Forza d'Agrò: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Panorama = Forza d'Agrò.jpg
{{Template:Comune
|Didascalia =
|nomeComune = Forza d'Agrò
|linkStemmaBandiera = Forza d'Agrò-StemmaGonfalone.png
|Voce bandiera =
|siglaRegione = SIC
|Stemma = Forza d'Agrò-Stemma.png
|siglaProvincia = ME
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 37
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 55
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|longitudineGradi = 15
|Divisione amm grado 2 = Messina
|longitudineMinuti = 20
|Amministratore locale = Bruno Miliadò
|longitudineSecondi = 0
|Partito = [[lista civica]]
|mappaX = 214
|Data elezione = 30-4-2019
|mappaY = 301
|Data istituzione =
|altitudine = 420 <!-- solo valore numerico dell'altitudine -->
|superficieSuperficie = 11.19
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Dati Istat 2011|accesso=22 maggio 2014}}
|abitanti = 860
|Sottodivisioni = [[Scifì]]
|anno = 2001 <!-- solo valore numerico dell'anno di riferimento -->
|Divisioni confinanti = [[Casalvecchio Siculo]], [[Gallodoro]], [[Letojanni]], [[Limina]], [[Mongiuffi Melia]], [[Sant'Alessio Siculo]], [[Savoca]]
|densita = 78
|Lingue = [[Lingua siciliana|siciliano]] e italiano
|frazioni =
|Zona sismica = 2
|comuniLimitrofi = [[Casalvecchio Siculo]], [[Gallodoro]], [[Letojanni]], [[Limina]], [[Mongiuffi Melia]], [[Sant'Alessio Siculo]], [[Savoca]]
|Gradi giorno = 1345
|cap = 98030
|Nome abitanti = forzesi
|prefisso = 0942
|Patrono = [[Esaltazione della Santa Croce|Santissimo Crocifisso]]
|istat = 083024
|Festivo = 14 settembre
|fiscale = <!-- B102 -->
|PIL =
|nomeAbitanti = <!-- nome degli abitanti minuscolo -->
|PIL procapite =
|patrono = <!-- [[San Pietro]]-->
|Mappa = Map of comune of Forza d'Agrò (province of Messina, region Sicily, Italy).svg
|festivo = <!-- [[7 aprile]] -->
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Forza d'Agrò all'interno della città metropolitana di Messina
|sito = <!-- http://www.comune.bovezzo.bs.it/ -->
}}
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Forza d'Agrò''' situato a 420 m.s.l/m. (''{{'}}a Forza'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Messina]] in [[Sicilia]].
 
Fa parte del comprensorio della [[Valle d'Agrò]] e all'[[Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani]]. Il primo insediamento risale al [[X secolo]], con il nome di ''Vicum Agrillae'', mentre l'attuale denominazione risale al [[XIV secolo]]. La cittadina fa parte del circuito dei [[I borghi più belli d'Italia|borghi più belli d'Italia]].
'''Forza d'Agrò''' è un comune di 860 abitanti della [[provincia di Messina]], situato su un cocuzzolo alla quota di 420 m. s.l.m.
 
== Storia ==
Il primo insediamento risale al [[X secolo]], con il nome di ''Vicum Agrillae'', mentre l'attuale denominazione risale al [[XIV secolo]].
Numerosi ritrovamenti archeologici, effettuati negli anni scorsi, nei pressi del [[Castello di Forza d'Agrò|castello della Forza]] testimoniano che il sito era frequentato sia in [[Protostoria|età protostorica]] (dai [[Sicani]] e dai [[Siculi]]) che in epoche successive come il periodo [[Storia della Sicilia greca|greco-siceliota]], [[ellenistico]] e [[Storia della Sicilia romana|romano]]. Il sito di Forza d'Agrò sorgeva infatti sulla linea di confine tra la sfera di giurisdizione della [[polis]] [[Sicelioti|siceliota]] di [[Messana]] e quella di [[Naxos (Sicilia)|Naxos]].
 
Durante l'epoca dell'[[Emirato di Sicilia (948-1091)|Emirato di Sicilia]] e per tutti i secoli [[secolo XII|XII]] e [[secolo XIII|XIII]], il villaggio era ubicato in ''contrada Casale'', nella parte occidentale del monte Calvario. Distrutto da una frana, venne riedificato attorno al [[1300]] nel sito ove oggi noi lo ammiriamo. Dell'antico centro abitato rimangono i resti della chiesa di [[San Michele Arcangelo]], probabilmente di [[Sicilia bizantina|epoca bizantina]].
I monumenti più rilevanti sono la chiesa madre, dedicata alla Santissima Annunziata ([[secolo XVI]]) ed il castello ([[XIV secolo]]), del quale rimangono soltanto dei ruderi.
 
Nel [[1116]], il villaggio era denominato'' Agrilla'' e il [[re di Sicilia]] [[Ruggero II]] Altavilla lo proclamò terra inalienabile donandolo all'[[abate]] del [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò|monastero dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò]] che vi esercitò per secoli il [[mero e misto imperio]]. L'amministrazione del villaggio era affidata ai ''Due Giurati'' che duravano in carica un anno e venivano sorteggiati estraendo i nomi da una lista di persone gradite all'abate. Tra le cariche esistenti all'epoca si ricordino: il ''Iudice'', che amministrava la giustizia nel villaggio, il ''[[Capitano di giustizia|capitano giustiziere]]'' che amministrava l'ordine pubblico, il ''[[Baliato|baglivo]]'' che aveva poteri di polizia campestre ed infine la ''commissione dei Deputati'' che aveva una miriade di poteri tra cui la manutenzione e la [[Castello di Forza d'Agrò|cura del castello]]. Gli abitanti di Forza d'Agrò erano obbligati a coltivare i campi dell'abate e a donare ai monaci del convento, nei giorni di [[Natale]] e [[Pasqua]] due galline e una capra.
Come un balcone sul mare Jonio, dal suo belvedere è possibile ammirare la costa da [[Messina]] a [[Siracusa]], con [[Taormina]] e [[Castelmola]], la baia di [[Giardini-Naxos]] e l'imponente mole del vulcano [[Etna (vulcano)|Etna]].
 
Nel [[1282]], durante la [[guerra del Vespro]], re [[Pietro III d'Aragona|Pietro I di Sicilia]] ordinò ai forzesi di inviare trenta arcieri nella vicina [[Taormina]] agli ordini di [[Giovanni Chelamidi]]. Nel [[1302]], passa sotto la giurisdizione dello [[Strategoti e Governatori di Messina|Strategoto Messinese]] ed è inclusa nella [[Comarche del Regno di Sicilia|comarca]] di [[Taormina]]. Nel [[XV secolo]], Forza d'Agrò conosce un periodo di grande espansione edilizia, vengono costruiti il [[Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)|duomo della Santissima Annunziata]] e la chiesa della Triade.
==Amministrazione comunale==
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Carmelo Lombardo <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 27/11/2000 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|TelefonoComune= 0942 721016 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= non disponibile <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
[[File:Forza d Agro Kirche Triade.jpg|thumb|upright=1.4|Scorcio del paese con la chiesa della Santissima Trinità]]
 
Nel [[1433]] Forza d'Agrò è citata in alcuni capitoli che la città di [[Messina]] presentava al [[Regno di Sicilia|re di Sicilia]] [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso I]] per la provvigione dei frumenti. Nel [[1468]] venne inglobata nella minuscola [[Archimandritato del Santissimo Salvatore|diocesi Archimandritale di Savoca]]. Verso il [[1595]] il [[Castello di Forza d'Agrò|castello]] venne restaurato ad opera dei deputati del paese. Nel [[1540]], nel paese di Forza d'Agrò ci sono 302 case e vivono {{formatnum:1138}} abitanti. Nei primi mesi del [[1649]] il paese venne danneggiato da un [[sisma]] che provocò tra l'altro il crollo della quattrocentesca [[Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)|chiesa Madre della Santissima Annunziata]], la quale venne subito riedificata. È nel [[1654]] che il paese raggiunge il suo più alto picco demografico: contando {{formatnum:1947}} abitanti e 499 case.
In occasione della [[rivolta antispagnola di Messina]] del [[1674]]-[[1678]], Forza d'Agrò rimase fedele al re [[Carlo II di Spagna|Carlo II]] e per questo, nel [[1676]], venne occupata dai francesi che la privarono dei numerosi privilegi attribuiti nel [[XII secolo]] da [[Ruggero II di Sicilia]] e la fecero passare sotto la dipendenza militare di [[Savoca]]. Domata la rivolta, nel [[1678]], venne ripristinata la situazione politica antecedente al [[1676]].
 
Il [[terremoto del 1693]] cagionò danni in tutto il villaggio e lesionò la chiesa madre che era stata appena riedificata. Tra il '600 ed il '700 Forza d'Agrò conobbe un secondo periodo di sviluppo edilizio e demografico: vennero, in questo periodo, edificati alcuni palazzi signorili appartenenti alle famiglie più facoltose del paese. Sono tuttora visibili il Palazzo Mauro, il Palazzo Miano, il Palazzo Garufi.
==Evoluzione demografica==
 
La [[Costituzione siciliana del 1812]] abolì il feudalesimo nel [[Regno di Sicilia (1735-1816)|Regno di Sicilia]]; nel [[1817]] il comune di Forza d'Agrò fu inserito nel [[Circondario di Savoca]], facente parte del [[distretto di Castroreale]]. Nel [[1860]], con l'[[Unità d'Italia]], soppressi i distretti ed i circondari borbonici, la municipalità forzese fu inserita nel [[mandamento (diritto)|mandamento]] di [[Santa Teresa di Riva]]. Nel [[1948]] la frazione rivierasca di Sant'Alessio si staccò dal comune di Forza d'Agrò diventando comune autonomo col nome di
[[Sant'Alessio Siculo]].
 
Nella seconda metà del [[XX secolo]] Forza d'Agrò ha scoperto le sue potenzialità turistiche; è stata scelta come set di svariati film di successo, sono stati edificati svariati alberghi e ristoranti ed è diventata una delle mete turistiche più rinomate in Sicilia, essendo dotata di alcuni punti panoramici di grande suggestione.
 
===Simboli===
Lo stemma utilizzato dal comune, privo di formale decreto di concessione, si può blasonare: ''d'azzurro a due [[Leone (araldica)|leoni]] controrampanti, coronati con [[corona all'antica]] di cinque punte, il tutto d'oro''.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* '''[[Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)|Chiesa della Santissima Annunziata]]''': è la chiesa madre di Forza d'Agrò, l'edificio attuale risale al [[1707]]; è edificata sul sito di una preesistente chiesa del [[secolo XV|'400]], crollata per un terremoto nel [[1649]].<ref name="autogenerato1">Pagina 215, Abate [[Francesco Sacco]], "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''", [https://books.google.it/books?id=nvXyxUwUsBEC], Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1800</ref>
[[File:Chiesa di San Sebastiano dopo il crollo del 14-2-24.jpg|alt=Chiesa di San Sebastiano dopo il crollo del 14-2-24|miniatura|Chiesa di San Sebastiano dopo il crollo del 14-2-24]]
[[File:Forza d Agro Kirche Triade Portal.jpg|thumb|Chiesa della Santissima Trinità]]
* '''Chiesa della Santissima Trinità''': è detta anche di [[Sant'Agostino]], in quanto attigua all'antico convento [[Agostiniano]]. Risale al [[XV secolo]] e venne restaurata nel [[1576]]. È situata nella parte est del paese in una posizione sopraelevata rispetto alla strada. Si accede tramite una scenografica scalinata che attraversa un artistico arco detto ''Porta Durazzesca''. La facciata della chiesa presenta ancora la struttura quattrocentesca; pregevole è il campanile con la caratteristica cuspide a forma di piramide.
:L'interno è a navata unica, il pavimento è a mattonelle di cotto esagonale. Pregevole risulta il tetto ligneo a capriate, che, anticamente, era riccamente affrescato. Le pareti sono bianche e prive di affreschi. Sono visibili quattro altari, oltre al maggiore, di cui due lignei e dipinti con colore blu oltremare. Degno di nota il bel pulpito ligneo settecentesco aggettante dalla parete destra del tempio.
:Tra le opere pittoriche di pregio si ammirano: una ''Madonna col Bambino'' di autore ignoto, un grande quadro che raffigura ''La Madonna che appare a Sant'Agostino ed a Santa Monica'', anch'esso di ignoto autore. Un altro quadro raffigura ''La Morte di Sant'Alessio'', dono delle sorelle ''Paguni''. Di particolare interesse è ''La Visita dei Tre Angeli ad Abramo'', copia fedele del [[XX secolo]] di un antico quadro quattrocentesco, trafugato nel [[1971]]. L'originale quadro trafugato era stato attribuito al pittore [[Antonino Giuffré (pittore)|Antonino Giuffrè]].
 
* '''Il Convento Agostiniano''': venne edificato tra il [[1559]] ed il [[1591]], su iniziativa di ''Agostino Risini di Forza d'Agrò''.<ref name=autogenerato1 /> Si trova proprio accanto alla chiesa della [[Santissima Trinità (cristianesimo)|Santissima Trinità]]. Appena superato il pregevole arco d'ingresso, ci si imbatte nella ''Sala di Santu Nicola'', oggi adibita a Museo, che ospita, altresì, una [[cripta]] in cui venivano seppelliti i monaci di minore importanza. Sempre dalla ''sala di Santu Nicola'', si accede alla cripta del convento, ove, invece, trovavano sepoltura gli abati ed i monaci più importanti; sono ancora visibili i sedili in pietra sui quali venivano seduti i cadaveri per la [[mummificazione]].
:Pregevole è il [[chiostro]], caratterizzato da grossi pilastri quadrati, sormontati da archi a pieno centro; in corrispondenza di ogni arco è presente una finestra, nei sottoportici si possono ammirare le volte a crociera. Sempre al piano terra, si trova la sagrestia della chiesa della S.S. Trinità, ove è visibile un antico affresco del XV sec., scoperto, durante i recenti restauri, sotto 5 centimetri di intonaco. Il primo piano dell'edificio è caratterizzato dalla presenza delle celle dei frati e di due grandi sale, una delle quali era adibita a refettorio. Una lapide, presente dentro il convento, ricorda ''Agostino Risini'', che lo edificò, il nipote di questo, ''Agostino Cacopardo'', che provvide a restaurarlo e, infine, ''Giuseppe Lombardo'', che il 26 aprile [[1760]], nel convento celebrò il Capitolo. Si apprende altresì, che la chiesa della S.S. Trinità era di proprietà dell'omonima confraternita; tuttavia monaci e confrati erano sottoposti all'autorità dell'[[Archimandritato del Santissimo Salvatore|Archimandrita di Messina]], [[barone]] della vicina [[Savoca]]. Nel [[1866]], il convento venne espropriato, ospitò fino a pochi decenni fa il municipio di Forza d'Agò. Nel [[2001]] è stato pregevolmente restaurato, ad oggi ospita conferenze ed eventi vari.
 
* '''Chiesa di San Francesco o di Santa Caterina''': ubicata nell'attuale piazza Municipio, venne edificata nel XV secolo ad opera dei [[Frati Minori Francescani]], che di fianco ad essa avevano il loro convento, oggi destinato a civile abitazione. Ha una struttura ad unica navata, piuttosto semplice, spicca, nella facciata, il bel portale decorato, in pietra arenaria.
:L'interno, ad unica navata, è caratterizzato da uno stile semplice e dal alcuni pregevoli altari. Pregevole la nicchia destinata ad ospitare la statua di {{chiarire|[[Santa Caterina]]}}, oggi conservata nel [[Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)|duomo dell'Annunziata]], realizzata nel [[1682]] per iniziativa del notabile forzese ''Francesco Pacuni - Procuratore''. Degna di nota la lapide che ricorda il nobile forzese ''Giuseppe Antonio Miano'' ([[1721]]-[[1757]]), morto prematuramente. L'edificio sacro è stato restaurato nel [[1991]].
 
* '''Chiesa di Sant'Antonio Abate''': risale alla fine del [[XVI secolo]]. È ubicata nell'omonimo quartiere ed è sopraelevata rispetto al piano strada. La facciata presenta una struttura semplice, irrobustita ai lati con lesene, sulla sommità della quale si erge la piccola e semplice torre campanaria; pregevole è il portale architravato in pietra arenaria con fantasiosi motivi in rilievo.
:L'interno, ad unica navata, è particolarmente semplice e luminoso, è dotato di sette altari, tre sul lato destro e tre sul sinistro, più l'altare maggiore. La chiesa venne chiusa al culto verso il [[1950]], verso il [[1970]], una tempesta di vento fece crollare il tetto. Nel [[1999]] è stata restaurata e si è proceduto al rifacimento del tetto, sì da renderla fruibile.
 
* '''Chiesa di San Sebastiano''': è di antica origine, risale forse al [[XIV secolo]], si trova nel quartiere di ''Magghia''. Venne presumibilmente edificata in occasione di una delle tante [[peste|pestilenze]] che colpirono il territorio tra il [[XII secolo|XII]] ed il [[XVI secolo]]. Oggi purtroppo è allo stato di rudere. È ancora in piedi parte dell'[[abside]] ove è visibile un affresco raffigurante Dio Onnipotente, totalmente deteriorato; pregevoli risultano le testate angolari dell'edificio, in pietra arenaria. Scomparsi risultano il tetto ed il pavimento; è semplicemente visibile una botola che conduce ad una [[cripta]] che ospitava le sepolture degli abitanti del quartiere. Il 14 febbraio 2024 un imponente crollo ha interessato la chiesa della quale ormai è rimasto solo l'abside<ref>{{Cita web|url=https://www.sikilynews.it/attualit/forza-dagro-crolla-lantica-chiesa-di-san-sebastiano-dimenticata-da-tutti---foto/17384|titolo=SikilyNews.it - Forza d'Agrò, crolla l'antica chiesa di San Sebastiano dimenticata da tutti - FOTO|sito=Sikily News|accesso=13 marzo 2024}}</ref>.
* '''Chiesa della Madonna Bambina''': sorgeva in ''via Santissima Annunziata'', in una posizione sopraelevata rispetto alla strada, vi si accedeva mediante una ripida scalinata con due rampe di gradini. Venne con molta probabilità edificata nel XVI secolo. Era anche detta chiesa ''d'a Mathri a Luci'', (Madonna della Luce). Secondo un'antica tradizione, all'interno si seppellivano i bambini. Fino alla [[Seconda guerra mondiale]] era aperta al culto. Successivamente, venne acquistata da un privato, che nel [[1951]] la demolì, costruendovi sul sito un garage.
* '''Chiesa di San Michele Arcangelo''': si presenta allo stato di rudere; è ubicata fuori dal centro abitato, in contrada ''Casale'', proprio nel sito in cui sorgeva il vecchio abitato di Forza d'Agrò, distrutto da una frana verso il [[1300]]. Probabilmente era la chiesa del vecchio centro abitato. Ha origini remote, anteriori all'anno [[1000]], presenta un'[[architettura paleocristiana]]-bizantina.
:Dell'edificio rimangono solo le mura perimetrali e i resti dell'[[abside]], è costruita con materiali molto poveri. Il tetto, doveva essere a doppia falda, con travi in legno visibili, ma di questo non vi sono più tracce, come anche per gli intonaci. Nei pressi della chiesa si notano alcuni miseri ruderi, secondo la tradizione popolare, sono i resti di un antichissimo convento, forse [[Monaci basiliani|Basiliano]]. Secondo un'antica leggenda, la chiesa conteneva una statua di [[San Michele Arcangelo]], che, verso il XV sec., venne rubata ai forzesi dagli abitanti di [[Savoca]].
 
=== Architetture civili ===
* '''Palazzo Miano''': l'antico edificio signorile, in stile spagnoleggiante, sorge sul corso principale del paese. Edificato verso l'inizio del [[XVII secolo]], presenta una facciata semplice, arricchita, però, da un ampio balcone sostenuto da quattro grandi ed eleganti mensole, in pietra arenaria, sulle quali sono riprodotti motivi floreali e geometrici.
:Molto bello risulta anche il grande portale d'ingresso, costruito con blocchi di pietra arenaria sovrapposti, anche qui sono riproposti i motivi geometrici e floreali visibili nelle mensole. Degne di nota, altresì, le grandi finestre, chiuse da pregevoli inferriate lavorate, che danno all'edificio una certa magnificenza. Il palazzo venne costruito alla nobile famiglia locale dei Miano ai primi del Seicento; verso il [[XIX secolo]] divenne residenza dei Marchesi Mauro, sempre nel XIX sec. ospitò gli uffici della [[sotto pretura]].
 
* '''Palazzo Mauro''': antico caseggiato, residenza principale dei Marchesi Mauro, risale anch'esso al [[XVII secolo]]. Degne di nota sono le finestre architravate del piano superiore; al piano terra si eleva un robusto porticato, con due grandi arcate ad angolo, provvisto superiormente di terrazza. Abitato fino alla fine del XIX secolo, divenne, in seguito, magazzino di mezzi agricoli e stalla. Interessato da uno smottamento, nell'inverno [[1995]]/96, crollò parzialmente.
* '''Palazzo Garufi''': era la residenza della famiglia più facoltosa del paese, i Garufi. Presenta una grande mole con pregevoli balconi e portali. Venne edificato nel [[XVII secolo]] e subì un restauro nel [[1771]]. Al piano terra ospitava i magazzini per la conservazione del vino, dell'olio e di tutti i prodotti provenienti dal feudo dei Garufi. Il piano superiore, adibito ad abitazione, è caratterizzato per la presenza di pregevoli dipinti e affreschi di grande valore che adornano le pareti e l'artistico soffitto. Il pregevole edificio è stato acquistato dalla famiglia Schipilliti nel XX secolo.
* '''Palazzo Bondì''': ubicato in via Portello, è caratterizzato da un balconcino sorretto da quattro mensole finemente lavorate e delimitato da un'elegante ringhiera bombata in ferro battuto; sempre al piano nobile, pregevoli risultano le finestre architravate. Al piano terra sono visibili alcuni ingressi, tra i quali spicca l'arco del portone principale in arenaria. Il manufatto, edificato nel 1600 dalla facoltosa famiglia Bondì, presenta, anch'esso, uno stile spagnoleggiante.
 
=== Architetture militari ===
* '''[[Castello di Forza d'Agrò|Castello Argano]]'''. Risale all'[[XI secolo]], edificato per volontà di [[Ruggero I d'Altavilla]] [[Sovrani di Sicilia|Gran Conte di Sicilia]].
 
=== Altro ===
* '''Il [[centro storico]]''' di Forza d'Agrò ha le caratteristiche tipiche del borgo medioevale: stradine strette e tortuose, piccole ed antiche abitazioni risalenti ad un periodo compreso tra il [[XIV secolo|XIV]] ed il XIX secolo; sono, altresì, presenti piccole piazzette e punti panoramici di grande suggestione. Oltre alle rovine del Castello Normanno, del duomo dell'Annunziata e delle antiche chiese, degni di nota risultano alcuni antichi palazzotti appartenenti alle più facoltose famiglie del paese.
[[File:Arco Durazzesco, Forza D'agrò Messina, Sicily, Italy - panoramio.jpg|thumb|L'Arco Durazzesco in stile [[Gotico chiaramontano]]]]
* '''L'Arco Durazzesco''': secondo lo storico dell'arte [[Stefano Bottari]], questo antico monumento risale al [[XV secolo]]. È situato nella parte orientale del paese e si raggiunge mediante una suggestiva scala semicircolare in pietra arenaria. L'Arco Durazzesco, in stile [[Gotico chiaramontano]], immette sulla ''Piazza della Triade'', su cui si affacciano l'antica chiesa della Santissima Trinità ed il Convento Agostiniano; suddetta piazza è uno dei punti più belli di Forza d'Agrò, da lì si scorgono quasi tutto l'abitato e la Baia di [[Taormina]]. Il manufatto è realizzato con pietra arenaria, mattoni e malta. La Porta Durazzesca prende il nome dalla città albanese di [[Durazzo]], sulla quale il [[Regno di Trinacria|Regno di Sicilia]] esercitava la propria signoria.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Forza d'Agrò}}
 
== Collegamenti esterniCultura ==
=== Cinema ===
[http://www.forzadagro.org/ www.forzadagro.org]
Forza d'Agrò ha fornito le [[___location]] a numerosi film, alcuni dei quali, di livello internazionale. Ecco una lista<ref>Lista parziale elaborata grazie alle informazioni raccolte dall'amministratore del sito web: [http://www.forzadagro.org/ www.forzadagro.org]. Una lista più completa è reperibile al link http://www.forzadagro.org/filmografia.htm</ref>:
 
* ''[[Il padrino (film)|Il padrino]]'' (1972)
* ''[[Il padrino - Parte II]]'' (1974)
* ''[[Il padrino - Parte III]]'' (1990)
* ''[[Jessica (film)|Jessica]]'' (1962)
* ''[[Virilità (film)|Virilità]]'' (1974)
* ''[[Paolo il caldo (film)|Paolo il caldo]]'' (1973)
* ''[[L'onorata famiglia - Uccidere è cosa nostra]]'' (1973)
* ''[[Milano rovente]]'' (1972)
* ''[[La sbandata]]'' (1974)
* ''[[Arrivano Joe e Margherito]]'' (1974)
* ''[[L'infernale Litterio]]'' (2008)
 
Anche se indirettamente, Forza d'Agrò ha fornito inoltre le ___location al [[film di animazione]] [[Cinema tridimensionale|3D]] della [[Pixar Animation Studios|Pixar]] ''[[Cars 2]]'' del [[2011]]. Infatti nel film troviamo una chiesa facilmente riconducibile alla [[Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)]]<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=NCl12wvRxSM Cars 2 a Forza d'Agrò - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
{{Provincia di Messina}}
 
Inoltre sono stati girati la serie dei telefilm per la RAI "I racconti del maresciallo" che ebbe come protagonista l'attore Arnoldo Foà
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
[[Scifì]] è l'unica frazione di Forza d'Agrò. La contrada ''Fondaco Parrino'' costituisce lo sbocco a mare del territorio con una spiaggia frequentata nei mesi estivi, benché minacciata dall'[[erosione]] del mare.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Guarnera |Inizio = 21 giugno 1988 |Fine = 8 giugno 1993 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Agostino Lombardo |Inizio = 8 giugno 1993 |Fine = 1º dicembre 1997 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Carmelo Lombardo |Inizio = 1º dicembre 1997 |Fine = 27 settembre 2000 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Carmelo Lombardo |Inizio = 27 novembre 2000 |Fine = 13 giugno 2006 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bruno Miliadò |Inizio = 13 giugno 2006 |Fine = 4 aprile 2007 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Lorenzo Leone |Inizio = 23 agosto 2007 |Fine = 24 aprile 2008 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. regionale]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonino Figlioli |Inizio = 24 aprile 2008 |Fine = 8 giugno 2009 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. regionale]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Fabio Pasquale Di Cara |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 29 aprile 2019 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Bruno Miliadò |Inizio = 29 aprile 2019 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Forza d'Agrò fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n.6 (Montagna litoranea dei Peloritani)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=21 maggio 2014}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Girolamo Arcadipane, ''Forza d'Agrò'', ed. Greco, 1991.
* Giuseppe Cavarra, ''Argennum'', ed Akron, 1991.
* Nicolò Di Cara, [http://www.forzadagro.org].
* Carmelo Ucchino, ''Le Valli d'Agrò, di Savoca e di Pagliara''. Ed. Antonello da Messina. 2008.
 
== Voci correlate ==
* [[Scifì]]
* [[Agrò (torrente)]]
* [[Consorzio val d'Agrò]]
* [[Valle d'Agrò]]
 
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== Collegamenti esterni ==
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