Rezzato: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComuneNome = Rezzato
|Panorama = Piazza Vantini - Rezzato 20110421.jpg
|linkStemma = Rezzato-Stemma.png
|Didascalia = Piazza Vantini e il Municipio
|panorama = Immagine 1348.jpg
|Bandiera = Rezzato-Gonfalone.png
|siglaRegione = LOM
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = BS
|Voce stemma =
|latitudineGradi = 45
|Stato = ITA
|latitudineMinuti = 31
|Grado amministrativo = 3
|latitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|longitudineGradi = 10
|Divisione amm grado 2 = Brescia
|longitudineMinuti = 19
|Amministratore locale = Luca Reboldi
|longitudineSecondi = 0
|Partito = [[lista civica]]
|mappaX = 93
|Data elezione = 10-6-2024
|mappaY = 55
|Data istituzione = 12 marzo [[1299]]
|altitudine =
|superficieAltitudine = 18,5147
|Sottodivisioni = [[Virle]], [[Treponti (Rezzato)|Treponti]], [[San Giacomo (Rezzato)|San Giacomo]]
|altitudine = 150 slm
|Divisioni confinanti = [[Botticino]], [[Brescia]], [[Castenedolo]], [[Mazzano]], [[Nuvolera]]
|abitanti = 13.143
|Zona sismica = 2
|anno = 31-12-2008
|Gradi giorno = 2329
|densita = 710
|Nome abitanti = rezzatesi
|frazioni = [[Virle]], Treponti, [[San Giacomo]]
|Patrono = [[sant'Anna]]
|comuniLimitrofi = [[Botticino]], [[Brescia]], [[Castenedolo]], [[Mazzano (BS)|Mazzano]], [[Nuvolera]]
|Festivo = 26 luglio
|cap = 25086
|prefissoPIL = [[030]]
|PIL procapite =
|istat = 017161
|Mappa = Map of comune of Rezzato (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|fiscale = H256
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Rezzato nella provincia di Brescia
|nomeAbitanti = Rezzatesi
|Sito = http://www.comune.rezzato.bs.it/
|patrono = [[Sant'Anna]]
|festivo = [[26 luglio]]
|sito = http://www.comunerezzato.it/
}}
'''Rezzato''' (''ResàtRezat'' in [[dialetto bresciano|bresciano]])<ref>[http://www.brescialeonessa.it/dialet/vocabo/index.htm èToponimi unin comunedialetto dibresciano]</ref>) 13.143è abitanti dellaun [[provinciaComune di(Italia)|comune Bresciaitaliano]], nell'areadi pedemontana{{Popolazione|ITA}} immediatamenteabitanti<ref adname="template estdivisione delamministrativa-abitanti" capoluogo,/> fondato ildella [[12 marzo]] del [[1299]] dall'allora vescovoprovincia di [[Brescia]] in [[Berardo MaggiLombardia]].
 
Posto immediatamente ad est della città di [[Brescia]] nell'area tra il capoluogo e il [[lago di Garda]], è il più popoloso dell'est bresciano e il terzo comune dell'hinterland per numero di abitanti dopo [[Gussago]] e [[Concesio]].<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />
==Etimologia==
 
Tra le molte ipotesi sull'etimologia del nome Rezzato, quella più famosa riguarda la storia di un leggendario Re di nome Zato che viveva nel territorio ad est di [[Brescia]]. Questa leggenda divenne, nel tempo, così popolare che ancora oggi lo stemma del comune raffigura un mezzo busto di un uomo vestito con ermellino e con la testa coronata. Nel corso dei secoli sono state inventate molte altre leggende intorno a questa figura: la più strana è quella dell'attribuzione di una moglie a questo Re Zato: la regina Sabina, la quale regnava sulla [[Valle Sabbia]].
Fin dal [[Cinquecento]] la vicinanza alle cave di marmo di [[Botticino]] e la forte vocazione al lavoro artigianale lo hanno reso noto come il "paese degli scalpellini" (o ''tàia-préde'' in [[dialetto bresciano]]), abili addetti alla lavorazione del marmo.<ref name="BLC_med" />
L'ipotesi più plausibile è, comunque, quella della derivazione del termine dal complesso della ''curtis vetus'' o ''Curvione'', dalla quale corte regia o ''Regiadum'', il luogo dove nel medioevo l'imperatore sostava durante i suoi viaggi diplomatici. Per ricordare questa nobile origine, rimane ancora tutt'oggi, presso la stazione ferroviaria, la località Curvione, esito di ''Curtis Vetus''.
 
Il 3 agosto 2022 ha ricevuto il [[Titolo di città in Italia|titolo di città]] per meriti di carattere storico e culturale.<ref name="Città-1" /><ref name="Città-2" />
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
Si trova nell'area pedemontana immediatamente ad est del [[Brescia|capoluogo]].
 
Il territorio è costituito da tre grandi macroregioni morfologiche: l'ansa pianeggiante tra il [[monte Maddalena]], la collina di [[Botticino]] e il monte Regogna. Il sistema collinare è costituito dai monti Regogna, Fieno e Marguzzo, parte delle [[Alpi|Alpi meridionali italiane]], e da due culminazioni quali il monte Peladolo e il poggio San Martino, leggermente distaccati dalle altre alture.<ref name="BLC_med">"''Rezzato, materiali per una storia''", Paolo Corsini e Gianbattista Tirelli, 1986.</ref>
 
===Orografia===
[[File:CavaBurgazzi.jpg|left|thumb|250px|Il monte Regogna e la cava Burgazzi, attiva fino al [[1970]].]]
I detti sistemi collinari nascono nel corso delle varie ere geologiche e sono costituiti da diversi tipi di rocce.
 
Una è la ''corna'', costituita da [[carbonato di calcio]] e [[magnesio]], formatasi quasi 193 milioni di anni fa. È presente in tutto il bacino compreso tra i monti Regogna e Marguzzo, nonché il poggio San Martino. Importanti studi effettuati sul monte Regogna hanno individuato varie forme fossilizzate di vita animale e vegetale marina.<ref name="BLC_med" />
 
L'età del ''corso'' inizia poco dopo quella della corna. Di questa roccia è costituita la parte inferiore del monte Regogna e tutto il monte Peladolo. Essendo parti molto basse, quindi un tempo sommersi del mare, sono state rinvenute conchiglie fossili di [[ammoniti]] e ricci di mare.<ref name="BLC_med" />
 
Il ''medolo'', il quale affiora sulla parte occidentale del monte Regogna, ha una formazione di gran lunga più recente (178 milioni di anni fa) ed è una roccia costituita da calcari marmosi. Il medolo è caratteristico di un ambiente marino profondo e pertanto anche qui affiorano resti di conchiglie fossili.
 
Le rocce più giovani sono quelle che costituiscono il colle San Pietro; sono costituite da calcari grigi alternati a marne formatisi 147 milioni di anni fa.
 
===Idrografia===
[[File:Naviglio Grande Bresciano a Virle Treponti 20080723.jpg|thumb|250px|Il [[Naviglio di Brescia]] a Rezzato.]]Il territorio di Rezzato è attraversato dal [[Naviglio di Brescia|Naviglio Grande Bresciano]], che dal [[Gavardo]] si dirige verso [[Brescia]], rifornendo tutti i torrenti agricoli della Valverde e della pianura a sud.
 
Il torrente ''Rino'' attraversa il centro storico della frazione di [[Virle]] e si immette nel [[Naviglio di Brescia|Naviglio Grande Bresciano]] all'altezza dello svincolo stradale di Treponti. Nei pressi della foce del Rino dalle acque del Naviglio si dirama il torrente detto ''della'' ''Lupa'' che si dirige nelle campagne a sud di [[Treponti (Rezzato)|Treponti]] verso [[Castenedolo]].
 
Da [[Botticino]] scende il torrente ''Rino Musia'' che attraversa parte del territorio nord-est rezzatese, per poi entrare nel comune di [[Brescia]].
 
==Origini del nome==
[[File:Rezzato Serraglio.jpg|thumb|right|250px|Vigneti nella zona del Serraglio.]]
Tra le molte ipotesi sull'etimologia del [[toponimo]] Rezzato, quella più famosa riguarda la storia di un leggendario re di nome Zato che viveva nel territorio ad est di [[Brescia]]. Nel tempo la leggenda divenne così famosa che oggi lo stemma del comune raffigura un mezzo busto di un re. Tra le tante leggende attorno a questa figura, la più strana è quella dell'attribuzione al re di una moglie la regina Sabina, la quale regnava sulla [[valle Sabbia]].
 
L'ipotesi più plausibile è, comunque, quella della derivazione del termine dal complesso della ''curtis vetus'' o ''Curvione'', dalla quale corte regia o ''Regiadum'', il luogo dove nel medioevo l'imperatore sostava durante i suoi viaggi diplomatici. Per ricordare questa nobile origine, rimane tutt'oggi, presso la stazione ferroviaria, la località Curvione, esito di ''Curtis Vetus''.
 
==Storia==
===Età antica===
I reperti più antichi ritrovati sul territorio rezzatese risalgono al [[Neolitico]]: il loro luogo di ritrovamento fu la Cavernetta Ca' dei Grii. Questa cavità si trovava sul versante meridionale del Monte Regogna ed è andata perduta durante i lavori di sfruttamento della cava vicina nel [[1969]]. Questa cavernetta era lunga circa 9 m e aveva una larghezza di 3,50 m; al suo interno (durante i lavori iniziati nel [[1954]]) furono ritrovati frammenti vascolari risalenti alla Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata e anche resti schelettrici. Non si esclude che la cavernetta sia stata usata come rifugio per una famiglia durante la [[Seconda Guerra mondiale]]. Altri reperti sono stati rinvenuti sul monte Peladolo e sul Poggio San Martino.
I reperti più antichi ritrovati risalgono al [[Neolitico]]; il luogo di ritrovamento fu la Cavernetta ''Ca' dei Grii''. Questa cavità si trovava sul versante meridionale del monte Regogna ed è andata perduta a causa dello sfruttamento della cava vicina nel [[1969]].<ref name="BLC_med" /> Era lunga circa 9&nbsp;m e larga 3,50&nbsp;m; durante i lavori iniziati nel [[1954]] al suo interno furono trovati frammenti vascolari risalenti alla ''Cultura dei vasi a bocca quadrata'' e anche resti scheletrici. Non si esclude che la cavernetta sia stata usata come rifugio per una famiglia durante la [[Seconda guerra mondiale]].<ref name="LBC_med">"''Rezzato. Storia di una comunità''", Marco Taccolini, 2000.</ref> Altri reperti, rinvenuti sul monte Peladolo, databili intorno all'[[Età del Bronzo]]; su questa collina, infatti, si ritiene fosse presente un abitato di palafitte.<ref name="LBC_med" /> Durante i molti lavori di scavo tra il [[1881]] e il [[1968]] sono stati rinvenuti molti manufatti in terracotta e anche dei crani di bambini e scheletri umani.
 
L'[[età Romanaromana]] vede il territorio di Rezzato oltrepassato da una un'importante strada, la ''[[via Gallica]]'', che collegava [[Brescia]] a [[Verona]] che, oggi sarebbe stata ricalcata dal percorso della ex ''statale 11''. In più, da alcuni reperti, emerge che probabilmente all'altezza di Treponti vi fosse un bivio di questa strada che portava a [[Gavardo]] e a [[Vobarno]] (ora questa strada secondaria è ricalcata oggi dalla ''statale 45 bis'').<ref name="BLC_med" />
Nell'epoca Romana, Rezzato insieme a Botticino fu uno dei luoghi di estrazione del marmo più sfruttati dagli antichi [[Romani]] come dimostrano i materiali utilizzati per la costruzione di molti edifici a [[Roma]]. Non ci sono, però, importanti ritrovamenti risalenti a quell'epoca se non alcuni mattoni usati per la costruzione delle case romane rinvenuti nel [[1998]] nella zona del Santuario della Madonna di Valverde.
 
In età romana Rezzato, insieme a [[Botticino]], fu uno dei luoghi di estrazione del marmo più sfruttati dagli [[antichi Romani]], come dimostrano i materiali utilizzati per la costruzione di molti edifici a [[Brescia]] e a [[Roma]]. Non ci sono, però, importanti ritrovamenti risalenti a quell'epoca se non alcuni mattoni usati per la costruzione delle case romane rinvenuti nel [[1998]] nella zona del [[Santuario della Madonna di Valverde (Rezzato)|santuario della Madonna di Valverde]],<ref name="BLC_med" /> un'ara della gens Livia trovata sul colle San Pietro, una lanterna rappresentante il dio Dioniso trovata con alcune tombe nella località Torre, una fibula in bronzo trovata sul monte Peladolo e un lastricato di strada romana scoperto nel [[1971]] durante i lavori per il cavalcavia Rezzato-Botticino.<ref name="LBC_med" />
Il [[Medioevo]] costituisce il periodo di nascita del paese. Intorno all'anno [[1000]], il vescovo di [[Brescia]],[[Landolfo]], donò alcuni fondi ai monaci benedettini del monastero di Sant'Eufemia per bonificare la zona ad est della città. Grazie ai monaci le terre furono bonificate e nacque il primo centro abitato. Il centro abitato dipendeva religiosamente e civilmente dal monastero di Sant'Eufemia e fu per questo che nel 1299 il vescovo di Brescia Berardo Maggi venne incontro alle richieste dei rezzatesi emanando un decreto in cui dichiarava la nascita del paese di Rezzato. I monaci si ritirarono nel monastero di San Giacomo (a sud del paese), fondato nel 1099 da papa [[Pasquale II]] lungo la strada per [[Mantova]] come ostello per i pellegrini.
 
===Medioevo===
Rezzato, qualche secolo dopo (ovvero nel 1429), passò sotto il dominio della [[Repubblica Veneta]] e iniziò per il paese un periodo di prosperità e fioritura del commercio. Nel 1548 il nobile Giacomo Chizzola fondò a Rezzato la prima accademia di agronomia (secondo lui la prima nel genere).
Il [[Medioevo]] è il periodo di nascita del paese. Intorno all'anno [[1000]] il vescovo di [[Diocesi di Brescia|Brescia]] [[Landolfo (vescovo di Brescia)|Landolfo]] donò alcuni fondi ai monaci benedettini del monastero di Sant'Eufemia per bonificare la zona ad est della città. Grazie ai monaci le terre furono bonificate e nacque il primo centro abitato che dipendeva religiosamente e civilmente dal monastero di Sant'Eufemia. Nel [[1299]] il vescovo di Brescia [[Berardo Maggi]] venne incontro alle richieste dei rezzatesi emanando un decreto in cui dichiarava la nascita del paese di Rezzato.<ref name="LBC_med" />
Negli anni successivi furono costruite molte ville a Rezzato, tra cui Villa Fenaroli e Villa Provaglio.
Passato nel XVIII secolo sotto l'[[impero napoleonico]], divenne poi parte dell'[[impero Austro-Ungarico]] e, infine, durante il [[Risorgimento]], Rezzato fu scenario di molte battaglie (come la [[Battaglia di Treponti]] fra [[Garibaldi]] e gli Austriaci nel 1859 nel territorio di Treponti).
Importante, verso gli inizi del 1900, la [[ferrovia Rezzato-Vobarno]] che fino al 1967 ha collegato la Valsabbia con la stazione ferroviaria del paese.
Rezzato raggiunse la forma attuale quando nel 1928 assorbì anche l'abitato di Virle (ora frazione).
Rezzato fu particolarmente interessato della Seconda Guerra Mondiale poichè sul paese si abbatterono ben 43 incursioni aeree alleate; essendo poi vicino alla [[Repubblica di Salò]] fu luogo di transito delle operazioni politico-militari che dalla città si muovevano verso il lago. Nel periodo tra l'8 settembre 1943 ed il 28 aprile 1945 a Rezzato si sviluppò anche un'organizzazione partigiana artefice anche del giornale clandestino "Il ribelle".
 
Una tradizione religiosa vuole sia avvenuta qui, nell'estate del 1399, una celebre apparizione mariana in località Valverde. Divenuta subito luogo di pellegrinaggio del movimento dei [[Flagellanti|"Bianchi"]], vi sorse in seguito un santuario.<ref>{{Cita web|url=https://bresciagenealogia.wordpress.com/2020/03/06/il-miracolo-di-valverde-a-rezzato/|titolo=Il miracolo di Valverde a Rezzato|sito=Brescia Genealogia|data=2020-03-06|accesso=2021-10-13}}</ref>
I sindaci del paese dalla Liberazione ad oggi sono stati: Vaifro Sberna ([[1947]]-[[1957]]), Fortunato Pasquali ([[1957]]-[[1969]]), Fausto Cargnoni ([[1969]]-[[1984]]), Giuseppe Joannes ([[1984]]-[[1994]]), Augusto Berardi ([[1994]]-[[2004]]) ed Enrico Danesi (dal [[2004]]).
 
==Tradizione=Età religiosamoderna===
Nel [[1429]] Rezzato passò sotto il dominio della [[Repubblica di Venezia]] e iniziò un periodo di prosperità e fioritura del commercio.
Uno degli eventi più noti della storia medievale rezzatese è quello della duplice apparizione della [[Madonna]] e di [[Cristo]]. Il tutto risale all'estate del 1399 nalla zona della Valverde dove un bifolco stava lavorando nel suo campo. Al bifolco apparve un uomo, rivelatosi poi Cristo, che gli ordinò di prendere i tre pani che aveva nella bisaccia e di gettarli in un laghetto non molto distante da lì. Il contadino recatosi al laghetto incontro una donna (la Madonna) che lo obbligò a tornare indietro senza gettare i pani nello specchio d'acqua. Poco dopo, Cristo ripeté al contadino di tornare al laghetto per gettarvi i tre pani e di nuovo la Madonna disse al bifolco di tornare da Cristo implorandolo di avere pietà e di accettare che venisse gettato in acqua solo uno dei tre pani. Tornato di nuovo al suo campo l'uomo implorò Cristo il quale acconsentì e fece tornare l'uomo nuovamente al laghetto per gettarvi un solo pane. Simbolicamente questi tre gesti, come spiegò poi Maria all'uomo, rappresentavano la fame, la guerra e la peste, e l'atto di gettarli in acqua significava l'attuazione di queste disgrazie volute da Cristo per punire l'uomo della sua perseverazione. L'anno dopo, infatti, si diffuse una crudelissima pestilenza che uccise un terzo della popolazione.
Nel luogo dove un tempo vi era il laghetto è stata costruita nel corso del [[XV secolo]] una piccola cappella e, poco distante, un santuario dedicato alla Madonna di Valverde. Ogni anno, poi, l'episodio è riproposto durante la processione di [[Sant'Anna]] (patrona del paese) l'ultima domenica di luglio.
 
Nel [[1548]] il nobile Giacomo Chizzola fondò a Rezzato la prima accademia di agronomia.<ref name="LBC_med" />
Un'altra apparizione si ricorda proprio nel luogo dove si verificò quella del 1399. Nel 1711, il comune fu colpito da una grande epidemia di peste e i rezzatesi organizzarono molti riti religiosi per chiedere alla Madonna la fine dell'epidemia. Un giorno, due ragzzini di 8 e 11 anni, che etrano andati a raccogliere castagne sul colle San Pietro, videro brillare la Madonna posta sulla cappella del laghetto e in seguito sentirono la voce di una donna che li rassicurò. In seguito a questa seconda apparizione, la cappella è stata ristrutturata nel 1712.
 
Negli anni successivi a Rezzato furono costruite molte ville, tra cui ''Villa Fenaroli'' e ''Villa Provaglio''.
==Arte e cultura==
===La scuola per scalpellini e Rodolfo Vantini===
[[Rodolfo Vantini]] è stato uno degli scultori più importanti del Bresciano; nacque a Brescia nel 1792. Dopo vari studi divenne architetto e la sua vita iniziò a legarsi particolarmente a Rezzato: prima di tutto per motivi sentimentali che lo legavano ad una giovane del luogo, poi per motivi di lavoro (fu lui, infatti, ad ideare il cimitero ed il palazzo del comune). Successivamente il Vantini decise di istituire proprio a Rezzato una scuola per scalpellini che nel corso dell'Ottocento si rivelò assai importante per lo scultore. La scuola fu anche favorita da una grande adesione da parte dei rezzatesi vista la vicinanza con le cave di marmo di [[Botticino]].
 
Sotto il provvisorio dominio dei [[Visconti]], nel Cinquecento, Rezzato fu posto come paese capitano della regione ''Quadra'' (comprendente anche i comuni di [[Sant'Eufemia della Fonte]], [[Mazzano]], [[Caionvico]], [[Borgosatollo]], [[Castenedolo]], [[Virle]] e [[Calcinato]]).<ref>{{cita web| url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/2001578/?view=toponimi&hid=2000382| titolo=LombardiaBeniculturali - Comune di Rezzato (sec. XIV - 1797)| accesso=19 giugno 2011}}</ref>
===Servizi===
Rezzato è uno tra i paesi in Lombardia con il più alto numero di servizi sul suo territorio: dal punto di vista dell'istruzione oltre che a possedere ben 4 scuole dell'infanzia, 3 scuole primarie, una scuola media, un asilo nido e un istituto superiore possiede anche una ben fornita biblioteca, una ludoteca, un centro ricreativo estivo per bambini e anziani sulle sue colline e un centro di formazione per le persone diversamente abili (un centro che quindi aiuta le persone diversamente abili ad entrare nel mondo del lavoro).
Per quanto riguarda i servizi sociali possiede una casa di riposo, un centro diurno per anziani e un centro diurno per disabili.
Oltre che a possedere sul suo territorio anche una banda comunale con una accademia per aiutare i giovani ad imparare a suonare uno strumento musicale, ha il privilegio di avere una piscina invernale, una piscina estiva, 3 campi da calcio e un palazzetto dello sport.
La presenza, infine, sul suo territorio di una caserma dei carabinieri e di una ASL con guardia medica lo rendono ancora più vivibile dai suoi cittadini.
Rezzato è anche il paese con il più alto numero di laureati e diplomati della provincia subito dopo il capoluogo.
 
Il comune era governato da tre consiglieri che duravano in carica un anno; 12 consoli che a turno ricoprivano la carica di massaro e un cancelliere.
==Evoluzione demografica==
 
=== Età contemporanea ===
Passato nel XVIII secolo sotto l'[[impero napoleonico]], divenne poi parte dell'[[impero austro-ungarico]].
 
Il 15 dicembre [[1839]] l'architetto [[Rodolfo Vantini]] vi fondò una scuola per tagliapietre. Funzionante già in parte nel [[1843]], la scuola trovò una sua sede definitiva in una costruzione disegnata dal Vantini stesso ed inaugurata, dopo lunghe interruzioni per gli avvenimenti del [[1848]] e la morte dell'architetto, nel [[1858]].
 
Il 22 marzo [[1848]] il paese fu scenario di quello che è passato alla storia con il nome di ''fatto di Rezzato''. I volontari guidati dai patrioti [[Vittorio Longhena]] e Asdrubale Gallinetti, con l'aiuto dei contadini del luogo e di quelli di Sant'Eufemia, Virle e Serle, questi al comando di don Pietro Boifava, chiamati dalle campane riuscirono dopo aver eretto barricate in località "Ponte", a fermare e a catturare un convoglio di 163 soldati austriaci diretti a [[Brescia]]. L'azione ebbe una tale eco che convinse il generale [[Friedrich Karl zu Schwarzenberg]] alla capitolazione.
 
Durante la [[seconda guerra d'indipendenza italiana]], Rezzato fu tra gli scenari della [[Battaglia di Treponti]] che si tenne fra i [[Cacciatori delle Alpi]] di [[Garibaldi]] e le forze austriache nella campagna tra [[Treponti (Rezzato)|Treponti]] e [[Castenedolo]].
 
Dal punto di vista amministrativo, dal [[1859]] al [[1926]] Rezzato fece parte del [[circondario di Brescia]] ed era a capo del mandamento X che comprendeva anche i comuni di [[Borgosatollo]], [[Botticino Sera]], [[Botticino Mattina]], [[Mazzano]], [[Castenedolo]], [[Nuvolera]], [[Nuvolento]], [[Serle]], [[Ciliverghe]], [[Caionvico]], [[Virle|Virle Treponti]].
 
Nel [[1897]] fu aperta la [[ferrovia Rezzato-Vobarno|ferrovia Rezzato&nbsp;– Vobarno]] che fino al 1968 collegava la Valsabbia alla stazione posta sulla ferrovia [[ferrovia Milano-Venezia|Milano&nbsp;– Venezia]].
 
Nel [[1928]] fu integrato il territorio del soppresso comune di [[Virle|Virle Treponti]], formato dalle attuali frazioni di Virle e di Treponti.
 
Rezzato fu colpito da 43 incursioni aeree alleate e fu luogo di transito delle operazioni politico-militari che da Brescia si muovevano verso il lago. Nel periodo tra l'8 settembre [[1943]] ed il 28 aprile [[1945]] a Rezzato si sviluppò un'organizzazione partigiana artefice anche del giornale clandestino ''Il ribelle''.<ref name="BLC_med" />
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Rezzato sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 marzo 2007.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2007/comuni/rezzato.html|titolo=Rezzato (Brescia) D.P.R. 02.03.2007 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 26 settembre 2021 }}</ref>
[[File:Rezzato-Stemma.svg|left|100px]]
{{citazione|[[Troncato]]: il primo, di argento, al busto [[Attributi araldici di posizione#In maestà|in maestà]] del Re, di carnagione, baffuto, barbuto e capelluto di nero, coronato dalla corona regia d'oro, vestito di azzurro, col manto di rosso, il petto ornato dalla crocetta d'oro, unita alla catenella dello stesso, esso busto sostenuto dalla linea di partizione; il secondo, di rosso, al [[Giglio (araldica)|giglio]] di azzurro, sormontato dalla [[foglia di sega]] posta [[in fascia]], scorciata, di sette denti volti all'ingiù, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo rettangolare di azzurro.
 
Nonostante la recente concessione, lo stemma di Rezzato è piuttosto antico ed appare già negli ''Annali della Spettabile Comunità di Rezzato'' del 1749, anche se con qualche differenza negli [[Smalto (araldica)|smalti]]. Abbina alle caratteristiche di [[arma parlante]] i simboli dell'appartenenza alla fazione guelfa, tratto comune a molte altre località del bresciano. Alla figura del leggendario re Zato, a cui per [[paraetimologia]] si fa risalire l'origine del nome del paese, si accompagnano gli emblemi guelfi del giglio e della fascia dentata nel lembo inferiore.<ref>{{cita libro|autore= Marco Foppoli |titolo= Stemmario Bresciano |capitolo= Rezzato |editore= Provincia di Brescia / Grafo |anno= 2011 |isbn= 978-88-7385-844-7 |p= 46 }}</ref>
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}
Il 3 agosto 2022 Rezzato ha ottenuto per [[decreto del presidente della Repubblica]] il titolo onorifico di [[Titolo di città in Italia|città d'Italia]].<ref name="Città-1">{{cita news|url=https://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/rezzato-diventa-citt%C3%A0-nel-bresciano-sono-15-i-comuni-insigniti-del-titolo-1.3760358|titolo=Rezzato diventa «città»: nel Bresciano sono 15 i Comuni insigniti del titolo|pubblicazione=[[Giornale di Brescia]]|data=16 agosto 2022|accesso=17 agosto 2022}}</ref><ref name="Città-2">{{cita news|url=https://www.bresciaoggi.it/territori/hinterland/rezzato-e-diventata-una-citta-1.9571892|titolo=Rezzato è diventata una Città|pubblicazione=[[Bresciaoggi]]|data=14 agosto 2022|accesso=17 agosto 2022}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
;[[San Giacomo (Rezzato)|Chiesa di San Giacomo]]
[[File:San Giacomo (San Giacomo, Rezzato).JPG|thumb|right|La chiesa di San Giacomo.]]
Costruita tra il [[1102]] e il [[1122]] in completo stile romanico, è stata ristrutturata nel [[1542]] e riaffrescata interamente tra il [[1589]] e il [[1601]] da [[Pier Maria Bagnadore]], conosciuto come ''Il Bagnatore''. La chiesa, secondo l'Anelli<ref>Brixia Sacra, 1978.</ref>, è l'unico complesso freschivo ad opera di questo artista. Attualmente chiusa, ogni anno vi si celebra una messa il 25 luglio, festività di [[San Giacomo il Maggiore|San Giacomo]].
 
Accanto alla chiesa sorge l'Ospedale detto di San Giacomo, detto anche di Buffalora, situato sulla strada fra Rezzato e Castenedolo verso Buffalora, eretto nel 1102 e parte dei possedimenti del [[Chiesa di Sant'Eufemia della Fonte|monastero di sant'Eufemia della fonte]]. L'indulgenza e la scomunica per coloro che avrebbero osato profanare il luogo furono più volte riconfermate da diverse bolle nel corso dei secoli: nel [[1132]] da [[papa Innocenzo XII]] e successivamente da [[papa Alessandro III]] nel 1170, dove ne confermano anche i beni.
 
Nel corso del Medioevo la zona dell'ospedale e della chiesa era diventata anche luogo di riferimento per i contadini dei campi circostanti.
 
Nei primi anni del XIV secolo l'abate del monastero di sant'Eufemia della fonte, Inverardo Confalonieri, fece ricostruire l'ospedale presente.
 
;[[Convento di San Pietro in Colle]]:
[[File:Conventorezzato.jpg|thumb|Il Convento francescano in inverno.]]
Il colle San Pietro è importante per le comunità religiose di Rezzato e [[Virle]], poiché sulla sua sommità fu costruito nel [[1008]] un piccolo monastero benedettino. I monaci vi rimasero fino al [[1299]], quando, con la nascita del comune, vi fu istituita la prima chiesa parrocchiale. Nel [[1460]] la chiesa fu abbandonata perché la parrocchia si trasferì nell'attuale chiesa di San Giovanni.
 
Nel [[1571]] salì sul colle e nel convento una piccola comunità di frati Cappuccini.
 
Nel [[1798]] subì la soppressione di tutte le istituzioni religiose da parte della [[Repubblica Francese]] e fu ripristinato solo nel [[1836]] grazie a monsignor Ferrari. Dopo un'ulteriore chiusura ad opera del governo [[Regno d'Italia|italiano]], venne poi ripristinato definitivamente nel [[1869]].
 
Nel [[XX secolo]] tornarono i frati minori francescani che vi rimasero fino al [[2022]]. Attualmente ospita una comunità di [[Suore francescane di Maria Immacolata (Túquerres)|suore francescane]].
 
Il monastero possiede una biblioteca ben fornita con manoscritti antichissimi.
 
;[[Chiesa di San Giovanni Battista (Rezzato)|Chiesa di San Giovanni Battista]]:
[[File:Rezzato centro storico.jpg|thumb|La chiesa di San Giovanni Battista e sullo sfondo la chiesa del Suffragio.]]
[[File:Santuario della Madonna di Valverde Rezzato Chiesa.jpg|thumb|Il santuario della Madonna di Valverde.]]
Nel [[1631]] il Consiglio di Rezzato deliberò la costruzione di una nuova parrocchiale che rispondesse alle esigenze del culto per il continuo incremento demografico. Il nucleo centrale (di cui oggi si può ancora ammirare il campanile) risale al [[1310]], la ristrutturazione in stile barocco termina nel [[1672]].
 
Oltre all'altare maggiore in marmo di botticino, essa era arricchita da vari altari laterali dedicati al Santissimo Sacramento, Sant'Anonio, San Sebastiano e al Santissimo Rosario.
 
Accanto alla chiesa attuale fu edificata nel [[1707]] la chiesa della ''Confraternita del Suffragio''. Completamente spoglia al suo interno, possiede un campanile che termina con una caratteristica cupola arabeggiante in bronzo, alla cui estremità si trova una piccola bandiera segnavento.
 
;[[Santuario della Madonna di Valverde (Rezzato)|Santuario della Madonna di Valverde]]:
La strada che collega il paese al santuario risale al [[1642]] e la cappelletta sul laghetto (luogo dell'apparizione) fu costruita nel [[1400]] e poi ristrutturata nel [[1712]] in seguito all'apparizione del [[1711]]. Il fatto che la strada e il santuario vero e proprio siano stati costruiti nel [[Seicento]] si deve all'aumento di religiosità dei rezzatesi e alla crescita della popolazione locale in quel periodo.
 
Discorso a parte merita la rotonda di S.Maria in ''Vallis Verdis''. L'edificio di architettura romanica (l'unico della zona) era presente prima ancora dell'apparizione e denota la particolare devozione mariana della Valverde. Eretto intorno all'anno 1000, nel XVII secolo l'edificio fu inglobato nella chiesa del santuario (oggi, infatti, da fuori non si riesce a distinguere la Rotonda). Nella prima parte la costruzione ha una forma circolare, come se si volesse imitare la pianta del S. Sepolcro a Gerusalemme, il che significa che il progetto è posteriore all'anno della prima crociata (1099).
 
;Altre chiese
Nel territorio del comune si trovano anche altri edifici religiosi:
*'''Chiesetta di San Carlo''', edificata successivamente alla visita pastorale di [[San Carlo Borromeo]] nel [[1580]]. Originariamente era una semplice cappella, poi ampliata nel [[1925]], si trova sul corso della roggia ''Cavallina'';
*'''Chiesa di San Carlo''', edificata tra il [[1965]] e il [[1967]], è stata una delle prime chiese post-conciliari realizzate in provincia di Brescia. Divenne sede parrocchiale nel [[1984]];
*'''Chiesa di San Giuseppe''', inaugurata nel dicembre [[1982]] nel quartiere ''Aldo Moro''.
 
<gallery style="text-align:center" mode="packed-hover" heights="160px">
File:Chiesetta san carlo rezzato.jpg|<div align="center">La chiesetta di San Carlo</div>
File:Rezzato San Carlo chiesa.jpg|<div align="center">La chiesa di San Carlo</div>
File:Chiesa San Giuseppe Rezzato.jpg|<div align="center">La chiesa di San Giuseppe</div>
</gallery>
 
=== Architetture civili ===
 
;Ville
[[File:Villa Fenaroli.jpg|thumb|[[Villa Fenaroli]].]]
A Rezzato si trovano molte ville antiche,<ref>"Le Ville antiche di Rezzato", Comune di Rezzato, 1990.</ref> tra le quali:
*[[Villa Fenaroli|Villa Avogadro poi Fenaroli]]
*Villa Bettoni
*Villa Provaglio
*Villa Lana de' Terzi
*Villa Cazzago
*Villa Tamburini
*Villa Chizzola; sede della prima accademia di agricoltura del mondo ([[1548]]), frequentata anche da [[Niccolò Tartaglia]].<ref name="BLC_med" />
[[File:Rezzato cimitero interno.jpg|thumb|La sezione storica del cimitero.]]
;Cimitero vantiniano
Il cimitero di Rezzato fu edificato in via Santuario a partire dalla prima metà del [[XIX secolo]] su progetto dell'architetto [[Rodolfo Vantini]]. Una prima attestazione dell'esistenza del cimitero si ha nel catasto austriaco del [[1853]], nel quale si evince che il camposanto aveva inizialmente una superficie di 1446 mq.
 
La sezione storica del cimitero fu poi ampliata nel [[1912]], su disegno dell'ingegnere Bernardino Perugini, e infine nel [[1937]]. Ulteriori ampliamenti furono attuati nel corso degli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1990|novanta]], quando furono realizzate la galleria coperta e una nuova sezione a nord della parte storica.
 
=== Aree naturali ===
[[File:Parco di bacco (1).jpg|thumb|Il Parco di Bacco.]]
[[File:Scalinata Parco di Bacco Rezzato.jpg|thumb|Parco di Bacco, scalinata monumentale.]]
Nel complesso il comune di Rezzato possiede più di {{formatnum:160000}}&nbsp;m²<ref>{{cita web |url=http://www.comune.rezzato.bs.it/comrez2/ |titolo=Comune di Rezzato |accesso=26 novembre 2010|urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120324053432/http://www.comune.rezzato.bs.it/comrez2/|dataarchivio=24 marzo 2012 }} Comune di Rezzato - Agenda 21 locale.</ref> di verde pubblico tra parchi, spazi sportivi e aree verdi.
 
I parchi pubblici sono i seguenti:
* ''[[Villa Fenaroli#Il Parco di Bacco|Parco di Bacco]]'', nato come parco privato nel [[Settecento]] quando i conti Fenaroli vi fecero costruire il tempietto omonimo. Con una superficie di {{formatnum:30440}}&nbsp;m², è il parco pubblico più grande del paese. Dimenticato nel dopoguerra, nel [[1977]] fu ribonificato e adibito ad uso pubblico. Situato vicino al [[convento di San Pietro in Colle]], si trova a quasi 208&nbsp;m [[s.l.m.]] e dalla sua sommità è possibile ammirare tutto il territorio circostante. È considerato il fiore all'occhiello dell'abitato ed è raggiungibile attraverso la famosa scalinata progettata dall'architetto Marchetti nel [[1700]].
* ''Parco della Repubblica Italiana'', nato come ''Parco di Virle'' negli anni settanta, è il secondo per estensione ({{formatnum:14000}}&nbsp;m²) ed è situato in una zona di congiunzione tra il centro storico di [[Virle]] e il quartiere residenziale ''Aldo Moro''. Ospita anche un campo da basket e due zone per l'intrattenimento dei bambini. Dal [[2001]] nella giornata del 2 giugno accoglie la manifestazione ''Volontari Volentieri''. Nel [[2012]] è stato intitolato alla [[Italia|Repubblica Italiana]].
* ''Parco Donatori di Sangue'', inaugurato nel [[1994]], si trova nel quartiere ''San Carlo'' tra le costruzioni scolastiche delle scuole elementari Caduti Piazza Loggia, la scuola Rodolfo Vantini, l'asilo nido Fiorallegro e la scuola materna Le Cupole. Al suo interno sorge un monumento in onore dell'associazione [[Associazione Volontari Italiani del Sangue|AVIS]].
* ''Parco la Nuova Famiglia'' e ''Parco Lombardo I'' sono situati entrambi nella moderna zona residenziale di [[Virle]], il quartiere ''Aldo Moro''. Il primo fu inaugurato nel [[1997]]<nowiki/> in seguito alla nascita del quartiere omonimo, il secondo verso la fine degli anni ottanta; si trova vicino alla sede ASL. Sono a poca distanza tra loro e insieme formano una zona verde pari a {{formatnum:8000}}&nbsp;m².
* ''Parco [[Ottorino Marcolini]]'', nato nel quartiere omonimo nel [[1975]], è stato intitolato al famoso presbitero solo nel [[2000]].
* ''Parco [[Enzo Ferrari|Ferrari]]'', inaugurato nel [[2006]] alla presenza di [[Felipe Massa]], si trova nella zona centrale del paese. È il parco più sfruttato data la sua centralità. È intitolato al ferrarista [[Enzo Ferrari]] in onore del primo Club Ferraristi d'Italia nato proprio a Rezzato.
* ''Parchi Chico Mendes'', nati nel quartiere omonimo nel [[1988]].
* ''Parco Gennari'', nella omonima via nella zona nord-est del paese.
* ''[[Parco delle colline]]'', insieme ai comuni di [[Collebeato]], [[Brescia]], [[Botticino]], [[Cellatica]], [[Bovezzo]], [[Rodengo-Saiano]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Rezzato}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 vi erano 1700 stranieri, pari al 12,72% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=
Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 31 dicembre 2023
Comune: Rezzato}}</ref>
 
=== Tradizione e folclore ===
[[File:Madonna di Rezzato chapel with water basin.JPG|thumb|250px|Il laghetto del Santuario della Madonna di Valverde.]]
Uno degli eventi più noti della storia medievale rezzatese è quello della duplice apparizione della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] e di [[Cristo]]. Il tutto risale all'estate del [[1399]]:<ref name="BLC_med" /> nella zona della Valverde un contadino stava lavorando nel campo, e gli apparve un uomo, rivelatosi poi Cristo, che gli ordinò di prendere i tre pani che aveva nella bisaccia e di gettarli in un laghetto non molto distante. Recatosi al laghetto, il campagnolo incontrò una donna (la Madonna) che lo obbligò a tornare indietro senza gettare i pani nell'acqua. Poco dopo Cristo ripeté al contadino di tornare al laghetto per gettarvi i tre pani, e di nuovo la Madonna gli disse di tornare da Cristo implorandolo di avere pietà e di accettare che venisse gettato in acqua solo uno dei tre pani. Tornato di nuovo al suo campo, l'uomo implorò Cristo, il quale acconsentì e lo rimandò al laghetto per gettarvi un solo pane. Simbolicamente questi tre gesti, come spiegò poi Maria all'uomo, rappresentavano la fame, la guerra e la peste, e l'atto di gettarli in acqua significava l'attuazione di queste disgrazie volute da Cristo per punire l'uomo della sua perseverazione. L'anno dopo, infatti, si diffuse una crudelissima pestilenza che uccise un terzo della popolazione.<ref name="BLC_med" />
 
Nel luogo dove un tempo era il laghetto fu costruita nel corso del [[XV secolo]] una piccola cappella e, poco distante, un santuario dedicato alla Madonna di Valverde. Ogni anno l'episodio è riproposto durante la processione di [[sant'Anna]], patrona del paese, l'ultima domenica di luglio.
 
Un'altra apparizione si ricorda proprio nel luogo dove si verificò quella del 1399. Nel [[1711]] il comune fu colpito da una grande epidemia di peste e i rezzatesi organizzarono molti riti religiosi per chiedere alla Madonna la fine della pestilenza. Un giorno, due ragazzini di 8 e 11 anni, che erano andati a raccogliere castagne sul colle San Pietro, videro brillare la Madonna posta sulla cappella del laghetto e poi sentirono la voce di una donna che li rassicurò. In seguito a questa seconda apparizione, la cappella è stata ristrutturata nel [[1712]].<ref name="BLC_med" />
 
=== Istituzioni ===
Dal 1900 Rezzato è sede di una casa di riposo (nella sede attuale dal [[1965]]), di un centro diurno per anziani, di un centro diurno per disabili. Dal [[1992]] è presente una [[residenza sanitaria assistenziale]] e dal [[1995]] un'unità operativa di riabilitazione.<ref>[http://www.ealmici.it/ Azienda Speciale Almici].</ref>
 
== Cultura ==
[[File:CTM Rezzato.jpg|thumb|right|250px|Il CTM.]]
===Cinema e teatro===
Il principale cinema-teatro pubblico attivo è il ''CTM'' (''Cinema Teatro Musica''). In tipica architettura fascista, è stato realizzato tra il [[1930]] e il [[1933]] ed è stato ristrutturato tra il [[1978]] e il [[1981]] e nuovamente tra il [[2018]] e il [[2021]].
 
Tra gli [[anni 1970|anni settanta]] e gli [[anni 1990|anni novanta]] il teatro ha ospitato concerti di importanti artisti quali [[Roberto Vecchioni]], [[Luciano Ligabue]], i [[Timoria]], gli [[Inti-Illimani]], i [[Santana (gruppo musicale)|Santana]], [[Dizzy Gillespie]], [[Miles Davis]], [[Loreena McKennitt]] e [[Patti Smith]].<ref>{{Cita news | titolo = Bertocchi fa festa con Cipiesse | url = https://www.bresciaoggi.it/argomenti/spettacoli/spettacoli/bertocchi-fa-festa-con-cipiesse-charles-davis-santana-quanti-eventi-in-45-anni-1.10538976 | pubblicazione = [[Bresciaoggi]] | data = 26 gennaio 2024}}</ref>
 
Dal [[2018]] è attivo anche il cinema-teatro ''Lolek'', attiguo all'oratorio di San Giovanni Bosco e inserito nel circuito delle sale ACEC (Sale della Comunità diocesane).
 
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La biblioteca comunale di Rezzato, intitolata ad [[Anna Frank]] nel [[2019]], è la sede operativa del Sistema Bibliotecario Brescia Est che riunisce 24 biblioteche della [[Provincia di Brescia]] per un totale di 241.130 abitanti.<ref>{{Cita web|url=https://rezzato.etrasparenza.it/archivio13_strutture_0_9603.html#:~:text=La%20sede%20operativa%20del%20Sistema,%2D%2025086%20Rezzato%20(BS).|titolo=Settore sistema bibliotecario Brescia est|sito=Comune di Rezzato|accesso=12 giugno 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240509211155/https://rezzato.etrasparenza.it/archivio13_strutture_0_9603.html|urlmorto=no}}</ref> Sviluppata su tre piani, è quinta in provincia di Brescia per patrimonio librario.<ref>{{Cita web|url=https://bibliodata.provincia.brescia.it/|titolo=Streamlit|sito=bibliodata.provincia.brescia.it|accesso=2024-11-20}}</ref>
 
Fanno parte del Sistema le biblioteche di [[Acquafredda]], [[Bedizzole]], [[Borgosatollo]], [[Botticino]], [[Calcinato]], [[Calvisano]], [[Carpenedolo]], [[Castenedolo]], [[Desenzano del Garda]], [[Ghedi]], [[Lonato del Garda]], [[Mazzano]], [[Montichiari]], [[Montirone]], [[Nuvolento]], [[Nuvolera]], [[Pozzolengo]], [[Prevalle]], [[Remedello]], [[San Zeno Naviglio]], [[Sirmione]] e [[Visano]].
 
==== Scuole ====
[[File:Scuola Tito Speri Rezzato.jpg|thumb|right|250px|La scuola primaria "Tito Speri".]]
Nel comune è presente un istituto comprensivo che comprende quattro scuole dell'infanzia (''Tommaso Alberti'', ''Carlo Bagatta'', ''Aldo Moro'', ''Don Minzoni''), tre scuole primarie (''Tito Speri'', ''Pietro Goini'', ''Caduti Piazza Loggia'') e una scuola secondaria di primo grado (''Giacomo Perlasca'').<ref>[https://www.tuttitalia.it/lombardia/94-rezzato/29-scuole/ Scuole di Rezzato]</ref> È altresì presente la scuola "Vantini", [[centro di formazione professionale]] con corsi di meccanica e di marketing territoriale.
 
Dal [[1973]] è presente un asilo nido comunale.
 
==== La scuola per scalpellini e Rodolfo Vantini ====
[[Rodolfo Vantini]] fu uno degli scultori più importanti del Bresciano; nacque a Brescia nel [[1792]]. Dopo vari studi divenne architetto e la sua vita iniziò a legarsi particolarmente a Rezzato: prima di tutto per motivi sentimentali che lo univano ad una giovane del luogo, poi per motivi di lavoro (fu lui, infatti, ad ideare il cimitero ed il palazzo del comune).<ref name="BLC_med" />
 
Successivamente il Vantini decise di istituire proprio a Rezzato una scuola per scalpellini che nel corso dell'Ottocento si rivelò assai importante per lo scultore. La scuola fu favorita da una grande adesione da parte dei rezzatesi, vista la vicinanza con le cave di marmo di [[Botticino]]. Un allievo della scuola fu lo scultore [[Giovanni Battista Lombardi]] nato a Rezzato.
 
====Musei====
* [[Pinacoteca Internazionale dell'Età Evolutiva Aldo Cibaldi]]: È un museo dinamico internazionale che raccoglie, espone e studia i disegni di bambini di tutto il mondo, unica nel suo genere in [[Italia]] e in [[Europa]]. Il progetto della raccolta e dello studio di disegni infantili viene per la prima volta attuato da [[Aldo Cibaldi]], direttore del plesso scolastico di Rezzato negli anni cinquanta. Solo nel [[1969]] l'insieme dei disegni, prima semplicemente di proprietà scolastica, vengono raccolti per andare a costituire il centro della pinacoteca. Dal [[1974]] al [[2009]] la pinacoteca è stata un servizio municipale. Oggi è una fondazione culturale. Dal [[1999]] la sede della PInAC è la quattrocentesca chiesa di Sant'Alessandro, sede della confraternita laica dei Disciplini di [[San Nicola da Tolentino]], che nel corso del [[XX secolo]] è stata scuola elementare, abitazione privata e biblioteca comunale.
 
* [[Museo Nazionale di Storia Patria]]: è un'esposizione permanente sulla storia dell'Italia contemporanea, in particolare sugli aspetti carattere militare. Si trova nella frazione di [[Virle|Virle Treponti]].
 
==Geografia antropica==
[[File:Rezzato panoramica.jpg|thumb|right|250px|Vista panoramica di Rezzato all'inizio degli [[anni 2000]].]]
===Urbanistica===
Il comune di Rezzato è composto da diversi nuclei abitativi e quartieri, nati nel corso della seconda parte del [[XX secolo]] attorno ai nuclei storici di Rezzato e della frazione di [[Virle]] che fino al 1927 era un comune autonomo.
 
Il territorio comunale si suddivide in tre nuclei abitativi distinti,<ref name=autogenerato1>"Agenda 21 Locale", Comune di Rezzato, 2003.</ref> a loro volta suddivisibili in quartieri e zone urbane:
* ''Rezzato'': le zone urbane che compongono il nucleo abitativo centrale del paese sono il centro storico, ''Capo Sera'', il ''Serraglio'' (con la presenza di un quartiere costruito negli [[Anni 1970|anni settanta]] nella zona compresa tra il Colle San Pietro e il monte Peladolo), il quartiere ''Cristallo'' (comprendente un sotto-quartiere costruito negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] nei pressi del campo sportivo di via De Gasperi e un sotto-quartiere nato negli [[Anni 1980|anni ottanta]] nella zona compresa tra Rezzato e la frazione di [[Virle]] nei pressi del nuovo campo sportivo e del centro polifunzionale ''Cristallo'') e il quartiere ''Cargnoni'' (attualmente in costruzione).
* Virle: la frazione è composta dal centro storico (detto anche ''Virle vecchia''), dal quartiere ''Cristallo'' (nato negli anni ottanta, il quale ha eliminato la separazione urbanistica tra i nuclei abitativi di Rezzato e Virle), dal quartiere ''Aldo Moro'' (nato nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] e caratterizzato dalla presenza di un asilo e dalla chiesa di San Giuseppe consacrata nel [[1982]]), dal villaggio ''La Famiglia'' (sorto negli [[Anni 1990|anni novanta]]) e dalla frazione di [[Treponti (Rezzato)|Treponti]] (a vocazione prevalentemente industriale).
*San Carlo: il quartiere a sud del paese, le cui prime costruzioni risalgono ai primi anni del [[XX secolo]], ha avuto una forte crescita nel corso di tutto il secondo dopoguerra; oggi è suddivisibile in diversi sotto-quartieri, tra i quali il villaggio ''Marcolini'' ([[1975]]), il quartiere ''Sant'Anna'' ([[1982]]) e il quartiere ''Chico Mendes'' ([[1988]]).
 
==Economia==
[[File:ImmagineVirle 251panorama est.jpg|200px|thumb|leftright|La250px|Sullo fabbricasfondo lo stabilimento Italcementi nella frazione di [[Virle Treponti]].]]
Come tutto l'hinterland cittadino, anche Rezzato possiede una gran quantità di attività economiche. Oltre alle molte attività manifatturiere vi è una forte presenza del settore commerciale. L'agricoltura è in calo, nonostante sia nella zona della Valverde, che in quella di [[San Giacomo]] vi siano molte terre coltivate. La Valverde in particolare è famosa per la produzione del vino.
Nonostante Rezzato sia sempre stato un paese con un'economia basata sul commercio e sulla lavorazione del marmo, nel 2001 gli addetti all'estrazione del marmo erano inferiori a quelli addetti all'estrazione della sabbia. Aumenta sempre di più il numero di addetti alla lavorazione e alla fabbricazione del cemento: sul territorio vi è, infatti, la grande fabbrica di cemento ''Italcementi''. Ed è proprio intorno a questa che negli ultimi tempi si è sviluppata un'aspra polemica. La fabbrica, infatti, che si trova nel territorio comunale tra Rezzato e [[Mazzano]], produce una grande quantità di polveri sottili che contribuiscono a fare di Rezzato uno dei paesi più inquinati della [[Lombardia]]. Quando poi fu presentata una bozza per l'ampliamento della fabbrica, in entrambe i comuni di Rezzato e Mazzano prevalse il fronte del NO.
 
Rezzato e Virle, appartenendo alla zona del Bacino Marmifero del Botticino, sono sempre stati particolarmente interessati dall'escavazione del marmo. A Virle è presente una cava di carbonato di calcio per utilizzo industriale ed edilizio. Rezzato è noto per l'opera della lavorazione marmifera, che ha permesso di far conoscere i suoi maestri scalpellini in tutto il mondo: per esempio, la lavorazione del marmo dell'Altare della Patria a [[Roma]] è avvenuta proprio a Rezzato.<ref>[http://altaredellapatriacentenario.it/ Sito del centenario dell'Altare della Patria].</ref>
==Luoghi d'interesse==
===Villa Avogadro poi Fenaroli===
L'edificio risale al 1500 ed è stato arricchito e ristrutturato nel corso del 1700 dall'architetto Giovan Battista Marchetti. Le due serre in stile gotico che ora si vedono ai lati della parte centrale della villa furono costruite nel 1830 da un architetto ignoto. La ristrutturazione attuale è stata terminata nel 2006 e oggi la villa è un Palace Hotel e possiede alcune sale per le conferenze.
La villa era sempre stata in possesso dei conti Avogadro fino al 1747, quando la contessa Paola, ultima degli Avogadro, portò in dote la villa al marito Bartolomeo Fenaroli. Alla fine del XIX secolo la villa passò alla famiglia Lombardi, poi all'Ospedale civile di [[Brescia]] e, infine, nel 1947, alla Congregazione dei Padri Scalabriniani.
 
L'agricoltura è in calo, anche se sia nella zona della Valverde che in quella di [[San Giacomo (Rezzato)|San Giacomo]] ci sono molte terre coltivate. Il comune di Rezzato fa parte del percorso [[Strada del vino Colli dei Longobardi]].
===PINAC===
La PInAC è la Pinacoteca Internazionale dell'Età Evolutiva intitolata ad [[Aldo Cibaldi]]. Il progetto ha inizio negli anni '50 e nel 1969 la Pinacoteca diviene civica. La particolarità di questa Pinacoteca è la presenza al suo interno di molteplici opere realizzate da bambini di tutto il mondo che vengono catalogate ed elaborate. La PInAC si trova in via Disciplina nell'edificio che un tempo era la chiesa di Sant'Alessandro.
Fiore all'occhiello del paese, i suoi lavori partecipano a molteplici concorsi in tutto il mondo. La PInAC, inoltre, attira ogni anno non solo scolaresche da tutta la Lombardia ma anche artisti famosi in tutto il mondo, i quali permettono lo svolgimento di laboratori per tutte le fasce della popolazione rezzatese e non solo.
 
Nonostante l'economia di Rezzato si sia sempre basata sul commercio e sulla lavorazione del marmo, nel 2001 gli addetti all'estrazione del marmo erano inferiori a quelli addetti all'estrazione della sabbia, con numerose cave situate nella porzione pianeggiante del territorio (ambito estrattivo ATEg25 del Piano cave della provincia di Brescia). Importante è il numero di addetti alla lavorazione e alla fabbricazione del cemento, impiegati nella fabbrica [[Italcementi]].
===Convento di San Pietro in Colle===
[[File:HPIM1916.JPG|250px|thumb|Convento di San Pietro in Colle]]
Il colle San Pietro è importante per le comunità religiose di Rezzato e [[Virle]], poiché sulla sua sommità fu costruito nel 1008 un piccolo monastero benedettino. I monaci vi rimasero fino al 1299 quando, con la nascita del comune, vi fu istituita la prima chiesa parrocchiale. Nel 1460 la chiesa fu abbandonata perché la parrocchia si trasferì nell'attuale chiesa di San Giovanni,. Nel 1571 salì sul colle e nel convento una piccola comunità di frati Cappuccini. Dopo ristrutturazioni e instabilità nel corso del XVIII e del XIX secolo, nel XX secolo tornarono i frati minori francescani. Il monastero possiede una ben fornita biblioteca con manoscritti antichissimi.
 
Sul territorio di Rezzato si trova la sede delle Officine Meccaniche Rezzatesi (OMR), tra i principali fornitori di pezzi per la casa automobilistica della [[Ferrari]];<ref>{{cita web |url=http://www.omrautomotive.it/it/il-gruppo |titolo=Officine Meccaniche Rezzatesi |accesso=9 luglio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130628135444/http://www.omrautomotive.it/it/il-gruppo |dataarchivio=28 giugno 2013 }} Sito OMR.</ref> sempre operante nel settore ''automotive'' in passato era attiva anche la Carrozzeria Portesi, che costruiva autobus soprattutto per il mercato italiano.
===Santuario della Madonna di Valverde===
Il Santuario possiede una parte antica: la rotonda, edificata nel XI secolo e inglobata poi nell'attuale santuario nel 1600. La strada che collega il paese al santuario risale al 1642 e la cappelletta sul laghetto (luogo dell'apparizione) fu costruita nel 1400 e poi ristrutturata nel 1712 in seguito all'apparizione del 1711. Il fatto che la strada e il santuario vero e proprio siano stati costruiti nel [[Seicento]] è spiegato dal aumento di religiosità da parte dei rezzatesi e anche all'aumento della popolazione locale avvenuto proprio in quel periodo.
 
==Infrastrutture e trasporti==
==Eventi==
=== Strade ===
*''Baccquolina'', lunedì di Pasqua.
L'[[Autostrada A4 (Italia)|A4 Milano-Venezia]] attraversa il territorio rezzatese a meridione. Nei pressi del vicino comune di [[Castenedolo]] è situata l'uscita ''Brescia Est''.
*''Cariolada'', giugno
*Festa delle Associazioni del territorio, 2 giugno
*Feste patronali dei SS. Pietro e Paolo, 29 giugno (Virle)
*Festa tradizionale di Sant'Anna, processione storica di Santi, ultima domenica di luglio
*Festa patronale di S.Luigi Gonzaga, processione di Santi, prima domenica di ottobre ogni cinque anni (Virle) - ultima processione 2008
 
La statale provinciale 114 ex Padana superiore percorre la parte meridionale dell'abitato di Rezzato, mentre nei pressi di Treponti da questa si dirama la provinciale 116 per Salò. Le due strade sono i tronchi originali di due strade statali, sostituite da corrispondenti superstrade: la [[strada statale 11 Padana Superiore|strada provinciale BS 11]], che attraversa il territorio comunale come prosecuzione della [[Strada statale 11 Padana Superiore#Tangenziale Sud di Brescia|Tangenziale sud]] poco a nord rispetto all'A4, e la [[strada statale 45 bis Gardesana Occidentale|SP BS 45 bis]], che si origina presso lo svincolo situato nei pressi della località [[San Giacomo (Rezzato)|San Giacomo]]. Dal medesimo svincolo termina la Tangenziale Sud, per cui la strada provinciale BS 11 prosegue in direzione [[Desenzano del Garda|Desenzano]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] a una corsia per senso di marcia.
==Trasporti==
[[File:Stazione di Rezzato RFI Lato ferrovia 2007.jpg|250px|thumb|Stazione ferroviaria di Rezzato]]
Rezzato è raggiungibile dall'autostrada A4 Milano-Venezia all'uscita per Brescia Est, dalla Tangenziale Sud di Brescia o dalla ex statale 45 bis. Dalla città è raggiungibile attraverso il trasporto pubblico con la linea 3 per Rezzato Sud o per Rezzato Nord.
Dal punto di vista del trasporto interno possiede 7 Km di piste ciclabili sul suo territorio e in più da Rezzato inizia la ciclabile Rezzato-Salò inseribile nei percorsi ciclabili della [[provincia di Brescia]].
Fino al [[1967]] Rezzato era raggiungibile anche con la ferrovia, ma da allora la stazione per passeggeri è stata chiusa nonostante la stazione per le merci sia ancora funzionante.
Il comune, infine, sta studiando la possibilità di far arrivare la metropolitana leggera di [[Brescia]] fino al territorio di Rezzato.
 
=== Ferrovie e tranvie ===
==Amministrazione comunale==
[[File:Stazione di Rezzato RFI Lato ferrovia 2007.jpg|thumb|La stazione ferroviaria di Rezzato]]
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Enrico Danesi<!--nome, cognome SENZA titoli-->
Il comune è attraversato dalla [[ferrovia Milano-Venezia|linea ferroviaria Milano-Venezia]]. La [[stazione di Rezzato|stazione]] è adibita al solo servizio merci, in quanto il servizio passeggeri è stato soppresso nel 1992. Tra il 1897 e il 1967, presso la stazione fu presente anche lo [[stazione di Rezzato (FRV)|scalo capotronco]] della [[ferrovia Rezzato-Vobarno|linea Rezzato-Vobarno]] che serviva inoltre l'abitato di Treponti con un'apposita [[stazione di Virle Treponti|fermata]].
|DataElezione=08/06/2009 (2° mandato) <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito= [[lista civica]] "Rezzato democratica" - area [[centrosinistra]]
|TelefonoComune=030 249711 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=comune@comune.rezzato.bs.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
Tra il 1929 e il 1957, la stazione rezzatese era collegata alle cave di Botticino da un raccordo ferroviario.<ref>{{cita libro| autore=Sergio Onger| titolo=Una provincia operosa. Aspetti dell'economia bresciana tra XVIII e XX secolo| città=Milano| editore=Franco Angeli| anno=2011| ISBN=978-88-568-7151-7| pagine=143 e 146}}</ref>
* Vicesindaco: Claudio Donneschi
 
Tra il 1881 e il 1954, la [[tranvia Brescia-Salò-Gargnano]] serviva gli abitati di Rezzato, Treponti e Virle: a Rezzato, presso la località Ponte, e a Treponti, erano presenti delle stazioni tranviarie, mentre Virle era servita da una fermata.
==Amministrazioni precedenti==
 
=== Mobilità urbana ===
Rezzato fa parte dell'area urbana del trasporto pubblico di Brescia.
 
Il paese è percorso inoltre dalla ciclabile Sant'Eufemia-Salò della [[rete ciclopedonale della provincia di Brescia]], mentre all'interno del territorio comunale sono presenti 7 km di piste ciclabili.<ref name=autogenerato1 />
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Rezzato}}
[[File:Rezzato municipio.jpg|thumb|250px|right|Il municipio in piazza Vantini.]]
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti dal Consiglio comunale ([[1945]]-[[1995]]):
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|5 maggio [[19471945]]
|26 agosto [[1957]]
|Vaifro Sberna
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|DC
|Sindaco
|
|}}
{{ComuniAmminPrec
|26 agosto [[1957]]
|8 marzo [[19691970]]
|Fortunato Pasquali
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|DC
|Sindaco
|
|}}
{{ComuniAmminPrec
|20 luglio [[1970]]
|1969
|1º ottobre [[19841985]]
|Fausto Cargnoni
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|DC
|Sindaco
|
|}}
{{ComuniAmminPrec
|1º ottobre [[1985]]
|1984
|24 aprile [[19941995]]
|Giuseppe JoannesIoannes
|[[Democrazia Cristiana|DC]]
|DC
|Sindaco
|
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
{{ComuniAmminPrec
|1994
|[[2004]]
|Augusto Berardi
|"''Rezzato Democratica''" - PCI
|Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
|2004
|''in carica''
|Enrico Danesi
|"''Rezzato Democratica''" - PD
|Sindaco
| }}
{{-}}{{-}}
 
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal [[1995]]):
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|24 aprile [[1995]]|14 giugno [[2004]]|Augusto Berardi|[[lista civica]] di<br>[[centrosinistra]]|Sindaco||}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno [[2004]]|26 maggio [[2014]]|Enrico Danesi|[[lista civica]] di<br>[[centrosinistra]]|Sindaco||}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio [[2014]]|27 maggio [[2019]]|Davide Giacomini|[[lista civica]] di<br>[[centrosinistra]]|Sindaco||}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio [[2019]]|10 giugno [[2024]]|Giovanni Ventura|[[Lega Nord|Lega]]|Sindaco||}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[2024]]|''in carica''|Luca Reboldi|[[lista civica]] di<br>[[centrosinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
Dal 18 febbraio [[2019]] il comune fa parte dell'Associazione Nazionale Comuni Virtuosi.<ref>{{Cita web
==Gemellaggi==
|autore= Federica Pacella
Il comune di Rezzato è gemellato dal 26 ottobre [[2007]] con il comune di
|url= https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/rezzato-comune-virtuoso-1.4479347
* {{Bandiera|Russia}} Bogorodizk - [[Russia]]
|titolo= Ambiente e sociale, Rezzato è nei Comuni virtuosi
|editore= Il Giorno
|data= 8 marzo 2019
|accesso= 10 aprile 2019
}}</ref>
 
===Gemellaggi===
==Collegamenti esterni==
*{{Gemellaggio|Russia|Bogorodick}}, dal 26 ottobre [[2007]]
Sito del [http://www.comunerezzato.it/ Comune di Rezzato]
 
==Sport==
Sito della [http://www.rezzatodemocratica.it/ Lista civica "Rezzato Democratica"]
===Atletica===
[[File:7° B.Est cross country - 2018.jpg|miniatura|GS Atletica Rezzato]]
L'atletica leggera a Rezzato è presente sul territorio comunale dal [[1974]] quando Paolo Ortolani, allora professore di educazione fisica della locale scuola media "Giacomo Perlasca", insieme ad alcuni dirigenti rezzatesi e studenti diede inizio al G.S. Rezzato, partecipando alle varie manifestazioni atletiche provinciali, regionali e nazionali. Attualmente la società ha la denominazione di "G.S. Atletica Rezzato"<ref>{{Cita web|url=http://www.atleticarezzato.it/|titolo=G.S. Atletica Rezzato|accesso=2019-03-27|dataarchivio=27 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327103004/http://www.atleticarezzato.it/|urlmorto=sì}}</ref> a sottolineare la specificità sportiva ed è costituita da un’affiatata squadra agonistica che coinvolge ragazzi delle scuole medie e superiori e giovani universitari. La società rezzatese è affiliata alla [[FIDAL]] (Federazione Italiana di Atletica Leggera) con oltre 200 atleti e svolge l'attività presso lo stadio comunale in via Milano ed è società sportiva più antica presente sul territorio comunale.
 
===Basket===
Sito del [http://www.pdrezzato.it/ Circolo del Partito Democratico di Rezzato]
La società di pallacanestro di Rezzato è il "Basket Più".
 
=== Cricket ===
Dal [[2014]] è presente la "Janjua Cricket Club Brescia asd", affiliata alla [[Federazione Cricket Italiana|FCrI]], che partecipa ai campionati nazionali. La prima squadra milita in serie A e nel 2018 ha vinto la Coppa Italia.<ref>{{Cita web|url=http://www.cricketitalia.org/it/campionati/stagione-2018/coppa-italia|titolo=Coppa Italia|accesso=2019-06-25|dataarchivio=7 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200807202731/http://cricketitalia.org/it/campionati/stagione-2018/coppa-italia|urlmorto=sì}}</ref>
 
===Calcio===
La società sportiva di riferimento è il [https://rezzatocalcio.com Rezzato Calcio], attiva sul territorio dal 1958: vanta un settore giovanile con oltre 300 ragazzi ed una prima squadra che milita nel campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]].
 
Sul territorio sono presenti altre associazioni sportive, fra cui le più importanti: il G.S. San Carlo e l’Audax Virle.
 
===Marcia di regolarità in montagna===
Dal 1984 si organizza una gara denominata 'Trofeo Chiesetta degli Alpini' che negli anni ha avuto valenza sia regionale che nazionale; partendo dalla sede degli Alpini di Rezzato, la gara si svolge sui sentieri dei monti a ridosso dell'abitato: Regogna, Fieno e Marguzzo.
 
=== Impianti sportivi ===
Le strutture sportive iniziano ad apparire in territorio comunale nel [[1929]], quando viene inaugurato il primo stadio comunale in via Alcide De Gasperi.
 
La piscina comunale viene realizzata nel [[1978]] e ricostruita nel [[2008]]-[[2010]]. Sempre negli anni settanta nascono velocemente anche i campi da tennis dell'Olimpica, la pista di go-kart, la pista di motocross in località San Giacomo, il centro ippico (chiuso nel [[2005]]) e il bocciodromo.
 
Il 19 settembre [[1983]] viene inaugurato il nuovo impianto sportivo in via Milano che contiene la pista di atletica "Gian Bernardo Foresti" con tribune e un campo da calcio.
 
Dal [[1997]] il comune dispone anche di un palazzetto dello sport nella parte sud del paese, a San Carlo, dove trovano spazio la pallavolo, il basket e altri sport.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery style="text-align:center" mode="packed-hover" heights="180px">
File:Piazza2 Rezzato.jpg|<div align="center">Piazzetta ''Picaprede''</div>
File:Serraglio (Rezzato).jpg|<div align="center">Il Serraglio</div>
File:Rezzato cimitero.jpg|<div align="center">L'ingresso del cimitero vantiniano</div>
File:Chiesetta degli alpini Rezzato.jpg|<div align="center">La chiesetta degli Alpini</div>
File:Rezzato via Scalabrini.jpg|<div align="center">Via Scalabrini</div>
</gallery>
<gallery style="text-align:center" mode="packed-hover" heights="180px">
File:Monumento ai caduti Rezzato.jpg|<div align="center">Monumento ai caduti</div>
File:Agli Aviatori d'Italia - panoramio.jpg|<div align="center">Monumento agli Aviatori</div>
File:Giuseppe Garibaldi a Rezzato - panoramio.jpg|<div align="center">Targa in ricordo della [[Battaglia di Treponti]]</div>
File:Prodi del Risorgimento - panoramio.jpg|<div align="center">Targa in memoria del ''fatto di Rezzato'' (1848)</div>
File:Monumento a Evaristo Almici Rezzato.jpg|<div align="center">Monumento a Evaristo Almici (1875–1935)</div>
</gallery>
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* Domenico Piccinotti e Vincenzo Pialorsi, ''Rezzato attraverso i secoli'', Magalini Editrice, 1984.
*"Rezzato, storia di una comunità" di Mario Taccolini, Fondazione terre Bresciane, 2000
*"Rezzato, materiali per una storia" di [[Paolo Corsini]] e Gianbattista Tirelli, 1985''Rezzato, materiali per una storia'', 1986.
* Mario Taccolini, ''Rezzato, storia di una comunità'', Fondazione Terre Bresciane, 2000.
* Luca Reboldi, ''Rezzato. Una storia di cooperazione'', Liberedizioni, 2022.
 
== Voci correlate ==
{{Provincia di Brescia}}
*[[Ecomuseo del botticino]]
*[[Virle]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.facebook.com/comune.rezzato|Profilo Facebook del comune}}
 
[[Categoria:{{Comuni della provincia di Brescia]]}}
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