFappani}}
* {{cita libro|Dezio|Paoletti|Bassa Bresciana: un patrimonio ambientale e culturale da conoscere e valorizzare|1987|[[Bagnolo Mella]]|cid=cidPaoletti}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|Pierino|Lucini|Gottolengo dalla preistoria alla romanità|1988|Brescia|capitolo=Reperti preistorici|cid=cidLucini|OCLC=749787179}}
* {{cita libro|Salvatore|Messineo|La storia della pallavolo bresciana|2003|[[Roccafranca]]|La compagnia della stampa|isbn=88-8486-050-4|cid=cidMessineo}}
* {{cita libro|Tommaso|Romano|...'na quàt paròlå dèlå Bàså Bresànå|1998|[[San Zeno Naviglio]]|SBN=LO11575424|cid=cidRomano}}
* {{cita libro|Luigi|Schiapparelli|I diplomi dei re d'Italia del secolo X|1924|[[Roma]]|cid=cidSchiapparelli}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|Alberto|Superfluo|L'oratorio della Madonna d'Incidella in Gottolengo|1978|Brescia|cid=cidSuperfluo2}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|Baldassarre|Zamboni|A sua Eccellenza il N.H. Gianfranco Sagredo, senatore chiarissimo, eletto protettore della Comunità di Gottolengo|1784|Brescia|cid=cidZamboni}} {{NoISBN}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=06/05/2012|titolo=Ministero dell'interno, comunali 2012}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Brescia|Lombardia}}
{{Voce di qualità|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Gottolengo|arg=Italia|giorno=9|mese=9|anno=2017}}
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