Ciascuno a suo modo: differenze tra le versioni
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|Titolooriginale=
|Linguaoriginale= italiano
|Immagine = Luigi Pirandello 1924 (3).jpg
|Didascalia = Luigi Pirandello nel [[1924]]
|Genere= [[commedia]]
|Epocacomposizione= [[1924]]
|Primarappresentazione=
|Teatro= [[Teatro dei Filodrammatici (Milano)|Teatro dei Filodrammatici]], [[Milano]]
|Primaitaliana=
|Teatroprimaitaliana=
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:Michele Rocca
:''La vecchia signora''
:Donna Livia
:Doro
:''Il vecchio cameriere di casa
:Francesco Savio, ''il contraddittore'', e il suo amico ''Prestino'', altri amici, il ''Maestro di scherma'' e un cameriere.
''Momentanei nel ridotto del teatro'':<br />
:La Moreno (che tutti sanno chi è)
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:Il Direttore del teatro
:L'Amministratore della compagnia
:
:Carabinieri
:Cinque critici drammatici
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'''''Ciascuno a suo modo''''' è una [[commedia]] scritta da [[Luigi Pirandello]] nel [[1924]]. L'opera fa parte della cosiddetta ''trilogia del [[teatro nel teatro]]'', preceduta da ''[[Sei personaggi in cerca d'autore]]'' e seguita da ''[[Questa sera si recita a soggetto]]''.
La rappresentazione della commedia, così come indicata dall'autore, si svolge in due [[spazio scenico|spazi scenici]] differenti: il [[palcoscenico]] da un lato, e i luoghi generalmente utilizzati dal [[spettatore|pubblico]], come la strada davanti al teatro, l'ingresso, il [[foyer]] e la sala, dall'altro.
Secondo il critico teatrale [[Eligio Possenti]] (1886-1966), la commedia mette in risalto la contraddizione interna di ogni essere umano tra le proprie azioni e le
[[File:Coazze - Chiesa di Santa Maria del Pino - Ognuno a suo modo.jpg|thumb|left
Lo sdoppiamento tra i [[personaggio|personaggi]] e i loro atti è ottenuto tramite la contemporanea presenza, in sala e sul palcoscenico, dei protagonisti di un caso di cronaca. Ad ogni calare di [[sipario]] i protagonisti 'reali'
Questa commedia, la meno fortunata della trilogia ''[[teatro nel teatro|metateatrale]]'', è una riflessione molto in anticipo sui tempi sul rapporto tra [[arte]] e realtà. Questo tema verrà approfondito da altri nei decenni successivi, reso attuale dallo sviluppo dei [[mass media|mezzi di comunicazione di massa]].
Nel meccanismo creato da Pirandello la rappresentazione viene influenzata da presunti fatti reali,
== Trama ==
Nel salotto borghese di casa Palegari si discute di un diverbio avvenuto il giorno prima tra Doro Palegari e Francesco
Egli, alla vigilia delle nozze, è stato tradito dalla donna, che ha incominciato una relazione con Michele Rocca, che doveva invece sposare la sorella del pittore.
Nel diverbio Doro Palegari ha preso le difese della donna, mentre Savio ha difeso le ragioni
Tra i due
Sopraggiunge infine la stessa Delia Morello, per ringraziare Palegari di averla difesa: ma ella stessa, sembra turbata da
Il sipario appena calato, si rialza, mostrando una parte del corridoio del teatro che conduce ai palchi di platea, il palcoscenico rimane però lo spazio teatrale complessivo con i commenti di finti spettatori e di critici: la discussione riguarda il fatto che
La Morello e il Rocca appena si vedono si abbracciano e se ne vanno via, in preda ad una passione divorante, sconosciuta persino a se stessi.
Si sviluppano così nuovi dialoghi tra gli spettatori, mentre fanno irruzione ancora una volta i personaggi della cronaca vera, che protestano con gli attori per come si sono visti rappresentare sulla scena, ma poi, sorprendentemente, non riescono a fare a meno di abbracciarsi e andarsene esattamente come avevano fatto i personaggi della finzione teatrale.
Il primo attore e la prima attrice, a questo punto, offesi a loro volta, si rifiutano di continuare la rappresentazione facendo così annunciare al Capocomico che non ci sarà un terzo atto.
== Pirandello e lo psicodramma ==
''Ciascuno a suo modo'' contiene segreti riferimenti allo [[psicodramma]] di [[Jacob Levi Moreno]] che Pirandello ebbe modo di conoscere in occasione del viaggio a Vienna per mediare il rilascio del figlio Stefano prigioniero dell'Austria <ref>Ottavio Rosati, ''La Moreno per Pirandello e ciascuno a suo modo'', Ubaldini, Roma, 1986 [http://www.plays.it/ipod/atti-dello-psicodramma-9 Plays]</ref><ref>André Bouissy, ''Lo psicodramma di Moreno e il suo simulacro pirandelliano'' [http://www.plays.it/ipod/atti-dello-psicodramma-9/lo-psicodramma-di-moreno-e-il-suo-simulacro-pirandelliano-di-andre-bouissy ADP 1987, Ipod] </ref>. Le analogie evidenti anche nelle altre due opere del Teatro nel Teatro ([[Sei personaggi in cerca d'autore]] e [[Questa sera si recita a soggetto]]) vanno dalla tecnica del ''Giornale vivente'' citata nell'annuncio del giornale della sera nel prologo fuori del teatro, fino al gioco del ''doppio'', espresso dal nome del personaggio e del meta-personaggio: la Moreno e la Morello (combinazione di Moreno e Pirandello)<ref>Teatro Stabile di Torino, Lo psicodramma della Moreno (che tutti sanno chi è) 1986-1987 [https://archivio.teatrostabiletorino.it/occorrenze/786-lo-psicodramma-della-moreno-che-tutti-sanno-chi-e-1986-87 con video Rai]</ref><ref>''La Moreno per Pirandello e ciascuno a suo modo'' [https://www.plays.it/plays/rassegna-stampa/la-moreno-per-pirandello rassegna stampa]</ref>. Questa chiave di lettura è stata al centro di un evento del [[Teatro Stabile di Torino]] del 1986 con la regia di Ottavio Rosati, la partecipazione di [[Dario Fo]] (che dava voce a [[Jacob Levi Moreno|Moreno]]), del nipote di Pirandello, Pier Luigi, nel ruolo del nonno e di [[Zerka Toeman Moreno]] come il personaggio sconosciuto che Pirandello chiama ironicamente "La Moreno (che tutti sanno chi è)".
[[Osvaldo Guerrieri]] nella sua recensione scrive: 'Ecco, infine, il folle giuoco, amministrato sapientemente da Ottavio Rosati e offerto a un pubblico numerosissimo, adescato da lusinghe un po' stregonesche, un po' scientifiche, un po' clownesche [...] Raramente abbiamo visto il Carignano così ribollente di partecipazione come in questa serata. Su, nei palchi, alcuni sembrano impazzire, litigano a distanza. Nell'atmosfera accesa, il fantasma delle serate futuriste occhieggia sornione'.<ref>Osvaldo Guerrieri, ''La Stampa, tutto libri'', 17 settembre 1986 [https://www.plays.it/plays/rassegna-stampa/la-moreno-per-pirandello Plays Ciascuno a suo modo]</ref>[[File:Pierluigi Pirandello, Zerka Toeman Moreno, Ottavio Rosati.jpg|alt=la Moreno per Ciascuno a suo modo|miniatura|Zerka Moreno e Pier Luigi Pirandello (1986 Archivio Plays)|267x267px]]
== Gli allestimenti italiani ==
Pirandello nel 1924 dichiarò: ''Credo che questa sarà la più strana, la più imbrogliata, la più difficile a capirsi di tutte le mie commedie''<ref>{{cita web|titolo=Intervista di Viglio Martini in ''Comoedia'', n.2, anno 6, 1924|url=https://www.plays.it/ipod/atti-dello-psicodramma-9/il-rebus-dei-due-o-tre-atti-di-luigi-pirandello}}</ref>. Per la complessità del suo impianto metateatrale e l'elevato numero di attori che richiede, Ciascuno a suo modo non è tra i lavori di Pirandello più rappresentati.
La prima mondiale ebbe luogo al Teatro dei Filodrammatici di Milano il 23 maggio 1924, con la compagnia [[Dario Niccodemi]] (interpreti [[Vera Vergani]] e [[Luigi Cimara]].<ref>''Corriere della Sera'', 23 maggio 1924, p. 5</ref> [[Luigi Squarzina]] diresse la messa in scena del Teatro Stabile di Genova <ref>La prima avvenne al Teatro Carignano di Torino il 9 ottobre 1961.</ref>, [[Giuseppe Patroni Griffi]] quella del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.<ref>1989, progetto Trilogia del teatro nel Teatro di Luigi Pirandello.</ref>
== Edizioni ==
*''Ciascuno a suo modo'', a cura di Corrado Simioni, Oscar Mondadori 1970
==Note==
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== Bibliografia ==
*''La Moreno per Pirandello e Ciascuno a suo modo'', numero speciale di Atti dello Psicodramma, a cura di
*''La Morello tra Moreno e Pirandello in Ciascuno a suo modo'', Quaderno n. 39, del Teatro Stabile Friuli-Venezia Giulia, a cura di Mario Brandolin, 1988
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== Collegamenti esterni ==
*[http://spazioinwind.libero.it/letteraturait/opere/pirandello.htm Approfondimento]▼
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