Punta San Matteo: differenze tra le versioni
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| Riga 1: {{Montagna |nomemontagna = Punta San Matteo |immagine = Punta San Matteo from pizzini.JPG |image_text = Versante nord della montagna, dal [[Rifugio Pizzini Frattola|rifugio Pizzini]]. |sigla_paese = ITA | | |catenamontuosa = [[Alpi]] |latitudine_d = |longitudine_d = |altrinomi =  |dataprimasalita =  |alpinistaprimasalita = J.H. Backhouse, G.H. Fox, [[Douglas William Freshfield|D.W. Freshfield]] e [[Francis Fox Tuckett|F.F. Tuckett]], guide Francois Dévouassoud e Peter Michel |grandeparte = [[Alpi Orientali]] |grandesettore = [[Alpi Sud-orientali]] |sezione = [[Alpi Retiche meridionali]] |sottosezione = [[Alpi dell'Ortles]] |supergruppo = [[ |gruppo = Gruppo del Cevedale |sottogruppo = Gruppo Cevedale-San Matteo |codice = II/C-28.I-A.2.a }} '''Punta San Matteo''' ( == Descrizione == La Punta San Matteo è una cima quasi totalmente nevosa che si affaccia a sud del bacino glaciale del [[Ghiacciaio dei Forni]] ed è una delle 13 Cime che compongono la catena [[Monte Cevedale|Cevedale]]-[[Pizzo Tresero]]. Tutti i suoi versanti sono ricoperti da manto nevoso e sono di modesta pendenza e facile accesso eccetto il versante nord, più interessante da un punto di vista alpinistico. ==Storia== La prima ascensione alla cima fu nel 1865 di J. H. Backhouse, [[Douglas William Freshfield|D. W. Freshfield]] e [[Francis Fox Tuckett|F. F. Tuckett]] con le guide Francois Dévouassoud e Peter Michel per il versante ovest e la cresta ovest. Il nome attuale venne dato da [[Julius Payer]] nel 1866 durante la seconda ascensione del monte. Nel 1936 venne vinta la parete nord da Kurt Richter, Rudolf Marzagg e Hans Sepp Pinggera per quello che oggi è l'itinerario classico di salita, mentre nel 1982 Elio Pasquinoli e Luigi Zen vinsero anche il [[seracco]] che domina la parete passando a sinistra dell'itinerario classico. [[Categoria:Montagne delle Alpi Retiche meridionali]]▼ [[Categoria:Tremila delle Alpi Retiche meridionali]]▼ [[Categoria:Montagne della Lombardia]]▼ [[Categoria:Montagne del Trentino]]▼ [[File:Battle.of.San.Matteo.memorial.JPG|thumb|left|Cippo commemorativo della [[Battaglia del San Matteo]]|244x244px]] ▲Su questa montagna si sono combattute le battaglie piu alte della storia fra italiani e austriaci 1916-1918 ==Salita alla vetta== [[de:Punta San Matteo]]▼ La [[via normale]] di salita alla vetta parte dal [[rifugio Berni]] ({{M|2560|u=m}}), dedicato alla memoria del capitano [[Arnaldo Berni]] (protagonista della [[battaglia del San Matteo]]) e segue a grandi linee il percorso dei primi salitori lungo il [[ghiacciaio di Dosegù]] (difficoltà: PD/PD+)<ref>{{Cita web|url=https://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=1588|titolo=Punta San Matteo - Ver. SW via normale - Relazione scalata Punta San Matteo - Ver. SW su VieNormali.it (27/06/2010 - Roberto C. )|autore=RC-WebSoft|sito=Vienormali.it|accesso=2019-08-17}}</ref>. Sempre partendo dal rifugio Berni, è possibile una lunga variante per le creste di Vallumbrina: giunti al [[bivacco Battaglione skiatori monte Ortles]], si superano in sequenza la cima di Vallumbrina<ref>{{Cita web|url=https://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=1639|titolo=Cima Vallumbrina via normale - Relazione scalata Cima Vallumbrina su VieNormali.it (21/08/2010 - Oliviero B. )|autore=RC-WebSoft|sito=Vienormali.it|accesso=2019-08-17}}</ref> e il successivo pizzo di Vallumbrina. Da qui, con passaggi fino al grado II, si procede per la cima di Villacorna e il monte Mantello<ref>{{Cita web|url=https://www.openstreetmap.org/way/713908707|titolo=Percorso: Cresta di Vallumbrina (713908707)|sito=OpenStreetMap|lingua=it|accesso=2019-08-17}}</ref>. Da quest'ultimo si scende verso il ghiacciaio di Dosegù e il percorso si unisce alla via normale. Un'altra via è la salita della cresta est dal versante [[Valfurva]] seguendo l'itinerario di Payer, più facile ed in gran parte per ghiacciaio (F). La parete nord presenta due itinerari di salita: il primo è quello classico del 1936 che sale verso il centro della parete per poi traversare a destra sotto la zona rocciosa ed aggirare le cornici (60° per {{M|270|u=m}} ripidi, D-, pericolo di caduta ghiaccio e crepacci), l'altro è quello di sinistra del 1982 che supera la fascia rocciosa a sinistra e vince direttamente il seracco ({{M|270|u=m}} fino a 80°, TD-). == Note == <references /> == Bibliografia == * {{cita libro |cognome=Buscaini |nome=Gino | titolo=Guida dei Monti d'Italia, Ortles-Cevedale: parco nazionale dello Stelvio |editore=Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano | città=Milano | anno=1984 }} * {{cita libro | cognome=Marazzi| nome=Sergio | wkautore= Sergio Marazzi | titolo=Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA | editore=Priuli & Verlucca | città=Pavone Canavese | anno=2005 }} == Voci correlate == * [[Rifugio Pizzini Frattola]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} == Collegamenti esterni == * {{cita web|http://www.sassbaloss.com/pagine/uscite/sanmatteo/sanmatteo.htm|La via normale su sassbaloss.com}} * {{cita web|url=http://www.vienormali.it/montagna/cima_scheda.asp?cod=609|titolo=La Punta san Matteo su vienormali.it}} {{Portale|alpinismo|Grande Guerra|Lombardia|montagna}} ▲[[Categoria:Montagne delle Alpi Retiche meridionali|San Matteo]] ▲[[Categoria:Tremila delle Alpi Retiche meridionali|San Matteo]] [[Categoria:Montagne della provincia di Sondrio|San Matteo]] | |||